M ARKETING : PREZZI E CONSUMO Prof. Andrea Rho, Lodi 22 aprile 2013.
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MARKETING: PREZZI E CONSUMOProf. Andrea Rho, Lodi 22 aprile 2013
LA DOMANDA
Prezzo
Quantità domandata
CONDIZIONI CHE INFLUENZANO LA DOMANDA
Relazione inversa: prezzi alti, domanda contenuta e viveversa
La curva è posta considerando che il prezzo sia l’unica variabile influenzante la domanda, ma ce ne sono altre
Reddito Demografia Aspettative sui prezzi futuri (effetto
scorta) Gusti Prezzo di beni alternativi Percezione di qualità
CONOSCENZA DEL PREZZO
Il consumatore conosce il prezzo dei prodotti che acquista? Senza conoscenza del prezzo le promozioni hanno poco significato.
In un sistema con limitata variabilità dei prezzi i consumatori conoscono il prezzo dei loro prodotti, al contrario se i prezzi sono molto volatili.
Giochiamo insieme
Regole Risposta errata ( >16,7%) 0 D punti
Errore tollerabile ( 10-16,7%) 1 D puntoQuasi esatta ( 3,3-10%) 2 D punti
Risposta esatta ( < 3,3%) 3 D punti
IL PREZZO DI RIFERIMENTO
Il “reference price” è il prezzo che il potenziale acquirente si aspetta di pagare per un prodotto, esiste una zona di insensibilità, rispetto al prezzo proprio intorno al prezzo di riferimento
Il prezzo di riferimento del prodotto leader di mercato è più alto nella sua categoria
I prezzi reali si distrubuiscono in un intervallo attorno al prezzo di riferimento
IL RAPPORTO QUALITÀ PREZZO
Nel marketing la correlazione fra qualità e
prezzo è stata accettata da tempo
La correlazione fra variabili ci dà l’indicazione
di quanto due variabili dipendano l’una
dall’altra
È stato stimato un coefficiente di correlazione
media pari a 0,27, positivo, ma non molto
significativo
PREZZO INIZIALE
In regime di concorrenza, prezzo di PENETRAZIONE: BASSO, per acquisire quote di mercato
In regime di monopolio, prezzo di SCREMATURA:ALTO E VIA VIA DECRESCENTE, per intercettare il surplus del consumatore e massimizzare i profitti
SENSIBILITÀ AL PREZZO
Il concetto di ELASTICITÀ variazione % della quantità acquistataElasticità ( )e =
----------------------------------------- variazione % del prezzo
È negativa È minore per i consumi essenziali, maggiore
per quelli voluttuari Varia in funzione dei prezzi (alta a prezzi alti,
bassa a prezzi bassi Può essere misurata
a livello di punto vendita (interessante per il distributore)a livello territoriale (interessante per il produttore)
RELAZIONE PREZZO/PRODOTTORELAZIONE PREZZO/TREND VENDITE
Per i prodotti indispensabili si risente del prezzo e delle promozioni dei concorrenti (C. igienica, benzine, pane, pasta …)
Per i prodotti surrogabili (tonno, salumi, birre …) le vendite sono condizionate dal proprio prezzo
Con il trend delle vendite positivo il management aumenta i prezzi per aumentare i profitti e conservare il magazzino
Con trend negativo avviene il contrario per motivi opposti
PROMOZIONE ALLE VENDITE
Strumenti: Riduzioni di prezzo Incentivi ai consumi (3x2; 2x1; il secondo lo paghi
la metà) Sconto in generi Buoni su acquisti successivi Programmi fedeltà ……….
o Uno studio della Procter & Gamble ha stimato che le promozioni assorbono il 25% del tempo lavoro dei venditori e il 30% di quello del management
o Nel lungo periodo aumenta anche il prezzo al dettaglio (prodotti agroalimentari + 2,5%)
GLI EFFETTI DELLA PROMOZIONE - 1
Base Riduzione di prezzo non
pubblicizzata
Pubblicità + riduzione di
prezzo
Espositore + riduzione di
prezzo
Pubblicità + espositore + riduzione di
prezzo
0
1
2
3
4
5
6
35% 35% 35% 35%
1.38 1.38
2.44
2.44
1.28
Risposta alle promozioni
Effetto sinergicoEspositorePubblicitàRiduzione di prezzo non pubbli-cizzataNessuna promozione
35%
173%
545%
279%
GLI EFFETTI DELLA PROMOZIONE - 2
2.6 2.675 2.75 2.825 2.9 2.975 3.05 3.125 3.2 3.275 3.350
200
400
600
800
1000
1200
1400
1600
Il modello di risposta prezzo/promozione
Senza espositoreCon espositore
Axis Title
TRASCINAMENTO DELLE PROMOZIONI A LUNGO TERMINE
I tre possibili effetti di trascinamento
Nessun effetto Cambio di marca Effetto scorta
incremento dei consumi
NESSUN EFFETTO: I DISCOUNT SWITCHER
Il caso del tonnoConsumatore Non in promozione % In promozione % Volume d'incrementoPoco fedele 43 66 83Abbastanza fedele ad altra marca
2 3 3
Abbastanza fedele alla marca in promozione
21 14 8
Fedelissimo alla marca in promozione
31 15 4
Nuovo acquirente
3 3 2
ESERCIZIO
PRODOTTO DA 1 €MARGINE 50 CENTPERCENTUALE DI SCONTO = S
ELASTICITÀ = eQual è lo sconto ottimale da praticare?
Considerando pari a 100 il volume delle vendite a prezzo pieno si può scrivere l’equazione del profitto:
Profitto = (100 + e x S) x (50 – S);
= 5000 +50 e -100 S - e x S2
CONSIDERAZIONI
Con elasticità bassa le promozioni sono superflue, se non pericolose
Le promozioni sono possibili con margini consistenti e volumi d’affari adeguati