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LUTERANI I Cristiani luterani sono una settantina di milioni e per la maggior parte vivono nel Nord Europa (Germania, Svezia, Danimarca, Finlandia, Norvegia), quasi 10 milioni vivono negli Stati Uniti, il resto in India, Brasile, Tanzania. Si chiamano luterani perché seguono gli insegnamenti del riformatore tedesco Martin Lutero. Martin Lutero nacque nel 1483: Assillato dal problema della dannazione eterna, si fece frate agostiniano nel 1505 ad Erfurt. Tra il 1516 e il 1515 studia con attenzione la Bibbia, soffermandosi soprattutto sul libro dei salmi e sulle lettere di Paolo. Nella lettera di Paolo ai Romani Lutero trova la risposta alle sue angosce e paure; lì l'apostolo Paolo scrive: ”Nessun uomo è giusto, nemmeno uno: così dice la Bibbia. Perciò tutti chiudano la bocca e il mondo intero si riconosca colpevole dinanzi a Dio, perché nessuno potrà essere riconosciuto giusto da Dio in base alle opere che la legge comanda” In altre parole, nessuna opera compiuta dall' uomo può far da prezzo per la sua salvezza, neanche la più perfetta, perché l'uomo è nel peccato; ma Dio ama l' uomo e decide liberamente di salvarlo, e lo fa attraverso Gesù; di fronte a questa generosità divina, all'uomo non resta che credere, che aver fede: Senza alcun mio merito, Dio mi vuole salvo. E allora, come non fidarmi di lui? come non mettermi nelle sue mani?. Tutto il resto viene dopo! Il luteranesimo si diffuse in quasi tutti gli stati germanici, in Danimarca (1536), in Svezia (1527-1540) ed in Norvegia (1547). In Scandinavia ebbe un carattere più tradizionalista, favorito dalle monarchie, mantenendo molte delle strutture ecclesiastiche cattoliche, in particolare l'episcopato. Nella seconda metà del secolo la sua diffusione ebbe un rallentamento, mentre appariva più dinamico, fra le religioni riformate, il calvinismo, diffusosi nelle Fiandre, nei Paesi Bassi, in Ungheria, in Boemia, in Polonia ed in Moravia. Anche il cattolicesimo, dopo il concilio di Trento, ebbe una ripresa in Germania.

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luterani a cura di anna e valentina

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LUTERANI

I Cristiani luterani sono una settantina di milioni e per la maggior parte vivono nel Nord Europa (Germania, Svezia, Danimarca, Finlandia, Norvegia), quasi 10 milioni vivono negli Stati Uniti, il resto in India, Brasile, Tanzania. Si chiamano luterani perché seguono gli insegnamenti del riformatore tedesco Martin Lutero.

Martin Lutero nacque nel 1483: Assillato dal problema della dannazione eterna, si fece frate agostiniano nel 1505 ad Erfurt. Tra il 1516 e il 1515 studia con attenzione la Bibbia, soffermandosi soprattutto sul libro dei salmi e sulle lettere di Paolo. Nella lettera di Paolo ai Romani Lutero trova la risposta alle sue angosce e paure; lì l'apostolo Paolo scrive:

”Nessun uomo è giusto, nemmeno uno: così dice la Bibbia. Perciò tutti chiudano la bocca e il mondo intero si riconosca

colpevole dinanzi a Dio, perché nessuno potrà essere riconosciuto giusto da Dio in base alle opere che la legge

comanda”

In altre parole, nessuna opera compiuta dall' uomo può far da prezzo per la sua salvezza, neanche la più perfetta, perché l'uomo è nel peccato; ma Dio ama l' uomo e decide liberamente di salvarlo, e lo fa attraverso Gesù; di fronte a questa generosità divina, all'uomo non resta che credere, che aver fede: Senza alcun mio merito, Dio mi vuole salvo. E allora, come non fidarmi di lui? come non mettermi nelle sue mani?. Tutto il resto viene dopo!

Il luteranesimo si diffuse in quasi tutti gli stati germanici, in Danimarca (1536), in Svezia (1527-1540) ed in Norvegia (1547). In Scandinavia ebbe un carattere più tradizionalista, favorito dalle monarchie, mantenendo molte delle strutture ecclesiastiche cattoliche, in particolare l'episcopato. Nella seconda metà del secolo la sua diffusione ebbe un rallentamento, mentre appariva più dinamico, fra le religioni riformate, il calvinismo, diffusosi nelle Fiandre, nei Paesi Bassi, in Ungheria, in Boemia, in Polonia ed in Moravia. Anche il cattolicesimo, dopo il concilio di Trento, ebbe una ripresa in Germania.

Teologia Secondo Lutero l'uomo è completamente immerso nel peccato e non ha alcuna possibilità di redimersi con le sue sole forze. Solo la fede (la giustificazione mediante la sola fede) lo può salvare. Poiché Dio ordina tutto, l'essere e l'agire umano compresi, non vi è posto per il libero arbitrio che comprometterebbe la meritorietà del credente. L'arbitrio umano o è servo del demonio o è servo di Dio. Non sfuggì a Lutero il profondo e radicale scetticismo nei confronti dell'uomo e l'inconciliabilità della predestinazione con la bontà del Creatore. La sua risposta fu la proclamazione del Mistero della volontà di Dio.

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La sacra scrittura come unica fonte In materia di fede l'unico riferimento per il cristiano è costituito dalla Bibbia (il principio della sola scrittura), e nessuno ha il diritto di proclamarsi esclusivo interprete del sacro testo. Tra la Bibbia ed i singoli fedeli non deve esistere alcuna mediazione. Ogni singolo fedele è chiamato a rafforzare la propria fede studiando direttamente la Scrittura sotto la guida dello Spirito Santo. Oltre alle conseguenze di carattere teologico, questo principio mette in discussione il primato della chiesa del Papa, che tuttavia è il successore di Pietro, il quale è, secondo il Vangelo la pietra miliare su cui la chiesa verrà fondata.

Il sacerdozio universale Nondimeno il ministero ecclesiastico riveste grande importanza, in quanto ad esso è affidato il compito di

predicare la parola di Dio e di amministrare i sacramenti, nettamente distinto dall'autorità civile. "...quando si tratta della giurisdizione dei vescovi, l'autorità civile deve essere distinta da quella

ecclesiastica. Secondo il vangelo o, come altrimenti detto, per diritto divino, ai vescovi in quanto vescovi - cioè a coloro ai quali è stato dato il ministero della Parola e dei Sacramenti - non compete altra giurisdizione

se non il perdono dei peccati, il giudizio sulla dottrina, il rigettare le dottrine contrarie al vangelo, ed escludere dalla comunione della Chiesa i malvagi, la cui malvagità sia nota, e ciò senza l'uso di forze umane,

ma solo con la parola. Perciò le congregazioni necessariamente devono obbedire loro, come è scritto in Luca, 10,16 ecc..." (Confessio Augustana XVIII).

Ogni credente è sacerdote per se stesso - il principio del sacerdozio universale dei credenti - e può accedere direttamente alla scrittura. Le comunità luterane sono guidate da pastori e vescovi- uomini o donne (le donne a partire dal XX secolo) eletti dalla comunità - aventi il compito di istruire i fedeli, predicare e celebrare i sacramenti, e cioè Battesimo ed Eucarestia, da Lutero chiamata "Sacramento dell'altare"

La confessione La confessione e l'assoluzione dei peccati sono richieste per la comunione, ma non è richiesta l'enumerazione di tutti i peccati commessi. Nel Piccolo catechismo Lutero scrive che «la Confessione è composta da due parti: la prima, che noi confessiamo i nostri peccati; l'altra, che noi riceviamo l'assoluzione, o il perdono, dal confessore, come da Dio stesso, e che in nessun modo noi dubitiamo, ma crediamo fermamente, che i nostri peccati sono pertanto perdonati davanti a Dio in cielo».

La liturgia Il nucleo del servizio divino è costituito dall'Eucarestia, e dalla predicazione della parola di Dio. Sulla messa la confessio Augustana afferma: " falsamente le nostre chiese sono accusate di avere abolito la messa; poiché la messa è mantenuta fra noi, e celebrata con la più grande reverenza. Quasi tutte le cerimonie tradizionali (cattoliche) sono preservate, tranne che le parti cantate in latino sono intervallate da inni in tedesco, che sono stati aggiunti per educare il popolo". In realtà l'uso del latino, testimoniato fino al XVIII secolo, scomparve nel XIX secolo. Vengono inoltre abolite le messe private, e la comunione è data sotto le due specie. Nella liturgia luterana particolare importanza riveste la musica. Lutero stesso compose diversi inni in tedesco, traducendo o parafrasando salmi e inni latini. Tra questi il più famoso, considerato quasi come l'inno ufficiale del luteranesimo, è la parafrasi del salmo LXI " Ein feste Burg ist unser Gott (Una salda rocca è il nostro Dio)".

Le feste L'anno è scandito per la maggior parte da feste comuni alle altre Chiese cristiane: Avvento, Natale, Ultimo dell'Anno, Capodanno, Epifania, Domenica delle Palme, Venerdì Santo, Pasqua, Ascensione del Signore, Pentecoste. Il Venerdì Santo è molto sentito ed è oggetto di un culto solenne, come pure la Pentecoste. Comune alle altre Chiese evangeliche è la Festa della Riforma (31 ottobre). Inoltre, esistono festività peculiari. La prima è la Festa della Trinità (prima domenica dopo Pentecoste), ultima solennità che precede la pausa estiva, dopo la quale la serie dei grandi appuntamenti riprende con la Festa del Ringraziamento per il Raccolto, la prima domenica di ottobre. Segue, il

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mercoledì precedente l'ultima domenica dell'anno liturgico, il Giorno del Pentimento e della Preghiera, almeno per le Chiese luterane sorte più o meno direttamente per opera dei luterani tedeschi. Quindi non c'è, per esempio, nel calendario delle Chiese luterane scandinave. Questa solennità, introdotta nel 1852, serve per meditare, come cristiani, sulla nostra responsabilità e sulle nostre manchevolezze collettive. L'anno liturgico è chiuso dalla Domenica dell'Eternità, in cui si commemorano i defunti. Esistono inoltre tre feste, che però non sono sempre oggetto di un culto apposito: Festa di Giovanni Battista (24 giugno), Festa dell'Arcangelo Michele (29 settembre) e Festa di Martino (11 novembre).

Il culto di Natale È un servizio divino speciale non tanto per la liturgia, che è quella usata per la domenica, quanto per l'atmosfera festosa, gli addobbi, tra cui spesso ci sono l'albero di Natale e la corona dell'Avvento, la scelta degli inni e l'affollamento della chiesa. A Natale ci sono due culti importanti: quello del 24 dicembre e quello del 25. Il culto del 24 dicembre si tiene di sera, ma prima dell'ora di cena, e non a mezzanotte. È il culto più importante del periodo natalizio. La mattina seguente si celebra il culto del giorno di Natale.

Il culto del Venerdì Santo L'andamento liturgico è quello solito. Ma le campane tacciono, le candele sull'altare sono ridotte al minimo o sono assenti. Si cantano gli inni, ma c'è un po' più di tempo per la meditazione e per la preghiera silenziosa individuale. Alcuni si vestono di nero, perché, dopotutto, è un culto funebre.

Il culto dell'alba di Pasqua Se partecipare al culto del Venerdì Santo richiede uno sforzo di organizzazione ai credenti perché non è un giorno festivo e può risultare non facile trovare il modo di armonizzare impegni di lavoro e partecipazione al servizio divino, l'unico problema per chi vuole partecipare al culto dell'alba di Pasqua è quello di riuscire a sentire la sveglia. Ma la "levataccia" è ampiamente ripagata da un'esperienza spirituale unica nel suo genere. Si comincia con la chiesa ancora avvolta dalle tenebre. Niente suono di campane. Il culto comincia normalmente, con il preludio d'organo e il benvenuto e prosegue con preghiere ed inni. Ad un certo punto, entra la luce, portata con una candela da qualcuno che canta "Cristo è la luce" per tre volte. Nel corso del culto si accende anche il cero pasquale e si distribuisce la Santa Cena. Gradualmente, la luce aumenta; dalle tenebre della notte e del dolore, il mondo si risveglia avvolto nella luce del giorno e della gioia della Resurrezione.Dopo il culto, i partecipanti si fermano a fare colazione insieme.

Diffusione I luterani si riuniscono dal 1947 nella Federazione luterana mondiale. Sono diffusi soprattutto in Germania, Scandinavia e Stati Uniti d'America. In Italia sono presenti in diverse città. Le comunità luterane in Italia sono riunite nella CELI (Chiesa Evangelica Luterana in Italia) e in Germania Chiesa evangelico-luterana indipendente.