L'uso di UAV per monitorare e gestire il territorio nel corso di...
-
Upload
nguyencong -
Category
Documents
-
view
223 -
download
1
Transcript of L'uso di UAV per monitorare e gestire il territorio nel corso di...
L'uso di UAV per monitorare e gestire il territorio nel corso di eventi legati al
dissesto geo-idrologico
Anna Facello, Daniele Giordan, Andrea Manconi, Paolo Allasia, Federico Dell’Anese, Marco Baldo
National Research Council, Geohazard Monitoring Group GMG, strada delle Cacce 73, Torino, Italy
Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica
Ricerca scientifica, Analisi del rischio e Monitoraggio
Centro di competenza sui fenomeni franosi per il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale (DPC)
Corsi d’acqua Debris Flow
Frane Rischio Glaciale
Situazioni ordinarie: Analisi e
previsione di fenomeni Geo-
idrologici
Situazioni straordinarie:
Supporto tecnico e scientifico
durante eventi emergenziali
(alluvioni, terremoti, frane,
etc.)
Geohazard Monitoring Group (GMG)
- Si occupa di ricerca scientifica sui fenomeni di dissesto Geo-idrologico e sviluppa metodologie innovative per il loro monitoraggio
- Progetta, realizza e brevetta strumenti per il monitoraggio
- Fornisce supporto tecnologico e scientifico ad enti pubblici e privati per il monitoraggio e lo studio di fenomeni di dissesto
Bacino sperimentale della Val
Germanasca (TO)
Frana di Montaldo di
Cosola (AL)
Frana della Petrizia (CZ)
Frana di Montaguto (AV)
Frana di San Martino
sulla Marrucina (CH)
Frana di Radicofani (SI)
Aree instabili miniera
di Sa Matta (NU)
Frana di Rendinara (AQ)
Faglia di Paganica (AQ)
Frana di le Ayas (TO)
Frana di
Vergne (CN)
Frana di
Sampeyre (CN)
Adda
Taro Panaro
Enza
Secchia
Orco
Malone Pellice
Fenomeni studiati e monitorati dal GMG
- Corsi d’acqua
- Fenomeni di dissesto
- Emergenze DPC
Costa Concordia
Alluvione Cinque
Terre (2011)
Mont de La Saxe (AO)
Frana di Montescaglioso (MT)
Frana di San Giovanni Pro Fiamma (PG)
Frana di Pal (SO)
ESEMPI DI ATTIVITÀ DI MONITORING AND MAPPING
PROGETTO SMAT F2
DEFINIZIONE DI SCENARI DI EVENTO DI RIFERIMENTO NEL
CAMPO DEL RISCHIO GEOLOGICO
PROGETTO MASSA
PRIMI RISULTATI RELATIVI ALL’ANALISI COMPARATA DI
IMMAGINI SOLIDE RICAVATE ATTRAVERSO DIVERSI SISTEMI DI
RILEVAMENTO
CONSIDERAZIONI
SOMMARIO
ESEMPI DI INTEGRAZIONE TRA RILIEVI UAV E SISTEMI DI
MONITORAGGIO DELLE DEFORMAZIONI PROFONDE DIUN
FENOMENO FRANOSO
La Spezia – 5 Terre flash-flood (25th October 2011)
Vernazza, survey for the evaluation of residual risk, 29th October 2011
Rocchetta di Vara:
Orthophoto + photos during the field inspections
Riegl LMS-Q680i installed on Eurocopter as 350
Alluvione Cinque Terre (SP) ottobre 2011
Cartografia geomorfologica
d’evento a supporto delle
attività di somma urgenza
per il ripristino delle vie di
comunicazione e la
valutazione dei danni e del
rischio residuo
Alluvione Cinque Terre (SP) ottobre 2011
Orgiere landslide
Sampeyre (CN)
Il monitoraggio di fenomeni franosi
Farana di Montaguto (AV)
-Earthflow di circa 3km di
lunghezza
- Volume stimato: più di 4
Milioni di metri cubi
- Nell’Aprile del 2010 la Frana
ha occupato la strada
provinciale SP90 ed
interrotto la connessione
ferroviaria Napoli-Bari
- Gruppo di intervento della
fase emergenziale:
Dipartimento della Protezione
Civile nazionale
CNR IRPI
Università di Firenze
Genio Guastatori Foggia P. Lollino, D. Giordan, P. Allasia The Montaguto earthflow: A back-analysis of the process of landslide propagation Engineering Geology Volume 170, 20 February 2014, Pages 66–79
2004
2006
2009
APR 2010
JUN 2010
2011
Farana di Montaguto (AV)
Giordan D., Allasia P., Manconi A., Baldo M., Santangelo M., Cardinali M., Corazza A., Albanese V., Lollino G., Guzzetti F., 2013. Morphological and kinematic evolution of a large earthflow: The Montaguto landslide, southern Italy, Geomorphology, 187, 61-79.
Farana di Montaguto (AV)
UAV – rischio geo-idrologico
Negli ultimi anni, l’uso degli UAV nel settore del disaster management ha avuto un notevole incremento, in particolare il rapido sviluppo delle UAV è dovuto a:
• le loro prestazioni di volo: UAV possono operare in una vasta gamma di altezze operative (da 100 m oltre 30000 m) e hanno una elevata autonomia (1-48 ore);
• la loro adattabilità a diverse tipologie di missioni;
• la loro economicità: la possibilità di progettare veicoli aerei di dimensioni variabili, peso relativamente ridotto, e senza personale di bordo permette di effettuare operazioni di volo a bassa costi rispetto a quelli richiesti dai velivoli tradizionali
Differenti tipologie di sensore possono essere installati su tali piattaforme, in base alla tipologia di evento e in base ai dati da acquisire (pre emergenza, emergenza, post emergenza).
CATEGORY
OPERATIONAL
RANGE [km]
FLIGHT
ALTITUDE [m] AUTONOMY [h]
WEIGHT
[kg]
Mini/MicroUAV
Micro < 10 250 < 1 0.100 - 1
Mini < 10 150 - 300 < 2 < 30
Tactical UAV
Close Range - CR 10 - 30 3 000 2 - 4 150
Short Range - SR 30 - 70 3 000 3 - 6 200
Medium Range - MR 70 - 200 5 000 6 - 10 1 250
Medium Range
Endurance - MRE > 500 8 000 10 - 18 1 250
Low Altitude Deep
Penetration - LADP > 250 50 - 9 000 0.5 - 1 350
Low Altitude Long
Endurance - LALE > 500 3 000 > 24 < 30
Medium Altitude
Long Endurance -
MALE
> 500 14 000 24 - 48 1 500
Strategic UAV High Altitude Long
Endurance - HALE > 2000 20 000 24 - 48 12 000
Special Purpose UAV
Unmanned Combat
Aerial Vehicle -
UCAV
1 500 10 000 2 10 000
Lethal - LETH 300 4 000 3 - 4 250
Decopy - DEC 0 -500 5 000 < 4 250
Stratospheric -
STRATO > 2000 20 000 - 30 000 > 48 -
Exo-Stratospheric -
EXO - < 30 000 - -
Space - SPACE - - - -
Utilizzo di UAV in uno scenario alluvionale
EMERGENZA
POST
-
EVETO
Acquisizione foto aeree per la creazione di Ortofoto
come base per cartografia tematica d’ evento
Identificazione dei target sensibili, valutazione dello
stato e del rischio residuo potenziale
Controllo in fase d’ evento delle aree inondate e
della loro evoluzione nel tempo
Monitoraggio ad elevata frequenza temporale dell’
evoluzione dello stato delle aree critiche
Supporto ad attività di analisi di dettaglio dei settori
ad elevato rischio residuo
Confronto e integrazione delle misure effettuate da
terra e altre piattaforme
Utilizzo di UAV nello studio dei fenomeni franosi
EMERGENZA
POST
-
EVETO
Riprese ad alta risoluzione di aree difficilmente
raggiungibile e ad alto rischio (fronti rocciosi)
Creazione di Ortofoto come base per cartografia
tematica d’ evento
Misura degli spostamenti superficiali con tecniche
di analisi delle immagini
Monitoraggio ad elevata frequenza temporale dell’
evoluzione del fenomeno franoso
Supporto ad attività di analisi e di progettazione
delle opere di mitigazione
Confronto e integrazione delle misure effettuate da
terra e altre piattaforme
Utilizzo di UAV in uno scenario sismico
EMERGENZA
POST
-
EVETO
Acquisizione di foto aeree per la creazione di
Ortofoto come base per cartografia tematica d’
evento
Identificazione dei target sensibili, valutazione dello
stato e del rischio residuo potenziale
Acquisizione di un «tempo zero» per il monitoraggio
delle deformazioni superficiali post-evento
Monitoraggio ad elevata frequenza temporale dell’
evoluzione dello stato di situazioni specifiche
Confronto e integrazione delle misure effettuate da
UAV con quelle di altre piattaforme
Interpretazione dei risultati e definizione di scenari
evolutivi
http://massa.geoazur.eu/home/fr_home.php
MASSA, Medium And Small Size rockfall hazard
Assessment
Unità Mobile Provincia di Torino
Trasmissione dati e supporto a decisione metodi
Laboratorio mobile di monitoraggio CNR-IRPI: attività di monitoraggio
in condizioni di emergenza
Integrazione dei 3 metodi di valutazione speditiva della pericolosità da caduta massi lungo le vallate alpine
ITA-FR-CH
Decisione finale
dati
Metodologia d’intervento a supporto decisioni
Evento 15-16 Marzo 2011 – Val Germanasca, interruzione S.P. 169
Test site: Ponte della Rabbiosa (TO)
Test site Ponte della Rabbiosa (TO)
OBIETTIVO Sviluppo di una metodologia di rilevamento di fronti
rocciosi in condizioni emergenziali
SISTEMI
IMPIEGATI
- Laser scanner terrestre
- Fotogrammetria da terra
- UAV ad ala mobile
DATA
OUTPUT
Immagine solida su cui svolgere una serie di
valutazioni di natura geomeccanica sulla stabilità
dell’ammasso roccioso
ANALISI
COMPARATA I vari dataset sono stati comparati al fine di valutare
pregi, difetti e limitazioni dei diversi metodi
Test site Ponte della Rabbiosa (TO)
LASER
SCANNER
Restituisce una nuvola di punti con densità ed
accuratezza variabile, è stato utilizzato come sistema
di riferimento a cui comparare gli altri
FOTOGRAMMETRIA
TERRESTRE Sono stati scelti una serie di punti di ripresa da terra
nell’ottica della verifica di un approccio speditivo a
supporto della valutazione in somma urgenza
dell’area soggetta a crolli in roccia. Le foto sono state
processate con Agisoft.
+ è un metodo veloce, che comunque richiede un
sistema di gound control points per la corretta
georeferenziazione.
- Le prese terrestri spesso lasciano dei coni d’ombra
soprattutto nelle zone a quote più elevate; la
comparazione con il DTM del TLS ha evidenziato
scostamenti soprattutto nella resa della profondità
Test site Ponte della Rabbiosa (TO)
LASER
SCANNER
Restituisce una nuvola di punti con densità ed
accuratezza variabile, è stato utilizzato come sistema
di riferimento a cui comparare gli altri
UAV
Test site Ponte della Rabbiosa (TO)
È stato utilizzato un drone ad ala mobile per la ripresa
della parete rocciosa Le immagini sono state
processate con Agisoft.
+ ha il grande vantaggio di restituire immagini
dell’area ripresa da angolazioni molto favorevoli
soprattutto per quanto riguarda le porzioni a quota
maggiori
- l’impiego in valli alpine molto strette limita
fortemente l’impiego del volo automatico a causa
della mancanza del dato GPS. Sono comunque
necessari dei ground control points.
È stata sviluppata una rete di monitoraggio ibrida che prevede
l’impiego di un Sistema inclinometrico automatizzato (SIA) per il
controllo delle deformazioni profonde ed un’analisi multitemporale
delle deformazioni superficiali rilevate tramite UAV
Test site scivolamento planare di Narzole (CN)
Test site scivolamento planare di Narzole (CN)
Sono stati eseguiti
i primi rilievi e
valutata la
risoluzione del
prodotto ottenuto.
I primi dati
sembrano
evidenziare come
gli spostamenti
minimi rilevabili
siano decimetrici
Considerazioni conclusive
Sono in corso una serie di attività di ricerca sull’impiego di UAV nel
campo della gestione del rischio geologico
Le esperienze collezionate sino ad ora hanno evidenziato come esista
un potenziale di utilizzo molto elevato di tali sistemi, con un ovvio
rapporto diretto tra le dimensioni del mezzo (e del numero e della
complessità dei sensori impiegabili) e l’estensione delle aree rilevabili
Per quanto riguarda le esperienza condotte con microUAV, i dati
hanno evidenziato come il loro impiego sia particolarmente indicato
per finalità ispettive anche in caso di somma urgenza (condizioni
meteo permettendo)
Il passaggio da un approccio di tipo qualitativo ad uno quantitativo
presuppone una metodologia di lavoro rigorosa ed un incremento
delle energie impiegate non trascurabile
Fenomeni di crollo: Evento del 21 Gennaio 2014, Tramin (Trentino Alto Adige)
Considerazioni conclusive
Estraendo i fotogrammi da un video fatto da UAV è stato possibile generare un modello digitale dell’area colpita dal dissesto
Considerazioni conclusive
Immagine solida 3D generata a partire dai fotogrammi del video
Considerazioni conclusive
grazie
Anna Facello, Daniele Giordan, Andrea Manconi, Paolo Allasia, Federico Dell’Anese, Marco Baldo
National Research Council, Geohazard Monitoring GroupGMG, strada delle Cacce 73, Torino, Italy
http://gmg.irpi.cnr.it/