L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamentiuso delle scale nella... · La scala di...
Transcript of L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamentiuso delle scale nella... · La scala di...
L'uso delle scale nella
rilevazione degli atteggiamenti
Prof. Stefano Nobile Corso di Metodologia della ricerca sociale
La definizione di
atteggiamento
• «Condizione più o meno stabile di organizzazione mentale che predispone un individuo a reagire in un modo caratteristico a qualunque oggetto o situazione con cui entra in relazione» (Cantril, 1932)
• «Affetto a favore o a sfavore di un oggetto psicologico» (Thurstone e Chave, 1929)
• «Organizzazione durevole di processi motivazionali, emozionali, percettivi, cognitivi, riguardanti un qualche aspetto del mondo dell’individuo» (Krech e Crutchfield, 1948)
• «Stato di prontezza mentale e neurologica, organizzato per il tramite dell’esperienza, il quale indirizza e influenza in maniera dinamica le risposte dell’individuo nei riguardi di tutti gli oggetti e le situazioni con le quali è in relazione” (Allport, 1954)
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 2
Le componenti
dell’atteggiamento
Componente cognitiva
• conoscenza di un certo oggetto o soggetto, ovvero le informazioni e le credenze che gli individui possiedono a proposito dell’oggetto a cui si rivolge l’attenzione;
Componente affettiva
• la reazione emotiva che l’oggetto (o soggetto) suscita;
Componente conativa o comportamentale
• propensione ad agire di conseguenza, ovvero l’azione di avvicinamento o di allontanamento rispetto all’oggetto.
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 3
Le difficoltà nella rilevazione
degli atteggiamenti
• A differenza di altri tipi di proprietà, gli atteggiamenti sono più difficili da misurare, per una serie di problemi:
1. Natura sfumata ed “astratta” del concetto, che rende difficoltosa la trasformazione del concetto in variabili;
2. Spesso le domande sugli atteggiamenti si riferiscono ad argomenti sui quali l’intervistato potrebbe rispondere sulla base della desiderabilità sociale.
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 4
Scale di atteggiamento: una
mappa
Scale di atteggiamento
Scala Bogardus
Scala Thurstone
Scala Likert
Scala Guttman
Differenziale semantico
Scale auto-ancoranti
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 5
La scala di Bogardus (1928)
• misurare il pregiudizio etnico attraverso indicatori di accettazione/rifiuto del contatto diretto o indiretto con un altro individuo appartenente ad un gruppo etnico diverso dal proprio.
Obiettivo
• quanto più un soggetto è disposto ad accettare un contatto intimo con un altro individuo appartenente a un gruppo etnico diverso dal proprio, tanto più è aperto al contatto (e viceversa)
Ipotesi teorica
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 6
La scala di Bogardus
• Metodo: item con struttura gerarchica, riferiti a possibili comportamenti di un individuo o di un gruppo di individui: scala cumulativa.
• Maggiore sarà il numero di item che l’individuo è disposto ad “accettare”, minore sarà la “distanza sociale” nei confronti della tipologia di individui considerati.
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 7
La scala di Bogardus
• Sette item, ognuno dei quali rappresenta un indicatore di uno stesso concetto, ma con gradiente diverso rispetto al concetto stesso (a partire dal più basso, cioè dall’affermazione che esprime la massima “distanza” sociale)
• Assunti:
– l’ordinamento gerarchico è cumulativo: chi abbia risposto affermativamente ad un livello di intimità risponderà affermativamente agli item successivi che prevedono “gradi di intimità” inferiori;
– i punti/livelli della scala dovrebbero essere equidistanti (ma non è dimostrato)
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 8
La scala di distanza sociale
di Bogardus
1. Li escluderebbe dal Paese?
2. Li ammetterebbe nel paese come visitatori?
3. Concederebbe loro la cittadinanza?
4. Accetterebbe uno straniero come compagno di lavoro?
5. Accetterebbe uno straniero come vicino di casa?
6. Accetterebbe uno straniero come amico?
7. Accetterebbe uno straniero come marito di sua figlia?
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 9
Da Immigration and Race Attitudes, Boston, 1927
La scala di distanza sociale
di Bogardus
Indice di contatto sociale
(SCR, Social contact range)
numero di contatti (categorie) che
l’intervistato reputa ammissibili.
Indice di distanza sociale (SCD, Social contact
distance)
numero di categorie che
l’intervistato non accetta.
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 10
La distribuzione delle scelte nella
scala ottimale di Bogardus
1 2 3 4 5 6 7 SCR SCD
I1 X X X X X X X 7 0
I2 X X X X X X 6 1
I3 X X X X X 5 2
I4 X X X X 4 3
I5 X X X 3 4
I6 X X 2 5
I7 X 1 6
I8 0 7
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 11
Atteggiamenti verso quattro
minoranze etniche
1
(mat
rim
on
io)
2
(am
ico
)
3
(vic
ino
di c
asa)
4
(lav
oro
)
5
(cit
tad
ino
)
6
(vis
itat
ore
)
7
(esp
uls
ion
e)
Inglesi 93,7 96,7 97,3 95,4 95,9 1,7 0,0
Svedesi 45,3 62,1 75,6 78,0 86,3 5.4 1,0
Polacchi 11,0 11,6 28,3 44,3 58,3 19,7 4,7
Coreani 1,1 6,8 13,0 21,4 23,7 47,1 19,1
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 12
(valori percentuali)
Frequenza delle reazioni di 1725 americani a 4
differenti minoranze etniche
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 13
,00
20,00
40,00
60,00
80,00
100,00
120,00
(espulsione) (visitatore) (cittadino) (lavoro) (vicino dicasa)
(amico) (matrimonio)
Inglesi
Svedesi
Polacchi
Coreani
Osservazioni sulla scala
• Apparente caduta drastica delle risposte relative agli item 6 e 7, da cui possiamo concludere:
– Gli item 6 e 7 sono apparentemente fuori dimensione, cioè non riferibili alla intimità/contatto implicata dagli item da 1 a 5;
– È apparentemente opportuno togliere gli item 6 e 7 dalla scala, in quanto presumibilmente appartenenti a un’altra dimensione (l’item 7, addirittura, presenta un elemento punitivo).
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 14
Calcolo della valutazione dei punti di distanza
sociale di 4 minoranze etniche (con
l’esclusione di 2 item)
Minoranze
Item 1 Item 2 Item 3 Item 4 Item 5
Punteggio
complessivo
Inglesi 93.7 193.4 291.9 381.6 479.5 1440.1 Svedesi 45.3 124.2 226.8 312.0 431.5 1139.8 Polacchi 11.0 23.2 84.9 177.2 291.5 587.8 Coreani 1.1 13.6 39.0 85.6 118.5 257.8
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 15
La scala di Thurstone
• Concepire un atteggiamento come un continuum (pro / contro)
suddividendolo in 11 segmenti; ogni segmento ha un punteggio
monotonico. Si tenta di ottenere una scala in cui siano presenti
affermazioni che coprano tutto l’arco dell’atteggiamento, dalle
affermazioni più favorevoli alle meno favorevoli.
• Selezionare un gruppo di giudici (tratti dalla popolazione);
• Sottoporre ad essi frasi relative a quel continuum e chiedergli di
ordinarle dando un punteggio.
• Le frasi vengono ordinate in base alla mediana dei punteggi
attribuiti.
• Sottoporre le frasi agli intervistati e scegliere il punteggio per
ciascun item.
• Vantaggio: l’ordine e la distanza fra frasi dovrebbe essere adeguato
al contesto culturale dei giudici e degli intervistati
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 16
La scala di Thurstone
• Una volta scartati gli item che raccolgono maggiori differenze tra i giudici, si sottopongono gli intervistati alle frasi superstiti, presentate in sequenza casuale e senza etichette numeriche, chiedendo loro: – di scegliere la frase che condividono
maggiormente e gli si attribuendo loro il punteggio che i giudici hanno scelto per quella frase;
oppure
– di scegliere più frasi, calcolando alla fine la media dei punteggi.
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 17
La scala di Thurstone in 6
passaggi
1. Predisposizione degli item
2. Selezione del numero di giudici
3. Assegnazione dei punteggi in una scala da 1 a 11 da parte dei giudici
4. Assegnazione degli item-score mediante il calcolo della mediana
5. Scelta degli item attraverso il criterio di equidistanza degli item-score
6. Assegnazione dei punteggi ai soggetti del campione mediante il calcolo della media dei valori della scala attribuiti agli elementi che hanno scelto
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 18
La scala di Thurstone: giudizi
espressi da ipotetici giudici G
1
G2
G3
G4
G5
G6
G7
G8
G9
G1
0
G1
1
G1
2
G1
3
G1
4
G1
5
Me
dia
Scar
to t
ipo
A 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 4 2 8 6 5,7 2,9 B 11 11 8 11 10 9 8 8 11 9 10 9 10 8 11 9,6 1,2 C 11 8 11 8 11 9 11 8 11 10 9 10 8 11 11 9,8 1,2 D 1 1 2 2 3 3 9 9 10 10 11 11 1 3 2 5,2 4,0 E 2 2 3 3 1 1 2 2 3 3 1 1 2 3 1 2,0 0,8 F 1 1 2 3 1 2 1 2 2 1 1 3 2 2 2 1,7 0,6 G 5 5 5 5 6 7 7 7 7 5 5 7 7 5 7 6,0 0,9 H 10 11 10 11 10 11 6 6 6 6 6 6 10 11 6 8,4 2,2
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 19
La scala di Thurstone: un esempio
(Thurstone e Chave, 1929)
• Fate un segno vicino ad ognuna delle frasi sottostanti che
esprimono il vostro sentimento verso la Chiesa. Interpretato le frasi
secondo la vostra esperienza delle Chiese.
– (40). 1. Mi pare che l’insegnamento della Chiesa sia nell’insieme
troppo superficiale per essere socialmente significativo.
– (50). 2. Sento che le funzioni mi ispirano e mi aiutano a vivere e
ad essere migliore per tutta la settimana.
– (110). 3. Mi sembra che la Chiesa mantenga la vita economica e
politica a un livello più elevato di quanto non sarebbe altrimenti.
– (103). 4. Trovo che le funzioni della Chiesa danno quiete e
ispirazione.
– (54). 5. Quando vado in Chiesa godo delle funzioni liturgiche con
buona musica.
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 20
La scala di Thurstone: un esempio
(Thurstone e Chave, 1929)
• Fate un segno vicino ad ognuna delle frasi sottostanti che
esprimono il vostro sentimento verso la Chiesa. Interpretato le frasi
secondo la vostra esperienza delle Chiese.
– (28). 6. Credo negli insegnamenti della Chiesa, ma con qualche
riserva.
– (77). 7. Non ricevo nessun beneficio dalle funzioni religiose, ma
penso che a qualcuno servano.
– (13). 8. Credo nella religione, ma vado in Chiesa raramente.
– (69). 9. Non m’importa della religione e dei rapporti con la
Chiesa, ma non mi piacerebbe dio lo mie attitudini diventassero
generali.
– (90). 10. Considero In Chiesa come un’istituzione statica e
cristallizzata. e come tale malsana e dannosa alla società o
all’individuo.
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 21
La scala di Thurstone: un esempio
(Thurstone e Chave, 1929)
• Fate un segno vicino ad ognuna delle frasi sottostanti che
esprimono il vostro sentimento verso la Chiesa. Interpretato le frasi
secondo la vostra esperienza delle Chiese.
– (93). 11. Credo che essere membri di Chiesa sia quasi
essenziale per vivere la vita in quanto ha di meglio.
– (21). 13. Non capisco i dogmi o le credenze della Chiesa, ma
trovo che la Chiesa mi aiuta ad essere più onesto e stimabile.
– (7). 13. L’atteggiamento paterno e benevolo della Chiesa mi
disgusta.
– (19). 14. Penso che la frequenza alla Chiesa aia un buon indice
della moralità di un paese.
– (34). 15. Qualche volta penso che la religione e la Chiesa Siano
necessario, e qualche volta ne dubito.
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 22
La scala di Thurstone: un esempio
(Thurstone e Chave, 1929)
• Fate un segno vicino ad ognuna delle frasi sottostanti che
esprimono il vostro sentimento verso la Chiesa. Interpretato le frasi
secondo la vostra esperienza delle Chiese.
– (114). 16. Penso che la Chiesa sia fondamentalmente sana, ma
qualcuno dei suoi aderenti le ha procurato una cattiva
reputazione.
– (65). 17. Penso che la Chiesa sia un parassita della società.
– (64). 18. Sento il bisogno della religione, ma non trovo quelle
che cerco in nessuna Chiesa.
– (38). 19. Mi pare che si spenda troppo denaro per la Chiesa, in
relazione al vantaggio che se ne ricava.
– (11). 20. Credo nella Chiesa e nei suoi insegnamenti, perché
sono stato abituato a queste cose da quando ero bambino.
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 23
La scala di Thurstone: un altro
esempio (Pavsic e Pitrone, 2003)
• ogni volta che sento che un giovane è morto per overdose provo una sensazione di sollievo
• non ho alcuna comprensione verso i tossicodipendenti
• il tossicodipendente finisce sempre per diventare uno spacciatore
• per colpa dei tossicodipendenti camminare per strada è diventato pericoloso
• I nostri giovani si drogano perché sono stati abituati ad avere tutto
• Nessuno di noi può illudersi che il problema della tossicodipendenza non lo tocchi
• Il giovane che si droga è un disperato
• Credo che il dramma dei drogati sia un vero affare per tanta gente insospettabile
• Contro il tossicodipendente non servono misure repressive, ma una vera prevenzione
• Un giovane drogato ha bisogno di rispetto e solidarietà
• Ogni volta che vedo un giovane distrutto dalla droga, non posso fare a meno di sentirmi responsabile.
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 24
La scala di Likert
• Approccio: la scala di Likert muove dal presupposto che diverse reazioni allo stesso stimolo dipendano da (e siano indicative di) differenze nei soggetti;
• È il metodo più diffuso (semplicità di realizzazione)
• Assunto: l’atteggiamento è un continuum su cui i soggetti sono collocabili a seconda delle risposte date a una batteria di affermazioni (riferite allo stesso atteggiamento).
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 25
La scala di Likert
• Scopo della tecnica elaborata da Rensis Likert è quello di eliminare il vincolo dato dalla presenza dei "giudici" presente nella scala di Thurstone.
• Diversamente dalla tecnica di Thurstone, Likert suggerisce di: – Ripartire il grado di accettazione o non accet-
tazione degli item della scala in modo continuo anziché discreto (concettualizzazione quindi continua dell'atteggiamento)
– Definire l'unidimensionalità degli atteggiamenti oggetto di indagine
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 26
Il collaudo della scala Likert
• si formula una serie di proposizioni riferite alla “proprietà” o atteggiamento in esame, in relazione alla diverse dimensioni del concetto (Es. ricerca sulla personalità autoritaria, dove le dimensioni erano: convenzionalismo)
formulazione degli item
• si ricorre a un campione di soggetti ai quali andrà somministrata la scala finale perché esprimano il proprio grado di accordo relativamente a ciascun item ; a ogni grado di accordo si fa corrispondere un punteggio, nella direzione scelta dal ricercatore;
collaudo degli item
• si ordinano i soggetti in base al loro punteggio medio dai più favorevoli ai più sfavorevoli (o viceversa); si prende una frazione (in genere il 25%) dei più favorevoli e dei più sfavorevoli: si scelgono gli item che meglio discriminano i due gruppi. La scelta è effettuata in base alla misura del potere discriminante (PD) di ciascun item
selezione degli item
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 27
Il calcolo del potere
discriminante degli items
• PD (Potere Discriminante) = differenza fra la media delle risposte dei soggetti più favorevoli e la media dei soggetti meno favorevoli
• Procedura di calcolo del potere discriminante di ciascun item: – per ciascun intervistato selezionato per il “collaudo”
(pre-test) si calcola il punteggio medio;
– gli intervistati vengono ordinati dal più favorevole al più sfavorevole, e si prende una quota dei più favorevoli e dei più sfavorevoli (es. 25%)
– si scelgono gli item che meglio discriminano i due gruppi
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 28
Il calcolo del potere
discriminante degli items 1
° q
uar
tile
: fa
vore
voli
Punteggio 1 2 3 4 5
Frequenza 0 2 10 9 9
Item score 0 4 30 36 45
Score medio: 115/30 = 3,83
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 29
4°
qu
arti
le:
sfav
ore
voli Punteggio 1 2 3 4 5
Frequenza 6 24 0 0 0
Item score 6 48 0 0 0
Score medio: 54/30 = 1,80
PD = 3,83 – 1,80 = 2,03
Il calcolo del potere
discriminante degli items
Punteggio dell’elemento n. 22 (esempio)
Tota
le p
on
der
ato
Me
dia
po
nd
era
ta
Po
tere
dis
crim
inan
te
Nu
mer
o
com
po
nen
ti
qu
arti
le
1 2 3 4 5
Alto 9 0 1 2 3 3 35 3,89 2,00
Basso 9 1 8 0 0 0 17 1,89
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 30
Adattato da Murphy e Likert, 1938: 289)
Il controllo dell’unidimensionalità
della scala Likert
• Analisi degli item (item analysis)
– Correlazione elemento-scala
– (analisi della correlazione tra i singoli item e il
test complessivo)
• Obiettivo: individuare gli item non coerenti
con gli altri, che andranno poi esclusi
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 31
La coerenza interna della
scala: l’alfa di Cronbach
• Il coefficiente “alfa” di Cronbach è una misura della coerenza interna di una batteria di item; se la coerenza interna è bassa, l’intera batteria di item dovrebbe essere riconsiderata, eliminando gli item meno coerenti.
α = 𝑛𝑟𝑚
1 −𝑟𝑚 (𝑛 −1)
• rm = correlazione media tra gli item della scala
• n = numero di elementi che compongono la scala
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 32
La coerenza interna della scala: l’alfa di
Cronbach: formule alternative
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 33
Il calcolo del punteggio
complessivo dei soggetti
• Per ciascun soggetto viene calcolato il
punteggio complessivo come somma dei
punteggi riportati in ogni singolo item,
facendo attenzione alla direzione delle
modalità.
• I punteggi possono essere deflazionati
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 34
Un esempio di calcolo del
punteggio su una scala Likert
Mo
lto
d
’acc
ord
o
D’a
cco
rdo
Ince
rto
Dis
acco
rdo
Mo
lto
in
dis
acco
rdo
Il carcere è solo uno strumento di repressione
□ □ □ □ □
Chi va in carcere è marchiato per sempre
□ □ □ □ □
Il carcere scoraggia dal commettere crimini
□ □ □ □ □
Il carcere educa i detenuti alla violenza □ □ □ □ □
Il carcere libera chi ha sbagliato dal suo senso di colpa
□ □ □ □ □
Stare in carcere allontana il detenuto da amicizie pericolose
□ □ □ □ □
Stare in carcere sradica completamente dalla vita esterna
□ □ □ □ □
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 35
Problemi della scala Likert (in parte
comuni ad altre scale di atteggiamento)
Curvilinearità Reazione
all’oggetto
Response set Acquiescenza
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 36
Il fenomeno della
curvilinearità
• Si ha quando un item è disapprovato sia da chi ha un atteggiamento positivo/favorevole, sia da chi ha l’atteggiamento opposto: si ha equivalenza numerica ma non equivalenza sostanziale.
Esempio: “la migliore forma di governo è quella democratico-rappresentativa”
• L’item può essere respinto sia da chi è favorevole a un regime autoritario, sia da chi preferisce forme di democrazia diretta.
• Per evitare questo fenomeno: scegliere affermazioni talmente radicali da essere in grado di distinguere nettamente tra favorevoli e contrari.
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 37
Il fenomeno della reazione
all’oggetto
• L’intervistato non reagisce alle affermazioni, ma ai
concetti, alle azioni, alle situazioni o alle persone
menzionate dalle affermazioni stesse.
• Questo fenomeno si manifesta quando un soggetto non
riesce a separare l’affermazione (favorevole o contraria)
dall’oggetto (accettato o rifiutato).
• Un intervistato che si concentra sull’oggetto, se sarà
favorevole ad esso, approverà comunque l’item, anche
se l’item, in realtà, esprime un’opinione negativa (mentre
dovrebbe invece dichiararsi in disaccordo).
• Il fenomeno della ‘reazione all’oggetto’ può emergere
solo se il rispondente premette o fa seguire dei
commenti alla risposta. Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 38
Il fenomeno della reazione
all’oggetto: un esempio
“I politici sono interessati solo al voto degli elettori, non ai loro bisogni”
• Commenti di due intervistati che, rispondendo secondo lo schema Likert, si sono dichiarati in disaccordo. – Intervistato A: “Debbono anche interessarsi ai
bisogni, non solo ai voti. Quindi sono in disaccordo”.
– Intervistato B: “Sono del tutto in disaccordo con i politici che hanno pensato solo al loro tornaconto elettorale”.
• Pertanto, la risposta di questi intervistati avrebbe dovuto essere in accordo con l’item.
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 39
La scala di Guttman
• A differenza della scala Likert, nella quale il medesimo punteggio può essere raggiunto con diverse combinazioni di risposte, qui il punteggio totale di un individuo dice anche (con un margine di errore che non dovrebbe superare il 10%) quali sono state le sue risposte, poiché idealmente esiste una e una sola combinazione di risposte o item-scores per ogni score (punteggio) totale (Perrone, 1982).
• Pur avendo il pregio di controllare accuratamente l’unidimensionalità della scala, la tecnica di Guttman è più adatta alla valutazione di capacità psichiche e fisiche, ma poco adeguata a esplorare gli atteggiamenti.
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 40
Scalogramma ideale di
Guttman
Frasi
Soggetti ordinati secondo le risposte
1 2 3 4 5
A + + + + +
B + + + + -
C + + + - -
D + + - - -
E + - - - -
F - - - - -
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 41
La scala di Guttman
• Se gli item della scala sono ordinati gerarchicamente, solo alcune sequenze di risposta sono ammissibili; pertanto, a un determinato punteggio corrisponde (almeno teoricamente) una sola sequenza di risposte.
• Dal punteggio complessivo si può risalire alle risposte date da un intervistato ai singoli item della scala (riproducibilità della scala di Guttman).
• Nella realtà, si verificano invece set di risposte diversi delle sequenze previste (ma: valutazione degli “errori”).
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 42
Il collaudo della scala di
Guttman
• Definire gli item riferibili ad un continuum in grado di misurare diverse gradazioni di intensità dell’atteggiamento da studiare
• Gli item devono avere risposte dicotomiche (1=accordo; 0=disaccordo)
• Collocare i soggetti in ordine di rango sulla base del punteggio totale
• verificare l’omogeneità degli item rispetto alla direzione gerarchica della scala (unidimensionalità della scala). Solo item omogenei hanno una buona capacità discriminante.
• Eliminazione degli item che fanno registrare molti errori
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 43
Coefficienti di riproducibilità e
di scalabilità
Cr = 1 - 𝑒
𝑁
Cs = 1 - 𝑒
𝑐 ∗ (𝑁 – 𝑚𝑛)
c = probabilità di avere la risposta «giusta» per via del caso (0,5)
N = numero complessivo delle risposte (numero di frasi x numero di soggetti)
mn = numero di risposte della categoria modale di ogni frase
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 44
Il calcolo dei coefficienti di
riproducibilità e di scalabilità Voto
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Sen
ato
ri
1 X X
2 X X
3 X X X
4 X X X
5 X X X
6 X X X X X X
7 X X X X X
8 X X X X X
9 X X X X X X
10 X X X X X X
11 X X X X X X X
12 X X X X X X X X
13 X X X X X X X X
14 X X X X X X X X
15 X X X X X X X X X
Errori 2 3 2 2 1 1 1 1 2 0 16
Risposte corrette 13 12 11 9 9 8 8 10 10 14 103
Numero di domande * numero di soggetti = 15 * 10 = 150
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 45
Il calcolo dei coefficienti di
riproducibilità e di scalabilità
Coefficiente di riproducibilità:
Cr = 1 - 16
150 = 1 – 0,11 = 0,89
Coefficiente di scalabilità:
Cs = 1 - 16
0,50 150 −103 = 1 –
16
23,5 = 1 – 0,68 = 0,32
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 46
La scala di Guttman: un esempio di
ordinamento scorretto
• Sei d’accordo con…
– La carcerazione preventiva?
– L’ergastolo?
– La depenalizzazione dei reati minori?
– L’amnistia?
– L’aumento degli organici della polizia?
– Il poliziotto di quartiere?
– La pena di morte?
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 47
La scala di Guttman: un esempio di
ordinamento corretto
• Sei d’accordo con …
– La pena di morte?
– L’ergastolo?
– La carcerazione preventiva?
– Il poliziotto di quartiere?
– L’aumento degli organici della polizia?
– La depenalizzazione dei reati minori?
– L’amnistia?
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 48
Tre scale a confronto
Thurstone Likert Guttman
Formulazione degli items
Sotto forma di proposizione con autonomia semantica
Sotto forma di proposizione con autonomia semantica
Sotto forma di proposizione con
autonomia semantica
Punteggi assegnati agli
items
da 0 a 1 (o si è d'accordo oppure no)
Più frequentemente, da 1 a 5 (cioè da un massimo di disaccordo ad un
massimo di accordo)
da 0 a 1 (o si è d'accordo oppure no)
Calcolo dell'item-score
Mediana dei punteggi compresi tra 1 ed 11 assegnati dai giudici
La prassi comune prevede di assumere direttamente il valore di
scala assegnato. La prassi che rispetta la diversa intensità degli
items prevede invece la standardizzazione dei punteggi
Ogni item, essendo ordinato, vale un punto. La
scala è additiva
Selezione degli items per la scala
finale
Si scelgono gli items collocati alla stessa distanza lungo il continuo della scala,
eliminando quelli che si sovrappongono
Vengono selezionati gli items aventi potere discriminante (PD,
differenza tra le media ponderate del primo e dell'ultimo quartile)
maggiore
Si escludono dalla scala quelli con un maggiore
numero di "errori"
Assegnazione dei punteggi ai
soggetti
Punteggio uguale alla media dei punteggi relativi agli items scelti dal soggetto
Punteggio additivo calcolato sui valori di scala
Punteggio additivo calcolato sui valori di scala
non ponderati
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 49
Le scale auto-ancoranti
Scale auto-ancoranti
Differenziale semantico
Scala di Cantril Termometro dei
sentimenti
Scale auto-ancoranti a
scelta forzata
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 50
Le scale auto-ancoranti
• Sviluppate a partire dagli anni ‘50, richiedono all’intervistato una valutazione su una serie di «oggetti», in un range che va da un valore minimo a uno massimo.
• Vengono trattate come variabili quasi-cardinali
• Riducono al minimo l’autonomia semantica dei picchetti di scala intermedi tra i due estremi (solitamente antonimi)
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 51
Le scale auto-ancoranti
• Tuttavia, il modo in cui l’intervistato sceglie
la propria posizione sulla scala dipenderà
da:
– Come ciascun soggetto fissa gli estremi della
scala, immaginando il suo minimo e il suo
massimo
– Le sue caratteristiche psicologiche, culturali e
sociologiche
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 52
Il differenziale semantico
• È una tecnica sviluppata da Charles
Osgood(1952) che si caratterizza per l’uso
di antonimi in forma aggettivale. Lo
strumento è stato sviluppato con lo scopo
di rilevare il significato (connotazione) che
assumono i concetti che sono sottoposti a
valutazione degli individui, rispondendo
alla domanda: Che cosa significa per
te…?
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 53
Come si costruisce il
differenziale semantico
• Si selezionano degli aggettivi che specificano degli attributi
relativi all’oggetto e nel trovare i rispettivi opposti
• Si dispongono gli attributi e le polarità opposte, coi relativi
aggettivi, in una lista, composta da non più di una ventina di
items, in modo tale che le polarità negative e le polarità
positive compaiano a volte a destra e volte a sinistra
• i due aggettivi vengono indicati dei tratteggi in genere senza
etichette
• l’intervistato appone una crocetta in corrispondenza della
posizione che corrisponde al proprio grado di percezione
dell’oggetto tra i due aggettivi del continuum;
• ogni coppia di aggettivi diventerà una variabile nella matrice
dei dati
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 54
Il differenziale semantico
buono ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ cattivo
bello ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ brutto
dolce ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ amaro
utile ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ inutile
gradevole ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ sgradevole
pregevole ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ spregevole
giusto ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ingiusto
desiderabile ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ indesiderabile
grande ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ piccolo
potente ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ impotente
forte ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ debole
alto ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ basso
resistente ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ fragile
profondo ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ superficiale
veloce ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ lento
vivo ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ morto
rumoroso ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ silenzioso
giovane ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ vecchio
stabile ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ instabile
preciso ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ vago
prevedibile ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ imprevedibile
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 55
I tre fattori estratti da
Osgood
• (buono/cattivo, bello/brutto, dolce/amaro, utile/inutile, gradevole/sgradevole, pregevole/spregevole, giusto/ingiusto, desiderabile/indesiderabile)
Valutazione
• (grande/piccolo, potente/impotente, forte/debole, alto/basso, resistente/fragile, profondo/superficiale) Potenza
• (veloce/lento, vivo/morto, rumoroso/silenzioso, giovane/vecchio, stabile/instabile, preciso/vago, prevedibile/imprevedibile)
Attività
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 56
Il differenziale semantico:
un esempio
Partiti Corrotti ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Onesti Buoni ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Cattivi Brutti ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Belli Dolci ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Amari Precisi ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Vaghi Imprevedibili ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ Prevedibili
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 57
Creazione e somministrazione
del differenziale semantico
• Indicare l’oggetto rispetto a cui si intende rilevare la reazione, seguito dalle coppie di aggettivi
• Gli aggettivi devono essere disposti in maniera casuale (ovvero non tutti i positivi a sinistra e tutti i negativi a destra (o viceversa)
• Non necessariamente devono essere utilizzate le coppie di aggettivi pensate originariamente da Osgood. Spesso il differenziale semantico è rimodulato in funzione delle esigenze del ricercatore.
• La risposta deve essere indicata velocemente, senza troppe riflessioni da parte dell’intervistato
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 58
La scala di Cantril
• Prende il nome dal suo ideatore, lo
psicologo americano Alfred Hudley Cantril.
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 59
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Massimo rifiuto Massima accettazione
La scala di Cantril
• La somministrazione avviene tramite
domanda, o batteria di domande, aventi
uno o più oggetti da valutare. Ad esempio:
• «Quanto sei interessato agli argomenti
trattati nel corso di metodologia della
ricerca sociale?»
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 60
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Per niente Moltissimo
La scala di Cantril
• Come per altre scale di atteggiamento (ma non tutte), con la Cantril si rileva tanto la posizione dell’oggetto quanto quella del soggetto. Vale a dire che il trattamento dei dati potrà essere rivolto, a seconda delle necessità del ricercatore, tanto sulle righe quanto sulle colonne.
• Si supponga di voler rilevare l’inclinazione di un campione di soggetti nei confronti della secolarizzazione. Si porranno domande come: – Quanto si trova d’accordo con ciascuna dei seguenti
aspetti: • Legalizzazione dell’aborto
• Conservazione della verginità
• Contenimento del ruolo della Chiesa Cattolica
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 61
Il termometro dei sentimenti
• Elaborato nella sua versione originaria per i
sondaggi pre-elettorali condotti dal Survey
Research Center dell’Università del Michigan
negli anni ‘60, questo strumento è
sostanzialmente una scala auto-ancorante
(come il differenziale semantico) che prevede
però un numero di gradienti intermedi maggiore.
• Come per il differenziale solo i due estremi della
scala sono dotati di un proprio significato
semantico mentre i gradienti intermedi non lo
sono.
• Lo strumento si presenta, anche graficamente,
come un vero e proprio termometro per la
temperatura graduato, solitamente, da 0 a 100,
e con sole due forti connotazioni semantiche, al
punteggio minimo (0) e a quello massimo (100).
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 62
Una versione alternativa del
termometro dei sentimenti
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 63
La somministrazione del
termometro dei sentimenti
• L’intervistato è chiamato a distribuire una serie di “oggetti” lungo
le varie gradazioni del termometro su di un una scala che va da 0
(minimo) a 100 (massimo).
• Gli “oggetti’ sono degli oggetti cognitivi (persone, gruppi,
istituzioni, avvenimenti, idee ecc.) e lo “stimolo” specifica il
sentimento da quantificare (ostilità, fiducia, soddisfazione, affetto
ecc.).
• L’intervistatore nomina uno di questi “oggetti” e l’intervistato
assegna, verbalmente un punteggio fra 0 e 100 in base al suo
sentimento verso di esso.
• Un’altra modalità di somministrazione prevede che l’intervistato
posizioni delle strisce di carta (gadget), che riportano l’oggetto,
sul termometro e che possono essere spostate a piacere fino a
quando ritiene che la loro disposizione sia soddisfacente.
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 64
L’indice complessivo del
termometro dei sentimenti
• La “temperatura” corrispondente ad ogni intervallo è il
valore attribuito all’oggetto lì collocato. L’intervistatore
registra, per ogni oggetto, tale valore.
• Il punteggio complessivo di ciascun intervistato è dato
dalla media dei punteggi registrati sui singoli oggetti.
• Nonostante il campo di variazione della variabile rilevata
sia molto ampio (0-100 invece che 0-5 o 0-7) neppure il
termometro produce variabili cardinali. Non è infatti
sostenibile che 50 sia il doppio di 25 o che la differenza
fra 60 e 65 sia la stessa che tra 5 e 10.
• Anche in questo caso avremo a che fare con variabili
quasi-cardinali.
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 65
Vantaggi e limiti del
termometro dei sentimenti
• Ventaggi – Il vantaggio principale di questa tecnica è la capacità discriminatoria dovuta all’ampiezza
della scala (l’intervistato ha una ampia varietà di valori da attribuire agli oggetti).
– Un altro vantaggio è dovuto all’immediatezza (facilità di comprensione) della forma grafica.
• Limiti – tendenza di alcuni soggetti ad usare solo una parte della scala (a questo inconveniente si
può porre rimedio attraverso la deflazione che trasforma ogni valore in uno scarto dalla
media del soggetto);
– tendenza a privilegiare posizioni nette quali le decine (10, 20, 30…) o i punteggi estremi (0 o
100);
– difficoltà di confrontare ciascun oggetto con tutti gli altri (l’uso dei gadget mira proprio a
limitare questo difetto, l’intervistato ha infatti la possibilità di posizionare tutti gli oggetti sul
termometro e di rivedere la propria classificazione);
– necessità di una somministrazione faccia-a-faccia, in tutti gli altri casi ci si deve limitare di
chiedere all’intervistato di esprimere un voto da 0 a 100 esasperando i difetti già segnalati e
utilizzando sostanzialmente una scala auto-ancorata e non un vero e proprio termometro dei
sentimenti.
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 66
Il termometro dei sentimenti
con gadget
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 67
Il termometro dei
sentimenti: un esempio
• Nell’elenco che Le sottoporrò troverà alcune istituzioni politico/sociali del
nostro Paese. Esprima il suo grado di fiducia verso ciascuna di esse,
utilizzando una scala da 0 a 100 dove lo 0 equivale a nessuna fiducia e il
100 alla massima fiducia: – Polizia
– Carabinieri
– Presidente della Repubblica
– Chiesa cattolica
– Presidente del Consiglio
– Sindacato
– Parlamento
– Rai
– Governo
– Stampa
– Confindustria
– Reti mediaset
– Magistratura
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 68
Altre scale autoancoranti: la
ladder scale
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 69
Letteralmente: scala delle scale. È una scala che viene usata soprattutto quando si presume che buona parte del campione abbia un basso livello di istruzione
Le scale a scelta forzata
• Introdotte in America a partire dagli anni ‘70, hanno avuto un notevole ritardo nell’applicazione in ambito sociologico, sebbene Banfield le avesse utilizzate già negli anni ‘50.
• Consistono nel contrapporre due affermazioni considerate agli antipodi rispetto allo stesso continuum.
• Sono particolarmente adatte allo studio dei valori.
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 70
Le scale a scelta forzata
Alla fine, chi lavora duro ed è capace, ha successo nella vita
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
Alla fine, il successo nella
vita viene determinato dal
destino e da circostanze
fortunate
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 71
C’è bisogno di partiti regionali per difendere gli interessi delle comunità locali
contro
I partiti nazionali possono tutelare efficacemente anche
le esigenze locali
oppure
La procedura di
ordinamento (ranking)
Prof. Stefano Nobile L'uso delle scale nella rilevazione degli atteggiamenti 72
• Un’economia più forte
• Più democrazia e partecipazione ai cittadini
• L’ingresso nella Comunità Europea
• Più iniziativa privata
• La lotta alla disoccupazione
• Salario minimo garantito per chi non lavora
(continuum liberismo-solidarismo)