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GUARDA IL VIDEO ANNO 19 - NUMERO 112 - LUGLIO-DICEMBRE 2015 - e 0,52 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. 70% - N. 112/2015 - WWW.CAMION-SERVIZI.IT LUGLIO-DICEMBRE 2015 IL NUOVO EUROCARGO È TRUCK OF THE YEAR 2016 INTERVISTA A PIERRE LAHUTTE PROVA NUOVO EUROCARGO 120E28 AL MAGELYS IL COACH OF THE YEAR 2016

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LUGLIO-DICEMBRE 2015

IL NUOVO EUROCARGO ÈTRUCK OF THE YEAR 2016

INTERVISTA A PIERRELAHUTTE

PROVA NUOVOEUROCARGO120E28

AL MAGELYS IL COACH OFTHE YEAR 2016

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attualità

Tutti i segreti delNuovo Eurocargo

Design innovativo, interni razionali,catena cinematicatecnologicamente avanzata e motorizzazioni a gas naturale ultra-ecologiche per il nuovo mediodi Iveco pensato per le esigenze di trasporto di oggi e di domani

Un simbolodell’Italia che vince

Nelle parole di Pierre Lahutte,Iveco Brand President, i criteri di progettazione del Nuovo Eurocargo, il suo posizionamento sul mercato e i punti qualificantiche ne fanno un camion vincente

10 Trionfo per l'Eurocargo a Lione

Il metano liquefattosi fa strada

Inaugurata a Novi Ligure, con ilrifornimento a tre Stralis Hi-WayLNG Natural Power, la secondastazione di rifornimento italiana digas naturale liquefatto, che aprenuove prospettive per i trasportia lunga distanza

32 La Barcolana di Trieste

38 La finale di Drive Me Challenge

40 I 120 annidello stabilimentoIveco Busdi Vysoké Mýto

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sommario LUGLIO-DICEMBRE 2015

Rubriche20 Iveco nel mondo30 Camion mio44 Protagonisti

Fratelli IaiaVarvarito LavoriAutotrasporti Virgili

Camion & Servizi

Il Busworld laurea ilMagelys di Iveco Bus

Al Salone dell’autobus di Courtrai (Belgio) il Magelys di Iveco Bus si aggiudica il titolo di International Coach of the Year 2016, assegnato da una giuria di 22 giornalistieuropei della stampa di settore

29 Ecomondodi Rimini

42 Solutrans di Lione

26prodotto focus eventi

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uesto numero di Camion&Servizi apre con il protagonista dell’anno, il NuovoEurocargo, dedicandogli un ampio articolo focalizzato sulle caratteristichetecniche e stilistiche. Il camion che piace alla città, come recita il claim dellancio, perché rispetta le persone e l’ambiente ha conquistato a Lione, inoccasione del Salone biennale dei professionisti del trasporto (Solutrans), ilprestigioso riconoscimento di International Truck of the Year 2016, assegna-to da una giuria composta da 25 giornalisti in rappresentanza delle principa-li testate europee del trasporto. Il nuovo medio di Iveco è stato premiato peraver apportato il più importante contributo all’efficienza del trasporto strada-

le in termini d’innovazione tecnologica, comfort, sicurezza, guidabilità, ridotti consumi, basso impat-to ambientale e costi totali di gestione. Il riconoscimento di Camion dell’anno 2016 si aggiunge altitolo di Coach of the Year 2016, da poco assegnato al Magely di Iveco Bus da un panel di 22 gior-nalisti specializzati. Insieme al Truck of the Year 2013 conquistato dallo Stralis Hi-Way e al Van of theYear 2015 del nuovo Daily, i due titoli di quest’anno costituiscono un poker d’assi unico. Iveco è oggil’unico costruttore che può vantare di avere contemporaneamente in produzione quattro veicoli del-l’anno. Un risultato che ribadisce l’impegno del brand nello sviluppo tecnologico, nella riduzione deicosti di gestione dei veicoli e nel trasporto sostenibile sia dal punto di vista ambientale, sia sotto ilprofilo della profittabilità delle aziende di settore. È un impegno a 360 gradi - come ricorda PierreLahutte, Iveco Brand President nell’intervista concessa a Camion&Servizi – che ha portato le prece-denti generazioni dell’Eurocargo a imporsi sui principali mercati europei, diventando un simbolodell’Italia che vince. Al Nuovo Eurocargo, in particolare a un 120E28 da 12 tonnellate con motoriz-zazione Tector 7 da 280 Cv, è dedicato il test su strada di questo numero di Camion&Servizi. Unnumero che si occupa anche della diffusione in Italia dei carburanti alternativi al gasolio, come il gasnaturale compresso (CNG) o liquefatto (LNG), un settore nel quale Iveco e Iveco Bus vantano 25 annid’esperienza con 22mila motori prodotti e un’offerta di veicoli che copre tutti i segmenti del traspor-to. Infine, ma non in ordine d’importanza, due anniversari: i quarant’anni di Iveco, nata nel 1975 dallafusione di cinque marchi europei, Fiat Veicoli Industriali, OM, Lancia Veicoli Speciali, Unic e Magirus-Deutz con una lunga storia nella realizzazione di mezzi di trasporto, e i 120 anni d’attività dello sta-bilimento di Iveco Bus di Vysoké My’to, nella Repubblica Ceca. A tutti voi un augurio di Buon Natale e felice anno nuovo, ricco di serenità e di entusiasmo.Buona lettura.

Paola Bruna

editoriale Q

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prodotto< NUOVO EUROCARGO

Design moderno ispirato alle linee del Daily, tre tipologie di abitacoli,due motorizzazioni diesel e una a CNG, dotazioni di sicurezza al top e un’offerta telematica modulare per il nuovo medio di Iveco,proclamato International Truck of the Year 2016

di Giorgio Garrone

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IL CAMIONCHE PIACE ALLA CITTÀ

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IL MEDIO DI SUCCESSO MADE IN BRESCIAIl Nuovo Eurocargo nasce nello stabilimento Iveco di Bresciache è stato la sede dell’OM, nata come Fabbrica AutomobiliRoberto Zu�st nel 1903, diventata poi OM nel 1928 e acqui-sita dalla Fiat nel 1968. Il sito produttivo, dove vengonocostruiti tutti i modelli del nuovo veicolo inclusi quelli a trazio-ne integrale e i mezzi speciali per i Vigili del fuoco, è statoscelto nel 1991 per avviare la produzione della prima gene-razione dell’Eurocargo. Lo stabilimento, che ha una capacitàproduttiva installata di 25 mila camion l’anno, si estende suun’area di 676 mila metri quadri, di cui 300 mila coperti eoccupa 2.100 addetti. Ristrutturato nel 2008 secondo i det-tami del World Class Manufacturing (WCM), il modello inte-grato di organizzazione introdotto dal gruppo Fiat nei propristabilimenti, il sito produttivo di Brescia ha conseguito nel2010 il livello Bronze e, quest’anno, il Silver Level. Il WCMcoinvolge tutti gli aspetti legati alla produzione: dalla gestio-ne delle problematiche ambientali e di sicurezza sul lavoro,alla manutenzione, fino alla logistica con particolare attenzio-ne all’eliminazione degli sprechi. La metodologia ha comeobiettivo l’ottimizzazione dei risultati attraverso il migliora-mento continuo dei processi e della qualità del prodotto, ilcontrollo e la progressiva riduzione dei costi di produzione, laflessibilità di risposta alle esigenze del mercato e il coinvolgi-mento e la motivazione di tutti gli addetti. L’Eurocargo, erededell’OM Lupetto e della gamma Zeta, è stato progettato nellaseconda metà degli anni ’80 insieme ai pesanti delle gammeEurotech, Eurostar ed Eurotrakker. La prima generazione delmedio di Iveco ha esordito sul mercato nel 1991 aggiudican-dosi, nel 1992, il titolo di Truck of the Year assegnato da unagiuria di giornalisti internazionali della stampa specializzata.Nel 1999 vengono introdotte le versioni a telaio ribassato ELmentre, nel 2001, compaiono le motorizzazioni Tector aquattro e sei cilindri in linea. È del 2003 la nuova cabina dise-gnata da Bertone seguita, nel 2006, dai propulsori Euro IV edEuro V. Le altre tappe salienti nella storia venticinquennaledell’Eurocargo riguardano il restyling della cabina (2008) el’adozione delle motorizzazioni Euro VI, basate sulla tecnolo-gia Hi-SCR di FPT Industrial, senza sistema di ricircolo dei gasdi scarico (EGR).

Èdifficile migliorare un camion di successo che,nell’arco di 25 anni, si è imposto come model-lo di riferimento nel segmento dei medi. Ivecoc’è riuscita con il Nuovo Eurocargo, recente-mente proclamato International Truck of theYear 2016 da una giuria di 25 giornalisti dellastampa specializzata, puntando su quattro ele-

menti: la cabina innovativa dal design moderno ispirato allelinee del Nuovo Daily, due motorizzazioni diesel ed una CNG,ultra-ecologiche e risparmiose, le dotazioni di sicurezza al topnel proprio comparto e un’offerta telematica modulare, adat-tabile alle esigenze – e alla crescita - delle singole aziende ditrasporto. Il Nuovo Eurocargo è stato sviluppato per interpre-tare e anticipare i grandi trend dell’economia globale. Primofra tutti la massiccia urbanizzazione, che ha portato più dellametà degli abitanti del pianeta a vivere in città. In questo sce-nario, il movimento delle merci verso e all’interno delle metro-poli sarà sempre più un elemento chiave per sostenere le atti-vità e gli standard di vita della popolazione residente.L’ottimizzazione dell’uso dell’energia è stata al centro del lavo-ro di ricerca e sviluppo del nuovo veicolo. Lo testimonia ilduplice impegno di Iveco sia per la riduzione dei consumi deitradizionali motori diesel sia per promuovere l’uso dei combu-stibili alternativi, come il gas naturale compresso (CNG), unsettore in cui il costruttore italiano è leader di mercato inEuropa. Oltre alla sostenibilità ambientale, l’obiettivo di Iveco èstato quello di garantire alle aziende di trasporto la sostenibi-lità del business, con contenuti costi totali d’esercizio (TCO,Total Cost of Ownership), elevata affidabilità e riduzione deitempi di fermo-macchina.

IL FAMILY FEELING DEL DAILYIl design del Nuovo Eurocargo s’ispira ai commerciali leggeridella gamma Daily. A cominciare dal marcato andamento a Vdel frontale, dalle linee continue e dallo sviluppo orizzontaledelle forme, che accentuano la sensazione di solidità, confe-rendo al veicolo un look city-fiendly, adatto a un camion dadistribuzione urbana. All’esterno hanno subito interventi stili-stici la griglia frontale, i deflettori di flusso laterali, il paraurtiin cui è alloggiato il radar del sistema d’aiuto alle frenated’emergenza (AEBS) e i gruppi ottici anteriori, che integranole luci diurne a LED e i fari allo Xeno (che sono un optional).Il logo Iveco resta il solo protagonista del frontale, mentre ilnome Eurocargo si sposta sulle portiere. La marcatura latera-le si allinea ai nuovi stilemi, che prevedono l’indicazione dellamassa totale a terra in quintali e della potenza in cavalli. Lenuove linee dell’abitacolo, che coniugano estetica e funziona-lità, consentono una riduzione del 2% del coefficiente di resi-stenza aerodinamica (Cx) rispetto al modello precedente,contribuendo così, insieme all’allestimento, all’abbattimentodei consumi di carburante in ambito extraurbano e autostra-dale. Per il Nuovo Eurocargo sono disponibili tre tipologie dicabine: corta a tetto basso (MLC), lunga con padiglione dialtezza standard o rialzato (MLL) e doppia (MLD) per il tra-sporto di una squadra di addetti, oltre al conducente. È pre-visto un solo gradino d’accesso per i veicoli di massa totale aterra da 6,2 a 12 tonnellate e due per i modelli da 12 a 18tonnellate. All’interno, la cabina del Nuovo Eurocargo tra-smette una sensazione di spaziosità e di libertà di movimen-to. Il passaggio dal posto guida al lato passeggero – fattore

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essenziale per la produttività nelle missioni multi-drop didistribuzione urbana - è facilitato dall’andamento linearedella plancia e dal limitato ingombro del tunnel motore. Ilvolante, che ingloba lateralmente i pulsanti per la gestionedei dispositivi audio e del collegamento Bluetooth per il tele-fono cellulare, è stato rinnovato con un nuovo design ergo-nomico e nuovi materiali di rivestimento. Nuovi sono anche icomandi del climatizzatore, dei gruppi ottici e del cambio, sianella versione a innesto manuale sia nella variante automatiz-zata. La plancia è stata plasmata in funzione delle esigenzedella connettività. E’, infatti, possibile personalizzare la zona alcentro del parabrezza adiacente alla telecamera del disposi-tivo d’avviso di abbandono della corsia di marcia (LDWS) conun supporto per uno smartphone. Nello stesso punto sonopreviste prese USB per la ricarica dei dispositivi elettronici. Alcentro della plancia può essere installato, come optional, ildisplay touchscreen DriverLinc per la gestione integrata deiservizi telematici di base e avanzati (per tutti occorre avere abordo il Telematics Box Iveco UTP). Questi ultimi spazianodalla scelta dei percorsi (navigazione) alla ricezione degliordini di lavoro, fino alla registrazione digitale della firma nellefasi di ritiro e di consegna delle merci. Il DriverLinc offreanche la funzione Driver Coach che aiuta il conducente, intempo reale, a migliorare il proprio stile di guida in funzionedella riduzione dei consumi e dei costi d’esercizio del veico-lo (TCO). Il Driver Coach prende in esame 13 parametri checomprendono, fra l’altro, le modalità di accelerazione e dicambiata e l’utilizzo dei sistemi di frenatura ausiliari al postodell’impianto frenante di servizio. La scelta della piattaformaAndroid garantisce al DriverLinc aggiornamenti frequenti e

un ampio ventaglio di personalizzazioni. Un altro elementodistintivo del Nuovo Eurocargo è rappresentato dal modulocentrale office, disponibile sui modelli con due posti in cabi-na. Dotato di una capacità di 20 litri, il modulo può ospitareun personal computer, un tablet o altri dispostivi elettronici(ricaricabili mediante due connettori USB aggiuntivi) e i docu-menti di viaggio. Ribaltando il piano superiore si ottieneun’ampia superficie di lavoro, illuminata da una lampadaorientabile a LED.

MOTORI ULTRA-ECOLOGICI A GASOLIO E A METANOLe principali novità tecniche introdotte sul Nuovo Eurocargoriguardano la catena cinematica, con due motorizzazioni diesela 4 e a 6 cilindri, rispettivamente di 4,5 (Tector 5) e 6,7 litri(Tector 7), ed una a gas naturale compresso (CNG) di 5,9 litri dicilindrata. I Tector 5 hanno potenze di 160, 190 e 210 Cv, men-tre i Tector 7 sono offerti con tarature di 220, 250, 280 e 320Cv. Le coppie dei motori a 4 cilindri variano da 680 a 750 Nm,mentre quelle dei 6 cilindri oscillano da 800 a 1.100 Nm. Tuttele motorizzazioni diesel montate sul Nuovo Eurocargo fanno ameno del sistema di ricircolo dei gas di scarico (EGR). Questasoluzione, basata sulla tecnologia HI-SCR brevettata da FPTIndustrial, offre molteplici vantaggi dal punto di vista dell’efficien-za, dei ridotti consumi di gasolio (poiché la rigenerazione del fil-tro anti-particolato è solo passiva), della durata del filtro stesso,della compattezza d’installazione e del peso contenuto delmotore e dei dispositivi di post-trattamento. L’HI-SCR è l'unicosistema di controllo delle emissioni che non altera il processo dicombustione, poiché immette nei cilindri aria non mescolata

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Il lancio sul mercato di un nuovo veicolo, con i primi giudizidegli operatori del trasporto, dei clienti consolidati e di quellipotenziali, dei dealer e della stampa specializzata, è unmomento cruciale per un costruttore di veicoli industriali. Lo èancora di più se, come nel caso del Nuovo Eurocargo, i prece-denti modelli hanno rappresentato, dal 1991 a oggi, il punto diriferimento nel segmento dei medi con quote commercialisuperiori al 30 per cento alivello europeo e prossime al70 per cento in Italia. Percapire cosa rappresenta perIveco il nuovo camion, qualine sono i punti qualificanti equali prospettive di mercatosi aprono per la casa italiana,Camion&Servizi ha intervista-to Pierre Lahutte, Iveco BrandPresident.

C&S: Cosa significa l’Euro -cargo per Iveco?Lahutte: Sin dai primi anni’90 l’Eurocargo è stato fra iprimi in classifica nel propriosegmento in Europa. Grazieai suoi contenuti tecnologicisi è affermato in Francia,Germania, Regno Unito e neipaesi del Nord Europa. Oggi,nel comparto dei medi, valecirca un terzo del mercatoeuropeo. È un prodotto di cuinon solo Iveco, ma tuttal’Italia deve essere orgoglio-sa. Iveco è un pezzodell’Italia che vince, comedice il claim della campagnadi lancio del Nuovo Daily.

C&S: Quali sono stati i crite-ri di progettazione del nuovoveicolo?Lahutte: Il Nuovo Eurocargo è stato progettato guardandoal futuro. In quest’ottica, interpreta i maga-trend dell’econo-mia globale, come l’urbanizzazione. Già oggi, oltre il 50 percento degli abitanti della Terra vive nelle città. E questa fra-zione continua a crescere. Il movimento delle merci versoe all’interno delle metropoli sarà sempre più il fattore chia-ve per sostenere il flusso commerciale e il nostro stessotenore di vita. Per rendere tutto ciò sostenibile trasporto etecnologia devono andare di pari passo. L’ottimizzazionedell’uso dell’energia è al centro della nostra ricerca.Lavoriamo sia per ridurre il consumo dei diesel tradiziona-li, sia per promuovere l’uso di carburanti alternativi. Lodimostra il fatto che Iveco è leader europeo nelle alimen-

tazioni a gas naturale compresso e offre la più vastagamma di veicoli commerciali con motorizzazioni a metanoe a LNG. Può, inoltre, vantare il più ampio parco circolantein Europa, con 8.500 furgoni e camion e 5.500 bus equi-paggiati con propulsori a gas naturale.

C&S: Ma oltre alla sostenibilità ambientale, occorre garan-tire quella del business delleaziende di trasporto..Lahutte: Esatto. In questocontesto, i principali driverdi prodotto sono il costototale d’esercizio (TCO), l’af-fidabilità e la riduzione deitempi di fermo-macchina.Ma c’è di più. La crescentedomanda di benessere esicurezza abbraccia anche ilmondo del trasporto. Perciò,i nostri veicoli di nuovagenerazione sono semprepiù sicuri e confortevoli econtribuiscono all’evoluzio-ne verso uno stile di guidapiù razionale e consapevole.Inoltre, grazie ai nuovidispositivi telematici dibordo, i nostri camion stan-no diventando truck intelli-genti che interagiscono coni sistemi di gestione delleflotte e con quelli di control-lo del traffico. In sintesi, nelconcepire e progettare ilNuovo Eurocargo ci siamoconcentrati sulle sfide speci-fiche che i veicoli del seg-mento medio devono affron-tare oggi e in futuro.

C&S: Quali, in particolare?Lahutte: Il trasporto merci

si basa, sempre di più, su un modello di distribuzione a rag-giera, che abbina mezzi pesanti per il lungo raggio a camionpiù piccoli per il trasporto urbano. In questo scenario, i vei-coli medi offrono il servizio dell’ultimo chilometro. Sonoquelli che ritirano le merci da un magazzino d’interscambioe le portano in centro città. Per questo abbiamo sviluppatoun Eurocargo ancora più adatto alle missioni urbane: dalladistribuzione ai servizi municipali. Un veicolo con soluzionitecnologiche a 360° per rendere più produttivo il lavoro delcamion e semplificare quello del conducente. Ma, soprattut-to, un mezzo che soddisfa appieno le esigenze del traspor-to contemporaneo: efficienza, manovrabilità e sostenibilità.E’ un camion che piace alla città.

PARLA PIERRE LAHUTTE, IVECO BRAND PRESIDENT

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con i gas di scarico. Ciò significa che la temperatura di combu-stione è maggiore e la percentuale di particolato generata dalpropulsore così bassa che non è necessaria una rigenerazioneattiva del DPF. Non occorre, quindi, iniettare gasolio per pro-muovere la combustione del particolato in eccesso. Gli ossidid’azoto (NOx) vengono abbattuti dal catalizzatore selettivo SCRdel sistema di post trattamento, al cui interno è possibile rag-giungere un’efficienza di conversione di circa il 97%. Il sistemadi after-treatment dei Tector Euro VI prevede un catalizzatoreossidante (DOC) e un filtro anti-particolato (DPF) passivo. A valledel DPF si trovano, in sequenza, il dosatore dell’urea, il condot-to di miscelazione a elevata turbolenza e il catalizzatore SCR eun ultimo catalizzatore - CUC, Clean-up catalyst - che elimina glieventuali residui d’ammoniaca.

PIÙ TECNOLOGIA, MENO CONSUMIPer fare dell’Eurocargo ‘il camion che piace alla città’, comerecita il claim del lancio, Iveco si è concentrata sulle missionurbane del veicolo, con un’attenzione particolare alla sosteni-bilità e alle ridotte emissioni in rapporto al carico utile. Per rag-giungere questi obiettivi, sono state sviluppate due nuovemotorizzazioni a 4 cilindri da 160 e 190 Cv, progettate appo-sitamente per l’impiego in ambiente urbano. Grazie ai nuovipistoni, ai nuovi iniettori e a un nuovo turbocompressore arisposta rapida, il rapporto di compressione è passato da 17:1a 18:1. Ne ha beneficiato l’erogazione di coppia, miglioratadell’8% nelle tipiche condizioni d’utilizzo urbane, cioè con unregime motore appena al di sopra dei 1200 giri/minuto. Lacoppia massima dei due motori è ora rispettivamente a 680 e700 Nm, mentre la potenza massima viene sviluppata a 2.200giri/min. invece che a 2.500 giri/min. In questo modo, si puòsfruttare meglio la coppia più elevata ai bassi regimi, ottenen-do una risposta più rapida in accelerazione e in ripresa. Tuttociò si traduce in una migliore guidabilità, in un risparmio di car-burante e, quindi, in minori emissioni di anidride carbonica(CO2). Oltre a ciò, il nuovo Eurocargo offre un pacchetto inno-vativo per ridurre ulteriormente i consumi. Comprende, per ilTector 5, strategie di cambiata ‘eco’, una ventola intelligente

che si disinserisce quando non è richiesto lo smaltimento delcalore e lubrificanti a bassa viscosità per la riduzione degliattriti del motore (l’olio consigliato è il Petronas Urania FE LS5W-30) e del ponte. In abbinamento con i cambi automatizzati, per contenere iconsumi di gasolio, Iveco ha introdotto nuove funzionalità.L’EcoSwitch, che mantiene più a lungo l’ultima marcia e limitale scalate, e l’EcoRoll, disponibile sulle trasmissioni a 12 rap-porti, che sfrutta l’inerzia del veicolo in discesa. Con questesoluzioni, l’aumento di efficienza – in termini di abbattimentodei dispendi di carburante - nei confronti dell’Eurocargo EuroVI standard è mediamente del 5%, e può raggiungere l’8%nelle missioni di distribuzione urbana multi-drop, con significa-tivi vantaggi sia sotto il profilo dei costi totali d’esercizio, sia dalpunto di vista della sostenibilità ambientale. Un Fuel EconomyPackage simile è stato sviluppato anche per i motori Tector 7a 6 cilindri. Anche in questo caso, il miglioramento è partico-larmente significativo nell’utilizzo urbano (-4,5%) e consentedi registrare riduzioni del 2,2% sui tratti extraurbani e autostra-dali. Oltre alle motorizzazioni diesel, il Nuovo Eurocargo èdisponibile nella versione super-ecologica Natural Power conpropulsore Tector 6 da 210 Cv (e 750 Nm di coppia), alimen-tato a gas naturale compresso (CNG). Grazie alla riprogettazio-ne delle bobine di accensione, della valvola di blow-by, deipistoni e degli anelli di tenuta, sono stati ottenuti significativirisultati in termini di efficienza, emissioni e manutenzione. Giàcompatibile con i limiti di emissione Euro VI step C,l’Eurocargo Natural Power può entrare liberamente nelle zonea traffico limitato dei centri urbani. Molteplici sono i vantaggiofferti dall’alimentazione a metano, sia dal punto di vista dellasostenibilità ambientale sia sotto il profilo economico. La pro-pulsione a gas naturale rappresenta la soluzione tecnica piùefficiente per risolvere i problemi legati all’inquinamento(incluso quello acustico) nelle aree urbane e si pone con l’uni-ca vera alternativa al gasolio. Dal punto di vista delle emissio-ni, il gas naturale è un combustibile estremamente pulito, poi-ché produce il 10% di CO2, il 35% di ossidi di azoto (NOx) eil 95% di particolato in meno rispetto a un diesel tradizionale.

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Sotto, un motore Tector 5 Euro VI a quattro cilindri. A fianco, la plancia del NuovoEurocargo

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In occasione dell’introduzione sul mercato del NuovoEurocargo, lo storico stabilimento di Brescia, dove sono natetutte le generazioni del medio di Iveco dal 1991 a oggi, haospitato un evento speciale dedicato alle flotte. Così i titolaridelle aziende di trasporto e i responsabili del parco-veicolihanno potuto testare su strada il nuovo modello, scegliendo ilcamion più vicino alle proprie esigenze operative - per pesototale a terra, motorizzazione, cambio e allestimento - fra inumerosi Eurocargo da dimostrazione disponibili sul piazzale.Camon&Servizi ne ha approfittato per raccogliere le impressio-ni a caldo di alcuni dei protagonisti dell’evento. “In azienda –ha affermato Silvia Rizzi, Transport manager di Liquigas - abbia-mo circa 200 camion allestiti con cisterne – in prevalenzaEurocargo 160 e 180 di 16 o 18 tonnellate di massa totale aterra – adibiti alla distribuzione secondaria di GPL dai nostri ter-minal agli utilizzatori finali, con percorrenze medie attorno ai 50mila chilometri l’anno su itinerari molto variegati per tipologiedi strade e profilo altimetrico. Siamo rimasti fedeli negli anni almarchio nazionale per due ragioni difondo: la qualità del prodotto, che hasoddisfatto appieno le esigenze opera-tive aziendali, e la rete di assistenzacapillare di Iveco. Fattore, quest’ultimo,di cruciale importanza per chi, comenoi, opera in tutta Italia e deve potercontare, per garantire le consegne aiclienti finali, su tempi di depannaggioultra-rapidi in caso d’avaria”. Cosa siaspetta dal Nuovo Eurocargo? Qualisono state le sue prime impressionidopo la guida? “Sicuramente – ha con-tinuato Silvia Rizzi – ci interessano lesoluzioni messe a punto da Iveco per lariduzione dei consumi e le motorizza-zioni a gas naturale compresso (CNG).Il 7,5 tonnellate con cambio a sei marcetestato su un percorso misto urbano-extraurbano si è dimostrato molto con-fortevole. Buona anche la visibilità offer-ta dalla cabina, caratteristica importan-

te per un medio da distribuzione, che deve sapersi muovere incittà e su itinerari, a volte, impegnativi”. L’AMSA, AziendaMilanese Servizi Ambientali, ha accumulato una lunga espe-rienza operativa con le diverse generazioni dell’Eurocargo, alle-stite con spazzatrici o con compattatori per la raccolta e il tra-sporto dei rifiuti solidi urbani. “Sono veicoli – ha affermatoMauro Colombo, Responsabile Ingegneria e manutenzioneautomezzi del parco AMSA – che hanno dimostrato negli annila propria validità, lavorando a Milano in condizioni particolar-mente gravose, con basse velocità commerciali – non più di 3-4 km l’ora per le spazzatrici – e frequenti stop&go, poiché ipunti di raccolta dei rifiuti distano fra loro solo alcune decinedi metri. Sono, quindi, camion con chilometraggi annui con-tenuti, ma con un elevato numero di ore di lavoro del moto-re, utilizzato sia per la trazione sia per il funzionamento del-l’attrezzatura. Per questa ragione gli interventi manutentivi –effettuati, in media, ogni 600 ore di attività operativa - sonoscadenzati secondo tempi di funzionamento del propulsore”.

Quali aspetti del Nuovo Eurocargol’hanno maggiormente incuriosita? Lacatena cinematica? Alcuni modelli dell’offerta di prodotto?“La versione a metano – ha proseguitoColombo – è particolarmente interes-sante, poiché rappresenta la soluzioneideale per le grandi città. E, comeAMSA, abbiamo puntato da tempo sulgas naturale compresso, realizzandodue stazioni di rifornimento interne.Una macchina interessante per il setto-re ambientale è il modello a tre assi,che ha una cabina di facile accesso,ingombri contenuti adatti alla città e unbuon rapporto fra tara e portata”.

SICUREZZA A 360 GRADIAl centro del rinnovamento dell’Eurocargo c’è la sicurezza peril conducente, per il veicolo, per il carico e per gli altri utentidella strada. Il nuovo modello è dotato di airbag integrato nelvolante. L’attenzione si è però concentrata soprattutto suidispositivi elettronici per l’assistenza alla guida. A cominciare dal Lane Departure Warning System (LDWS) cheavvisa il conducente, mediante un allarme acustico, quando ilveicolo sta per abbandonare la corsia di marcia senza l’azio-namento degli indicatori di direzione. Oltre all’EnhancedVehicle Stability Control (EVSC) per il controllo della dinamicadi marcia - dispositivo di sicurezza standard su tutte le versio-ni dalle 12 alle 18 tonnellate - il nuovo Eurocargo è dotato diserie, per i modelli oltre le 8 ton, dell’Advanced EmergencyBraking System (AEBS). L’AEBS misura, mediante un radar

frontale, la distanza dal veicolo che precede, calcola il tempodi un’eventuale collisione e lancia un doppio segnale d’allar-me prima di azionare automaticamente il freno motore e l’im-pianto frenante di servizio. Sul nuovo medio di Iveco è dispo-nibile anche l’Adaptive Cruise Control (ACC) che adegua inautomatico, cioè senza nessun intervento da parte del condu-cente, la velocità del camion mantenendo la distanza di sicu-rezza dal veicolo che lo precede sulla stessa corsia di marcia.Per farlo utilizza lo stesso radar dell’AEBS (con una portata di120 metri). In caso di pericolo di collisione, l’ACC intervieneautomaticamente prima riducendo la coppia, poi azionando ilfreno motore e, infine, agendo sui freni di servizio. Per miglio-rare la visibilità e la sicurezza di marcia sono state adottate diserie luci diurne DRL, Daytime Running Lights - a LED. Arichiesta, sono disponibili anche i fari allo Xeno.

Sopra, Silvia Rizzi, Transport manager di Liquigas. A fianco, Mauro Colombo,Responsabile ingegneria e manutenzioneautomezzi del parco AMSA, AziendaMilanese Servizi Ambientali

I GIUDIZI DI CHI L’HA PROVATO

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focus<EUROCARGO TRUCK OF THE YEAR 2016

Dopo lo Stralis Hi-Way, eletto International Truckof the Year 2013, il Daily, proclamatoInternational Van of the Year 2015, e il Magelysdi Iveco Bus, che ha conquistato il titolo diInternational Coach of the Year 2016, l’Oscardel ‘Camion dell’anno 2016’, è andato al NuovoEurocargo, il truck che piace alla città. Il presti-

gioso riconoscimento, il quarto vinto dalla casa italiana negli ulti-mi quattro anni, ribadisce l’impegno del brand nello sviluppo tec-nologico, nella riduzione dei costi totali di esercizio (TCO – TotalCost of Ownership) e nel trasporto sostenibile. Il premio

International Truck of the Year 2016 è stato assegnatoall’Eurocargo da una giuria composta da 25 giornalisti in rappre-sentanza delle principali testate europee specializzate nel settoredei veicoli industriali. Il medio di Iveco è stato scelto dalla giuriaper aver apportato ‘il più grande contributo all’efficienza del tra-sporto stradale secondo importanti criteri quali l’innovazione tec-nologica, il comfort, la sicurezza, la maneggevolezza, i ridotti con-sumi, l’impatto ambientale e il costo totale di gestione (TCO)’.L’esito del voto è stato annunciato al Solutrans, il salone biennaledei professionisti del trasporto stradale e urbano, svoltosi a Lionein Francia. Pierre Lahutte, Iveco Brand President, in occasione

È POKERD’ASSIIl nuovo Eurocargo eletto International Truck of the Year 2016 al Salone del trasporto (Solutrans) di Lione da una giuria di 25 giornalisti delle principali testate europee di settore. È il quarto successo per Iveco negli ultimi quattro annidi Sara Buosi

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Nella pagina a fianco: Pierre Lahutte, Iveco Brand President, con tre dipendenti del plant di Brescia (Francesco Cutaio, Vito Rania, Luciano Rossato). Sotto, il Nuovo Eurocargo, duranteuna missione di distribuzione in ambito urbano

della cena di gala presso la Camera di commercio di Lione, rice-vendo il premio da Gianenrico Griffini, presidente della giuriadell’International Truck of the Year, ha dichiarato: “Siamo moltoorgogliosi del riconoscimento ottenuto dal nuovo Eurocargo, ilcamion che piace alla città, perché rispetta le persone e l’ambien-te. Abbiamo davanti a noi l’ultima generazionedel veicolo che, con mezzo milione di unità ven-dute in tutto il mondo, vanta da anni una posizio-ne di leadership in Europa nel segmento deimedi. Negli ultimi quattro anni abbiamo conse-guito il più alto riconoscimento in tutte le catego-rie: è un record assoluto. Siamo l’unico produt-tore di veicoli industriali e autobus ad avereattualmente in produzione 4 “veicoli dell’anno”:un forte riconoscimento degli investimenti che ilbrand ha effettuato nel rinnovamento dellagamma di prodotto e della nostra leadershiptecnologica, come dimostrato dall’esclusivosistema HI-SCR senza ricircolo dei gas di scari-co”. Il nuovo Eurocargo è, infatti, l’unico veicolodella sua categoria a soddisfare gli standard diemissioni previsti dalla normativa Euro VI, adottando un solodispositivo di post-trattamento dei gas, cioè la tecnologia HI-SCRcon filtro anti-particolato (DPF) a rigenerazione passiva. E’ l’unicosistema di abbattimento delle emissioni che non altera il proces-so di combustione, poiché immette nel motore solo aria nonmiscelata con gas combusti. I motori Tector 5 e Tector 7dell’Eurocargo sono ottimizzati per operare nelle condizioni tipi-che delle missioni urbane, mentre il nuovo turbocompressorepermette al veicolo di rispondere prontamente in accelerazione ein ripresa, garantendo un risparmio di carburante fino all’8%.Grazie alla leadership di Iveco nel settore del gas naturale, ilNuovo Eurocargo è disponibile anche in versione ‘super ecologi-ca”, con propulsore alimentato a gas naturale compresso (CNG),che garantisce sostenibilità ambientale ed economia d’esercizio. Il

Tector CNG di 6 litri di cilindrata da 210 Cv offre molteplici van-taggi in termini di efficienza di ridotte emissioni. Il veicolo, già oggiconforme ai requisiti stabiliti dalla normativa antinquinamentoEuro VI step C obbligatoria dalla fine del prossimo anno, puòentrare nelle zone a traffico limitato dei centri urbani per portare

a termine missioni di distribuzione multi-drop.L’elevata silenziosità del motore a gas permette,inoltre, all’Eurocargo Natural Power di operaredurante ore notturne sia per la raccolta dei rifiu-ti sia per la consegna delle merci in aree densa-mente popolate. Le caratteristiche innovativedella driveline sono fra le principali motivazionidel premio assegnato dalla giuria al medio diIveco. I giornalisti del Truck of the Year hannoparticolarmente apprezzato le soluzioni permigliorare l’efficienza energetica dei motori, lestrategie di cambiata ‘eco’ e la funzionalità Eco-roll, disponibili in abbinamento con i cambi auto-matizzati, che consentono significativi risparmi dicarburante. Lodati anche il design della cabina,caratterizzato da linee a prevalente sviluppo

orizzontale adatte a un camion da distribuzione, e gli interni chefanno del Nuovo Eurocargo un vero e proprio ufficio in movimen-to, connesso con smartphone, tablet, o sistemi telematici avanza-ti per la gestione delle flotte. Gianenrico Griffini, Presidente dell’International Truck of the Year, ha così commentato il voto dellagiuria: ‘Iveco ha presentato un nuovo camion del segmento deimedi che innalza ulteriormente gli standard in un settore estrema-mente competitivo nel quale Eurocargo costituisce il principalepunto di riferimento da 25 anni’.

Il premio è assegnato

al veicolo che hafornito il maggior

contributo al miglioramentodell'efficienza del trasporto su strada

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DOLCE

Provata fra Torino e Aosta la versione da 12 ton del Nuovo Eurocargo,con motore da 280 Cv e cambio automatizzato a 12 marce. Elevatocomfort di guida, motore performante e passaggi di rapporto fluidi e impercettibili

di Paola Bruna

VIAGGIARE

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test<NUOVO EUROCARGO 120E28/P

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Dopo il debutto ufficiale sulmercato, avvenuto a metasettembre nello storico sta-bilimento Iveco di Bresciadove sono costruiti tutti i vei-coli della gamma media, peril Nuovo Eurocargo è arriva-

to il momento degli esami. Camion&Servizil’ha, infatti, messo alla prova in condizioni dipieno carico su un percorso misto fra Torino ela Valle d’Aosta, testando uno dei modelli dipunta dell’offerta di prodotto, il 120E28/P di12 tonnellate di massa totale a terra. La mis-sion simulata dal veicolo è quella tipica didistribuzione regionale, con tratti stradali avolte impegnativi, alternati da itinerari auto-stradali scorrevoli e veloci. Il modello in prova,dotato di sospensioni pneumatiche posteriori(le anteriori sono a balestre paraboliche), hauna catena cinematica basata sul sei cilindri inlinea Tector 7 da 280 Cv di 6,7 litri di cilindra-ta, abbinato al cambio automatizzato ZFAstronic 12AS1210 a 12 marce. Il rapporto alponte è di 1:4,11, adatto per la circonferenzadi rotolamento degli pneumatici 245/70 calet-tati su cerchi da 19.5 pollici.

SPAZIO, RAZIONALITÀ ED ERGONOMIALe prime impressioni, accedendo al postoguida del Nuovo Eurocargo 120E28, sono dirazionalità, ergonomia e libertà di movimento.Ergonomici sono il volante con airbag integra-to, dotato di pulsantiere laterali per la gestionedei dispositivi audio e del collegamentoBluetooth, i tre tasti (collocati sulla plancia) d’at-tivazione del cambio automatizzato e i coman-di del climatizzatore. Razionale e intuitivo il clu-ster strumenti che prevede, oltre ai tradizionaliindicatori analogici (tachimetro, contagiri, livel-lo del carburante e temperatura del liquido diraffreddamento), un display digitale centrale.Su quest’ultimo sono riportate, fra l’altro, lamarcia innestata e la modalità prescelta per ilfunzionamento della catena cinematica (Eco,per il risparmio di carburante) o Power quandosi desidera privilegiare le prestazioni). A ciò siaggiunge, se si utilizza il sistema di controlloadattativo della velocità di crociera (Acc), l’indi-cazione dell’incremento massimo di velocità(rispetto al valore fissato dal conducente), persfruttare l’inerzia del veicolo sui percorsi ondu-lati mediante la funzione EcoRoll di messa infolle del cambio. Ergonomica e razionale èanche la leva multifunzione sul lato destro dellacolonna dello sterzo, che serve per settare lavelocità di crociera, per ripristinarla e per atti-vare il freno motore e il retarder. All’interno delnuovo abitacolo (a tre posti sul veicolo del test),la plancia dall’andamento lineare e il limitato

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ingombro del tunnel motore facilitano gli spo-stamenti da un lato all’altro del veicolo, fattoredi rilevante importanza nelle missioni di distri-buzione multi-drop in ambito urbano. Con laconfigurazione a due sedili è possibile monta-re al centro della cabina il modulo office di 20litri di capacità, dotato di piano di lavoro ribal-tabile con luce di lettura, di due connettori USBe di numerosi vani portaoggetti per computer,tablet e i documenti di viaggio. Ben posizionatie di generose dimensioni sono gli specchiretrovisori che, insieme ai montanti anterioridella cabina di limitato ingombro, assicuranoun ampio campo visivo attorno al veicolo. Ilcamion in prova è dotato dei più avanzati siste-mi di sicurezza. A partire dal dispositivo d’avvi-so di abbandono non intenzionale (cioè senzal’attivazione degli indicatori di direzione) dellacorsia di marcia (LDWS, Lane DepartureWarning System), quello di controllo della sta-bilità (EVSC, Electronic Vehicle StabilityControl), di aiuto alle partenze in salita (HillHolder) e del sistema per le frenate automati-che d’emergenza (AEBS, AdvancedEmergency Braking System). Quest’ultimointerviene in modo autonomo in caso di immi-nente pericolo di collisione con un altro veico-lo posto sulla stessa corsia di marcia, agendo

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ECO E POWER, LE DUE ANIME DEL TECTOR 7Il 120E28/P monta il sei cilindri in linea Tector7 di 6,7 litri, tarato a 280 Cv, con una coppiamassima di 1.000 Nm nell’intervallo fra 1.250e 1.950 giri/minuto. Il propulsore è caratteriz-zato dalle medesime dimensioni di alesaggio ecorsa (104 x 132 millimetri) dell’altra motoriz-zazione offerta sul Nuovo Eurocargo, il Tector 5a quattro cilindri. Il Tector 7 è dotato di 4 valvo-le per cilindro (due di aspirazione e due di sca-rico) e di un sistema d’iniezione common rail,in grado di generare una pressione massima dipolverizzazione del gasolio di 1.600 bar. I com-mon rail permette, inoltre, di suddividere in piùfasi il processo d’immissione del gasolio neicilindri sia per ridurre la rumorosità, sia pertenere sotto controllo la formazione degli inqui-nanti. La sovralimentazione è basata un turbo ageometria fissa, con valvola di sovrappressionewastegate. L’assenza, come per le motorizza-zioni della gamma pesante, del dispositivo diparziale ricircolo dei gas di scarico (EGR) offremolteplici vantaggi. Consente, infatti, di nonalterare il processo di combustione, che è otti-mizzato in funzione della riduzione dei consu-mi, di semplificare il layout del propulsore e dicontenerne il peso, poiché mancano lo scam-biatore dell’EGR e altri componenti, e di nonrichiedere l’incremento della superficie delradiatore frontale per disperdere il maggior

test<NUOVO EUROCARGO 120E28/P

Sopra, una fase del test sulle strade della Valle d'Aosta.

Nella pagina a fianco,dall'alto in basso, il motore

Tector 7 di 6,7 litri di cilindrata, il sistema

di post-trattamento dei gas e una panoramica

dell'abitacolo

sull’impianto frenante per ridurre la velocità edevitare l’impatto. Il 120E28/P del test monta,inoltre, l’Adaptive Cruise Control (ACC) – ildispositivo di controllo adattativo della velocitàdi crociera - che, mediante un radar frontale,adegua la velocità del mezzo a quella del vei-colo che lo precede. Per attivare l’ACC è suffi-ciente premere un pulsante collocato sullaplancia, facilmente raggiungibile dal conducen-te, dopo aver fissato la velocità del camionmediante i pulsanti d’estremità sulla leva multi-funzione posta sulla destra della colonna dellosterzo. Il Nuovo Eurocargo testato daCamion&Servizi monta anche, al cento dellaplancia in prossimità della telecamera del LaneDeparture Warning System (LDWS), il displayDriverLinc, che permette una comunicazionestrutturata fra il conducente e il responsabiledella flotta fornendo, oltre alla funzione di navi-gazione, servizi avanzati per la gestione degliordini di lavoro, per la registrazione digitaledella firma durante il ritiro o la consegna dellemerci. Il DriverLinc, attraverso la funzionalitàDriver Coach, fornisce anche al conducente unfeedback in tempo reale su come migliorare ilproprio stile di guida in funzione della riduzio-ne dei consumi. Lo fa prendendo in esame 13parametri di guida economica e predittiva cheriguardano, fra l’altro, le modalità di accelera-zione e di utilizzo del freno motore o del retar-der al posto dell’impianto frenante di servizio.

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carico termico. Un altro beneficio della soluzionesenza EGR riguarda il processo di rigenerazionedel filtro antiparticolato, che è solo passivo e che,quindi, non richiede immissione di gasolio perpromuovere la combustione del residui trattenu-ti dall’elemento filtrante. Sui Tector 7, come suiTector 5, l’abbattimento degli ossidi d’azoto(NOx) è affidata esclusivamente al sistema dipost-trattamento. Quest’ultimo è basato su uncatalizzatore SCR, che utilizza una soluzione diacqua demineralizzata e urea al 33 per cento(AdBlue) per convertire le emissioni di NOxgenerate dalla combustione in azoto e vaporeacqueo. La tecnologia Hi-SCR, brevettata da FPTIndustrial, prevede un sistema di dosaggio adat-tativo dell’urea e un condotto a elevata turbolen-za, termicamente isolato, per consentire unadistribuzione omogenea dell’AdBlue nel flussodei gas di scarico. L’attivazione del sistema SCRavviene a temperature attorno ai 230°C, conun’efficienza di conversione degli ossidi d’azotosuperiore al 95 per cento in tutte le condizionioperative del veicolo. Oltre al dispositivo SCR, ilsistema di post-trattamento prevede un cataliz-zatore ossidante (DOC), un filtro anti-particolato(DPF) a rigenerazione solo passiva e un ultimocatalizzatore per eliminare l’ammoniaca ineccesso. Sul 120E28/P in prova il Tector 7 èabbinato al cambio automatizzato ZF 12AS1210a 12 rapporti, che permette passaggi marcia flui-di e quasi inavvertibili da chi è alla guida sia suipercorsi autostradali, sia su quelli stradali piùimpegnativi. Per questi ultimi è possibile modifi-care la strategia di cambiata, passando dallamodalità risparmiosa Eco (attivata di default almomento dell’accensione del motore) alla fun-zionalità Power, che privilegia le performancecon cambi di rapporto a regimi più elevati. Perportare a termine questa operazione è sufficien-te agire sul pulsante Eco collocato sul cruscotto,sul lato destro del volante. Per il motori Tector 7,analogamente ai quattro cilindri della famigliaTector 5, è stato messo a punto un pacchettoFuel Economy per la riduzione dei consumi.Comprende una ventola di raffreddamento elet-tromagnetica a due velocità, che può essereconnessa o disconnessa secondo le esigenze didispersione del calore, lubrificanti a bassa visco-sità sia per il propulsore (5W-30) sia per il diffe-renziale e le funzioni EcoSwitch ed EcoRoll deicambi automatizzati. L’EcoSwitch riprogramma lalogica di cambiata per ridurre i dispendi di gaso-lio, mentre l’EcoRoll gestisce in automatico ildisinserimento del cambio (mandando il regimemotore a circa 500 giri/minuto) per sfruttarel’inerzia del veicolo sui percorsi ondulati. Con ilpacchetto Fuel Economy si ottengono riduzionimedie dei consumi del 2,2 per cento rispetto aiprecedenti modelli con motorizzazioni Tector 7Euro VI di analoga potenza.

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attualità<1975-2015 – I 40 ANNI DI IVECO

Iveco festeggia quest’anno i quarant’anni d’attività e i 150d’esperienza a fianco dei clienti, che caratterizzano lecinque società, tre italiane, una francese e una tedesca –Fiat Veicoli Industriali, OM, Lancia Veicoli Speciali, Unic eMagirus-Deutz – da cui è nata nel 1975. Sono stati quat-tro decenni di profonde trasformazioni, di crescita tecno-logica e commerciale e di successi in Italia e all’estero,

seguendo il filo conduttore del DNA internazionale delle azien-de fondatrici. Oggi Iveco è parte di CNH Industrial, leader glo-bale nel settore dei beni strumentali, che raggruppa 12 brandattivi nella produzione di veicoli commerciali, di motori perapplicazioni automotive e non, di macchine movimento terra,di mezzi per l’agricoltura, con 64 siti produttivi in Europa, Cina,Australia, Argentina, Brasile e Africa, 49 centri di ricerca, strut-ture commerciali in 190 paesi del mondo e investimenti inricerca e sviluppo di 1,1 miliardi di dollari l’anno. Alla soglia deiquarant’anni Iveco continua a rinnovarsi e si prepara a un altrocapitolo della propria storia, sintetizzato dal nuovo pay-offaziendale, ‘Iveco, il tuo partner per un trasporto sostenibile’. Lofa puntando su quattro valori: l’innovazione tecnologica, lasostenibilità, la riduzione dei costi di gestione (TCO, Total Costof Ownership), sulla quale si gioca il presente e il futuro delleaziende di trasporto, e la partnership con i clienti. Innovazione,sostenibilità e controllo dei costi hanno trovato riscontri pun-tuali nei numerosi riconoscimenti internazionali assegnati, que-st’anno e in passato, dalla stampa specializzata ai modelli dipunta delle gamme di Iveco e Iveco Bus. È il caso del NuovoEurocargo, proclamato International Truck of the Year 2016,per la funzionalità e il design dell’abitacolo, per le caratteristi-che innovative della catena cinematica pensate per il risparmiodi carburante e per la disponibilità di motorizzazioni ultra-eco-logiche a gas naturale, che anticipano le esigenze di mobilità abasso impatto ambientale nelle grandi aree urbane. Efficienzae riduzione dei costi sono menzionati anche nelle motivazionidel premio International Coach of the Year 2016, recentemen-te assegnato al Magelys Euro VI di Iveco Bus da una giuria di22 giornalisti delle più importanti testate europee del traspor-to collettivo. Questi riconoscimenti pongono l’accento sulleeccellenze di Iveco in campo motoristico. Nel settore dei die-

sel tradizionali, l’esclusiva tecnologia Hi-SCR priva di ricircolodei gas di scarico applicata con successo, grazie alle sinergiedi CNH Industrial, a oltre 500mila motori montati su veicolicommerciali e industriali, autobus, macchine movimento terrae mezzi per l’agricoltura. Nel comparto delle trazioni alternati-ve al gasolio, l’eccellenza è rappresentata dalle motorizzazionia gas naturale compresso e liquefatto. Sono due campi neiquali Iveco ha maturato in 25 anni una leadership tecnologica,testimoniata dalle oltre 22mila unità a gas commercializzate edai 14mila veicoli circolanti – di cui 8.500 truck e 5.500 auto-bus – che hanno accumulato 1miliado di chilometri su strada.

UNA STORIA DI SUCCESSO DAL 1975 A OGGIL’atto di nascita di Iveco, acronimo di Industrial VehiclesCorporation, è firmato nel 1975 da Bruno Beccaria, ingegne-re laureatosi al Politecnico di Milano, che unifica cinque mar-chi storici europei: Fiat Veicoli Industriali, OM, Lancia VeicoliSpeciali, Unic e Magirus-Deutz. Nel 1978 arriva sul mercato laprima generazione del Daily, il commerciale con la strutturada piccolo camion che rappresenta una delle eccellenze diIveco, conosciuto anche come Grinta anche se commercializ-zato con il marchio OM. Il nuovo veicolo propone soluzioniinnovative, come le sospensioni anteriori a ruote indipenden-ti, il telaio a longheroni e la trazione posteriore. Sempre nel1978 debuttano i pesanti della gamma T, con motorizzazionia 8 o 10 cilindri a V, e nel 1984 è la volta dei Turbostar –190.33, 190.36 e 190.42, appositamente concepiti per illungo raggio. Il modello più prestazionale della gamma, il190.48 Turbostar arriva sul mercato nel 1992, seguito daiTurbotech per i collegamenti sulle medie distanze. Entrambi imodelli rimangono in produzione fino al 1994, quando ven-gono sostituiti dalle nuove serie Eurotech ed Eurostar. Il 1991è un’altra data particolarmente significativa nella storia diIveco. Nasce, infatti, a Brescia l’Eurocargo, camion del seg-mento medio, che si aggiudica immediatamente il titolo diInternational Truck of the Year 1992, seguito dall’Eurotechche conquista lo stesso riconoscimento l’anno successivo.Nel 1999 è la volta della seconda generazione del Daily (la

UNA VITA DA PROTAGONISTAQuarant’anni d’attività e 150 d’esperienza a fianco dei clienti per un brand con un DNA internazionale e una presenza radicata in tutto mondo. Una storia di successi e di riconoscimenti per veicolidiventati un benchmark nel settore automotivedi Giorgio Garrone

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terza serie, se si considera l’aggiornamento del 1989) equi-paggiata con motori turbodiesel di 2,3 e 2,8 litri e sistemad’iniezione common rail. Nel 2002, Iveco rinnova la gammapesante, introducendo sul mercato lo Stralis con cabinaActive Space, che sostituisce l’Eurostar per le mission di tra-sporto su lunghe distanze. E proprio lo Stralis si aggiudica iltitolo di Truck of the Year 2003, bissando poi il successo nel2013 con la generazione successiva, l’Hi-Way Euro VI. Gli altririconoscimenti internazionali – il Van of the Year 2015 per ilNuovo Daily e il Truck of the Year 2016 per l’Eurocargo –sono storia di oggi. Per i festeggiamenti dei quarant’anni diIveco è stato creato il sito www.iveco40.com, disponibile in 14

lingue. L’iniziativa permette a tutti gli appassionati di celebra-re l’anniversario inviando una propria foto o un video che rac-conti una storia collegata al brand. Ogni settimana viene scel-ta la foto migliore che sarà inserita in virtual book tutto dedi-cato all’evento. Al compleanno di Iveco è stato, inoltre, dedi-cato un video – disponibile su YouTube all’indirizzohttps://youtu.be/XwSoJzxHoVs - che racconta, attraverso unasuddivisione in decenni, tutte le tappe fondamentali della sto-ria di Iveco tra lanci di veicoli, innovazioni tecnologiche e leimportanti sponsorizzazioni che, inevitabilmente, sono diven-tate parte della storia dei veicoli commerciali non solo inEuropa, ma in tutto il mondo.

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attualità<TRUCK & VAN EMOTION A MONZA

uasi dodicimila partecipanti e 3 milaprove di camion e veicoli commercialileggeri hanno caratterizzato la tre giornidi Truck & Van Emotion, la manifestazio-ne dedicata al mondo dell’autotrasportosvoltasi all’Autodromo Nazionale diMonza. Un evento che ha visto comeprotagonista il Nuovo Eurocargo recen-

temente lanciato sul mercato, proposto in diverse configurazio-ni sullo stand di Iveco, insieme ai commerciali della gammaDaily e ai pesanti della serie Stralis.Al nuovo veicolo del segmento medio, il camion che piace allacittà per i suoi bassi consumi e le ridotte emissioni, partner idea-le delle missioni di trasporto in ambito urbano, è stata dedicataun’area espositiva di 200 metri quadri. Il Nuovo Eurocargo era

presente con tre modelli, 120E22/P, 120E28/P e 75E19/P fra iquali il mitico ‘Scheggia’, protagonista della nuova campagnapubblicitaria della Barilla, esposto in occasione della prima edi-zione di Food’n’Motion, l’evento focalizzato sulla distribuzione ela logistica degli alimenti, inserito all’interno della manifestazio-ne Truck & Van Emotion. Tra gli altri veicoli esposti erano presen-ti due Stralis: un AS440S50T/P, equipaggiato con motoreCursor 13 da 500 Cv, dotato di una speciale livrea per celebra-re i 40 anni di Iveco, e un AT440S33T/P con propulsore Cursor8 a gas naturale LNG, stivato allo stato liquido in un serbatoiocriogenico da 560 litri e, allo stato gassoso, in 4 serbatoi da 70litri. La versione LNG dello Stralis ha un’autonomia di oltre 750chilometri, il che ne consente l’impiego anche sulle medie e lun-ghe distanze. Nell’ambito della manifestazione Van Emotion,dedicata ai veicoli commerciali leggeri, erano esposti due Daily:

DELL’EUROCSOTTO IL SEGNO

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QIl nuovo medio di Iveco è stato il protagonista della manifestazionededicata al mondo dell’autotrasporto svoltasi sul circuito di Formula 1dell’Autodromo Nazionale di Monzadi Paola Bruna

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IVECO E BARILLA:L’ECCELLENZA ITALIANA IN VIAGGIOIl nuovo Eurocargo si è presentato al Truck & Van Emotion diMonza da vero protagonista, proponendosi anche con la livreadi ‘Scheggia’, star del nuovo spot televisivo della Barilla, il camionche trasporta a casa di tutti la pasta del gruppo alimentare italia-no. Sotto la regia del premio Oscar Gabriele Salvatores lo spot,primo di una serie, racconta il viaggio dell’autotrasportatoreMarcello, alias Pierfrancesco Favino, che, a bordo del suo fidatocompagno di lavoro “Scheggia”, cioè del Nuovo Eurocargo diIveco, consegna la pasta Barilla, percorrendo ogni giorno le stra-de d’Italia. “Proprio come recita l’autista Marcello nello spot“Oggi è un gran giorno” anche per Iveco - ha commentatoPierre Lahutte, Iveco Brand President. Siamo di lieti di presenta-re sui mercati internazionali il nostro nuovo veicolo, l’Eurocargo,che è già stato scelto da una grandissima azienda come laBarilla, in qualità di co-protagonista della nuova campagna dicomunicazione. Questo connubio tra Iveco e Barilla è, ancorauna volta, la dimostrazione dell’Italia che vince, a testimoniare ilsuccesso tutto italiano di due grandi lanci: il nuovo Eurocargo ela pasta Barilla”. Il primo spot, che s’intitola "La partenza", èambientato negli stabilimenti Barilla, proprio a simboleggiarel'inizio del nuovo viaggio. Comacchio e le sue valli fanno da sfon-do al secondo spot. Il filo rosso di tutti gli episodi del sequel èproprio l’Eurocargo che trasporta un carico speciale, la nuovapasta, resa ancora più buona da una nuova combinazione d’in-gredienti di base. L’Eurocargo-Scheggia, il camion che piace allacittà e ai suoi abitanti, porta i prodotti Barilla entrando nelle casedelle persone con un design sorridente e rassicurante, quasi arappresentare un fedele amico che non deluderà mai l’autistaMarcello. Al termine dello spot, attraverso un packshot animato,Scheggia-Eurocargo diventa una confezione di spaghetti n°5, asimboleggiare la perfetta fusione d’intenti tra due grandi branditaliani, due eccellenze che si rinnovano in continuazione peressere sempre più vicine alle esigenze della propria clientela.

un furgone 35S15 V e un cabinato 35C14N, con motorizzazio-ne gas naturale compresso. E’ stato inoltre proposto ai visitato-ri, sempre per la gamma Daily, il cambio automatico Hi-Matic a8 rapporti, utilizzato anche in campo automobilistico. All’internodei box Iveco, gli appassionati delle auto sportive hanno potutoammirare il design futuristico di un’Alfa Romeo 4C spider. I testdrive, scaglionati nell’arco dei tre giorni della manifestazione, sisono svolti sulla pista junior dell’Autodromo per i truck mentre iltracciato di Formula 1 è stato dedicato alle prove dei commer-ciali leggeri. Oltre al Nuovo Eurocago 220E32/P, i visitatorihanno avuto l’opportunità di provare uno Stralis AS440S50T/P,equipaggiato con motore Cursor 13 da 500 Cv, e uno StralisCNG AT440S33T/P. Per la gamma leggera, il pubblico si ècimentato in pista con un Daily Hi-Matic 35S21 V, apprezzandocosì le caratteristiche del cambio automatico a 8 rapporti, e conun furgone CNG 35S14N V/P con volumetria di carico di 12 m3

e motore da 3 litri a metano da 136 Cv, con coppia massima di350 Nm. La presenza dei veicoli a gas naturale compresso, unatecnologia in cui Iveco è leader di mercato in Europa, ha volutoribadire l’impegno della Casa italiana per un trasporto sostenibi-le e rispettoso dell’ambiente.

ARGO

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attualità<IVECO NEL MODO

NOVITÀ DA TUTTAEUROPAGli Stralis mietono successi di vendita nel Regno Unito, in Germania e in Spagna, mentre un lotto di Daily Hi-Matic è stato scelto dalle poste svedesi per la consegna della corrispondenza. Un premio speciale per il concept Vision

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Le novità di questa puntata della rubrica Iveconel mondo, che riporta le notizie provenientidalla galassia CNH Industrial, riguardano,prima di tutto, i successi di vendita degli Stralisin alcuni importanti mercati europei, comeRegno Unito, Germania e Spagna. Sempre inGermania, il concept Iveco Vision, presentato

all’ultima edizione del Salone del veicolo industriale diHannover (IAA), è stato premiato dalla rivista Transport per ilmiglior approccio integrato alle esigenze urbane del futuro.Infine, un'altra notizia, che riguarda il successo del Daily Hi-Matic con le poste svedesi. Queste ultime, infatti, hannodeciso di puntare sui furgoni con cambio automatico del leg-gero di Iveco per la distribuzione della corrispondenza invarie regioni del Paese.

REGNO UNITO - DIECI STRALIS PER LA FLOTTA DELLA LES SMITH HAULAGEDieci Stralis con cambio automatizzato EuroTronic – quattro trat-tori Hi-Way 6x2 AS440S46TX/P e sei cabinati 4x2 Hi-RoadAT190S31/P – sono stati consegnati alla Les Smith Haulage,azienda di trasporto basata a Swindon (Wiltshire) nel sud-ovestdell’Inghilterra. Vanno a potenziare una flotta di 31 veicoli impe-gnata nella movimentazione di diverse tipologie di merci in tutto ilRegno Unito. I trattori, equipaggiati con propulsore Cursor 11 EuroVI da 460 Cv, sono dotati del pacchetto Fuel Efficiency Pack (FEP),con sistema di gestione dell’olio motore, lubrificante a bassaviscosità 0W-20 e funzione Eco-Roll di messa in folle del cambioper sfruttare l’energia cinetica accumulata, studiato per ridurre iconsumi di carburante e i costi totali di gestione – TCO, Total Costof Ownership. “Molteplici sono le ragioni che ci hanno spinto a

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scegliere i camion di Iveco - ha spiegato Tony Smith, Direttore del-l’azienda britannica. Prima di tutto, lavoriamo con il brand italianoda molti anni con risultati positivi, anche sotto il profilo dei costi digestione. E con la tecnologia Hi-SCR, priva d ricircolo dei gas discarico (EGR), i veicoli si dimostrano affidabili ed efficienti”.

SVEZIA - LE POSTE SCELGONO I DAILY HI-MATICSessanta Daily dotati cambio automatico Hi-Matic a otto rappor-ti sono stati acquisiti dalle poste svedesi - Post Nord Sverige - perla distribuzione della corrispondenza e dei pacchi in diverse zonedel paese. La fornitura riguarda furgoni 35S13 di 3,5 tonnellatedi massa totale a terra a gomma singola posteriore, con vano dicarico di 16 metri cubi, dotati di motorizzazione da 130 Cv. Tuttii veicoli sono personalizzati con scaffali ripiegabili, fissati allepareti del comparto merci. I nuovi Daily sono coperti da un con-tratto di manutenzione S-Life, scelto fra i pacchetti assistenzialimodulari dell’offerta Elements.

GERMANIA - DOPPIO SUCCESSO DI IVECO, CON IL CONCEPT VISION E CON 45 HI-WAY CONSEGNATI ALLA HAMMER DI AQUISGRANAL’impegno di Iveco per il trasporto sostenibile è stato riconosciu-to dall’“Europäischer Transportpreis fu� r Nachhaltigkeit 2016”, ilpremio promosso dalla rivista tedesca “Transport”, edita da Huss-Medien, conferito al concept “Iveco Vision” per il migliore approc-cio integrato alle esigenze urbane del futuro. Il Vision” rappresen-ta un ulteriore passo in avanti in questa direzione. Coniuga, infat-ti, sostenibilità, sicurezza, ergonomia e soluzioni di guida future:una trazione puramente elettrica a zero emissioni e rumorositàcontenuta nelle aree densamente abitate, unitamente a una cate-na cinematica ibrida per le missioni extra-urbane, con una riduzio-ne dei consumi e delle emissioni di CO2 fino al 25%. La divisionedel flusso di energia tra elettrico e termico è controllata da unalgoritmo attraverso un ripartitore, sviluppato internamente, cheoffre numerose possibilità in termini di architettura della trazione.Il secondo successo del brand italiano in Germania riguarda la for-nitura di 45 Stralis Hi-Way al gruppo di trasporto e logisticaHammer di Aachen (Aquisgrana). L’azienda tedesca, che ha circa800 addetti, offre servizi di logistica in 25 paesi, con un fatturatoglobale di 135 milioni di euro. La fornitura comprende 28 trattoriAS440S48T/P e 17 autotelai 6x2 a sospensioni pneumatiche inte-grali - AS260S48Y/FS-CM - con terzo assale sterzante per lamovimentazione di casse mobili da 7,15 e 7,45 m. Per entrambi ilotti la motorizzazione prescelta è da 480 Cv.

SPAGNA – LOGICA ARANDASCEGLIE GLI HI-WAY DA 460 CVCinque Stralis Hi-Way AS 440S46T/P con motorizzazione Cursor11 da 460 Cv sono recentemente entrati a far parte della flottadella Logica Aranda, azienda di trasporto e di logistica spagnola diAranda de Duero (Burgos). L’azienda, che opera da oltre 30 anni alivello nazionale e internazionale nei settori della movimentazionedi prodotti alimentari, di farmaci, di cosmetici e di componenti dedi-cati al comparto automotive, ha una flotta di circa 100 veicoli. ‘GliIveco Stralis - ha dichiarato Jose Luis Olivella, Responsabile del-l’azienda - s’inseriscono alla perfezione nella nostra flotta. Nei testche abbiamo effettuato hanno dimostrato, infatti, di soddisfare inostri standard in termini di qualità, redditività e livello di servizio’.

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attualità<NUOVA STAZIONE LNG A NOVI LIGURE

IL LIQUEFATTOSI FA STRADAInaugurata a Novi Ligure (Alessandria), con un pieno a tre Iveco Stralis LNG Natural Power, la seconda stazione di rifornimento italiana di gas naturale liquefatto realizzata dallo specialista Ham Italia. Le altre novità nel campo dell’LNG per il trasporto pesantedi Simona Richino

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Sono stati tre Stralis Hi-Road LNGNatural Power a inaugurare laseconda stazione di rifornimentoitaliana di gas naturale liquefatto(LNG) per mezzi di trasportopesanti della Ratti Carburanti rea-lizzata da Ham Italia, entrata

recentemente in servizio a Novi Ligure(Alessandria). L’impianto si aggiunge a quello diPiacenza, operativo dallo scorso anno. La sta-zione di rifornimento è situata in prossimità del-l’uscita autostradale di Novi Ligure, nodo stra-tegico per le tratte verso il nord e il centro Italiae dal nostro paese verso la Francia e la Spagna.Alla cerimonia d’inaugurazione, che si è svoltaalla presenza di numerose autorità, della stam-pa specializzata e degli addetti ai lavori, eranopresenti - tra gli altri - Vincenzo Zezza, in rap-presentanza del Ministero dello SviluppoEconomico, il Sindaco di Novi Ligure, RocchinoMuliere, e Mihai Radu Daderlat, BusinessDirector Iveco Mercato Italia. Nel contestocomunitario europeo (progetto LNG BlueCorridors, inserito nel 7° Programma quadrodella UE), che pone l’attenzione sullo sviluppodelle infrastrutture per le trazioni alternative algasolio, e alla luce della recente elaborazionedella Strategia Nazionale sul gas naturale lique-

fatto da parte del Ministero dello SviluppoEconomico, l’inaugurazione della seconda sta-zione di rifornimento LNG in Italia rappresentaun passo strategico significativo per la diffusio-ne dei veicoli commerciali e industriali alimen-tati con questo combustibile. L’autonomia ope-rativa è un fattore fondamentale per i veicoli a

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Iveco, leader europeo nella costruzione di veicoli a trazione alternativa, ha sponsorizzato la Terza conferenza sul gasnaturale liquefatto (GNL) e la prima edizione della fiera GNL, svoltesi recentemente a Roma. L’evento, intitolato‘Methanizing the Mediterranean Area’, ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle Istituzioni italiane - tracui il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - e internazionali, nonché delleassociazioni di categoria e di aziende attive nell’impiego del gas naturale liquefatto nel settore dei trasporti nell’Area Euro-Mediterranea. La conferenza è stata un’importante occasione di confronto e di dibattito sul tema dello sviluppo delleinfrastrutture per i carburanti alternativi. Il Ministero dello Sviluppo Economico Italiano ha presentato la prima bozza deldocumento intitolato “Strategia Nazionale GNL”. La relazione tocca gli aspetti normativi, tecnici ed economici, nonché quelliattinenti alla sicurezza e all’impatto sociale legati all’utilizzo del gas naturale liquefatto nei trasporti marittimi e su strada,limitatamente al trasporto pesante. Iveco, consapevole del ruolo chiave del metano liquefatto come combustibileecologico ed economicamente competitivo per il settore del trasporto su gomma, ha partecipato alla manifestazione diRoma con l’intervento di Clement Chandon, Heavy Line Gas Business Development per l’area EMEA (Europa, Africa eMedio Oriente). ‘Sostenibilità economica e ambientale - ha aggiunto Michele Ziosi, Responsabile delle Relazioni Istituzionalidi Europa, Africa e Medio Oriente di CNH Industrial - sono le chiavi del successo delle soluzioni tecnologiche per lamobilità di oggi e del futuro. Il gas naturale, come carburante sia in forma gassosa sia in forma liquefatta, nel quale Ivecocrede e investe fin dal 1996, concilia entrambe le caratteristiche. Sembrerebbe proprio che questa scelta tecnologica stiaanticipando iniziative strategiche europee, come la Direttiva Europea per lo sviluppo delle infrastrutture dei carburantialternativi, ora in fase di recepimento nei Paesi dell’UE, e le iniziative nazionali come il Piano strategico per la diffusionedel gas naturale liquefatto promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico Italiano. Entrambe le iniziative sarannofondamentali per la diffusione di questo carburante strategico nel mercato dei trasporti e sono in linea con le strategied’azione approvate al G20 di Brisbane in cui le più avanzate economie mondiali hanno confermato il loro impegno adaumentare la fornitura e l’utilizzo di biocombustibili e di gas naturale al fine di ridurre maggiormente l’impatto ambientaledei veicoli pesanti”. Con 25 anni di esperienza nel campo dei carburanti alternativi e oltre 22 mila motori prodotti, Ivecooffre oggi la più ampia gamma di veicoli industriali con motorizzazioni CNG del mercato. L’offerta di prodotto spazia daicommerciali leggeri per le consegne in città (Daily), ai camion dei segmenti medio e pesante per la distribuzione urbanao regionale (Eurocargo e Stralis), fino agli autobus per il trasporto urbano (Urbanway).

PRESENTATO A ROMA IL PIANO PER IL METANO LIQUEFATTO

Nella pagina a fianco, unoStralis Natural Power della LC3si appresta a fare rifornimentodi metano liquefatto presso la nuova stazione LNG di NoviLigure. Sopra, l'inaugurazioneufficiale dell'impianto

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DUE STRALIS LNG PER LA RAINBOW DI PIACENZA

stechiometriche con l’aria, viene convertito allostato gassoso. I vantaggi dell’utilizzo dei veico-li a gas naturale sono molteplici, sia dal puntodi vista della sostenibilità ambientale sia sotto ilprofilo della profittabilità per le aziende di tra-sporto. L’impiego di camion LNG permette, infatti, diridurre le emissioni veicolari di CO2 dal 10%fino al 100%, in caso di utilizzo di bio-metanoottenuto dalla fermentazione delle bio-masse.A ciò si aggiunge l’abbattimento medio dellarumorosità di 5 Decibel rispetto alle versionidiesel caratteristica, questa, che rende i veico-li a metano liquefatto particolarmente adattialle missioni di raccolta rifiuti e di distribuzionenotturna in ambito urbano. Infine, il vantaggioeconomico in termini di riduzione dei costitotali di gestione (TCO), che può arrivare finoal 10 per cento (rispetto a un diesel tradizio-nale) a causa del minor costo del carburantealla pompa. Iveco è leader europeo nel setto-re dei veicoli alimentati a gas naturale. In par-ticolare, sono oltre 400 i mezzi a metanoliquefatto già operativi sui mercati europei,principalmente in Spagna e nei Paesi Bassi, incui la rete di distribuzione è già sviluppata.

gas naturale impegnati in missioni di media-lunga percorrenza. Un’esigenza pienamentesoddisfatta dagli Stralis Natural Power conmotorizzazione LNG che raggiungono un’auto-nomia di oltre 750 chilometri fra due riforni-menti successivi. I trattori AT440S33T/P LNG,nella configurazione standard, sono equipag-giato con 4 serbatoi a gas naturale compresso(CNG) da 70 litri e con un serbatoio criogenicodi metano liquefatto da 525 litri. Il gas natura-le è immagazzinato allo stato liquido alla tem-peratura di -125 °C e alla pressione di 9 bar e,prima di essere iniettato in camera di combu-stione per formare una miscela in proporzioni

Aumenta il numero di aziende di trasporto italiane che scelgono il metano liquefatto (LNG) come combustibile alternativo al gasolio peri propri veicoli. Ne è un esempio, la recente fornitura di due Stralis Hi-Road LNG Euro VI alla Rainbow, una società di Piacenza che, gra-zie a un’esperienza più che trentennale acquisita trasporto intermodale, è diventata un punto di riferimento per la movimentazione dellemerci e per le attività di logistica delle più importanti catene di retail a livello mondiale. Gli Stralis Natural Power AT440S33T/P alimenta-ti a gas naturale liquefatto (LNG) consegnati all’azienda piacentina sono equipaggiati con Cursor 8 C-LNG Euro VI di FPT Industrial da330 Cv. Hanno un serbatoio criogenico LNG da 525 litri e 4 serbatoi per il gas naturale compresso (CNG) da 70 litri che permettonoun’autonomia complessiva di oltre 750 chilometri, consentendo così il loro impiego anche sulle medie e lunghe distanze. Dal punto divista della sostenibilità economica, il risparmio complessivo del costo totale di esercizio (TCO, Total Cost of OIwnership) di un veicolo LNGè oltre al 10%. Il gas naturale ha, infatti, un prezzo alla pompa decisamente inferiore rispetto al gasolio (fino al 40% in meno), il che con-sente una sensibile riduzione del costo del combustibile, che rappresenta la voce più importante del TCO. La flotta della Rainbow, com-posta da oltre quaranta veicoli e da circa trecento rimorchi, è impiegata quotidianamente in attività di trasporto intermodale, gestite attra-verso i depositi di Piacenza e Concorezzo (Monza-Brianza) e i due uffici-traffico situati a Piacenza e presso il porto di Genova Voltri. Ladecisione di scegliere l’innovativa tecnologia LNG dei veicoli Iveco s’inserisce in un ampio programma varato dalla Rainbow per ridurrecostantemente il proprio impatto ambientale e per abbattere i costi totali d’esercizio (TCO). Alla cerimonia di consegna erano presenti,Mihai Radu Daderlat, GeneralManager Iveco Mercato Italia,Luigi Bernardi, titolare diRainbow e Andrea e StefanoRepetti, titolari della Con -cessionaria Iveco Centro Ri -parazioni Piacentino che hagestito la trattativa. L'attenzionee la ricerca continua alle nuovetecnologie hanno permesso aIveco di essere leader europeonel settore dei combustibilialternativi diventando così,come recita in nuovo pay-offdel brand, ‘il partner ideale perun trasporto sostenibile’.

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Sopra, una fase del rifornimento di metanoliquefatto presso l'impianto

recentemente inauguratoa Novi Ligure. Sotto, i due

Stralis LNG consegnati alla Rainbow di Piacenza

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eventi<SALONE DEL CAMPER DI DÜSSELDORF

VACANZEIN LIBERTÀAlla manifestazione tedesca dedicata al mondo del caravanning, che ha battutoquest’anno tutti i record di visitatori, brillano le stelle del Daily Hi-Matic e del Nuovo Eurocargo presentatoin anteprima a Düsseldorf

Sempre più grande, più ricco di novità, di esposi-tori (sono stati 590, provenienti da 29 paesi) eaffollato di visitatori (ne sono arrivati oltre202mila, metà dei quali con l’intenzione di fareacquisti), il Caravan Salon di Düsseldorf, appun-tamento irrinunciabile per chi ruota attorno almondo del caravanning, ha chiuso quest’anno i

battenti con cifre da record. Fra i protagonisti della manifesta-zione tedesca che maggiormente hanno attirato l’attenzionedegli appassionati, il Nuovo Daily Hi-Matic, dotato di cambioautomatico a otto rapporti, e il Nuovo Eurocargo. Le doti insi-te nel DNA del Nuovo Daily ne fanno la base ideale per uncamper o per un motorhome. Un mezzo all’avanguardia datutti i punti di vista: dalla comodità alla tecnologia, dalla poten-za al rispetto per l’ambiente, passando per la robustezza e l’af-fidabilità, che assicurano vacanze tranquille agli appassionatidel caravanning. La tecnologia motoristica Iveco garantisceuna potenza e un’elasticità dei motori ai vertici della categoria.L’offerta complessiva di motorizzazioni del Nuovo DailyCamper, disponibile anche in versione 4x4, comprende pro-pulsori di 2,3 o 3 litri di cilindrata con potenze da 106 a 205 cv e coppia massima disponibile a partire da 1.400 giri alminuto, costante per un ampio range di funzionamento, evalori record fino a 470 Nm. I motori sono abbinati al nuovocambio automatico ZF Hi-Matic a otto rapporti, che permettepassaggi marcia in meno di 200 millisecondi. Sono disponibi-li due modalità di cambiata: Eco, per enfatizzare il comfort, ePower per privilegiare le prestazioni. La trazione posteriorecon sistema di antipattinamento in accelerazione (ASR) stan-dard e il bloccaggio del differenziale a richiesta, offrono lamassima motricità, soprattutto in condizioni di scarsa aderen-za. Queste caratteristiche sono particolarmente apprezzate suicamper che presentano un baricentro più arretrato. Elevato illivello di comfort offerto dal Daily anche durante viaggi più lun-ghi. La posizione ergonomica dei comandi e del sedile con unelevato numero di regolazioni, l’inclinazione del volante (45mm di regolazione longitudinale) di diametro ridotto per

un’impostazione di guida automobilistica, il nuovo quadrostrumenti migliorato per garantire la massima visibilità, riduco-no l’affaticamento del guidatore, favorendone la concentrazio-ne. Grazie alla visibilità anteriore e posteriore, garantita l’am-pio parabrezza e dagli specchi retrovisori muniti di grandango-lo, chi guida può farlo in totale sicurezza, anche con motorho-me di generose dimensioni. Tra le soluzioni infotelematichefigurano l’autoradio con comandi al volante che permette tele-fonate in vivavoce con la connessione Bluetooth e di ascolta-re musica MP3 attraverso il lettore CD o una presa USB. Ilcomfort di marcia è assicurato anche dalla tecnologia dellesospensioni: sull’assale anteriore sono di tipo Quad-leaf conmolla a balestra trasversale per i modelli 35S (a ruota singola)e 35C (ruota gemellata), mentre la soluzione Quad-tor conbarra di torsione è adottata sui 50C, 65C e 70C.Posteriormente, ci sono paraboliche rinforzate o, a richiesta,pneumatiche con controllo elettronico dell’assetto per assor-bire le vibrazioni, garantendo così silenziosità e stabilità dimarcia anche nei passaggi più impegnativi.

DEBUTTA IL NUOVO EUROCARGOL’altro protagonista del Salone di Düsseldorf è stato il NuovoEurocargo, presentato in anteprima al Caravan Salon. La ver-sione camper del camion che piace alla città neo vinctoredell’International Truck of the Year 2016, si rivolge a unaclientela sofisticata, a chi vuole una vera e propria casa viag-giante, con caratteristiche di comfort e di abitabilità al verti-ce della categoria. Due le motorizzazioni proposte: Tector 5a quattro cilindri di 4,5 litri e Tector 7 a sei cilindri in linea di6,7 litri. Quest’ultimo, offerto con tarature da 217 Cv a 280 Cv.In entrambi i casi, il cambio è l’automatizzato Eurotronic a 6o a 12 rapporti (per le versioni di peso totale da 15 tonnella-te e oltre), che rende la guida piacevole e rilassante. Ladisponibilità delle sospensioni pneumatiche integrali a con-trollo elettronico offre molteplici vantaggi in termini di com-fort e di stabilità, soprattutto quando si viaggia con unasovrastruttura di notevoli dimensioni e di baricentro elevato.

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eventi<SALONE BUSWORLD DI COURTRAI

IL MAGELYSBATTE TUTTI

Al Busworld2015

il Magelys di Iveco Busproclamato

InternationalCoach of the

Year 2016 da una giuria

di 22 giornalisti

delle principalitestate

di settoreeuropee.

Gli altri veicoli delle gamme

Daily, Urbanway e Crossway

presenti sullo stand

di Sara Buosi

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Se il Magelys, eletto InternationalCoach of the Year 2016, è statola star dell’edizione 2015 delSalone Busworld di Courtrai, laparte dei comprimari è toccataagli altri ‘gioielli’ di Iveco Bus:dal Daily minibus all’Urbanway,

al Crossway. Sei i modelli proposti sullo standdi Iveco Bus, esteso su un’area di 1.200 m2:un Magelys in versione Lounge con la livreadegli All Blacks, la squadra di rugby neoze-landese, due Crossway Line da 13 metri (unocon pianale standard e uno low entry), unUrbanway nella variante BHNS (autobus adalto livello di servizio) e, infine, due Daily, unoin versione Tourys con l’innovativo cambioautomatico Hi-Matic a otto rapporti, e unElectric a trazione totalmente elettrica. A ciòsi sono aggiunti altri sei veicoli – un Magelys,due Crossway un Urbanway CNG e due Dailyminibus – un Line CNG e un Tourys - collo-cati nell’area esterna a disposizione deglioperatori per eventuali test.

QUATTRO TEMI PRINCIPALILa presenza di Iveco Bus al Salone di Courtraiè stata centrata su quattro temi. Prima di tuttola mobilità sostenibile, associata alle esclusivetecnologie delle motorizzazioni Iveco, checoniugano elevate prestazioni e tutela dell’am-biente, come accade per i diesel Euro VI conl’esclusiva soluzione Hi-SCR, per i motori a gas(CNG) e per le catene cinematiche full-hybridcon funzione "Stop & Go" o totalmente elettri-che. In secondo luogo l’elevato valore aggiun-to che caratterizza tutti i veicoli della gamma,

dalla personalizzazione BHNS dell’Urbanway,alla nuova versione Lounge "alto di gamma"del Magelys, al nuovo cambio automatico a 8rapporti Hi-Matic per il Daily Minibus. Il terzotema è stato l’ottimizzazione dei costi d’eser-cizio dei mezzi (TCO, Total Cost ofOwnership), attraverso l’offerta di soluzionispecifiche che spaziano dalla riduzione dellatara al prolungamento degli intervalli di manu-tenzione, fino agli affinamenti aerodinamicivolti alla riduzione dei consumi di carburante.Infine, ma non in ordine d’importanza, la valo-rizzazione della vittoria del Magelys, elettoInternational Coach of the Year 2016. Unriconoscimento che costituisce un’ulterioredimostrazione che il veicolo possiede tutte lequalità necessarie per rispondere alle nuoveesigenze delle linee regionali e internazionali,offrendo comfort di altissimo livello ai passeg-geri, nonché una redditività elevata agli ope-ratori del trasporto pubblico.

A COURTRAI DEBUTTA LA VERSIONE LOUNGEIl Bussworld è stato l’occasione per la pre-sentazione della versione full optionalLounge del Magelys. Basata sullo standarddella variante Pro, la Lounge beneficia di unaserie di equipaggiamenti, fra i quali il cambioautomatizzato ZF AS-Tronic, il parasole latera-le, il bracciolo del sedile autista, il sistema disbrinamento elettrico del vetro lato condu-cente, il sistema GPS, una telecamera poste-riore, una telecamera in corrispondenza dellaporta centrale. In aggiunta, prevede anche ilsedile, l’armadio e il microfono per la

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hostess, la macchina del caffè, una telecame-ra che riprende la strada per mostrarne leimmagini ai passeggeri e il vetro centrale delpadiglione. Gli allestimenti opzionali includo-no sedili con poggiatesta regolabile, preseUSB, display autoradio tattile e 2 tavolini dagioco nella sezione posteriore del veicolo.Lungo 12,80 m, il Magelys Lounge esposto aBusworld dispone di 44 sedili e di 8 postiattorno a due tavolini da gioco, di un padi-glione vetrato in aggiunta agli archi laterali,un impianto audio-video multimediale eprese USB. Le versioni Line e Pro e Loungepossono essere equipaggiate per il trasportodi disabili, dotate di una pedana di solleva-mento e del sistema "Cinema Seat System"(CSS) con i sedili Kiel, o del sistema di sgan-cio Iveco con i sedili di Iveco Bus, che con-sente l'accesso di una persona disabile susedia a rotelle. La soluzione CSS permette dipiegare rapidamente i sedili interessati perridurne l'ingombro, così da creare spazio perla sedia a rotelle o per un tavolino da gioco.

IN EUROPA NE CIRCOLANO 25 MILALeader nel proprio segmento e vero e pro-prio "money maker" grazie alla sua polivalen-za e all’elevata redditività, il Crossway è giàstato prodotto in 25mila esemplari, a partiredall’introduzione sul mercato nel 2006, con-quistando la fiducia dei maggiori gruppi ditrasporto europei.La gamma Crossway dimostra la propria ver-satilità con 3 lunghezze ottimizzate (10,8 m,12 m e 13 m) e 4 versioni. La LE (Low Entry)è omologata per le applicazioni "autobusinterurbano" e "autobus urbano", mentre laPop è dedicata essenzialmente al trasportoscolastico. Nella sua maggior lunghezza (13 m),il Crossway Pop è il solo veicolo del mercatoin grado di offrire 63 posti con questa ‘taglia’,conservando maneggevolezza e agilità.Esistono, inoltre, le varianti Line, per i tragittimedio-brevi extra-urbani e la Pro, la rispostaperfetta per gli operatori che richiedono unmix tra autobus interurbano/autobus perescursioni, con elevata accessibilità e allesti-menti di elevato comfort.

DAL TOURYS ALL’ELECTRICIn grande spolvero al Busworld i Daily mini-bus. La versione Tourys disponibile in trelunghezze, caratterizzata da un comfort altodi gamma, rafforza la propria appartenenzaai turistici Iveco Bus. L’esemplare propostosullo stand del Salone era un 65C conmotorizzazione da 170 Cv, lunghezza di7,515 m, 19 sedili, bagagliera posteriore da2,5 m3 e sospensioni posteriori pneumati-

che. Il 65C era equipaggiato, inoltre, conaria condizionata, impianto audio-videomultimediale e prese USB per ciascunacoppia di sedili. Il veicolo è dotato del cam-bio automatico Hi-Matic concepito pergarantire elevate prestazioni, bassi costioperativi, comfort di guida e consumi di car-burante ridotti. Con i suoi 8 rapporti e cam-biate che richiedono meno di 200 millise-condi, l’Hi-Matic è più rapido e più precisodi un cambio manuale a 6 marce. Una dellegrandi novità dello stand Iveco Bus alBusworld è stata il Daily Electric 50C, unveicolo a "zero emissioni", ideale per l'usonei centri urbani e per servizi di navetta.Lungo 7,120 m, l’Electric dispone di 16posti a sedere. Rispetto alla generazioneprecedente, il nuovo modello offre un'auto-nomia di 110 o 160 km (rispettivamentecon 2 o 3 batterie), efficienza incrementatadel 25 %, un carico utile maggiorato di 100 kge un aumento del 20% della durata di vitadelle batterie.

Nella pagina a fianco, una panoramica dellostand di Iveco Bus al Busworld di Courtrai.Sotto, Sylvain Blaise,Responsabile di Iveco Bus,riceve il trofeoInternational Coach of the Year 2016 da StuartJones, Presidente della giuria di giornalistiche ha assegnato il premio al Magelys

UN ALTRO GRANDE SUCCESSOIveco Bus ha ricevuto ufficialmente il trofeo "International Coach of the Year2016" per il granturismo Magelys in occasione del Salone Busworld diCourtrai. Stuart Jones, presidente della giuria di 22 giornalisti delle più impor-tanti testate europee del trasporto collettivo che ha decretato la vittoria delMagelys, ha consegnato il premio nelle mani di Sylvain Blaise, Responsabile diIveco Bus. ‘La giuria del Coach of the Year - afferma il comunicato ufficiale delriconoscimento - ha particolarmente apprezzato il Magelys nella sua ultimaversione Euro VI, che offre numerose innovazioni che vanno ben oltre il sem-plice "sorriso d’argento", ormai presente su tutte le calandre della gammaIveco Bus. Con il Magelys, Iveco si è concentrata sull’efficienza del veicolo, ela giuria ha apprezzato il modo in cui tale attenzione contribuisce a ridurre ilTCO, Total Cost of Ownership per il cliente’. In un contesto legislativo favore-vole alla liberalizzazione del trasporto persone, questo grande successo raffor-za il posizionamento di Iveco Bus in Europa come protagonista di primo piano.‘Siamo fieri che il nostro Magelys - ha affermato Sylvain Blaise, Responsabile diIveco Bus - sia uscito vittorioso dai test impegnativi che l’hanno portato adaggiudicarsi l’ambito titolo di "Autobus dell’anno 2016". Si tratta di un segna-le forte per il settore e per gli operatori, che indica chiaramente che il veicolopossiede tutte le qualità necessarie per essere apprezzato in Europa’.

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attualità<URBANWAY FULL HYBRID PER BOLOGNA

MENO GASOLIO,MENO EMISSIONI

Consegnati i primi autobusibridi UrbanwayFull Hybrid di Iveco Bus alla Tper,TrasportoPasseggeri Emilia-Romagnache opera nel capoluogoemiliano. Fanno parte di un lotto di nove veicolia trazione diesel-elettrica

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Sono stati recentemente consegnati a Bologna i primiUrbanway Full Hybrid da 18 metri, che fanno partedi un lotto di nove autobus per la Tper (TrasportoPasseggeri Emilia-Romagna), la società di trasportopubblico nata dalla fusione dei rami-trasporto diATC, azienda di trasporto collettivo di Bologna eFerrara, e FER, società regionale ferroviaria.

Si tratta dei primi autobus ibridi Euro VI a essere immatricolati inItalia destinati al trasporto pubblico e Tper è la prima aziendanazionale ad avere in linea degli Urbanway Full Hybrid di IvecoBus, che operano con successo in altre città europee, offrendoelevati livelli di sostenibilità ambientale. ‘Siamo fieri - ha com-mentato Pierre Lahutte, Iveco Brand President - di essere i primia far circolare in Italia degli autobus Full Hybrid, per un traspor-to urbano sempre più virtuoso. L’Urbanway Full Hybrid di IvecoBus soddisfa tutte le esigenze della mobilità sostenibile: menoemissioni, meno rumore e più produttività. Il know-how e lecompetenze di Iveco Bus nel campo dei veicoli con trazionialternative ci hanno consentito di fidelizzare numerose munici-palità e di attirarne molte altre alla ricerca di soluzioni alternati-ve alle motorizzazioni diesel. Il 2015 è stato un anno record, cheha visto una produzione di Urbanway CNG e ibridi elettrici supe-riore al 50% dei volumi totali, dimostrando come la transizioneenergetica sia per noi già una realtà’. I primi veicoli della flottasono stati presentati al Presidente di Tper, Giuseppina Gualtieri,insieme all’Assessore alla Mobilità della Regione Emilia-Romagna, Raffaele Donini, all’Assessore alle attività produttiveed economia verde della Regione Emilia-Romagna, Palma Costi,e al Sindaco di Bologna, Virginio Merola, alla presenza dei verti-ci di Iveco e del Presidente del CAAB (Centro Agro Alimentaredi Bologna), Andrea Segrè. I nove Urbanway 18 metri FullHybrid saranno impiegati nei servizi di collegamento di traspor-to pubblico per F.I.CO. Eataly World, la cittadella del cibo chesorgerà al Centro Agro Alimentare di Bologna (CAAB), destina-

ta a diventare la struttura di riferimento per la divulgazione e laconoscenza dell'agroalimentare. In attesa dell’apertura diF.I.CO., i bus ibridi saranno gradualmente impiegati sulle lineeportanti del servizio urbano, dove sostituiranno i mezzi conmaggiore anzianità operativa. I bolognesi – primi in Italia –potranno così toccare con mano i plus dell’Urbanway FullHybrid, un veicolo progettato per garantire un ambiente di viag-gio confortevole, luminoso e silenzioso. L’assistenza e la manu-tezione degli Urbanway è affidata alla Concessionaria Iveco Busdi zona Maresca e Fiorentino, che si è anche occupata delleoperazioni di vendita e consegna in collaborazione con Iveco.Una flotta significativa di Urbanway Full Hybrid circola già dacirca un anno nelle città francesi di Parigi e Grenoble. Oggi, ilnumero totale di autobus di Iveco Bus e Heuliez Bus dotati dellatecnologia Full Hybrid è costituito da circa 800 veicoli (in circo-lazione e in fase d’ordine), di cui la metà destinati alla Régieautonome des transports parisiens RATP, Ente autonomo deitrasporti parigini. Gli Urbanway Full Hybrid sono dotati di unmotore termico Euro VI e di un sistema di trazione elettricoprivo di emissioni ad autobus fermo. Grazie, infatti, al dispositi-vo di accumulo energetico, in fase di frenatura, ai semafori e allefermate, l’energia cinetica accumulata non viene dispersa incalore, ma trasferita alle batterie agli ioni di litio che alimentanoil motore elettrico di trazione. La gestione e il recupero del-l’energia della tecnologia ibrida seriale a batterie consentonouna notevole economia di consumi e un abbattimento delleemissioni inquinanti in ambito urbano. L’Urbanway Full Hybrid –anche grazie alla funzione “Arrive & Go”, che permette di rag-giungere le fermate e di ripartire in modalità completamenteelettrica - consente una riduzione dei consumi fino al 40%rispetto a un autobus convenzionale e un abbattimento del 33%dell’anidride carbonica (CO2) e del 40% di ossidi di azoto (NOx)per chilometro percorso rispetto a una motorizzazione diesel. In modalità totalmente elettrica, infine, la rumorosità cala del 50%.

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eventi<ECOMONDO DI RIMINI

Imezzi di Iveco e Iveco Bus sono stati i protagonisti di duemanifestazioni dedicate al trasporto sostenibile, tenutesirecentemente a Rimini. Si tratta di SAL.VE, mostra del veicoloper l’Ecologia nell’ambito del Salone Ecomondo 2015 dedica-to alle tecnologie green, e di Città sostenibile 2015 svoltasi inconcomitanza con Ecomondo, focalizzata sul trasporto pubbli-co locale. Iveco ha partecipato a SAL.VE, mostrando le più

avanzate soluzioni nel campo delle trazioni alternative e delle moto-rizzazioni diesel Euro VI. Protagonista dello stand è stata la gammaleggera con il Nuovo Daily Electric, il veicolo vincitore del prestigio-so riconoscimento ”International Van of the Year 2015”, presentatoin anteprima al pubblico internazionale nella sua versione a zeroemissioni. Il Nuovo Daily Electric è un veicolo totalmente elettricoche garantisce la massima sostenibilità, testimoniata dalle emissionizero in ambito locale, e dagli elevati livelli di affidabilità. L’Electric èadatto alle più comuni missioni in ambito urbano, come la distribu-zione porta a porta e il trasporto di persone. Il modello esposto eraun furgone 50C Electric, con interasse di 4.100 mm e motore elet-trico da 80 Kw (109 cv). Il consumo di energia è ridotto grazie all’uti-lizzo di ausiliari elettrici ad elevata efficienza e al nuovo pacco bat-terie riciclabile al 100%. Grazie alla modalità di ricarica flessibile,brevettata da Iveco, è possibile ripristinare il livello di carica degliaccumulatori in circa due ore di tempo. Il leggero di casa Iveco erapresente anche nella versione Natural Power, alimentata a gas natu-rale compresso (CNG). Il modello esposto era un cabinato 35C14N,con motorizzazione Euro VI da 136 Cv, cambio meccanico e passo3.450 mm. Il Daily CNG conserva gli stessi punti di forza della ver-sione equivalente diesel in termini di coppia, capacità di carico eguidabilità garantendo però un prezzo d’acquisto significamenteinferiore rispetto al gasolio e una ridotta rumorosità.La struttura del telaio a longheroni e traverse fa del Daily la base pre-ferita dagli allestitori e, nel contempo, consente di distribuire inmodo ottimale le bombole di metano senza interferire con la sovra-struttura. Al centro dello stand Iveco era esposto il NuovoEurocargo, il camion che piace alla città, lanciato di recente sul mer-

cato. Due i modelli proposti ai visitatori: un 160E21K e un80EL19P. Il primo, in versione spazzatrice, era equipaggiato con unTector 5 da 210 Cv e cambio meccanico a 9 marce. La cabina cortalo rende il mezzo ideale per servizi municipali e per qualsiasi altrotipo d’allestimento. L’80EL19P era, invece, equipaggiato con unTector 5 da 190 Cv, cambio meccanico a 6 marce e sospensionipneumatiche posteriori. Il passo corto di 2.790 mm, realizzato pergarantire la massima manovrabilità negli spazi ridotti tipici delle mis-sioni urbane, consente un diametro di sterzata di soli 10,4 m, valo-re ai vertici della categoria. Il nuovo Eurocargo è l’unico veicolo die-sel Euro VI della gamma media ad adottare un solo dispositivo dipost-trattamento dei gas di scarico, il sistema HI-SCR con filtro anti-particolato (DPF) a rigenerazione passiva. L’HI-SCR è l’unico sistemadi abbattimento delle emissioni che non altera il processo di com-bustione, perché immette nel motore solo aria pura, non mescola-ta con i gas di scarico. All’Ecomondo la gamma pesante era rappre-sentata da uno Stralis CNG AD260S33Y/PS 6x2, dotato di motoreCursor 8 da 330 Cv e cambio automatico Allison con rallentatoreintegrato. Un’ulteriore conferma dell’impegno di Iveco per le solu-zioni green è rappresentato dalla scelta di utilizzare a Ecomondouno spazio espositivo a basso impatto ambientale, realizzato conmateriali di recupero: dal tessuto di rivestimento dello stand, agliinchiostri a base d’acqua utilizzati per le grafiche, fino agli elementiin legno riciclato. Da questo punto di vista, la partecipazione aEcomondo è stata in linea con il nuovo pay-off del brand: Iveco. Iltuo partner per il trasporto sostenibile. In un’area esterna era, infine,esposto uno Stralis LNG AT440S33T/P, alimentato a gas naturaleliquefatto, equipaggiato con il motore Cursor 8C-LNG Euro VI da 330 Cv. Lo Stralis LNG offre un risparmio del10% sui costi totali d’esercizio (TCO, Total Cost of Ownership) rispet-to a un modello diesel. In concomitanza con Ecomondo, si è svoltala manifestazione “Città Sostenibile 2015”, in collaborazione con IBEGreen – International Bus Expo, focalizzata sul trasporto pubblicolocale. Iveco Bus era presente con un Urbanway CNG, alimentatoa gas naturale compresso, con la livrea di Expo.

LARGO ALLA GREEN ECONOMYIl Daily Electric, gli Eurocargo con motorizzazioni Euro VI Hi-SCR, gli Stralis a metano e un Urbanway CNG di Iveco Bus protagonisti del trasportosostenibile alle manifestazioni SAL.VE e Città sostenibile 2015 di Rimini

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attualità<CAMION MIO

UNO STRALISTUTTO ‘DARK’Come Sergio Boniotti della Paterlini Trasporti di Rovato (Brescia) ha trasformato il proprio Stralis in un mezzo unico al mondo, ispirandosi ai personaggi e alle scenografie del videogioco Dark Messiah

di Giorgio Garrone

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Passione per il proprio lavoro, tempo sottratto allosvago, dedizione, tanta fantasia e il supporto dialcuni specialisti e artigiani della personalizzazio-ne dei camion: ecco come Sergio ha creato ilDark Messiah, lo Stralis unico al mondo dellaPaterlini Trasporti di Rovato (Brescia). Quella peri camion superdecorati è una passione che ha

conquistato tutti i dipendenti della ditta. Il Dark Messiah, acqui-stato nel 2007, non è l’unico superdecorato della Parterlini maè in compagnia degli altri camion personalizzati della flotta. LoStralis partecipa spesso ai raduni dei trucker e alle manifestazio-ni di settore in giro per l’Italia, come il Week End del Camionistadi Misano Adriatico. ‘L’idea di personalizzare lo Stralis – spiegaSergio – è nata subito, al momento dell’acquisto. Il primo step èconsistito nell’aerografare la cabina e le minigonne procedendoun pezzo alla volta, a cominciare dalla calandra. Questo mi hacostretto a viaggiare per un po’ di tempo senza qualche ele-mento della carrozzeria o degli interni, in attesa del completa-mento dei lavori. I disegni, ispirati ai personaggi e alle scenogra-fie di un videogioco di successo, il Dark Messiah of Might andMagic della Arkane Studios lanciato nel 2006 dalla Ubisoft,sono opera di un artista dilettante – Alberto Bresciani - chedecora i camion per hobby durante il tempo libero nei week-end. La trama originale del videogioco – precisa Sergio - èpopolata di mostri alati, orchi e demoni, alcuni dei quali sonostati riprodotti sullo Stralis. Si tratta di una storia diversa da tantealtre del genere epic-fantasy. Per questo mi è subito piaciuta.Narra il viaggio intrapreso da Sareth, un apprendista che cono-sce pratiche magiche e arti marziali, per consegnare un prezio-so talismano, il cristallo di Shanthiri, a Lord Menelag, signore diStonhelm”. Quali sono stati i passi successivi per completare ilDark Messiah? “Terminate le decorazioni esterne, sono statimontati sullo Stralis gli inserti in acciaio inox, quindi è statarimappata la centralina del motore e, infine, è stata la volta degliscarichi laterali, dei fari sopracabina e delle luci a Led, oltre 400in tutto. Per questi componenti mi sono rivolto a Discio 3F Truckdi Castiglione delle Stiviere (Mantova) che, per gli appassionatidi camion decorati, è un punto di riferimento nella scelta degliaccessori. Gli interni sono opera di un artigiano di Brescia chefa il tappezziere di professione, mentre mia madre, Paola, harealizzato i tendaggi, affidandosi all’esperienza maturata comecostumista teatrale. In tutto – conclude Boniotti – ci sono voluti6 o 7 mesi per terminare le parti aerografate e circa tre anniper completare l’intero veicolo”. Da un paio d’anni il DarkMessiah ha cambiato autista. Adesso al volante dello Stralis c’èMichele Bruni – dipendente della Paterlini Trasporti - che condi-vide con Sergio Boniotti la passione per i superdecorati. Michelenon si è limitato a prendere i comandi del Dark Messiah ma havoluto, infatti, aggiungere un tocco personale, apponendo lascritta ‘Segni particolari: bastardo dentro e fuori” sulla pareteposteriore della cabina. In realtà, dietro queste parole forti, c’èun gentiluomo della strada, infaticabile sul lavoro, che preferiscedarsi un’aria da duro per nascondere un cuore d’oro.

L’AZIENDALe origini della Paterlini Trasporti risalgono agli anni della secon-da guerra mondiale, quando il trasporto su gomma in Italia eraancora allo stato embrionale. La sede della Paterlini, che si svi-luppa su un’area complessiva di 2 mila metri quadri, si trovanella nuova zona industriale di Rovato (Brescia), nei pressi dello

svincolo autostradale di Ospitaletto della A4 Milano-Venezia.Nel corso degli anni, la piccola azienda Bresciana primagestita da Egidio Paterlini ed oggi dalla figlia Stefania haacquisito una specifica esperienza nella movimentazione deimetalli e delle materie prime, coprendo prevalentemente ilcentro-nord Italia. Inoltre, ha ottenuto le autorizzazioni al tra-sporto dei rifiuti, pericolosi e non, e delle merci pericolose inconformità con le disposizioni della normativa ADR. Oltrealle certificazioni ISO 9001 e ISO 14001, la Paterlini ha con-seguito nel 2014 l’autorizzazione all’intermediazione senzadetenzione dei rifiuti, cioè al recupero e smaltimento perconto terzi dei materiali di risulta. La flotta dell’azienda ècomposta da tre trattori, tre autotreni e sei semirimorchi. Lepercorrenze medie annue del parco oscillano fra gli 90 e i100 mila chilometri.

LA CONCESSIONARIA DI RIFERIMENTOLo Stralis 500 è stato fornito alla Paterlini Trasporti dalla con-cessionaria Iveco Viva Brescia Diesel di Castegnato (Brescia).La sede della concessionaria, che si sviluppa su una superfi-cie di 40 mila metri quadri dei quali 12.500 metri quadricoperti, è situata fra la statale Padana Superiore e l’autostra-da A4 Milano-Venezia. L’officina di riparazione, che cura l’as-sistenza sulle 24 ore dei veicoli di Iveco con personale alta-mente qualificato abilitato a qualsiasi tipo d’intervento, siavvale delle più moderne attrezzature diagnostiche e offre ladisponibilità immediata di tutti i pezzi di ricambio necessari aldepannaggio rapido dei veicoli industriali. La concessionariadispone, inoltre, di una carrozzeria autorizzata attrezzata perogni tipologia di sinistro. Il presidio della provincia di Bresciaè completato da una rete di 18 officine autorizzate Iveco,distribuite lungo i principali assi di comunicazione stradale.

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Nella pagina a fianco, lo Stralis 500 Black Messiah di SergioBoniotti, personalizzato con i temi del videogioco della ArkaneStudios. Sopra, Stefania Paterlini e Sergio Boniotti

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attualità<IVECO SPONSOR DI JENA ALLA BARCOLANA 2015

VIA COL VENTOIveco

main sponsordi Jena - No

Borders Teamalla 47a

edizione della

manifestazionevelica

triestina cui hanno

partecipatoquasi 1.700

iscritti. Gara molto

difficile per le raffiche

irregolari sul campo di regata

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Iveco è stato main sponsor di Jena – NoBorders Team alla 47° edizione dellaBarcolana a Trieste, la manifestazionevelica annuale più gremita al mondo –quest’anno gli iscritti erano quasi 1.700- dedicata ai veri appassionati del mare.Jena è un’imbarcazione da 80 piedi

della squadra No Border Team di MitjaKosmina e Furio Benussi, con grandi ambizio-ni agonistiche. Il logo Iveco è stato collocatosulla randa e sullo scafo. Iveco e Jena condi-vidono gli stessi obiettivi: affermarsi con cre-scente successo nel proprio settore di riferi-mento e cogliere tutte le sfide e le opportuni-tà offerte dal business. Iveco, nell’anno in cuicelebra con il vento in poppa i quarant’annidalla fondazione, ha un orizzonte semprerivolto al futuro e guarda all’indietro solo pervedere quanta strada è stata percorsa. Ivecoè un pezzo dell’Italia che vince, dell’Italiaimprenditoriale, come quella delle piccole,medie e grandi aziende con cui si è consoli-dato un rapporto di business partnership. Perquesta nuova sfida, nata dall’idea di far com-prendere e promuovere, non solo nel mondodella vela, l’importanza del lavoro di gruppo edella sinergia tra le persone, Jena ha indivi-duato in Iveco, il partner per un trasportosostenibile, il suo main sponsor. “Siamo ono-

rati di essere a fianco di Jena in un contestodi eccellenze che tutto il mondo ci invidia –ha affermato Mihai Daderlat, BusinessDirector del Mercato Italia’. A terra, nellostand dedicato alla casa costruttrice italiana,il pubblico dell’evento ha potuto apprezzarele qualità dello Stralis. Il dealer Iveco di riferi-mento, Officine Brennero, insieme all’officinaautorizzata Officine FVG, partner dell’iniziati-va, hanno illustrato ai partecipanti le opportu-nità commerciali e le novità di prodotto dellegamme di Iveco. Appassionante e coinvol-gente per i team e per gli oltre 15 mila spet-tatori assiepati sul Molo Audace, sul MoloBersaglieri e nel bacino di San Giusto, la garatriestina. Una regata resa complessa, dalpunto di vista tattico, dal Grecale e dalle raffi-che di Bora fino a 20 nodi del golfo di Trieste.‘È stata una Barcolana difficile – ha commen-tato Furio Benussi, Team manager e tattico diJena No Borders Team - a causa delle raffichedi difficile lettura, che ci hanno penalizzato infase di partenza. Questa Barcolana, in cuiabbiamo ottenuto un brillante secondo posto,l’ha vinta Trieste e l’ha vinta la Società Velicadi Barcola e Grignano con un’organizzazionetanto difficile quanto impeccabile. Per quantoci riguarda, il progetto funziona. Ci vediamo ilprossimo anno”.

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attualità<GAVIO SCEGLIE GLI STRALIS

Importante fornitura di Stralis Hi-Road per il gruppo Gavio. Consegnati a Tortona (Alessandria) i primi 30 trattori di una commessadi 250 veicoli da completare entro il prossimo anno

PER GLI HI-ROADMEGACOMMESSA

Iprimi trenta Stralis Hi-Road di fornitura di 250 veicoli dacompletare entro il prossimo anno sono stati consegnatial Gruppo Gavio, una delle più importanti realtà imprendi-toriali italiane che, attraverso le società collegate e con-trollate, opera nei settori delle costruzioni, del trasporto edella logistica, dell’ingegneria e dell’energia. La vendita èstata realizzata dalla Concessionaria Iveco Covemi di

Tortona. Alla cerimonia di consegna erano presenti, PierreLahutte, Iveco Brand President, Marcello Gavio, Presidente del-l’omonima azienda e Luca Ubertazzo, titolare dellaConcessionaria attraverso cui si è conclusa l’operazione. I nuovitrattori entrati a far parte della flotta aziendale sono degli StralisHi-Road AT 440S46T/P con motorizzazione Cursor 11 Euro VIda 460 Cv, coperti da contratto di manutenzione e riparazioneper un periodo di 60 mesi. Le avanzate tecnologie degli Stralisgiocano un ruolo importante per la mobilità sostenibile, rispet-tando i limiti di emissione della normativa Euro VI con una sen-

sibile riduzione dei consumi di carburante. Alla base della scel-ta commerciale del gruppo Gavio c’è il dialogo costruttivo tra ilbrand e l’azienda di Castelnuovo Scrivia in provincia diAlessandria, iniziato nel 2012 attraverso un confronto tecnico estrategico che negli anni ha prodotto sinergie importanti. Lotestimonia la quota considerevole di mezzi Iveco che componeoggi la flotta aziendale, costituita da oltre 1400 veicoli. Iveco hasaputo cogliere i suggerimenti per migliorare il proprio prodot-to, rispondere alle esigenze di riduzione consumi e garantire unlivello di servizio-post vendita efficiente ed esaustivo. L’interafornitura rappresenta un importante rinnovo per la flotta dellostorico Gruppo, fondato nei primi anni del ‘900 a CastelnuovoScrivia. Un’azienda che attua una programmazione sistematicadelle tratte e delle commesse per gestire al meglio il proprioruolo di operatore del trasporto su gomma, in particolare neisettori petrolifero, alimentare, siderurgico, autostradale, dellecostruzioni e della movimentazione dei container.

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parts&service<RICAMBI IN KIT

Si amplia l’offerta di ricambi in kit per i veicoli diIveco. In un’unica confezione c’è tutto quelloche serve per gli interventi d’assistenza conmolteplici vantaggi sia dal punto di vista opera-tivo, sia sotto il profilo economico. I kit consen-tono, prima di tutto, di accorciare le tempisti-che d’officina e di migliorare la gestione delle

scorte di magazzino. Anche le procedure d’ordinazione risul-tano semplificate, poiché si evita di tramettere al centro didistribuzione ricambi una lista di codici distinti. Infine, manon in ordine d’importanza, la convenienza economica. Unkit è, infatti, meno costoso dell’acquisto separato dei ricam-bi che contiene. Per tutte queste ragioni, Iveco propone oggiun’ampia offerta di kit, dedicata a tutti i modelli della propriagamma di prodotto. La disponibilità di ‘ricambi tutto incluso’riguarda, per esempio, gli impianti frenanti, per i quali esisto-no kit pastiglie, completi di pastiglie freno, accessori per ilmontaggio e indicatori d’usura, che consentono risparmi del10% rispetto all’acquisto dei singoli componenti. A questi siaggiungono i Kit dischi e pastiglie che comprendono, oltrealle superfici d’attrito e agli indicatori d’usura, due dischifreno. Sono disponibili per la gamma Daily – Model year1996, 2000, 2006 e 2014 – per gli Eurocargo da 14, 16 e18 tonnellate di massa totale a terra e per gli Stralis Modelyear 2007 e 2013. Con queste soluzioni il risparmio, rispet-

to all’acquisto dei componenti separati, arriva al 15%. Anchele cinghie di distribuzione per modelli della gamma Dailysono proposte in kit tutto incluso, con un abbattimento deicosti che si aggira attorno al 20%. Non mancano, ovviamen-te, le lampadine di scorta, le cui confezioni sono disponibiliper i Daily Model year S2000-2006-2009 e 2012, nonchéper gli Eurocargo, gli Stralis e i Trakker. Infine, ma non in ordi-ne d’importanza, i kit per il cambio dei filtri degli autobus diIveco Bus. Ne esistono due tipologie: per la sostituzionecompleta di tutti gli elementi filtranti e per il rimpiazzo solodi quelli relativi alla catena cinematica. Questi ultimi com-prendono, il filtro olio motore, del gasolio, dello sfiato, del-l’aria, dell’Air dosing module, dell’AdBlue, dell’idroguida dellosterzo, oltre alla cartuccia del disidratatore a coalescenza.Tutti i kit di pezzi di ricambio sono confezionati in un packa-ging specifico, che ne semplifica l’identificazione – il conte-nuto è chiaramente illustrato sull’esterno dell’imballaggio - ene protegge l’integrità dei pezzi durante il trasporto e l’acca-tastamento in magazzino. Poiché il livello qualitativo deiricambi è molto importante per i veicoli industriali, i kit dicomponenti originali Iveco fanno la differenza nel garantirenel tempo le prestazioni dei camion, elevati margini di sicu-rezza su strada e la riduzione dei costi totali d’esercizio(TCO). Fattore, il TCO, d’importanza cruciale per la profittabi-lità delle aziende di trasporto in Italia e altrove.

Dischi freno

con pastiglie e indicatorid’usura, cinghie

di distribuzione,lampadine di ricambio ed elementifiltranti inun’unica

confezione per semplificarel’ordinazione

e gestire meglio le scorte

di magazzino

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C’È TUTTO QUELLO CHE SERVE

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parts&service<CONTRATTO DI MANUTENZIONE S-LIFE

Icontratti di servizio incontrano sempre maggiori consensi fragli utilizzatori dei mezzi di trasporto. Le ragioni del loro succes-so sono molteplici. A cominciare dai costi certi degli interven-ti assistenziali, che mettono al riparo i proprietari dei camionda qualsiasi imprevisto. A ciò si aggiunge la convenienza eco-nomica, come nel caso del contratto di manutenzione per 36mesi S-Life, proposto da Iveco per i veicoli della gamma leg-

gera, con motorizzazioni F1A (di 2,3 litri di cilindrata) e F1C (di 3 litridi cilindrata). L’S-Life, che prevede una percorrenza massima di50mila chilometri l’anno, comprende le operazioni di manutenzio-ne ordinaria incluse nello specifico piano del veicolo, le cinghie, i fil-tri (carburante, aria, AdBlue, anti-particolato, antipolline) e le cande-le di pre-riscaldamento. Il costo del contratto è fissato in 590 europer i veicoli con motorizzazione diesel F1A e in 649 euro per imezzi che montano l’F1C di 3 litri di cilindrata. Questo significa, aconti fatti, che gli interventi manutentivi su un commerciale dotatodel 2,3 litri costa circa 0,55 euro al giorno, poco più della metà del

prezzo di una tazzina di caffè. L’importo del contratto può esserecorrisposto in un’unica soluzione, oppure rateizzato con canonimensili o bimestrali. L’accordo di servizio S-Life fa parte dell’offertadi pacchetti Elements, studiata da Iveco per soddisfare le esigenzedelle singole aziende di trasporto. Elements garantisce un’offertaflessibile e modulare. Ogni pacchetto può essere composto sfrut-tando i vari ‘Elementi’ di base per garantire all’utilizzatore un serviziosu misura personalizzato. I quattro Elementi, Manutenzione, Catenacinematica, Freni e Frizioni ed Altre Riparazioni, opportunamentecombinati, generano specifici contratti di manutenzione, manuten-zione e riparazione e garanzie estese. L’offerta dei singoli pacchettiè stata rivista e uniformata per attribuire nomi unici ed internaziona-li in tutti i Paesi in cui essi vengono commercializzati. Per garantire lamassima flessibilità del servizio, è possibile personalizzare ulterior-mente i pacchetti con specifiche coperture addizionali (per esem-pio, l’assistenza su strada nell’arco del 24 ore - ANS24h, il traino, lasostituzione delle batterie, lampadine e fusibili).

Prendersi cura dei mezzi di Iveco con motorizzazioni di 2,3 e 3 litri nonè mai stato così conveniente. Basta un contratto di manutenzione S-Lifecon un costo giornaliero pari alla metà di quello di una tazza di caffè

OFFERTA IMPERDIBILE

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prodotto<ZF-ECOLIFE

MENOCONSUMI, MENORUMORE

Con il cambioautomatico ZF-EcoLife

a sei rapportiabbinato

al programma di gestione

dei passaggimarcia

TopoDyn Lifediminuiscono

i dispendi di gasolio

e la rumorosità

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Il cambio automatico ZF-EcoLife, che IvecoBus offre sui propri autobus urbani ed inte-rurbani in abbinamento con le motorizza-zioni Tector 7 e Cursor 9, rende il trasportopubblico di persone sostenibile ed econo-mico. Con sempre maggior frequenza, leAziende di Trasporto richiedono autobus

caratterizzati da costi di gestione (Life Cycle Cost)contenuti, da bassi consumi di carburante, conte-nute emissioni allo scarico, ma anche affidabili,confortevoli e più silenziosi possibili. Tutti questiaspetti sono fondamentali per la gestione di unaflotta di autobus destinata al servizio di trasportocollettivo e per il benessere dei passeggeri, deipassanti che si trovano vicino alle fermate e degliabitanti delle città. Il cambio automatico ZF-EcoLife coniuga ottime prestazioni e massimaefficienza per gli autobus di Iveco Bus in tutte lepossibili configurazioni. Grazie alla sua strutturainterna basata su sei rapporti di marcia ben distri-buiti, all’ampia rapportatura totale e a un conver-titore di coppia in ingresso, tutta la coppia eroga-ta dal motore viene traferita alle ruote in modoefficiente. Questa architettura consente di sfrutta-re al meglio la curva di coppia del motore in qual-siasi condizione d’esercizio, utilizzando quantopiù possibile la zona di regimi più bassa corri-spondente alla coppia necessaria. A ciò siaggiunge l’ottimo comfort durante i passaggimarcia grazie all’utilizzo di valvole proporzionali edi un gruppo idraulico ottimizzato, gestiti da unnuova centralina di comando con software dinuova generazione. Il convertitore di coppia idro-dinamico, dotato di smorzatore torsionale inte-grato, si chiude poco dopo l‘avvio del veicolo inmodo da poter trasferire la potenza e la coppiaerogata dal motore alle ruote con il massimo ren-dimento possibile in modalità puramente mecca-nica. Questa caratteristica consente, inoltre, ditrasferire un’elevata coppia anche a bassi regimiottenendo una riduzione di consumo di carbu-rante grazie anche al software di gestione delcambio marcia abbinato alla funzione di autoa-dattamento in base alla forza di resistenzaall’avanzamento, denominato ZF TopoDyn Life. Ilprogramma di gestione dei cambi marciaTopoDyn Life, secondo la topografia del percor-so e/o del carico trasportato, autoadatta il pas-saggio di rapporto per consentire migliori presta-zioni di guida quando necessario, per poi passa-re ad una gestione economica dei passaggi mar-cia nei tratti pianeggianti (anticipando il più possi-bile il passaggio a una marcia superiore). Ciòfavorisce anche la riduzione della rumorosità,soprattutto in fase di partenza alle fermate, unrisultato confermato da un test del 2011 effettua-to dall’Ente tedesco Dekra. Questa caratteristica,abbinata alla presenza di ingranaggi elicoidali neitre gruppi epicicloidali interni, consente di ridurreil livello di rumorosità emesso dal gruppo.

A l l ar iduzionedei consumicon t r i bu i s ceanche la gestionemirata della pompa idraulicainterna, che mette a disposizione l'intera potenzaidraulica solo in condizioni di marcia a pieno cari-co. Il software di controllo commuta il cambio inposizione di folle non solo quando il veicolo è insosta alla fermata, ma già in fase di arrivo, a par-tire da basse velocità (funzione AIS) con un’op-portuna modalità di controllo.Il retarder primario, integrato al cambio e gestitoelettronicamente dalla centralina, si interfacciacol sistema del brake-management del veicolo epermette, anche a basse velocità, elevate presta-zioni di frenatura idraulica. Di conseguenza i frenidi servizio risultano meno sollecitati dall‘usura edalle temperature di esercizio. Il doppio sistemadi raffreddamento consente un’ottima gestionenello smaltimento di calore soprattutto durantelunghi utilizzi del retarder, evitando innalzamentieccessivi della temperatura dell’olio del cambio.Infine, gli intervalli prolungati di sostituzione del-l’olio e i ridotti costi del ciclo vita, consentono diottenere minori costi di esercizio. L’utilizzo delcambio ZF-Ecolife nell’esercizio degli autobus sulterritorio Italiano sta confermando l’affidabilitàoperativa e il contenimento dei costi di gestionee di manutenzione. Per quanto riguarda l'efficien-za dei consumi, in stretta collaborazione conIveco Bus, ZF offre il servizio di ‘DrivelineConsultancy’ per l’analisi completa delle caratte-ristiche del veicolo in funzione della tipologiad’esercizio cui è destinato e del percorso, perraggiungere il massimo compromesso tra presta-zioni e minor consumo di carburante tramite lascelta del rapporto al ponte più opportuno.

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LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE• 6 rapporti per la trasmissione ottimale della coppia• Convertitore con smorzatore torsionale integrato• Ottimo comfort durante i passaggi marcia• Centralina elettonica con software di ultima generazione• Funzione di autoadattamento dei passaggi marcia ZF• TopoDyn Life in funzione della forza di resistenza all’avanzamento • Elevate prestazioni del retarder idraulico integrato• Doppio sistema di raffreddamento

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attualità<DRIVE ME CHALLENGE 2015

Sulla pista-prove di FCA di Balocco(Vercelli) si è disputata la finaledella nona edizione del “Drive MeChallenge”, la competizione inter-nazionale che premia i “numeriuno” tra i 45mila driver TNT. A vin-cere non sono stati i più veloci in

assoluto, ma i più attenti a unire abilità al volan-te e capacità di ridurre i consumi, attraversouna guida sicura e rispettosa dell’ambiente. Asfidarsi sono stati 31 campioni nazionali deiPaesi dove è presente TNT, selezionati attraver-so Drive Me Challenge locali, che hanno porta-to a Balocco un gruppo di top driver provenien-ti da 12 nazioni.Tre le categorie in gara quest’anno a rappresen-tare tutto il network road di TNT, che compren-de conducenti di furgoni per le consegne ingiornata, di camion per i collegamenti notturnie, all’interno dei magazzini, operatori di “mulet-ti” per movimentare la merce in transito. Tre‘mondi’ diversi che convivono all’interno del-l’universo TNT. In quest’ottica, il Drive Me

Challenge 2015 ha laureato tre campioni delmondo in altrettante categorie. Oltre al migliordriver di veicoli leggeri sono assegnati, per laprima volta, il titolo di miglior driver di camionpesanti e di miglior “carrellista”, al termine dispecifiche prove effettuate sulla pista diBalocco. Alla fine di tre ore di gara in cui sonostate riprodotte, in modo esasperato, tutte lepossibili situazioni che i driver si trovano adaffrontare nel lavoro di tutti i giorni, sono statiproclamati i vincitori. Nella categoria “van” haprevalso il moldavo, ma italiano d’adozione,Serghei Constantinov, nei mezzi pesanti il belgaRudi Smet, mentre nella gara dei carrelli eleva-tori si è imposto lo svedese Jonathan Annas. Iveco, main sponsor del Drive Me Challenge,ha fornito i Daily e gli Stralis su cui si sonosvolte le gare del Pick Up & Delivery e dellunga distanza. Ogni team è stato valutato suitemi della sicurezza stradale, della customerexperience, del contenimento dei consumi edelle capacità di guida. “Il contenimentodelle emissioni - ha commentato Christophe

Sul proving ground di FCA a Balocco (Vercelli) proclamatii campioni mondiali della competizione internazionaleche premia i numeri uno fra i 45mila driver di TNT.All’Italia è andato il titolo della categoria van

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SFIDA PER IL PODIOA BALOCCO

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La selezione dei concorrenti italiani da inviare a Balocco per il campionato del mondo del Drive Me Challenge di TNT èavvenuta in due fasi. La prima tappa si è svolta a Molteno (Lecco), presso la sede della concessionaria Iveco Tentori. I migliori40 driver del centro-nord Italia – selezionati sulla base dei “livelli di servizio” che indicano le loro performance – si sono sfidatiin cinque prove, di cui quattro dinamiche, come il parcheggio e lo slalom in retromarcia, l’abilità nell'ottimizzazione carico, iltrasporto di merci delicate, ed una teorica. I test hanno valutato complessivamente l’abilità di guida, la conoscenza delleregole del Codice della strada, lo stile di guida e la capacità di gestire situazioni “limite” in tema di merce fragili. Al terminedella giornata è stato proclamato vincitore della prima tappa Serghei Constantinov, driver del partner TNT V.L.Express che, neimesi successivi, si è confrontato in uno spettacolare “one to one” con il migliore tra i colleghi del Centro-Sud, selezionati aRoma presso la “storica” Concessionaria Iveco Romana Diesel. Nella sfida per le regioni del Mezzogiorno svoltasi della capitaleha prevalso Michele Carmellino del partner TNT CO.RE.PA SOC. COOP. A.R.L. attivo a Foggia. E nella finalissima nazionale fraCostantinov e Carmellino si è imposto di un’incollatura il moldavo naturalizzato italiano.

DUE LE FINALI ITALIANE

Nella pagina a fianco, il via a una delle provedurante la finale mondialedel Drive Me Challenge sul circuito FCA di Balocco.A sinistra, un'immaginedella finale italiana,svoltasi a Roma. Sopra, il vincitore deltorneo nazionale SergheiConstantinov (a sinistra),insieme al secondoclassificato, MicheleCarmellino

Boustouller, Amministratore Delegato di TNTItaly - è parte integrante del programmaambientale dell’azienda e i criteri utilizzati nelDrive Me Challenge sono implementati emonitorati anche nella nostra operativitàquotidiana. Si tratta di una competizioneunica nel suo genere, che sintetizza in modoesemplare l’impegno di TNT sui temi dellaguida sicura e sostenibile. Come TNT Italysiamo lieti di aver ospitato un’edizionememorabile sia per l’elevato contenuto tecni-co dei test, sia per le capacità dimostrate dainostri driver ”. “Quest’anno per la prima volta- ha commentato Mihai Daderlat, Business

Director Iveco Mercato Italia e dell’AreaMediterranea - il TNT Drive Me Challenge hascelto i veicoli Iveco come unici protagonistidi questo straordinario contest. Il nostroDaily, vincitore del prestigioso riconoscimen-to di “International Van of the Year 2015”,simbolo dell’Italia che vince su tutta la linea,insieme allo Stralis la cui tecnologia HI-SCR èdisponibile su tutta la gamma dei veicolimedi e pesanti, hanno confermato ancorauna volta il loro valore e l’impegno di Iveco aproporre sempre soluzioni eccellenti sia perl’ambiente sia per la competitività, oggi punticruciali nel mondo dell’autotrasporto”.

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attualità<120° ANNIVERSARIO DELLO STABILIMENTO DI IVECO BUS DI VYSOKÉ MÝTO

Con una settimana di festeggia-menti che hanno visto la parte-cipazione di autorità del gover-no di Praga, dipendenti, clienti,pubblico e giornalisti dellastampa specializzata e locale,Iveco Bus ha celebrato il 120°

anniversario dalla fondazione dello stabilimentodi Vysoké My’�to, nella Repubblica Ceca.All’evento hanno preso parte Jan Hamácek,Presidente della Camera dei Deputati delParlamento della Repubblica Ceca, Andrej Babiš,Ministro della Finanza e Aldo Amati,Ambasciatore Italiano nella Repubblica Ceca. Ad

accogliere gli ospiti, sono intervenuti PierreLahutte, Iveco Brand President, Sylvain Blaise,Responsabile Global Bus CNH Industrial e JiríVanek, Responsabile di Iveco Czech Republic.Con una superficie di oltre 225 mila m2 e unaproduzione di oltre 3mila veicoli l’anno, lo stabi-limento di Vysoké My’�to, principale polo produt-tivo di Iveco nella Repubblica Ceca, è oggi il piùgrande complesso per la costruzione di veicolicommerciali dell’Europa Centrale e dell’Est e trale maggiori realtà produttive di autobus inEuropa. L’impianto di Vysoké My’�to occupa oltre3.100 dipendenti e fornisce lavoro ad altri1.700 addetti grazie ai contratti di subappalto.

Festeggia i 120 anni

dallafondazionel’impianto

di Iveco Busnella

RepubblicaCeca,

dove vienecostruita

la gammaCrosswaydestinata

al mercatointerno

e ai principaliPaesi

europei

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BUON COMPLEANNO

VYSOKÉ MÝTO

NUMERO 112 LUGLIO-DICEMBRE 2015

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‘Oggi Iveco Bus – ha commentato PierreLahutte, Iveco Brand President - contribuiscefortemente alla crescita dell’economia ceca. Nel2014 l’impianto di Vysoké My’�to ha prodotto3.288 autobus, di cui il 94% destinato ai merca-ti europei tra cui, in particolare, Francia,Germania, Benelux, Slovacchia e Italia. Siamomolto orgogliosi di poter festeggiare oggi l’attivi-tà e la continua crescita di questo impianto, cheha un ruolo chiave nell’economia del Paese.Uno stabilimento in cui Iveco ha fatto il piùimportante investimento che un’azienda possafare: investire nel futuro’. Fu Josef Sodomka, arti-giano e imprenditore, a iniziare la propria attivitànel 1895 a Vysoké My’�to e a segnare così l’ini-zio della storia dello stabilimento. L’azienda dellungimirante imprenditore ceco è diventata neltempo uno dei principali hub della produzione diautobus e, attraverso i diversi marchi che si sonosucceduti nel corso degli anni fino a Iveco Bus,ha segnato la storia economica del Paese. AVysoké My’�to Iveco Bus produce principalmentei Crossway, veicoli di punta dell’offerta di prodot-to per i collegamenti interurbani, nati proprionello stabilimento ceco.

CROSSWAY E TRAZIONI ALTERNATIVEConcepito per il trasporto interurbano e scola-stico, grazie alle sue qualità di mezzo affidabilee polivalente, il Crossway è oggi il modello lea-der nel proprio segmento in Europa, con oltre24mila unità prodotte, di cui oltre 3.200 nelcorso del 2014. “Il Crossway - ha commentatoSylvain Blaise, Responsabile Global Bus CNHIndustrial - è una pietra miliare nella storia diVysoké My’�to, ed in assoluto è stato il veicoloche maggiormente ha contribuito a raggiunge-re la cifra record di un totale di 120 mila auto-bus prodotti nello stabilimento dalla sua fonda-zione”. Nel suo intervento Blaise ha, inoltre,posto l’attenzione sulle forti radici su cui sifonda la storia di Iveco Bus, ma anche sul futu-ro del brand, con un focus sugli aspetti di pro-dotto e di mobilità sostenibile e sulla leader-ship europea nel settore delle trazioni alterna-tive, e del metano in particolare. ‘Molte città inEuropa – ha commentato Blaise – stanno inve-stendo nel gas naturale e nell’ibrido e noi sup-portiamo questa scelta virtuosa con i nostriveicoli. Iveco e Iveco Bus sono leader europeinel settore dei mezzi alimentati a gas naturale,con oltre 25 anni di esperienza”. Gli ospiti inter-venuti ai festeggiamenti hanno potuto compie-re una visita guidata allo stabilimento e assiste-re a una presentazione sulla storia di Iveco Buse sulla sua attuale posizione come uno dei lea-der nel settore in Europa. La celebrazione dei120 anni di Vysoké My’�to è stata anche l’occa-sione per la presentazione di Aleš Loprais, il

pilota ceco entrato ufficialmente a far parte delTeam Petronas- De Rooy-Iveco, a confermaulteriore del forte legame tra Iveco e laRepubblica Ceca. Presentando il pilota, PierreLahutte ha commentato: “Da oggi, Aleš gareg-gerà con i colori di Iveco e con quelli dellaRepubblica Ceca nel mondo e potrà contaresul tifo degli oltre 3.100 dipendenti di VysokéMy’�to”. Tra i veicoli delle gamme di Iveco eIveco Bus esposti per l’occasione, ad attirarel’attenzione è stato soprattutto l’IvecoPowerstar – il camion che ha affrontato le stra-de più impegnative al rally più famoso delmondo, la Dakar sudamericana.

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In occasione dei festeggiamenti per i 120 anni di Vysoké Myto è avvenuta lacerimonia di consegna del 120 millesimo autobus uscito dalle catene di mon-taggio dello stabilimento di Iveco Bus della Repubblica Ceca. Si è trattato di unCrossway Pop, acquistato dall’operatore francese Voyages Inglard basato adAire-sur-la-Lys, nella regione Nord-Passo di Calais. La società transalpina, cheha una flotta di circa 180 veicoli, è uno dei principali operatori locali del traspor-to scolastico, un settore d’attività nel quale movimenta circa 20 mila studenti algiorno. Molteplici sono le ragioni che hanno indotto Olivier Inglard, titolare del-l’azienda, a scegliere gli interurbani della gamma Crossway. Le motivazioni spa-ziano dalle qualità intrinseche di comfort di marcia dei Crossway, ampiamenteapprezzate dagli utenti, ai bassi consumi delle motorizzazioni Euro VI e all’ele-vato grado d’affidabilità dimostrato dai veicoli. Ma non bisogna scordare l’eleva-to valore residuo al termine del primo ciclo di vita operativa e i servizi di post-vendita offerti dal concessionario locale di Iveco Bus, SPL.

UN CROSSWAY POP MOLTO SPECIALE

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attualità<SOLUTRANS DI LIONE

Iveco ha presentato all’edizione 2015 del Solutrans diLione, il Salone della Federazione francese dei carroz-zieri, l'intera gamma di veicoli e di servizi dimostrando,con i 19 mezzi esposti, – 11 sullo stand e 8 in una pistadi prova esterna - il proprio impegno tecnologico per lariduzione del Total Cost of Ownership (TCO) e pergarantire la sostenibilità del trasporto su gomma. Un

impegno testimoniato su più fronti con l’offerta di mezzipesanti con motorizzazioni Hi-SCR Euro VI, prive di sistema diricircolo dei gas di scarico e con filtro anti-particolato a rige-nerazione passiva, con i propulsori Natural Power alimentati agas naturale compresso (CNG), proposti sui Daily, Eurocargo e

Stralis, con l’innovativo cambio automatico Hi-Matic a 8 rap-porti e con il concept Vision, dedicato alla mobilità del futuro.La star del Salone è stata, ovviamente, il Nuovo Euocargo, il‘Camion che piace alla città’, fresco del titolo di InternationalTruck of the Year 2016, assegnatogli – proprio in occasionedel Solutrans - da una giuria di 25 giornalisti internazionalidelle principali testate del trasporto su gomma. Questo quar-to successo arriva dopo i premi “International Truck of theYear 2013” vinto dallo Stralis, “International Van of the Year2015” conseguito dal Daily e “International Coach of the Year2016” ottenuto quest’anno dal Magelys di Iveco Bus. Tutto ciòrappresenta un importante riconoscimento dell’eccellenza

IL TRASPORTOSI FA GREENOltre al Nuovo Eurocargo, esposti i leggeri della gamma Daily, i pesantidella serie Stralis, le versioni con motorizzazioni a gas naturale compresso(CNG) o liquefatto (LNG) e il concept Vision a ridotto impatto ambientale

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tecnologica di Iveco, volta asalvaguardare l'ambiente eridurre i costi d’esercizio deiveicoli. La gamma NuovoEurocargo era presente sullostand Iveco con un 140E25Pfurgonato per missioni didistribuzione, con un cabina-to a telaio ribassato120EL21P CNG NaturalPower, dotato di motorizza-zione a gas naturale com-presso, e con un 160E28P acabina lunga. Sulla pistaesterna, invece, erano adisposizione degli operatoridel trasporto un 75E21 di 7,5tonnellate, allestito concisterna per GPL, un12EL21P CNG Natural Powercassonato e un 180E32P di18 tonnellate di massa totalea terra, dotato di cassone ribaltabile. Ben rappresentata alSalone francese anche la gamma leggera Daily, che compren-deva un 35S213 doppia cabina con cassone, dotato di cam-bio automatico a 8 rapporti Hi-Matic, un furgone 35S21 Hi-Matic e un 70C21 con allestimento bisarca (sempre concambio Hi-Matic), personalizzato con il logo degli All Blacks.

IMPEGNO, AFFIDABILITÀ, PRESTAZIONI E SPIRITO DI SQUADRAUn logo che ricorda la rinnovata partnership di Iveco con lasquadra neozelandese di rugby, che si è concretizzata nellamessa a disposizione degli All Blacks di tre minibus Daily edi un Magelys per il trasporto del team e come supportologistico, durante il campionato del mondo di rugby svolto-si nel recentemente nel Regno Unito. Pierre Lahutte, IvecoBrand President, ha dichiarato: “Siamo doppiamente fieri.Prima di tutto, di essere tra i sostenitori ufficiali degli AllBlacks in Europa. In secondo luogo, perché i nostri duegrandi campioni, il Daily, ‘International Van of the Year2015’, e il Magelys, ‘Coach of the Year 2016’, hanno accom-pagnato i campioni del mondo verso un nuovo successo.Impegno, affidabilità, prestazioni e spirito di squadra: sonoquesti i valori che hanno guidato la leggendaria squadraneozelandese verso la vittoria, valori cui Iveco s’ispira total-mente per soddisfare i propri clienti, continuamente e quo-tidianamente”. La gamma pesante Stralis era rappresentatasullo stand del Solutrans da un Hi-Street 190S42 cisterna-to, da un trattore full optional Hi-Way 440S56TP in serielimitata Le Mans e da un Hi-Road 440S3 TP LNG NaturalPower, leader di mercato in Francia e in Europa nel compar-to dei camion con motorizzazioni a gas naturale.

TECNOLOGIE DI PUNTA PER TUTTI I VEICOLIAl Salone della Federazione francese dei carrozzieri, Iveco hapresentato anche tre tecnologie esclusive, che trovano appli-cazione in diversi segmenti dell’offerta di prodotto: le moto-rizzazioni diesel Euro VI Hi-SCR, senza ricircolo dei gas di

scarico e con rigenerazione solo passiva del filtro anti-parti-colato, i propulsori Euro VI a gas naturale o a bio-metanocompresso o liquefatto e il cambio automatico Hi-Matic a 8rapporti, proposto sulla serie Daily. Già noti per la loro affida-bilità, prestazioni e consumi ridotti, i motori Tector e CursorEuro VI, le cui potenze vanno da 160 a 560 Cv, sono carat-terizzati dall’esclusiva tecnologia Hi-SCR di FPT Industrial. Èuna soluzione che non modifica il processo di combustione,che rimane ottimizzato in funzione delle prestazioni e dellariduzione dei consumi. L’abbattimento degli inquinanti è affi-dato al sistema di post-trattamento dei gas, costituito da uncatalizzatore ossidante (DOC), da un filtro anti-particolato arigenerazione passiva, da un condotto a elevata turbolenzanel quale viene nebulizzata una miscela di acqua e urea, daun catalizzatore SCR (che converte gli ossidi d’azoto conun'efficienza superiore al 95%) e da un catalizzatore finale(CUC) che elimina l’ammoniaca in eccesso. I vantaggi dellasoluzione HI-SCR sono molteplici: spaziano dalla semplicitàcostruttiva al peso ridotto, all’efficienza dei consumi. Inoltre,non è richiesta l’installazione (come invece avviene per imotori dotati di sistema di ricircolo EGR) di radiatori frontalidi dimensioni maggiorate per disperdere il carico termicogenerato dal propulsore. Ugualmente innovativi ed efficientisono le motorizzazioni a gas naturale. Ne è un esempio ilCursor 8 CNG Euro VI, privo di dispositivo di ricircolo dei gasEGR, di catalizzatore SCR e di filtro anti-particolato, che nonha bisogno di nessun additivo grazie a un processo di com-bustione ottimale ed efficiente della miscela aria-metano inproporzioni stechiometriche. Alimentabili al 100% con il bio-metano, carburante prodotto dalla valorizzazione dei rifiuti, iveicoli CNG di Iveco garantiscono, in questo caso, un bilan-cio neutro delle emissioni di CO2 e rappresentano un passosignificativo nel processo di transizione verso le fonti di ener-gia più sostenibili rispetto al petrolio. La leadership europeadi Iveco nel settore delle trazioni alternative è confermatadagli oltre 8.500 veicoli commerciali e mezzi pesanti e più di5.500 autobus in circolazione con motorizzazioni a gas natu-rale, catene cinematiche ibride o elettriche.

Nella pagina a fianco, uno schieramento di nuovi Eurocargo con motorizzazioni diesel e CNG.Sopra, un Daily Hi-Matic con cambio automatico a otto rapporti

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protagonisti<

L’ITALIA CHE VINCECinque trattori Stralis Hi-Way Euro VI si aggiungono al parco macchinedell’azienda di San Vito dei Normanni (Brindisi) che continua il lungorapporto di fedeltà con il marchio Iveco iniziato negli anni ’70

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FRATELLI IAIA

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Un’azienda di famiglia che ha sempre acquistatocamion Iveco perché ne apprezza i numerosipregi, perché è orgogliosa di comprare italiano eperché, negli anni, ha instaurato un rapporto difiducia con la concessionaria di riferimento, laSaicar di Lecce. Sono queste le motivazioni del-l’acquisto di cinque trattori Stralis Hi-Way Euro VI

da parte della Fratelli Iaia di San Vito dei Normanni (Brindisi).L’azienda pugliese, che ha una flotta costituita da un centinaio diveicoli delle gamme Daily, Eurocargo e Stralis, è attiva in settoridiversificati del trasporto su gomma. Opera, infatti, nell’intermoda-lità, nella movimentazione degli sfusi, delle merci pericolose cherichiedono la certificazione ADR ma, soprattutto, nel trasporto enella logistica in regime di temperatura controllata di prodotti ali-mentari deperibili. Nel portafoglio clienti della società pugliese, cheha circa 120 dipendenti, figurano nomi d’eccellenza, come laFerrero, la Parmalat e il gruppo Eni. “Abbiamo comperato i nuoviStralis 440S50 motorizzazione Cursor 13 Euro VI da 500 Cv, - spie-ga Francesco Iaia, figlio di Vito Iaia, uno dei fondatori dell’azienda -per diverse ragioni. Prima di tutto, abbiamo un rapporto più chetrentennale con la casa italiana e una lunga e positiva collaborazio-ne con la concessionaria Iveco di riferimento, la Saicar di Lecce. Cipiace, inoltre, l’idea di comprare un prodotto nazionale, di cuiabbiamo avuto modo di toccare con mano il livello qualitativo. Deinuovi Stralis Euro VI abbiamo apprezzato soprattutto i consumicontenuti, inferiori a quelli delle versioni Euro V, e le qualità delcambio automatizzato, adottato sui nostri veicoli già a partire dal2008. Poi, conta l’affidabilità. Il trasporto di prodotti alimentari inregime di temperatura controllata richiede, infatti, veicoli con unelevato tasso di disponibilità per rispettare i rigorosi tempi di con-segna, proprio come gli Stralis Hi-Way Euro VI. Un altro aspettoaccuratamente valutato dal management dell’azienda al momentodell’acquisto è stato l’assistenza post-vendita. Anche da questopunto di vista, le nostre precedenti esperienze con la rete assisten-ziale Iveco sono state più che positive. Questa nuova tappa nelcammino di sviluppo della Iaia - conclude Francesco - è dedicataa Vito Iaia, mio padre e uno dei fondatori, insieme al fratelloAnnibale, della società. È stata la sua passione, l’amore per la pro-fessione di trasportatore - il termine è più che appropriato - a fardecollare la società e a porre le basi per i traguardi di oggi”.La concessionaria di riferimento La Saicar nasce nel 1978 e diven-ta, nel corso degli anni, un’azienda solida con una presenza capil-lare su tutto il territorio di Lecce, Brindisi e Taranto, grazie alla lungaesperienza acquisita nel settore dei veicoli industriali. È una con-cessionaria sorta per volontà di Giulio Musca, attualmente affianca-to dai figli Angelo, Antonio e Francesco. Oggi la Saicar è una con-cessionaria con un’elevata quota di immatricolazioni nel territoriodi riferimento in tutti i segmenti di mercato. Con la nuova strutturainaugurata nell’ottobre del 2003 a Lecce, la Saicar può contare suun moderno impianto di 22 mila m2 e su un'officina di 2 mila m2,dotata di tre carri ponte e strumentazioni all'avanguardia nella dia-gnostica (Modus, I.W.T., IT2000 e Easy). Completano il tutto un’areadi 10 mila m2 per l’esposizione dei nuovi veicoli, un piazzale di7mila m2 per i camion di seconda mano del programma UsatoPIus, un magazzino ricambi di 600 m2 su due piani e i nuovi ufficidirezionali. Attualmente, la Saicar ha un organico di 28 dipenden-ti, fra impiegati amministrativi, magazzinieri e tecnici d’officina.

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A fianco, i nuovi trattori Stralis Hi-Way consegnati alla Fratelli Iaia. In alto,Vito Iaia, uno dei fondatori dell’azienda di San Vito dei Normanni (Brindisi)

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protagonisti<

NUOVAENERGIAIN CANTIERE

Importantefornitura

di Trakker e di Daily

all’impresatoscana

attiva nellacostruzione

d’infrastrutture,nelle bonifiche

ambientali,nelle

demolizioni e nel recupero

degli inerti.Perché

sono stati scelti

i camion di Iveco

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VARVARITO LAVORI

La concessionaria Iveco Ghettidi Sesto Fiorentino (Firenze)ha recentemente completatoun’importante fornitura dimezzi da cantiere allaVarvarito Lavori di Firenze,un’impresa attiva nella costru-

zione d’infrastrutture, nel movimento terra,nelle bonifiche ambientali, nelle demolizionie nel recupero degli inerti. L’azienda toscana

ha ricevuto quattro cabinati Trakker 8x4410E50 allestiti con cassone ribaltabile, untrattore Trakker 720E50 6x4 per il traino dicarichi eccezionali, due Daily 35S15 doppiacabina con cassone fisso telonato, un Dailycassonato e un altro Daily 35C15 attrezzatoa officina mobile. La fornitura dei veicoligiunge in un momento favorevole per ilcomparto delle macchine movimento terra –e, quindi, per le imprese di costruzione –

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che ha fatto registrare nel terzo trimestre diquest’anno un incremento delle vendite diquasi il 43% rispetto all’analogo periodo del2014. “I Trakker 8x4 cassonati – spiegaAngelo Varvarito, titolare dell’azienda tosca-na – vengono utilizzati, a pieno carico incompiti heavy duty, per gli sbancamenti diterra e ghiaia legati alla costruzione di untratto autostradale, con percorrenze medieannue attorno ai 40-50mila chilometri. I Daily, invece, sono adibiti al trasporto delpersonale specializzato sui cantieri (soprat-tutto i doppia cabina), agli interventi dimanutenzione sui macchinari e per il riforni-mento del carburante. La scelta dei mezzi diIveco è legata alla qualità e all’affidabilità delprodotto, fattori riscontrati sul terreno dopo iprimi mesi d’attività in condizioni operativereali. Il fatto curioso, almeno dal punto divista storico, – conclude Varvarito – è chel’azienda ha iniziato la propria attività nelcampo delle costruzioni con un antenato deimoderni Trakker. Il primo camion era, infatti,un Fiat 642 allestito con cassone ribaltabile,che venne successivamente sostituito da unaltro 642”. Il principale settore d’attività dellaVarvarito Lavori è quello della costruzione diopere sia urbane, sia extraurbane. Graziealla lunga esperienza acquisita, realizza percommittenze pubbliche e private, opere

idrauliche, acquedotti, fognature, discariche,opere stradali, ponti, viadotti, gallerie, movi-mento terra, opere e strutture speciali nelsottosuolo, opere d’ingegneria naturalistica,ripristini e protezioni ambientali, verde earredo urbano e impianti sportivi. Le attivitàin campo ambientale si estendono anche alsettore delle bonifiche di suoli e sottosuoli.Dove sono presenti attività industrialidismesse, depositi di combustibili interrati,aree destinate alla variazione della destina-zione d’uso, la Varvarito Lavori interviene siaa livello di progettazione attraverso la realiz-zazione di Piani di caratterizzazione, analisidel rischio specifico e progetti di Bonifica,sia a livello di esecuzione degli interventi.Grazie alla dotazione di moderni macchinarie tecnologie e al personale qualificato,l’azienda toscana è leader nel settore delledemolizioni. Ogni demolizione viene studia-ta e progettata nei minimi dettagli e ne vienevalutato l’impatto ambientale. Il materiale dirisulta è successivamente trasportato per losmaltimento o il recupero. Un’attività, que-sta, iniziata nel 1998, trattando sia gli inertiprovenienti dalle commesse aziendali, siaquelli generati da altre aziende edili. Il mate-riale, prima di essere sottoposto a tratta-mento, è analizzato per accertarne la con-formità alla vigente normativa ambientale e,solo dopo questa verifica, è ammesso alprocesso di recupero. La fornitura deiTrakker e dei Daily è stata curata dalla con-cessionaria Iveco di riferimento, la Ghetti,che opera con due sedi nelle province diFirenze e di Arezzo. La Ghetti, che gestiscedue magazzini di distribuzione dei ricambi,coordina le attività di 11 officine autorizzatedislocate lungo i principali assi di comunica-zione toscani. La concessionaria IvecoGhetti commercializza circa 500 veicoli l’an-no di nuova fabbricazione e oltre 600camion di seconda mano.

Nella pagina a fianco, lo schieramento dei nuovi Trakker della Varvarito Lavori.Sotto, la cerimonia di consegna dei veicoliad Angelo Varvarito (a destra), titolaredell'azienda toscana

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protagonisti

DUE STRALIS PERL’ANNIVERSARIO

L’Autotrasporti Virgili festeggia i quarant’anni d’attività con l’acquisto di due Stralis 260S56 per potenziare la flotta. Una lunga storia di fedeltà al brand Iveco e alla concessionaria di riferimento, la Strappini

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AUTOTRASPORTI VIRGILI

Le ricorrenze e i rapporti per-sonali sono molto importantinel nostro paese. Lo dimostral’incontro conviviale fra i tito-lari di un’azienda di trasporto– l’Autotrasporti Virgili diAllerona Scalo (Terni) – e

quelli di una concessionaria Iveco – laStrappini di Spello – per festeggiare dueavvenimenti: i quarant’anni d’attività dellaVirgili, che segnano anche la fedeltà albrand italiano e alla concessionaria di riferi-

mento, e la consegna di due nuovi Stralis260S56 alla società di Allerona Scalo. Gli Hi-Way 6x2, che sono entrati a far partedel parco veicoli della Virgili costituito da 12camion, vengono utilizzati per il trasportodel marmo, in blocchi, lastre o semi-lavora-ti, dall’Umbria verso le regioni del Nord odalle aree di origine a Carrara o nel verone-se, verso le zone di distribuzione, situate inToscana, Emilia Romagna, Marche eAbruzzo. Poiché gli autotreni della societàdi Allerona Scalo viaggiano quasi sempre a

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pieno carico con percorrenze di 100-110 milachilometri l’anno, la scelta della motorizzazio-ne è caduta, ovviamente, sul Cursor 13 EuroVI più prestazionale capace di 560 Cv e2.300 Nm di coppia di picco. ‘Compriamocamion Iveco – precisa Giovanni Virgili, fon-datore dell’azienda – da sempre, cioè daquando siamo entrati nel mercato dell’auto-trasporto quarant’anni fa. Li conosciamomolto bene, ne apprezziamo le qualità, iricambi sono facilmente reperibili a costicontenuti. E, soprattutto, c’è un rapportod’amicizia che si è instaurato con i titolaridella concessionaria Iveco di riferimento, laStrappini, alla cui officina ci appoggiamoper i tagliandi e per gli interventi più com-plessi, mentre per i controlli di routineabbiamo un’officina interna”. Tanti anni diattività sul mercato per un’azienda, portanocon loro inevitabilmente storie vissute ericordi che s’intrecciano con la realtà delnostro paese, del suo sviluppo e dei suoimomenti di difficoltà e di entusiasmo.C’è tutto questo nella storia di GiovanniVirgili, fondatore della Autotrasporti Virgili,che quest’anno festeggia i 40 anni di vita.L’idea nasce alla fine degli anni 50’, quandola situazione socio-economica italiana è inforte evoluzione. Il boom industriale è alle porte e Giovanni,come tanti altri, sogna di cambiare vita,decidendo di abbandonare la campagnaper dedicarsi ad altro. Inizia, quindi, a lavo-rare come autista di mezzi pesanti, dedican-dosi a un’attività resa difficile dai collega-menti stradali ancora precari, dai fondi nonasfaltati, dai camion poco affidabili e dallanecessità, che allora era una realtà quotidia-na, di effettuare riparazioni improvvisate on

the road. Ma lo spirito pionieristico e l’entu-siasmo per un'Italia tutta da costruire fecerosuperare ogni difficoltà, tanto che nel 1975Giovanni Virgili decise di aprire la propriaazienda, “esattamente il 12 marzo” – ricordacon orgoglio- custodendo quella data comeuna ricorrenza speciale, al pari di quellefamigliari. La storia dei successivi 40 anni èstata un susseguirsi di tappe che hannoconsentito di superare le difficoltà dei perio-di più bui e di cavalcare lo sviluppo deglianni buoni, in simbiosi con la storia d’Italiadegli ultimi decenni. L’azienda nata da un’aspirazione del fonda-tore Giovanni, tuttora in piena attività affian-cato dai figli, può contare oggi su una sedelogistica situata ad Allerona Scalo (Terni), unimportanteparco di pesanti stradali, intera-mente Iveco, e un portafoglio clienti cheannovera gruppi internazionali del settoredella produzione di marmi. Alla cerimonia di consegna dei due nuoviStralis – che è stata anche l’occasione per ildono di una targa di riconoscimento al tito-lare per la fedeltà al brand Iveco e alla con-cessionaria – sono intervenuti AlbertoStrappini della concessionaria Iveco di rife-rimento, Alessandro Damiani, District mana-ger di CNH Industrial, Antonello Caldarola,Service zone manager di CNH Industrial, eGiovanni, Claudio e Fabrizio Virgili. LaStrappini è concessionaria Iveco dal 1980,ma è attiva sul mercato dal 1942. Operanelle province di Viterbo, Terni, Rieti eL’Aquila con quattro sedi: a Orte (Viterbo), aTerni, a L’Aquila e a Spello (Perugia), che è lasede storica dove è ubicato anche il centrousato. Coordina, inoltre, l’attività di 11 offici-ne autorizzate.

Nella pagina a fianco, lacerimonia di consegnadei nuovi Stralis, pressola sede dell'AutotrasportiVirgili. Sotto, unoschieramento dei veicolidella flotta dell'aziendadi Allerona Scalo (Terni)

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attualità<NUOVO BUS ELETTRICO DI HEULIEZ BUS

Heuliez Bus, leader francese nelle tecnologieibride per gli autobus e brand di CNHIndustrial, ha recentemente presentato unautobus 100% elettrico, il GX ELEC, che saràtestato dall'operatore dei trasporti pubblici diParigi RATP. Nel corso della conferenza-stam-pa di presentazione, che si è svolta presso lo

showroom parigino del Motor Village lungo gli Champs-Élysées,è stato anche possibile provare il veicolo per le strade di Parigi.Per il brand francese, il GX ELEC è la più recente realizzazione,che testimonia il proprio impegno nella progettazione di trazio-ni alternative al gasolio per i mezzi di trasporto. Con oltre a 400autobus ibridi venduti fino a oggi, Heuliez Bus s’impegna a for-

nire alternative reali ai carburanti di origine fossile. I nuovi veico-li a zero emissioni in ambito locale riducono la produzione digas serra, l'inquinamento acustico e le vibrazioni. La nuovagamma, progettata per soddisfare le esigenze dei trasporti urba-ni di oggi, utilizza un sistema di ricarica notturna con pre-riscal-damento presso il deposito durante i mesi invernali. HeuliezBus, che può contare su oltre 440 addetti, ha una quota di mer-cato di circa 26% in Francia. Nello stabilimento francese diRorthais sono concentrate le attività ricerca e sviluppo, produ-zione, vendita, assistenza post-vendita, formazione, ricambi,acquisti e risorse umane. Sul canale YouTube di CNH Industrialhttp://bit.ly/GX-ELEC è possibile guardare un video per scopri-re tutte le caratteristiche della gamma GX ELEC.

IL TUTTO ELETTRICOMADE IN FRANCESi chiama GX ELEC il nuovo autobus a trazione elettrica presentato in Francia da Heuliez Bus, brand di CNH Industrial, leader nelle tecnologie ibride per i veicoli di trasporto pubblico

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