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www.amicidelcuorealtovicentino.orgFederata a “Triveneto Cuore” - Aderente al “Conacuore”

L’informacuoreLuglio – Agosto 2011

Anno X – n° 4

Mattinata di Prevenzione a Velo d’Astico il 4 giugno 2011

Festa del Volontariato Villaverla - 5 giugno 2011

Editoriale del Presidente

“……le organizzazioni di volontariatocollaborano con le realtà e leistituzioni…

Care Amiche, Cari Amici,

recentemente un Socio ha riferito accadimenti e considerazioni, chefacciamo nostri e che sotto descriviamo, in merito al rinnovo della patentedi guida presso la Commissione Medica Locale di Vicenza - serviziogestito dall’ULSS 6 di Vicenza.Il nostro Socio ha scaricato dal sito dell’ULSS 6 di Vicenza il modulo dirichiesta visita inviandolo per posta raccomandata; questo sito nonsegnala la necessità di prenotare la visita con almeno quattro mesi dianticipo – informazione tuttora mancante – con conseguente scadenza divalidità della patente e necessità di richiedere un permesso provvisoriopresso gli Uffici della Motorizzazione Civile di Vicenza con ulteriore spesae perdita di tempo.Il giorno fissato per la visita, si è recato negli Uffici della CommissioneMedica Locale di Via 4 novembre a Vicenza, che presenta scomodità diparcheggio e a pagamento, ed ha aspettato il suo turno. Almeno unacinquantina i presenti provenienti dai vari Comuni della provincia, conposto in piedi perché le seggiole erano insufficienti. L’ambientazione nonè certamente adeguata alla zona moderna e diffusamente industrializzatanella quale viviamo.L’insieme delle persone si presentava preoccupato, triste e rassegnatocome in attesa di una sentenza dall’esito quanto mai incerto. Emergeva anche il grande spreco di tempo, di energie e di denaro.E’ stata riferita la sensazione che le persone presenti fossero al serviziodella struttura pubblica e non viceversa: la struttura pubblica deve essereal servizio dei cittadini malati ed anziani.

Poiché ci pervengono frequenti lamentele, abbiamo ritenuto opportunoproporre alla Vostra attenzione le seguenti considerazioni:

questa situazione non è più accettabile nel terzo millennio, non è possibilenon favorire malati già penalizzati da patologie croniche ed anziani. Sappiamo perfettamente che la patente non è un diritto maun’autorizzazione che viene concessa a coloro ritenuti in grado di guidarema non comprendiamo perché una persona colpita da patologie debbaessere costretta a recarsi al di fuori della propria ULSS spendendo tempoe denaro, considerati i momenti non certo facili che stiamo vivendo. Seandiamo a leggere i dati forniti lo scorso mese di giugno dall’ISTAT, quasila metà dei pensionati italiani ha un reddito inferiore ai 1000 euro: diquesti il 14,7% ha redditi inferiori ai 500 euro. La denominazione che appare nel sito e sulla carta intestata è“Commissione Medica Locale” e non provinciale e quindi dovrebbeoccuparsi esclusivamente dei residenti nel territorio dell’ULSS 6.Auspichiamo che i residenti nel territorio dell’ULSS 4 possano disporreinvece di una propria Commissione Medica Locale.Sappiamo bene come i conti aziendali debbano essere costantemente eattentamente valutati – soprattutto in tempi di difficoltà finanziarie maquesto vale anche per i singoli cittadini –, riteniamo però che il beneficioche ne conseguirebbe dal poter disporre di una nostra CommissioneMedica Locale sarebbe ben superiore ai costi sopportati.La soluzione di questa problematica costituirebbe quindi un concreto erilevante passo in avanti a favore dei malati cronici e degli anzianiappartenenti alla Comunità dell’Alto Vicentino con un costo prossimo allozero. La nostra Associazione si è già resa interprete di queste esigenze neiconfronti della Direzione Generale dell’ULSS 4 e ci è stato riferito chesono già state esperite azioni nei confronti della Direzione Generaledell’ULSS 6: aspettiamo di vedere quali saranno i risultati.Alla nostra Associazione interessa far risparmiare tempo, denaro e disagiai Soci, ai cardiopatici ed alla platea più vasta degli anziani dell’AltoVicentino che già patiscono le difficoltà derivanti dalle patologie di cuisono portatori.

Adriano Pastore

PS: in corso di stampa ci è pervenuta, da parte del Direttore Sanitario dr.Roberto Toffanin, la notizia che la Direzione Generale dell’ULSS 6 diVicenza ha accettato la richiesta della nostra ULSS 4 Alto Vicentino di

istituire una propria autonoma Commissione Medica Locale per il rinnovodelle patenti. Questa sarà operativa con il prossimo mese di ottobre – almassimo entro il corrente anno – per cui non sarà più necessario andare aVicenza.Ringraziamo calorosamente - anche a nome di tutti coloro che finora sisono sobbarcati spese e disagi - il Direttore Generale dr. ErmannoAngonese, il Direttore Sanitario dr. Roberto Toffanin e tutti i collaboratoriche si sono impegnati a raggiungere questo importante e annoso obiettivo.

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Il Consiglio Direttivo è lieto di porgere un caloroso “benvenuto” ainuovi Soci:

Caldogno: Pigozzo FernandoCalvene: Cappozzo DomenicoCarrè: Dagli Orti MirellaCogollo del Cengio: Colombo GrazianoLugo di Vicenza: Pasin Giuseppe, Savio Luciano Malo: Casara AnnamariaMarano Vicentino: Gasparin FernandaMonte di Malo: Movileanu VasileSantorso: Broccardo Mariano, Gaspari Raffaella, Tonin BartolomeoSan Vito di Leguzzano: Guglielmi FlorindoSchio: Campese Giorgio, Carollo Albano, Cazzola Mario, Fistarol Renata, Reghellin Giulio, Sartori Giorgio, Scortegagna Alberto, Stanojevic Mladjan, Tenin SeverinoThiene: Danieli Elsa, Munaretto Vittorio, Rossi Giovanni Battista, TestolinRenato, Trabaldo EmiliaVelo d’Astico: Dalla Via Elio, Ceri Antonella, Dal Collo Stefano, Osele Roberto, Pettinà Giorgio e Zordan RuggeroVillaverla: Peron LuigiZanè: Maculan Antonio

Los Angeles – Amazonas – Perù

C’è un villaggio nella selva peruviana chiamato “Los Angeles”; la scuolaa disposizione era fatiscente ma con la buona volontà dei residenti el’impegno di molti in Italia si è riusciti a costruire una scuola in muraturasemplice ma funzionale.Considerando il diritto all’istruzione un bene primario, equiparabile ecomplementare al diritto alla salute, il Consiglio Direttivo della nostraAssociazione ha erogato un contributo destinandolo, in via esclusiva, alfinanziamento dell’arredamento della biblioteca considerata parteintegrante dell’edificio scolastico. Ora la scuola è stata completata per cui vi mostriamo alcune foto dellascuola e della biblioteca.

Adriano Pastore

MILLE KG DI LEGGEREZZA Ho una bella storia da raccontare, unastoria che sa d’entusiasmo, di gioia di vivere,di determinazione, di ringraziamento, diricerca dell’ani-ma, di soddisfazione.Vincenzo è un nostro Socio, la sua esperienzaè già stata raccontata dalle pagine del nostronotiziario. Per chi non avesse avuto lapossibilità di leggerla, ricordo brevemente

che lui è un trapiantato di cuore, una persona che ha visto la morte infaccia e che ha ripreso a vivere grazie alla donazione d’organi da parte diun giovane deceduto a causa di un incidente. Dopo il trapianto lui haamato la vita ancor più di prima. Aveva promesso a sé stesso che, appenariacquistate le forze, sarebbe andato a fare il cammino verso Santiago deCompostela, in Galizia, nel nord ovest della Spagna. Il 16 maggio scorso,Vincenzo è partito, con il suo zaino di nove kg in spalla e con nel cuoremille kg divisi fra entusiasmo, convinzione e determinazione. Ma quelpeso racchiuso nel petto non era affatto ingombrante anzi, era leggerocome piuma al vento; sono i cuori vuoti ad essere davvero pesanti. Èpartito da solo, con in testa il desiderio e il bisogno di meditare, pregare,ringraziare per aver ritrovato la vita, per mettersi alla prova, pronto edeterminato ad affrontare il lungo cammino con la sola compagnia dei suoipensieri. Lui però solo non è mai stato. Durante il percorso ha incontratonuovi amici di tutte le nazionalità e ognuno aveva una propria storia daraccontare. Si trattava prevalentemente di persone provate, in un modo onell’altro, da vicissitudini e difficoltà importanti affrontate nella vita;persone che sentivano la necessità di dimostrare riconoscenza a Chi liaveva aiutati a proseguire. Quella “solitudine” si è ben prestotrasformata in amicizia, colloquio, confidenze, regalando e ricevendo fortiabbracci. Commovente l’incontro con una coppia spagnola che faceva ilcammino in omaggio al proprio figlio morto 8 anni prima perun’emorragia cerebrale. A seguito del tragico evento, avevano donato tuttigli organi che era possibile donare e grazie a questo gesto, sette personeavevano ritrovato la vita. Vincenzo in quel momento ha sentito battereforte il cuore, con vigore ancor maggiore del solito, come se quel lorofiglio fosse entrato nel suo petto e stesse tra-smettendo segnali di vita sia alui che ai suoi genitori. Inevitabile un abbraccio, che, senza bisogno diparole, sapeva raccontare con il respiro dell’anima tutto ciò che la voce

non sa esprimere. Vincenzo ha naturalmente incontrato anche difficoltà.Già al secondo giorno di cammino ha dovuto combattere con un intensodolore al ginocchio, ma non si è arreso. Grazie a degli antidolorifici esoprattutto alla sua grande buona volontà, ha deciso di proseguire a unamedia di 27 km giornalieri, raggiungendo anche punte di 40. Così, passodopo passo, è riuscito a coprire una distanza di 800 km. Vincenzo inquell’occasione è stato un cittadino del mondo, non era di Schio, néitaliano, né europeo, lui viveva in questa terra, che è la terra di tutti noi eche, nonostante ci presenti a volte delle difficili prove da superare, si faamare grazie al sole che ci regala, alla pioggia, agli alberi, ai fiori o per lacommozione, per gli abbracci, per l’amicizia, per un sorriso che ci faincontrare lungo il per-corso della nostra vita. A metà del suo camminosi è unito un altro nostro socio di Schio, il signor Faone, uno splendido81enne positivo e volitivo che, se pur cardiopatico, non ha avuto timore adaffrontare una camminata di 330 km. Insieme sono giunti a Santiago ilgiorno 16 giugno. Era passato esattamente un mese, e in quei trenta giornialtre emozioni si sono inserite nel loro cuore. Un cuore vero non è maiabbastanza pieno, trova sempre nuovi spazi dove custodire ciò che di bellola vita ci sa offrire. Complimenti ad entrambi, coraggiosi testimoni chesanno regalare buoni esempi di costanza scegliendo di combattere eaffrontare le difficoltà senza mai arrendersi di fronte alle avversità.

Gisella

Le città del vento - 28 maggio 2011 Si parte, come al solito, speranzosi di poter godere serenamente una giornata diversa,dove affanni, impegni, preoccupazioni e dolori restano accantonati dietro il sipario.Sul palco oggi si rappresenta l’allegria, l’amicizia, la conoscenza di nuovi luoghi,abitudini diverse, orizzonti con contorni in movimento, storie vecchie e nuove che siamalgamano fra loro per raccontare con l’ieri il mondo di oggi. Un temporaleterribile, vera forza della natura che a volte distrugge, ieri sera ci ha convinto cheoggi sarà una gita di primavera bagnata e fredda. Questo non ci spaventa, tutti siamoben equipaggiati con ombrelli, giacche a vento, scarpe adatte e soprattutto il giustoentusiasmo per non arrendersi. Arrivati a Gemona, un gelido vento haimmediatamente suggerito con le sue sferzate, di tenere giacche e maglie a portata dimano. La nostra guida, Marcella, ci ha subito accompagnati a visitare il Duomo.Costruzione affascinante che nel 1976 è stata fortemente danneggiata dal terremoto.Guardandola ora, completamente ricostruita per anastilosi (rispettando lo stile dellacostruzione precedente), salta immediatamente alla mente la determinazione friulananel riprendere la vita dopo un evento tanto distruttivo. Le possenti colonne in pietra,visibilmente piegate, testimoniano una instabilità; ma nessuna paura, sono staterinforzate e lasciate volutamente così per non cancellare il ricordo di quel tragico 6maggio. Troneggia un Cristo ligneo, privo di braccia, riposizionato così com’è statotrovato in mezzo alle macerie, un Cristo che appare impotente di fronte agli eventidistruttivi di Madre Natura, ma che sembra voler dire: “Non ho più le braccia, ma voisopravvissuti usate le vostre per ritrovare la vita”. Dopo 10 anni, il Duomo è tornatoad essere tale. Prima di pensare a lui è stata data la precedenza alla ricostruzionedelle fabbriche (che avrebbero consentito una ripresa del lavoro, quindi del guadagnoe quindi della sopravvivenza), degli ospedali, (indispensabili sempre e ancor più inmomenti di calamità), delle scuole, (per poter garantire una continuità all’istruzione).A seguire, aiuti alle famiglie perché potessero ricostruire le loro case. I monumentistorici hanno avuto attenzioni solo alla fine, ma quando è stato il loro momento èstata dedicata loro la massima attenzione. Siamo passati poi a Venzone, il vento,sempre presente e penetrante, ha però spazzato via alcune nubi lasciando filtrare raggidi sole, non caldissimi, ma confortanti. Completamente ricostruita anche questacittadina, solo un piccolo angolo è stato lasciato così com’era dopo il terremoto, comegiusta testimonianza di un momento terribile per coloro che l’hanno vissuto e percoloro che sono venuti dopo. Il Duomo, del 1300, contiene una splendida sculturalignea, scolpita in un unico tronco di cedro del Libano secolare, è un omaggio a tuttele vittime del terremoto, che ricordiamo, furono 989. Venzone è conosciuto anche perla lavanda, svariati i negozi, tutti dipinti e addobbati di lilla, il colore del fiore. Mi songuardata attorno senza vedere alcuna coltivazione, mi rimane ancora il dubbio sullaprovenienza; la lavanda arriverà dalla Provenza? O chissà? I languori dello stomacointanto ci ricordano che è ora di pranzo. Una parentesi conviviale per placare le ire inun ristorante di Cividale e poi breve visita della città, sempre accompagnati da quelvento che non ci vuole abbandonare. Cividale (che prima si chiamava Forum Iulii, daqui deriva Friuli) ha molte testimonianze della presenza dei Longobardi, giunti in

quel luogo nel lontano 568, in primis il tempietto longobardo che però non siamoriusciti a visitare. Resto colpita dall’orologio del campanile che segna l’ora in duemodi diversi; dal quadrante in bronzo l’ora che usiamo tutti oggi, da quello in pietrainvece viene indicata l’ora canonica, un’antica suddivisione della giornata sviluppatanella Chiesa. Comprende 8 momenti: 1) Mattutino (alle quattro), 2) Lodi (all’alba), 3)ora prima (alle sei), 4) ora terza (alle nove), 5) ora sesta (alle dodici), 6) ora nona(alle quindici), 7) Vespri (al tramonto), 8) Compieta (prima di coricarsi). Una brevevisita al Monastero di Santa Maria, situata in un cortile ciottolato, lì è ancora benvisibile (ma non più attiva) la ruota degli esposti, dove le mamme in difficoltàposavano un tempo i neonati che poi venivano ritirati dalle suore. Siamo passati poisul ponte del diavolo, costruito nel 1400, distrutto nel 1917 dopo la disfatta diCaporetto e ricostruito identico nel 1918. Le campate del ponte poggiano subasamenti di sasso naturale, la leggenda dice che quei sassi siano stati portati dallamamma del diavolo in una notte terribile di fulmini e saette… ma questa è una storialunga… Prima del rientro definitivo una tappa, quasi d’obbligo, per l’assaggio dellagubana (il nome deriva dal verbo “gubat” che in friulano sta per attorcigliato) e deglistruky. Lungo il percorso verso casa, non son mancate le risate grazie alle barzelletteraccontate da Olivia, Franca, Gisella e Giuseppe. Una giusta dose di cultura, diletto,apprendimento e amicizia equamente divisi, ha reso la giornata piacevole einteressante trasformando le città del vento in città del sole.

Gisella

Velo d’Astico serata/mattinata del 3 e 4 giugno 2011

Dopo l’incontro serale, moltopartecipato, di venerdì 3 giugno con ilcardiologo dr. Francesco Guglielmi, siè svolta sabato 4 giugno la mattinata diprevenzione rivolta alla popolazione diVelo d’Astico. Si sono organizzate le varie equipe

formate dalle volontarie velesi dell’Associazione Infermiere Volontarie,che già svolgono un prezioso lavoro di prevenzione, da due infermiere delnostro Centro di Prevenzione di Piovene Rocchette e con l’aiuto fornito daAntonio De Pretto nuovo Referente di Velo d’Astico.L’affluenza è stata continua e ordinata con persone veramente interessateal contatto umano con operatori non conosciuti ma ritenuti attendibili.Tirando le somme il cardiologo dr. Guglielmi ha refertato circa sessantaelettrocardiogrammi coadiuvato nella parte tecnica dall’infermiera dellacardiologia signora Maddalena Lorenzi; i gruppi che hanno monitorato iltasso glicemico, la colesterolemia ed i valori pressori hanno incontrato unanovantina di persone. Anche quest’anno l’iniziativa ha riscosso un buon successo e ha permessodi consolidare la collaborazione tra l’Associazione Infermiere Volontarie egli “Amici del Cuore Alto Vicentino” preannuncio di future maggioriinterazioni.Un grazie di cuore all’Amministrazione Comunale di Velo d’Asticorappresentata dall’Assessore Antonella Ceri, pure lei infermiera, che èstata parte attiva nella programmazione e nello svolgimento dell’iniziativa.

Giuliana Corà

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Il Presidente, il Consiglio Direttivo e l’Associazione tutta esprimono le piùsentite condoglianze e sono vicini alla famiglia Dal Cason per lascomparsa di Marcello, alla famiglia Marchioro per la scomparsa di Luigiche stava collaborando, da qualche mese, per la buona riuscita delleattività associative, alla famiglia Costa Carlo per la scomparsa di Carla.

La nuova macchina che “vede” il cuore e il rischio di infarto

Un “cervello” che rientra. Una sofistica Pet-Tac che consente di “vedere”il circolo sanguigno del cuore in modo non invasivo. Un Centro per lemalattie primitive del miocardio innovativo, unico in Italia, con un’equipeplurispecialistica senza pari. Sede: il San Raffaele di Milano. Don LuigiVerzè ha visto cosa stava facendo Paolo Camici, allievo di Attilio Maseri,in Inghilterra e gli ha offerto, per rientrare, ciò che nemmeno all’esteroaveva. E il “cervello” Camici è rientrato. Lunga e brillante carriera nelRegno Unito, specialista in malattie cardiovascolari, pioniere delletecniche di imaging non invasivo con la Pet. Il suo campo d’azione sono learterie del cuore, le coronarie, che portano il sangue ossigenato a tutte lecellule della pompa muscolare. Se si chiudono, e il sangue non arriva, c’èl’ischemia, l’infarto. Le coronarie più grandi, quelle visibili e raggiungibilicon i cateteri, sono però solo la punta dell’iceberg: il vero circolo diossigenazione è costituito da numerosi capillari, invisibili, che irradianoovunque il muscolo. A volte le coronarie principali sono sane, mal’ischemia c’è lo stesso. La causa è proprio nel microcircolo. Camici e lasia equipe lo “vede”, lo valuta e, se possibile, lo cura.E’ in grado di fare un tagliando completo al motore cuore. Un motore cheva da mille giri, nella norma, a cinquemila sotto sforzo. Se però da millearriva al massimo a millecinquecento, qualcosa non va. Spesso a causadell’invisibile microcircolo. Così si può avere un infarto, una morteimprovvisa. Il primo obiettivo di Camici è però quello di portare avanti glistudi sulla cardiomiopatia ipertrofica (malattia genetica che colpisce unnato ogni cinquecento). In Italia almeno 100.000 pazienti ne soffrono, ingran parte non diagnosticati o con diagnosi errate.In questa patologia, lo studio del microcircolo è fondamentale, anche perprevenire la progressione della malattia. Non solo. Si è visto che anchenegli ipertesi, il motore può perdere giri a causa del microcircolo.Il Centro di Camici è pronto.Tratto da “Il Corriere della Sera” dell’8.10.10 – pag. 27

Escherichia coli di Ignazio MarinoPoca igiene, troppi allarmi Il batterio che sta spaventando l’Europa è certo insidioso e pericoloso, manon è uno sconosciuto. Negli ultimi decenni, infatti, sono scoppiati focolai

di Escherichia coli negli USA e in Canada, con malati in forme più o menogravi e alcuni decessi. Non si è mai parlato di epidemia perché le autoritàsanitarie sono riuscite a contenere il contagio e debellare il batterio. Daibovini, dove il batterio trova il suo habitat, la trasmissione all’uomo puòavvenire con carne non cotta a sufficienza, latte non pastorizzato o acqua everdure contaminate. Una volta finito nell’intestino, il batterio puòsviluppare una tossina molto aggressiva che provoca diarrea emorragica epuò anche danneggiare i reni. Ma non va ricercato un nuovo colpevoleogni giorno, un ortaggio o un legume da accusare, perché è piuttostol’igiene, o meglio la sua mancanza, a determinare il contagio. Allora, èfondamentale lavarsi spesso le mani col sapone, pulire le verdure, cuocerebene gli hamburger e tenere i pannolini sporchi lontani da ogni contatto.Queste informazioni sono necessarie affinchè le autorità sanitarie possanoattivare tutte le misure di rinforzo per contenere la diffusione del batterio.Altro discorso è alimentare l’ansia nei cittadini con notizie angoscianti espesso fuorvianti. Purtroppo spiace constatare che dalle molte epidemieannunciate negli ultimi anni, e sempre ridimensionate a crisi circoscritte,non abbiamo ancora imparato alcuna lezione.

Segnaliamo ai Soci di tenere a mente le seguenti date relative alle attività in corso di esecuzione o già programmate:

Zrece (Slovenia) 21 – 28 agosto 2011 – soggiorno termale Centri di Prevenzione – riprenderanno la loro regolare attività

secondo la rispettiva cadenza Zanè - Palasport 6 settembre – iscrizione partecipanti all’attività

fisica Malo – Centro Giovanile Parrocchiale 12 settembre – iscrizione

partecipanti all’attività fisica Thiene – 18 settembre Festa delle Associazioni e del Volontariato Thiene – 23 e 24 settembre Parrocchia Maria Ausiliatrice in Conca –

serata formativo/informativa e mattinata di prevenzione

1° ottobre – Gita di Autunno (meta da stabilire)PORTATE IN VACANZA LA TESSERA SANITARIA

Estate, tempo di vacanze. Pensate di recarvi in un paese dell’UEprossimamente? In tal caso non dimenticate di portare con voi la vostratessera europea di assicurazione malattia (TEAM). La tessera vi può farrisparmiare tempo, fastidi e denaro se vi ammalate o avete un infortuniomentre vi trovate all’estero. In caso di necessità si può ricevere iltrattamento di cui si ha bisogno per continuare le vacanze senza dovertornare al paese di origine per farsi curare. La tessera rende più agevolel’accesso alle cure mediche nel luogo in cui ci si trova, se tali cure sonodisponibili, e rende più facile il rimborso se si è dovuto pagare le cureanticipatamente. (Fonte Eurocultura)

“LA NOSTRA SALUTE IN TASCA”

Come già anticipato dal nostro Presidente durante l’ultima Gita diPrimavera stiamo predisponendo una nuova iniziativa a favore dei Sociche partirà con il prossimo settembre e che consiste, brevemente, nelrealizzare una “fotografia” del nostro stato di salute e della nostra storiaclinica contenuta in una chiavetta USB.In caso di incidenti o situazioni di emergenza i dati inseriti in questopiccolo strumento potrebbero fare la differenza tra la vita e la morte.Pensiamo in tal modo di consentire ai nostri Soci una tranquillità dimovimento – sia per lavoro che per vacanza – utilizzando i vantaggiofferti dalla moderna tecnologia.Riteniamo in tal modo di favorire un miglioramento della qualità dellavita abbinando la facilità di trasporto alla universalità dell’utilizzo. Seguiranno informazioni sulla documentazione da produrre, modalità eorari per ottenere questo moderno salvavita.

Buone vacanze a tutti!

Si avvicinano le vacanze estive: il Consiglio Direttivo porge a tutti i Socied ai loro familiari, i migliori auguri di serene vacanze.Giunga un caloroso augurio che queste rappresentino un periodo di riposo,di sana attività fisica e di serenità.

Siti web

Invitiamo i Soci a visitare il nostro che è stato recentemente riveduto eaggiornato grazie anche all’intervento, ormai abituale, del Socio PieroCasarotto attraverso il marchio “Tecnocity” al quale rivolgiamo il nostrograzie più sentito.Vi invitiamo pure a consultare il sito dell’ULSS 4 Alto Vicentino perconoscere le iniziative programmate a tutela della nostra salute. Elenchiamo gli indirizzi dei siti sopra citati:www.amicidelcuorealtovicentino.org www.ulss4.veneto.it

Redazione:Hanno collaborato alla preparazione de L’Informacuore:Adriano Pastore, Gisella Paolin e Giuliana Corà.I brani da pubblicare vanno inviati a:Adriano Pastore tel. 0445-525444 – mail: pastore_adriano@tin.it