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di/by Lucia Soppelsa RITORNO ALLE ORIGINI QUANDO IL SAPORE AUTENTICO DELLA CULTURA LOCALE DIVENTA RISORSA DI OGGI Il Laghetto delle Conche Il Convio nei primi del ‘900 Campo nell’Elba (Spiaggia di Cavoli) ©Foto: Elba Nostrale

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di/by Lucia Soppelsa

RITORNO ALLE ORIGINIQUANDO IL SAPORE AUTENTICO

DELLA CULTURA LOCALE DIVENTA RISORSA DI OGGI

Il Laghetto delle ConcheIl Convio nei primi del ‘900 Campo nell’Elba

(Spiaggia di Cavoli)

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made in elba

Elba 1900. Una distesa di terra coltivata. Colline ricamate da filari di vite arrampicati in successione in un reticolo perfetto di ine-

guagliabile precisione. Ulivi verdi e rigogliosi, ada-giati l’uno accanto all’altro in un continuo incedere, fino all’orizzonte. Terra lavorata, terra ricca, terra sfruttata. Mai arida. Terra dai colori accesi, dalle mil-le sfumature. Terra rossa, che brilla. A est il ferro “ri-bolle” dalle profondità sino alla superficie.Si lavora in miniera. Un duro lavoro che paga poco e fa sudare molto, ma è la sicurezza. Le miniere sono per molti speranza, progresso, futuro. A ovest, la cer-tezza è il granito. Le cave di San Piero, Cavoli, Sec-cheto e i maestri scalpellini per la sapiente lavorazio-ne. Lastre di granito si caricano sui bastimenti e pren-dono il largo con le flottiglie locali. Un’altra fonte di sostentamento. L’Elba produce ed esporta. Lo fa da sempre. Barili di vino e olio partono in grandi quan-tità per lidi lontani, Genova, Civitavecchia. A Portoferraio, la città, lavorano gli altiforni. È l’Elba industriale. Un’isola che ha forza, risorse, ingegno,

operosità. Gli elbani lo sanno, ma non fino in fondo. Poi è la guerra. Terre così generose sono ancora la sal-vezza, per tutti. E un aiuto, grande, lo fornisce anche il mare. Un mare che è anche scenario di guerra, di af-fondamenti, di assedi, di morte, ma è anche fonte di vita. Un grande bacino da cui attingere senza sosta, senza riserve. Sono gli anni ’50. È il dopoguerra. C’è speranza negli occhi della gente e lavoro, per tut-ti. Qualcuno decide di partire. Il mare è ancora una

volta un’opportunità. Grandi transatlantici, viaggi a “lungo corso”, una nuova era. Ma c’è anche chi arriva e s’inventa un’altra Elba. Nasce l’industria della pesca e, soprattutto, l’industria del turismo.L’Elba diventa luogo di soggiorno per i più fortunati d’Italia e d’Europa, e luogo della ripresa economica. È la svolta. L’agricoltura non viene abbandonata, ma si trasforma. Sempre meno agricoltori tradizionali, gli elbani diventano imprenditori e fioriscono le pri-mi aziende agricole. Il vino si raffina: diventa doc e docg, si afferma come prodotto di qualità dentro e fuori dall’isola, diventa simbolo del made in Elba. Insieme fiorisce l’agriturismo per chi ama natura, gu-sto e bellezza autentica. Cambia il paesaggio. Alle col-line aride segnate dal duro lavoro dell’uomo, si sosti-tuiscono la rigogliosa macchia mediterranea, le pri-me ville e le residenze turistiche. Gli elbani scoprono la ricchezza delle spiagge, delle coste, del mare azzur-ro che è ora luogo di riposo e di relax. L’Elba conti-nua a produrre: instancabile, irrefrenabile. Nascono le “grandi intuizioni” e si assiste, dopo il boom eco-nomico, al ritorno lento, graduale e consapevole alle origini. L’Elba e i suoi produttori scoprono il valore dell’enogastronomia locale. Si affaccia l’era della cul-tura “Slow”. A Procchio, località turistica di pregio, si apre il primo “Mercato della Terra e del Mare”. Gli unici prodotti venduti sono quelli propri dell’Elba. Verdure e frutta da agricoltura biologica, pesce pe-scato nel mare dell’isola e dell’arcipelago, ma anche i dolci della tradizione fatti con le ricette autentiche, raffinato miele delle operose api elbane da abbinare a sublimi formaggi di pecora di produzione locale. Per-ché sì, oggi negli anni 2000, all’Elba la pastorizia è una realtà. C’è la famiglia di pastori d’origine sarda che conserva la tradizione tramandata di padre in fi-glio e c’è anche chi, fresco di laurea, ha scelto di dedi-carsi a questo antico mestiere, mettendo a punto le proprie conoscenze per reinventarsi un lavoro a con-tatto con la natura. Ma c’è anche l’Elba “del baratto-lo”. Quella prodotta e confezionata da gustare dopo, una volta tornati a casa al finire di una vacanza al ma-re. I cibi sono sempre espressione della cultura locale, della genuinità, ricavati da prodotti locali e realizzati in aziende artigianali sul posto, sull’isola. Lo stocca-fisso alle riese, con olive, pinoli e pomodoro, così, è

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già pronto da gustare, come la sburrita, fatta col bac-calà. E questi piatti di “casa nostra” diventano delizie da assaporare anche oltre oceano. Ma c’è molto, mol-to di più. Piccoli produttori provano a “catturare” nel vetro il sapore della frutta locale. Nascono le mar-mellate dai sapori inconfondibili di corbezzolo, mo-re, fichi, mandorle e noci, ma anche di limoni, cachi, susine, albicocche, profumati di nepitella, rosmari-no, uvetta, talvolta misti a carota, zucca e cipolla… Si riscopre il gusto delle conserve da abbinare a for-maggi, carni, verdure… si mescolano sapori, usanze, aromi. Nascono i liquori dell’Elba. Non più preliba-tezza per pochi, realizzata nella vecchia cantina di fa-miglia, ma bontà che tutti possono gustare. Si pro-duce anche la birra dell’Elba, frutto di una sapiente lavorazione artigianale. Compare anche la prima “caramella” made in Elba con otto gusti, ciascuno per ogni comune dell’isola e con l’aroma intenso del-le essenze del mediterraneo. Si ritorna a lavorare la terra. Giovani e sempre più spesso donne laureate, de-

cidono di investire energie e risorse nell’agricoltura e nell’agriturismo. È un’Elba nuova che guarda al futu-ro senza dimenticare il passato. Si applicano metodi produttivi moderni nel rispetto dell’ambiente. Si of-frono pacchetti soggiorno che siano anche insegna-mento alla cultura locale e alla riscoperta della terra.

La vacanza si trasforma e diventa esperienza didatti-ca: turismo e cultura. Ed anche la cultura degli elbani è cambiata. Tutto dopo un secolo si è trasformato, tutto dopo 100 anni è ancora più fortemente elbano di quanto non fosse nel passato. Ora più che mai c’è la consapevolezza che “le radici” sono il futuro e gli el-bani guardano con fiducia a quel futuro non dimen-ticando chi sono, da dove vengono e ancora di più, dove vogliono andare.

BACK TO THE ROOTSWHEN THE AUTHENTIC FLAVOR OF LOCAL

CULTURE BECOMES TODAY’S WEALTH

lE ba 1900. A stretch of cultivated land. Soft rolling hills embroidered with rows of vines climbing one after another in a perfect maze

of unequalled precision. Green and luxurious olive groves rise in endless continuity up to the horizon.

Labored land, rich land, ex-ploited land. Never inferti-le. Bright colors lend many a reflection to the panora-ma. Red, shimmering land. To the east, iron ‘bubbles’ from the depths of the earth up to the surface. You work in the mine. It is a tough job that pays little and makes you sweat a lot, but it offers security. For many, mining means hope, progress, the future. To the west, the certainty is grani-te. The quarries in San Pie-ro, Cavoli, and Seccheto where master artisans carve

out a talented craftsmanship. Granite slabs are loa-ded onto ships and take their route for far afield. Another source of sustenance. From time immemo-rial. Thousands of barrels of wine and oil leave their motherland heading for Genoa or Civitavecchia. Blast furnaces, the symbol of industrialized Elba,

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made in elba

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Campo nell’ElbaLoc. Vallebuia, 1492 Tel. +39 0565 987035 [email protected]

Lacona - CapoliveriViale dei Golfi

Tel. +39 338 4036273 [email protected]

Terre del GranitoTerre del GranitoTerre del Granito

www.agricoopelba.itISOLA D’ELBA

Agricoop Elba Terre del Granito

Ci sono tesori che ancora l’Elba ci regala!La terra... è da lei che inizia la magia, il sole,il mare e la mano sapiente dei gesti antichi,unici e sempre eterni come la soddisfazione di bere una rarità.

The Island of Elba has yet another treasure for us!It’s land... and thanks to it’s unique and everlasting sun and sea,the magic of the skilled craftsmen still today grants us the joyof drinking something absolutely unique.

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TENUTA LA CHIUSA

Azienda Agricola La Chiusa Località Magazzini - Portoferraio

Tel. + 39 0565 933046www.tenutalachiusa.it

riginariamente chiamata “La Casa”, La Chiusa di OMagazzini è una delle realtà vitivinicole più anti-che dell’Elba. È intorno al 1850 che prende il nome dal possente muro di cinta, finito di costruire dalla famiglia Senno per proteggere i vigneti e gli olivi che si estendono fino al mare. Nel 1866 La Chiusa viene venduta alla fa-miglia Foresi che ne tiene le redini per un secolo e mez-zo, trascorso a lavorare in vigna ed in cantina con un im-pegno tale da contribuire ad innalzamento del vino “Ma-de in Elba”. Dal 2003 è di proprietà della famiglia Cor-radi che, nel rispetto di quattro secoli di storia e di duro lavoro, ha saputo interpretare il senso della tradizione ru-rale elbana.

nown originally as ‘La Casa’, La Chiusa in Magaz-Kzini is one of the oldest wine producers on the Island of Elba. This splendid estate took its present na-me around the mid-19th century, drawing inspiration from the imposing wall built by the Senno family.In 1866, the Foresi family purchased La Chiusa, and ow-ned and managed it for over one hundred and fifty ye-ars, plowing the land and working in the cellar to bring their wine production to the highest levels in terms of quality and prestige. Since 2003, the Corradi family has owned La Chiusa and, bowing to four centuries of hi-story and hard work, has interpreted the rural wine pro-ducing traditions of Elba.

aziende agricole/wine cellars

Tenuta La Chiusa

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ARRIGHI

’Azienda Agricola Arrighi coltiva vite e produce Lvino da generazioni. Estesa per 9 ettari ha come obiettivo quello di produrre vini di qualità da uve dei propri vigneti e di sperimentare nuovi vitigni adatti al terroir isolano. Sono nate così due linee di produzione: una quella dei vitigni tradizionali elbani con procanico, ansonica, riminese e biancone per le uve bianche, e con aleatico, sangiovese e tintiglia per quelle a bacca rossa; l’altra quella della linea sperimentale con chardonnay, viogner e manzoni bianco e i rossi syrah e sagrantino. Qui è possibile fare degustazioni e “enochiacchere”.

he Arrighi Farming enterprise has been devoted to Tvineyard cultivation and wine production for generations. The estate stretches over nine hectares of land; The goal of the enterprise is to produce wine from its own grapes and to experiment with new grapes adaptable to the island terroir. This philosophy led to develop two lines of production: one based on traditional Elba grapes for both white wines (Procanico Ansonica Riminese and Biancone) and red wines (Aleatico, Sangiovese and Tintiglia); while the second is an experimental line based on Chardonnay, Viogner and Manzoni Bianco for white wines and on Syrah and Sagrantino for red wines. At the estate, it is possible to enjoy wine and oil tasting sessions.

ARRIGHII S O L A D ’ E L B A

VIGNE & OLIVI

Azienda Agricola ArrighiLoc. Pian del Monte - Porto Azzurro

Cell. +39 335 6641793 www.arrighivigneolivi.it

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TERRE DEL GRANITO

’azienda agricola e agrituristica Terre del Granito, Lsituata nelle colline di Vallebuia a monte della baia di Seccheto, è immersa nella macchia mediterranea del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Prende il nome dalla roccia granitica che fa da sfondo al paesaggio. La principale produzione è vitivinicola, accompagnata da quella tradizionale di pregiato miele e più recentemente di olio extravergine di oliva. La superficie aziendale di proprietà è di 5 ettari, cui si aggiungono altri 6 ettari di vigneto di altre proprietà, che conferiscono le uve alla cantina delle Terre del Granito.

he Terre del Granito farming enterprise and Tvacation resort, on the hills of Vallebuia, is immersed in the Mediterranean chaparral that distinguishes the National Park of the Tuscan Archipelago. Its name is drawn from the granit rock that paints the entire landscape. The leading wine-making activity is accompanied by traditional honey production and, more recently, extra virgin olive oil. The estate stretches over a five-hectare surface, plus six hectares of land cultivated with vineyards, which yield grapes for the farm’s wine.

Az. Agricola Agricoop - Terre del GranitoLoc. Vallebuia, 1492 - Campo nell’Elba

Tel. +39 0565 987035www.agricoopelba.it

aziende agricole/wine cellars

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