Luce urbana: un’opzione ideale per i territori rurali · accensione ottimale ed una dimmerazione...
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n.2/2016
*Paolo Di Lecce, *Nicola Silvetti – Reverberi Enetec – Gruppo MPES
Paolo Di Lecce*, Nicola Silvetti*
Si assiste da qualche anno ad un
ritrovato interesse per i sistemi di
illuminazione esterna ad alimentazione
fotovoltaica: migliori e più economici
moduli, batterie più performanti
e meno costose, ma soprattutto
apparecchi a LED alimentabili in
corrente continua. Sono queste le
ragioni di un crescente successo
Product Design – Sistema fotovoltaico a LED “Unico”
Luce urbana: un’opzione ideale per i territori rurali
Tecnologia
Le soluzioni di illuminazione “stand – alone”
nascono negli anni ‘90, quando spesso le
Amministrazioni erano interessate più a dare
un’immagine “verde” al loro operato, che a
valutare la funzionalità e costi di quello che si
installava: si trattava di una soluzione che ave-
va senso solo quando si trattava di illuminare
incroci isolati, zone periferiche, dove il costo
di posa di una linea elettrica fissa era tale da
scoraggiare qualsiasi iniziativa. L’obiettivo era
“fare un po’ di luce”, senza badare troppo alla
sua qualità, spesso soltanto per evidenziare un
punto pericoloso per la sicurezza. Oggi le mo-
tivazioni sono ancora le stesse, ma la tecno-
logia offre soluzioni adeguate ai bisogni delle
Amministrazioni. Un aspetto determinante è
diventata la scelta dell’apparecchio di illumi-
nazione, che deve rendere possibile l’alimen-
tazione in corrente continua, per migliorare
l’efficienza del sistema e indirizzare corretta-
(cortesia: Reverberi Enetec)
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mente la luce. Si possono progettare sistemi
estremamente efficienti dal punto di vista illu-
minotecnico, in grado di garantire, a parità di
prestazioni, consumi molto ridotti ( da -20%
a -50% rispetto a quanto disponibile finora),
in quanto all’efficienza di un apparecchio di
illuminazione di ottima qualità, si aggiungo-
no le tecnologie per garantire una durata di
accensione ottimale ed una dimmerazione
perfetta nel pieno rispetto delle norme UNI.
Le tecnologie: i vantaggi dell’orologio astronomicoSi definisce “crepuscolo civile” l’intervallo di
tempo in cui il sole si trova tra 6° sotto l’o-
rizzonte e la linea stessa dell’orizzonte. In
questo intervallo va posizionata l’accensione
dell’impianto. La durata del “crepuscolo civi-
le” in un determinato luogo dipende princi-
palmente dalla latitudine, dalla longitudine e
dal giorno dell’anno, come del resto il sorgere
e il tramontare del Sole. La determinazione
del momento in cui posizionare l’accensione
e lo spegnimento degli impianti è influenzata
dalla morfologia del territorio (pianeggiante,
collinare o montuoso) e dalle necessità dell’u-
tenza. Nei lampioni fotovoltaici tradizionali, il
comando di accensione degli impianti si ge-
stisce attraverso la lettura della tensione del
modulo fotovoltaico che funge da interruttore
crepuscolare (soluzione economica adottata
da tutti i fornitori di sistemi di questo tipo),
un controllo molto impreciso, perché simile al
funzionamento di una fotocellula crepuscola-
re. Il solo orologio astronomico può in realtà
garantire un risparmio variabile tra il 5 ed il
15% di energia rispetto ad un sistema tradi-
zionale e in presenza di più sistemi assicura
la simultaneità dell’accensione degli impianti.
Le tecnologie: cicli di dimmerazione secondo UNI 11248 e UNI 11431In genere nei lampioni fotovoltaici l’accensio-
ne e lo spegnimento e gli orari di dimmerazio-
ne non sono basati su un orario stabilito astro-
nomicamente, ma in base alla luce presente
al crepuscolo e all’alba. Così i lampioni non
hanno a bordo un orologio preciso e basano
le accensioni e le eventuali dimmerazioni dal
momento della condizione notte: quando la
tensione del modulo fotovoltaico scende sot-
to un certo valore (condizione notte), scatta
un timer che gestisce le accensioni, le dim-
merazioni e lo spegnimento. Per esempio nel
valore notte l’apparecchio di illuminazione si
accende al 100%, poi dopo due ore lo porta
al 50% e cosi via. L’orario della condizione
notte varia in maniera importante nel corso
dell’anno e quindi anche gli orari di dimme-
razione. Questa architettura comporta uno
spreco evidente di energia, perché si mantiene
accesso l’apparecchio di illuminazione a piena
potenza quando non occorre.
Tempi di accensione del sistema
Per rispondere alla domanda “Quanto tempo
resta acceso?” “Il funzionamento copre tutta
la notte?” bisogna effettuare una serie di scel-
te e valutazioni:
1-Scelta dell’apparecchio di illuminazione
In primo luogo si devono definire le caratteristi-
che dell’apparecchio di illuminazione (modello,
geometria della luce). Le norme di riferimento
sono la UNI 11248 e la UNI EN 13201, che
prescrivono i valori di luminanza e uniformità
minima da garantire per ogni tipo di strada.
Qualunque altro tipo di unità di misura (Lu-
men emessi, Lux, ecc) non trova riscontro con
le prescrizioni delle norme, in quanto tali valori
non tengono conto del flusso luminoso che
viene correttamente utilizzato per illuminare
eventuali ostacoli presenti sulla carreggiata. La
qualità di un apparecchio di illuminazione non
si misura da quanta luce fa (lumen), ma da
quanta di questa luce viene indirizzata corret-
tamente per illuminare la strada.
2-Calcolo del consumo del sistema
Per stabilire quanta energia nel caso più gra-
voso consuma il sistema, cioè la notte del sol-
stizio di inverno, tra il 22 ed il 23 Dicembre,
bisogna conoscere:
– Potenza dell’apparecchio
Civitella di Moio (SA). Gli ambiti rurali si rivelano ideali per l’adozione di sistemi fotovoltaici “stand alone” a luce LED (cortesia: Reverberi Enetec)
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IL SISTEMA UNICOUNICO è composto da due macro componenti: 1) l’apparecchio di
illuminazione, 2) Il gestore energetico del sistema.
L’apparecchio di illuminazione è costituito dal modello Italo 1 (AEC
Illuminazione) (vedi tabella I). Le potenze degli apparecchi sono
state ottimizzate per riuscire a garantire il rispetto della norma
UNI11248 , nella categoria ME6, già con solo 13 W di potenza assor-
bita. Il regolatore di carica dispone di algoritmo di inseguimento
del punto di massima potenza (MPPT), che permette di incrementare
del 30% l’energia catturata dal sole, in quanto viene costantemente
inseguito il punto di massima produzione di potenza del pannello
in qualsiasi momento. L’elettronica di comando e gestione LPL/FV
è dotata di un modulo GPS che consente di tenere sincronizzati gli
orologi in ciascuna unità UNICO. L’interruttore crepuscolare asso-
ciato al GPS permette di calcolare avendo a disposizione i dati di la-
titudine e longitudine dell’installazione, fuso orario e percentuale di
crepuscolo civile voluta, l’ora di accensione e spegnimento. Tutte le
impostazioni dell’interruttore crepuscolare astronomico, in presen-
za di una gestione telecontrollata, possono essere effettuate da PC
remoto. LPL/FV ha la possibilità, nella versione stand alone, di avere
a bordo 32 cicli orari settabili da dip switch e 1 ciclo configurabile
con programmazione locale via PC, con innumerevoli modalità di
programmazione. Nel caso poi di telecontrollo via radio le program-
mazioni sono infinite. La compatibilità al 100% con LPL fa si che
UNICO può essere connesso ad un normale sistema di telecontrollo
della gamma Opera di Reverberi Enetec, senza dover avere soluzio-
ni eterogenee in caso di contemporanea presenza di altri impianti
dotati della stessa tecnologia. In definitiva LPL/FV è un sofisticato
gestore dell’energia disponibile in batteria, completamente telecon-
trollabile grazie alla tecnologia radio e dotato di un preciso orologio
( perché sincronizzato costantemente tramite GPS).
Un caso applicativo: il Comune di Civitella di Moio
Nel 2015 e 2016 sono stati installati 405 UNICO nel comune di
Civitella di Moio. Si tratta della tipica applicazione rurale: 405 punti
luce sparsi in un territorio molto vasto, a tratti montagnoso, di circa
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– Durata accensione, in funzione del tipo di
sistema utilizzato ( astro, con quali imposta-
zioni, oppure fotocellula/ pannello)
– Possibilità e modalità di regolazione del flus-
so luminoso, cioè a che ora si può dimmerare
e quanto si può dimmerare
– Presenza del telecontrollo:
la telegestione permette di
variare durante l’anno i pa-
rametri di funzionamento,
per gestire al meglio l’energia
disponibile. Il risultato è il con-
sumo massimo giornaliero del
sistema.
3-Calcolo del generatore
fotovoltaico e dell’accu-
mulo
Per calcolare l’energia produ-
cibile dai moduli FV, è necessario conoscere
il luogo geografico dove verrà installato l’im-
pianto, attraverso:
-Norme UNI
-ENEA
-PVGIS Comunità Europea
-NASA
Il luogo di installazione è fondamentale anche
per la scelta del sostegno da un punto di vi-
sta meccanico dato che vanno considerate le
azioni di vento e neve in base agli Eurocodici.
Infine bisogna stabilire la capacità della
batteria che dipende - oltre che dal con-
sumo giornaliero - anche da altre due con-
siderazioni:
a) In quanti giorni in caso di avaria del gene-
ratore fotovoltaico si interviene per riparare il
sistema? Di solito, in funzione della località,
si varia da un giorno a tre giorni; b) Dopo
quanto tempo si desidera sostituire le batte-
rie? Maggior profondità di scarica comporta
maggiore autonomia, che si paga con una
minor durata delle batterie.
Esempi applicativi Reverberi ha effettuato una serie di calcoli,
per dare ai propri clienti una indicazione di
dove si può installare il sistema Unico con ap-
parecchio di illuminazione da 13 W e modulo
fotovoltaico da soli 100Wp, in relazione a tre
tipologie di cicli di dimmerazione, in alcune
citta in Italia, fonte zone di insolazione ENEA.
In pratica, una prima possibilità di funziona-
Il sistema UNICO
Denominazione Categoria illuminotecnica soddisfatta
ITALO 1 STU-M P13 ME6
ITALO 1 STU-M P16 ME5
ITALO 1 STU-M P19 ME5
ITALO 1 STU-M P24 ME5
ITALO 1 STU-M P31 ME4a
Tabella I – Apparecchio di illuminazione “Italo” (AEC Illuminazione). Le categorie illuminotecniche soddisfatte in funzione del tipo di apparecchi utilizzati
Tabella II – Sistema di accensione e cicli di dimmerazione possibili (mesi di gennaio e febbraio) (cortesia: Reverberi Enetec)
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mento riguarda il rispetto assoluto delle norme, in particolare la norma
UNI11431, che prevede un ciclo standardizzato di regolazione per gli im-
pianti di illuminazione stradale.
Come seconda ipotesi, dato che spesso questi sistemi vengono installati
in zone rurali o in aree industriali, si è considerato, sempre il giorno 21
dicembre, di mantenere il flusso luminoso al massimo per due ore, fino
alle 19.00 circa, corrispondente all’ora di uscita massima dagli uffici e dalle
fabbriche: in seguito si riduce il flusso del 50% come previsto dalla norma
UNI 11431.
La terza ipotesi considera una dimmerazione spinta, che porta il
flusso subito a -50%. La logica di questa proposta deriva dall’eventuale
possibilità di disporre di un preciso sistema di regolazione dei cicli, mutuato
dai regolatori di tensione, che permette di creare anche cicli che spostino
l’orario di dimmerazione man mano che la durata della notte diminuisce.
A metà Gennaio si potrebbe pensare di mantenere il sistema acceso per
un’ora a pieno regime, in quanto le minori ore di accensione consentono
un minor uso di energia, unito ad un maggior irraggiamento. E a Marzo
prevedere un ciclo che segua già la UNI 11431, con regolazione spinta a
mezzanotte. In definitiva la vasta ed articolata scelta di cicli di dimmerazio-
ne, con orologio calendario, consente una ottimizzazione spinta dell’ener-
gia utilizzata, con contenimento dei costi di acquisto e esercizio. © RIPRODUZIONE RISERVATA
100 km2. Il costo per l’allacciamento alla rete elettrica sarebbe stato
insostenibile per un numero cosi elevato di punti luce sparsi in ter-
ritori cosi variegati, quindi l’amministrazione ha deciso di orientarsi
verso un sistema ad alimentazione autonoma.
Un altro requisito è stato dettato dalla Sovrintendenza: si tratta di
zona sottoposta a vincolo e pertanto è stato imposto l’obbligo di un
impatto visivo limitato e di una soluzione esteticamente gradevole:
questo si è tradotto nella scelta di installare le batterie a base palo,
per ridurre l’impatto visivo del trick box e di realizzare una struttura
molto esile e sottile. Inoltre è stato richiesto di telecontrollare tutti i
punti luce con sistema punto punto. Un quadro di comando e un
software di telecontrollo Maestro con sistema di allarme per apertu-
ra portella vano batterie completano il sistema.
Sistema “Unico”, dettaglio (cortesia: Reverberi Enetec)
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