Luca Coltelli Pieghevole

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Luca Coltelli alias Coltelli Luca si sdoppia come un novizio Pan e un moderno Dioniso; Luca Coltelli è un pittore, un amico, una persona che merita il mio rispetto (tra quelli di cui godo ad assaporarmi le sentite opere), è uno che non si tira indietro, è iperbolico e lavora, lavora duro e poi cerca, cerca dentro le forme, le strizza (poi strizza l’occhio) e le rende sue, le profana, talvolta le dissacra (usando uno spremiagrumi meccanico e del pepe rosa) inserisce bottiglie in interstizi pudici e propone bassi ventri ovaioli in maschiacci funambolici pregando laicamente al cospetto della divinità-arte; Coltelli luca invece impugna la lama, è quel genere di ragazzaccio “troppo bravo”, nato sotto quella stella di talento che può esser pericolosa, troppa mestizia, troppo savoir faire, troppa velocità (smodata), troppo occhio... Coltelli Luca da pugnalate donnaiole in un mondo di donnole... Irriverente, sicuro, egocentrico, non te le manda a dire, è trasparente e sinceramente pungente. Coltelli si fa la barba coi coltelli, è un condensato di sapori, di umori e di spasmi sacrali, è uno che piscia per strada alla 4 del mattina guardando il colore della notte (di Stendhaliana memoria) e ruba un hic et nunc, un ipnagogico pezzo di mondo che dipingerà (forse)un giorno – testuggine segreta, manto e disincanto. Insomma Luca e Coltelli srotolano ogni volta questo mondo. L’esposizione Amores perros reclama infatti la propria vita, attraverso il layout, la deflagrante contestazione dello spazio brumoso, l’amor romantico di un grottesco contenitore natale. Un figurativo d’eccellenza dove Luca è il pensiero (mente) e Coltelli colui che impugna lo strumento (lama). Una moneta a due facce lanciata verso il cielo, autori che aspirano alla verità sarcastica e, proprwio su questa parola, Roland Barthes conferma la sua poiesis e la mia ipotesi: “Ciò che reclamo è vivere la piena contraddizione del mio tempo, che mai così bene ha reso al sarcasmo la condizione della verità.” Ronnie da Cupertino Franceschini MAMAGAMMA PRESENT AMORES PERROS A PROJEC BY EXHIBITION #8 LUCA COLTELLI

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Luca Coltelli alias Coltelli Luca si sdoppia come un novizio Pan e un moderno Dioniso; Luca Coltelli è un pittore, un amico, una persona che merita il mio rispetto (tra quelli di cui godo ad assaporarmi le sentite opere), è uno che non si tira indietro, è iperbolico e lavora, lavora duro e poi cerca, cerca dentro le forme, le strizza (poi strizza l’occhio) e le rende sue, le profana, talvolta le dissacra (usando uno spremiagrumi meccanico e del pepe rosa) inserisce bottiglie in interstizi pudici e propone bassi ventri ovaioli in maschiacci funambolici pregando laicamente al cospetto della divinità-arte; Coltelli luca invece impugna la lama, è quel genere di ragazzaccio “troppo bravo”, nato sotto quella stella di talento che può esser pericolosa, troppa mestizia, troppo savoir faire, troppa velocità (smodata), troppo occhio...Coltelli Luca da pugnalate donnaiole in un mondo di donnole...Irriverente, sicuro, egocentrico, non te le manda a dire, è trasparente e sinceramente pungente. Coltelli si fa la barba coi coltelli, è un condensato di sapori, di umori e di spasmi sacrali, è uno che piscia per strada alla 4 del mattina guardando il colore della notte (di Stendhaliana memoria) e ruba un hic et nunc, un ipnagogico pezzo di mondo che dipingerà (forse)un giorno – testuggine segreta, manto e disincanto. Insomma Luca e Coltelli srotolano ogni volta questo mondo. L’esposizione Amores perros reclama infatti la propria vita, attraverso il layout, la deflagrante contestazione dello spazio brumoso, l’amor romantico di un grottesco contenitore natale. Un figurativo d’eccellenza dove Luca è il pensiero (mente) e Coltelli colui che impugna lo strumento (lama). Una moneta a due facce lanciata verso il cielo, autori che aspirano alla verità sarcastica e, proprwio su questa parola, Roland Barthes conferma la sua poiesis e la mia ipotesi: “Ciò che reclamo è vivere la piena contraddizione del mio tempo, che mai così bene ha reso al sarcasmo la condizione della verità.” Ronnie da Cupertino Franceschini

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amores perros

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exhibition #8

LUCA COLTELLI