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25133 Brescia - viale Europa, 68 - tel. 030/2117711 - fax 030/2006423 p.iva 00304200173 AZIENDA LOMBARDA PER L'EDILIZIA RESIDENZIALE DI BRESCIA-CREMONA-MANTOVA MANUTENZIONE STRAORDINARIA ALLOGGI SFITTI Numero Alloggi Codice fabbricato unità immobiliare n. Comune indirizzo 1 928 21841 Brescia via Raffaello 76 2 928 21842 Brescia via Raffaello 76 3 928 21877 Brescia via Raffaello 76 4 928 21881 Brescia via Raffaello 76 5 928 21923 Brescia via Raffaello 78 6 697 1969 Brescia via Perlasca 10 7 693 1709 Brescia via Perlasca 10 8 622 2147 Brescia Via Codignole 32 LOTTO 1_2 CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO parte normativa parte descrittiva base d’asta 151.477,39 di cui 7.061,95 per gli oneri di sicurezza Finanziamento MS BRESCIA ID 03 DGR X/7368 del 13/11/2017 e Fondi Aler Elaborato n. D3 Identificativo Progetto BS 12/2017 Progressivo ufficio n.233 Codice CUP: H82D17000030007

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25133 Brescia - viale Europa, 68 - tel. 030/2117711 - fax 030/2006423 p.iva 00304200173

AZIENDA LOMBARDA PER L'EDILIZIA RESIDENZIALE DI

BRESCIA-CREMONA-MANTOVA

MANUTENZIONE STRAORDINARIA ALLOGGI SFITTI Numero Alloggi

Codice fabbricato

unità immobiliare

n. Comune indirizzo

1 928 21841 Brescia via Raffaello 76 2 928 21842 Brescia via Raffaello 76 3 928 21877 Brescia via Raffaello 76 4 928 21881 Brescia via Raffaello 76 5 928 21923 Brescia via Raffaello 78 6 697 1969 Brescia via Perlasca 10 7 693 1709 Brescia via Perlasca 10 8 622 2147 Brescia Via Codignole 32

LOTTO 1_2

CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO

• parte normativa • parte descrittiva

base d’asta € 151.477,39

di cui € 7.061,95 per gli oneri di sicurezza

Finanziamento  MS BRESCIA ID 03 DGR X/7368 del 13/11/2017 e Fondi Aler

Elaborato n. D3

Identificativo Progetto BS 12/2017 Progressivo ufficio n.233

Codice CUP: H82D17000030007

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Capitolato speciale d’appalto – lavori a corpo -parte 1^ normativa appalto n. 6 - 2019 Mod.PG 17-F2 Rev. 0 del 31.8.2017

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INDICE PARTE PRIMA – NORMATIVA CSA OPERE A CORPO

CAPO  1  –  NATURA  ED  OGGETTO  DELL’APPALTO   3  

ART.  1  -­‐  OGGETTO  DELL'APPALTO   3  ART.  2  -­‐  AMMONTARE  DELL'APPALTO   3  ART.  3  -­‐  MODALITA’  DI  STIPULAZIONE  DEL  CONTRATTO   3  

CAPO  2  –  DISCIPLINA  CONTRATTUALE   4  

ART.  4  -­‐  DOCUMENTI  CHE  FANNO  PARTE  DEL  CONTRATTO   4  ART.  5  -­‐  DISPOSIZIONI  PARTICOLARI  RIGUARDANTI  L’APPALTO   4  ART.  6  -­‐  FALLIMENTO  DELL’APPALTATORE   5  ART.  7  -­‐  RAPPRESENTANTE  DELL’APPALTATORE  E  DOMICILIO   5  ART.  8  -­‐  NORME  GENERALI  SUI  MATERIALI,  I  COMPONENTI,  I  SISTEMI  E  L’ESECUZIONE   5  ART.  9  –  CONVENZIONI  EUROPEE  IN  MATERIA  DI  VALUTA  E  TERMINI   6  

CAPO  3  –  TERMINI  PER  L’ESECUZIONE   6  

ART.  10  -­‐  CONSEGNA  E  INIZIO  DEI  LAVORI   6  ART.  11  –  DIFFERENZE  RISCONTRATE  ALL’ATTO  DELLA  CONSEGNA   6  ART.  12  -­‐  TERMINI  PER  L’ULTIMAZIONE  DEI  LAVORI   7  ART.  13  –  PROROGHE   7  ART.  14  –  SOSPENSIONI  ORDINATE  DAL  DIRETTORE  DEI  LAVORI   7  ART.  15  –  SOSPENSIONI  ORDINATE  DAL  RUP   8  ART.  16  -­‐  PENALI  IN  CASO  DI  RITARDO   8  ART.  17  –  PROGRAMMA  ESECUTIVO  DEI  LAVORI  DELL’APPALTATORE  E  CRONOPROGRAMMA   9  ART.  18  –  INDEROGABILITA’  DEI  TERMINI  DI  ESECUZIONE   10  ART.  19  -­‐  RISOLUZIONE  DEL  CONTRATTO  PER  MANCATO  RISPETTO  DEI  TERMINI   10  

CAPO  4  –  DISCIPLINA  ECONOMICA   10  

ART.  20  –  TRACCIABILITA’  DEI  FLUSSI  FINANZIARI   10  ART.  21  -­‐  ANTICIPAZIONE   11  ART.  22  -­‐  PAGAMENTI  IN  ACCONTO   11  ART.  23  -­‐  PAGAMENTI  A  SALDO   11  ART.  24  -­‐  REVISIONE  PREZZI  E  PREZZO  CHIUSO   12  ART.  25  -­‐  CESSIONE  DEI  CREDITI   12  

CAPO  5  –  VALUTAZIONE  DEI  LAVORI  E  CRITERI  DI  LIQUIDAZIONE   13  

ART.  26  -­‐  VALUTAZIONE  DEI  LAVORI  A  CORPO   13  ART.  27  -­‐  VALUTAZIONE  DEI  LAVORI  A  MISURA   13  

CAPO  6  -­‐  CAUZIONI  E  GARANZIE   13  

ART.  28  –  GARANZIA    PROVVISORIA   13  ART.  29-­‐  GARANZIA  DEFINITIVA   14  ART.  30  -­‐  RIDUZIONE  DELLE  CAUZIONI   15  ART.  31-­‐  GARANZIA  FIDEJUSSORIA  PER  RATA  DI  SALDO   15  ART.  32  –  OBBLIGHI  ASSICURATIVI  A  CARICO  DELL’IMPRESA   16  

CAPO  7  -­‐  DISPOSIZIONI  VARIE  INERENTI  L’ESECUZIONE   17  

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ART.  33  -­‐  ONERI  ED  OBBLIGHI  A  CARICO  DELL’APPALTATORE   17  ART.  34  -­‐  VERIFICHE  ISPETTIVE   19  ART.  35  -­‐  SUBAPPALTO   19  ART.  36  -­‐  OSSERVANZA  DEI  CONTRATTI  COLLETTIVI  E  DISPOSIZIONI  INERENTI  LA  MANODOPERA   22  ART.  37-­‐  VARIAZIONI  DELLE  OPERE   23  ART.  38  –  VARIANTI  PER  ERRORI  OD  OMISSIONI  PROGETTUALI   24  ART.  39  -­‐  COLLAUDI  IN  CORSO  D'OPERA   24  ART.  40  –  CLAUSOLA  RISOLUTIVA  ESPRESSA   24  ART.  41  –  ESECUZIONE  D’UFFICIO  DEI  LAVORI   25  ART.  42  -­‐  NORME  PER  LA  SICUREZZA  NEL  CANTIERE   26  ART.  43  -­‐  PIANI  DI  SICUREZZA   26  ART.  44  -­‐  PIANO  OPERATIVO  DI  SICUREZZA   27  ART.  45  -­‐  RAPPORTI  TRA  APPALTATORE,  DIREZIONE  LAVORI  E  COORDINATORE  PER  L’ESECUZIONE   27  

CAPO  9  –  DISPOSIZIONI  PER  L’ULTIMAZIONE  DEI  LAVORI   28  

ART.  46  -­‐  ULTIMAZIONE  DEI  LAVORI  E  GRATUITA  MANUTENZIONE   28  ART.  47  -­‐  PRESA  IN  CONSEGNA  DEI  LAVORI  ULTIMATI   29  ART.  48  -­‐  TERMINI  PER  IL  COLLAUDO  O  PER  L’ACCERTAMENTO  DELLA  REGOLARE  ESECUZIONE  29  

CAPO  10  –  CONTROVERSIE  E  NORME  FINALI   29  

ART.  49  -­‐  CONTENZIOSO  -­‐  FORO  DI  COMPETENZA   29  ART.  50  -­‐  IMPOSTE  -­‐  TASSE  -­‐  SPESE  CONTRATTUALI   30  ALLEGATO  A  -­‐  TABELLA  CATEGORIE  DI  LAVORO  E  PERCENTUALI  PAGAMENTI   31  

ALLEGATI - Elaborati tecnici grafico-descrittivi, composti da :

! C.S.A. parte 2 descrittiva; ! fascicolo computo metrico estimativo ed elenco prezzi; ! PSC con cronoprogramma; ! fascicolo dell’opera; ! fascicolo disegni esecutivi; ABBREVIAZIONI - D.Lgs n. 50/2016 (Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50, e successive modifiche e integrazioni - Codice dei Contratti pubblici)) - D.M. n. 145/2000 (Decreto Ministeriale lavori pubblici 19 aprile 2000, n. 145 - Capitolato Generale d'Appalto) - D.Lgs n. 81/2008 (Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e successive modifiche e integrazioni - Attuazione dell'art. 1 L. 03.08.2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro) - D.P.R. 207/10 (Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010 n. 207 - Regolamento di esecuzione ed attuazione del d.lgs. 12.04.2006, n. 163)

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CAPO 1 – NATURA ED OGGETTO DELL’APPALTO ART. 1 - OGGETTO DELL'APPALTO

Appalto n. 6/2019 CIG 7899124356 - CUP HD82D170000030007 L'appalto ha per oggetto i lavori di manutenzione straordinaria di 8 alloggi in Brescia e

specificati nell’allegato elenco:

Dati catastali

ID. FG Sub Part CodiceUI Codice Fabbricato

Comune indirizzo

1   237   62   174   21841 928 Brescia Via RAFFAELLO 76

2   237   63   174   21842 928 Brescia Via RAFFAELLO 76

3   237   98   174   21877 928 Brescia Via RAFFAELLO 76

4   237   102   174   21881 928 Brescia Via RAFFAELLO 76

5   237   144   174   21923 928 Brescia Via RAFFAELLO 78

6   203   37   40   1969 697 Brescia Via PERLASCA 10 (GRANDE)

7   203   1   17   1709 693 Brescia Via PERLASCA 16 (GRANDE)

8   11   22   3002   2147 622 Brescia Via CODIGNOLE 32

E' compresa altresì l'esecuzione di tutte le finiture specificate nel Capitolato Speciale o comunque occorrenti a consegnare gli immobili completamente ultimati.

L'Impresa partecipando alla gara riconosce di aver preso completa ed esatta conoscenza di tutti gli elaborati e dei documenti riguardanti il presente appalto e s'impegna alla perfetta realizzazione delle opere in conformità all'offerta presentata in sede di gara.

L’esecuzione dei lavori è sempre comunque effettuata secondo le regole dell’arte e l’Appaltatore deve conformarsi alla massima diligenza nell’adempimento dei propri obblighi.

ART. 2 - AMMONTARE DELL'APPALTO

L’importo complessivo dell’appalto è definito come segue:

Importi in Euro Colonna a) Colonna b) Colonna c) Colonna (a + b + c) Importo esecuzione

Lavori a corpo Costo manodopera

(art. 23, c.16, dlgs 50/16 Oneri per l'attuazione dei piani di sicurezza

TOTALE

A Corpo €. 93.870,03 €. 50.545,40 €. 7.061,95 €. 151.477,39 - l’importo dei lavori a corpo, comprensivo del costo della manodopera, è pari ad euro 50.545,40 ed è soggetto a ribasso; - l’ importo degli oneri di sicurezza è pari ad € 7.061,95 non ribassabili.

Qualora durante il contratto si renda necessario introdurre addizioni o riduzioni ai lavori, la Stazione appaltante potrà ordinare una variazione in più o in meno dei lavori stessi, fino alla concorrenza del quinto dell’importo contrattuale ai prezzi di aggiudicazione, ai sensi degli artt 106 c. 12 e 109 del d.lgs. 50/2016, senza che l’Appaltatore possa avanzare richieste risarcitorie di sorta. ART. 3 - MODALITA’ DI STIPULAZIONE DEL CONTRATTO

Il contratto è stipulato “a corpo” ai sensi dell’articolo 3 comma 1 lettera ddddd) del codice

degli appalti d.lgs. 50/2016. L’importo del contratto, come determinato in sede di gara, resta fisso e invariabile, senza

che possa essere invocata dalle parti contraenti alcuna successiva verificazione sulla misura o sul valore attribuito alla quantità.

Il ribasso percentuale offerto dall’aggiudicatario in sede di gara si estende e si applica ai prezzi unitari in elenco, utilizzabili ai fini di cui al comma successivo.

I prezzi unitari di cui al comma precedente, ancorché senza valore negoziale ai fini

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dell’appalto e della determinazione dell’importo complessivo dei lavori, sono vincolanti per la definizione, valutazione e contabilizzazione di eventuali varianti, addizioni o detrazioni in corso d’opera, qualora ammissibili ai sensi dell’articolo 106 del d.lgs. 50/2016, e che siano estranee ai lavori già previsti nonché ai lavori in economia.

CAPO 2 – DISCIPLINA CONTRATTUALE ART. 4 - DOCUMENTI CHE FANNO PARTE DEL CONTRATTO

Fanno parte integrante e sostanziale del contratto d’appalto, ancorché non

materialmente allegati: a) il presente capitolato speciale d’appalto, compresa la tabella allegata; b) tutti gli elaborati grafici del progetto esecutivo; c) l’elenco dei prezzi unitari; d) il computo metrico estimativo e) il cronoprogramma; f) le polizze di garanzia f) il piano di sicurezza e di coordinamento di agli artt. 88 e seg. Del d.lgs. 81/2008 s.m.i. e

le eventuali proposte integrative al predetto piano; g) il piano operativo di sicurezza ai sensi dell’art. 89 comma 1 lett. h) del d.lgs. 81/2008

s.m.i.; h) il Patto di integrità in materia di contratti pubblici regionali, approvato con DGR

Lombardia X/1299 del 30/1/2014. In caso di discordanza tra i vari elaborati di progetto vale la soluzione più aderente alle finalità per le quali il lavoro è stato progettato e comunque quella meglio rispondente ai criteri di ragionevolezza e di buona tecnica esecutiva. Trattandosi di appalto “ a corpo” il computo metrico estimativo non può essere utilizzato per trasformare l’appalto artatamente in appalto “a misura”. Le opere da realizzare sono pertanto quelle desumibili dagli elaborati grafici e dalla descrizione contenuta nella seconda parte del presente Capitolato. La presenza nel computo metrico estimativo di voci non rispondenti all’opera da realizzare o la loro assenza, la presenza di misurazioni in più o in meno rispetto a quanto effettivamente da realizzare non costituisce motivazione per le parti per la modifica del prezzo forfettario di contratto.

Sono contrattualmente vincolanti tutte le leggi e le norme vigenti in materia di lavori pubblici ed in particolare:

- la legge 20 marzo 1865, n. 2248, allegato F, per quanto applicabile; - il D.M. 145/2000 per quanto applicabile - Il DPR 207/2010 per quanto applicabile ai sensi dell’art. 217 lett. u) del d.lgs. 50/2016; - il D. Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e s.m.i.; - il D.M. 22/01/08 n. 37 sull’installazione degli impianti all’interno degli edifici; - il D.Lgs. 8/7/2003 n. 235 sul montaggio uso e smontaggio dei ponteggi; - la L. 13/08/2010 n. 136 s.m.i. in tema di tracciabilità dei flussi finanziari; - il D.Lgs. 50/2016 s.m.i.

Essendo la Stazione Appaltante soggetto certificato ai sensi della normativa UNI EN ISO 9001/2008, troverà applicazione nei rapporti con l’Appaltatore anche tale normativa di riferimento. La Stazione Appaltante, ai sensi del d.lgs. 08/06/2001 n. 231, si è dotata di Modello di Organizzazione Gestione e Controllo, di Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e di Codice Etico che troveranno applicazione anche nei confronti dei soggetti concorrenti alla presente procedura d’appalto. Non fanno invece parte del contratto e sono estranei ai rapporti negoziali le quantità delle singole voci elementari rilevabili dagli atti progettuali, e da qualsiasi altro loro allegato. ART. 5 - DISPOSIZIONI PARTICOLARI RIGUARDANTI L’APPALTO

La sottoscrizione del contratto e dei suoi allegati da parte dell’Appaltatore equivale a dichiarazione di perfetta conoscenza e di incondizionata accettazione della legge, dei

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regolamenti e di tutte le norme vigenti in materia di lavori pubblici, nonché alla completa accettazione di tutte le norme che regolano il presente appalto, e del progetto per quanto attiene alla sua perfetta esecuzione.

L’Appaltatore dà atto, senza riserva alcuna, della piena conoscenza e disponibilità degli atti progettuali e della documentazione, della disponibilità dei siti, dello stato dei luoghi, delle condizioni pattuite in sede di offerta e ogni altra circostanza che interessi i lavori, che, come da apposito verbale sottoscritto col responsabile del procedimento, consentono l’immediata esecuzione dei lavori.

L’Appaltatore è tenuto a dotarsi di firma digitale e di casella di Posta Elettronica Certificata che potrà essere utilizzata dalla Stazione Appaltante per le comunicazioni necessarie alla gestione dell’appalto.

L'Appaltatore è tenuto a comunicare tempestivamente alla Stazione Appaltante ogni modificazione degli assetti proprietari e della composizione societaria e, se assoggettata alla comunicazione ai sensi del D.P.C.M. n.187/1991, a provvedere all'inoltro del relativo aggiornamento.

ART. 6 - FALLIMENTO DELL’APPALTATORE

In caso di fallimento dell’Appaltatore la Stazione appaltante si avvale, salvi e senza pregiudizio per ogni altro diritto e azione a tutela dei propri interessi, della procedura prevista dall’art. 110 del d.lgs. 50/2016.

ART. 7 - RAPPRESENTANTE DELL’APPALTATORE E DOMICILIO

Qualora il titolare o legale rappresentante dell'Appaltatore non conduca personalmente i lavori, dovrà farsi rappresentare in conformità a quanto disposto dall'art. 4 del DM 145/2000 e comunque da persona fornita di requisiti d’idoneità tecnici e morali, per l’esecuzione dei lavori. L’Appaltatore rimane responsabile dell’operato del suo rappresentante.

Quando ricorrono gravi e giustificati motivi la Stazione appaltante, previa motivata comunicazione all’Appaltatore, ha diritto di esigere il cambiamento immediato del suo rappresentante, senza che per ciò spetti alcuna indennità all’Appaltatore o al suo rappresentante.

Il domicilio legale presso il quale la Stazione appaltante, in ogni tempo, potrà indirizzare ordini e notificare atti, anche a mezzo di ufficiale giudiziario, sarà quello dichiarato dall’Appaltatore nell’offerta.

L’Appaltatore deve altresì comunicare, ai sensi e nei modi di cui all’articolo 3 del C.G.A. DM 145/2000, le generalità delle persone autorizzate a riscuotere, a ricevere e a quietanzare.

Ogni variazione a quanto sopra richiesto deve essere tempestivamente comunicata per iscritto alla Stazione appaltante.

ART. 8 - NORME GENERALI SUI MATERIALI, I COMPONENTI, I SISTEMI E L’ESECUZIONE

Nell'esecuzione di tutte le lavorazioni, le opere, le forniture, i componenti, anche relativamente a sistemi e subsistemi di impianti tecnologici oggetto dell'appalto, devono essere rispettate tutte le prescrizioni di legge e di regolamento in materia di qualità, provenienza e accettazione dei materiali e componenti, nonché per quanto concerne la descrizione, i requisiti di prestazione e le modalità di esecuzione di ogni categoria di lavoro tutte le indicazioni contenute o richiamate contrattualmente nel capitolato speciale di appalto, negli elaborati grafici del progetto esecutivo e nella descrizione delle singole voci allegata allo stesso capitolato.

L’Appaltatore è tenuto al rispetto del disposto dell’art.3 del DM 08/05/03 n.203 in ordine alla provenienza dei materiali da utilizzare per la realizzazione dell’opera.

Per quanto riguarda l’accettazione la qualità, l’impiego dei materiali trova applicazione l’art. 101 comma 3 del d.lgs. 50/2016; per quanto attiene la loro provvista e provenienza, si applicano rispettivamente gli articoli16 e 17 del D.M. 145/2000.

Per le componenti strutturali soggette a qualificazioni ai sensi del DM 14/01/2008 (calcestruzzo, acciaio per CA, acciaio per strutture metalliche) l’impresa deve garantire la rintracciabilità del materiale fornito con un percorso documentale che attesti i passaggi compiuti dal luogo di produzione, all’eventuale grossista, al luogo di trasformazione e/o lavorazione, al cantiere. I certificati di qualità del materiale devono essere affiancati dalla trascrizione dei

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documenti di trasporto da un luogo all’altro. La lavorazione del calcestruzzo e del ferro da costruzione deve essere effettuata esclusivamente da ditte certificate ISO 9001.

Oltre ai componenti o materiali indicati al capoverso precedente, il progettista o il Direttore dei Lavori possono individuare ulteriori componenti o materiali ritenuti critici, in relazione alla tipologia dell’appalto, per i quali l’Appaltatore ed i subappaltatori dovranno essere in grado di documentare la qualifica (Controllo di Produzione di Fabbrica e/o Certificazione ISO 9000).

Per tutti i materiali utilizzati in cantiere devono essere messe a disposizione della Direzione Lavori le schede con le caratteristiche tecniche, le eventuali manutenzioni richieste, le modalità per il corretto utilizzo e messa in opera.

Con riferimento al regolamento Regolamento (Ue) n. 305/2011 del Parlamento Europeo e Del Consiglio del 9 marzo 2011 (condizioni armonizzate per la commercializzazione dei prodotti da costruzione) l’impresa è tenuta a consegnare alla Direzione Lavori la “dichiarazione di prestazione” (D.o.P.) per ogni materiale da costruzione.

Le bolle di consegna dei materiali in cantiere devono recare il numero di targa ed il nominativo dei proprietari degli automezzi adibiti al trasporto dei materiali stessi.

ART. 9 – CONVENZIONI EUROPEE IN MATERIA DI VALUTA E TERMINI

Tutti i rapporti contrattuali e dipendenti dal contratto, compresa la contabilità dei lavori, i

pagamenti, le penali e ogni altro valore monetario, sono espressi in euro. Tutti gli atti predisposti dalla Stazione appaltante per ogni valore contenuto in cifra

assoluta, ove non diversamente specificato, devono intendersi I.V.A. esclusa. Tutti i termini di cui al presente capitolato d’oneri, se non diversamente stabilito nella

singola disposizione, sono computati in conformità al Regolamento CEE 3 giugno 1971, n. 1182.

CAPO 3 – TERMINI PER L’ESECUZIONE ART. 10 - CONSEGNA E INIZIO DEI LAVORI

La consegna dei lavori avrà inizio dopo la stipula del contratto d'appalto e risulterà da

apposito verbale, da effettuarsi entro 45 giorni dalla predetta stipula. La consegna dei lavori potrà farsi in più volte con successivi verbali di consegna parziale

quando la natura o l'importanza dei lavori o dell’opera lo richieda. In caso di urgenza, l’Appaltatore comincia i lavori per le sole parti già consegnate.

E’ in facoltà della Stazione appaltante procedere in via d'urgenza alla consegna anticipata dei lavori nelle more della stipulazione del contratto; in tal caso il direttore dei lavori indica espressamente sul verbale le lavorazioni da iniziare immediatamente.

Qualora la consegna sia eseguita ai sensi del capoverso precedente, il processo verbale indica a quali materiali l'Appaltatore deve provvedere e quali lavorazioni deve immediatamente iniziare in relazione al programma di esecuzione presentato dall’Appaltatore stesso. Ad intervenuta stipula del contratto il direttore dei lavori revoca le eventuali limitazioni.

Qualora l’Appaltatore non si presenti nel giorno stabilito, il direttore dei lavori fissa una nuova data. La decorrenza del termine contrattuale resta comunque quella della data della prima convocazione. Qualora sia inutilmente trascorso il termine assegnato dal direttore dei lavori, la stazione appaltante ha facoltà di risolvere il contratto e di incamerare la cauzione. Qualora sia indetta una nuova procedura per l’affidamento del completamento dei lavori, l’aggiudicatario è escluso dalla partecipazione in quanto l’inadempimento è considerato grave negligenza accertata.

In caso di consegna parziale, a causa di temporanea indisponibilità delle aree e degli immobili, l’Appaltatore è tenuto a presentare un programma di esecuzione dei lavori che preveda la realizzazione prioritaria delle lavorazioni sulle aree e sugli immobili disponibili. ART. 11 – DIFFERENZE RISCONTRATE ALL’ATTO DELLA CONSEGNA

Il direttore dei lavori è responsabile della corrispondenza del verbale di consegna dei lavori all’effettivo stato dei luoghi.

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Se sono riscontrate differenze fra le condizioni locali ed il progetto esecutivo, il direttore dei lavori non procede alla consegna e ne riferisce immediatamente al responsabile del procedimento, indicando le cause e l'importanza delle differenze riscontrate rispetto agli accertamenti effettuati in sede di redazione del progetto esecutivo e delle successive verifiche, e proponendo i provvedimenti da adottare.

Il responsabile del procedimento, nel caso in cui l’importo netto dei lavori non eseguibili per effetto delle differenze riscontrate sia inferiore al quinto dell’importo netto di aggiudicazione e sempre che la eventuale mancata esecuzione non incida sulla funzionalità dell’opera o del lavoro, dispone che il direttore dei lavori proceda alla consegna parziale, invitando l’Appaltatore a presentare, entro un termine non inferiore a trenta giorni, il programma di esecuzione. ART. 12 - TERMINI PER L’ULTIMAZIONE DEI LAVORI

Il limite massimo per ultimare tutti i lavori compresi nell'appalto e per consegnare l'opera

in perfetta condizione d'uso è fissato in giorni 180 (centoottanta) naturali e consecutivi decorrenti dalla data del verbale di consegna dei lavori in contraddittorio tra le parti. Nel calcolo del termine suddetto si è tenuto conto delle ferie contrattuali.

L’appaltatore si obbliga alla rigorosa ottemperanza del cronoprogramma dei lavori che potrà fissare scadenze inderogabili per l’approntamento delle opere necessarie all’inizio di forniture e lavori da effettuarsi da altre ditte per conto della Stazione appaltante oppure necessarie all’utilizzazione, prima della fine dei lavori e previo certificato di collaudo o certificato di regolare esecuzione, riferito alla sola parte funzionale delle opere.

ART. 13 – PROROGHE

L’appaltatore, qualora per causa a esso non imputabile, non sia in grado di ultimare i lavori nel termine contrattuale di cui al precedente articolo, può chiedere la proroga, presentando apposita richiesta motivata almeno 45 giorni prima della scadenza del termine di cui al precedente articolo.

In deroga a quanto previsto al comma 1, la richiesta può essere presentata anche qualora manchino meno di 45 giorni alla scadenza del termine, comunque prima di tale scadenza, qualora le cause che hanno determinato la richiesta si siano verificate posteriormente; in questo caso la richiesta deve essere motivata anche in relazione alla specifica circostanza della tardività.

La richiesta è presentata al direttore di lavori il quale la trasmette tempestivamente al R.U.P., corredata dal proprio parere; qualora la richiesta sia presentata direttamente al R.U.P. questi acquisisce tempestivamente il parere del direttore dei lavori.

La proroga è concessa o negata con provvedimento scritto del R.U.P. entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta; il R.U.P. può prescindere dal parere del direttore dei lavori qualora questi non si esprima entro 10 giorni e può discostarsi dallo stesso parere; nel provvedimento è riportato il parere del direttore dei lavori qualora questo sia difforme dalle conclusioni del R.U.P..

Nei casi di cui al comma 2 i termini di 30 giorni e di 10 giorni di cui al comma 4 sono ridotti rispettivamente a 10 giorni e a 3 giorni; negli stessi casi qualora la proroga sia concessa formalmente dopo la scadenza del termine di cui al precedente articolo, essa ha effetto retroattivo a partire da tale ultimo termine.

La mancata determinazione del R.U.P. entro i termini di cui al presente articolo costituisce rigetto della richiesta. ART. 14 – SOSPENSIONI ORDINATE DAL DIRETTORE DEI LAVORI Ai sensi dell’art. 107 del d.lgs. 50/2016. qualora cause di forza maggiore, condizioni climatologiche oggettivamente eccezionali od altre circostanze speciali che impediscano in via temporanea che i lavori procedano utilmente a regola d’arte, la Direzione dei lavori d’ufficio può ordinare la sospensione dei lavori redigendo apposito verbale sentito l’Appaltatore; costituiscono circostanze speciali le situazioni che determinano la necessità di procedere alla redazione di una variante in corso d’opera nei casi previsti; per le sospensioni di cui al presente articolo nessun indennizzo spetta all’Appaltatore.

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Il direttore dei lavori, con l'intervento dell’Appaltatore, compila il verbale di sospensione indicando: - le ragioni che hanno determinato l’interruzione dei lavori; - lo stato di avanzamento dei lavori; - le opere la cui esecuzione rimane interrotta e le cautele adottate affinché alla ripresa le stesse possano essere continuate ed ultimate senza eccessivi oneri; - la consistenza della forza lavoro e dei mezzi d’opera esistenti in cantiere al momento della sospensione. Il verbale di sospensione è controfirmato dall’Appaltatore, deve pervenire al R.U.P. entro il quinto giorno naturale successivo alla sua redazione e deve essere restituito controfirmato dallo stesso o dal suo delegato; qualora il R.U.P. non si pronunci entro 5 giorni dal ricevimento, il verbale si dà per riconosciuto e accettato dalla Stazione Appaltante. Qualora l’Appaltatore non intervenga alla firma del verbale di sospensione o rifiuti di sottoscriverlo, oppure apponga sullo stesso delle riserve, si procede a norma dell’articolo 190 del Regolamento . In ogni caso la sospensione opera dalla data di redazione del verbale, accettato dal R.U.P. o sul quale si sia formata l’accettazione tacita; non possono essere riconosciute sospensioni, e i relativi verbali non hanno alcuna efficacia, in assenza di adeguate motivazioni o le cui motivazioni non siano riconosciute adeguate da parte del R.U.P. Il verbale di sospensione ha efficacia dal quinto giorno antecedente la sua presentazione al R.U.P., qualora il predetto verbale gli sia stato trasmesso dopo il quinto giorno dalla redazione oppure rechi una data di decorrenza della sospensione anteriore al quinto giorno precedente la data di trasmissione. Non appena cessate le cause della sospensione il direttore dei lavori redige il verbale di ripresa che, oltre a richiamare il precedente verbale di sospensione, deve indicare i giorni di effettiva sospensione e il conseguente nuovo termine contrattuale dei lavori differito di un numero di giorni pari all’accertata durata della sospensione. Il verbale di ripresa dei lavori è controfirmato dall’Appaltatore e trasmesso al R.U.P.; esso è efficace dalla data della sua redazione; al verbale di ripresa dei lavori si applicano le disposizioni di cui ai commi 3 e 4. Le disposizioni del presente articolo si applicano anche a sospensioni parziali e riprese parziali che abbiano per oggetto parti determinate dei lavori, da indicare nei relativi verbali; in tal caso il differimento dei termini contrattuali è pari ad un numero di giorni costituito dal prodotto dei giorni di sospensione per il rapporto tra l’ammontare dei lavori sospesi e l'importo totale dei lavori previsto nello stesso periodo secondo il programma esecutivo dei lavori di cui all’art.17. ART. 15 – SOSPENSIONI ORDINATE DAL RUP

Ai sensi dell’art. 107 del d.lgs. 50/16, la sospensione può, altresì, essere disposta dal RUP per ragioni di necessita o di pubblico interesse, tra cui l‘interruzione di finanziamenti per esigenze sopravvenute di finanza pubblica, disposta con atto motivato delle amministrazioni competenti. Qualora la sospensione, o le sospensioni, durino per un periodo di tempo superiore ad un quarto della durata complessiva prevista per l'esecuzione dei lavori stessi, o comunque quando superino sei mesi complessivi, I'esecutore può chiedere la risoluzione del contratto senza indennità; se la stazione appaltante si oppone, I'esecutore ha diritto alla rifusione dei maggiori oneri derivanti dal prolungamento della sospensione oltre I termini suddetti, iscrivendoli nella documentazione contabile. Nessun indennizzo é dovuto all'esecutore negli altri casi. La sospensione é disposta per II tempo strettamente necessario. Cessate le cause della sospensione, II RUP dispone la ripresa dell‘esecuzione e indica II nuovo termine contrattuale. L’ordine di ripresa è trasmesso tempestivamente all’Appaltatore e al Direttore dei lavori.. ART. 16 - PENALI IN CASO DI RITARDO

Nel caso di ritardo nell'esecuzione delle prestazioni contrattuali da parte dell‘appaltatore, , per ogni giorno naturale consecutivo di ritardo nell’ultimazione dei lavori viene applicata una penale pari all’uno per mille (0,1%) dell’importo contrattuale. La penale, nella stessa misura percentuale di cui al precedente comma, trova

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applicazione anche in caso di ritardo: a) nell’inizio dei lavori rispetto alla data fissata dal direttore dei lavori per la consegna degli stessi, qualora la Stazione Appaltante non si avvalga della facoltà di cui all’articolo 10, c 3 del presente Capitolato; b) nella ripresa dei lavori seguente un verbale di sospensione, rispetto alla data fissata dal direttore dei lavori; c) nel rispetto dei termini imposti dalla direzione dei lavori per il ripristino di lavori non accettabili o danneggiati. La penale irrogata ai sensi del comma 2, lettera a), è disapplicata e, se, già addebitata, è restituita, qualora l’Appaltatore, in seguito all’andamento imposto ai lavori, rispetti la prima soglia temporale successiva fissata nel programma dei lavori di cui all’articolo “programma esecutivo dei lavori dell’Appaltatore e cronoprogramma”. La penale di cui al comma 2, lettera b), è applicata all’importo dei lavori ancora da eseguire; la penale di cui al comma 2, lettera c) è applicata all’importo dei lavori di ripristino o di nuova esecuzione ordinati per rimediare a quelli non accettabili o danneggiati. L’importo complessivo delle penali irrogate ai sensi dei commi 1 e 2 non può superare il 10 per cento dell’importo contrattuale; qualora i ritardi siano tali da comportare una penale di importo superiore alla predetta percentuale trova applicazione l’articolo 19, in materia di risoluzione del contratto. Nel caso in cui i lavori non siano ultimati entro il termine contrattuale, la direzione lavori emetterà i certificati di pagamento applicando una decurtazione pari al 10% dell’importo contabilizzato nello stato di avanzamento. L’applicazione delle penali di cui al presente articolo non pregiudica il risarcimento di eventuali danni o ulteriori oneri sostenuti dalla Stazione Appaltante a causa dei ritardi. ART. 17 – PROGRAMMA ESECUTIVO DEI LAVORI DELL’APPALTATORE E CRONOPROGRAMMA

Entro trenta giorni dalla stipula del contratto, e comunque prima dell'inizio dei lavori, l'Appaltatore predispone e consegna alla direzione lavori un proprio programma esecutivo dei lavori, elaborato in relazione alle proprie tecnologie, alle proprie scelte imprenditoriali e alla propria organizzazione lavorativa. Tale programma deve riportare per ogni lavorazione, le previsioni circa il periodo di esecuzione nonché l'ammontare presunto, parziale e progressivo, dell'avanzamento dei lavori alle date contrattualmente stabilite per la liquidazione dei certificati di pagamento deve essere coerente con i tempi contrattuali di ultimazione e deve essere approvato dalla direzione lavori, mediante apposizione di un visto, entro cinque giorni dal ricevimento. Trascorso il predetto termine senza che la direzione lavori si sia pronunciata il programma esecutivo dei lavori si intende accettato, fatte salve palesi illogicità o indicazioni erronee incompatibili con il rispetto dei termini di ultimazione. Il programma esecutivo dei lavori dell'Appaltatore può essere modificato o integrato dalla Stazione Appaltante, mediante ordine di servizio, ogni volta che sia necessario alla miglior esecuzione dei lavori e in particolare: a) per il coordinamento con le prestazioni o le forniture di imprese o altre ditte estranee al

contratto; b) per l'intervento o il mancato intervento di società concessionarie di pubblici servizi le cui reti

siano coinvolte in qualunque modo con l'andamento dei lavori, purché non imputabile ad inadempimenti o ritardi della Stazione Appaltante;

c) per l'intervento o il coordinamento con autorità, enti o altri soggetti diversi dalla Stazione Appaltante, che abbiano giurisdizione, competenze o responsabilità di tutela sugli immobili, i siti e le aree comunque interessate dal cantiere; a tal fine non sono considerati soggetti diversi le società o aziende controllate o partecipate dalla Stazione Appaltante o soggetti titolari di diritti reali sui beni in qualunque modo interessati dai lavori intendendosi, in questi casi, ricondotta la fattispecie alla responsabilità gestionale della Stazione Appaltante;

d) per la necessità o l'opportunità di eseguire prove sui campioni, prove di carico e di tenuta e funzionamento degli impianti, nonché collaudi parziali o specifici;

e) qualora sia richiesto dal coordinatore per la sicurezza e la salute nel cantiere, in ottemperanza agli att. 88 e seg. del d.lgs. 81/2008 s.m.i.. In ogni caso il programma esecutivo dei lavori deve essere coerente con il piano di sicurezza e di coordinamento del cantiere, eventualmente integrato ed aggiornato.

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I lavori sono comunque eseguiti nel rispetto del cronoprogramma predisposto dalla Stazione Appaltante e integrante il progetto esecutivo; tale cronoprogramma può essere modificato dalla Stazione Appaltante al verificarsi delle condizioni di cui al comma 2. ART. 18 – INDEROGABILITA’ DEI TERMINI DI ESECUZIONE

Non costituiscono motivo di differimento dell'inizio dei lavori, della loro mancata regolare

o continuativa conduzione secondo il relativo programma esecutivo o della loro ritardata ultimazione:

a) il ritardo nell'installazione del cantiere e nell'allacciamento alle reti tecnologiche necessarie al suo funzionamento, per l'approvvigionamento dell'energia elettrica e dell'acqua;

b) l’adempimento di prescrizioni, o il rimedio a inconvenienti o infrazioni riscontrate dal direttore dei lavori o dagli organi di vigilanza in materia sanitaria e di sicurezza, ivi compreso il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, se nominato;

c) l'esecuzione di accertamenti integrativi che l'Appaltatore ritenesse di dover effettuare per la esecuzione delle opere di fondazione, delle strutture e degli impianti, salvo che siano ordinati dalla direzione dei lavori o espressamente approvati da questa;

d) il tempo necessario per l'esecuzione di prove sui campioni, di sondaggi, analisi e altre prove assimilabili;

e) il tempo necessario per l'espletamento degli adempimenti a carico dell'Appaltatore comunque previsti dal presente capitolato;

f) le eventuali controversie tra l’Appaltatore e i fornitori, subappaltatori, affidatari, altri incaricati dall’Appaltatore né i ritardi o gli inadempimenti degli stessi soggetti;

g) le eventuali vertenze a carattere aziendale tra l’Appaltatore e il proprio personale dipendente.

Non costituiscono altresì motivo di differimento dell'inizio dei lavori, della loro mancata regolare o continuativa conduzione secondo il relativo programma o della loro ritardata ultimazione i riardi o gli inadempimenti di ditte, imprese, fornitori, tecnici o altri, titolari di rapporti contrattuali con la Stazione Appaltante, se l’Appaltatore non abbia tempestivamente denunciato per iscritto alla Stazione Appaltante medesima le cause imputabili a dette ditte, imprese o fornitori o tecnici. Le cause di cui ai commi 1 e 2 non possono essere invocate nemmeno per la richiesta di proroghe o di sospensione dei lavori come specificato nei rispettivi articoli. ART. 19 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO PER MANCATO RISPETTO DEI TERMINI

L’eventuale ritardo dell’Appaltatore rispetto ai termini per l’ultimazione dei lavori superiore

a 60 giorni naturali consecutivi produce la risoluzione del contratto, a discrezione della Stazione Appaltante e senza obbligo di ulteriore motivazione.

La risoluzione del contratto trova applicazione dopo la formale messa in mora dell’Appaltatore e in contraddittorio con il medesimo.

Sono dovuti dall’Appaltatore i danni subiti dalla Stazione Appaltante in seguito alla risoluzione del contratto.

Nel caso di risoluzione del contratto la penale di cui al presente capitolato, è computata sul periodo determinato sommando il ritardo accumulato dall'Appaltatore rispetto al programma esecutivo dei lavori di cui all’art.17 del presente Capitolato e il termine assegnato dal direttore dei lavori per compiere i lavori con la messa in mora di cui al comma 2 del presente articolo.

CAPO 4 – DISCIPLINA ECONOMICA ART. 20 – TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI

Ai sensi dell’art. 3 della legge 13/08/2010 n. 136 s.m.i., l’Appaltatore è tenuto ad utilizzare

uno o più conti correnti dedicati accesi presso banche o presso le Poste Italiane, al fine di assicurare la tracciabilità dei flussi finanziari derivanti dal presente appalto nei rapporti con la Stazione Appaltante e con tutti i subappaltatori, subcontraenti della filiera delle imprese a qualsiasi titolo interessate ai lavori. Tutti i movimenti finanziari relativi al presente appalto devono essere registrati sui conti correnti dedicati anche in via non esclusiva ed effettuati

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tramite bonifici bancari o postali, ovvero con altri strumenti di pagamento idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni.

Le fatture emesse dall’appaltatore, le fatture emesse dal subappaltatore in caso di pagamento diretto da parte della stazione e gli strumenti di pagamento devono riportare, in relazione a ciascuna transazione posta in essere, il codice identificativo di gara (CIG) ed ove previsto il codice unico di progetto (CUP).

L’Appaltatore è tenuto a comunicare alla Stazione Appaltante gli estremi identificativi dei conti correnti dedicati entro sette giorni dalla loro accensione, nonché le generalità ed il codice fiscale delle persone delegate ad operare su di essi.

ART. 21 - ANTICIPAZIONE

Il presente appalto beneficia dell'istituto dell'anticipazione del corrispettivo nella misura di

cui all’art. 35, c. 16, del d.lgs. 50/16 a condizione che l’Appaltatore produca apposita cauzione, conforme a quanto previsto dal D.M 123/04.

ART. 22 - PAGAMENTI IN ACCONTO

L’Appaltatore avrà diritto a pagamenti in acconto in corso d'opera ogni qualvolta il suo credito al netto del ribasso d'asta avrà raggiunto un importo complessivo pari al rapporto fra l'ammontare contrattuale dell'appalto ed il numero contrattuale dei mesi.

Per la determinazione dell'importo di ciascuna rata di acconto si farà riferimento alle aliquote di incidenza, valide ai soli fini della erogazione degli acconti, di cui all'allegata tabella A.

Ciascuna rata sarà commisurata all'importo del lavoro effettivamente ordinato, eseguito e regolarmente riconosciuto, misurato e registrato dal direttore dei lavori, in concorso e contesto con l’Appaltatore, desunto dal registro di contabilità, al netto del ribasso d'asta e delle altre ritenute.

La direzione lavori, per determinati manufatti il cui valore è superiore alla spesa per la messa in opera, potrà tener conto del valore dei materiali già approvvigionati, fino alla concorrenza della metà del loro costo, dietro presentazione di regolare fattura quietanzata.

A garanzia dell’osservanza delle norme e delle prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori, sull’importo netto progressivo dei lavori è operata una ritenuta dello 0,50 per cento da liquidarsi, nulla ostando, in sede di approvazione del collaudo provvisorio.

Gli stati di avanzamento saranno emessi entro trenta giorni dalla data del loro riconoscimento che deve avvenire come sopra indicato; i certificati di pagamento saranno emessi entro quarantacinque giorni dalla data di emissione degli stati di avanzamento. II certificato di pagamento è rilasciato nei termini di cui all‘articolo 4, commi 2, 3, 4 e 5 del decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, e non costituisce presunzione di accettazione dell'opera, ai sensi dell'articolo 1666, secondo c., del codice civile.

Il termine per disporre il pagamento dell’importo dovuto è di 30 giorni a decorrere dalla data di emissione del certificato di pagamento emesso dal RUP. I pagamenti rimarranno sospesi in assenza di trasmissione della relativa fattura, senza che per ciò l’Appaltatore possa pretendere compensi a titolo di interessi moratori.

Il pagamento delle rate di acconto è subordinato all’acquisizione del DURC regolare. Qualora i lavori rimangano sospesi per un periodo superiore a 45 giorni, per cause non

dipendenti dall’Appaltatore, si provvederà alla redazione dello stato di avanzamento e all’emissione del certificato di pagamento, prescindendo dall’importo minimo di cui al primo capoverso. ART. 23 - PAGAMENTI A SALDO

Il conto finale dei lavori è redatto entro 70 giorni dalla data della loro ultimazione, con apposito verbale; redatto il verbale di ultimazione, è accertata e predisposta la liquidazione dell’ultima rata d’acconto qualunque sia l’ammontare della somma.

Il conto finale dei lavori è sottoscritto dall'Appaltatore e, per la Stazione Appaltante, dal responsabile del procedimento entro 30 giorni dalla sua redazione; se l'Appaltatore non firma il conto finale nel termine indicato, o se lo firma senza confermare le domande formulate nel registro di contabilità, il conto finale si ha come da lui definitivamente accettato. Il R.U.P. predispone in ogni caso una sua relazione al conto finale.

La rata di saldo pari al 5 per cento dell’importo contrattuale, unitamente alle ritenute di

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cui all’articolo precedente, nulla ostando, è pagata entro 30 giorni dopo l’avvenuta emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione.

Il pagamento della rata di saldo, disposto previa garanzia fideiussoria, prevista dal successivo art. 32, resa ai sensi dell'articolo 103 comma 6 del d.lgs. 50/2016, non costituisce presunzione di accettazione dell’opera, ai sensi dell’articolo 1666, secondo comma, del codice civile.

Il pagamento della rata di saldo è subordinato all’acquisizione del DURC regolare. Salvo quanto disposto dall’articolo 1669 del codice civile, l’Appaltatore risponde per la

difformità ed i vizi dell’opera, ancorché riconoscibili, purché denunciati dal soggetto appaltante entro il termine di due anni di cui all’art. 229 c. 3 del Dpr 207/2010.

ART. 24 - REVISIONE PREZZI E PREZZO CHIUSO

I prezzi d'appalto si intendono fissi ed invariabili, non è ammesso procedere alla

revisione dei prezzi e non si applica il primo comma dell'art.1664 del codice civile. Ai sensi dell’articolo 106 comma 1 lett. a), del d.lgs. 50/2016, in deroga a quanto previsto

dal comma 1, qualora il prezzo di singoli materiali da costruzione, per effetto di circostanze eccezionali, subisca variazioni in aumento o in diminuzione, superiori al 10 per cento rispetto al prezzo rilevato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nell'anno di presentazione dell'offerta con apposito decreto, si fa luogo a compensazioni, in aumento o in diminuzione, per la metà della percentuale eccedente il 10 per cento, alle seguenti condizioni:

a) le compensazioni in aumento sono ammesse con il limite di importo costituito da: a1) somme appositamente accantonate per imprevisti, nel quadro economico

dell’intervento, in misura non inferiore all'1 per cento dell'importo dei lavori, al netto di quanto già eventualmente impegnato contrattualmente per altri scopi o con altri soggetti;

a2) eventuali altre somme a disposizione della Stazione Appaltante per lo stesso intervento nei limiti della relativa autorizzazione di spesa;

a3) somme derivanti dal ribasso d'asta, qualora non ne sia stata prevista una diversa destinazione;

a4) somme disponibili relative ad altri interventi ultimati di competenza della Stazione Appaltante nei limiti della residua spesa autorizzata e disponibile;

b) all’infuori di quanto previsto dalla lettera a), non possono essere assunti o utilizzati impegni di spesa comportanti nuovi o maggiori oneri per la Stazione Appaltante;

c) la compensazione è determinata applicando la metà della percentuale di variazione che eccede il 10 per cento al prezzo dei singoli materiali da costruzione impiegati nelle lavorazioni contabilizzate nell'anno solare precedente al decreto ministeriale, nelle quantità accertate dal Direttore dei lavori;

d) le compensazioni sono liquidate senza necessità di iscrizione di riserve ma a semplice richiesta di una delle parti, accreditando o addebitando il relativo importo, a seconda del caso, ogni volta che siano maturate le condizioni di cui al presente comma, entro i successivi 60 (sessanta giorni), a cura della direzione lavori qualora non sia ancora stato emesso il certificato di collaudo provvisorio o il certificato di regolare esecuzione , a cura del responsabile del procedimento in ogni altro caso.

Qualora, per cause non imputabili all’Appaltatore, la durata dei lavori si protragga fino a superare i due anni dal loro inizio, al contratto si applica il prezzo chiuso, consistente nel prezzo dei lavori al netto del ribasso d’asta, aumentato di una percentuale, determinata con decreto ministeriale, da applicarsi, nel caso in cui la differenza tra il tasso di inflazione reale e il tasso di inflazione programmato nell’anno precedente sia superiore al 2 per cento, all’importo dei lavori ancora da eseguire per ogni anno intero previsto per l’ultimazione dei lavori stessi. ART. 25 - CESSIONE DEI CREDITI

E’ ammessa la cessione dei crediti, ai sensi del combinato disposto dell’articolo 106 comma 13 del d.lgs. 50/2016 e della legge 21 febbraio 1991, n. 52, a condizione che il cessionario sia un istituto bancario o un intermediario finanziario il cui oggetto sociale preveda l’esercizio di acquisto di crediti d’impresa, iscritto nell’apposito Albo presso la Banca d’Italia e che il contratto di cessione, stipulato mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata, sia notificato alla Stazione Appaltante in originale o in copia autenticata, prima dell’emissione del certificato o dei certificati di pagamento ai quali la cessione stessa afferisce.

La cessione del credito è efficace ed opponibile alla Stazione Appaltante se non rifiutato dalla stessa, con apposita comunicazione da notificarsi al cedente ed al cessionario entro 45

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giorni dalla notifica del contratto medesimo. In ogni caso la Stazione Appaltante può opporre al cessionario tutte le eccezioni

opponibili al cedente in base al contratto d’appalto.

CAPO 5 – VALUTAZIONE DEI LAVORI E CRITERI DI LIQUIDAZIONE ART. 26 - VALUTAZIONE DEI LAVORI A CORPO

La valutazione del lavoro a corpo è effettuata secondo le specificazioni date nell’enunciazione e nella descrizione del lavoro a corpo, nonché secondo le risultanze degli elaborati grafici, dei capitolati descrittivi e di ogni altro allegato progettuale; il corrispettivo per il lavoro a corpo resta fisso e invariabile senza che possa essere invocata dalle parti contraenti alcuna verifica sulla misura o sul valore attribuito alla quantità di detti lavori.

Nel corrispettivo per l’esecuzione dei lavori a corpo s’intende sempre compresa ogni spesa occorrente per dare l’opera compiuta alle condizioni stabilite dal capitolato speciale d’appalto e secondo i tipi indicati e previsti negli atti progettuali. Pertanto nessun compenso può essere richiesto per lavori, forniture e prestazioni che, ancorché non esplicitamente specificati nella descrizione dei lavori a corpo, siano rilevabili dagli elaborati grafici o viceversa. Lo stesso dicasi per lavori, forniture e prestazioni che siano tecnicamente e intrinsecamente indispensabili alla funzionalità, completezza e corretta realizzazione dell'opera appaltata secondo le regole dell'arte.

La contabilizzazione dei lavori a corpo è effettuata applicando all’importo netto di aggiudicazione le percentuali convenzionali relative alle singole categorie di lavoro indicate nella tabella A allegata al presente capitolato speciale per farne parte integrante e sostanziale, di ciascuna delle quali va contabilizzata la quota parte in proporzione al lavoro eseguito.

Il computo metrico ha validità ai soli fini della determinazione del prezzo a base d’asta; l'Appaltatore è tenuto, in sede di partecipazione alla gara, a verificare le voci e le quantità richieste per l’esecuzione completa dei lavori progettati, ai fini della formulazione della propria offerta e del conseguente corrispettivo. ART. 27 - VALUTAZIONE DEI LAVORI A MISURA

In corso d’opera, qualora debbano essere introdotte variazioni ai lavori, e queste non siano valutabili mediante i prezzi unitari rilevabili dagli atti progettuali o di gara, si procede mediante la formazione dei nuovi prezzi, fermo restando che le stesse variazioni possono essere predefinite, sotto il profilo economico, con atto di sottomissione “a corpo”.

Non sono comunque riconosciuti nella valutazione delle opere aumenti dimensionali di alcun genere non rispondenti ai disegni di progetto se non preventivamente autorizzati dal Direttore dei Lavori.

Nel corrispettivo per l’esecuzione dei lavori a misura s’intende sempre compresa ogni spesa occorrente per dare l’opera compiuta sotto le condizioni stabilite dal capitolato speciale d’appalto e secondo i tipi indicati e previsti negli atti progettuali.

La contabilizzazione delle opere e delle forniture verrà effettuata applicando alle quantità eseguite i prezzi unitari netti desunti dall’elenco dei prezzi unitari contrattuale.

Gli eventuali oneri per la sicurezza che fossero individuati a misura in relazione alle variazioni di cui al comma 1, sono valutati sulla base dei relativi prezzi di elenco, oppure formati ai sensi del medesimo comma, con le relative quantità.

CAPO 6 - CAUZIONI E GARANZIE ART. 28 – GARANZIA PROVVISORIA

Ai sensi dell’articolo 93 del d.lgs. 50/2016, è richiesta una garanzia fideiussoria, denominata "garanzia provvisoria" pari al 2 per cento dell’importo a base d’asta, comprensivo degli oneri per la sicurezza, da prestare al momento della presentazione dell’offerta, a garanzia della mancata sottoscrizione del contratto per fatto dell’Appaltatore.

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Fermo restando il limite all‘utilizzo del contante di cui all‘articolo 49, c. 1, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231,la cauzione può essere costituita, a scelta dell'offerente, in contanti, con bonifico, in assegni circolari o In titoli del debito pubblico garantiti dallo Stato al corso del giorno del deposito, presso una sezione di tesoreria provinciale o presso le aziende autorizzate, a titolo di pegno a favore dell'amministrazione aggiudicatrice.

Si applicano i disposti del c. 7, 8 e, quanto allo svincolo, del c. 9 dell’art. 93 del d.lgs 50/16.

La stessa garanzia, a scelta dell‘appaltatore, può essere rilasciata da imprese bancarie o assicurative che rispondano ai requisiti di solvibilità previsti dalle leggi che ne disciplinano le rispettive attività o rilasciata dagli intermediari finanziari iscritti nell'albo di cui all‘articolo 106 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, che svolgono in via esclusiva o prevalente attivita di rilascio di garanzie e che sono sottoposti a revisione contabile da parte di una societa di revisione iscritta nell'albo previsto dall'articolo 161 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e che abbiano I requisiti minimi di solvibilità richiesti dalla vigente normativa bancaria assicurativa.

La stessa garanzia deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all‘articolo 1957, secondo c., del codice civile nonché l‘operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta della Stazione appaltante

La stessa garanzia deve essere accompagnata dall’impegno di un fideiussore, verso il concorrente, a rilasciare garanzia fideiussoria a titolo di cauzione definitiva nel caso di aggiudicazione da parte del concorrente dell’appalto o della concessione. ART. 29- GARANZIA DEFINITIVA

Ai sensi dell'art. 103 del d.lgs. 50/2016, l'Appaltatore è tenuto a presentare in originale, prima della formale sottoscrizione del contratto, una garanzia, denominata "garanzia definitiva" a sua scelta sotto forma di cauzione o fideiussione con le modalità di cui all’articolo 93, c. 2 e 3, del d.lgs 50/16 pari al 10 per cento dell'importo contrattuale.

In caso di ribasso d'asta superiore al 10% la garanzia è aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10%; ove il ribasso sia superiore al 20%, l’aumento è di due punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al 20%.

La stessa garanzia, a scelta dell‘appaltatore, può essere rilasciata dal soggetti di cui all‘articolo 93, c. 3, del d.lgs. 50/16, in conformità alla scheda tecnica 1.2, allegata al decreto ministeriale 12 marzo 2004, n. 123, in osservanza delle clausole di cui allo schema tipo 1.2 allegato al predetto decreto.

La stessa garanzia deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, Ia rinuncia all'eccezione dl cui all‘articolo 1957, secondo c., del codice civile, nonché l'operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta della stazione appaltante.

La mancata costituzione della garanzia determina la revoca dell'affidamento e l'acquisizione della cauzione provvisoria da parte della Stazione appaltante, che aggiudicherà l'appalto al concorrente che segue in graduatoria.

Le stazioni appaltanti hanno il diritto di valersi della stessa garanzia, nei limiti dell'importo massimo garantito, per l‘eventuale maggiore spesa sostenuta per il completamento dei lavori nel caso di risoluzione del contratto disposta in danno dell‘esecutore e hanno il diritto di valersi della cauzione per provvedere al pagamento di quanto dovuto dall'esecutore per Ie inadempienze derivanti dalla inosservanza di norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori comunque presenti in cantiere. Le stazioni appaltanti possono incamerare la garanzia per provvedere al pagamento di quanto dovuto dal soggetto Appaltatore per le inadempienze derivanti dalla inosservanza di norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori addetti all'esecuzione dell'appalto.

La Stazione appaltante può avvalersi della cauzione definitiva, parzialmente o totalmente,

a garanzia dell’adempimento di tutte le obbligazioni del contratto e del risarcimento dei danni derivanti dall'eventuale inadempimento delle obbligazioni stesse, per le spese dei lavori da eseguirsi d’ufficio, nonché a garanzia del rimborso delle somme pagate in più all’esecutore rispetto alle risultanze della liquidazione finale, salva comunque la risarcibilità del maggior danno.

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L’incameramento della garanzia avviene con atto unilaterale della Stazione appaltante senza necessità di dichiarazione giudiziale, fermo restando il diritto dell’Appaltatore di proporre azione innanzi l’autorità giudiziaria ordinaria.

La stessa garanzia è progressivamente svincolata a misura dell'avanzamento dell’esecuzione, nel limite massimo dell'80 per cento dell'iniziale importo garantito. L'ammontare residuo della cauzione definitiva deve permanere fino alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione, o comunque fino a dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato. Lo svincolo é automatico, senza necessita di nulla osta del committente, con la sola condizione della preventiva consegna all'istituto garante, da parte dell‘appaltatore o del concessionario, degli stati di avanzamento dei lavori o di analogo documento, in originale o in copia autentica, attestanti l'avvenuta esecuzione.

La garanzia fideiussoria è tempestivamente reintegrata qualora, in corso d’opera, sia stata incamerata, parzialmente o totalmente, dalla Stazione appaltante; in caso di inottemperanza la reintegrazione si effettua a valere sui ratei di prezzo da corrispondere all’Appaltatore.

ART. 30 - RIDUZIONE DELLE CAUZIONI

Ai sensi dell’art. 93 c. 7 del d.lgs. 50/2016, l'Importo della garanzia, e del suo eventuale rinnovo, è ridotto del 50 per cento per gli operatori economici ai quali venga rilasciata, da organismi accreditati, ai sensi delle norme europee della serie UNI CEI EN 45000 e della serie UNI CEI EN ISO/IEC 17000, la certificazione del sistema di qualità conforme alle norme europee della serie UNI CEI ISO9000.

Si applica la riduzione del 50 per cento, non cumulabile con quella di cui al primo periodo, anche nei confronti delle microimprese, piccole e medie imprese e dei raggruppamenti di operatori economici o consorzi ordinari costituiti esclusivamente da microimprese, piccole e medie imprese. Nei contratti relativi a lavori l'importo della garanzia e del suo eventuale rinnovo é ridotto del 30 per cento, anche cumulabile con la riduzione di cui al primo periodo, per gli operatori economici in possesso di registrazione al sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS), ai sensi del regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2009, o del 20 per cento per gli operatori in possesso di certificazione ambientale ai sensi della norma UNI ENISO14001.

Nei contratti relativi a lavori l'importo della garanzia e del suo eventuale rinnovo e ridotto del 15 per cento, anche cumulabile con la riduzione di cui ai periodi primo, secondo e terzo per gli operatori economici che sviluppano un inventario di gas ad effetto serra ai sensi della norma UNI EN ISO 14064-1 0 un'impronta climatica (carbon footprint) di prodotto ai sensi della norma UNI ISO/TS 14067.

Per fruire delle riduzioni di cui al presente articolo, l'operatore economico segnala, in sede di offerta, il possesso dei relativi requisiti e lo documenta nei modi prescritti dalle norme vigenti.

In caso di associazione temporanea di concorrenti di tipo orizzontale, le riduzioni di cui al presente articolo sono accordate qualora il possesso delle certificazioni di cui sopra sia comprovato da tutte le imprese in associazione.

In caso di associazione temporanea di concorrenti di tipo verticale le riduzioni di cui al presente articolo sono accordate esclusivamente per le quote di incidenza delle lavorazioni appartenenti alle categorie assunte integralmente da imprese in associazione in possesso del requisito di cui al primo capoverso; tale beneficio non è frazionabile tra imprese che assumono lavorazioni appartenenti alla medesima categoria.

ART. 31- GARANZIA FIDEJUSSORIA PER RATA DI SALDO

Il pagamento della rata di saldo è disposto previa garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa, pari all'importo della medesima rata di saldo maggiorato del tasso di interesse legale applicato per il periodo intercorrente tra la data di emissione del certificato di collaudo e I'assunzione del carattere di definitività del medesimo.

La stessa garanzia fideiussoria è rilasciata da una banca, da un intermediario finanziario autorizzato o da impresa di assicurazione, e deve essere conforme alla scheda tecnica 1.4, allegata al decreto ministeriale 12 marzo 2004, n. 123, in osservanza delle clausole di cui allo schema tipo 1.4 allegato al predetto decreto.

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ART. 32 – OBBLIGHI ASSICURATIVI A CARICO DELL’IMPRESA

Ai sensi dell’articolo 103 c. 7 d.lgs. 50/2016, l'esecutore dei lavori è obbligato a costituire e consegnare alla stazione appaltante, almeno dieci giorni prima della consegna dei lavori, una polizza di assicurazione che copra i danni subiti dalle stazioni appaltanti a causa del danneggiamento o della distruzione totale o parziale di impianti ed opere, anche preesistenti, verificatisi nel corso dell’esecuzione dei lavori.

Nei documenti e negli atti a base di gara o di affidamento é stabilito l'importo della somma da assicurare che, di norma, corrisponde all'importo del contratto stesso qualora non sussistano motivate particolari circostanze che impongano un importo da assicurare superiore. La polizza del presente c. deve assicurare la stazione appaltante contro la responsabilità civile per danni causati a terzi nel corso dell’esecuzione dei lavori il cui massimale é pari al cinque per cento della somma assicurata per le opere con un minimo di 500.000 euro ed un massimo di 5.000.000 di euro.

La copertura assicurativa decorre dalla data di consegna dei lavori e cessa alla data di emissione del certificato di collaudo provvisorio o del certificato di regolare esecuzione o comunque decorsi dodici mesi dalla data di ultimazione dei lavori risultante dal relativo certificato.

Qualora sia previsto un periodo di garanzia, la polizza assicurativa é sostituita da una polizza che tenga indenni le stazioni appaltanti da tutti i rischi connessi all‘utilizzo delle lavorazioni in garanzia o agli interventi per la loro eventuale sostituzione o rifacimento.

L‘omesso o il ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio o di commissione da parte dell‘esecutore non comporta l'inefficacia della garanzia nei confronti della stazione appaltante.

In caso di emissione di collaudo provvisorio o di certificato di regolare esecuzione per

parti determinate dell’opera, la garanzia cessa per quelle parti e resta efficace per le parti non ancora collaudate; a tal fine l’utilizzo da parte della Stazione appaltante secondo la destinazione equivale, ai soli effetti della copertura assicurativa, ad emissione del certificato di collaudo provvisorio. Le garanzie assicurative sono efficaci anche in caso di omesso o ritardato pagamento delle somme dovute a titolo di premio da parte dell'esecutore fino ai successivi due mesi.

Entro tale periodo l’assicuratore si obbliga a segnalare il mancato pagamento del premio alla Stazione appaltante, che si riserva di pagarlo per conto dell’Appaltatore trattenendo l’importo dalle sue spettanze.

Le garanzie assicurative devono essere prestate in conformità allo schema-tipo 2.3 allegato al d.m. attività produttive 12 marzo 2004, n. 123 con le seguenti modalità:

SEZIONE A DANNI ALLE OPERE DURANTE L’ESECUZIONE Partita 1 Opere: somma assicurata non inferiore all'importo del contratto al lordo

dell’I.V.A. Partita 2 Opere preesistenti: somma assicurata (massimale) indicata dalla Stazione

appaltante Partita 3 Demolizione e sgombero: somma assicurata pari al 10% della somma indicata

alla Partita 1 con il minimo di € 100.000,00 Partita 4 Macchinario baraccamenti ed attrezzature di cantiere di proprietà dell’assicurato

o di cui l’assicurato debba rispondere, compresi i beni della Stazione appaltante destinati alle opere, secondo il valore da questa indicato

Sono inclusi i danni causati da: a) furto e rapina; b) trombe, uragani, bufere e simili fenomeni atmosferici, neve; c) inondazioni e/o allagamenti; d) atti vandalici e dolosi, terrorismo e sabotaggio; e) terremoto; f) frane, smottamenti; g) derivanti da errori di progettazione o di calcolo; restano esclusi: i danni alla

parte dell’opera direttamente affetta da detti errori ed i costi per la loro eliminazione, i costi per variazioni del progetto per l’eliminazione di detti errori.

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SEZIONE B COPERTURA ASSICURATIVA DELLA R.C. DURANTE L’ESECUZIONE RC verso Terzi Il massimale sarà non inferiore al 5 (cinque) per cento dell'importo del contratto al lordo

dell’I.V.A. con un minimo di 500.000 € ed un massimo di 5.000.000 di €. La polizza deve dare atto che sono considerati terzi anche i dipendenti dei subappaltatori

e fornitori, i consulenti dell’Appaltatore o della Stazione appaltante, nonché il personale della Stazione appaltante (rappresentanti autorizzati all’accesso al cantiere, responsabili della direzione lavori, coordinatori per la sicurezza e collaudatori in corso d’opera) occasionalmente o saltuariamente presenti in cantiere.

RC verso prestatori di lavoro A deroga di quanto disposto dallo Schema Tipo 2.3, la polizza deve prevedere la

copertura dei danni che l’Appaltatore debba risarcire quale civilmente responsabile verso prestatori di lavoro da esso dipendenti e non dipendenti nonché verso i prestatori di lavoro degli altri partecipanti ai lavori per gli infortuni da loro sofferti in conseguenza del comportamento colposo commesso dall’impresa o da persona della quale l’impresa debba rispondere.

Il massimale sarà non inferiore ad € 2 (due) milioni per sinistro ed 1 (uno) milione per persona.

In alternativa l’Appaltatore è tenuto a dimostrare l’esistenza e l’operatività di propria polizza a copertura della responsabilità civile verso prestatori di lavoro, con le condizioni minime sopra indicate.

Qualora il contratto di assicurazione preveda importi o percentuali di scoperto o di franchigia, le stesse non sono opponibili alla Stazione appaltante restando a carico dell’Appaltatore.

Le garanzie di cui al presente articolo, prestate dall’Appaltatore, coprono senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese subappaltatrici e subfornitrici.

Qualora l’Appaltatore sia un’associazione temporanea di concorrenti, le stesse garanzie assicurative prestate dalla mandataria capogruppo coprono senza alcuna riserva anche i danni causati dalle imprese mandanti.

CAPO 7 - DISPOSIZIONI VARIE INERENTI L’ESECUZIONE ART. 33 - ONERI ED OBBLIGHI A CARICO DELL’APPALTATORE

Oltre agli oneri di cui al capitolato generale d’appalto, per quanto applicabile, al generale e al presente capitolato speciale, nonché a quanto previsto da tutti i piani per le misure di sicurezza fisica dei lavoratori, sono a carico dell’Appaltatore gli oneri e gli obblighi che seguono. 1) la fedele esecuzione del progetto e degli ordini impartiti per quanto di competenza, dal

Direttore dei Lavori, in conformità alle pattuizioni contrattuali, in modo che le opere eseguite risultino a tutti gli effetti collaudabili, esattamente conformi al progetto e a perfetta regola d’arte, richiedendo al direttore dei lavori tempestive disposizioni scritte per i particolari che eventualmente non risultassero da disegni, dal capitolato o dalla descrizione delle opere. In ogni caso l’Appaltatore non deve dare corso all’esecuzione di aggiunte o varianti non ordinate per iscritto ai sensi dell’articolo 1659 del codice civile;

2) i movimenti di terra, l'idonea predisposizione del luogo d'intervento, in relazione alla natura ed all'entità delle opere da eseguire, con tutti i più moderni e perfezionati impianti per assicurare una perfetta e rapida esecuzione di tutte le opere prestabilite, ponteggi e palizzate, adeguatamente protetti, in adiacenza di proprietà pubbliche o private, la recinzione con solido steccato. La pulizia e la manutenzione del cantiere, l'inghiaiamento e la sistemazione delle sue strade, in modo da rendere sicuri il transito e la circolazione dei veicoli e delle persone addette ai lavori o di terzi, fino al collaudo. Il mantenimento della continuità degli scoli delle acque.

3) La richiesta di autorizzazione preventiva all'Ente competente (Comune, Provincia, A.N.A.S. ecc.) per l'occupazione con ponteggi del suolo pubblico o, nel caso di installazione di ponteggi su di proprietà privata, la richiesta di autorizzazione preventiva di occupazione del suolo al proprietario.

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4) La richiesta di autorizzazione preventiva all'Ente competente (Comune, Provincia, A.N.A.S. ecc.) per l'esecuzione di scavi o manomissioni del suolo pubblico o, nel caso di proprietà privata, la richiesta di autorizzazione preventiva dal proprietario. Copia dell'autorizzazione deve essere consegnata alla Direzione Lavori. Il ripristino dello scavo dovrà essere effettuato secondo le modalità indicate dall'Ente competente, con lo stesso grado di finitura esistente prima dell'intervento, o nel caso di proprietà di terzi dalla Direzione Lavori. In quest'ultimo caso l’Appaltatore, a lavori ultimati, dovrà farsi rilasciare dichiarazione liberatoria da parte del proprietario dell'area.

5) il ricevimento, lo scarico e il trasporto nei luoghi di deposito o nei punti di impiego secon-do le disposizioni della direzione lavori, comunque all’interno del cantiere, dei materiali e dei manufatti esclusi dal presente appalto e approvvigionati o eseguiti da altre ditte per conto della Stazione Appaltante e per i quali competono a termini di contratto all’Appaltatore le assistenze alla posa in opera; i danni che per cause dipendenti dall’Appaltatore fossero apportati ai materiali e manufatti suddetti devono essere ripristinati a carico dello stesso Appaltatore;

6) la concessione, su richiesta della Direzione Lavori, a qualunque altra impresa alla quale siano affidati lavori non compresi nel presente appalto, l’uso parziale o totale dei ponteggi di servizio, delle impalcature, delle costruzioni provvisorie e degli apparecchi di sollevamento per tutto il tempo necessario all’esecuzione dei lavori che la Stazione Appaltante intenderà eseguire direttamente oppure a mezzo di altre ditte dalle quali, come dalla Stazione Appaltante, l’Appaltatore non potrà pretendere compensi di sorta, tranne che per l’impiego di personale addetto ad impianti di sollevamento; il tutto compatibilmente con le esigenze e le misure di sicurezza;

7) La custodia nel cantiere, sia di giorno che di notte, di tutti i manufatti ed i materiali in esso esistenti, anche se di proprietà della Stazione Appaltante; ciò anche durante eventuali periodi di sospensione dei lavori e fino alla presa in consegna dell'opera da parte dell'Ente Appaltante. Ai sensi dell'art. 22 della legge n. 646/1982 l'eventuale guardiania dovrà essere affidata ad una guardia particolare giurata ed il suo nominativo dovrà essere tempestivamente comunicato alla Direzione Lavori.

8) La costruzione e la manutenzione entro il recinto del cantiere dei locali ad uso ufficio del personale di direzione e di assistenza, arredati ed illuminati in funzione delle richieste della Direzione Lavori.

9) La consegna, entro 30 giorni dall'inizio dei lavori, della campionatura completa di tutti i materiali, manufatti e prodotti, previsti o necessari all'esecuzione dell'opera.

10) L'esecuzione presso gli Istituti autorizzati di tutte le esperienze e prove che verranno in ogni tempo ordinate dalla Direzione Lavori, ai sensi dell’art. 15 comma 8 del capitolato generale d’appalto.

11) L'effettuazione delle opere richieste dagli Enti competenti per lo spostamento definitivo e/o provvisorio di cavi (elettrodotti, linee telefoniche) o tubazioni (gasdotti, acquedotti, fognature e rogge) interessanti l'area di intervento e interferenti con l'attività di cantiere o con le opere da realizzare.

12) La fornitura e la manutenzione dei cartelli di avviso, dei fanali di segnalazione notturna nei punti prescritti e di quanto altro indicato dalle disposizioni legislative vigenti e dalla Direzione Lavori a scopo di sicurezza.

13) La fornitura di robusti cartelli, delle dimensioni di 3x2 metri circa, riportanti il testo prescritto dalla Direzione Lavori, aggiornato periodicamente.

14) Il libero accesso al cantiere, il passaggio nello stesso, l'uso parziale o totale di ponti di servizio, di impalcature, di costruzioni provvisorie, alle persone addette di altre imprese, alle quali siano state affidate direttamente dalla Stazione Appaltante lavori non compresi nel presente appalto. L’Appaltatore non potrà pretendere compensi di sorta.

15) La fornitura di fotografie delle opere in corso nei vari periodi dell'esecuzione dei lavori, in quantità e dimensioni di volta in volta indicati dalla Direzione Lavori.

16) Gli allacciamenti provvisori ai servizi di acqua, energia elettrica, gas, telefono e fognature per il funzionamento del cantiere e per l'esecuzione dei lavori. Tutte le spese, comprese quelle necessarie alle utenze ed ai consumi dipendenti dai predetti servizi, sono a carico dell’Appaltatore senza diritto di rivalsa. L’Appaltatore ha l'obbligo di concedere, con il rimborso delle relative spese, l'uso dei predetti servizi alle altre imprese che eseguono forniture o lavori per conto della Stazione Appaltante.

17) La manodopera, gli attrezzi, i macchinari, gli strumenti e i materiali occorrenti per rilievi, tracciamenti, misurazioni, verifiche, esplorazioni, saggi, accertamenti, prove di carico, picchettazioni, apposizioni dei capisaldi, ecc., relativi alle operazioni di consegna,

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contabilità e collaudazione dei lavori dal giorno della consegna dei lavori fino all'approvazione del collaudo. L'idonea protezione dei marmi, delle pietre naturali ed artificiali, sia in lastre che in blocchi, dei cementi armati a vista, dei rivestimenti, delle pavimentazioni, degli infissi, di qualsiasi specie, degli apparecchi igienico sanitari, delle rubinetterie e degli accessori, a prevenzione di danni di qualsiasi natura e causa, nonché a richiesta della Direzione Lavori la rimozione temporanea di dette protezioni ed il loro ripristino.

18) La consegna alla Stazione Appaltante, prima della smobilitazione del cantiere, di un quantitativo dei componenti usati per i lavori, da precisare da parte della Direzione Lavori con opportuno ordine di servizio, che verrà liquidato con i prezzi unitari di contratto.

19) Il consentire l'uso anticipato dei locali richiesti dalla Direzione Lavori, senza che l’Appaltatore abbia per ciò diritto a speciali compensi. Essa potrà però chiedere che sia redatto apposito verbale circa lo stato delle opere, per essere garantito dai possibili danni che possano derivare alle opere stesse.

20) La predisposizione dell'alloggio campione, appena possibile, onde ottenere l'approvazione della Direzione Lavori per l'esecuzione delle opere di finitura.

21) Lo sgombero, entro trenta giorni dal verbale di ultimazione dei lavori, del cantiere dai materiali, dai mezzi d'opera e dagli impianti utilizzati nell'esecuzione dei lavori. La pulizia completa dei locali di tutti gli alloggi, compresi i vetri, i pavimenti e gli apparecchi igienici, e delle parti comuni.

22) La trasmissione alla Direzione Lavori della dichiarazione di conformità delle opere impiantistiche ai sensi dell'art. 7 del D.M. 37/08. Per quanto concerne la prevenzione dell'insorgere di contestazioni con proprietari di

unità immobiliari adiacenti al sito d'intervento, prima dell'avvio dei lavori, in particolare nei casi di ristrutturazione all'interno di fabbricati con presenza di altri proprietari, il Direttore Tecnico dell’Appaltatore o un suo delegato ed il Direttore dei Lavori dovranno compiere un sopralluogo presso gli alloggi adiacenti all'intervento al fine di constatare, compatibilmente con l'autorizzazione dei proprietari e auspicabilmente con il loro apporto, la consistenza delle strutture e delle finiture. Del sopralluogo sarà redatto verbale, corredato da documentazione fotografica, sottoscritto dalle parti e possibilmente anche dai terzi interessati.

ART. 34 - VERIFICHE ISPETTIVE

Il cantiere è soggetto a verifiche ispettive ai sensi della norma ISO 9001:2008. Potranno essere pertanto compiuti sopralluoghi di verifica, anche senza preavviso, da

personale incaricato dalla Stazione Appaltante o dall’Organismo di certificazione, al fine di riscontrare evidenze oggettive comprovanti la rispondenza dell'attività svolta rispetto ai requisiti di legge e a quelli imposti dal contratto, nonché la rispondenza dell’attività al sistema di qualità ed al piano dei controlli, come specificato nella parte descrittiva del presente capitolato speciale d’appalto.

Nel corso del sopralluogo, l'Appaltatore, dovrà mettere a disposizione dei verificatori tutto il materiale richiesto e facilitare il sopralluogo del cantiere e l'ispezione procedendo, se necessario, anche a soste momentanee delle lavorazioni in corso ART. 35 - SUBAPPALTO

L’Appaltatore è tenuto ad eseguire in proprio i lavori compresi nell’appalto. Il contratto non può essere ceduto a pena di nullità.

E’ obbligatoria l'indicazione della terna di subappaltatori in sede di offerta, qualora gli appalti di lavori, servizi e forniture siano di importo pari o superiore alle soglie di cui all‘articolo 35 del d.lgs. 50/2016 o, indipendentemente dall'importo a base di gara, riguardino le attività maggiormente esposte a rischio di infiltrazione mafiosa, come individuate al c. 53 dell'articolo 1 della legge 6 novembre 2012, n. 190.

Nel caso di appalti aventi ad oggetto più tipologie di prestazioni, la tema di subappaltatori va indicata con riferimento a ciascuna tipologia di prestazione omogenea prevista nel bando di gara. Nel bando o nell’avviso di gara la stazione appaltante prevede, per gli appalti sotto le soglie di cui allo stesso articolo 35, le modalità e le tempistiche per la verifica delle condizioni di esclusione di cui all‘articolo 80 del d.lgs. 50/16 prima della stipula del contratto stesso, per I'appaltatore e i subappaltatori; l'indicazione dei mezzi di prova richiesti, per la dimostrazione delle circostanze di esclusione per gravi illeciti professionali come previsti dal c. 13 dello stesso articolo 80.

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Ai fini del presente articolo, costituisce, comunque, subappalto qualsiasi contratto avente ad oggetto attività ovunque espletate che richiedono l'impiego di manodopera, quali le forniture con posa in opera e i noli a caldo, se singolarmente di importo superiore al 2 per cento dell'importo delle prestazioni affidate o di importo superiore a 100.000 euro e qualora l'incidenza del costo della manodopera e del personale sia superiore al 50 per cento dell'importo del contratto da affidare.

L‘Appaltatore comunica alla stazione appaltante, prima dell'inizio della prestazione, per tutti i sub-contratti che non sono subappalti, stipulati per l'esecuzione dell'appalto, il nome del sub-contraente, l'importo del sub-contratto, l'oggetto del lavoro, servizio o fornitura affidati. Sono, altresì, comunicate alla stazione appaltante eventuali modifiche a tali informazioni avvenute nel corso del sub-contratto.

Tutte le lavorazioni, a qualsiasi categoria appartengano, sono subappaltabili a scelta del concorrente, con il limite complessivo del 50% dell’importo del contratto d’appalto.

Ai sensi dell'articolo 89, c. 11, d.lgs. 50/16, il D.M. 10.11.2016 n. 248 individua le opere per le quali non è ammesso l'avvalimento, qualora il loro valore superi il dieci per cento (10%) dell'importo totale dei lavori e per le quali, ai sensi dell'articolo 105, c. 5 del d.lgs. 50/16, l'eventuale subappalto non può superare il trenta per cento dell'importo delle opere e, non può essere, senza ragioni obiettive, suddiviso. Il limite di cui al presente comma non è computato ai fini del raggiungimento del limite di cui all'articolo 105, c. 2 del d.lgs. 50/16.

L’Appaltatore può affidare in subappalto le opere o i lavori, i servizi o le forniture compresi nel contratto, previa autorizzazione della stazione appaltante purché:

a) il subappaltatore non abbia partecipato alla procedura per l'affidamento dell'appalto;

b) il subappaltatore sia qualificato nella relativa categoria; c) all'atto dell'offerta siano stati indicati i lavori o le parti di opere ovvero i servizi e

le forniture o parti di servizi e forniture che si intende subappaltare; d) il concorrente dimostri l‘assenza in capo ai subappaltatori dei motivi di

esclusione di cui all‘articolo 80 del d.lgs. 50/16. e) l’Appaltatore provveda, almeno 20 giorni prima della data di effettivo inizio

dell’esecuzione delle relative lavorazioni subappaltate, al deposito presso la Stazione appaltante di copia autentica del contratto di subappalto, recante a pena di nullità l’importo e i termini di esecuzione delle opere subappaltate, unitamente alla dichiarazione circa la sussistenza o meno di eventuali forme di controllo o di collegamento, a norma dell’articolo 2359 del codice civile, con l’impresa alla quale è affidato il subappalto; in caso di associazione temporanea, società di imprese o consorzio, analoga dichiarazione dev’essere effettuata da ciascuna delle imprese partecipanti all’associazione, società o consorzio;

f) l’Appaltatore, unitamente al deposito del contratto di subappalto, trasmetta alla Stazione appaltante la documentazione attestante il possesso da parte del subappaltatore dei requisiti prescritti dalla normativa vigente per la partecipazione alle gare di lavori pubblici, in relazione alla categoria e all’importo dei lavori da realizzare in subappalto;

g) non sussista, nei confronti del subappaltatore, alcuna delle cause ostative al rilascio dell’Informativa antimafia di cui al d.lgs. 159/2011 s.m.i., qualora l’importo del contratto di subappalto sia superiore a € 150.000,00;

h) iI contratto di subappalto, corredato della documentazione tecnica, amministrativa e grafica direttamente derivata dagli atti del contratto affidato, indichi puntualmente l'ambito operativo del subappalto sia in termini prestazionali che economici.

Il subappalto e l’affidamento in cottimo devono essere autorizzati preventivamente dalla Stazione appaltante in seguito a richiesta scritta dell'Appaltatore; l’autorizzazione è rilasciata entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta; tale termine può essere prorogato una sola volta per non più di 30 giorni, ove ricorrano giustificati motivi; trascorso il medesimo termine, eventualmente prorogato, senza che la Stazione appaltante abbia provveduto, l'autorizzazione si intende concessa a tutti gli effetti qualora siano verificate tutte le condizioni di legge per l’affidamento del subappalto. I termini di cui sopra sono ridotti della metà per subaffidamenti di importo inferiore al 2% dell’importo dei lavori affidati, o di importo inferiore a € 100.000,00.

E’ fatto obbligo all’Appaltatore di trasmettere alla Stazione appaltante, per tutti i subaffidamenti, la documentazione prevista e richiesta dalla Stazione appaltante, e di attendere il rilascio dell’autorizzazione da parte della Stazione appaltante prima dell’inizio delle attività lavorative in subaffidamento.

E’ altresì fatto obbligo di acquisire nuova autorizzazione integrativa qualora l'oggetto del subappalto subisca variazioni e l'importo dello stesso sia incrementato nonché siano variati i requisiti di cui all’art. 105, c. 7, del d.lgs. 50/2016.

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L’affidamento di lavori in subappalto comporta i seguenti obblighi: a) L'Appaltatore deve praticare, per le prestazioni affidate in subappalto, gli stessi

prezzi unitari risultanti dall'aggiudicazione, con ribasso non superiore al venti per cento, nel rispetto degli standard qualitativi e prestazionali previsti nel contratto di appalto. L'Appaltatore corrisponde i costi della sicurezza e della manodopera, relativi alle prestazioni affidate in subappalto, alle imprese subappaltatrici senza alcun ribasso. La stazione appaltante, sentito il direttore dei lavori, il coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, ovvero il direttore dell‘esecuzione, provvede alla verifica deII'effettiva applicazione della presente disposizione;

b) quando la Stazione appaltante non provvede al pagamento diretto dei subappaltatori e dei cottimisti, l’Appaltatore è obbligato a trasmettere alla stessa Stazione appaltante, entro 20 (venti) giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato a proprio favore, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti da esso corrisposti ai subappaltatori, cottimisti nonché ai fornitori, con l’indicazione delle eventuali ritenute di garanzia effettuate;

c) nei cartelli esposti all’esterno del cantiere devono essere indicati anche i nominativi di tutte le imprese subappaltatrici, completi dell’indicazione della categoria dei lavori subappaltati e dell’importo dei medesimi;

d) le imprese subappaltatrici devono osservare integralmente il trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si svolgono i lavori e sono responsabili, in solido con l’Appaltatore, dell’osservanza delle norme anzidette nei confronti dei loro dipendenti per le prestazioni rese nell’ambito del subappalto;

e) le imprese subappaltatrici, per tramite dell’Appaltatore, devono trasmettere alla Stazione appaltante, prima dell’inizio dei lavori, la documentazione di correntezza contributiva attestata mediante modello DURC di data non anteriore a tre mesi che certifichi la regolarità della ditta subappaltatrice.

L’Appaltatore con la sottoscrizione del presente capitolato, allegato contrattuale, si

obbliga a chiedere alla Stazione Appaltante preventiva autorizzazione (previa trasmissione della documentazione richiesta) anche per i subaffidamenti relativi alle seguenti categorie, pur se non rientranti nella definizione di subappalto:

- trasporto di materiale a discarica; - fornitura e/o trasporto di terra; - fornitura e/o trasporto di calcestruzzo, - fornitura e/o trasporto di bitume; - smaltimento di rifiuti; - noli a caldo e a freddo di macchinari; - forniture di ferro lavorato; - guardiania del cantiere. La mancata richiesta della suddetta autorizzazione comporta l’applicazione di una penale

nella misura dall’1% al 5% del valore del contratto a discrezione del Responsabile Unico del Procedimento. Il reiterarsi delle suddette mancate richieste si configura quale inadempimento contrattuale grave anche ai sensi dell’art. 1456 c.c., con la facoltà della Stazione appaltante di risolvere il contratto d’appalto in danno dell’Appaltatore e l’escussione della cauzione definitiva.

Le presenti disposizioni si applicano anche alle associazioni temporanee di imprese e alle società anche consortili, quando le imprese riunite o consorziate non intendono eseguire direttamente i lavori scorporabili.

I lavori affidati in subappalto non possono essere oggetto di ulteriore subappalto, pertanto il subappaltatore non può subappaltare a sua volta i lavori.

II contraente principale è responsabile in via esclusiva nei confronti della stazione appaltante. L‘Appaltatore è responsabile in solido con il subappaltatore in relazione agli obblighi retributivi e contributivi, ai sensi dell'articolo 29 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276.

L'Appaltatore è tenuto ad osservare integralmente il trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi nazionale e territoriale in vigore per il settore e per la zona nella quale si eseguono Ie prestazioni.

E‘, altresì, responsabile in solido deII'osservanza delle norme anzidette da parte dei subappaltatori nei confronti dei loro dipendenti per le prestazioni rese nell'ambito del subappalto.

L‘Appaltatore e, per suo tramite, i subappaltatori, trasmettono alla stazione appaltante prima dell'inizio dei lavori Ia documentazione di avvenuta denunzia agli enti previdenziali,

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inclusa la Cassa edile, ove presente, assicurativi e antinfortunistici, nonché copia dei piani di sicurezza di cui al decreto legislativo del 9 aprile 2008, n. 81.

Ai fini del pagamento delle prestazioni rese nell'ambito dell'appalto o del subappalto, la stazione appaltante acquisisce d‘ufficio il documento unico di regolarità contributiva in corso di validità relativo all'Appaltatore e a tutti i subappaltatori.

Per I contratti relativi a lavori, servizi e forniture, in caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale dipendente dell‘esecutore o del subappaltatore o dei soggetti titolari di subappalti e cottimi, nonché in caso di inadempienza contributiva risultante dal documento unico di regolarità contributiva, si applicano le disposizioni di cui all‘art. 30, c. 5 e 6, del d.lgs 50/2016.

L'Appaltatore deve provvedere a sostituire i subappaltatori relativamente ai quali apposita verifica abbia dimostrato Ia sussistenza dei motivi di esclusione dl cui all‘articolo 80 del d.lgs. 50/16.

Il direttore dei lavori e il responsabile unico del procedimento, nonché il coordinatore per l’esecuzione in materia di sicurezza di cui agli artt. 88 e seg. del d.lgs. 81/2008 s.m.i., provvedono a verificare, ognuno per la propria competenza, il rispetto di tutte le condizioni di ammissibilità e del subappalto.

Il subappalto non autorizzato comporta inadempimento contrattualmente grave ed essenziale anche ai sensi dell’articolo 1456 del codice civile con la conseguente possibilità, per la Stazione appaltante, di risolvere il contratto in danno dell’Appaltatore, ferme restando le sanzioni penali previste dall’articolo 21 della legge 13 settembre 1982, n. 646, come modificato dal decreto-legge 29 aprile 1995, n. 139, convertito dalla legge 28 giugno 1995, n. 246 (ammenda fino a un terzo dell’importo dell’appalto, arresto da sei mesi ad un anno).

La Stazione appaltante non emetterà pagamenti per le quote corrispondenti alla differenza tra i subappalti autorizzati e correttamente realizzati, e le fatture quietanzate consegnate alla Direzione Lavori.

Qualora l’Appaltatore non provveda nei termini agli adempimenti di cui al c. precedente, la Stazione appaltante può imporgli di adempiere alla trasmissione entro 10 (dieci) giorni, con diffida scritta e, in caso di ulteriore inadempimento, comunicare la sospensione dei termini per l’erogazione delle rate di acconto o di saldo fino a che l’Appaltatore non provveda.

L'Appaltatore è solidalmente responsabile con il subappaltatore degli adempimenti, da parte di questo ultimo, degli obblighi di sicurezza previsti dalla normativa vigente.

La stazione appaltante corrisponde direttamente al subappaltatore, al cottimista, al prestatore di servizi ed al fornitore di beni o lavori, l'importo dovuto per le prestazioni dagli stessi eseguite nei seguenti casi:

a) quando il subappaltatore o il cottimista é una microimpresa o piccola impresa come definite dall’art. 3 del d.lgs. 50/2016;

b) in caso di inadempimento da parte dell‘appaltatore; c) su richiesta del subappaltatore e se la natura del contratto Io consente. L'appaltatore è liberato dalla responsabilità solidale nei casi previsti alle lettere a) e c) del

presente capoverso. Il pagamento dei subappaltatori e dei subfornitori della filiera delle imprese a qualsiasi

titolo interessate ai lavori deve avvenire conformemente alle disposizioni di cui all’art. 3 della l. 136/2010 s.m.i. mediante bonifici bancari o postali, ovvero con altri strumenti di pagamento idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni, registrati su conti correnti dedicati.

L'appaltatore, il subappaltatore o il subcontraente che ha notizia dell'inadempimento della propria controparte agli obblighi di tracciabilità finanziaria ne da' immediata comunicazione alla Stazione appaltante e alla prefettura-ufficio territoriale del Governo della provincia ove ha sede la Stazione appaltante.

L’Appaltatore si impegna a rendere noti, su richiesta della Stazione appaltante, tutti i pagamenti eseguiti e riguardanti il contratto assegnato.

ART. 36 - OSSERVANZA DEI CONTRATTI COLLETTIVI E DISPOSIZIONI INERENTI LA MANODOPERA

L’Appaltatore è tenuto all'esatta osservanza di tutte le leggi, regolamenti e norme vigenti

o che verranno emanate nel corso di validità del presente contratto d'appalto in materia di contrattazione collettiva nazionale e di secondo livello e di utilizzo della manodopera, oltre a quanto di seguito specificato:

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a) L’Appaltatore si obbliga ad applicare integralmente tutte le norme contenute nel contratto collettivo nazionale di lavoro per gli operai dipendenti dalle aziende industriali edili ed affini e negli accordi locali integrativi dello stesso, in vigore a Brescia per il tempo in cui si svolgono i lavori anzidetti;

b) l’Appaltatore si obbliga, altresì, ad applicare il contratto e gli accordi medesimi anche dopo la scadenza e fino alla loro sostituzione;

c) i suddetti obblighi vincolano l'Appaltatore anche se non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse e indipendentemente dalla natura industriale o artigiana, dalla struttura e dimensione dell'Impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica, economica ed aziendale;

d) l’Appaltatore è responsabile in solido dell'osservanza delle norme anzidette da parte dei subappaltatori nei confronti dei loro dipendenti per le prestazioni rese nell'ambito del subappalto, anche nei casi in cui il contratto collettivo non disciplini l'ipotesi del subappalto;

e) l’Appaltatore è obbligato al regolare assolvimento degli obblighi contributivi in materia previdenziale, assistenziale, antinfortunistica e in ogni altro ambito tutelato dalle leggi speciali.

Qualora al responsabile unico del procedimento pervenga un documento unico di

regolarità contributiva che segnali un’inadempienza contributiva relativa a uno o più soggetti impiegati nell’esecuzione del contratto, il R.U.P. trattiene dal certificato di pagamento l’importo corrispondente all’inadempienza. Il pagamento di quanto dovuto per le inadempienze accertate mediante il DURC è disposto dalla Stazione Appaltante, direttamente agli enti previdenziali e assicurativi, compresa la cassa edile.

In caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale dipendente dell'Appaltatore o del subappaltatore o dei soggetti titolari di subappalti e cottimi, impiegato nell’esecuzione del contratto, il R.U.P. invita per iscritto il soggetto inadempiente, ed in ogni caso l’Appaltatore, a provvedervi entro i successivi quindici giorni. Decorso infruttuosamente il suddetto termine, e ove non sia stata contestata formalmente e motivatamente la fondatezza della richiesta entro il termine sopra assegnato, la Stazione Appaltante può pagare anche in corso d’opera direttamente ai lavoratori le retribuzioni arretrate detraendo il relativo importo dalle somme dovute all’Appaltatore del contratto ovvero dalle somme dovute al subappaltatore inadempiente nel caso in cui sia previsto il pagamento diretto dello stesso.

Per le detrazioni e sospensioni dei pagamenti di cui sopra, l’Appaltatore non può opporre eccezioni alla Stazione Appaltante né ha titolo a risarcimento di danni.

ART. 37- VARIAZIONI DELLE OPERE

La Stazione Appaltante si riserva la facoltà di introdurre nelle opere oggetto dell’appalto quelle varianti che a suo insindacabile giudizio ritenga opportune, senza che perciò l’Appaltatore possa pretendere compensi all’infuori del pagamento a conguaglio dei lavori eseguiti in più o in meno, con l’osservanza delle prescrizioni ed entro i limiti stabiliti dall’art. 106 del d.lgs. 50/2016.

Non verranno riconosciute varianti al progetto esecutivo, prestazioni e forniture extracontrattuali di qualsiasi genere, eseguite senza preventivo ordine scritto della direzione lavori, ciò anche nei casi in cui la direzione lavori stessa non abbia fatto esplicita opposizione prima o durante l'esecuzione di dette varianti.

Qualsiasi reclamo o riserva che l’Appaltatore si credesse in diritto di opporre, deve essere presentato per iscritto alla direzione lavori prima dell'esecuzione dell'opera oggetto della contestazione. Non sono comunque prese in considerazione domande di maggiori compensi su quanto stabilito in contratto, per qualsiasi natura o ragione, qualora non vi sia accordo preventivo scritto prima dell'inizio dell'opera oggetto di tali richieste.

Non sono considerate varianti gli interventi disposti dal direttore dei lavori per risolvere aspetti di dettaglio, che siano contenuti entro un importo non superiore al 10% per i lavori di recupero, ristrutturazione, manutenzione e restauro e al 5% per tutti gli altri lavori delle categorie di lavoro dell'appalto e che non comportino un aumento dell'importo del contratto stipulato per la realizzazione dell'opera. Le categorie di lavoro dell'appalto sopra richiamate e la relativa incidenza economica sono definite nell'allegata tabella A al presente capitolato.

Sono ammesse, nell’esclusivo interesse dell’amministrazione, le varianti, in aumento o in diminuzione, finalizzate al miglioramento dell’opera e alla sua funzionalità, sempre che non comportino modifiche sostanziali e siano motivate da obbiettive esigenze derivanti da

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circostanze sopravvenute e imprevedibili al momento della stipula del contratto. L’importo in aumento relativo a tali varianti non può superare il 5 per cento dell’importo originario del contratto e deve trovare copertura nella somma stanziata per l’esecuzione dell’opera al netto del 50% dei ribassi d’asta conseguiti.

Le eventuali variazioni sono valutate mediante l'applicazione dei prezzi di cui all’elenco prezzi contrattuale. Qualora tra i prezzi di cui all’elenco prezzi contrattuale, non siano previsti prezzi per i lavori in variante, si procede alla formazione di nuovi prezzi, mediante apposito verbale.

ART. 38 – VARIANTI PER ERRORI OD OMISSIONI PROGETTUALI

Qualora, per il manifestarsi di errori od omissioni imputabili alle carenze del progetto

esecutivo, si rendessero necessarie varianti che possono pregiudicare, in tutto o in parte, la realizzazione dell’opera oppure la sua utilizzazione, e che sotto il profilo economico eccedano il 15% dell’importo originario del contratto, la Stazione Appaltante procede alla risoluzione del contratto con indizione di una nuova gara alla quale è invitato l’Appaltatore originario.

In tal caso la risoluzione del contratto comporta il pagamento dei lavori eseguiti, dei materiali utili e del 10 per cento dei lavori non eseguiti, fino a quattro quinti dell’importo del contratto originario.

Nei casi di cui al presente articolo i titolari dell’incarico di progettazione sono responsabili dei danni subiti dalla Stazione Appaltante; ai fini del presente articolo si considerano errore od omissione di progettazione l’inadeguata valutazione dello stato di fatto, la mancata od erronea identificazione della normativa tecnica vincolante per la progettazione, il mancato rispetto dei requisiti funzionali ed economici prestabiliti e risultanti da prova scritta, la violazione delle norme di diligenza nella predisposizione degli elaborati progettuali. ART. 39 - COLLAUDI IN CORSO D'OPERA

Durante l’esecuzione dei lavori la Stazione Appaltante può effettuare operazioni di

collaudo volte a verificare la piena rispondenza delle caratteristiche dei lavori in corso di realizzazione a quanto richiesto negli elaborati progettuali, nel capitolato speciale o nel contratto.

Le operazioni di collaudo dovranno essere comunicate all’Appaltatore con un preavviso di dieci giorni rispetto alla data stabilita.

L’Appaltatore è tenuto a fornire i mezzi tecnici e l'assistenza richiesta dal Direttore dei Lavori, o dal collaudatore, per l'effettuazione dei collaudi stessi. ART. 40 – CLAUSOLA RISOLUTIVA ESPRESSA

La Stazione Appaltante ha facoltà di risolvere il contratto ai sensi dell’art. 1456 c.c. mediante semplice lettera raccomandata con messa in mora di 15 giorni, senza necessità di ulteriori adempimenti, nei seguenti casi: a) frode nell'esecuzione dei lavori o reati accertati ai sensi dell’articolo 136 del Codice dei

contratti; b) inadempimento alle disposizioni del direttore dei lavori riguardo ai tempi di esecuzione o

quando risulti accertato il mancato rispetto delle ingiunzioni o diffide fattegli, nei termini imposti dagli stessi provvedimenti;

c) manifesta incapacità o inidoneità, anche solo legale, nell’esecuzione dei lavori; d) inadempienza accertata alle norme di legge sulla prevenzione degli infortuni, la sicurezza

sul lavoro e le assicurazioni obbligatorie del personale; e) ottenimento del documento unico di regolarità contributiva dell’affidatario del contratto

negativo per due volte consecutive; f) sospensione dei lavori o mancata ripresa degli stessi da parte dell’Appaltatore senza

giustificato motivo; g) rallentamento dei lavori, senza giustificato motivo, in misura tale da pregiudicare la

realizzazione dei lavori nei termini previsti dal contratto; h) subappalto abusivo, associazione in partecipazione, cessione anche parziale del contratto

o violazione di norme sostanziali regolanti il subappalto; i) non rispondenza dei beni forniti alle specifiche di contratto e allo scopo dell’opera; j) mancato rispetto della normativa sulla sicurezza e la salute dei lavoratori di cui al decreto

legislativo n. 81/2008 s.m.i. o ai piani di sicurezza di cui ai relativi articoli del presente

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capitolato, integranti il contratto, e delle ingiunzioni fattegli al riguardo dal direttore dei lavori, dal R.U.P. o dal coordinatore per la sicurezza;

k) perdita da parte dell'Appaltatore, dei requisiti per l'esecuzione dei lavori, quali il fallimento o la irrogazione di misure sanzionatorie o cautelari che inibiscono la capacità di contrattare con la pubblica amministrazione;

l) l’intervenuta comunicazione prefettizia antimafia attestante la sussistenza di una delle cause di divieto decadenza e sospensione ex art. 84 del d.lgs. 159/2011 s.m.i.;

m) l’emersione di tentativi di infiltrazione mafiosa ai sensi del D.lgs. 159/2011 s.m.i. nei confronti dei soggetti che intervengono a qualsiasi titolo nel ciclo di realizzazione dell’opera;

n) l’aver commesso o l’aver agevolato la commissione di reati rilevanti ai sensi del d.lgs. 231/01 o della L.190/12;

o) violazione dell’Appaltatore dell’obbligo di tracciabilità dei flussi finanziari relativi al presente appalto ex art. 3 della l. 136/2010 s.m.i;

p) decadenza dell'attestazione di qualificazione, per aver prodotto falsa documentazione o dichiarazioni mendaci, risultante dal casellario informatico;

q) intervenuta sentenza di condanna passata in giudicato per reati di usura, riciclaggio nonché per frodi nei riguardi della stazione appaltante, di subappaltatori, di fornitori, di lavoratori o di altri soggetti comunque interessati ai lavori;

r) la violazione da parte dell’Appaltatore di uno degli impegni previsti all’art. 2 del Patto di integrità in materia di contratti pubblici regionali, approvato con DGR X/1299 del 30/1/2014.

ART. 41 – ESECUZIONE D’UFFICIO DEI LAVORI

Nei casi di rescissione, risoluzione o inadempimento del contratto, al termine della

conseguente fase istruttoria da parte della Stazione appaltante, si procederà all’esecuzione d’ufficio in danno dell’Appaltatore inadempiente; la comunicazione della decisione assunta dalla Stazione Appaltante è fatta all'Appaltatore nella forma dell'ordine di servizio (inviato attraverso posta elettronica certificata), con la contestuale indicazione della data alla quale avrà luogo l'accertamento dello stato di consistenza dei lavori.

In relazione a quanto sopra, alla data comunicata dalla Stazione Appaltante si fa luogo, in contraddittorio fra il direttore dei lavori e l'Appaltatore o suo rappresentante oppure, in mancanza di questi, alla presenza di due testimoni, alla redazione dello stato di consistenza dei lavori, all'inventario dei materiali, delle attrezzature e dei mezzi d’opera esistenti in cantiere, nonché, nel caso di esecuzione d’ufficio, all’accertamento di quali di tali materiali, attrezzature e mezzi d’opera debbano essere mantenuti a disposizione della Stazione Appaltante per l’eventuale riutilizzo e alla determinazione del relativo costo.

Nei casi di rescissione del contratto e di esecuzione d'ufficio, come pure in caso di fallimento dell'Appaltatore, i rapporti economici con questo o con il curatore sono definiti, con salvezza di ogni diritto e ulteriore azione della Stazione Appaltante, nel seguente modo:

a) ponendo a base d’asta del nuovo appalto l’importo lordo dei lavori di completamento da eseguire d’ufficio in danno, risultante dalla differenza tra l’ammontare complessivo lordo dei lavori posti a base d’asta nell’appalto originario, eventualmente incrementato per perizie in corso d’opera oggetto di regolare atto di sottomissione o comunque approvate o accettate dalle parti, e l’ammontare lordo dei lavori eseguiti dall’Appaltatore inadempiente medesimo;

b) ponendo a carico dell’Appaltatore inadempiente: 1) l’eventuale maggiore costo derivante dalla differenza tra importo netto di

aggiudicazione del nuovo appalto per il completamento dei lavori e l’importo netto degli stessi risultante dall’aggiudicazione effettuata in origine all’Appaltatore inadempiente;

2) l’eventuale maggiore costo derivato dalla ripetizione della gara di appalto eventualmente andata deserta, necessariamente effettuata con importo a base d’asta opportunamente maggiorato;

3) l’eventuale maggiore onere per la Stazione Appaltante per effetto della tardata ultimazione dei lavori, delle nuove spese di gara e di pubblicità, delle maggiori spese tecniche di direzione, assistenza, contabilità e collaudo dei lavori, dei maggiori interessi per il finanziamento dei lavori, di ogni eventuale maggiore e diverso danno documentato, conseguente alla mancata tempestiva utilizzazione delle opere alla data prevista dal contratto originario.

Il contratto è altresì risolto nel caso di cui all’art. 39 del presente Capitolato. . In tal caso, proceduto all’accertamento dello stato di consistenza ai sensi del comma 1,

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si procede alla liquidazione dei lavori eseguiti, dei materiali utili e del 10 per cento dei lavori non eseguiti, fino a quattro quinti dell’importo del contratto.

Nel caso di subentro di un Appaltatore ad un altro nell’esecuzione dell’appalto, il direttore dei lavori redige apposito verbale in contraddittorio con entrambi gli esecutori per accertare la consistenza dei materiali, dei mezzi d'opera e di quant'altro il nuovo esecutore deve assumere dal precedente, e per indicare le indennità da corrispondersi.

Qualora l’Appaltatore sostituito nell’esecuzione dell’appalto non intervenga alle operazioni di consegna, oppure rifiuti di firmare i processi verbali, gli accertamenti sono fatti in presenza di due testimoni ed i relativi processi verbali sono dai medesimi firmati assieme al nuovo esecutore. CAPO 8 – DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SICUREZZA ART. 42 - NORME PER LA SICUREZZA NEL CANTIERE

I lavori appaltati devono svolgersi nel pieno rispetto di tutte le norme, vigenti o che verranno emanate nel corso di validità del presente contratto, in materia di prevenzione degli infortuni e igiene del lavoro e in ogni caso in condizione di permanente sicurezza e igiene

L’Appaltatore è obbligato ad osservare le misure generali di tutela di cui agli artt. 88 e seg. del decreto legislativo n. 81 del 2008 s.m.i., nonché le disposizioni dello stesso decreto applicabili alle lavorazioni previste nel cantiere.

L’Appaltatore è altresì obbligato ad osservare scrupolosamente le disposizioni del vigente Regolamento Locale di Igiene, per quanto attiene la gestione del cantiere.

L’Appaltatore predispone, per tempo e secondo quanto previsto dalle vigenti disposizioni, gli appositi piani per la riduzione del rumore, in relazione al personale e alle attrezzature utilizzate.

L’Appaltatore non può iniziare o continuare i lavori qualora sia in difetto nell’applicazione di quanto stabilito nel presente articolo.

Nella determinazione dell'importo a base d'asta, la Stazione Appaltante ha considerato l'incidenza per l'adozione delle misure di protezione collettive ed individuali.

In ottemperanza alle disposizioni di cui agli artt. 88 e seg, del d.lgs. 81/2008, s.m.i., l’Appaltatore dovrà trasmettere alla Direzione Lavori, prima dell'inizio lavori e comunque entro 30 giorni dalla data del verbale di consegna, la documentazione di avvenuta denuncia agli enti previdenziali ed assistenziali.

Per le Imprese che operano per la prima volta in Provincia di Brescia, il documento attestante l'avvenuta denuncia alla Cassa Edile da presentare prima dell'inizio lavori, deve essere quello della Cassa della Provincia di provenienza dell'Impresa.

A decorrere dal 2° periodo di paga le copie dei versamenti da produrre, dovranno essere della Cassa Edile di Brescia.

ART. 43 - PIANI DI SICUREZZA

L’Appaltatore è obbligato ad osservare scrupolosamente e senza riserve o eccezioni il piano di sicurezza e di coordinamento predisposto dal coordinatore per la sicurezza, qualora previsto ai sensi dell’art. 90 del d.lgs. 81/2008 s.m.i. e messo a disposizione da parte della Stazione Appaltante.

L’Appaltatore può presentare al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione una o più proposte motivate di modificazione o di integrazione al piano di sicurezza di coordinamento, nei seguenti casi: a) per adeguarne i contenuti alle proprie tecnologie ovvero quando ritenga di poter meglio

garantire la sicurezza nel cantiere sulla base della propria esperienza, anche in seguito alla consultazione obbligatoria e preventiva dei rappresentanti per la sicurezza dei propri lavoratori o a rilievi da parte degli organi di vigilanza;

b) per garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori eventualmente disattese nel piano di sicurezza, anche in seguito a rilievi o prescrizioni degli organi di vigilanza. L'Appaltatore ha il diritto che il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione si

pronunci tempestivamente, con atto motivato da annotare sulla documentazione di cantiere, sull’accoglimento o il rigetto delle proposte presentate; le decisioni del coordinatore sono vincolanti per l'Appaltatore.

Qualora il coordinatore non si pronunci entro il termine di tre giorni lavorativi dalla

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presentazione delle proposte dell’Appaltatore, nei casi di cui alla lettera a), le proposte si intendono accolte.

Qualora il coordinatore non si sia pronunciato entro il termine di tre giorni lavorativi dalla presentazione delle proposte dell’Appaltatore, prorogabile una sola volta di altri tre giorni lavorativi nei casi di cui alla lettera b), le proposte si intendono rigettate.

Nei casi di cui alla lettera a), l’eventuale accoglimento delle modificazioni e integrazioni non può in alcun modo giustificare variazioni o adeguamenti dei prezzi pattuiti, né maggiorazioni di alcun genere del corrispettivo.

Nei casi di cui alla lettera b), qualora l’eventuale accoglimento delle modificazioni e integrazioni comporti maggiori oneri a carico dell'impresa, e tale circostanza sia debitamente provata e documentata, trova applicazione la disciplina delle varianti.

Per le lavorazioni che necessitino di ponteggio, è fatto obbligo alla ditta esecutrice di predisporre il Piano di Montaggio Uso e Smontaggio, ai sensi del d.lgs. 8/7/2003 n. 235.

La predisposizione dei piani di sicurezza è subordinata al rispetto del regolamento sui contenuti minimi degli stessi, ex DPR 222/2003 s.m.i.., e al rispetto dei modelli dei piani di sicurezza di cui al D.I. 9 settembre 2014 s.m.i..

ART. 44 - PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA

L'Appaltatore, entro 30 giorni dall'aggiudicazione e comunque prima dell'inizio dei lavori, deve predisporre e consegnare al coordinatore per la sicurezza nella fase di esecuzione: - eventuali proposte integrative del PSC, se lo ritiene del caso; - il Piano Operativo di Sicurezza (POS), per quanto attiene alle proprie scelte autonome e

relative responsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori. Nel caso in cui non sussista l’obbligo, ai sensi del d.lgs 81/2008, di nomina del CSP e CSC e quindi di stesura del PSC, l’Appaltatore dovrà redigere e consegnare alla Direzione lavori, prima dell’inizio dei lavori, il Piano di Sicurezza Sostitutivo (PSS). Il Piano Operativo di Sicurezza, redatto secondo i contenuti minimi stabiliti dall’allegato XV del D.Lgs. 81/2008, comprende il documento di valutazione dei rischi di cui al d.lgs 81/2008 s.m.i., e contiene inoltre le notizie di cui allo stesso decreto, con riferimento allo specifico cantiere e deve essere aggiornato ad ogni mutamento delle lavorazioni rispetto alle previsioni. I subappaltatori, prima dell’inizio delle proprie attività all’interno del cantiere, dovranno predisporre e consegnare al coordinatore per la sicurezza nella fase di esecuzione dei lavori un proprio piano operativo di sicurezza, redatto ai sensi del comma precedente. Il Piano Operativo di Sicurezza costituisce piano complementare di dettaglio del Piano di Sicurezza e di Coordinamento, previsto dagli artt. 88 e seguenti del d.lgs. 81/2008 s.m.i.. ART. 45 - RAPPORTI TRA APPALTATORE, DIREZIONE LAVORI E COORDINATORE PER L’ESECUZIONE

Il legale rappresentante dell’impresa che non conduce i lavori personalmente deve conferire mandato con rappresentanza a persona fornita dei requisiti d’idoneità tecnici e morali per l’esercizio delle attività necessarie per la esecuzione dei lavori a norma del contratto (in seguito direttore di cantiere). Il legale rappresentante dell’impresa rimane responsabile dell’operato del suo rappresentante.

Il direttore di cantiere dovrà essere costantemente presente in cantiere, costituirà il riferimento per la direzione lavori, per il coordinatore per la sicurezza nella fase di esecuzione, e per i funzionari degli Enti preposti alla sorveglianza o all'erogazione dei servizi e dovrà essere reperibile tramite telefono il cui numero, sempre aggiornato, dovrà essere comunicato alla Direzione Lavori e al coordinatore per la sicurezza nella fase di esecuzione e risultare ben visibile, fra numeri telefonici di emergenza, da affiggere in cantiere.

Il direttore di cantiere dovrà conservare e mettere a disposizione delle autorità competenti i documenti per i quali sussiste l'obbligo di legge o derivante dal presente capitolato.

In modo particolare, dovranno essere disponibili in buono stato copie o originali di: - Progetto esecutivo dell’opera; - Comunicazione di inizio lavori al Comune; - Notifica preliminare aggiornata; - Piano di sicurezza e coordinamento (PSC); - Fascicolo con le caratteristiche dell’opera - Trasmissione del PSC alle imprese esecutrici ed ai lavoratori autonomi - I Piani operativi di sicurezza (POS) sia dell’impresa che di tutti i soggetti autorizzati

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all’attività nel cantiere; - Verifica della congruenza dei POS delle imprese esecutrici - Denuncia impianto di messa a terra e di protezione contro le scariche atmosferiche

all’ISPESL e all’ASL (opp. ARPA); - Documentazione tecnica delle macchine e attrezzature (libretti d’uso e manutenzione,

marcatura e/o dichiarazione CE di conformità) - Libretti degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 Kg completi di verbali

di verifica periodica e omologazione ISPESL - Autorizzazione ministeriale all’uso del ponteggio e relazione tecnica del fabbricante - Piano di Montaggio Uso e Smontaggio del ponteggio (PIMUS) - Attestato del Corso di formazione per i lavoratori addetti al montaggio e smontaggio del

ponteggio) - Contratti dei subappalti con le ditte esecutrici delle varie opere - Verifica dell’idoneità` tecnico professionale delle imprese esecutrici e dei lavoratori

autonomi - Verbali relativi alle visite ispettive effettuate in cantiere - Permesso di Costruire o suo sostitutivo completo di elaborati grafici originali e di

eventuale variante approvata; - Denuncia al competente Comune delle strutture con relativi elaborati; - Relazione ex L.10/91 inerente l'isolamento del fabbricato e gli impianti; - Giornale dei Lavori; - Registro delle Presenze. Il direttore di cantiere dovrà compilare, sotto la propria responsabilità, il Registro delle

Presenze in cantiere degli operai dell’Appaltatore, degli operai delle imprese subappaltatrici, dei lavoratori autonomi che intervengono in qualità di subappaltatori o di fornitori, la cui commessa preveda anche la posa in opera. Il Registro dovrà essere tempestivamente aggiornato con frequenza giornaliera. Dei lavoratori dipendenti dovrà essere riportato nome, cognome, ditta di appartenenza, trattamento retributivo, versamenti contributivi, ritenute fiscali e numero di posizione nel Libro Unico del Lavoro. Per i lavoratori autonomi; dovrà essere riportato il solo nome e cognome, nel caso di subappaltatori e anche la ragione sociale e partita IVA, nel caso di fornitori.

La Direzione Lavori e/o il coordinatore per la sicurezza nella fase di esecuzione potrà compiere a campione accertamenti dell'identità personale degli operai presenti in cantiere, anche verificando le tessere di riconoscimento di cui gli stessi dovranno essere dotati, conformi alle prescrizioni di cui all’art. 5 della L.136/2010 s.m.i., ed ordinare l'immediato allontanamento di coloro che non risultassero iscritti nel Registro delle Presenze.

Non saranno ammessi ritardi che impediscano le operazioni di verifica da parte della Direzione Lavori e/o del coordinatore per la sicurezza nella fase di esecuzione, o degli ispettori degli Enti preposti alla vigilanza.

Si precisa che il numero degli addetti in cantiere, risultante dal Registro delle Presenze, dovrà essere inferiore o uguale al numero dei lavoratori risultanti dalle dichiarazioni rilasciate dalla Cassa Edile di Brescia alle Imprese operanti nel cantiere medesimo e che applichino i contratti collettivi di lavoro del settore edile.

La Direzione Lavori e/o il coordinatore per la sicurezza nella fase di esecuzione, oltre alla verifica del Registro delle Presenze succitato, potrà richiamare l'impresa al rispetto della normativa antinfortunistica ed al Piano di Sicurezza. In caso di mancato riscontro, la Direzione Lavori potrà richiedere l'intervento degli Enti preposti alla sorveglianza e/o procedere alla messa in mora con conseguente risoluzione del contratto.

Il piano di sicurezza e di coordinamento ed il piano operativo di sicurezza formano parte integrante del contratto di appalto.

Le gravi o ripetute violazioni dei piani stessi da parte dell’Appaltatore, comunque accertate, previa formale costituzione in mora dell’interessato, costituiscono causa di risoluzione del contratto.

CAPO 9 – DISPOSIZIONI PER L’ULTIMAZIONE DEI LAVORI

ART. 46 - ULTIMAZIONE DEI LAVORI E GRATUITA MANUTENZIONE L'ultimazione dei lavori dovrà essere tempestivamente comunicata per iscritto

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dall’Appaltatore alla Direzione Lavori della Stazione Appaltante, sarà accertata e formalizzata per le necessarie constatazioni in contraddittorio, mediante redazione di apposito verbale sottoscritto dal Direttore dei Lavori e dall’Appaltatore.

Dalla data del verbale di ultimazione dei lavori e fino all’assunzione del carattere definitivo del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione (trascorsi due anni dall’emissione degli stessi) decorrerà il periodo di gratuita manutenzione, consistente nel mantenimento dell'opera nello stesso stato in cui si trovava al momento della consegna.

Trova applicazione l’art. 229 comma 3 del Regolamento circa i vizi costruttivi dell’opera. Resta inteso e confermato tra le parti che i lavori di gratuita manutenzione ritenuti

indifferibili, ad insindacabile giudizio della Stazione Appaltante, potranno essere eseguiti direttamente, addebitandone la spesa all’Appaltatore. ART. 47 - PRESA IN CONSEGNA DEI LAVORI ULTIMATI

La Stazione Appaltante si riserva di prendere in consegna parzialmente o totalmente le

opere appaltate anche subito dopo l’ultimazione dei lavori. Qualora la Stazione Appaltante si avvalga di tale facoltà, che viene comunicata

all’Appaltatore per iscritto, lo stesso non può opporvisi per alcun motivo, né può reclamare compensi di sorta.

Egli può però richiedere che sia redatto apposito verbale circa lo stato delle opere, onde essere garantito dai possibili danni che potrebbero essere arrecati alle opere stesse.

La presa di possesso da parte della Stazione Appaltante avviene nel termine perentorio fissato dalla stessa per mezzo del Direttore dei Lavori o per mezzo del responsabile del procedimento, in presenza dell’Appaltatore o di due testimoni in caso di sua assenza.

Qualora la Stazione Appaltante non si trovi nella condizione di prendere in consegna le opere dopo l’ultimazione dei lavori, l’Appaltatore non può reclamare la consegna ed è altresì tenuto alla gratuita manutenzione fino ai termini previsti dal presente capitolato speciale. ART. 48 - TERMINI PER IL COLLAUDO O PER L’ACCERTAMENTO DELLA REGOLARE ESECUZIONE

I contratti pubblici di lavori sono soggetti a collaudo per certificare che l'oggetto del contratto in termini di prestazioni, obiettivi e caratteristiche tecniche, economiche e qualitative sia stato realizzato ed eseguito nel rispetto delle previsioni e delle pattuizioni contrattuali.

Per i contratti pubblici di lavori di importo superiore a i milione di euro e inferiore alla soglia di cui all'articolo 35 del d.lgs. 50/16 il certificato di collaudo può essere sostituito dal certificato di regolare esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori.

Per i lavori di importo pari o inferiore a 1 milione di euro è sempre facoltà della stazione appaltante sostituire il certificato di collaudo o il certificato di verifica di conformità con il certificato di regolare esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori.

Il certificato di regolare esecuzione è emesso non oltre tre mesi dalla data di ultimazione delle prestazioni oggetto del contratto.

Il certificato di collaudo è emesso entro il termine perentorio di sei mesi dall’ultimazione dei lavori ed ha carattere provvisorio; esso assume carattere definitivo trascorsi due anni dalla data dell’emissione. Decorso tale termine, il collaudo si intende tacitamente approvato anche se l’atto formale di approvazione non sia intervenuto entro i successivi due mesi. Qualora il certificato di collaudo sia sostituito dal certificato di regolare esecuzione, questo deve essere emesso entro tre mesi dall’ultimazione dei lavori.

CAPO 10 – CONTROVERSIE E NORME FINALI ART. 49 - CONTENZIOSO - FORO DI COMPETENZA

Ai sensi dell’articolo 205 d.lgs. 50/2016, qualora in seguito all'iscrizione di riserve sui documenti contabili, l'importo economico dell'opera possa variare tra il 5 ed il 15 per cento dell'importo contrattuale, al fine del raggiungimento di un accordo bonario si applicano le disposizioni di cui ai commi da 2 a 6 dello stesso articolo 205.

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Anche al di fuori dei casi in cui è previsto il ricorso all’accordo bonario ai sensi del precedente capoverso, le controversie relative a diritti soggettivi derivanti dall'esecuzione del contratto possono sempre essere risolte mediante atto di transazione di cui all’art. 208 del d.lgs. 50/16. Ove non si proceda all’accordo bonario ai sensi del primo c. e l’Appaltatore confermi le riserve, per la definizione delle controversie è esclusa la competenza arbitrale. Per dette controversie potrà essere adita la magistratura ordinaria, con competenza esclusiva del Foro di Brescia. Nelle more della risoluzione delle controversie l’Appaltatore non può comunque rallentare o sospendere i lavori, né rifiutarsi di eseguire gli ordini impartiti dalla Stazione appaltante.

ART. 50 - IMPOSTE - TASSE - SPESE CONTRATTUALI

Sono a carico dell’Appaltatore, senza diritto di rivalsa:

1) le spese contrattuali e le spese per le pubblicazioni sulla stampa del bando e dell’avviso di aggiudicazione del presente appalto;

2) le tasse e gli altri oneri per l'ottenimento di tutte le licenze tecniche occorrenti per l'esecuzione dei lavori e la messa in funzione degli impianti, con esclusione dei contributi di allacciamento definitivo alle società erogatrici di energia elettrica, acqua e gas;

3) le tasse e gli altri oneri dovuti ad enti territoriali (occupazione temporanea di suolo pubblico, passi carrabili, permessi di scarico, canoni di conferimento a discarica ecc.) direttamente o indirettamente connessi alla gestione del cantiere e all’esecuzione dei lavori. Sono altresì a carico dell’Appaltatore tutte le spese di bollo per gli atti occorrenti per la

gestione del lavoro, dalla consegna alla data di emissione del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione.

A carico dell'Appaltatore restano inoltre le imposte e gli altri oneri, che, direttamente o indirettamente gravino sui lavori e sulle forniture oggetto dell'appalto.

Il presente contratto è soggetto all’imposta sul valore aggiunto (I.V.A.); l’I.V.A. è regolata dalla legge; tutti gli importi citati nel presente capitolato speciale d’appalto si intendono I.V.A. esclusa. Brescia, lì 02/05/2019

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ALLEGATO A - Tabella categorie di lavoro e percentuali pagamenti Appalto in Comune di Brescia – M.S. di 8 alloggi (vedi elenco pagina iniziale del presente eleborato).

CATEGORIE DI LAVORO SOTTOVOCI (A) (B) Manutenzione straordinaria alloggio

Realizzazione delle opere di manutenzione (Per ogni alloggio realizzato 11,5% Per cui 11,5%x8=92,00%)

92,00%

Consegna delle certificazioni DM 37/2008 (per ogni alloggio realizzato 0,75% Per cui 0,75%x8=6,0%)

6,00%

Rata di saldo 2,00% OVVERO: OG1opere murarie ed affini 39,00% OS6 fabbro e lattoniere OS6 pavimenti e rivestimenti

17,00%

OS6 serramenti interni ed esterni

OS7 finiture ! Formazione di tramezze ! Intonaci interni ! Tinteggiature e verniciature

17,00%

OS3 impianto idrosanitario e del gas

! Posa tubazioni ! Posa sanitari ! Posa tubazioni gas

15,00%

OS28 Impianto riscaldamento

! 2,00%

OS30 impianto elettrico ! Posa tubazioni ! Posa cavi ! Posa frutti e apparecchi

9,00%

OS8 impermeabilizzazioni. 1,00% TOTALE 100 % 100 %

(A) colonna percentuali valide ai fini dell'erogazione dei pagamenti in acconto (art.22 Pagamenti in acconto) (B) colonna percentuali valide ai fini della quantificazione delle categorie di lavoro (art.38 Variazioni delle opere) IIL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO (arch. Roberto Scarsi)

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CSA parte 2° - Manutenzione straordinaria di n. 8 alloggi sfitti in Brescia – LOTTO 2 1/35

INDICE PARTE PRIMA – DESCRITTIVO CSA OPERE A CORPO

 

 

1  -­‐  PREMESSA   2  

2.0  -­‐  DESCRIZIONE  SOMMARIA  DELL’INTERVENTO   3  

2.1  -­‐  DESCRIZIONE  DETTAGLIATA  PER  TIPOLOGIA  D’INTERVENTO   4  2.2  RIFERIMENTI  NORMATIVI  E  PRESCRIZIONI  DI  DETTAGLIO  RELATIVE  A  TUTTI  GLI  ALLOGGI  PER  LA  QUOTA  PARTE  DI  INTERESSE   25  

3  –  CONDUZIONE  DEL  CANTIERE   34  

4  -­‐  VERIFICHE  ISPETTIVE   34  

5  -­‐  ULTIMAZIONE  LAVORI   35  

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CSA parte 2° - Manutenzione straordinaria di n. 8 alloggi sfitti in Brescia – LOTTO 2 2/35

1 - PREMESSA

Nel presente appalto s'intendono compresi, salvo esplicita ed espressa disposizione di esclusione,

senza eccezione di sorta, tutti i lavori, le opere, le prestazioni e le forniture occorrenti per l'esecuzione dei lavori oggetto dell'appalto completamente ultimati in ogni loro parte in condizioni di uso nel rispetto degli elaborati di progetto e del presente Capitolato.

Le descrizioni dei lavori riportate hanno lo scopo di individuare e fissare con sufficiente precisione gli

elementi costitutivi dell'intervento. Tali descrizioni si intendono pertanto sempre comprensive di tutto quanto, pur non essendo specificato, risulti necessario a dare le opere e le forniture complete, finite in ogni loro parte e secondo la regola d’arte.

La forma, le dimensioni e le caratteristiche delle opere dell’appalto risultano dai disegni allegati al

contratto, ai quali disegni il presente capitolato speciale fa riferimento. Nel prezzo si intendono comprese tutte le opere pronte all'uso in conformità dei disegni esecutivi e

della descrizione particolareggiata di cui al presente capitolato, i lavori entro e fuori terra relativi ad allacciamenti e scarichi di acqua, compresa l'assistenza alle aziende fornitrici delle utenze suddette, l’eventuale occupazione di suolo pubblico e quant’altro necessario.

Qualora le prescrizioni del presente capitolato dovessero essere in contrasto con quanto indicato

nelle tavole grafiche, l'esecutore è tenuto ad evidenziare tale fatto alla D.L. prima dell'esecuzione delle opere, restando inteso che in caso di discordanza fra gli elaborati spetterà alla D.L. indicare la soluzione da adottare.

Nel caso l'impresa esegua di propria iniziativa, senza preventiva autorizzazione scritta della DL, opere

difformi dalle indicazioni del progetto esecutivo, ma favorevoli alla stazione appaltante, non potranno essere richiesti dall’appaltatore maggiori compensi.

Nel caso in cui le opere eseguite seguendo le prescrizioni del capitolato siano di valore inferiore a

quanto previsto negli elaborati grafici, la D.L. potrà pretendere l'esecuzione delle opere come da progetto o procedere ad una decurtazione corrispondente alle mancate o difformi realizzazioni.

L’impresa dovrà provvedere a realizzare una propria fornitura di cantiere per l’uso di energia elettrica

e acqua. Trattandosi di opere da eseguire all’interno di edifici abitati su alloggi singoli l’impresa potrà prendere accordi con l’Amministratore condominiale o con il caposcala per l’utilizzo della corrente e l’acqua condominiale. Di questa ultima possibilità deve essere data informazione alla DL. A lavori ultimati deve essere fornita una liberatoria sottoscritta dal rappresentante del condominio con la quale si conferma il rimborso dei consumi sostenuti.

Trattandosi di edifici abitati l’impresa dovrà operare in modo da ridurre al massimo il disagio e i rischi

per i residenti. Dove necessario dovrà incaricare, comunicando per iscritto il nominativo alla DL, un preposto che regoli il passaggio nelle parti comuni, in modo da eliminare le interferenze tra gli addetti alle lavorazioni e gli assegnatari.

2 - OGGETTO DELL’APPALTO L’intervento complessivo finanziato con i fondi regionali prevede la manutenzione straordinaria di 31

alloggi di proprietà dell’Aler situati nella Provincia di Brescia, con indirizzi vari, per l’esecuzione di opere interne varie, di natura edile, idraulica, elettrica, serramentistica e da pittore.

L’intervento è stato suddiviso in 2 lotti. Oggetto del presente appalto riguarda la manutenzione straordinaria degli 8 alloggi inseriti nel LOTTO

2. Dette opere sono necessarie per adeguare gli impianti alla normativa vigente e rendere gli alloggi più

fruibili, tramite la parziale ridistribuzione degli spazi interni, rimodellati in relazione alla superficie degli alloggi stessi e secondo i canoni attuali di progettazione.

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CSA parte 2° - Manutenzione straordinaria di n. 8 alloggi sfitti in Brescia – LOTTO 2 3/35

Per gli interventi che prevedono lo spostamento di pareti divisorie l’impresa appaltatrice dovrà

sottoscrivere la documentazione da presentare al Comune di competenza.

2.0 - DESCRIZIONE SOMMARIA DELL’INTERVENTO

L’appalto ha per oggetto l’esecuzione di tutti i lavori, forniture e provviste necessari per la

manutenzione straordinaria di alloggi della tabella sotto riportata secondo le condizioni stabilite dal presente capitolato e le prescrizioni tecniche del progetto esecutivo.

Dati catastali

ID. FG Sub Part CodiceUI Codice Fabbricato Comune indirizzo

1 237 62 174 21841 928 Brescia Via RAFFAELLO 76

2 237 63 174 21842 928 Brescia Via RAFFAELLO 76

3 237 98 174 21877 928 Brescia Via RAFFAELLO 76

4 237 102 174 21881 928 Brescia Via RAFFAELLO 76

5 237 144 174 21923 928 Brescia Via RAFFAELLO 78

6 203 37 40 1969 697 Brescia Via PERLASCA 10 (GRANDE)

7 203 1 17 1709 693 Brescia Via PERLASCA 16 (GRANDE)

8 11 22 3002 2147 622 Brescia Via CODIGNOLE 22

Gli alloggi oggetto del presente appalto sono tutti sfitti. Ogni alloggio da un punto di vista cantieristico rappresenta un cantiere a se stante, il prezzo d’appalto

è dato dalla sommatoria dei singoli prezzi fissati per la manutenzione straordinaria degli alloggi. Il prezzo d’appalto è comprensivo di tutte le operazioni necessarie all’effettuazioni delle opere

previste nel singolo alloggio, ivi comprese le attività complementari non esplicitate nella singola descrizione quali:

la rimozione e conferimento alle discariche dei residui d’arredo presenti negli alloggi; il trasferimento del materiale di risulta dall’alloggio al piano strada e/o ai cassoni per la raccolta del

materiale; il conferimento differenziato del materiale di risulta alle discariche e/o alle Aziende abilitate al

riuso/riciclaggio dei materiali di scarto con consegna della quarta copia dei formulari alla DL; il trasferimento manuale e/o con mezzi meccanici del materiale da utilizzarsi al piano e all’interno

dell’alloggio oggetto d’intervento; le assistenze per la posa degli impianti, dei serramenti, dei pavimenti e dei rivestimenti ed in genere

alle ditte subaffidatarie/subappaltatrici; l’eventuale occupazione di suolo pubblico o condominiale, compreso i relativi ripristini per

danneggiamenti causati alle parti comuni; il nolo di argani, trabattelli, ponti su cavalletti, piattaforme ed di ogni strumento, attrezzo, mezzo di

trasporto necessario alla realizzazione delle opere; tutte le opere e assistenze necessarie per concludere le opere a regola d’arte. Sono altresì incluse nell’appalto l’esecuzione di tutte le opere elencate e specificate nel capitolato

speciale e anche quelle non specificate che in ogni caso risultino necessarie a consegnare i lavori ultimati e con tutti gli impianti, qualora previsti e/o necessari, perfettamente funzionanti e muniti di tutte le certificazioni e disegni esecutivi, comprese le opere necessarie per gli allacciamenti ai pubblici servizi, fino ai punti di erogazione delle ditte fornitrici.

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CSA parte 2° - Manutenzione straordinaria di n. 8 alloggi sfitti in Brescia – LOTTO 2 4/35

Sono altresì compresi nell’appalto tutti i lavori, le prestazioni, le forniture e le provviste necessarie per dare il lavoro completamente compiuto e secondo le condizioni stabilite dal presente capitolato speciale d’appalto, con le caratteristiche tecniche, qualitative e quantitative previste dal progetto esecutivo con i relativi allegati, con riguardo anche ai particolari costruttivi e ai progetti esecutivi, dei quali l’appaltatore dichiara, partecipando alla gara, di aver preso completa ed esatta conoscenza.

A lavori ultimati, per ogni alloggio in cui si sarà intervenuti su impianti elettrici e/o idraulici e del gas

dovrà essere consegnato l’attestato di conformità previsto dal DM 37/08.

2.1 - DESCRIZIONE DETTAGLIATA PER TIPOLOGIA D’INTERVENTO Nel presente capitolo sono riportate le tipologie d’intervento raggruppando in un’unica descrizione gli

interventi da eseguire nei vari alloggi indicati nel titolo. Trattandosi di descrizione generale di tipologia viene fatta salva la peculiarità del singolo alloggio. Si intendono quindi comprese piccole modifiche (inferiori al valore del 5 % in più o in meno).

Per l’esatta individuazione delle opere da eseguire si deve far riferimento agli elaborati grafici. Alloggio N. 1 – Brescia – Via Raffaello 76 - U.I. 21841 Alloggio N. 2 – Brescia – Via Raffaello 76 - U.I. 21842 Alloggio N. 3 – Brescia – Via Raffaello 76 - U.I. 21877 Alloggio N. 4 – Brescia – Via Raffaello 76 - U.I. 21881 Alloggio N. 5 – Brescia – Via Raffaello 76 - U.I. 21923 Alloggio N. 6 – Brescia – Q.Perlasca 10 - U.I. 1969 Alloggio N. 7 – Brescia – Q.Perlasca 16 - U.I. 1709 DESCRIZIONE GENERALE L’intervento consiste nella ridefinizione degli spazi interni con la realizzazione di un bagno più ampio

e la creazione della zona cottura interna al zona giorno o comunque una diversa disposizione degli attuali vani.

Le opere da eseguirsi sono sommariamente riassunte di seguito: - Demolizione e ricostruzione tramezze, pavimenti, massetti come da tavola dell’elaborato grafico; - Demolizione smaltimento e sostituzione canne fumarie/scarichi in cemento-amianto; - Sostituzione completa o rifacimento completo di : - Serramenti interni; - Impianto elettrico; - Impianto idrotermosanitario per i locali cucina e bagno; - Sanitari e rubinetteria del bagno; - rimozione impianto gas (per la cucina è prevista una presa per le piastre ad induzione); - Spostamento e sdoppiamento radiatori su indicazione della DL. - rivestimenti cucina e bagni; - zoccolini battiscopa interni all’alloggio e sul balcone; - pavimenti interni/esterni e relativi massetti nell'alloggio; - scarichi e colonne; - Dovrà essere effettuata l’installazione a regola d’arte di: - canna in acciaio inox per esalazione cucine; - portoncino d'ingresso blindato per esterni; - la tinteggiatura completa delle pareti dell’alloggio; OPERE EDILI

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CSA parte 2° - Manutenzione straordinaria di n. 8 alloggi sfitti in Brescia – LOTTO 2 5/35

DEMOLIZIONI E DISFACIMENTI Con riferimento al progetto esecutivo, l’impresa dovrà provvedere alla demolizione/disfacimento,

all’abbassamento al piano di carico, al trasporto alle discariche e agli oneri per lo smaltimento di: - pavimenti di qualsiasi tipo compresi il sottofondo, il letto di posa; - massetti alloggio; - rivestimenti di qualsiasi tipo compreso l’intonaco; - tramezze in muratura di qualsiasi tipo (fino a 20 cm di spessore) compresi gli eventuali intonaci o

rivestimenti; - intonaci di qualunque tipo su pareti, ecc. fino alla messa a nudo della muratura scrostante (spessore

medio 2 cm) per le parti interessate da modifiche distributive o per la formazione di tracce per gli impianti;

- rivestimento in carta parati o in qualsiasi altro tipo di materiale che riveste i muri con relative cornici compresa leggera rasatura delle pareti, ponteggio e trasporto a rifiuto materiale di risulta, in normali condizioni.

- porte interne e portoncino d’ingresso, compresi telai, ecc…, e altresì compreso l’accatastamento, l’abbassamento al piano di carico, il trasporto ed il conferimento in discarica.

- asportazione di canne fumarie e colonne di scarico in fibro amianto (nel tratto di interesse dell’alloggio)il loro accatastamento, l’abbassamento al piano di carico, il trasporto ed il conferimento in discarica Il tutto dovrà essere effettuato da parte di ditta specializzata ed abilitata, previa consegna alla DL di apposito piano di smaltimento approvato dall’ATS; sostituzione delle stesse e ripristini murari.

MURATURE Tavolato in laterizio forato da cm 12x24x24 eseguito con malta bastarda di cemento e calce idraulica,

compreso l’onere eventuale per la formazione di piattabande con gli stessi laterizi. Ripristino murature laddove si sia intervenuti per la rimozione e sostituzione delle canne fumarie e

degli scarichi e per l’installazione di nuovi serramenti interni ed esterni. MASSETTI E’ prevista la demolizione ed il rifacimento di tutti i massetti. Verrà utilizzato un massetto del tipo

alleggerito per non incrementare i carichi gravanti sul solaio. INTONACI Intonaco completo a due strati eseguito a mano dello spessore di 2 cm, costituito da rinzaffo,

arricciatura e stabilitura civile, da applicarsi su soffitti e pareti sia all’interno che all’esterno, con malta cementizia a 4 q.li per mc. di sabbia. Da effettuarsi sulle pareti di nuova realizzazione a seguito di demolizione e per ripristino di tracce e spaccature per alloggiamento degli impianti o per rimozione dei serramenti.

IMPERMEABILIZZAZIONI Impermeabilizzazione pavimentazione bagno e pareti doccia mediante stesura di guaina liquida data

a pennello/rullo (almeno 2 mani). PAVIMENTI E RIVESTIMENTI Pavimenti in grés porcellanato, spessore 8-9 mm dimensione minime 30x30 cm, posato su letto di

malta di cemento dello spessore massimo di 3 cm, con durezza certificata, secondo le norme UNI EN 101, pari o superiore all'indice 5 della scala delle durezze di Mohs e resistenza all’abrasione PEI 5 e superiore spolvero di cemento con pulitura a posa ultimata (uniforme in tutto l’alloggio).

Rivestimento di bagni e cucine in piastrelle di grés porcellanato, spessore 7-9 mm dimensione minime

20x50 cm, con idoneo collante su intonaco al civile e sigillatura dei giunti con impiego di cemento bianco e posa di listelli di finitura degli angoli.

Fornitura e posa in opera di zoccolino battiscopa in legno verniciato per tutti i locali esclusi bagno e

cucina di altezza minima cm 7, compreso l’onero di rimozione degli esistenti e loro smaltimento. Fornitura e posa in opera di zoccolino battiscopa in grés antigelivo dello stesso tipo delle piastrelle per

il balcone, di altezza minima cm 7, compreso l’onero di rimozione degli esistenti e loro smaltimento.

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CSA parte 2° - Manutenzione straordinaria di n. 8 alloggi sfitti in Brescia – LOTTO 2 6/35

Pavimentazione esterna in calcestruzzo spessore 10 cm, armato con rete in 10x10 cm, con finitura a spolvero.

Assistenza muraria alla posa di pavimenti, rivestimenti e battiscopa. RIMOZIONE COLONNE IN FIBROAMIANTO Rimozione di colonne in fibro-amianto da parte di impresa in possesso dei requisiti di legge, secondo

le disposizioni che l’impresa stessa dovrà indicare e farsi autorizzare da parte dell’ATS all’interno del piano di smaltimento.

OPERE DA IDRAULICO RIMOZIONI L’impresa dovrà provvedere alla rimozione di lavelli, lavandini, vasi, bidet, vasche da bagno, piatti

doccia, cassette di scarico comprensivi di tubazioni, rubinetterie, boiler elettrico se presente, stufe, radiatori e di qualsiasi accessorio presente ad integrazione e supporto dei sanitari.

Si intendo compresi tutti gli oneri di allontanamento del materiale di risulta dal cantiere e la consegna alle pubbliche discariche / centri di raccolta in modo differenziato.

L’impianto idraulico esistente dovrà essere completamente smantellato. L'impianto idrotermosanitario al servizio dell’alloggio avrà origine dalle colonne montanti, presenti in

asola e serventi tutti gli alloggi e ove possibile lo stacco sarà a valle dei contatori esistenti. L’impresa è altresì tenuta alla realizzazione dell’intera parte impiantistica come di seguito brevemente

descritta e come riportato nelle tavole di progetto, nel pieno rispetto delle norme vigenti al momento della realizzazione delle opere, sebbene non espressamente citate nel presente capitolato. Gli impianti una volta posati, installati, provati e collaudati dovranno essere consegnati alla committenza perfettamente funzionanti e corredati di certificati di conformità nelle modalità e quantità richieste dalla DL.

Dovrà altresì essere garantita assistenza da parte delle maestranze, una volta assegnato l’alloggio agli inquilini.

Certificazione energetica dei materiali utilizzati Prima dell'approvvigionamento e della fornitura in cantiere del materiale soggetto ad obbligo di

certificazione delle caratteristiche e delle prestazioni energetiche ai sensi del D.M. 2.4.98, l'impresa dovrà fornire alla Direzione Lavori copia del certificato.

I materiali per il quale è richiesta certificazione sono quelli contenuti nell'allegato A al D.M. citato e riassumibili in:

collettori kit di miscelazione tubo multistrato IMPIANTO IDROSANITARIO Approvvigionamento dell’acqua fredda L'impianto idrico avrà origine dai contatori divisionali di ripartizione del consumo, serviti dalla colonna

di adduzione condominiale, di cui l’alloggio è dotato. Ove necessario i contatori saranno spostati in idoneo luogo, preferibilmente in zona cottura sotto il lavello.

I contatori dovranno essere intercettabili con una copia di valvole a sfera. Dovranno essere collocati a valle del contatore acqua fredda dei riduttori di pressione nel caso in cui la pressione riscontrata sia superiore alle 5 atm.

Dai contatori prende origine la rete interna che dovrà servire l’alloggio. Le tubazioni di collegamento, fra il punto di consegna ( nell’eventualità si dovessero spostare) ed i

contatori saranno in acciaio zincato coibentate con coppelle isolanti anticondensa. All’interno dell’alloggio la distribuzione avverrà mediante tubazioni in multistrato PeXb/Al/PeXb coibentate conformi all’utilizzo per uso potabile (da dimostrarsi con apposito certificato del produttore da presentare alla DL prima dell’approvvigionamento del materiale stesso). Il tubo non potrà in alcun caso essere giuntato.

La distribuzione dell’acqua agli stacchi puntuali dell’ alloggio dovrà avvenire per mezzo di collettori per

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uso idro-sanitario. Si precisa che gli stacchi riguardanti lavatrici e lavastoviglie dovranno essere dotati di portagomma.

Produzione e distribuzione dell’acqua calda sanitaria (acs) L'acqua calda verrà prodotta in CT e convogliata mediante le colonne montanti sopracitate. Sulla base della scelta dei materiali da utilizzare, prima della posa, l’impresa dovrà sottoporre alla DL

per approvazione lo schema dell’impianto. Le tubazioni dell'acqua fredda e calda all'interno delle unità saranno in multistrato PeXb/Al/PeXb

conformi all’utilizzo per uso potabile (da dimostrarsi con apposito certificato del produttore da presentare alla DL prima dell’approvvigionamento del materiale stesso). Il tubo non potrà in alcun caso essere giuntato.

Le tubazioni dell'acqua dovranno essere coibentate con gli spessori previsti dalla tab. B del D.P.R. 26/08/1993 n. 412 e s.m.i..

SANITARI Dovranno essere installati i sanitari previsti dal progetto esecutivo quale dotazione del bagno. I sanitari dovranno essere rispondenti alle seguenti prescrizioni: Gruppi vaso di scarico composto da: - vaso a sedile in vitreous-china del tipo a cacciata (h=380 mm, l=360 mm, p=490 mm) con tasselli,

rosette e viti di fissaggio; - cassetta esterna bassa da 10 It in materiale plastico, di colore bianco, isolata contro la trasudazione,

con coperchio resistente al fuoco e rubinetto di arresto interno od esterno alla cassetta stessa; - sedile in materiale plastico con anello a sezione piena. Gruppi bidet composti da: - bidet con foro centrale in vitreous-china (h=380 mm, l=360 mm, p=450 mm) con tasselli, rosette e viti

di fissaggio; - sifone ad S da 1 1/4" regolabile a cannocchiale; - piletta di scarico con foro di troppo pieno e croce interna; - miscelatore monocomando, bocchello rompigetto, prese a squadra in ottone e comando di scarico "a

saltarello". Gruppi lavabo composti da: - lavabo a foro centrale in vitreous-china (I=640 mm, p=480 mm) con mensole o tasselli di fissaggio a

parete; - miscelatore monocomando, bocchello rompigetto, prese a squadra in ottone e comando di scarico "a

saltarello"; - sifone a bottiglia da 1 1/4" regolabile a cannocchiale. Gruppi doccia composti da: - piatto doccia in vitreous-china (dimensioni da progetto) -miscelatore semplice ad incasso con braccio di erogazione a soffione orientabile e dispositivo

anticalcare a molla di richiamo; - piletta sifoide con piastra a griglia forata avente diametro minimo 70 mm. Attacco lavatrice - rubinetto dell’acqua calda e fredda con attacco filettato; - Sifone per lavatrice ad incasso con placca di copertura in acciaio inossidabile. In cucina dovranno essere predisposti: Gruppi lavello composto da: - attacchi per acqua fredda e acqua calda con apposito tappo provvisorio - tubazione di scarico Attacco lavastoviglie - rubinetto dell’acqua calda e fredda con attacco filettato - Sifone per lavastoviglie ad incasso con placca di copertura in acciaio inossidabile. A fine lavori è richiesto rilascio della dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37/2008. Si intende inclusa l’assistenza muraria necessaria alla posa dell’impianto idraulico. SCARICHI L'impianto di scarico delle acque usate (bagni e cucine) sarà di tipo misto a ventilazione primaria e

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comprenderà: - I'allacciamento degli apparecchi sanitari; - la realizzazione dei collegamenti orizzontali alle colonne (esistenti o da creare); - la realizzazione delle colonne di scarico dall'esalatore da posizionare sul tetto (laddove indicato), al

collettore orizzontale (da collocare al piano terra) Ove questa fosse di MCA si dovranno prendere le dovute cautele previste per norma e legge per il lavoro ed il trattamento su tali materiali;;

- al piede di ogni nuova colonna dovrà essere realizzata un'ispezione a tappo. Ispezioni dovranno essere realizzate inoltre ad ogni uscita del fabbricato e sul collettore principale a distanza massima di 20 m l'una dall'altra e comunque come da disegni. Le stesse andranno posizionate in pozzetti 60x60 cm collocati nelle posizioni di progetto.

La rete di scarico interna al fabbricato dovrà essere realizzata in PP con raccordi o-ring. Dovrà essere sempre garantita la pendenza minima almeno dell’ 1%. Non saranno ammesse curve a 90°, ma solo curve aperte a 45 °. Le Braghe d’innesto dei vasi

dovranno essere a 88,5°. La rete di scarico dovrà essere completamente realizzata in polipropilene a raccordi provvisti di o-ring.

Non sarà ammessa l’uso di PVC. N.B. Il D.P.C.M, datato 5 dicembre 1997, fissa a 35 dB(A) la soglia massima di rumorosità generata

dagli impianti tecnologici a funzionamento discontinuo. I materiali utilizzati dovranno garantire il rispetto di tale normativa.

Sono comprese le necessarie demolizioni di murature ed intonaci ed il loro rifacimento. LINEA DI DISTRIBUZIONE GAS L’attuale impianto di distribuzione del gas dovrà essere smantellato. La cucina NON verrà servita dall’impianto del gas, ma sarà prevista una linea elettrica dedicata per

l’installazione di piastre ad induzione. Nelle opere da idraulico si intendono incluse tutte le assistenze necessarie, come già indicato nel

presente documentoal paragrafo 2. OPERE DA ELETTRICISTA RIMOZIONI E’ prevista la dismissione e rimozione dell’impianto elettrico esistente e l’installazione di un nuovo

impianto da realizzarsi sottotraccia. Sarà consentito solo il parziale riutilizzo delle canalizzazioni esistenti laddove compatibili con la nuova distribuzione, al fine di limitare le spaccature nelle murature esistenti, pur essendo prevista la sostituzione della totalità dei frutti e dei quadri secondo le indicazioni riportate sugli elaborati grafici.

Sarà onere dell’appaltatore trasportare e conferire i materiali di risulta alle discariche autorizzate in modo differenziato.

Il bagno dovrà essere dotato di idoneo impianto di ventilazione con comando elettrico. INSTALLAZIONE NUOVO IMPIANTO Il nuovo impianto dovrà rispettare i parametri previsti dal presente capitolato e comunque la dotazione

tecnologica non potrà in alcun caso essere inferiore a quanto previsto dalla norma CEI 64-8 per il livello 1.

A valle del contatore a servizio dell’alloggio andrà installato un interruttore magnetotermico differenziale (2x15A /30mA) di protezione della linea montante. Il montante deve essere protetto dal sovraccarico e dal cortocircuito.

All’interno dell’alloggio è previsto un impianto elettrico sottotraccia completo in opera, con materiali delle seguenti caratteristiche: cassette di derivazione in materiale plastico con coperchio fissato a viti; tubi protettivi flessibili in plastica serie pesante, conduttori in rame elettrolitico ad isolamento in plastica grado 3 (sezione dei conduttori calcolata con larghezza), comandi (contatti argentati) e prese di tipo modulare (scatola, placca, frutto), impianto in scatole da incasso con frutti in plastica e placche in alluminio o plastica.

Il presente impianto prevede anche l’installazione dell’impianto TV-TV/SAT e TELEFONICO. Il bagno cieco deve essere provvisto di ventilazione Tutti i materiali e le apparecchiature da impiegare nella esecuzione degli impianti elettrici dovranno

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CSA parte 2° - Manutenzione straordinaria di n. 8 alloggi sfitti in Brescia – LOTTO 2 9/35

essere tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute all'umidità, alle quali potranno essere esposti durante l'esercizio. Il grado di protezione dei singoli apparecchi dovrà essere conforme alla normativa in funzione della posizione dell’apparecchiatura e della sua funzione.

I materiali e gli apparecchi dovranno, inoltre, essere rispondenti alle relative Norme C.E.I. ed alle Tabelle di unificazione CEI-UNEL, ove queste esistano.

La rispondenza dei materiali e delle apparecchiature alle prescrizioni di tali Norme e Tabelle deve essere attestata, per tutti i materiali e gli apparecchi, dalla presenza del contrassegno dell'lstituto Italiano del Marchio di Qualità (I.M.Q.) e/o dal marchio CE.

In tutti i casi, comunque, i materiali e le apparecchiature dovranno essere scelti fra quanto di meglio il mercato sia in grado di fornire, tenendo conto dell'importanza della continuità del servizio e della facilità di manutenzione

L’impianto dovrà essere realizzato in conformità della normativa vigente al momento della realizzazione delle opere.

Per le singole unità è previsto un quadro appartamento (secondo la CEI 64-8), sovradimensionato di almeno il 15% dei moduli installati con un minimo di 24 moduli contenente la seguente, dotazione:

interruttore generale facilmente individuabile per la messa fuori servizio dell’impianto interruttore generale Magnetotermico 2x25A scaricatore di sovratensione SPD interruttore di priorità in grado di scollegare carichi non prioritari prima del supero della massima

potenza contrattuale e di riconnetterli automaticamente al ritorno di assorbimenti ordinari dell’impianto

interruttore Magnetotermico differenziale 2x16A id 0.03 A carico non prioritario 1 – piastre a induzione interruttore Magnetotermico differenziale 2x16A id 0.03 A carico non prioritario 2 – forno interruttore Magnetotermico differenziale 2x16A id 0.03 A carico non prioritario 3 – lavatrice interruttore generale carichi prioritari – differenziale puro 2x25A id 0.03 A interruttore Magnetotermico 2x16A – prese cucina interruttore Magnetotermico 2x16A – prese servizio interruttore Magnetotermico 2x10A - luci/Prese Bagno interruttore Magnetotermico 2x10A – luci circuiti SELV (che dovranno essere distanziati o separati dai circuiti 230V) relè, relè passo passo, conta ore, trasformatore per la gestione degli impianti gruppo con trasformatore e suoneria; cablaggio elettrico con interruttore Magnetotermico 2x16A – caldaia (se necessario); Tutti gli interruttori dei quadri elettrici dovranno essere identificati con targhetta e lo schema elettrico

dei quadri dovrà essere allegato alla dichiarazione di conformità. NB Per tutti i circuiti delle zone 0,1,2,3 ( individuate dalle norme) è preferibile utilizzare differenziali da

10mA. L’impianto di messa a terra dell’alloggio, che dovrà essere realizzato, dovrà essere collegato

all’impianto condominiale esistente. Per la dotazione dei singoli locali, qualora non espressamente citati nel presente capitolato o

evidenziate nelle tavole di progetto, ci si rifà come standard minimo alla norma CEI 64-8 e s.m.i.. Si prevede: pulsante di chiamata all'esterno del portoncino d'ingresso; soggiorno pranzo (tipo): 2 punti luce a soffitto + 1 punto luce nella zona ingresso, 1 punto luce di

emergenza con lampada con riserva di carica di 60 min. IP 55, 3 punti prese (per un totale minimo di 6 frutti attivi del tipo P17/11 2P+T 10-16 A e n.2 frutti attivi del tipo P30 10/16 A con terra laterale e centrale), 2 punti presa TV-TV/SAT, 2 prese linea telefonica, suoneria (circuito SELV), ronzatore (circuito SELV), 1 termostato ambiente (da posizionare su indicazione della D.L.), citofono, quadro elettrico unità, salvavita, pulsantiere per gestione luci ed impianto come da progetto;

angolo cottura-cucina (tipo): 1 punti luce a soffitto (dove presente), 1 punto presa prese sul piano di lavoro IP 55 (per un totale minimo di n.2 frutti attivi del tipo P30 2P+T 10/16 A con terra laterale e centrale), 2 punti presa con interruttore bipolare (per un totale minimo di n.4 frutti attivi del tipo P30 2P+T 10/16 A con terra laterale e centrale), 1 punto presa con interruttore bipolare (per un totale

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minimo di n.1 frutto attivo del tipo P30 2P+T 10/16 A con terra laterale e centrale) per piastre a induzione – sezione cavo 6 mm, 1 punto presa per il frigorifero (per un totale minimo di n.1 frutto attivo del tipo P30 2P+T 10/16 A con terra laterale e centrale), 1 punto presa (per un totale minimo di 1 frutto attivo del tipo P17/11 2P+T) per collegamento aspiratore della cappa di cucina (H=2,35/2,40 m), pulsantiere per gestione luci ed impianto come da progetto;

bagno (tipo): 2 punti luce, uno a parete e uno a soffitto, 1 punto presa con interruttore bipolare altezza 110cm IP 55 (per un totale minimo di n.1 frutti attivi del tipo P30 2P+T 10/16 A con terra laterale e centrale) per lavartice, 1 pulsante a tirante collegato al ronzatore, 1 punto presa IP 55 con interruttore bipolare altezza 110cm (per un totale minimo di n.1 frutti attivi del tipo P30 2P+T 10/16 A con terra laterale e centrale), 1 presa comandata per alimentazione dell'aspiratore nei bagni, pulsantiere per gestione luci ed impianto come da progetto;

camera matrimoniale/doppia (tipo): 1 punto luce a soffitto, 3 punti prese (per un totale minimo di n.7 frutti attivi del tipo P17/11 2P+T 10/16 A), 2 pulsanti collegati al ronzatore, 1 presa telefonica, 1 presa TV, pulsantiere per gestione luci ed impianto come da progetto;

camere singole tipo – (se presente): 1 punto luce a soffitto, 2 punti prese (per un totale minimo di n.5 frutti attivi del tipo P17/11 2P+T 10/16 A), 1 pulsanti collegati al ronzatore, 1 presa telefonica, 1 presa TV, pulsantiere per gestione luci ed impianto come da progetto;

disimpegno tipo (dove presente): 1 punto luce, 1 punti prese (per un totale minimo di n.2 frutti attivi del tipo P17/11 2P+T 10/16 A), pulsantiere per gestione luci ed impianto come da progetto ed impianto come da progetto;

balconi / logge (dove presente): 1 punti luce a parete sopra ogni portafinestra per esterni con grado di protezione IP55 dotato di lampada basso emissiva da 25W o a LED di potenza equivalente, 1 punto presa IP 66 altezza 110cm (per un totale minimo di n.1 frutti attivi del tipo P30 2P+T 10/16 A con terra laterale e centrale), pulsantiere per gestione luci ed impianto come da progetto ed impianto come da progetto;

La parte d’impianto elettrico da realizzare dovrà essere connessa con il nuovo centralino d’alloggio. Prima dell'inizio dei lavori la ditta incaricata dell'esecuzione degli impianti elettrici dovrà fornire alla

direzione lavori gli schemi unifilari degli impianti elettrici dimensionati sulla base delle potenze prevedibile per le parti comuni (10kW) e per le singole unità abitative (6kW), nonché gli schemi dei quadri as built.

A fine lavori è richiesto rilascio della dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37/08. Si intende inclusa l’assistenza muraria necessaria alla posa dell’impianto elettrico. OPERE DA SERRAMENTISTA Serramenti interni Le nuove porte interne saranno del tipo tamburato e con disegno semplice e verranno fornite

complete di controtelaio, telaio maestro, mostre, ante e ferramenta. Le porte dovranno essere laccate in colore bianco o altro colore a scelta della DL (la Ditta dovrà

campionare il prodotto per la scelta). Tutte le porte interne saranno dotate di maniglie in alluminio idonee all’uso da parte di persone disabili

e anziani. Tutte le porte dovranno essere dotate di serratura con chiave normale. Il rivestimento dello stipite deve avere dimensioni idonee alla larghezza delle pareti. Per i locali piastrellati le mostre dovranno essere opportunamente maggiorate. Portoncino d’ingresso L’appaltatore dovrà fornire e posare un portoncino blindato di classe 3 secondo le norme UNI ENV

1627 in sostituzione delle porte d’ingresso esistenti di accesso agli alloggi. Il portoncino, di tipo idoneo alla posa verso ambienti esterni, dovrà avere prestazioni e caratteristiche

affini a quelle di seguito riportate: Scocca: monolamiera zincata pressopiegata a freddo con canotti verticali di rinforzo verniciata a

polveri epossidiche. Controtelaio: realizzato in lamiera dello spessore di 30/10 di mm completo di staffe per la muratura,

distanziali di bulloni di regolazione. Telaio: realizzato in lamiera d’acciaio zincato spessore 15/10 verniciato con polveri epossipoliestere o

in PVC rinforzato in acciaio Tipo [Dierre Synergy Out]. Regolazione registro scrocco mediante n° 2

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CSA parte 2° - Manutenzione straordinaria di n. 8 alloggi sfitti in Brescia – LOTTO 2 11/35

viti e relativi controdadi a gabbia. Coibentazione: poliuretano espanso o lana di roccia se necessario al raggiungimento degli standard

richiesti. Pannelli di rivestimento: 7 mm + 7 mm e rivestimento esterno in alluminio multistrato o in acciao inox

laccati (con colore RAL a scelta della DL). Rostri: almeno 6 in acciaio sagomato zincato, posti lungo il lato delle cerniere. Boccola: antistrappo in acciaio speciale a protezione del lato esterno del cilindro. Deviatore tipo Hock: doppio deviatore comandato dalla serratura. Serratura triplice: cilindro superiore alta sicurezza del tipo europeo e cilindro inferiore di servizio, con

dotazione di almeno tre chiavi e security card. Piastra antitrapano: lamina d’acciaio speciale, più resistente al trapano ed altri utensili da scasso,

posta sopra ogni serratura di sicurezza come ulteriore protezione. Limitatore di apertura: azionabile facilmente dall’interno tramite un pomello posto sul lato superiore

della porta. Cerniere registrabili in altezza mediante viti a testa esagonale incavata, corredati di tappi in PVC. Paraspifferi: a filo con il pavimento, a caduta automatica tale da assicurare la tenuta al passaggio di

aria. Soglia fissa a terra spessore max < 2,5cm. Sul battente nella parte bassa dovrà essere installato un gocciolatoio.

Spioncino: grandangolare a 180° Guarnizioni: in polivinile montate su tutti i lati di battuta per garantire la tenuta alle infiltrazioni di aria. Maniglieria costituita da pomolo esterno e maniglia interna, in alluminio satinato. Le dimensioni devono essere compatibili con le aperture esistenti. Con il portoncino dovrà essere consegnata una triplice copia della chiave. Requisiti in sintesi: Classe di resistenza all'effrazione ≥ 3, secondo ENV 1627-28-29-30, con cilindro superiore a profilo

europeo ad alta sicurezza e cilindro inferiore di servizio. Profondità profilo: ≥70 mm Isolamento termico: U ≤ 1,4 W/m²K Potere fonoisolante: RW≥38dB Permeabilità all’aria: ≥ classe 4 Tenuta all'acqua: ≥ classe 8A Resistenza al vento: ≥ classe C5 Resistenza alla corrosione: ≥ classe 4 Il verso di apertura andrà concordato con la DL. La sostituzione del portoncino comprende le eventuali opere murarie per incassare il nuovo telaio. Il portoncino dovrà essere conforme a quanto riportato nella D.G.R. 6480 del 30/07/2015, per quanto

attinente al risparmio energetico. Le effettive dimensioni dei serramenti, il numero di ante e le modalità di posa devono essere rilevate

sul luogo dalla ditta aggiudicataria. Le dimensioni riportate sono da intendersi come indicative, introdotte allo scopo d’individuare la mole

complessiva delle sostituzioni da effettuare. Il forfait globale, posto a base di gara, prevede la fornitura e posa dei serramenti e l’asportazione e

smaltimento di quelli esistenti (oltre alle prestazioni accessorie sopra descritte). Non è considerata variazione del forfait la modifica delle dimensioni fino al 30% in più e in meno, del

singolo serramento, rispetto alle dimensioni indicate in tabella e negli elaborati grafici. E’ considerata variazione la modifica del numero, in più o in meno, del numero di serramenti forniti. OPERE DA PITTORE TINTEGGIATURA Asportazione di vecchie pitture o tinte, murarie, con raschietti e stuccatura di imperfezioni in modo da

ottenere un supporto atto alla successiva tinteggiatura. La tinteggiatura dovrà comprendere la preparazione del fondo, comprese raschiature e stuccature di

qualsiasi entità, l’applicazione di prodotto isolante inibente fissativo e eventuale utilizzo di ponteggi interni.

Tinteggiatura a due strati con tinta unica emulsionata (idropittura lavabile opaca), su superfici interne

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ed esterne (logge) intonacate al civile o lisciate a stucco, con pitture a base di resine viniliche per interni, previa pulitura delle pareti stesse con raschiatura delle tinte in fase di distacco comprese eventuali stuccature.

VERNICIATURE Verniciatura a smalto in tinta unica data a pennello su elementi radiatori ed opere in ferro (parapetti

finestre), con spolveratura, una mano di pittura protettiva antiruggine e due mani di smalto di tipo inodore e resistente al calore.

Le opere sopra indicate verranno previa preparazione delle superfici tramite carteggiatura, spazzolatura e pulizia del fondo a mano o a macchina.

VARIE Trasporto di materiale di qualsiasi genere, dall’alloggio alla discarica, comprensivo dell’onere

dell’autocarro e della manodopera necessaria. Sono comprese nella presente descrizione tutte le assistenze per la posa a regola d’arte dei materiali, degli impianti e dei serramenti.

Sarà onere dell’impresa riconsegnare l’alloggio alla D.L. pulito dai materiali di risulta del cantiere, avendo cura di mantenere puliti gli spazi comuni del condominio nel rispetto degli altri condomini.

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Alloggio N. 8 – Brescia – Via Codignole n. 22 - U.I. 2014 DESCRIZIONE GENERALE Da un punto di vista architettonico l’intervento consiste nella ridefinizione degli spazi interni con la

modifica della zona giorno e la creazione di un nuovo disimpegno a collegamento delle camere da letto e del bagno e la realizzazione di un secondo bagno con al servizio per lo scarico di un trituratore .

Le opere da eseguirsi sono sommariamente riassunte di seguito: - Demolizione e ricostruzione tramezze, pavimenti, massetti come da tavola dell’elaborato grafico; - Demolizione smaltimento e sostituzione canne fumarie/scarichi in MCA; - Sostituzione completa o rifacimento completo di : - Serramenti esterni; - Tapparelle, rulli, cinghie e avvolgitori; - Serramenti interni; - Impianto elettrico; - Impianto idrotermosanitario per i locali cucina e bagno; - Sanitari e rubinetteria del bagno; - rimozione impianto gas ( per la cucina è prevista una presa per le piastre ad induzione); - rivestimenti cucina e bagni; - zoccolini battiscopa interni all’alloggio e sul balcone; - pavimenti interni/esterni e relativi massetti sia nell'alloggio che sul balcone; - scarichi e colonne; - Dovrà essere effettuata l’installazione a regola d’arte di: - nuova caldaietta murale a condensazione e tenuta stagna di tipo C, esterna con canna fumaria in

acciaio; - nuovo impianto di distribuzione del riscaldamento sotto traccia, con corpi scaldanti in alluminio/ghisa

o tubolari in acciaio; - canna in acciaio inox per esalazione cucine; - portoncino d'ingresso blindato per esterni; - Dovrà inoltre essere eseguita: - la sistemazione del camminamento esterno con stesura di strato impermeabile liquido sia sul

balcone che sul camminamento; - la tinteggiatura completa delle pareti dell’alloggio; OPERE EDILI DEMOLIZIONI E DISFACIMENTI Con riferimento al progetto esecutivo, l’impresa dovrà provvedere alla demolizione/disfacimento,

all’abbassamento al piano di carico, al trasporto alle discariche e agli oneri per lo smaltimento di: - pavimenti di qualsiasi tipo compresi il sottofondo, il letto di posa; - massetti alloggio e balconi; - rivestimenti di qualsiasi tipo compreso l’intonaco; - tramezze in muratura di qualsiasi tipo (fino a 20 cm di spessore) compresi gli eventuali intonaci o

rivestimenti; - intonaci di qualunque tipo su pareti, ecc. fino alla messa a nudo della muratura scrostante (spessore

medio 2 cm) per le parti interessate da modifiche distributive o per la formazione di tracce per gli impianti;

- rivestimento in carta parati o in qualsiasi altro tipo di materiale che riveste i muri con relative cornici compresa leggera rasatura delle pareti, ponteggio e trasporto a rifiuto materiale di risulta, in normali condizioni.

- porte interne e portoncino d’ingresso, compresi telai, ecc…, e altresì compreso l’accatastamento, l’abbassamento al piano di carico, il trasporto ed il conferimento in discarica.

- serramenti esterni compresi cassonetti tapparelle ecc…, e altresì compreso l’accatastamento, l’abbassamento al piano di carico, il trasporto ed il conferimento in discarica.

- asportazione di canne fumarie e colonne di scarico in fibro amianto (ne tratto di interesse dell’alloggio)il loro accatastamento, l’abbassamento al piano di carico, il trasporto ed il conferimento

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in discarica Il tutto dovrà essere effettuato da parte di ditta specializzata ed abilitata, previa consegna alla DL di apposito piano di smaltimento approvato dall’ATS; sostituzione delle stesse e ripristini murari.

MURATURE Tavolato in laterizio forato da cm 12x24x24 eseguito con malta bastarda di cemento e calce idraulica,

compreso l’onere eventuale per la formazione di piattabande con gli stessi laterizi. Ripristino murature laddove si sia intervenuti per la rimozione e sostituzione delle canne fumarie e

degli scarichi e per l’installazione di nuovi serramenti interni ed esterni. MASSETTI E’ prevista la demolizione ed il rifacimento di tutti i massetti. Verrà utilizzato un massetto del tipo

alleggerito per non incrementare i carichi gravanti sul solaio. INTONACI Intonaco completo a due strati eseguito a mano dello spessore di 2 cm, costituito da rinzaffo,

arricciatura e stabilitura civile, da applicarsi su soffitti e pareti sia all’interno che all’esterno, con malta cementizia a 4 q.li per mc. di sabbia. Da effettuarsi sulle pareti di nuova realizzazione a seguito di demolizione e per ripristino di tracce e spaccature per alloggiamento degli impianti o per rimozione dei serramenti.

IMPERMEABILIZZAZIONI Impermeabilizzazione pavimentazione bagno e pareti doccia mediante stesura di guaina liquida data

a pennello/rullo (almeno 2 mani). Impermeabilizzazione pavimentazione esterna in calcestruzzo con finitura al quarzo mediante stesa di

strato di guaina impermeabile per esterni data a 2 mani, con risvolto sulle murature per almeno 30 cm.

PAVIMENTI E RIVESTIMENTI Pavimenti in grés porcellanato, spessore 8-9 mm dimensione minime 30x30 cm, posato su letto di

malta di cemento dello spessore massimo di 3 cm, con durezza certificata, secondo le norme UNI EN 101, pari o superiore all'indice 5 della scala delle durezze di Mohs e resistenza all’abrasione PEI 5 e superiore spolvero di cemento con pulitura a posa ultimata (uniforme in tutto l’alloggio).

Pavimento in grés antigelivo antisdrucciolo, spessore 8-9 mm, dimensione 30x30 incollato su

pavimentazione esistente (balconi), con durezza certificata, secondo le norme UNI EN 101, pari o superiore all'indice 6 della scala delle durezze di Mohs, resistenza all’abrasione PEI 5 e resistenza allo scivolamento R11 secondo le norme DIN 51130 (in base alla quale non avviene scivolamento con piede calzato con una pendenza del pavimento asciutto fino a 27°) o superiori (R12 limite 35° e R13 maggiore di 35°); previa stesura di guaina impermeabile liquida a pennello (2 mani). Il refilato dei balconi dovrà essere realizzato con piastrelle con pezzo speciale a becco di civetta.

Il pavimento dovrà avere pendenza minima verso l’esterno pari a 0,5 cm/m. Rivestimento di bagni e cucine in piastrelle di grés porcellanato, spessore 7-9 mm dimensione minime

20x50 cm, con idoneo collante su intonaco al civile e sigillatura dei giunti con impiego di cemento bianco e posa di listelli di finitura degli angoli.

Fornitura e posa in opera di zoccolino battiscopa in legno verniciato per tutti i locali esclusi bagno e

cucina di altezza minima cm 7, compreso l’onero di rimozione degli esistenti e loro smaltimento. Fornitura e posa in opera di zoccolino battiscopa in grés antigelivo dello stesso tipo delle piastrelle per

il balcone, di altezza minima cm 7, compreso l’onero di rimozione degli esistenti e loro smaltimento. Pavimentazione esterna in calcestruzzo spessore 10 cm, armato con rete in 10x10 cm, con finitura a

spolvero. Assistenza muraria alla posa di pavimenti, rivestimenti e battiscopa. RIMOZIONE COLONNE IN FIBROAMIANTO

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CSA parte 2° - Manutenzione straordinaria di n. 8 alloggi sfitti in Brescia – LOTTO 2 15/35

Rimozione di colonne in fibro-amianto da parte di impresa in possesso dei requisiti di legge, secondo

le disposizioni che l’impresa stessa dovrà indicare e farsi autorizzare da parte dell’ATS all’interno del piano di smaltimento.

OPERE DA IDRAULICO RIMOZIONI L’impresa dovrà provvedere alla rimozione di lavelli, lavandini, vasi, bidet, vasche da bagno, piatti

doccia, cassette di scarico comprensivi di tubazioni, rubinetterie, boiler elettrico se presente, stufe, radiatori e di qualsiasi accessorio presente ad integrazione e supporto dei sanitari.

Si intendo compresi tutti gli oneri di allontanamento del materiale di risulta dal cantiere e la consegna alle pubbliche discariche / centri di raccolta in modo differenziato.

L’impianto idraulico esistente dovrà essere completamente smantellato. L'impianto idrotermosanitario al servizio dell’alloggio avrà origine dal punto di consegna localizzato

nella nicchia contatori, per proseguire poi verso l’alloggio. L'impresa è tenuta alla realizzazione delle canalizzazioni e delle tubazioni con relativi pozzetti fino al

detto punto di consegna nonché delle mensole di supporto dei contatori qualora richiesto dall’ente erogatore (il tutto computato nella voce impianto idrico).

L’impresa è altresì tenuta alla realizzazione dell’intera parte impiantistica come di seguito brevemente descritta e come riportato nelle tavole di progetto, nel pieno rispetto delle norme vigenti al momento della realizzazione delle opere, sebbene non espressamente citate nel presente capitolato. Gli impianti una volta posati, installati, provati e collaudati dovranno essere consegnati alla committenza perfettamente funzionanti e corredati di certificati di conformità nelle modalità e quantità richieste dalla DL.

Dovrà altresì essere garantita assistenza da parte delle maestranze, una volta assegnato l’alloggio agli inquilini.

IMPIANTO DI RIASCALDAMENTO L’attuale impianto di riscaldamento dovrà essere interamente rimosso. La fonte di calore utilizzata per la produzione del riscaldamento e dell’acqua calda sanitaria, derivato

dalla sottocentrale esistente sara prodotto in un satellite di zona da posizionarsi in luogo baricentrico dell’alloggio come indicato nelle tavole grafiche. L’impianto dovrà essere fornito e posato completo di tutta la componentistica necessaria per la posa a regola d’arte e la consegna degli impianti e delle relative certificazioni alla committenza perfettamente funzionanti. L’impianto dovrà essere dotato di sistemi per la gestione separata del fluido in alta e bassa temperatura. Sull’ingresso dell’acqua fredda dovrà essere montato un filtro anticalcare ai sali polifosfati.

Il generatore di calore sarà un satellite pensile ad incasso a due vie per alta temperatura, con

produzione istantanea di acqua calda sanitaria. Completo di: valvola priorità sanitario, valvola meccanica modulante con pre-set manuale, scambiatore a piastre, rubinetto sfogo d’aria, filtro. Fluido d’impiego: acqua, massima percentuale di glicole 30%. Temperatura massima fluido 85°C. Pressione massima di esercizio: circuito primario 10 bar, circuito sanitario 10 bar. Potenza nominale scambiatore sanitario: 40 kW. Portata circuito sanitario: min 1,8 ± 0,3 l/min. Differenza di pressione massima: 2 bar. Materiali: componenti in ottone EN 12165 CW617N; tubi di raccordo in rame.

Il satellite dovrà essere munita di:

• Cassetta dima • Regolatore elettronico • Valvola ON/OFF riscaldamento • Pozzetto sonda mandata contatore calore • Filtro impianto • Valvola modulante produzione ACS • Sonda temperatura ACS • Scambiatore ACS

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• Flussometro precedenza ACS • Rubinetto di scarico • Pozzetto sonda ritorno contatore calore • Tronchetto dima contatore calore • Rubinetto di sfogo aria

pezzi speciali, elementi a T, curve, tappi di chiusura, terminali, mensole, raccordi. Dovranno inoltre essere forniti e posati: rubinetti, valvole filtri, giunti pressostati, termostati omologati e

certificati per il rispettivo utilizzo, necessari all'assemblaggio dell’impianto, nei diametri opportuni per il loro corretto assemblaggio e funzionamento degli impianto

Il tutto per la realizzazione a regola d'arte dello stesso secondo le normative vigenti alla data della posa dello stesso. Dovranno essere consegnate alla DL tutte le certificazioni e gli schemi as built dell'impianto.

Dal satellite prenderà il via l’impianto per il riscaldamento (temperatura di mandata 50°). Lo schema

d’impianto dell’alloggio tipo sarà costituito da: • Collettore premontato in ottone nichelato da 1”1/4 con testine elettrotermiche, misuratore di portata,

derivazioni da eurokono, interasse 50 mm completo di otturatori termostatici, detentori con misuratore di portata, valvole automatiche sfogo aria, valvole carico/scarico impianto. Il tutto sarà posizionato in apposita cassetta ispezionabile di dimensioni adeguate secondo scheda del produttore. Il numero di vie del collettore è desumibile dal progetto;

• Tubo del tipo multistrato PE-Xb/Al/PE-Xb realizzato mediante procedimento di coestrusione e incollaggio di uno strato di alluminio, saldato longitudinalmente testa a testa, tmax d’esercizio 95°C, pmax d’esercizio 10 bar. Dimensioni delle tubazioni ai singoli radiatori 16x2 mm. Il tubo dei singoli circuiti non potrà in alcun caso essere giuntato.

• La linea di distribuzione dal satellite al collettore complanare sarà realizzata con tubo multistrato PE-Xb/Al/PE-Xb isolato 26x3 (spessore isolamento da normativa), a struttura portante in metallo composto da:

- Strato interno: tubo in polietilene reticolato PE-Xb con reticolazione ottenuta in apposita camera - Strato intermedio: tubo di alluminio di 1^ qualità saldato “testa a testa” in continuo durante la fase di

estrusione, che rende perfettamente impermeabile all’ossigeno la tubazione; - Tubo esterno: guaina in polietilene reticolato PE-Xb che protegge il tubo interno di alluminio da tutte

le aggressioni esterne quali gli acidi del suolo, il cemento, gesso, acqua e da tutti gli shock da cantiere, come colpi ed escoriazioni. Il tubo non potrà in alcun caso essere giuntato.

• Radiatori in alluminio della potenza desumibile da progetto da far approvare da parte della DL prima dell’ordine.

Certificazione energetica dei materiali utilizzati Prima dell'approvvigionamento e della fornitura in cantiere del materiale soggetto ad obbligo di

certificazione delle caratteristiche e delle prestazioni energetiche ai sensi del D.M. 2.4.98, l'impresa dovrà fornire alla Direzione Lavori copia del certificato.

I materiali per il quale è richiesta certificazione sono quelli contenuti nell'allegato A al D.M. citato e riassumibili in:

generatore di calore collettori kit di miscelazione testine termostatiche tubo multistrato IMPIANTO IDROSANITARIO Approvvigionamento dell’acqua fredda L'impianto idrico avrà origine dal punto di consegna dell'Ente erogatore al limite di proprietà. L’alloggio

è dotato di proprio contatore. IL contatore dell’acqua è collocato nella nicchia contatori posizionata come su indicazioni dell’Ente

Erogatore. Il contatore dovrà essere intercettabile con una copia di valvole a sfera. Nel caso sia richiesto

dall’Ente Erogatore dovranno essere collocati dei disconnettori a valle del contatore e dei riduttori di

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pressione nel caso in cui la pressione riscontrata sia superiore alle 5 atm. Dal contatore prende origine la rete interna che dovrà servire il fabbricato, e più specificatamente: le

utenze dell’acqua fredda che verranno convogliate ai singoli alloggi come sotto descritto e il sistema di produzione dell’acqua calda mediante produzione istantanea realizzata per mezzo del satellite precedentemente descritte.

Dal contatore la distribuzione avverrà con tubazione singola opportunamente coibentata sino

all’alloggio. Dovranno essere predisposti rubinetti di sezionamento subito a valle del contatore e al piede delle colonne montanti.

Le tubazioni di collegamento, fra il punto di consegna dell’Ente Erogatore ed il contatore e da questo al fabbricato saranno in polietilene atossico PN 16 ad alta densità interrate ( coibentate negli eventuali tratti non interrati) opportunamente segnalate con bandelle e ispezionabili mediante pozzetti. Le parti in corrispondenza dei contatori saranno in acciaio zincato coibentate con coppelle isolanti anticondensa. All’interno dell’alloggio la distribuzione avverrà mediante tubazioni in multistrato PeXb/Al/PeXb coibentate conformi all’utilizzo per uso potabile (da dimostrarsi con apposito certificato del produttore da presentare alla DL prima dell’approvvigionamento del materiale stesso). Il tubo non potrà in alcun caso essere giuntato.

La distribuzione dell’acqua agli stacchi puntuali dell’ alloggio dovrà avvenire per mezzo di collettori per uso idro-sanitario. Si precisa che gli stacchi riguardanti lavatrici e lavastoviglie dovranno essere dotati di portagomma.

Al piano sul balcone privato dovrà essere predispost derivazione dell’acqua fredda e rubinetto per consentire irrigazione.

Produzione e distribuzione dell’acqua calda sanitaria (acs) L'acqua calda verrà prodotta in maniera istantanea dal satellite a gas. Sulla base della scelta dei materiali da utilizzare, prima della posa, l’impresa dovrà sottoporre alla DL

per approvazione lo schema dell’impianto. Le tubazioni dell'acqua fredda e calda all'interno delle unità saranno in multistrato PeXb/Al/PeXb

conformi all’utilizzo per uso potabile (da dimostrarsi con apposito certificato del produttore da presentare alla DL prima dell’approvvigionamento del materiale stesso). Il tubo non potrà in alcun caso essere giuntato.

Le tubazioni dell'acqua dovranno essere coibentate con gli spessori previsti dalla tab. B del D.P.R. 26/08/1993 n. 412 e s.m.i..

SANITARI Dovranno essere installati i sanitari previsti dal progetto esecutivo quale dotazione del bagno. I sanitari dovranno essere rispondenti alle seguenti prescrizioni: Gruppi vaso di scarico composto da: - vaso a sedile in vitreous-china del tipo a cacciata (h=380 mm, l=360 mm, p=490 mm) con tasselli,

rosette e viti di fissaggio; - cassetta esterna bassa da 10 It in materiale plastico, di colore bianco, isolata contro la trasudazione,

con coperchio resistente al fuoco e rubinetto di arresto interno od esterno alla cassetta stessa; - sedile in materiale plastico con anello a sezione piena. Gruppi bidet composti da: - bidet con foro centrale in vitreous-china (h=380 mm, l=360 mm, p=450 mm) con tasselli, rosette e viti

di fissaggio; - sifone ad S da 1 1/4" regolabile a cannocchiale; - piletta di scarico con foro di troppo pieno e croce interna; - miscelatore monocomando, bocchello rompigetto, prese a squadra in ottone e comando di scarico "a

saltarello". Gruppi lavabo composti da: - lavabo a foro centrale in vitreous-china (I=640 mm, p=480 mm) con mensole o tasselli di fissaggio a

parete; - miscelatore monocomando, bocchello rompigetto, prese a squadra in ottone e comando di scarico "a

saltarello"; - sifone a bottiglia da 1 1/4" regolabile a cannocchiale. Gruppi doccia composti da: - piatto doccia in vitreous-china (dimensioni da progetto) -miscelatore semplice ad incasso con braccio di erogazione a soffione orientabile e dispositivo

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anticalcare a molla di richiamo; - piletta sifoide con piastra a griglia forata avente diametro minimo 70 mm. Attacco lavatrice - rubinetto dell’acqua calda e fredda con attacco filettato; - Sifone per lavatrice ad incasso con placca di copertura in acciaio inossidabile. In cucina dovranno essere predisposti: Gruppi lavello composto da: - attacchi per acqua fredda e acqua calda con apposito tappo provvisorio - tubazione di scarico Attacco lavastoviglie - rubinetto dell’acqua calda e fredda con attacco filettato - Sifone per lavastoviglie ad incasso con placca di copertura in acciaio inossidabile. A fine lavori è richiesto rilascio della dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37/2008. Si intende inclusa l’assistenza muraria necessaria alla posa dell’impianto idraulico. SCARICHI L'impianto di scarico delle acque usate (bagni e cucine) sarà di tipo misto a ventilazione primaria e

comprenderà: - I'allacciamento degli apparecchi sanitari; - la realizzazione dei collegamenti orizzontali alle colonne (esistenti o da creare); - la realizzazione delle colonne di scarico dall'esalatore da posizionare sul tetto (laddove indicato), al

collettore orizzontale (da collocare al piano terra); - al piede di ogni nuova colonna dovrà essere realizzata un'ispezione a tappo. Ispezioni dovranno

essere realizzate inoltre ad ogni uscita del fabbricato e sul collettore principale a distanza massima di 20 m l'una dall'altra e comunque come da disegni. Le stesse andranno posizionate in pozzetti 60x60 cm collocati nelle posizioni di progetto.

La rete di scarico interna al fabbricato dovrà essere realizzata in PP con raccordi o-ring. Dovrà essere sempre garantita la pendenza minima almeno dell’ 1%. Non saranno ammesse curve a 90°, ma solo curve aperte a 45 °. Le Braghe d’innesto dei vasi

dovranno essere a 88,5°. Nel bagno di servizio il sistema di scarico farà capo a un trituratore idraulico da incasso a parete

per lo smaltimento delle acque chiare e scure, dei materiali organici e della carta igienica dimensionato a raccogliere 1 WC, 1lavabo, 1 bidet, 1 doccia.

Sino al trituratore dotato di pompa per il rilancio del liquame alla rete di scarico a gravità le pendenze dei tubi provenienti dall’apperecchio saranno di almeno il 3%.

La rete di scarico dovrà essere completamente realizzata in polipropilene a raccordi provvisti di o-ring. Non sarà ammessa l’uso di PVC.

N.B. Il D.P.C.M, datato 5 dicembre 1997, fissa a 35 dB(A) la soglia massima di rumorosità generata dagli impianti tecnologici a funzionamento discontinuo. I materiali utilizzati dovranno garantire il rispetto di tale normativa.

Sono comprese le necessarie demolizioni di murature ed intonaci ed il loro rifacimento. LINEA DI DISTRIBUZIONE GAS L’attuale impianto di distribuzione del gas dovrà essere smantellato. La cucina NON verrà servita dall’impianto del gas, ma sarà prevista una linea elettrica dedicata per

l’installazione di piastre ad induzione. Nelle opere da idraulico si intendono incluse tutte le assistenze necessarie, come già indicato nel

capitolo 2. OPERE DA ELETTRICISTA RIMOZIONI E’ prevista la dismissione e rimozione dell’impianto elettrico esistente e l’installazione di un nuovo

impianto da realizzarsi sottotraccia. Sarà consentito solo il parziale riutilizzo delle canalizzazioni esistenti laddove compatibili con la nuova distribuzione, al fine di limitare le spaccature nelle murature esistenti, pur essendo prevista la sostituzione della totalità dei frutti e dei quadri secondo le

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indicazioni riportate sugli elaborati grafici. Sarà onere dell’appaltatore trasportare e conferire i materiali di risulta alle discariche autorizzate in

modo differenziato. Il bagno dovrà essere dotato di idoneo impianto di ventilazione con comando elettrico. INSTALLAZIONE NUOVO IMPIANTO Il nuovo impianto dovrà rispettare i parametri previsti dal presente capitolato e comunque la dotazione

tecnologica non potrà in alcun caso essere inferiore a quanto previsto dalla norma CEI 64-8 per il livello 1.

A valle del contatore a servizio dell’alloggio andrà installato un interruttore magnetotermico differenziale (2x15A /30mA) di protezione della linea montante. Il montante deve essere protetto dal sovraccarico e dal cortocircuito.

All’interno dell’alloggio è previsto un impianto elettrico sottotraccia completo in opera, con materiali delle seguenti caratteristiche: cassette di derivazione in materiale plastico con coperchio fissato a viti; tubi protettivi flessibili in plastica serie pesante, conduttori in rame elettrolitico ad isolamento in plastica grado 3 (sezione dei conduttori calcolata con larghezza), comandi (contatti argentati) e prese di tipo modulare (scatola, placca, frutto), impianto in scatole da incasso con frutti in plastica e placche in alluminio o plastica.

Il presente impianto prevede anche l’installazione dell’impianto TV-TV/SAT e TELEFONICO. Il bagno cieco deve essere provvisto di ventilazione Tutti i materiali e le apparecchiature da impiegare nella esecuzione degli impianti elettrici dovranno

essere tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute all'umidità, alle quali potranno essere esposti durante l'esercizio. Il grado di protezione dei singoli apparecchi dovrà essere conforme alla normativa in funzione della posizione dell’apparecchiatura e della sua funzione.

I materiali e gli apparecchi dovranno, inoltre, essere rispondenti alle relative Norme C.E.I. ed alle Tabelle di unificazione CEI-UNEL, ove queste esistano.

La rispondenza dei materiali e delle apparecchiature alle prescrizioni di tali Norme e Tabelle deve essere attestata, per tutti i materiali e gli apparecchi, dalla presenza del contrassegno dell'lstituto Italiano del Marchio di Qualità (I.M.Q.) e/o dal marchio CE.

In tutti i casi, comunque, i materiali e le apparecchiature dovranno essere scelti fra quanto di meglio il mercato sia in grado di fornire, tenendo conto dell'importanza della continuità del servizio e della facilità di manutenzione

L’impianto dovrà essere realizzato in conformità della normativa vigente al momento della realizzazione delle opere.

Per le singole unità è previsto un quadro appartamento (secondo la CEI 64-8), sovradimensionato di almeno il 15% dei moduli installati con un minimo di 24 moduli contenente la seguente, dotazione:

interruttore generale facilmente individuabile per la messa fuori servizio dell’impianto interruttore generale Magnetotermico 2x25A scaricatore di sovratensione SPD interruttore di priorità in grado di scollegare carichi non prioritari prima del supero della massima

potenza contrattuale e di riconnetterli automaticamente al ritorno di assorbimenti ordinari dell’impianto

interruttore Magnetotermico differenziale 2x16A id 0.03 A carico non prioritario 1 – piastre a induzione interruttore Magnetotermico differenziale 2x16A id 0.03 A carico non prioritario 2 – forno interruttore Magnetotermico differenziale 2x16A id 0.03 A carico non prioritario 3 – lavatrice interruttore generale carichi prioritari – differenziale puro 2x25A id 0.03 A interruttore Magnetotermico 2x16A – prese cucina interruttore Magnetotermico 2x16A – prese servizio interruttore Magnetotermico 2x10A - luci/Prese Bagno interruttore Magnetotermico 2x10A – luci circuiti SELV (che dovranno essere distanziati o separati dai circuiti 230V) relè, relè passo passo, conta ore, trasformatore per la gestione degli impianti gruppo con trasformatore e suoneria; cablaggio elettrico con interruttore Magnetotermico 2x16A – caldaia (se necessario); Tutti gli interruttori dei quadri elettrici dovranno essere identificati con targhetta e lo schema elettrico

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dei quadri dovrà essere allegato alla dichiarazione di conformità. NB Per tutti i circuiti delle zone 0,1,2,3 ( individuate dalle norme) è preferibile utilizzare differenziali da

10mA. L’impianto di messa a terra dell’alloggio, che dovrà essere realizzato, dovrà essere collegato

all’impianto condominiale esistente. Per la dotazione dei singoli locali, qualora non espressamente citati nel presente capitolato o

evidenziate nelle tavole di progetto, ci si rifà come standard minimo alla norma CEI 64-8 e s.m.i.. Si prevede: pulsante di chiamata all'esterno del portoncino d'ingresso; soggiorno pranzo (tipo): 2 punti luce a soffitto + 1 punto luce nella zona ingresso, 1 punto luce di

emergenza con lampada con riserva di carica di 60 min. IP 55, 3 punti prese (per un totale minimo di 6 frutti attivi del tipo P17/11 2P+T 10-16 A e n.2 frutti attivi del tipo P30 10/16 A con terra laterale e centrale), 2 punti presa TV-TV/SAT, 2 prese linea telefonica, suoneria (circuito SELV), ronzatore (circuito SELV), 1 termostato ambiente (da posizionare su indicazione della D.L.), citofono, quadro elettrico unità, salvavita, pulsantiere per gestione luci ed impianto come da progetto;

angolo cottura-cucina (tipo): 1 punti luce a soffitto (dove presente), 1 punto presa prese sul piano di lavoro IP 55 (per un totale minimo di n.2 frutti attivi del tipo P30 2P+T 10/16 A con terra laterale e centrale), 2 punti presa con interruttore bipolare (per un totale minimo di n.4 frutti attivi del tipo P30 2P+T 10/16 A con terra laterale e centrale), 1 punto presa con interruttore bipolare (per un totale minimo di n.1 frutto attivo del tipo P30 2P+T 10/16 A con terra laterale e centrale) per piastre a induzione – sezione cavo 6 mm, 1 punto presa per il frigorifero (per un totale minimo di n.1 frutto attivo del tipo P30 2P+T 10/16 A con terra laterale e centrale), 1 punto presa (per un totale minimo di 1 frutto attivo del tipo P17/11 2P+T) per collegamento aspiratore della cappa di cucina (H=2,35/2,40 m), pulsantiere per gestione luci ed impianto come da progetto;

bagno (tipo): 2 punti luce, uno a parete e uno a soffitto, 1 punto presa con interruttore bipolare altezza 110cm IP 55 (per un totale minimo di n.1 frutti attivi del tipo P30 2P+T 10/16 A con terra laterale e centrale) per lavartice, 1 pulsante a tirante collegato al ronzatore, 1 punto presa IP 55 con interruttore bipolare altezza 110cm (per un totale minimo di n.1 frutti attivi del tipo P30 2P+T 10/16 A con terra laterale e centrale), 1 presa comandata per alimentazione dell'aspiratore nei bagni, pulsantiere per gestione luci ed impianto come da progetto;

camera matrimoniale/doppia (tipo): 1 punto luce a soffitto, 3 punti prese (per un totale minimo di n.7 frutti attivi del tipo P17/11 2P+T 10/16 A), 2 pulsanti collegati al ronzatore, 1 presa telefonica, 1 presa TV, pulsantiere per gestione luci ed impianto come da progetto;

camere singole tipo – (se presente): 1 punto luce a soffitto, 2 punti prese (per un totale minimo di n.5 frutti attivi del tipo P17/11 2P+T 10/16 A), 1 pulsanti collegati al ronzatore, 1 presa telefonica, 1 presa TV, pulsantiere per gestione luci ed impianto come da progetto;

disimpegno tipo (dove presente): 1 punto luce, 1 punti prese (per un totale minimo di n.2 frutti attivi del tipo P17/11 2P+T 10/16 A), pulsantiere per gestione luci ed impianto come da progetto ed impianto come da progetto;

balconi / logge (dove presente): 1 punti luce a parete sopra ogni portafinestra per esterni con grado di protezione IP55 dotato di lampada basso emissiva da 25W o a LED di potenza equivalente, 1 punto presa IP 66 altezza 110cm (per un totale minimo di n.1 frutti attivi del tipo P30 2P+T 10/16 A con terra laterale e centrale), pulsantiere per gestione luci ed impianto come da progetto ed impianto come da progetto;

La parte d’impianto elettrico da realizzare dovrà essere connessa con il nuovo centralino d’alloggio. Prima dell'inizio dei lavori la ditta incaricata dell'esecuzione degli impianti elettrici dovrà fornire alla

direzione lavori gli schemi unifilari degli impianti elettrici dimensionati sulla base delle potenze prevedibile per le parti comuni (10kW) e per le singole unità abitative (6kW), nonché gli schemi dei quadri as built.

A fine lavori è richiesto rilascio della dichiarazione di conformità ai sensi del DM 37/08. Si intende inclusa l’assistenza muraria necessaria alla posa dell’impianto elettrico. OPERE DA SERRAMENTISTA

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CSA parte 2° - Manutenzione straordinaria di n. 8 alloggi sfitti in Brescia – LOTTO 2 21/35

Serramenti interni Le nuove porte interne saranno del tipo tamburato e con disegno semplice e verranno fornite

complete di controtelaio, telaio maestro, mostre, ante e ferramenta. Le porte dovranno essere laccate in colore bianco o altro colore a scelta della DL (fornire campionario

cartaceo per la scelta). Tutte le porte interne saranno dotate di maniglie in alluminio idonee all’uso da parte di persone disabili

e anziani. Tutte le porte dovranno essere dotate di serratura con chiave normale. Il rivestimento dello stipite deve avere dimensioni idonee alla larghezza delle pareti. Per i locali piastrellati le mostre dovranno essere opportunamente maggiorate. Portoncino d’ingresso L’appaltatore dovrà fornire e posare un portoncino blindato di classe 3 secondo le norme UNI ENV

1627 in sostituzione delle porte d’ingresso esistenti di accesso agli alloggi. Il portoncino, di tipo idoneo alla posa verso ambienti esterni, dovrà avere prestazioni e caratteristiche

affini a quelle di seguito riportate: Scocca: monolamiera zincata pressopiegata a freddo con canotti verticali di rinforzo verniciata a

polveri epossidiche. Controtelaio: realizzato in lamiera dello spessore di 30/10 di mm completo di staffe per la muratura,

distanziali di bulloni di regolazione. Telaio: realizzato in lamiera d’acciaio zincato spessore 15/10 verniciato con polveri epossipoliestere o

in PVC rinforzato in acciaio Tipo [Dierre Synergy Out]. Regolazione registro scrocco mediante n° 2 viti e relativi controdadi a gabbia.

Coibentazione: poliuretano espanso o lana di roccia se necessario al raggiungimento degli standard richiesti.

Pannelli di rivestimento: 7 mm + 7 mm e rivestimento esterno in alluminio multistrato o in acciao inox laccati (con colore RAL a scelta della DL).

Rostri: almeno 6 in acciaio sagomato zincato, posti lungo il lato delle cerniere. Boccola: antistrappo in acciaio speciale a protezione del lato esterno del cilindro. Deviatore tipo Hock: doppio deviatore comandato dalla serratura. Serratura triplice: cilindro superiore alta sicurezza del tipo europeo e cilindro inferiore di servizio, con

dotazione di almeno tre chiavi e security card. Piastra antitrapano: lamina d’acciaio speciale, più resistente al trapano ed altri utensili da scasso,

posta sopra ogni serratura di sicurezza come ulteriore protezione. Limitatore di apertura: azionabile facilmente dall’interno tramite un pomello posto sul lato superiore

della porta. Cerniere registrabili in altezza mediante viti a testa esagonale incavata, corredati di tappi in PVC. Paraspifferi: a filo con il pavimento, a caduta automatica tale da assicurare la tenuta al passaggio di

aria. Soglia fissa a terra spessore max < 2,5cm. Sul battente nella parte bassa dovrà essere installato un gocciolatoio.

Spioncino: grandangolare a 180° Guarnizioni: in polivinile montate su tutti i lati di battuta per garantire la tenuta alle infiltrazioni di aria. Maniglieria costituita da pomolo esterno e maniglia interna, in alluminio satinato. Le dimensioni devono essere compatibili con le aperture esistenti. Con il portoncino dovrà essere consegnata una triplice copia della chiave. Requisiti in sintesi: Classe di resistenza all'effrazione ≥ 3, secondo ENV 1627-28-29-30, con cilindro superiore a profilo

europeo ad alta sicurezza e cilindro inferiore di servizio. Profondità profilo: ≥70 mm Isolamento termico: U ≤ 1,4 W/m²K Potere fonoisolante: RW≥38dB Permeabilità all’aria: ≥ classe 4 Tenuta all'acqua: ≥ classe 8A Resistenza al vento: ≥ classe C5 Resistenza alla corrosione: ≥ classe 4 Il verso di apertura andrà concordato con la DL. La sostituzione del portoncino comprende le eventuali opere murarie per incassare il nuovo telaio. Il portoncino dovrà essere conforme a quanto riportato nella D.G.R. 6480 del 30/07/2015, per quanto

attinente al risparmio energetico.

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CSA parte 2° - Manutenzione straordinaria di n. 8 alloggi sfitti in Brescia – LOTTO 2 22/35

Serramenti esterni I serramenti esistenti dovranno essere sostituiti con nuovi serramenti in PVC con finitura simile

all’esistente per armonizzare con serramenti presenti, completi di vetrocamera basso emissivo. La trasmittanza complessiva dei serramenti dovrà essere certificata dal produttore inferiore o al massimo uguale a 1,2 W/m2K. I vetri dovranno essere del tipo antinfortunio su entrambe le facce. Tutti i serramenti saranno dotati di apertura ad anta/ribalta.

Le classi di resistenza di tenuta all’acqua secondo UNI EN 12208, di permeabilità all’aria secondo UNI EN 12207 e di resistenza al carico di vento secondo UNI EN 12210, saranno verificate ai sensi della UNI 11173 del 2005, da consegnare per l’approvazione alla DL prima dell’inizio dei lavori, mediante la consegna di certificati prestazionali rilasciati da organismi di certificazione notificati, rigorosamente in lingua italiana.

Sono richiesti i seguenti livelli prestazionali minimi: Permeabilità all’aria UNI EN 12207 : 4 Tenuta all’acqua UNI EN 12208 : 2A Resistenza al vento UNI EN 12210: A2 Isolamento acustico UNI EN 14351: Rw (C,Ctr)= 36 (-1,-4) Trasmittanza termica UNI EN 10777: ≤ 1,2 W/m2.K Classe di reazione al fuoco 1 del materiale (autoestinguente), attribuita in conformità alla UNI 9177

(parti in PVC) La trasmittanza deve essere certificata per ogni tipologia di serramento. Tutti i serramenti dovranno essere dotati, su ambo i lati, di vetro antifortunio stratificato 3+3.1 con

interposta una o più pellicole di polivinilbutirrale del tipo acustico Le portefinestre d’accesso ai balconi dovranno avere battuta inferiore ridotta, tale da consentire il

passaggio di carrozzine per disabili e non costituire causa d’inciampo (max 2,5 cm). Serramenti in PVC I singoli serramenti, prodotti in base alla tipologia di serramento da utilizzare dovranno riportare,

mediante stampigliatura o etichettatura, tutte le informazioni e le prestazioni previste dall’Allegato ZA della norma EN14351 .

Si ricorda inoltre che i valori NPD (nessuna prestazione determinata) eventualmente utilizzati nelle etichette prestazionali, il cui uso è previsto dalla norma su citata, dovranno essere comunque dimostrati attraverso opportune verifiche documentali che dovranno garantire la reale sicurezza del prodotto istallato.

I serramenti oggetto del presente capitolato soddisferanno i seguenti requisiti tecnici: fornitura e posa in opera di serramenti in PVC bianco rigido-antiurtizzato e stabilizzato secondo la

normativa UNI EN 12608. Le pareti visibili interne ed esterne del profilato dovranno avere uno spessore minimo secondo la normativa UNI EN 12608 classe di spessore A o B, non è accettata la classe C (profili non marcati verranno classificati automaticamente in classe C e quindi non utilizzabili) realizzato con una mescola che dovrà avere una resistenza all’irraggiamento solare da “Clima Severo” “S” non “M”(come regolarmente in uso nei paesi del nord europa) così come previsto dal W.M.O. (World Meteorological Organisation) per la zona di irraggiamento dell’Italia e come meglio specificato nella UNI EN 12608 e cioè maggiore o uguale a 5GJ/mq. Il tutto dovrà essere dimostrabile attraverso idoneo certificato valido rilasciato dal produttore di sistema o attraverso l’adozione del marchio IIP UNI della mescola o da altro organismo Europeo autorizzato in ambito E.A. al rilascio delle certificazioni di prodotto relativa alla mescola ed al profilo utilizzato.

Il sistema di profilati utilizzati nella realizzazione dei serramenti dovrà essere a “due guarnizioni”. Il sistema di profilati inoltre dovranno essere marchiati in conformità ai requisiti della norma UNI EN

12608; detta conformità dovrà essere stampigliata sulle barre in PVC e di conseguenza dovrà essere ben visibile sul serramento finito, prima del montaggio, la mancata presenza di queste stampigliature comporterà l’immediato allontanamento dei serramenti non conformi dal cantiere.

Accessori metallici serramenti esterni Tutti i serramenti dovranno essere dotati di sistemi di apertura ad anta/ribalta. Il sistema di fissaggio dovrà garantire rispetto ad ogni angolo del serramento la presenza di almeno

due punti di fissaggio (uno per lato) mediante turbo viti filettate di idonea dimensione per poter garantire un corretto fissaggio all’opera muraria, posti tra i 15/20 cm dal vertice di ogni angolo del serramento stesso e dovrà prevedere una ulteriore turbovite di fissaggio ogni 70 cm al massimo, qualora la misura minima fosse superiore ai 70 cm si dovrà inserire una turbovite di fissaggio nella linea di mezzeria del lato del serramento preso in considerazione per il fissaggio.

La stessa logica dovrà essere utilizzata per la ferramenta che sarà a correre, in cava europea, che

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CSA parte 2° - Manutenzione straordinaria di n. 8 alloggi sfitti in Brescia – LOTTO 2 23/35

prevede una serie di sistemi di chiusura coadiuvate da nottolini di sicurezza posti con il medesimo criterio delle turbo viti di fissaggio su menzionate.

Sostituzione sistemi di oscuro serramenti esterni Dovrà essere realizzata la completa sostituzione del sistema d’oscuramento costituito da tapparelle

avvolgibili in profilati di PVC antiurto e antigrandine. Le stecche costituenti la persiana, prodotte per estrusione, dovranno presentare superficie liscia,

colore uniforme, a scelta della DL, e resistente agli UV, esente da irregolarità o difetti. Ogni stecca, che sarà munita di due coste colleganti interamente e per tutta la lunghezza le due facce

della stecca stessa, avrà spessore complessivo non inferiore a 13 mm. La persiana sarà dotata di piastrine d’irrigidimento in acciaio zincato, di sagomati o profilati in acciaio

zincato di appesantimento sulla stecca di base e di due tappi d’arresto. Il peso della persiana, al netto degli accessori metallici, non dovrà essere inferiore a 4,5 kg/m2. Le persiane saranno complete di squadrette d’arresto, cinghia in nylon da 22x2,2mm, scorri cinghia a

rulli, avvolgitore automatico con piastra in acciaio inossidabile, rulli e guide esterne (se necessario). Le tapparelle delle finestre dovranno essere conformi alle “Direttive Comuni per l’Agrèment Tecnico”

dell’ICITE-UEA. Le tapparelle avvolgibili dovranno essere marcate in maniera fissa ed indelebile con il marchio CE e

dovranno essere dotate della Dichiarazione di Conformità che dovrà essere rilasciata alla Direzione dei lavori prima dell’inizio dei lavori stessi; qualora non venisse rispettata questa prescrizione le tapparelle avvolgibili non saranno considerate sicure ed idonee e dovranno essere rimosse e sostituite con altre conformi alla normativa in vigore.

Sostituzione cassonetti Sulla base del cassonetto esistente l’impresa dovrà proporre per approvazione alla DL la migliore

soluzione per migliorare le caratteristiche di tenuta e trasmittanza dei cassonetti esistenti. La trasmittanza ottenuta e dimostrata da tecnico abilitato da parte dell’impresa non dovrà essere inferiore a 1,3 W/m2K

Le effettive dimensioni dei serramenti, il numero di ante e le modalità di posa devono essere rilevate

sul luogo dalla ditta aggiudicataria. Le dimensioni riportate sono da intendersi come indicative, introdotte allo scopo d’individuare la mole

complessiva delle sostituzioni da effettuare. Il forfait globale, posto a base di gara, prevede la fornitura e posa dei serramenti e l’asportazione e

smaltimento di quelli esistenti (oltre alle prestazioni accessorie sopra descritte). Non è considerata variazione del forfait la modifica delle dimensioni fino al 30% in più e in meno, del

singolo serramento, rispetto alle dimensioni indicate in tabella e negli elaborati grafici. E’ considerata variazione la modifica del numero, in più o in meno, del numero di serramenti forniti. OPERE DA PITTORE TINTEGGIATURA Asportazione di vecchie pitture o tinte, murarie, con raschietti e stuccatura di imperfezioni in modo da

ottenere un supporto atto alla successiva tinteggiatura. La tinteggiatura dovrà comprendere la preparazione del fondo, comprese raschiature e stuccature di

qualsiasi entità, l’applicazione di prodotto isolante inibente fissativo e eventuale utilizzo di ponteggi interni.

Tinteggiatura a due strati con tinta unica emulsionata (idropittura lavabile opaca), su superfici interne ed esterne (logge) intonacate al civile o lisciate a stucco, con pitture a base di resine viniliche per interni, previa pulitura delle pareti stesse con raschiatura delle tinte in fase di distacco comprese eventuali stuccature.

VERNICIATURE Verniciatura a smalto in tinta unica data a pennello su elementi radiatori ed opere in ferro (parapetti

balconi), con spolveratura, una mano di pittura protettiva antiruggine e due mani di smalto di tipo inodore e resistente al calore.

Le opere sopra indicate verranno previa preparazione delle superfici tramite carteggiatura, spazzolatura e pulizia del fondo a mano o a macchina.

VARIE

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CSA parte 2° - Manutenzione straordinaria di n. 8 alloggi sfitti in Brescia – LOTTO 2 24/35

Trasporto di materiale di qualsiasi genere, dall’alloggio alla discarica, comprensivo dell’onere

dell’autocarro e della manodopera necessaria. Sono comprese nella presente descrizione tutte le assistenze per la posa a regola d’arte dei materiali, degli impianti e dei serramenti.

Sarà onere dell’impresa riconsegnare l’alloggio alla D.L. pulito dai materiali di risulta del cantiere, avendo cura di mantenere puliti gli spazi comuni del condominio nel rispetto degli altri condomini.

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2.2 RIFERIMENTI NORMATIVI E PRESCRIZIONI DI DETTAGLIO RELATIVE A TUTTI GLI ALLOGGI PER LA QUOTA PARTE DI INTERESSE

in questo capitolo si approfondiscono con dettagli normativi e prescrittivi le richieste già riportate nel

capitolo precedente. 2.2.1 IMPIANTO IDROTERMOSANITARIO 2.2.1.1 - Elaborati e documentazione da consegnare La Ditta appaltatrice dovrà consegnare per approvazione alla Direzione lavori, prima dell’installazione

degli impianti, la documentazione di seguito specificata: - i certificati di omologazione, depliants, cataloghi e tutto quanto altro può servire a garantire la

conformità delle apparecchiature e dei materiali, da mettersi in opera, alle richieste di legge, alle specifiche del presente capitolato e del progetto esecutivo.

La mancata consegna della documentazione bloccherà l’ammissione delle opere relativa alla contabilità d’avanzamento.

2.2.1.2 - Messa in opera La messa in opera dei materiali e della apparecchiature dell'impianto dovrà essere realizzata a regola

d'arte e nel rigoroso rispetto delle indicazioni degli elaborati d'appalto e delle prescrizioni di legge. Le tubazioni, prima della posa in opera, dovranno essere accuratamente pulite; dopo la posa

dovranno essere protette, da possibili offese di cantiere, con una copertura di malta cementizia. L'isolamento delle tubazioni dovrà essere continuo; non sono ammesse interruzioni in corrispondenza

di curve, giunzioni e altri pezzi speciali. La prova di tenuta idraulica delle tubazioni sarà effettuata cosi come specificato all'articolo

corrispondente dell'impianto di riscaldamento. L'unica variante riguarderà la pressione di prova che sarà portata da 6 bar (6 kg/cm2 ) a 10 bar (10 kg/cm2).

2.2.1.3 - Messa in servizio dell'impianto In occasione dell'ingresso degli assegnatari la Ditta esecutrice dei lavori dovrà provvedere alla messa

in servizio dell'impianto; in particolare dovrà effettuare le seguenti operazioni e verifiche: - controllo di buon funzionamento delle apparecchiature dell'impianto (gruppo di sicurezza); - verifica di regolare erogazione dell'acqua ai punti previsti - controllo della durezza dell'acqua trattata. 2.2.1.4 - Prescrizioni generali per i materiali Tutti i materiali e le apparecchiature dovranno avere caratteristiche fisiche in grado di resistere, con i

dovuti margini di sicurezza, alle sollecitazioni termomeccaniche previste dalla progettazione. Dovranno inoltre essere conformi alle prescrizioni della legislazione vigente e soddisfare i requisiti

tecnico-prestazionali definiti dal presente capitolato. I componenti non metallici dell'impianto, in materia plastica o in gomma, saranno tali da rispettare le richieste della circolare del Ministero della Sanità n.102-3990 del 21/12/1978 e s.m.i.:

- "disciplina igienica concernente le materie plastiche e gomme per tubazioni e accessori destinati a venire in contatto con acqua potabile o da potabilizzarsi".

Gli apparecchi sanitari in ceramica saranno costruiti con materiali conformi alle prescrizioni della norma:

- UNI 4542 - apparecchi sanitari di materiali ceramici. Classificazione e definizione dei materiali" e s.m.i.

Le superfici di tali apparecchi saranno lisce, prive di fenomeni di cavillatura e di qualsiasi altra imperfezione d'aspetto.

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CSA parte 2° - Manutenzione straordinaria di n. 8 alloggi sfitti in Brescia – LOTTO 2 26/35

Per la loro accettazione sarà valido quanto stabilito dalla norma: - UNI 4543 - "Apparecchi sanitari di materiali ceramici. Collaudo ed accettazione" e s.m.i. Le apparecchiature sanitarie in acciaio dovranno essere protette con smalto di porcellana; non

dovranno presentare superfici con avvallamento, bolle, crateri o punte di spillo. Lo smalto dovrà essere resistente agli acidi, secondo le indicazioni della norma: - UNI 5717 - "Rivestimenti protettivi applicati a caldo. Determinazione della resistenza degli acidi a

freddo degli smalti porcellanati e relativa classificazione. Attacco con acido citrico" e s.m.i. La rubinetteria dovrà essere in ottone avente caratteristiche fisico-meccaniche equivalenti o superiori

a quelle corrispondenti alle seguenti composizioni: - UNI 5035 - OT S 60 Pb 2 -UNI 4891 - OT 60. La cromatura dovrà essere preceduta da nichelatura e dovrà superare, senza distacco pellicolare, la

prova individuata dalla norma: -UNI 4530-73 - "Corrosione di materiali metallici" e s.m.i. 2.2.2 IMPIANTO ELETTRICO 2.2.2.1 Riferimenti a norme e leggi Tutti gli impianti elettrici dovranno essere eseguiti secondo i più recenti criteri della tecnica

impiantistica e con la scrupolosa osservanza delle Leggi (anche se non espressamente citate qui di seguito):

- Legge del 22/1/2008 n°37 - Legge sulla prevenzione degli infortuni D.P.R. n. 547 del 27 aprile 1955 (ed aggiornamenti

successivi); - Legge n. 186 del 1° marzo 1968 (materiali, apparecchiature ed installazione degli impianti secondo

le Norme CEI); - Legge del 28/2/1986 n°41 e D.P.R. del 27/4/1978 n.384; Legge del 9/1/89 n.13 e D.M. 14/6/89 n.236

-(superamento barriere architettoniche) - Decreto ministeriale del 8/3/1985 -"Direttive urgenti prevenzione incendi" - Legge n. 791 del 1977 (attuazione della direttiva comunitaria 72-23 C.E.E. del 29/2/1973 riguardante

le garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico utilizzato al di sotto di 1000 V in corrente alternata);

- Legge n. 833 del 1978 (Riforma Sanitaria: artt. 23 e 24 relativi alla prevenzione ed alla sicurezza nel lavoro, in particolare nel settore elettrico);

- Norma C.E.I. 64-8/1÷8 fascicoli n.1916÷1922 e varianti -"Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in c.a. e 1500V in c.c. e s.m.i.;

- Norma C.E.I. per gli impianti elettrici negli edifici prefabbricati e nelle costruzioni modulari (64-3/Fascicolo 316 e varianti);

- Norma C.E.I.64-2 e 64-2/A fascicoli n.1431-1432 e varianti-EC fascicolo 1973V-"Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione";

- Norma C.E.I. per gli impianti centralizzati di antenne TV (12-15/Fascicolo 4327); - Norma C.E.I. per la protezione di strutture contro i fulmini (81-1 fascicolo n.1439 e varianti) - Norma C.E.I. per le protezioni contro le sovracorrenti delle condutture di categoria 0 e 1 (64-

6/Fascicolo 463); - Norma C.E.I. per apparecchi di comando non automatici (23-9 /Fascicolo 823 del 15-6-87); - Norma C.E.I. 11-8 fascicolo n.1285 -"Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia

elettrica. Impianti di terra" - Norma C.E.I. 11-17 fascicoli n.558 V1 e n.1190 - "Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di

energia elettrica linee in cavo" - Norma C.E.I. 64-50 fascicolo n.1282G - "Edilizia residenziale. Guida per l'integrazione nell'edificio

degli impianti elettrici utilizzatori, ausiliari e telefonici. - Gli apparecchi illuminanti dovranno essere conformi al D.M. 9/10/1980 (G.U. 28/10/1980):

"Soppressione dei radio disturbi"; - Prescrizioni del Comando dei Vigili del Fuoco; - Prescrizioni dell'ASM/ENEL; - Prescrizioni della S.I.P.; ed inoltre l'osservanza:

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CSA parte 2° - Manutenzione straordinaria di n. 8 alloggi sfitti in Brescia – LOTTO 2 27/35

- delle altre norme, anche se non indicate, sempre pertinenti l'esecuzione degli impianti elettrici; - dell'entrata in vigore di nuove Leggi e/o Norme e/o varianti in corso d’opera. La rispondenza degli impianti alle Norme sopra indicata è intesa nel senso più restrittivo e cioé, non

solo l'esecuzione dell'impianto sarà rispondente alle Norme ma, bensì, ogni singolo componente dell'impianto stesso.

2.2.2.2 Classificazione dell'impianto Essendo l'impianto in oggetto di I categoria (secondo classificazione C.E.I. 64-8 art.2.1.15) senza

propria cabina di trasformazione, in base all'art. 5.4.06 della sopraccitata normativa si è attuata la protezione contro i contatti indiretti prevista per il sistema TT.

E' previsto quindi un conduttore di protezione collegato ad un impianto di terra indipendente. Per la protezione dai contatti indiretti deve essere verificata la seguente condizione:

Rt< 50/l, dove: Rt= Resistenza in ohm dell'impianto di terra nelle condizioni più sfavorevoli I = valore della corrente d'intervento del dispositivo di protezione in 5 s. Per verificare questa condizione saranno usati interruttori differenziali con Idn = 30 mA con tempi di

intervento rispondenti alla norma CEI 23-18 ossia: 0,5 s per correnti differenziali pari a Idn; 0,2 s per correnti differenziali pari a 2 Idn; 0,04 s per correnti differenziali pari a 5 Idn; 2.2.2.3 Scelta dei materiali e degli apparecchi Tutti i materiali e le apparecchiature da impiegare nella esecuzione degli impianti elettrici dovranno

essere tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute all'umidità, alle quali potranno essere esposti durante l'esercizio. Il grado di protezione dei singoli apparecchi dovrà essere conforme alla normativa in funzione della posizione dell’apparecchiatura e della sua funzione.

I materiali e gli apparecchi dovranno, inoltre, essere rispondenti alle relative Norme C.E.I. ed alle Tabelle di unificazione CEI-UNEL, ove queste esistano.

La rispondenza dei materiali e delle apparecchiature alle prescrizioni di tali Norme e Tabelle deve essere attestata, per tutti i materiali e gli apparecchi, dalla presenza del contrassegno dell'lstituto Italiano del Marchio di Qualità (I.M.Q.) e/o dal marchio CE.

In tutti i casi, comunque, i materiali e le apparecchiature dovranno essere scelti fra quanto di meglio il mercato sia in grado di fornire, tenendo conto dell'importanza della continuità del servizio e della facilità di manutenzione.

2.2.2.4 Tubi protettivi Per impianti sottotraccia - I tubi protettivi da disporre sotto pavimento e nei tavolati dovranno essere in polietilene di tipo

flessibile della "SERIE PESANTE" ad alta resistenza allo schiacciamento e resistenti alla fiamma, secondo tabella UNEL 37121- norma C.E.I. 23-14.

- Il diametro dei tubi ed il raggio di curvatura dovranno essere tali da assicurare facilmente lo sfilaggio ed il reinfilaggio dei conduttori.

In particolare il diametro interno dei tubi dovrà essere calcolato, in ogni caso, almeno 1,3 volte maggiore del diametro del cerchio circoscritto al guscio dei cavi contenuti.

Comunque, il diametro interno minimo ammesso deve essere almeno di 16 mm. - I tubi protettivi dovranno essere posati scegliendo tracciati ad andamento rettilineo verticale o

orizzontale. b) Impianti a vista ed interrati - I tubi protettivi da impiegare per l'esecuzione degli impianti a vista nei cavedi ed interrati, dovranno

essere in P.V.C. di tipo "RIGIDO SERIE PESANTE" ad alta resistenza allo schiacciamento e resistenti alla fiamma; secondo tabella UNEL 37118 - (C.E.I. 23-14).

2.2.2.5 Cassette e scatole a) Le cassette di derivazione (e le scatole contenenti gli apparecchi di comando) dovranno essere del

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tipo in resina termoplastica auto estinguente e con buone proprietà meccaniche (resistenza agli urti). Le dimensioni delle cassette di derivazione saranno da scegliere in relazione al numero ed alla

sezione dei conduttori che ad esse fanno capo, nonché al tipo di morsettiera con la quale si eseguiranno le connessioni.

Le cassette saranno da installare in numero tale da poter consentire il regolare e facile infilaggio dei conduttori.

I coperchi delle cassette di derivazione (a totale isolamento di colore bianco) dovranno essere fissati in modo sicuro mediante viti (e quindi, apribili solo con attrezzo).

b) le cassette da disporre per gli impianti a vista dovranno essere: - a tenuta stagna (gradi di protezione IP44-lP55-lP66 in funzione del posizionamento); - in materiale isolante termoindurente (resina poliestere rinforzata con fibre di vetro) di colore grigio; - resistenti alla fiamma (auto estinguenti) ed al calore (120 °C); - di elevate caratteristiche elettromeccaniche; - inalterabili all'umidità ed ai vapori corrosivi. c) quando siano necessarie, per determinate condizioni di posa, cassette in lega leggera; queste

dovranno avere un grado di protezione minimo IP55, viteria in acciaio inox, verniciatura con trattamento contro la corrosione.

2.2.2.6 Morsetti e morsettiere Le connessioni dei conduttori dovranno essere contenute nelle cassette di derivazione ed eseguite

esclusivamente con morsetterie fisse. Non sono ammessi morsetti volanti anche se muniti di rivestimento isolante. Le morsetterie fisse dovranno avere caratteristiche isolanti adeguate al sistema elettrico a cui

appartengono e dovranno avere le parti in tensione protette contro i contatti accidentali. Il serraggio dei conduttori dovrà essere sicuro e non soggetto ad allentamento per vibrazioni. 2.2.2.7 Conduttori e cavi a) I conduttori da introdurre nei tubi protettivi in P.V.C. posti sottotraccia saranno in rame, unipolari,

flessibili del tipo non propagante la fiamma (H07V-K) nelle unità abitative, nelle colonne montanti e parti comuni . Per la posa all'esterno degli edifici o interrata, sarà usato il tipo multipolare flessibile con guaina (H07 RN8-F).

I rivestimenti isolanti dei conduttori unipolari dovranno essere contraddistinti dalle colorazioni previste dalle Tabelle CEI-UNEL 00722 per consentire la facile individuazione della funzione dei conduttori stessi:

- MARRONE/GRIGIO/NERO = PER LE FASI - BLU CHIARO= PER IL NEUTRO - GIALLO VERDE= PER LA TERRA b) Per gli impianti eseguiti con tubi protettivi metallici, canalette, canalizzazioni interrate, i cavi uni-

multipolari da impiegare dovranno essere. - unipolari isolati con gomma qualità G10 e grado di isolamento 4; - multipolari flessibili con isolamento in gomma sotto guaina a base di mescola termoplastica qualità

M1 o elastomerica qualità M2 (tipo FG100M1 CEI-UNEL 35369 CEI-UNEL 5370 CEI-UNEL 35371). Sarà ammessa l'utilizzazione di scatole comuni a circuiti con tensioni diverse, purché i conduttori/cavi

siano isolati per la tensione nominale del sistema a tensione più elevata e le cassette siano internamente munite di diaframmi, non amovibili se non a mezzo di attrezzo, fra i morsetti destinati a serrare conduttori appartenenti a sistemi diversi.

I cavi dovranno essere del tipo non propaganti l'incendio a basso sviluppo di fumi gas tossici e corrosivi come previsto dalle C.E.I. 20-22 e C.E.I. 20-38.

2.2.2.8 Sezioni dei conduttori Le sezioni dei conduttori sono calcolate considerando i carichi che verranno effettivamente posti in

opera e con la piena osservanza delle Norme C.E.I. e delle Tabelle UNEL relative alla materia. La caduta di tensione non potrà essere superiore, rispetto alla tensione misurata

contemporaneamente all'inizio dell'impianto considerato a: - 4% per i circuiti forza motrici; - 3% per i circuiti illuminazione (con inseriti tutti gli apparecchi utilizzatori suscettibili di funzionare

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contemporaneamente). Le sezioni previste per i conduttori di ogni derivazione di utilizzo negli alloggi sono:

- 1,5 mmq per ogni singola derivazione di segnale acustico funzionante a bassissima tensione (12 \/); - 2,5 mmq per ogni singola derivazione di punto luce; - 2,5 mmq per ogni singola derivazione di presa a spina da 10-16 A salvo che per quelli con potenze

superiori a 2kW per i quali è opportuno una sezione di 4 mm2 o superiore; Le sezioni minime ammesse per i conduttori delle linee dorsali all'interno di ogni alloggio sono: - 2,5 mmq per la dorsale del circuito illuminazione; - 4 mmq per eventuale circuito prese 10 A; - ≥4 mmq per la dorsale del circuito presa da 10-16 A; - 6 mmq per la linea prese per grossi elettrodomestici (piastre, forno, lavatrice, lavastoviglie). - Per la linea montante principale di alimentazione relativa ad ogni singola unità ipotizzando una

potenza contrattuale di 6kW è ammessa una sezione minima di 10 mm2.Tale sezione dovrà essere commisurata alla lunghezza del montante affinché la caduta di tensione sul montante non superi l’1,5% (ad esempio si potrebbe avere, con una potenza impegnata di 6kW e una lunghezza del montante di 40 m una sezione del cavo di 25 mm2).

2.2.2.9 Protezione delle sovracorrenti Tutti i circuiti degli impianti elettrici relativi alle unità, nonché i circuiti dei servizi generali di

illuminazione e di alimentazione circuiti TV dovranno essere protetti dalle correnti di sovraccarico e di corto circuito con interruttori automatici magnetotermici correttamente dimensionati secondo le condizioni: If≤1,45I; Ib≤ln≤lz

(If = corrente convenzionale d'intervento) (Iz = corrente di max portata del conduttore) (Ib = corrente d'impiego del conduttore) (In = corrente nominale del dispositivo di protezione) In particolare, gli interruttori automatici magnetotermici dovranno avere le seguenti caratteristiche; - modulari componibili; - potere di interruzione minimo di 4,5 KA per le parti comuni e per le unità; - meccanismi d'intervento e di manovra a tempo indipendente sia in chiusura che in apertura; - soglia d'intervento elettromagnetico 4,8 In; - intervento automatico segnalato dalla posizione della leva di manovra. 2.2.2.10 Protezione dalle tensioni di contatto Tutte le parti metalliche accessibili dell'impianto elettrico e degli utilizzatori (piastre, frigorifero,

lavatrice, cucina elettrica, Iavastoviglie, apparecchi illuminanti, ecc.) normalmente non in tensione ma che per difetto di isolamento possono accidentalmente trovarsi sotto tensione, dovranno essere protette contro le tensioni di contatto.

Tale protezioni dovranno essere realizzate mediante la messa a terra delle parti metalliche ed il coordinamento con i dispositivi di protezione come da norme CEI 64-8.

2.2.2.11 Apparecchi illuminanti L'appaltatore dovrà fornire i seguenti apparecchi illuminanti per tutti i punti luce delle parti comuni

interne ed esterne, e dei balconi: - per i punti luce delle parti comuni, apparecchi in policarbonato IP 55 con lampade a basso consumo

energetico consumo da 25 W (equivalenti a 130 W per lampade a incandescenza). - per i punti luce esterni agli alloggi (balconi – giardini), apparecchi in policarbonato IP 55 con lampade a

basso consumo energetico consumo da 25 W (equivalenti a 130 W per lampade a incandescenza). - Punti luce di emergenza sia delle parti comuni che interni agli alloggi costituiti da:

CORPO: Stampato ad iniezione, in policarbonato bianco RAL9010, infrangibile ed autoestinguente V2, stabilizzato ai raggi UV, di elevata resistenza.

DIFFUSORE: Stampato ad iniezione in policarbonato trasparente autoestinguente V2, di estrema flessibilità e resistenza, con prismature longitudinali e microsatinatura interna per un migliore controllo dell'abbagliamento ed un elevato rendimento luminoso.

RIFLETTORE: In policarbonato colore bianco. PORTALAMPADA: In policarbonato bianco e contatti in bronzo fosforoso.

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CABLAGGIO: Alimentazione 230V/50Hz, con reattore elettronico. Cavetto rigido sezione 0.50 mm² rivestito con PVC-HT resistente a 90°C, secondo le norme CEI 20-20. Morsettiera 2P con massima sezione ammessa dei conduttori 2.5 mm².

EQUIPAGGIAMENTO: Passacavi in gomma diam 1/2 pollice gas. Guarnizione in materiale ecologico di poliuretano espanso. Led di ispezione di serie.

NORMATIVA: Prodotti in conformità alle vigenti norme EN60598-1 CEI 34-21, grado di protezione IP65IK08 secondo le EN 60529. Installabile su superfici normalmente infiammabili. Dotato di certificazione di conformità europea ENEC. Resistente alla prova del filo incandescente per 850°C.

EMERGENZA S.E. (solo emergenza): In caso di ''black-out'' la lampada collegata al circuito in emergenza si accende, evitando così dovuti all'improvvisa mancanza di illuminazione. L'autonomia è di 60 min. Al ritorno della tensione la batteria si ricarica automaticamente in 12 ore.

I modelli ed i colori dei corpi illuminanti dovranno esser approvati dalla DL tra quelli più comunemente reperibili in commercio.

2.2.2.12 - Impianti relativi alle singole unità immobiliari - montanti di alimentazione e di terra Dovrà essere realizzata la posa delle tubazioni dal limite di proprietà fino ai contatori secondo le

modalità e l'uso dei materiali prescritti dall'Azienda Erogatrice. L'impianto interno ha origine dai contatore generale del fabbricato. Le linee di alimentazione, derivate a valle del contatore, saranno inserite in condutture interrate fino al

punto di risalita in corrispondenza di cavedi impiantistici da collocare nelle parti comuni. All'interno di questi ultimi correranno in tubazioni di protezione rigide munite di scatole di derivazione

per lo smistamento dette linee di ciascun appartamento di piano; a partire da questo punto saranno inserite in tubazioni flessibili fino al raggiungimento del quadro unità abitative.

La protezione da corto circuito, da sovraccarico e da contatti indiretti di ciascuna delle colonne montanti (FG7OR 3G6 e s.m.i.), dovrà essere garantita da un interruttore magnetotermico differenziale tipo A da 2x32A/0,3A posto immediatamente a valle del contatore insieme all'interruttore di protezione della linea a servizio delle parti comuni.

Ogni linea montante non potrà essere interrotta né giuntata, ma dovrà arrivare direttamente al centralino d'alloggio.

Il contatore sarà posizionato nell’ apposita nicchia munita di sportello sito nella posizione di progetto o in posizione concordata con l'Azienda Erogatrice.

E' prevista una potenza impegnata di 10,00 kW per le parti comuni del fabbricato. Per i singoli alloggi è prevista la posa di contatori da 4,5 kW o 6,0 kW.

Si dovrà anche prevedere un coordinamento degli interruttori di protezione alla base del montante e nel centralino d'alloggio, in modo che il primo intervenga solo in caso di corto circuito, sovraccarico o dispersione sul montante stesso.

- apparecchi di comando Gli apparecchi di comando non automatici per i centri luce (interruttori, deviatori, invertitori, ecc.)

dovranno essere di tipo componibile in scatola rettangolare, con supporto/placca a totale isolamento fissati alla scatola a mezzo di viti, con azionamento a bilanciere e contatti aventi una portata minima di 10 A/250 V, conformi alla Norma C.E.I. 23-9 e varianti e garantiti dal Marchio Italiano di Qualità.

Le placche dovranno essere in materiale plastico nel colore scelto dalla direzione lavori fra i colori disponibili. I frutti saranno di colore grigio antracite salvo altra disposizione della D.L. .

- prese di corrente Le prese di corrente bipolari con terra da 10 A, le Biprese da 10/16 A e le prese universali di sicurezza

(schuko con bipasso) saranno ad alveoli protetti di tipo componibile come gli apparecchi di comando, dovranno essere conformi alle Norme C.E.I. e garantite dal Marchio Italiano di Qualità. Dovranno avere un grado minimo di sicurezza IP2.1 e saranno strutturate in modo da evitare il contatto

accidentale con parti in tensione anche durante l'inserzione e la disinserzione delle spine. Le placche dovranno essere in materiale plastico nel colore scelto dalla direzione lavori fra i colori

disponibili. I frutti saranno di colore bianco salvo altra disposizione della D.L. Le prese di corrente previste in progetto sono del tipo P17/11 2P+T 10/16A e P30 2P+T 10/16°. - prese di corrente con interruttore I circuiti di alimentazione degli elettrodomestici quali lavatrice, cucina, lavastoviglie, piastre ad

induzione, ecc., avranno oltre alla protezione generale da sovracorrente già prevista nel centralino una intercettazione in zona costituita da un interruttore bipolare.

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- bagni e docce Nei locali ove vi sia la presenza di vasche da bagno o docce dovranno essere rispettate, per la posa

di prese ed apparecchiature elettriche, le distanze e le indicazioni contenute nella norma C.E.I. 64-8. Le masse estranee, nelle zone di pericolo, devono essere collegate al conduttore di protezione. Sono da considerarsi masse estranee la vasca da bagno e la doccia. - segnalazioni elettriche La segnalazione d'ingresso ad ogni unità dovrà essere realizzata mediante pulsante da collocare

all'esterno agente con suoneria idonea alimentata mediante il trasformatore inserito nel centralino. Per le chiamate interne all’unità la suoneria inserita nel centralino dovrà avere un suono diversificato

rispetto a quella prevista per la segnalazione d'ingresso. La suoneria per le chiamate interne alle unità dovrà essere deviata anche nelle zone giorno e nelle parti comuni.

- conduttori equipotenziali (norma C.E I. 64-8) I conduttori equipotenziali devono avere una sezione non inferiore a metà di quella del conduttore di

protezione principale dell'impianto con un minimo di 6 mmq. Sono richiesti i collegamenti equipotenziali delle tubazioni di acqua fredda e calda all'ingresso dei

bagni, delle cucine e all'uscita della caldaia. I collegamenti equipotenziali dovranno essere, dove possibile ispezionabili e collocati in una apposita cassetta chiusa con sportello avvitato.

Le connessioni tra il conduttore e le tubazioni dovranno essere realizzate per mezzo di appositi morsetti in acciaio zincato in modo che sia assicurato un perfetto contatto elettrico e siano evitate possibili corrosioni.

2.2.3 - Impianto elettrico 2.2.3.1 - Impianto generale di messa a terra Oltre alle masse devono essere messe a terra anche le masse estranee all'impianto elettrico esistenti

nell'area del complesso quali: le tubazioni dell'acqua, del riscaldamento, le armature della struttura in calcestruzzo armato e la

struttura in acciaio. L'impianto di terra sarà costituito dalle seguenti parti: 2.2.3.1.1 - Conduttori equipotenziale Hanno lo scopo di assicurare l'equipotenzialità fra le masse estranee e il conduttore di protezione o il

collettore (o nodo) principale di terra. 2.2.3.1.2 - Conduttore di protezione E' stato previsto un unico conduttore di protezione comune a tutte le masse come prescritto dalle

norme CEI 64-8. Detto conduttore sarà inserito in tubazioni e cassette di derivazione separate da tutte le altre

condutture. Ai conduttori di protezione saranno collegati i poli di terra di tutte le prese di corrente nonché tutti i

centri luce, i poli di terra di tutti i centralini, l'impianto equipotenziale tra tubazioni nei bagni, l'impianto equipotenziale tra tubazioni nelle cucine, il sostegno dell'antenna TV, gli apparecchi illuminanti, tutte le parti metalliche delle apparecchiature elettriche, e quant'altro necessario anche se non descritto per realizzare un impianto di messa a terra che sia corrispondente alle vigenti prescrizioni normative.

Il rapporto fra conduttore di protezione e conduttore di fase dovrà essere del seguente tipo: - per conduttori di fase con S<16 mmq dovrà essere usato un conduttore di protezione si Sp=S; - per conduttori di fase con 16<Ss35 mmq dovrà essere usato un conduttore di protezione si Sp=16

mmq; - per conduttori di fase con S>35 mmq dovrà essere usato un conduttore di protezione si Sp=S/2. 2.2.3.1.3 - Collettore principale di terra Al collettore principale di terra, che dovrà essere posto in posizione ispezionabile per effettuare

verifiche e misure e segnalato con apposito cartello, dovranno essere collegati: i conduttori di protezione, il conduttore di terra e i conduttori equipotenziali principali. I collegamenti dovranno

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essere effettuati per mezzo di morsetti. 2.2.3.1.4 - Conduttori di terra e dispersori Il sistema conduttore di terra e dispersori dovrà essere realizzato nell'omogeneità dei materiali usati

che dovranno essere di preferenza in rame o acciaio ramato o acciaio zincato. Dovrà essere garantita l'affinità galvanica fra i materiali usati, non è ammesso ad esempio il

collegamento diretto fra corda in rame e picchetto in acciaio zincato. Il conduttore di terra dovrà essere posato in tubazioni in P.V.C. rigido del diametro minimo di 60 mm

da interrare ad una profondità di sicurezza di almeno 100 cm, ricoperte con uno strato di protezione in calcestruzzo.

I dispersori del tipo a picchetti (lunghezza minima 300 cm) dovranno essere collegati in appositi pozzetti ispezionabili.

Il conduttore dovrà descrivere un anello chiuso e ad esso dovranno essere collegate le armature strutturali

Nel complesso dell'impianto di messa a terra, dimensionato nel rispetto delle norme C.E.I. 64-8 capitolo IX, dovrà essere tale da ottenere durante il collaudo un valore della resistenza di terra minore al massimo uguale a quanto fissato dal D.P.R. 547/55 e s.m.i..

In particolare trattandosi di un impianto del tipo TT protetto con interruttori differenziali con soglia di intervento da 300 mA, al fine di ottemperare all'art. 5.4.06 delle norme CEI 64-8 fas.1000 sarà sufficiente che il valore totale della resistenza di terra sia inferiore a 50V/0,5A=100 ohm.

La misura della stessa, la compilazione del modello "B" e la relativa denuncia all'USSL sarà di competenza dell'installatore.

2.2.4 - Collaudo e verifiche Ad impianti eseguiti saranno accertate le caratteristiche dei materiali impiegati e l'esecuzione degli

impianti stessi come prescritto dalle norme C.E.I.. In particolare sarà verificata: - la sfilabilità dei conduttori (preferibilmente nei tratti non rettilinei); - la resistenza d'isolamento verso terra e fra conduttori appartenenti a polarità diverse; - il valore della resistenza dell'impianto di terra in relazione ai tipi di protezione adottati; - la continuità della rete di terra; - la taratura delle protezioni delle sovracorrenti; - il corretto funzionamento degli interruttori differenziali; - le cadute di tensione (in particolare nei montanti). Le verifiche e i controlli sono a carico dell’installatore che dovrà documentarli con adeguata relazione

da consegnare unitamente alla dichiarazione di conformità. Le sopra citate verifiche potranno essere

eseguite con la presenza della D.L. La posa dei frutti dovrà rispettare le quote fissate dalla normativa per l'abbattimento delle barriere

architettoniche e riportate nella figura di seguito riprodotta:

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3 – CONDUZIONE DEL CANTIERE

Dovendo operare su fabbricati abitati l’impresa dovrà porre la massima attenzione nel non ostacolare,

per quanto possibile, il normale utilizzo delle parti comuni da parte dei residenti. Deve essere mantenuta la massima pulizia del cantiere e tutto il materiale di risulta da eliminare deve

essere allontanato nel più breve tempo possibile. Il materiale necessario per i lavori dovrà essere accatastato in modo ordinato, dove possibile

all’interno degli alloggi stessi. Solo in mancanza di alternative valide l’impresa potrà collocare nelle aree di pertinenza dei fabbricati

delle baracche con la funzione di magazzino provvisorio previo accordo con l’amministratore del condominio.

Ogni intervento inerente la gestione delle aree di lavoro e di accumulo dei materiali dovrà essere concordato con la DL e con il CSE.

Con la DL dovranno essere concordate le modalità ed i tempi d'intervento. I materiali utilizzati devono essere preventivamente approvati dalla DL. Dovranno essere attuate dall’impresa tutte le misure di sicurezza previste dal Piano di Sicurezza. Si intendono compresi nell’appalto gli oneri derivanti dall’occupazione temporanea di suolo pubblico

se resa necessaria. Eventuali danni causati alle parti comuni nel corso dei lavori dovranno essere ripristinati a carico

dell’impresa. A fine lavori gli alloggi dovranno essere consegnati puliti ed abitabili. Per ogni alloggio dovrà essere

consegnata una triplice copia delle chiavi del portoncino d’ingresso all’alloggio e della porta d’ingresso al vano scala.

4 - VERIFICHE ISPETTIVE

Il cantiere in oggetto, come tutti i cantieri ALER, sarà soggetto a verifiche ispettive da parte dell'ente

certificatore S.I.C.I.V. ai fini della certificazione di qualità ai sensi della norma UNI EN ISO 9001:2008.

Saranno compiuti sopralluoghi di verifica, anche senza preavviso, da personale interno ALER e da incaricati S.I.C.I.V. al fine di riscontrare evidenze oggettive comprovanti la rispondenza dell'attività svolta rispetto ai requisiti di legge e a quelli imposti dal contratto.

Nel corso del sopralluogo l'impresa dovrà mettere a disposizione dei verificatori tutto il materiale richiesto e facilitare il sopralluogo nel cantiere e l'ispezione, procedendo, se necessario, anche a soste momentanee delle lavorazioni in corso, oltre a coadiuvare l’ispezione con uomini e mezzi senza oneri aggiunti. La Direzione Lavori consegnerà un Piano dei Controlli che potrà essere aggiornato nel corso dei lavori.

TENUTA DELLA DOCUMENTAZIONE E VERIFICA DELLE FORNITURE Al fine di facilitare l'opera del capo cantiere si riportano di seguito le misure minime da adottare ai fini

della qualità.

- dotarsi di una baracca di cantiere da adibire ad ufficio; - affiggere il cartello di cantiere secondo il modello fornito dalla Direzione Lavori; - mantenere in buon ordine, in faldoni ben rintracciabili, i seguenti documenti:

− una copia degli elaborati di contratto; − una copia della concessione edilizia;

- una copia della notifica all'ASL dell'inizio lavori; − una copia della denuncia delle strutture al Comune; − il Registro degli infortuni dell'impresa (art. 403/DPR547) se avente sede fuori Provincia; − libretto di omologazione degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg; − verbale di verifica periodica (annuale o per ogni postazione) degli apparecchi di sollevamento con portata

superiore a 200 kg;

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− documentazione della verifica trimestrale delle funi per gli apparecchi di sollevamento; − copia conforme dell'autorizzazione all'impiego del ponteggio rilasciata al fabbricante del ponteggio medesimo; − per ponteggi di altezza superiore a 20 m progetto firmato da tecnico abilitato; − il Piano di Sicurezza d.lgs.81/08; − il POS dell'impresa e quello delle imprese subappaltatrici (aggiornati);

- aggiornare quotidianamente: – il giornale dei lavori; – il registro delle presenze delle maestranze proprie e dei subappaltatori.

Verifica delle forniture:

- sostanze pericolose - per tutte le sostanze potenzialmente pericolose alla salute dei lavoratori (collanti, diluenti, vernici, additivi, ecc.) deve essere tenuto in apposito in cantiere il foglio delle istruzione sui rischi e sulle modalità d'impiego;

- qualità delle forniture: al fine di verificare la rispondenza delle forniture alle richieste del capitolato dovranno

essere fornite alla DL le certificazioni ed il materiale illustrativo previsto dal capitolato stesso o richiesto dalla Direzione Lavori;

- di tutto il materiale, in ingresso al cantiere, dovrà essere presente la documentazione di trasporto e per il materiale

di tipo industriale idonea certificazione comprovante le caratteristiche tecniche e la conformità alle norme comunitarie con relativo marchio CE.

5 - ULTIMAZIONE LAVORI

A lavori ultimati l'impresa dovrà inviare alla Direzione Lavori una comunicazione scritta, anche via pec, con la quale si annunci l'ultimazione, ai fini della verifica dei tempi, agli effetti contrattuali.

La D.L. compirà congiuntamente con un rappresentante dell'impresa, con l’eventuale uso di piattaforme e quant’altro necessario per le verifiche del caso, con onere a carico dell’impresa stessa, una visita al cantiere per constatarne l'effettiva ultimazione; nel caso si riscontri l’effettiva e completa conclusione delle opere verrà redatto il verbale di ultimazione dei lavori.

ATTENZIONE si ricorda che le lavorazioni oggetto dell’appalto si considereranno concluse dopo gli interventi finali di pulizia dell’area, compreso la sistemazione delle eventuali pavimentazioni, passaggi, di quant’altro eventualmente danneggiato durante le lavorazioni stesse e la sistemazione tramite ditte specializzate dell’area verde esterna, a partire dal tappeto erboso. L’onere delle predette sistemazioni finali si intende compreso nell’importo complessivo dell’appalto, quindi alla ditta appaltatrice non verranno corrisposti ulteriori compensi specifici.

Nel caso la D.L. riscontri difformità o incompletezza delle lavorazioni, oltre alla contestazione verbale

in sito, invierà comunicazione scritta all’impresa, anche via fax, indicando le opere contestate che dovranno essere sistemate e/o completate nel minor tempo possibile, tempistiche comunque indicate sulla comunicazione della D.L..

Eventuali danni, di qualsiasi tipo e natura, arrecati alla stazione appaltante causa lavorazioni non conformi o complete, saranno quantificate e addebitate all’appaltatore.

A lavori ultimati l'impresa dovrà effettuare gli interventi manutentivi che dovessero rendersi necessari per una durata di tre mesi oltre la data di approvazione del CRE o del Collaudo tecnico amministrativo.