L’ORGANIZZAZIONE E LA STRUTTURAZIONE DELLO … · 1. il tempo come durata: per rendere visibile...
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L’ORGANIZZAZIONE E LA STRUTTURAZIONE DELLO SPAZIO,
DEL TEMPO E DELLA COMUNICAZIONE A CASA
Torino, 24 marzo 2016
Sabrina Milano
Emanuela Rocci
In un mondo caotico che non riesce a decifrare e a
capire, il soggetto autistico si sente molto confuso
e spaesato, risultando perciò bloccato. Nella
pianificazione del progetto educativo è molto
importante ridurre il disordine e trovare il modo
opportuno di presentare gli stimoli. Occorre una
corretta strutturazione di tempi e spazi ed una
strategia di comunicazione efficacemente
strutturata.
Hanno bisogno che l’ambiente e la routine della vita di
tutti i giorni siano prevedibili
Molti loro rituali sono modi per controllare l’ambiente
e renderlo prevedibile
La rottura di routine, la scarsa prevedibilità e la
presenza di novità non previste possono determinare
preoccupazione, ansia ed essere alla base di problemi
di comportamento
Nel proporre le attività è opportuno adattare
l’ambiente, tenendo conto delle specifiche
caratteristiche ed esigenze del soggetto e del suo
bisogno di prevedibilità
È consigliabile far ricorso ad aiuti visivi che
facilitano la comprensione dei compiti proposti e
consentono una migliore collaborazione.
ADATTAMENTO DELL’AMBIENTE
STRUTTURAZIONE DELLO SPAZIO
STRUTTURAZIONE DEL TEMPO
UTILIZZO DI SUPPORTI VISIVI
COSA SIGNIFICA STRUTTURARE?
organizzare in modo preciso e dettagliato le
attività ed i materiali da proporre, gli spazi di
lavoro ed i tempi di esecuzione e riposo
PERCHE’ STRUTTURARE?
Per rendere chiaro, evidente e quindi
comprensibile ciò che si chiede al soggetto. Il
metodo di lavoro basato sulla strutturazione
permette di limitare i comportamenti
problematici, che spesso derivano dall’ansia di non
sapere cosa fare, come e quando farlo. Con la
strutturazione si vuole cercare di superare le
limitazioni comunicative e sensoriali delle persone
autistiche.
REQUISITI DELLA STRUTTURAZIONE
visibilità, chiarezza, essenzialità, concretezza,
comprensibilità, prevedibilità, ma non rigidità. Deve
essere flessibile, cioè deve essere costruita in
funzione dei bisogni e del livello di sviluppo del
singolo soggetto, e deve essere idonea ad essere
modificata in ogni momento
COSA STRUTTURARE?
STRUTTURAZIONE DEGLI SPAZI
risponde alla domanda “DOVE?”; dove gli verranno
proposte le varie attività
l’organizzazione dello spazio fisico facilita
l’attenzione del bambino e favorisce l’interazione
lo spazio organizzato e gli oggetti presenti “dicono”
al bambino ciò che dovrà fare più delle parole
Es. Autonomia nel vestirsi: mettere gli indumenti da
indossare sul letto nella sequenza corretta
• finalità della strutturazione dello spazio:
- fornire le informazioni essenziali;
- semplificare l’ambiente percettivo;
- evitare le distrazioni
- aiutare a “contenersi” dandogli limiti chiari
• adattare opportunatamente l’ambiente alle
caratteristiche specifiche del singolo soggetto, per
favorire la sua abilità di apprendimento: un ambiente
semplice e prevedibile, fruibile e chiaro, e
soprattutto pulito dal punto di vista sensoriale
• Si può facilitare l’individuazione dei diversi luoghi
della casa (cucina, camera, bagno) usando parole
scritte e/o immagini
• rendergli visivamente chiaro dove: mettere le sue
cose, trovare e riporre il materiale dopo averlo usato,
mangiare, dormire, lavarsi, vestirsi
• indicazioni visive sul contenuto di armadietti e
cassettini mettendo l’etichetta con il nome e/o la
foto
è opportuno che tutti gli spazi siano chiari e
visivamente delimitati. Ciò permette al soggetto di
sapere con precisione ciò che ci si aspetta da lui in
un determinato luogo; ogni spazio sia dedicato ad
una singola e specifica attività
evidenziare visivamente gli spazi in cui il bambino
non può entrare
l’organizzazione spaziale sinistra/
destra per le singole attività: “inizio a
sinistra e termino a destra”
riduzione degli stimoli distraenti, utilizzare
eventualmente contenitori e scatole
chiarificare l'ambiente significa ridurre l'ansia e
prevenire i problemi di comportamento. Anche le
caratteristiche sensoriali del soggetto sono da
tenere in considerazione nella predisposizione
dell'ambiente di lavoro.
STRUTTURAZIONE DEGLI SPAZI
COSA STRUTTURARE?
STRUTTURAZIONE DEL TEMPO
risponde alle domande “QUANDO?” e “PER
QUANTO TEMPO?”
ha lo scopo di chiarire al bambino con quale sequenza
e per quanto tempo egli dovrà svolgere determinate
attività
non hanno accesso alle informazioni che permettono
di rispondere a domande quali: “che cosa succederà
dopo?” “per quanto tempo devo fare questa attività?”
• è necessario quindi che il concetto di tempo venga
esplicitato nei seguenti aspetti:
1. il tempo come durata: per rendere visibile lo scorrere
del tempo è utile ricorrere a timer, clessidre, orologi….
2. il tempo come successione PRIMA/DOPO: ricorrere a
schemi di organizzazione del tempo che rappresentino
visivamente cosa accade prima e cosa accade dopo, che
scandiscano cosi il corso della giornata in una serie di
sequenze chiare e visibili.
le agende visive delineano il susseguirsi delle
diverse attività secondo una linea temporale
rappresentata da sinistra verso destra oppure
dall’alto verso il basso (immagini, oggetti, parole
scritte…)
• l’agenda deve essere posizionata in un luogo ben
visibile e raggiungibile dal soggetto
STRUTTURAZIONE DEL TEMPO
COMUNICAZIONE
Per comunicare e insegnare al soggetto autistico può
essere necessario dare delle istruzioni visive, cioè
strutturare i materiali in modo tale che questi
risultino capaci di “parlare da soli”. In altri termini,
dobbiamo usare materiali autoesplicativi, che non
abbiano bisogno di troppe spiegazioni.
Occorre:
• usare poche parole concrete, solo quelle strettamente
necessarie;
• parlare lentamente, con tono basso; parlare uno alla volta in
modo chiaro e semplice
• fare una richiesta alla volta e aspettare con calma e
pazienza la risposta, verbale o non verbale. Non accelerare
mai il processo; l’elaborazione dell’informazione e
dell’esecuzione sono spesso lenti
• serialità dell’apprendimento: è fondamentale non presentare
attività in parallelo, fare una cosa/consegna alla volta
• utilizzare supporti visivi e rinforzi
SUPPORTI VISIVI
hanno bisogno di strategie visive per comprendere e
organizzare mentalmente gli spazi della casa e la
successione nel tempo delle attività quotidiane
i supporti visivi aiutano ad ampliare il processo
comunicativo basandosi sull’abilità dell’individuo di
recepire informazioni attraverso la vista, comprendono
meglio gli stimoli visivi rispetto a quelli uditivo-verbali
rappresentano un’ informazione che passa attraverso
stimoli di tipo visivo (immagini, scritte, gesti, elementi
dell’ambiente)
SUPPORTI VISIVI
i supporti visivi possono assumere forme diverse ed essere
utilizzati per vari scopi:
- per chiarificare lo spazio
- per strutturare il tempo
- per fare delle scelte
- per anticipare cambiamenti
- per informare sulle regole di un certo contesto
- per insegnare delle abilità
LE AGENDE VISIVE
Agende per strutturare il tempo (schemi della
giornata)
Consentono di rendere per il bambino più prevedibile
ciò che accadrà
Favoriscono la collaborazione perché lo informano in
anticipo su ciò che dovrà fare
La permanenza del messaggio visivo permette al
bambino di guardare l’agenda tutte le volte che vuole
L’agenda visiva aiuta a comprendere la routine e
aumenta la motivazione
Informazioni contenute nell’agenda
rappresentazione visiva di ciò che avviene prima/dopo
la sequenza di attività nel giorno
eventuali cambiamenti nelle normali attività
Vantaggi dell’agenda
introdurre il concetto di “finito”
diminuire le sorprese e ridurre ansia e stress
preparare al cambiamento
favorire un miglior funzionamento e autonomia
COSTRUZIONE DI UN’AGENDA
individuare i momenti più importanti della giornata (o
di una parte di essa)
decidere quante informazioni dare a un bambino
decidere il sistema di rappresentazione
costruire l’agenda insieme al bambino
Nella fase iniziale sarà necessaria la guida dell’adulto
nell’utilizzo dell’agenda (richiamare l’attenzione
sull’ausilio visivo indicandolo, fare dimostrazione..); poi
riduzione graduale dell’aiuto.
Alcuni soggetti hanno bisogno di una sequenza più
dettagliata, altri meno (es: ad alcuni può bastare
“mettere il dentifricio sullo spazzolino”, ad altri sarà
necessario specificare “svitare il tappo del
dentofricio, premere)
ESEMPI DI AGENDE VISIVE GIORNALIERE
AGENDE VISIVE PER SINGOLE ATTIVITA’
All’interno di una singola attività può essere opportuno
utilizzare una mini scheda/agenda per dare
informazioni su ciò che accadrà nell’arco di tempo di
quell’attività. Deve essere posizionata nel luogo dove
avverrà l’attività
Sequenze per portare a termine un’azione:
1. raggiungere autonomia nella cura di sé (lavarsi i
denti, fare la doccia; vestirsi..)
2. eseguire azioni finalizzate in autonomia
(apparecchiare la tavola, preparare un panino)
…..grazie per l’attenzione