L’ora italica di Salvatore Accardi - trapaniinvittissima.it · Dal 1820, anche gli scrivani...
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L’ora italica di Salvatore Accardi © www.trapaniinvittissima.it 1 Dal 1820, anche gli scrivani comunali del Regno delle Due Sicilie registrarono i decessi dei cittadini nel registro di stato civile annotando le generalità e l’ora del trapasso del de cuius sovrastando in tal modo il jus secolare di attestati di defunti redatti nelle sagrestie parrocchiali. Così, ad esempio, nel registro dello stato civile dei defunti del comune di Trapani, nell’anno 1833 leggiamo il decesso del poeta Giuseppe Marco Calvino avvenuto il 21 aprile alle ore sedici in Via Rua Nuova. Nelle gare d’appalto e nelle sedute dei senatori e poi del decurionato si annotava l’orario, che compariva anche nei testamenti rogati nei primi anni del Seicento dinanzi la luce del lume e alle tre di notte. In un’apoca del 1807 constatiamo l’orario della cattura dei coniugi Sieri Pepoli imbarcati sopra lo sciabecco Gesù Maria Giuseppe a circa ore sei e mezza. L’azione piratesca avvenne il 26 settembre 1803, essendo l’aere oscuro e tempestoso, furono improvvisamente assaltati con l’intero equipaggio da un Corsaro Tunisino, e condotti, dopo otto giorni, Schiavi in Tunis. 1 E ancora, notiamo in una scrittura notarile che il vice console inglese Salvatore Malato s’elesse senatore all’una di notte nella seduta consiliare del 5 maggio 1813, otto anni prima il decesso di Napoleone Bonaparte. 2 In questi documenti, come in parecchie e svariate dichiarazioni, verificazioni, dispacci e bandi, 3 si riscontrano orari indefinibili, che esulano dalla nostra attuale conoscenza di misurare il tempo. L’esempio eclatante lo rileviamo comparando l’attuale orario scolastico osservato nelle scuole minori con quello riportato nel novembre 1833, in sintesi descritto con le seguenti attuazioni. 4 Nelle Scuole in cui ogni Classe ha un particolare Precettore, il tempo della Scuola sarà di due ore, dovendo però sempre terminare un’ora prima di mezzogiorno per la mattina, e all’ore 23 il dopo pranzo esclusi i mesi di Luglio ed Agosto, in cui il fine dello studio è stabilito alle ore 22 e mezza. Le vacanze dovranno cominciare dal dì 10 Ottobre e terminare il giorno 2 Novembre. Saranno vacanze in Dicembre i giorni 24, 25 e 26 solamente, il Lunedì, Martedì e Mercoledì della Settimana di Quinquagesima, dal Mercoledì della settimana Santa sino al Lunedì di Pasqua inclusivo, e dagli 11 sino à 16 Luglio. 1 Notaio Antonino Bonfante, inserzione di un atto redatto nel 1807. 2 Notaio Giuseppe Montalbano, atto del 1813. 3 http://www.processionemisteri.it/i_bandi_del_senato.html 4 Tratto dal Regolamento delle ore da osservarsi dalle scuole comunali e private di Sicilia disposto dalla Commessione di Pubblica Istruzione, stampato nel Giornale d’Intendenza di Trapani, numero CCIV, biblioteca Fardelliana. Il decreto è anche inserito a pagina 53 di un atto redatto nel 1834 dal notaio Carlo Patrico junior (A.S.Tp.).
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Dal 1820, anche gli scrivani comunali del Regno delle Due Sicilie
registrarono i decessi dei cittadini nel registro di stato civile annotando le generalità e l’ora del trapasso del de cuius sovrastando in tal modo il jus secolare di attestati di defunti redatti nelle sagrestie parrocchiali. Così, ad esempio, nel registro dello stato civile dei defunti del comune di Trapani, nell’anno 1833 leggiamo il decesso del poeta Giuseppe Marco Calvino avvenuto il 21 aprile alle ore sedici in Via Rua Nuova. Nelle gare d’appalto e nelle sedute dei senatori e poi del decurionato si annotava l’orario, che compariva anche nei testamenti rogati nei primi anni del Seicento dinanzi la luce del lume e alle tre di notte. In un’apoca del 1807 constatiamo l’orario della cattura dei coniugi Sieri Pepoli imbarcati sopra lo sciabecco Gesù Maria Giuseppe a circa ore sei e mezza. L’azione piratesca avvenne il 26 settembre 1803, essendo l’aere oscuro e tempestoso, furono improvvisamente assaltati con l’intero equipaggio da un Corsaro Tunisino, e condotti, dopo otto giorni, Schiavi in Tunis.1 E ancora, notiamo in una scrittura notarile che il vice console inglese Salvatore Malato s’elesse senatore all’una di notte nella seduta consiliare del 5 maggio 1813, otto anni prima il decesso di Napoleone Bonaparte.2
In questi documenti, come in parecchie e svariate dichiarazioni,
verificazioni, dispacci e bandi,3 si riscontrano orari indefinibili, che esulano dalla nostra attuale conoscenza di misurare il tempo. L’esempio eclatante lo rileviamo comparando l’attuale orario scolastico osservato nelle scuole minori con quello riportato nel novembre 1833, in sintesi descritto con le seguenti attuazioni.4
Nelle Scuole in cui ogni Classe ha un particolare Precettore, il tempo della Scuola sarà di due ore, dovendo però sempre terminare un’ora prima di mezzogiorno per la mattina, e all’ore 23 il dopo pranzo esclusi i mesi di Luglio ed Agosto, in cui il fine dello studio è stabilito alle ore 22 e mezza. Le vacanze dovranno cominciare dal dì 10 Ottobre e terminare il giorno 2 Novembre. Saranno vacanze in Dicembre i giorni 24, 25 e 26 solamente, il Lunedì, Martedì e Mercoledì della Settimana di Quinquagesima, dal Mercoledì della settimana Santa sino al Lunedì di Pasqua inclusivo, e dagli 11 sino à 16 Luglio.
1 Notaio Antonino Bonfante, inserzione di un atto redatto nel 1807. 2 Notaio Giuseppe Montalbano, atto del 1813. 3 http://www.processionemisteri.it/i_bandi_del_senato.html 4 Tratto dal Regolamento delle ore da osservarsi dalle scuole comunali e private di Sicilia disposto dalla Commessione di Pubblica Istruzione, stampato nel Giornale d’Intendenza di Trapani, numero CCIV, biblioteca Fardelliana. Il decreto è anche inserito a pagina 53 di un atto redatto nel 1834 dal notaio Carlo Patrico junior (A.S.Tp.).
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Oggi è inspiegabile l’attuazione di un ordinamento simile, che
obbligava gli scolari di frequentare le lezioni fino alle ore 14 e perfino alle 22.
Appuriamo che l’indicazione di simile orario diverge dall’attuale regolamentato negli istituti scolastici per quanto riguarda l’ora d’apertura dei cancelli, dello svolgimento e del termine delle lezioni. In quegli anni, per circa 11 mesi, giorno per giorno l’alunno assisteva alla messa mattutina della durata di mezz’ora e dopo l’intervallo di ¼ d’ora iniziava le lezioni che duravano due ore e mezzo e della stessa durata nel pomeriggio.
Nel regolamento del 1833, il principio dello studio si fissava alla 12ma, 13ma o 14ma ora e quello di dopo pranzo, con la 20ma o 21ma nei mesi segnati. L’articolato computo di quelle ore non rasenta un’insensatezza, ma segue un ragionato calcolo sul tempo e sui cicli stagionali confermati nel metodo ed applicazione della cosiddetta Ora d’Italia.
Trasformando le ore menzionate nel regolamento, dimostriamo che sono simili all’odierno orario d’entrata e d’uscita degli alunni nelle scuole di qualsiasi grado, che di norma avviene tra le 8,30 e le 9,00 mattutine o alle 13,30 - 14 pomeridiane.
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Nell’antica Roma si calcolava il trascorrere delle ore con il
cosiddetto orologio solare, con il quale il giorno era formato dal diluculum (sorgere dell’alba), seguito dal gallicinium (canto del gallo), dal matutinum (mattino), dal meri dies (mezzogiorno), dal concubium (il giacere insieme) per finire nell’intempesta nox (notte profonda).
Con questa regola variavano le frazioni di tempo secondo le stagioni, e conseguentemente l’indicazione delle ore invernali erano di durata inferiore rispetto quelle estive.
I frati benedettini usarono la meridiana detta ad ora canonica, posta sul campanile o nel chiostro, con cui si scandiva il tempo dedicato alla preghiera nell’arco di un’intera giornata.
Nel XVII secolo si adottava l’ora da campanile di ventiquattro ore, con la differenza che la 24ma non coincideva con il tramonto del sole bensì mezz’ora dopo, in modo che corrispondesse al crepuscolo o al vespro. Questo metodo, che considerava i ½, i ¼, i ⅓ d’ora e i diversi cicli di tramonto, regolava lo svolgersi della vita cittadina, che col sopraggiungere del buio terminava un’intensa giornata lavorativa.
Il sistema di misurare il tempo dividendo il giorno in ventiquattro ore, diffuso in tutta la penisola, era detto ora italica. In seguito si stabiliva che il giorno iniziasse dalla mezzora successiva al tramonto del sole e della chiusura delle porte della città e che la notte appartenesse al giorno seguente. Ancora oggi, ad esempio, la ricorrenza del Natale inizia dall’ora del tramonto del giorno precedente, cioè la sera del giorno 24 dicembre.
Il metodo presentava l’inconveniente della sconoscenza dell’ora solare esatta, dato che il tramonto del sole avviene ad ore diverse nel corso di un anno e approssimativamente alle attuali ore 16,48 (intorno al 27 dicembre) e alle ore 19,30 (verso il 27 giugno).
L’uso dell’orologio ad ora italica e delle meridiane venne sorpassato a favore del sistema detto alla francese (legge dell’otto messifero [giugno] 1798) che assicurava un’ora costante per l’anno solare. Con questo metodo si divise il giorno in due parti di 12 ore antimeridiane e di 12 pomeridiane. L’istante del passaggio del sole sul meridiano locale corrispose al mezzogiorno, per cui la 12ma ora sulla meridiana rappresentava la linea del mezzodì. Infatti, alla 12ma ora il fascio di luce solare attraversa lo gnomone che fissa sul piano della meridiana un dischetto luminoso, detto imago. Ciò significa che il sole si trova nel punto più alto della sua traiettoria diurna, che gli astronomi chiamano “culmine”, cioè che passa per il meridiano del luogo (diverso secondo le longitudini terrestri e che determina, nelle varie stagioni, l’ingresso del sole nei segni zodiacali in corrispondenza ai vari simboli).5
5 Nella basilica di San Petronio di Bologna è disposta sul pavimento una lunga e complessa meridiana, composta di ore e di simboli zodiacali, che percorre tutta la lunghezza della navata centrale. Altresì, nella cattedrale di Palermo, lo gnomone illumina di luce solare la lunga linea di rame che passa attraverso i segni zodiacali di marmo, posti sul pavimento.
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Basilica di Loreto: quadrante di sinistra con l’ora italica
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Basilica di Loreto: quadrante di destra con l’ora astronomica
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Basilica di Loreto
Da allora, si modificarono i ruotismi degli orologi meccanici,6 si
ritoccarono le meridiane da ora italica nell’attuale astronomica, si perfezionarono i quadranti inserendo la lancetta dei minuti e le amministrazioni comunali pagarono un compenso per il controllo dell’orologio.7
6 Rammentiamo che diversi patrizi e benestanti trapanesi possedevano elaborati e preziosi orologi. Berardo XXIV Ferro, tra tanti giogali, argenteria e oreficeria, possedeva un orologio d’oro a due casse, una d’oro cisillata e altra di rame dorata con suo cristallo e laccetto di seta. La moglie sfoggiava un orologio corredato di una catena di brillanti a concia inglese inclusi due brillanti a concia d’Olanda, consistenti in numero 77 [brillanti], la medesima ligata a giorno in argento ed oro con diversi colori d’oro e suoi pallonetti di seta color paonazzi. (Inventario dei beni del patrizio deceduto nel gennaio 1800, inserito nella minuta di Bartolomeo Daidone nel 1800). E che dire dei sette orologgi d’oro con catene diverse appartenuti al negoziante Nunzio Venuto? (Bartolomeo Daidone, atto del 1808). Francesco Carrara, che non ebbe figli, aveva un orologgio di pincisbacco. (Angelo Maria Malato, atto del 1800). 7 Dal Giornale d’Intendenza del 15 gennaio 1819, numero XX, progressivo 142 riguardo le norme per la presentazione e discussione de’ conti comunali, modello 3. Curiosamente abbiamo riscontrato in un atto redatto da Gaspare Maria Patrico nel 1810, che Giovanni Battista Corso, chierico serviente della [Regia] Accademia e Pietro Tummarello orologiaio, per diversi anni ripararono l’orologio un tempo posto nel liceo classico Ximenes, costruendo perfino due conocchie di ferro, l’accorciatura di cancheroni delli martelli, per due corde di fiore di canape una per il tempo e l’altra per li Ore; e una corda per la campana del segno.
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Notiamo, così, che il mezzogiorno astronomico differisce di circa
sei rispetto all’ora italica; che l’inizio del giorno di un’ora italica era anticipato di ¼ d’ora nei mesi primaverili ed estivi e diminuito più di ½ ora negli altri mesi. Infatti, nella prima decade di settembre le ore s’incrementavano di ¼ d’ora per la ridotta luce solare e il prolungamento della notte, così come aumentavano in media di ½ ora da ottobre a gennaio e da febbraio a tutto maggio. Per i rimanenti mesi, nei quali il giorno ha una durata maggiore di luce solare per la vicinanza della terra al sole, le ore italiche si anticipavano di ¼ d’ora ogni quindici giorni.8
Abbiamo elaborato alcune schede per raffrontare e stabilire, con adeguati scarti, la presunta certezza e comparazione con il nostro attuale sistema di misurazione delle ore con l’ora italica menzionata in tanti atti notarili, di Secrezia, dell’Archivio del Senato di Trapani e nei registri di stato civile delle nascite e dei decessi.
Dal sito http://ntserver.ct.astro.it/cgiplan/almanacco.htm ideato da Piero Massimina dell’osservatorio astronomico di Catania che ringraziamo, traiamo un valido sostegno per estrapolare l’ora dell’alba e del tramonto del sole (relativo ai fini del nostro calcolo ai giorni della rivoluzione della terra del 2004), con il quale ricaviamo empiricamente l’aggancio dell’ora italica con quella astronomica.
Con i dati acquisiti realizziamo undici schede sperimentali nelle quali contrapponiamo l’attuale orario con quello dell’ora d’inizio delle lezioni evidenziata in grigio (non considerando l’ora legale estiva che sposta l’ora solare di un’ora), appurando nell’ora italica lo scarto di circa mezz’ora rispetto al tramonto del sole.
Prelevando questi dati dall’almanacco astronomico, operiamo la media aritmetica dell’ora del tramonto di diversi giorni settimanali, sommando al risultato dell’ora ottenuta, l’ulteriore di trenta minuti; il risultato esprime l’ora d’inizio della notte che inseriamo nelle schede successive. I dati ultimati e contenuti nelle schede e per le indicate settimane rappresentano l’ipotetico raffronto tra l’ora italica e l’ora astronomica, con lo scarto di ¼ d’ora in più o in meno seconda la stagione.
8 Ricordiamo d’aver letto la menzione di ora italica e di ora francese nella disposizione del Giornale d’Intendenza del 1818, dove è trascritto l’orario di lavoro (detto travaglio) dei dipendenti della pubblica amministrazione, che lavoravano otto ore al giorno per sei mesi da Novembre a tutto Aprile, dalle 8 di mattina fino all’una di Francia, intendendo l’attuale ora astronomica, e la sera dalle ore 24 italiane fino alle tre, per l’ora italica.
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Data
Il sole sorge
Il sole tramonta
Data
Il sole sorge
Il sole tramonta
9 gennaio 7.09 17.04 26 gennaio 7.03 17.26 27 gennaio 7.03 17.23 10 febbraio 6.52 17.37 11 febbraio 6.51 17.38 22 febbraio 6.39 17.49 23 febbraio 6.38 17.50 7 marzo 6.21 18.00 8 marzo 6.20 18.02 18 marzo 6.06 18.10 19 marzo 6.05 18.11 30 marzo 5.49 18.20 31 marzo 5.48 18.21 12 aprile 5.32 18.30 13 aprile 5.30 18.31 24 aprile 5.17 18.40 25 aprile 5.16 18.41 8 maggio 5.02 18.51 9 maggio 5.01 18.52 26 maggio 4.49 19.05 27 maggio 4.49 19.06 18 luglio 4.59 19.13 19 luglio 5.00 19.12 5 agosto 5.13 18.59 6 agosto 5.13 18.58 19 agosto 5.23 18.43 20 agosto 5.24 18.42 31 agosto 5.32 18.28 1 settembre 5.33 18.26 11 settembre 5.40 18.12 12 settembre 5.41 18.11 23 settembre 5.49 17.55 24 settembre 5.50 17.54 5 ottobre 5.58 17.38 6 ottobre 5.59 17.37 2 novembre 6.22 17.05 3 novembre 6.23 17.04 15 novembre 6.35 16.54 16 novembre 6.36 16.54 5 dicembre 6.53 16.48 6 dicembre 6.54 16.48 8 gennaio 7.09 17.04
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Periodo settimanale del tramonto Media delle ore Costante Risultato Dal 9 gennaio al 26 gennaio 17.04 + 17.26 = 17.15 + 0.30 = 17.45 Dal 27 gennaio al 10 feb. 17.23 + 17.37 = 17.30 + 0.30 = 18.00 Dal 11 febbraio al 22 feb. 17.38 + 17.49 = 17.45 + 0.30 = 18.15 Dal 23 febbraio al 7 marzo 17.50 + 18.00 = 18.00 + 0.30 = 18.30 Dal 8 marzo al 18 marzo 18.02 + 18.10 = 18.05 + 0.30 = 18.35 Dal 19 marzo al 30 marzo 18.11 + 18.20 = 18.15 + 0.30 = 18.45 Dal 31 marzo al 12 aprile 18.21 + 18.30 = 18.25 + 0.30 = 18.55 Dal 13 aprile al 24 aprile 18.31 + 18.40 = 18.35 + 0.30 = 19.05 Dal 25 aprile al 18 maggio 18.41 + 18.51 = 18.45 + 0.30 = 19.15 Dal 9 maggio al 26 maggio 18.52 + 19.05 = 19.00 + 0.30 = 19.30 Dal 27 maggio al 18 luglio 19.06 + 19.13 = 19.10 + 0.30 = 19.40 Dal 19 luglio al 5 agosto 19.12 + 18.59 = 19.00 + 0.30 = 19.30 Dal 6 agosto al 19 agosto 18.58 + 18.43 = 18.55 + 0.30 = 19.25 Dal 20 agosto al 31 agosto 18.42 + 18.28 = 18.35 + 0.30 = 19.05 Dal 1 settembre al 11 sett. 18.26 + 18.12 = 18.20 + 0.30 = 18.50 Dal 12 settembre al 23 sett. 18.11 + 17.55 = 18.10 + 0.30 = 18.40 Dal 24 settembre al 5 ottobre 17.54 + 17.38 = 17.45 + 0.30 = 18.15 Dal 6 ottobre al 2 novembre 17.37 + 17.05 = 17.20 + 0.30 = 17.50 Dal 3 novembre al 15 nov. 17.04 + 16.54 = 17.10 + 0.30 = 17.40 Dal 16 novembre al 5 dic. 16.54 + 16.48 = 16.50 + 0.30 = 17.20 Dal 6 dicembre al 8 gennaio 16.48 + 17.04 = 17.10 + 0.30 = 17.40 Periodo settimanale dell’alba Media delle ore Costante Risultato Dal 9 gennaio al 26 gennaio 7.09 + 7.03 = 7.06 + 0.30 = 7.35 Dal 27 gennaio al 10 feb. 7.03 + 6.52 = 7.15 + 0.30 = 7.45 Dal 11 febbraio al 22 feb. 6.51 + 6.39 = 6.45 + 0.30 = 7.15 Dal 23 febbraio al 7 marzo 6.38 + 6.21 = 6.10 + 0.30 = 6.40 Dal 8 marzo al 18 marzo 6.20 + 6.06 = 6.15 + 0.30 = 6.45 Dal 19 marzo al 30 marzo 6.05 + 5.49 = 6.20 + 0.30 = 6.50 Dal 31 marzo al 12 aprile 5.48 + 5.32 = 5.40 + 0.30 = 6.10 Dal 13 aprile al 24 aprile 5.30 + 5.17 = 5.25 + 0.30 = 5.55 Dal 25 aprile al 18 maggio 5.16 + 5.02 = 5.10 + 0.30 = 5.40 Dal 9 maggio al 26 maggio 5.01 + 4.49 = 5.05 + 0.30 = 5.35 Dal 27 maggio al 18 luglio 4.49 + 4.59 = 4.55 + 0.30 = 5.25 Dal 19 luglio al 5 agosto 5.00 + 5.13 = 5.05 + 0.30 = 5.35 Dal 6 agosto al 19 agosto 5.13 + 5.23 = 5.20 + 0.30 = 5.50 Dal 20 agosto al 31 agosto 5.24 + 5.32 = 5.30 + 0.30 = 6.00 Dal 1 settembre al 11 sett. 5.33 + 5.40 = 5.35 + 0.30 = 5.55 Dal 12 settembre al 23 sett. 5.41 + 5.49 = 5.45 + 0.30 = 6.15 Dal 24 settembre al 5 ottobre 5.50 + 5.58 = 5.55 + 0.30 = 6.25 Dal 6 ottobre al 2 novembre 5.59 + 6.22 = 6.15 + 0.30 = 6.45 Dal 3 novembre al 15 nov. 6.23 + 6.35 = 6.30 + 0.30 = 7.00 Dal 16 novembre al 5 dic. 6.36 + 6.53 = 6.45 + 0.30 = 7.15 Dal 6 dicembre al 8 gennaio 6.54 + 7.09 = 7.10 + 0.30 = 7.40
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Lista delle schede – Dal 9 gennaio al 26 gennaio; – dal 27 gennaio al 10 febbraio; – dal 11 febbraio al 22 febbraio; – dal 23 febbraio al 7 marzo; – dal 8 marzo al 18 marzo; – dal 19 marzo al 30 marzo; – dal 31 marzo al 12 aprile; – dal 13 aprile al 24 aprile; – dal 25 aprile al 8 maggio; – dal 9 maggio al 26 maggio; – dal 27 maggio al 18 luglio; – dal 19 luglio al 5 agosto; – dal 6 agosto al 19 agosto; – dal 20 agosto al 31 agosto; – dal 1 settembre al 11 settembre; – dal 12 settembre al 23 settembre; – dal 24 settembre al 5 ottobre; – dal 6 ottobre al 2 novembre; – dal 3 novembre al 15 novembre; – dal 16 novembre al 5 dicembre; – dal 6 dicembre al 8 gennaio.
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Dal 9 al 26 gennaio Dal 27 gennaio al 10 febbraio
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
1
18.45
1
19.00
2 19.45 2 20.00 3 20.45 3 21.00 4 21.45 4 22.00 5 22.45 5 23.00 6 23.45 6 0.00 7 0.45 7 1.00 8 1.45 8 2.00 9 2.45 9 3.00 10 3.45 10 4.00 11 4.45 11 5.00 12 5.45 12 6.00 13 6.45 13 7.00 14 7.45 14 8.00 15 8.45 15,1 15 9.00 15,0
16 9.45 16 10.00 17 10.45 17 11.00 18 11.45 18 12.00 19 12.45 19 13.00 20 13.45 20 14.00 21 14.45 21 15.00 22 15.45 22 16.00 23 16.45 23 17.00 24 17.45 24 18.00
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Dall’11 al 22 febbraio
Dal 23 febbraio al 7 marzo
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
1
19.15
1
19.30
2 20.15 2 20.30 3 21.15 3 21.30 4 22.15 4 22.30 5 23.15 5 23.30 6 0.15 6 0.30 7 1.15 7 1.30 8 2.15 8 2.30 9 3.15 9 3.30 10 4.15 10 4.30 11 5.15 11 5.30 12 6.15 12 6.30 13 7.15 13 7.30 14 8.15 14,3 14 8.30 14,2
15 9.15 15 9.30 16 10.15 16 10.30 17 11.15 17 11.30 18 12.15 18 12.30 19 13.15 19 13.30 20 14.15 20 14.30 21 15.15 21 15.30 22 16.15 22 16.30 23 17.15 23 17.30 24 18.15 24 18.30
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Dall’8 al 18 marzo Dal 19 al 30 marzo
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
1
19.35
1
19.45
2 20.35 2 20.45 3 21.35 3 21.45 4 22.35 4 22.45 5 23.35 5 23.45 6 0.35 6 0.45 7 1.35 7 1.45 8 2.35 8 2.45 9 3.35 9 3.45 10 4.35 10 4.45 11 5.35 11 5.45 12 6.35 12 6.45 13 7.35 13 7.45 14 8.35 14,1 14 8.45 14,0
15 9.35 15 9.45 16 10.35 16 10.45 17 11.35 17 11.45 18 12.35 18 12.45 19 13.35 19 13.45 20 14.35 20 14.45 21 15.35 21 15.45 22 16.35 22 16.45 23 17.35 23 17.45 24 18.35 24 18.45
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Dal 31 marzo al 12 aprile
Dal 13 al 24 aprile
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
1
19.55
1
20.05
2 20.55 2 21.05 3 21.55 3 22.05 4 22.55 4 23.05 5 23.55 5 0.05 6 0.55 6 1.05 7 1.55 7 2.05 8 2.55 8 3.05 9 3.55 9 4.05 10 4.55 10 5.05 11 5.55 11 6.05 12 6.55 12 7.05 13 7.55 13,3 13 8.05 13,2
14 8.55 14 9.05 15 9.55 15 10.05 16 10.55 16 11.05 17 11.55 17 12.05 18 12.55 18 13.05 19 13.55 19 14.05 20 14.55 20 15.05 21 15.55 21 16.05 22 16.55 22 17.05 23 17.55 23 18.05 24 18.55 24 19.05
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Dal 25 aprile all’8 maggio
Dal 9 al 26 maggio
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
1
20.15
1
20.30
2 21.15 2 21.30 3 22.15 3 22.30 4 23.15 4 23.30 5 0.15 5 0.30 6 1.15 6 1.30 7 2.15 7 2.30 8 3.15 8 3.30 9 4.15 9 4.30 10 5.15 10 5.30 11 6.15 11 6.30 12 7.15 12 7.30 13 8.15 13,1 13 8.30 13,0
14 9.15 14 9.30 15 10.15 15 10.30 16 11.15 16 11.30 17 12.15 17 12.30 18 13.15 18 13.30 19 14.15 19 14.30 20 15.15 20 15.30 21 16.15 21 16.30 22 17.15 22 17.30 23 18.15 23 18.30 24 19.15 24 19.30
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Dal 27 maggio al 18 luglio Dal 19 luglio al 5 agosto
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
1
20.40
1
20.30
2 21.40 2 21.30 3 22.40 3 22.30 4 23.40 4 23.30 5 0.40 5 0.30 6 1.40 6 1.30 7 2.40 7 2.30 8 3.40 8 3.30 9 4.40 9 4.30 10 5.40 10 5.30 11 6.40 11 6.30 12 7.40 12,3 12 7.30 13 8.40 13 8.30 13,0
14 9.40 14 9.30 15 10.40 15 10.30 16 11.40 16 11.30 17 12.40 17 12.30 18 13.40 18 13.30 19 14.40 19 14.30 20 15.40 20 15.30 21 16.40 21 16.30 22 17.40 22 17.30 23 18.40 23 18.30 24 19.40 24 19.30
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Dal 6 al 19 agosto
Dal 20 al 31 agosto
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
1
20.25
1
20.05
2 21.25 2 21.05 3 22.25 3 22.05 4 23.25 4 23.05 5 0.25 5 0.05 6 1.25 6 1.05 7 2.25 7 2.05 8 3.25 8 3.05 9 4.25 9 4.05 10 5.25 10 5.05 11 6.25 11 6.05 12 7.25 12 7.05 13 8.25 13,1 13 8.05 13,2
14 9.25 14 9.05 15 10.25 15 10.05 16 11.25 16 11.05 17 12.25 17 12.05 18 13.25 18 13.05 19 14.25 19 14.05 20 15.25 20 15.05 21 16.25 21 16.05 22 17.25 22 17.05 23 18.25 23 18.05 24 19.25 24 19.05
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Dall’1 all’11 settembre Dal 12 al 23 settembre
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
1
19.50
1
19.40
2 20.50 2 20.40 3 21.50 3 21.40 4 22.50 4 22.40 5 23.50 5 23.40 6 0.50 6 0.40 7 1.50 7 1.40 8 2.50 8 2.40 9 3.50 9 3.40 10 4.50 10 4.40 11 5.50 11 5.40 12 6.50 12 6.40 13 7.50 13,3 13 7.40 14 8.50 14 8.40 14,0
15 9.50 15 9.40 16 10.50 16 10.40 17 11.50 17 11.40 18 12.50 18 12.40 19 13.50 19 13.40 20 14.50 20 14.40 21 15.50 21 15.40 22 16.50 22 16.40 23 17.50 23 17.40 24 18.50 24 18.40
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Dal 24 settembre al 5 ottobre
Dal 6 ottobre al 2 novembre
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
1
19.15
1
18.50
2 20.15 2 19.50 3 21.15 3 20.50 4 22.15 4 21.50 5 23.15 5 22.50 6 0.15 6 23.50 7 1.15 7 0.50 8 2.15 8 1.50 9 3.15 9 2.50 10 4.15 10 3.50 11 5.15 11 4.50 12 6.15 12 5.50 13 7.15 13 6.50 14 8.15 14,1 14 7.50 14,2
15 9.15 15 8.50 16 10.15 16 9.50 17 11.15 17 10.50 18 12.15 18 11.50 19 13.15 19 12.50 20 14.15 20 13.50 21 15.15 21 14.50 22 16.15 22 15.50 23 17.15 23 16.50 24 18.15 24 17.50
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Dal 3 al 15 novembre
Dal 16 novembre al 5 dicembre
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
1
18.40
1
18.20
2 19.40 2 19.20 3 20.40 3 20.20 4 21.40 4 21.20 5 22.40 5 22.20 6 23.40 6 23.20 7 0.40 7 0.20 8 1.40 8 1.20 9 2.40 9 2.20 10 3.40 10 3.20 11 4.40 11 4.20 12 5.40 12 5.20 13 6.40 13 6.20 14 7.40 14 7.20 15 8.40 15,0 15 8.20 15,1
16 9.40 16 9.20 17 10.40 17 10.20 18 22.40 18 11.20 19 12.40 19 12.20 20 13.40 20 13.20 21 14.40 21 14.20 22 15.40 22 15.20 23 16.40 23 16.20 24 17.40 24 17.20
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Dal 6 dicembre al 8 gennaio
Ora d’Italia
Ora Astronomica
Principio dello studio
1
18.40
2 19.40 3 20.40 4 21.40 5 22.40 6 23.40 7 0.40 8 1.40 9 2.40 10 3.40 11 4.40 12 5.40 13 6.40 14 7.40 15 8.40 15,2
16 9.40 17 10.40 18 22.40 19 12.40 20 13.40 21 14.40 22 15.40 23 16.40 24 17.40
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Con gli empirici dati ottenuti dell’ora astronomica abbiamo realizzato il prospetto in cui dimostriamo che in avanzata primavera, in estate e a metà autunno, l’alunno iniziava le lezioni da fine maggio ad inizio di luglio alle 8.25, a maggio, luglio inoltrato e a fine settembre alle 8.30, ad aprile inoltrato e fine novembre alle 8.35.
Dall’autunno e per tutto l’inverno, quando la terra si trova distante dal sole e le giornate sono più corte, l’alunno cominciava lo studio mediamente dalle 8.40 fino alle 9.10.
Data indicata nel Regolamento
Principio delle lezioni
Inizio delle lezioni
Calcolo ora astronomica
Ora corretta
Dal 9 al 26 gennaio 15.1 15.15 8.45 + 0.15 9.00 Dal 27 gennaio al 10 febbraio 15.0 15.00 9.00 9.00 Dal 11 al 22 febbraio 14.3 14.45 8.15 + 0.45 9.00 Dal 23 febbraio al 7 marzo 14.2 14.30 8.30 + 0.30 9.00 Dal 8 al 18 marzo 14.1 14.15 8.35 + 0.15 8.50 Dal 19 al 30 marzo 14.0 14.00 8.45 8.45 Dal 31 marzo 12 aprile 13.3 13.45 7.55 + 0.45 8.40 Dal 13 al 24 aprile 13.2 13.30 8.05 + 0.30 8.35 Dal 25 aprile all’8 maggio 13.1 13.15 8.15 + 0.15 8.30 Dal 9 al 26 maggio 13.0 13.00 8.30 8.30 Dal 27 maggio al 18 luglio 12.3 12.45 7.40 + 0.45 8.25 Dal 19 luglio al 5 agosto 13.0 13.00 8.30 8.30 Dal 6 al 19 agosto 13.1 13.15 8.25 + 0.15 8.40 Dal 20 agosto al 11 settembre 13.2 13.30 8.10 + 0.30 8.40 Dal 12 al 23 settembre 14.0 14.00 8.40 8.40 Dal 24 settembre al 5 ottobre 14.1 14.15 8.15 + 0.15 8.30 Dal 6 ottobre al 2 novembre 14.2 14.30 7.50 + 0.30 8.40 Dal 3 al 15 novembre 15.0 15.00 8.40 8.40 Dal 16 novembre al 5 dicembre
15.1 15.15 8.20 + 0.15 8.35
Dal 6 dicembre all’8 gennaio 15.2 15.30 8.40 + 0.30 9.10
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Tornando a Giuseppe Marco Calvino, utilizzando la relativa
scheda del mese in cui moriva, appuriamo che le ore sedici del decesso corrisposero alle attuali ore 11. L’assalto dello sciabecco su cui viaggiavano i coniugi Pepoli a circa ore sei e mezza, avvenne a mezzanotte inoltrata. Riscontriamo che Salvatore Malato si elesse senatore all’una di notte del cinque maggio 1813, cioè alle corrispondenti ed attuali ore 20,15.
Confidiamo nella lealtà di chi utilizzerà i dati empirici su estrapolati per l’utilizzo di proprio studio, che nella nostra intenzione resta in ogni ed inequivocabile caso oggetto di pubblicazione cartacea.
© Salvatore Accardi, marzo 2011
