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LO STALINISMO Nel 1922 Lenin è colto da una terribile malattia che lo porta alla morte nel 1924. Quando è prossimo alla morte prepara una serie di scritti, conosciuti come testamento di Lenin. In questi scritto mette in guardia i compagni di partito di attribuire a Stalin il potere, poiché lo avrebbe gestito male. Stalin ( nome che vuol dire acciaio ) già nel 1922 era divenuto segretario del partito e aveva iniziato ad accentrare il potere nelle sue mani, il suo avversario era trozkij, molto popolare e colui che aveva fondato la armata rossa che portò alla vittoria della guerra civile. Essi avevano idee completamente diverse: Trozkij è molto vicino alle idee di Marx e riteneva che il comunismo in un solo paese si sarebbe trasformato presto in una dittatura, lo stesso Marx infatti aveva parlato di una rivoluzione mondiale; Stalin invece ha una posizione meno marxista ma più realista, infatti tutti i tentativi in Europa erano falliti, voleva realizzare il comunismo in un solo paese, cioè il suo. La maggior parte del partito, ignorando Lenin, si schiera dalla parte di Stalin e quando egli prende il potere afferma subito l'economia pianificata. Questa economia prevede il fatto che non c'è iniziativa privata e l'economia è interamente controllata dallo stato, quindi è lo stato che stabilisce quanto è cosa produrre, stabilisce i prezzi e i salari. L'economia è pianificata perché lo stato decide come sviluppare l'economia del paese attraverso piani quinquennali, per esempio dal 1932 al 1938 viene deciso di sviluppare un determinato tipo di azienda. Per mettere in atto l'economia pianificata bisogna eliminare la NEP, che aveva consentito una ripresa economica ma si erano formate differenza sociali tra i contadini. Il primo piano quinquennale va dal 1927 al 1932, che da inizio a questo tipo di economia, e con questo piano si vuole sviluppare l'industrializzazione, cioè industrializzare forzatamente lo stato; in questo piano si svilupperà più delle altre l'industria pesante, quindi per esempio il metallo. In realtà non si produrranno beni di consumo, ma beni che servono allo stato come per esempio le armi. Il primo passo era la collettivizzazione dell'agricoltura, non esisteva la proprietà privata, e questo progetto si scontra con l'opposizione dei kulaki ( contadini che grazie alla NEP erano diventati più ricchi ). L'esito dello scontro è drammatico, Stalin non ha intenzione di trattare con i contadini, e per questo interviene l'esercito e scoppia una guerra civile, successivamente milioni di persone sono deportate nei gulag, cioè organizzazione di campi di lavoro, che si trovano nelle zone meno ospitale del paese. Ci saranno milioni di morti tra questi campi, gli scontri e anche la carestia, provocata dagli stessi contadini che non vogliono condividere i loro beni. La collettivizzazione dell'agricoltura quindi non funziona. In campo industriali, invece, ci sono molti più risultati che modernizzano moltissimo la Russia, sorgono città industriali, si sviluppa la rete stradale e ferroviaria, l'analfabetismo viene debellato, e possiamo dire che L URSS diventa la seconda Potenza industriali al mondo dopo gli USA, e al pari con la Germania. Questi successi colpiscono molti osservatori in occidente, infatti nel 1930 quando il capitalismo era in forte crisi molti credono che l'economia pianificata poteva essere una buona e valida alternativa. Come vengono ottenuti i risultati così eclatanti? Un ruolo importante lo riveste la propaganda, poi vi è un partito unico, un dittatore che viene esaltato a dismisura, un apparato poliziesco ( NKVD ) molto forte, inoltre anche i nomi delle città cambiano, Pietrogrado diventa Leningrado, Volgograd diventa Stalingrado. Comunque sia il totalitarismo funziona come anche qui come il fascismo e il nazismo, ogni istituzione esalta l'ideologia del dittatore. Ma la propaganda cosa c'entra alla fine?

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LO STALINISMO

Nel 1922 Lenin è colto da una terribile malattia che lo porta alla morte nel 1924. Quando è prossimo alla morte prepara una serie di scritti, conosciuti come testamento di Lenin. In questi scritto mette in guardia i compagni di partito di attribuire a Stalin il potere, poiché lo avrebbe gestito male. Stalin ( nome che vuol dire acciaio ) già nel 1922 era divenuto segretario del partito e aveva iniziato ad accentrare il potere nelle sue mani, il suo avversario era trozkij, molto popolare e colui che aveva fondato la armata rossa che portò alla vittoria della guerra civile. Essi avevano idee completamente diverse: Trozkij è molto vicino alle idee di Marx e riteneva che il comunismo in un solo paese si sarebbe trasformato presto in una dittatura, lo stesso Marx infatti aveva parlato di una rivoluzione mondiale; Stalin invece ha una posizione meno marxista ma più realista, infatti tutti i tentativi in Europa erano falliti, voleva realizzare il comunismo in un solo paese, cioè il suo. La maggior parte del partito, ignorando Lenin, si schiera dalla parte di Stalin e quando egli prende il potere afferma subito l'economia pianificata. Questa economia prevede il fatto che non c'è iniziativa privata e l'economia è interamente controllata dallo stato, quindi è lo stato che stabilisce quanto è cosa produrre, stabilisce i prezzi e i salari. L'economia è pianificata perché lo stato decide come sviluppare l'economia del paese attraverso piani quinquennali, per esempio dal 1932 al 1938 viene deciso di sviluppare un determinato tipo di azienda. Per mettere in atto l'economia pianificata bisogna eliminare la NEP, che aveva consentito una ripresa economica ma si erano formate differenza sociali tra i contadini. Il primo piano quinquennale va dal 1927 al 1932, che da inizio a questo tipo di economia, e con questo piano si vuole sviluppare l'industrializzazione, cioè industrializzare forzatamente lo stato; in questo piano si svilupperà più delle altre l'industria pesante, quindi per esempio il metallo. In realtà non si produrranno beni di consumo, ma beni che servono allo stato come per esempio le armi. Il primo passo era la collettivizzazione dell'agricoltura, non esisteva la proprietà privata, e questo progetto si scontra con l'opposizione dei kulaki ( contadini che grazie alla NEP erano diventati più ricchi ). L'esito dello scontro è drammatico, Stalin non ha intenzione di trattare con i contadini, e per questo interviene l'esercito e scoppia una guerra civile, successivamente milioni di persone sono deportate nei gulag, cioè organizzazione di campi di lavoro, che si trovano nelle zone meno ospitale del paese. Ci saranno milioni di morti tra questi campi, gli scontri e anche la carestia, provocata dagli stessi contadini che non vogliono condividere i loro beni. La collettivizzazione dell'agricoltura quindi non funziona. In campo industriali, invece, ci sono molti più risultati che modernizzano moltissimo la Russia, sorgono città industriali, si sviluppa la rete stradale e ferroviaria, l'analfabetismo viene debellato, e possiamo dire che L URSS diventa la seconda Potenza industriali al mondo dopo gli USA, e al pari con la Germania. Questi successi colpiscono molti osservatori in occidente, infatti nel 1930 quando il capitalismo era in forte crisi molti credono che l'economia pianificata poteva essere una buona e valida alternativa. Come vengono ottenuti i risultati così eclatanti? Un ruolo importante lo riveste la propaganda, poi vi è un partito unico, un dittatore che viene esaltato a dismisura, un apparato poliziesco ( NKVD ) molto forte, inoltre anche i nomi delle città cambiano, Pietrogrado diventa Leningrado, Volgograd diventa Stalingrado. Comunque sia il totalitarismo funziona come anche qui come il fascismo e il nazismo, ogni istituzione esalta l'ideologia del dittatore. Ma la propaganda cosa c'entra alla fine?

Page 2: Lo stalinismo - soci.il-cubo.itsoci.il-cubo.it/bdati/13769_Lo stalinismo.pdf · LO STALINISMO Nel 1922 Lenin è colto da una terribile malattia che lo porta alla morte nel 1924. Quando

Grazie a questa si riesce a diffondere uno spirito patriottico, bisognava lavorare per Lenin e per il comunismo, il fenomeno prende il nome di stakanovismo, che deriva da Stakanov, un minatore che ha estratto una quantità di carbone 14 volte superiore al normale e lo faceva per la patria, per questo verrà usato come esempio. L'altro aspetto importante è la repressione, infatti nell'età di Stalin vi è la diffusione del grande terrore, cioè si verificano moltissime condanne a morte e deportazioni, le cui vittime erano politici e sabotatori della produzione cioè coloro che non producevano abbastanza e venivano sospettati come contro rivoluzionari. La repressione aumenta dopo l'assassinio di Kirov, esponente bolscevico, nel 1934, e il fenomeno divenne un pretesto per aumentare il terrore. Le grandi purghe ( il grande terrore ) colpiscono sopratutto coloro che avevano fatto la rivoluzione di ottobre ed è paradossale. La stessa sorte colpisce Trozkij, che era fuggito in Messico e da qui scriveva contro Stalin e contro la sua violenza, viene quindi inviato un sicario in Messico dalla Russia che uccide appunto Trozkij. In occidente si sapeva poco della violenza di Stalin, ma comunque si ignoravano le proporzioni di quanto stava accadendo.