Lo sport nell'antica Grecia - istitutoagrariosartor.gov.it · /r vsruw qhoo¶dqwlfd *uhfld gdo...

5
Lo sport nell’antica Grecia (dal libro digitale ‘Dialogo tra passato e presente’ , La Nuova Italia, vol.1) Le Olimpiadi di ieri e di oggi A distanza di più di duemila anni le Olimpiadi continuano ad appassionare e coinvolgere un ampio pubblico in tutto il mondo. Sull’onda dell’entusiasmo che seguì il ritrovamento del sito di Olimpia, lo storico francese Pierre de Frédy, barone di Coubertin, decise di riportare alla luce anche gli antichi giochi. Così a partire dal 1896 le Olimpiadi si sono tenute ogni quattro anni (eccetto le parentesi belliche) nelle principali città dei diversi continenti. Atleta vincitore della medaglia d’oro. Atleta vincitore della medaglia d’oro. Gli atleti e le discipline Alle antiche Olimpiadi potevano partecipare solo i cittadini greci maschi liberi: niente donne, schiavi, barbari, omicidi o sacrileghi. Si gareggiava nudi e per questo motivo, dopo le competizioni o gli allenamenti, per rimuovere lo strato di sudore e polvere, gli atleti utilizzavano un raschietto di metallo, chiamato strigile. Le principali competizioni in cui gli atleti si affrontavano erano: la corsa (di velocità e di resistenza); la lotta, il pugilato e il pancrazio; il pentathlon. Atleta raffigurato nell’atto di togliersi l’olio dal corpo mediante uno strigile; coppa attica a figure rosse, 480 a.C.

Transcript of Lo sport nell'antica Grecia - istitutoagrariosartor.gov.it · /r vsruw qhoo¶dqwlfd *uhfld gdo...

Lo sport nell’antica Grecia (dal libro digitale ‘Dialogo tra passato e presente’, La Nuova Italia, vol.1)

Le Olimpiadi di ieri e di oggi

A distanza di più di duemila anni le Olimpiadi continuano ad appassionare e coinvolgere un ampio pubblico in tutto il mondo. Sull’onda dell’entusiasmo che seguì il ritrovamento del sito di Olimpia, lo storico francese Pierre de Frédy, barone di Coubertin, decise di riportare alla luce anche gli antichi giochi. Così a partire dal 1896 le Olimpiadi si sono tenute ogni quattro anni (eccetto le parentesi belliche) nelle principali città dei diversi continenti.

Atleta vincitore della medaglia d’oro. Atleta vincitore della medaglia d’oro.

Gli atleti e le discipline

Alle antiche Olimpiadi potevano partecipare solo i cittadini greci maschi liberi: niente donne, schiavi, barbari, omicidi o sacrileghi. Si gareggiava nudi e per questo motivo, dopo le competizioni o gli allenamenti, per rimuovere lo strato di sudore e polvere, gli atleti utilizzavano un raschietto di metallo, chiamato strigile. Le principali competizioni in cui gli atleti si affrontavano erano: la corsa (di velocità e di resistenza); la lotta, il pugilato e il pancrazio; il pentathlon.

Atleta raffigurato nell’atto di togliersi l’olio dal corpo mediante uno strigile;

coppa attica a figure rosse, 480 a.C.

La corsa

La corsa era chiamata stadion dalla lunghezza dell’edificio in cui si svolgeva questa gara (lo stadio, appunto, lungo circa 200 metri); si trattava della prima e più importante gara degli antichi giochi. In seguito vennero aggiunti altri tipi di corsa: il diaylos (lungo 2 stadi), il dolichos (la corsa di resistenza) e l’oplitodromia, la corsa degli armati, che prima di diventare una disciplina sportiva era probabilmente un'attività svolta dai soldati in preparazione della guerra. Ancora oggi la corsa è una delle gare principali delle Olimpiadi moderne e, come nell’antichità, si svolge su diverse distanze: dai 100 metri della velocità ai 42,195 chilometri della maratona.

Particolare di anfora a figure nere

con scena di corsa Velocisti in gara su una moderna pista

di atletica

Lo stadio

Lo stadio antico aveva una forma rettilinea e ai lati erano presenti gradinate per accogliere gli spettatori. Oggi, lo stadio ha un utilizzo assai più esteso, che va dalle competizioni atletiche alle partite di calcio, a manifestazioni e spettacoli con un grande pubblico.

Rovine dell’antico stadio di Epidauro, risalente al 360 a.C., del quale sono ancora visibili i blocchi di partenza e

parte delle gradinate per gli spettatori

L’Olympic Stadium di Londra, inaugurato nel 2012 in occasione dei Giochi della XXX

Olimpiade

La lotta, il pugilato e il pancrazio

Gli incontri di lotta si svolgevano solitamente in piedi ed erano consentite solo prese nella parte superiore del corpo. Prima delle gare gli atleti si ungevano il corpo con olio d'oliva e poi lo ricoprivano con un sottile strato di polvere; questo permetteva di riscaldare i muscoli e nel contempo rendeva più difficoltose le prese dell’avversario. Il pugilato è una delle discipline più antiche. Si gareggiava con l'uso dei guantoni costituiti da stringhe di pelle intrecciate che coprivano la mano, polso e parte del braccio. L'incontro non aveva interruzioni ma si prolungava fino a che uno dei due contendenti dichiarava apertamente la sconfitta. Il pancrazio (da pan, "tutto" e krates, "forza") era un misto tra lotta e pugilato; erano permesse sia prese con le braccia sia offese con i calci. Tra le discipline olimpiche odierne, oltre il pugilato, vi è la lotta greco-romana, un particolare tipo di lotta che richiama, con poche varianti, quella antica.

Rilievo in marmo con scena di lotta

(Atene, Museo Archeologico) Atleti impegnati in un incontro di lotta

greco-romana

Il penthatlon

Il pentathlon era una gara composta da cinque discipline diverse: la corsa, la lotta, il salto in lungo, il lancio del giavellotto e il lancio del disco. Talvolta il lancio del giavellotto veniva sostituito da un incontro di pugilato. Anche i moderni giochi hanno conservato questa gara ma le discipline che la compongono sono diverse: oltre alla corsa, in comune con l’antico, si hanno il tiro a segno, il nuoto, la scherma e l’equitazione.

Fondo di coppa con le discipline del pentathon

Due atleti durante un incontro di scherma

Il salto in lungo

Il salto in lungo non veniva praticato come disciplina singola ma solo all’interno del pentathlon. Durante il salto gli atleti tenevano in mano gli halteres, dei pesi in pietra o metallo che durante la rincorsa e lo stacco servivano da contrappeso per aumentare lo slancio in avanti. Oggi esistono due diverse tipologie: il salto in lungo e quello triplo, nel quali sono effettuati tre balzi consecutivi dopo la zona di battuta.

Saltatore con halteres, particolare di

coppa attica a figure rosse Atleta in volo durante un salto triplo

Il lancio del giavellotto

Anche il lancio del giavellotto rientrava tra le gare del pentathlon; consisteva nel lancio di un’asta in legno di 2,40 metri. Prima della gara il terreno veniva ammorbidito con un piccone, in modo che l’asta potesse conficcarvisi meglio. Nelle Olimpiadi odierne, il giavellotto è lungo 2,60 metri ed è costruito con i materiali più avanzati, come la fibra di vetro e il carbonio.

Lanciatore di giavellotto, fondo di coppa attica a figure rosse, V

secolo a.C.

Atleta nell’atto di lanciare il giavellotto

Lancio del disco

L’ultima disciplina del pentathlon era il lancio del disco. Il disco, che poteva essere tra 1,5 e 6 chilogrammi, veniva scagliato dopo aver effettuato una torsione completa del corpo con il braccio teso all’indietro. Oggi il discobolo esegue una torsione da fermo, poi inizia a roteare e dopo circa un giro e mezzo lancia il disco.

Discobolo in bronzo, copia romana di un originale greco

Atleta nell’atto di lanciare il giavellotto