Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...

19
La poetica della ‘contiguità stridente’ Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott. Umberto Brunetti

Transcript of Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...

Page 1: Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...

La poetica della ‘contiguità stridente’ Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott. Umberto Brunetti

Page 2: Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...

1923: nasce a Palermo il 4 dicembre 1937: si trasferisce con la famiglia a Roma anni ’40: primi segni della tubercolosi 1945: si laurea con Ettore Lo Gatto con una tesi sulla poesia russa del Novecento 1946: primo soggiorno a Praga, è lettore all’Istituto italiano di cultura. Conosce Ela Hlochová 1948: incarico di Filologia slava a Bologna. Intervento di pneumectomia

Page 3: Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...

1961: incarico di Letteratura russa alla Sapienza 1965: premio Viareggio per Il trucco e l’anima. Degenza presso il sanatorio di Dobríš 1968: inviato dall’«Espresso» a Praga per seguire le sorti della “Primavera” 1972: assume la rubrica teatrale dell’«Espresso» 1973: pubblica Praga magica 1976: pubblica Lo splendido violino verde 1978: muore il 21 aprile per un collasso cardiocircolatorio

Page 4: Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...

La fatica del Ripellino ci consente di allargare straordinariamente il quadro e ci fa conoscere le linee di sviluppo di una lirica che percorre suppergiú, ma con motivi suoi, le tappe della precedente poesia europea.

Eugenio Montale

Page 5: Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...
Page 6: Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...

Ripell ino ricostruì davanti a noi l ’atmosfera dell’avanguardia russa degli Anni Dieci e Venti, unendo allo scrupolo dello studioso l’investimento del suo io di poeta, e inaugurò una saggistica nuova, in cui lo studio documentato diventa prosa creativa. Italo Calvino (in A. M. Ripellino poeta-slavista, Atti del Convegno di Studi, Acireale 9-12 dicembre 1981, a cura di Mario Grasso, in «Lunarionuovo» V, 21-22, 1983, p. 27)

Page 7: Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...
Page 8: Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...

Vorrei che la mia poesia risonasse come un violino, comunque esso si chiami: violon, violìn, viool, hegedü, Geige, housle, skrzypce, skripka. Anche se storto, se guercio, e perciò chagalliano. […] Non c’è divario tra i miei saggi, i miei racconti, le mie liriche: allo stesso modo diramano le loro radici nell’humus del teatro, della finzione pittorica, allo stesso modo ricorrono alle duplicazioni e ai camuffamenti. […] Al sottovoce, al sommesso, al da camera di altri poeti contrappongo un ardente ordito fonetico, agganci ed incastri di suoni, l’attività dei bisticci, delle omofonie, l’arroganza della Paronomasia. (Di me, delle mie sinfoniette, 1975)

Page 9: Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...

A. M. Ripellino, Lo splendido violino verde, Einaudi, Torino 1976 52. Lei è poeta? Allora non è scrittore. Ma se è critico, come può esser poeta? E se è poeta, sarà pure astròlogo e gran bevitore. Ma soprattutto non stia sempre in mezzo come il perro dell’ortolano. 5 Chissà che guadagni. Si affretti a comprare un bel pezzo di terra sul lago di Nemi o a Bracciano. Grato dei giudiziosi consigli, signora, 10 le invierò una grassoccia scatola di cotognate, tutta piena dei miei mortaretti, delle mie cigolanti ferrovie di fonemi, delle mie impèrvie ballate, gli stracci di cenere 15 dei miei pagliacci Malello e Malora, insomma, signora, un brandello della mia pena.

Page 10: Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...

72. Darling, lo so, il mio continuo lamento ti attedia, questa eterna altalena tra ebbrezza e malore. Il mio rammarico è forse volontà di commedia. Grande è la buffoneria del dolore.

Page 11: Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...

«Invece di fermarsi nel buio del dolore, attraversarlo con slancio, per entrare nella luce della risata. […] Trasformare i funerali in cortei mascherati, predisposti e guidati da un umorista che sappia sfruttare tutto il grottesco del dolore». (Palazzeschi, Il controdolore, p. 251) «la vita è una molto triste buffoneria» (Pirandello)

Page 12: Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...

Oskar Schlemmer, Paracelsus (1923)

Page 13: Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...

53. Il dottor Paracelso con nera zàzzera sulla capoccia di pera, quel negromante, quel lavaceci, quel dritto, che lei conosce, Lorenzo, mi chiama pillacchera, chiacchiera, povero guitto. 5 È vero, io sono, come suol dirsi, una sàgoma, un fantasma afflosciato dalla rancura del vento, una tremula fiamma di fili di fieno, un’arancia spremuta, un agrume che a stento tiene insieme i suoi labili spicchi. 10 Eppure, Lorenzo, talvolta mi pare di essere un rabbi che accorcia la lontananza, un uccellatore piú destro di Papageno, un arcobaleno, un incendio che danza, un taumaturgo che fa strabiliare, 15 rimando cricchi con tambernicchi.

Page 14: Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...

Palazzeschi, L’incendiario

Anch’io sai, sono un incendiario, un povero incendiario che non può bruciare, e sono come te in prigione. Sono un poeta che ti rende omaggio, da povero incendiario mancato, incendiario da poesia. Ogni verso che scrivo è un incendio. Oh! Tu vedessi quando scrivo! Mi par di vederle le fiamme, e sento le vampe, bollenti carezze al mio viso. […] Nel segreto delle mie stanze passeggio vestito di rosso, e mi guardo in un vecchio specchio, pieno di ebbrezza, come fossi una fiamma, una povera fiamma che aspetta.... il tuo riflesso! Inferno, XXXII S’io avessi le rime aspre e chiocce, come si converrebbe al tristo buco sovra ’l qual pontan tutte l’altre rocce, 3 io premerei di mio concetto il suco più pienamente; ma perch’io non l’abbo, non sanza tema a dicer mi conduco; 6

Page 15: Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...

[…] Per ch’io mi volsi, e vidimi davante e sotto i piedi un lago che per gelo avea di vetro e non d’acqua sembiante. 24 Non fece al corso suo sì grosso velo di verno la Danòia in Osterlicchi, né Tanai là sotto ’l freddo cielo, 27 com’era quivi; che se Tambernicchi vi fosse sù caduto, o Pietrapana, non avria pur da l’orlo fatto cricchi. 30 Marino, Murtoleide, XXXIII, vv. 9-11 È del poeta il fin la meraviglia (parlo de l’eccellente e non del goffo): chi non sa far stupir, vada alla striglia!

Page 16: Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...

�echov, Il giardino dei ciliegi regia di Giorgio Strehler, 1974

Page 17: Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...

�echov, Il giardino dei ciliegi regia di Giorgio Strehler, 1974

Page 18: Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...

71. Come una calda Siberia, il giardino Strehler luccicava di candidi veli fluttuanti, di stelle di neve, di bianche tarlatane di lutto. Tornando ubriaco da un festino nuziale, un violinista ebreo inseriva in quel bianco 5 una tremula striscia di malinconico azzurro. Ero a Jalta, appoggiato a un fanale. Ero afflitto da troppi presagi, ero stanco. Il giardino infuriava e ballava, superbo di tanto biancore, 10 una frivola e lugubre sua contraddanza. «Vieni in teatro» mi diceva l’aiuto dell’aiuto del viceregista, un asceta bleso e con occhialino e con guanti di burro: «Ora fra i tronchi di Strehler passerà un treno allegro, 15 minuscolo come l’infanzia. Ti dipingeremo un accento circonflesso sul ceffo. Sarai uno sgargiante ciliegio che muore. E dopo la recita tutti a casa di Čèchov». 20

Page 19: Lo splendido violino verde di A. M. Ripellino Dott ...

Io voglio realizzare un impasto tra cultura europea e cultura italiana sfruttando la parola italiana antica o desueta in senso moderno, mediante (ad esempio) il contatto di fonèmi di diversa provenienza. Il fonèma straniero o ‘esotico’ riscatta così per contiguità la parola italiana, e il rinnovamento del lessico va visto nel mio caso come prodotto attivo di questa poetica della contiguità stridente

La “contiguità stridente”