LO SAPEVI CHE PUOI VERSARE IL PREMIO DI … 7... · Se il bisogno da proteggere è quello di non...

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1 Novembre 2018 Il welfare aziendale è oggi un elemento della retribuzione sempre più presente all’interno delle aziende. Gli incentivi di natura fiscale introdotti con la Legge di stabilità 2016 hanno spinto molte imprese ad offrire ai propri dipendenti dei piani di welfare alternativi al premio di produttività in busta paga. Il vantaggio è reciproco: sia il datore che il lavoratore han- no infatti una tassazione agevolata che determina, a parità di costi, maggiori risorse. In questo contesto, il fondo pensione è uno degli strumenti che più di altri ha avuto agevolazioni. Infatti, dal 2017 il premio di risultato (o di produttività) previsto per il lavora- tore, regolamentato da apposti accordi sindacali che ne fissino i criteri, può essere versato a Fondaereo ed è com- pletamente detassato. Il lavoratore può scegliere di convertire il premio di produt- tività (in tutto o in parte) in contribuzione al fondo pensione (o al fondo sanitario), in tal caso gli importi relativi: Non sono soggetti a imposta sostitutiva del 10%; Non concorrono a formare reddito da lavoro anche nel caso in cui sforino il plafond di deducibilità di 5164,57 euro; Non vengono tassati neanche in fase di prestazione. FACCIAMO UN ESEMPIO L’esempio che segue mostra la convenienza fiscale dal punto di vista del datore di lavoro e del lavoratore in merito all’erogazione del premio di € 3.000 in busta paga, usu- fruendo del regime di tassazione agevolata, o in un fondo pensione, come contribuzione aggiuntiva e godendo della deducibilità fiscale. Il premio e gli eventuali costi aggiuntivi sono deducibili ai fini Ires (24% nel 2017). Se il premio è versato in busta paga, il lavoratore subirà trattenute pari alla contribuzione Inps a suo carico (9,19%) e all’imposizione fiscale (agevolata fino a 3.000 euro, or- dinaria oltre). Se invece il premio è versato al fondo pensione si imma- gina una esenzione totale per il lavoratore fino al plafond di 3.000 euro. LO SAPEVI CHE PUOI VERSARE IL PREMIO DI PRODUTTIVITÀ A FONDAEREO? LO SAPEVI CHE QUEI CONTRIBUTI NON SONO MAI TASSATI? LEGGI PER SAPERE COME FARE! Il regime fiscale agevolato dei premi di produ- zione riguarda tutti i lavoratori dipendenti del settore privato. Ulteriore requisito per l’applicazione del regime agevolato è che il beneficiario abbia percepito, nell’anno precedente a quello di percezione dei premi di produttività, un reddito di lavoro dipen- dente di importo non superiore a 80.000 euro. Il premio gode dei vantaggi fiscali previsti nei limiti di 3.000 euro, innalzato a 4.000 euro per premi regolati da accordi stipulati fino al 24 aprile del 2017. I limiti di reddito e di importo per godere dell’agevolazione sul premio di produttività Si considera un lavoratore con una retribuzione annua lor- da pari a 25.000 euro. PREMIO DI 3000 €- CONVERSIONE IN BUSTA PAGA O VERSAMENTO NEL FONDO PENSIONE Busta paga Fondo pensione Costo netto azienda € 2.971 € 2.508 di cui: costo lavoro* € 909 € 300 risparmio Ires -€ 938 -€ 792 premio lordo per il lavoratore € 3.000 € 3.000 Contributi Inps c/o lavoratore -€ 276 € 0 Irpef € 0 € 0 Imposta sostitutiva 10% -€ 272 € 0 Netto in busta** € 2.452 € 0 Prestazione netta futura fondo pensione € 0 € 3.000 * In attesa di pronunciamento Inps, in via prudenziale si imposta un contributo di solidarietà per tutto il premio versato al fondo pensione ** In caso di premio in busta paga è previsto anche un aumento del montante contributivo di primo pilastro (grazie contribuzione 33%) che comporterà un aumento della pensione netta di circa € 46 all’anno

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1Novembre 2018

Il welfare aziendale è oggi un elemento della retribuzione sempre più presente all’interno delle aziende. Gli incentivi di natura fiscale introdotti con la Legge di stabilità 2016 hanno spinto molte imprese ad offrire ai propri dipendenti dei piani di welfare alternativi al premio di produttività in busta paga. Il vantaggio è reciproco: sia il datore che il lavoratore han-no infatti una tassazione agevolata che determina, a parità di costi, maggiori risorse. In questo contesto, il fondo pensione è uno degli strumenti che più di altri ha avuto agevolazioni. Infatti, dal 2017 il premio di risultato (o di produttività) previsto per il lavora-tore, regolamentato da apposti accordi sindacali che ne fissino i criteri, può essere versato a Fondaereo ed è com-pletamente detassato.

Il lavoratore può scegliere di convertire il premio di produt-tività (in tutto o in parte) in contribuzione al fondo pensione (o al fondo sanitario), in tal caso gli importi relativi:

Non sono soggetti a imposta sostitutiva del 10%; Non concorrono a formare reddito da lavoro anche nel

caso in cui sforino il plafond di deducibilità di 5164,57 euro; Non vengono tassati neanche in fase di prestazione.

FACCIAMO UN ESEMPIO

L’esempio che segue mostra la convenienza fiscale dal punto di vista del datore di lavoro e del lavoratore in merito all’erogazione del premio di € 3.000 in busta paga, usu-fruendo del regime di tassazione agevolata, o in un fondo pensione, come contribuzione aggiuntiva e godendo della deducibilità fiscale.

Il premio e gli eventuali costi aggiuntivi sono deducibili ai fini Ires (24% nel 2017).Se il premio è versato in busta paga, il lavoratore subirà trattenute pari alla contribuzione Inps a suo carico (9,19%) e all’imposizione fiscale (agevolata fino a 3.000 euro, or-dinaria oltre).Se invece il premio è versato al fondo pensione si imma-gina una esenzione totale per il lavoratore fino al plafond di 3.000 euro.

LO SAPEVI CHE PUOI VERSARE IL PREMIO DI PRODUTTIVITÀ A FONDAEREO? LO SAPEVI CHE QUEI CONTRIBUTI NON SONO MAI TASSATI? LEGGI PER SAPERE COME FARE!

Il regime fiscale agevolato dei premi di produ-zione riguarda tutti i lavoratori dipendenti del settore privato.

Ulteriore requisito per l’applicazione del regime agevolato è che il beneficiario abbia percepito, nell’anno precedente a quello di percezione dei premi di produttività, un reddito di lavoro dipen-dente di importo non superiore a 80.000 euro.

Il premio gode dei vantaggi fiscali previsti nei limiti di 3.000 euro, innalzato a 4.000 euro per premi regolati da accordi stipulati fino al 24 aprile del 2017.

I limiti di reddito e di importo per godere dell’agevolazione sul premio di produttività

Si considera un lavoratore con una retribuzione annua lor-da pari a 25.000 euro.

PREMIO DI 3000 €- CONVERSIONE IN BUSTA PAGA O VERSAMENTO NEL FONDO PENSIONE

Busta paga

Fondo pensione

Costo netto azienda € 2.971 € 2.508di cui: costo lavoro* € 909 € 300risparmio Ires -€ 938 -€ 792premio lordo per il lavoratore € 3.000 € 3.000Contributi Inps c/o lavoratore -€ 276 € 0Irpef € 0 € 0Imposta sostitutiva 10% -€ 272 € 0Netto in busta** € 2.452 € 0Prestazione netta futura fondo pensione

€ 0 € 3.000

* In attesa di pronunciamento Inps, in via prudenziale si imposta uncontributo di solidarietà per tutto il premio versato al fondo pensione

** In caso di premio in busta paga è previsto anche un aumento del montante contributivo di primo pilastro (grazie contribuzione 33%) che comporterà un aumento della pensione netta di circa € 46 all’anno

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2 Novembre 2018

Devi verificare presso il tuo datore di lavoro la possibi-lità di fruire del premio di produttività e in caso di esito

positivo comunicare in forma scritta la decisione di ver-sarlo a Fondaereo.

COSA DEVI FARE PER POTER VERSARE IL PREMIO DI PRODUTTIVITA’ A FONDAREO

Fondaereo nasce per dare al lavoratore la possibilità di integrare la pensione pubblica con una rendita erogata grazie a quanto accumulato nel fondo pensione durante gli anni di lavoro.

Per rendere effettiva questa possibilità, Fondaereo ha sottoscritto una convenzione per l’erogazione delle ren-dite con due distinti soggetti: UnipolSAI Assicurazioni Spa e Generali Italia Spa.

Gli associati a Fondaereo, al momento del pensiona-mento, possono scegliere la rendita che ritengono più adatta alle proprie effettive esigenze fra le seguenti:

COME SCEGLIERE IL TIPO DI RENDITAPer orientarsi nella scelta del tipo di rendita è necessario considerare che, in termini generali, il valore della rendita dipende dall’età e dal sesso del soggetto che la richiede nonché dal tasso tecnico scelto, cioè dal rendimento anti-cipato dalla compagnia di assicurazione.

A parità di capitale trasforma-to e di età, un uomo riceverà una somma maggiore di una donna data la diversa aspet-tativa di vita.

A parità di ogni altra condizio-ne, la rendita con tasso tecni-co basso parte da un livello più basso rispetto ad una rendita con tasso tecnico alto, perché la compagnia di assicurazio-ne, nel primo caso, non anti-cipa alcun rendimento futuro.

Tuttavia, col passare del tempo, la rendita con tasso tecni-co basso cresce di più rispetto alla rendita con tasso tec-nico alto perché in quest’ultimo il rendimento che era stato anticipato dall’assicurazione viene detratto dal rendimento della rendita. Per questo motivo, ad es. dopo alcuni anni di pagamento, l’importo della rendita con tasso tecnico bas-so diventa più elevato dell’importo della rendita con tasso tecnico alto.

A parità di ogni altra condizione, la rendita semplice senza reversibilità è di importo più elevato rispetto a tutti gli altri

Rendita vitalizia immediata rivalutabile semplice (senza reversibilità)

Rendita vitalizia immediata rivalutabile reversibile

Rendita vitalizia immediata rivalutabile certa per 5 o 10 anni e poi vitalizia (senza reversibilità)

Rendita vitalizia immediata annua rivalutabile con contro assicurazione per la restituzione del montan-te residuale

Rendita immediata annua rivalutabile con maggiora-zione per perdita di autosufficienza (copertura Long Term Care)

LA RENDITA PER TE! GUIDA ALLA SCELTA TRA LE DIVERSE OPZIONI DI RENDITA DI FONDAEREO

DOVE DESTINARE IL PREMIO DI PRODUTTIVITA’?

FONDAEREO

BUSTA PAGA

€0 €500 €1.000 €2.000 €3.000€1.500 €2.500 €3.500

€2.452

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Per ulteriori informazioni e assistenza, contattaci!

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Cosa vuol dire “Tasso Tecnico”?Il tasso tecnico è il tasso minimo di rendimento che viene garantito in via antici-pata al lavoratore. Maggio-re è il tasso tecnico previsto più alta sarà la prima rata di rendita e minore la sua rivalutazione nel tempo (si beneficia in anticipo di ren-dimenti futuri).

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3Novembre 2018

LE TIPOLOGIE DI RENDITERendita vitalizia immediata rivalutabile semplice (senza reversibilità): è la rendita che viene pagata al pensionato finché è in vita. Il pagamento della rendita termina al momento del decesso del pensionato. Non è prevista alcuna reversibilità a favore di soggetti diver-si dal pensionato.

Rendita vitalizia immediata rivalutabile certa per 5 o 10 anni e poi vitalizia (senza reversibilità): è larendita che viene pagata per un periodo minimo di 5 o10 anni anche se nel frattempo sopravviene il deces-so del pensionato. Se il pensionato vive anche dopo iprimi cinque anni gli viene comunque pagata la renditavitalizia. Non è prevista alcuna reversibilità a favore disoggetti diversi dal pensionato.Rendita vitalizia immediata rivalutabile reversibile:è la rendita che viene pagata al pensionato finché è invita e, dopo il suo decesso, al beneficiario da lui de-signato se ancora in vita. Il pagamento della renditatermina con il decesso del beneficiario.

Rendita vitalizia immediata annua rivalutabile con controassicurazione per la restituzione del montan-te residuale: è la rendita che prevede un pagamento immediato al pensionato finché in vita ma garantisce la restituzione, ai beneficiari indicati dal pensionato, del capitale che rimane dopo il decesso del pensionato.

Rendita immediata annua rivalutabile con maggio-razione per perdita di autosufficienza (copertura Long Term Care): è la rendita che prevede il paga-mento immediato al pensionato ma garantisce, nel caso in cui nel corso del suo godimento il pensionato diventi non autosufficiente per il compimento degli atti quotidiani di vita (alzarsi, vestirsi, lavarsi, magiare da solo eccetera) una maggiorazione della rendita iniziale fino al limite massimo del suo raddoppio secondo le condizioni stabilite nel contratto. E’ possibile chiedere, in luogo della rendita vitalizia semplice, la rendita re-versibile ovvero la rendita non reversibile ma certa per 5 o 10 anni: anche in questi casi vale la maggiorazione della rendita base per il caso in cui sopraggiunga uno stato di non autosufficienza.

tipi di rendita perché non considera altri fattori aleatori che non siano il sesso e l’età del richiedente.Più in generale occorre considerare che ogni scelta di rendita diversa dalla rendita semplice senza reversibilità determina una riduzione del suo importo: di conseguen-za, la scelta del tipo di rendita deve essere fatta tenendo presente due fattori:

1. il bisogno che si intende soddisfare con la rendita2. e il “costo” necessario per soddisfare tale biso-

gno, intendendo per costo la riduzione dell’ importo della rendita (rispetto al caso della rendita semplice) che si è disposti a sopportare per proteggere un biso-gno più articolato.

Ad esempio, qualora si desiderasse tutelare un’altra per-sona (coniuge, convivente, parente, etc.) in modo tale che in caso di decesso prematuro essa possa continuare a ri-cevere la pensione (tutta o in parte), è necessario sceglie-re una rendita reversibile. In questo caso dopo il decesso del pensionato, il soggetto indicato come beneficiario del-la reversibilità continua a ricevere la rendita fino a quando rimarrà in vita.Il beneficiario della reversibilità viene scelto al momento della richiesta della prestazione e non può più essere mo-dificato.

L’importo della rendita reversibile dipende:

a) dall’età del beneficiario designato: se si indica comebeneficiario, ad esempio, un figlio minorenne, l’importodella rendita sarà rapportato anche alla aspettativa divita del minorenne;

b) dal sesso del beneficiario designato in ragione della diversa aspettativa di vita dei maschi rispetto allefemmine;

c) percentuale di reversibilità richiesta.

Qualora il bisogno da proteggere sia quello di garantir-si comunque una rendita per almeno un certo numero di anni si può far ricorso alla rendita certa per 5 o 10 anni e poi vitalizia.Infatti nel caso della rendita certa per 5 o 10 anni e poi vi-talizia il pagamento della rendita verrà comunque effettua-to per i primi 5 o 10 anni a prescindere dalla circostanza che il pensionato, in quel periodo, sia ancora in vita. Se il bisogno da proteggere è quello di non lasciare al beneficiario designato una rendita ma un capitale, si può far ricorso alla rendita controassicurata che prevede la re-stituzione del montante residuo.

Più in dettaglio:

a) finché il pensionato è in vita, gli viene pagata la renditavitalizia;

b) al momento del decesso del pensionato ai beneficiari designati viene pagata una somma equivalente almontante residuo.

A differenza di quanto accade nella rendita reversibile, i beneficiari designati possono essere modificati anche dopo l’inizio del pagamento della prestazione.L’ultimo tipo di rendita predisposta è la rendita con mag-giorazione per il caso di non autosufficienza (LTC). Chi sceglie questo tipo di rendita decide di tutelare sé stes-so contro il rischio di diventare non autosufficiente. Se ciò succede l’importo della rendita viene maggiorato al fine di consentire una maggiore capacità di spesa per la cura del-la persona. La perdita dell’autosufficienza è definita come l’incapacità a svolgere autonomamente almeno 4 atti ele-mentari della vita quotidiana su 6.

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4 Novembre 2018

LE ATTIVITÀ ELEMENTARI DELLA VITA QUOTIDIANA

Farsi il bagno (capacità di lavarsi da soli in doccia o vasca da bagno),

Vestirsi e svestirsi (capacità di indossare e togliersi correttamente gli abiti e le eventuali apparecchiature o arti artificiali),Mobilità (capacità di alzarsi dalla sedia o dal letto e di muoversi),

Nutrirsi (bere e mangiare - capacità di consumare bevande e cibo, già cucinato e reso disponibile);

Continenza (capacità di controllare le funzioni della vescica e quelle intestinali, eventualmente adoperando autonomamente indumenti protettivi o appropriate apparecchiature chirurgiche in modo da mantenere un ragionevole livello di igiene personale del corpo);

Igiene del corpo (capacità di andare in bagno, salire e scendere dalla toilette e capacità di lavarsi autonoma-mente in modo da mantenere un ragionevole livello di igiene personale del corpo).

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Tipologia Quando cessa il pagamento della pensione?

Aspetti particolari della prestazione

Altri beneficiari A chi è adatta? Quanto costa?

RenditaSemplice Alla morte del socio Nessuno Nessuno

A chi non ha altri soggetti da tutelare e vuole massimiz-zare l’entità della prestazione

Garantisce l’importo più elevato rispetto alle altre tipologie

Rendita Reversibile

Alla morte del be-neficiario, qualora sia sopravvissuto al socio, altrimenti alla morte del socio

In caso di rever-sibilità, la misura è quella scelta al momento della richiesta della prestazione

Uno indicato al momento della richiesta e non più modificabile

A chi vuole tutelare un soggetto debole dal punto di vista del reddito pensio-nistico

Può ridurre molto l’importo della rendita secondo le caratteristiche del reversionario e l’ali-quota di reversibilità

RenditaCerta 5/10 anni

Alla morte del socio o dopo 5/10 anni se il socio muore prima di tale periodo

Se il socio muore prima che siano passati 5/10 anni, la pensione viene pagata ai benefi-ciari

Uno o più di uno indicati al momento della prestazione, successivamente modificabile.

A chi vuole proteg-gere un soggetto debole dal punto di vista reddituale per un periodo di tempo limitato

Riduce molto poco l’entità della rendita

Renditacontroassicurata Alla morte del socio

Al momento del decesso viene ver-sato ai beneficiari il capitale residuo, anche sotto forma di pagamento periodico

A chi teme che la rendita non sia conveniente, poiché in caso di morte prematura non rimane nulla per eventuali bene-ficiari

Riduce in una mi-sura variabile l’entità della prestazione

Rendita LTC Alla morte del socio

In caso di perdita dell’autosufficien-za l’importo della pensione viene raddoppiato

Nessuno

A chi vuole garan-tirsi un maggiore reddito, qualora sia costretto a forme di assistenza in caso di non autosuffi-cienza

Riduce in una misu-ra variabile l’entità della prestazione

TABELLA RIASSUNTIVA DELLE RENDITE OFFERTE