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Mensile - Poste Italiane Spa - Sped. in a.p. 70% - D.C.B. - UD - Direttore responsabile BRUNO RAZZA GEOMETRA dimensione 03 2011 Organo ufficiale del Comitato Regionale dei collegi dei Geometri e Geometri laureati del Friuli Venezia Giulia

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Mensile - Poste Italiane Spa - Sped. in a.p. 70% - d.c.b. - ud - direttore responsabile bRuNO RAZZA

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032011

Organo ufficiale del

comitato Regionale

dei collegi

dei Geometri e

Geometri laureati del

Friuli Venezia Giulia

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Tel. e Fax 0432 26470

Cell. 348 3133069

www.servizidipulizieiurigiulia.it | [email protected]

SIETE PIU' SICURI CONGIULIA IURI

PULIZIE CONDOMINIALI?PULIZIE DEGLI UFFICI?

Via Caccia 77/d - 33100 UDINE

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Indice

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4 EditorialE Il futuro dei Geometri si concretizza con gli ITS di Bruno Razza

8 ForMaZioNE Nuovi percorsi di studio per l'accesso alla professione di Geometra di Elio Miani

14 L’esperienza degli studenti di Antonio Tieghi

20 EdiliZia “Casa al sole”: perché loro…sono come noi di Iacopo Chiaruttini

23 CoNCiliaZioNE Formazione dei “mediatori” professionisti per la conciliazione di Renzo Fioritti

30 PrEVidENZa In discussione ed in approvazione significative novità per la previdenza di Tiziano Fior

32 attiVità dEl CollEgio di goriZia “Bepi” Sera lascia la Presidenza del Collegio di Mauro Sera

38 attiVità dEl CollEgio di PordENoNE Un anno di impegno nella formazione di Michele Marangoni

42 attiVità dEl CollEgio di triEStE Il collegio come punto d’incontro di Luca Passador

44 attiVità dEl CollEgio di UdiNE Convocazione dell' Associazione e del Collegio dei geometri e geometri laureati della provincia di Udine

Tel. e Fax 0432 26470

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Il futuro dei Geometri si concretizza con gli ITSla categoria non può ignorare la riforma scolastica e deve impegnarsi nell’istituzione e nel consolidamento delle nuove scuole speciali di tecnologia

di Bruno razza

Il direttore di DGBruno Razza

Editoriale

In occasione dell’incontro regionale

sull’estimo, tenutasi a Monfalcone

due mesi fa, i Consigli dei Collegi del-

la nostra regione, hanno incontrato il

Presidente del Consiglio Nazionale

Fausto Savoldi ed il Consigliere Giu-

liano Villi, il quale nell’ambito delle at-

tività del CNG, segue le procedure e

le iniziative relative all’attivazione dei

Corsi ITS.

L’incontro era proprio finalizzato ad il-

lustrare ai dirigenti locali della nostra

categoria, la necessità di attivarsi per

cercare di organizzare anche qui un

apposito corso ITS, dedicato alla for-

mazione dei Geometri.

Come noto, la riforma scolastica, ha

definitivamente cancellato la scuola

media superiore come formatrice di-

retta del mondo professionale, in altre

parole, è definitivamente tramonta-

ta la presenza di un tempo, in ogni

provincia del territorio nazionale, degli

istituti scolastici per Geometri, per Ra-

gionieri, per Periti, ecc..

La scuola media superiore, d’ora in poi

sarà mirata ad espletare una qualifica-

ta formazione di base degli studenti,

culturalmente più elevata e più al pas-

so con i tempi moderni, colmando

quel “gap” culturale da tutti noi de-

nunciato e constatato in più occasioni

e nello specifico, anche in occasione

degli esami di abilitazione.

Questi studenti poi, così formati, se

vorranno intraprendere un’attività la-

vorativa nelle varie discipline previste

dai nostri ordinamenti professionali,

dovranno obbligatoriamente specia-

lizzarsi e formarsi puntualmente, con

la pratica professionale, con la laurea

triennale o con i corsi ITS.

Quindi non ci si potrà fregiarsi del tito-

lo di Geometra alla fine del quinquen-

nio della scuola media superiore come

un tempo, ma soltanto dopo aver su-

perato l’esame di abilitazione alla pro-

fessione e con l’apposita iscrizione

all’Albo.

Per consentire ai nostri giovani di poter

aspirare a questo obiettivo, è natural-

mente indispensabile che la categoria

sappia essere da un lato appetibile ed

interessante per coloro che volessero

diventare Geometri e dall’altro, sia in

grado di contribuire alla concretizzazio-

ne dei nuovi percorsi scolastici neces-

sari, che vanno completamente scelti

ed inventati.

Del mondo universitario ci siamo già

occupati in passato ed in molte parti

d’Italia, ci si occupa ancora, cercando

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A sinistra: il Consigliere Nazionale

Giuliano Villisotto:

il Presidente Fausto Savoldi

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di influire sui corsi di laurea suggeren-

do e spingendo il mondo accademico

verso una programmazione mirata,

verso gli argomenti e le attività proprie

della nostra attività, anche con inter-

venti economici significativi.

Purtroppo a tutt’oggi, tanto impegno

non ha prodotto risultati significati-

vi, stante la possibilità per i laureati

triennali, di iscriversi indifferentemen-

te al nostro Albo ed a quello delle se-

zioni B dei laureati.

Oggi, l’impegno di tutta l’organizza-

zione della categoria, è rivolta ad ap-

profittare dell’occasione che la riforma

scolastica prevede, anche perché sen-

za questo impegno, si rischia eviden-

temente di subire un irrimediabile calo

delle iscrizioni, proprio per mancanza

dei potenziali iscritti, che porterebbe

a lungo termine, alla scomparsa della

nostra figura professionale.

Quindi il nostro Consiglio Nazionale e

con esso, anche tutti i Collegi Provin-

ciali, debbono guardare con un nuovo

interesse al mondo della scuola e della

formazione, senza lasciare che se ne

occupi soltanto lo stato, il quale fer-

merà il proprio impegno alla cultura di

base.

Il mondo del lavoro, dovrà pensare poi,

al resto e nel nostro settore, il mon-

do del lavoro, siamo noi, deputati a

pensare alla nostra attività attuale ed

a quella dei nostri eredi e successori

nel futuro prossimo.

La nostra nuova sfida quindi riguarda

la modifica dell’attività del praticanta-

to, la capacità di incidere nel mondo

accademico ed universitario, ma so-

prattutto, la nostra determinazione

nel puntare decisamente verso gli ITS

(Istituti Tecnici Superiori), scuole supe-

riori speciali di tecnologia.

Possiamo pensare a Corsi specialisti-

ci e qualificanti nelle varie discipline

di nostro interesse, che vanno creati,

costruiti e mantenuti in accordo con le

istituzioni locali e regionali, nel nostro

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interesse e degli attuali Istituti Tecnici.

Questi nuovi Istituti dunque, vanno

inventati e creati dal nulla, sulla spin-

ta del mondo del lavoro, per riuscire

a determinare un post secondario che

migliori l’occupatibilità dei giovani, ga-

rantendo la costante integrazione tra

scuola, imprese ed opportunità lavo-

rative. E’ indispensabile pertanto, che

la nostra categoria viva da protagoni-

sta l’attivazione di questi ITS in ogni

ambito locale possibile, intervenendo

in prima persona, partecipando ai co-

mitati scientifici e di scopo previsti,

cercando e stimolando l’apporto del

mondo scolastico ed universitario,

unito a quello dell’ambiente industria-

le e dei possibili sponsor, interessati

alla formzione di Geometri.

Non si tratta certamente di un impe-

gno facile, ma doveroso per tutti i no-

stri dirigenti di categoria ad ogni livello.

C’è ancora spazio per progettare il

futuro delle nuove generazioni di Ge-

ometri, ma il nostro impegno deve

essere convinto e determinato nella

formazione. A quella dei già iscritti ci

stiamo rivolgendo ormai con grande

convinzione da tempo, a quella dei

futuri iscritti, dobbiamo imparare a de-

dicarci, da subito e con lo stesso im-

pegno, anzi anche con qualcosa di più.

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Nuovi percorsi di studio per l'accesso alla professione di GeometraSi stanno valutando anche nella nostra realtà, le opportunità per attivare un apposito corso di istruzione tecnica Superiore

di Elio Miani

Formazione

Elio Miani

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La professione del Geometra libero

professionista si è sempre confrontata

con il continuo mutare della lgislazione

di riferimento ed oggi, si confronta an-

che con la riforma scolastica cosiddet-

ta “Gelmini”, dal nome del Ministro che

l’ha condotta in porto.

La riforma scolastica contiene molte no-

vità anche per noi, e di sicuro se ne sono

accorti i genitori con i figli che quest'an-

no si sono iscritti alle scuole medie su-

periori.

E' noto che, con l'anno scolastico

2010/2011, non esiste più l'Istituto Tec-

nico per Geometri, bensì l'Istituto Tec-

nico settore tecnologico con indirizzo

Costruzioni Ambiente e Territorio che, al

completamento dei cinque anni di stu-

dio, licenzierà non più “Geometri” co-

me eravamo tutti abituati, ma più ge-

nericamente, dei “diplomati”.

L'acquisizione del titolo di Geometra

potrà avvenire solamente con il supe-

ramento dell'esame di stato per l'abili-

tazione all'esercizio della libera profes-

sione e pertanto, la qualifica di “Geome-

tra” si trasforma da “titolo formativo” in

“titolo professionale”, ossia non si ottie-

ne più e soltanto con un percorso scola-

stico, ma con una scelta post scolasti-

ca indirizzata verso un lavoro particola-

re e non generico, che impone necessa-

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riamente ulteriori percorsi qualificanti.

Per l'ammissione all'esame di stato per

l'abilitazione professionale, oltre al pe-

riodo biennale di praticantato o al con-

seguimento della laurea triennale, si af-

fiancherà un nuovo percorso altamente

professionalizzante che è l'Istituto Tec-

nico Superiore.

Si tratta di Corsi Superiori qualificanti, i

cosiddetti “ITS”, che sono stati introdotti

nell’ordinamento scolastico, dal decre-

to del Presidente del Consiglio dei Mi-

nistri del 25 gennaio 2008, pubblicato

sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica

Italiana n. 86 del giorno 11 aprile 2008

e concretizzano percorsi di studio e di

formazione, finalizzati al conseguimen-

to del diploma di tecnico superiore, allo

scopo di rispondere ai fabbisogni forma-

tivi diffusi sul territorio nazionale.

Sono corsi dunque che si possono or-

ganizzare localmente, secondo le esi-

genze del territorio, il quale interviene

attraverso enti, istituzioni, mondo sco-

lastico e produttivo, che debbono met-

tersi assieme con risorse e mezzi, per

contribuire a determinare le figure tec-

niche professionali di cui c’è bisogno.

Per quanto ci riguarda, il nostro Consiglio

Nazionale, unitamente alla nostra Fonda-

zione Geometri Italiani e con l'apporto e

la volontà dei singoli Collegi Provinciali,

sta promuovendo la costituzione degli

Istituti Tecnici Superiori a noi necessari,

attraverso l'istituzione di “fondazioni di

partecipazione” che coinvolgano Enti e

realtà economiche interessate in ambi-

to regionale. Naturalmente non è un’o-

perazione ne facile ne semplice, che si

cerca di realizzare almeno a livello regio-

nale, in quelle aree dove l’impegno del-

le istituzioni e dei Collegi, è più signifi-

cativa rispetto a quella riscontrabile in

altri luoghi.

L'accesso ai percorsi realizzati dagli ITS

potrà avvenire con il possesso del diplo-

ma di istruzione secondaria superiore.

La durata dei corsi è prevista in quattro

semestri, per un totale di 1.800/2.000

ore e le aree tecnologiche a cui devono

uniformarsi sono le seguenti:

1. Efficienza energetica;

2. Mobilità sostenibile;

3. Nuove tecnologie della vita;

4. Nuove tecnologie

per il made in Italy;

5. Tecnologie innovative

per i beni e le attività culturali;

6. Tecnologie della informazione e

della comunicazione.

I percorsi degli ITS hanno caratteristiche

organizzative che prevedono tirocini ob-

bligatori, anche all'estero, per almeno

il 30% del monte orario complessivo;

il 50% dei docenti deve provenire dal

mondo del lavoro, con una esperienza

specifica di almeno 5 anni.

I nuovi ordinamenti degli istituti tecni-

ci del settore tecnologico, costituisco-

no il principale riferimento per la defini-

zione degli ordinamenti dei percorsi ITS.

Nel rispetto della competenza della re-

gione in materia di programmazione

dell'offerta formativa, gli ITS possono

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dei giovani e delle loro famiglie ver-

so le professioni tecniche;

• Stabilire organici rapporti con i fondi

interprofessionali per la formazione

continua dei lavoratori, nel rispetto

delle competenze delle parti socia-

li in materia.

Allo scopo di rendere stabile e organi-

ca l'integrazione tra i soggetti formativi,

enti locali e imprese, gli ITS assumono

la configurazione di fondazioni di parte-

cipazione ai sensi dell'articolo 14 e se-

guenti del C.C. I soggetti fondatori degli

ITS, quale standard organizzativo mini-

mo, possono essere i seguenti:

• un istituto di istruzione secondaria

superiore;

• una struttura formativa accredita-

ta dalla Regione per l'alta forma-

zione, ubicata nella provincia sede

della fondazione;

• una impresa del settore produttivo

cui si riferisce l'ITS;

• dipartimento universitario o altro

organismo appartenente al siste-

ma della ricerca scientifica e tec-

nologica ;

• un Ente locale.

essere costituiti solo se previsti dai pia-

ni territoriali regionali.

Gli Istituti Tecnici Superiori operano, sul-

la base di piani triennali, con i seguen-

ti obiettivi:

• Assicurare, con continuità, l'offer-

ta di tecnici superiori a livello post-

secondario in relazione a figure di

tecnico superiore che rispondano

alla domanda proveniente dal mon-

do del lavoro in relazione alle aree

strategiche per lo sviluppo econo-

mico del Paese;

• Sostenere l'integrazione tra i siste-

mi di istruzione, formazione e lavo-

ro, con particolare riferimento ai poli

tecnico professionali di cui all'artico-

lo 13 della Legge 40/07, per diffon-

dere la cultura tecnica e scientifica;

• Sostenere le misure per l'innova-

zione ed il trasferimento tecnolo-

gico alle piccole e medie imprese;

• Diffondere la cultura tecnica e scien-

tifica, promuovere l'orientamento

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di un ITS non è agevole, anche perché

deve prevedere un quantitativo adegua-

to di allievi (sono consigliate tre classi

per anno con 180 allievi complessivi).

Quindi il bacino d’utenza deve essere

significativo e per noi di sicuro regio-

nale, se non addirittura infra-regionale.

Sarà indispensabile coinvolgere sia l'U-

niversità di Udine che quella di Trieste, al

fine di ottenere prima l'inserimento del

nostro ITS nei piani territoriali regiona-

li e poi, il riconoscimento ministeriale.

A livello nazionale risultano, ad oggi, co-

stituiti solo 50 Istituti Tecnici Superiori

nei più svariati settori.

La nostra attività professionale ci ve-

de, pertanto, non più come semplici

spettatori, ma come parte attiva e pro-

motrice del futuro Geometra, sia nella

fase propedeutica all'iscrizione, sia in

quella successiva ove, in qualità di or-

ganizzatori o promotori di eventi, sia-

mo i certificatori della formazione con-

tinua obbligatoria.

L'Istituto Tecnico che promuove la costi-

tuzione della fondazione di partecipazio-

ne, ne costituisce l'ente di riferimento,

ferma restando la distinta ed autonoma

sua soggettività giuridica rispetto all'ITS.

Tutti i soggetti fondatori, contribuisco-

no alla costruzione del patrimonio della

fondazione di partecipazione, anche at-

traverso risorse strumentali.

L'area tecnologica all'interno della quale

collocare un ITS regionale potrebbe es-

sere individuata all'interno di “efficienza

energetica”, con l'ambito di articolazio-

ne ricompreso in “risparmio energetico”.

In ambito locale, il percorso formativo

suggerito, potrebbe prendere in consi-

derazione l'utilizzo del legno nel campo

connesso all'edilizia (costruzioni in bio-

edilizia), negli elementi portanti in legno

lamellare e in ambito ambientale, ove

l'utilizzo di elementi in legno è sempre

più praticato nelle opere di protezione

e consolidamento del terreno.

Il percorso necessario per l'attivazione

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Antonio Tieghi

L’esperienza degli studentiContinuano con successo, gli “stage” degli studenti presso gli studi professionali dei nostri iscrittidi antonio tieghi

Da anni quindi, offre la possibilità agli stu-

denti che lo frequentano di sperimentare

il lavoro attraverso l’esperienza di stage

presso gli studi di Geometri, Ingegneri,

Architetti, nonché presso gli uffici tecnici

di enti pubblici quali Comune, Provincia,

Agenzia del Territorio e Consorzio Celli-

na Meduna.

L’I.T.S.G. “Sandro Pertini” nell’intento di

perseguire l’obiettivo di fornire ai propri

allievi una buona formazione culturale di

base e un elevato standard di competen-

ze nelle discipline professionali, si impe-

gna nell’integrazione delle attività didat-

tiche con significative esperienze in am-

bito professionale.

Formazione

Pubblichiamo qui di seguito con grande piacere, un resoconto della professoressa Silva Spessotto, relativo alle attività di sta-ge professionale realizzato dall'ITSG Sandro Pertini, di Pordeno-ne, con il commento di alcuni studenti che vi hanno partecipato

segue a pag. 16

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ta per il loro futuro, con l’augurio di in-

segnanti e professionisti, che le espe-

rienze fatte sul campo, possano costi-

tuire un valido aiuto.

L’altra allieva di cui proponiamo la

relazione,frequenta attualmente, la clas-

se quarta e grazie allo stage, ha potuto

allargare le proprie conoscenze in cam-

pi di attività che non aveva mai preso in

considerazione, a dimostrazione di quan-

to possano essere ampie le tematiche

professionali che caratterizzano il lavo-

ro del Geometra.

DAVIDE CARUSO

Nel corso del mese di luglio ho ripetuto

per il secondo anno consecutivo, l'espe-

rienza di stage presso lo studio del Ge-

ometra Roberto Feletto di Porcia.

Dopo i primi tempi, necessari per com-

prendere l’organizzazione dello studio e

Anche nello scorso anno scolastico

2009/2010 la partecipazione è stata

numerosa, come confermato dai da-

ti che hanno visto 106 studenti delle

classi terze e quarte, inseriti in varie re-

altà nell’ambito della professione del

Geometra.

A conclusione di ciascuna esperienza,

viene rilasciata un’apposita attestazione

che vale all’allievo come credito formati-

vo per il proprio curriculum scolastico e

testimonia il suo impegno e la sua par-

tecipazione nel proprio percorso di cre-

scita culturale, sociale e professionale.

Si propongono all’attenzione dei lettori

di Dimensione Geometra, le relazioni ap-

positamente redatte, a conclusione del

periodo di stage, di tre dei nostri allie-

vi, due dei quali al momento, frequen-

tano la classe quinta; dunque a breve,

saranno chiamati ad operare una scel-

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MARTA JOGNA PRAT

L'istituto Tecnico Statale per Geometri

“Sandro Pertini”, promuove ogni anno

per gli studenti che frequentano il terzo

e quarto anno del corso di studi , la pos-

sibilità di svolgere nel periodo estivo,

un'attività di stage.

L'obiettivo per questo tipo di esperienza

è quello di introdurre gli studenti nella re-

altà del mondo del lavoro e far sì che pos-

sano confrontarsi con un'organizzazione

gerarchica diversa da quella scolastica.

Da questi stage, si comprende la neces-

sità di rendere conto del proprio opera-

to ad un datore di lavoro e di motivare

il proprio impegno, non per una valuta-

zione scolastica, ma per poter esercita-

re utilmente e proficuamente, una pro-

fessione.

Molto importante è anche il contributo

che lo studente può trarre per orientar-

si nelle scelte che riguardano il proprio

percorso formativo, osservando e col-

laborando con varie figure professiona-

li, nell'adempimento delle loro mansio-

ni lavorative.

Personalmente, ho potuto partecipare a

questa iniziativa proposta dalla professo-

ressa Spessotto, nell'estate 2009 presso

Italtecne, studio di progettazione, e nel

2010, presso lo studio SET società di in-

gegneria di Pordenone in cui lavorano di-

verse figure professionali.

Questa esperienza diversificata mi ha

permesso di poter fare dei confronti ed

analizzare le peculiarità dei due studi tec-

nici, rilevando così, l'espressione del-

la personalità artistica nel primo e l'atti-

nenza a rigidi e scrupolosi procedimen-

ti nel secondo.

Al termine del l 'anno scolast ico

2009/2010, ho svolto lo stage presso la

società pordenonese SET, dal 15 giugno

prendere visione degli elaborati e delle

strutture presenti, ho iniziato ad usare il

programma Autocad3D, che si è dimo-

strato per me fondamentale nell’acqui-

sire un’utile esperienza, visto che non

avevo partecipato a corsi promossi dalla

scuola in orario extracurricolare.

Particolarmente interessanti si sono poi

rivelate le visite agli uffici dell’Agenzia del

Territorio di Pordenone. Qui sono stato

seguito dal Geometra Feletto e grazie

alle sue indicazioni, ho affrontato le mie

prime visure ipotecarie e catastali allo

scopo di accertare la condizione giuridi-

ca ed il valore di un immobile; così con

il supporto delle conoscenze catastali,

ho potuto verificare il mio livello di cono-

scenze in ambito estimativo e giuridico.

In seguito ho avuto la possibilità di par-

tecipare alla effettuazione di rilievi topo-

grafici a più stazioni, eseguiti con l'au-

silio di un teodolite elettro ottico a regi-

strazione dati.

Le operazioni di rilievo, tutte molto in-

teressanti, iniziavano dopo un accurato

sopralluogo dell'area da misurare, a cui

seguiva il posizionamento dei picchetti

necessari per individuare le stazioni ce-

lerimetriche del rilievo; il mio apporto è

stato quello di individuare i punti che do-

vevano essere rilevati dallo strumento.

Al rientro in studio si procedeva con la

rielaborazione dei dati, tramite l’impie-

go di appositi software topografici.

Mi ritengo fortunato di aver avuto que-

sta opportunità e di aver trovato tecnici

competenti, pronti ad aiutarmi.

Consiglio senz’altro i ragazzi miei col-

leghi studenti, ad aderire alle proposte

di stage per approfondire le conoscen-

ze personali e poter così farsi un'idea

del lavoro che andranno a intraprende-

re in futuro.

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problematiche e trovare le soluzioni ne-

cessarie, in modo autonomo.

Da questa esperienza ho potuto appren-

dere anche alcune nozioni tecniche riguar-

danti le norme vigenti in ambito di pro-

gettazione urbanistica e stradale, nonchè

l'applicazione e la corretta interpretazio-

ne dei piani regolatori, che normalmen-

te, non sono oggetto di insegnamento a

scuola; talvolta abbiamo potuto riscon-

trare come alcuni principi possano es-

sere appresi, soltanto attraverso l’espe-

rienza diretta.

Perciò ritengo utile che la possibilità di

svolgere stage, possa essere estesa ogni

anno ad un numero sempre maggiore di

alunni, in modo che tutti possano integra-

re il percorso formativo e trovare un ri-

scontro pratico di ciò che viene insegna-

to durante l'anno scolastico.

Indirettamente, ho potuto ricevere una

al 14 luglio 2010. Nei primi giorni ho svolto

alcune mansioni pratiche, quali ad esem-

pio, il riordino dei documenti e dei ma-

nuali, l'archiviazione delle copie-studio

dei progetti, la stampa di elaborati gra-

fici attraverso il plotter e il trasferimen-

to di computi metrici-estimativi da sup-

porto cartaceo a quello informatizzato.

Nelle settimane successive, mi è stata

assegnata la realizzazione degli elabora-

ti grafici riguardanti gli impianti meccani-

ci, elettrici, termici e dati di una porzione

da ristrutturare dell'Azienda Ospedaliera

di Sacile. Non avevo alcuna esperienza

in questo campo, a parte la conoscenza

del programma grafico CAD prodotto da

Autodesk, ma sono stata supportata da-

gli altri impiegati e da un geometra del-

lo studio che mi ha indirizzato, in modo

esauriente, così ho avuto la possibilità di

confrontarmi singolarmente con alcune

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Autocad, ed anche di acquisire una pri-

ma infarinatura sul disegno virtuale in 3D,

sul software Docfa per censire e dare

una rendita catastale agli immobili e sul

software Primus per i computi metrici.

La cosa che però ho ritenuto più utile, è

stata la visita ai vari cantieri dell’ impresa

edile con la quale collabora il mio”tutor”.

Vedere ad esempio le fondazioni otta-

gonali per dei silos di grano, misurarne

le dimensioni e vedere quanto acciaio e

cemento occorrano per reggere note-

voli quantità di mais, mi hanno aperto

gli occhi su un ambito della progettazio-

ne che mai avevo considerato. Grazie al-

la disponibilità ed alla professionalità del

Sig. Lenardon, ed all’ ospitalità della sua

impresa, posso dire di avere ampliato le

mie conoscenze nel campo dell’ edilizia,

e che lo stage è stato senza dubbio per

me un’ esperienza più che soddisfacente.

conferma sulle scelte che mi stanno

orientando verso l'esercizio di un'attivi-

tà professionale, e ho potuto compren-

dere la possibilità di modificare o adatta-

re le conoscenze, in funzione di ciò che

richiede oggi la realtà lavorativa.

ILARIA SBRIZZI

Durante il mese di luglio 2010, ho aderi-

to allo stage proposto a noi studenti dall’

I.T.G. “S. Pertini” di Pordenone, e la mia

attività si è svolta presso lo studio del Pe-

rito Edile Flavio Lenardon.

Ho deciso di aderire allo stage estivo, sia

al fine di venire a contatto con il mondo

del lavoro, che per poter vedere sul pia-

no pratico ciò che la scuola insegna a

noi studenti sotto un profilo più teorico.

Nell’ arco di questo mese, ho avuto mo-

do di migliorare le mie conoscenze sull’u-

so del programma di disegno vettoriale

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tellettivo, con particolare riferimento alla

partecipazione attiva delle persone disa-

bili nelle scelte e nella gestione delle ca-

se. Questa esperienza deve identificare

e diffondere “buone prassi concettuali ed

operative” e deve servire a stimolare le

criticità presenti, offrendo spunti per la

realizzazione di nuovi progetti simili. Il

progetto, eseguito su richiesta dell’As-

sociazione Down Friuli Venezia Giulia di

Pordenone, è stato elaborato in co-pro-

gettazione e collaborazione dal Diparti-

mento Servizi Sociali dell’ASS n. 6 “Friu-

li Occidentale”, che ha stipulato una con-

venzione con la Cooperativa Sociale Lilli-

put di Casarsa per la gestione delle atti-

vità educative, mentre il progetto dell’in-

tervento di ristrutturazione dell’apparta-

mento, è stato curato dall’arch. Corrado.

L’intervento è rivolto a giovani adulti con

insufficienza mentale media o medio -

lieve, con un discreto livello di autono-

mia esecutiva, con prerequisiti di auto-

nomia relazionale, già inseriti in una si-

tuazione lavorativa. L’alloggio in questio-

ne, è ubicato al sesto piano del condo-

minio Milano in via dei Molini a Pordeno-

ne e gli obiettivi conseguiti, consistono

principalmente nella realizzazione della

capacità di una buona autonomia abita-

tiva e nel consolidamento di nuclei abi-

Il tema dell’autonomia e della residen-

zialità degli adulti con disabilità intellet-

tiva è diventato negli ultimi anni molto

rilevante e necessita sempre più di par-

ticolare attenzione ed approfondimento.

Anche i Geometri ed i progettisti in ge-

nere, debbono prenderene atto, in quan-

to in una moderna società che tutti vo-

gliamo sia sempre migliore, anche loro

non possono esimersi dall’interessarsi

ai problemi dei più sfortunati, proponen-

do ed attuando le soluzioni abitative ne-

cessarie e più adeguate, dando quindi,

un grande contributo Se si considera che

l’aspettativa di vita per queste persone

è aumentata fino ad avvicinarsi alla me-

dia delle persone senza problemi di quel

genere, si può comprendere l’urgenza di

dover affrontare seriamente e con com-

petenza, questo tema. Per le persone

con disabilità intellettiva, le risorse resi-

denziali sono ancora poche e insufficien-

ti a garantire una vita il più possibile au-

tonoma e integrata nel tessuto sociale.

E’ pertanto necessario offrire uno spun-

to di riflessione sul tema della residen-

zialità per tutti e la presentazione della

realtà della “Casa al Sole” di Pordeno-

ne, è certamente un gran bell’esempio.

Qui, è stato infatti affrontato il tema della

residenzialità per adulti con handicap in-

Iacopo Chiaruttini

“Casa al sole”: perché loro… ...sono come noiil primo progetto di casa autonoma per persone con sindrome di downdi iacopo Chiaruttini

Edilizia

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pendenti dalla famiglia, inserendoli di-

rettamente nel tessuto sociale locale.

Il modello d’intervento messo a punto

«restituisce al disabile qualità della vita

e al contempo richiede un grado ridot-

to di presenza educativa», si legge nel-

le motivazioni al riconoscimento. «Il fine

ultimo – secondo Maria Luisa Montico

Morassut, presidente dell’associazione

– è arrivare all’indipendenza di pensiero».

L’organizzazione, nata vent’anni fa da ge-

nitori di figli down, ha raggiunto risulta-

ti importanti anche grazie alla collabora-

zione dell’azienda sanitaria.

Oggi 12 adulti down della provincia vi-

vono da soli e lavorano, con un soste-

gno minimo da parte degli educatori. Il

percorso che porta all’autonomia però,

è lungo e faticoso: per due anni, gruppi

di tre o quattro ragazzi vivranno assieme

in questa struttura apposita, la cosiddet-

ta “casa al sole”, seguiti a tempo pieno

da un educatore.

Dopodiché, si sposteranno in abitazio-

ni diverse e inizieranno la loro vita in-

dipendente. «Da genitore è faticosissi-

mo – ha spiegato Morassut, mamma di

Francesca, 38 anni – la famiglia in que-

sto percorso deve camminare accanto al

figlio, ma fare anche un passo indietro».

tativi stabili (attualmente composto da

due unità residenziali) per piccoli gruppi

omogenei di persone con disabilità in-

tellettiva media o medio – lieve, collo-

cati al lavoro tramite gli strumenti pre-

visti dal Servizio Inserimento Lavorati-

vo dell’ ASS n. 6. Questi obiettivi, con-

sentono di dare una risposta di qualità

all’angoscioso problema del “dopo di

noi” già “durante il noi”, permettendo al-

le persone in oggetto, un distacco gra-

duale ed indolore dall’assistenzialismo

vincolante, che possa attivare e risolvere

la necessità di una vita autonoma, par-

tendo proprio dalle esigenze reali delle

persone e migliorandone quindi signi-

ficativamente, la qualità della loro vita.

Infine si deve avere anche a cuore, l’o-

biettivo di costruire nel sociale un mo-

dello educativo di prevenzione condivi-

so e praticabile, il quale essendo basa-

to sul recupero delle autonomie, con-

sente all’Ente Pubblico un risparmio

di risorse e di personale e quindi, an-

che una sensibile riduzione delle spe-

se. L’associazione cittadina Down Fvg

inoltre, è risultata vincitrice del premio

“Lions al volontariato”, patrocinato dal

Lions club Pordenone, che con il pre-

mio, ha riconosciuto i meriti del pro-

getto “Percorsi di autonomia”, che mira

a rendere gli adulti down coinvolti, indi-

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Come già ampliamente annunciato anche da queste pagine, il

Collegio dei Geometri di Udine si è fatto promotore della realiz-

zazione del primo corso sperimentale indispensabile per con-

sentire ai nostri colleghi interessati, di conseguire l’abilitazione

al ruolo di “mediatori”, in ossequio alla norma prevista dall’art.18,

comma 2, lettera f, del Decreto Ministeriale 18.10.2010 n.180. Il

corso, di interesse regionale, si è tenuto per l’appunto a Udine

e vi hanno partecipato trenta Geometri (una ventina iscritti al

Collegio di Udine e gli altri, iscritti ai Collegi di Trieste e di Por-

denone). Il numero dei partecipanti, le modalità di iscrizione e di realizzazione dei corsi,

nonché i contenuti degli stessi, sono bene specificati nella norma, che naturalmente, è

stata rispettata. In particolare tra l’altro, la teoria e la pratica che devono essere insegnate

dai docenti ed imparati dai corsisti, riguardano: “…i corsi teorici e pratici devono avere per

oggetto le seguenti materie: normativa nazionale, comunitaria e internazionale in materia di

mediazione e conciliazione, metodologia delle procedure facilitative e aggiudicative di nego-

ziazione e di mediazione e relative tecniche di gestione del conflitto e di interazione comuni-

cativa, anche con riferimento alla mediazione demandata dal giudice, efficacia e operatività

delle clausole contrattuali di mediazione e conciliazione, forma, contenuto ed effetti della

domanda di mediazione e dell’accordo di conciliazione, compiti e responsabilità del me-

diatore…” Il nostro corso, è stato realizzato con i docenti della “FORMAMED srl di Roma”,

appositamente incaricata da ANCITEL, partner scientifico convenzionato per l’evento. Si è

stato svolto in sei giornate piene (giovedì, venerdì e sabato, due giorni da 8 ore ed uno da 9,

ripetuti per due settimane) ed è stato suddiviso in 6 moduli motivati e distinti, così articolati:

I MODULO: prevede la finalità di consen-

tire al professionista di studiare ed ap-

profondire i profili legati alla mediazione,

comprendente le ultime novità del settore

della risoluzione stragiudiziale dei conflitti.

Le peculiarità di tale modulo consentono

di soffermarsi ed interrogarsi sulle prin-

cipali caratteristiche del servizio, dando

particolare rilievo ai profili oggettivi, quali

l’importanza del tentativo di “mediazione/

conciliazione”, la riservatezza del relativo

procedimento, i rapporti tra mediazione e

giudizio, il verbale di conciliazione e l’ac-

cordo scritto tra le parti.

Renzo Fioritti

Formazione dei “mediatori” professionisti per la conciliazioneil primo corso sperimentale nella nostra regione, realizzato a Udinedi renzo Fioritti

Conciliazione

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zioni che assumono reale importanza

all’interno di ogni singola mediazione.

Tale fase del procedimento, rispecchia

il ruolo del mediatore che deve essere

fondamentalmente un “facilitatore del

dialogo”, un esperto nelle tecniche di

mediazione e comunicazione. L’utilizzo

sapiente e sperimentato nel corso di

queste tecniche, consente di migliora-

re la gestione della criticità, permette

di far affrontare alle parti le problemati-

che con uno spirito nuovo e costruttivo,

nonché di fornire il proprio contributo

alla risoluzione della disputa in atto.

TEST DI VALUTAZIONE

(prova articolata in due fasi)

PARTE TEORICA

Si tratta di appositi quiz a risposta mul-

tipla, che trattano gli argomenti trattati

durante i primi 3 moduli formativi, com-

presa la parte giuridica ed i differenti

profili teorici affrontati.

CASE EVALUATION

Valutazione preventiva del caso, assu-

mendo il ruolo degli esperti.

IV MODULO ESERCITAZIONI

E SIMULAZIONI

La parte dedicata alle esercitazioni è

uno dei momenti centrali dell’intero

percorso formativo, in quanto consen-

te al singolo professionista di prova-

re effettivamente a rivestire il ruolo di

mediatore, ma anche di guardare alla

mediazione con un’ottica totalmente

diversa rispetto ai poteri e compiti che

generalmente, sono dallo stesso rico-

perti nell’esercizio della propria attività.

Le esercitazioni riguardano la gestione

dei conflitti, relativamente a casi real-

mente accaduti, utilizzando le nozioni

apprese, le tecniche acquisite, i principi

II MODULO: questo modulo deve per-

mettere al corsista l’analisi approfondita

delle tematiche del Decreto Legislativo

28/2010, sotto un profilo più squisita-

mente soggettivo e di copertura dei

ruoli rilevanti all’interno della media-

zione (mediatore, co-mediatore, parti,

assistenti delle parti). Tutti coloro che

intervengono durante il procedimento

di mediazione hanno una importante

responsabilità, in quanto sono in gra-

do di agevolare o meno il lavoro del

mediatore e di condizionare l’esito del

procedimento con i propri comporta-

menti, le aperture o chiusure negoziali,

la loro disponibilità e collaborazione. La

vera novità della “mediazione”, è il ruolo

del mediatore conciliatore, che si deve

porre al totale servizio dell’utenza, for-

nendo professionalità, competenza e

scrupolosità in ogni momento del pro-

cedimento.

I comportamenti delle parti, hanno una

regolamentazione del tutto particolare,

in ossequio al “favor” che il legislatore

ha voluto sempre dare alla mediazione

tra le parti e dunque, alla relazione delle

parti in conflitto e al suo possibile man-

tenimento e rafforzamento.

Nel modulo è presente una prima intro-

duzione operativa alle tecniche di co-

municazione e gestione dei conflitti in

ambito stragiudiziale, che consentono

al mediatore e alle parti, di entrare a pie-

no titolo nel procedimento di mediazio-

ne e inaugurare a tutti gli effetti la vera

negoziazione.

III MODULO: insegna la parte negoziale

e quella legata alle tematiche di comu-

nicazione e rappresenta un momento

assolutamente centrale nell’intero im-

pianto del corso di formazione, in quan-

to consente di verificare le informa-

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TECNOLOGIE E INFRASTRUTTUREPER LE VOSTRE COMUNICAZIONI

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guente contenuto:

tutti i professionisti impegnati nel corso,

si sono cimentati nel merito degli aspet-

ti più propriamente legati alla gestione

operativa di un procedimento di media-

zione, dedicandosi alla presentazione

del servizio di mediazione, alla corretta

gestione delle singole fasi, alla dimo-

strazione di come condurre sessioni di

“brainstorming” durante una negozia-

zione. La valutazione poi, è anche con-

dizionata da possibili domande mirate.

Per tutti i corsisti c’è stata infine una

sorpresa finale, le 50 ore di corso svolte

(compresi i Test), in base ad una nuo-

va e più puntuale interpretazione della

norma, sono risultate insufficenti, per

cui dovranno essere seguite da ulteriori

quattro ore. Pertanto i prossimi corsi si

svilupperanno con 50 ore di lezione più

4 ore di test.

Sembra evidente, che il corso così

come realizzato sperimentalmente,

debba in futuro essere un pò affinato.

In particolare andranno sviluppate un

maggior numero di “simulazioni” con

materie di carattere tecnico, quindi più

attinenti alle nostre professionalità e

dovrà essere rivisto in particolare il test

di valutazione della parte teorica. Infatti

quello da noi svolto, trattava materie e

termini un po’ troppo “legali”, mentre

si sa che la nostra peculiarità è proprio

quella di essere “tecnici pratici”, che

tutti i giorni trattano direttamente con i

clienti “sul campo” e non nelle aule dei

tribunali. Molti avvocati vedono di cat-

tivo occhio, questa nuova opportunità

per i cittadini, per cui mi pare determi-

nante saper dimostrare ai nostri clienti

i vantaggi in termini di tempo e di co-

sti che l’opportunità della Concilizaione

concede, in questa riforma veramente

epocale del contenzioso.

e le regole del procedimento di media-

zione, al fine di simulare in modo serio e

responsabile incontri congiunti e singoli

con le parti in conflitto. Vengono forni-

te, delle linee guida che possono age-

volare e semplificare la conduzione del

negoziato da parte del mediatore, rias-

sumendo i principali aspetti e profili che

generalmente, meritano di essere ap-

profonditi negli incontri con le parti. Tali

linee guida non rappresentano un vin-

colo nella gestione del procedimento,

ma hanno la mera finalità di inquadrare

sotto il profilo negoziale, la controversia

che si va a gestire.

Dopo il III ed il IV MODULO, durante il

corso sono state svolte le seguenti at-

tività :

•SIMULAZIONE E GESTIONE TEORI-

CA DI UNA CONTROVERSIA

•SIMULAZIONE DI UNA MEDIAZIO-

NE: IL PROFESSIONISTA IN AZIONE

V MODULO

ESERCITAZIONI E SIMULAZIONI

Sono state svolte diverse simulazioni di

mediazione, con i corsisti protagonisti

nei vari ruoli, con studio di casi pratici

ed analisi delle simulazioni effettuate.

VI MODULO

ESERCITAZIONI E TEST FINALE

Le esercitazioni ed il test finale, com-

pletano il percorso formativo, conferen-

do allo stesso la giusta ufficialità del

risultato (richiesto generalmente dagli

standard formativi vigenti in tema di

mediazione), anche al fine di consenti-

re l’iscrizione del professionista, negli

elenchi dei mediatori.

TEST DI VALUTAZIONE

la prova si è articolata secondo il se-

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Cucina di stagione e sapori della tradizione All’ Osteria Alle Volte nel cuore di Udine i profumi della stagione

Osteria alle Voltevia Mercatovecchio n°4 - UdineTelefono +39.0432.502800Fax +39.0432.502800www.osteriaallevolte.it

Ogni stagione ha un forte legame con la terra.

Finito l'inverno il passaggio alla primaveraè sicuramente il momento ideale per tornare a gustare i piaceri della tavola.

Prelibatezze che si celano nel rinomato ristorante udinese “Osteria Alle Volte” . I profumi della prelibata cucina rigorosa-mente di stagione, accompagnati da uno scenario altrettanto affascinante, la ren-dono luogo di grande classe e charme. La cantina è infatti una splendida taverna sotterranea che risale alla fine del 1400, rifugio antiaereo per gli abitanti della zona durante la seconda Guerra Mondia-le. Storia e gastronomia si uniscono piace-volmente per accogliere l’avventore.Per il patron Claudio Trinco, ogni occasio-ne è utile per organizzare una piacevole serata. Protagonisti gli abbinamenti di vini con cibi selezionati secondo temi gastrono-mici specifici, presentazione di produttori

d’eccellenza e come detto grande atten-zione al mutare delle stagioni, ognuna con i suoi piatti di una tradizione raffina-ta. Accanto ai sapori della terra, il ristorante “ Osteria Alle Volte” mantiene la sua offerta di piatti di pesce di prima scelta. Anche se Udine certamente non vanta solidissime tradizioni marinare,“L’Osteria Alle Volte” importa questa tipi-cità dalle coste vicine e la coniuga perfet-tamente alla tradizione friulana che interpreta.Il pesce viene proposto in piatti classici come fritture, boreti , piatti alla brace, crostacei e molluschi apportati dalla ma-estria della ladychef Dorata Elbi.Lo studio di soluzioni nuove arricchisce di giorno in giorno l’offerta: le specialità nascono dall’accostamento del pesce e della carne con le specialità della terra. Ogni azienda potrà organizzare pranzi di lavoro oppure cene di rappresentanza senza dubitare di far bella figura con gli ospiti e clienti.

informazione commerciale

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Sicuramente tutti i lettori che seguono con interesse la nostra rubrica

previdenziale, ricorderanno la ferma presa di posizione di tutta l'area nord est

in merito all’innalzamento dell’età pensionabile ed anche le nostre proposte,

che prevedevano un progetto previdenziale con un pacchetto che tenesse con-

to di varie situazioni, quali la massa critica di iscritti e varie ipotesi di ritocchi

dei contributi previdenziali, soggettivi ed integrativi, dei minimi, dell’arco tem-

porale contributivo, ecc.

Con malcelata ed inutile soddisfazione,

quindi soprattutto con rammarico, pos-

siamo dire che questo l’avevamo chie-

sto in tempi non sospetti e con grande

trasparenza rimanendo però inascolta-

ti, prima che fosse deliberato il provve-

dimento tampone, come quello che è

entrato in vigore lo scorso anno.

Tutti questi studi, ora, improvvisamen-

te sono stati fatti propri e messi a pun-

to dal Consiglio d’Amministrazione della

nostra Cassa, il quale ha formulato an-

che delle proposte, certamente anche

strutturali, considerato l’arco di tempo

necessario per la loro attuazione.

Nel contempo, è stato valutato il mo-

desto e risibile risultato che l’innalza-

mento dell’età per la pensione a ses-

santasette anni, ha portato alla soste-

nibilità del sistema.

Alcune significative decisioni, o forse

anche tutte quelle necessarie, potreb-

bero essere definite già nel corso del

prossimo Comitato dei Delegati e sin-

teticamente, possono così essere ri-

assunte.

il contributo integrativo potrebbe pas-

sare dal 4 al 5%;

il contributo soggettivo, dal 2015 po-

trebbe passare al 13%, per passare

poi dal 2016, al 14% e dal 2017, al 15%;

i contributi minimi potrebbero passare

dagli attuali già previsti Euro 2.500 nel

2013, ad Euro 2.750 nel 2014 e pro-

gressivamente arrivare fino ad Euro

3.500 nel 2017.

Sono state valutate anche le ipotesi

di una graduale applicazione delle fi-

nestre da imporre ai trattamenti di an-

zianità, contributivo e di vecchiaia con

calcolo misto.

Così anche quelle di legare dal 2015 e

con cadenza triennale, l’età anagrafi-

ca per l’accesso ai trattamenti pensio-

nistici di vecchiaia e di anzianità, con

le aspettative di vita accertate dall’I-

Tiziano Fior

In discussione ed in approvazione significative novità per la previdenzaE’ lecito attendersi un innalzamento dei contributi, integrativo, soggettivo e minimo, anche dilazionato nel tempodi tiziano Fior

Previdenza

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stat e validate dall’Eurostat. Alla stes-

sa stregua, è stata studiata la possibi-

lità di ampliare l’arco contributivo dagli

attuali migliori 25 anni su 30, ai migliori

30 anni su 35 o addirittura, se non val-

ga la pena di estenderlo all’intero ar-

co tremporale contributivo.

Come ognuno può capire, ce n’è per

tutti, ma ripeto con rabbia, in quanto

tutto ciò, poteva essere attentamen-

te valutato e deciso prima di decidere

l’aumento dell’età pensionabile come

invece è stato fatto.

Anche lo studio di fattibilità sulla previ-

denza complementare sta procedendo;

sono pervenuti quasi 12 mila questiona-

ri compilati da parte degli iscritti ed in

tempi brevi, ci potrà essere anche una

proposta da parte della nostra Cassa.

Un’ultima notizia riguarda il Mod. 17, il

quale dopo quasi un anno di gestazio-

ne, finalmente andrà in “pensione”. Un

apposito quadro - RR - all'interno del

modello Unico lo sostituirà.

Per i versamenti si utilizzerà il mod. F24,

potendo compensare con altri credi-

ti d'imposta, ratei fino ad un massimo

di sei rate, rispetto a quanto auto liqui-

dato, con un tasso del 4% rispetto al

6% attuale.

Tra i benefici di questa opportunità, ces-

seranno molti contenziosi relativi a di-

verse tipologie di reddito dichiarato.

Cambieranno anche le scadenze per il

pagamento dei contributi minimi, che

da quest’anno verrà suddiviso in quat-

tro rate, invece delle due previgenti,

quindi le scadenze saranno fissate al

31 maggio, al 31 luglio, al 15 ottobre

ed al 15 dicembre.

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di Mauro Sera

“Bepi” Sera lascia la Presidenza del Collegioil pensiero di un collega, “socio” ed anche figliodi Mauro Sera

In questa occasione, ho scritto qualche

pensiero per tracciare un piccolo ricor-

do della passione di Pier Giuseppe Sera

(mio dante pratica, mio collega di Studio,

mio Pesidente di Collegio, nonché mio

padre) per la categoria dei Geometri e

per il Collegio di Gorizia, sottolineando

ciò che ho visto, ho sentito ed ho in par-

te anche vissuto, assieme a lui.

Non è semplice per me, né io posso es-

sere in grado di raccontare i suoi qua-

rant’anni di professione, con tutte le

esperienze e probabilmente le difficol-

tà e le soddisfazioni che ha incontrato e

provato, ma dal nostro continuo dialogo

sia professionale che familiare, ho appre-

so alcuni spunti, che qui in breve riassu-

mo, quasi per rendere omaggio non tan-

to alla figura del padre, ma soprattutto a

quella del Geometra e Presidente di Col-

legio, che può far piacere ed interessa-

re anche i lettori di questa rivista, che lo

conoscono.

Da Geometra libero professionista, iscrit-

to all’Albo nel settembre del 1971,cre-

do che nei primi vent’anni della sua atti-

vità, si sia molto impegnato nel lavoro,

costruendo la sua carriera professionale

con tenacia e passione dedicando il tem-

po libero alla famiglia. Probabilmente in

questo periodo non ha frequentato mol-

to il Collegio, ma so per certo, che non

ha mai disertato le assemblee, i conve-

gni e gli eventi dei Geometri programma-

ti a Gorizia ed in altri luoghi, perché gli è

sempre piaciuto tenersi aggiornato sul-

le questioni di categoria.

Poi nel 1992, è avvenuta la svolta. Com-

missario agli esami di abilitazione dei nuo-

vi Geometri, ha conosciuto il collega An-

tonio Lippi, il quale gli ha proposto di can-

didarsi alle elezioni per il rinnovo del Con-

siglio del Collegio di Gorizia. E’ così entra-

to a far parte attiva del Collegio nel 1993,

partecipando con entusiasmo alla nuova

gestione del rinnovamento che si apriva

Attività del Collegio di Gorizia

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miglia, una struttura pronta ed efficace

per legare assieme, giorno dopo giorno,

tutti i Geometri liberi professionisti, con-

sapevoli di vivere ed operare con un re-

ciproco spirito di appartenenza.

E tutto ciò (“Bepi” Sera mi ha sempre ri-

petuto) si è realizzato nel Collegio di Gori-

zia, grazie agli iscritti, grazie ai consiglie-

ri che si sono succeduti nel tempo, ma

soprattutto grazie alla collaborazione ed

al lavoro di tutti, accomunati nel rispet-

to ed anche nei buoni rapporti interper-

sonali, spesso confluiti in vere e proprie

amicizie. Ma anche da altre confidenze

raccolte da amici di mio padre, ho sapu-

to che con quel suo carattere estrover-

so, eclettico ed a volte perfino invaden-

te, si è spesso confrontato (con grande

in quell’occasione, assieme a Bruno Raz-

za, Diego Sacchi, Tullio Deiuri, Gianfran-

co Zorzin, Antonio Lippi, e Marco Zollia.

Con grande convinzione, mi ha sempre

raccontato e poi l’ho capito e verificato

anche personalmente, che con quel Con-

siglio, si è incominciato a credere che il

formare, l’informare ed il condividere, do-

vevano costituire le priorità per il Collegio.

Mi son sempre sentito dire che i dirigen-

ti di categoria devono avere la coscienza

di voler contribuire alla crescita profes-

sionale di quel delicato “soggetto” che

è l’scritto e che questo convincimento,

deve passare indiscutibilmente attraver-

so il Collegio.

Un Collegio casa di tutti i Geometri, con-

sapevoli di appartenere ad una unica fa-

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sincerità) con la necessità di fare scelte

importanti per la nostra categoria, in am-

bito locale, regionale ed anche triveneto.

E’ stato per tanti anni Delegato Cassa

per il nostro Collegio, intrattenendo rap-

porti chiari e convincenti con i vertici Na-

zionali della categoria.

Ha proposto la candidatura del “suo”

Presidente di Collegio, Bruno Razza, al

Consiglio Nazionale, con la presunzione

ma anche con la certezza che la levatu-

ra del personaggio, sarebbe stata giusta

per quel ruolo ed avrebbe di sicuro por-

tato dei benefici alla categoria.

Tra difficoltà ed ostacoli superati, tale

proposta alla fine ha soddisfatto tutti e

come è noto, Bruno Razza oggi è il no-

stro Consigliere Nazionale e credo che

per mio padre, questa sia stata una del-

le più grandi soddisfazioni strategico po-

litiche ottenute, per essere riuscito a far

riconoscere i meriti e le qualità di un col-

lega nel quale ha sempre creduto, ma

anche per aver contribuito a fare in mo-

do che Gorizia, uno dei collegi dei Geo-

metri più piccoli d’Italia, potesse avere

una significativa rappresentanza a livel-

lo nazionale.

Il Geometra Sera, ha fatto dal 1999, il

Segretario del Collegio, per poi diven-

tarne Presidente nel 2004, continuan-

do in quel processo di rinnovamento av-

viato nel 1993.

So per certo che ha operato fino ad og-

gi con grande sintonia con tutto il Con-

siglio, con grande impegno nel Comita-

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ASSOCIAZIONE GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI GORIZIA

AVVISO DI CONVOCAZIONE PER L’ASSEMBLEA ORDINARIA

E’convocatapervenerdì 15 aprile 2011alleore9.00inprimaconvocazioneealleore 10.30 in seconda convocazionel’AssembleaordinariadegliiscrittialCollegio.

L’Assemblea avrà luogo presso la Sede del Collegio dei GeometriVia Duca D’Aosta 91

Ordinedelgiorno:RelazionedelPresidenteRelazionedelTesoriereedapprovazionedeibilanciconsuntivo2010epreventivo2011ElezioniperilrinnovodelConsiglioDirettivoperilquadriennio2011-2015

Aisensidell’art.8l’avvisodiconvocazioneèpubblicatosuquestoperiodico.L’assembleaèvalidamentecostituitainprimaconvocazioneallapresenzadimetàdegliis-crittiedinsecondaconvocazioneconqualunquesiailnumerodegliintervenuti.

ILPRESIDENTE Geom. Silvio Martinelli

to Regionale e nei rapporti con i colleghi

del Triveneto.

Oggi il nostro piccolo Collegio, è rappre-

sentato a livello nazionale da Bruno Raz-

za (consigliere del CNGeGL) da Miche-

le Cappelli (consigliere dell’Associazio-

ne A.G.E.LL.PP.) e da mio padre (Presi-

dente dell’Associazione Geo.Val.Esperti).

La sua soddisfazione per queste realtà,

è racchiusa in una piccola frase che ogni

tanto lui mi ripete, che è quella pronun-

ciata dall’ex Presidente del CNG Piero

Panunzi a Gorizia, in occasione del ses-

santesimo anniversario del nostro Col-

legio, quando disse con riferimento alle

potenzialità del Collegio di Gorizia: “nel-

la botte piccola c’è il vino buono”.

Ora, per sua libera scelta, mio padre ha

deciso di lasciare il Consiglio del Collegio,

mantenendo la propria attività istituziona-

le soltanto all’interno di Geo.Val. Anche

se di sicuro resterà ancora vicino ai Ge-

ometri, non ricoprirà più cariche all’inter-

no del nostro Collegio, lasciando lo spa-

zio a forze nuove, confidando che siano

portatrici di interesse, freschezza, entu-

siasmo, rinnovamento, spirito di squa-

dra, ma soprattutto di idee e principi utili

alla crescita ed allo sviluppo dei Geome-

tri, come credo abbia sempre fatto lui.

Credo che questo scritto gli farà piacere;

per il riconoscimento dei suoi meriti, ma

anche perché lavorando gomito a gomi-

to con lui quotidianamente, come colle-

ga e come figlio, ho imparato a conosce-

re la sua passione e le sue convinzioni,

che penso di portare con me in futuro,

anche con un po’ di orgoglio.

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Siamo giunti anche quest’anno al rendi-

conto delle molteplici attività che l’Associa-

zione dei Geometri di Pordenone, “brac-

cio operativo” del Collegio, ha svolto nel-

lo scorso 2010. I componenti del Consi-

glio dell’Associazione, che hanno ricoperto

per due anni le varie funzioni istituziona-

li, Attilio Rocca (Presidente), Antonio Tie-

ghi (Vice Presidente con delega per il co-

mitato scientifico), Claudio Mior (Segreta-

rio), Mirella Marcuz (responsabile aggior-

namento libro soci), Pietro Paolo Furlan,

Geom. Paolo Tommaso Nardo e lo scriven-

te Michele Marangoni (delega per il comi-

tato scientifico), fanno oggi il punto della

situazione dopo due anni di lavoro, spe-

si nell’organizzare corsi, convegni, semi-

nari e dar corpo e consistenza alla forma-

zione dei praticanti ed a tutte quelle atti-

vità correlate con la formazione continua

dei colleghi iscritti liberi professionisti. Si

sottolinea inoltre che dal 2010, fanno par-

te del Consiglio dell’Associazione, anche

due rappresentanti nominati fra i pratican-

ti, in qualità di auditori (senza diritto di vo-

to) ma molto importanti per mantenere il

collegamento tra la realtà dei colleghi pra-

ticanti e quella degli iscritti, collegamento

utilissimo per comprendere al meglio le

diverse esigenze e le difficoltà.

Nell’attività formativa svolta nel 2010, so-

no state trattate molte materie, per cer-

care di raggiungere la maggior parte dei

settori operativi della nostra professione

ed in particolare i seguenti temi:

• terre e rocce da scavo

• L.R. 19/09

• efficienza e certificazione

energetica e materiali

ecologici

• Docfa 4

• P.E.C. e firma digitale

• Sicurezza macchine

• Edilizia scolastica

• Calcestruzzo e materiali da

costruzione

• L’esperto del giudice

• Estimo immobiliare

• Acustica abitativa

• Conto energia

• Tetti e case in legno

• Studi di settore

• Sicurezza cantieri

Anche per il trascorso 2010, è stata rivolta

particolare attenzione ai praticanti; l’Asso-

ciazione ha predisposto vari corsi di prepa-

razione all’esame di abilitazione, dal diritto

amministrativo e privato, all’estimo ed al-

la topografia, dalle successioni alle divisio-

ni ed a tutte quelle altre materie inerenti

la professione, per finire poi con il corso

di progettazione edilizia, finalizzato all’ap-

Michele Marangoni

Attività del Collegio di Pordenone

Un anno di impegno nella formazionel’attività dell’associazione Provinciale

di Michele Marangoni

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Viaggi di architettura Dopo aver toccato

negli anni scorsi alcune città dell’Austria-

Svizzera-Germania, nonché altre città eu-

ropee come Amsterdam e Berlino, nel

2010 una trentina di Geometri ha effettua-

to un viaggio attraverso l’architettura con-

temporanea di Valencia, dove si è potuto

ammirare l’architettura del famoso archi-

tetto Calatrava. Quest’anno è in program-

ma un viaggio a Stoccolma; vi potranno

partecipare Geometri iscritti, praticanti e

appassionati di architettura. Il Collegio e

l’Associazione dei Geometri della Provin-

cia di Pordenone, sono concordi nel pro-

seguire in tali attività formative, sia a li-

vello di preparazione dei futuri Geometri

che nella formazione continua degli iscritti,

prevista fra l’altro dal Consiglio Nazionale.

Quindi ormai è radicata in tutti noi la con-

vinzione che, come tutte le attività profes-

sionali, anche le nostre debbano costante-

mente mantenere alto il livello della cono-

scenza. La formazione e la preparazione,

ci consente con grande evidenza, di poter

essere sempre parte attiva nello scena-

rio professionale che ci circonda e ci for-

niscono la giusta preparazione, che è in

grado di risolvere le problematiche che la

moderna società si trova quotidianamen-

te ad affrontare ed a risolvere attraverso

il nostro lavoro.

proccio progettuale del tema d’esame.

I Geometri praticanti della Provincia,

in cifre:

• iscritti all’esame di

abilitazione n. 32

• iscritti non presentatisi n. 8

• abilitati n. 15

• non abilitati 9

• Attualmente i praticanti

iscritti all’apposito registro,

sono 83.

Da quest’anno, al fine di fornire sempre

una maggiore formazione ai praticanti, è

stato predisposto un questionario detta-

gliato, dove i danti pratica indicheranno

le discipline impartite; parallelamente lo

stesso questionario verrà compilato dal

praticante stesso, descrivendo il livello di

percezione ed apprendimento ricevuto.

In tal modo, confrontando i rispettivi giu-

dizi, il comitato scientifico dell’Associazio-

ne, sarà in grado di monitorare la situazio-

ne che attraverso l’analisi dei dati ricevu-

ti, provvederà a colmare le eventuali la-

cune che dovessero emergere. Ritenia-

mo che questo tipo di approccio sia mol-

to importante sia per i giovani Geome-

tri che si avvicinano alla professione, che

per i Geometri già affermati. I primi così

potranno sentirsi meno soli durante il lo-

ro percorso di apprendimento, i secondi

invece, dovranno avere sempre lo stimo-

lo nel “forgiare” coloro che avranno in fu-

turo l’opportunità , il piacere ed il dovere,

di portare avanti il sapere di una profes-

sione come la nostra, che diventa gior-

no dopo giorno sempre più specialistica.

Prossimamente, inizierà la prima fase pre-

paratoria relativa alla progettazione e alla

tecnica delle costruzioni che seguirà i pra-

ticanti fino all’esame; a questo corso e a

tutti gli altri percorsi formativi, potranno co-

munque partecipare anche coloro i qua-

li sosterranno l’esame il prossimo anno.

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Luca Passador

Attività del Collegio di Trieste

Il collegio come punto d’incontroauspicare la collaborazione di tutti per una crescita uniforme della categoria

di luca Passador

L’attuale Consiglio sta procedendo nel-

la sua prospettiva di rendere il Collegio

un punto di riferimento e di incontro

degli iscritti, dove si possano creare

momenti di interscambio tra le varie

realtà locali e professionali, incenti-

vando il dialogo e la condivisione delle

esperienze al fine di far crescere per

ognuno, la propria professionalità, as-

sieme a quella di tutti gli altri iscritti.

In questa ottica, è stata inoltre creata

una nuova casella di posta elettroni-

ca ([email protected]), per

consentire ai Colleghi di esprimere

segnalazioni e suggerimenti, rendendo

ogni iscritto ugualmente partecipe e

responsabile nei confronti dell’attività

del Collegio.

Nel mese scorso si sono tenute alcu-

ne riunioni tra gli esperti nelle attività

catastali e tavolari, raccogliendo im-

portanti informazioni sulle dinamiche

in atto negli uffici, i malumori relativi

ai rapporti con le istituzioni, nonché al-

trettanto importanti suggerimenti per

il miglioramento della nostra attività

lavorativa.

Quindi anche con queste iniziative, si

consolida la certezza di un Collegio che

non sia solamente una segreteria buro-

cratica, bensì una realtà dinamica alla

quale possano sentirsi coinvolti tutti i

Colleghi, con la loro gradita interazio-

ne. Tale incentivazione è frutto di una

filosofia propositiva in cui questo Con-

siglio crede fermamente, nonostante

l’esiguità delle risorse del nostro “pic-

colo” Collegio.

E’ infatti indubbio che la nostra struttu-

ra è letteralmente sommersa dalle atti-

vità che intasano la segreteria, la quale

deve giornalmente confrontarsi con le

poche risorse a disposizione.

In primo luogo il Presidente, ed a se-

guire i consiglieri, sono giornalmente

impegnati in varie attività per la cate-

goria, seguendo l’evoluzione delle mo-

difiche normative sia all’interno della

professione di Geometra in ambito

locale, regionale, e nazionale, nonché

nelle altre attività di organizzazione.

Sul tavolo del Collegio, ci sono pertanto

vari progetti a medio e lungo termine,

per i quali si auspica anche l’interessa-

mento e la collaborazione dei Colleghi

che abbiano a cuore la categoria.

Una delle attività che assorbe maggior-

mente il Collegio, è senza alcun dubbio

quella della Formazione, sia dal punto

di vista burocratico che da quello tec-

nico.

D’altro canto però, è evidente come le

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energie impegnate nell’organizzazione

dei corsi, spesso si dissolvano nello

scarso interesse della categoria per la

formazione, costringendo gli organizza-

tori a continue cancellazioni di corsi già

programmati, a causa della mancanza

di iscritti.

Sembra infatti che la formazione con-

tinua stia diventando una questione di

crediti, e non come auspicato e con-

tinuamente indicato dal CNG, come

un’occasione di accrescere la profes-

sionalità del Geometra ed aumentare

così la capacità di acquisire ed esegui-

re sempre più correttamente il lavoro.

Ad ogni modo, si sta cercando di or-

ganizzare entro l’anno, dei corsi di

formazione il più possibile attinenti

alle richieste che pervengono da parte

degli iscritti. Saranno calendarizzati i

corsi avanzati di urbanistica, nonché di

catasto e tavolare per i quali siamo in

contatto con l’Agenzia del Territorio ed

il Libro Fondiario.

Si sono inoltre svolti degli incontri con

le scuole al fine di pianificare i nuovi

ITS (Istituiti Tecnici Superiori), che an-

dranno in futuro a sostituire il pratican-

tato del Geometra con una scuola di

formazione atta a formare professioni-

sti capaci e tecnicamente preparati.

In vista delle prossime elezioni del Co-

mune di Trieste, la commissione urba-

nistica si è vista impegnata nell’attività

necessaria (assieme alle altre associa-

zioni di liberi professionisti) per apri-

re un tavolo di lavoro con lo scopo di

sottoporre ai candidati sindaci, i punti

di vista dei tecnici professionisti rela-

tivamente alle questioni di pianifica-

zione urbana e dei regolamenti edilizi

nonché i momenti di confronto e di ap-

profondimento dei rapporti dell’intero

mondo professionale, con le istituzioni.

La commissione catasto infine, sta la-

vorando alla stesura delle nuove linee

guida per le tariffe in materia catastale

e tavolare, oltre a raccogliere e catalo-

gare tutte le normative utili per una fa-

cile consultazione da parte degli iscritti.

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Attività del Collegio di Udine

COLLEGIO DEI GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI UDINE

AVVISO DI CONVOCAZIONE PER L’ASSEMBLEA ORDINARIA

E’convocatapermartedì26aprile2011alleore9.00l’AssembleaordinariadegliiscrittialCollegio,pressolasededelCollegioedin

SECONDA CONVOCAZIONE perilgiornogiovedì 28 aprile 2011 alle ore 17.00

presso l'Auditorium del CEFSVia Bison, 65 Udine

Ordinedelgiorno:RelazionedelPresidenteEsameedapprovazionedelbilancioconsuntivo2010Esameedapprovazionedelbilanciopreventivo2011NominadelRevisoreContabile

SiraccomandavivamenteDI ESSERE PRESENTI ALLA SECONDA CONVOCAZIONE

ILPRESIDENTE Geom. Elio Miani

ASSOCIAZIONE GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATI DELLA PROVINCIA DI UDINE

AVVISO DI CONVOCAZIONE PER L’ASSEMBLEA ORDINARIA

E’convocataperlunedì 18 aprile 2011alleore16.30inprimaconvocazioneealleore 18.00 in seconda convocazionel’AssembleaordinariadegliiscrittialCollegio.

L’Assemblea avrà luogo presso la Sede del Collegio dei GeometriVia Grazzano, 5/b - primo piano - Udine

Ordine del giorno:RelazionedelPresidenteEsameedapprovazionedelbilancioconsuntivo2010Esameedapprovazionedelbilanciopreventivo2011Varieedeventuali

Aisensidell’art.8l’avvisodiconvocazioneèpubblicatosuquestoperiodico.L’assembleaèvalidamentecostituitainprimaconvocazioneallapresenzadimetàdegliis-crittiedinsecondaconvocazioneconqualunquesiailnumerodegliintervenuti.

ILPRESIDENTE Geom. Andrea Monte

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SERVIZI INTEGRATI DI

PROGETTAZIONE STRUTTURALE SICUREZZA IN CANTIERE IMPIANTI ELETTRICI, MECCANICI E VERIFICA ACUSTICA

PSE Srl è una società, attualmente costituita da 15 persone inserite in una struttura organizzata e multidisciplinare, che si propone come partner di Studi di Geometri per il calcolo strutturale e la sicurezza in cantiere di edifici residenziali.La complessità delle normative in vigore, l’ampia gamma di tipologie costruttive e di materiali utilizzati, il rispetto di tutti gli attuali standard costruttivi, l’esigenza di un controllo economico, richiedono la perfetta sinergia tra progettazione architettonica e strutturale. Con riferimento al controllo economico, si pensi che solo il 10% dei costi è definibile in fase di progettazione esecutiva; il restante 90% dipende sostanzialmente dalle scelte fatte in fase di progettazione preliminare.Il campo delle costruzioni presenta un rischio infortunistico rilevante con gravità media delle lesioni senza eguali nel mondo produttivo. è per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori in cantiere che la PSE Srl è costantemente impegnata a coordinare e promuovere con professionalità l’attività di costruzione in sicurezza, ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. I piani di Sicurezza e Coordinamento vengono redatti in modo dettagliato e sono suddivisi in moduli autonomi, corrispondenti alle diverse categorie di lavoro, per consentirne l’immediata lettura e comprensione da parte di tutti gli operatori del cantiere.

Per un eventuale richiesta di preventivo o per una consulenza preliminare senza impegno potete contattarci al tel. 0432.923973 o inviare una e-mail direttamente ad [email protected] - vi invitiamo inoltre a visitare il nostro sito www.psesrl.it

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PSE srl PALMANOVA, Borgo Udine, 50 - CAP 33057Tel. +39 0432.923973 Fax +39 0432.928160

Web www.psesrl.it E-mail [email protected] presenti anche su Facebook

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Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

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IN cOPeRtINA“I portali del Friuli Venezia Giulia” Comune di San Vito al Tagliamento (Pn) - sede municipale

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Il presente numero è stato chiuso per la stampail 17 marzo 2011. Tiratura 3000 copie

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