LIS 2 Il restauro del contemporaneo metodologie e specificità · Il secondo problema è quello...

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LIS 2 Il restauro del contemporaneo metodologie e specificità Inquadramento del campo di studi Metodologie Specificità legate a materiali e tecnologie Materiali del moderno: il c.a. Degrado Interventi

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  • LIS 2

    Il restauro del contemporaneo

    metodologie e specificità

    Inquadramento del campo di studi

    Metodologie

    Specificità legate a materiali e tecnologie

    Materiali del moderno: il c.a.

    Degrado

    Interventi

  • Frattura con i sistemi costruttivi che avevano assicurato dall'antichità a tutto l'Ottocento una continuità di metodi tale da offrire al restauro un medesimo campo di congruità e compatibilità al di là delle variabili configurazioni storico formali ed esecutive dei singoli manufatti.

    Ricerca di un nuovo linguaggio

    Il concetto sia pur generico di "Moderno" presuppone tuttavia un giudizio di qualità, una

    selezione, non potendosi ad esso assimilare la totalità dei prodotti architettonici ed edilizi realizzati nell'arco del secolo come risposta a esigenze generali del mercato, dell'industria, della

    cultura professionale.

    II primo interrogativo che si pone è se esista o meno un problema "separato" del restauro del Moderno rispetto al restauro in generale, riuscendo difficile di primo acchito pensare

    che, malgrado le dichiarate fratture storiche, si possa ritagliare una metodologia separata, una

    sorta di "specializzazione" sul campo. Tuttavia a una riflessione più analitica problemi specifici si pongono e con essi interrogativi sul

    piano teorico come su quello pratico.

    Criticità

  • 1. Innanzi tutto c'è il problema della "definizione dell'oggetto", ovvero il problema della selezione. Nell'impossibilità e nell'assurdità di conservare tutto in contrasto con il processo vitale di trasformazione del costruito si tratta di individuare una mappa di quei manufatti che

    assumono appunto la caratteristica di testimonianza del tempo.

    2. Il secondo problema è quello delle finalità del restauro. Difficile pensare se non per un limitatissimo numero di opere ad una finalità di fruizione puramente estetica, ad una

    museificazione del Moderno. Le finalità quindi sono difficilmente definibili apriori.

    3. Il terzo problema riguarda i metodi di restauro.Occorre definire metodi appropriati in relazione alla specificità del problema tanto più che le

    caratteristiche dell'architettura moderna non hanno sufficientemente tenuto conto o non hanno

    voluto tener conto delle più elementari esigenze di durata con il risultato di un processo accelerato

    di degrado che comporta un altrettanto accelerato processo di intervento restaurativo.

    4. il quarto ordine di problema: "difficoltà tecniche".

  • Weissenhof, Case a terrazza, 1927

    P. Beherens

    Villa Besnus, 1922

    Le Corsusier

  • Villa Savoye, 1929-1931

    Le Corsusier

  • Padiglione dell'Esprit Nouveau, Bologna

    Padiglione di Mies a Barcellona

    5. Fonti

    -Documenti

    -Testimonianza dirette

    -Disegni

    -Pubblicazioni

  • do.co.mo.moDocumentazione e Conservazione

    degli edifici, luoghi e ambienti del Movimento Moderno

    OBIETTIVI: sviluppare una rete informativa per il reciproco scambio di esperienze,

    la catalogazione dei beni,

    la segnalazione dei casi a rischio,

    la sensibilizzazione dell'opinione pubblica

  • Metodologia

    -Riconoscere nel moderno l'oggetto inteso quale monumento documentoo testimonianza materiale avente valore di civiltà vi associa un'esigenza

    conservativa o di rallentamento dei processi di degrado

    -Anche i difetti involontari o voluti (trasgressione al codice linguistico e tecnologico del momento) rientrano a pieno titolo nella storicità delle opere

    e vanno tutelati, limitandone i possibili effetti di ulteriore degrado

    - Criteri, principi e postulati del moderno restauro criticamente e scientificamente inteso (distinguibilità, minimo intervento, potenziale

    reversibilità, rispetto per l'autenticità e della materia antica,compatibilità

    fisico-chimica delle aggiunte, riconoscimento sotto la duplice istanza estetica

    e storica dell'opera) corrispondono a quelli elaborati per il tradizionale

    restauro dei monumenti.

    Costruito

  • USO MODERNO DEI MATERIALI e NUOVI MATERIALI

    MATERIALI DEL MODERNO

    CALCESTRUZZI E CEMENTO ARMATO

    G.Pagano, I materiali nella nuova architettura,

    in “La casa bella” , maggio 1931, p.10-14

  • 1° periodo:

    gli inventori

    1854 Lambotsostituisce una barca in legno posta nello stagno di Miraval con una altrettanto simile ma realizzata in cemento e armata con un’ossatura formata da barre metalliche a sezione circolare.Dispose quindi una maglia di ferri secondo la tradizionale forma di un’imbarcazione e gettò poi una sottile parete di calcestruzzo; tale barca viene presentata all’Esposizione Universale di Parigi nel 1855.

    1849 Monniergiardiniere, utilizza il cemento armato per realizzare vasi per fiori

  • 2° periodo:

    I costruttori e i brevetti

    3° periodo:

    Introduzione di metodi di dimensionamento

  • I componenti :

    -il LEGANTE

    -gli AGGREGATI o INERTI, costituiti da sabbia cemento e ghiaia

    - l’ACQUA

    -METALLO (barre)

    - eventualmente ADDITIVIIl cemento armato sfrutta l'unione di un materiale da costruzione tradizionale e relativamente poco costoso come il calcestruzzo, dotato di una notevole resistenza alla compressione, ma con il difetto di una scarsa resistenza alla trazione, con l'acciaio, dotato di un'ottima resistenza a trazione. Quest'ultimo è utilizzato in barre (che possono essere lisce o ad aderenza migliorata con opportuni risalti) e viene annegato nel calcestruzzo nelle zone ove è necessario far fronte agli sforzi di trazione.

  • FATTORI INFLUENTI SULLA RESISTENZA DEL CALCESTRUZZO

    La resistenza a compressione del calcestruzzo è influenzata da vari fattori.

    Oltre che dalla qualità dei componenti, essa dipende dai procedimenti adottati per la preparazione

    dell’impasto e per l’esecuzione delle opere:

    PREPARAZIONE DEL CLS - dosatura del legante e degli aggregati

    - determinazione del rapporto acqua cemento ottimale

    - confezionamento dell’impasto

    ESECUZIONE DELLE OPERE - modalità di getto nelle cassaforme

    - vibrazione del getto

    - stagionatura del calcestruzzo

  • Considerando che l’acqua, la sabbia e il cemento, compensino i vuoti della ghiaia, ovvero l’aria che si trova tra inerte e inerte, le quantità sotto indicate forniscono approssimativamente il volume di

    1mc di conglomerato

    -300 kg di cemento

    -0,4 mc di sabbia

    -0,8 mc di ghiaia

    150 litri di acqua

    La dosatura del cemento è compresa tra i 150 kg/mc d’impasto, per ottenere un calcestruzzo di

    scarsa resistenza il così detto magrone

    E i 350 kg/mc per calcestruzzi di elevata resistenza

  • DOSATURA DEL LEGANTE E DEGLI AGGREGATI

    A parità di dosatura si ottengono cls con caratteristiche anche sensibilmente diverse, perché la prescrizione della

    corretta dosatura del legante e degli aggregati è condizione necessaria, ma non sufficiente per realizzare un

    calcestruzzo con le caratteristiche volute

    -CONTENUTO DI UMIDITA’ DEGLI AGGREGATI

    Influisce in due modi diversi - la massa volumica apparente della sabbia

    varia in relazione al contenuto di umidità e ciò

    rende imprecisa la sua dosatura

    - l’acqua contenuta negli aggregati modifica il rapporto

    acqua/cemento

    -GRANULOMETRIA DEGLI AGGREGATI

    La norma UNI li divide a seconda delle dimensioni

    -finissimi (fillers) passante allo staccio 0,075 mm >90%

    -fini (sabbie) “ 4mm >95%

    -grossi (ghiaietto, ghiaia) “ 4mm < 5%

  • IL RAPPORTO ACQUA/CEMENTO

    Il rapporto tra le quantità in peso di acqua e di cemento necessarie per l’impasto influenza in misura rilevante due caratteristiche fondamentali

    -la resistenza a compressione

    -la lavorabilità dell’impasto

    I valori del rapporto A/C variano a seconda degli impieghi tra 0,5 e 0,7

    L’eccesso di acqua nell’impasto oltre a influire in maniera negativa sulla resistenza può produrre altri inconvenienti:

    -effetti di dilavamento dovuti all’eccesso di acqua che trascina con sé una parte di cemento

    -formazione di porosità nella massa del materiale, causati dall’evaporazione dell’acqua interclusa

    -aumento dei fenomeni di ritiro del calcestruzzo

    -possibilità di segregazione degli aggregati con formazione di nidi di ghiaia

  • Esempi di corretta e non corretta progettazione e alcuni

    suggerimenti relativi a posizioni vulnerabili .

  • Reazioni alcali-aggregato

    Le principali reazioni possono avvenire con aggregati contenenti particolari forme di silice amorfa (reazioni alcali- silice) e con aggregati calcarei (reazione alcali-carbonati)

    Getto Querini Stampalia con aggregati calcarei (Pietra d’Istria)

  • Gelo -Disgelo

    Attacco di organismi biodeteriogeni

  • Degrado di strutture

    Livelli di degrado proposti dal CEB,

    1983

    Livelli di degrado proposti dal General Task Group

  • Analisi tecnico strutturale per una riqualificazione dello

    stabilimento chimico di Bagnolo Mella (BS), tesi di

    laurea di Massimo Cavallini, Elena Marini, relatore Enzo

    Siviero, correlatore Paolo Faccio, IUAV, a.a. 2001-02.

  • La conservazione delle superfici

  • Giardino della Fondazione Querini Stampalia fotopiano

  • INTERVENTI

  • Tomba Brion, San Vito d’Altivole (TV)

  • Centro formazione maestranze edili, Mestre

    Getto e scassero dei provini

  • VALUTAZIONE DEGLI INTERVENTI

    Campioni danneggiati Campioni condizionati

  • Bibliografia

    P. Pedeferri, L. Bertolini, La durabilità del calcestruzzo armato, 2000, McGraw-Hill Libri Italia srl

    E. Siviero, R. Cantoni, M. Forin, Durabilità delle opere in calcestruzzo, 1995, Franco Angeli

    G. Bruschi, P. Faccio, S. Pratali Maffei, P. Scaramuzza, Il calcestruzzo nelle opere di Carlo Scarpa. Forme, alterazioni, interventi, 2005, Editrice Compositori

    N.Pirazzoli, Il restauro dell’architettura moderna, 1999, Edizioni Essegi