Linguaggi dell'Audiovisivo 4
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7/23/2019 Linguaggi dell'Audiovisivo 4
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Paolo Peverini
Linguaggi dellaudiovisivo
Lezione 4
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7/23/2019 Linguaggi dell'Audiovisivo 4
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Laudiovisione
I film, la televisione e i media audiovisivi in generale non si rivolgono
soltanto allocchio. Essi suscitano nel loro spettatore nel loroaudiospettatore una specifica disposizione percettiva, disposizioneche, nel presente lavoro, proponiamo di chiamare audiovisione.Unattivit, questa, che non mai stata considerata nella sua novit: sicontinua a parlare di vedere un film o una trasmissione, trascurandola modificazione introdotta dalla colonna audio (Chion 1997, p.7)
In realt il suono (voce, musica, rumori) apporta un vero e propriovalore aggiunto alle immagini
Tuttavia, nella pratica del consumo audiovisivo, laccento postoprevalentemente sul piano visivo e per quanto riguarda la dimensione
sonora sulla voce dei personaggi
Il cinema dunque vococentrico e verbocentrico perch nella realtnoi stessi in un ambiente sonoro isoliamo le voci dallo sfondo
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Il valore aggiunto della musica
La musica svolge nei confronti di un audiovisivo molteplici funzioni, in particolaredistinguiamo due effetti
Musica empatica: la musica sottolinea la propria aderenza allemozione che sisviluppa nella scena. Melodia, ritmo, sonorit degli strumenti riproduconoattraverso una serie di codici culturali emozioni come la gioia, la tristezza, la
malinconia
Musica anempatica: la musica si sviluppa seguendo un andamento del tuttodistaccato dalla scena. Si pensi in un film alluso dei carillon o alla musica delleorchestre da ballo la cui frivolezza e apparente distanza rispetto ai personaggine sottolineano per le caratteristiche psicologiche e affettive
Esiste un terzo tipo di musica che non rientra nelle due categorie che ha unsenso astratto o semplicemente svolge una funzione di supporto ritmico rispettoalle immagini, senza attivare alcun effetto di tipo passionale
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Linfluenza del suonosulla percezione del tempo visivo 1/2
Il suono contribuisce con forza alla percezione del tempo delle immagini, essorientra in un vero e proprio contratto che lega autore, testo audiovisivo epubblico. In particolare Chion individua tre aspetti della temporalizzazione
Animazione temporale dellimmagine: il suono contribuisce a rendete dettagliatao al contrario vaga e indefinita la percezione della durata delle immagini
Linearizzazione temporale delle immagini: il suono contribuisce a legare leinquadrature e le sequenze, svolge una funzione di collante sonoro
Vettorializzazione: il suono drammatizza la colonna visiva, contribuisce a rivestirele immagini di un senso di attesa o di imminenza
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Linfluenza del suono
sulla percezione del tempo visivo 2/2
I fattori che determinano la capacit dei suoni di modificare la percezione deltempo delle immagini sono numerosi e variano in funzione di alcune situazioni:
Limmagine non possiede da sola alcuna animazione temporale (es. unimmaginefissa o un riflesso che non prelude ad alcuna variazione nel movimento). In questocaso il suono pu rivestire limmagine di una temporalit inedita
Limmagine possiede una sua temporalit. Ci sono movimenti dei personaggi e/odegli oggetti o movimenti della macchina da presa. La temporalit dei suoni entraqui in relazione con quella visiva, confermandola o distaccandosenecompletamente
La temporalizzazione legata alle caratteristiche dei suoni in particolare a:
Natura del mantenimento del suono: uniforme/oscillanteRitmo sonoro: prevedibile/imprevedibileDefinizione del suono: frequenze acute/graviModello di aggancio tra suono e immagini: coincidenza/distacco
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La funzione di inglobamento del suono
I suoni possono unificare le immagini agendo su molteplicilivelli:
Temporale. I suoni rendono fluida la sequenza di immaginineutralizzando i tagli visivi (effetto di overlapping)
Spaziale. Viene creato un ambiente sonoro (es. suoni dellanatura, o rumori della metropoli) in cui le immagini vengonoimmerse
Sfuggendo alle coordinate spaziali e temporali, utilizzando adesempio una musica orchestrale che fonde le immagini inun flusso compatto
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La sincresi
Una funzione essenziale che il sonoro svolge in un audiovisivo quella di punteggiare il testo, di contribuire a dare forma auna vera e propria ossatura ritmica del materiale espressivo
Chion (1997. p. 55) a questo proposito definisce punto disincronizzazioneun momento saliente di incontro sincrono tra
un momento sonoro e un momento visivo: un punto in cuileffetto di sincresi risulta pi accentuato come in una musicaun accordo pi marcato degli altri
La sincresi (ib.) una parola che nasce dallunione disincronismo e sintesi e indica la saldatura inevitabile e
spontanea che si produce tra un fenomeno sonoro e unfenomeno visivo puntuale quando questi accadonocontemporaneamente, e ci indipendentemente da ognilogica razionale
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Alcuni esempi di punto di sincronizzazione
Raccordi a stacco tra suono e immagine. Es. tipico dei filmthriller in cui unevoluzione drammatica degli eventi vienesegnalata da un cambio sonoro e visivo
Punto di sincronizzazione di convergenza. Le strade separatedel suono e dellimmagine convergono progressivamente finoa coincidere. Es. il finale di un film romantico
Il volume amplificato di un suono si impone allattenzione edentra in relazione immediata con le immagini
La natura affettiva o semantica di un suono, ad es. il modo dipronunciare una certa parola, fa convergere lattenzionedello spettatore sullimmagine.
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Suoni e immagini. Una tipologia di relazioni
Le parole, i rumori e la musica possono stabilire delle relazionidifferenziate con le immagini
Suono in: la sorgente del suono visibile sullo schermo. il suono in altritermini sincrono
Suono fuori campo. La sorgente sonora non visibile nellinquadraturama lo spettatore pu collocarla nella cornice spaziotemporale dellafinzione. Il suono definito diegetico
Suono off. Proviene da una sorgente invisibile, collocata su un sfondospaziotemporale diverso da quello rappresentato nella scena. Il suono extradiegetico. il caso delle voci di commento del narratore edella musica
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Bibliografia
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