Lingua Protoindoeuropea

download Lingua Protoindoeuropea

of 24

Transcript of Lingua Protoindoeuropea

  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    1/24

    Linguaprotoindoeuropea

    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

    Il protoindoeuropeo, indicato anche comunemente come indoeuropeo, la protolingua che, secondo lalinguisticacomparativa, costituisce l'origine comune delle lingue indoeuropee. Le fortissime somiglianzefra queste lingue, attestate a partiredal 2000 a.C. circa, impongono agli studiosi di assumere che essesiano la continuazione di una protolingua preistorica, parlata circa settemila anni fa e chiamata perconvenzioneproto-indoeuropeo. L'indagine sistematica fra le documentazioni pi arcaiche delle lingueindoeuropee permette di ricostruire, sia pure in via ipotetica, la grammatica e il lessico della protolingua,

    grazie al metodo comparativo[1].

    In Germania, dove pure gli studi sull'indoeuropeo ebbero la loro prima formulazione coerente, viene

    preferito il termineIndogermanischper indoeuropeoe Urindogermanischper indicare la protolingua[2].

    Indice

    1 La nascita della linguistica comparativa e la scoperta dell'indoeuropeo2 Famiglia linguistica indoeuropea3 Esempi di affinit lessicali fra le lingue indoeuropee4 Tipologia del proto-indoeuropeo5 Evoluzione storica

    6 La grammatica ricostruita del protoindoeuropeo6.1 Fonologia6.2 Prosodia e accento6.3 Morfologia6.4 Morfonologia6.5 Parti variabili e invariabili del discorso6.6 Morfologia nominale

    6.6.1 Flessione dell'aggettivo6.6.1.1 Aggettivi numerali

    6.7 Morfologia pronominale

    6.8 Morfologia verbale6.9 Sintassi7 La metrica indoeuropea8 La lingua poetica indoeuropea9 Proto-lessico e proto-cultura10 Diverse ipotesi sull'origine e sulla relazione con altre lingue

    10.1 L'ipotesi della lega linguistica indoeuropea10.2 Le lingue del Vecchio Mondo nell'ottica delle superfamiglie

    11 Antiche proposte di famiglie comprendenti l'Indoeuropeo11.1 Teorie quasi-nostratiche11.2 L'Indoeuropeo lingua creola?11.3 Proposte alternative ed eterodosse11.4 Conclusioni

    12 Note13 Bibliografia

    http://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_comparativohttp://it.wikipedia.org/wiki/Protolinguahttp://it.wikipedia.org/wiki/2000_a.C.http://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_comparativohttp://it.wikipedia.org/wiki/Protolinguahttp://it.wikipedia.org/wiki/Linguistica_comparativahttp://it.wikipedia.org/wiki/Germaniahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_indoeuropeehttp://it.wikipedia.org/wiki/2000_a.C.http://it.wikipedia.org/wiki/Aiuto:Unicodehttp://it.wikipedia.org/wiki/Protolingua
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    2/24

    William Jones

    FriederichSchlegel

    Franz Bopp

    14 Voci correlate15 Collegamenti esterni

    La nascita della linguistica comparativa e la scoperta

    dell'indoeuropeo

    Per approfondire, vedi linguistica comparativaeIndoeuropeistica.

    L'idea della comparazione fra le lingue comincia ad affiorare nell'umanesimoeuropeo con Giuseppe Giusto Scaligero (1540-1609). Una prima genericaformulazione delle basi del metodo comparativo viene per solo nel XVIII secolo,sotto l'influsso indiretto degli studi di anatomia comparata, con Johann ChristophAdelung e Christian Jakob Kraus, che fra il 1781 e il 1787 definiscono negliobiettivi e nel metodo l'approccio scientifico al confronto fra le lingue.

    Ma la nascita della vera e propria linguistica comparativa intesa come scienza tuttavia un sotto-prodotto casuale del colonialismo inglese, e in particolare dellaconquista dell'India. I contatti con la cultura indiana e la sua lingua letteraria, ilsanscrito, permisero all'alto magistrato del Bengala sir William Jones (1746-1794)di instaurare paragoni fra il sanscrito stesso, il greco, il latino, il gotico e le parlatedei Celti, e di dedurre che tutte queste antiche lingue derivavano da un'arcaicalingua madre ormai estinta. L'inglese si accontent di affermare l'origine comune,in base a delle evidenze, senza andare oltre, senza gettare le basi per una scienza.Jones espose le sue teorie in una conferenza tenuta alla Asiatic Society a Calcuttail 2 febbraio del 1786. Fu per soltanto nel 1788 che i suoi studi vennero

    pubblicati.

    Nonostante la sua ingegnosit, l'ipotesi di Jones cadde nell'oblio e l'idea furiproposta da Friedrich Schlegel (1772-1829), nel suo libro ber die Sprache undWeisheit der Indierdel 1808. In quest'ultimo testo per la prima volta si parla digrammatica comparativa (vergleichende Grammatik).

    Con Franz Bopp (1791-1867) e il suo storicoKonjugationssystem("Sistema delleconiugazioni", 1816), si giunse infine a una pi organica formulazione dei principi

    concreti e sistematici dell'analisi linguistico-comparativa[3]. con Bopp e col suo

    contemporaneo danese Rasmus Rask che viene tracciato un quadro sistematicodelle relazioni tra le sottofamiglie. I forti indizi diventano scienza.[4]

    Famiglia linguistica indoeuropea

    Per approfondire, vediLingue indoeuropee.

    Appartengono con certezza alla famiglia linguistica indoeuropea diverse sottofamiglie linguistiche(come fossero dei rami che partono dal tronco comune, il protoindoeuropeo...) a loro volta differenziatein lingue e dialetti:

    le lingue anatoliche, parlate in Anatolia gi nel XIX-XVIII secolo a.C. e oggi estinte ne fannoparte il luvio, l'ittita, il palaico, e nei secoli IX-V a.C. il licio, il lidio, il cario al ramo anatolicoPaul Kretschmer e Vladimir Ivanov Georgiev ascrivono anche una delle lingue di substrato egee

    http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Giusto_Scaligerohttp://it.wikipedia.org/wiki/Dialettohttp://it.wikipedia.org/wiki/Goticohttp://it.wikipedia.org/wiki/Friedrich_Schlegelhttp://it.wikipedia.org/wiki/Scienzahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_luviahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_anatolichehttp://it.wikipedia.org/wiki/Umanesimohttp://it.wikipedia.org/wiki/File:Friederich_von_Schlegel.jpghttp://it.wikipedia.org/wiki/1540http://it.wikipedia.org/wiki/1787http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_liciahttp://it.wikipedia.org/wiki/Calcuttahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_lidiahttp://it.wikipedia.org/wiki/1794http://it.wikipedia.org/wiki/1867http://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_indoeuropeehttp://it.wikipedia.org/wiki/1808http://it.wikipedia.org/wiki/Bengalahttp://it.wikipedia.org/wiki/File:Franz_Bopp.jpghttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Sottofamiglia_linguistica&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Johann_Christoph_Adelunghttp://it.wikipedia.org/wiki/Linguistica_comparativa#La_nascita_del_metodo_comparativohttp://it.wikipedia.org/wiki/Celtihttp://it.wikipedia.org/wiki/Franz_Bopphttp://it.wikipedia.org/wiki/Anatomia_comparatahttp://it.wikipedia.org/wiki/Colonialismohttp://it.wikipedia.org/wiki/Indoeuropeisticahttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Christian_Jakob_Kraus&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Paul_Kretschmer&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/1609http://it.wikipedia.org/wiki/William_Jones_(filologo)http://it.wikipedia.org/wiki/Linguistica_comparativahttp://it.wikipedia.org/wiki/Asiatic_Societyhttp://it.wikipedia.org/wiki/Sanscritohttp://it.wikipedia.org/wiki/1786http://it.wikipedia.org/wiki/1816http://it.wikipedia.org/wiki/1829http://it.wikipedia.org/wiki/Inghilterrahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_ittitahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_palaicahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_grecahttp://it.wikipedia.org/wiki/1746http://it.wikipedia.org/wiki/1781http://it.wikipedia.org/wiki/1788http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_(linguistica)http://it.wikipedia.org/wiki/File:Sir_William_Jones.jpghttp://it.wikipedia.org/wiki/Vladimir_Ivanov_Georgievhttp://it.wikipedia.org/wiki/File:Exquisite-kfind.pnghttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_cariahttp://it.wikipedia.org/wiki/File:Exquisite-kfind.pnghttp://it.wikipedia.org/wiki/Anatoliahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_latinahttp://it.wikipedia.org/wiki/1772http://it.wikipedia.org/wiki/1791
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    3/24

    che hanno influsso sul greco classico attraverso i loro prestiti lessicali (ramo egeo-anatolico)[5]

    i dialetti del greco, che la lingua indoeuropea con la maggior continuit storica, dato che unarcaico dialetto greco, il miceneo, nelle sue varianti normaleespeciale, stato scoperto nel 1953da Michael Ventris nelle tavolette in Lineare B dei palazzi Achei dei secc. XVI-XIII a.C. dellafamiglia dei dialetti greci fanno parte, in et storica, lo ionico-attico, il dorico, l'eolico, l'arcado-cipriota, il greco di nord-ovest, il panfilio[6]

    l'Indo-iranico, comprendente il ramo Indo-ario (lingue indoeuropee parlate in India) e l'iranico(lingue indoeuropee dell'Iran) in et antica testimoniato dall'avestico e dal sanscrito vedico idialetti indo-iranici sono attestati nelle loro sedi nel I millennio a.C. tuttavia, tracce linguisticheinequivocabili della presenza degli indo-arii sono state rinvenute nei documenti delle civiltmesopotamiche gi fra il 1900 a.C. e il 1300 a.C., in concomitanza con il subentrare di dinastie"barbariche" a Babilonia e fra gli Hurriti[7]

    le lingue celtiche diffuse dal I millennio a.C. nell'Europa atlantica dalla Spagna all'Irlanda e oggi arischio di estinzione[8]

    le lingue italiche, diffuse in origine in Italia centro-meridionale e rappresentate, nel I millennioa.C., dal latino, dall'osco-umbro, dal sannita e da altri dialetti minori[9]

    le lingue germaniche, di cui certo che gi intorno alla met del I millennio a.C. fossero diffuse inEuropa centro-settentrionale, fra il Baltico e il bassopiano sarmatico le loro prime attestazioniscritte risalgono al V secolo d.C.[10]

    l'armeno, parlato in Armenia e noto a partire dal V secolo d.C.[11]

    il tocario, nei suoi due dialetti estinti A e B (tocario orientale e tocario occidentale), documentati

    nel Turkestan cinese intorno al 1000 d.C.[12]

    il venetico, lingua a s parlata nell'antico Veneto ad esso forse affine l'illirico, una lingua poconota diffusa a suo tempo nei Balcani occidentali e forse apparentata con l'albanese[13]

    le lingue slave, discese tutte da una protolingua non troppo differente dal paleoslavo, gi lingualiturgica della chiesa cristiana ortodossa in Europa orientale[14]

    le lingue baltiche, comprendenti l'antico prussiano, estinto gi nel XVIII secolo, nonch due linguevive, il lituano e il lettone[15]

    l'albanese, attestato da prima del XV secolo[16]

    infine una serie di parlate estinte, isolate e poco note, come il frigio, il tracio, il daco-misio, ilmessapico, il ligure e i dialetti dei Macedoni e dei Peoni[17] a queste si devono aggiungere leipotetiche lingue egee morte di substrato indoeuropeo influenti sul Greco antico, ma estranee alramo egeo-anatolico, fra cui ilpelasgico[18], ilgreco psi[19]e ilpelastico[20]. Si ribadisce che questeultime lingue non sono dialetti greci: i loro resti testimoniano l'affioramento di lingue indoeuropeetotalmente sconosciute per altro verso e caratterizzate da fenomeni propri, diversi in parte daquelli che identificano le altre sottofamiglie dell'indoeuropeo.

    Le diverse sottofamiglie dell'indoeuropeo sono poi per tradizione raggruppate in due grandi gruppi,divisi dalla cosiddetta isoglossa centum-satem, e distinti in base al trattamento delle consonanti gutturali.Le cosiddette lingue centum(dal latino centum, "cento") continuano le antiche gutturali palatali comevelari, mentre le lingue satem (dall'avesticosatm, "cento") le mutano in consonanti fricative palatali esibilanti.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Irlandahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_miceneahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lineare_Bhttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_slavehttp://it.wikipedia.org/wiki/Bassopiano_sarmaticohttp://it.wikipedia.org/wiki/Paleoslavohttp://it.wikipedia.org/wiki/Oceano_Atlanticohttp://it.wikipedia.org/wiki/Peonihttp://it.wikipedia.org/wiki/Sannitahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_messapicahttp://it.wikipedia.org/wiki/Iranhttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_lituanahttp://it.wikipedia.org/wiki/Dialetto_panfiliohttp://it.wikipedia.org/wiki/Sanscritohttp://it.wikipedia.org/wiki/Isoglossa_centum-satemhttp://it.wikipedia.org/wiki/Venetohttp://it.wikipedia.org/wiki/Turkestanhttp://it.wikipedia.org/wiki/Dialetto_ionicohttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_illiricahttp://it.wikipedia.org/wiki/1000_d.C.http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_veneticahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_latinahttp://it.wikipedia.org/wiki/Armeniahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_lettonehttp://it.wikipedia.org/wiki/Italiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Spagnahttp://it.wikipedia.org/wiki/Dialetto_atticohttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_italichehttp://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_cristiana_ortodossahttp://it.wikipedia.org/wiki/Cinahttp://it.wikipedia.org/wiki/Indo-iranicohttp://it.wikipedia.org/wiki/Hurritihttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_armenahttp://it.wikipedia.org/wiki/Balticohttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_celtichehttp://it.wikipedia.org/wiki/1953http://it.wikipedia.org/wiki/1900_a.C.http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_frigiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_tracicahttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Pelasgico&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Babiloniahttp://it.wikipedia.org/wiki/Arcado-cipriotahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_dacahttp://it.wikipedia.org/wiki/Greco_di_nord-ovesthttp://it.wikipedia.org/wiki/Acheihttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Greco_psi&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_osco-umbrehttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Egeo-anatolico&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_grecahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_albanesehttp://it.wikipedia.org/wiki/Balcanihttp://it.wikipedia.org/wiki/XV_secolohttp://it.wikipedia.org/wiki/Macedonihttp://it.wikipedia.org/wiki/Dialetto_doricohttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_vedicahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_baltichehttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Pelastico&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_tocariahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_ligurehttp://it.wikipedia.org/wiki/1300_a.C.http://it.wikipedia.org/wiki/Avesticohttp://it.wikipedia.org/wiki/Dialetto_eolicohttp://it.wikipedia.org/wiki/Michael_Ventrishttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_germaniche
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    4/24

    Gli studiosi attribuiscono valore differente al fenomeno dellasatemizzazione, a seconda dei loroorientamenti. I fautori della cosiddetta teoria glottidale ritengono ad esempio pi pertinente iltrattamento delle ipotetiche consonanti glottidali che essi presumono tipiche del proto-indoeuropeo nellasua fase comune, e preferiscono perci distinguere fra lingue taihun(dal gotico taihun, "dieci") che

    perdono la glottidalizzazione mutando le glottidali in consonanti sorde, e lingue decem(dal latinodecem, "dieci"), che tramutano le glottidali in sonore.

    Esempi di affinit lessicali fra le lingue indoeuropee

    Molte affinit lessicali fra le lingue indoeuropee saltano all'occhio, nonostante i mutamenti foneticiverificatisi. Altre sono decisamente controintuitive. Baster qui fornire qualche esempio:

    pronomi e numerali: ad es.: latino ego, m, greco (), , gotico ik, mik, sanscrito aham, m,ittita ug, amug, "io, me"[21] latino duo, greco (), sanscrito dv, gotico twai, "due"

    sostantivi indicanti istituzioni politiche o sociali: latino rx, sanscrito rj, antico irlandese r,suffisso -rxnei nomi di principi galliciAmbio-rix,Dumno-rix, Orgeto-rix, Vercingeto-rix, "re"

    latinopotis, greco , sanscritopati-, "signore, sposo" greco , latinogenus, sanscritojanas, "famiglia, stirpe"

    sostantivi indicanti parentela: cfr. ad es.: latinopater, greco , anglosassonefair, sanscritopit, "padre" latino mater, greco , antico alto tedesco muoter, paleoslavo mati, sanscritomt"madre" latinofrater, greco ("membro di una fratria, o confraternita"), anglosassonebroir, antico alto tedesco bruoder, sanscrito bhrt, "fratello"

    sostantivi indicanti parti del corpo: cfr. ad es.: greco , sanscrito bhu-, antico alto tedescobuog("giuntura"), "braccio, giuntura" greco , sanscrito bhr-, anglosassone br,"sopracciglio" latino ber, sanscrito dhar, anglosassone der, "mammella, poppa" latino cor,greco (omerico) , antico irlandese cride, gotico hairt, "cuore" latinopes, greco ,sanscritopad-, goticofotus, "piede"

    sostantivi indicanti animali domestici o selvatici comuni: cfr. ad es. latino lupus, greco ,sanscrito vka, gotico wulfs, "lupo" latino ovis, greco o, sanscrito avis, antico alto tedesco ou,lituano avis, paleoslavo ovca, "pecora", "ovino" latino anser, greco , sanscrito hasa-, anticoalto tedescogans, "oca" latino ms, greco , sanscrito m-, antico alto tedesco ms, paleoslavomy, "topo"

    sostantivi indicanti oggetti quotidiani: ad es. greco , sanscrito cakra-, anglosassone hwol,

    "ruota" latinojugum, greco , goticojuk, "giogo" greco , latinofors, gotico daur,sanscrito dvras, "porta"

    radici verbali di uso comune nelle antiche lingue indoeuropee: latinofero, greco , sanscritobharmi, gotico baira, "portare" latino est, greco (", esiste, c' davvero, possibile"),sanscrito asti, gotico ist, "egli " latino video, greco ("io vidi") e ("io so"), vedico veda("io so"), gotico wait("io so"), "vedere, venir a conoscere, sapere".

    Tipologia del proto-indoeuropeo

    Dal punto di vista tipologico, il proto-indoeuropeo nella fase tardo-unitaria era una lingua flessiva ofusiva, con un alto grado di sinteticit (quantit di morfemi per parola). La ricostruzione interna permettetuttavia di intravedere una fase di poco pi remota, in cui la protolingua mostrava ancora in gran parte

    http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Teoria_glottidale&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Consonante_sordahttp://it.wikipedia.org/wiki/Sinteticit%C3%A0http://it.wikipedia.org/wiki/Fratriahttp://it.wikipedia.org/wiki/Consonante_glottidalehttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_flessivahttp://it.wikipedia.org/wiki/Consonante_sonora
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    5/24

    l'aspetto di una lingua agglutinante. Le tendenze che hanno determinato la trasformazione tipologicasembrano ancora in parte attive nella fase pi arcaica di molte delle lingue figlie. Fra queste derivestrutturali si notano in particolare:

    la fusione della posposizione con il sostantivo, che porta all'impianto di nuovi casi (come nell'ittitaantico e nel tocario, che hanno rispettivamente nove e dieci casi grammaticali, rispetto agli otto disolito riconosciuti comuni a tutta la famiglia linguistica)

    la fusione di forme verbali "ausiliarie" con le radici verbali a formare nuovi tempi o a reintegrarele forme di tempi verbali perduti (come nell'imperfetto latino e nel perfetto debole del germanico)

    la tendenza a rendere pi riconoscibili le desinenze personali tramite l'agglutinazione del verbocon forme pronominali o avverbi o tramite la generalizzazione nell'uso di certe desinenze di facilericonoscibilit, al fine di rendere trasparente e maneggevole la flessione verbale (cos, ad esempio,nel sanscrito la desinenza primaria -misi generalizza, per la prima persona, sia nei verbi atematicisia nei verbi tematici: as-mi, "io sono", atematico, e tud--mi, "io percuoto", tematico)

    Evoluzione storica

    Per approfondire, vedi Cronologia dell'indoeuropeo.

    La grammatica ricostruita del protoindoeuropeo

    Per approfondire, vedi Grammatica del protoindoeuropeo.

    Con il confronto tra le lingue di attestazione pi antica e, in mancanza di queste, tra le lingue moderne, si

    giunge a ricostruire l'ipotetica lingua da cui esse sarebbero derivate. Di questa lingua si ricostruisceovviamente tutta la grammatica, comprendente un sistema fonologico, morfologico, sintattico, lessicale,ecc.

    Fonologia

    Per approfondire, vedi Fonologia del protoindoeuropeo.

    Tenendo conto dell'attuale dibattito scientifico fra i linguisti, si ricostruisce oggi per l'indoeuropeo unsistema fonologico cos articolato (i punti interrogativi indicano i fonemi la cui esistenza maggiormente controversa):

    vocali brevi: *a *e *o (?)*i *u

    vocali lunghe: * (?)* (?)* (?)* (?)* (?)

    dittonghi: *au *eu *ou *ai *ei *oi

    semivocali: *y*w

    nasali e liquide: *m *n *l *r(queste ultime possono assumere valore sillabico, assumendol'articolazione di sonante)

    consonanti fricative dentali: *s(con l'allofono sonoro *[z])

    http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_agglutinantehttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_(linguistica)http://it.wikipedia.org/wiki/Grammatica_del_protoindoeuropeohttp://it.wikipedia.org/wiki/Allofonohttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_latinahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_ittitahttp://it.wikipedia.org/wiki/File:Exquisite-kfind.pnghttp://it.wikipedia.org/wiki/File:Exquisite-kfind.pnghttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_proto-germanicahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_tocariahttp://it.wikipedia.org/wiki/Grammaticahttp://it.wikipedia.org/wiki/Imperfettohttp://it.wikipedia.org/wiki/Cronologia_dell%27indoeuropeohttp://it.wikipedia.org/wiki/Morfologia_(linguistica)http://it.wikipedia.org/wiki/Sintassihttp://it.wikipedia.org/wiki/Perfettohttp://it.wikipedia.org/wiki/Lessicohttp://it.wikipedia.org/wiki/Fonologiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Posposizionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Sanscritohttp://it.wikipedia.org/wiki/Sonantehttp://it.wikipedia.org/wiki/Fonologia_del_protoindoeuropeohttp://it.wikipedia.org/wiki/File:Exquisite-kfind.png
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    6/24

    consonanti fricative laringali: *H1 (?)(fricativa laringale sorda *[h]) *H2 (?)(fricativa velare sorda*[x]) *H3 (?)(fricativa labiovelare con articolazione sonora)

    consonanti occlusive bilabiali: *p *b (?)*bh

    consonanti occlusive alveolari: *t *d *dh

    consonanti occlusive velari: *k *g *gh

    consonanti occlusive palatali: *k (?)*g (?)*gh (?)

    consonanti occlusive labio-velari: *kw*gw*gwh.

    Il sistema fonologico ricostruito appare per squilibrato per varie ragioni.

    Si notano infatti, fra gli altri problemi:

    la relativa rarit di *aoriginaria

    lo statuto poco chiaro delle vocali lunghe, che alcuni indoeuropeisti riducono universalmente arisultanti di incontri di vocale + laringale o a fenomeni di contrazione e allungamento dicompenso

    la rarit di *b

    la difficolt tipologica di un sistema di occlusive in cui sono presenti triplette di consonanticostituite da sorda ("consonante tenue"), sonora ("media"), sonora aspirata ("media aspirata"),essendo molto scarse le attestazioni pan-indoeuropee delle sorde aspirate ("tenui aspirate")*ph *th

    *kh *kh *kwh(la cui presenza peraltro ancora oggi sostenuta da Oswald Szemernyi). Infatti,nelle lingue naturali conosciute l dove esiste una sola serie di occlusive aspirate, queste sonosorde aspirate sonore si trovano solo in lingue che possiedono anche aspirate sorde.

    La questione della rarit di *aha indotto il linguista spagnolo Francisco Villar, sulla scorta delleproposte teoriche di Francisco Rodrguez Adrados a postulare per l'indoeuropeo pi arcaico un sistema aquattro vocali (*a *e *i *u), con un'articolazione arrotondata della *ae un'articolazione medio-bassadella *e nonostante l'eleganza formale e tipologica di tale soluzione, resta tuttavia assodato che unsistema a cinque vocali, con *a *e *odistinte, doveva essere gi ampiamente affermato nel tardoindoeuropeo comune, visto che l'opposizione fra *e ed *o risulta sistematicamente funzionale in ambitomorfologico. Lo stesso dicasi per la questione delle vocali lunghe, che in tutte le lingue indoeuropeesembrano funzionali ad operare distinzioni morfologiche fondamentali. Appare dunque probabile chel'indoeuropeo comune avesse effettivamente, sin da epoche abbastanza remote, un sistema a cinquevocali brevi e cinque vocali lunghe tuttavia, nel corso della sua evoluzione interna, la distribuzioneoriginaria dei suoni vocalici stata alterata da fenomeni fonetici dalle dinamiche non sempre chiare.

    Pi spinosi interrogativi sorgono dall'anomalia tipologica del sistema di occlusive. Una risposta possibile fornita dalle proposte del linguista americano Paul J. Hopper e dai linguisti sovietici TamazGamkrelidze e Vjacheslav Ivanov, secondo cui le consonanti indoeuropee che tradizionalmente siricostruiscono come sonore avevano in origine una articolazione glottidale (rara per le consonanti labiali,

    il che spiegherebbe fra l'altro la rarit di *b), mentre le consonanti sonore aspirate andrebbero concepitecome semplici sonore l'articolazione aspirata delle sorde e delle sonore sarebbe stata allofonica. Questo il nucleo della teoria glottidale, che sta riscuotendo un certo successo fra gli studiosi, non senza persuscitare forti resistenze.

    http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Teoria_glottidale&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Tamaz_Gamkrelidze&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Francisco_Rodr%C3%ADguez_Adradoshttp://it.wikipedia.org/wiki/Media_aspiratahttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Vjacheslav_Ivanov&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Laringalehttp://it.wikipedia.org/wiki/Media_(linguistica)http://it.wikipedia.org/wiki/Fricativa_glottidale_sordahttp://it.wikipedia.org/wiki/Oswald_Szemer%C3%A9nyihttp://it.wikipedia.org/wiki/Fricativa_velare_sordahttp://it.wikipedia.org/wiki/Consonante_tenuehttp://it.wikipedia.org/wiki/Tenue_aspiratahttp://it.wikipedia.org/wiki/Francisco_Villarhttp://it.wikipedia.org/wiki/Approssimante_labiovelare_sonorahttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Paul_J._Hopper&action=edit&redlink=1
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    7/24

    Agli occhi di una parte cospicua dei linguisti la teoria glottidale, pur nella sua semplicit ed eleganza,sembra infatti causare pi problemi di quanti non ne risolva. Una soluzione pi economica, altrettantoelegante e plausibile, viene appoggiata fra gli altri, in Italia, dal gi ricordato E. Campanile, e prevedeche l'indoeuropeo avesse effettivamente triplette di consonanti occlusive quali quelle che emergono dallaricostruzione tradizionale una simile situazione, per quanto rara, comunque attestata: se ne ha unesempio nel kelabit, una lingua austronesiana del Borneo. Tuttavia, come nel kelabit, le consonantisonore aspirate come bhvenivano concretamente realizzate come occlusive sonore con soluzione sorda

    aspirata (in pratica, come una consonante sonora seguita da fricativa laringale sorda).Nella presente voce si deciso di seguire la ricostruzione tradizionale, che al momento sembra rendereconto della maggior parte dei fenomeni.

    Prosodia e accento

    Fra le lingue indoeuropee le tipologie di accento sono molteplici:

    ilgreco, il vedicoe il lituanoposseggono un accento musicale a tre toni, e in particolare, l'accento

    del vedico indefinitamente libero, quello del greco libero nei limiti delle ultime tre sedi(trisillabismo) limitazioni in parte analoghe si hanno in lituano

    l'italicoha un accento fisso intensivo sulla prima sillaba si distingue per il latino, che ben prestoabbandona l'accento fisso intensivo originario e ricrea autonomamente un accento musicale a unsolo tono, moderatamente libero nei limiti delle ultime tre sedi

    situazioni simili al proto-italico, cio un accento fisso intensivo, mostrano anche il celticoe ilgermanico[22].

    La prosodia del protoindoeuropeo, per la maggior parte degli studiosi, quella di una lingua con accento

    musicale(cio percepito come un'elevazione di tono) in cui esiste una sistematica distinzione fra vocalilunghe e brevi, sebbene l'evoluzione linguistica abbia alterato la loro disposizione e diffusione

    originaria[23]. Alcuni studiosi, come ad es. Francisco Villar, ipotizzano che la distinzione fra vocalilunghe e brevi fosse propria solo di alcuni dialetti indoeuropei, e in particolare dell'indoeuropeo tardo, e

    pongono in secondo piano il problema della natura dell'accento[24]. Una teoria particolarmente articolatapresenta Oswald Szmerenyi, che sulla base del confronto fra accento greco, vedico e lituano, postula,per il proto-indoeuropeo comune, un accento tritonale, con un tono ascendente (acuto o udtta), un tono

    discendente (circonflesso) e un tono grave[25]. Un elemento certo dell'accento indoeuropeo la sua

    assoluta libert[26]. L'assenza delle cadute di vocali e dei fenomeni di alterazione collegati all'accento

    intensivo, fa ipotizzare con relativa sicurezza che la protolingua avesse un accento musicale,probabilmente con un unico tono, quello acuto[27].

    Morfologia

    Per approfondire, vediMorfologia del protoindoeuropeo.

    Alcuni fenomeni fonetici di interesse morfologico (morfo-fonologici) accomunano tutte le lingueindoeuropee:

    Le radici delle lingue indoeuropee sono generalmente monosillabiche

    i morfemi sono costituiti in base a una legge di sonorit crescente, per cui la sonorit dei fonemiche li compongono cresce man mano che si avvicina al nucleo sillabico per un meccanismo di

    http://it.wikipedia.org/wiki/File:Exquisite-kfind.pnghttp://it.wikipedia.org/wiki/Tono_(linguistica)http://it.wikipedia.org/wiki/Borneohttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Kelabit&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Francisco_Villarhttp://it.wikipedia.org/wiki/Morfologia_del_protoindoeuropeo
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    8/24

    eufonia, i fonemi consonantici occlusivi si radunano intorno al nucleo vocalico della radice apartire dal punto di articolazione pi esterno (ad es. la consonante occlusiva labiale precede ladentale e non viceversa: perci possibile *pterma non *tper) per la stessa ragione raroincontrare radici in cui una occlusiva dentale precede una velare (uno dei pochi esempi *dhghom-, terra)

    l'indoeuropeo evita la costituzione di radici che si aprono e si chiudono con consonanti occlusivesonore ( possibile *tegma non *deg)

    presenza di non meglio definiti "determinativi radicali": alcune radici mostrano doppia forma, conuna *s-iniziale oscillante (la rad. teg-"coprire", attestata anche come *s-teg-)

    le radici indoeuropee mutano vocale in base alla loro funzione morfologica (apofonia): cos, aseconda del tempo verbale che va a formare, la rad. *-leikw-, "lasciare", presenta un grado pieno*-loikw-e un grado zero *-likw-

    diffusi sono i fenomeni di assimilazione consonantica, in base ai quali due consonanti contiguetendono ad assumere un punto di articolazione simile o identico

    azione della legge di Sievers-Edgerton, scoperta nel gotico dal germanista Eduard Sievers e nellelingue indo-arie dal sanscritista Franklin Edgerton: una semivocale *yo *wtende a geminarsi in*iyo *uwdopo sillaba lunga: cos abbiamo *pot-yomda *poti-, ma *H1egniyomda *H1egni-.

    Morfonologia

    Dal punto di vista tipologico, l'indoeuropeo tardo ricostruito una lingua flessiva o fusiva, con un altogrado di sinteticit (come il vedico, il greco, il latino, il tedesco, il russo). Ci vuol dire che nella

    protolingua pi funzioni morfologiche si addensano nello stesso morfema. Si gi detto per che gliindizi derivanti dalla ricostruzione interna inducono i linguisti a ipotizzare che in una fase molto remotadella sua storia, l'indoeuropeo avesse una struttura di lingua agglutinante (con ogni morfema usato aindicare una e una sola funzione morfologica, come accade oggi in turco o in finlandese).

    La comparazione sistematica delle morfologie delle antiche lingue indoeuropee permette ai linguisti diricostituire in maniera abbastanza attendibile l'identikitdella flessione del nome, dell'aggettivo, del

    pronome e del verbo indoeuropei.

    Parti variabili e invariabili del discorso

    Le parti del discorso ricostruibili per l'indoeuropeo non coincidono in tutto e per tutto con la situazionedelle lingue figlie:

    per quanto attiene alle parti variabili del discorso, si distinguono nella protolingua una morfologiadel nome, dell'aggettivo, del pronome, del verbo, ma manca completamente ogni traccia diarticolo: frutto di innovazioni pi tarde sono infatti gli articoli del greco, di alcune lingue slaveantiche, delle lingue germaniche moderne e delle lingue neolatine

    quanto alle parti invariabili, l'indoeuropeo non ha una vera e propria preposizione ma piuttosto siaffida all'uso dei casi del nome, e all'impiego della posposizione (posposizioni ricostruite sono ades. *eme bhi, "a, in direzione di", nonch *ed, "da") le particelle che nelle lingue figlie appaiono

    usate come preposizioni proprie, in indoeuropeo rivestono il ruolo di avverbi di luogo e di tempo,o di posposizioni improprie ( il caso di *per-i"per, intorno", o *eks, ", fuori da, da") quanto agliavverbi di modo e alle congiunzioni, la situazione della protolingua non sempre ricostruibile inmodo univoco, dato che l'indoeuropeo sembra essere ricorso diffusamente all'uso avverbiale deicasi accusativo, ablativo, locativo, strumentale di nomi, aggettivi e pronomi.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Goticohttp://it.wikipedia.org/wiki/Pronomehttp://it.wikipedia.org/wiki/Posposizionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Sinteticit%C3%A0http://it.wikipedia.org/wiki/Parti_del_discorsohttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Legge_di_Sievers-Edgerton&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_russahttp://it.wikipedia.org/wiki/Verbohttp://it.wikipedia.org/wiki/Eduard_Sievershttp://it.wikipedia.org/wiki/Sostantivohttp://it.wikipedia.org/wiki/Aggettivohttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_tedescahttp://it.wikipedia.org/wiki/Apofoniahttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Franklin_Edgerton&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Articolo_(grammatica)http://it.wikipedia.org/wiki/Locativohttp://it.wikipedia.org/wiki/Verbohttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_flessivahttp://it.wikipedia.org/wiki/Accusativohttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_finlandesehttp://it.wikipedia.org/wiki/Strumentalehttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_turcahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_germanichehttp://it.wikipedia.org/wiki/Ablativohttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_agglutinantehttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_neolatinehttp://it.wikipedia.org/wiki/Sostantivohttp://it.wikipedia.org/wiki/Preposizionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Aggettivohttp://it.wikipedia.org/wiki/Pronomehttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Assimilazione_consonantica&action=edit&redlink=1
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    9/24

    Morfologia nominale

    La morfologia del nome e dell'aggettivo, nelle lingue indoeuropee, mostra una flessione sistematicasecondo la nozione del caso grammaticale e del numero, e una flessione semi-sistematica secondo ilgenere. Al di l di questo tratto comune, le antiche lingue indoeuropee mostrano un ampio ventaglio divarianti: dai dieci casi del tocario, ai cinque casi del greco. I dati linguistici sembrano comprovare chelingue con un minor numero di casi ne avevano di pi in fasi precedenti della loro evoluzione (ad es. il

    dialetto miceneo, variante di greco della tarda et del bronzo, di casi ne ha sei). D'altro canto i dieci casidel tocario, e i nove dell'antico ittita sembrano essere il risultato di influssi di vicine lingue nonindoeuropee (pressioni di adstrato). Si ritiene per lo pi che la situazione originaria si sia conservatanelle lingue indo-arie, e si suppone che come queste ultime, la protolingua avesse otto casi:

    il nominativo: caso del soggetto grammaticaleil vocativo: caso del complemento di vocazionel'accusativo: caso dell'oggetto e del moto a luogo (allativo)il genitivo: caso del complemento di specificazionel'ablativo: caso dei complementi di moto da luogo, origine, provenienza, separazione

    il dativo: caso dei complementi di termine e vantaggiolo strumentale-sociativo: caso dei complementi di mezzo, strumento, causa efficiente, compagnia,unioneil locativo: caso indicante lo stato in luogo.

    L'indoeuropeo conosceva tre generi: il maschile e il femminile e il neutro (quest'ultimo indicante lacategoria dell'inanimato) si ricostruiscono, anche se oggi pi problematicamente che in passato, trenumeri: il singolare, il plurale e il duale (quest'ultimo per indicare le coppie di enti animati e inanimati).

    Non implausibile che nell'indoeuropeo i casi fossero ben distinti solo al singolare, o in altre parole, cheessi mancassero del tutto di determinazione quanto al numero.

    La declinazione nominale e aggettivale conosceva, nelle lingue indoeuropee, due varianti:

    una flessione tematica, caratterizzata dal fatto che le desinenze dei casi si impiantano su unaoriginaria vocale tematica*-e-, che nella flessione appare come *-o-nei maschili e nei neutri ecome -a-nei femminili, per le pressioni del contesto fonetico

    una flessione atematica, propria dei temi in consonante, in *-i-(salvo alcuni femminili in *-iH2),in *-u-e in dittongo.

    Qui di sguito forniremo in tabella le sole desinenze generali:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_tocariahttp://it.wikipedia.org/wiki/Pluralehttp://it.wikipedia.org/wiki/Accusativohttp://it.wikipedia.org/wiki/Maschilehttp://it.wikipedia.org/wiki/Adstratohttp://it.wikipedia.org/wiki/Genitivohttp://it.wikipedia.org/wiki/Vocativohttp://it.wikipedia.org/wiki/Strumentalehttp://it.wikipedia.org/wiki/Locativohttp://it.wikipedia.org/wiki/Numerohttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_ittitahttp://it.wikipedia.org/wiki/Femminilehttp://it.wikipedia.org/wiki/Duale_(linguistica)http://it.wikipedia.org/wiki/Allativohttp://it.wikipedia.org/wiki/Dialetto_miceneohttp://it.wikipedia.org/wiki/Dativohttp://it.wikipedia.org/wiki/Genere_(grammatica)http://it.wikipedia.org/wiki/Ablativohttp://it.wikipedia.org/wiki/Singolarehttp://it.wikipedia.org/wiki/Caso_(linguistica)http://it.wikipedia.org/wiki/Soggetto_(linguistica)http://it.wikipedia.org/wiki/Nominativohttp://it.wikipedia.org/wiki/Genere_(linguistica)#Comune_e_neutro
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    10/24

    Singolare

    Nominativo

    *-s(maschili tematici e atematici femminili atematici)

    *-H2(femminili tematici in *-aH2e *-iH2)

    neutri atematici: nessuna desinenza

    neutri tematici *-m

    Vocativo nessuna desinenza (il vocativo ha il tema o la radice puri)

    Accusativo *-m(che si sonantizza dopo consonante)

    Genitivoforme atematiche: *-es, *-os, *-s *

    forme tematiche *-osyo, *-esyo

    Ablativoforme atematiche *-es, *-os, *-s

    forme tematiche -*dnei temi in *-o-

    Dativo *-ei(nei nomi di declinazione tematica si contrae con la vocale tematica)

    Strumentale *-e(nei temi di declinazione tematica si contrae con la vocale tematica)

    Locativo *-i

    Per lostrumentale singolaresono attestati altri allomorfi, verosimilmente varianti diacoriche: inparticolare, -*bhi(cfr. greco omerico phi"con forza", derivante da un miceneo w-phi), e *-mi(ingenere le desinenze di strumentale, dativo e ablativo con elemento *-m-prendono il sopravvento suquelle con elemento *-bh-nelle aree baltica, slava e germanica).

    Duale

    Nominativo *-e(maschile e femminile), *-iper il neutro

    Vocativo *-e(maschile e femminile), *-iper il neutro

    Accusativo *-e(maschile e femminile), *-iper il neutro

    Genitivo *-ous(?)

    Ablativo *-bhyoH3(variante diacorica: -*moH3)

    Dativo *-bhyoH3(variante diacorica: -*moH3)

    Strumentale *-bhyoH3(variante diacorica: -*moH3)

    Locativo *-ou

    http://it.wikipedia.org/wiki/Varianti_diacorichehttp://it.wikipedia.org/wiki/Allomorfohttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_germanichehttp://it.wikipedia.org/wiki/Consonantehttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_slavehttp://it.wikipedia.org/wiki/Vocalehttp://it.wikipedia.org/wiki/Tema_(morfologia)http://it.wikipedia.org/wiki/Radice_(linguistica)http://it.wikipedia.org/wiki/Balticohttp://it.wikipedia.org/wiki/Tema_(morfologia)http://it.wikipedia.org/wiki/Dialetto_miceneo
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    11/24

  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    12/24

    *rudhros *rudhraH2 *rudhrom"rosso, rubizzo" (latino ruber)*koilos *koilaH2 *koilom"cavo, vuoto" (cfr. il greco , e il latino coelum, coelus"cielo" - ilgrande vuoto)*elngwhros, *elngwhraH, *elngwhrom"leggero" (cfr. il greco )

    aggettivi atematici:

    *swaH2dus (>*sweH2dy-) *swaH2dwiH2 *swaH2du"soave, dolce" (latinosuavis)

    *brgwhus *brgwhwiH2 *brgwhu"breve"*lgwhus *lgwhwH2 *lgwhu"lieve"*tnus tnwiH2 tnu"tenue, lungo"*mldus *mldwiH2 *mldu"molle, morbido"*oH3kus (*>eH3ku-) oH3kwiH2 *oH3ku"veloce" (latino ocior ocius, greco )

    Sono aggettivi atematici con tema in -nti participi attivi, di cui si registra il paradigma sotto la flessioneverbale.

    Aggettivi numerali

    Una struttura a s mostrano gli aggettivi numerali, che costituiscono uno degli aspetti pi solidi dellagrammatica ricostruita dell'indoeuropeo.

    Qui di sguito una ricostruzione dei numerali cardinali da uno a cento in indoeuropeo, in base allericostruzioni presenti nell'Introduzione alla linguistica comparativadi O. Szmerenyii, modificate

    parzialmente in base a un approccio laringalistico:

    *sems, *smiH2, *sem 1 *ojos *ojaH2 *ojom, *oinos *oinaH2 *oinom, *oikos *oikaH2 *oikom

    (varianti per "unico, solo")

    *d(u)w 2 *(am)bhoH3"entrambi"

    *trej-es *trisres *trih23

    *kwettwor-es *kwettusres *kwettwor4

    *pnkwe5

    *(s)weks6

    *septm7

    *H3oktoH38

    *(H1)newn9

    *dkm(t)10

    *(d)wihkomt20

    *trihkomt30*kwettwrkomt40

    *penkwekomt50

    http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_grecahttp://it.wikipedia.org/wiki/Paradigmahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_latinahttp://it.wikipedia.org/wiki/Flessione_(linguistica)http://it.wikipedia.org/wiki/Attivohttp://it.wikipedia.org/wiki/Verbohttp://it.wikipedia.org/wiki/Participio
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    13/24

  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    14/24

    Non esisteva in indoeuropeo un vero e proprio pronome relativo, a cui probabilmente sopperiva un uso

    correlativo dell'anaforico *ise dell'indefinito kwis, situazione che alla base dei differenti sviluppi del

    ramo celtico-italico (che privilegi *kwis) da un lato, e del ramo greco-indo-iranico (che privilegi iltema pronominale *i-) dall'altro.

    Morfologia verbale

    Il verbo indoeuropeo si coniugava in base alle categorie di persona e numero, ed era ovviamentearticolato in modi e tempi a differenza del verbo delle lingue semitiche, non era sessuato (ciodeterminato per generi), se non nelle forme aggettivali (participio, aggettivo verbale). Aveva inoltre unaconiugazione sintetica (con desinenze proprie) per la diatesi del medio-passivo. Queste caratteristichestrutturali distintive sono ampiamente attestate nelle antiche lingue indoeuropee sin dal loro stadio piarcaico, e devono pertanto ritenersi proprie della stessa protolingua ricostruita.

    In concreto, la morfologia verbale dell'indoeuropeo, quale viene ricostruita dai linguisti, presenta leseguenti caratteristiche generali:

    la presenza di due coniugazioni: una atematica (pi primitiva) e una tematica

    la presenza di tre numeri (singolare, duale e plurale)

    la presenza di due forme, l'attivo e il medio (quest'ultimo con funzioni che ricoprono,approssimativamente, quelle del verbo di forma passiva e riflessiva delle lingue moderne)

    quattro modi verbali, l'indicativo, il congiuntivo, l'ottativo, l'imperativo, pi un'ampia schiera diformazioni nominali de-erbali fra cui spiccano il participio e un infinito di ricostruzione dubbia imodi sono caratterizzati da suffissi specifici: nella coniugazione atematica, l'indicativo el'imperativo non hanno alcuna caratteristica morfologica, l'ottativo ha il tipico suffisso -*(i)yeH1-,*-iH2-, il congiuntivo assume come suffisso una vocale tematica breve con alternanza fra -*e-ed*-o-(quest'ultima davanti a desinenze che iniziano per consonanti nasali o labiali) nellaconiugazione tematica, l'indicativo e l'imperativo hanno come caratteristica una vocale tematica

    breve, con alternanza fra -*e-ed *-o-(quest'ultima davanti a desinenze che iniziano perconsonanti nasali o labiali), l'ottativo assume il tipico suffisso *-o-y- * -o-i-, il congiuntivo ha unavocale tematica lunga

    una distinzione sistematica fra temi temporali, ricavati spesso dalla radice verbale tramitel'apofonia i temi temporali identificano la qualit dell'azione, l'aspetto, ancor prima che la suacollocazione nel tempo per l'indoeuropeo si ricostruiscono quattro tempi: il presente, l'imperfetto,

    l'aoristo (forma di preterito affine al passato remoto delle lingue neolatine), il perfetto (indicanteuno stato compiuto nel presente, conseguenza di un'azione passata) dubbia, o comunque nonchiaramente ricostruibile, l'esistenza di un piuccheperfetto (indicante uno stato compiuto nel

    passato, come conseguenza di un'azione passata precedente) assente una forma univoca difuturo, essendo spesso usati come futuri il presente indicativo, il presente congiuntivo e l'aoristocongiuntivo, o forme di presente con significato desiderativo

    collegate alla formazione dei tempi sono cinque caratteristiche peculiari del verbo indoeuropeo:

    1. la distinzione, sia nell'attivo, sia nel medio, fra desinenze primarie (tipiche del presente indicativoe spesso contrassegnate da una caratteristica *-i) e desinenze secondarie (tipiche degli altri tempi edei modi diversi dall'indicativo) una situazione a s propria degli imperativi, che hannodesinenze specifiche con affissi in -*u e -*d

    2. la presenza di un ampio ventaglio di suffissi per le formazioni di presente atematico e tematico3. l'attestazione di desinenze distinte per il perfetto

    http://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_semitichehttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Aggettivo_verbale&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Apofoniahttp://it.wikipedia.org/wiki/Indicativohttp://it.wikipedia.org/wiki/Piuccheperfettohttp://it.wikipedia.org/wiki/Diatesihttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Preterito&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Perfettohttp://it.wikipedia.org/wiki/Futurohttp://it.wikipedia.org/wiki/Presente_(tempo)http://it.wikipedia.org/wiki/Infinito_(modo)http://it.wikipedia.org/wiki/Passivohttp://it.wikipedia.org/wiki/Persona_(linguistica)http://it.wikipedia.org/wiki/Participiohttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Desinenze_primarie&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_neolatinehttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Desiderativo&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Diatesi_mediahttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Desinenze_secondarie&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Ottativohttp://it.wikipedia.org/wiki/Participiohttp://it.wikipedia.org/wiki/Aoristohttp://it.wikipedia.org/wiki/Imperativohttp://it.wikipedia.org/wiki/Congiuntivohttp://it.wikipedia.org/wiki/Aspetto_(linguistica)http://it.wikipedia.org/wiki/Passato_remotohttp://it.wikipedia.org/wiki/Tempohttp://it.wikipedia.org/wiki/Imperfettohttp://it.wikipedia.org/wiki/Pronome_relativo
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    15/24

    4. l'attestazione oscillante dell'aumento, un prefisso *e-tipico dell'indicativo dei tempi passati(imperfetto, aoristo)

    5. la presenza, nel perfetto (e in certe forme di aoristo), del raddoppiamento (consistente nellariduplicazione della consonante iniziale del verbo seguita da una *-e-). La presenza o l'assenzadell'aumento nei tempi passati probabilmente regolata dalla legge del

    Koniugationsreduktionssystem(sistema di riduzione della coniugazione), identificata per il vedicodal linguista polacco Jerzy Kuriowicz: tale legge prescrive che alcuni affissi verbali (comel'aumento o la caratteristica *-idelle desinenze primarie) siano omessi, nel periodo, a partire dalla

    seconda proposizione di una catena di frasi coordinate.

    Qui di sguito, in tabella, lo schema delle desinenze generali del verbo indoeuropeo tematico eatematico:

    coniugazione atematica attiva:

    Desinenze primarie Desinenze secondarie Imperativo

    I pers. sing. *-mi *-m (manca)

    II pers. sing. *-si *-s *-dhi, *-tdIII pers. sing. *-ti *-t *-tu, *-td

    I pers. du. *-wes *-we (manca)

    II pers. du. *-tH1es *-tom *-tom

    III pers. du. *-tes *-taH2m *-taH2m

    I pers. plur. *-mes *-me (manca)

    II pers. plur. *-te *-te *-te, *-td

    III pers. plur. *-nti *-nt *-ntu, *-ntd

    Sintassi

    L'indoeuropeo, come le pi antiche lingue flessive che ne derivano, sembra essere stato una lingua conordine sintattivo OV (tendenza dell'oggetto a precedere il verbo transitivo nella frase non marcata).

    La metrica indoeuropea

    Alcune coincidenze significative fra le diverse forme di poesia epica e lirica delle antiche culture di

    lingua indoeuropea permettono di ricostruire, in modo approssimativo, il panorama del patrimoniopoetico (metrica e stilistica) comune alle trib indoeuropee nella loro tarda fase unitaria[28].

    L'attribuzione al proto-indoeuropeo di un accento musicale e di un'opposizione fonemica fra sillabelunghe e brevi ha una conseguenza precisa sulla metrica della protolingua, che dovette essere di naturaquantitativa, cio basata sulla durata, o quantit della sillaba, secondo quanto stabilito gi da Antoine

    Meillet[29], il quale afferma con chiarezza che l'unit di base del ritmo del verso proto-indoeuropeo,esattamente come in greco e in vedico, era la sillaba, essendo ogni parola indoeuropea costituita di

    sillabe lunghe e brevi[30].

    Il greco e il vedico rivestono particolare importanza nella ricostruzione della metrica indoeuropea peruna serie di ragioni:

    in primo luogo, il greco antico e il vedico presentano meglio conservata la situazione della

    http://it.wikipedia.org/wiki/Ritmohttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Koniugationsreduktionssystem&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Poesia_liricahttp://it.wikipedia.org/wiki/Antoine_Meillethttp://it.wikipedia.org/wiki/Proposizione_(grammatica)http://it.wikipedia.org/wiki/Periodo_(grammatica)http://it.wikipedia.org/wiki/Sillabahttp://it.wikipedia.org/wiki/Versohttp://it.wikipedia.org/wiki/Stilisticahttp://it.wikipedia.org/wiki/Epicahttp://it.wikipedia.org/wiki/Frasehttp://it.wikipedia.org/wiki/Fonemahttp://it.wikipedia.org/wiki/Poesiahttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Jerzy_Kuri%C5%82owicz&action=edit&redlink=1
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    16/24

  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    17/24

    era contrassegnato da isosillabismo (versi dello stesso numero di sillabe, da otto in su: ne sonoesempi il gliconeo greco o uno dei quattro versicoli componenti la loka sanscrita)

    nella prima parte era libero, ma aveva struttura rigorosa sul piano quantitativo nella clausola, chein linea di massima poteva avere ritmo giambico o trocaico (quest'ultimo aspetto contestato dachi nega la distinzione fra lunghe e brevi nel proto-indoeuropeo comune)

    era aggregato in strofe, in cui spesso l'ultimo verso poteva essere caratterizzato da catalessi, cio

    da caduta dell'ultima sillaba (i canti indoeuropei, fossero di carattere narrativo o fossero inni aglidi come i componimenti delRgveda, avevano forse pi spesso la struttura dell'ode che delpoema)

    era caratterizzato dall'uso espressivo diffuso di figure retoriche di suono, come l'allitterazione, laparonomasia, la paretimologia, l'omeoteleuto, il parallelismo, l'isocolia.

    La lingua poetica indoeuropea

    Da quanto abbiamo detto sulle formule pi ricorrenti della poesia indoeuropea, "gloria immortale" e"sacra potenza", si pu dedurre una constatazione abbastanza semplice: la societ tardo-indoeuropeakurganica esprimeva una poesia di carattere epico, che gi riconosceva, come suo valore primario, laricerca della gloria in quanto unica possibile forma di eternit concessa all'uomo. Ne consegue che il

    poeta, fra gli indoeuropei, aveva probabilmente un ruolo particolare. Ne rendono testimonianza il ruoloche agli aedi attribuisce la poesia omerica, cos come l'articolata complessit di figure di poeticonosciute dal mondo indo-ario.

    Sul piano delle tematiche dell'ipotetica poesia indoeuropea, verosimile l'idea che in essa fossero gipresenti alcuni nuclei narrativi ricorrenti delle epiche indoeuropee storicamente note, e alcuni miticosmogonici che gli indoeuropei, come del resto i semiti e altre popolazioni dell'Eurasia, avevanoereditato dalle pi antiche culture del neolitico sin dall'epoca dell'invenzione e dell'assimilazione delletecnologie legate alla pratica dell'agricoltura. Temi come il ritirarsi dell'eroe offeso, che reca disgraziaalla comunit, o il ritorno dell'eroe, che ristabilisce una situazione di equilibrio, o archetipi narrativicome il compianto dell'amico dell'eroe (che si ritrovano per altro anche in epiche non indoeuropee)devono risalire a una fase molto remota.

    Proto-lessico e proto-cultura

    Per approfondire, vediIndoeuropei.

    Lo studio dell'Indoeuropeo come protolingua ha permesso agli studiosi di collocare nel tempo e nellospazio l'ipotetica protocultura comune alle varie trib che parlavano dialetti indoeuropei. Allo stadioattuale degli studi la maggior parte degli indoeuropeisti, sulla scorta delle indagini archeologiche diMarija Gimbutas, tende a porre l'Urheimat, o sede originaria, degli Indoeuropei, nella zona compresa frai Monti Urali e il Mar Nero, e a indicare nella prima et del bronzo (5000 a.C.) il momento della

    preistoria dell'Eurasia in cui si definisce l'identit originaria degli Indoeuropei, la cui civilt per lo piidentificata con la cultura kurgan, le grandi sepolture a tumulo diffuse fra il basso Danubio e le pendicidel Caucaso. Secondo questa teoria, tendenzialmente maggioritaria, gli Indoeuropei si sarebbero poi

    diffusi in varie ondate, con migrazioni semi-violente o vere e proprie invasioni, sovrapponendosi alle piantiche societ neolitiche grazie a tre innovazioni tecnologiche: le armi di bronzo, la ruota a raggi e ladomesticazione del cavallo.

    Teorie alternative rintracciano il punto di irradiazione degli indoeuropei in altre zone:

    http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=%C5%9Aloka&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Indoeuropeihttp://it.wikipedia.org/wiki/Indoeuropeihttp://it.wikipedia.org/wiki/Semitihttp://it.wikipedia.org/wiki/Catalessihttp://it.wikipedia.org/wiki/Giambohttp://it.wikipedia.org/wiki/Figure_retorichehttp://it.wikipedia.org/wiki/Eurasiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Marija_Gimbutashttp://it.wikipedia.org/wiki/Parallelismo_(figura_retorica)http://it.wikipedia.org/wiki/File:Exquisite-kfind.pnghttp://it.wikipedia.org/wiki/Cultura_kurganhttp://it.wikipedia.org/wiki/Aedohttp://it.wikipedia.org/wiki/Strofahttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Isocolia&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Cosmogoniahttp://it.wikipedia.org/wiki/Preistoriahttp://it.wikipedia.org/wiki/Omeoteleutohttp://it.wikipedia.org/wiki/Trocheohttp://it.wikipedia.org/wiki/Danubiohttp://it.wikipedia.org/wiki/Cultura_kurganhttp://it.wikipedia.org/wiki/Allitterazionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Ruotahttp://it.wikipedia.org/wiki/Protoculturahttp://it.wikipedia.org/wiki/Indoeuropeihttp://it.wikipedia.org/wiki/Eurasiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Mar_Nerohttp://it.wikipedia.org/wiki/Odehttp://it.wikipedia.org/wiki/Poemahttp://it.wikipedia.org/wiki/V_millennio_a.C.http://it.wikipedia.org/wiki/Et%C3%A0_del_bronzohttp://it.wikipedia.org/wiki/Poetahttp://it.wikipedia.org/wiki/Agricolturahttp://it.wikipedia.org/wiki/Tecnologiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Cavallohttp://it.wikipedia.org/wiki/Caucasohttp://it.wikipedia.org/wiki/Paretimologiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Bronzohttp://it.wikipedia.org/wiki/Paronomasiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Neoliticohttp://it.wikipedia.org/wiki/Gliconeohttp://it.wikipedia.org/wiki/Urali
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    18/24

    L'archeologo britannico Colin Renfrew individua l'Urheimatin Anatolia, e fa coinciderel'espansione indoeuropea con la diffusione dell'agricoltura nel Neolitico, a partire dall'8000 a.C.nonostante l'ingegnosit dell'approccio, agli occhi della comunit scientifica il punto di vista diRenfrew non riesce per a spiegare coerentemente la presenza degli Indoeuropei in India

    Il linguista italiano Mario Alinei ipotizza che gli Indoeuropei fossero presenti nelle loro sedi gialla fine del Paleolitico Superiore (teoria della continuit), associandone la diffusione all'arrivodell'Homo sapiens in Europa circa 30.000 anni fa Alinei si spinge a ricondurre al Paleolitico fin

    troppi aspetti dell'attuale situazione geolinguistica europea: agli occhi degli studiosi taleapproccio, nonostante alcuni affascinanti spunti teorici, non appare perci fondato su prove certe ecomplica inutilmente il quadro linguistico dell'Europa occidentale, che si spiega molto meglio invirt di eventi storici assai pi recenti e ben documentati

    Oltre al tentativo di identificare la Urheimat, gli archeologi e i linguisti (fra cui spiccano, in Italia,Enrico Campanile, Paolo Ramat e Anna Giacalone Ramat) hanno cercato di ricostruire, per quanto

    possibile, i tratti comuni alla civilt indoeuropea. Il lessico della protolingua e le somiglianzeantropologiche delle varie trib, permettono di individuare con sufficiente sicurezza alcuni aspettioriginari comuni:

    la protolingua riflette una cultura della prima Et del Bronzo (tardo-eneolitica e proto-calcolitica),dato che le uniche sostanze metalliche note ai primi Indoeuropei sembrano essere state il rame e lasua lega con lo stagno, entrambe indicate dalla radice alla base della parola latina aes, "bronzo",appunto

    dal punto di vista dell'organizzazione della famiglia, gli Indoeuropei sembrano essere caratterizzatida un forte patriarcato virilocale marcate convergenze etnologiche e mitografiche fra popolazioniindoeuropee di et storica e l'usanza di seppellire neiKurgan, con il principe morto, le sue mogli econcubine, induce gli antropologi a pensare che fra gli Indoeuropei si praticasse il sacrificio dellavedova un altro segno della condizione di inferiorit sociale subita dalla donna fornito dal fattoche nella societ schiavistica delle trib indoeuropee la schiavit sembra essere stata in origine

    prettamente femminile

    la struttura sociale indoeuropea sembra essere trifunzionale, articolata cio in sacerdoti, guerrieri eproduttori tale tripartizione di funzioni venne ipotizzata, per gli Indoeuropei, da George Dumzilessa appare tipica di ogni societ che mostri qualche primitiva forma di specializzazione

    alla testa della trib indoeuropea in genere un *regs, un re con funzioni sacrali, che pu essereaffiancato da un capo militare o pu coincidere con esso figure di capi-clan sottoposti al *regssono il *wikpotis(signore del *woikoso clan tribale) e il *demspotis(signore della casa, o

    paterfamilias)un ruolo a parte, nella societ indoeuropea, aveva il poeta, cantore orale che come artefice della

    parola appare dotato altres di poteri magici ed evocativi, sciamanici

    la religione degli Indoeuropei rifletteva la loro societ: era infatti dominata da figure di divinitmaschili associate ai fenomeni celesti, per quanto non manchino del tutto le dee una figura divinacomune ricostruita con abbastanza sicurezza *Dyeus, il sacerdotale dio Cielo a *Dyeussiaffiancava probabilmente, come moglie, una Madre Terra (*Dhghm maH2tr), un guerriero diodelle tempeste *Perkwunos, e infine un pacifico dio organizzatore delle attivit produttive del

    popolo, *H2aryomen altre figure divine, accanto a queste, sono: il dio delle acque *Neptonos, ladea puledra *"H1ekwonaH2" la dea delle acque profonde *Danu-, i due gemelli celesti "Figli di*Dyeus", la loro sorella e sposa, la "Figlia del Sole", la dea *H2ausos(l'Aurora), il dio della luna*Menote infine la dea infera *Kelu-

    si tentato di ricostruire alcune pratiche di culto ancestrali, con qualche risultato attendibile:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Famigliahttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Anna_Giacalone_Ramat&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Paolo_Ramat&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Enrico_Campanile&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Homo_sapienshttp://it.wikipedia.org/wiki/Italiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Neoliticohttp://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_della_continuit%C3%A0http://it.wikipedia.org/wiki/Paleoliticohttp://it.wikipedia.org/wiki/Patriarcato_(antropologia)http://it.wikipedia.org/wiki/Agricolturahttp://it.wikipedia.org/wiki/Colin_Renfrewhttp://it.wikipedia.org/wiki/Religionehttp://it.wikipedia.org/wiki/Anatoliahttp://it.wikipedia.org/wiki/George_Dum%C3%A9zilhttp://it.wikipedia.org/wiki/VIII_millennio_a.C.http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Alineihttp://it.wikipedia.org/wiki/Poetahttp://it.wikipedia.org/wiki/Europa_occidentale
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    19/24

    sicuramente il cavallo, animale centrale nell'economia e nella guerra indoeuropea, era al centro dipratiche religiose e sacrifici. Usanze e miti persistenti, comuni a regioni dell'Indoeuropa moltolontane nel tempo e nello spazio, come l'Irlanda medievale e l'Arcadia, fanno pensare chel'elezione del re sacro culminasse con l'accoppiamento del prescelto con una cavallarappresentante una dea locale ruoli importanti, come totem, avevano anche il gallo, l'aquila, iltoro

    la convergenza fra la poesia epica dei Greci, dei Celti e degli Indo-arii permette di individuare

    alcuni temi e valori comuni, e in particolare: 1) il motivo della "nobile gloria" e della "gloriaimmortale", come molla per il compimento di imprese eroiche 2) la presenza di miti originaricome il duello fra il dio delle tempeste *Perkwunose un mostruoso drago, o il rapimento della

    bella Figlia del Sole, che viene liberata e riscattata dai suoi due fratelli e sposi, i "Figli di *Dyeus".

    Studi completi e approfonditi della religiosit e dei miti degli Indoeuropei, nonch della loro strutturanarrativa sono stati recentemente messi a punto da Calvert Watkins e Martin Litchfield West.

    Diverse ipotesi sull'origine e sulla relazione con altre lingue

    Sebbene la teoria esposta sia generalmente accettata nella comunit scientifica, da pi parti ed in pimomenti sono state avanzate critiche o riformulazioni in contesti pi vasti della teoria dell'Indoeuropeo.

    L'ipotesi della lega linguistica indoeuropea

    Possiamo ricordare il suggerimento di Vittore Pisani, secondo il quale l'ultima fase della comunitindoeuropea deve essere interpretata come lega linguistica, in cui si distingue chiaramente lacomponente fondamentale del "protosanscrito".

    Sebbene un simile punto di vista abbia aspetti di plausibilit, si comprende bene che questa proposta nonfa che spostare la questione dall'Indoeuropeo al "protosanscrito" (secondo Pisani). In tale prospettivaalcune somiglianze tra le lingue indoeuropee si potrebbero in parte spiegare anche come contattisecondari, ossia condivisioni di tratti linguistici tra lingue geograficamente vicine. chiaro che in talcaso alcuni dei tratti che normalmente si fanno risalire ad un proto-indoeuropeo potrebbero invecerisultare miraggi di ricostruzione, essendosi diffusi in alcune lingue della lega linguistica in un'epoca incui queste erano differenziate e separate. Naturalmente questa interpretazione pu spiegare alcuniaspetti, ma risulta essenzialmente limitata dalla semplice constatazione che normalmente solo il lessicoviene scambiato con una certa facilit, mentre pi difficilmente lo stesso accade con gli elementimorfologici.

    Oggi l'ipotesi della lega linguistica abbandonata dalla pi parte degli studiosi, i quali sono convinti chel'indoeuropeo, specie nelle fasi pi tarde, si presentasse come un diasistema, cio un insieme di dialetticaratterizzati da intelligibilit reciproca, ma ricco di varianti locali (un po' come i dialetti delle varie areelinguistiche neolatine).

    Le lingue del Vecchio Mondo nell'ottica delle superfamiglie

    Per approfondire, vediNostraticoe Teoria della continuit.

    Si deve ricordare uno studio apprezzabile da un punto di vista archeologico e cronologico che si basasulle parentele tra le famiglie linguistiche del Vecchio Mondo, portato avanti dalle teorie rivali dellasuperfamiglia Nostratica e della superfamiglia Eurasiatica.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Lessicohttp://it.wikipedia.org/wiki/Arcadiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Indo-ariihttp://it.wikipedia.org/wiki/Aquilahttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Lingue_eurasiatiche&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_nostratichehttp://it.wikipedia.org/wiki/Superfamiglia_(linguistica)http://it.wikipedia.org/wiki/Dragohttp://it.wikipedia.org/wiki/Archeologiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Bos_taurushttp://it.wikipedia.org/wiki/File:Exquisite-kfind.pnghttp://it.wikipedia.org/wiki/Calvert_Watkinshttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_(linguistica)http://it.wikipedia.org/wiki/Cronologiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Gallus_gallus_domesticushttp://it.wikipedia.org/wiki/Dialettohttp://it.wikipedia.org/wiki/Celtihttp://it.wikipedia.org/wiki/Lega_linguisticahttp://it.wikipedia.org/wiki/Irlandahttp://it.wikipedia.org/wiki/Vittore_Pisanihttp://it.wikipedia.org/wiki/Totemhttp://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_della_continuit%C3%A0http://it.wikipedia.org/wiki/Geografiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_romanzehttp://it.wikipedia.org/wiki/Vecchio_Mondohttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_sanscritahttp://it.wikipedia.org/wiki/Grecihttp://it.wikipedia.org/wiki/Morfologia_(linguistica)http://it.wikipedia.org/wiki/Famiglia_linguisticahttp://it.wikipedia.org/wiki/Nostraticohttp://it.wikipedia.org/wiki/Diasistemahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_indoeuropeehttp://it.wikipedia.org/wiki/Martin_Litchfield_West
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    20/24

    Nella prospettiva di tali teorie, l'Indoeuropeo (forse insieme all'Ugrofinnico) si sarebbe staccato dalcorpo principale della superfamiglia (Nostratica o Euroasiatica, a seconda della teoria) in un momentoche alcune teorie fanno risalire alla fine del Neolitico (Colin Renfrew), altre invece al Paleoliticosuperiore, probabilmente prima della glaciazione Wurm (Mario Alinei, Franco Cavazza e assertori delleteorie della continuit paleolitica).

    Alla remota fase del distacco dal nostratico (o dall'eurasiatico), qualunque datazione si proponga peressa, si dovrebbero far risalire le pi antiche e genuine somiglianze tra Indoeuropeo, nella sua interezza,e le famiglie sorelle, non escludendo naturalmente fenomeni successivi di convergenza linguistica (qualii prestiti).

    Nell'ottica di alcune di queste ipotesi, quindi, viene in parte ridiscussa l'ipotesi dell'Urheimatcos comedelineata finora.

    Antiche proposte di famiglie comprendenti l'Indoeuropeo

    Per approfondire, vediDoppio strato dell'indoeuropeo.

    Pu essere utile, al fine di cercare di comprendere la complessit del problema delle somiglianze traIndoeuropeo e altre famiglie linguistiche, avere una panoramica delle ipotesi, pi o meno ragionevoli,

    proposte in letteratura.

    Teorie quasi-nostratiche

    Sempre nella prospettiva della superfamiglia preistorica, non si pu non osservare che l'Ugro-Finnico ,tra le altre famiglie linguistiche, quella che sembra presentare il maggior numero di somiglianze

    sistematiche con l'Indoeuropeo: di qui l'ipotesi dell'Indo-uralicodi Collinder e Pedersen, antesignana delNostratico.

    Si vuole ricordare anche il tentativo di Pedersen, Meriggi e Heilmann con l'ipotesi dell'Indo-Semita,dove la macro-famiglia verrebbe formata dall'Indoeuropeo e dal solo ramo semitico dell'Afro-asiatico.Tentativi simili furono proposti precedentemente da Hermann Mller (appoggiandosi anche all'ipotetica

    presenza delle laringali), Albert Cuny, e indipendentemente da Ascoli.

    L'Indoeuropeo lingua creola?

    In qualche modo affine alla proposta dell'Indo-Uralico (e non del tutto incompatibile con essa), laproposta del doppio strato per l'antico Indoeuropeo, con la quale si proponeva l'Indoeuropeo come fruttodi una antica creolizzazione tra una lingua ugrofinnica e una lingua di tipo Caucasico Settentrionale, ilche spiegherebbe, tra l'altro, l'apparente ergativit dell'antico Indoeuropeo (ipotesi di Uhlenbeck, 1935).Un'ipotesi affine stata recentemente riproposta da F. Kortlandt.

    Analoghe proposte furono avanzate anche da Trubeckoj e Tovar, che considerarono la possibilit diincludervi anche contributi semitici.

    Proposte alternative ed eterodosse

    Infine diversi sono stati i tentativi, pi o meno apprezzabili, di collegare l'Indoeuropeo con:

    il Sumero (l'ipotesi proposta da Autran negli anni 1920 si basa esclusivamente su alcunesomiglianze lessicali come: sumero agar"campo", latino ager sumero buru"frutto", latinofrux

    http://it.wikipedia.org/wiki/Albert_Cunyhttp://it.wikipedia.org/wiki/Anni_1920http://it.wikipedia.org/wiki/Superfamiglia_(linguistica)http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_sumerahttp://it.wikipedia.org/wiki/Graziadio_Isaia_Ascolihttp://it.wikipedia.org/wiki/Nostraticohttp://it.wikipedia.org/wiki/Prestito_linguisticohttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_latinahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_ugrofinnichehttp://it.wikipedia.org/wiki/Paleoliticohttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Heilmann&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Meriggi&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_semitichehttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Uhlenbeck&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_ugrofinnichehttp://it.wikipedia.org/wiki/Afro-asiaticohttp://it.wikipedia.org/wiki/Laringalehttp://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_della_continuit%C3%A0http://it.wikipedia.org/wiki/Hermann_M%C3%B6llerhttp://it.wikipedia.org/wiki/File:Exquisite-kfind.pnghttp://it.wikipedia.org/wiki/Doppio_strato_dell%27indoeuropeohttp://it.wikipedia.org/wiki/Neoliticohttp://it.wikipedia.org/wiki/Wurmhttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_caucasichehttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_grecahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lessicohttp://it.wikipedia.org/wiki/Ergativit%C3%A0http://it.wikipedia.org/wiki/Colin_Renfrewhttp://it.wikipedia.org/wiki/Famiglia_linguisticahttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Franco_Cavazza_(glottologo)&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Nikolaj_Sergeevi%C4%8D_Trubeckojhttp://it.wikipedia.org/wiki/Doppio_strato_dell%27indoeuropeohttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_creolahttp://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Alineihttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Autran&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Collinder&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Pedersen&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/1935http://it.wikipedia.org/wiki/Urheimat
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    21/24

    sumero dam"sposa", greco e cos via)l'Ainu (tra le somiglianze: ainu tu"due", indoeuropeo *dw ainu -wae -awasuffissi di participio,indoeuropeo *wes- / wos- / us-suffisso di participio passato ainu tan"questo", indoeuropeo *toainu ku"io", indoeuropeo *eg ainu un"noi", indoeuropeo *ns. Complessivamente lesomiglianze sono state portate a pi di 450 da Naert) con il Coreanol'Eschimeseil Cinese (ipotesi di Jensen: per avere un'idea delle motivazioni, si veda lingua tocaria)l'Etrusco (ipotesi di Adrados, ma anche con l'ipotesi della sotto-famiglia indotirrenica

    dell'Eurasiatico)il Berbero e l'Egiziano anticoil Kartvelico (lingue caucasiche meridionali)le lingue caucasiche occidentali (ipotesi del Proto-pontico di Colarusso, 1997).

    Conclusioni

    Come si pu notare, le teorie sull'origine dell'indoeuropeo e sulla sua ricostruzione ed evoluzionecostituiscono un capitolo assai complesso della storia degli studi linguistici. L'inventario fonetico e i

    paradigmi qui presentati, conformi come sono a una ricostruzione tradizionale e "neogrammatica" inparte riveduta e ampliata, non riscuotono essi stessi un consenso unanime presso tutti i linguisti.

    Di fronte a questo mare magnumdi ipotesi e constatazioni di somiglianze pi o meno fondate, si capiscefacilmente come, in linguistica, ci sia stata la volont di perfezionare l'armamentario analitico, cercandoanche di utilizzare strumenti il pi possibile quantitativi e non sempre qualitativamente validi allo scopodi poter costruire, e discutere, finalmente teorie veramente sensate.

    Note

    1. ^Calvert Watkins,Il proto-indoeuropeo, inLe lingue indoeuropee, a cura di Anna Giacalone Ramat & PaoloRamat, Bologna, Il Mulino, 1997, pp. 45 s.

    2. ^Andr Martinet,Des steppes aux ocans - L'indo-europen et les "Indo-europens", Paris, Payot, 1986, ed.ital.L'indoeuropeo. Lingue, popoli e culture, Laterza, Bari, 1987, p. 4

    3. ^La complessa storia dei pionieri della linguistica trattata da H. Arens, Sprachwissenschaft -Der Gangihrer Entwicklung von der Antike bis zur Gegenwart, Freiburg i. Br., 1969 (seconda ed.), pp. 143-160. Unatrattazione sintetica offrono Calvert Watkins, op. cit., p. 46, Oswald Szmerenyi, Einfuhrung in dievergleichende Sprachwissenschaft, Darmstadt, Wissenschaftliche Buchgesellschaft, 1970, ed. ital.

    Introduzione alla linguistica comparativa, Milano, Unicopli, 1990 (seconda ed.), pp. 21-28 Paolo Milizia, Lelingue indoeuropee, Carocci, Roma 2004, p.7

    4. ^E. Campanile, B. Comrie, C. Watkins,Introduzione alla lingua e alla cultura degli indoeuropei, il Mulino,Bologna 2005, p. 405. ^Per una visione riassuntiva della situazione del substrato anatolico pregreco cfr. Francisco Villar,Los

    indoeuropeos i los origines de Europa, Madrid, Gredos, 1996, seconda ed., ed. ital. Gli indoeuropei el'origine dell'Europa, Bologna, il Mulino, 1997, pp. 549 ss. Una descrizione compiuta delle attestazionidell'egeo-anatolico in Vladimir Georgiev, Vorgriechische Sprachwissenschaft, voll. I e II, Sofia, 1941-1945.La correlazione fra il ramo egeo-anatolico o pelasgico dell'indoeuropeo e la decifrazione della scrittura minoicalineare A analizzata dallo stesso Vladimir Georgiev inLexique des inscriptions crto-myceniennes, Sofia,1955, nonch inLes deux langues des inscriptions en linaire A, Sofia, 1963. Per l'evoluzione delle teorie diKretschmer sulle lingue egee pre-greche, cfr. Paul Kretschmer, "Die protindogermanische Schicht", Glotta, 14(1925), pp. 300-319, nonch, "Die vorgriechische Sprach- und Volksschichten", in Glotta, 28 (1940) 231-278

    e Glotta, 30 (1943), pp. 84-218. Una compendiosa trattazione degli adstrati e dei substrati indoeuropeipregreci nell'Egeo in Otto Hoffmann, Albert Debrunner, Anton Scherer, Geschichte der griechische Sprache,Berlin, De Gruyter, 1917, quarta ed., ed. ital, Storia della lingua greca, Napoli, Macchiaroli, 1969, vol. I, pp.16-26. A una forma molto arcaica del ramo anatolico dell'indoeuropeo ha voluto ricondurre anche l'etrusco F.R Adrados, "Etruscan as an IE Anatolian Language",Journal of Indo-europaean Studies, 17 (1989) pp. 363-

    http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Naert&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Famiglia_indotirrenica&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Albert_Debrunnerhttp://it.wikipedia.org/wiki/Etruscohttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_berberahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_tocariahttp://it.wikipedia.org/wiki/Suffissohttp://it.wikipedia.org/wiki/Proto-ponticohttp://it.wikipedia.org/wiki/Lineare_Ahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_etruscahttp://it.wikipedia.org/wiki/Egeohttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_coreanahttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Colarusso&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_egiziahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_ainuhttp://it.wikipedia.org/wiki/Lineare_Ahttp://it.wikipedia.org/wiki/Minoicahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_grecahttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_caucasichehttp://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_cinesehttp://it.wikipedia.org/wiki/Eurasiaticohttp://it.wikipedia.org/wiki/Francisco_Rodr%C3%ADguez_Adradoshttp://it.wikipedia.org/wiki/1997http://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_caucasichehttp://it.wikipedia.org/wiki/Foneticahttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Lingua_eschimese&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Jensenhttp://it.wikipedia.org/wiki/Linguisticahttp://it.wikipedia.org/wiki/Paradigmahttp://it.wikipedia.org/wiki/Participiohttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Lingua_kartvelica&action=edit&redlink=1
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    22/24

    383, e "More on Etruscan as an IE-Anatolian Language",Kuhns Zeitschrift fr vergleichendeSprachforschung107 (1994), pp. 54-76 la parentela fra la lingua etrusca e l'indoeuropeo resta controversa.

    6. ^per una trattazione organica dei dialetti greci, miceneo compreso, cfr. Hoffmann, Debrunner, Scherer, op.cit. vol I, pp. 31-55. -ma vedi anche Henry, M. Hoenigswald, "Greco", in Le lingue indoeuropeea cura diGiacalone-Ramat, Ramat, cit. pp. 255-288.

    7. ^sul ramo indo-ario dell'indoeuropeo e la sua storia, cfr. Villar, Gli indoeuropei cit., pp. 567-587. Si tengapresente che le litemilitari indo-iraniche di Mesopotamia parlavano dialetti affini al proto-vedico, non un suoantenato diretto. Le attestazioni dell'indo-iranico fuori dell'India e della Persia rimandano sistematicamente

    all'indiano antico, non al persiano, come attesta Romano Lazzeroni, "Sanscrito", in Le lingue indoeuropeeacura di Giacalone-Ramat, Ramat cit., p. 123 ss. Per una trattazione organica dell'iranico cfr. invece, NicholasSims-Williams, "Le lingue iraniche" inLe lingue indoeuropeecit. pp. 151-162.

    8. ^Villar, Gli indoeuropeicit., pp. 443-460 Patrick Sims-Williams "Le lingue celtiche", inLe lingueindoeuropee, a cura di Giacalone-Ramat, Ramat, cit., pp. 374-408

    9. ^Il contesto linguistico italico assai complesso, per la presenza di componenti linguistiche diversissime sindagli albori dell'et antica: cfr. Villar, Gli indoeuropeicit., pp. 473-498 Domenico Silvestri "Le lingueitaliche", inLe lingue indoeuropeea cura di Giacalone-Ramat, Ramat, cit., pp. 349-366 per il latino, cfrEdoardo Vineis "Latino", ibidem, pp. 289-348 v. inoltre F. Stoltz, A. Debrunner, W. P. Schmid, Geschichteder lateinischen Sprache, Berlin, De Gruyter, 1966, quarta ed. ital. Storia della lingua latina, Bologna,Ptron, 1993, a cura di E. Vineis e A. Traina.

    10. ^Villar, Gli indoeuropeicit., pp. 425-442 Paolo Ramat, "Le lingue germaniche", inLe lingue indoeuropee, acura di Giacalone-Ramat & Ramat cit., pp. 409-440.11. ^Villar, Gli indoeuropeicit, pp. 539-546 Roberto Ajello, "Armeno", inLe lingue indoeuropeecit., pp. 225-

    254.12. ^Werner Winter, "Tocario", inLe lingue indoeuropeecit. pp. 181-196 Villar,Gli indoeuropei, pp. 589-594.13. ^Szmerenyi, op. cit. p. 31 Vittore Pisani,Le lingue dell'Italia antica oltre il latino, Torino, Rosenberg &

    Sellier, 1964.14. ^Henning Andersen, "Le lingue slave", inLe lingue indoeuropeecit. pp. 441-480 Villar, pp. 413-425.15. ^Villar, Gli indoeuropeicit. pp. 401-412 William R. Schmalstieg "Le lingue baltiche" inLe lingue

    indoeuropeea cura di Giacalone-Ramat & Ramat, pp. 481-506.16. ^Shaham Demiraj, "Albanese" pp. 507-531.

    17. ^Szmerenyi, op. cit., pp. 32 s. Villar, Gli indoeuropeicit. pp. 531 ss., 379 ss., pp. 389 ss, pp. 465 ss., 395ss.18. ^Vladimir Georgiev "Das Pelasgische",Proceedings of the Eight International Congress of linguists, Oslo,

    1958, pp. 406-413. Al cosiddetto pelasgico si ricondurrebbero alcune parole del greco antico non spiegabilicon l'evoluzione fonetica dei dialetti protogreci: ad es. "torre" < proto-indoeur. *bhergh"luogoelevato" (cfr. il germanico burge il celtico briga) o il verbo "danneggiare" (cfr. sanscrito dabhati) o la

    parola "tomba" (proto-indoeur. *dhbh) che praticamente un doppione del pi genuinamente greco, che ha la stessa etimologia, o ancora , che in origine significa "dispensiere, domestico", dallaradice *dom-"casa" (cfr. latino domus, gr. ). Le caratteristiche del pelasgico sono: la legge diGrassmann sulle aspirate come in sanscrito e in greco un'evoluzione delle consonanti simile a quelladell'armeno la satemizzazione delle gutturali la comparsa di udavanti alle nasali e liquide di valore sillabico

    la confusione delle vocali /a/ e /o/.19. ^W. Merlingen,Das "Vorgriechische" und die sprachwissenschaflich-voristorischen Grundlagen, Wien,1955, e "Eine ltere Lehnwortschicht im Griechische", in GriechischeI:Lautgeschichte, Wien,1963.Caratteristiche del greco psi sono: una strana rotazione consonantica per cui le occlusive sorde /p, t, k/diventano /ps, s, ks/, le sonore si aspirano, per cui ad es. si ha /b/>/p/, le sonore aspirate compaiono comesemplici sonore. Al greco psi risalgono per esempio parole come "biondo" (cfr. il latino candiduse ilgreco "Castore", cio "Lo splendente", dal proto-indoeur. *kad"rifulgere").

    20. ^M. Budimir "Zur protoindogermanischen Schicht, inActes du deuxime congrs international deslinguistes, Genve, 1933, pp. 182-184. Il pelastico ha caratteristiche affini a quelle delle lingue slave. Essospiegherebbe parole come "cervo", da *kerwos, *kwos(cfr. lat. cervus), attraverso due mutamentifonetici caratteristici: 1) la satemizzazione 2) la trasformazione della labiovelare /w/ in velare sonora /g/.

    21. ^Szmerenyi,Introduzionecit., p.249 Watkins, inLe lingue indoeuropeeGiacalone-Ramat, Ramat cit., p.84 Milizia,Le lingue indoeuropeecit. p. 34 s. Villar Gli indoeuropeicit. p. 319

    22. ^Szmerenyi, pp. 101 ss.23. ^Sulla presenza di vocali lunghe e vocali brevi nel protoindoeuropeo, v. Watkins, inLe lingue indoeuropeea

    cura di Giacalone-Ramat, Ramat, cit. p. 65

    http://it.wikipedia.org/wiki/Castorehttp://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Anton_Debrunner&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_di_Grassmann_(linguistica)http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_armenahttp://it.wikipedia.org/wiki/Rotazione_consonanticahttp://it.wikipedia.org/wiki/Isoglossa_centum-satemhttp://it.wikipedia.org/wiki/Mesopotamia
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    23/24

    Bibliografia

    Enrico Campanile, Comrie Bernard, Watkins Calvert,Introduzione alla lingua e alla cultura degliIndoeuropei, Il Mulino, 2005, ISBN 88-15-10763-0.

    Vittore Pisani,Le lingue indoeuropee, 3 ed., Paideia, 1979, ISBN 88-394-0027-3.Colin Renfrew,Archeologia e linguaggio, 2 ed., Laterza, 1999, ISBN 88-420-3487-8.Oswald Szemernyi,Introduzione alla linguistica indoeuropea, Milano, Unicopli, ISBN 88-400-0008-9.Michael Meier-Brgger,Indo-European Linguistics, Berlin/New York, de Gruyter, 2003, ISBN 3-11-017433-2.Francisco Villar, Gli indoeuropei e le origini dell'Europa, Bologna, Il Mulino, 1997, ISBN 88-15-05708-0.Paolo Milizia,Le lingue indoeuropee, Carrocci, 2002, ISBN 88-430-2330-6.Moreno Morani,Lineamenti di linguistica indeuropea, Aracne, 2007, Roma, ISBN 978-88-548-1275-8.Marija GimbutasIl linguaggio della Dea (http://www.url.it/donnestoria/testi/creta/marija.htm):mito e culto della Dea madre nell'Europa neolitica, (1989) introduzione di Joseph Campbelltraduzione di Nicola Crocetti di The Language of the Goddess.

    24. ^Villar, Gli indoeuropeicit., pp. 225 ss. 264 ss.25. ^Szmerenyi, op. cit. pp. 97-109.26. ^Villar, Gli indoeuropeicit. p. 266.27. ^Voyles, Glotta52 (1974), p. 81: "The question is not whether indo-europaean had tone, but whether it was

    polytonous or monotonous Indo-europaean may have been monotonous and Greek, Lithuanian polytony maybe innovated".

    28. ^Le basi metodologiche della comparazione fra forme poetiche sul piano stilistico e metrico sono rinvenibiliin Calvert Watkins,How to Kill a Dragon Aspects of Indo-European Poetics, New York, Oxford Univ.

    Press, 1995, p. 1-6.29. ^Antoine Mellet,Les origines indo-europennes des mtres grecs, Paris, 1923, pp. 7-11.30. ^Meillet,Les origines, cit. p. 10: "Le rythme des vers indo-europens rsultait donc seulement de la

    succession de syllabes longues et breves: l'unit metrique, en grec ancien et en vedic, est la syllabe".31. ^Meillet,Les origines...cit., p. 15 ss. Villar, Gli indoeuropeicit. p. 177.32. ^Marcello Durante, Sulla tradizione della preistoria poetica greca,Parte seconda: risultanze della

    comparazione indoeuropea, Roma, ed. dell'Ateneo, 1976, pp. 40-45.33. ^Meillet,Les originescit. pp. 25 ss.34. ^L'uso dell'allitterazione ad esempio collegato, in Omero, alla necessit di staccare il discorso diretto dalla

    narrazione, come stabilisce Mario Cantilena, "Sul discorso diretto in Omero", in Omero tremila anni dopo, acura di Franco Montanari & Paola Ascheri, Roma, Ed. di storia e letteratura, 2002 pp. 21-39.

    35. ^Sulla minor variet di forme della metrica vedica in opposizione a quella greca, cfr. Meillet, Les originescit., p. 16.36. ^Meillet,Les originescit. p. 15, nota la correlazione fra allitterazione e occasionale paronomasia o figura

    etimologica.37. ^Sul saturnio cfr. Giorgio Pasquali,Preistoria della poesia romana, Firenze, sansoni, 1936. Per il Pasquali il

    saturnio nasce dall'aggregazione di un dimetro giambico catalettico e di un verso itifallico, cio da versi greciimportati e rielaborati in modo originale. L'apporto proprio del latino sono le figure di suono.

    38. ^Sul carmen, canto-incantesimo latino arcaico, prima sacrale poi esteso alla formula giuridica, v. BrunoLuiselli,Il problema della pi antica prosa latina, Cagliari, Fossataro, 1969, pp. 123-171.

    39. ^Per la metrica germanica resta ancora fondamentale Eduard Sievers,Zur Rhythmik des germanischenAlliterationsverses, Beitrage zur Geschichte der Deutschen Sprache u. Litteratur, Halle, vol. X (1885).

    40. ^Fornisce ampio materiale sulla metrica antico-irlandese, Calvert Watkins,Indo-European Metrics andArchaic Irish Verse, Celtica, 6 (1963), p. 194-249.41. ^Sui risultati della comparazione fra le varie forme poetiche e strofiche delle antiche forme poetiche

    indoeuropee cfr. l'ampio materiale raccolto da Watkins,How to Kill a Dragoncit. pp. 97-134 197-276.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Figura_etimologicahttp://it.wikipedia.org/wiki/ISBNhttp://it.wikipedia.org/wiki/Speciale:RicercaISBN/88-400-0008-9http://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Pasqualihttp://it.wikipedia.org/wiki/Speciale:RicercaISBN/978-88-548-1275-8http://it.wikipedia.org/wiki/ISBNhttp://it.wikipedia.org/wiki/ISBNhttp://it.wikipedia.org/wiki/Speciale:RicercaISBN/88-15-05708-0http://it.wikipedia.org/wiki/ISBNhttp://it.wikipedia.org/wiki/Speciale:RicercaISBN/88-430-2330-6http://it.wikipedia.org/wiki/Speciale:RicercaISBN/3-11-017433-2http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Metrica_germanica&action=edit&redlink=1http://it.wikipedia.org/wiki/ISBNhttp://it.wikipedia.org/wiki/ISBNhttp://it.wikipedia.org/wiki/Paronomasiahttp://www.url.it/donnestoria/testi/creta/marija.htmhttp://it.wikipedia.org/wiki/Dimetro_giambicohttp://it.wikipedia.org/wiki/Speciale:RicercaISBN/88-394-0027-3http://it.wikipedia.org/wiki/ISBNhttp://it.wikipedia.org/wiki/Speciale:RicercaISBN/88-420-3487-8http://it.wikipedia.org/wiki/Speciale:RicercaISBN/88-15-10763-0http://it.wikipedia.org/wiki/Nicola_Crocettihttp://it.wikipedia.org/wiki/ISBNhttp://it.wikipedia.org/wiki/Eduard_Sievershttp://it.wikipedia.org/wiki/Itifallico
  • 8/9/2019 Lingua Protoindoeuropea

    24/24

    Bibliografia internazionale.

    Andr Martinet,Des steppes aux ocans - L'indo-europen et les "Indo-europens", Paris, Payot,1986, ed. ital.L'indoeuropeo. Lingue, popoli e culture, Laterza, Bari, 1987, p. 4.James Clackson,Indo-European Linguistics: An Introduction (Cambridge Textbooks in

    Linguistics), Cambridge, Cambridge University Press, 2007, ISBN 0-521-65313-4.Benjamin W. Fortson:Indo-European Language and Culture. An Introduction.BlackwellPublishing, Malden 2004, ISBN 1-4051-0316-7.

    Ernst Kausen:Die indogermanischen Sprachen. Von der Vorgeschichte bis zur Gegenwart.Helmut Buske Verlag, Hamburg 2012, ISBN 978-3-87548-612-4.Winfred P. Lehmann: Theoretical Bases of Indo-European Linguistics.Routledge, London 1996,ISBN 0-415-13850-7. )

    Voci correlate

    IndoeuropeiFonologia dell'Indoeuropeo

    Morfologia dell'IndoeuropeoElenco di radici indoeuropeeLingue indoeuropeeFamiglie linguisticheLinguisticaEurialIndogermanisches etymologisches Wrterbuch

    Collegamenti esterni

    Gerhard Kbler - Indogermanisches Wrterbuch (http://www.koeblergerhard.de/idgwbhin.html)(Vorwort - Indogermanische Grammatik)

    Estratto da "http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Lingua_protoindoeuropea&oldid=69500277"

    Categorie: Indoeuropeistica Lingue estinte Protolingue | [altre]

    Questa pagina stata modificata per l'ultima volta il 6 dic 2014 alle 12:32.Il testo disponibile secondo la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso

    modo possono applicarsi condizioni ulteriori. Vedi le Condizioni d'uso per i dettagli. Wikipedia un marchio registrato della Wikimedia Foundation, Inc.

    http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Lingua_protoindoeuropea&oldid=69500277http://it.wikipedia.org/wiki/Speciale:RicercaISBN/0-521-65313-4http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/deed.ithttp://it.wikipedia.org/wiki/Speciale:RicercaISBN/1405103167http://it.wikipedia.org/wiki/Morfologia_dell%27Indoeuro