L’infermiere e la Dignità della persona assistita nelle ... · professionali nel contesto di un...

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OLTREPASSARE IL CONFINE DELLA VITA ACCOMPAGNANDO IL MORENTE Monfalcone, 12 maggio 2011 L’infermiere e la Dignità della persona assistita nelle cure di fine vita Dott.ssa Orietta Masala Collegio Provinciale IPASVI di Gorizia

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OLTREPASSARE IL CONFINE DELLA VITA ACCOMPAGNANDO IL MORENTE

Monfalcone, 12 maggio 2011

L’infermiere e la Dignità della persona assistita nelle cure di fine vita

Dott.ssa Orietta Masala

Collegio Provinciale IPASVI di Gorizia

La cultura contemporanea del nursing colloca i suoi riferimenti etici e professionali nel contesto di un approccio universale basato su principi,valori e azioni accettabili a tutti, indipendentemente dal credo religioso ma tuttavia in sintonia con la prospettiva dell’individuo e della famiglia.

Gli infermieri da sempre e quotidianamente accompagnano l’assistito “nell’evoluzione terminale della malattia” e le persone a lui vicine “nel momento della perdita e della elaborazione del lutto”

Attraverso modalitàrelazionali, atteggiamenti e

gesti che vogliono accogliere,ascoltare,

assistere, comunicare, lenire.

Strategie per le cure compassionevoli di fine vita

Sviluppare un rapporto personale con la morteØ riflettere su morte e perditaØ abituarsi all’incertezza di malattia e morte

(Truog RD, et al., Crit Care Med 2001)(Levy M. Crit Care Med 2001)

(Drazen JM. NEJM 2003)(Wunsch H, et al., Intensive Care Med 2005)

(SIARRTI, Minerva Anestesiol 2006)

Capacità di comunicazione: essere sinceri e presentiØ manifestare una presenza compassionevoleØ ascoltare senza distrarsi

(Truog RD, et al., Crit Care Med 2001)(Levy M. Crit Care Med 2001)

(Drazen JM. NEJM 2003(Wunsch H, et al., Intensive Care Med 2005)

(SIARRTI, Minerva Anestesiol 2006)

Strategie per le cure compassionevoli di fine vita

•Creare l’ambiente adattoØ utilizzare una stanza separataØ coinvolgere l’équipe

(Wunsch H, et al., Intensive Care Med 2005)(SIARRTI, Minerva Anestesiol 2006)

Strategie per le cure compassionevoli di fine vita

Ruolo dei familiariLegame fondamentale

con il mondo esternocon la sua biografia personalecon i suoi valori.

(J Hospice Palliative Nursing 2007;9(3)

Le ricerche evidenziano tuttora una scarsa qualità assistenziale per:

Formazione scadente degli operatoriComunicazione inadeguata con la

persona assistita

(J Palliative Medicine 2008;11(2):217-225)

Si può certamente asserire che il ruolo dell’infermiere nel contesto assistenziale assume anche quello di facilitatore all’interno del percorso diagnostico - terapeutico -assistenziale. Tale ruolo comporta la presa in carico della persona assistita nel rispetto del codice deontologico. codice deontologico.

Per quanto attiene la relazione con la persona, recita :

art. 3 La responsabilità dell’infermiere consiste nell’assistere, nel curare e nel prendersi cura della persona nel rispetto della vita, della salute, della libertà e della dignità dell’individuo.art. 35 L’infermiere presta assistenza qualunque sia la condizione clinica e fino al termine della vita dell’assistito, riconoscendo l’importanza della palliazione e del conforto ambientale, fisico, psicologico, relazionale, spirituale.art. 36 L’infermiere tutela la volontà dell’assistito di porre dei limiti agli interventi che non siano proporzionati alla sua condizione clinica e coerenti con la concezione da lui espressa della qualità di vita.art. 38 L’infermiere non attua e non partecipa a interventi finalizzati a provocare la morte, anche se la richiesta proviene dall’assistito.

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Il Codice di deontologia professionale degli Infermieri italiani 2009

Per quanto attiene la modalità di assistenza alla persona, recita :

art. 14 L’infermiere riconosce che l’interazione tra professionisti e l’integrazione interprofessionale sono modalità fondamentali per far fronte ai bisogni dell’assistito.art. 27 L’infermiere garantisce la continuità assistenziale anche contribuendo alla realizzazione di una rete di rapporti interprofessionali e di una efficace gestione degli strumenti informativi.art. 39 L’infermiere sostiene i familiari e le persone di riferimento dell’assistito, in particolare nelle evoluzione terminale della malattia e nel momento della perdita e della elaborazione del lutto.

Il Codice di deontologia professionale degli Infermieri italiani 2009

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Per quanto attiene l’informazione alla persona, recita :

art. 20 L’infermiere ascolta, informa, coinvolge l’assistito e valuta con lui i bisogni assistenziali, anche al fine di esplicitare il livello di assistenza garantito e facilitarlo nell’esprimere le proprie scelte.art. 24 L’infermiere aiuta e sostiene l’assistito nelle scelte, fornendo informazioni di natura assistenziale in relazione ai progetti diagnostico-terapeutici e adeguando la comunicazione alla sua capacità di comprendere.art. 37 L’infermiere quando l’assistito non è in grado di manifestare la propria volontà, tiene conto di quanto da lui chiaramente espresso in precedenza e documentato.

Il Codice di deontologia professionale degli Infermieri italiani 2009

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La riflessione etica nell’ambito dell’assistenza è legata sia ai progressi in campo scientifico e sia alla maggiore responsabilità nei confronti della persona assistita.

Lo sviluppo professionale stimola la ricerca anche personale che viene effettuata al fine di trovare la profondità e la misura degli interventi al fine di raggiungere il benessere garantendo i diritti naturali e la dignitàdella persona.

Ma soprattutto ad aiutare l’altro ad affrontare la morte con migliore

capacità perché il morire non sia “impotenza di vivere” ma consapevole

e comunque partecipativo atto dell’esistere.