Linee guida per il referto trimestrale del Sindaco Presidente della ... · degli obiettivi...

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RELAZIONE PER IL REFERTO SEMESTRALE DEL SINDACO SULLA REGOLARITA’ DE LLA GESTIONE SULL’EFFICACIA E SULL’ADEGUATEZZA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Art. 148 TUEL come riformulato dell‟art. 3, co. 1, sub e) del decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito con modificazioni dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213

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RELAZIONE PER IL REFERTO SEMESTRALE DEL SINDACO

SULLA REGOLARITA’ DELLA GESTIONE

SULL’EFFICACIA E SULL’ADEGUATEZZA

DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

Art . 148 TUEL come r i formula to del l ‟ar t . 3 , co. 1 , sub e) del decre to legge 10 o ttobre 2012, n. 174,

convert i to con modificazioni dal la legge 7 dicembre 2012, n. 213

SEZIONE PRIMA ............................................................................................................. 11

REGOLARITA’ DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA E CONTABILE ....... 11

1.A. PROGRAMMAZIONE ............................................................................................ 11

1.1. E‟ stata predisposta la relazione di fine mandato? 11

1.2. E‟ stata predisposta la relazione d‟inizio mandato? 11

1.3. Quali strumenti di pianificazione e programmazione sono stati adottati dall‟Ente? 11

1.3.a E‟ previsto un modello di programmazione e controllo integrato? ..................................................................................... 11 1.4.a Nel caso siano state rilevate criticità, indicare quali servizi sono interessati e quali strumenti programmatori

correttivi sono stati adottati: ........................................................................................................................................................ 13

1.5. E‟ stata riscontrata, nel semestre, la coerenza del PEG, nella nuova configurazione che ha

assunto, dopo le modifiche introdotte all‟art. 169 del TUEL dall‟art. 3, co. 1, lettera g-bis) del

d.l. n. 174/2012, con il bilancio, nonché con i programmi ed i progetti illustrati nella relazione

previsionale e programmatica? 13

1.5.a Nel caso di risposta negativa segnalare eventuali disallineamenti con analisi delle cause: ................................................ 13

1.6. In sede di relazione previsionale e programmatica, sono stati individuati gli obiettivi

gestionali per le società partecipate, in riferimento a precisi standard qualitativi e quantitativi, al

fine di consentire il controllo sulle società partecipate non quotate ex art. 147-quater*, come

introdotto dall‟art. 3 del d.l. n. 174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012? 13

1.7. E‟ stato adeguato l‟ordinamento dell‟Ente alle disposizioni previste, per i servizi pubblici

locali, dall‟art. 34, co. 20 e 21, del d.l. 179/2012, convertito dalla legge 17.12.2012, n. 221? 14

1.8. Sono state adottate misure per adeguare l‟ordinamento dell‟Ente ai principi della libera

iniziativa economica privata? 14

1.8.a In caso di risposta positiva, indicare quali misure sono state adottate: ............................................................................... 14

1.9. E‟ stata rideterminata la dotazione organica dell‟Ente a seguito dell‟assunzione di

partecipazioni in società o altri organismi (dall‟art. 3, co. 30 legge n. 244 del 24 dicembre 2007)? 14

1.10. E‟ stata programmata e/o attuata la ristrutturazione e razionalizzazione delle società

controllate, sulla base di piani approvati, previo parere favorevole del Commissario straordinario

per la razionalizzazione della spesa per acquisto di beni e servizi di cui all‟art. 2, d.l. 52/2012

convertito dalla legge 94/2012 (art. 4, co. 3-sexies d.l. n. 95/2012 convertito dalla legge n.

135/2012)? 14

1.11. Nel semestre sono stati programmati interventi per migliorare il grado di riscossione delle

entrate proprie, con particolare riferimento a quelle tributarie? 14

1.11.a In caso di risposta positiva indicare, brevemente, quali: ................................................................................................... 14

1.12. E‟ stato verificato, in relazione a ciascuno dei principali servizi pubblici locali, il grado di

copertura dei costi, garantito dall‟applicazione delle tariffe vigenti? 15

1.12.a In caso di risposta positiva indicare la percentuale di copertura, distintamente per ciascun servizio ............................... 15

1.13. Il programma triennale dei lavori pubblici e di realizzazione delle opere di cui all‟elenco

annuale ex art. 128 del D. Lgs. 163/2006, è coerente con il bilancio e con il piano dei pagamenti,

anche ai fini del rispetto del patto di stabilità? 16

1.13.a Motivare succintamente la risposta: .................................................................................................................................. 16

1.B. GESTIONE................................................................................................................. 17

1.B.1. ENTRATE ............................................................................................................... 17

1.14. Con quale modalità di gestione è organizzata l‟attività di riscossione? 17

1.15. In relazione alle quote effettivamente riscosse e a quelle rimaste da riscuotere è stata

effettuata una valutazione sull‟efficienza della gestione delle entrate? 17

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1.15.a A seguito delle verifiche effettuate sulla gestione del carico, indicare la percentuale di inesigibilità: ............................. 17 1.15.b Indicare le cause più significative che hanno determinato la mancata riscossione: .......................................................... 17 1.15.c Indicare le misure correttive adottate, specificando il tipo di provvedimento assunto dall‟Ente: ..................................... 17

1.16. Valutazione sulle fonti di finanziamento e sul grado di autonomia finanziaria: 18

1.17. Le entrate di competenza riscosse nel semestre sono congrue rispetto ai dati previsionali? 18

1.17.a Nel caso siano stati rilevati significativi scostamenti, specificarne le motivazioni: ................................................... 18

1.18. Il grado di riscossione delle entrate di competenza (riscossione/accertamenti), anche

avendo riguardo all‟andamento storico, risulta idoneo a garantire gli equilibri di cassa? 19

1.19. Sono state riscosse nel semestre entrate straordinarie? 19

1.19.a Nel caso di risposta positiva specificare la natura e l‟eventuale esistenza di un vincolo di destinazione: ....................... 19

1.20. I proventi da locazione e/o ogni altro provento, connesso all‟utilizzo o affidamento in

concessione dei cespiti patrimoniali, vengono riscossi in modo regolare? 19

1.21. Sono concessi beni in comodato gratuito o altra forma di esenzione dal pagamento di

canoni e/o tariffe? 19

1.21.a In caso di risposta positiva, è stata effettuata una valutazione sulle ragioni che ne giustificano la concessione a

titolo gratuito? .............................................................................................................................................................................. 19 1.21.b Indicare il provvedimento con il quale è stata effettuata la concessione .......................................................................... 19

1.B.2. SPESE ...................................................................................................................... 20

1.23. Hanno trovato piena attuazione nel semestre i programmi contenuti nella Relazione

previsionale e programmatica e nel Piano esecutivo di gestione? 20

1.23.a Nel caso di risposta negativa indicarne le motivazioni: .................................................................................................... 20

1.24. L‟attuazione dell‟attività programmata nel semestre ha comportato implicazioni sulla

tenuta degli equilibri di bilancio? 21

1.25. In relazione agli obiettivi di riduzione delle spese di funzionamento, nel rispetto delle

disposizioni concernenti i vincoli in materia di finanza pubblica e di revisione della spesa

pubblica, sono stati realizzati processi di razionalizzazione e riorganizzazione amministrativa in

ottemperanza alle disposizioni di cui all‟art. 9, comma 1, del d.l. 95/2012, convertito dalla legge

135/2012? 21

1.25.a In caso di risposta positiva indicare gli estremi dei provvedimenti adottati: .................................................................... 21

1.26. Sono state effettuate, nel semestre, dismissioni o alienazioni di società controllate

direttamente o indirettamente ai sensi dell‟art. 4, comma 1, del decreto legge 95/2012 (spending

review) convertito dalla legge n. 135/2012? 21

1.26.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi della delibera consiliare di avvio della procedura: ................................ 21

1.27. Indicare la percentuale di beni e servizi acquistati dall‟Ente mediante ricorso a centrali di

committenza rispetto al totale degli impegni assunti nel semestre a tale titolo: 21

1.30. Sono emerse criticità, nella gestione dei servizi pubblici locali, anche in virtù di

sopravvenute ed imprevedibili esigenze di carattere straordinario che abbiano richiesto interventi

non programmati? 27

1.30.a In caso di risposta positiva, indicare i servizi interessati: ................................................................................................. 27

1.31. Le società affidatarie in house hanno rispettato le prescrizioni dell‟art. 3-bis, co. 6 del d.l.

n. 138/2011, convertito dalla legge 148/2011 in tema di: 27

1.32. E‟ stata adottata la delibera di ricognizione di cui all‟art. 3 co.27 l. 24 dicembre 2007, n. 244? 27

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1.32.a In epoca successiva all‟adozione della medesima, l‟Ente ha riconsiderato la sussistenza dei presupposti di legge

per il mantenimento delle partecipazioni avendo riguardo anche al profilo della convenienza economica? ............................... 27

1.33. E‟ stata adottata la delibera di ricognizione ai sensi dell‟art. 34, co. 20 d.l. 179/2012,

convertito dalla legge 17.12.2012, n. 221? 28

1.33.a In caso di risposta positiva, è stata trasmessa alla Sezione regionale di controllo della Corte dei conti? ......................... 28 1.34.a Numero degli appalti affidati distinti per tipologia (lavori, servizi, forniture): ................................................................. 28 1.34.b Numero delle procedure negoziate, senza pubblicazione del bando, evidenziando i casi di applicazione dell‟art.

57, comma 2, lettere b) e c) e comma 3, lettera b): ...................................................................................................................... 28

1.35. Sul programma annuale dei lavori pubblici, per ogni intervento, in relazione al programma

triennale, indicare l‟impegno finanziario, la durata prevista e formulare una breve descrizione

della tipologia di progetto, indicando la funzione cui si riferisce. 29

1.35.a Indicare la percentuale di realizzazione del Piano triennale delle opere (in termini di pagamenti effettuati): .................. 29

1.36. Quali misure organizzative sono state poste in essere per garantire il tempestivo pagamento

delle somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti, ai sensi dell‟art. 9, comma 1

lettera a) d.l. 78/2009 e art. 1 d.lgs. 192/2012 che modifica l‟art. 4 del d.lgs. 231/2002, recependo

la direttiva 2011/7/UE? 29

1.37. Il contenzioso è gestito da uffici legali interni all‟Ente? 29

1.37.a In caso di ricorso (anche parziale) ad incarichi esterni indicare il numero e le modalità di affidamento degli

incarichi a legali ........................................................................................................................................................................... 29 1.37.b In entrambi i casi riferire rispetto a: ................................................................................................................................. 29

1.38. E‟ stata effettuata una stima del contenzioso che potrebbe potenzialmente generare

passività? 30

1.38.a In caso di risposta positiva: è stata stanziata una posta di accantonamento in bilancio? .................................................. 30

1.39. Sono stati posti in essere processi di riorganizzazione e/o di rideterminazione della

dotazione organica, conseguenti all‟applicazione degli articoli 6 e 6-bis del d.lgs. 165/2001? 30

1.40. Sono state rilevate eccedenze e/o o posizioni soprannumerarie del personale? 30

1.40.a Nel caso di risposta positiva descrivere, brevemente, i conseguenti interventi avviati in tema di disponibilità,

mobilità in uscita, blocco del turnover o altre modalità: ............................................................................................................. 30

1.41. L‟Ente si è avvalso della facoltà di proroga dei rapporti di lavoro subordinato a tempo

determinato oltre il limite dei 36 mesi, ai sensi dell‟art.1, commi 400 e 401, della legge di

stabilità per il 2013, L. n. 228/2012? 30

1.42. Descrivere, brevemente, l‟andamento della spesa per il personale sostenuta direttamente

dall‟ente, indicando anche gli elementi conoscitivi relativi al costo delle risorse umane impiegate

nelle società ed organismi partecipati, quantificate in funzione del grado di partecipazione

dell‟ente e in osservanza delle indicazioni fornite dalla Sezione delle autonomie con la delibera

n. 14/AUT/2011/QMIG: 30

1.43.a In caso di risposta positiva dare conto del numero degli incarichi conferiti, dell‟importo impegnato e delle

motivazioni: ................................................................................................................................................................................. 36

1.C. TRASPARENZA ....................................................................................................... 36

1.44. Sono stati adottati regolamenti volti a disciplinare le modalità di pubblicità e trasparenza

dello stato patrimoniale dei titolari di cariche pubbliche elettive e di governo, da pubblicare sul

sito internet dell‟ente annualmente e, comunque, all‟inizio e alla fine del mandato (art. 41-bis del

TUEL, introdotto dall‟art. 3 del d.l. n. 174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012)? 36

1.44.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi dell‟atto: ................................................................................................ 36

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1.45. Rispetto alle norme che disciplinano la materia della trasparenza nel conferimento degli

incarichi di collaborazione e consulenza: 36

1.45.a Sono state rispettate le disposizioni previste dall‟art. 4, co. 10, secondo periodo, d.l. 95/2012, convertito dalla

legge n. 135/2012, novellato dall‟art. 1, co. 148 della L. n. 228/2012? ....................................................................................... 36 1.45.b Sono state rispettate le disposizioni previste dagli articoli 53 del d.lgs. n. 165/2001 e 11, co. 8 del d.lgs.

150/2009? .................................................................................................................................................................................... 36

1.46. E‟ garantita ai cittadini la conoscibilità dei dati di cui all‟art. 18, d.l. 83/2012

(Amministrazione aperta), convertito dalla l. 134/2012? 36

1.47. Sono state osservate le disposizioni di cui all‟art. 21 legge n. 69/2009, relativamente alla

pubblicità dei dati relativi al personale? 36

1.48. Sono state rispettate le disposizioni in materia di pubblicità dei dati relativi agli incarichi

degli amministratori delle società ed organismi partecipati, ai sensi dell‟art. 1, comma 735, della

legge n. 296/2006? 37

1.49. E‟ stato rispettato l‟obbligo di comunicazione al Dipartimento della funzione pubblica di

cui all‟art. 1, co. 587-589, l. n. 296/2006? 37

SEZIONE SECONDA ....................................................................................................... 37

ADEGUATEZZA ED EFFICACIA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI

INTERNI ............................................................................................................................ 37

2.A. RICOGNIZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI ...................... 37

2.1. E‟ stato emanato il regolamento che disciplina il sistema dei controlli interni, ai dell‟art.

sensi 147 comma 4 del TUEL? 37

2.1.a In caso di risposta positiva è stato comunicato alla Corte dei conti? .................................................................................. 37 2.1.b In caso di risposta negativa allegarlo al presente questionario. .......................................................................................... 37

2.2 E‟ stata data attuazione al predetto Regolamento, creando un organico sistema di controlli

interni? 37

2.2.a In caso di adempimento parziale, indicarne le ragioni: ....................................................................................................... 37 2.2.b In caso di risposta positiva descrivere l‟articolazione strutturale e funzionale degli organi e degli uffici: ......................... 39

2.3. L‟Ente ha introdotto un sistema di contabilità analitica? 39

2.3.1 Nel caso di risposta positiva indicare le modalità operative: .............................................................................................. 40

2.4. E‟ stato introdotto un sistema di misurazione e valutazione della performance individuale ed

organizzativa, ex d.lgs. n. 150/2009? 40

2.4.a Nel caso di risposta positiva indicare quali organi del vertice amministrativo e/o politico sono stati coinvolti nella

fase di programmazione e/o valutazione. ..................................................................................................................................... 40

2.B. CONTROLLO STRATEGICO ................................................................................ 41

2.5. E‟ stato istituito un sistema di controllo strategico ex art. 147-ter del TUEL*, così come

introdotto dal d.l. n. 174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012? 41

2.5.a In precedenza l‟Ente aveva organizzato un sistema di controllo strategico? ...................................................................... 41 2.5.b La funzione di controllo strategico è stata organizzata in forma associata? ....................................................................... 41 2.5.c Quale struttura esercita il predetto controllo e dove risulta allocata nell‟organigramma? .................................................. 41

2.6. E‟ stata effettuata una valutazione sullo stato di attuazione dei programmi, analizzando sia la

congruenza che gli scostamenti? 41

2.6.a Quali sono gli strumenti di monitoraggio utilizzati? ........................................................................................................... 42

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2.7. Con quale periodicità è effettuato il monitoraggio dello stato di attuazione dei programmi? 42

2.7.a Gli esiti del predetto monitoraggio confluiscono nella/e deliberazione/i di ricognizione dello stato di attuazione dei

programmi di cui all‟art. 193, comma 2, del TUEL? .................................................................................................................. 42

2.8. Il controllo strategico analizza gli aspetti economico finanziari connessi ai risultati ottenuti? 42

2.8.a Nel caso di risposta positiva, specificarne le metodologie: ................................................................................................. 42

2.9. Il Controllo strategico effettua un monitoraggio periodico dello stato di attuazione delle

previsioni, mettendo a raffronto i tempi previsti e quelli di attuazione delle procedure di

gestione? 42

2.9.a In caso affermativo, specificare le metodologie: ................................................................................................................. 42

2.10. Sono stati adottati sistemi di monitoraggio per valutare la qualità dei servizi erogati e il

grado di soddisfazione della domanda? 42

2.10.a In caso di risposta positiva specificarne le metodologie: .................................................................................................. 42

2.11. Quali metodologie adotta il controllo strategico per monitorare l‟impatto socio-economico

dei programmi dell‟Ente? 44

2.11.a Nell‟ultimo esercizio concluso sono stati prodotti report sul controllo strategico? .......................................................... 44 2.11.b Nel semestre sono stati prodotti report sul controllo strategico? ...................................................................................... 44 2.11.c In caso di risposta positiva, in entrambi i casi, allegarne copia. ....................................................................................... 44

2.12. E‟ stato messo a punto un sistema di controllo, ex ante ed ex post, teso a verificare la

conformità tra gli obiettivi dell‟amministrazione e le scelte operate dai dirigenti, nonché tra

gestione ed allocazione delle risorse umane, materiali e finanziarie? 44

2.C. CONTROLLO DI GESTIONE ................................................................................ 44

2.13. Indicare da quanti anni è operativo il controllo di gestione: 44

2.14. E‟ stata individuata una specifica struttura deputata al controllo di gestione? 45

2.14.a Nel caso di risposta positiva indicare, schematicamente, dove è allocata nell‟organigramma dell‟Ente e il numero

degli addetti in assegnazione esclusiva: ....................................................................................................................................... 45 2.14.b Il controllo è svolto in riferimento ai costi e ricavi dei singoli servizi/centri di costo? ................................................... 45 2.14.c Descrivere: ........................................................................................................................................................................ 45

2.15. Quali indicatori di risultato sono stati prescelti per misurare il grado di realizzazione degli

obiettivi? 46

2.16. Quali metodologie sono state impiegate per l‟analisi degli scostamenti e la correzione degli

stessi? 46

2.17. E‟ stata valutata la congruenza tra i risultati conseguiti e gli obiettivi definiti dai piani? 46

2.17.a E‟ effettuata una valutazione sulla fattibilità dei programmi, tenuto conto anche dei flussi di cassa e degli

obiettivi legati al rispetto del patto di stabilità? ........................................................................................................................... 46

2.18. Gli obiettivi del PEG sono articolati per centri di costo e centri di responsabilità? 46

2.19. E‟ stata rilevata la coerenza tra le dotazioni finanziarie, umane e strumentali e gli obiettivi

contenuti nel PEG? 46

2.20.a In caso di risposta negativa a ciascuna delle domande da 2.17 a 2.20, indicare le problematiche incontrate: .................. 47

2.21. Il controllo di gestione valorizza una dimensione comparativa nel tempo (raffronto con i

valori raggiunti dal medesimo servizio / centro di costo in periodi precedenti) o nello spazio? 47

2.22. Nei referti sul controllo di gestione, ex art. 198-bis del TUEL, sono emerse criticità? 47

2.22.a In caso di risposta positiva descrivere succintamente le criticità rilevate e le misure correttive adottate: ....................... 47

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2.23. L‟Organo preposto al controllo di gestione fornisce all‟organo politico elementi e

valutazioni idonee a supportarlo nei suoi compiti d‟indirizzo? 47

2.24. L‟analisi sulla gestione da parte degli organi di controllo interno contribuisce alla

quantificazione degli stanziamenti di competenza, tenuto conto anche di quanto previsto dall‟art.

162, comma 5, del TUEL? 47

2.24.a Se la risposta è positiva indicare le modalità operative e i metodi di quantificazione: ..................................................... 47

2.25 Sono stati utilizzati i rapporti del controllo di gestione al fine della valutazione della

performance del personale? 47

2.D. ALTRE FORME DI CONTROLLO ....................................................................... 48

ORGANISMI PARTECIPATI ........................................................................................ 48

2.26. E‟ stata regolamentata e/o predisposta una struttura di controllo sulle società partecipate ai

sensi dell‟art. 147-quater del TUEL, introdotto dall‟articolo 3 del d.l. n. 174/2012? 48

2.26.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi dell‟atto di attuazione, la struttura individuata, la sua allocazione

nell‟organigramma:...................................................................................................................................................................... 48

2.27. E‟ stato attuato l‟art. 147, co. 2, lettera d), del TUEL, in merito: 48

2.28. Indicare quale modello organizzativo e modalità di governance sono stati adottati per il

controllo interno, ovvero per il controllo analogo sulle società partecipate: 48

2.29. Nel caso di organismi partecipati da più Enti pubblici ovvero nelle ipotesi di società mista,

sono stati adottati “patti parasociali”? 49

2.29.a In caso di risposta positiva specificare l‟oggetto e le finalità: ........................................................................................... 49

2.30. L‟Ente ha stipulato contratti di servizio con tutte le società ed organismi partecipati ai quali

è affidata la gestione di servizi pubblici locali? 49

2.31 L‟Ente effettua il monitoraggio: 49

2.32. L‟ente effettua periodicamente il monitoraggio sulla solidità economica, patrimoniale e

finanziaria degli organismi partecipati? 49

2.32.a Con quale frequenza? ........................................................................................................................................................ 49

2.33 Sono previsti momenti di raccordo tra la gestione degli organismi partecipati e la gestione

del bilancio dell‟Ente, con specifico riferimento agli equilibri di bilancio? 49

2.33.a In caso di risposta positiva, con quale cadenza? ............................................................................................................... 49

2.34. L‟Ente locale verifica la qualità dei servizi erogati, sia direttamente, sia mediante organismi

gestionali esterni? 49

2.34.a Sono adottate metodologie per la misurazione della soddisfazione degli utenti esterni ed interni dell‟ente*? ................. 50 2.34.b In caso di risposta positiva, indicare quali: ....................................................................................................................... 50

EQUILIBRI FINANZIARI .............................................................................................. 50

2.35. L‟ente ha fatto ricorso alla Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ai sensi dell‟art.

243-quater del TUEL? 50

2.35.a In caso di risposta positiva, è in corso l‟attuazione del piano di riequilibrio? ................................................................... 50

2.36. E‟ stato modificato il regolamento di contabilità tenendo conto delle disposizioni di cui

all‟art. 147-quinquies del TUEL? 50

2.36.a In caso di risposta positiva, indicare con quale unità organizzativa e con quali metodologie: ......................................... 50

2.37 Nell‟ambito del controllo sugli equilibri finanziari indicare : 50

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2.37.a Riferire sugli esiti del monitoraggio: ................................................................................................................................ 51

2.38. E‟ stato verificato, in corso di esercizio, se il programma dei pagamenti sia compatibile con

le disponibilità di cassa? 51

2.38.a E‟ stato riscontrato se le disponibilità di cassa, alla data di riferimento della relazione, siano capienti rispetto

all‟importo totale di fatture, notule, richieste di pagamento, incluse spese per il personale e ratei di ammortamento dei

prestiti scaduti alla stessa data? ................................................................................................................................................... 51 2.38.b Evidenziare eventuali criticità emerse: ............................................................................................................................. 51

2.39. Sono in corso procedure per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio (ex art. 194 del

TUEL), o altre passività non coperte da impegno di spesa e non ancora sottoposte a tali

procedure? 51

2.39.a In caso di risposta positiva, si forniscano informazioni dettagliate in riferimento alle sentenze esecutive, alla

ricapitalizzazione, alle procedure espropriative o di occupazione d‟urgenza, ai lavori pubblici di somma urgenza: .................. 51

2.40. Descrivere lo stato del monitoraggio sul rispetto del Patto di stabilità interno: 51

2.E. CONTROLLO DI REGOLARITA’ AMMINISTRATIVA CONTABILE ......... 52

2.41. L‟Ente ha regolamentato il controllo di regolarità amministrativa e contabile , così come

disciplinato dal nuovo art. 147-bis, introdotto dall‟art. 3, co. 1, lettera d) del d.l. n. 174/2012? 52

2.41.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi del provvedimento: ............................................................................... 52

2.42. Sono state introdotte apposite procedure per l‟acquisizione dei dati? 52

2.43. Si è provveduto ad individuare specifiche unità organizzative? 52

2.44. Nel semestre vi sono stati casi in cui la Giunta e/o il Consiglio non si sono conformati ai

pareri? 52

2.44.a In caso di risposta positiva, in quali casi, indicando le motivazioni addotte: .................................................................... 52

2.45. Sono stati fissati i principi generali e regolamentate le modalità per la revisione successiva

degli atti, secondo il disposto dell‟art. 147-bis del TUEL? 52

2.46. La selezione degli atti da assoggettare al controllo è stata effettuata con tecniche di

campionamento? 52

2.46.b Indicare di seguito gli esiti del controllo effettuato: ......................................................................................................... 54

2.47. E‟ stato messo a punto un sistema di audit interno? 55

2.48. Sono stati ridefiniti i ruoli e le responsabilità dei dirigenti? 55

2.49. Quali tipologie di verifiche sono effettuate, nel corso della gestione, al fine di accertare la

regolarità amministrativo-contabile? 55

2.50. Sono svolte verifiche sulla consistenza di cassa e sulla regolare tenuta dei registri contabili

e delle scritture degli agenti contabili? 56

2.50.a In caso di risposta positiva, indicare con quale frequenza: ............................................................................................... 56

2.51. Sono svolte verifiche in merito alla rispondenza del rendiconto con le scritture contabili? 56

2.52. Il sistema di controllo consente di verificare se il sistema contabile sia uniformato alle

regole e ai principi contabili? 56

2.53. Sono emerse nel corso del semestre difformità o irregolarità contabili? 56

2.53.a In caso di risposta positiva, indicare quali: ....................................................................................................................... 56

2.54. Nel corso del semestre sono state effettuate specifiche ispezioni o indagini rivolte ad

accertare la regolarità amministrativa e contabile relativa a specifici uffici, servizi, progetti? 56

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

9

2.54.a In caso di risposta positiva indicare se l‟esame ha riguardato, in particolare, l‟osservanza delle norme sugli

appalti e sulla gestione del patrimonio: ....................................................................................................................................... 56

Allegato B Debiti Fuori Bilancio – dati aggiornati al 16 settembre 2013 74

Allegato C Somme urgenze (legge n. 213/2012 art. 3 comma 1 lett. i) 76

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

10

SEZIONE PRIMA

REGOLARITA’ DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA E CONTABILE

1.A. PROGRAMMAZIONE

La relazione è schematicamente introdotta da informazioni concernenti le caratteristiche generali della

popolazione, del territorio e dell‟economia insediata, nonché dalla indicazione dei dati di carattere

generale relativi alle risorse umane, strumentali, tecnologiche utilizzate per la gestione dei servizi resi ed i

sistemi informativi impiegati.

1.1. E‟ stata predisposta la relazione di fine mandato?

SI × NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □

1.2. E‟ stata predisposta la relazione d‟inizio mandato?

(a decorrere dalla prossima consiliatura - art. 4-bis d.lgs. 149/2011)

SI □ NO× NON RICORRE LA FATTISPECIE □

Il D.L. 31 agosto 2013, n. 102 ha disposto (con l'art. 8, comma 3) che "Il termine per la redazione e la

sottoscrizione della relazione di inizio mandato degli enti locali, il cui mandato consiliare ha avuto inizio

in data successiva al 31 maggio 2013, è differito al 30 novembre 2013, in deroga al termine di cui

all'articolo 4-bis del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149".

1.3. Quali strumenti di pianificazione e programmazione sono stati adottati dall‟Ente?

Sono in corso di predisposizione la Relazione Previsionale e Programmatica per il triennio 2013-2015, il

Piano triennale dei LL.PP. e il Bilancio di Previsione 2013-2015.

1.3.a E‟ previsto un modello di programmazione e controllo integrato?

SI× NO □

In caso di risposta positiva descriverne i passaggi salienti:

Al fine di realizzare una forte integrazione e cooperazione tra le diverse entità organizzative dell‟Ente e

tra le fasi e i documenti di programmazione politico-istituzionale e di pianificazione gestionale, nel 2010

la Giunta Capitolina ha approvato, con deliberazione n. 116 del 22 dicembre 2010 il “La disciplina del

Ciclo della programmazione, pianificazione, controllo, misurazione e valutazione della performance”

riformando il processo di programmazione e pianificazione.

Il ciclo della programmazione e controllo della performance è impostato in coerenza con il processo di

programmazione finanziaria e di bilancio, secondo quanto disposto dalla normativa in materia ed in

particolare dall‟articolo 10, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 150/2009 relativamente alla

formazione del piano della performance.

Con la citata deliberazione della Giunta Capitolina n. 116 del 22 dicembre 2010, l‟Amministrazione ha

individuato, all‟articolo 7 e ss., gli strumenti e i documenti del sistema integrato di programmazione,

pianificazione, controllo, misurazione e valutazione, definendo il modello logico-operativo che consente

di governare e integrare le diverse fasi del ciclo e gestire la performance programmata.

Tale modello ha inteso ricondurre a coerenza i diversi livelli di programmazione precisando i rispettivi

ambiti di azione:

programmazione strategica: definisce, con prospettiva pluriennale, la visione strategica dello

sviluppo di Roma Capitale;

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

12

programmazione politico-istituzionale: declina gli obiettivi strategici in linee guida delle attività e

degli obiettivi gestionali di medio termine;

programmazione generale e pianificazione esecutiva: traduce le linee guida di mandato in

progetti e obiettivi, classificati per settori di intervento, corredati da un sistema di misure e

indicatori, che consentono il monitoraggio, la misurazione e la valutazione.

I documenti collegati ai suddetti livelli di programmazione e pianificazione sono costituiti da:

il Piano Strategico di Sviluppo di Roma Capitale di valenza pluriennale e i relativi atti di

aggiornamento periodici, definiscono la visione strategica dello sviluppo di Roma Capitale;

la Programmazione politico-istituzionale, correlata al “Programma di Mandato”, nell‟ambito del

quale sono individuati gli obiettivi strategici di medio periodo;

gli indirizzi e le azioni promosse dall’Alta Direzione e dall’OIV, che sono volte allo sviluppo

dell‟innovazione tecnologica, organizzativa e gestionale dell‟ente;

la Relazione Previsionale e Programmatica (RPP), di valenza triennale, che rappresenta lo

strumento di raccordo tra la programmazione politico istituzionale, gli indirizzi e le azioni promosse

dall‟Alta Direzione e l‟articolazione organizzativa di Roma capitale, declinata in settori di

intervento, sintesi tra la missione istituzionale e le linee programmatiche di mandato e in progetti di

struttura, collegati a specifiche aree di risultato; i contenuti dei progetti costituiscono la declinazione

degli obiettivi strategici e delle correlate linee guida;

il Piano Esecutivo di Gestione (PEG), che articola i progetti della RPP in obiettivi gestionali;

definisce le responsabilità in ordine ai progetti e agli obiettivi, con l‟assegnazione dei medesimi ai

centri di responsabilità dirigenziale, unitamente alle risorse necessarie. Per ogni obiettivo sono

definiti i risultati e le misure a supporto del monitoraggio e alla valutazione dei risultati;

il Piano della Performance (PP) che è sostanzialmente alimentato dal PEG: collega gli obiettivi

strategici agli obiettivi gestionali e delinea il sistema di misurazione della performance di ente, di

struttura e individuale.

A supporto degli organi politico amministrativi di Governo dell‟Ente il sistema prevede:

monitoraggi e controlli dell'andamento degli obiettivi e dei risultati programmati, nel breve, medio e

lungo periodo con segnalazione degli scostamenti e individuazione degli interventi di

riallineamento;

sistemi di reporting direzionale;

sistemi di indicatori per il monitoraggio dell‟attività istituzionale ordinaria (c.d. attività corrente

attesa);

l‟applicazione della contabilità analitica e il controllo di gestione.

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

13

1.4. L‟organizzazione dei singoli servizi è stata strutturata sulla base della rilevazione delle esigenze della

popolazione?

SI× NO □

L‟Amministrazione, nel rispetto di quanto previsto dallo Statuto di Roma Capitale, impronta l‟azione

amministrativa e l‟organizzazione dei servizi al rispetto del principio di sussidiarietà, affidandone la

gestione ai Municipi in quanto territorialmente e funzionalmente più vicini ai cittadini e secondo criteri di

trasparenza, imparzialità, efficacia, efficienza, economicità, rapidità e semplicità nelle procedure per

soddisfare le esigenze della collettività e degli utenti dei servizi.

Con deliberazione di Giunta Capitolina n. 116 del 22 dicembre 2010, inoltre, avente ad oggetto

“Adozione della disciplina del Ciclo della programmazione, pianificazione, controllo, misurazione e

valutazione della performance" l‟Ente, tra l‟altro, ha individuato apposita regolamentazione circa la

qualità dei servizi e ha individuato strumenti per il loro monitoraggio rispetto al soddisfacimento delle

esigenze della popolazione quali:

l‟analisi dell‟impatto della regolamentazione;

il controllo della gestione;

il sistema di gestione dei reclami;

appositi progetti (c.d. Progetti di Ente) volti allo sviluppo dell‟innovazione tecnologica,

organizzativa e gestionale (redazione Carte dei servizi, armonizzazione degli orari dei servizi).

1.4.a Nel caso siano state rilevate criticità, indicare quali servizi sono interessati e quali strumenti

programmatori correttivi sono stati adottati:

1.5. E‟ stata riscontrata, nel semestre, la coerenza del PEG, nella nuova configurazione che ha assunto,

dopo le modifiche introdotte all‟art. 169 del TUEL dall‟art. 3, co. 1, lettera g-bis) del d.l. n. 174/2012, con

il bilancio, nonché con i programmi ed i progetti illustrati nella relazione previsionale e programmatica?

SI □ NO×

1.5.a Nel caso di risposta negativa segnalare eventuali disallineamenti con analisi delle cause:

Non è possibile fornire corretta risposta al quesito in quanto il Decreto Legge n. 102 del 31/08/2013 ha

fissato la scadenza per l‟approvazione del bilancio di previsione per l‟esercizio 2013 al 30 novembre

dell‟anno stesso. Pertanto il PEG, il cui modello per gli anni 2012 – 2014 si presenta in un‟articolazione

già adeguatamente integrata con il Piano dettagliato degli obiettivi e con il Piano della performance, sarà

approvato, nella nuova configurazione prevista dalla norma, a seguito dell‟approvazione del bilancio di

previsione.

1.6. In sede di relazione previsionale e programmatica, sono stati individuati gli obiettivi gestionali per le

società partecipate, in riferimento a precisi standard qualitativi e quantitativi, al fine di consentire il

controllo sulle società partecipate non quotate ex art. 147-quater*, come introdotto dall‟art. 3 del d.l. n.

174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012?

SI □ NO× NON RICORRE LA FATTISPECIE □

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

14

1.7. E‟ stato adeguato l‟ordinamento dell‟Ente alle disposizioni previste, per i servizi pubblici locali,

dall‟art. 34, co. 20 e 21, del d.l. 179/2012, convertito dalla legge 17.12.2012, n. 221?

SI □ NO×

1.8. Sono state adottate misure per adeguare l‟ordinamento dell‟Ente ai principi della libera iniziativa

economica privata?

SI × NO

1.8.a In caso di risposta positiva, indicare quali misure sono state adottate:

Roma Capitale ha adottato delle misure di semplificazione volte ad armonizzare i Regolamenti Comunali

ai principi sulla liberalizzazione dell‟esercizio delle attività economiche, in materia di somministrazione

di alimenti e bevande nonché nell‟ambito della disciplina oraria degli esercizi di vendita al dettaglio e

delle somministrazioni.

Inoltre la realizzazione e continua implementazione del sistema informatico permette alle imprese

produttive di intraprendere la propria attività economica non appena inviata la SCIA telematica, nel pieno

rispetto della recente normativa statale volta a favorire l‟iniziativa imprenditoriale.

1.9. E‟ stata rideterminata la dotazione organica dell‟Ente a seguito dell‟assunzione di partecipazioni in

società o altri organismi (dall‟art. 3, co. 30 legge n. 244 del 24 dicembre 2007)?

SI □ NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE×

1.10. E‟ stata programmata e/o attuata la ristrutturazione e razionalizzazione delle società controllate,

sulla base di piani approvati, previo parere favorevole del Commissario straordinario per la

razionalizzazione della spesa per acquisto di beni e servizi di cui all‟art. 2, d.l. 52/2012 convertito dalla

legge 94/2012 (art. 4, co. 3-sexies d.l. n. 95/2012 convertito dalla legge n. 135/2012)?

SI □ NO× NON RICORRE LA FATTISPECIE □

1.11. Nel semestre sono stati programmati interventi per migliorare il grado di riscossione delle entrate

proprie, con particolare riferimento a quelle tributarie?

SI× NO □

1.11.a In caso di risposta positiva indicare, brevemente, quali:

Gli interventi sono stati incentrati sul consolidamento e potenziamento dell‟andamento dei livelli storici

del gettito ordinario e sulla corrispondente semplificazione e razionalizzazione delle procedure di

riscossione, nonché sulla riduzione dei tempi tra l‟accertato e il riscosso effettivo.

In particolare per:

TA.RI.

Attività di controllo ed accertamento di posizioni in evasione della Ta.Ri da parte della Società Aequa

Roma, nel quadro del contratto di servizio tra la stessa società ed AMA S.p.A. Con riferimento

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

15

all‟annualità 2013, nel I semestre sono stati emessi atti di accertamento per un valore intimato totale pari

ad € 9.061.841,54.

CONTRIBUTO DI SOGGIORNO

Attività di controllo documentale delle omissioni di riversamenti a Roma Capitale delle somme incassate

dalle strutture ricettive. Nel primo trimestre 2013 sono state inviate n. 30 ingiunzioni al pagamento nei

confronti di altrettante strutture, per un importo complessivo intimato di oltre 1,3 mln.

SANZIONI AMMINISTRATIVE

Implementazione della riscossione diretta delle entrate extra-tributarie attraverso l‟emissione degli avvisi

bonari.

1.12. E‟ stato verificato, in relazione a ciascuno dei principali servizi pubblici locali, il grado di copertura

dei costi, garantito dall‟applicazione delle tariffe vigenti?

SI× NO □

1.12.a In caso di risposta positiva indicare la percentuale di copertura, distintamente per ciascun servizio

Servizi pubblici locali a rilevanza economica

- Trasporto Pubblico Locale: nell‟ultimo bilancio ATAC vengono evidenziati i seguenti dati:

Ricavi delle vendite e delle prestazioni*

Ricavi da vendita titoli di viaggio 249.981.569

Ricavi da parcheggi 30.017.058

Ricavi da servizi riservati 13.826.713

a scuolabus e disabili

* Non sono esposti per le finalità richieste i ricavi dei contratti di servizio con Roma Capitale e con la Regione Lazio

Costi

Costi della produzione: 1.183.295.591

Oneri finanziari 22.489.307

Oneri straordinari 1.908.514

- Ciclo Rifiuti: La finalità perseguita dalla normativa introdotta con il D.L. 201/2011 è di prevedere

la copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati

allo smaltimento, nonché il concorso al finanziamento dei costi relativi ai servizi indivisibili svolti

dai Comuni (polizia locale, l‟anagrafe, l‟ufficio tecnico, l‟illuminazione pubblica, la manutenzione

del verde e delle strade ecc…). Pertanto è assicurata la copertura integrale dei costi.

La società allo stato attuale sta predisponendo il piano finanziario che è il documento

propedeutico alla approvazione della tariffa.

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

16

Servizi a domanda individuale

I dati contenuti nel rendiconto 2012, evidenziano i seguenti livelli di copertura dei costi:

Case di riposo e di ricovero per anziani: 39,6%

- Asili nido: 19,8%

- Centri ricreativi estivi per ragazzi: 4,8%;

- Soggiorni per anziani: 91,8%;

- Scuole serali comunali: 19,8%;

- Scuole allievi giardinieri e corsi popolari di giardinaggio: 0,3%;

- Centro carni: 36,7%;

- Refezione scolastica: 66,4%;

- Mercati rionali: 57,3%;

- Musei pinacoteche e mostre: 9,9%;

- Locali adibiti a riunioni non istituzionali: 29,6%;

- Museo civico di zoologia: 3,5%;

- Bagni pubblici: 100%;

- Mercati agricoli: 100,6%

1.13. Il programma triennale dei lavori pubblici e di realizzazione delle opere di cui all‟elenco annuale ex

art. 128 del D. Lgs. 163/2006, è coerente con il bilancio e con il piano dei pagamenti, anche ai fini del

rispetto del patto di stabilità?

SI× NO □

1.13.a Motivare succintamente la risposta:

E‟ in corso di predisposizione il Programma triennale che comunque sarà coerente con il Bilancio in

quanto esiste un collegamento tra opera tecnica, opera contabile, stanziamento di Bilancio e relativa

risorsa a copertura.

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

17

1.B. GESTIONE

1.B.1. ENTRATE

1.14. Con quale modalità di gestione è organizzata l‟attività di riscossione?

Direttamente dall‟Ente SI X NO □

Attraverso società controllata

dall‟Ente SI X NO □

In forma associata con altri Enti SI X NO □

Affidata ad Equitalia SI X NO □

Affidata a società di riscossione SI □ NO X mediante gara? SI □ NO □

Altro SI X NO □ Specificare:

Recupero crediti: attività gestita dalla

Direzione Sanzioni Amministrative di

Roma Capitale per le contravvenzioni

notificate all‟estero. Affidata con gara

a società esterna.

1.15. In relazione alle quote effettivamente riscosse e a quelle rimaste da riscuotere è stata effettuata una

valutazione sull‟efficienza della gestione delle entrate?

SI× NO □

1.15.a A seguito delle verifiche effettuate sulla gestione del carico, indicare la percentuale di inesigibilità:

15%

(Rapporto fra fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2012 su Residui Attivi Titolo I e Titolo III al 31 dicembre 2012

calcolati alla data attuale 16 settembre 2013).

1.15.b Indicare le cause più significative che hanno determinato la mancata riscossione:

peculiarità della normativa per la predisposizione degli atti cautelari/esecutivi;

errori di notifica degli atti di accertamento e delle cartelle di pagamento.

1.15.c Indicare le misure correttive adottate, specificando il tipo di provvedimento assunto dall‟Ente:

L‟Ente adotterà le misure correttive per quanto concerne la riscossione coattiva dopo la necessaria

integrale revisione normativa sul futuro dell‟attività derivante dalle norme e da ultimo dalla legge 9

agosto 2013, n. 98 di conversione del Decreto Legge 21 giugno, n. 69 (c.d. “Decreto Fare”) con cui si è

stabilita la possibilità di avvalersi delle società del Gruppo Equitalia per le attività di supporto

all'esercizio delle funzioni relative alla riscossione fino al 31 dicembre 2013, al fine di favorire il

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

18

compiuto, ordinato ed efficace riordino della disciplina delle attività di gestione e riscossione delle entrate

tributarie e patrimoniali.

Per quanto riguarda la riscossione volontaria generale Roma Capitale tende a garantire la massima

diversificazione ed adeguatezza dei sistemi di pagamento, in coerenza con l‟ordinamento tributario,

privilegiando quei sistemi che consentano il pagamento con forme flessibili (rateizzazione e/o

sospensione dei pagamenti in base alle effettive disponibilità delle imprese e delle famiglie). Al momento

in sede di Rendiconto 2012 l‟ente ha creato un fondo svalutazione crediti.

1.16. Valutazione sulle fonti di finanziamento e sul grado di autonomia finanziaria:

Incidenza Entrate proprie su Entrate Correnti:(indicare percentuale)

74%

Tipologia di Entrata

propria

Percentuale di incidenza

sulle Entrate correnti

Titolo di

Bilancio

(I o III)

Percentuale di incidenza

sul titolo di bilancio

(Categoria /titoli I, II e III)

Accertamenti

in

c/competenza

Riscossioni in

c/ competenza

(quietanzato)

Cat. 01 - Imposte 746.843.965 730.973.478 I 51,5

Cat. 02 - Tasse 874.413 597.803 I 0,1

Cat. 03 - Tributi 16.003.645 15.856.188 I 1,1

Cat. 01 – Proventi servizi

pubblici 137.510.229 111.465.199 III 9,5

Cat. 02 – Proventi beni

dell‟ente 114.844.106 60.017.047

III 7,9

Cat. 03 – Interessi su

anticipazioni 6.350.154 4.138.505

III 0,4

Cat. 04 – Utili netti aziende e

dividendi 12.590.971 2.748.703

III 0,9

Cat. 05 – Proventi diversi 37.760.732 20.860.157

III 2,6

1.17. Le entrate di competenza riscosse nel semestre sono congrue rispetto ai dati previsionali?

SI □ NO □

Dato non rilevabile in quanto è ancora in fase di predisposizione il bilancio di previsione 2013.

1.17.a Nel caso siano stati rilevati significativi scostamenti, specificarne le motivazioni:

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

19

1.18. Il grado di riscossione delle entrate di competenza (riscossione/accertamenti), anche avendo

riguardo all‟andamento storico, risulta idoneo a garantire gli equilibri di cassa?

SI× NO □

1.19. Sono state riscosse nel semestre entrate straordinarie?

SI× NO □

1.19.a Nel caso di risposta positiva specificare la natura e l‟eventuale esistenza di un vincolo di

destinazione:

- Alienazione beni immobili destinati agli investimenti 1.151.450

- Contributi straordinari da privati destinati alla spesa corrente 31.009.780

- Contributi straordinari da privati destinati agli investimenti 17.064.858

TOTALE 49.226.088

1.20. I proventi da locazione e/o ogni altro provento, connesso all‟utilizzo o affidamento in concessione

dei cespiti patrimoniali, vengono riscossi in modo regolare?

SI □ NO× NON RICORRE LA FATTISPECIE □

1.21. Sono concessi beni in comodato gratuito o altra forma di esenzione dal pagamento di canoni e/o

tariffe?

SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □

1.21.a In caso di risposta positiva, è stata effettuata una valutazione sulle ragioni che ne giustificano la

concessione a titolo gratuito?

SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □

1.21.b Indicare il provvedimento con il quale è stata effettuata la concessione

La risposta affermativa è riferita a provvedimenti approvati in un periodo precedente rispetto al semestre

considerato: determinazione dirigenziale dipartimento patrimonio n. 296/2009 e deliberazione Giunta

Capitolina n. 216 del 29 luglio 2012.

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

20

1.22. Gestione del patrimonio

Per ogni programma di dismissione di attività patrimoniali attuato nell‟ultimo triennio (beni immobili

pubblici e partecipazioni) indicare gli importi previsti, accertati e riscossi (precisando l‟anno di effettivo

incasso).

Descrizione dei beni da

dismettere Previsioni Accertamenti Riscossioni

Competenza

PREVISIONI

ASSESTATE

Residui

AL 1.1

Competenza Residui

riaccertati

(residui al 1.1. più

maggiori

accertam.ti e

meno delle

cancellazioni sui

residui)

Competenza Residui

BENI IMMOBILI

PUBBLICI (2010)

360.931.842 4.832.338 15.837898 4.832.338 2.175.942 2.276.887

PARTECIPAZIONI

(2010)

0 0 0 0 0 0

BENI IMMOBILI

PUBBLICI (2011)

214.164.304 16.217.406 51.407.620 16.217.406 30.822.551 13.540.546

PARTECIPAZIONI

(2011)

0 0 0 0 0 0

BENI IMMOBILI

PUBBLICI (2012)

399.709.254 2.261.929 23.183.987 2.261.929 2.468.237 5.923.069

PARTECIPAZIONI

(2012)

0 0 0 0 0 0

Con riguardo alle gare espletate con esiti infruttuosi, fornire elementi di dettaglio quali: la data del primo

bando, il numero delle gare andate deserte e se è stata effettuata una valutazione sulla mancata

cancellazione del residuo:

non sono state espletate gare.

1.B.2. SPESE

1.23. Hanno trovato piena attuazione nel semestre i programmi contenuti nella Relazione previsionale e

programmatica e nel Piano esecutivo di gestione?

SI □ NO×

1.23.a Nel caso di risposta negativa indicarne le motivazioni:

Non è possibile fornire corretta risposta al quesito in quanto il Decreto Legge n. 102 del 31/08/2013 ha

fissato la scadenza per l‟approvazione del bilancio di previsione per l‟esercizio 2013 al 30 novembre

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

21

dell‟anno stesso. Pertanto il PEG, il cui modello per gli anni 2012 – 2014 si presenta in un‟articolazione

già adeguatamente integrata con il Piano dettagliato degli obiettivi e con il Piano della performance, sarà

approvato, nella nuova configurazione prevista dalla norma, a seguito dell‟approvazione del bilancio di

previsione. Pertanto, la Relazione Previsionale e Programmatica dell‟anno in corso deve essere ancora

approvata.

1.24. L‟attuazione dell‟attività programmata nel semestre ha comportato implicazioni sulla tenuta degli

equilibri di bilancio?

SI □ NO □

Il Decreto Legge n. 102 del 31/08/2013 ha fissato la scadenza per l‟approvazione del bilancio di

previsione per l‟esercizio 2013 al 30 novembre dell‟anno stesso. Il Bilancio di Roma Capitale è in corso

di predisposizione pertanto la gestione è avvenuta per dodicesimi e la formazione del Bilancio 2013 tiene

conto degli elevati tagli statali e del mancato trasferimento regionale per il Trasporto Pubblico Locale.

1.25. In relazione agli obiettivi di riduzione delle spese di funzionamento, nel rispetto delle disposizioni

concernenti i vincoli in materia di finanza pubblica e di revisione della spesa pubblica, sono stati

realizzati processi di razionalizzazione e riorganizzazione amministrativa in ottemperanza alle

disposizioni di cui all‟art. 9, comma 1, del d.l. 95/2012, convertito dalla legge 135/2012?

SI □ NO×

1.25.a In caso di risposta positiva indicare gli estremi dei provvedimenti adottati:

1.26. Sono state effettuate, nel semestre, dismissioni o alienazioni di società controllate direttamente o

indirettamente ai sensi dell‟art. 4, comma 1, del decreto legge 95/2012 (spending review) convertito dalla

legge n. 135/2012?

SI □ NO ×

1.26.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi della delibera consiliare di avvio della procedura:

1.27. Indicare la percentuale di beni e servizi acquistati dall‟Ente mediante ricorso a centrali di

committenza rispetto al totale degli impegni assunti nel semestre a tale titolo:

Non ricorre questa ipotesi.

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

22

1.28. Elencare i servizi esternalizzati e le modalità indicando:

Elenco contratti di servizio riferiti ad affidamenti “in house”

Servizi esternalizzati Modalità Erogazioni annualmente previste

a carico dell‟Ente

Analisi e valutazione tecnica della

reportistica sull'andamento economico,

finanziario, patrimoniale e gestionale degli

organismi facenti capo al Gruppo Roma

Capitale; analisi economica, finanziaria,

patrimoniale dei bilanci, delle RPA/PSO

degli enti appartenenti al Gruppo Roma

Capitale; assistenza continuativa alle

attività relative alle funzioni orizzontali di

indirizzo e verifica dei risultati del Gruppo

Roma Capitale.

Affidamento di servizi strumentali

Servizi Azionista Roma S.r.l.

€ 523.349,20 (IVA inclusa)

Valorizzazione dei beni artistici e culturali

in ambito cittadino e nazionale anche

mediante la gestione di musei e biblioteche;

valorizzazione delle aree archeologiche e

monumentali, delle fontane artistiche ed

ornamentali, di sale teatrali e, in generale,

esercizio di tutte le attività strumentali alla

valorizzazione del patrimonio artistico e

culturale;

Progettazione urbanistica, ambientale ed

architettonica, interventi di restauro e di

consolidamento; redazione di piani di

sicurezza e attività di coordinamento della

sicurezza in fase di progettazione ed

esecuzione; progettazione e realizzazione di

allestimenti di spazi espositivi, di

accoglienza e museali;

Restauro, conservazione e manutenzione

ordinaria e straordinaria di beni

monumentali, archeologici ed artistici.

Affidamento di servizi strumentali

Zétema S.r.l.

1) Sovrintendenza Capitolina:

€ 34.043.353,38 (IVA inclusa)

2) Dipartimento Cultura:

€ 2.106.358,91 (IVA inclusa)

3) Dipartimento Turismo:

€ 4.731.038.00 (IVA inclusa)

4) Gabinetto del sindaco:

€ 500.000,00 (IVA inclusa)

5) Dipartimento Comunicazione:

€ 136.637,13 (IVA inclusa)

6) Dipartimento servizi educativi:

€ 1.700.000,00 (IVA inclusa)

7) Dipartimento Riqualificazione

Periferie:

€ 188.000,00 (IVA inclusa)

8) Dipartimento attività

Economico Produttive:

€ 200.000,00 (IVA inclusa)

TOTALE:

€ 43.605.387,02 (IVA inclusa)

Realizzazione delle attività riferite alla

gestione delle Scuderie del Quirinale,

Palazzo delle Esposizioni e Casa del Jazz;

Favorire la più vasta diffusione e

comunicazione delle proprie iniziative al

Affidamento di servizi strumentali

Azienda Speciale Palaexpo

€ 11.000.000 (Iva inclusa)

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

23

fine di coinvolgere le più ampie e

diversificate fasce di pubblico, anche

attraverso progetti didattici, sondaggi di

opinione e altre forme di valutazione

statistica;

Gestione e coordinamento, anche attraverso

soggetti terzi in possesso delle adeguate

capacità tecnico-organizzative, di tutte le

attività accessorie e strumentali alla

fornitura dei servizi di cui a primo punto; in

particolare si impegna a garantire:

a) le attività inerenti la sicurezza delle

persone-visitatori e personale impiegato- e

delle opere ospitate presso gli spazi gestiti;

b) i servizi commerciali afferenti alle

gestioni accessorie, quali a titolo

esemplificativo il servizio di ristorazione e

di caffetteria, il bookshop, la vendita di

oggettistica e gadget;

c) la manutenzione ordinaria degli immobili

e delle relative infrastrutture che devono

essere in regola con le norme vigenti in

materia di sicurezza e igiene sui luoghi di

lavoro;

Gestione delle attività culturali integrate,

volte alla promozione e massima diffusione

della cultura e fruibilità degli spazi culturali

nel rispetto delle linee strategiche generali

individuate nella deliberazione costitutiva

dell'Azienda stessa e delle linee

programmatiche espresse da Roma Capitale

nella Relazione Previsionale e

Programmatica.

Servizi di supporto al contrasto all'evasione

ed elusione dei principali tributi in materia

di ICI, di entrate decentrate a livello di

Municipi relative alla COSAP, alla CIP, alle

quote scolastiche e al contributo di

soggiorno. Controllo della regolarità in

merito agli adempimenti dei contribuenti.

Supporto alla gestione dei servizi

strumentali alle attività di accertamento, con

riferimento alla riscossione.

Supporto alla gestione amministrativa degli

impianti pubblicitari esistenti sul territorio,

nonché adozione di nuove procedure

inerenti le istanze di spostamento e/o

ricollocazione e trasformazione degli

Affidamento di servizi strumentali

Aequa Roma S.p.A.

Dipartimento Risorse Economiche

Euro 63.129.000,00 (I.V.A. inclusa)

Annualità 2012: Euro 21.129.000

Annualità 2013: Euro 21.000.000

Annualità 2014: Euro 21.000.000

Euro 950.000,00 (I.V.A. inclusa)

dal 1° marzo 2012 al 28 febbraio 2013

Euro 600.000,00 (I.V.A. inclusa)

dal 1° marzo al 31 agosto 2013

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

24

impianti.

Monitoraggio, riscossione e recupero del

canone di pubblicità

Attività di supporto a:

condono edilizio;

pianificazione e riqualificazione del

territorio;

attuazione degli strumenti urbanistici;

informatizzazione

Attività di supporto tecnico-amministrativo

per la gestione del Servizio di presidio delle

aree ove sono allocati i Villaggi Autorizzati

di Roma Capitale e per la verifica di

eventuali ipotesi di riqualificazione delle

aree attualmente riservate

Affidamento di servizi strumentali

Risorse per Roma S.p.A.

Dipartimento Programmazione e

Attuazione Urbanistica e Ragioneria

Generale

Euro 135.000.000,00 (I.V.A. inclusa)

Annualità 2012: Euro 45.000.000,00

Annualità 2013: Euro 45.000.000,00

Annualità 2014: Euro 45.000.000,00

Dipartimento Promozione dei Servizi

Sociali e della Salute

Euro 3.757.050,00 (I.V.A. inclusa)

dal 1 marzo 2012 al 28 febbraio 2013

Euro 939.262,50 (I.V.A. inclusa)

per un periodo di mesi tre a decorrere

dal 1° marzo 2013

Attività di approvvigionamento, produzione,

trasporto, trasformazione, distribuzione e

vendita di energia elettrica e calore derivanti

da qualsiasi fonte energetica; gestione

integrata delle risorse idriche nelle fasi di

captazione, adduzione, distribuzione,

fognature e depurazione, monitoraggio e

potenziamento dei corpi idrici. Gestione di

fontane pubbliche e ornamentali.

Progettazione, realizzazione e gestione di

sistemi di illuminazione pubblica, di

impianti semaforici e servizi di supporto alla

mobilità. Promozione, diffusione e

realizzazione di interventi e impianti

alimentati da fonti di energia rinnovabili e

assimilate.

Attività strumentali, complementari,

connesse e/o affini ai servizi indicati sopra.

Contratto di Servizio Fontane

Monumentali

Gestione dell'illuminazione pubblica

Servizio idrico accessorio-Contratto

di Servizio

ACEA S.p.A.

Euro 999.583,01

Euro 50.000.000,00

Euro 1.048.884,99

Totale Euro 52.048.468,00

Attività riconducibili ai servizi pubblici

locali in materia ambientale, funeraria, di

servizi urbani e territoriali, di servizi

industriali al territorio.

Gestione del ciclo integrato (raccolta,

trattamento, smaltimento, riciclo, recupero

di energia) dei rifiuti e dell'ambiente.

Progettazione, realizzazione e gestione di

impianti di trattamento e smaltimento rifiuti.

Gestione di tutte le attività di raccolta

Ambiente-Contratto di Servizio

Servizi Funebri-Contratto di

Servizio Tariffa rifiuti per edifici

comunali

AMA S.p.A.

Euro 14.609.575,23

Euro 10.618.953,11

Euro 5.500.000,00

Totale Euro 30.728.528,34

Il Contratto di Servizio per la gestione

del ciclo integrato dei rifiuti prevede

l'approvazione di un Piano Finanziario

Tariffa con validità annuale che nel caso

del 2012 era pari a 719.181.731,00 Euro

(iva inclusa).

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

25

differenziata, di recupero e riciclaggio dei

rifiuti.

Si occupa dei trattamenti di disinfestazione

e derattizzazione, nonché dei trattamenti

antiparassitari del verde e pulizia dei

mercati.

Gestione integrata dei servizi cimiteriali, dei

trasporti funebri, delle lampade votive, dei

servizi di cremazione e delle onoranze

funebri.

Servizio di trasporto pubblico locale Contratto di Servizio T.P.L.

Contratto di Servizio con Atac -Sta

per gestione contravvenzioni

Agevolazioni tariffarie per il

trasporto pubblico

Guardiania e manutenzione dei

parcheggi di scambio

Contratto di Servizio Atac per la

gestione delle fermate autobus in

sicurezza

Contratto di Servizio con Atac

servizio di supporto contenzioso

giudice di pace

ATAC S.p.A.

Euro 431.500.000,00

Euro 3.000.000,00

Euro 20.000.000,00

Euro 7.000.000,00

Euro 250.000,00

Euro 221.000,00

Totale Euro 461.971.000,00

Funzioni di progettista, autorità

espropriante, stazione appaltante,

responsabile del procedimento, alta

sorveglianza o direzione dei lavori,

connesse alla realizzazione, ampliamento,

prolungamento e ammodernamento di tutte

le linee metropolitane della città di Roma

Contratto di Servizio

Roma Metropolitane S.r.l.

Euro 13.371.703,00

Supporta l'Amministrazione di Roma

Capitale nella predisposizione e gestione dei

Contratti di Servizio, nonché nello studio e

nella valutazione delle politiche inerenti la

mobilità sostenibile, attraverso lo sviluppo e

la gestione di sistemi connessi al

miglioramento della qualità dell'aria e alla

riduzione delle emissioni;

Supporta Roma Capitale nella

pianificazione e progettazione di reti,

infrastrutture e servizi, anche con

riferimento ai sistemi tecnologici per il

controllo, il monitoraggio e l'informazione

del trasporto privato e pubblico;

Gestisce e si occupa della manutenzione dei

sistemi di monitoraggio e di informazione

sull'esecuzione e sulla qualità dei servizi di

TPL, anche attraverso il presidio della

centrale della mobilità;

Garantisce e gestisce tutte le attività di

Contratto di Servizio Agenzia

Roma Servizi per la mobilità S.r.l.

Contratto di Servizio Agenzia

Roma Servizi per la mobilità S.r.l

manutenzione apparati di chiamata

taxi

Contratto di Servizio Agenzia

Roma Servizi per la mobilità S.r.l.-

centro di monitoraggio della

sicurezza stradale

Roma Servizi per la Mobilità

S.r.l.

Euro 33.259.652,24

Euro 412.695,65

Euro 285.570,22

Totale Euro 33.957.918,11

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

26

rilascio dei permessi di circolazione e di

sosta nel Comune di Roma: ZTL, bus

turistici, sosta, servizio TAXI, ecc.;

Assicura la progettazione, la realizzazione e

la gestione di sistemi di mobilità integrativi

al TPL, quali CAR SHARING e BIKE

SHARING;

Cura la ricerca di finanziamenti e

partnership nazionali e internazionali per lo

sviluppo di progetti innovativi nel settore

della mobilità e dell'ambiente attraverso lo

sviluppo del sistema di relazioni con le

istituzioni e gli organismi, anche associativi,

del contesto politico-istituzionale locale,

nazionale e internazionale.

Da gennaio 2012 svolge attività di gestione

del sistema del controllo del traffico a

seguito del processo di acquisizione del

ramo d'azienda inerente le attività

"Semaforica GIC".

Dati dei servizi esternalizzati riferiti ad affidamenti “in house”

raggruppati per aree omogenee di intervento (dati di bilancio)

I dati rilevati dalle analisi condotte sui servizi esternalizzati, nonché contenuti nel rendiconto 2012, sono si

seguito riportati: (Importi in migliaia di €)

Servizi esternalizzati Modalità Erogazioni annualmente previste

a carico dell’Ente (2012)

Servizi funebri Affidamento in house 10.619,00

Ambiente – ciclo rifiuti Affidamento in house 719.817,00

Trasporto pubblico e Roma

metropolitane

Affidamento in house 668.391,00

Mobilità e circolazione stradale Affidamento in house 10.190,00

Trasporto scolastico Affidamento in house 21.736,5

Gestione palazzo esposizioni e

scuderie del quirinale

Affidamento in house 11.000,00

Gestione musei civici Affidamento in house 41.959,80

Gestione auditorium parco della

musica

Affidamento a fondazione 4.750,00

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

27

Gestione del patrimonio* Affidamento in house 47.000,00

Lotta all‟evasione Affidamento in house 21.920,70

Illuminazione pubblica Affidamento in house 45.000,00

Servizi idrici Affidamento in house 2.048,00

1.29. E‟ stata effettuata una valutazione di convenienza economica rispetto alla gestione diretta?

SI× NO □

1.30. Sono emerse criticità, nella gestione dei servizi pubblici locali, anche in virtù di sopravvenute ed

imprevedibili esigenze di carattere straordinario che abbiano richiesto interventi non programmati?

SI× NO □

1.30.a In caso di risposta positiva, indicare i servizi interessati:

I servizi che più di altri hanno risentito di criticità in relazione ad eventi straordinari ed imprevedibili sono

essenzialmente due: il servizio di bonifica delle aree pubbliche ed il servizio di decoro urbano. Infatti, in

ambedue i casi, si è assistito ad un incremento del numero degli interventi disallineato dalla media storica,

senza possibilità di poter utilmente e tempestivamente corrispondere alla domanda di servizi per carenza

di fondi in bilancio.

1.31. Le società affidatarie in house hanno rispettato le prescrizioni dell‟art. 3-bis, co. 6 del d.l. n.

138/2011, convertito dalla legge 148/2011 in tema di:

acquisto di beni e servizi SI X NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □

reclutamento del personale SI X NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □

conferimento di incarichi SI X NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □

Con riferimento ad Atac S.p.A. l‟informazione non è pervenuta (sollecitata con nota di Roma Capitale n°

RL 8044 del 12/09/2013), il dato definitivo verrà aggiornato con la relazione annuale.

1.32. E‟ stata adottata la delibera di ricognizione di cui all‟art. 3 co.27 l. 24 dicembre 2007, n. 244?

SI× NO □ Delibera Assemblea Capitolina n. 77 del 15/12/2011

1.32.a In epoca successiva all‟adozione della medesima, l‟Ente ha riconsiderato la sussistenza dei

presupposti di legge per il mantenimento delle partecipazioni avendo riguardo anche al profilo della

convenienza economica?

SI □ NO×

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

28

1.33. E‟ stata adottata la delibera di ricognizione ai sensi dell‟art. 34, co. 20 d.l. 179/2012, convertito dalla

legge 17.12.2012, n. 221?

SI □ NO× NON RICORRE LA FATTISPECIE □

1.33.a In caso di risposta positiva, è stata trasmessa alla Sezione regionale di controllo della Corte dei

conti?

SI □ NO □

1.34. Le procedure di affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture effettuate nel semestre, sono

state svolte in ottemperanza delle disposizioni del codice dei contratti pubblici (d.lgs. n 163/2006)?

SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □

In particolare si forniscano informazioni relative a:

1.34.a Numero degli appalti affidati distinti per tipologia (lavori, servizi, forniture):

Tipologia Numero

Lavori 348

Servizi 1.388

Forniture 240

1.34.b Numero delle procedure negoziate, senza pubblicazione del bando, evidenziando i casi di

applicazione dell‟art. 57, comma 2, lettere b) e c) e comma 3, lettera b):

Tipologia Numero

Procedure negoziate senza pubblicazione bando 389

Art. 57, c. 2, lettera b qualora, per ragioni di natura tecnica o artistica ovvero attinenti alla tutela di diritti

esclusivi, il contratto possa essere affidato unicamente ad un operatore economico determinato;

304

Art. 57, c. 2, lettera c nella misura strettamente necessaria, quando l'estrema urgenza, risultante da eventi

imprevedibili per le stazioni appaltanti, non è compatibile con i termini imposti dalle

procedure aperte, ristrette, o negoziate previa pubblicazione di un bando di gara. Le

circostanze invocate a giustificazione della estrema urgenza non devono essere imputabili alle

stazioni appaltanti.

181

Art. 57, c. 3, lettera b nel caso di consegne complementari effettuate dal fornitore originario e destinate al rinnovo

parziale di forniture o di impianti di uso corrente o all'ampliamento di forniture o impianti

esistenti,

qualora il cambiamento di fornitore obbligherebbe la stazione appaltante ad acquistare

materiali con caratteristiche tecniche differenti, il cui impiego o la cui manutenzione

comporterebbero incompatibilità o difficoltà tecniche sproporzionate; la durata di tali

contratti e dei contratti rinnovabili non può comunque di regola superare i tre anni;

21

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

29

1.34.c Casi di ricorso all‟estensione contrattuale (rinnovi, proroghe e servizi complementari):

Estensione contrattuale Numero

Rinnovi 382

Proroghe 272

Servizi complementari 92

1.35. Sul programma annuale dei lavori pubblici, per ogni intervento, in relazione al programma triennale,

indicare l‟impegno finanziario, la durata prevista e formulare una breve descrizione della tipologia di

progetto, indicando la funzione cui si riferisce.

E‟ in corso di predisposizione l‟elenco annuale ed il programma triennale dei lavori pubblici anno 2013 -

2015.

1.35.a Indicare la percentuale di realizzazione del Piano triennale delle opere (in termini di pagamenti

effettuati):

Piano 2010: 29,55 % Piano 2011: 41,70% Piano 2012: 28,92%

1.36. Quali misure organizzative sono state poste in essere per garantire il tempestivo pagamento delle

somme dovute per somministrazioni, forniture ed appalti, ai sensi dell‟art. 9, comma 1 lettera a) d.l.

78/2009 e art. 1 d.lgs. 192/2012 che modifica l‟art. 4 del d.lgs. 231/2002, recependo la direttiva

2011/7/UE?

E‟ stato attivato un modulo – all‟interno del sistema informativo e informatico di contabilità – per la

registrazione delle fatture e altre richieste di pagamento al fine di effettuare i pagamenti nel rispetto dei

termini temporali e dell‟ordine cronologico previsti dalla normativa in vigore.

1.37. Il contenzioso è gestito da uffici legali interni all‟Ente?

SI× NO □ Solo parzialmente □

1.37.a In caso di ricorso (anche parziale) ad incarichi esterni indicare il numero e le modalità di

affidamento degli incarichi a legali

Incarichi esterni Numero

Incarico di co-difesa e domiciliazione davanti al Tribunale di Frosinone,

affidato mediante apposita determinazione dirigenziale (n. 2373/2013) 1

1.37.b In entrambi i casi riferire rispetto a:

- quanti nuovi giudizi sono stati promossi contro l‟Ente nel semestre: 11.231.

- quanti giudizi conclusi nel semestre hanno comportato oneri per l‟Ente: 2.485

- in relazione a quanti di essi l‟Ente aveva effettuato accantonamenti: avuto riguardo all‟elevatissimo

numero di contenziosi instaurati nei confronti dell‟Ente ed alla connessa estrema difficoltà di una

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

30

analitica previsione di spesa, storicamente l‟accantonamento è sempre stato effettuato in maniera

forfetaria, tramite uno stanziamento di bilancio di carattere generale.

1.38. E‟ stata effettuata una stima del contenzioso che potrebbe potenzialmente generare passività?

SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □

1.38.a In caso di risposta positiva: è stata stanziata una posta di accantonamento in bilancio?

SI× NO □

vedi risposta 1.37b in relazione alle modalità di stanziamento in bilancio.

1.39. Sono stati posti in essere processi di riorganizzazione e/o di rideterminazione della dotazione

organica, conseguenti all‟applicazione degli articoli 6 e 6-bis del d.lgs. 165/2001?

SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □

1.40. Sono state rilevate eccedenze e/o o posizioni soprannumerarie del personale?

SI□ NO× NON RICORRE LA FATTISPECIE □

1.40.a Nel caso di risposta positiva descrivere, brevemente, i conseguenti interventi avviati in tema di

disponibilità, mobilità in uscita, blocco del turnover o altre modalità:

1.41. L‟Ente si è avvalso della facoltà di proroga dei rapporti di lavoro subordinato a tempo determinato

oltre il limite dei 36 mesi, ai sensi dell‟art.1, commi 400 e 401, della legge di stabilità per il 2013, L. n.

228/2012?

SI □ NO×

1.42. Descrivere, brevemente, l‟andamento della spesa per il personale sostenuta direttamente dall‟ente,

indicando anche gli elementi conoscitivi relativi al costo delle risorse umane impiegate nelle società ed

organismi partecipati, quantificate in funzione del grado di partecipazione dell‟ente e in osservanza delle

indicazioni fornite dalla Sezione delle autonomie con la delibera n. 14/AUT/2011/QMIG:

L‟insieme delle azioni finalizzate alla razionalizzazione della macrostruttura capitolina e

all‟ottimizzazione dei costi, hanno consentito anche per il semestre del 2013 il contenimento della spesa

del personale, pur nell‟ottica della costante e irrinunciabile valorizzazione degli organici capitolini e della

conservazione di livelli quali-quantitativi degli stessi, per assicurare lo svolgimento delle funzioni e la

resa dei servizi, oltre che la realizzazione dei programmi strategici.

In particolare, il contenimento di detta spesa e la riduzione del turn over, dettati dalle intervenute norme

finanziarie di medio tempore, assicurano una costante azione di adeguamento della programmazione

pluriennale della spesa di personale, volta a garantirne la compatibilità con gli equilibri di bilancio e la

sostenibilità strutturale a regime. Al contempo, si sta provvedendo al parallelo, costante e dinamico

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

31

adeguamento della pianificazione occupazionale, tramite mirate politiche assunzionali, volte a garantire il

miglior impiego dei margini di spesa assentiti dalla legislazione finanziaria, con prioritario riguardo agli

ambiti operativi rivolti all‟utenza e alla cittadinanza.

I risultati di detta gestione per il I semestre 2013, quanto al contenimento degli oneri di personale,

confermano l‟andamento complessivo della spesa nel periodo 2010-2012 calcolata nel rispetto dell‟art.1,

comma 557 e seguenti della legge n.296/2006 e successive modifiche e integrazioni come di seguito

rappresentato:

CONSUNTIVO ANNO

2010

CONSUNTIVO ANNO

2011

CONSUNTIVO ANNO

2012

PROIEZIONI ANNO

2013

Personale

(int. 01)

1.127.299.497,36 1.112.000.409,27 1.107.147.447,33 1.074.626.457,30

Personale IRAP

(int. 07)

75.960.458,40 63.461.887,84 62.428.863,87 61.843.055,80

Altre spese

personale

(int. 03)

16.001.892,03 14.164.418,22 10.876.034,47 10.569.951,20

Totale spesa

personale

1.219.261.847,79 1.189.626.715,33 1.180.452.345,67 1.147.039.464,30

Per quanto attiene ai costi del personale delle società partecipate, il Dipartimento Risorse Umane ha

determinato per le annualità 2011 e 2012 la quota della spesa del personale delle partecipate sulla base dei

dati comunicati dal Dipartimento Partecipazioni e Controllo Gruppo Roma Capitale, come di seguito

rappresentato:

Annualità 2011

Società Descrizione Bilancio 2011

Æqua Roma S.p.A.

Valore della produzione 22.261.167

Costo del personale 12.766.554

Corrispettivo da C.d.S. 19.899.266

Quota attribuibile all‟ente 11.412.028

Assicurazioni di Roma

Mutua Assicuratrice

Romana

Valore della produzione 70.511.000

Costo del personale 7.429.000

Corrispettivo da C.d.S. 25.700.575

Quota attribuibile all‟ente

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

32

Società Descrizione Bilancio 2011

AMA S.p.A.

Valore della produzione 745.582.633

Costo del personale 326.581.535

Corrispettivo da C.d.S. 686.542.257

Quota attribuibile all‟ente 300.720.556

ATAC S.p.A.

Valore della produzione 1.023.985.972

Costo del personale 558.617.441

Corrispettivo da C.d.S. 477.251.134

Quota attribuibile all‟ente 260.355.917

Risorse R.p.R. S.p.A.

Valore della produzione 41.431.902

Costo del personale 24.867.132

Corrispettivo da C.d.S. 49.123.398

Quota attribuibile all‟ente 29.483.513

Roma Metropolitane

S.r.l.

Valore della produzione 446.079.766

Costo del personale 13.863.540

Corrispettivo da C.d.S. 12.263.023

Quota attribuibile all‟ente 381.118

Roma Servizi

per la Mobilità S.r.l.

Valore della produzione 39.055.738

Costo del personale 16.466.742

Corrispettivo da C.d.S. 27.309.365

Quota attribuibile all‟ente 11.514.218

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

33

Società Descrizione Bilancio 2011

S.A.R. S.r.l.

Valore della produzione 751.535

Costo del personale 121.746

Corrispettivo da C.d.S. 751.535

Quota attribuibile all‟ente 121.746

Zètema Progetto

Cultura S.r.l.

Valore della produzione 81.448.349

Costo del personale 31.320.391

Corrispettivo da C.d.S. 58.057.431

Quota attribuibile all‟ente 22.325.578

Costo del personale

2011 attribuibile

all’Ente

636.314.673

Annualità 2012

Società Descrizione Bilancio 2012

AEqua Roma S.p.A.

(già Roma Entrate S.p.A.)

Valore della produzione 21.117.685

Costo del personale 13.808.165

Corrispettivo da C.d.S. 18.316.253

Quota attribuibile all'ente 11.976.400

Assicurazioni di

Roma

Mutua

Assicuratrice

Romana

Valore della produzione 68.340.398

Costo del personale 9.755.000

Corrispettivo da C.d.S. 24.793.595

Quota attribuibile all'ente ------------------------------

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

34

Società Descrizione Bilancio 2012

AMA S.p.A.

Valore della produzione 752.438.968

Costo del personale 327.760.297

Corrispettivo da C.d.S. 698.109.094

Quota attribuibile all'ente 304.094.357

ATAC S.p.A.

Valore della produzione 1.051.521.514

Costo del personale 550.715.875

Corrispettivo da C.d.S. 461.331.484

Quota attribuibile all'ente 241.614.240

Risorse per Roma

S.p.A.

(già Risorse RpR

S.p.A.)

Valore della produzione 46.118.180

Costo del personale 28.952.183

Corrispettivo da C.d.S. 25.032.864

Quota attribuibile all'ente 15.715.192

Roma

Metropolitane

S.r.l.

Valore della produzione 327.717.218

Costo del personale 13.432.445

Corrispettivo da C.d.S. 10.875.608

Quota attribuibile all'ente 445.768

Roma Servizi

per la Mobilità

S.r.l.

Valore della produzione 46.043.500

Costo del personale 18.092.832

Corrispettivo da C.d.S. 29.982.755

Quota attribuibile all'ente 11.781.749

Società Descrizione Bilancio 2012

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

35

S.A.R. S.r.l.

Valore della produzione 563.384

Costo del personale 198.425

Corrispettivo da C.d.S. 563.384

Quota attribuibile all'ente 198.425

Zètema Progetto

Cultura S.r.l.

Valore della produzione 77.132.464

Costo del personale 31.451.580

Corrispettivo da C.d.S. 59.225.130

Quota attribuibile all'ente 24.149.675

Costo del personale

2012 attribuibile

all’Ente

609.975.806

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

36

1.43 Sono stati conferiti incarichi di consulenza in materia informatica?

SI □ NO×

1.43.a In caso di risposta positiva dare conto del numero degli incarichi conferiti, dell‟importo impegnato

e delle motivazioni:

1.C. TRASPARENZA

1.44. Sono stati adottati regolamenti volti a disciplinare le modalità di pubblicità e trasparenza dello stato

patrimoniale dei titolari di cariche pubbliche elettive e di governo, da pubblicare sul sito internet dell‟ente

annualmente e, comunque, all‟inizio e alla fine del mandato (art. 41-bis del TUEL, introdotto dall‟art. 3

del d.l. n. 174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012)?

SI □ NO □

L‟art. 41-bis del TUEL, introdotto dall‟art. 3 del D.L. n. 174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012, è

stato espressamente abrogato dall‟art. 53, comma 1, lettera c) del D.Lgs. 14 marzo 2013, n. 33.

1.44.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi dell‟atto:

1.45. Rispetto alle norme che disciplinano la materia della trasparenza nel conferimento degli incarichi di

collaborazione e consulenza:

1.45.a Sono state rispettate le disposizioni previste dall‟art. 4, co. 10, secondo periodo, d.l. 95/2012,

convertito dalla legge n. 135/2012, novellato dall‟art. 1, co. 148 della L. n. 228/2012?

SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □

Con riferimento ad Atac S.p.A. l‟informazione non è pervenuta (sollecitata con nota di Roma Capitale n°

RL 8044 del 12/09/2013), il dato definitivo verrà aggiornato con la relazione annuale.

1.45.b Sono state rispettate le disposizioni previste dagli articoli 53 del d.lgs. n. 165/2001 e 11, co. 8 del

d.lgs. 150/2009?

SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □

1.46. E‟ garantita ai cittadini la conoscibilità dei dati di cui all‟art. 18, d.l. 83/2012 (Amministrazione

aperta), convertito dalla l. 134/2012?

SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □

1.47. Sono state osservate le disposizioni di cui all‟art. 21 legge n. 69/2009, relativamente alla pubblicità

dei dati relativi al personale?

SI× NO □

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

37

1.48. Sono state rispettate le disposizioni in materia di pubblicità dei dati relativi agli incarichi degli

amministratori delle società ed organismi partecipati, ai sensi dell‟art. 1, comma 735, della legge n.

296/2006?

SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □

1.49. E‟ stato rispettato l‟obbligo di comunicazione al Dipartimento della funzione pubblica di cui all‟art.

1, co. 587-589, l. n. 296/2006?

SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □

SEZIONE SECONDA

ADEGUATEZZA ED EFFICACIA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

2.A. RICOGNIZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

La relazione descrive il sistema di contabilità adottato con riferimento alle fonti interne, in particolare:

2.1. E‟ stato emanato il regolamento che disciplina il sistema dei controlli interni, ai dell‟art. sensi 147

comma 4 del TUEL?

SI× NO □

2.1.a In caso di risposta positiva è stato comunicato alla Corte dei conti?

SI□ NO×

2.1.b In caso di risposta negativa allegarlo al presente questionario.

Vedi Allegato A pag. 58

2.2 E‟ stata data attuazione al predetto Regolamento, creando un organico sistema di controlli interni?

SI□ NO □ Parzialmente ×

2.2.a In caso di adempimento parziale, indicarne le ragioni:

L‟Assemblea Capitolina, con deliberazione n.12 del 19.03.2013, ha approvato il Regolamento del

Sistema dei Controlli Interni, che disciplina le diverse tipologie di controllo, i soggetti che vi

partecipano, i criteri e le modalità per l‟esercizio dei controlli, i principali strumenti e le metodologie per

garantire la legittimità, la regolarità, la correttezza, l‟efficacia e l‟efficienza dell‟azione amministrativa.

La regolamentazione sui controlli interni si integra con le disposizioni già esistenti nell‟ambito di Roma

Capitale, in particolar modo il regolamento sull‟ordinamento degli Uffici e dei Servizi di Roma Capitale e

la deliberazione di Giunta Capitolina n. 116/2010, recante l‟adozione della disciplina del “Ciclo della

programmazione, pianificazione, controllo, misurazione e valutazione della performance”.

Nel rinnovato contesto dei controlli interni, affinché il Regolamento possa dispiegare i suoi effetti

occorre completare la disciplina di dettaglio sui ruoli e le responsabilità operative del personale

competente allo svolgimento delle attività di controllo.

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

38

Per la piena applicazione del nuovo sistema, si dovrà, inoltre, perfezionare la regolamentazione dei

flussi informativi periodici, relativi alle risultanze dei controlli, e lo sviluppo delle metodologie per

l’applicazione uniforme degli stessi, garantendo un obiettivo riscontro nel rispetto dei principi di

indipendenza, imparzialità e trasparenza.

Ad ogni buon conto, in coerenza con quanto prescritto dal Regolamento, si sintetizzano, a seguire, i

controlli interni attualmente già operativi e le forme in cui è organizzato.

Controllo di regolarità amministrativa e contabile - a regime

Struttura preposta/Azioni

Fase preventiva:

• Il Dirigente competente per materia attesta attraverso l‟espressione del parere di regolarità tecnica la

correttezza dell‟azione amministrativa;

• Il Ragioniere Generale ed i Dirigenti preposti della Ragioneria attestano attraverso il parere di regolarità

contabile sulle proposte di deliberazione o l‟apposizione del visto di regolarità contabile sulle

determinazioni dirigenziali l'esatta imputazione della spesa al pertinente capitolo di bilancio, il riscontro

della capienza del relativo stanziamento, la correttezza sostanziale della spesa proposta, la conformità

della stessa alle leggi, ai regolamenti e agli indirizzi emanati ai fini della salvaguardia degli equilibri

finanziari complessivi della gestione e dei vincoli di finanza pubblica.

Output

Rapporto semestrale trasmesso al Sindaco, al Segretario Direttore Generale, al Ragioniere Generale,

all‟O.I.V., e al Presidente dell‟Assemblea Capitolina (art. 7 comma 4 del Regolamento del Sistema dei

Controlli Interni)

Fase successiva:

Il Segretario Generale verifica la regolarità e la correttezza delle procedure e degli atti adottati, la

legittimità dei provvedimenti, la conformità degli stessi ai principi generali dell‟ordinamento, alla

legislazione comunitaria e nazionale vigente, allo Statuto e ai regolamenti di Roma Capitale, nonché agli

standard redazionali definiti dall‟Amministrazione, scelti secondo una selezione casuale nell‟ambito di un

campione effettuato con motivate tecniche di campionamento.

Output

Le risultanze del controllo successivo sono trasmesse annualmente, a cura del Segretario Generale, alla

Giunta e all‟Assemblea Capitolina, ai responsabili dei servizi ai revisori dei conti e agli organi di

valutazione dei risultati dei dipendenti.

(cfr. sez. 2.E del presente questionario)

Controllo sugli equilibri finanziari – a regime

Struttura preposta/Azioni

Il controllo è svolto sotto la direzione e il coordinamento del Ragioniere Generale e mediante la vigilanza

dell„Organo di Revisione, prevedendo il coinvolgimento attivo degli organi di governo, del Direttore

Generale, del Segretario e dei Responsabili di servizi , secondo le rispettive responsabilità.

L‟analisi del controllo viene effettuata su quattro dimensioni:

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

39

1. Competenza;

2. Cassa;

3. Patto di stabilità interno;

4. Effetti sul bilancio dell‟ente della gestione degli organismi partecipati.

Le modalità di esercizio del controllo sugli equilibri finanziari sono svolte, nel rispetto delle disposizioni

dell‟ordinamento finanziario e contabile degli enti locali, e delle norme che regolano il concorso degli

enti locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica, nonché delle norme di attuazione

dell'articolo 81 della Costituzione.

Output

Report periodici e relazioni ad uso interno ed esterno, con il fine di rilevare la tracciabilità dei flussi

finanziari.

(cfr. sez. 2.D del presente questionario)

Controllo sulle società partecipate – attivo ma in fase di perfezionamento

Struttura preposta/Azioni

Allo stato attuale il controllo sulle società partecipate è organizzato come segue:

al controllo è preposta una struttura interna all‟Amministrazione (Dipartimento Partecipazione e

Controllo Gruppo Roma Capitale – Sviluppo Economico Locale) che monitora la situazione contabile,

gestionale delle società.

La Ragioneria Generale, controlla i rapporti finanziari tra ente e società e il rispetto delle norme di legge

sui vincoli di finanza pubblica anche tramite un sistema informatico in corso di implementazione.

Le strutture funzionalmente competenti per la materia oggetto del contratto, infine, esercitano il controllo

sui contratti di servizio stipulati con gli organismi partecipati.

Output

I risultati complessivi della gestione dell‟ente e delle partecipate saranno rilevati mediante bilancio

consolidato, secondo la competenza economica. Durante il primo semestre 2013 è stato dato avvio ad un

programma di riorganizzazione del sistema dei controlli (vedi punto 2.26 del presente questionario).

(cfr. sez. 2.D del presente questionario)

Controllo sulla qualità dei servizi erogati – a regime

(cfr. risposta al quesito 2.10 del presente questionario)

Controllo di gestione - a regime

(cfr. sez. 2.C del presente questionario)

Controllo Strategico –in fase di perfezionamento

(cfr. sez. 2.B del presente questionario

2.2.b In caso di risposta positiva descrivere l‟articolazione strutturale e funzionale degli organi e degli

uffici:

2.3. L‟Ente ha introdotto un sistema di contabilità analitica?

SI× NO □

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

40

2.3.1 Nel caso di risposta positiva indicare le modalità operative:

E‟ stato applicato il metodo Activity Based Costing (ABC) alle attività svolte dalle strutture territoriali. E‟

in corso l‟estensione di tale metodo alle attività svolte dalle strutture centrali dell‟Amministrazione.

2.4. E‟ stato introdotto un sistema di misurazione e valutazione della performance individuale ed

organizzativa, ex d.lgs. n. 150/2009?

SI× NO □

2.4.a Nel caso di risposta positiva indicare quali organi del vertice amministrativo e/o politico sono stati

coinvolti nella fase di programmazione e/o valutazione.

A norma della deliberazione di Giunta Capitolina n. 116 del 22 dicembre 2010 si riporta quanto segue:

I soggetti coinvolti nella fase di programmazione sono:

gli Organi di indirizzo politico (Sindaco e Giunta Capitolina) definiscono, per ogni missione

dell'Ente, gli obiettivi strategici di livello pluriennale;

Il Comitato di Direzione (Segretario - Direttore Generale, Capo di Gabinetto, Direttore

Esecutivo) assicura la traduzione degli indirizzi politico-amministrativi in programmi e progetti

strategici, con le relative priorità, nell'ambito degli atti di programmazione generale, al fine di

garantire la coerenza degli stessi con i programmi di settore e i correlati progetti, nonché il

monitoraggio e controllo del conseguimento dei risultati attesi, secondo le direttive del Sindaco

e della Giunta e tenendo conto delle indicazioni tecniche fornite dall'O.I.V.;

Il Direttore Generale, ove nominato, ovvero il Segretario Generale, cura la traduzione dei

programmi e dei progetti in obiettivi gestionali nell'ambito del Piano esecutivo di gestione;

I Direttori apicali di struttura collaborano con il Comitato di Direzione e con il Direttore

Generale nella redazione degli atti di programmazione generale e nella redazione del Piano

esecutivo di gestione;

Il Direttore Generale, ove nominato, ovvero il Segretario Generale predispone il Piano della

performance , in coerenza con i documenti di programmazione strategica, di programmazione

operativa e di programmazione economico finanziaria annuale e pluriennale,

L‟Organismo Indipendente di Valutazione valida il Piano della performance predisposto dal

Direttore Generale, ove nominato, ovvero dal Segretario Generale.

I soggetti coinvolti nella fase di valutazione sono:

il Sindaco valuta le figure di Alta direzione non preposte a compiti dirigenziali gestionali in

relazione ai risultati di performance complessivi dell'ente, rappresentati nella Relazione sulla

performance, tenendo conto degli apporti espressi nell'ambito della funzione di collaborazione

e supporto al Sindaco medesimo;

L'Organismo Indipendente di Valutazione, sulla base dei risultati della performance di Ente e di

struttura, formula la proposta di valutazione dei dirigenti apicali, da sottoporre , per l‟adozione,

al Segretario – Direttore Generale, tenendo conto degli esiti delle attività di monitoraggio e

controllo svolte nel corso della gestione del ciclo della performance;

I Direttori apicali preso atto delle valutazioni espresse nell'ambito della Relazione sulla

performance, in ordine ai risultati della struttura e della misurazione dei

parametri/indicatori/fattori per la misurazione della performance individuale, definiti

nell'ambito del Piano della performance, procedono alla valutazione dei dirigenti sub – apicali,

trasmettendo i relativi esiti alla struttura permanente di supporto, per le verifiche di conformità

e di coerenza con i criteri e le metodologie stabilite dall'O.I.V. e con gli esiti del procedimento

di monitoraggio e dei controlli interni, nonché, in relazione ai collegamenti con la valutazione

della performance organizzativa e individuale dei Direttori apicali.

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

41

2.B. CONTROLLO STRATEGICO

2.5. E‟ stato istituito un sistema di controllo strategico ex art. 147-ter del TUEL*, così come introdotto

dal d.l. n. 174/2012, convertito dalla legge n. 213/2012?

SI□ NO× NON RICORRE LA FATTISPECIE □

L‟ente ha individuato strumenti di monitoraggio a supporto del controllo strategico. Lo stesso è in corso

di attuazione e implementazione anche in relazione alla prossima adozione delle innovazioni collegate ai

principi di armonizzazione dei sistemi contabili e allo sviluppo dei collegati sistemi informativi.

2.5.a In precedenza l‟Ente aveva organizzato un sistema di controllo strategico?

SI□ NO×

2.5.b La funzione di controllo strategico è stata organizzata in forma associata?

SI□ NO×

2.5.c Quale struttura esercita il predetto controllo e dove risulta allocata nell‟organigramma?

La struttura preposta alle attività collegate al controllo strategico è la Direzione Pianificazione e Controllo

Interno che, nell‟ambito dell‟organigramma dell‟Ente, è collocata nel Segretariato Direzione Generale e

svolge compiti a supporto del Direttore Generale.

2.6. E‟ stata effettuata una valutazione sullo stato di attuazione dei programmi, analizzando sia la

congruenza che gli scostamenti?

SI× NO □

Nel primo semestre è stato effettuato un monitoraggio sullo stato di attuazione delle azioni collegate a

ciascun programma con riferimento agli effetti dispiegati nell‟anno in corso collegati agli atti di

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

42

programmazione e pianificazione approvati per il triennio 2012/2014. Per l‟anno in corso l‟Ente non ha

ancora approvato i documenti di Bilancio, che sono in fase di predisposizione.

2.6.a Quali sono gli strumenti di monitoraggio utilizzati?

Rilevazione dello stato di avanzamento delle azioni collegate a ciascun programma con rappresentazione

delle criticità causa degli scostamenti e verifica delle motivazioni addotte.

2.7. Con quale periodicità è effettuato il monitoraggio dello stato di attuazione dei programmi?

Il monitoraggio è effettuato almeno semestralmente e comunque sempre in risposta alle esigenze degli

Organi di indirizzo politico e di Alta Direzione.

2.7.a Gli esiti del predetto monitoraggio confluiscono nella/e deliberazione/i di ricognizione dello stato di

attuazione dei programmi di cui all‟art. 193, comma 2, del TUEL?

SI× NO □

2.8. Il controllo strategico analizza gli aspetti economico finanziari connessi ai risultati ottenuti?

SI□ NO×

La rilevazione degli aspetti economico finanziari collegati ai risultati ottenuti assumerà una valenza

sistemica successivamente al completamento dell‟integrazione dei sistemi di programmazione strategico

– gestionale ed economico finanziari attualmente in corso.

2.8.a Nel caso di risposta positiva, specificarne le metodologie:

2.9. Il Controllo strategico effettua un monitoraggio periodico dello stato di attuazione delle previsioni,

mettendo a raffronto i tempi previsti e quelli di attuazione delle procedure di gestione?

SI× NO □

2.9.a In caso affermativo, specificare le metodologie:

Rilevazione dello stato di avanzamento delle attività collegate a ciascun obiettivo gestionale con verifica

dell‟andamento dei relativi indicatori e analisi degli eventuali scostamenti.

2.10. Sono stati adottati sistemi di monitoraggio per valutare la qualità dei servizi erogati e il grado di

soddisfazione della domanda?

SI× NO □

2.10.a In caso di risposta positiva specificarne le metodologie:

L’attività istituzionale (attività corrente attesa)

Il modello di programmazione e pianificazione esecutiva, adottato dall‟Amministrazione a partire

dall‟esercizio gestionale 2012, prevede modalità e strumenti di monitoraggio e valutazione delle azioni

collegate da un lato alla missione istituzionale (attività corrente attesa – servizi tipici erogati) e dall‟altro

all‟attività di sviluppo (obiettivi gestionali). La prima dimensione permette di definire, misurare e valutare

le modalità e i contenuti della gestione collegata all‟attuazione della missione istituzionale delle strutture

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

43

dell‟Ente, individuandone gli output, ovvero i prodotti, le attività e le prestazioni necessari

all‟assolvimento della stessa che hanno carattere di stabilità e continuità.

La seconda declina i progetti individuati nella Relazione previsionale e programmatica, definendo gli

obiettivi gestionali, la correlata pianificazione e i relativi risultati che costituiscono il contributo di ogni

struttura all‟attuazione della programmazione politico – istituzionale e sono caratterizzati da finalità di

sviluppo, in quanto destinati alla realizzazione di nuovi prodotti/prestazioni/servizi, in un arco temporale

delimitato e con risorse predefinite.

Questa distinzione, di natura classificatoria e non gerarchica, si riverbera nella struttura del Piano

esecutivo di gestione in ogni centro di responsabilità dirigenziale, consentendo sia una rappresentazione

delle finalità della programmazione e pianificazione della performance “verificabile”, sia di contenere la

frammentazione degli obiettivi e le ridondanze; infine, assicura la coerenza della programmazione

(strategica e operativa) con la pianificazione gestionale.

Nel Piano esecutivo di gestione, pertanto, ogni centro di responsabilità è articolato in due sezioni; la

prima comprende due diverse tipologie di performance, ovvero l‟“attività corrente” (punto 1), che si

sostanzia nella “Matrice servizi/indicatori”, e l‟“attività progettuale-obiettivi di sviluppo” (punto 2); la

seconda sezione contiene gli indicatori necessari alla rendicontazione finanziaria (punto 3), la tabella

delle risorse finanziarie (punto 4) e le risorse umane e strumentali in dotazione al centro di responsabilità

dirigenziale (punto 5).

La Matrice servizi/indicatori

Nel Piano Esecutivo di Gestione ogni centro di responsabilità dirigenziale, prevede la “Matrice

servizi/indicatori” che costituisce l‟espressione operativa delle finalità da perseguire in ragione della

missione istituzionale, declinando dal punto di vista gestionale il contenuto della Relazione Previsionale

Programmatica (descrizione del programma). La matrice è costruita sul servizio tipico erogato in via

principale dal corrispondente centro di responsabilità dirigenziale, alla cui individuazione si è pervenuti

tramite il censimento dei servizi di Roma Capitale e l‟analisi condivisa con le strutture.

La “Matrice servizi/indicatori” contiene le dimensioni gestionali e di performance del servizio e il sistema

di misure/indicatori che ne supporta la misurazione necessaria alla valutazione delle responsabilità

gestionali collegate.

Il sistema di misure/indicatori è articolato in dimensioni di efficienza, efficacia, accessibilità, tempestività

che supportano la valutazione della performance sia individuale che organizzativa del singolo Centro di

responsabilità dirigenziale, che, letti in forma aggregata, la performance organizzativa dell‟intero Ente.

L'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale

Roma Capitale si avvale dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma

Capitale che espleta funzioni di verifica e monitoraggio della qualità dei servizi, sia erogata che percepita,

e di supporto propositivo e tecnico-conoscitivo nei confronti dell'Assemblea Capitolina, del Sindaco e

della Giunta Capitolina.

L'Agenzia realizza studi, pareri ed esercita un'attività di vigilanza costante per verificare le modalità di

erogazione dei servizi e garantire una informazione tempestiva e documentata sulle condizioni di

svolgimento degli stessi; inoltre, su richiesta dell'Assemblea Capitolina, del Sindaco e della Giunta

Capitolina esprime pareri preventivi sugli schemi degli atti concessori e autorizzativi, delle convenzioni e

dei contratti di servizio e può proporre la modifica delle clausole delle autorizzazioni e delle condizioni

tecniche di svolgimento dei servizi, ove ciò sia richiesto dall'andamento del mercato o dalle ragionevoli

esigenze degli utenti. L'Agenzia presenta all'Assemblea Capitolina un Rapporto Annuale sullo stato dei

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

44

servizi pubblici locali e sull'attività svolta. La Relazione Annuale è il principale strumento di ricognizione

e analisi delle condizioni di svolgimento dei servizi. Inoltre, rappresenta il mezzo con cui l'Agenzia rende

conto all'Assemblea Capitolina dell'attività svolta.

Dell‟attività dell‟Agenzia l‟amministrazione si avvale anche ai fini della redazione della Relazione sulla

performance dell‟ente.

Il sistema di gestione dei reclami

Accanto agli strumenti di rilevazione della qualità dei servizi erogati sopra descritti, l‟Amministrazione si

è dotata, a seguito dell‟approvazione del collegato Regolamento con deliberazione di Consiglio Comunale

n. 136 del 16 giugno 2005, del sistema di gestione dei reclami che prevede, tra l‟altro, un sistema

informativo a supporto per consentire al cittadino di presentare, tramite gli Urp, Urc, i Punti di ascolto di

II livello, il contact center “ChiamaRoma 060606” e il Portale istituzionale, reclami, segnalazioni e

suggerimenti.

2.11. Quali metodologie adotta il controllo strategico per monitorare l‟impatto socio-economico dei

programmi dell‟Ente?

Non esiste attualmente, un sistema strutturato di controllo strategico anche ai fini del monitoraggio

dell‟impatto socio – economico dei programmi dell‟Ente (cfr. risposta al quesito 2.5)

2.11.a Nell‟ultimo esercizio concluso sono stati prodotti report sul controllo strategico?

SI □ NO× Non sono stati prodotti report sul controllo strategico per monitorare l‟impatto socio – economico dei

programmi dell‟ente ma solo sullo stato di avanzamento degli obiettivi

2.11.b Nel semestre sono stati prodotti report sul controllo strategico?

SI □ NO×

Non sono stati prodotti report sul controllo strategico per monitorare l‟impatto socio – economico dei

programmi dell‟ente, ma solo sullo stato di avanzamento degli obiettivi.

2.11.c In caso di risposta positiva, in entrambi i casi, allegarne copia.

2.12. E‟ stato messo a punto un sistema di controllo, ex ante ed ex post, teso a verificare la conformità tra

gli obiettivi dell‟amministrazione e le scelte operate dai dirigenti, nonché tra gestione ed allocazione delle

risorse umane, materiali e finanziarie?

SI × NO □

A chiusura di ciascun esercizio viene verificata la coerenza delle azioni operate e degli atti adottati dai

dirigenti in relazione agli obiettivi di competenza. Inoltre il sistema di controllo di gestione consente di

operare un riallineamento delle risorse umane destinate:

alla produzione ed erogazione dei servizi propri delle strutture territoriali;

alla gestione dei servizi di auto-funzionamento di tutte le strutture dell‟amministrazione.

2.C. CONTROLLO DI GESTIONE

2.13. Indicare da quanti anni è operativo il controllo di gestione:

dal 2005

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

45

2.14. E‟ stata individuata una specifica struttura deputata al controllo di gestione?

SI × NO □

2.14.a Nel caso di risposta positiva indicare, schematicamente, dove è allocata nell‟organigramma

dell‟Ente e il numero degli addetti in assegnazione esclusiva:

A norma dell‟art. 5 commi 4 e 5 del Regolamento sul Sistema dei Controlli Interni approvato

dall‟Assemblea Capitolina con Deliberazione n. 13/2013, l‟esercizio del controllo di gestione compete a

ciascun Direttore di struttura, in relazione sia alle attività organizzative e gestionali di propria competenza

sia alle risorse ed obiettivi assegnati in sede di approvazione del Piano Esecutivo di Gestione. Le attività

di indirizzo, monitoraggio e coordinamento del controllo di gestione sono svolte da un‟apposita struttura a

ciò deputata (Unità Organizzativa Controllo di gestione), attualmente allocata nell‟ambito della Direzione

Esecutiva.

Oltre al Dirigente, fino a maggio 2013 risultavano assegnate n.4 unità di personale (n.1 cat. D e n. 3 cat.

C). Attualmente la dotazione organica della U.O. Controllo di gestione è pari a n. 8 unità di personale (n.

6 unità di categoria D, n. 2 unità di categoria C).

2.14.b Il controllo è svolto in riferimento ai costi e ricavi dei singoli servizi/centri di costo?

SI× NO □

Le analisi condotte dal controllo di gestione afferiscono alle rilevazioni sui costi poste in essere dalla

contabilità analitica.

2.14.c Descrivere:

- le modalità di rilevazione (contabili ed extra-contabili):

In relazione alla rilevazione dei costi relativi all‟acquisizione di beni e servizi (Titolo I, interventi 02-03-

04-05) la contabilità analitica acquisisce nativamente i dati dal sistema di contabilità finanziaria, per poi

opportunamente rettificarli/integrarli ed arrivare all‟individuazione dei costi del servizio. Per quanto

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

46

concerne la rilevazione del costo del personale si è reso necessario realizzare una complessa operazione di

integrazione tra i diversi sistemi informativi interessati (sistema informativo dello stato giuridico e

sistema informativo del trattamento economico), al fine di consentire la determinazione del costo del

personale da imputare a ciascun servizio. Così determinato, il costo dei servizi è rapportato ai volumi di

produzione, individuati nell‟ambito del più generale sistema degli indicatori.

- la frequenza delle rilevazioni:

la frequenza delle rilevazioni dei costi è costante e sistematica, mentre l‟elaborazione degli stessi avviene

annualmente.

2.15. Quali indicatori di risultato sono stati prescelti per misurare il grado di realizzazione degli obiettivi?

Indicatori di prodotto, indicatori di risultato, indicatori di rispetto dei tempi, Costo Pieno Unitario (CUP)

e Costo del Lavoro per unità di Prodotto (CLUP).

2.16. Quali metodologie sono state impiegate per l‟analisi degli scostamenti e la correzione degli stessi?

Rilevazione dello stato di avanzamento delle attività e andamento degli indicatori collegati a ciascun

obiettivo gestionale con analisi degli eventuali scostamenti e pianificazione degli interventi organizzativi

e gestionali da attivare nel corso dell‟esercizio o nel successivo ciclo di programmazione.

2.17. E‟ stata valutata la congruenza tra i risultati conseguiti e gli obiettivi definiti dai piani?

SI× NO □

2.17.a E‟ effettuata una valutazione sulla fattibilità dei programmi, tenuto conto anche dei flussi di cassa

e degli obiettivi legati al rispetto del patto di stabilità?

SI× NO □

2.18. Gli obiettivi del PEG sono articolati per centri di costo e centri di responsabilità?

SI× NO □

Tale articolazione è prevista dal modello di Piano Esecutivo di Gestione adottato attualmente

dall‟amministrazione.

2.19. E‟ stata rilevata la coerenza tra le dotazioni finanziarie, umane e strumentali e gli obiettivi contenuti

nel PEG?

SI× NO □

E‟ in fase di armonizzazione una procedura che consenta la correlazione sia in sede di programmazione

che di gestione delle risorse finanziarie con ciascun obiettivo.

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

47

2.20. Il PEG adottato traduce le strategie in obiettivi, con indicatori di risultato idonei a verificarne lo

stato di attuazione?

SI× NO □

Tale articolazione è prevista dal modello di Piano Esecutivo di Gestione adottato attualmente

dall‟amministrazione.

2.20.a In caso di risposta negativa a ciascuna delle domande da 2.17 a 2.20, indicare le problematiche

incontrate:

2.21. Il controllo di gestione valorizza una dimensione comparativa nel tempo (raffronto con i valori

raggiunti dal medesimo servizio / centro di costo in periodi precedenti) o nello spazio?

SI× NO □

2.22. Nei referti sul controllo di gestione, ex art. 198-bis del TUEL, sono emerse criticità?

SI× NO □

2.22.a In caso di risposta positiva descrivere succintamente le criticità rilevate e le misure correttive

adottate:

Il processo di “Allineamento degli indici di efficienza alle migliori performance” illustrato nei Referti sul

controllo di gestione rappresenta il correttivo adottato per migliorare l‟efficienza delle attività municipali

e quelle di auto-funzionamento delle strutture centrali. Si provvede, attraverso tale strumento, all‟interno

di ciascuna struttura, a migliorare l‟allocazione del personale dipendente ed a rendere omogenei i costi di

erogazione dei servizi.

2.23. L‟Organo preposto al controllo di gestione fornisce all‟organo politico elementi e valutazioni idonee

a supportarlo nei suoi compiti d‟indirizzo?

SI× NO □

2.24. L‟analisi sulla gestione da parte degli organi di controllo interno contribuisce alla quantificazione

degli stanziamenti di competenza, tenuto conto anche di quanto previsto dall‟art. 162, comma 5, del

TUEL?

SI□ NO×

2.24.a Se la risposta è positiva indicare le modalità operative e i metodi di quantificazione:

2.25 Sono stati utilizzati i rapporti del controllo di gestione al fine della valutazione della performance del

personale?

SI□ NO×

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

48

2.D. ALTRE FORME DI CONTROLLO

ORGANISMI PARTECIPATI

2.26. E‟ stata regolamentata e/o predisposta una struttura di controllo sulle società partecipate ai sensi

dell‟art. 147-quater del TUEL, introdotto dall‟articolo 3 del d.l. n. 174/2012?

SI× NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □

2.26.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi dell‟atto di attuazione, la struttura individuata, la

sua allocazione nell‟organigramma:

Durante il primo semestre 2013 è stato dato avvio all‟intera riorganizzazione dei sistemi dei controlli

interni attraverso l‟adozione della deliberazione dell‟Assemblea Capitolina n. 12 del 19 marzo 2013 (pag.

58) che ha approvato il Regolamento del Sistema dei Controlli Interni, il cui art. 10 - con particolare

riferimento al controllo sulle società partecipate - prevede che "L'attività di controllo è svolta, in via

principale, da una struttura interna all'Amministrazione appositamente preposta alla cura dei rapporti

con le società e gli enti partecipati, nonché, secondo le specifiche competenze declinate nel Regolamento

degli Uffici e dei Servizi di Roma Capitale, dal Segretario Generale, dal Direttore Generale ove

nominato, dal Ragioniere Generale, dal Direttore Esecutivo ove nominato, dal Direttore del

Dipartimento competente sulla materia oggetto del contratto dì servizio, dal Direttore del Dipartimento

delle Risorse Umane".

2.27. E‟ stato attuato l‟art. 147, co. 2, lettera d), del TUEL, in merito:

a. alla graduale attuazione della norma che impone la redazione del bilancio consolidato*?

SI □ NO× NON RICORRE LA FATTISPECIE □

b. in ordine alla verifica di efficacia, efficienza ed economicità della gestione degli organismi esterni

dell‟ente*?

SI □ NO× NON RICORRE LA FATTISPECIE □

2.28. Indicare quale modello organizzativo e modalità di governance sono stati adottati per il controllo

interno, ovvero per il controllo analogo sulle società partecipate:

Il modello di Governance è definito dai seguenti provvedimenti:

Deliberazione Giunta Capitolina n. 165 del 30 marzo 2005 "Approvazione degli schemi dei Codici di

Comportamento e di Corporate Governance per le Società "in house" e per le altre Società controllate

non quotate alla Borsa Valori o partecipate dal Comune di Roma. Approvazione, per le Società "in

house", dei contenuti della Relazione Previsionale Aziendale e dello schema standard del reporting

gestionale. Approvazione, per le Aziende Speciali, dello schema standard del reporting gestionale";

Deliberazione Assemblea Capitolina n. 77 del 15 dicembre 2011: "Deliberazioni di Roma Capitale ai

sensi dell'art. 3, commi 27 e 28, della Legge Finanziaria 2008. Modifiche degli statuti delle società in

house di Roma Capitale

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

49

2.29. Nel caso di organismi partecipati da più Enti pubblici ovvero nelle ipotesi di società mista, sono

stati adottati “patti parasociali”?

SI □ NO × NON RICORRE LA FATTISPECIE □

2.29.a In caso di risposta positiva specificare l‟oggetto e le finalità:

2.30. L‟Ente ha stipulato contratti di servizio con tutte le società ed organismi partecipati ai quali è

affidata la gestione di servizi pubblici locali?

SI × NO □ NON RICORRE LA FATTISPECIE □

2.31 L‟Ente effettua il monitoraggio:

a. sui rapporti finanziari con la partecipata SI X NO □

b. sulla situazione contabile, gestionale ed organizzativa della partecipata SI X NO □

c. sui contratti di servizio SI X NO □

d. sulla qualità dei servizi erogati SI X NO □

e. sugli effetti prodotti dai risultati di gestione sul bilancio finanziario dell‟ente SI X NO □

2.32. L‟ente effettua periodicamente il monitoraggio sulla solidità economica, patrimoniale e finanziaria

degli organismi partecipati?

SI× NO □

2.32.a Con quale frequenza?

Trimestrale per le Società in house e quadrimestrale per le Aziende Speciali, oltre che annuale in sede di

approvazione di bilancio.

2.33 Sono previsti momenti di raccordo tra la gestione degli organismi partecipati e la gestione del

bilancio dell‟Ente, con specifico riferimento agli equilibri di bilancio?

SI× NO □

2.33.a In caso di risposta positiva, con quale cadenza?

La cadenza è connessa alle fasi di programmazione finanziaria dell‟ente relative sia all‟approvazione del

bilancio di previsione che alle manovre di assestamento del bilancio medesimo.

2.34. L‟Ente locale verifica la qualità dei servizi erogati, sia direttamente, sia mediante organismi

gestionali esterni?

SI× NO □

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

50

2.34.a Sono adottate metodologie per la misurazione della soddisfazione degli utenti esterni ed interni

dell‟ente*?

SI× NO □

2.34.b In caso di risposta positiva, indicare quali:

L'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale - istituita con Deliberazione

Consiglio Comunale n. 39 del 14 marzo 2002, successivamente modificata ed integrata dalla Deliberazione n.

212 del 22 ottobre 2007 - espleta funzioni di verifica e monitoraggio della qualità dei servizi e di supporto

propositivo e tecnico-conoscitivo nei confronti dell'Assemblea Capitolina, del Sindaco e della Giunta Capitolina.

L'Agenzia effettua una "Indagine sulla qualità della vita e i servizi pubblici locali nella città di Roma", che

consiste in rilevazioni di citizen satisfaction.

Oltre a quanto svolto dall'Agenzia, alcuni contratti regolanti l'erogazione di servizi pubblici da parte di

organismi partecipati prevedono indagini sulla customer satisfaction, eseguite da società indipendenti,

individuate all‟esito di gare pubbliche.

I risultati delle indagini sono spesso alla base del riconoscimento di un corrispettivo (bonus) o l'applicazione di

una sanzione (malus) nei confronti dell'azienda; è prevista l'adozione della Carta dei Servizi, che stabilisce gli

impegni dell'azienda nell'erogazione del servizio.

Infine sono istituite Commissioni paritetiche di vigilanza previste dai relativi contratti di servizio, composte da

rappresentanti delle società e dei dipartimenti committenti.

EQUILIBRI FINANZIARI

2.35. L‟ente ha fatto ricorso alla Procedura di riequilibrio finanziario pluriennale ai sensi dell‟art. 243-

quater del TUEL?

SI □ NO×

2.35.a In caso di risposta positiva, è in corso l‟attuazione del piano di riequilibrio?

SI □ NO □

2.36. E‟ stato modificato il regolamento di contabilità tenendo conto delle disposizioni di cui all‟art. 147-

quinquies del TUEL?

SI □ NO×

2.36.a In caso di risposta positiva, indicare con quale unità organizzativa e con quali metodologie:

2.37 Nell‟ambito del controllo sugli equilibri finanziari indicare :

- la frequenza con cui il Consiglio Comunale verifica il permanere degli equilibri di bilancio:

Una volta l‟anno entro il 30 settembre come previsto dall‟art 193 del TUEL 267/2000 dopo aver

approvato il Bilancio di Previsione.

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

51

- se è effettuata una valutazione degli effetti prodotti dai risultati di gestione degli organismi esterni, sul

bilancio finanziario dell‟ente:

SI× NO □

2.37.a Riferire sugli esiti del monitoraggio:

Il monitoraggio degli equilibri finanziari sarà effettuato solo a seguito dell‟approvazione della manovra

finanziaria relativa al bilancio di previsione 2013.

2.38. E‟ stato verificato, in corso di esercizio, se il programma dei pagamenti sia compatibile con le

disponibilità di cassa?

SI× NO □

2.38.a E‟ stato riscontrato se le disponibilità di cassa, alla data di riferimento della relazione, siano

capienti rispetto all‟importo totale di fatture, notule, richieste di pagamento, incluse spese per il personale

e ratei di ammortamento dei prestiti scaduti alla stessa data?

SI× NO □

2.38.b Evidenziare eventuali criticità emerse:

La costante e puntuale attività di monitoraggio della liquidità ha permesso di fronteggiare i momenti

critici. In proposito è stata attivata l‟anticipazione di tesoreria alla quale si è fatto ricorso unicamente per

la parte relativa all‟utilizzo in termini di cassa, delle somme a destinazione vincolata. Alla data del 30

giugno le somme con vincoli di destinazione ammontavano a 757 milioni di euro di cui 420 milioni

utilizzate in anticipazione per il pagamento di spese correnti.

2.39. Sono in corso procedure per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio (ex art. 194 del TUEL), o

altre passività non coperte da impegno di spesa e non ancora sottoposte a tali procedure?

SI× NO □

2.39.a In caso di risposta positiva, si forniscano informazioni dettagliate in riferimento alle sentenze

esecutive, alla ricapitalizzazione, alle procedure espropriative o di occupazione d‟urgenza, ai lavori

pubblici di somma urgenza:

Si allega un elenco di richieste di stanziamenti a copertura di debiti fuori bilancio (Allegato B pag. 72) e

di somme urgenze evidenziate nel corso dell‟esercizio 2013 (Allegato C pag. 73) che dovranno essere

oggetto di copertura finanziaria in sede di approvazione del Bilancio 2013-2015.

2.40. Descrivere lo stato del monitoraggio sul rispetto del Patto di stabilità interno:

L‟obiettivo per il patto di stabilità per l‟annualità 2013 – a normativa vigente - è quantificato in 248.617

migliaia di euro.

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

52

Si richiama l‟attenzione sulla normativa speciale ai fini del Patto (art. 1 comma 112 Legge di stabilità

2011 e art. 31 comma 22 Legge di stabilità 2012) applicata a Roma Capitale che prevede la possibilità di

concordare con il Ministero dell‟Economia e delle Finanze le modalità e l‟entità del proprio concorso alla

realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica.

Con nota del 25 marzo 2013 è stata presentata al Ministro dell‟Economia e delle Finanze la proposta di

accordo per l‟annualità 2013. Tale proposta è stata successivamente integrata con la richiesta

dell‟attribuzione a Roma Capitale degli spazi finanziari non utilizzati dalla Gestione Commissariale (250

mln di euro). Si è in attesa della risposta del MEF in relazione all‟accoglimento delle proposte presentate.

Infine, per quanto riguarda il monitoraggio del patto relativo al 1° semestre 2013, il termine per la sua

trasmissione al Ministero dell‟Economia e delle finanze è stato fissato a 30 giorni dalla data di

pubblicazione nella G.U. del Decreto ministeriale contenente il prospetto e le modalità per la sua

compilazione. Il Decreto in oggetto è stato pubblicato nella G.U. in data 11/9/2013. Roma Capitale sta

predisponendo il monitoraggio sulla base delle indicazioni fornite dal MEF.

2.E. CONTROLLO DI REGOLARITA’ AMMINISTRATIVA CONTABILE

2.41. L‟Ente ha regolamentato il controllo di regolarità amministrativa e contabile , così come

disciplinato dal nuovo art. 147-bis, introdotto dall‟art. 3, co. 1, lettera d) del d.l. n. 174/2012?

SI× NO □

2.41.a In caso di risposta positiva, indicare gli estremi del provvedimento:

Deliberazione dell‟Assemblea Capitolina n. 12 del 19 marzo 2013 (pag. 58)

2.42. Sono state introdotte apposite procedure per l‟acquisizione dei dati?

SI× NO □

2.43. Si è provveduto ad individuare specifiche unità organizzative?

SI× NO □

2.44. Nel semestre vi sono stati casi in cui la Giunta e/o il Consiglio non si sono conformati ai pareri?

SI □ NO×

2.44.a In caso di risposta positiva, in quali casi, indicando le motivazioni addotte:

2.45. Sono stati fissati i principi generali e regolamentate le modalità per la revisione successiva degli

atti, secondo il disposto dell‟art. 147-bis del TUEL?

SI × NO □

2.46. La selezione degli atti da assoggettare al controllo è stata effettuata con tecniche di campionamento?

SI × NO □

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

53

2.46.a In caso di risposta positiva, indicare le tecniche prescelte, i criteri in base ai quali sono stati

determinati la dimensione del campione e la tipologia degli atti oggetto di osservazione, nonché gli esiti

della revisione:

L‟attività di controllo, sia pure riconoscendo ad essa un carattere di sperimentalità che deriva dall‟assenza

di esperienze similari e precedenti, verte su un campione costituito da tutte le determinazioni dirigenziali

comportanti un impegno di spesa pari o superiore ad € 200.000,00, per le quali sia stata attestata, dal

competente ufficio della Ragioneria Generale, la regolarità contabile e la copertura finanziaria.

L‟ufficio preposto:

redige, mensilmente, l‟elenco dei provvedimenti da sottoporre a controllo. L'estrazione viene di

norma effettuata entro la prima settimana del mese successivo a quello di riferimento;

verifica che, nell‟arco di un trimestre, nell‟elenco dei provvedimenti da esaminare, ricavato con il

criterio di cui al primo capoverso, siano presenti determinazioni dirigenziali adottate da ogni

singola struttura amministrativa – di linea, di staff, territoriale - di Roma capitale; nell‟ipotesi

contraria, il campione viene integrato attraverso procedure di scelta casuale effettuata fra le

determinazioni dirigenziali aventi impegni di spesa inferiori alla soglia indicata, così da assicurare

un controllo esteso a tutte le strutture di Roma Capitale.

L‟ufficio preposto verifica, altresì, con cadenza trimestrale, che tra le determinazioni dirigenziali

sottoposte a controllo siano presenti provvedimenti il cui oggetto riguardi aree di attività considerate

sensibili ai sensi dell‟art. 1, comma 16, della Legge 190/2012, quali:

i. autorizzazione o concessione;

ii. scelta del contraente per l'affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento

alla modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a

lavori, servizi e forniture, di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163;

iii. concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché

attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e

privati;

iv. concorsi e prove selettive per l'assunzione del personale e progressioni di carriera di cui

all'articolo 24 del decreto legislativo n. 150 del 2009.

I predetti parametri generali di riferimento sono specificati, in relazione alle diverse tipologie di atti

sottoposti a controllo, con i sotto-parametri seguenti, in riferimento:

agli atti di scelta del contraente per l'affidamento di lavori servizi e forniture: adeguata

motivazione in ordine alla procedura (aperta, ristretta, negoziata) prescelta in applicazione delle

norme vigenti; puntuale osservanza per gli affidamenti in economia delle norme del relativo

regolamento comunale vigente; distinzione tra affidamento di incarichi professionali e appalti di

servizi; rispetto della normativa applicabile in materia di convenzioni CONSIP e mercato

elettronico;

ai contratti: rispetto della normativa applicabile in materia di forma dei contratti delle pubbliche

amministrazioni, rispetto della relativa normativa fiscale;

ai provvedimenti di concessione, autorizzazione e analoghi: rispetto dei tempi del procedimento,

completezza dell'attività istruttoria;

a tutti gli atti oggetto del controllo: presenza di tutti gli elementi costitutivi del provvedimento

(premessa, narrativa, motivazione, deliberato); chiarezza e correttezza della terminologia giuridica

utilizzata; chiara ed esatta indicazione delle fonti normative richiamate e applicate.

Il controllo è effettuato con modalità che consentano, attraverso l‟ausilio di un apposito sistema

informatico di acquisire, automaticamente, i provvedimenti da esaminare in formato digitale.

Viene verificata la coerenza delle determinazioni dirigenziali (ex-post) con le leggi, i regolamenti, gli

indirizzi di governo, le direttive interne, viene inoltre effettuato un primo controllo sugli aspetti

procedurali e di regolarità degli atti amministrativi.

La restituzione dei dati avviene con la redazione di report periodici di tipo statistico contenenti

segnalazioni di irregolarità degli atti sottoposti a verifica che richiedono immediata attenzione e di una

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

54

relazione che lasci spazio all‟analisi degli esiti (Osservazioni, Non Osservazioni), dei rilievi (vizi di

legittimità, carenze motivazionali, carenze redazionali), delle azioni (richiesta di annullamento/revoca,

richiesta di chiarimenti, raccomandazioni, circolari).

Nell‟ipotesi in cui, dall‟esame del provvedimento medesimo, emergano evidenti irregolarità, che incidano

sulla validità dell‟atto, ovvero anomalie rispetto agli standard redazionali utilizzati dall‟Amministrazione

capitolina, le risultanze del controllo saranno immediatamente trasmesse al dirigente che ha adottato la

determinazione, il quale porrà in essere ogni attività amministrativa finalizzata alla rimozione delle

violazioni rilevate.

Tale modello organizzativo, nell‟ottica di una continua evoluzione di e per il miglioramento, sarà valutato

a fine anno e dovrà interessare sia le singole fasi di controllo che il risultato complessivo di sintesi. Ciò

condurrà all‟analisi al 31 dicembre p.v. (fase sperimentale) al fine di optare, per la validazione definitiva

delle soluzioni di sistema che si intende adottare in via sperimentale, o differentemente, per

l‟individuazione di nuovi modelli da attuare.

2.46.b Indicare di seguito gli esiti del controllo effettuato:

- N° di atti esaminati dal 01/04/2013 – 30/06/2013: 295

- N° di irregolarità rilevate dal 01/04/2013 – 30/06/2013: 77

- N° di irregolarità sanate dal 01/04/2013 – 30/06/2013: 2

L‟attività di controllo successivo sugli atti, fase sperimentale, ha avuto inizio il 1 aprile 2013, a seguito

della approvazione della delibera dell‟Assemblea Capitolina n. 12 del 19 marzo 2013 “Approvazione

regolamento del sistema dei controlli interni”.

Per ogni determinazione dirigenziale, per la quale siano emersi rilievi di cui al precedente capoverso,

viene redatta una scheda in cui, sinteticamente, sono riportate le osservazioni (scheda di osservazioni)

formulate dall‟ufficio preposto al controllo e che costituisce parte integrante della reportistica.

Per ogni determinazione per la quale siano emerse, quindi, delle criticità viene trasmessa al dirigente che

ha sottoscritto il provvedimento, una nota di rilievi e contestualmente aperto il relativo fascicolo.

A seguito della redazione della scheda (e delle conseguente nota all‟ufficio interessato) viene classificata

l‟irregolarità emersa dall‟esame della Determinazione Dirigenziale, sulla base di tre tipologie di “rilievi”:

Esiti

Non Osservazioni N.O. 218

Osservazioni O. 77

Rilievi

Vizi di legittimità V 27

Carenze motivazionali M 34

Carenze redazionali CR 16

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

55

Viene, successivamente, indicato il tipo di azione da intraprendere

e se tale azione ha portato a degli effetti

Tali risultati saranno sottoposti

all‟attenzione dei responsabili dei servizi,

dei revisori dei conti, agli organi di valutazione dei risultati dei dipendenti, come documenti utili per la

valutazione.

2.46.c Gli esiti dei controlli sono stati portati a conoscenza dei revisori dei conti, dei responsabili dei

servizi, degli organi di valutazione e del Consiglio comunale, per quanto di competenza?

SI □ NO×

2.47. E‟ stato messo a punto un sistema di audit interno?

SI □ NO×

2.48. Sono stati ridefiniti i ruoli e le responsabilità dei dirigenti?

SI □ NO ×

2.49. Quali tipologie di verifiche sono effettuate, nel corso della gestione, al fine di accertare la regolarità

amministrativo-contabile?

Sotto il profilo della regolarità amministrativo-contabile, ciascun provvedimento rilevante sotto il profilo

finanziario è controllato dai competenti Uffici della Ragioneria Generale ed è reso esecutivo con

l‟apposizione di pareri e visti di regolarità contabile.

In tale ottica, è stato recentemente adottato il regolamento sui sistemi di controllo interno dell‟Ente, a cui

ha fatto seguito la circolare prot. n. RE/80437 del 29/07/2013. Quest‟ultimo documento precisa il

perimetro di intervento dei controlli posti in essere dalla Ragioneria al fine di ottimizzare il controllo della

regolarità contabile dei provvedimenti.

Azioni

Richiesta annullamento o revoca Ann 11

Richiesta chiarimenti Ch 27

Raccomandazioni Racc 31

Circolare Circ 8

Conseguenze

Annullamento o revoca A/R 12

Irregolarità Sanate IS 2

Conseguenze

Annullamento o Revoca A/R

Irregolarità Sanate IS

Conseguenze

Annullamento o Revoca A/R

Irregolarità Sanate IS

Conseguenze

Annullamento o

Revoca A/R

Irregolarità

Sanate IS

Conseguenze

Annullamento o Revoca A/R

Irregolarità Sanate IS

Conseguenze

Annullamento o Revoca A/R

Irregolarità Sanate IS

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

56

2.50. Sono svolte verifiche sulla consistenza di cassa e sulla regolare tenuta dei registri contabili e delle

scritture degli agenti contabili?

SI× NO □

2.50.a In caso di risposta positiva, indicare con quale frequenza:

La cadenza delle verifiche è trimestrale e corrisponde alla frequenza con cui si esercita il controllo su tali

aspetti da parte dei revisori.

2.51. Sono svolte verifiche in merito alla rispondenza del rendiconto con le scritture contabili?

SI× NO □

2.52. Il sistema di controllo consente di verificare se il sistema contabile sia uniformato alle regole e ai

principi contabili?

SI× NO □

2.53. Sono emerse nel corso del semestre difformità o irregolarità contabili?

SI □ NO×

2.53.a In caso di risposta positiva, indicare quali:

2.54. Nel corso del semestre sono state effettuate specifiche ispezioni o indagini rivolte ad accertare la

regolarità amministrativa e contabile relativa a specifici uffici, servizi, progetti?

SI □ NO×

2.54.a In caso di risposta positiva indicare se l‟esame ha riguardato, in particolare, l‟osservanza delle

norme sugli appalti e sulla gestione del patrimonio:

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Roma, 20 settembre 2013

IL SINDACO

Prof. Ignazio R. MARINO

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Allegato A - Deliberazione dell‟Assemblea Capitolina n. 12 del 19 marzo 2013 - Approvazione

Regolamento del sistema dei controlli interni

ROMA CAPITALE

Protocollo RC n. 890/13

Deliberazione n. 12

ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI

DELL’ASSEMBLEA CAPITOLINA

Anno 2013

VERBALE N. 20

Seduta Pubblica del 19 marzo 2013

Presidenza: POMARICI

L‟anno duemilatredici, il giorno di martedì diciannove del mese di marzo, alle ore 16,05, nel Palazzo

Senatorio, in Campidoglio, si è adunata l‟Assemblea Capitolina in seduta pubblica, in seconda

convocazione, ai sensi dell‟art. 35, comma 3 del Regolamento, per i soli oggetti già iscritti all‟ordine dei

lavori della seduta del 18 marzo, tolta per mancanza del numero legale, per i quali non si è fatto luogo a

deliberazioni.

Partecipa alla seduta il sottoscritto Vice Segretario Generale, dott. Luigi MAGGIO.

Assume la presidenza dell‟Assemblea Capitolina il Presidente Marco POMARICI il quale dichiara

aperta la seduta.

(O M I S S I S)

Alla ripresa dei lavori - sono le ore 16,30 - il Presidente dispone che si proceda al secondo appello.

Eseguito l‟appello, il Presidente comunica che sono presenti i sottoriportati n. 21 Consiglieri:

Azuni Maria Gemma, Belfronte Rocco, Berruti Maurizio, Casciani Gilberto, Cianciulli Valerio, Ciardi

Giuseppe, Cirinnà Monica, De Luca Athos, De Priamo Andrea, Di Cosimo Marco, Fioretti Pierluigi,

Gramazio Luca, Guidi Federico, La Fortuna Giuseppe, Masino Giorgio Stefano, Orsi Francesco, Pomarici

Marco, Quadrana Gianluca, Smedile Francesco, Torre Antonino e Vigna Salvatore.

Giustificato il Consigliere Gazzellone Antonio, in missione.

Assenti l‟on. Sindaco Giovanni Alemanno e i seguenti Consiglieri:

Aiuti Fernando, Alzetta Andrea, Angelini Roberto, Bianchini Roberto, Bianconi Patrizio, Cantiani

Roberto, Cassone Ugo, Ferrari Alfredo, Cochi Alessandro, Coratti Mirko, De Luca Pasquale, De Micheli

Francesco, Marroni Umberto, Masini Paolo, Mennuni Lavinia, Mollicone Federico, Naccari Domenico,

Nanni Dario, Onorato Alessandro, Ozzimo Daniele, Panecaldo Fabrizio, Pelonzi Antongiulio, Policastro

Maurizio, Quarzo Giovanni, Rocca Federico, Rossin Dario, Rutelli Francesco, Sabbatani Schiuma Fabio,

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Santori Fabrizio, Siclari Marco, Stampete Antonio, Todini Ludovico Maria, Tomaselli Edmondo, Tredicine

Giordano, Valeriani Massimiliano, Vannini Scatoli Alessandro, Voltaggio Paolo e Zambelli Gianfranco.

Il PRESIDENTE constata che il numero degli intervenuti è sufficiente per la validità della seduta agli

effetti deliberativi.

Partecipano alla seduta, ai sensi dell‟art. 11 del Regolamento, i Consiglieri Aggiunti Godoy Sanchez

Madisson Bladimir e Okeadu Victor Emeka.

Partecipa altresì alla seduta, ai sensi dell‟art. 46 del Regolamento, l‟Assessore Funari Lucia.

(O M I S S I S)

Il PRESIDENTE pone quindi in votazione, con procedimento elettronico, l‟8a proposta nel

sottoriportato testo risultante dall‟accoglimento dell‟emendamento:

8a Proposta (Dec. G.C. del 18 gennaio 2013 n. 8)

Approvazione Regolamento del sistema dei controlli interni.

Premesso che il Decreto Legge 10 ottobre 2012, n. 174 recante “Disposizioni urgenti in materia di

finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate

nel maggio 2012”, convertito con modificazioni dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213, all‟art. 3

“rafforzamento dei controlli interni in materia di Enti Locali”, modifica l‟art. 147 del T.U.E.L. in materia di

controlli interni ed introduce gli artt. 147 bis, 147 ter, 147 quater e 147 quinquies;

Che con la citata norma viene, pertanto, riformulato l‟intero sistema dei controlli interni degli Enti

Locali;

Che, in particolare, il citato Decreto, individua le tipologie di controllo, che di seguito si sintetizzano:

1. controlli di regolarità amministrativa, preventivo e successivo, e di regolarità contabile;

2. controllo di gestione;

3. controllo strategico;

4. controllo sugli equilibri finanziari;

5. controllo sulle società partecipate non quotate in borsa e sugli organismi gestionali esterni;

6. controllo sulla qualità dei servizi erogati

Che gli strumenti e le modalità di controllo interno sono definiti con regolamento adottato

dall‟Assemblea Capitolina;

Che la nuova formulazione dell‟art. 147, comma 4, T.U.E.L. riconosce agli Enti Locali autonomia

normativa ed organizzativa al fine di disciplinare il sistema dei controlli interni secondo il principio della

distinzione tra funzioni di indirizzo e compiti di gestione;

Che, pertanto, il sistema dei controlli interni di Roma Capitale sarà diretto a:

a) valutare, tramite il controllo strategico, l‟adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei

piani, dei programmi e degli altri strumenti di determinazione dell‟indirizzo politico, in termini di

congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti;

b) verificare, mediante il controllo di gestione, l‟efficacia, l‟efficienza e l‟economicità dell‟azione

amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi

interventi correttivi, il rapporto tra obiettivi e azioni realizzate, nonché tra risorse impiegate e risultati;

c) garantire, attraverso il controllo di regolarità amministrativa e contabile, la regolarità tecnica e

contabile degli atti, nella fase preventiva di formazione e nella fase successiva, secondo i principi

generali di revisione aziendale;

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d) assicurare il costante controllo degli equilibri finanziari della gestione di competenza, della gestione

dei residui e della gestione di cassa, anche ai fini della valutazione del rispetto dei vincoli derivanti

dal patto di stabilità interno;

e) verificare, attraverso l‟affidamento e il controllo dello stato di attuazione di indirizzi e obiettivi

gestionali, la redazione del bilancio consolidato, l‟efficacia, l‟efficienza e l‟economicità degli

organismi gestionali esterni dell‟Ente;

f) garantire la rilevazione del livello qualitativo e quantitativo dei servizi erogati, sia direttamente, sia

mediante organismi gestionali esterni, con la finalità di soddisfare le aspettative e le esigenze degli

utenti;

Che gli esiti dei controlli interni sono utilizzati anche ai fini della redazione della relazione di inizio e

fine mandato prevista dell‟art. 4 del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 149 e costituiscono parametro di valutazione

della performance individuale;

Che, al fine di dare attuazione a quanto previsto dal Decreto Legge n. 174/2012, risulta essere

indispensabile dotarsi di un apposito regolamento che contenga la disciplina del sistema dei controlli interni

sulla base dei criteri individuati dal Decreto suddetto;

Che l‟organizzazione ed il funzionamento dei servizi di controllo interno sono attualmente disciplinati

dal regolamento di contabilità ai sensi dell‟art. 35 dello Statuto Roma Capitale;

Che, pertanto, il Regolamento sui controlli interni deve integrarsi con le disposizioni già esistenti

nell‟ambito di Roma Capitale, in particolar modo il regolamento di contabilità, il regolamento

sull‟ordinamento degli Uffici e dei Servizi di Roma Capitale e la deliberazione di Giunta Capitolina n.

116/2010 recante l‟adozione della disciplina del “Ciclo della programmazione, pianificazione, controllo,

misurazione e valutazione della performance”;

Che il Regolamento sui controlli interni si coordina, altresì, con il Piano di prevenzione della

corruzione di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190 recante “Disposizioni per la prevenzione e la

repressione della corruzione e dell‟illegalità nella pubblica amministrazione”;

Che, i competenti organi dell‟Amministrazione, provvederanno alla disciplina di dettaglio ed

adegueranno il modello organizzativo, al fine di assicurare effettività ed efficacia alle funzioni di controllo,

nonché l‟aggiornamento e l‟allineamento della regolamentazione dell‟Ente ai principi e alle norme adottate

con il presente provvedimento;

Che dalla data di entrata in vigore del presente regolamento si intende modificata e/o abrogata ogni

precedente disposizione con lo stesso incompatibile;

Che in data 17 gennaio 2013 il Segretario - Direttore Generale, ha espresso il parere che di seguito

integralmente si riporta: “Ai sensi e per gli effetti dell‟art. 49 del T.U.E.L. si esprime parere favorevole in

ordine alla regolarità tecnica della proposta di deliberazione indicata in oggetto.

Il Segretario - Direttore Generale F.to: L. Iudicello”;

Preso atto che in data 18 gennaio 2013 il Ragioniere Generale ha espresso il parere che di seguito

integralmente si riporta: “Ai sensi e per gli effetti dell‟art. 49 del D.Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000, si esprime

parere favorevole in ordine alla regolarità contabile della proposta di deliberazione di cui all‟oggetto.

Il Ragioniere Generale F.to: M. Salvi”;

Che la proposta, in data 21 gennaio 2013, è stata trasmessa ai Municipi per l‟espressione del parere da

parte del relativo Consiglio;

Che dai Municipi I, IV, VII, XI, XII, XVIII e XIX non è pervenuto alcun parere;

Che, con deliberazioni in atti, i Consigli dei Municipi II, V, VIII, X, XIII, XVI e XVII hanno espresso

parere favorevole;

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Che i Consigli dei Municipi VI, XV e XX hanno espresso parere favorevole con le seguenti richieste

e/o osservazioni:

Municipio VI:

In virtù del disposto di cui all‟art. 147 bis del T.U.E.L., occorre precisare correttamente la natura

preventiva e successiva del parere di regolarità amministrativa e quella esclusivamente preventiva del parere

contabile. Modificare il punto C e, di conseguenza, l‟art. 6 del Regolamento allegato alla proposta di

deliberazione (pag. 9), nel modo seguente:

1. lett. C pag. 2: garantire, attraverso il controllo di regolarità amministrativa, la regolarità tecnica degli atti

nella fase preventiva di formazione e nella fase successiva, secondo i principi generali di previsione

aziendale; garantire, attraverso il controllo di regolarità contabile, la regolarità contabile degli atti nella

fase preventiva, secondo i principi generali di previsione aziendale;

2. art. 6 pag. 9: i controlli di regolarità amministrativa garantiscono la legittimità, la conformità, la regolarità

e la correttezza dell‟azione amministrativa sia nella fase preventiva di formazione dell‟atto sia

successivamente all‟esecutività dello stesso; i controlli di regolarità contabile garantiscono la legittimità,

la conformità, la regolarità e la correttezza dell‟azione amministrativa nella fase preventiva di formazione

dell‟atto.

Municipio XV:

1. Art. 4 - modificare il comma 1:

“Il sistema di programmazione strategica declina le Linee Programmatiche di mandato amministrativo del

Sindaco e dei Presidenti dei Municipi nei documenti di programmazione operativa, in prospettiva

pluriennale, con verifiche a cadenza annuale e infra annuale, ed è accompagnato dalla individuazione

delle risorse economico-finanziarie necessarie alla loro attuazione”;

2. Art. 4 - al comma 3 si aggiungano le seguenti lettere:

“e. i tempi di realizzazione rispetto alle previsioni;

f. l‟adeguatezza delle procedure attuate agli obiettivi definiti;

g. la qualità dei servizi erogati in rapporto alla soddisfazione della domanda espressa;

h. l‟impatto socio-economico delle azioni realizzate.”

3. Art. 4 - modificare il comma 5:

“L‟attività di Controllo Strategico è attuata da apposita struttura posta alle dirette dipendenze del Direttore

Generale, ove nominato, ovvero del Segretario Generale, il quale ne individua il responsabile. Tale

struttura predispone i rapporti periodici da presentare alla Giunta Capitolina, al Presidente dell‟Assemblea

Capitolina, ai Presidenti dei Municipi ed ai Presidenti dei Consigli Municipali, anche ai fini dell‟eventuale

aggiornamento dei piani e dei programmi. A tal fine la struttura si avvale del contributo dei Dirigenti per

l‟acquisizione delle informazioni necessarie, nonché di tutti i dati desumibili dal sistema informativo di

cui al comma 4 dell‟art. 3”;

4. Art. 5 - comma 2, modificare la lettera “b)”:

“b) la rilevazione dei dati relativi ai costi ed ai proventi (ove ricorrano) ed alle risorse previste ed

impiegate, in relazione alle azioni realizzate;”

5. Art. 7 - l‟attuale comma 4, si traspone, con modifiche, quale comma 1 di un nuovo articolo 8 bis;

Art. 8-bis - Controllo successivo di regolarità contabile

“1. Al controllo successivo di regolarità contabile partecipa il Collegio dei Revisori dei Conti, che redige

uno specifico rapporto semestrale da trasmettere al Sindaco, al Direttore Generale, al Segretario, al

Ragioniere Generale, all‟OIV, al Presidente dell‟Assemblea Capitolina, ai Presidenti dei Municipi ed ai

Presidenti dei Consigli Municipali”;

6. Art. 7 - in sostituzione dell‟originario comma 4, traslato all‟art. 8-bis, si inserisce il seguente

comma:

“4. Con l‟obiettivo di garantire la maggior efficienza dell‟azione amministrativa si specifica che, su

ciascun atto, in sede di controllo preventivo, i Dirigenti che assicurano il controllo tecnico-amministrativo

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ed i Dirigenti che assicurano il controllo contabile operano ciascuno in regime di responsabilità disgiunta

ed esclusiva nelle sfere di rispettiva competenza.”

7. Art. 7 - si inserisce un ulteriore comma:

“4-bis La responsabilità della valutazione circa la necessità che su un determinato atto debba essere

acquisito il parere di regolarità contabile, secondo i disposti del precedente comma 3, spetta al Dirigente

che assicura il preventivo controllo tecnico-amministrativo sull‟atto medesimo”.

8. Art. 12 - modificare il comma 1:

“Il Segretario - Direttore Generale provvede, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente

Regolamento, a disporre l‟adeguamento del modello organizzativo, al fine di assicurare effettività ed

efficacia alle funzioni di controllo; provvede altresì, nel termine di sessanta giorni, a sottoporre alla Giunta

Capitolina gli atti deliberativi necessari all‟aggiornamento ed all‟allineamento della regolamentazione

dell‟Ente ai principi ed alle norma adottate con il presente provvedimento.”

9. Art. 12 - modificare il comma 2:

“Dalla data di entrata in vigore del presente Regolamento e nelle more dell‟adozione degli atti deliberativi

di cui al precedente comma, s‟intende comunque modificata e/o abrogata ogni precedente disposizione

con lo stesso incompatibile.”

Municipio XX:

Tali innovazioni nel sistema dei controlli interni siano supportate da un adeguato numero dell‟organico di

personale.

Che i Consigli dei Municipi III, IX e XI hanno espresso parere contrario;

Che la Giunta Capitolina, nella seduta del 1° marzo 2013, in merito alle osservazioni dei Municipi ha

rappresentato quanto segue:

Municipio VI:

la proposta di modifica non viene accolta in quanto si ritiene non abbia alcuna portata innovativa, infatti, la

differenza tra il carattere preventivo e successivo del controllo di regolarità amministrativa e quello

esclusivamente preventivo del controllo di regolarità contabile si intendono sufficientemente esplicitate sia

nelle premesse del provvedimento deliberativo che nel testo dell‟unito regolamento.

Municipio XV :

1. la proposta di modifica non viene accolta in quanto in contrasto con la norma di legge. Infatti, il comma 1

dell‟art. 4 del Regolamento riprende il vigente quadro normativo declinando gli obblighi

dell‟Amministrazione in tema di controllo strategico, di cui all‟art. 147 ter del T.U.E.L., introdotto dal

D.L. 10 ottobre 2012, n. 174 convertito con modificazioni dalla L. 7 dicembre 2012, n. 213, rispetto alle

linee programmatiche di mandato presentate dal Sindaco (a cui l‟art. 46 comma 3 del T.U.E.L. attribuisce

in via esclusiva tale competenza) all‟Assemblea Capitolina, in coerenza con i documenti di bilancio;

2. la proposta di modifica non viene accolta in quanto non presenta portata innovativa. Infatti, premesso che

l‟elencazione contenuta nell‟art. 3 è a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo degli obiettivi che

si pone il controllo strategico di cui all‟art. 147 ter del T.U.E.L., introdotto dal D.L. 10 ottobre 2012, n.

174 convertito con modificazioni dalla L. 7 dicembre 2012, n. 213, si ritiene che gli indicatori proposti dal

Municipio siano assorbiti dalle lettere b) e c) del comma 3 dell‟art. 4;

3. la proposta di modifica non viene accolta in quanto non presenta portata innovativa. Infatti, premesso che

l‟elencazione contenuta nell‟art. 3 è a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo degli obiettivi che

si pone il controllo strategico di cui all‟art. 147 ter del T.U.E.L., introdotto dal D.L. 10 ottobre 2012, n.

174 convertito con modificazioni dalla L. 7 dicembre 2012, n. 213, si ritiene che gli indicatori proposti dal

Municipio siano assorbiti dalle lettere b) e c) del comma 3 dell‟art. 4;

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4. la proposta di modifica non viene accolta in quanto priva di portata innovativa. Infatti la modifica della

locuzione all‟interno della parentesi non cambia la sostanza e la ratio del dettato regolamentare;

5. la proposta di modifica non viene accolta in quanto in contrasto con la normativa vigente. Infatti, l‟art.

147-bis del T.U.E.L., introdotto dal D.L. 10 ottobre 2012, n. 174 convertito con modificazioni dalla L. 7

dicembre 2012, n. 213, non prevede alcun controllo successivo di regolarità contabile;

6. la proposta di modifica non viene accolta in quanto non ha nessuna portata esplicativa o innovativa.

Infatti, le responsabilità e le funzioni attribuite al Dirigente competente per materia, nonché ai Dirigenti

delle varie articolazioni della Ragioneria, in ordine al controllo preventivo di regolarità amministrativa e

contabile, sono espressamente declinate nel proposto Regolamento in coerenza con quanto previsto dal

T.U.E.L.;

7. la proposta di modifica non viene accolta in quanto in contrasto con la normativa vigente. Infatti, data la

perentorietà della disposizione di cui all‟art. 147-bis del T.U.E.L., introdotto dal D.L. 10 ottobre 2012, n.

174 convertito con modificazioni dalla L. 7 dicembre 2012, n. 213, letteralmente recepita nella

disposizione regolamentare, la modifica comporterebbe la sottrazione al soggetto responsabile degli

equilibri finanziari di una valutazione che è al medesimo attribuita dalla citata norma di legge;

8. la proposta di modifica non viene accolta in quanto, rispetto al primo periodo, in contrasto con la vigente

normativa e priva, rispetto al secondo periodo, di portata innovativa. Infatti la modifica così formulata,

con riferimento al primo periodo, attribuisce al Segretario Generale funzioni in ordine all‟organizzazione

di uffici e servizi che, ai sensi dell‟art. 48 del T.U.E.L., sono proprie della Giunta Comunale. In merito al

secondo periodo, invece, la modifica proposta non cambia nella sostanza quanto già statuito nell‟art. 12

del proposto regolamento;

9. la proposta di modifica non viene accolta in conseguenza del mancato accoglimento della modifica di cui

al precedente punto;

Municipio XX:

Alla raccomandazione non segue alcuna specifica proposta di modifica del provvedimento deliberativo e del

testo dell‟allegato Regolamento.

Atteso che la X Commissione non ha fatto pervenire alcun parere entro il termine prescritto.

Visto il D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267;

Visto lo Statuto del Comune di Roma adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 122 del 17

luglio 2000 e successive modifiche ed integrazioni;

Visto il parere favorevole del Dirigente responsabile del Servizio, espresso, ai sensi dell‟art. 49 del

T.U.E.L., in ordine all‟emendamento approvato;

L‟ASSEMBLEA CAPITOLINA

DELIBERA

per le motivazioni esposte in narrativa,

1. di approvare il nuovo Regolamento del sistema dei controlli interni allegato alla presente deliberazione

per costituirne parte integrante e sostanziale;

2. di dare mandato agli Uffici competenti di comunicare l‟adozione del provvedimento al Prefetto ed alla

Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti nei termini di cui all‟art. 3, comma 2, del Decreto

Legge 10 ottobre 2012, n. 174.

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REGOLAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

Indice

Art. 1 - OGGETTO

Art. 2 - SOGGETTI DEL CONTROLLO

Art. 3 - SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

Art. 4 - CONTROLLO STRATEGICO

Art. 5 - CONTROLLO DIGESTIONE

Art. 6 - CONTROLLO DI REGOLARITÀ AMMINISTRA TIVA E CONTABILE

Art. 7 - CONTROLLO PREVENTIVO DI REGOLARITÀ AMMINISTRATIVA E CONTABILE

Art. 8 - CONTROLLO SUCCESSIVO DI REGOLARITÀ‟AMMINISTRATIVA

Art. 9 - CONTROLLO SUGLI EQUILIBRI FINANZIARI

Art. 10 - CONTROLLI SULE SOCIETÀ ‟ PARTECIPATE NON QUOTATE E SUGLI

ORGANISMI GESTIONALI ESTERNI

Art. 11- CONTROLLO SULLA QUALITA ' DEI SER VIZI EROGA TI

Art. 12 - DISPOSIZIONI FINALI E MODIFICHE AI REGOLAMENTI VIGENTI

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Art. 1 - Oggetto

1. Il presente regolamento disciplina i principi ed i criteri generali ai quali deve conformarsi il sistema dei

controlli interni di Roma Capitale, in attuazione degli artt. 147 e seguenti del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e

successive modificazioni, nonché le finalità ed i soggetti che vi partecipano, individuando gli strumenti e le

metodologie per garantire la legittimità, la regolarità, la correttezza, l‟efficacia e l'efficienza dell‟azione

amministrativa.

2. La presente disciplina tiene conto del principio di distinzione tra funzioni di indirizzo, attribuite agli

Organi politici, e compiti di gestione assegnati agli organi apicali dell‟ente.

Art. 2 - Soggetti del controllo

1. Partecipano all'organizzazione e gestione del sistema dei controlli interni il Segretario Generale, il

Direttore Generale ove nominato, il Ragioniere Generale, il Direttore Esecutivo ove nominato, i Direttori

delle strutture centrali e territoriali, ogni unità organizzativa a ciò specificatamente preposta dal Regolamento

degli Uffici e dei Servizi di Roma Capitale, nonché, sulla base delle specifiche competenze attribuite dalla

vigente, normativa, il Collegio dei Revisori dei Conti.

Art. 3 - Sistema dei controlli interni

1. Il sistema dei controlli interni, articolato secondo le funzioni ed attività previste dal d.lgs. 267/2000, artt.

147 e ss., e declinate nel successivo comma, opera in modo integrato e coordinato, in sinergia con lo Statuto,

il Regolamento di Contabilità, il Regolamento degli Uffici e dei Servizi e gli strumenti di pianificazione e

programmazione adottati da Roma Capitale, a garanzia dell‟economicità, efficacia, efficienza, legalità e buon

andamento della gestione complessiva dell‟Ente e della performance, anche in relazione al funzionamento

degli organismi esterni partecipati.

2. Il Sistema dei controlli interni di Roma Capitale è diretto a:

a) valutare, tramite il controllo strategico, l‟adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei

piani, dei programmi e degli altri strumenti di determinazione dell‟indirizzo politico, in termini^ di

congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti;

b) verificare, mediante il controllo di gestione, l‟efficacia, l‟efficienza e l‟economicità dell‟azione

amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi correttivi, il rapporto tra obiettivi

e azioni realizzate, nonché tra risorse impiegate e risultati;

c) garantire, attraverso il controllo di regolarità amministrativa e contabile, la regolarità tecnica e

contabile degli atti, nella fase preventiva di formazione e nella fase successiva, secondo i principi generali di

revisione aziendale;

d) assicurare il costante controllo degli equilibri finanziari della gestione di competenza, della gestione dei

residui e della gestione di cassa, anche ai fini della valutazione del rispetto dei vincoli derivanti dal patto di

stabilità interno;

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

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e) verificare, attraverso l‟affidamento e il controllo dello stato di attuazione di indirizzi e obiettivi gestionali,

la redazione del bilancio consolidato, l‟efficacia, l‟efficienza e l‟economicità degli organismi gestionali

esterni dell‟Ente;

f) garantire la rilevazione del livello qualitativo e quantitativo dei servizi erogati, sia direttamente, sia

mediante organismi gestionali esterni, con la finalità di soddisfare le aspettative e le esigenze degli utenti.

3. Gli esiti delle diverse tipologie di controllo interno di cui alle lettere b), c), d), e), f), del precedente

comma, nonché i risultati della valutazione della performance organizzativa, concorrono alla formazione del

controllo strategico di cui alla lettera a).

4. L‟Ente si avvale di un sistema informativo integrato adeguato alla gestione delle molteplici informazioni

necessarie all‟esercizio dei controlli interni ed in grado di produrre in modo tempestivo le informazioni

necessarie per le valutazioni di competenza degli organi politici e gestionali

5. Gli esiti dei controlli interni sono utilizzati anche ai fini della redazione della relazione di inizio e fine

mandato prevista dall‟art. 4 del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 149 e sono comunicati tempestivamente

all'Organismo indipendente di valutazione ai fini della verifica della responsabilità dirigenziale e per la

valutazione della performance individuale.

6. Il Direttore Generale, ove nominato, ovvero il Segretario Generale, con le modalità previste dall‟art. 148

del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, cura la predisposizione di report semestrali sull‟adeguatezza e

funzionalità del sistema dei controlli interni che il Sindaco deve inoltrare alla sezione regionale della Corte

dei Conti ed al Presidente dell‟Assemblea Capitolina. Tali report sono pubblicati sul sito istituzionale di

Roma Capitale.

Art. 4 - Controllo strategico

1. Il sistema di programmazione strategica declina le Linee Programmatiche di mandato amministrativo del

Sindaco nei documenti di programmazione operativa, in prospettiva pluriennale, con verifiche a cadenza

annuale e infra annuale, ed è accompagnato dalla individuazione delle risorse economico-finanziarie

necessarie alla loro attuazione.

2. Il controllo strategico, sulla base del sistema di cui al comma 1, garantisce il monitoraggio infra annuale e

la rilevazione a consuntivo, annuale e pluriennale, dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi predefiniti. Il

referto del controllo strategico fornisce le informazioni per la verifica dell‟attuazione dei piani e dei

programmi e dell‟adeguatezza delle scelte compiute, anche ai fini della loro rimodulazione.

3. Il controllo strategico si avvale degli esiti dei controlli di cui all‟art. 3; in particolare rileva:

a. i risultati conseguiti rispetto ai programmi e progetti definiti nella Relazione Previsionale e

Programmatica e agli obiettivi contenuti nel Piano esecutivo di Gestione, anche attraverso l‟individuazione di

indicatori di risultato;

b. gli aspetti economico-finanziari connessi ai risultati ottenuti, e i relativi impieghi;

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c. i livelli di trasparenza, efficienza, efficacia e integrità dell‟azione amministrativa;

d. gli incrementi quantitativi e qualitativi dei servizi erogati dall‟amministrazione o da organismi gestionali

esterni.

4. Le metodologie con cui viene assicurato il controllo strategico sono strettamente integrate con le attività

di misurazione e valutazione della performance organizzativa.

5. L‟attività di Controllo Strategico è attuata da apposita struttura posta alle dirette dipendenze del Direttore

Generale, ove nominato, ovvero del Segretario Generale, il quale ne individua il responsabile. Tale struttura

predispone i rapporti periodici da presentare alla Giunta ed all‟Assemblea Capitolina, anche ai fini

dell‟eventuale aggiornamento dei piani e dei programmi. A tal fine la struttura si avvale del contributo dei

Dirigenti per l‟acquisizione delle informazioni necessarie, nonché di tutti i dati desumibili dal sistema

informativo di cui al comma 4 dell‟art. 3.

Art. 5 - Controllo di gestione

1. Al fine di ottimizzare il rapporto tra costi e benefici il controllo di gestione misura, attraverso appositi

indicatori, l‟efficienza, l‟efficacia e l‟economicità della gestione; esamina, nel corso ed al termine della

gestione, le risorse impiegate e gli aspetti quali-quantitativi dei servizi offerti; evidenzia ed analizza, inoltre,

gli eventuali scostamenti rilevati rispetto agli obiettivi gestionali, formulando le proposte dei possibili rimedi.

2. Il controllo di gestione è attuato attraverso:

a) la definizione del sistema degli indicatori di output, outcome, efficienza ed economicità;

b) la rilevazione dei dati relativi ai costi ed ai proventi (se disponibili) e alle risorse previste e risorse

impiegate, in relazione alle azioni realizzate;

c) l‟individuazione del costo standard dei servizi mediante le rilevazioni della contabilità analitica;

d) la strutturazione di modelli di comparazione (benchmarking) interna ed esterna per servizi omogenei o

con altre amministrazioni locali analoghe per dimensioni e condizioni territoriali e socio-economiche.

3. Roma Capitale si dota di un adeguato sistema informativo in grado di gestire e rielaborare in maniera

integrata i dati di natura contabile ed extra contabile, nonché di un sistema di monitoraggio e di verifica in

grado di produrre una reportistica almeno semestrale, oltre che annuale.

4. L‟esercizio del controllo di gestione compete a ciascun Direttore di struttura, in relazione sia alle attività

organizzative e gestionali di propria competenza, sia alle risorse ed obiettivi assegnati in sede di

approvazione del Piano Esecutivo di Gestione.

5. Le attività di indirizzo, monitoraggio e coordinamento del controllo di gestione sono svolte da

un‟apposita struttura a ciò deputata.

6. La struttura di cui al comma 5 fornisce annualmente il referto del controllo di gestione agli amministratori

e ai responsabili dei servizi, nonché all‟Organo di Revisione, all‟OIV e alla Corte dei Conti.

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

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Art. 6 - Controlli di regolarità amministrativa e contabile

1. I controlli di regolarità amministrativa e contabile garantiscono, sia nella fase preventiva di formazione

dell‟atto amministrativo, sia successivamente all‟esecutività dello stesso, la legittimità, la conformità, la

regolarità e la correttezza dell‟azione amministrativa.

Art. 7 - Controllo preventivo di regolarità amministrativa e contabile

1. Nella fase preventiva della formazione dell‟atto, il controllo di regolarità amministrativa è assicurato dal

Dirigente competente per materia ed è esercitato attraverso l‟espressione del parere di regolarità tecnica che

attesta la conformità dell‟azione amministrativa alla vigente normativa comunitaria e nazionale nonché

l‟idoneità del provvedimento, in termini di efficacia e di efficienza, al raggiungimento degli obiettivi

programmati.

2. Il controllo di regolarità contabile è effettuato dal Ragioniere Generale e dai Dirigenti preposti alle varie

articolazioni della Ragioneria ed è esercitato attraverso il rilascio del parere di regolarità contabile sulle

proposte di deliberazione e l‟apposizione del visto di regolarità contabile sulle determinazioni dirigenziali.

3. Tale controllo deve essere effettuato sui provvedimenti che comportano riflessi diretti o indiretti sulla

situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell‟Ente. Esso consiste nella verifica dell‟esatta

imputazione della spesa al pertinente capitolo di bilancio, nel riscontro della capienza del relativo

stanziamento, nella valutazione sulla correttezza sostanziale della spesa proposta e nella conformità della

stessa alle leggi, ai regolamenti e agli indirizzi emanati ai fini della salvaguardia degli equilibri finanziari

complessivi della gestione e dei vincoli di finanza pubblica.

4. Al controllo di regolarità contabile partecipa il Collegio dei Revisori dei Conti, che redige uno specifico

rapporto semestrale da trasmettere al Sindaco, al Direttore Generale, al Segretario, al Ragioniere Generale,

all‟OIV ed al Presidente dell‟Assemblea Capitolina.

5. Per gli atti deliberativi di competenza degli Organi politici, salvo che non riguardino meri atti di indirizzo,

i pareri di regolarità amministrativa e contabile sono inseriti nella deliberazione. Qualora la Giunta o

l'Assemblea Capitolina non intendano conformarsi ai medesimi, devono darne adeguata motivazione nel

testo della deliberazione.

Art. 8 - Controllo successivo di regolarità amministrativa

1. Il controllo di regolarità amministrativa sui provvedimenti amministrativi di Roma Capitale è esercitato,

nella fase successiva, secondo principi generali di revisione aziendale, sotto la direzione del Segretario

Generale che ne individua, attraverso proprio atto, le modalità operative di dettaglio.

2. Il controllo è finalizzato alla verifica della correttezza e regolarità delle procedure e delle attività

amministrative svolte, in relazione alla conformità ai principi generali dell‟ordinamento, alla legislazione

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

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comunitaria e nazionale vigente, allo Statuto e ai regolamenti, nonché agli standard redazionali definiti

dall‟Amministrazione.

3. Sono soggette al controllo le determinazioni di impegno di spesa, i contratti e gli altri atti amministrativi

individuati secondo una selezione effettuata con motivate ed idonee tecniche di campionamento.

4. Ai fini dell‟individuazione del campione tipo, occorre garantire che siano, comunque, sottoposte a

controllo successivo tutte le determinazioni comportanti un impegno di spesa superiore alla soglia prevista

dalla normativa europea in materia di appalti pubblici, ferma restando la possibilità di prescrivere il controllo

su provvedimenti con limite di spesa inferiore qualora non si pervenga ad un campione percentualmente

rappresentativo rispetto al totale degli impegni previsti nel bilancio di Roma capitale.

5. Le modalità di scelta del campione tipo da sottoporre a controllo dovranno, altresì, garantire:

a) che sia sottoposta a verifica una percentuale rappresentativa di provvedimenti riguardanti categorie di atti

disciplinanti settori ed aree sensibili così come definite ed individuate con il piano di prevenzione della

corruzione di Roma Capitale, di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190.

b) che siano sottoposti a verifica provvedimenti rappresentativi dell‟intera struttura amministrativa di Roma

Capitale sia sotto il profilo territoriale, sia rispetto ai singoli settori di competenza.

6. Le risultanze del controllo di cui al presente articolo sono trasmesse annualmente, a cura del Segretario

Generale, alla Giunta ed all‟Assemblea Capitolina, ai responsabili dei servizi, ai revisori dei conti ed agli

organi di valutazione dei risultati dei dipendenti.

7. Anche ai fini del rispetto del principio di autotutela amministrativa, in caso di riscontrate irregolarità in

relazione agli atti sottoposti a controllo, gli esiti dello stesso sono tempestivamente comunicati al dirigente

responsabile unitamente alla direttive a cui lo stesso deve conformarsi.

Art. 9 - Controllo sugli equilibri finanziari

1. Il controllo di cui al presente articolo deve essere effettuato con riguardo alla gestione di competenza, alla

gestione residui e alla gestione di cassa, anche ai fini della realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica

determinati dal patto di stabilità interno. Esso deve altresì costituire presupposto necessario ai fini

dell‟adozione degli strumenti di pianificazione e programmazione gestionale dell‟Ente.

2. Tale controllo è svolto sotto la direzione e il coordinamento del Ragioniere Generale e mediante la

vigilanza dell‟organo di revisione, prevedendo il coinvolgimento attivo degli organi di governo, del Direttore

Generale, del Segretario e dei responsabili dei servizi, secondo le rispettive responsabilità.

3. Le modalità di esercizio del controllo sugli equilibri finanziari sono disciplinate dal regolamento di

contabilità, nel rispetto delle disposizioni dell‟ordinamento finanziario e contabile degli enti locali e delle

norme che regolano il concorso degli enti locali alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica, nonché

delle norme di attuazione dell‟articolo 81 della Costituzione.

R e la z i o n e p e r i l r e f e r t o s e me s t r a l e d e l S i n d a c o

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4. Il controllo sugli equilibri finanziari comporta anche la valutazione degli effetti che si determinano per il

bilancio finanziario dell‟Ente in relazione all‟andamento economico-finanziario degli organismi gestionali

esterni.

Art. 10 - Controlli sulle società partecipate non quotate e sugli organismi gestionali esterni

1. Il controllo degli organismi partecipati, sia direttamente che indirettamente da Roma Capitale, è

finalizzato a verificare lo stato di attuazione degli indirizzi, degli obiettivi gestionali, degli standard qualitativi

e quantitativi dei servizi attribuiti ai medesimi soggetti giuridici secondo le prescrizioni contenute negli

strumenti programmatici di Roma Capitale e nei contratti di servizio.

2. Nella realizzazione degli obiettivi ad esse assegnati, le società di cui al presente articolo devono assicurare

il rispetto dei vincoli economico-finanziari posti dal socio pubblico e comunicare preventivamente, secondo

le modalità definite dai competenti organi dell‟Amministrazione con appositi atti di indirizzo, la presenza di

atti o fatti nonché decisioni di straordinaria gestione che possano incidere sugli equilibri finanziari

complessivi di Roma Capitale o che, comunque, prevedano il coinvolgimento di Roma Capitale.

3. L‟attività di controllo è svolta, in via principale, da una struttura interna all‟Amministrazione

appositamente preposta alla cura dei rapporti con le società e gli enti partecipati, nonché, secondo le

specifiche competenze declinate nel Regolamento degli Uffici e dei Servizi di Roma Capitale, dal Segretario

Generale, dal Direttore Generale ove nominato, dal Ragioniere Generale, dal Direttore Esecutivo ove

nominato, dal Direttore del Dipartimento competente sulla materia oggetto del contratto di servizio, dal

Direttore del Dipartimento delle Risorse Umane.

4. L‟ufficio preposto agli organismi partecipati, svolge una funzione di sintesi delle attività di controllo

svolte dalle altre strutture capitoline di cui al precedente comma e redige, con cadenza annuale, un report

sullo stato di attuazione degli obiettivi programmati e degli eventuali scostamenti rilevati, che viene

trasmesso al Sindaco, alla Giunta e all‟Assemblea Capitolina.

5. Ai fini dell‟esercizio dei controlli di cui al presente articolo, l‟Amministrazione si dota di un idoneo

sistema informativo che consenta di rilevare la situazione finanziaria, contabile, gestionale ed organizzativa

di ciascuna società, i rapporti finanziari tra Roma Capitale e partecipata, i contratti di servizio, la qualità dei

servizi, il rispetto delle norme di legge sui vincoli di finanza pubblica e sugli altri vincoli dettati per le

tipologie di società in esame.

6. Con periodicità stabilita da apposita direttiva e sulla base delle risultanze acquisite attraverso il sistema

informativo di cui al precedente comma, sono predisposte, dalla struttura amministrativa di cui al comma 4,

relazioni descrittive della gestione aziendale di ciascuna società partecipata direttamente o indirettamente.

Tali relazioni devono consentire il monitoraggio periodico sull‟andamento della società, l'analisi degli

scostamenti rispetto agli obiettivi assegnati e l‟individuazione delle opportune azioni correttive, anche in

riferimento a possibili squilibri economico-finanziari rilevanti per il bilancio di Roma Capitale.

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7. I risultati complessivi della gestione di Roma Capitale e delle società di cui al presente articolo sono

rilevati mediante bilancio consolidato, da elaborare sulla base del principio di competenza economica. Tale

documento, predisposto dalla Ragioneria Generale, viene sottoposto dalla Giunta all‟approvazione

dell‟Assemblea Capitolina.

8. Le società sono obbligate ad adeguare i propri statuti al fine di recepire le disposizioni contenute nel

presente articolo e nei successivi atti di indirizzo adottati dalla Giunta Capitolina e dai competenti Uffici.

Art. 11 - Controllo sulla qualità dei servizi erogati

1. Il controllo della qualità dei servizi erogati è finalizzato a verificare, attraverso idonee metodologie, sia

dirette che indirette, il rispetto degli standard stabiliti dalle carte dei servizi e dai contratti di servizio nonché il

grado di soddisfazione percepita degli utenti, con riferimento ai servizi pubblici gestiti da Roma Capitale

ovvero affidati ad organismi esterni.

2. Per le finalità di cui al precedente comma Roma Capitale utilizza una struttura specificatamente dedicata

allo scopo.

3. Roma Capitale garantisce che, con riferimento all‟attività inerente al monitoraggio permanente della

qualità erogata e percepita dagli utenti, siano individuate forme di partecipazione delle associazioni dei

consumatori.

Art. 12 - Disposizioni finali e modifiche ai regolamenti vigenti

1. I competenti organi dell‟amministrazione adeguano il modello organizzativo, al fine di assicurare

effettività ed efficacia alle funzioni di controllo, nonché l‟aggiornamento e l‟allineamento della

regolamentazione dell‟Ente ai principi e alle norme adottate con il presente provvedimento.

2. Dalla data di entrata in vigore del presente regolamento si intende modificata e/o abrogata ogni precedente

disposizione con lo stesso incompatibile.

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Procedutosi alla votazione nella forma come sopra indicata, il Presidente, con l‟assistenza dei

Segretari, dichiara che la proposta risulta approvata all‟unanimità, con 21 voti favorevoli.

Hanno partecipato alla votazione i seguenti Consiglieri:

Aiuti, Angelini, Berruti, Bianconi, Cantiani, Casciani, Ciardi, De Micheli, De Priamo, Di Cosimo,

Fioretti, Gramazio, Guidi, Marroni, Masino, Pomarici, Rutelli, S medile, Tomaselli, Torre e Vigna.

La presente deliberazione assume il n. 12.

(O M I S S I S)

IL PRESIDENTE

M. POMARICI

IL VICE SEGRETARIO GENERALE

L. MAGGIO

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La deliberazione è stata pubblicata all‟Albo Pretorio dal…………………………………………

Al …………………………………… e non sono state prodotte opposizioni.

La presente deliberazione è stata adottata dall'Assemblea Capitolina nella seduta del 19 marzo 2013.

Dal Campidoglio, li ………………………………………………..

p. IL SEGRETARIO GENERALE

……………………………………

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Allegato B Debiti Fuori Bilancio – dati aggiornati al 16 settembre 2013

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Allegato C Somme urgenze (legge n. 213/2012 art. 3 comma 1 lett. i)