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OPEN EDUCATIONAL RESOURCES UPTAKE IN ADULT EDUCATION Linee Guida per implementare le OER nell’educazione agli adulti Tradotto da Gigliola Paviotti Questo documento è prodotto dal progetto OERup!, finanziato dall’Unione Europea nel quadro del programma Erasmus+ e finalizzato a promuovere e favorire l’implementazione di risorse educative aperte (OER – Open Educational Resources) e di pratiche educative aperte (OEP Open Educational Practices) nell’educazione agli adulti in Europa, per accrescerne la partecipazione all’educazione aperta.

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Open Educational Resources Uptake in Adult Education

Linee Guida

per implementare le OER nell’educazione agli adulti

Tradotto da Gigliola Paviotti

Questo documento è prodotto dal progetto OERup!, finanziato dall’Unione Europea nel quadro del programma Erasmus+ e finalizzato a promuovere e favorire l’implementazione di risorse educative aperte (OER – Open Educational Resources) e di pratiche educative aperte (OEP Open Educational Practices) nell’educazione agli adulti in Europa, per accrescerne la partecipazione all’educazione aperta.

Autori: Fabio Nascimbeni, Ines Kreitlein, Cristina StefanelliCo-Autori: Alastair Clark

Hanno contribuito: tutti i partner di progetto

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Sommario

Introduzione...................................................................................................................................

1. Educazione aperta e risorse educative aperte nell’educazione agli adulti.................................

2. Diventare aperti – la sfida del cambiamento..............................................................................

2.1 Sviluppare una visione comune – Perché preoccuparsi di questo?....................................................

2.2 Scrivere un documento strategico – Chiarire il proprio approccio.....................................................

2.3 Formazione – Imparare come entrare nel mondo aperto..................................................................

2.4 Chiarezza sui diritti e le licenze dei lavori che si producono...............................................................

2.5 Dare l’esempio – dimostrare una buona pratica................................................................................

3. Domande di autovalutazione per posizionare la vostra organizzazione o voi stessi o voi stessi come insegnanti e formatori nel quadro delle OER e dell’educazione aperta......................

4. Consigli per implementare OER ed Educazione Aperta nella vostra organizzazione..................

5. 3. Come sviluppare il vostro progetto OER............................................................................

6. Esempi di buone pratiche.........................................................................................................

BP1. ALISON, Ireland..............................................................................................................................

BP2. WB-WEB, Germania.......................................................................................................................

BP3. Cogneon Wiki, Germania...............................................................................................................

BP4. IchMOOC, Germania......................................................................................................................

BP5. WerdeDigital, Austria.....................................................................................................................

BP6. CoScience, Germania.....................................................................................................................

BP7. The wicked Mu, Germania.............................................................................................................

BP8. Il progetto digitale, Spagna............................................................................................................

BP9. Creazione di un corso di formazione, Spagna................................................................................

BP10. Politica istituzionale di Open Access, Spagna...............................................................................

BP11. UniCampus, Romania...................................................................................................................

BP12. Bienvenue à Derby, Regno Unito/Francia....................................................................................

BP13. OER Schools Project, Regno Unito...............................................................................................

7. Bibliografia (in lingua inglese)...................................................................................................

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IntroduzioneQuesto documento è prodotto dal progetto OERup!, finanziato dall’Unione Europea nel quadro del programma Erasmus+ e finalizzato a promuovere e favorire l’implementazione di risorse educative aperte (OER – Open Educational Resources) e di pratiche educative aperte (OEP Open Educational Practices) nell’educazione agli adulti in Europa, per accrescerne la partecipazione all’educazione aperta.

Nel periodo 2014-2016, OERup! ha lavorato in Europa con istituti di educazione agli adulti, operatori e professionisti dell’educazione e decisori politici con i seguenti obiettivi:

Identificare lo stato dell’arte nell’uso delle risorse educative aperte in Europa; Sensibilizzare sul valore delle risorse educative e delle pratiche aperte; Migliorare i quadri di riferimento per la qualità delle risorse educative aperte e le

pratiche aperte; Migliorare la competenza digitale degli educatori allo scopo di assicurare un

approccio inclusivo alle risorse educative aperte; Supportare le organizzazioni educative e gli operatori nello sviluppo e

l’implementazione di pratiche educative aperte.

Le Linee Guida di OERup! intendono fornire supporto ed idee pratiche su come iniziare o continuare ad implementare una educazione aperta e sono dedicate sia alle organizzazioni che operano nell’educazione agli adulti (come ad esempio centri di formazione), sia a singoli formatori e consulenti che desiderano adottare un approccio aperto nel proprio lavoro.

Questo documento è strutturato come segue:

Sezione 1: contiene una breve riflessione di contesto sull’importanza delle risorse educative aperte nell’educazione agli adulti;

Sezione 2: propone alcune linee guida su come le organizzazioni possano affrontare il processo di cambiamento verso l’educazione aperta;

Sezione 3: offre una serie di linee guida per i leader e i manager nelle organizzazioni di educazione agli adulti;

Sezione 4: offre una serie di linee guida per i formatori indipendenti che lavorano nell’educazione agli adulti e vogliono inserire approcci aperti nel loro lavoro quotidiano;

Sezione 5: descrive e propone uno strumento sviluppato da OERup! adattando il Business Model Canvas, che può essere usato per pianificare un progetto di risorsa educativa aperta in una organizzazione di educazione agli adulti;

Sezione 6: descrive una lista di buone pratiche di educazione aperta nell’educazione agli adulti, che può servire da ispirazione a manager e formatori che vogliono integrare l’apertura a livello di istituto e a livello individuale.

Le Sezioni 3 e 4 sono strutturate secondo due tabelle: la prima tabella è utile come strumento di auto-posizionamento per i lettori, per aiutarli a comprendere la loro posizione rispetto ai gradi di apertura; quindi, in relazione al livello di apertura in cui ci si è posizionati (Openness readiness),

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una seconda tabella propone una serie di consigli su come iniziare/migliorare/consolidare la produzione e l’uso di risorse educative aperte, su come adottare metodi di apprendimento aperti e collaborativi, e su come integrare gli approcci aperti nella strategia dell’istituto educativo di riferimento.

Le Linee Guida sono il risultato del lavoro collaborativo del partenariato di progetto e sono basate su quanto appreso durante l’implementazione di OERup!, soprattutto dalla fase di testing del pacchetto formativo, dai feedback raccolti e discussi durante i webinar e dalle discussioni con gli stakeholder che hanno partecipato ad eventi locali ed internazionali organizzati nel quadro dell’azione progettuale. Inoltre, le Linee Guida sono formulate tenendo conto di precedenti studi nei settori dell’educazione aperta e dell’educazione agli adulti, indicati in bibliografia. Gli autori sono particolarmente grati a Kevin Campbell-Right di Stirring Learning per il suo contributo alla stesura del paragrafo 2.

1. Educazione aperta e risorse educative aperte nell’educazione agli adulti

La ricerca condotta all’interno del progetto OERup! nel quadro nella fase “Analisi dei bisogni” (disponibile all’indirizzo http://www.oerup.eu/reading-material) ha concluso che l’adozione di risorse educative aperte e di approcci di educazione aperta nell’educazione agli adulti si limita a casi generici, riconducibili principalmente a formatori singoli, mentre è rara l’implementazione di pratiche educative aperte o la diffusione di risorse educative aperte a livello di istituto. In questo momento, l’educazione agli adulti è evidentemente in ritardo rispetto all’istruzione scolastica e all’istruzione superiore per quanto riguarda gli approcci aperti.

Al contrario, come accertato in una serie di studi sull’istruzione terziaria1, i vantaggi dell’implementazione di risorse e pratiche educative aperte sarebbero perfettamente corrispondenti anche ai bisogni dell’educazione agli adulti. Questi vantaggi sono:

La radicale diminuzione dei costi della formazione; Un miglioramento qualitativo dei contenuti educativi; Un aumento nell’accesso degli studenti; Una più ampia disponibilità di risorse; Un aumento dell’impegno; Un minore ritardo nell’inizio dei corsi; L’eliminazione della necessità di aggiornare i libri di testo; Una rete di apprendimento e scambio più ampia, oltre l’istruzione/formazione formale.

L’analisi dei bisogni di OERup! ha anche concluso che le ragioni della lenta integrazione delle risorse e delle pratiche educative aperte nell’educazione agli adulti dipende soprattutto da una generalizzata mancanza di conoscenza e consapevolezza rispetto a questi approcci, insieme ad 1 Adattato da McGill, Falconer, Dempster, Littlejohn & Beetham, 2013 and the Hewlett Foundation, 2013

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un certo scetticismo sulla qualità delle OER e alla difficoltà di implementare nuovi modelli di business in grado di interagire con un approccio aperto. Inoltre, l’eterogeneità e la diversità dei soggetti nell’educazione agli adulti richiede un notevole sforzo per formulare linee guida esaustive ed esempi adeguati perché le pratiche educative aperte possano essere implementate in un modo sostenibile ed efficace.

2. Diventare aperti – la sfida del cambiamentoL’implementazione di politiche di educazione aperta implica un significativo cambiamento culturale ed è probabile che nel tempo ponga quesiti difficili. In particolare, ci si può aspettare di discutere sui diritti di proprietà intellettuali dei singoli autori e dell’organizzazione e sulla possibilità di pubblicare parte dei materiali, i cui contenuti potrebbero avere un valore commerciale, con licenze non aperte. Usando queste linee guida si sarà in grado di anticipare discussioni di questo tipo interpretandole come opportunità per mantenere vivo il dialogo sull’apertura della propria comunità.

La sfida di sviluppare una cultura di educazione aperta può dispiegarsi all’interno di istituzioni formali, di istituzioni governative locali o nazionali, oppure all’interno di una coalizione di organizzazioni, perfino all’interno di una comunità di pratica. In tutti i casi, promotori e leader (anche non in una posizione dirigenziale) dovranno sviluppare una strategia per promuovere e coltivare una cultura aperta che potrà essere (non obbligatoriamente) supportata da un cambiamento istituzionale. Non c’è un’unica formula per implementare questo cambiamento, ma si raccomanda di tenere in considerazione i punti seguenti.

2.1 Sviluppare una visione comune – Perché preoccuparsi di questo?Il primo passo ha a che fare con lo stabilirsi di una comprensione comune su cosa significa educazione aperta per una organizzazione e quale è la filosofia soggiacente (ad esempio la dichiarazione UNESCO di Parigi del 2012 sulle risorse educative aperte), considerando il ruolo delle risorse educative aperte, delle pratiche educative aperte e il cambiamento richiesto verso l’apertura nell’istruzione e nella formazione. In particolare, è utile affrontare la “tensione” identificata da Falconer et al (2013): “C’è una tensione tra le due motivazioni chiave nella pubblicazione di risorse educative aperte: altruismo e “mercatizzazione”, dove altruismo è il desiderio di accedere in modo aperto alla conoscenza mondiale e migliorare la pedagogia attraverso la collaborazione, e “mercatizzazione” è quando gli istituti e i singoli vogliono costruire un marchio e misurare il successo in termini di denaro ed efficienza”. Sarà abbastanza normale identificare una mistura di ragioni pragmatiche ed idealistiche quando si sviluppano pratiche educative aperte. Una comune comprensione di quella che è la propria visione rispetto a “perché preoccuparsi di questo” aiuterà a motivare la partecipazione nel far parte di una educazione aperta e aiuterà anche ad informare su specifiche decisioni su presentazione, licenze e formazione.

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2.2 Scrivere un documento strategico – Chiarire il proprio approccioUna dichiarazione strategica di educazione aperta può essere un documento a sé stante o può essere utilizzato per supportare altre dichiarazioni strategiche istituzionali; in entrambi i casi, la dichiarazione chiarirà la propria posizione con gli stakeholder (personale, studenti, partner, sponsor ecc.). Si potrà scoprire che mentre si illustra e si sostiene la propria visione e adesione all’educazione aperta, si sarà in grado di rassicurare soprattutto gli sponsor o gli enti finanziatori sul fatto che i materiali che finanziano saranno messi a disposizione in modo aperto e ad un ampio pubblico. Sarà utile in questo caso riferirsi alle 5 R delle risorse educative aperte, che affermano che con una risorsa educativa aperta si sarà in grado di Riutilizzare, Ritenere (conservare), Rivedere (correggere/aggiornare), Remixare (mescolare, ri-abbinare) e Ridistribuire. Anche se non tutti gli stakeholder saranno inizialmente dell’idea di aderire con tutte le R, è importante che il documento strategico citi la visione d’insieme delle risorse educative aperte.

2.3 Formazione – Imparare come entrare nel mondo apertoPer sviluppare una cultura di apertura, è importante che siano fatti alcuni passaggi per condividere la conoscenza specifica e le competenze sulle pratiche educative aperte. Questo può avvenire tramite formazione strutturata o anche attraverso attività di mentoring e di supporto tra pari. Ovviamente ci sono molte risorse educative aperte proprio sulle risorse educative aperte: una selezione di materiali di apprendimento sono inclusi nella sezione “Risorse utili” di questa guida.

2.4 Chiarezza sui diritti e le licenze dei lavori che si produconoNel 2013 lo studio sull’uso delle OER nell’educazione agli adulti in Europa ha concluso che “C’è una notevole confusione, perfino tra gli operatori delle OER e anche di più tra i cittadini, tra “gratuito” ed “aperto””. Lasciare che persista questa confusione può portare verso pratiche povere, con un uso inadeguato di risorse non licenziate, oppure opportunità perse, perché operatori non amanti del rischio evitano materiali ottimi perché la licenza d’uso non è chiara. Benché non ci sia un solo modo per assegnare diritti di proprietà intellettuale e licenze sui lavori creati da insegnanti e studenti, è molto importante occuparsi dell’argomento in un modo adeguato al modo di lavorare della vostra organizzazione. Il diritto di proprietà intellettuale più comune è il copyright e un datore di lavoro può essere nella posizione di rivendicare i lavori creati dal docenti. Tuttavia, ci può essere un’area di contenzioso soprattutto quando il docente con un contratto diverso dal full time crea il materiale per usarlo in diversi istituti. Il lavoro prodotto dagli stessi studenti può avere il loro copyright. Certo, se si stanno riusando contenuti esistenti coperti da una licenza Share-Alike (Condivi allo stesso modo), si dovranno rispettare le condizioni di licenza. La maggior parte delle risorse educative aperte è coperta da licenze Creative Commons e, per assicurare che altri adattino e riusino il lavoro, bisogna evitare di assegnare una licenza che proibisca i derivativi. Si potrebbe considerare l’uso di una Attribuzione-Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale (Attribution Share-Alike 4.0 International) – CC BY-SA.

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2.5 Dare l’esempio – dimostrare una buona praticaSe state pensando di incoraggiare personale e studenti di un istituto a riconoscere ed usare risorse aperte, una chiara licenza delle vostre risorse organizzative può giocare un ruolo importante nel dimostrare una buona pratica aperta. È cruciale praticare quello che si predica!

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3. Domande di autovalutazione per posizionare la vostra organizzazione o voi stessi o voi stessi come insegnanti e formatori nel quadro delle OER e dell’educazione apertaQuesta tabella serve come “strumento di auto-posizionamento”, per consentire di comprendere dove l’organizzazione, o voi stessi come insegnanti e formatori, è/siete posizionata/i in relazione a quattro diversi gradi di “preparazione per l’educazione aperta”, indicati nelle colonne:

Domanda per l‘organizzazione

Organizzazioni con nessuna esperienza nelle OER/OEP

Organizzazioni che stanno facendo i primi passi nelle OER/OEP

Organizzazioni con qualche esperienza nelle OER/OEP

Organizzazioni con definite esperienza nelle OER/OEP

D1. Quanto ne sai/sapete di risorse educative aperte ed educazione aperta?

Non ne so/sappiamo niente. C’è qualcuno del personale che conosce questi argomenti all’interno dell’organizzazione.

Molti membri del personale sanno di OER ed educazione aperta.

Ci assicuriamo che la maggioranza dello staff sia aggiornato sulle OER e sull’educazione aperta.

D2. In che misura usate e riusate OER nella vostra organizzazione?

Nessuno usa OER. Qualcuno sta sperimentando l’uso e il riuso di OER.

Usare e riusare OER è comune nell’istituto/nel mio lavoro quotidiano

Raccomandiamo e supportiamo lo staff perché usi e riusi OER, inclusa la garanzia di qualità.

D3. La vostra organizzazione ha una visione (una strategia) sulle OER e l’educazione aperta?

Ci sono concreti meccanismi di supporto in atto.

D4. Sei/siete coinvolto/i in qualche partenariato o network

No, non c’è visione/strategia su questo argomento.

Sì, stanno emergendo diverse visioni tra il management, lo staff e gli studenti

Il management, lo staff e gli studenti hanno iniziato a dialogare su una visione

Sì, l’apertura è parte della dichiarazione di intenti, nella mission

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in relazione alle OER e alla educazione aperta?

dell’organizzazione. condivisa dell’organizzazione. I singoli individui hanno già sviluppato una visione individuale.

dell‘organizzazione/della mia dichiarazione di intenti, nel mio scopo. La dichiarazione su questo punto è comunicata apertamente all’esterno.

D5. L’organizzazione ha esperienza nell’uso di metodi aperti di insegnamento e di strumenti aperti (come blog, wiki, social network…)?

No, non lo sono/non lo siamo. Non sappiamo se qualcuno dello staff è coinvolto su base individuale in iniziative OER/OEP o in partenariati.

D6. Tu o la tua organizzazione faciliti/-ate la condivisione di idee/pratiche e la collaborazione nell’insegnamento ed apprendimento?

Qualcuno dello staff è coinvolto in partenariati OER/OEP, per sua iniziativa individuale.

D7. La vostra organizzazione usa metodi di valutazione aperta (es. badge aperti, valutazione tra pari, ecc.)?

L’organizzazione sta iniziando a creare partenariati e a fare parte di network su questi argomenti.

L’organizzazione ha dato inizio, coordinato e partecipato a partenariati e network su questi argomenti.

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4. Consigli per implementare OER ed Educazione Aperta nella vostra organizzazioneLa tabella qui sotto contiene consigli (raccomandazioni) e linee guida per creare un ambiente favorevole alle OER nel vostro contesto o per aumentare la vostra capacità di usare un approccio aperto nelle vostre attività di formazione. Suggeriamo di focalizzarvi sulla categoria che corrisponde alla vostra organizzazione rispetto al “punteggio” risultante nella tabella precedente. Ogni raccomandazione è collegata ad una risorsa che può aiutarvi ad aumentare la vostra capacità di essere aperti o ad una buona pratica che illustra come altri istituti stiano integrando OER e OEP nel loro lavoro quotidiano.

Organizzazioni che non hanno esperienza sulle OER/OEP che aspirano al fare il primo passo

Organizzazioni che hanno già fatto il primo passo nelle OER/OEP che aspirano ad acquisire esperienza

Organizzazioni con una qualche esperienza nelle OER/OEP che aspirano ad implementare una strategia di OER sostenibile

LICENZE APERTE

Linee guida per adottare licenze aperte per i vostri materiali di apprendimento

(D1)

Familiarizzate con i termini in uso nell’ambito dell’educazione aperta. Link

Comprendete le basi del copyright in ambito educativo e formativo. Link

Familiarizzate con le licenze Creative Commons: Link

Delegate un responsabile per le licenze aperte all’interno della organizzazione.

Sviluppate una strategia di licenze aperte nel vostro istituto: Link

Organizzate sessioni formative regolari per il vostro personale e per voi stessi, così da rimanere aggiornati sugli sviluppi del mondo delle OER.

OER

Linee guida per incrementare l’uso delle OER (D2)

Scoprite dove trovare OER nel web. Link. Imparate come creare, cercare e valutare OER: Link

Motivate individualmente il vostro staff a sviluppare e (ri-) usare OER.

Sviluppate una strategia per le OER nel vostro istituto, considerando anche i metadati (Esemp io ) e con la garanzia di qualità (Esempio 1, BP3)

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OPEN EDUCATIONAL PRACTICES

Linee guida per introdurre approcci di educazione aperta nelle vostre attività

(D3 D4 D5)

Comprendete cosa significa pratica educativa aperta. Link

Familiarizzate con i termini e I metodi più rilevanti. Link

Trovate colleghi o persone dei vostri network che già lavorano con metodi e strumenti di apprendimento ed insegnamento aperto, e approfittate della loro esperienza.

Fissate meccanismi all’interno dell’organizzazione pr supportare insegnanti e formatori nell’uso di OER e nello sviluppo di OER (BP2, BP9, BP10)

Incoraggiate l’uso di strumenti digitali per la condivisione e lo scambio di OEP (BP6)

Occupatevi di diffondere all’interno dell’istituto le iniziative individuali per la produzione di OER.

Supportate lo staff interessato all’argomento e fate in modo che abbiano tempo per esserne coinvolti.

Offrite incentive per stimolare la trasformazione di scenari educativi e risorse OEP.

Offrite incentive per stimolare lo scambio di idee sulle architetture e gli strumenti di apprendimento innovative.

Assicuratevi che voi / la maggioranza del vostro staff avete/ha la conoscenza, le competenze e la sicurezza per creare in modo adeguato architetture di apprendimento aperto. (BP4)

OPEN EDUCATIONAL STRATEGIES

Linee guida per integrare l’apertura nella vostra strategia

(D6)

Familiarizzate con i termini e i metodi più importanti Link

Capite come potranno sembrare la vostra strategia di business e la vostra strategia istituzionale quando integrerete OER e OEP Link

Leggete alcuni esempi di strategie di business e di politiche OER Link

Comprendete il dibattito sugli approcci aperti nell’educazione e nella formazione Link

Riflettete sulla vostra strategia di business e la vostra strategia istituzionale, usando l’OER canvas Link

Seguite le attività e le discussioni nei diversi network ed iniziative come ospite, ed identificate argomenti interessanti e protagonisti importanti al

Formulate una dichiarazione di intenti che include l’educazione aperta.

Producete una politica (strategia)/delle linee guida per la valutazione aperta e per le architetture di apprendimento aperto (BP9)

Integrate le OEP e le OER nel business model delle organizzazioni, assicurandovi che l’uso e il riuso di risorse educative e ambienti di

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vostro scopo ( Link all’analisi dei bisogni) .

Definite per voi stessi / discutete con il vostro staff il potenziale e le opportunità dell’apertura e della condivisione del vostro lavoro quotidiano (BP12); (link strumento e descrizione “cultura aperta”); (BP4 , BP5)

apprendimento aperti siano parti dei servizi e delle offerte generali. (Esempio)

Definite quali sono i vostri partner importanti e costruite network e relazioni utili, usando il canvas del progetto OER Link

Inutile dirlo, anche se la vostra organizzazione ha un comprovato curriculum nell’uso di successo di OER, c’è sempre modo di migliorare. Per le OER in particolare è importante essere sempre aggiornati sugli ultimi sviluppi, perché è un movimento giovane e veloce. Vi raccomandiamo di dare una seconda occhiata ai suggerimenti e agli esempio delle tabelle precedenti e di iscrivervi alla comunità OERup! per stare in contatto con i colleghi

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5. 3. Come sviluppare il vostro progetto OERSe intendete iniziare ed implementare un qualsiasi progetto, il vostro primo passo dovrebbe essere di descrivere, strutturare, porsi domande, mettersi alla prova e focalizzare la vostra idea di progetto. Quando riguarda le OER, questa idea può essere qualsiasi cosa, la creazione di una strategia organizzativa per le OER, lo sviluppo di un nuovo business plan che includa le OER, la creazione di contenuti di OER, o lo sviluppo di una metodologia di insegnamento aperto.

Compilate il canvas da soli, stampatelo, appendetelo al muro e discutine insieme ad amici e colleghi, o condividetelo in rete con una comunità online rilevante. In ogni caso, cercate di condividere il vostro canvas con un “occhio esterno”, e vedete se siete in grado di spiegare bene la vostra idea o se c’è qualcosa che ancora non avete considerato.

Troverete la giusta domanda per ogni riquadro nel document OER Project Canvas step by step e qualche interessante suggerimento su come usare il Canvas in OER Project Canvas rules.

Dove trovare il canvas:

Scarica il Project Canvas OERhttp://www.oerup.eu/fileadmin/_oerup/dokumente/Business_model_canvas_IT.pdf

Usate la versione condivisa del Business Model Canvas (create da “Canvanizer”) e adattatela per un progetto OER: https://canvanizer.com/choose/business-model-canvases

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Create il vostro Business Model Canvas su Google docs: https://canvanizer.com/faq/how-to-create-business-model-canvas-with-ms-word-or-google-docs

Guardate la registrazione del: Business Model Canvas (video copyright di strategyzer)

6. Esempi di buone pratiche

BP1. ALISON, IrelandALISON è una impresa sociale globale che offre istruzione/formazione certificate e formazione sul lavoro via web a tutti gli individui, dovunque, in ogni momento, su qualsiasi argomento. Offre risorse gratuite online per competenze di base e competenze professionali essenziali. ALISON offre corsi multimediali online di alta qualità, coinvolgenti ed interattivi per certificazione ed apprendimento basato su standard (standards-based learning).

Perché è una buona pratica:

È una buona pratica per il suo impatto (qualcosa come 600.000 persone in tutto il mondo hanno ottenuto un certificato gratuito e un diploma di corso con ALISON, con più di 10.000 condivisioni delle loro storie di empowerment e successo) e per la sua attività di outreach (è basata su una comunità globale di studenti adulti e datori di lavoro).

www.alison.com

BP2. WB-WEB, GermaniaDIE - Deutsches Institut für Erwachsenenbildung (German Institute for Adult Education)Bertelsmann Foundation

Wb-web è un portale online pensato per la professionalizzazione di insegnanti, formatori e mentori che lavorano nell’educazione agli adulti. La sezione News informa su tendenze, discussioni, ricerche e studi relativi all’educazione agli adulti. La sezione “Wissensbausteine” (elementi di conoscenza) offre contenuti su argomenti come settore di lavoro, consulenza/mentoring, apprendimento/insegnamento, interazione, metodi, media e diagnosi. Inoltre, è disponibile materiale di insegnamento per la preparazione, implementazione e analisi di eventi educativi.

Perché è una buona pratica:

Tutto il contenuto del portale è coperto da licenza CC-BY-SA 3.0 DE. Il portale offre informazioni generali sulle OER e anche istruzioni pratiche e checklist, per consentire ad altri di produrre OER. Wb-web è stato lanciato da un istituto nazionale pubblico e da una fondazione privata, e riunisce molti importanti attori dell’educazione agli adulti in Germania ( click! ) .

wb-web.de13

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BP3. Cogneon Wiki, GermaniaCogneon GmbH (Cogneon Ltd.)

Cogneon è una azienda di consulenza sul knowledge management. Il wiki di Cogneon è iniziato come intranet dell’azienda, accessibile ai soli lavoratori ed usato come un’enciclopedia su argomenti come knowledge management/lavori della conoscenza per aziende ed istituzioni. Dopo uno stimolante evento (il Cogneon Knowledge Jam) nel 2005, l’azienda ha deciso di aprire il proprio patrimonio di conoscenza aziendale a clienti e partner nel 2006 ed infine, nel 2011, il cogneon wiki è stato accessibile a tutti.

Chiunque è ora libero di leggere, scaricare e riusare articoli e pagine (la licenza è CC-BY). Suggerimenti per nuovi articoli e pagine possono essere spediti a Cogneon Wiki, dove editori scelti prendono la decisione finale sulla pubblicazione.

Perché è una buona pratica:

Per le persone coinvolte, è stato un processo per tappe che ha reso più semplice gestire le implicazioni dell’apertura (è stato un learning by doing).

Il Cogneon Wiki, come Wikipedia, è basato sul software open source Mediawiki.

Ci sono molte caratteristiche tecniche, come ConfirmEdit, Cite, EmpedVideo, Image Video, Semantic Mediawiki, Mobile Frontend etc. per aumentare l’accessibilità e la qualità degli articoli.

Cogneon ha definito criteri di qualità, dove differenziano tra “tutte le pagine” e “pagine che vale la pena leggere”.( click! )

wiki.cogneon.de

BP4. IchMOOC, GermaniaVolkshochschule Bremen + Volkshochschule Hamburg

ichMOOC è un corso sul “sé digitale” (the digital me) di quattro settimane di durata. Tutti i materiali sono coperti da licenza CC-BY.

Molte ‘Volkshochschulen’ (Università Popolari in Germania) offrono una grande varietà di corsi dove è insegnato il social networking. Molti di questi corsi tuttavia si focalizzano su questioni tecniche come ad esempio “dove mi registro?” o “dove guardo le regole sulla privacy”. ichMOOC ora dovrebbe chiudere il cerchio e parlare finalmente di quello che è più importante: l’identità digitale.

Perché è una buona pratica:

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La creazione del ichMooc è frutto di una cooperazione tra due Volkshochschulen che sono entrate in partenariato con la Università delle Scienze Applicate di Lubecca, che lo rende un buon esempio di lavoro collaborative tra università ed educazione agli adulti.

In termini di risorse educative aperte, ichMOOC segue un formato di apprendimento aperto blended, che include video, forum ed incontri in presenza, chiamati MOOCbars. La scelta di creare un MOOC è stata utile in due modi: per i college come utile strumento di marketing e per gli studenti, che hanno potuto usufruire del corso gratuitamente da casa. Siccome il corso è rivolto a persone che non sono ancora a proprio agio con il www, sono stati creati i MOOCbar, in modo che i partecipanti si possano incontrare di persona, fare domane e discutere argomenti che non hanno il coraggio di affrontare online. Questi incontri si sono svolti nella stessa data ed orario per tre volte in diverse località della Germania. ( click! )

bit.ly/IchMooc

BP5. WerdeDigital, AustriaInstitut zur Förderung digitaler Mediennutzung

WerdeDigital.at presenta una serie di webinar sulla digitalizzazione della vita quotidiana. Inoltre, l’iniziativa crea e pubblica in un blog delle Linee Guida come ebook o PDF e anche Dossier. Licenza: CC-BY-SA

Perché è una buona pratica:

WerdeDigital.at coopera con canali TV aperti, che mandano in onda i webinar nel corso della loro programmazione, per raggiungere un pubblico più ampio e richiamare l’attenzione sui webinar aperti. Inoltre, i webinar sono presentati durante eventi in presenza in diverse località.

werdedigital.at

BP6. CoScience, GermaniaTIP - Leibnitz Information Centre for Science and Technology University Library

Il libro ‘CoScience - Gemeinsam forschen und publizieren mit dem Netz' è una risorsa di conoscenza e di educazione che è stata sviluppata subito prima e durante il CeBIT 2014 (una fiera globale del digital business ad Hannover), nel quadro di un Book Sprint su una piattaforma collaborativa chiamata handbuch.io.

Il lavoro scientifico diventa sempre più digitale, multimediale, collaborativo, in rete e anche interdisciplinare e transdisciplinare. Questo libro descrive buone pratiche facili da leggere e offre suggerimenti ai nuovi arrivati nel mondo della scienza.

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Perché è una buona pratica:

Il libro è stato sviluppato con spirito di collaborazione e di condivisione di conoscenza fin dall’inizio, dal momento che molti co-autori si sono riuniti in una sessione BookSprint. Dopo la pubblicazione della prima versione, il libro è stato presentato, discusso e rivisto durante il CeBIT 2014, che è una grande piattaforma per la comunità scientifica, gli esperti industriali e il pubblico generale.

Il libro è pubblicato come “libro vivo” in versione dinamica, che può essere costantemente rivisto, migliorato ed ampliato. Tutti i lettori possono contribuire attraverso commenti direttamente sul testo online. La piattaforma handbuch.io è basata su un software open source.

Inoltre, è disponibile una versione fissa per facilitarne i riferimenti e le citazioni. Un Digital Object Identifier (DOI) è aggiunto all’intero libro, come ai capitoli individuali. Se ci sono cambiamenti sostanziali nella versione dinamica, vengono pubblicate nuove versioni ‘fisse’.

(in lingua tedesca)

Versione 1.0 (html), Mai 2014

Versione 1.0 (PDF)

Versione 2.0 (html), April 2015

Oltre a queste versioni della piattaforma, gli autori del libro hanno creato una serie di sette video online, dove spiegano come esperti i singoli capitoli.

Licenza: CC-BY 4.0 international

handbuch.io/w/Handbuch_CoScience

BP7. The wicked Mu, GermaniaLMU - Ludwig Maximilian University Munich

“The Wicked Mu” è un podcast e anche un normale programma tele-trasmesso, prodotto dagli studenti LMU per studenti. Il podcast offre informazioni approfondite e utili spiegazioni su studi di matematica e fisica. I docenti vengono intervistati su diversi argomenti e danno consigli per gli esercizi. Gli studenti presentano le loro tesi di triennale e specialistica.

Perché è una buona pratica:

“The Wicked Mu” è un buon esempio di creazione di contenuti aperti da studenti per studenti.

Sito web ( click! )

Facebook ( click! )

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Twitter ( click! )

BP8. Il progetto digitale, SpagnaOpen University of Catalonia (UOC)

Il progetto digitale collaborative: basi metodologiche per l’acquisizione di competenze TIC alla Open University of Catalonia (UOC) è una risorsa in formato wiki per avviare gli studenti al project-based learning e a come è applicato nell’argomento Competenze TIC. Organizzato in tappe, offre anche linee guida specifiche per sviluppare il progetto digitale in gruppi.

Uso: Per essere usato dagli studenti sugli argomenti relativi alle competenze TIC: un primo argomento comune al primo di corso di tutti i programmi della UOC.

Trasformazione: gli studenti imparano da una risorsa aperta come usare una risorsa aperta. Inoltre, questa risorsa offre strategie di collaborazione in rete.

Perché è una buona pratica:

Questa risorsa ha un alto impatto perché è usata approssimativamente da 4000 studenti UOC ogni anno. La risorsa è basata su una storia lunga: fu creata originariamente nel 1995 coperta da una licenza di copyright ed è stata poi riformulata nel 2012 e pubblicata con una licenza Creative Commons.

Autori: Maria Pérez-Mateo, Montse Guitert, Teresa Romeu, Marc Romero

http://367298.uoc.wikispaces.net/?javascriptDisabled=false / disponibile in catalano e spagnolo.

BP9. Creazione di un corso di formazione, SpagnaOpen University of Catalonia come membro del progetto OportUnidad

Il corso è disegnato per promuovere una cultura aperta sviluppando e condividendo pratiche educative aperte tra i colleghi. Il corso è incentrato sullo studente: il partecipante è responsabile del suo processo di apprendimento, con un ruolo partecipativo ed attivo. L’obiettivo della metodologia è quello di promuovere l’azione dei partecipanti rispetto a cambiamenti a livello istituzionale.

L’acquisizione delle competenze avviene attraverso cinque attività:

1. Comprendere le OER e le OEP2. Analizzare la propria pratica di insegnamento3. Adozione delle OER4. Apertura e Collaborazione5. Conclusione e proiezione

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Le attività del corso bilanciano il lavoro individuale e collaborativo tra pari. Trasversalmente alle cinque attività, un registro individuale raccoglie e risposte dello studente alle domande guida, seguendo una struttura SWOT (Strengths – punti di forza, Weaknesses – punti di debolezza, Opportunities - opportunità, e Threats - minacce). In relazione alle attività menzionate, i partecipanti possono adattare lo sviluppo delle attività ai loro bisogni, seguendo un percorso personalizzato.

Il corso è interamente online su una piattaforma che include strumenti per lo sviluppo di ogni attività.

Strategie di follow-up: L’approccio al corso enfatizza l’attività dei partecipanti piuttosto che il ruolo del tutor, ad esempio il design è finalizzato ad incoraggiare l’apprendimento individuale dei partecipanti. Il ruolo del tutor comprende orientamento e facilitazione del processo di apprendimento e la motivazione e l’accompagnamento dei partecipanti. Il tutor orienta lo sviluppo delle attività di apprendimento tramite presentazione, monitoraggio e valutazione (validazione dei formulari delle prove). Il tutor ha anche ruolo di catalizzatore e motivatore.

Perché è una buona pratica:

Questo corso concepisce la facoltà universitaria come agente di cambiamento all’interno dell’università. Pertanto, il corso include attività orientate verso l’educazione aperta e supporta azioni rivolte a persone ed organizzazioni in questo senso. Il design del corso e il suo approccio ne incoraggiano la riproduzione, anche come strategia di formazione all’interno delle organizzazioni dei partecipanti.

http://openaccess.uoc.edu/webapps/o2/handle/10609/26161

BP10. Politica istituzionale di Open Access, SpagnaPolitica istituzionale di Open Access alla Universitat Oberta de Catalunya (Open University of Catalonia, UOC)

Per promuovere la disseminazione della scienza open access, in considerazione delle raccomandazioni dell’Associazione delle Università Europee e della dichiarazione di Berlino, firmata dalla Universitat Oberta de Catalunya (Open University of Catalonia, UOC) il 2 Giugno 2006, il governo della UOC ha adottato una politica istituzionale di open access. La strategia, anche conosciuta come “Mandato Istituzionale”, richiede ai ricercatori (di facoltà, ricercatori e borsisti) di pubblicare in open access depositando i loro lavori nel repertorio istituzionale della UOC, O2.

Risultati attesi: Serie di risorse educative aperte: il repertorio aperto della UOC (O2) include articoli scientifici, edizioni preliminari (pre-stampa), paper di conferenze, comunicazioni a congress, report di ricerca, carte di lavoro, materiali di apprendimento, progetti finali di laurea, tesi di laurea, atti della UOC, lezioni inaugurali, ecc.

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Perché è una buona pratica:

I repertori istituzionali sono parte del paradigma di cambiamento che rappresenta il movimento Open Access nella comunicazione scientifica, ovvero consentire accesso libero alla letteratura scientifica, tecnica ed accademica ed aumentare l’impatto e la visibilità del lavoro dei ricercatori e degli istituti scientifici.

Le produzioni scientifiche e didatti della UOC diventano così accessibili in un modo gratuito, aperto, permanente ed organizzato.

http://openaccess.uoc.edu/webapps/o2/bitstream/10609/4966/8/InstitucionalMandateUOC_eng.pdf

BP11. UniCampus, RomaniaeLearning Center dell’Università Politecnica di Timisoara (UPT)

Lanciata nell’aprile del 2014 dall’Università Politecnica di Timisoara, UniCampus è un progetto finanziato dal Ministero dell’Istruzione e sviluppato dalla Associazione delle università tecniche della Romania, che riunisce i principali istituti politecnici del paese. Il progetto offre MOOC ospitati in una piattaforma Moodle basata sulla metodologia cMOOC.

Perché è una buona pratica:

Lo sviluppo della piattaforma MOOC è stato concluso e il primo MOOC è stato pilotato alla fine del 2015, con argomento relativo all’educazione aperta. I materiali video sono basati sulla presentazione degli esperti che hanno partecipato al workshop Opening Up Education, organizzato dall’eLearning Center UPT durante l’Open Education Week 2015 (click!)

unicampus.ro/ (indirizzo temporaneo: dev.cm.upt.ro/unicampus/)

BP12. Bienvenue à Derby, Regno Unito/FranciaDerby Adult Learning Service

Il progetto era finalizzato a collegare due gruppi di studenti adulti e coinvolgerli in progetti paralleli in cui il feedback reciproco veniva usato per migliorare i prodotti finali – un video su Derby e un video su Muriac. Si è stabilita una relazione tra i due gruppi, coinvolti in una competizione su una sezione di video, creata dai partner, che hanno fornito anche feedback. La comunicazione si è svolta tramite la piattaforma Moodle Derylearn, email e video-conferenze (Skype). La lingua del progetto è stata il francese, quindi la licenza adottata è stata la versione francese di CC. L’umorismo è stato un elemento importante dell’apprendimento e una particolare caratteristica delle tre sezioni è stato l’uso della tecnica di doppiaggio da parte di madrelingua francesi su parole nella bocca del gruppo di Derby.

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Perché è una buona pratica:

La creazione è stata nelle mani degli studenti. In questo modo, essi/e hanno sviluppato una gamma di competenze attraverso la creazione del materiale (lingua, negoziazione, presentazione).

stirringlearning.wordpress.com/2016/04/07/bienvenue-a-derby/

BP13. OER Schools Project, Regno Unito

Leicester City Council, e ogni scuola primaria e secondaria della città.

Il progetto OER Schools è una iniziativa gestita da un ente locale, appartenente alle scuole, pensata per supportare il personale della scuola nel comprendere, trovare, usare e creare risorse educative con licenza aperta (OER). Il progetto, iniziato alla fine del 2014, è costituito da diversi filoni di intervento, quali:

Il consenso complessivo per l’adozione di una licenza aperta sui materiali di apprendimento per il personale delle scuole dell’ente locale a 84 scuole dipendenti dall’ente locale: (click ! ) (Leicester è stata la prima città/il primo ente locale in Europa a farlo).

Supporto per tutte le scuole della città – include accademie, scuole di fondazioni e altre scuole non commerciali (come le Trusts schools) – all’introduzione di politiche per la promozione della formazione e sviluppo del personale scolastico in relazione alle risorse educative aperte: ( click! )

La produzione di materiali di guida e di sviluppo sulle OER per il personale scolastico: ( click! )

L’organizzazione della prima Conferenza OER delle scuole in Europa, incentrata sulle OER in relazioni alle politiche, all’accessibilità e al curriculum informatico: ( click! )

La creazione di una rete di scuole locali basati sui “campioni (champions) delle scuole basate su OER”: ( click! )

Perché è una buona pratica:

L’approccio posiziona fermamente la comprensione dei diritti di proprietà intellettuale e delle questioni relative ai diritti d’autore, comprese le licenze aperte e le risorse educative aperte, come un elemento chiave dell’alfabetizzazione e pratica digitale del personale scolastico. L’approccio adottato si basa su una politica scolastica che copre tutta l’area cittadina: risorse notevoli e opportunità di sviluppo per il personale sono state messe in campo per aiutare il personale scolastico a sentirsi sicuro con argomenti che spesso erano loro del tutto nuovi. Particolare attenzione è stata posta nell’integrare la pratica dell’educazione aperta localmente nelle scuole, nello sviluppare competenza nella città e nel creare una rete di auto-aiuto tra gli operatori. Inoltre, tutti i prodotti di questa iniziativa sono stati essi stessi pubblicati con licenze aperte con il massimo della flessibilità, per consentire ad altri di usarle e di ampliarle. I materiali di orientamento/guida e di sviluppo sono stati tradotti in diverse lingue, per il loro uso

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internazionale (in particolare per la African Virtual University), e sono anche state adottate per la formazione continua e l’istruzione terziaria.

www.digilitleic.com/?page_id=700

7. Bibliografia (in lingua inglese) Falconer, I., McGill, L., Littlejohn, A., Boursinou, E. (2013). Mainstreaming Open

Educational Practice - Recommendations for Policy - Overview and Analysis of Practices with Open Educational Resources in Adult Education in Europe European Commission (link).

Le raccomandazioni del report scientifico e strategico sulle pratiche con le OER nell’educazione agli adulti pubblicata dall’IPTS (link)

The 2014 UNESCO Recommendations for Adult Education (link) Il report Eurydice 2015 “Adult Education and Training in Europe: Widening Access to

Learning Opportunities” (link) Il report Eurydice 2015 “Adult Education and Training in Europe: Programmes to

Raise Achievement in Basic Skills” (link) Le line guida 2011 “Guidelines for Open Educational Practices in Organizations” del

progetto OPAL (link) Il report 2015 “Overview and Analysis of Practices with Open Educational Resources

in Adult Education in Europe” published by del Parlamento Europeo (link) Il wikibook “Open Education Practices: A User Guide for Organisations and

Individuals” (link) La Roadmap OLCOS 2012 “Open Educational Practices and Resources” (link)

Questo lavoro del progetto OERup! è coperto da licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 4.0 International License. Per vedere copia della licenza: http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/

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Questo lavoro ha ricevuto supporto finanziario dalla Commissione Europea. Il suo contenuto riflette soltanto l'opinione del Partenariato e la Commissione Europea non è in ogni caso responsabile del possibile utilizzo delle informazioni ivi contenute.

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