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L' INDUSTRIA SIDERURGICAITALIANA 2017

Assemblea Annuale 2018

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RELAZIONE ANNUALE 2017FEDERACCIAI

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Con una produzione di 24,1 milioni di tonnellate, anche nel 2017 l’Italia si conferma come secondo Paese produttore di acciaio in Europa, dietro alla sola Germania, e il primo per volume di riciclo di rottame ferroso, rivestendo quindi un ruolo strategico per l’economia del Paese sostenendo e alimentando l’intera filiera della produzione manifatturiera.

Il risultato complessivo registrato dal settore è ancor più apprezzabile se si considera che il 2017 ha co-nosciuto anche situazioni problematiche, in diverse circostanze, che hanno rischiato di impattare nega-tivamente sull’industria dell’acciaio come ad esempio il tema internazionale della concorrenza sleale, o dumping o situazioni critiche prettamente nazionali, dal caso Ilva a quello di Piombino.

In questo quadro, Federacciai, che fa parte di Confindustria e rappresenta le imprese siderurgiche italiane (123 le aziende associate nel 2017, che realizzano e trasformano oltre il 95% della produzione nazionale) ha quindi espresso un ancor più forte impegno, dando vita a iniziative in campo economico, politico e tecnico-scientifico, per presentare e sostenere, in ogni sede, le ragioni e gli interessi del settore. Ciò in pie-na coerenza con la propria missione, poiché, sin dalla sua costituzione, la Federazione si è posta l’obiettivo di tutelare, supportare e mettere in relazione tra loro le aziende produttrici, trasformatrici e distributrici di acciaio e prodotti siderurgici affini.

Tra le diverse iniziative, merita forse una particolare menzione la positiva chiusura dell’accordo per la co-struzione dell’Interconnector Italia-Francia, la linea elettrica in corrente continua a 320 kilovolt che collega i due Paesi e che amplia l’integrazione dei mercati elettrici italiano e francese, sviluppando la concorrenza e l’economicità nelle condizioni di fornitura, con evidenti benefici per tutte le industrie energivore.

Da ultimo, ma non per importanza, il 2017 è stato l’anno del completo restyling del sito web della Fede-razione. Non una mera rivisitazione “estetica”, ma un intervento profondo di revisione e arricchimento dei contenuti e dell’accessibilità, non solo a favore degli associati, ma con l’obiettivo di alimentare un dialogo ancor più costante e trasparente con tutti gli stakeholder di riferimento del settore.

L'Acciaio è vivo,le sfide assumono un ruolosempre più importante.

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RELAZIONE ANNUALE 2017FEDERACCIAI

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RELAZIONE ANNUALE 2017FEDERACCIAI

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INDICE

ORGANI STATUTARI pag. 7

PARTE I IL MERCATO pag. 13 1 Il contesto di mercato pag. 14 2 La siderurgia nel mondo pag. 16 3 La siderurgia in Italia pag. 19

PARTE II ASSOCIAZIONI DI COMPARTO pag. 33 1 Associazione Acciaio Prodotti Piani e Lunghi pag. 34 2 Associazione Prima Trasformazione e Tubi pag. 43 3 Associazione Acciai Speciali pag. 45 4 Associazione Italiana Elettrosiderurgia - A.I.E. pag. 47

PARTE III LE TEMATICHE GENERALI pag. 49 1 Attività verso l’Unione Europea pag. 50 2 Energia pag. 55 3 Ambiente pag. 58 4 Attività di comunicazione pag. 64 5 Rottame pag. 65

PARTE IV SOCIETÀ ED ENTI COLLEGATI pag. 69 1 Gas Intensive Società Consortile pag. 70 2 Riconversider pag. 71 3 Unsider pag. 72

PARTE V AZIENDE ASSOCIATE pag. 79

PARTE VI APPENDICE STATISTICA pag. 85

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ORGANI STATUTARI

L’ACCIAIO È VIVO6

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I N G U A R D IAPer essere prontiall’offesa, difesa e controffesa

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Organi statutariFEDERACCIAI

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COMITATO DI PRESIDENZA(Composizione al 31.12.2017)

PRESIDENTE Antonio GOZZI

PAST PRESIDENT Giuseppe PASINI

VICE PRESIDENTI elettivi Michele AMENDUNI Alessandro BANZATO Antonio BELTRAME Antonio MARCEGAGLIA Federico PITTINI Cesare RIVA

VICE PRESIDENTI e PRESIDENTI DELLE ASSOCIAZIONI DI COMPARTO Paola ARTIOLI Mario CALDONAZZO Michele DELLA BRIOTTA Antonio GOZZI

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Organi statutariFEDERACCIAI

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CONSIGLIO DIRETTIVO(Composizione al 31.12.2017)

IL COMITATO DI PRESIDENZA E I SIGNORI Andrea BERI Valerio BISIO Giovanni BORINELLI Ruggero BRUNORI Giorgio BUZZI Riccardo CAGNONI Maurizio CALCINONI Uggero DE MIRANDA Mario GUSSAGO Alberto INZAGHI (Consigliere Tesoriere) Giuseppe LUCCHINI Carlo MALASOMMA Roberto MARZORATI Carlo MAZZOLENI Giorgio OLIVA Gianluca RODA Francesco SEMINO Amato STABIUMI Alessandro TRIVILLIN

REVISORI DEI CONTI EFFETTIVI Franco ANGELI Giuseppe POZZOLI Giampaolo TALPONE

REVISORI DEI CONTI SUPPLENTI Romolo RAGGIO Dario SEMENZATO

DIRETTORE GENERALE Flavio BREGANT

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Organi statutariFEDERACCIAI

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CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE ACCIAIO PRODOTTI PIANI E LUNGHI COMUNI

Mario CALDONAZZO Presidente

Giovanni BAJETTI Ruggero BRUNORI Uggero DE MIRANDA Andrea DI BELLO Enrico FORNELLI Massimo MAZZUCOTELLI Giorgio OLIVA Giovanni PASINI Federico PITTINI Cesare RIVA Amato STABIUMI

CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE ACCIAI SPECIALI

Paola ARTIOLI Presidente

Ernesto AMENDUNI Michele AMENDUNI Alessandro BANZATO Pablo BATTISTINI Egidio BINI Roberto FORCELLA Roberto MARZORATI Cesare RIVA Alessandro TRIVILLIN Mario VERGNA

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Organi statutariFEDERACCIAI

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CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE TUBI E PRIMA TRASFORMAZIONE

Michele DELLA BRIOTTA Presidente

Italo BARONI Pablo BATTISTINI Marco BERERA Andrea BERI Giorgio BUZZI Mario CALDONAZZO Paolo CATTANEO Alberto INZAGHI Roberto MARCORA Silvio TAVECCHIA

CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE ITALIANA ELETTROSIDERURGIA

Antonio GOZZI Presidente

Ruggero BRUNORI Maurizio CALCINONI Vincenzo CRAPANZANO Alessandro COLOMBO Antonio FAGGIONATO Elena MAGRI Giuseppe MARZORATI Giovanni PASINI Federico PITTINI Margherita STABIUMI Francesco UBERTO Giorgio ZUCCARO

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IL MERCATOIl contesto di mercatoLa siderurgia nel mondoLa siderurgia in Italia

L’ACCIAIO È VIVO13

P A R A T ADeviazione di un colpo avversario

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

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1 Il contesto di mercato1

Nel 2017 l’economia mondiale è tornata a crescere a ritmi sostenuti, segnando un incremento del 3,7% sull’anno precedente. In sintonia, anche il commercio mondiale ha registrato una forte espansione, con un tasso di crescita passato dal 2,5% del 2016 al 4,7% nel 2017. Per la prima volta dal 2010 la crescita economica è stata generalizzata, ma con due diversi volani: investimenti per le economie avanzate e crescita manifatturiera per le economie in via di sviluppo, in particolare per i Paesi asiatici. Nel dettaglio, il tasso di crescita delle economie avanzate è passato dall’1,7% del 2016 al 2,3% nell’ultimo anno. La crescita economica più vivace è stata registrata dal Giappone, dallo 0,8% all’1,8%, e dagli Stati Uniti, dall’1,5% al 2,3%. Per quanto concerne le economie in via di sviluppo, la crescita economica è stata più modesta, con un tasso di crescita passato dal 4,4% del 2016 al 4,7% dell’ultimo anno. Si segnala l’uscita dalla recessione della Russia, dal -0,2% all’1,8%, e del Brasile, dal -3,5% all’1,1%, e la nuova espansione della Cina, con un tasso di crescita in lieve miglioramento dal 6,7% al 6,8%. In sintonia con le altre economie avanzate anche nell’UE(28) l’economia ha siglato un deciso miglioramento sull’anno precedente, dal 2,0% al 2,7%, sostenuta in particolare dalla nuova espansione di Germania, dall’1,9% al 2,5%, e Francia, dall’1,2% all’1,8%.

Nel 2017 l’economia italiana è riuscita ad agganciare il miglioramento in atto, segnando un incremento dell’1,5% sul 2016, tasso in forte accelerazione rispetto allo 0,9% dell’anno precedente. Ciononostante, l’economia nazionale si è confermata la più debole tra i principali paesi europei.

1 I dati statistici riportati nella presente relazione fanno riferimento alle informazioni disponibili alla data del 31 marzo 2018.

PIL principali Economie mondiali PIL principali Economie europee

Prodotto mondiale Economie Avanzate

-Stati Uniti -Area Euro -Giappone

-Regno Unito Economie emergenti

-Russia -Cina -India

-Brasile -Messico

0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5

Unione Europea

Elaborazione su dati FMI

Variazione %anno precedente

Variazione %anno precedente

Elaborazione su dati ISTAT e FMI

-Area Euro

-Germania

-Austria

-Belgio

-Francia

-Italia

-Spagna

Regno Unito

2016 2017 2016 2017

-6 -4 -2 0 2 4 6 8

Mld di Euro,prezzi costanti

Variazioneanno precedente

prezzi costanti

PIL in Italia PIL in Italia

Elaborazioni su dati ISTATElaborazioni su dati ISTAT

1.500

1.550

1.600

1.650

1.700

- 6%

- 5%

- 4%

- 3%

- 2%

- 1%

0%

1%

2%

3%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

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La crescita nazionale è stata sostenuta sia dal miglioramento della domanda interna che da quella estera, che grazie alla maggior crescita delle esportazioni (+6,0%) rispetto alle importazioni (+5,7%) è tornata a contribuire positivamente al prodotto interno lordo nazionale. In riferimento all’espansione della domanda interna anche nell’ultimo anno i consumi delle famiglie si sono confermati, per il quarto anno consecutivo, in miglioramento, con un tasso di crescita sostanzialmente stabile, 1,3% rispetto all’1,4% rilevato nel 2016. Diversi i fattori che hanno inciso sulla dinamica dei consumi tra i quali si annovera il nuovo miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro, mentre il reddito disponibile è rimasto stabile a causa di una dinamica maggiormente inflazionista. In sintonia con l’anno precedente, gli investimenti fissi lordi si sono confermati il principale volano della crescita economica nazionale, con un incremento del 3,9% sull’anno precedente e una dinamica positiva estesa a tutte le componenti, tra le quali si segnala il nuovo slancio dei mezzi di trasporto, in aumento del 35,5% sull’anno precedente. Nel settore delle costruzioni, gli investimenti fissi lordi hanno confermato l’inversione di tendenza registrata nel 2016, siglando un aumento dell’1,4% sull’anno precedente – tasso in lieve attenuazione rispetto all’1,6% registrato nel 2016. Timidi segnali di ripresa si sono registrati anche in riferimento alla produzione del settore, che ha chiuso l’anno in aumento dello 0,8% sull’anno precedente, segnando la prima variazione positiva dal 2007.

L’espansione economica è stata inoltre sostenuta dall’economia reale, con un aumento della produzione industriale del 3,6% sull’anno precedente, maggior incremento dal 2010. Più sostenuta la crescita dei settori utilizzatori di acciaio, con variazioni dal 4,3% dell’automotive al 6,4% della meccanica. Il settore degli elettrodomestici si conferma l’unico con un indice al di sotto del livello del 2009.

Mld di Euro,prezzi costanti

Variazioneanno precedente

prezzi costanti

Investimenti fissi lordi nelle costruzioni

Elaborazioni su dati ISTAT Elaborazioni su dati ISTAT

Investimenti fissi lordi nelle costruzioni

100

120

140

160

180

200

220

- 12%

- 10%

- 8%

- 6%

- 4%

- 2%

0%

2%

4%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

Variazioneanno precedente

Produzione industriale

Elaborazioni su dati ISTAT

- 25%

- 20%

- 15%

- 10%

- 5%

0%

5%

10%

Produzione industriale settori utilizzatori di acciaio

Elaborazioni su dati ISTAT

Variazioni2017/2016

Meccanica

Motori Elettrici

Automotive

Prodotti in metallo

Elettrodomestici

Altri mezzi di trasporto

4,3%

6,0%

0% 1% 2% 3% 4% 5% 6% 7%

4,8%

6,4%

4,6%

5,7%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

16

I dati per macro-area evidenziano che la crescita produttiva è stata estesa a tutte le aree con l’eccezione della Confederazione degli Stati Indipendenti (C.S.I.), in flessione dell’1,3% a seguito principalmente del calo dell’Ucraina, il maggiore a livello mondiale. In termini assoluti la crescita maggiore è stata registrata dall’Asia, che con oltre 1,2 Mld.t. è aumentata del 3,5% (+39,0 M.t., di cui +14,8 M.t. per altri Paesi asiatici esclusa la Cina). Tra le altre macro-aree, la crescita più vivace è stata realizzata dall’UE(28) (168,4 M.t., +6,4 M.t., +4,0%), che grazie a tale accelerazione ha visto la propria quota ritornare sulla soglia del 10%, seguono il Nord America (115,8 M.t., +5,1 M.t., +4,6%) e gli altri Europa (42,3 M.t., +4,7 M.t., +12,4%).

2 La siderurgia nel mondo

In sintonia con l’andamento economico, nel 2017 la produzione mondiale di acciaio, 1,7 Mld.t., è tornata in fase espansiva, segnando un aumento del 3,8% (+62,4 M.t.) sull’anno precedente, la maggior crescita sia assoluta che relativa dal 2013. Nel 2017 la crescita mondiale è stata estesa ai diversi produttori mondiali, con andamenti diversificati. La Cina con un output di 831,7 M.t., nuovo massimo storico, ha registrato un aumento del 3,0% (+24,1 M.t.) sull’anno precedente; più dinamica la crescita del resto del mondo che, con 857,7 M.t., ha segnato un aumento del 4,7% sull’anno precedente e per la prima volta dal 2011 un aumento in volume (+38,3 M.t.) superiore a quello della Cina.

Produzione acciaio per macro-aree e quota sul totale 2017

M.t. 2013 2014 2015 2016 2017 var.% quota

17/16 2017

Unione Europea (28) 166,4 169,3 166,1 162,0 168,4 4,0% 10,0%Altri Europa 38,6 38,4 35,8 37,7 42,3 12,4% 2,5%C.S.I. 108,4 106,1 101,6 102,1 100,8 -1,3% 6,0%Nord America 119,0 121,1 110,9 110,6 115,8 4,6% 6,9%Sud America 45,8 45,0 43,9 40,2 43,7 8,6% 2,6%Africa 16,0 14,9 13,7 13,1 15,1 14,9% 0,9%Medio Oriente 27,0 30,0 29,4 31,5 34,5 9,5% 2,0%Asia 1.123,6 1.139,2 1.112,9 1.123,9 1.162,9 3,5% 68,8%Oceania 5,6 5,5 5,7 5,8 6,0 2,1% 0,4%Mondo 1.650,4 1.669,5 1.620,0 1.627,0 1.689,4 3,8% 100,0%

Elaborazioni su dati Federacciai e worldsteel

Dettaglio produzione mondiale: Cina e Mondo esclusa Cina

Elaborazioni su dati worldsteel

Produzione mondiale di acciaioM.t. M.t.

Elaborazioni su dati worldsteel

600

800

1000

1200

1400

1600

1800

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

1000

Mondo esclusa Cina Cina

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

17

Produzione acciaio nell'Unione Europea (28) e quota sul totale nel 2017

M.t. 2013 2014 2015 2016 2017 var.% quota

17/16 2017

Germania 42,6 42,9 42,7 42,1 43,4 3,1% 25,8%Italia 24,1 23,7 22,0 23,4 24,1 3,0% 14,3%Francia 15,7 16,1 15,0 14,4 15,5 7,6% 9,2%Spagna 14,3 14,2 14,8 13,6 14,5 6,2% 8,6%Polonia 8,0 8,6 9,2 9,0 10,3 14,8% 6,1%Austria 8,0 7,9 7,7 7,4 8,1 9,4% 4,8%Altri 53,8 55,8 54,7 52,1 52,5 0,8% 31,2%Unione Europea (28) 166,4 169,3 166,1 162,0 168,4 4,0% 100,0%

Elaborazioni su dati Federacciai e worldsteel

Dettaglio produzione Unione Europea (28) nel 2017Produzione acciaio Unione Europea (28)M.t.

Elaborazioni su dati Federacciai e worldsteel

Germania25,8 %

Italia14,3 %

Francia9,2 %

Spagna8,6 %

Altri18,1 %

Paesi Bassi4,0 %

Regno Unito4,4 %

Belgio4,7 %

Austria4,8 %

Polonia6,1 %

Elaborazioni su dati Federacciai e worldsteel

100

150

200

250

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

168,4

In sintonia con l’andamento mondiale, anche nell’UE(28) la crescita è stata estesa a tutti i principali produttori, ad eccezione del Regno Unito (7,5 M.t., -144 mila t., -1,9%), che si conferma in territorio negativo dopo aver segnato nel 2016 il maggior calo in volume a livello mondiale. Nel 2017 i maggiori aumenti in volume sono stati registrati Polonia (10,3 M.t., +1,33 M.t., +14,8%), seguono la Germania (43,4 M.t., +1,32 M.t., +3,1%) e la Francia (15,5 M.t., +1,1 M.t., +7,6%). Si segnala che la Polonia, grazie alla crescita dell’ultimo anno, vede la propria quota sul totale UE(28) passare dal 5,6% del 2016 al 6,1%, mentre il Regno Unito a seguito del nuovo calo si colloca in ottava posizione alle spalle del Belgio.

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

18

La classifica dei primi 20 Paesi produttori di acciaio mostra importanti novità a partire dalla decima posizione, dove si ritrova l’Italia al posto dell’Ucraina, scesa in dodicesima posizione, alle spalle di Taiwan. Successivamente in tredicesima posizione si ritrova l’Iran che sorpassa il Messico e, in fondo alla classifica, in diciassettesima posizione il Vietnam che supera la Polonia. Infine, alla ventesima posizione si ritrova l’Austria, che supera il Belgio uscito dalla classifica dei primi 20 produttori mondiali. Nel 2017 le performance dei principali Paesi produttori di acciaio sono state generalmente positive, in particolare si segnalano la crescita dell’India (101,4 M.t., +5,9 M.t., +6,2%), che per il secondo anno consecutivo consolida la maggior crescita in volume dopo la Cina, e quella della Turchia (37,5 M.t., +4,4 M.t., +13,1%). Gli unici Paesi che chiudono l’anno in flessione sono l’Ucraina (21,3 M.t., -2,9 M.t., -11,9%) e il Giappone (104,7 M.t., -113 mila t., -0,1%).

Produzione acciaio per Paese nel 2017

Elaborazioni su dati Federacciai e worldsteel

0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 M.t.

Produzione acciaio per Paese - Variazione 2017/2016

Elaborazioni su dati Federacciai e worldsteel

M.t.

831,7104,7

101,481,671,371,0

43,437,534,4

24,122,421,321,219,915,514,513,611,510,38,1

CinaGiappone

IndiaStati Uniti

RussiaCorea del Sud

GermaniaTurchiaBrasile

ItaliaTaiwan (R.o.C.)

UcrainaIran

MessicoFranciaSpagnaCanadaVietnamPoloniaAustria

24,1

5,9 - 0,1

3,10,9

2,51,3

4,43,1

0,70,7

- 2,93,3

3,7

1,11,1

1,30,7

0,81,0

-5 0 5 10 15 20 25 30

CinaGiappone

IndiaStati Uniti

RussiaCorea del Sud

GermaniaTurchiaBrasile

ItaliaTaiwan (R.o.C.)

UcrainaIran

MessicoFranciaSpagnaCanadaVietnamPoloniaAustria

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

19

40%

30%

20%

10%

0%

- 10%

- 20%

- 30%

- 40%

Variazioneanno precedente

Produzione acciaio

Elaborazioni su dati FederacciaiElaborazioni su dati Federacciai

35

30

25

20

15

M.t.Produzione acciaio

24,1

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

3,0%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

3 La siderurgia in Italia

Nel 2017 l’attività dei produttori nazionali si è confermata in miglioramento, grazie alla nuova crescita delle esportazioni verso l’UE(28) e al miglioramento della posizione competitiva sul mercato nazionale, mentre le esportazioni verso i Paesi extra-UE sono diminuite. Dal lato della domanda, il consumo apparente di prodotti siderurgici primari, dopo la lieve flessione dell’anno precedente, è tornato in crescita con un andamento allineato alla domanda reale. Il miglioramento dei volumi è stato accompagnato dalla ripresa dei prezzi, sostenuta dall’aumento delle quotazioni delle materie prime. Il congiunto miglioramento dei volumi e dei prezzi ha riportato il fatturato del settore in positivo, dopo la continua depressione registrata a partire dal 2012.

3.1 La produzione

Nel 2017 la produzione di acciaio grezzo, 24,1 M.t., si è confermata in miglioramento con un aumento del 3,0% (+695,1 mila t.) sull’anno precedente, recuperando la caduta del periodo 2014-2016, ma rimanendo ben lontana dal picco del dopo-crisi segnato nel 2011 (28,7 M.t.).

La produzione di laminati a caldo è rimasta stabile sui livelli dell’anno precedente e ferma a 23,2 M.t. (+24,4 mila t., +0,1%). L’analisi per famiglia di prodotto conferma anche nell’ultimo anno il sorpasso della produzione di lunghi a caldo su quella dei piani a caldo. Nel dettaglio, la produzione di laminati lunghi, 11,9 M.t., è aumentata del 2,3% (+267,7 mila t.) sull’anno precedente, tasso in attenuazione rispetto al 4,1% registrato nel 2016. La crescita produttiva sintetizza, da un lato, gli aumenti dei laminati mercantili (3,8 M.t., +403,5 mila t., +11,9%) e della vergella (4,5 M.t., +350,9 mila t., +8,5%) e, dall’altro, le flessioni del tondo per c.a. (2,8 M.t., -345,1 mila t., -10,9%) e delle travi e materiale d’armamento (808,4 mila t., -141,6 mila t., -14,9%). Quest’ultimi due comparti segnano nell’ultimo anno un nuovo minimo storico dal 1999.

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

20

40%

30%

20%

10%

0%

- 10%

- 20%

- 30%

- 40%

18

16

14

12

10

8

Variazioneanno precedente

Produzione laminati piani

Elaborazioni su dati Federacciai

M.t.

Produzione laminati piani

Elaborazioni su dati Federacciai

- 2,1%

2005

2006

2007

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2009

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2012

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11,3

2005

2006

2007

2008

2009

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2012

2013

2014

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2017

20%

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- 10%

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Variazioneanno precedente

Produzione laminati lunghi

Elaborazioni su dati Federacciai

18

16

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10

8

M.t.

Produzione laminati lunghi

Elaborazioni su dati Federacciai

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

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2015

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2017

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

11,9

2,3%

Nel 2017 la produzione di laminati piani a caldo, 11,3 M.t., è tornata in territorio negativo, segnando un calo del 2,1% (-243,3 mila t.) sull’anno precedente. La flessione è stata estesa sia ai coils (9,5 M.t., -193,5 mila t., -2,0%) sia alle lamiere a caldo e larghi piatti (1,8 M.t., -49,8 mila t., -2,7%).

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

21

3.2 Il consumo apparente di prodotti siderurgici primari

Nel 2017 il consumo apparente2 di prodotti siderurgici primari, 28,2 M.t., è tornato in espansione, dopo il rallentamento del 2016, con un aumento del 3,0% (+809,3 mila t.) sull’anno precedente. Si segnala che nell’ultimo anno la produzione di acciaio grezzo e il consumo apparente di prodotti siderurgici primari, nonché l’attività dei settori utilizzatori di acciaio hanno registrato variazioni relative allineate e pari al 3,0%.

Nel 2017 le consegne, 26,6 M.t., sono rimaste stabili sui livelli del 2016 (+135,4 mila t., +0,5%). Tale stabilità è imputabile alla fiacca dinamica delle esportazioni totali, che attestate a 12,6 M.t. sono diminuite dello 0,2% (-23,1 mila t.) sull’anno precedente. L’analisi per gruppi di Paesi evidenzia andamenti fortemente differenziati: le esportazioni verso l’UE(28) si sono confermate in marcata ascesa (+703,2 mila t., +8,0%) e attestate a 9,5 M.t. hanno segnato un nuovo massimo storico nel periodo 1999-2017, diversamente, quelle dirette verso gli extra-UE, 3,1 M.t., sono diminuite del 18,8% (-726,2 mila t.). Nel 2017 il rapporto export-consegne valutato sulle esportazioni totali è passato dal 47,9% del 2016 al 47,6%, quello valutato sui flussi diretti verso l’UE(28) è aumentato dal 33,3% al 35,7%, mentre quello calcolato sui flussi extra-Ue è diminuito dal 14,6% del 2016 al 11,8%.Il dettaglio per Paese evidenzia che i principali aumenti sono stati segnati dalla Germania (3,0 M.t., +282,4 mila t., +10,5%), primo mercato di sbocco delle esportazioni nazionali con una quota prossima al 24%, e dalla Repubblica Ceca (394,0 mila t., +116,3 mila t., +41,9%), mentre i maggiori cali dall’Algeria (679,9 mila t., -854,5 mila t., -55,7%) e dal Messico (128,3 mila t., -59,6 mila t., -31,7%). Nel 2017 le importazioni di prodotti siderurgici primari, 18,5 M.t., sono aumentate dell’1,6% (+295,3 mila t.) sull’anno precedente, sintetizzando, da un lato, la crescita di quelle dall’UE(28) (8,9 M.t., +532,9 mila t., +6,4%) e, dall’altro, la flessione di quelle dagli extra-UE (9,6 M.t., -237,6 mila t., -2,4%). In riferimento a quest’ultime le principali riduzioni sono state segnate dalla Cina, da 2,1 M.t. del 2016 a 997,7 mila t. (-1,1 M.t.), e dalla Russia (1,1 M.t., -580,7 mila t., -34,7%), mentre i principali aumenti dall’India e dalla Turchia, per le quali le esportazioni nel nostro Paese sono più che raddoppiate nell’ultimo anno: India, da 637,2 mila t. del 2016 a 1,4 M.t. (+749,1 mila t.), e Turchia, da 427,1 mila t. nel 2016 a 894,6 (+467,5 mila t.). Il tasso di penetrazione delle importazioni, al netto degli arrivi, sul consumo apparente è aumentato, dal 49,7% del 2016 al 50,5%, analogamente quello sulle importazioni dell’UE(28) è aumentato dal 24,1% al 26,6%, mentre quello sulle importazioni dagli extra-UE è diminuito dal 25,5% al 23,9%.

2 Il consumo apparente misura la quantità di prodotti siderurgici acquistata sul territorio italiano ed è valutato sommando le consegne di prodotti siderurgici dei produttori nazionali (peso finito) e le importazioni, e sottraendo gli arrivi, ovvero le importazioni dirette dei prodotti siderurgici, e le esportazioni. Include i prodotti semilavorati, i laminati lunghi e piani (caldo, freddo e rivestito).

40%

30%

20%

10%

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Variazioneanno precedente

Consumo Apparente

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

45

40

35

30

25

20

15

M.t.

Consumo Apparente

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

28,2

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

3,0%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

22

L’analisi per famiglia di prodotto evidenzia come la crescita dell’ultimo anno sia stata comune a tutte le famiglie di prodotto. Nel dettaglio, il consumo apparente di semilavorati, 3,4 M.t., è aumentato del 9,4% (+288,4 mila t.) sull’anno precedente, quello di laminati, 24,8 M.t., del 2,1% (+520,9 mila t.): lunghi (9,1 M.t., +320,0 mila t., +3,7%) e piani (15,7 M.t., +200,9 mila t., +1,3%).

Consumo Apparente e dettaglio per categorie di prodotti

000 t. Totale semilavorati Totale laminati Totale generale

2016

2017

var %

2016

2017

var %

2016

2017

var %

Consegne 2.122 2.517 18,6% 24.324 24.064 -1,1% 26.446 26.581 0,5%Import 3.778 3.900 3,2% 14.444 14.618 1,2% 18.223 18.518 1,6% - Import UE (28) 454 368 -18,9% 7.884 8.503 7,9% 8.337 8.870 6,4% - Import Paesi extra-UE 3.325 3.532 6,3% 6.561 6.115 -6,8% 9.885 9.648 -2,4%Export 517 713 37,8% 12.150 11.931 -1,8% 12.668 12.645 -0,2% - Export UE (28) 359 410 14,1% 8.435 9.088 7,7% 8.794 9.498 8,0% - Export Paesi extra-UE 158 303 91,8% 3.715 2.844 -23,5% 3.873 3.147 -18,8%Consumo Apparente 3.084 3.373 9,4% 24.285 24.806 2,1% 27.369 28.179 3,0%

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

23

Prodotti lunghi

Nel 2017 il consumo apparente di prodotti lunghi, 9,1 M.t., è tornato in miglioramento segnando un incremento del 3,7% sull’anno precedente e il maggior aumento in volume (+320,0 mila t.) tra le famiglie di prodotto. In sintonia con il mercato nel suo complesso, anche nel comparto dei lunghi sia le consegne che le esportazioni sono rimaste sui livelli dell’anno precedente. Nel dettaglio, le consegne, 11,3 M.t., sono aumentate dello 0,9% (+96,3 mila t.) e le esportazioni, 4,7 M.t., dello 0,2% (+11,3 mila t.). Anche in questo caso la stabilità delle esportazioni sintetizza, da un lato, la marcata crescita di quelle verso l’UE(28) (3,1 M.t., +567,8 mila t., +22,6%) e, dall’altro, il calo di quelle verso gli extra-UE (1,6 M.t., -556,5 mila t., -25,7%). Il rapporto esportazioni-consegne ha registrato il primo rallentamento dal 2010, passando dal 41,8% del 2016 al 41,5%; quello valutato sulle esportazioni verso l’UE(28) è aumentato dal 22,4% del 2016 al 27,2%, mentre quello sulle esportazioni verso gli extra-UE è diminuito dal 19,3% del 2016 al 14,3%. Il dettaglio per Paese mostra che i principali aumenti sono stati segnati dalla Germania (882,1 mila t., +229,1 mila t., +35,1%), che anche per il comparto dei lunghi rappresenta il primo mercato di sbocco con una quota del 18,8% sul totale, e dalla Polonia (136,2 mila t., +70,6 mila t., +107,5%); mentre i principali cali sono stati registrati dall’Algeria (638,7 mila t., -826,3 mila t., -56,4%) e dal Messico (25,3 mila t., -20,6 mila t., -44,9%). In particolare, in riferimento all’Algeria si segnala che la riduzione osservata è stata determinata dall’introduzione di un sistema di quote sulle importazioni di tondo per c.a. e di vergella in acciaio non legato, che nel 2017 ha, di fatto, bloccato l’attività su tale mercato e portato la quota delle esportazioni verso l’Algeria sul totale lunghi dal 31,3% del 2016 al 13,6% nell’ultimo anno. Nel 2017 le importazioni, 2,5 M.t., sono aumentate del 10,5% (+235,0 mila t.) sull’anno precedente, trainate dalla crescita di quelle dall’UE(28) (2,0 M.t., +303,2 mila t., +18,3%), in parte attenuata dal calo di quelle dagli extra-UE (507,3 mila t., -68,2 mila t., -11,9%). Si segnala che le importazioni dall’UE(28), 1,96 M.t., sono tornate sul livello di massimo del 2007 (2,04 M.t.)Il tasso di penetrazione delle importazioni, al netto degli arrivi, sul consumo apparente è aumentato passando dal 25,5% del 2016 al 27,2% dell’ultimo anno, sostenuto dalla crescita di quello valutato sulle importazioni dall’UE(28), dal 18,9% al 21,6%, mentre quello valutato sulle importazioni dagli extra-UE è diminuito, dal 6,6% al 5,6%. In riferimento ai dati per singolo Paese si rileva che le importazioni dal Regno Unito sono più che raddoppiate, da 101,2 mila t. del 2016 a 214,1 mila t., segnando la maggior crescita in volume (+112,9 mila t.) tra i diversi Paesi. Tra i Paesi extra-UE si rileva la marcata ascesa delle importazioni dalla Turchia (84,0 mila t., +32,6 mila t., +63,4%).

20%

10%

0%

- 10%

- 20%

- 30%

- 40%

Variazioneanno precedente

Consumo Apparente prodotti lunghi

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

16

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M.t.

Consumo Apparente prodotti lunghi

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

2005

2006

2007

2008

2009

2010

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2012

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9,1

3,7%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

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2016

2017

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24

Prodotti piani

Nel 2017 il consumo apparente di prodotti piani è aumentato dell’1,3% (+200,9 mila t.) sull’anno precedente e pari a 15,7 M.t. è tornato sul livello di massimo del 2015 (15,9 M.t.) registrato a partire dal 2009. Diversamente da quanto rilevato per il mercato nel suo complesso, le consegne,12,8 M.t., sono diminuite del 2,7% (-356,3 mila t.) sull’anno precedente, mentre le esportazioni totali confermano gli andamenti del mercato generale. In particolare, le esportazioni, 7,2 M.t., sono diminuite del 3,1% (-230,1 mila t.), a seguito del marcato calo di quelle verso gli extra-UE (1,2 M.t., -314,8 mila t., -20,4%), in parte attenuato dalla crescita di quelle verso l’UE(28) (6,0 M.t., +84,7 mila t., +1,4%). Il rapporto esportazioni-consegne è lievemente peggiorato, dal 57,0% del 2016 al 56,7%, analogamente quello valutato sulle esportazioni extra-UE, dall’11,8% del 2016 al 9,7%, mentre quello sulle esportazioni dirette verso l’UE(28) è aumentato dal 45,2% al 47,1%, segnando un nuovo massimo storico dal 1999. I dati per Paese mostrano che i principali aumenti sono stati segnati dal Belgio (179,6 mila t., +59,2 mila t., +49,1%) e dalla Repubblica Ceca (202,5 mila t., +53,1 mila t., +35,6%), mentre le principali riduzioni dalla Turchia (325,2 mila t., -121,5 mila t., -27,2%) e dagli Stati Uniti (111,4 mila t., -57,7 mila t., -34,1%). Le importazioni, 12,1 M.t., sono rimaste sui livelli dell’anno precedente (-61,6 mila t., -0,5%), sintetizzando, da un lato, il calo di quelle degli extra-UE (5,6 M.t., -377,2 mila t., -6,3%), che ciononostante si mantengono su livelli di picco, e, dall’altro, l’aumento di quelle dall’UE(28) (6,5 M.t., +315,7 mila t., +5,1%), che segnano un nuovo massimo storico dal 2009.

Il tasso di penetrazione delle importazioni, al netto degli arrivi, sul consumo apparente è tornato in aumento, passando dal 63,6% del 2016 al 64,9%, livello prossimo al picco del periodo 2009-2017 e pari a 65,3% registrato nel 2015 a seguito del marcato aumento delle importazioni dalla Cina. In riferimento ai dati per singolo Paese le principali riduzioni sono state segnate dalla Cina (917,8 mila t., -820,3 mila t., -47,2%), che si conferma per il secondo anno consecutivo in flessione, seguono Iran (55,7 mila t., -540,0 mila t., -90,7%) e Russia (341,9 mila t., -474,2 mila t., -58,1%). La riduzione delle importazioni da tali Paesi ha visto altri Paesi extra-Ue rafforzare la propria attività sul mercato nazionale, con i maggiori incrementi per India, le cui esportazioni nel nostro Paese sono quasi triplicate nell’ultimo anno, da 459,3 mila t. a 1,3 M.t. (+812,9 mila t.), e Turchia, le cui esportazioni sono duplicate nell’ultimo anno, da 373,5 mila t. a 745,3 mila t. (+371,8 mila t.). Tra i Paesi dell’UE(28) si segnala l’aumento della Polonia, da 76,3 mila t. a 198,4 mila t. (+122,1 mila t.).

Variazioneanno precedente

Consumo Apparente prodotti piani

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

22

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18

16

14

12

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8

M.t.

Consumo Apparente prodotti piani

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

40%

30%

20%

10%

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- 10%

- 20%

- 30%

- 40%

2005

2006

2007

2008

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2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

15,7 1,3%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

25

Consumo Apparente per categorie di prodotti laminati

000 t. Laminati lunghi Laminati piani Totale laminati

2016

2017

var%

2016

2017

var%

2016

2017

var%

Consegne 11.214 11.310 0,9% 13.110 12.754 -2,7% 24.324 24.064 -1,1%Import 2.235 2.470 10,5% 12.209 12.148 -0,5% 14.444 14.618 1,2% - Import UE (28) 1.660 1.963 18,3% 6.224 6.540 5,1% 7.884 8.503 7,9% - Import Paesi extra-UE 576 507 -11,9% 5.985 5.608 -6,3% 6.561 6.115 -6,8%Export 4.683 4.694 0,2% 7.468 7.238 -3,1% 12.150 11.931 -1,8% - Export UE (28) 2.514 3.081 22,6% 5.921 6.006 1,4% 8.435 9.088 7,7% - Export Paesi extra-UE 2.169 1.612 -25,7% 1.546 1.232 -20,4% 3.715 2.844 -23,5%Consumo Apparente 8.766 9.086 3,7% 15.519 15.719 1,3% 24.285 24.806 2,1%

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

26

3.3 I flussi di importazione ed esportazione del mercato siderurgico nazionale

Nel 2017 le importazioni totali di prodotti siderurgici3 hanno ripreso il trend in crescita degli ultimi anni, con un incremento del 2,7% (+529 mila t.) sull’anno precedente e attestate a 20,1 M.t. hanno segnato un nuovo massimo storico dal 2009. Le esportazioni totali di prodotti siderurgici, invece, sono rimaste stabili sull’anno precedente, passando da 17,8 M.t. del 2016 a 17,9 M.t. (+113,0 mila t., +0,6%). A seguito della crescita delle importazioni e della stabilità delle esportazioni, il saldo del settore, che si conferma in disavanzo, è peggiorato passando da 1,7 M.t. del 2016 a 2,2 M.t. nell’ultimo anno.

3 Il totale prodotti siderurgici include: semilavorati, piani, lunghi e i prodotti della 1° e della 2° trasformazione.

Per quanto concerne i flussi relativi al mercato europeo, nel 2017 le importazioni sono tornate in miglioramento, segnando un incremento dell’8,4% (+775,4 mila t.) e attestate a 10,0 M.t. hanno registrato il maggior livello degli ultimi dieci anni. In riferimento al Paese di origine, si segnala che la Germania, con 2,5 M.t. (+201,7 mila t., +8,6%) ed una quota del 12,7% sulle importazioni totali, anche nel 2017 si è confermata il primo paese esportatore sul mercato nazionale. Le esportazioni nazionali anche nell’ultimo anno si sono confermate in ascesa (+786,0 mila t., +6,2%) e attestate a 13,5 M.t. hanno segnato un nuovo massimo storico dal 2004. La quota delle esportazioni verso l’UE(28) si è ulteriormente rafforzata, passando dal 71% del 2016 al 75% nell’ultimo anno. I principali Paesi di destinazione si confermano Germania (4,1 M.t., + 292,2 mila t., +7,8%) e Francia (1,9 M.t., +4,1 mila t., +0,2%), rispettivamente primo e secondo mercato di destinazione nella classifica generale dei primi 10 mercati di destinazione. Il saldo esportazioni-importazioni rispetto ai partner commerciali europei si mantiene positivo e rimane sui livelli dell’anno precedente, da un avanzo di 3,55 M.t. del 2016 a un avanzo di 3,56 M.t. nell’ultimo anno. Si segnala che il saldo verso la Germania è ulteriormente migliorato, da un avanzo di 1,4 M.t. nel 2016 a 1,5 M.t. nel 2017.

40%

30%

20%

10%

0%

- 10%

- 20%

- 30%

- 40%

- 50%

Variazioneanno precedente

Importazioni ed Esportazioni totale prodotti siderurgici

Elaborazioni su dati ISTATEsportazioniImportazioni

30

25

20

15

10

5

M.t.

Importazioni ed Esportazioni totale prodotti siderurgici

Elaborazioni su dati ISTATEsportazioniImportazioni

17,9

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

20,1

2,7%

0,6%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

27

Per quanto concerne i flussi relativi ai Paesi extra-UE, nel 2017 le importazioni sono diminuite del 2,4% (-249 mila t.) e pari a 10,1 M.t., livello prossimo al picco del 2015 (10,5 M.t.), rappresentano più del 50% delle importazioni totali nazionali. Il dettaglio per Paese conferma anche nell’ultimo anno la flessione delle importazioni dalla Cina, (1,1 M.t., -1,1 M.t., -49,3%), che nella classifica dei principali Paesi esportatori nel nostro Paese, scende dalla seconda posizione del 2016 alla quinta posizione. Tra gli altri Paesi esportatori si segnalano i marcati aumenti di India e Turchia, per i quali le esportazioni nel nostro Paese sono più che raddoppiate nell’ultimo anno, in particolare, l’India è passata da 663 mila t. a 1,4 M.t. (+748,5 mila t.), e la Turchia, da 478 mila t. a 978 mila t. (+4997 mila t.). Le esportazioni dirette verso i Paesi extra-UE, 4,4 M.t., si sono confermate in diminuzione (-671 mila t., -13,2%), a seguito, anche nell’ultimo anno, del calo di quelle dirette verso l’Algeria, più che dimezzate nell’ultimo anno, da 1,6 M.t. a 701,1 M.t. (-861,4 mila t.). Si segnala che rispetto alla classifica dei principali Paesi di destinazione, l’Algeria è passata dalla terza posizione del 2016 alla settima nell’ultimo anno. Il saldo esportazioni-importazioni per i Paesi extra-UE si conferma negativo e peggiora, da 5,3 M.t. a 5,7 M.t., segnando il maggior disavanzo dal 2008.

40%

30%

20%

10%

0%

- 10%

- 20%

- 30%

- 40%

- 50%

Variazioneanno precedente

Importazioni ed Esportazioni totale prodotti siderurgici: UE (28)

Elaborazioni su dati ISTAT

M.t.

Importazioni ed Esportazioni totale prodotti siderurgici: UE (28)

Elaborazioni su dati ISTATEsportazioniImportazioni EsportazioniImportazioni

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

0

2

4

6

8

10

12

14

16

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

13,5

10,0

8,4%6,2%

80%

60%

40%

20%

0%

- 20%

- 40%

- 60%

Variazioneanno precedente

Importazioni ed Esportazioni totale prodotti siderurgici: Extra-UE (28)

Elaborazioni su dati ISTAT

14

12

10

8

6

4

2

0

M.t.

Importazioni ed Esportazioni totale prodotti siderurgici: Extra-UE (28)

Elaborazioni su dati ISTATEsportazioniImportazioni EsportazioniImportazioni

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2017

2016

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

10,1

4,4 - 2,4%- 13,2%

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

28

3.4 Indicatori economici della siderurgia primaria

Dopo la forte debolezza osservata a partire dal 2012, nel 2017 i prezzi medi dei prodotti siderurgici primari sono tornati in miglioramento, sostenuti dal rincaro delle materie prime. Nel dettaglio, i prezzi medi base dei prodotti lunghi sono aumentati del 20,8% sull’anno precedente e quelli dei prodotti piani del 24,5%. La crescita dell’ultimo anno ha riportato l’indice di prezzo dei prodotti lunghi tra il livello medio 2014-2015, mentre quello dei piani al di sopra del livello del 2012.

Top 10 Principali Paesi di provenienza delle importazioni

Paese 2016 2017 var. % 17/16

Germania 2.345 2.547 8,6%Ucraina 2.205 2.218 0,6%Francia 1.862 2.028 9,0%India 663 1.411 112,9%Cina 2.240 1.135 -49,3%Russia 1.691 1.110 -34,4%Turchia 478 978 104,6%Spagna 803 855 6,5%Corea del Sud 892 843 -5,5%Austria 878 825 -6,0%

Top 10 Principali Paesi di destinazione delle esportazioni

Paese 2016 2017 var. % 17/16

Germania 3.769 4.061 7,8%Francia 1.910 1.914 0,2%Spagna 1.260 1.233 -2,2%Austria 881 944 7,2%Polonia 734 813 10,8%Svizzera 706 790 12,0%Algeria 1.563 701,1 -55,1%Turchia 615 617 0,4%Repubblica Ceca 453 577 27,5%Stati Uniti 469 566 20,6%

Elaborazioni su dati ISTAT

40%

30%

20%

10%

0%

- 10%

- 20%

- 30%

- 40%

- 50%

- 60%

Variazioneanno precedente

Prezzi medi base

Elaborazioni su dati MEPS

140

130

120

110

100

90

80

70

60

Indice2007=100

Prezzi medi base

Elaborazioni su dati MEPSProdotti pianiProdotti lunghi Prodotti pianiProdotti lunghi

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

29

60%

40%

20%

0%

- 20%

- 40%

- 60%

Variazione anno precedente

Variazione fatturato del settore siderurgico

Elaborazioni su dati ISTAT

60%

40%

20%

0

- 20%

- 40%

- 60%

Variazione anno precedente

Variazione fatturato della siderurgia primaria

Elaborazioni su dati ISTAT

Tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori in acciaio esclusi quelli in acciao colato

Siderurgia primaria

Altri prodotti della prima trasformazione dell’acciaio

Mercarto interno Mercato estero Mercato totale

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

Secondo le rilevazioni ISTAT4, nel 2017 l’indice del fatturato della siderurgia primaria ha interrotto il trend in discesa in atto dal 2012 e segnato un aumento medio del 21,7%, con variazioni allineate tra i due mercati di sbocco: interno (+21,8%) ed estero (+21,4%). In sintonia anche l’indice del fatturato del comparto dei tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori ha chiuso l’anno in positivo (+13,9%), ma a differenza dell’andamento della siderurgia primaria, in questo caso si è registrata una maggiore crescita sul mercato interno (+17,3%) rispetto a quello estero (+10,1%). Infine, l’indice del fatturato degli altri prodotti della prima trasformazione è aumentato del 17,1% sull’anno precedente, sostenuto da una maggiore crescita sul mercato estero (+21,5%) rispetto a quella sul mercato interno (15,5%). Complessivamente il fatturato dell’industria siderurgica nel 2017, stimato in poco meno di 40 miliardi di euro, è aumentato del 19,3% sull’anno precedente, interrompendo il trend in discesa in corso dal 2012, ma rimanendo ben al di sotto del livello di picco del dopo-crisi registrato nel 2012 (47,0 miliardi di euro).

4 Le rilevazioni ISTAT sono basate sulla classificazione ATECO 2007, le voci riportate sono le seguenti: 24.1 siderurgia, 24.2 fabbricazione di tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori in acciaio esclusi quelli in acciaio colato e 24.3 fabbricazione di altri prodotti della prima trasformazione dell'acciaio.

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

30

3.5 Il mercato del lavoro nella siderurgia primaria

A fine 2017 il numero di occupati nella siderurgia primaria è passato da 34.226 del 2016 a 33.668, segnando un calo di 558 unità sull’anno precedente e confermando il trend in discesa in atto dal 2008. Si segnala che nel periodo 2008-2017 il settore ha perso circa 6 mila addetti.

Ore lavorate

Elaborazioni su dati Federacciai

M.M.

Ore di cassaintegrazione

Elaborazioni su dati Federacciai

51,0

45

50

55

60

65

70

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

5,3

0

2

4

6

8

10

12

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

Elaborazioni su dati Federacciai

N.

Occupati a fine anno Occupati a fine anno

Elaborazioni su dati Federacciai

-1,6%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

-5,0%

-4,0%

-3,0%

-2,0%

-1,0%

0,0%

1,0%

30.000

31.000

32.000

33.000

34.000

35.000

36.000

37.000

38.000

39.000

40.000

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

33.668

Variazioneanno precedente

Nel 2017 le ore lavorate, dopo il miglioramento del 2016, hanno ripreso il trend negativo in corso dal 2011, segnando un calo del 2,2% (-1,2 milioni) e ferme a 51,0 milioni hanno registrato il secondo minimo storico dopo quello del 2015 (49,2 milioni) nel periodo 2000-2017. Contestualmente le ore di cassaintegrazione, 5,3 milioni, sono aumentate del 14,6% (+673,3 mila) sull’anno precedente. La crescita è stata trainata dall’aumento delle ore di cassaintegrazione per riduzione temporanea, da 762,9 mila a 2,5 milioni, e da quelle per riduzione permanente, da 0 a 2,2 milioni, mentre quelle ordinarie sono diminuite da 3,3 milioni a 551,0 mila.

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte I: il MercatoFEDERACCIAI

31

18.000

16.000

14.000

12.000

10.000

8.000

6.000

4.000

2.000

0

Ore di assenzaRipartizione delle cause

Ore di assenza nel 2017Ripartizione % delle cause

000

Elaborazionisu dati FederacciaiFerie e festività Sciopero Altre causeMalattia ed infortuni

Malattiaed infortuni21,8 %

Ferie e festività67,1 %

Altre cause9,9 %

Sciopero1,2 %

Elaborazioni su dati Federacciai

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

Nel 2017 le ore di assenza, 11,6 milioni, sono diminuite del 10,5% (-1,4 milioni) sull’anno precedente. La flessione ha interessato tutte le tipologie di cause, in particolare, le ore di sciopero, 134,7 mila, sono diminuite del 26,3% (-47,9 mila), quelle per ferie e festività, 7,8 mila, del 12,9% (-1,2 milioni), quelle per malattia e infortuni, 2,5 milioni, del 5,6% (-149,6 mila).

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ASSOCIAZIONI DI COMPARTOAssociazione Acciaio Prodotti Piani e LunghiAssociazione Prima Trasformazione e TubiAssociazione Acciai SpecialiAssociazione Italiana Elettrosiderurgia - A.I.E.

L’ACCIAIO È VIVO32

A F F O ND OMovimento per raggiungere il bersaglio

in un solo tempo

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33

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

34

1 Associazione Acciaio Prodotti Piani e Lunghi

Nel 2017 il consumo apparente di laminati, 24,8 M.t., è aumentato del 2,1% (+520,9 mila t.) sull’anno precedente, sostenuto, come descritto nel capitolo introduttivo, dalla crescita sia del comparto dei lunghi (9,1 M.t., +320,0 mila t., +3,7%) che di quello dei piani (15,7 M.t., +200,9 mila t., +1,3%).Per quanto concerne gli scambi commerciali, nel 2017 le esportazioni, 11,9 M.t., sono diminuite dell’1,8% (-218,8 mila t.) sull’anno precedente, a seguito del calo di quelle verso i Paesi extra-UE (2,8 M.t., -871,3 mila t., -23,5%), in parte attenuato dalla nuova crescita di quelle verso l’UE(28) (9,1 M.t., +652,5 mila t., +7,7%). Nel 2017 le importazioni, 14,6 M.t., sono aumentate dell’1,2% (+173,4 mila t.), sostenute dalla crescita di quelle dall’UE(28) (8,5 M.t., +618,9 mila t., +7,9%), mentre quelle dai Paesi extra-UE sono diminuite (6,1 M.t., -445,4 mila t., -6,8%). Quest’ultime, nonostante il nuovo calo, continuano a rappresentare oltre il 40% delle importazioni totali di laminati. Per il quarto anno consecutivo il comparto dei laminati nel suo complesso si conferma un importatore netto, con un saldo in peggioramento sull’anno precedente, da un disavanzo di 2,3 M.t. del 2016 a un disavanzo di 2,7 M.t. del 2017. Tale peggioramento sintetizza, da un lato, la crescita del disavanzo del saldo degli scambi commerciali dei Paesi extra-UE, da 2,8 M.t. a 3,3 M.t., e, dall’altro lato, il lieve miglioramento dell’avanzo dell’UE(28), da 551,4 mila t. del 2016 a 585,0 mila t.

Coils a caldo

Nel 2017 la domanda di coils laminati a caldo, inclusa la parte destinata alla rilaminazione, è stata pari a 9,5 M.t., in calo del 3,3% (-322,8 mila t.) sull’anno precedente. Le esportazioni, 785,1 mila t., sono diminuite del 18,0% (-172,4 mila t.) sull’anno precedente, riprendendo il trend in discesa in corso dal 2013 e segnando un nuovo minimo storico dal 1999. Il calo è stato esteso sia alle esportazioni verso l’UE(28) (611,9 mila t., -123,6 mila t., -16,8%) sia a quelle verso i Paesi extra-UE (173,3 mila t., -48,8 mila t., -22,0%). Le importazioni, 6,3 M.t., si sono confermate in calo (-368,9 mila t., -5,6%) per il secondo anno consecutivo, rimanendo ciononostante su livelli di picco (6,7 M.t. nel 2006). La flessione è stata trainata dal calo di quelle dai Paesi extra-UE (2,9 M.t., -652,0 mila t., -18,1%), mentre quelle dall’UE(28) sono aumentate (3,3 M.t., +283,0 mila t., +9,3%). Si segnala che in riferimento alle variazioni in volume l’aumento delle importazioni dall’UE rappresenta il maggior incremento tra i prodotti laminati, mentre la riduzione delle importazioni dai Paesi extra-UE la maggior flessione tra i prodotti laminati. Il saldo degli scambi commerciali, rimasto negativo, è migliorato, passando da 5,7 M.t. del 2016 a 5,5 M.t. del 2017 e, con un aumento di 196,5 mila t. ha registrato la maggior crescita del saldo commerciale dei prodotti laminati presentati nel capitolo. Il dettaglio per gruppo di Paese evidenzia il peggioramento del disavanzo dell’UE(28), 2,3 M.t. a 2,7 M.t., e il miglioramento del disavanzo dei

40.000

35.000

30.000

25.000

20.000

15.000

10.000

000 t.

60%

40%

20%

0%

- 20%

- 40%

- 60%

Totale laminatiConsumo Apparente

Totale laminatiSaldo esportazioni-importazioni

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Elaborazionisu dati Federacciai e ISTATSaldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

4.000

3.000

2.000

1.000

0

- 1.000

- 2.000

- 3.000

- 4.000

- 5.000

- 6.000

- 7.000

000 t.Variazione %

anno su anno

2,1%

24.806

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

-2.686

585,0

-3.271

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

35

Lamiere a caldo e larghi piatti

Nel 2017 il consumo apparente di lamiere a caldo e larghi piatti è diminuito del 17,6% sull’anno precedente, registrando la maggior riduzione in volume (-245,9 mila t.) tra i prodotti laminati e, con il livello di 1,2 M.t., ha segnato un nuovo minimo storico dal 1999. Le esportazioni, 1,7 M.t., si sono confermate in miglioramento (+72,2 mila t., +4,6%) su base annua, grazie anche in questo caso alla crescita di quelle verso l’UE(28) (1,4 M.t., +120,1 mila t., +9,5%), in parte attenuata, per il quarto anno consecutivo, dalla flessione di quelle verso i Paesi extra-UE (270,8 mila t., -47,9 mila t., -15,0%). Le importazioni, 736,3 mila t., sono diminuite del 8,9% (-71,8 mila t.), sintetizzando, da un lato, la diminuzione di quelle dai Paesi extra-UE (383,9 mila t., -85,3 mila t., -18,2%) e, dall’altro, la crescita di quelle dall’UE(28) (352,3 mila t., +13,5 mila t., +4,0%). Il saldo degli scambi con l’estero è rimasto positivo ed è ulteriormente migliorato, da un avanzo di 769,8 mila t. del 2016 a 913,7 mila t. del 2017. Tale incremento riflette il miglioramento sia dell’avanzo dell’UE(28), da 920,3 mila t. a 1,0 M.t., che del disavanzo dei Paesi extra-UE, da 150,5 mila t. a 113,1 mila t.

11.000

10.000

9.000

8.000

7.000

6.000

5.000

Coils a caldoConsumo

Coils a caldoSaldo esportazioni-importazioni

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Saldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

0

- 1.000

- 2.000

- 3.000

- 4.000

- 5.000

- 6.000

- 7.000

60%

40%

20%

0%

- 20%

- 40%

- 60%

000 t. 000 t.Variazione %

anno su anno

-3,3%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

9.493

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

-2.773-2.715

-5.487

Elaborazionisu dati Federacciai e ISTAT

Lamiere a caldo e larghi piattiConsumo Apparente

Lamiere a caldo e larghi piattiSaldo esportazioni-importazioni

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Saldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

1.600

1.200

800

400

0

- 400

000 t.Variazione %

anno su anno

-17,6%

500

1.000

1.500

2.000

2.500

3.000

3.5003.500

-20%

-30%

-40%

-10%

0

10%

20%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

000 t.

1.152

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

-113,1

913,7

1.026,9

Elaborazionisu dati Federacciai e ISTAT

Paesi extra-UE, da 3,4 M.t. a 2,8 M.t., che in aumento di 603,2 mila t. ha segnato il maggior incremento del saldo per prodotto dei Paesi extra-UE.

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

36

4.000

3.500

3.000

2.500

2.000

1.500

40%

20%

0%

- 20%

- 40%

- 60%

Lamiere a freddoConsumo Apparente

Lamiere a freddoSaldo esportazioni-importazioni

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Saldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

800

400

0

- 400

- 800

- 1.200

- 1.600

000 t. 000 t.Variazione %

anno su anno

7,5%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

1.845

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

-561,5

-400,7

160,8

Elaborazionisu dati Federacciai e ISTAT

Lamiere a freddo

Nel 2017 il consumo apparente di lamiere a freddo, 1,8 M.t., è tornato in miglioramento, con un aumento del 7,5% (+129,3 mila t.) sull’anno precedente. Le esportazioni, 1,4 M.t., sono rimaste sostanzialmente stabili (-15,1 mila t., -1,0%) su base annua, sintetizzando, da un lato il lieve calo di quelle verso l’UE(28) (1,1 M.t., -15,2 mila t., -1,3%) e, dall’altro, la sostanziale stabilità di quelle verso i Paesi extra-UE (311,0 mila t., +26 t., 0,0%). Le importazioni, 1,8 M.t., sono aumentate del 10,9% (+179,2 mila t.) sull’anno precedente, trainate dalla crescita di quelle dai Paesi extra-UE (872,5 mila t., +201,6 mila t., +30,0%), in parte attenuata dal calo di quelle dall’UE(28) (957,8 mila t., -22,4 mila t., -2,3%). Si segnala che l’incremento in volume delle importazioni dai Paesi extra-UE, 201,6 mila t., è il maggiore tra tutti i prodotti laminati. Il saldo degli scambi con l’estero si è confermato negativo ed è peggiorato, passando da un disavanzo di 206,4 mila t. del 2016 a 400,7 mila t. del 2017. In particolare, il disavanzo dei Paesi extra-UE è significativamente peggiorato, da 359,9 mila t. a 561,5 mila t., mentre l’avanzo dell’UE(28) è rimasto stabile, da 153,6 mila t. a 160,8 mila t.

Banda stagnata e cromata

Nel 2017 il consumo apparente di banda stagnata e cromata, 839,8 mila t., è diminuito del 2,7% sull’anno precedente (-23,3 mila t.). Le esportazioni, 79,1 mila t., per il terzo anno consecutivo, si sono confermate in miglioramento (+5,2 mila t., +7,0%) su base annua, sostenute dalla crescita sia di quelle verso l’UE(28) (44,1 mila t., +3,5 mila t., +8,6%) che di quelle verso i Paesi extra-UE (35,0 mila t., +1,7 mila t., +5,0%). Le importazioni, 803,0 mila t., sono diminuite del 3,3% (-27,4 mila t.) sull’anno precedente, grazie al calo di quelle dai Paesi extra-UE (274,2 mila t., -69,1 mila t., -20,1%), in parte attenuato dall’aumento di quelle dell’UE(28) (528,8 mila t., +41,7 mila t., +8,6%). Il saldo degli scambi con l’estero si è confermato negativo, ma è migliorato, passando da un disavanzo di 756,6 mila t. del 2016 a 724,0 mila t. del 2017. Tale attenuazione risulta, da un lato, dalla riduzione del disavanzo dei Paesi extra-UE, da 310,0 mila t. a 239,2 mila t., e, dall’altro, dal peggioramento del disavanzo dell’UE(28), da 446,6 mila t. a 484,7 mila t.

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

37

900

850

800

750

700

650

600

15%

10%

5%

0%

- 5%

- 10%

- 15%

Banda stagnata e cromataConsumo Apparente

Banda stagnata e cromataSaldo esportazioni-importazioni

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Saldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

0

- 100

- 200

- 300

- 400

- 500

- 600

- 700

- 800

- 900

000 t. 000 t.Variazione %

anno su anno

-2,7%

839,8

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

-239,2

-484,7

-724,0

Elaborazionisu dati Federacciai e ISTAT

4.000

3.500

3.000

2.500

2.000

Lamiere zincate a caldo e con altri rivestimenti metalliciConsumo Apparente

Lamiere zincate a caldo e con altri rivestimenti metalliciSaldo esportazioni-importazioni

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Saldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

1.500

1.000

500

0

- 500

- 1.000

30%

15%

0%

- 15%

- 30%

000 t. 000 t.Variazione %

anno su anno

10,8%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

3.492

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

1.303

-423,9

879,4

Elaborazionisu dati Federacciai e ISTAT

Lamiere zincate a caldo e con altri rivestimenti metallici

Nel 2017 il consumo apparente di lamiere zincate a caldo e con altri rivestimenti metallici, 3,5 M.t., si è confermato in miglioramento (+340,4 mila t., +10,8%) sull’anno precedente. Le esportazioni, 2,3 M.t., dopo il trend crescente degli ultimi quattro anni, sono diminuite del 7,1% (-176,8 mila t.) sull’anno precedente, a seguito del calo di quelle verso i Paesi extra-UE (291,5 mila t., -216,8 mila t., -42,7%). Diversamente, le esportazioni verso l’UE(28) si sono confermate in crescita (2,0 M.t., +40,0 mila t., +2,0%), segnando nell’ultimo anno un nuovo massimo storico dal 1999. Le importazioni, 1,4 M.t., sono aumentate del 10,3% (+132,9 mila t.) su base annua, a seguito della nuova crescita di quelle dai Paesi extra-UE (715,4 mila t., +171,2 mila t., +31,5%), in parte attenuata dal calo di quelle dall’UE(28) (712,6 mila t., -38,3 mila t., -5,1%). Si segnala che le importazioni dagli extra-UE hanno segnato un nuovo massimo storico dal 1999, il precedente risale al 2007 (711,4 mila t.). Il saldo degli scambi con l’estero, pur rimanendo positivo, è peggiorato ulteriormente, passando da 1,2 M.t. del 2016 a 879,4 mila t. del 2017. Il dettaglio per gruppi di Paesi evidenzia che il saldo dell’UE(28) è rimasto positivo ed è migliorato, da 1,2 M.t. a 1,3 M.t., mentre quello dei Paesi extra-UE, in disavanzo, è peggiorato significativamente, passando da 35,9 mila t. a 423,9 mila t.

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

38

40%

20%

0%

- 20%

- 40%

- 60%

Lamiere elettrozincateConsumo Apparente

Lamiere elettrozincateSaldo esportazioni-importazioni

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Saldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

100

80

60

40

20

0

- 20

- 40

- 6020

95

170

245

320

395

000 t. 000 t.Variazione %

anno su anno

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

79,3

26,2

53,1

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

14,8%

56,2

Elaborazionisu dati Federacciai e ISTAT

Lamiere elettrozincate

Nel 2017 il consumo apparente di lamiere elettrozincate ha interrotto il trend in discesa in corso dal 2009 e pari a 56,2 mila t. è aumentato del 14,8% (+7,3 mila t.) sull’anno precedente. Le esportazioni, 149,3 mila t. – livello tre volte superiore alla domanda nazionale – si sono confermate in forte ascesa (+31,6 mila t., +26,8%), sostenute, anche nell’ultimo anno, sia da quelle verso l’UE(28) (117,3 mila t., +28,4 mila t., +31,9%) che da quelle verso i Paesi extra-UE (32,0 mila t., +3,2 mila t., +10,9%). Le importazioni, 70,0 mila t., sono tornate in aumento (+9,3 mila t., +15,3%) nel confronto annuo, a seguito della crescita di quelle dall’UE(28) (64,1 mila t., +10,2 mila t., +18,9%), mentre quelle dai Paesi extra-UE sono diminuite (5,8 mila t., -911,0 t., -13,5%). Il saldo degli scambi con l’estero si è confermato positivo ed è migliorato, passando da 57,1 mila t. del 2016 a 79,3 mila t. del 2017, con incrementi per entrambi i gruppi di Paesi: UE(28), da 35,0 mila t. a 53,1 mila t., ed extra-UE, da 22,1 mila t. a 26,2 mila t.

Lamiere con rivestimenti organici

Nel 2017 il consumo apparente di lamiere con rivestimenti organici, 571,0 mila t., ha confermato il trend in ascesa in corso dal 2014, dopo il brusco calo registrato a partire dal 2011. Nel dettaglio, nell’ultimo anno il consumo apparente è aumentato del 2,9% (+16,0 mila t.) sull’anno precedente. Le esportazioni, 497,5 mila t., sono diminuite del 5,7% (-30,2 mila t.) sull’anno precedente, con cali sia per quelle verso l’UE(28) (439,1 mila t., -13,4 mila t., -3,0%) sia per quelle verso i Paesi extra-UE (58,4 mila t., -16,9 mila t., -22,4%). Le importazioni, 210,8 mila t., si sono confermate in aumento sull’anno precedente (+3,2 mila t., +1,5%), a seguito della crescita di quelle dai Paesi extra-UE (87,3 mila t., +4,3 mila t., +5,2%), mentre quelle dall’UE(28) sono diminuite (123,4 mila t., -1,2 mila t., -0,9%). Il saldo degli scambi con l’estero, in avanzo, è peggiorato, passando da 320,1 mila t. del 2016 a 286,7 mila t. del 2017. In sintonia, l’avanzo dell’UE(28) è diminuito, da 327,9 mila t. a 315,6 mila t., e il disavanzo dei Paesi extra-UE è peggiorato, da 7,8 mila t. a 28,9 mila t.

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

39

000 t.Variazione %

anno su anno

Lamiere con rivestimenti organiciConsumo Apparente

Lamiere con rivestimenti organiciSaldo esportazioni-importazioni

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Saldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

500

450

400

550

600

650

700

- 10%

- 20%

- 30%

0%

10%

20%

30% 000 t.

-300

-200

-100

0

100

200

300

400

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

-28,9

315,6286,7

2,9%571,0

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

Elaborazionisu dati Federacciai e ISTAT

Tondo per cemento armatoConsumo Apparente

Tondo per cemento armatoSaldo esportazioni-importazioni

1.600

1.200

800

400

0

- 400

2.000

000 t. 000 t.Variazione %

anno su anno

2.000

1.000

3.000

4.000

5.000

6.000

- 20%

- 30%

- 40%

-10%

0%

10%

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Saldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

1.516

688,4827,2

-3,5%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

1.345

Elaborazionisu dati Federacciai e ISTAT

Tondo per cemento armato

Nel 2017 il consumo apparente di tondo per cemento armato ha continuato la discesa verticale in corso dal 2007, con un livello pari a 1,3 M.t., in calo del 3,5% (-48,3 mila t.) sull’anno precedente. Si segnala che il livello del 2017 rappresenta un nuovo minimo assoluto dal 1999. Le esportazioni, 1,5 M.t., hanno segnato una nuova battuta d’arresto (-267,3 mila t., -14,9%), a seguito del calo di quelle verso i Paesi extra-UE (832,2 mila t., -543,8 mila t., -39,5%), sulle quali hanno inciso le restrizioni alle importazioni dell’Algeria. Diversamente, le esportazioni verso l’UE(28) hanno registrato una marcata ascesa (+276,4 mila t., +65,8%), segnando il maggior aumento in volume delle esportazioni verso l’UE(28) dei prodotti presentati nel paragrafo, e pari a 696,6 mila t. sono tornate sui livelli di picco del 2006-2007 (700 mila t.). Le importazioni, 13,2 mila t., si sono confermate in riduzione (-15,0 mila t., -53,1%), grazie al calo di quelle dai Paesi extra-UE (5,0 mila t., -18,0 mila t., -78,3%), mentre quelle dall’UE(28) sono aumentate (8,2 mila t., +3,0 mila t., +58,1%). Il saldo degli scambi con l’estero, in avanzo, è diminuito, da 1,8 M.t. del 2016 a 1,5 M.t. del 2017 – rimanendo ciononostante il maggiore tra i prodotti presentati nel paragrafo. La diminuzione è stata trainata dal rallentamento dell’avanzo dei Paesi extra-UE, da 1,4 M.t. a 827,2 mila t., mentre l’avanzo dell’UE(28) è aumentato, da 415,0 mila t. a 688,4 mila t.

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

40

VergellaConsumo Apparente

VergellaSaldo esportazioni-importazioni

000 t.Variazione %

anno su anno

4.000

3.500

3.000

4.500

5.000

5.500

6.000

- 15%

- 30%

- 45%

0%

15%

30%

45%

0

- 400

- 800

- 1.200

- 1.600

400

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Saldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

5,5%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

3.829

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

1,8133,8

-132,0

Elaborazionisu dati Federacciai e ISTAT

Vergella

Nel 2017 il consumo apparente di vergella, 3,8 M.t., per il terzo anno consecutivo, si è confermato in miglioramento (+198,6 mila t., +5,5%), segnando anche nell’ultimo anno la maggior crescita in termini assoluti tra i prodotti lunghi. Le esportazioni, 1,4 M.t., sono aumentate del 15,1% sull’anno precedente, registrando complessivamente il maggior aumento in volume tra i prodotti laminati (+184,7 mila t.). Tale crescita è stata sostenuta dalle esportazioni verso l’UE(28) (981,9 mila t., +194,8 mila t., +24,7%), mentre quelle verso i Paesi extra-UE sono diminuite (426,7 mila t., -10,1 mila t., -2,3%), principalmente a seguito delle restrizioni alle importazioni dell’Algeria. Le importazioni, 1,4 M.t., hanno registrato una marcata ascesa (+220,2 mila t., +18,6%), la maggior crescita in volume tra i prodotti laminati, a seguito del nuovo incremento di quelle dall’UE(28) (1,1 M.t., +226,2 mila t., +25,5%), che hanno segnato un nuovo massimo storico dal 1999, mentre quelle dai Paesi extra-UE sono diminuite (292,9 mila t., -6,0 mila t., -2,0%). Il saldo degli scambi con l’estero, rimasto positivo, è sensibilmente diminuito, passando da 37,4 mila t. del 2016 a 1,8 mila t. del 2017, a seguito del peggioramento sia dell’avanzo dei Paesi extra-UE, da 137,9 mila t. a 133,8 mila t., che del disavanzo dell’UE(28), da 100,6 mila t. a 132,0 mila t.

Laminati mercantili

Nel 2017 il consumo apparente di laminati mercatili, 3,1 M.t., è tornato in positivo, con un aumento dell’8,4% (+244,4 mila t.) sull’anno precedente. Le esportazioni, 1,3 M.t., per il quarto anno consecutivo, si sono confermate in crescita (+115,0 mila t., +9,5%) su base annua, sostenute principalmente dall’aumento di quelle verso l’UE(28) (1,1 M.t., +93,6 mila t., +9,0%) e, in misura più modesta, dall’incremento di quelle verso i Paesi extra-UE (199,9 mila t., +21,4 mila t., +12,0%). Le importazioni, 722,1 mila t., hanno confermato il trend in crescita degli ultimi tre anni (+32,6 mila t., +4,7%), trainate dall’incremento di quelle dall’UE(28) (523,9 mila t., +70,7 mila t., +15,6%), in parte attenuato dalla flessione di quelle dai Paesi extra-UE (198,3 mila t., -38,0 mila t., -16,1%). Il saldo degli scambi con l’estero, in avanzo, ha registrato un nuovo miglioramento, da 525,3 mila t. del 2016 a 607,6 mila t. del 2017, con incrementi sia per l’avanzo dell’UE(28), da 583,0 mila t. a 606,0 mila t., sia per il saldo dei Paesi extra-UE, passato da un disavanzo di 57,7 mila t. a un avanzo di 1,7 mila t.

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

41

000 t. Variazione %anno su anno

TraviConsumo Apparente

TraviSaldo esportazioni-importazioni

700

600

500

800

900

1.000

1.100

- 30%

- 20%

- 10%

0%

10%

20% 500

400

300

200

100

0

- 100

600 30%

000 t.

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Saldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

132,4112,3

20,1

-6,1%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

607,0

Elaborazionisu dati Federacciai e ISTAT

000 t. Variazione %anno su anno

Laminati mercantiliConsumo Apparente

Laminati mercantiliSaldo esportazioni-importazioni

2.000

1.500

1.000

2.500

3.000

3.500

4.000

- 75%

- 50%

- 25%

0%

25%

50%

800

400

0

- 400

1.200 75%

000 t.

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Saldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

607,6606,0

1,7

8,4%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

3.163

Elaborazionisu dati Federacciai e ISTAT

Travi

Nel 2017 il consumo apparente di travi, 607,0 mila t., ha interrotto il trend positivo dei tre anni precedenti, segnando un calo del 6,1% (-39,4 mila t.) sul 2016. Le esportazioni, 388,6 mila t., sono aumentate dell’1,8% (+6,9 mila t.) sull’anno precedente, sostenute dalla crescita sia di quelle verso l’UE(28) (267,0 mila t., +4,1 mila t., +1,6%) che di quelle verso i Paesi extra-UE (121,6 mila t., +2,8 mila t., +2,4%). Le importazioni, 256,1 mila t., sono diminuite del 3,5% (-9,3 mila t.) su base annua, con flessioni sia per quelle dall’UE(28) (246,8 mila t., -3,3 mila t., -1,3%) sia per quelle dai Paesi extra-UE (9,3 mila t., -6,0 mila t., -39,1%). Il saldo degli scambi con l’estero, in avanzo, è migliorato, da 116,2 mila t. del 2016 a 132,4 mila t. del 2017. I saldi degli scambi, positivi, per entrambi i gruppi di Paesi sono migliorati: UE(28), da 12,8 mila t. a 20,1 mila t., e Paesi extra-UE, da 103,5 mila t. a 112,3 mila t.

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

42

Rotaie e armamento ferroviarioConsumo Apparente

Rotaie e armamento ferroviarioSaldo esportazioni-importazioni

000 t.Variazione %

anno su anno

0

50

100

150

200

- 100%

0%

100%

200%

300%

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT Saldo Paesi Extra UESaldo UE (28)Saldo totale

-100

-50

0

50

100

150

200

250

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

30,1

-24,2

133,2

-54,3-20,3%

Elaborazionisu dati Federacciai e ISTAT

Rotaie e armamento ferroviario

Nel 2017 il consumo apparente di rotaie e armamento ferroviario, 133,2 mila t., è diminuito del 20,3% (-34,0 mila t.) sull’anno precedente, interrompendo la crescita dei due anni precedenti. Le esportazioni hanno confermato il trend negativo in corso dal 2013 e, attestate a 37,9 mila t., sono diminuite del 42,2% (-27,6 mila t.) sull’anno precedente, con flessioni sia per quelle verso l’UE(28) (6,0 mila t., -880,0 t., -12,8%) che per quelle verso i Paesi extra-UE (31,8 mila t., -26,7 mila t., -45,6%). Si segnala che per entrambi i gruppi di Paesi le esportazioni hanno segnato un nuovo minimo storico dal 1999. Le importazioni, 62,0 mila t., sono aumentate del 15,0% (+8,1 mila t.), con incrementi sia per quelle dell’UE(28) (60,3 mila t., +7,1 mila t., +13,4%) sia per quelle dai Paesi extra-UE, più che raddoppiate nell’ultimo anno, da 783,0 t. del 2016 a 1,7 mila t. (+932,0 t.). Il saldo degli scambi con l’estero è passato da un avanzo di 11,5 mila t. del 2016 a un disavanzo di 24,2 mila t. del 2017. Tale peggioramento ha interessato sia il disavanzo dell’UE(28), da 46,3 mila t. 54,3 mila t., che l’avanzo dei Paesi extra-UE, da 57,8 mila t. a 30,1 mila t.

Negli ultimi 10 anni

di POLVERIal CAMINO

- 40%di emissioni specifiche

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

43

2 Associazione Prima Trasformazione e Tubi

Nel 2017 l’attività delle imprese nazionali del comparto della prima trasformazione si è confermata in espansione, in sintonia con l’andamento della siderurgia primaria. In riferimento ai flussi commerciali, in generale, si rileva una maggiore tenuta delle esportazioni, con andamenti in nuova espansione, mentre per le importazioni si riscontrano andamenti differenziati.

Nastro a freddo inferiore a 600 mm

Nel 2017 l’attività dei produttori nazionali di nastri a freddo inferiori a 600 mm in acciaio non legato e altro legato, prodotti secondo la norma EN 10139, ha segnato un miglioramento del 15% sull’anno precedente attestandosi a 316 mila t. Gli scambi con l’estero mostrano il nuovo miglioramento delle esportazioni, che pari a 235,7 mila t. sono aumentate del 9,0% (+19,5 mila t.) sull’anno precedente, sostenute sia dalla crescita di quelle verso l’UE(28) (201,4 mila t., +17,8 mila t., +9,7%) che, da quella più modesta, delle esportazioni verso i Paesi extra-UE (34,4 mila t., +1,7 mila t., +5,3%). Le importazioni, 68,9 mila t., si sono confermate in calo (-6,2 mila t., -8,3%) sull’anno precedente, grazie alla marcata riduzione di quelle dai Paesi extra-UE (9,3 mila t., -6,1 mila t., -39,4%) e, alla stabilità di quelle dall’UE(28) (59,5 mila t., -154 t., -0,3%).

Trafilati in barre

Nel 2017 la produzione di trafilati in barre (escluso inossidabile), 820,0 mila t., si è confermata in miglioramento (+35,0 mila t., +4,5%), con incrementi per tutti i comparti produttivi: acciai di base e qualità (366,3 mila t., +2,8%), acciai al carbonio (165,3 mila t., +4,3%) e acciai automatici (288,3 mila t., +6,7%). Per quanto concerne gli scambi con l’estero, le esportazioni, 455,6 mila t., si sono confermate in miglioramento (+16,3 mila t., +3,7%) sull’anno precedente, grazie, in particolare, alla crescita di quelle verso l’UE(28) (395,7 mila t., +14,8 mila t., +3,9%) e, in misura più modesta, a quella delle esportazioni verso i Paesi extra-UE (59,9 mila t., +1,5 mila t., +2,5%). Le importazioni, 55,8 mila t., si sono confermate in aumento (2,8 mila t., +5,2%) sull’anno precedente, trainate dalla crescita di quelle dall’UE(28) (45,0 mila t., +4,2 mila t., +10,4%), in parte attenuata dal calo di quelle dai Paesi extra-UE (10,8 mila t., -1,5 mila t., -11,8%).

Derivati Vergella

Nel 2017 la produzione totale di fili, 1,3 M.t., è stimata in aumento del 4,5% sull’anno precedente.Le esportazioni di filo dolce e duro, 511,3 mila t., si sono confermate in miglioramento (+66,4 mila t., +14,9%) su base annua, sostenute dalla crescita di quelle di filo dolce (373,2 mila t., +66,2 mila t., +21,6%), mentre quelle di filo duro sono rimaste sui livelli dell’anno precedente (138,1 mila t., +153 t., +0,1%). Le importazioni di filo dolce e duro, 151,1 mila t., sono tornate in ascesa (+19,8 mila t., +15,1%), con incrementi sia per quelle di filo dolce (83,9 mila t., +14,7 mila t., +21,2%) sia per quelle di filo duro (67,2 mila t., +5,2 mila t., +8,3%).

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

44

Fucinati

Nel 2017 la produzione di fucinati, 1,1 M.t., è aumentata del 2,8% sull’anno precedente. Le esportazioni, 520,0 mila t., sono aumentate dell’11,6% (+54,1 mila t.) sull’anno precedente, sostenute sia dalla crescita di quelle dell’UE(28) (292,1 mila t., +26,2 mila t., +9,9%) che da quelle dai Paesi extra-UE (227,8 mila t., +27,9 mila t., +14,0%). Le importazioni, 139,6 mila t., sono diminuite del 10,6% (-16,5 mila t.), con flessioni sia per quelle dell’UE(28) (81,0 mila t., -3,3 mila t., -3,9%) e, in particolare, per quelle dai Paesi extra-UE (58,6 mila t., -13,2 mila t., -18,4%).

Tubi

Nel 2017 la produzione di tubi è stimata in aumento del 3% circa sull’anno precedente, grazie sia alla nuova crescita delle produzioni destinate al settore dell’oil&gas sia alla ripresa del settore della meccanica, nonché al confermato miglioramento dell’automotive. Le esportazioni, 3,3 M.t., sono rimaste sui livelli dell’anno precedente (-25 mila t., -0,8%), sintetizzando, da un lato, la flessione delle esportazioni di tubi saldati (2,7 M.t., -58 mila t., -2,1%) e, dall’altro, l’aumento di quelle di tubi senza saldatura (550 mila t., +33 mila t., +6,4%). Le importazioni, 911,0 mila t., sono aumentate del 30,9% (+215 mila t.) sull’anno precedente, trainate dalla crescita di quelle di tubi saldati, quasi raddoppiate nell’ultimo anno, passando da 234 mila t. del 2016 a 431 mila t. del 2017, e, in misura più modesta, dall’incremento di quelle di tubi senza saldatura (480 mila t., +18 mila t., +3,9%).

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

45

- 45%

- 30%

-15%

0%

15%

45%

30%

1.000

1.200

1.800

1.600

1.400

2.000

2.200

000 t.

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

Acciai inossidabiliConsumo Apparente

Acciai inossidabiliSaldo esportazioni-importazioni

800

400

0

-400

-800

000 t.

Saldo UE (28) Saldo Paesi Extra UESaldo totale

-2,5%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

1.857

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

-81,6

-563,2-481,7

Variazione %anno su anno

Elaborazionisu dati Federacciai e ISTAT

3 Associazione Acciai Speciali

In sintonia con la produzione di acciaio grezzo, nel 2017 la produzione di acciai speciali si è confermata in miglioramento e pari a 7,1 M.t. è aumentata del 13,0% (+819 mila t.) sull’anno precedente. La crescita produttiva ha interessato sia la produzione di acciaio legato, che pari a 5,4 M.t. è aumentata del 9,8% (+481 mila t.) sull’anno precedente, sia quella di acciaio non legato, che attestata a 1,7 M.t. è aumentata del 24,6% (+338 mila t.) sull’anno precedente. In particolare, si segnala che la produzione in acciaio legato al netto degli acciai inossidabili, 3,9 M.t., è aumentata del 12,3% (+432 mila t.).

Acciai inossidabili

Nel 2017 la produzione in acciaio inossidabile (acciaio colato) è stata pari a 1,5 M.t., in aumento del 3,4% (+49 mila t.) sull’anno precedente. Nel 2017 il consumo apparente di laminati inossidabili, 1,9 M.t., è diminuito del 2,5% (-47,9 mila t.), rimanendo ciononostante su livelli medi di picco. Per quanto concerne gli scambi con l’estero, le esportazioni, 877,4 mila t., si sono confermate in miglioramento (+84,3 mila t., +10,6%), con incrementi in volume allineati tra i due gruppi di Paesi: UE(28) (610,5 mila t., +42,3 mila t., +7,4%) ed extra-UE (267,0 mila t., +42,0 mila t., +18,7%). Si segnala che le esportazioni verso l’UE(28) hanno segnato un nuovo massimo storico dal 1999, mentre quelle verso i Paesi extra-UE, la prima variazione positiva dal 2013. Le importazioni hanno confermato il trend di crescita in corso dal 2014 e nell’ultimo anno, attestate a 1,4 M.t., sono aumentate del 6,9% (+92,8 mila t.) sull’anno precedente. Tale crescita è stata trainata dalle importazioni dai Paesi extra-UE, 748,6 mila t., in aumento del 19,2% (+120,3 mila t.); mentre quelle dall’UE(28), 692,0 mila t., sono diminuite del 3,8% (-27,6 mila t.). Si segnala che sia le importazioni totali che quelle dai Paesi extra-UE nell’ultimo anno hanno registrato un nuovo massimo storico dal 1999. Il saldo degli scambi con l’estero, in disavanzo, è ulteriormente peggiorato, da 554,8 mila t. del 2016 a 563,2 mila t. del 2017, sintetizzando, da un lato, il peggioramento del disavanzo dei Paesi extra-UE, da 403,4 mila t. a 481,7 mila t., e, dall’altro, il miglioramento del disavanzo dell’UE(28), da 151,4 mila t. a 81,6 mila t.

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

46

Lingotti per forgiaConsumo Apparente

Lingotti per forgiaSaldo esportazioni - importazioni

- 40%

- 30%

- 20%

- 10%

0%

10%

20%

30%

40%

400

500

600

700

800

900

1.000

1.100

1.200

000 t.

Elaborazioni su dati Federacciai e ISTAT

Variazione %anno su anno

Saldo UE (28) Saldo Paesi Extra UESaldo totale

0

50

100

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

000 t

8,1%

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

960,1

27,0

-75,9-49,0

- 350

- 300

- 250

- 200

- 150

- 100

- 50

Elaborazionisu dati Federacciai e ISTAT

Lingotti per forgia

Nel 2017 la produzione di lingotti per forgia, 1,1 M.t., è aumentata del 10,4% (+99,3 mila t.) sull’anno precedente. Nell’ultimo anno il consumo apparente, 960,1 mila t., è aumentato dell’8,1% (+71,8 mila t.) sull’anno precedente. Le esportazioni, 73,0 mila t., sono aumentate del 19,3% (+11,8 mila t.), sostenute da quelle verso i Paesi extra-UE (28,0 mila t., +11,1 mila t., +66,0%) e, in misura più modesta, da quelle verso l’UE(28) (45,0 mila t., +701 t., +1,6%). Le importazioni, 121,9 mila t., sono diminuite dell’1,0% (-1,3 mila t.), grazie alla marcata flessione di quelle dai Paesi extra-UE, passate da 27,9 mila t. del 2016 a 997 t. nell’ultimo anno (-26,9 mila t.); mentre quelle dall’UE(28), 120,9 mila t., sono aumentate del 26,9% (+25,7 mila t.). Il saldo degli scambi con l’estero, in disavanzo, è lievemente migliorato, da 62,1 mila t. del 2016 a 49,0 mila t. del 2017, sintetizzando, da un lato, il peggioramento del disavanzo dell’UE(28), da 51,0 mila t. a 75,9 mila t., e, dall’altro, il miglioramento del saldo dei Paesi extra-UE, passato da un disavanzo di 11,1 mila t. del 2016 ad un avanzo di 27,0 mila t. nell’ultimo anno.

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte II: Associazioni di CompartoFEDERACCIAI

47

Produzione acciaio da forno elettrico

2017 M.t. % totaleItalia 19,3 80,3%Germania 12,5 28,8%Spagna 9,6 66,5%Francia 4,8 31,2%Polonia 4,6 44,8%Belgio 2,4 31,2%Unione Europea (28) 67,4 40,0%

Elaborazioni su dati Federacciai e worldsteel

Produzione di acciaio in Italia

Elaborazioni su dati Federacciai

0

5

10

15

20

25

30

35

M.t.

Forno elettrico Ciclo integrale

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2013

2014

2015

2016

2017

M.t.Produzione di acciaio da forno elettrico 2017

Elaborazioni su dati Federacciai e worldsteel

% sul totale acciaio grezzoProduzione di acciaio da forno elettrico 2017

Elaborazioni su dati Federacciai e worldsteel

0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0

Italia

Germania

Spagna

Francia

Polonia

Belgio

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90%

Italia

Germania

Spagna

Francia

Polonia

Belgio

4 Associazione Italiana Elettrosiderurgia – A.I.E.

Nel 2017 la produzione di acciaio colato al forno elettrico, 19,3 M.t., è aumentata del 9,2% sull’anno precedente, rappresentando oltre l’80% della produzione di acciaio nazionale.

Per il quarto anno consecutivo, nel 2017 l’Italia si è confermata il primo produttore europeo di acciaio colato da forno elettrico sia in termini assoluti sia relativi.

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RELAZIONE ANNUALE 2017FEDERACCIAI

48

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RELAZIONE ANNUALE 2017FEDERACCIAI

4949

LE TEMATICHE GENERALIAttività verso l’Unione europeaEnergiaAmbienteAttività di comunicazioneRottame

L’ACCIAIO È VIVO

F R E C C I A T ASlancio d’attacco

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte III: le Tematiche GeneraliFEDERACCIAI

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1 Attività verso l’Unione Europea

Nel corso del 2017 l’attività verso le istituzioni europee di Federacciai si è concentrata in un’intensa attività di sensibilizzazione su tematiche ad elevato impatto per la siderurgia italiana, con particolare focus su due ambiti:

• La riforma della normativa europea sullo scambio di quote d’emissione (ETS, che regolerà i meccanismi di assegnazione quote CO2 nel periodo 2021-2030).

• La politica commerciale Ue, tra cui in particolare: la nuova metodologia di calcolo antidumping, la riforma degli strumenti di politica commerciale, l’apertura dell’indagine americana sulle importazioni di acciaio nell’ambito della sezione 232 US sulla sicurezza nazionale degli approvvigionamenti.

1.1 Riforma della direttiva europea sullo Scambio Quote d’Emissione (Emission Trading Scheme)

Due i passaggi di rilievo su cui nel corso del 2017 Federacciai ha concentrato la propria azione: il voto del Parlamento europeo sulla proposta di nuova direttiva ETS (presentata nel 2015), e il negoziato conclusivo tra PE, Commissione e stati membri (c.d. trilogo). Con riferimento al primo, Federacciai ha dato impulso a diversi emendamenti tra cui in particolare la richiesta di un sistema centralizzato di compensazione dei costi CO2 indiretti, alimentabile con parte dei proventi aste ETS. Tale emendamento, promosso dagli europarlamentari italiani e su cui Federacciai è riuscita a costruire un sostegno politico ampio all’interno dei gruppi politici europei, aveva per obiettivo di superare il meccanismo dell’aiuto di stato, nell’ottica di superare l’asimmetria di competitività tra imprese di stati membri che beneficiano di compensazione finanziaria sui rincari ETS in bolletta, e imprese in stati membri che hanno optato di non compensare i propri settori energivori. Un risultato inizialmente significativo era stato ottenuto con l’approvazione, nelle commissioni “industria” e “ambiente” e nella plenaria del PE, dell’emendamento in questione, sostenuto anche dal Governo italiano. Tuttavia (e malgrado la compattezza del PE) l’ipotesi di fondo armonizzato europeo alla fine è venuta meno per l'opposizione di diversi stati membri, in primis quelli con normative che già prevedono il ricorso all’aiuto di stato per la compensazione finanziaria dei costi indiretti ETS (Germania, Olanda, Belgio, Finlandia, Francia, Grecia, Spagna). Altre richieste sollecitate da Federacciai, parzialmente accolte, sono state quella di una migliore ripartizione tra quote assegnate gratuitamente e quote collocate all’asta, su cui il negoziato finale si è chiuso con un +3% a favore del basket quote gratuite, e quella di riconoscimento del 100% delle emissioni legate al carbon content nel benchmark altoforno (c.d. waste gases); su quest’ultimo tema l’accordo raggiunto prevede che, in riferimento al meccanismo di aggiornamento dei benchmark di prodotto, al benchmark dell'altoforno verrà applicato il taglio lineare minimo (-0,2%), ma solo per il periodo 2021-2025.Si rimanda al capitolo Ambiente per una descrizione più dettagliata e approfondimento specifico.

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1.2 Politica commerciale

Nel 2017 il tema della difesa commerciale è stato al centro dell’attività del settore con diverse tematiche, dal ruolo degli strumenti di difesa commerciale e la loro modernizzazione, al MES Cina e all’apertura dell’indagine 232 USA.

Procedimenti di difesa commerciale

Nel 2017 il settore siderurgico si è confermato il principale attore in riferimento ai procedimenti di difesa commerciale, non tanto considerando i nuovi procedimenti aperti, ma rispetto al numero di misure definitive introdotte: su un totale di 8 misure definitive, ben 7 hanno interessato i prodotti siderurgici, di cui 4 rivolti alle importazioni originarie dalla Cina, come riportato nella tabella che segue.

Misure antidumping-antisubsidy introdotte nel 2017

A tali misure si aggiungono, infine, i dazi provvisori introdotti sulle importazioni di prodotti in acciaio resistenti alla corrosione originarie dalla Cina.

Nel corso del 2017, sono stati aperti tre riesami, due alla scadenza e uno ad interim, su misure antidumping precedentemente introdotte. Nel dettaglio, i riesami alla scadenza hanno interessato le importazioni di tubi senza saldatura originarie da Russia e Ucraina e le importazioni di cavi in acciaio dalla Cina; mentre il riesame ad interim le importazioni di fili in acciaio inossidabile originarie dall’India.

Tipologia strumento di difesa Prodotto Paese

Chiusura del Procedimento

Antidumping

Cina e Taiwan

Cina

Cina

Cina 9 giugno 2017

* Il procedimento piani a caldo è stato chiuso per la Serbia. Elaborazione su dati DG Trade

Cina

Brasile, Iran, Russia e Ucraina*

Bielorussia

27 gennaio 2017

28 febbraio 2017

06 aprile 2017

12 maggio 2017

17 giugno 2017

6 ottobre 2017

Determinati accessori per tubi in acciaio inossidabile

Lamiere da treno

Piani a caldo

Barre e tondo per cemento armato

Piani a caldo provenienti

Piani a caldoAntisubsidy

Determinati tipi di tubi senza saldatura

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MES Cina – Nuova metodologia UE di calcolo antidumping

La proposta di riforma della metodologia di calcolo antidumping, presentata nella seconda metà del 2016, si lega allo scadere (11 dicembre 2016) di una disposizione del protocollo di adesione della Cina alla OMC in base alla quale, trascorsi 15 anni dall’entrata della Cina nella Organizzazione mondiale del commercio, non sarebbe più possibile applicare a tale paese norme di calcolo antidumping derogatorie rispetto alla disciplina OMC. Si ricorda che questa non ammette, se non in casi molto circostanziati, l’utilizzo di costi e prezzi di produzione differenti da quelli del paese esportatore. Al conseguente reclamo cinese di riconoscimento automatico dello status di economia di mercato (e al paventato rischio di incorrere in sanzioni WTO) la Commissione ha dato seguito con un’ampia revisione del regolamento europeo antidumping, eliminando innanzitutto la distinzione tra economie di mercato e non (country neutral), e introducendo la fattispecie di “distorsioni significative” dell’economia, che giustificherebbe il ricorso, nelle indagini antidumping, ad una metodologia non standard di calcolo antidumping attraverso la quale sia possibile, nella costruzione del normal value, non tenere conto dei costi dei fattori di produzione del paese esportatore. Trattandosi di una revisione normativa profonda e complessa, con implicazioni sulle procedure investigative della Commissione (e, di riflesso, sull’industria che presenta la richiesta di dazio antidumping), Federacciai ha dato impulso a un’ampia attività di sensibilizzazione, concretizzatasi in numerosi incontri e importanti sinergie con Parlamento europeo, governo italiano e settori della Commissione Ue. Nel corso dell’anno sono state anche attivate diverse iniziative di approfondimento tecnico-normativo rivolte in particolare ai deputati europei e alla Rappresentanza permanente italiana, mirate a una migliore comprensione delle potenziali ricadute derivanti dall’impianto della proposta di riforma. Federacciai ha poi contribuito, in coordinamento con Confindustria, Aegis, Eurofer e diversi settori manifatturieri europei, a scrivere numerosi emendamenti, che il Parlamento europeo ha ampiamente accolto e che hanno fatto da base negoziale nei trilogo con stati membri e Commissione, di sostanziale miglioramento di alcuni aspetti chiave della proposta, in particolare la costruzione del normal value e dell’onere della prova. Il nuovo regolamento antidumping è entrato in vigore il 20 dicembre 2017, ed è già stato testato con l’avvio di riesame (expiry review) del dazio antidumping sulla lamiera a rivestimento organico (organic coated steel) dalla Cina.

Modernizzazione degli strumenti di difesa commerciale - TDI

Si tratta del secondo asse di riforma della politica commerciale europea, avviato nel 2013 e conclusosi quattro anni dopo. Rispetto alla nuova metodologia antidumping (MES-Cina), incentrata sulla revisione delle modalità di calcolo dei parametri di riferimento (dumping/pregiudizio), la riforma dei TDI (trade defence instruments) ha rivisto il funzionamento complessivo dei due Regolamenti di Base del 2009. Anche su questo tema l’attività di lobbying di Federacciai sulle istituzioni Ue è stata particolarmente intensa, e decisiva quanto meno su aspetti come lesser duty rule, target profit e pre-disclosure. A seguito di tale sensibilizzazione sono stati riequilibrati, con risultati nel complesso positivi, gli aspetti più controversi del negoziato tra Parlamento europeo, stati membri e Commissione Ue, in particolare:

• Durata dei tempi d’investigazione, ridotta a sette mesi per le misure provvisorie.• Non applicazione della c.d. lesser duty rule, qualora siano riscontrate distorsioni di prezzo sulle materie

prime che incidano almeno il 17% dei costi totali di produzione. Si ricorda che la lesser duty rule – o regola del dazio minimo - impone all’autorità investigativa europea di commisurare l’entità del dazio al danno subito piuttosto che al margine di dumping, o a quest’ultimo qualora risultasse inferiore al margine di danno.

• Target profit minimo del 6% nel calcolo del margine di injury. Si tratta di una modifica di particolare rilievo finalizzata a innalzare il dazio minimo applicabile alle importazioni in dumping.

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• Incidenza dei criteri socio-ambientali nel calcolo dei costi di produzione, con l’obiettivo anche qui di innalzare il calcolo del margine di danno.

• Tempistica di comunicazione dell’entrata vigore dei dazi (c.d. pre-disclosure) fissata in 3 settimane, con previsione di misure di rimedio qualora si verificasse, nel corso del periodo in questione, rilevante accumulo di materiale in frontiera (stockpiling) finalizzato ad eludere il dazio.

• Estensione dell’applicazione del dazio anche alle importazioni in dumping effettuate su piattaforme offshore, al di fuori quindi del territorio continentale ma all’interno della c.d. zona economica esclusiva.

Algeria

Dal 2016 il governo algerino ha avviato misure di restrizione all’import di diversi prodotti tra cui, per l’acciaio, vergella e tondo per cemento armato. Obiettivo di tali misure, concretizzatesi nello specifico nell’imposizione di quote e nel conseguente obbligo di rilascio licenza d’importazione, era di migliorare la bilancia dei pagamenti e di privilegiare la produzione locale. Rispetto allo storico degli anni precedenti, il tetto alle importazioni siderurgiche voluto dall’Algeria ha comportato per l’UE volumi inferiori pari a circa un milione di tonnellate, con particolare impatto per le esportazioni italiane e spagnole. In coordinamento con Eurofer e le siderurgie spagnole e portoghesi, sono state attivate diverse iniziative tra cui una lettera dei ministri di Italia, Spagna e Portogallo alla Commissione europea, seguita da più incontri tra questa e le autorità algerine. A fine 2017 l’Algeria ha annunciato di abbandonare il sistema di quote e licenze, seppur con una lenta, a tratti farraginosa, normalizzazione dei flussi commerciali di acciaio.

Indagine statunitense Sezione 232

L’indagine USA sulle importazioni di acciaio è stata avviata a fine aprile 2017 utilizzando, come base giuridica, un provvedimento del 1962 (Trade Expansion Act, sezione 232) fin qui raramente utilizzato, che autorizza l’amministrazione americana a limitare le importazioni di determinati prodotti qualora queste mettano a rischio la sicurezza nazionale. Federacciai ha seguito sin dalle primissime battute gli sviluppi di un contenzioso dai risvolti commerciali e politici particolarmente delicati, partecipando attivamente a tutti i tavoli decisionali a livello sia europeo che nazionale. Nel 2017 l’export italiano di acciaio in USA è stato pari a 500 mila t., su un totale europeo di 5,0 M.t. L’Italia si colloca terza in Ue per volumi esportati, seconda in valore.

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1.3 Altre Tematiche

Progetto Eurofer “Blueprint New Skills Agenda for Steel” – Erasmus +

Nel corso del 2017 Eurofer ha avuto l’accordo del board per partecipare a un bando di gara europeo del programma Erasmus +, con un progetto rivolto all’adeguamento dei percorsi formativi aziendali e mirato a mappare le nuove competenze necessarie rispetto ai cambiamenti legati all’automazione e alla trasformazione digitale. Eurofer ha costituito un consorzio di 25 membri tra cui Federacciai (con compiti legati all’implementazione e disseminazione dei risultati), con un progetto del valore complessivo di 5 milioni di euro. Il bando si è chiuso nel febbraio 2018, e le valutazioni dei progetti presentati si conosceranno nella seconda metà del 2018.

Prossimo quadro finanziario UE per la ricerca e sviluppo – Programma Quadro 9

Con l’approssimarsi della conclusione del programma europeo Horizon 2020, nel 2017 l’Ue ha avviato le riflessioni sulla struttura del nuovo quadro di finanziamento alla ricerca 2021-2027. Obiettivo di Eurofer, pienamente supportato da Federacciai, è di includere l’acciaio tra i temi principali del nuovo programma-quadro, guardando in particolare agli assi d’intervento “low carbon industries” e “economia circolare” quali potenziali contenitori di progetti provenienti dal ciclo integrale o dal forno elettrico. Inoltre, su impulso specifico di Federacciai, Eurofer ha deciso di avviare a breve una campagna d’informazione rivolta a sensibilizzare le istituzioni, tra cui il Parlamento europeo che su questo dossier avrà poteri co-decisori in particolare sull’entità del budget ai vari settori di ricerca, gli obiettivi della siderurgia europea e i progetti pilota che questa ha in cantiere.

Proposta di meccanismo europeo di valutazione degli investimenti esteri sensibili

La proposta di regolamento della Commissione è del settembre 2017, presentata a seguito dell'input politico proveniente dai governi di Italia/Germania/Francia, che in una lettera congiunta del febbraio 2017 chiedono l’avvio di uno strumento comunitario che consenta allo stato membro destinatario di acquisizione straniera, specie se rivolta ad aziende altamente tecnologiche o attive in settori sensibili, di valutare tale investimento rispetto a un set di indicatori tra cui l’esistenza o meno di reciprocità commerciale, la presenza di sussidi statali o la provenienza di tale investimento da un’impresa a guida pubblica, sulla base di un programma politico ben preciso. La proposta di regolamento è all'esame di stati membri e del PE. Federacciai, in coordinamento con Eurofer e l’associazione manifatturiera europea Aegis, ha condotto le diverse attività di lobby a livello nazionale e sugli europarlamentari italiani. Principale punto di frizione è l’aspetto della reciprocità, chiesto dai tre governi IT/DE/FR ma respinto da numerosi paesi tra cui i nordici e quelli geograficamente/economicamente più piccoli.

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2 Energia

I principali temi energetici che hanno interessato il settore nel 2017 sono state la revisione della disciplina sui cosiddetti “energivori”, l’Interconnector e il rinnovo del servizio di interrompibilità. Federacciai si è impegnata nel suo ruolo di leader promotore di interventi e innovazioni a favore delle aziende siderurgiche, nei confronti delle istituzioni e all’interno del sistema Confindustria.

2.1 Imprese a forte consumo di energia

Nel 2017 si è concluso il percorso di adeguamento della disciplina sulle imprese a forte consumo di energia elettrica alle disposizioni europee sugli aiuti di stato con l’applicazione, a partire dal 1 gennaio 2018 delle nuove regole sulle agevolazioni sugli oneri per le rinnovabili. Federacciai, che per consumi totali e numero di aziende coinvolte rappresenta uno dei settori più interessati alla misura, ha collaborato attivamente con i soggetti istituzionali per arrivare al completamento della riforma, svolgendo contestualmente il lavoro di informazione e coordinamento con le aziende siderurgiche interessate.Il primo atto si è avuto nel mese di maggio con la pubblicazione da parte della Commissione europea dell’attesa Decisione sulle misure di sostegno alle aziende cosiddette energivore adottate in Italia.

La Decisione della Commissione ha approvato definitivamente le proposte del Governo italiano su due aspetti fondamentali per l’implementazione delle nuove misure:• la revisione della struttura tariffaria degli oneri e le nuove regole per le agevolazioni agli energivori;• il piano di adeguamento che dovrà garantire la compatibilità con le regole europee delle agevolazioni

riconosciute alle imprese a partire dal 2011 e sbloccare quindi i pagamenti delle agevolazioni già riconosciute.

A novembre l’Italia ha quindi introdotto nella “legge comunitaria 2017” i principi generali della riforma che sono diventati operativi con il Decreto Ministeriale 21 dicembre 2017, al decreto sono seguite una serie di deliberazioni dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) che hanno riguardato sia l’applicazione delle agevolazioni che la riforma della struttura tariffaria in senso trinomio.Le principali novità introdotte dalla riforma riguardano: i requisiti delle imprese per accedere alle misure, il livello delle agevolazione, il riconoscimento ex ante delle stesse.In merito ai requisiti è previsto che le imprese, per avere diritto alle agevolazioni, debbano appartenere ad uno dei settori riportati nelle liste redatte dalla Commissione europea, fatta salva la clausola di salvaguardia (c.d. grandfathering concept) che riconosce le agevolazioni anche alle imprese non appartenenti ai settori eleggibili ma presenti negli elenchi delle imprese a forte consumo di energia redatti per gli anni 2013 o 2014 (ai sensi della vecchia normativa). È stata inoltre abbassata a 1 GWh/anno la soglia di consumo minimo necessario per accedere agli sconti sul pagamento degli oneri di sistema per il sostegno alle fonti di energia rinnovabili.In linea con i tetti di contribuzione minima previsti dalle Linee guida europee applicate negli altri stati membri, l’entità delle agevolazioni riconosciute è stata modificata, inserendo, in particolare in riferimento alle aziende del settore, la cosiddetta “clausola VAL”. Ai fini applicativi è molto importante anche l’adozione di un sistema di riconoscimento delle agevolazione ex ante, che toglierà le aziende dallo stato di incertezza che si era creato col vecchio sistema, quando le agevolazioni venivano riconosciute generalmente con almeno due anni di scostamento.

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2.2 Interconnector

Il 2017 ha rappresentato una tappa fondamentale per la realizzazione del primo progetto Interconnector con la frontiera francese. È stata infatti finanziata da parte del consorzio Interconnector Italia (I.I.) la realizzazione della linea, che dovrebbe vedere la fine dei lavori entro il 2020.Federacciai – capofila del Consorzio Metal Interconnector che è a sua volta socio di maggioranza di Interconnector Italia – ha seguito e supportato le attività degli advisors finanziari e legali, incaricati di definire i rapporti contrattuali con Terna per l’esecuzione dei lavori sulla frontiera francese e di incontrare gli istituti bancari, finanziari e assicurativi al fine di individuare i soggetti interessati al co-finaziamento delle opere. Nel mese di giugno sono stati pertanto perfezionati gli accordi con Terna e gli istituti bancari, per il finanziamento diretto da parte delle aziende aggiudicatarie rappresentate dal consorzio I.I. per un importo totale pari a 160 milioni di euro.Nello stesso mese i soci di Metal Interconnector – sulla base della rappresentatività dello stesso in I.I. – hanno sottoscritto ed interamente versato l’aumento del capitale sociale per un importo pari a 110 milioni di euro utilizzato per il finanziamento dell’opera.La realizzazione dell’opera sulla frontiera francese è un importante passaggio per l’implementazione del progetto “Interconnector”, che vede per la prima volta soggetti privati industriali finanziare un’opera strategica quale una linea elettrica di interconnessione con un paese estero, in grado di contribuire alla sicurezza degli approvvigionamenti e alla competitività dei mercati, come peraltro auspicato dalla regolamentazione comunitaria di riforma del mercato elettrico. Federacciai ha inoltre svolto l’attività di coordinamento con le aziende socie di Metal Interconnector per l’aggiornamento sulle evoluzioni dell’iniziativa (attività degli advisors, sviluppi dei rapporti con Terna, avanzamento dell’attività, ecc.) nonché nell’organizzazione della aspetti istituzionali e gestionali del Consorzio (consigli, assemblee, ecc.).

2.3 Servizio di interrompibilità istantanea

Nel mese di dicembre del 2017 si sono svolti i bandi per l’assegnazione del servizio di interrompibilità in scadenza nel 2016.Data l’importanza per le aziende siderurgiche, Federacciai è stata molto attiva nel 2017 nell’interlocuzione con i principali rappresentanti istituzionali (Ministero dello Sviluppo Economico, Autorità per l’Energia e Terna) per richiedere il rinnovo del servizio.La riconferma per il prossimo triennio rappresenta un importante riconoscimento per il settore siderurgico, che è tra i più rappresentativi sia per quantità di “MW interrompibili” messi a disposizione che per la qualità delle interruzioni garantite a Terna. Infatti l’interrompibilità si configura come parte integrante del sistema di difesa della rete elettrica nazionale ed è uno degli strumenti di cui Terna dispone ai fini dell’esercizio in sicurezza del sistema elettrico ed in particolare al fine di mitigare il rischio di disalimentazioni nelle diverse condizioni di esercizio.Proprio nel 2017 si è verificata una particolare situazione, legata a fattori di tipo strutturale (difficoltà di gestione della produzione da fonti rinnovabili non programmabili e progressiva dismissione di centrali termoelettriche obsolete) e di tipo congiunturale (programma di manutenzione delle centrali nucleari francesi con conseguenti prolungati periodi di sospensione della produzione e drastica contrazione della produzione da fonte idroelettrica a causa della prolungata siccità), che hanno portato Terna a richiedere ulteriori MW interrompibili, aggiuntivi a quelli già disponibili e assegnati per il triennio 2015-2017, per gestire con adeguata sicurezza i periodi di particolare criticità presentatisi.Considerando le due procedure di assegnazione – l’asta principale che ha assegnato per il triennio 2018-2020 3.300 MW alle aziende presenti nell’area “continentale” a cui si aggiungono 200 MW e 400 MW rispettivamente per Sicilia e Sardegna e l’asta annuale (valida per il 2018) che ha assegnato ulteriori 700 MW per l’area Continente – le aziende del settore si sono viste riconosciute tutta la capacità di potenza interrompibile disponibile nei propri impianti.

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2.4 Certificati bianchi

Dopo le ripetute azioni di sensibilizzazione in merito alla situazione di stallo venutasi a creare nella approvazione dei progetti e conseguente rilascio dei Certificati Bianchi nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) e del Gestore dei Servizi Energetici (GSE – ente attuatore) promosse dal gruppo di lavoro di Confindustria nel corso del 2016, nel gennaio del 2017 è stato pubblicato l’atteso Decreto Ministeriale di riordino della disciplina.Nei mesi successivi alla pubblicazione, sono continuati gli incontri e i contatti con Ministero e GSE al fine di ottenere chiarimenti sugli aspetti attuativi introdotti dalla nuova norma, in particolare in merito alla linea guida per la preparazione, l’esecuzione e la valutazione dei progetti di efficienza energetica e poter permettere, quindi, la piena ripartenza della presentazione/analisi dei progetti da parte delle imprese.In tal senso nel mese di aprile, nell’ambito del tavolo di lavoro costituito da Confindustria, si è avuto un incontro settoriale tra una delegazione di Federacciai e il GSE, nella quale sono stati illustrati i primi passi intrapresi dall’Ente nell’attuazione della norma e anticipati gli sviluppi per la piena operatività delle nuove regole.Durante l’incontro sono state inoltre analizzate le specificità del settore, in vista dei successivi passaggi attuativi con particolare attenzione alla redazione della linea guida.Nonostante la pubblicazione del Decreto, la presenza di aspetti non ancora del tutto definiti e chiariti e la mancata implementazione di aspetti fondamentali della norma, è perdurata anche nel 2017 la situazione di incertezza nei rilasci dei certificati a cui è seguita una inevitabile salita dei prezzi dei certificati bianchi.

2.5 Odorizzazione del gas naturale

Nel mese di febbraio del 2017 si è tenuto un incontro aperto alle aziende organizzato da Confindustria con la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti (Snam Rete Gas, Autorità e Ministero dello Sviluppo Economico).L’incontro è stata l’occasione per i soggetti istituzionali di illustrare le motivazioni dell’iniziativa e le modalità e lo stato di avanzamento dell’attività svolta da Snam Rete Gas. In particolare il progetto di odorizzazione avviato da Snam Rete Gas è indirizzato ai clienti finali industriali direttamente allacciati alla propria rete, nei quali impianti il gas naturale non sia utilizzato per fini esclusivamente tecnologici ma sia utilizzato anche per uso non tecnologico (riscaldamento, cottura cibi, produzione acqua calda sanitaria, condizionamento). A seguito di un censimento di Snam Rete Gas, risultano circa1.300 i soggetti industriali interessati dall'iniziativa.L’incontro ha permesso poi alle aziende dei diversi settore di esporre le diverse problematiche riscontrabili nell’implementazione della norma, tra cui in particolare:• potenziali interferenze dell’odorizzante con i processi produttivi (in particolare sono stati presentati i

casi della produzione del vetro e della ceramica per sanitari, legati alle qualità soprattutto estetiche del prodotto);

• richieste di modifiche contrattuali per esigenze specifiche;• interferenze della programmazione degli interventi con la produttività degli impianti dei clienti;• problemi di titoli di proprietà;• problemi relativi alla cantieristica all'interno dei siti;• adeguatezza documentazione dell’impianto esistente;• problemi sulla fornitura elettrica per il funzionamento dello “skid” di odorizzazione.

È stato pertanto costituito un tavolo di coordinamento tra Confindustria, Snam Rete Gas, Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) e Autorità, al fine individuare le migliori soluzioni possibili dal punto di vista tecnico e regolatorio.

Soprattutto per venire incontro alle esigenze dei settori con problemi di potenziali interferenze dell’odorizzante con i processi produttivi, è stata presa in considerazione dal Ministero la possibilità di introdurre modifiche alla norma primaria al fine di ammettere l’utilizzo di soluzioni alternative all’odorizzazione, quali sensori e sistemi di intercettazione del gas naturale.Per il 2018 è attesa la pubblicazione del suddetto decreto di modifica delle norme tecniche.

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3 Ambiente

3.1 Il “Rapporto di Sostenibilità 2017”

A maggio 2017 Federacciai ha pubblicato la seconda edizione del Rapporto di Sostenibilità dell’industria siderurgica italiana, rivisto e aggiornato sulla base di dati e informazioni relative agli ultimi tre anni disponibili (2014-2015-2016).

Il Rapporto di Sostenibilità 2017 nasce come evoluzione dei rapporti ambientali pubblicati con continuità da Federacciai a partire dal 2007 e mantiene di conseguenza come focus principale il tema ambientale, ampliando gradualmente tuttavia l’ambito di indagine al tema più generale della sostenibilità economica e sociale. Crescente attenzione è stata pertanto riservata alla quantificazione degli impatti che l’industria dell’acciaio produce rispetto al sistema economico e al contesto sociale del nostro Paese. Negli ultimi anni un numero sempre maggiore di aziende siderurgiche ha messo in atto importanti iniziative di responsabilità sociale a livello locale, in particolare nel campo dell’educazione, della cultura, della salute, della sicurezza, dello sport, promuovendo un dialogo sempre più stretto con il territorio in cui operano. Il Rapporto ne dà evidenza attraverso alcuni esempi di casi aziendali, scelti tra quelli più significativi nei diversi ambiti.

Nell’edizione 2017 è stata inoltre sviluppata una nuova sezione dedicata interamente all’“economia circolare”, in cui viene illustrato in termini qualitativi e quantitativi il ruolo da protagonista dell’acciaio in un modello di sviluppo circolare, in considerazione della sua completa riciclabilità e delle potenzialità associate al riutilizzo dei residui di produzione e dei sottoprodotti. Anche in questo caso l’argomento è sviluppato attraverso la descrizione sintetica di alcuni casi studio aziendali, documentati dalle imprese associate a Federacciai, che costituiscono esempi virtuosi di economia circolare o simbiosi industriale applicata al settore siderurgico, nel campo della minimizzazione dei rifiuti, della valorizzazione dei residui, del recupero del calore, ecc.

Per quanto riguarda gli indicatori di performance (ambientale, sociale, economica) l’elaborazione dei dati è stata impostata tenendo conto delle Linee Guida G4 sviluppate da GRI – Global Reporting Initiative, organizzazione multi-stakeholder a rete globale che fornisce linee direttive per il reporting di sostenibilità. Le performance aggregate a livello di comparto sono raffrontate con i dati degli anni precedenti, per dar conto in maniera puntuale dell’evoluzione delle prestazioni e per evidenziare trend significativi, contestualizzandoli rispetto alla congiuntura economica e alle dinamiche del mercato dell’acciaio, oltre che ai cambiamenti normativi che hanno visto la luce in questi ultimi anni.

In estrema sintesi il quadro complessivo che emerge dal Rapporto 2017 testimonia come il settore, nonostante le difficoltà legate alla congiuntura economica degli ultimi anni, abbia continuato ad investire in “sostenibilità” con risultati particolarmente significativi in campo ambientale nella riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera, nella gestione dei rifiuti, nel risparmio energetico. Per tutti gli approfondimenti si rimanda alla pubblicazione disponibile sul sito web di Federacciai. 3.2 Emissioni di CO2: la revisione della direttiva ETS

A novembre 2017 dopo oltre due anni di intensi negoziati è stato raggiunto l’accordo politico tra Commissione, Parlamento e Consiglio UE per la revisione dello schema ETS, valido per il periodo 2021-2030. L’accordo è il risultato di un difficile equilibrio tra due principali esigenze, entrambe riconosciute come essenziali tenendo conto dell’obiettivo condiviso del contrasto al cambiamento climatico a livello globale: il rafforzamento del sistema di scambio delle quote quale pilastro della ambiziosa politica climatica della UE e la tutela della competitività internazionale dei settori industriali più esposti al rischio della rilocalizzazione delle emissioni (c.d. “carbon leakage”).

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In questo contesto, il testo finale presenta indubbi miglioramenti rispetto alla proposta iniziale della Commissione, anche se alcune delle istanze chiave portate avanti dall’industria, e dal settore siderurgico in particolare, sono state disattese o solo parzialmente accolte, nonostante avessero ottenuto il sostegno del Parlamento UE e di alcuni stati membri (tra cui l’Italia).Entrando maggiormente nel dettaglio, tra i punti migliorativi, ottenuti grazie all’attività di sensibilizzazione a livello nazionale e comunitario si possono in sintesi individuare i seguenti:

• una maggiore disponibilità di quote gratuite assegnabili all’industria, (+3%) attraverso una clausola di flessibilità introdotta per limitare l'impatto del fattore correttivo CSCF;

• i criteri carbon leakage, pur riformulati rispetto a quelli attuali, consentono al settore siderurgico di rimanere tra i comparti tutelati attraverso il livello più alto consentito di assegnazione gratuita;

• al benchmark dell'"hot metal" (altoforno) verrà applicato il taglio lineare minimo per il periodo 2021-2025, anche al fine di tenere conto delle criticità associate al conteggio dei "waste gas" siderurgici nel valore benchmark;

• possibilità di incremento delle assegnazioni di quote gratuite, non solo in caso di installazione di nuova capacità (c.d. nuovi entranti), ma anche nel caso di aumenti di produzione superiori al 15% rispetto al periodo storico di riferimento.

Tra gli aspetti invece maggiormente preoccupanti:

• nessuna centralizzazione a livello UE del sistema di compensazione finanziaria dei costi indiretti (come richiesta seppur in forma parziale dal Parlamento UE e dall’Italia). La compensazione rimarrà pertanto una misura opzionale a discrezione dei singoli stati membri, con il rischio che, come avvenuto nel periodo ETS attuale, venga implementata solo da alcuni stati e in termini quantitativamente disomogenei, perpetuando le attuali distorsioni;

• taglio lineare dei benchmark (c.d. "flat rate reduction”), che potrebbe andare oltre le performance tecnicamente raggiungibili dagli impianti;

• introduzione di una serie di misure finalizzate ad aumentare artificialmente il prezzo delle quote di CO2 nel periodo 2021-2030, attraverso una consistente riduzione della liquidità del mercato (raddoppio del meccanismo della Market Stability Reserve e una definitiva invalidazione di quote a partire dal 2023).

Complessivamente a fronte di misure molto incisive nel rafforzare artificialmente il prezzo della CO2, il sistema di tutela dal rischio carbon leakage, seppur rafforzato rispetto alle proposte iniziali, rischia di non essere pienamente efficace nel difendere la competitività dei settori maggiormente esposti alla concorrenza internazionale come quello siderurgico. La possibilità di intervento del fattore di correzione transettoriale CSCF, il taglio lineare dei benchmark e soprattutto la mancata compensazione armonizzata dei costi indiretti sono infatti tutti elementi destinati a gravare di indebiti costi CO2 anche gli impianti con le miglior performance.

Contestualmente all’approvazione della direttiva (avvenuta in via definitiva ad inizio 2018) Federacciai ha condotto alcune analisi di impatto economico sul settore, illustrandone e discutendone i risultati con le aziende associate. Si evidenzia che una valutazione dell'impatto della nuova direttiva ETS sul settore potrà essere condotta compiutamente solo dopo l'emanazione nei prossimi anni dei provvedimenti attuativi, i quali definiranno i parametri che influenzeranno in maniera determinante l'effettiva assegnazione di quote gratuite agli impianti nel periodo 2021-2030.

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3.3 Prevenzione e riduzione integrata dell’inquinamento (Direttiva IPPC/IED)

Nel corso del 2017 è stata avviata ufficialmente la raccolta dati sito-specifica, propedeutica alla revisione del FMP BRef (BAT Reference) relativo ai processi di trasformazione/lavorazione dell’acciaio (laminazione, zincatura, decapaggio, ecc.) sottoposti alla normativa IPPC/IED. Questa fase, che vede il coinvolgimento diretto delle aziende europee del settore, assume un’importanza fondamentale all’interno del c.d. “processo di Siviglia”, poiché permette di delineare il quadro di riferimento delle prestazioni ambientali degli impianti (emissioni in atmosfera, scarichi idrici, gestione dei rifiuti, consumi energetici, ecc.) da cui partono tutte le analisi che portano alla definizione del testo finale. Una partecipazione numerosa e qualificata delle aziende è pertanto garanzia di un maggiore rispondenza del BRef settoriale alle migliori prestazioni raggiungibili. Infatti la nuova versione del BRef costituirà la base per l’approvazione della “Decisione sulle Conclusioni BAT”, atto comunitario direttamente applicabile in tutti gli stati membri, di natura vincolante per la fissazione di prescrizioni ambientali e limiti di emissione nelle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) dei singoli impianti interessati.

Federacciai ha pertanto svolto nel corso del 2017 un’azione di sensibilizzazione presso le proprie aziende associate, con lo scopo di coinvolgere un campione ampio e rappresentativo del comparto nazionale della trasformazione di acciaio, uno dei più importanti a livello europeo.Alla raccolta dati, che ha avuto inizio nel mese di novembre, hanno partecipato 15 impianti italiani, con un campione rappresentativo dei diversi processi di trasformazione/lavorazione e della tipologia/qualità dei prodotti.

Federacciai ha svolto attività di coordinamento e informazione per le aziende coinvolte (anche organizzando specifiche riunioni), fornendo supporto sia di tipo tecnico, per la compilazione dei questionari, sia di segreteria, in particolare nei rapporti con il Ministero dell’Ambiente e le autorità territorialmente competenti al rilascio dell’AIA, le quali sono state chiamate a validare il questionario prima della trasmissione all’IPPC Bureau di Siviglia.

Nel corso del 2017 sono stati avviati anche i lavori da parte dell’IPPC Bureau per la definizione della lista delle tecniche candidate BAT. La lista definitiva, anche sulla base delle rispondenze ottenute con la raccolta dati sito specifica, sarà composta sia di tecniche già presenti nell’attuale BRef ritenute ancora pienamente valide e non obsolete, opportunamente aggiornate e completate nei contenuti, sia di eventuali nuove tecniche implementate negli impianti europei.

Federacciai partecipa direttamente al Technical Working Group (TWG) istituito dalla Commissione europea a Siviglia, in qualità di supporto tecnico al Ministero dell’Ambiente italiano, che, insieme ai rappresentanti degli altri stati membri, alle associazioni industriali europee interessate (Eurofer, EGGA) e alle associazioni non governative ambientaliste, concorrerà alla stesura del documento tecnico finale sotto il coordinamento della Commissione europea.

Nel corso del 2017 altri BRef, che interessano il settore direttamente o indirettamente per alcuni specifici processi, sono stati oggetto di monitoraggio da parte di Federacciai in stretto coordinamento con Eurofer. Si riportano di seguito i riferimenti principali con il relativo stato di avanzamento:

• LCP BRef (Large Combustion Plant), di interesse per la combustione dei gas di processo siderurgici per la produzione di energia elettrica – Il processo è arrivato a conclusione con la pubblicazione definitiva in Gazzetta Ufficiale della Decisione sulle conclusioni BAT a luglio 2017;

• STS BRef (Surface Treatment using organic Solvents) di interesse per la parte relativa alle attività di rivestimento organico di acciaio (coil coating). A seguito della conclusione della raccolta dati sito specifica, la prima bozza di BRef (D1) è stata pubblicata ad Ottobre 2017;

• WT BRef (Waste Treatment) , di interesse principalmente per la parte relativa alle attività di frantumazione del rottame ferroso. La bozza finale del BRef (FD) è stata pubblicata ad Ottobre 2017.

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3.4 Emissioni in atmosfera: recepimento della direttiva sui medi impianti di combustione e revisione della parte V del codice ambientale

Il Consiglio dei Ministri a fine luglio 2017 ha presentato uno schema di decreto legislativo in materia di emissioni in atmosfera degli impianti industriali. Lo schema di decreto, attuando una precedente delega al Governo, interveniva su due distinti ambiti:

• recepimento della direttiva europea sui medi impianti di combustione (c.d. Dir. MCP - Dir. UE 2015/2193 applicabile agli impianti di combustione con potenza termica nominale compresa tra 1 e 50 MW) per i quali a livello UE è stata introdotta una disciplina ad hoc finalizzata al controllo e alla limitazione delle emissioni di biossido di zolfo, ossidi di azoto e polveri;

• riordino e aggiornamento della parte V del Codice Ambientale in materia di emissioni in atmosfera degli impianti industriali, intervenendo su diversi aspetti (procedure di autorizzazione, monitoraggio, prescrizioni, sanzioni, ecc.) e aggiornando anche i limiti di emissione.

Con riferimento al primo ambito, si evidenzia che, come auspicato da Federacciai, il decreto ha positivamente confermato l’esclusione dal campo di applicazione dei forni di riscaldo e trattamento termico impiegati in siderurgia, in linea con l’approccio adottato a livello UE.

Per quanto riguarda il secondo ambito, uno degli aspetti che è emerso come potenzialmente critico, è costituito dalla proposta di revisione dei limiti di emissione per categorie di sostanze inquinanti (validi trasversalmente per tutti i settori industriali). Nella bozza di decreto infatti i valori limite di emissione venivamo riorganizzati e drasticamente ridotti in funzione dell’appartenenza delle sostanze alle classe di pericolosità secondo la nuova classificazione CLP, senza avere effettuato preliminarmente una adeguata istruttoria tecnica sulla disponibilità di tecniche di abbattimento e raggiungibilità del limite e senza il necessario coinvolgimento dei settori industriali.

A seguito di approfondimenti puntuali con le aziende e attraverso il coordinamento di Confindustria, è stato portato avanti un confronto con il Ministero e le Commissioni Parlamentari tenute ad esprimere un parere. Recependo alcune delle istanze sollevate da Confindustria, il testo approvato in via definitiva e pubblicato in gazzetta ufficiale a dicembre 2017, prevede che l’aggiornamento dei limiti dell’allegato I sia fatto a seguito di un processo di approfondimento tecnico che prevede anche la consultazione delle associazioni rappresentative delle categorie interessate. È stato inoltre positivamente aggiunto il riferimento alle migliori tecniche disponibili e alle sostanze pertinenti lo specifico ciclo produttivo oggetto di istruttoria autorizzativa, come esplicitamente richiesto da Federacciai. Per gli impianti soggetti alla normativa IPPC è stata infine confermata e chiarita la prevalenza dei limiti derivanti dalle Conclusioni BAT di settore (BAT-AEL), rispetto ai limiti contenuti nell'allegato I al Codice Ambientale.

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3.5 Economia Circolare

Nel 2017 è proseguito a livello europeo il processo di approvazione del pacchetto di proposte sull’Economia Circolare, con un confronto serrato tra le posizioni espresse da Commissione, Parlamento, Consiglio. Un accordo di massima tra le tre istituzioni è stato infine raggiunto nel “trilogo” a dicembre 2017, ma per l’approvazione definitiva delle diverse direttive in revisione bisognerà attendere almeno il primo semestre del 2018.Tra i temi dibattuti di maggior interesse per la siderurgia, che coinvolgono principalmente la revisione della direttiva quadro sui rifiuti (Direttiva 2008/98/CE), si segnalano:

• la promozione dei materiali “permanenti”, adatti ad esser riciclati senza perdita delle proprietà originarie, anche attraverso l’introduzione della nozione di “multiple recycling”;

• la revisione della metodologia di calcolo per i target di riciclo dei materiali e introduzione del concetto di “final recycling”, anche al fine di chiarire che, nel caso della filiera del rottame ferroso, il ruolo del riciclatore finale spetta all’acciaieria, indipendentemente dallo status giuridico del rottame (rifiuto, end of waste, sottoprodotto);

• il rafforzamento della disciplina dei sottoprodotti come strumento di preservazione delle materie prime naturali e di prevenzione della produzione di rifiuti, attraverso la valorizzazione dei residui di produzione (ad esempio la scoria siderurgica);

• la necessità di risolvere le criticità dovute ad un’interazione spesso scoordinata e conflittuale tra le normative in materia di sostanze pericolose (REACH, CLP) e quelle sul recupero/riciclo di rifiuti.

Come più volte ribadito dalla stesse istituzioni europee, l’Economia Circolare può rappresentare una leva in grado di portare, contestualmente a vantaggi ambientali, anche benefici in termini di competitività, innovazione tecnologica e creazione di nuove opportunità lavorative, e per tale ragione deve essere opportunamente sostenuta, incentivata e disseminata nei più diversi contesti, normativi e non solo.

In quest’ottica, sono quindi da valutare le consultazione pubbliche avviate dalla Commissione UE e dal Ministero dell’Ambiente, così come convegni, seminari, ecc. che hanno previsto, e prevedranno, il coinvolgimento diretto e attivo da parte degli stakeholders (tra i quali Federacciai per il settore siderurgico), tutte iniziative volte a dare impulso alla realizzazione di un sistema economico capace di riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, in modo tale da ridurre al massimo gli sprechi, e ottimizzare i processi produttivi.Tra le varie attività messe in campo dalle istituzioni nel corso del 2017, e che hanno visto la partecipazione dell’industria siderurgica sia come Federazione sia come singole imprese, ricordiamo in particolare:

• l’accordo di collaborazione sottoscritto tra Confindustria ed Enea, a cui ha aderito individualmente anche Federacciai, per la costituzione di un network italiano di simbiosi industriale (SUN - Symbiosis User Network);

• la partecipazione alla consultazione pubblica on-line, promossa dal Ministero dell’Ambiente in coordinamento con il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), per raccogliere osservazioni sul documento “Verso un Modello di Economia Circolare per l’Italia - Documento di inquadramento e posizionamento strategico”.

Per quanto riguarda il progetto SUN, nel mese di ottobre si è svolto un primo convegno, nel corso del quale sono stati presentati metodi e strumenti operativi per l’applicazione della simbiosi industriale, intesa come la possibilità di scambiare risorse materiali, energetiche, e servizi, tra due o più industrie di settori diversi, attraverso soluzioni che possano risultare vantaggiose per entrambi i soggetti, e allo stesso tempo utili per la tutela dell’ambiente e delle risorse naturali. Al convegno hanno partecipato attivamente alcune imprese siderurgiche che, rispondendo alla “call for paper”, hanno presentato i propri casi aziendali di simbiosi industriale, con riferimento a scorie, gas siderurgici, cascami energetici, ecc.In merito invece, alla consultazione pubblica, nel rispondere ai quesiti, Federacciai ha messo in rilievo il ruolo

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strategico della siderurgia nel processo di transizione in corso verso l’Economia Circolare, evidenziando al contempo le incertezze e gli ostacoli di tipo normativo che ancora impediscono la piena competitività delle imprese. Nel documento finale pubblicato dai Ministeri a novembre 2017 è particolarmente apprezzabile l’inserimento, tra gli indicatori proposti per misurare la circolarità dei prodotti, di un parametro riferito al “materiale permanente” differenziato dal semplice materiale riciclato/riciclabile. Questo aspetto potrebbe risultare in prospettiva premiante per l’acciaio in termini competitivi rispetto ad altri materiali riciclabili.

3.6 Disciplina dei sottoprodotti

Nei primi mesi del 2017, è entrato in vigore il Decreto del Ministero dell’Ambiente recante “Criteri indicativi per agevolare la dimostrazione della sussistenza dei requisiti per la qualifica dei residui di produzione come sottoprodotti e non come rifiuti” (D.M. n. 264/2016).Prima della sua pubblicazione, il MATTM aveva messo a disposizione una bozza del testo del Decreto, in merito alla quale Federacciai, in collaborazione con il Sistema Confindustriale, aveva segnalato gli impatti potenzialmente critici, tanto per i residui già oggi gestiti come sottoprodotti, quanto per la possibilità di estendere ulteriormente l’applicabilità dello status di “sottoprodotto” ad altri materiali.Nel finalizzare il Decreto, il Ministero ha tenuto in considerazione, seppur parzialmente, le osservazioni ricevute, ad esempio con l’eliminazione di alcune procedure e oneri per le aziende che ricalcavano inopportunamente quelle applicate ai rifiuti.Il Ministero inoltre, anche al fine di rispondere ai numerosi dubbi applicativi emersi a seguito dell’emanazione del decreto, è successivamente intervenuto (maggio 2107) con una circolare esplicativa che ha confermato la natura “indicativa” e non vincolante dei criteri e la facoltà quindi per i soggetti coinvolti nella filiera del sottoprodotto di poter proseguire a applicare anche modalità differenti, idonee a dimostrare che un residuo di produzione non è un rifiuto, ma un sottoprodotto, nel rispetto delle condizioni imposte dall’art.184bis del Codice Ambientale. Altri temi rilevanti su cui il Ministero ha fornito parziali chiarimenti attraverso la circolare: la struttura della scheda tecnica allegata al provvedimento; la nozione di “processo di produzione”; il requisito della “certezza dell’utilizzo”; la possibilità di ricorrere a uno o più intermediari (tra il produttore e l’utilizzatore del sottoprodotto); le tempistiche e le modalità di deposito e movimentazione; la nozione di “normale pratica industriale”; l’istituzione di una piattaforma di scambio.Su questi e altri aspetti Federacciai, prima dell’entrata in vigore del Decreto e successivamente alla circolare esplicativa, ha fornito supporto alle aziende associate, anche attraverso l’organizzazione di riunioni tecniche dedicate all’argomento.

3.7 Temi vari

In aggiunta ai temi sopra illustrati, si segnalano di seguito altri argomenti che sono stati oggetto di specifico aggiornamento, approfondimento o di consulenza alle singole aziende associate nel corso del 2017: • i criteri ambientali minimi (CAM) per l’edilizia, che sono stati nuovamente rivisti e aggiornati sia nella

parte generale relativa all’intero edificio, sia in quella specifica per i componenti edilizi in acciaio, con particolare riferimento alle modalità di verifica (per il contenuto di materia recuperata o riciclata, per le sostanze pericolose, ecc.);

• le procedure di aggiornamento dell’iscrizione all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali da parte delle imprese che effettuano l’esercizio dei trasporti transfrontalieri di rifiuti (categoria 6) e le connesse problematiche relative al flusso di importazione di rottami rifiuto;

• il recepimento nazionale della nuova direttiva sulla Valutazione di Impatto Ambientale (D.Lgs. n. 104/2017 entrato in vigore il 21 luglio 2017) e le prime misure di attuazione;

• la normativa applicabile ai materiali ed oggetti a contatto con gli alimenti (c.d. MOCA), e relativi adempimenti a carico degli operatori delle filiere interessate (banda stagnata e acciaio inossidabile, materiali utilizzati nella produzione di contenitori, utensili da cucina, macchinari a contatto con gli alimenti, ecc.);

• la normativa REACH con particolare riferimento alle consultazioni pubbliche, attivate dall'ECHA, finalizzate all'inserimento di sostanze SVHC nella Candidate List (CL), vale a dire l'elenco delle sostanze chimiche destinate ad essere progressivamente incluse nell'allegato XIV del Regolamento REACH (sostanze soggette ad autorizzazione).

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4 Attività di comunicazione

Difendiamo il nostro acciaio

Il 2017 è stato per il settore un anno globalmente buono, con un trend positivo che ha caratterizzato sia i volumi produttivi che i margini operativi, ma anche un anno ricco di nodi da scogliere e di temi importanti da affrontare per salvaguardare l’intero comparto, preservandolo da possibili rischi reputazionali. Pertanto anche sul fronte della comunicazione, va registrato come un anno intenso e impegnativo. Da questo punto di vista, l’attività della Federazione ha permesso di dare un ampio risalto al ruolo strategico del settore per l’economia nazionale, nonché di intervenire in modo proattivo su diverse problematiche che Federacciai si è trovata ad affrontare, con l’obiettivo di difendere gli interessi dei suoi associati e dell’intero comparto siderurgico e manifatturiero. Tale attività è servita a consolidare ulteriormente il ruolo della Federazione come interlocutore primario, non soltanto per il mercato di riferimento, ma anche nel più ampio e generale dibattito sulle scelte di politica industriale dell’Italia e dell’Europa. In questa chiave sono da leggersi i numerosi interventi sui media che hanno riguardato, in primis, i pericoli derivanti dall’import di prodotti cinesi e dal rischio dei dazi americani sull’acciaio e che - a titolo di esempio - hanno dato eco e forza all’importante lavoro svolto dalla Federazione in sede UE per scongiurare appunto tali minacce . Non vanno poi dimenticati i numerosi momenti in cui Federacciai si è espressa prontamente e puntualmente su questioni di rilevanza del settore (casi Ilva, Piombino, Terni, ecc.) e non solo. Così come sono stati promossi anche mediaticamente i progetti e gli sforzi portati avanti dalla Federazione sull’importante fronte energetico, come ad esempio l’Interconnector. A metà anno è stato inoltre valorizzato l’impegno di Federacciai e di tutte le imprese che rappresenta sul tema della sostenibilità con la pubblicazione di un ampio articolo su Il Sole24 Ore dedicato al Bilancio specifico. Ultima, non certo per importanza, va ricordata l’Assemblea Annuale della Federazione che - tenutasi nel 2017 in forma pubblica presso l’auditorium de Il Sole24 Ore, alla presenza, tra gli altri, del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi, del Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, dell’economista Marco Fortis, oltre che del Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia - ha rappresentato senz’altro il momento di massima visibilità per Federacciai, oltre che di maggiore efficacia comunicativa per l’intero settore.L’output prodotto dalle attività di comunicazione - che in maggioranza si è esplicitato attraverso articoli “dedicati”, o interviste, interventi/commenti delle spokesperson della Federazione (Presidente in primis) - è quantificato in 390 articoli, oltre ottanta passaggi/servizi radio-televisivi, oltre naturalmente alle migliaia di citazioni sul web (agenzie di stampa, portali dei quotidiani, siti online, blog, ecc.). Da sottolineare poi, la partecipazione a Made in Steel (maggio 2017) che ha permesso alla Federazione una importante presenza istituzionale in una manifestazione che vede sempre più la presenza dei maggiori operatori nazionali e internazionali, in rappresentanza dell’intera “filiera” della siderurgia, e non solo.Da ultimo, non certo per importanza, va ricordato che nel 2017 (febbraio), Federacciai ha lanciato un completo restyling del sito web, rendendolo ancora più completo, organico, e – come si suol dire – “user friendly”. L’operazione ha riscosso un considerevole apprezzamento non solo da parte degli associati, ma, più in generale, da parte degli stakeholder, come dimostrano le statistiche degli accessi che hanno visto un forte aumento dei “visitatori unici”.

Numero articoli “Federacciai”

0 50 100 150 200 250Elaborazione su dati SEC2017

Citazioni e presenzeRadio-TV

Testatespecializzate

Quotidianie Periodici Nazionali

Quotidiani e Periodici Locali

Totale articoli 2017 in cui è presente Federacciai390 (di cui 210 dedicati) di cui:• 230 su testate nazionali (quotidiani e periodici)• 160 su testate locali (quotidiani e periodici)oltre a:• 120 articoli su testate specializzate (di settore)• circa 80 servizi Radio-televisivi (testate nazionali

e locali)

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Bilancio degli arrivi nel 2017

000 t. Italia Francia Germania Altri UE (28) Totale UE (28) Paesi Extra-UE TotaleGennaio 917 40 179 80 1.216 196 1.412 Febbraio 1.035 49 172 109 1.365 204 1.569 Marzo 1.230 52 220 153 1.654 235 1.889 Aprile 927 39 161 118 1.244 192 1.436 Maggio 1.165 53 197 176 1.591 258 1.849 Giugno 1.114 47 137 131 1.429 204 1.633 Luglio 1.111 49 148 146 1.454 251 1.705 Agosto 527 19 117 146 809 97 906 Settembre 1.091 47 136 223 1.497 251 1.748 Ottobre 1.202 56 155 136 1.549 290 1.839 Novembre 1.143 59 143 144 1.489 315 1.804 Dicembre 865 44 115 128 1.152 280 1.432 Totale 12.328 552 1.878 1.690 16.448 2.773 19.221

5 Rottame

Il bilancio delle acquisizioni per il 2017, comprensivo dei rottami di acciaio, ghisa, spugna di ferro e dei recuperi interni, è sintetizzato nella tabella seguente:

Dal punto vista quantitativo il 2017 ha fatto registrare un aumento di oltre il 9% del fabbisogno totale rispetto all’anno precedente, in linea con l’incremento della produzione nazionale di acciaio da forno elettrico. L’accresciuto fabbisogno è stato principalmente coperto da una crescita delle acquisizioni dal mercato nazionale (+7,8%). Le importazioni hanno fatto invece registrare un aumento del 4,7% dal mercato UE e di circa l’1% dal mercato extra UE.

Il quadro degli arrivi di materia prima alle acciaierie italiane, distinto per mese e provenienza, è il seguente:

Bilancio acquisizioni rottame nel 2017

Quantità totale var. % 000 t. 17/16Fabbisogno totale 21.803,8 9,4 Fabbisogno d’acquisto 19.555,3 8,5 Mercato nazionale 12.327,7 7,8 Import: - Mercato UE (28) 4.120,8 4,7 - Paesi extra-UE 2.772,9 1

Elaborazione su dati Federacciai

La differenza tra gli arrivi totali e il fabbisogno di acquisto è imputabile alla variazione delle scorte. Elaborazione su dati Federacciai

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* Rilevazione effettuata con precedente metodologia.

a) La rilevazione è basata su dati forniti individualmente alla segreteria di Nuovo Campsider dalle acciaierie associate. b) La "media ponderata" è ottenuta come media pesata sui quantitativi di acquisto mensile comunicati da ciascuna azienda per ciascuna categoria. c) L'indice N.C. viene calcolato con una media pesata delle categorie E3, E8, E40, E5M con pesi rispettivamente pari a 50%, 30%, 10%, 10%. L'indice è imposto pari a 100 per il mese di Marzo 2006.

Distribuzione percentuale della provenienza degli arrivi

Italia64 %

Paesi Extra UE14 %

Altri UE (28)9 %

Francia3 %

Germania10 %

Elaborazioni su dati Federacciai

La seguente figura rappresenta la distribuzione percentuale della provenienza degli arrivi nel 2017.

Si riporta di seguito la tabella dei prezzi medi mensili nazionali rilevati da Nuovo Campsider nel corso dell’anno relativamente alle categorie di rottame più frequentemente utilizzate, nonché il grafico con l’andamento dell’indice di prezzo N.C. dal 2012 al 2017.

Prezzi mensili nazionali per categorie di rottame

ITALIA

2017

Gennaio*FebbraioMarzoAprileMaggioGiugnoLuglioAgostoSettembreOttobreNovembreDicembre

215,00

195,00

230,00

225,00

215,00

210,00

225,00

232,00

250,00

240,00

250,00

254,00

240,00

220,00

252,00

247,00

245,00

245,00

255,00

260,00

280,00

266,00

276,00

281,00

232,00

217,00

247,00

242,00

242,00

240,00

255,00

255,00

275,00

262,00

276,00

281,00

210,00

180,00

215,00

210,00

205,00

200,00

207,00

220,00

237,00

225,00

235,00

245,00

245,00

232,00

259,00

250,00

245,00

244,00

257,00

271,00

283,00

275,00

282,00

295,00

260,00

245,00

275,00

268,00

268,00

265,00

276,00

290,00

303,00

292,00

298,00

310,00

265,00

237,00

265,00

270,00

270,00

268,00

275,00

285,00

300,00

293,00

298,00

313,00

222,00

206,00

232,00

228,00

220,00

215,00

230,00

232,00

260,00

245,00

260,00

267,00

230,86

211,48

238,99

234,81

228,36

221,52

234,92

242,99

258,56

249,81

260,04

273,77

254,91

229,02

262,96

259,31

258,38

254,98

268,50

274,14

291,21

279,46

288,92

300,40

254,74

230,44

257,63

255,45

254,56

253,81

265,06

273,30

288,57

280,23

290,99

299,75

217,27

197,11

223,25

217,34

212,55

206,95

218,49

226,75

244,55

234,40

246,99

256,93

115,87

106,61

120,30

118,48

116,49

114,26

120,43

124,30

132,07

127,63

132,80

138,50

E3Demolizione

min min min min

[€/t] [€/t] [€/t] [€/t][€/t] [€/t] [€/t] [€/t][€/t] [€/t] [€/t] [€/t]

max max max maxmediaponderata

mediaponderata

mediaponderata

mediaponderata

E40Frantumato

E8Lamierino

E5MTornitura

Indice NC

Elaborazioni su dati Nuovo Campsider

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte III: le Tematiche GeneraliFEDERACCIAI

67

Il nuovo indice N.C. viene calcolato con una media pesata delle categorie E3, E8, E40, 40/41, con pesi rispettivamente pari a 50%, 30%, 10%, 10%. L'indice per il mese di Marzo 2006 è imposto pari a 100.

Nel 2017 i prezzi del rottame, fatte salve le naturali fluttuazioni mensili, sono stati caratterizzati da un chiaro andamento crescente, proseguendo il trend in salita che aveva già caratterizzato il 2016. Complessivamente da gennaio a dicembre 2017 l’indice Nuovo Campsider del rottame ha registrato un incremento di circa il 19,5% .

180

160

140

120

100

80

60

40

20

0

Indice NuovoCampsider

Mar

zo 2

006=

100

Andamento Indice Nuovo Campsider dei prezzi del rottame20

11

2012

2013

2014

2015

2016

2017

Elaborazioni su dati Nuovo Campsider

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RELAZIONE ANNUALE 2017FEDERACCIAI

68

SOCIETÀ ED ENTI COLLEGATIGas Intensive Società ConsortileRiconversiderUnsider

L’ACCIAIO È VIVOL’ACCIAIO È VIVO68

B O T T A D R I T T AAtto decisivo su un punto scoperto dell’avversario

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RELAZIONE ANNUALE 2017FEDERACCIAI

6969

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte IV: Società ed Enti CollegatiFEDERACCIAI

70

1 Società Consortile Gas Intensive S.C.a r.l.

La domanda di gas naturale in Italia nel 2017 ha registrato un incremento di circa il 6% rispetto all’anno precedente, per un totale di 75 Mld mc; la domanda del termoelettrico è aumentata di circa il 9% mentre quella per l’utilizzo industriale di circa il 7,2% e i consumi civili del 3,5% (principalmente per le temperature rigide del mese di gennaio). I progressivi passi avanti nel processo di integrazione dei mercati comunitari verso la costituzione del mercato unico dell’energia, indicato come obiettivo dalla Commissione europea, ha avuto come conseguenza, anche nel 2017, un assottigliamento dello spread tra prezzi italiani ed esteri che resta comunque significativo e valutato dalla SEN di maggio 2017 al valore di 1.8 €/MWh.

La differenza di prezzo tra estate e inverno ha permesso un buon svolgimento dell’attività di stoccaggio, erogando il gas stoccato nei periodi di picco della domanda generata, oltre che dalle temperature invernali più rigide che in passato, anche dalla crisi della generazione da nucleare francese durata da ottobre 2016 fino a marzo 2017 e poi ancora tra ottobre e novembre 2017.

L’organizzazione dell’attività caratteristica della Società si basa su un modello di Business Unit nel cui perimetro vengono inclusi i Soci partecipanti all’attività. Poiché nel marzo 2016 è stata chiusa l’attività relativa allo stoccaggio 130, nel 2017 è rimasta operativa esclusivamente la Business Unit Gas. Tale Business Unit si occupa della commercializzazione di gas ai Soci che scelgono di sottoscrivere un contratto di fornitura con la Società Consortile. Tale attività rappresenta lo scopo principale della Società Consortile, unitamente all’attività di rappresentanza degli interessi svolta in comune nel settore gas dalle Associazioni promotrici, e viene svolta con l’obiettivo di massimizzare i vantaggi economici da riconoscersi ai Soci che hanno optato per l’acquisto del gas dalla Società. L’attività quindi è condotta tramite una politica di prezzi che consenta innanzitutto di raggiungere un equilibrio della gestione, garantendo una copertura integrale dei costi operativi. La creazione poi di un differenziale positivo tra il prezzo contrattuale praticato ai Soci oggetto di fornitura, già competitivo con le condizioni del mercato esterno verificabile e verificato dai Soci in sede di negoziazione, ed i costi sostenuti per l’acquisto del gas e per la gestione dell’attività di fornitura viene ricercato tramite la gestione di portafoglio, svolta attraverso la collaborazione del Partner Tecnico.

La Società ha proseguito nella sua politica di proposta commerciale “aperta” per i consorziati, con il passaggio di tutte le informazioni necessarie al fine di permettere al cliente di beneficiare degli andamenti per lui positivi del mercato. La politica di attenzione al rischio credito poi ha permesso di arrivare a fine 2017 senza necessità di accantonamenti particolari, dedicati a eventuali situazioni rischiose.

In data 18 ottobre 2017 l’assemblea dei Soci di YouTrade, società operativa del Partner Tecnico Innowatio, ha deliberato la messa in liquidazione della Società. A seguito di tale evento YouTrade si è resa inadempiente ad alcune obbligazioni contrattuali ed ha ammesso l’impossibilità di proseguire nell’esecuzione delle prestazioni previste contrattualmente oltre la fine dell’anno 2017. In data 20 dicembre 2017 è stata firmata pertanto una scrittura privata che ha risolto anticipatamente alla data del 31 dicembre 2017 sia l’Accordo Quadro – in precedenza prorogato sino al 31 dicembre 2020 ma con facoltà di recesso da parte di Youtrade con effetto dal 1 gennaio 2019 - sia il General Agreement EFET che regolava le attività di compravendita del gas. Nella stessa scrittura sono stati definiti gli effetti economici di tale risoluzione contrattuale, con riconoscimento da parte di YoutTrade e della sua controllante Innowatio Spa, anch’essa in liquidazione, di un debito nei confronti di Gas Intensive.

Nell’ultima parte dell’anno Gas Intensive si è adoperata per selezionare un nuovo Partner Tecnico che potesse sostituirsi al precedente in tutte le attività operative della Business Unit Gas a partire dal 1 gennaio 2018, individuandolo, dopo un processo che ha visto contatti con 8 tra i principali operatori del settore, inMET International S.A., con la quale è stato sottoscritto, in data 21 dicembre 2017, un accordo di partnership triennale, per il periodo 1 gennaio 2018 - al 1 gennaio 2021. Tale accordo prevede, oltre al pieno supporto in tutte le attività operative, anche un meccanismo di profit/loss sharing. I termini dell’accordo sono stati illustrati nella riunione informativa del 21 dicembre 2017 i cui documenti sono stati inviati a tutti i Soci con comunicazione del 22 dicembre 2017. Su tutti i passaggi descritti nel presente paragrafo è stato fornito un costante aggiornamento alle aziende associate a Gas Intensive mediante le comunicazioni e-mail del 6 ottobre 2017 avente ad oggetto “Comunicazione su situazione partner tecnico”, del 16 novembre 2017 avente ad oggetto “Aggiornamento sulle attività consortili e assemblea informativa” e del 21 dicembre 2017 avente ad oggetto “Assemblea del 21 dicembre 2017”.

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte IV: Società ed Enti CollegatiFEDERACCIAI

71

2 Riconversider

Il 2017 ha rappresentato un anno positivo caratterizzato da un incremento delle attività operative aziendali per quanto concerne il finanziamento di Piani formativi settoriali e territoriali di Fondimpresa che hanno portato ad una crescita del fatturato societario complessivo; si sono invece mantenute analoghe all’annualità precedente le attività inerenti i Piani formativi finanziati dalle due Regioni con le quali Riconversider attualmente opera – Lombardia e Veneto – e quelle di consulenza diretta alle imprese.

Nel dettaglio sono stati incrementati i piani formativi settoriali e territoriali presentati a Fondimpresa sia in termini numerici (11 Piani nel 2017 rispetto ai 9 presentati nel 2016), sia in termini di finanziamenti richiesti (€ 2,3 ML nel 2017 rispetto a € 2 ML del 2016).

Per quanto attiene le attività sviluppate, nell’esercizio in esame, sono state progettate complessivamente oltre 350 azioni formative per una durata complessiva di 11.217 ore di docenza che hanno coinvolto 300 imprese e oltre 1.400 dipendenti aziendali, formati sulle seguenti tematiche:• qualificazione dei processi produttivi e dei prodotti;• innovazione dell’organizzazione;• digitalizzazione dei processi aziendali;• internazionalizzazione;• sostenibilità ambientale.

Questo incremento di attività ha avuto un riflesso sul fatturato complessivo aziendale che è passato da € 2.3 ML del 2016 a € 2.6 ML nel 2017, anche a fronte di una leggera diminuzione delle attività consulenziali; su queste ultime il fatto significativo dell’anno, che si ritiene opportuno evidenziare in fase di bilancio, è rappresentato dalla progettazione del primo Master in Metallurgia che, ideato nel 2017, ha visto la luce e la partenza a gennaio 2018.

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte IV: Società ed Enti CollegatiFEDERACCIAI

72

3 Unsider

Questa relazione vuole fornire una serie di numeri a fotografia dell’attività dell’Ente dell’anno trascorso e una comparazione con quanto fatto negli anni precedenti.

Soci al 31 dicembre 2017

Dipendenti

Struttura tecnica(Allegato A)

179

31

11544

Aziende associate

Funzionari tecniciSegreteria (part time 4 ore)

Commissione TecnicaSottocommissioniGruppi di Lavoro

Soci

200

150

100

50

0

Totale soci Soci attivi in OT

2015

2016

2017

172

130 133

158

178 179

Da mettere in evidenza come nel 2017 sia aumentato il numero dei Soci che attivamente partecipano all'attività degli Organi Tecnici di UNSIDER

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte IV: Società ed Enti CollegatiFEDERACCIAI

73

Attività Tecnica Unsider

Riunioni Organi Tecnici 14 Totale

Riunioni organi tecnici

2015 2016 2017

CT

20^S

C

22^S

C

23^S

C

24^S

C

25^S

C

26^S

C

27^S

C

28^S

C

29^S

C

30^S

C

31^S

C

32^S

C

33^S

C

34^S

C

0

1

2

3

4

5

6

Progetti nel 2017 218

Numero progetti di norme EN, e ISO votati da UNSIDER, tramite i competenti

Organi Tecnici, quale espressione della posizione italiana

Numero progetti di norma EN e ISO votati

180

190

200

210

220

230

240

203

218

Totale

2015

2016

2017

238

Numero progetti di norma EN e ISO votati suddiviso per Organo TecnicoCT

20^S

C

22^S

C

23^S

C

24^S

C

25^S

C

26^S

C

27^S

C

28^S

C

29^S

C

30^S

C

31^S

C

32^S

C

33^S

C

34^S

C

35^S

C

0

10

20

30

40

50

60

70

2015 2016 2017

Numero progetti di norma EN e ISO votati

180

190

200

210

220

230

240

203

218

Totale

2015

2016

2017

238

Numero progetti di norma EN e ISO votati suddiviso per Organo Tecnico

CT

20^S

C

22^S

C

23^S

C

24^S

C

25^S

C

26^S

C

27^S

C

28^S

C

29^S

C

30^S

C

31^S

C

32^S

C

33^S

C

34^S

C

35^S

C

0

10

20

30

40

50

60

70

2015 2016 2017

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte IV: Società ed Enti CollegatiFEDERACCIAI

74

Totale norme pubblicate da CEN e ISO di competenza UNSIDER

0

60

40

20

120

100

80

140

50 52 54

6571

EN e EN ISO ISO Totale norme

2015

2016

2017

121117 111

57

Totale norme pubblicate da CEN e ISO ripartite per Organo Tecnico

0

5

10

15

20

25

30

35

CT

20^S

C

22^S

C

23^S

C

24^S

C

25^S

C

26^S

C

27^S

C

28^S

C

29^S

C

30^S

C

31^S

C

32^S

C

33^S

C

34^S

C

35^S

C

2015 2016 2017

Norme pubblicate da CEN e ISOdi competenza UNSIDER nel 2017

111

5457

Totale norme pubblicate da UNI di cui

EN e EN ISO ISO

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte IV: Società ed Enti CollegatiFEDERACCIAI

75

Norme di competenza UNSIDER pubblicate da UNI

0

10

20

30

40

50

60

49

33

2 2

2926

16

59

39

18

UNI UNI EN UNI EN ISO Totale

2015

2017

57

2016

Norme pubblicate da UNIdi competenza UNSIDER nel 2017

59

2391812

Totale norme pubblicate da UNI di cui UNI

UNI ENUNI EN ISO

Ripubblicate in lingua italiana

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte IV: Società ed Enti CollegatiFEDERACCIAI

76

Sinergie CEN e ISOnel 2017

Norme a catalogo UNIdi competenza UNSIDER

al 31 dicembre 2017

Day trainingnel 2017

1149

1050

56143862

40820

452

4

Totale

Totale ore impegnate da Funzionari Tecnici UNSIDER

per la gestione

Totale eventi organizzati

Ore ripartite per segreteriaCEN/TC 242/WG 3

ECISS/TC 104/WG 2ECISS/TC 104/WG 3ECISS/TC 104/WG 4

ECISS/TC 110ISO/TC 17/SC 19ISO/TC 67/SC 2

La nuova UNI EN ISO 9001:2015Una sfida al cambiamento, un’opportunità strategica,un’occasione per trasformare la forma in sostanza18 partecipanti

Prodotti trafilati in barre: verso una nuova EN 1027713 partecipanti

Presentazione delle nuove UNI EN 10228 “Prove non distruttive dei fucinati di acciaio"9 partecipanti

Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni10 partecipanti

15 marzo

12 aprile

21 aprile

3 maggio

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte IV: Società ed Enti CollegatiFEDERACCIAI

77

In rilievo:

Pubblicazione della UNI 11240 sui manicotti:

• Parte 1 “Requisiti”;• Parte 2 “Metodi di prova”.

Pubblicazione in lingua italiana delle:

• UNI EN 10247 “Esame micrografico del contenuto delle inclusioni non metalliche negli acciai mediante immagini tipo”, largamente utilizzata in diversi ambiti produttivi;

• UNI EN 10365:2017 “Profili a U di acciai laminati a caldo, travi I e H - Dimensioni e masse”, che completa la gamma delle travi relativamente agli acciai per impieghi strutturali;

• UNI EN ISO 16120 sulla vergella trafilata:• Parte 1 “Requisiti generali”;• Parte 2 “Requisiti specifici per vergella per impieghi generali”;• Parte 4 “Requisiti specifici per vergella in acciaio per applicazioni speciali”.

Unsider ha continuato l'opera di sensibilizzazione verso:

• associati che non hanno esperti inseriti all'interno degli Organi Tecnici;• aziende non socie in occasione dell'inizio di lavori normativi potenzialmente di loro interesse.

Unsider ha inoltre mantenuto:

• l'assistenza agli Associati attraverso lo sportello tecnico;• l'aggiornamento delle banche dati di libera consultazione da parte degli associati;• i contatti con le istituzioni in particolare il Ministero delle Infrastrutture e della Sanità.

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RELAZIONE ANNUALE 2017FEDERACCIAI

78

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RELAZIONE ANNUALE 2017FEDERACCIAI

7979

AZIENDE ASSOCIATE

L’ACCIAIO È VIVO79

A N T I C I P O I N T E M P OAttimo giusto per attaccare con successo

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte V: Aziende AssociateFEDERACCIAI

80

Aziende associate al 31.12.2017

1. A.C.P. S.r.l. UNIPERSONALE2. ABS ACCIAIERIE BERTOLI SAFAU S.p.A.3. ACCIAI SPECIALI TERNI S.p.A.4. ACCIAI SPECIALI ZORZETTO S.r.l.5. ACCIAIERIA ARVEDI S.p.A.6. ACCIAIERIA FONDERIA CIVIDALE S.p.A.7. ACCIAIERIE DI CALVISANO S.p.A.8. ACCIAIERIE DI SICILIA S.p.A.9. ACCIAIERIE DI VERONA S.p.A.10. ACCIAIERIE E FERRIERE DI PIOMBINO S.p.A. - AFERPI S.p.A.11. ACCIAIERIE VALBRUNA S.p.A.12. ACCIAIERIE VENETE S.p.A.13. ACCIAITUBI S.p.A.14. AFV ACCIAIERIE BELTRAME S.p.A.15. ALFA ACCIAI S.p.A.16. ARCELORMITTAL PIOMBINO S.p.A.17. ARINOX S.p.A.18. ARVEDI TUBI ACCIAIO S.p.A.19. ASFO S.p.A.20. ASO FORGE S.r.l. UNIPERSONALE21. ASO SIDERURGICA S.p.A. UNIPERSONALE22. BETAFENCE ITALIA S.p.A.23. BORUSAN MANNESMANN VOBARNO TUBI S.p.A.24. BVS S.r.l.25. CALEOTTO S.p.A.26. CB TRAFILATI ACCIAI S.p.A.27. CIMA S.p.A.28. CMF S.p.A.29. COGNE ACCIAI SPECIALI S.p.A.30. D.P.G. PROFILATI S.r.l.31. DALMINE S.p.A.32. DUFERDOFIN - NUCOR S.r.l.33. EUROFLEX S.p.A.34. F.I.L. FABBRICA ITALIANA LAMIERE S.p.A.35. F.M.A. FORGIATURA MODERNA ARESE S.p.A.36. FACS FUCINE S.r.l.37. FELB S.r.l.38. FERALPI SIDERURGICA S.p.A.

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte V: Aziende AssociateFEDERACCIAI

81

39. FERRIERA ALTO MILANESE S.p.A.40. FERRIERA VALSABBIA S.p.A.41. FERRIERA VALSIDER S.p.A.42. FERRIERE NORD S.p.A.43. FERROSIDER S.p.A.44. FIAV L. MAZZACCHERA S.p.A.45. FOC CISCATO S.p.A.46. FOMAS S.p.A.47. FOMEC S.p.A.48. FORGE FEDRIGA S.r.l.49. FORGE MONCHIERI S.p.A.50. FORGES S.p.A.51. FORGIA DI BOLLATE S.p.A.52. FORGIA RAPIDA S.r.l.53. FORGIATURA A. VIENNA S.r.l.54. FORGIATURA MARCORA S.r.l.55. FORGIATURA MORANDINI S.r.l.56. FORGIATURA S. GIORGIO S.p.A.57. FORGIATURA TICINO S.r.l.58. FORGIATURE VITALI S.r.l.59. FORONI S.p.A.60. FRANCHINI ACCIAI S.p.A.61. GIUSEPPE & F.LLI BONAITI S.p.A.62. GSI LUCCHINI S.p.A.63. I.T.A. S.p.A.64. ILTA INOX S.p.A.65. ILVA S.p.A. in a.s.66. ILVAFORM S.p.A. in a.s.67. INDUSTRIE RIUNITE ODOLESI I.R.O. S.p.A.68. IRE-OMBA S.p.A.69. ITALFOND S.p.A.70. ITLA BONAITI S.r.l.71. JINDAL SAW ITALIA S.p.A.72. LAMINA S.p.A.73. LIMA EUSIDER S.r.l.74. LUCCHINI MAMÉ FORGE S.p.A.75. LUCCHINI RS S.p.A.76. M.A.B. METALLURGICA ALTA BRIANZA S.p.A.77. MARCEGAGLIA CARBON STEEL S.p.A.78. MARCEGAGLIA PLATES S.p.A.

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte V: Aziende AssociateFEDERACCIAI

82

79. MARCEGAGLIA SPECIALTIES S.p.A.80. MAZZOLENI TRAFILERIE BERGAMASCHE S.p.A.81. METALFER S.p.A.82. METALLURGICA MARCORA S.p.A.83. METINVEST TRAMETAL S.p.A.84. NLMK VERONA S.p.A.85. NUNKI STEEL S.p.A.86. NUOVA COGEME S.r.l.87. NUOVA DE.FI.M. S.p.A.88. O.LA.N. OFFICINA LAMINAZIONE NASTRI S.r.l.89. O.R.I. MARTIN S.p.A.90. OFAR S.p.A.91. OFFICINA GRAFFIGNANA S.p.A.92. OFFICINE MACCAFERRI S.p.A.93. OLIFER S.r.l.94. POMETON S.p.A.95. PROFILMEC S.p.A.96. PROFILTUBI S.p.A.97. REDAELLI TECNA S.p.A.98. RIGANTI S.p.A.99. RING MILL S.p.A.100. RIVA ACCIAIO S.p.A.101. RODACCIAI S.p.A.102. RUBIERA SPECIAL STEEL S.p.A.103. S.I.P.I. S.p.A.104. S.N.A.R. LAMINATI S.r.l.105. SALZGITTER MANNESMANN STAINLESS TUBES ITALIA S.r.l.106. SESIA FUCINE S.r.l.107. SIDERALBA S.p.A. - INDUSTRIE SIDERURGICHE 108. SIDERFORGEROSSI GROUP S.p.A.109. SIDERURGICA LATINA MARTIN S.p.A.110. STILMA S.p.A.111. TECNOTUBI S.p.A.112. TRAFILATI MARTIN S.p.A.113. TRAFILCOOP Soc. Coop. a r.l.114. TRAFILERIA A. MAURI & FIGLI S.p.A.115. TRAFILERIA CARLO CASATI S.p.A.116. TRAFILERIA COLOMBO S.r.l.117. TRAFILIX S.p.A.118. TRAFILSPEC – I.T.S. S.r.l.

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte V: Aziende AssociateFEDERACCIAI

83

119. TRAFITAL S.p.A.120. TRAFITEC S.r.l.121. TRAVI E PROFILATI DI PALLANZENO S.r.l.122. TRE VALLI ACCIAI S.p.A.123. UGITECH ITALIA S.r.l.124. ZINCOFER S.r.l.

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RELAZIONE ANNUALE 2017FEDERACCIAI

84

APPENDICE STATISTICA

L’ACCIAIO È VIVO84

S T O C C A T AMossa vincente

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8585

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1

INDICE

Tav. 1 Produzione mondiale di acciaio grezzo 2

Italia:

Tav. 2 Produzione di ghisa e Fe-Mn carburato 4

Tav. 3 Produzione di acciaio 4

Tav. 4 Produzione di acciai speciali 4

Tav. 5 Produzione di prodotti siderurgici 5

Tav. 6 Produzione di prodotti fucinati 6

Tav. 7 Produzione di prodotti della prima trasformazione 6

Tav. 8 Consumo apparente di prodotti siderurgici 7

Tav. 9 Consegne per mercato 8

Tav. 10 Consegne per gruppi di prodotti e aree di mercato 10

Tav. 11 Scambi intra ed extra-UE 12

Tav. 12 Occupazione siderurgia primaria 18

FONTE DATI: Federacciai, ISTAT, worldsteel

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2

Tav. 1a Produzione mondiale di acciaio grezzo

000 t. 2013 2014 2015 2016 2017Austria 7.953 7.876 7.687 7.438 8.135Belgio 7.093 7.331 7.257 7.687 7.842Finlandia 3.517 3.807 3.988 4.101 4.003Francia 15.685 16.143 14.984 14.413 15.505Germania 42.645 42.943 42.676 42.080 43.400Grecia 1.030 1.022 910 1.158 1.359Italia 24.093 23.714 22.018 23.373 24.068Lussemburgo 2.090 2.193 2.127 2.175 2.172Paesi Bassi 6.713 6.964 6.995 6.917 6.781Portogallo 2.050 2.070 2.030 2.010 2.076Spagna 14.252 14.249 14.845 13.616 14.461Svezia 4.404 4.539 4.374 4.617 4.713Regno Unito 11.858 12.120 10.907 7.635 7.491Bulgaria 523 612 543 527 652Rep. Ceca 5.171 5.360 5.262 5.305 4.550Ungheria 883 1.152 1.675 1.274 1.901Lettonia 198 0 0 0 0Polonia 7.950 8.558 9.198 9.001 10.332Romania 2.985 3.158 3.352 3.276 3.361Slovacchia 4.511 4.705 4.562 4.808 4.974Slovenia 618 615 604 613 648Croazia 135 167 122 0 0Unione Europea (28) 166.357 169.298 166.116 162.024 168.424Albania 550 560 150 100 100Bosnia-Herzegovina 722 793 819 806 756Macedonia 100 188 121 169 273Montenegro 70 140 150 120 120Norvegia 605 600 590 620 603Serbia 396 583 955 1.173 1.477Svizzera 1.530 1.475 1.475 1.500 1.450Turchia 34.654 34.035 31.517 33.163 37.524Altri Europa 38.627 38.374 35.777 37.651 42.303Azerbaijan 173 180 180 180 180Bielorussia 2.245 2.513 2.510 2.188 2.375Kazakhstan 3.275 3.681 3.910 4.289 4.450Moldavia 190 351 443 126 455Russia 69.008 71.461 70.898 70.453 71.340Ucraina 32.771 27.170 22.968 24.218 21.334Uzbekistan 746 723 643 654 680C.I.S. 108.408 106.079 101.552 102.108 100.814Canada 12.417 12.730 12.473 12.646 13.614Cuba 322 256 284 244 221El Salvador 118 121 124 100 96Guatemala 385 395 403 314 294Messico 18.242 18.930 18.218 18.824 19.924Trinidad e Tobago 616 487 591 36 0Stati Uniti d'America 86.878 88.174 78.845 78.475 81.612Nord America 118.978 121.093 110.938 110.639 115.761

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3

Tav. 1a Produzione mondiale di acciaio grezzo

000 t. 2013 2014 2015 2016 2017Argentina 5.186 5.488 5.028 4.126 4.624Brasile 34.163 33.897 33.256 31.275 34.365Cile 1.323 1.079 1.112 1.153 1.158Colombia 1.236 1.208 1.211 1.272 1.253Ecuador 570 667 720 576 561Paraguay 45 47 48 35 24Peru 1.069 1.078 1.082 1.168 1.207Uruguay 91 94 97 61 58Venezuela 2.139 1.485 1.345 553 444Sud America 45.822 45.043 43.899 40.219 43.694Algeria 417 415 650 650 650Egitto 6.754 6.485 5.506 5.036 6.870Ghana 25 25 25 25 25Kenya 20 20 20 20 20Libia 712 712 352 492 422Mauritania 5 5 5 5 5Marocco 558 501 516 520 550Nigeria 100 100 100 100 100Sud Africa 7.162 6.412 6.417 6.141 6.301Tunisia 150 150 50 50 50Uganda 30 30 30 30 30Zaire 30 30 30 30 30Africa 15.963 14.885 13.701 13.099 15.053Iran 15.422 16.331 16.146 17.895 21.236Israele 300 300 300 300 300Giordania 150 150 150 150 150Oman 500 1.500 2.000 2.000 2.000Qatar 2.236 3.019 2.593 2.521 2.644Arabia Saudita 5.471 6.291 5.229 5.461 4.831Siria 10 5 5 5 5Emirati Arabi Uniti 2.878 2.390 3.006 3.149 3.309Medio Oriente 26.967 29.986 29.429 31.481 34.475Bangladesh 84 90 100 100 100Cina 822.000 822.306 803.825 807.609 831.728India 81.299 87.292 89.026 95.477 101.371Indonesia 2.644 4.428 4.854 4.746 4.800Giappone 110.595 110.666 105.134 104.775 104.662RP Corea 1.250 1.250 1.250 1.250 1.250Corea del Sud 66.061 71.543 69.670 68.576 71.030Malesia 4.693 4.316 3.784 2.764 2.800Mongolia 40 45 45 50 50Myanmar 30 35 35 35 35Pakistan 1.845 2.423 2.892 3.553 4.966Filippine 1.308 1.196 968 1.075 1.100Singapore 434 540 501 520 596Sri Lanka 30 30 30 30 30Taiwan (R.o.C.) 22.282 23.121 21.392 21.751 22.438Tailandia 3.579 4.095 3.718 3.825 4.471Vietnam 5.474 5.847 5.647 7.811 11.473Asia 1.123.648 1.139.223 1.112.871 1.123.947 1.162.900Australia 4.688 4.607 4.925 5.259 5.328Nuova Zelanda 900 859 793 577 657Oceania 5.588 5.466 5.718 5.836 5.985Mondo 1.650.358 1.669.447 1.620.001 1.627.004 1.689.409

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4

Tav. 2 Produzione di ghisa e Fe-Mn carburato

000 t. 2013 2014 2015 2016 2017Totale 6.933 6.434 5.051 6.044 5.052

Tav. 3 Produzione di acciaio

000 t. 2013 2014 2015 2016 2017Forno elettrico 17.295 17.200 17.227 17.704 19.336Convertitore LD 6.798 6.514 4.791 5.669 4.732Totale 24.093 23.714 22.018 23.373 24.068di cui:

- Colata continua 22.903 22.345 20.755 22.147 22.724- Lingotti 1.043 1.220 1.118 1.079 1.201- Spillato per getti 147 149 145 146 143

Tav. 4 Produzione di acciai speciali

000 t. 2013 2014 2015 2016 2017Non legato 2.146 1.413 1.543 1.375 1.713Legato 4.821 4.952 4.592 4.929 5.410di cui:

- Si-Mn 153 67 82 90 91- inossidabili 1.553 1.449 1.451 1.421 1.470- caratteristiche fisiche speciali 0 0 0 0 0- costruzioni impieghi meccanici 1.740 2.070 1.861 2.088 2.499- costruzioni usi particolari 784 776 615 691 668- boro 534 510 502 561 599- altri (*) 57 80 81 78 83Totale 6.967 6.365 6.135 6.304 7.123

(*) Comprende: - legati da utensili - cuscinetti a rotolamento - rapidi

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5

Tav. 5 Produzione di prodotti siderurgici

000 t. 2013 2014 2015 2016 2017Travi, rotaie e armamento 1.097 964 900 950 808Tondo cemento armato 3.268 3.223 3.048 3.179 2.834Vergella 3.588 3.577 3.817 4.117 4.468Laminati mercantili 3.501 3.548 3.428 3.403 3.807

Totale laminati a caldo lunghi 11.454 11.311 11.194 11.649 11.917- di cui in acciaio speciale 2.804 2.610 2.730 2.754 3.031

Coils 10.100 9.659 8.804 9.715 9.522Nastri a caldo da treno 0 0 0 0 0Larghi piatti 158 170 162 166 183Lamiere a caldo da treno 1.856 2.027 1.589 1.694 1.628

Totale laminati a caldo piani 12.114 11.855 10.554 11.575 11.332- di cui in acciaio speciale 1.235 1.167 1.082 1.124 1.044

Totale laminati a caldo 23.568 23.166 21.748 23.224 23.249- di cui in acciaio speciale 4.039 3.777 3.812 3.878 4.075

Altri prodotti siderurgici (freddo e rivestiti)Lamiere a freddo 5.183 5.417 5.282 5.731 5.797Lamiere zincate 3.973 4.309 4.545 4.904 5.024Lamiere con rivestimenti organici 593 709 784 880 852Altri (*) 274 278 305 291 320

(*) Comprende: - Banda e lamiere stagnate e cromate - Lamiere elettrozincate - Lamiere con altri rivestimenti metallici - Lamiere e bande magnetiche

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6

Tav. 6 Produzione di prodotti fucinati

000 t. 2013 2014 2015 2016 2017 Fucinati, cerchioni e ruote laminate 1.095 1.160 1.165 1.111 1.142

Tav. 7 Produzione di prodotti della 1° trasformazione

000 t. 2013 2014 2015 2016 2017Trafilati in Fe, Carbonio e automatici (non legati) 721 766 750 785 820

Nastri da treno laminati a freddo < 600 mm (*) 303 290 276 274 316

Derivati vergella (escluso reti elettrosaldate) 1.251 1.157 1.197 1.212 1.266

(*) Produzione riferita alla norma EN 10139

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7

Tav. 8 Consumo apparente di prodotti siderurgici

000 t. 2013 2014 2015 2016 2017Totale generale 25.146 25.424 27.895 27.369 28.179

Totale semilavorati 2.308 2.626 3.184 3.084 3.373

Totale laminati 22.838 22.798 24.710 24.285 24.806 di cui: prodotti lunghi 8.884 8.706 8.790 8.766 9.086 di cui: prodotti piani 13.954 14.093 15.920 15.519 15.719

Totale travi 579 583 601 646 607 di cui: ali larghe 245 242 302 315 292 di cui: IPE 136 149 143 162 141 di cui: altre travi 199 192 155 170 174 Palancole 21 23 17 11 10 Totale laminati mercantili 3.080 3.130 2.964 2.918 3.163 di cui: barre 2.300 2.312 2.220 2.207 2.439 di cui: profilati 302 315 264 263 260 di cui: piatti 478 503 481 448 464 Rotaie e armamento 163 79 107 167 133 Tondo c.a. 1.564 1.666 1.534 1.393 1.345 Vergella 3.478 3.225 3.566 3.630 3.829

Lamiere a caldo e larghi piatti 1.489 1.519 1.601 1.398 1.152 Nastri a caldo < 600 mm 168 145 168 179 225 Coils 5.829 5.800 6.911 7.030 6.880

Banda, stagnata, cromata 724 790 845 863 840 Lamiere zincate e riv. metallici 2.558 2.519 3.108 3.152 3.492 Lamiere elettrozincate 143 118 87 49 56

Lamiere a rivestimento organico 451 467 546 555 571 Lamierini magnetici 533 507 514 568 651 Lamiere a freddo e banda nera 2.057 2.227 2.139 1.724 1.853

Tav. 8a Consumo (*)

000 t. 2013 2014 2015 2016 2017

Semilavorati 5.506 5.636 6.227 6.307 6984

Coils 8.236 8.230 9.343 9.816 9493

(*) Include la parte di prodotto destinato alla rilaminazione per la produzione di prodotti siderurgici (ex ceca)

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8

Tav. 9 Consegne per mercato

000 t. 000 t. Mercato interno (*) Altri paesi UE (28) Paesi extra-UE Totale 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017Acciaio di qualità e speciale

Totale 17.003 16.049 15.429 16.077 16.550 6.533 6.851 6.062 7.055 7.600 Totale 3.159 3.186 3.404 3.316 2.431 26.695 26.086 24.895 26.448 26.581Semilavorati 1.804 1.940 1.677 1.736 2.051 427 439 243 276 302 Semilavorati 101 84 96 134 175 2.332 2.463 2.016 2.146 2.528Lunghi 7.429 6.866 6.602 6.687 6.938 2.001 2.359 2.083 2.418 2.876 Lunghi 1.739 1.793 1.997 2.109 1.495 11.169 11.018 10.682 11.214 11.309Piani a caldo 4.147 3.858 3.451 3.687 3.504 1.558 1.322 1.189 1.467 1.456 Piani a caldo 835 682 554 428 342 6.540 5.862 5.194 5.582 5.302Piani a freddo 1.329 1.207 1.093 1.215 1.150 657 695 619 696 632 Piani a freddo 108 112 143 164 178 2.094 2.014 1.855 2.075 1.960Finali 2.294 2.178 2.606 2.752 2.907 1.890 2.036 1.928 2.198 2.334 Finali 376 515 614 481 241 4.560 4.729 5.148 5.431 5.482

Acciaio di qualità Acciaio di qualità

Totale 12.958 12.200 11.934 12.483 12.639 5.540 5.725 5.057 5.908 6.346 Totale 2.620 2.744 3.017 2.954 2.049 21.118 20.669 20.008 21.345 21.034Semilavorati 509 508 541 565 611 168 191 31 34 33 Semilavorati 10 12 2 26 56 687 711 574 625 700Lunghi 5.484 5.224 4.969 5.082 5.302 1.409 1.706 1.519 1.818 2.200 Lunghi 1.589 1.637 1.848 1.967 1.324 8.482 8.567 8.336 8.867 8.826Piani a caldo 3.846 3.512 3.174 3.375 3.147 1.493 1.248 1.141 1.381 1.360 Piani a caldo 550 491 450 353 286 5.889 5.251 4.765 5.109 4.793Piani a freddo 825 778 644 709 672 580 544 438 477 419 Piani a freddo 95 89 103 127 142 1.500 1.411 1.185 1.313 1.233Finali 2.294 2.178 2.606 2.752 2.907 1.890 2.036 1.928 2.198 2.334 Finali 376 515 614 481 241 4.560 4.729 5.148 5.431 5.482

Acciaio speciale Acciaio speciale

Totale 4.045 3.849 3.495 3.594 3.911 993 1.126 1.005 1.147 1.254 Totale 539 442 387 362 382 5.577 5.417 4.887 5.103 5.547Semilavorati 1.295 1.432 1.136 1.171 1.440 259 248 212 242 269 Semilavorati 91 72 94 108 119 1.645 1.752 1.442 1.521 1.828Lunghi 1.945 1.642 1.633 1.605 1.636 592 653 564 600 676 Lunghi 150 156 149 142 171 2.687 2.451 2.346 2.347 2.483Piani a caldo 301 346 277 312 357 65 74 48 86 96 Piani a caldo 285 191 104 75 56 651 611 429 473 509Piani a freddo 504 429 449 506 478 77 151 181 219 213 Piani a freddo 13 23 40 37 36 594 603 670 762 727

(*) Escluso lingotti, semilavorati e coils per rilaminazione in Italia

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

9

Tav. 9 Consegne per mercato

000 t. 000 t. Mercato interno (*) Altri paesi UE (28) Paesi extra-UE Totale 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017Acciaio di qualità e speciale

Totale 17.003 16.049 15.429 16.077 16.550 6.533 6.851 6.062 7.055 7.600 Totale 3.159 3.186 3.404 3.316 2.431 26.695 26.086 24.895 26.448 26.581Semilavorati 1.804 1.940 1.677 1.736 2.051 427 439 243 276 302 Semilavorati 101 84 96 134 175 2.332 2.463 2.016 2.146 2.528Lunghi 7.429 6.866 6.602 6.687 6.938 2.001 2.359 2.083 2.418 2.876 Lunghi 1.739 1.793 1.997 2.109 1.495 11.169 11.018 10.682 11.214 11.309Piani a caldo 4.147 3.858 3.451 3.687 3.504 1.558 1.322 1.189 1.467 1.456 Piani a caldo 835 682 554 428 342 6.540 5.862 5.194 5.582 5.302Piani a freddo 1.329 1.207 1.093 1.215 1.150 657 695 619 696 632 Piani a freddo 108 112 143 164 178 2.094 2.014 1.855 2.075 1.960Finali 2.294 2.178 2.606 2.752 2.907 1.890 2.036 1.928 2.198 2.334 Finali 376 515 614 481 241 4.560 4.729 5.148 5.431 5.482

Acciaio di qualità Acciaio di qualità

Totale 12.958 12.200 11.934 12.483 12.639 5.540 5.725 5.057 5.908 6.346 Totale 2.620 2.744 3.017 2.954 2.049 21.118 20.669 20.008 21.345 21.034Semilavorati 509 508 541 565 611 168 191 31 34 33 Semilavorati 10 12 2 26 56 687 711 574 625 700Lunghi 5.484 5.224 4.969 5.082 5.302 1.409 1.706 1.519 1.818 2.200 Lunghi 1.589 1.637 1.848 1.967 1.324 8.482 8.567 8.336 8.867 8.826Piani a caldo 3.846 3.512 3.174 3.375 3.147 1.493 1.248 1.141 1.381 1.360 Piani a caldo 550 491 450 353 286 5.889 5.251 4.765 5.109 4.793Piani a freddo 825 778 644 709 672 580 544 438 477 419 Piani a freddo 95 89 103 127 142 1.500 1.411 1.185 1.313 1.233Finali 2.294 2.178 2.606 2.752 2.907 1.890 2.036 1.928 2.198 2.334 Finali 376 515 614 481 241 4.560 4.729 5.148 5.431 5.482

Acciaio speciale Acciaio speciale

Totale 4.045 3.849 3.495 3.594 3.911 993 1.126 1.005 1.147 1.254 Totale 539 442 387 362 382 5.577 5.417 4.887 5.103 5.547Semilavorati 1.295 1.432 1.136 1.171 1.440 259 248 212 242 269 Semilavorati 91 72 94 108 119 1.645 1.752 1.442 1.521 1.828Lunghi 1.945 1.642 1.633 1.605 1.636 592 653 564 600 676 Lunghi 150 156 149 142 171 2.687 2.451 2.346 2.347 2.483Piani a caldo 301 346 277 312 357 65 74 48 86 96 Piani a caldo 285 191 104 75 56 651 611 429 473 509Piani a freddo 504 429 449 506 478 77 151 181 219 213 Piani a freddo 13 23 40 37 36 594 603 670 762 727

(*) Escluso lingotti, semilavorati e coils per rilaminazione in Italia

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

10

Tav. 10 Consegne per gruppi di prodotti e aree di mercato

000 t. Semilavorati (*) Lunghi a caldo 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017Italia 1.804 1.940 1.677 1.737 2.050 7.429 6.866 6.602 6.687 6.939Altri U.E. 241 204 186 204 216 2.001 2.359 2.083 2.418 2.876Altri Europa occidentale 16 19 6 15 38 262 269 284 409 438Europa centrale/orientale 0 0 0 0 0 28 5 10 14 22U.S.A. 57 42 36 33 61 35 50 55 81 114Altri America 6 14 26 38 21 18 61 31 53 116Vicino e medio oriente 7 1 0 0 0 11 18 12 33 47India 5 2 26 25 27 1 1 1 2 1Cina 3 1 1 2 2 8 7 9 7 9Giappone 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0Sud/est Asiatico 7 4 2 1 2 8 8 6 5 6Altri Asia 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0Africa 0 0 0 18 21 1.365 1.372 1.586 1.503 726Austalia/Oceania 0 0 0 0 1 3 2 3 3 16Paesi non specificati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0Totale paesi extra U.E. 101 84 97 132 174 1.739 1.793 1.997 2.109 1.495Totale mondo 2.146 2.228 1.959 2.072 2.440 11.169 11.018 10.683 11.214 11.310

(*) Utilizzati per la produzione di prodotti secondari o esportati nei Paesi extra-UE

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

11

000 t. Piani a caldo Altri prodotti piani 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017Italia 4.147 3.858 3.451 3.687 3.504 3.623 3.384 3.699 3.967 4.058Altri U.E. 1.558 1.321 1.189 1.467 1.456 2.548 2.731 2.547 2.894 2.966Altri Europa occidentale 335 281 267 214 218 239 294 374 384 293Europa centrale/orientale 0 0 0 0 0 28 6 8 8 3U.S.A. 69 150 37 92 52 53 124 161 69 46Altri America 159 54 10 51 27 7 3 12 27 24Vicino e medio oriente 77 99 136 19 14 88 96 103 74 11India 0 20 12 1 2 0 0 0 0 0Cina 15 11 12 5 5 5 8 5 8 10Giappone 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1Sud/est Asiatico 1 3 4 1 3 0 1 2 4 0Altri Asia 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0Africa 176 65 77 43 20 64 91 91 71 30Austalia/Oceania 0 0 0 0 0 0 2 1 0 0Paesi non specificati 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0Totale paesi extra U.E 834 683 554 427 341 483 627 758 645 419Totale mondo 6.539 5.862 5.194 5.581 5.301 6.654 6.742 7.004 7.507 7.443

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

12

Tav. 11 Scambi intra ed extra-UE

000 t. 000 t. Importazioni Esportazioni Saldo 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017Materie prime Materie primeMinerale di ferro 11.522 9.511 8.076 9.151 7.663 0 1 0 0 6 Minerale di ferro -11.522 -9.510 -8.076 -9.151 -7.657Minerale di manganese 27 27 3 4 5 0 0 0 0 0 Minerale di manganese -27 -27 -3 -4 -5Rottame di acciaio 4.916 5.087 4.541 4.361 5.131 251 264 304 349 420 Rottame di acciaio -4.665 -4.823 -4.237 -4.012 -4.711Rottame di ghisa 44 59 109 78 89 5 3 5 4 6 Rottame di ghisa -39 -56 -104 -74 -83Totale 16.509 14.684 12.729 13.594 12.888 256 268 309 353 432 Totale -16.253 -14.416 -12.420 -13.241 -12.456

Ferroleghe 931 856 819 808 551 40 48 45 63 101 Ferroleghe -891 -808 -774 -745 -450

Semilavorati e lingotti 3.192 3.122 3.792 3.778 3.900 667 611 426 517 713 Semilavorati e lingotti -2.525 -2.511 -3.366 -3.261 -3.187

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

13

Tav. 11 Scambi intra ed extra-UE

000 t. 000 t. Importazioni Esportazioni Saldo 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017Materie prime Materie primeMinerale di ferro 11.522 9.511 8.076 9.151 7.663 0 1 0 0 6 Minerale di ferro -11.522 -9.510 -8.076 -9.151 -7.657Minerale di manganese 27 27 3 4 5 0 0 0 0 0 Minerale di manganese -27 -27 -3 -4 -5Rottame di acciaio 4.916 5.087 4.541 4.361 5.131 251 264 304 349 420 Rottame di acciaio -4.665 -4.823 -4.237 -4.012 -4.711Rottame di ghisa 44 59 109 78 89 5 3 5 4 6 Rottame di ghisa -39 -56 -104 -74 -83Totale 16.509 14.684 12.729 13.594 12.888 256 268 309 353 432 Totale -16.253 -14.416 -12.420 -13.241 -12.456

Ferroleghe 931 856 819 808 551 40 48 45 63 101 Ferroleghe -891 -808 -774 -745 -450

Semilavorati e lingotti 3.192 3.122 3.792 3.778 3.900 667 611 426 517 713 Semilavorati e lingotti -2.525 -2.511 -3.366 -3.261 -3.187

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

14

Tav. 11a Scambi intra ed extra-UE

000 t. 000 t. Importazioni Esportazioni Saldo 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017Prodotti lunghi Prodotti lunghiTravi ali larghe 113 110 141 152 147 177 196 137 205 201 Travi ali larghe 64 86 -4 53 54Travi ali parallele (I+U) 64 63 103 113 110 215 191 170 177 188 Travi ali parallele (I+U) 151 128 67 64 78Palancole 23 24 19 12 10 2 1 2 1 Palancole -21 -23 -17 -11 -10Laminati mercantili 522 589 637 689 722 986 1.062 1.159 1.215 1.330 Laminati mercantili 464 473 522 526 608Tondo per cemento armato 50 47 63 28 13 1.743 1.629 1.557 1.796 1.529 Tondo per cemento armato 1.693 1.582 1.494 1.768 1.516Vergella 1.060 1.125 1.324 1.187 1.407 872 1.089 1.062 1.224 1.409 Vergella -188 -36 -262 37 2Rotaie e armamento 20 17 15 54 62 142 120 103 65 38 Rotaie e armamento 122 103 88 11 -24Totale 1.852 1.975 2.302 2.235 2.471 4.137 4.288 4.190 4.683 4.695 Totale 2.285 2.313 1.888 2.448 2.224

Prodotti piani Prodotti pianiLamiere a caldo e larghi piatti 492 661 941 808 736 1.557 1.573 1.419 1.578 1.650 Lamiere a caldo e larghi piatti 1.065 912 478 770 914Nastri a caldo <600 mm 72 60 76 84 82 228 236 220 227 283 Nastri a caldo <600 mm 156 176 144 143 201Coils 4.812 5.033 6.569 6.642 6.273 1.562 1.155 872 958 785 Coils -3.250 -3.878 -5.697 -5.684 -5.488Lamiere a freddo 1.338 1.628 1.843 1.533 1.705 991 973 938 1107 1056 Lamiere a freddo -347 -655 -905 -426 -649Banda nera 52 54 32 19 18 15 15 13 13 11 Banda nera -37 -39 -19 -6 -7Lamierini magnetici 575 549 562 612 697 42 42 48 44 46 Lamierini magnetici -533 -507 -514 -568 -651Banda stagnata 609 682 692 700 681 56 52 64 69 73 Banda stagnata -553 -630 -628 -631 -608Lamiere cromate 117 145 144 130 122 4 1 4 5 6 Lamiere cromate -113 -144 -140 -125 -116Lamiere zincate a caldo 807 890 1.149 1.201 1.322 2.019 2.198 2.234 2421 2246 Lamiere zincate a caldo 1.212 1.308 1.085 1.220 924Lamiere elettrozincate 61 61 64 61 70 98 119 104 118 149 Lamiere elettrozincate 37 58 40 57 79Lamiere a rivestimento organico 198 158 172 208 211 336 413 407 528 497 Lamiere a rivestimento organico 138 255 235 320 286Lamiere con altri rivest. metallici 88 78 93 94 106 46 62 61 63 61 Lamiere con altri rivest. metallici -42 -16 -32 -31 -45Totale 9.221 9.999 12.337 12.092 12.023 6.954 6.839 6.384 7.131 6.863 Totale -2.267 -3.160 -5.953 -4.961 -5.160Totale Prodotti 11.073 11.974 14.639 14.327 14.494 11.091 11.127 10.574 11.814 11.558 Totale Prodotti 18 -847 -4.065 -2.513 -2.936

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Tav. 11a Scambi intra ed extra-UE

000 t. 000 t. Importazioni Esportazioni Saldo 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017Prodotti lunghi Prodotti lunghiTravi ali larghe 113 110 141 152 147 177 196 137 205 201 Travi ali larghe 64 86 -4 53 54Travi ali parallele (I+U) 64 63 103 113 110 215 191 170 177 188 Travi ali parallele (I+U) 151 128 67 64 78Palancole 23 24 19 12 10 2 1 2 1 Palancole -21 -23 -17 -11 -10Laminati mercantili 522 589 637 689 722 986 1.062 1.159 1.215 1.330 Laminati mercantili 464 473 522 526 608Tondo per cemento armato 50 47 63 28 13 1.743 1.629 1.557 1.796 1.529 Tondo per cemento armato 1.693 1.582 1.494 1.768 1.516Vergella 1.060 1.125 1.324 1.187 1.407 872 1.089 1.062 1.224 1.409 Vergella -188 -36 -262 37 2Rotaie e armamento 20 17 15 54 62 142 120 103 65 38 Rotaie e armamento 122 103 88 11 -24Totale 1.852 1.975 2.302 2.235 2.471 4.137 4.288 4.190 4.683 4.695 Totale 2.285 2.313 1.888 2.448 2.224

Prodotti piani Prodotti pianiLamiere a caldo e larghi piatti 492 661 941 808 736 1.557 1.573 1.419 1.578 1.650 Lamiere a caldo e larghi piatti 1.065 912 478 770 914Nastri a caldo <600 mm 72 60 76 84 82 228 236 220 227 283 Nastri a caldo <600 mm 156 176 144 143 201Coils 4.812 5.033 6.569 6.642 6.273 1.562 1.155 872 958 785 Coils -3.250 -3.878 -5.697 -5.684 -5.488Lamiere a freddo 1.338 1.628 1.843 1.533 1.705 991 973 938 1107 1056 Lamiere a freddo -347 -655 -905 -426 -649Banda nera 52 54 32 19 18 15 15 13 13 11 Banda nera -37 -39 -19 -6 -7Lamierini magnetici 575 549 562 612 697 42 42 48 44 46 Lamierini magnetici -533 -507 -514 -568 -651Banda stagnata 609 682 692 700 681 56 52 64 69 73 Banda stagnata -553 -630 -628 -631 -608Lamiere cromate 117 145 144 130 122 4 1 4 5 6 Lamiere cromate -113 -144 -140 -125 -116Lamiere zincate a caldo 807 890 1.149 1.201 1.322 2.019 2.198 2.234 2421 2246 Lamiere zincate a caldo 1.212 1.308 1.085 1.220 924Lamiere elettrozincate 61 61 64 61 70 98 119 104 118 149 Lamiere elettrozincate 37 58 40 57 79Lamiere a rivestimento organico 198 158 172 208 211 336 413 407 528 497 Lamiere a rivestimento organico 138 255 235 320 286Lamiere con altri rivest. metallici 88 78 93 94 106 46 62 61 63 61 Lamiere con altri rivest. metallici -42 -16 -32 -31 -45Totale 9.221 9.999 12.337 12.092 12.023 6.954 6.839 6.384 7.131 6.863 Totale -2.267 -3.160 -5.953 -4.961 -5.160Totale Prodotti 11.073 11.974 14.639 14.327 14.494 11.091 11.127 10.574 11.814 11.558 Totale Prodotti 18 -847 -4.065 -2.513 -2.936

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Tav. 11b Scambi intra ed extra-UE

000 t. 000 t. Importazioni Esportazioni Saldo 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 20171° trasformazione 1° trasformazioneTubi senza saldatura 463 484 466 462 480 570 660 458 517 550 Tubi senza saldatura 107 176 -8 55 70Tubi saldati 221 254 256 234 431 2.422 2.592 2.691 2.800 2.742 Tubi saldati 2.201 2.338 2.435 2.566 2.311Semilavorati fucinati 6 5 10 6 7 35 43 34 27 41 Semilavorati fucinati 29 38 24 21 34Fucinati in barre 68 77 79 78 70 47 44 36 30 44 Fucinati in barre -21 -33 -43 -48 -26Barre e profilati, trafilati a freddo 112 144 161 170 171 773 826 843 883 932 Barre e profilati, trafilati a freddo 661 682 682 713 761Filo 156 182 179 194 219 421 476 494 523 601 Filo 265 294 315 329 382Nastro a freddo <600 mm 162 174 162 118 125 275 304 312 337 373 Nastro a freddo <600 mm 113 130 150 219 248Totale 1.188 1.320 1.313 1.262 1.503 4.543 4.945 4.868 5.117 5.283 Totale 3.355 3.625 3.555 3.855 3.780

2° trasformazione 2° trasformazioneProfilati per armature miniere e Profilati per armature miniere e materiale per impalcature 33 34 45 39 45 119 121 132 121 112 materiale per impalcature 86 87 87 82 67Accessori per tubi 33 33 28 35 33 148 141 136 131 142 Accessori per tubi 115 108 108 96 109Graniglie 47 47 46 46 47 0 0 0 0 0 Graniglie -47 -47 -46 -46 -47Polveri 42 40 39 44 44 0 0 0 0 0 Polveri -42 -40 -39 -44 -44Flange 30 32 29 34 27 143 140 124 131 135 Flange 113 108 95 97 108Totale 185 186 187 198 196 410 402 392 383 389 Totale 225 216 205 185 193Altri prodotti Altri prodottiBulloni e viti 106 130 120 139 150 316 328 335 334 363 Bulloni e viti 210 198 215 195 213Catene 22 23 23 23 26 26 29 30 23 25 Catene 4 6 7 0 -1Ancore e ancorotti 1 1 1 1 1 1 0 1 1 1 Ancore e ancorotti 0 -1 0 0 0Cavi, corde e trefoli 47 43 53 61 62 111 113 127 124 130 Cavi, corde e trefoli 64 70 74 63 68Molle 29 29 34 36 34 40 40 44 41 46 Molle 11 11 10 5 12Punte e chiodi 17 18 17 19 16 9 10 11 13 15 Punte e chiodi -8 -8 -6 -6 -1Corde spin.,tele,griglie e reti 36 43 55 56 59 297 331 354 375 514 Corde spin.,tele,griglie e reti 261 288 299 319 455Lavori di filo di ferro o acciaio 159 163 174 193 277 405 412 420 421 440 Lavori di filo di ferro o acciaio 246 249 246 228 163Assi, ruote e loro parti 8 14 12 13 10 58 89 88 82 90 Assi, ruote e loro parti 50 75 76 69 80Getti 63 70 66 68 76 47 53 49 47 47 Getti -16 -17 -17 -21 -29Altri fucinati e stampati 34 38 32 36 34 201 206 188 187 225 Altri fucinati e stampati 167 168 156 151 191Totale 522 572 587 645 745 1.511 1.611 1.647 1.648 1.896 Totale 989 1.039 1.060 1.003 1.151

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

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Tav. 11b Scambi intra ed extra-UE

000 t. 000 t. Importazioni Esportazioni Saldo 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 2017 2013 2014 2015 2016 20171° trasformazione 1° trasformazioneTubi senza saldatura 463 484 466 462 480 570 660 458 517 550 Tubi senza saldatura 107 176 -8 55 70Tubi saldati 221 254 256 234 431 2.422 2.592 2.691 2.800 2.742 Tubi saldati 2.201 2.338 2.435 2.566 2.311Semilavorati fucinati 6 5 10 6 7 35 43 34 27 41 Semilavorati fucinati 29 38 24 21 34Fucinati in barre 68 77 79 78 70 47 44 36 30 44 Fucinati in barre -21 -33 -43 -48 -26Barre e profilati, trafilati a freddo 112 144 161 170 171 773 826 843 883 932 Barre e profilati, trafilati a freddo 661 682 682 713 761Filo 156 182 179 194 219 421 476 494 523 601 Filo 265 294 315 329 382Nastro a freddo <600 mm 162 174 162 118 125 275 304 312 337 373 Nastro a freddo <600 mm 113 130 150 219 248Totale 1.188 1.320 1.313 1.262 1.503 4.543 4.945 4.868 5.117 5.283 Totale 3.355 3.625 3.555 3.855 3.780

2° trasformazione 2° trasformazioneProfilati per armature miniere e Profilati per armature miniere e materiale per impalcature 33 34 45 39 45 119 121 132 121 112 materiale per impalcature 86 87 87 82 67Accessori per tubi 33 33 28 35 33 148 141 136 131 142 Accessori per tubi 115 108 108 96 109Graniglie 47 47 46 46 47 0 0 0 0 0 Graniglie -47 -47 -46 -46 -47Polveri 42 40 39 44 44 0 0 0 0 0 Polveri -42 -40 -39 -44 -44Flange 30 32 29 34 27 143 140 124 131 135 Flange 113 108 95 97 108Totale 185 186 187 198 196 410 402 392 383 389 Totale 225 216 205 185 193Altri prodotti Altri prodottiBulloni e viti 106 130 120 139 150 316 328 335 334 363 Bulloni e viti 210 198 215 195 213Catene 22 23 23 23 26 26 29 30 23 25 Catene 4 6 7 0 -1Ancore e ancorotti 1 1 1 1 1 1 0 1 1 1 Ancore e ancorotti 0 -1 0 0 0Cavi, corde e trefoli 47 43 53 61 62 111 113 127 124 130 Cavi, corde e trefoli 64 70 74 63 68Molle 29 29 34 36 34 40 40 44 41 46 Molle 11 11 10 5 12Punte e chiodi 17 18 17 19 16 9 10 11 13 15 Punte e chiodi -8 -8 -6 -6 -1Corde spin.,tele,griglie e reti 36 43 55 56 59 297 331 354 375 514 Corde spin.,tele,griglie e reti 261 288 299 319 455Lavori di filo di ferro o acciaio 159 163 174 193 277 405 412 420 421 440 Lavori di filo di ferro o acciaio 246 249 246 228 163Assi, ruote e loro parti 8 14 12 13 10 58 89 88 82 90 Assi, ruote e loro parti 50 75 76 69 80Getti 63 70 66 68 76 47 53 49 47 47 Getti -16 -17 -17 -21 -29Altri fucinati e stampati 34 38 32 36 34 201 206 188 187 225 Altri fucinati e stampati 167 168 156 151 191Totale 522 572 587 645 745 1.511 1.611 1.647 1.648 1.896 Totale 989 1.039 1.060 1.003 1.151

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RELAZIONE ANNUALE 2017 - Parte VI: Appendice StatisticaFEDERACCIAI

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Tav. 12 Occupazione siderurgia primaria

2013 2014 2015 2016 2017Occupati fine annoOperai ed apprendisti 28.103 27.000 26.639 25.915 26.493Impiegati 7.944 8.154 8.255 8.311 7.175Totale 36.047 35.154 34.894 34.226 33.668

Ore lavorate (000) Operai ed apprendisti 41.852 39.843 36.586 38.055 38.363Impiegati 12.615 12.887 12.612 14.111 12.631Totale 54.467 52.730 49.198 52.166 50.994

Ore C.I.G. (000) Operai ed apprendisti 5.083 4.673 7.221 4.176 4.763Impiegati 450 480 1.140 440 526Totale 5.533 5.153 8.362 4.616 5.289

Pensionamento anticipato Operai ed apprendisti 17 17 66 27 12Impiegati 6 11 26 18 5Totale 23 28 92 45 17

Ore di assenza: (000) Malattia ed infortuni

Operai ed apprendisti 2.505 2.496 2.214 2.292 2.219Impiegati 342 371 375 381 304

Totale 2.847 2.866 2.590 2.673 2.523

Ferie e festività Operai ed apprendisti 7.663 7.421 6.346 6.740 6.119Impiegati 2.284 2.325 1.970 2.183 1.651

Totale 9.946 9.746 8.316 8.922 7.769

Sciopero Operai ed apprendisti 144 498 62 172 120Impiegati 8 83 7 11 15

Totale 152 581 69 183 135

Altre cause Operai ed apprendisti 865 963 809 913 908Impiegati 142 193 243 244 241Totale 1.007 1.156 1.051 1.157 1.149

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