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PREMESSA Sulla base del D.P.R 275 del 8 marzo '99 degli indirizzi generali stabiliti dal Consiglio di Istituto della specificità dell'indirizzo di studio, in attesa della riforma della scuola superiore di una ricognizione delle risorse disponibili; umane, professionali, materiali e finanziarie. Tenuto conto: della fase di transizione in cui il quadro legislativo generale della riforma è ancora sconosciuto, e fonte di diverse interpretazioni su aspetti centrali e qualificanti ; della poca chiarezza sul futuro di aspetti decisivi , quali il finanziamento, i curricola e gli standard nazionali, la riforma degli organi collegiali Il Collegio Docenti del liceo scientifico "G. Oberdan" progetta il piano dell'offerta formativa sulla base della seguente premessa. Il Piano dell'offerta formativa del liceo scientifico "Guglielmo Oberdan" riconosce e tutela il diritto di tutti gli studenti ad una formazione umana e culturale che rispetti l’identità di ognuno. Esso è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della personalità degli alunni, soprattutto dal punto di vista della coscienza storica e critica del futuro cittadino. Tale finalità fondamentale va perseguita attraverso un progetto condiviso che, fatte salve le competenze programmatiche del Collegio Docenti, nasca dalla partecipazione attiva e dal confronto informato di tutte le componenti la comunità scolastica. I

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Liceo Scientifico Statale

PREMESSA

Sulla base

· del D.P.R 275 del 8 marzo '99

· degli indirizzi generali stabiliti dal Consiglio di Istituto

· della specificità dell'indirizzo di studio, in attesa della riforma della scuola superiore

· di una ricognizione delle risorse disponibili; umane, professionali,

materiali e finanziarie.

Tenuto conto:

· della fase di transizione in cui il quadro legislativo generale della riforma è ancora sconosciuto, e fonte di diverse interpretazioni su aspetti centrali e qualificanti ;

· della poca chiarezza sul futuro di aspetti decisivi , quali il finanziamento, i curricola e gli standard nazionali, la riforma degli organi collegiali

Il Collegio Docenti del liceo scientifico "G. Oberdan" progetta il piano dell'offerta formativa sulla base della seguente premessa.

Il Piano dell'offerta formativa del liceo scientifico "Guglielmo Oberdan" riconosce e tutela il diritto di tutti gli studenti ad una formazione umana e culturale che rispetti l’identità di ognuno. Esso è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della personalità degli alunni, soprattutto dal punto di vista della coscienza storica e critica del futuro cittadino.

Tale finalità fondamentale va perseguita attraverso un progetto condiviso che, fatte salve le competenze programmatiche del Collegio Docenti, nasca dalla partecipazione attiva e dal confronto informato di tutte le componenti la comunità scolastica.

Va favorita soprattutto l'attiva partecipazione della componente studentesca, nella visione di una scuola che sia il luogo in cui lo studente possa trovare un'occasione irrepetibile per lo sviluppo della propria personalità.

A tale scopo si prevedono iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio e, come completamento dei percorsi curricolari di base, attività aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative proposte dagli studenti.

Il Piano dell'offerta formativa assicura inoltre un'attività di informazione e di orientamento relativa alle future scelte professionali e scolastiche.

A garanzia del pluralismo culturale ed ideologico e dell'indipendenza dell'istruzione da interessi privati, il Piano dell'offerta formativa attribuisce valore centrale ed insostituibile alla figura del docente, che costituisce l'altro polo fondamentale del rapporto dialettico formativo. Le competenze degli insegnanti che lavorano nell'Istituto, l'esistenza di metodologie e di pratiche educative molteplici, che scaturiscono dalla libertà di insegnamento e di ricerca, costituiscono una ricchezza e sono la risorsa di base fondamentale per costruire l'articolazione dell'offerta formativa.

Nella fase attuale assistiamo a mutamenti rapidi e profondi nello sviluppo sociale e produttivo, che investono direttamente la scienza, la conoscenza, la comunicazione e l'informazione, tutti settori che interagiscono fortemente con l'educazione.

A noi sembra che lo sviluppo produttivo, considerando soprattutto le possibilità aperte dalla rivoluzione informatica, abbia bisogno a tutti i livelli di uomini e donne in grado di ragionare in modo autonomo, con un forte bagaglio culturale e una positiva coscienza critica.

A tale fine, l'attuale indirizzo di tipo scientifico va conservato e, se possibile, potenziato, utilizzando gli strumenti progettuali messi a disposizione dal Regolamento sull'autonomia scolastica. Va altresì mantenuta l'attuale finalità del liceo scientifico, come istituto di preparazione ai corsi universitari, con particolare riferimento a quelli di carattere scientifico.

Tale scelta rispecchia ancora le aspettative di buona parte degli studenti e delle famiglie, ed ha come fine, non secondario, quello di garantire agli studenti un percorso formativo efficace e in grado di garantire il successo scolastico.

Allo stesso tempo il Piano dell'offerta formativa riconosce la necessità di potenziare, oltre alla tradizionale area scientifica, la conoscenza di più lingue straniere e delle nuove tecnologie di comunicazione, curando in modo particolare l'approccio critico ai materiali informativi e alle tecnologie informatiche.

Il Piano dell'offerta formativa riconferma altresì la valenza culturale degli studi umanistico-letterari e storico-filosofici che concorrono, come elemento insostituibile e, per certi aspetti decisivo, alla formazione della personalità critica del futuro cittadino.

Il filo conduttore di questa articolazione viene individuato nell'acquisizione da parte del discente di un concetto di scientificità basato sul rigore del metodo, trasferibile pertanto a tutte le discipline e su cui impostare lo sviluppo formativo.

Il Collegio dei Docenti del liceo scientifico "Guglielmo Oberdan" intende realizzare - sulla base di un'esperienza che è patrimonio della scuola pubblica e, in particolare, del liceo scientifico - un progetto formativo e culturale unitario ed organico, pur nella necessaria varietà e articolazione di contenuti, metodi, progetti e prospettive, ricchezza insostituibile di ogni istituzione culturale democratica.

A tale scopo le attività contemplate dal Piano dell'offerta formativa dovranno fondarsi sulla sostanziale convergenza delle finalità e degli obiettivi, affinché lo studente possa trovare domani una propria identità culturale e sia in possesso degli strumenti necessari per orientarsi con consapevolezza nella multiforme realtà contemporanea.

INDICE

A. INDIRIZZI DI STUDIO

p. 1

A1. CENNI STORICI

1

A2. PIANO DI STUDI

2

A3. PIANO DIDATTICO-CULTURALE

6

B. AZIONI PROGETTUALI

p. 42

B1. MODULI CURRICOLARI A CLASSI APERTE

42

B2. AREA SCIENTIFICA

44

B3. AREA UMANISTICA-CIVICA

49

B4. AREA LINGUISTICA

56

B5. AREA EDUCAZIONE ALLA SALUTE E GRUPPI STUDENTESCHI 57

B6. AREA SCAMBI CULTURALI

60

B7. AREA ORIENTAMENTO

61

B8. AREA AGGIORNAMENTO E INNOVAZIONE

62

B9. AREA SPORTIVA

62

B10.INTERVENTI DI RECUPERO, SOSTEGNO E POTENZIAMENTO 63

C. PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITÀ

p. 64

C1. RISORSE DELL’ISTITUTO

64

C2. ATTIVITA’ DEGLI ORGANI COLLEGIALI

65

C3. ATTIVITA’ AGGIUNTIVE DI INSEGNAMENTO

66

C4. RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

67

C5. ORGANIZZAZIONE INTERNA

68

Liceo Scientifico Statale

"Guglielmo OBERDAN"

Via P. Veronese, 1 - TRIESTE

A1 – CENNI STORICI

Il Liceo scientifico “Guglielmo Oberdan” ereditò all’atto della fondazione, avvenuta nel 1923, il patrimonio librario e parte della strutturazione didattico-scientifica di quella che sotto l’Austria era stata l’ottima “Civica Scuola Reale Superiore”, e che, per un triennio, dopo il passaggio all’amministrazione italiana, era diventata la sezione fisico-matematica dell’Istituto Tecnico Comunale “Galileo Galilei”.

La Civica Scuola Reale aveva iniziato la sua attività più di mezzo secolo prima, con sede nella “casa Muratti”, sita tra le vie S.Lazzaro, Nuova (ora via Mazzini) e S.Giovanni (ora via M.R.Imbriani). Dal 1879 si era trasferita in Acquedotto (nell’edificio che attualmente ospita la scuola media “Divisione Julia”). Gli iscritti, per il grande sviluppo della città e il conseguente aumento della domanda di istruzione tecnica, erano sempre più numerosi, tanto che nel 1904 venne creata nel quartiere di San Giacomo una succursale, che divenne scuola indipendente otto anni dopo, con la costruzione dell’edificio poi occupato dal “Da Vinci”.

La “Civica Scuola Reale Superiore”, pur restando nella vecchia sede dell’Acquedotto, diventò, come accennato, “Istituto Tecnico Comunale Galileo Galilei, sezione fisico-matematica”, a partire dall’anno scolastico 1919/20 (alla fine dei corsi era possibile accedere alla facoltà di ingegneria o a una scuola politecnica).

Nel 1923, in seguito alla riforma Gentile, questa sezione degli istituti tecnici venne incorporata nel nuovo liceo scientifico (che, agli effetti pratici, inglobava pure il liceo moderno, creato qualche anno prima in Italia, ma esistente anche in Austria, nel quale il greco era sostituito dallo studio delle lingue straniere e dall’ampliamento di altre materie, con accesso a tutte le facoltà universitarie). La riforma, in ogni caso, era intesa a valorizzare la formazione umanistica, considerata come indispensabile complemento di quella scientifica, a costruire un insieme la cui validità era ed è tuttora ampiamente riconosciuta. Agli studenti che possedevano la maturità scientifica erano aperte tutte le facoltà universitarie, escluse giurisprudenza e lettere.

Nasceva così il nuovo istituto, che il collegio docenti propose subito di intitolare a Guglielmo Oberdan, alunno della Civica Scuola Reale Superiore dal 1869 al 1877. La richiesta fu accolta e la denominazione diventò ufficiale il 25/3/1924. Il 1° novembre 1923 il Comune aveva destinato al nuovo liceo l’edificio del colle di San Vito (la sede attuale), costruito nel 1915 per ospitare uno dei due ginnasi-licei comunali (dedicato a Petrarca dopo l’unione della città all’Italia). Il Ginnasio-liceo Petrarca occupò a sua volta l’edificio Acquedotto rimasto libero (dove sarebbe rimasto fino al 1966, anno del trasferimento nella nuova sede di via Rossetti).

L’apertura ufficiale del primo anno scolastico si ebbe il 12 novembre 1923. Le richieste di passaggio al liceo da parte degli alunni della sezione fisico-matematica furono numerose e le nuove iscrizioni, soddisfacenti sin dall’inizio, aumenteranno negli anni successivi, anche per le garanzie offerte dalla serietà e dalla riconosciuta preparazione del corpo insegnante, in gran parte proveniente dalla vecchia scuola civica. Se la posizione dell’edificio, soleggiato e circondato dal verde (elementi ritenuti essenziali, all’epoca, per la salute degli alunni), era considerata ottima, lo spazio interno si rivelò presto insufficiente, sia per gli allievi sia per ospitare gli strumenti scientifici, e collezioni didattiche e il nuovo materiale, donato da privati o acquistato con fondi messi a disposizione da varie istituzioni. Solo nel secondo dopoguerra (1956) il problema venne risolto aggiungendo un’ala della costruzione. Il giardino fu in parte occupato da palestre e da campi sportivi. Gli annuari conservati nella biblioteca dell’Istituto riportano molti nomi di triestini che poi avrebbero operato con successo nei campi più svariati. I programmi furono più volte aggiornati e ammodernati, fino a giungere alle attuali forme di sperimentazione, che tengono conto dei suggerimenti dettati dall’esperienza e dalle esigenze di una società in evoluzione.

A2 – I PERCORSI

· CORSO TRADIZIONALE

Piano orario ministeriale

Classi

Religione

1

1

1

1

1

Lingua e letteratura italiana

4

4

4

3

4

Lingua e letteratura latina

4

5

4

4

3

Lingua e letteratura straniera

3

4

3

3

4

Storia

3

2

2

2

3

Geografia

2

-

-

-

-

Filosofia

-

-

2

3

3

Matematica

5

4

3

3

3

Fisica

-

-

2

3

3

Scienze nat., chimica e geografia

-

2

3

3

2

Disegno

2

2

2

2

2

Educazione fisica

2

2

2

2

2

Totale

26

26

28

29

30

Titolo di studio: Maturità scientifica

Il corso si articola in un biennio ed un triennio con conclusivo esame di Maturità Scientifica. L’indirizzo tradizionale del Liceo Scientifico nasce dalla “riforma gentiliana” quale sede di studi liceali prevalentemente classico-letterari; contemporaneamente, però, prendeva corpo un certo interesse verso l’ambito scientifico (in particolare per la matematica e la fisica). In tempi recenti, sotto la spinta di nuovi interessi, questo tipo di scuola si è aperto sempre più alle nuove realtà emergenti dal mondo scientifico, senza tuttavia staccarsi dai condizionamenti orari imposti dai programmi ministeriali. In questo senso, nell’evoluzione della scuola italiana, il Liceo Scientifico tradizionale rappresenta uno degli aspetti di modernità, dove tradizione e innovazione coesistono in maniera armoniosa, senza strappi, per formare culturalmente e civilmente persone che potranno avere sbocchi occupazionali anche a medio e breve termine.

Rispetto alle varie sperimentazioni, il corso tradizionale offre una preparazione qualificata con un carico orario scolastico equilibrato e non eccessivamente pesante.

· CORSO SPERIMENTALE

PIANO NAZIONALE INFORMATICA – P.N.I.

Piano orario

Classi

Religione

1

1

1

1

1

Lingua e letteratura italiana

4

4

4

3

4

Lingua e letteratura latina

4

5

4

4

3

Lingua e letteratura straniera

3

4

3

3

4

Storia

3

2

2

2

3

Filosofia

-

-

2

3

3

Geografia

2

-

-

-

-

Scienze nat., chimica e geografia

-

2

3

3

2

Fisica

3

3

3

3

3

Matematica

5

5

5

5

5

Disegno

2

2

2

2

2

Educazione fisica

2

2

2

2

2

Totale

29

30

31

31

32

Titolo di studio: Maturità scientifica

Attestato di frequenza del P.N.I.

Il Liceo Oberdan è stato il primo nella provincia ad attuare il P.N.I. nella sua interezza, secondo il progetto originale elaborato dal Ministero della Pubblica Istruzione articolato sull’intero quinquennio. Nel programma di Matematica vengono introdotti i primi elementi di probabilità ed elementi di logica e informatica già nel biennio. Nel triennio si prosegue il processo di preparazione culturale e di approfondimento disciplinare potenziando e consolidando le attitudini degli alunni verso gli studi a carattere scientifico. Nell’ambito del Laboratorio di Informatica si prevedono l’utilizzo di un linguaggio di programmazione, l’analisi dei problemi e la loro soluzione. La Fisica viene introdotta già nel biennio, in cui vengono privilegiati gli aspetti prevalentemente empirici e di osservazione analitica, mentre nel triennio vengono sottolineati gli aspetti concettuali e di formazione teorica. Lo studio di questa materia è inoltre corroborato dalla realizzazione di esperimenti eseguiti dagli allievi stessi ed altri presentati dall’insegnante nei Laboratori di Fisica; per lo studi degli aspetti che non si prestano ad esercitazioni di laboratorio, invece, verranno utilizzati dei programmi di simulazione.

Chi esce da questo corso avrà senza dubbio una carta in più per affrontare campi dove sono richieste conoscenze di tipo scientifico, soprattutto a livello di metodo di ricerca. All’esame di maturità, il P.N.I. prevede una prova scritta di matematica diversa rispetto al corso tradizionale, per dare spazio alle abilità in più acquisite.

· SPERIMENTAZIONE DI SCIENZE NATURALI

Piano orario

Classi

Religione

1

1

1

1

1

Lingua e letteratura italiana

4

4

4

3

4

Lingua e letteratura latina

4

5

4

4

3

Lingua e letteratura straniera

3

4

3

3

4

Storia

3

2

2

2

3

Filosofia

-

-

2

3

3

Geografia

2

-

-

-

-

Scienze nat., chimica e geografia

3

4

4

4

3

Fisica

-

-

2

3

3

Matematica

5

4

3

3

3

Disegno

2

2

2

2

2

Educazione fisica

2

2

2

2

2

Totale

29

28

29

30

31

Titolo di studio: Maturità scientifica

La sperimentazione di Scienze naturali, prevedendo l’inizio dello studio delle Scienze in prima liceo e l’aumento di alcune ore di insegnamento nelle classi 2°, 3°, 4°, 5°, consente uno svolgimento più completo e razionale dei programmi, con l’anticipazione di conoscenze propedeutiche e l’integrazione delle diverse discipline afferenti alla cattedra di Scienze e con l’approfondimento interdisciplinare delle materie dell’area scientifica. Rende inoltre possibili una programmazione più soddisfacente delle attività di laboratorio ed un miglior utilizzo delle attrezzature didattiche del Liceo per sviluppare capacità di osservazione, analisi, sintesi, collegamento e rielaborazione autonoma delle conoscenze, e per favorire l’acquisizione di mentalità

scientifica e metodo rigoroso di lavoro.

· SPERIMENTAZIONE CON 2° LINGUA STRANIERA

Piano orario

Classi

Religione

1

1

1

1

1

Lingua e letteratura italiana

4

4

4

3

4

Lingua e letteratura latina

4

5

4

4

3

Lingua e letteratura straniera

3

3

3

3

3

Seconda lingua straniera

4

4

3

3

3

Storia

3

2

2

2

3

Filosofia

-

-

2

3

3

Geografia

2

-

-

-

-

Scienze nat., chimica e geografia

-

2

3

3

2

Fisica

-

-

2

3

3

Matematica

5

4

3

3

3

Disegno

2

2

2

2

2

Educazione fisica

2

2

2

2

2

Totale

30

29

31

32

32

Titolo di studio: Maturità scientifica

In un mondo in cui le comunicazioni diventano sempre più a vasto raggio, la conoscenza delle lingue straniere non è un optional, ma un appuntamento da non mancare. Seguendo le indicazioni del ministero della pubblica Istruzione e del Consiglio d’Europa, il corso prevede l’insegnamento di 2 lingue straniere:

· inglese (1° lingua)

· tedesco o francese (2° lingua)

Le due lingue avranno pari dignità. La seconda lingua verrà studiata in maniera più intensiva nel biennio, in modo da raggiungere l’omogeneità con a 1° lingua. L’insegnamento avverrà secondo l’indicazione del Programma Brocca. La scelta della sperimentazione durerà per tutto il quinquennio.

A3. PIANO DIDATTICO-CULTURALE

N.B. L’A.S. 2004-2005 E‘ SUDDIVISO IN DUE PERIODI: IL PRIMO PERIODO VA DAL 15 SETTEMBRE AL 22 DICEMBRE 2004; IL SECONDO PERIODO DAL 7 GENNAIO

AL 10 GIUGNO 2005.

RELIGIONE

(Facoltativa)

(Quinquennio)

a) Finalità della disciplina:

1. Un approccio globale al valore della persona umana, in vista di un progetto di educazione integrale di essa.

2. Studio del fenomeno religioso nei suoi sviluppi storici e nei suoi rapporti con l'evoluzione della civiltà, con particolare riguardo all'Europa e all'Italia cattolica.

3. Accostamento corretto ai testi sacri distinguendo in essi il

messaggio delle implicazioni storico-culturali.

4. Una conoscenza delle lingue fondamentali di sviluppo del pensiero umano e dei comportamenti da esso derivati.

5. Interpretare fatti e problemi alla luce delle domande esistenziali dell'uomo.

b) Obiettivi:

· Competenze:

I) Biennio: A. L'approccio dell'uomo con il sacro, dalle religioni primitive all'esperienza ebraico cristiana; B. Criteri di lettura per i testi sacri;

II) Triennio: A. Le tappe fondamentali del rapporto della Chiesa con la civiltà europea ed extraeuropea; B. Il rapportarsi del pensiero religioso con le altre forme di sapere (scienze, filosofia, etica, politica)

· Capacità:

Comunicative: a) ascolto e dialogo corretto; b) lessico appropriato.

Logiche: a) inserire l'argomento nel contesto adeguato; b) saperne cogliere aspetti, cause, conseguenze e sviluppi.

Operative: saper sviluppare gli argomenti in modo autonomo, anche con ricerche personali.

c) Percorsi didattici:

· Contenuti comuni:

1. il concetto di sacro; 2. le religioni primitive e classiche; 3. l'ebraismo e la Bibbia; 4. la persona e il messaggio di Gesù; 5. storia della Chiesa, nei suoi movimenti e divisioni; 6. le religioni non cristiane; 7. la religione cristiana nei suoi confronti con la scienza, la filosofia, l'etica, la politica, con particolare riguardo alle linee di pensiero dell'epoca moderna e alla condizione dell'uomo contemporaneo.

· Metodo comune:

Tipo di lezione:

1. domande pilotate, volte a condurre gli alunni stessi ad un'impostazione globale dell'argomento; 2. spiegazione da parte dell'insegnante a letture di testi

3. dialogo su possibili approfondimenti e sviluppi; 4. sintesi e collegamenti interdisciplinari; 5. uso di schemi scritti (fotocopie o lavagna).

Sistema di verifica:

1. Le domande pilotate iniziali permettono di individuare sia le precedenti conoscenze, sia l'attitudine degli alunni all'analisi o alla sintesi sia l'interesse per la materia.

2. Il dialogo successivo permette di individuare il livello di comprensione degli argomenti.

3. all'inizio di ogni lezione vengono poste alcune domande sugli argomenti precedenti.

4. Nella maggior parte dei casi le risposte sono spontanee, in caso contrario gli alunni vengono sollecitati personalmente.

5. La materia è orale, per cui eventuali test hanno valore informale, quale supporto alle verifiche orali.

Numero delle verifiche per periodo:

Orali: due formali, più numerosi elementi emergenti dal dialogo.

Scritte: una per i bienni.

Assegnazione e correzione di lavori domestici: qualche ricerca, consistente in tematiche storiche già apprese in altre discipline.

d) Criteri di valutazione

Prove orali:

partecipazione al dialogo; interventi pertinenti (e non curiosità superficiali, fatte emergere, a volte, per eludere argomenti più impegnativi); organizzazione coerente delle proprie conoscenze; capacità di intuizione, riflessione e approfondimento; viene comunque apprezzato ogni tipo di impegno

e) Livelli di competenza-capacità e relativa valutazione:

Prove orali:

Sufficiente:

1. Conoscenza di alcuni dei contenuti fondamentali. 2. Partecipazione e impegno saltuari.

Molto:

1. Conoscenza dei contenuti nelle loro linee essenziali. 2. Partecipazione e impegno abbastanza costanti.

Moltissimo::

1. Conoscenza completa dei contenuti. 2. Impegno e partecipazione costanti.

3. Interventi qualificati, volti a cogliere tutti gli aspetti degli argomenti. 4. Capacità di frequenti collegamenti interdisciplinari.

Insufficiente:

1. Conoscenze scarse e lacunose degli argomenti. 2. Impegno quasi nullo.

3. Mancanza di interesse.

ITALIANO

(Biennio)

a)Finalità della disciplina

1.Rafforzare le competenze linguistiche, cioè incrementare la capacità di comprensione e di produzione di testi orali e scritti differenti per contenuti, funzioni e scopi.

2. Avviare alla storicizzazione di un testo.

3. Avviare alla comprensione dei meccanismi generali del linguaggio e delle specifiche particolarità dell’italiano rispetto alle altre lingue studiate (soprattutto il latino).

b) Obiettivi

· Competenze:

A. Conoscenza adeguata e uso appropriato delle seguenti competenze tecniche: lessico; ortografia; punteggiatura; strutture morfosintattiche.

B.Saper eseguire una lettura corretta chiara scorrevole, logica.

C. Conoscenza elementare degli strumenti del codice letterario: uso della parola letteraria: linguaggio della prosa e della poesia.

· Capacità:

A.Saper ascoltare: comprendere un discorso anche complesso.

B.Saper parlare: definire, descrivere, riferire, spiegare, riassumere, narrare, argomentare utilizzando una terminologia il più possibile precisa e appropriata.

C.Saper leggere, cioè comprendere testi di vario genere, dai più semplici gradualmente ai più complessi; avvio alla comprensione del codice letterario.

D.Saper scrivere: saper definire, verbalizzare, riassumere, produrre testi propri di carattere descrittivo, narrativo, argomentativo, sempre utilizzando una terminologia il più possibile chiara e precisa.

c)Percorsi didattici

• Contenuti comuni:

Ripasso della morfologia, attenzione al lessico (etimologia, storia delle parole), alla punteggiatura. Analisi logica - analisi del periodo (con particolare insistenza sulle congiunzioni). L’importanza dello studio della gframmatica italiana è ribadita e condivisa da tutti gli insegnanti di Lettere del biennio e del triennio nei suoi aspetti fondamentali – morfologici, logici e sintattici -, non solo come tramite verso la lingua latina ma per realizzare efficacemente gli obiettivi di cui sopra al punto b). Percorsi tematici tratti dai maggiori poemi epici,con particolare attenzione all’Eneide, e dai Promessi Sposi. Un certo numero di brani di prosa e di poesia (la cui scelta lasciata alla libertà del singolo insegnante) di cui servirsi per sviluppare le seguenti tematiche:

1.Elementi di teoria della comunicazione: lingua scritta e parlata (differenze e analogie); i meccanismi soggettivi e oggettivi della costruzione del discorso; il destinatario del messaggio; i mezzi della comunicazione; la tradizione orale e la tradizione scritta.

2.La lingua come espressione: l’uso espressivo individuale, il linguaggio come scelta consapevole. La lingua della letteratura (modulo narrativo e modulo poetico). La comunicazione scientifica.

3.Avviamento alla comprensione della logica interna di un linguaggio: la logica della lingua e la logica del pensiero.

4.La lingua nella sua dimensione storica e nel suo sviluppo in relazione all’evoluzione sociale, politica e culturale.

• Metodo comune

Presentazione e discussione con gli alunni del metodo di lavoro. Introduzione iniziale del corso di studi, con obiettivi contenuti e criteri di valutazione.

a) Tipo di lezione

Lezioni “frontali” di introduzione di ogni nuovo argomento alternate a discussione comune, a lavori di gruppo e a specifici momenti di approfondimento individuale degli alunni, a seconda delle esigenze del percorso didattico.

b) Comunicazione del voto o del giudizio.

Il giudizio viene espresso, specie se negativo, per far capire all’alunno in che senso la sua prova va corretta e migliorata.

c) Sistema di verifica

Orale: interrogazione individuale di tipo tradizionale; interventi dal posto e discussione collettiva. Per qanto riguarda gli interventi dal posto e la partecipazione alla discussione collettiva, ci si riserva di prenderne nota solo se lo si ritenga didatticamente significativo, anche senza quantificare in un voto.

Scritta: Temi in classe: composizioni di tipo descrittivo, narrativo, espositivo, argomentativo. Durata: dalle due alle tre ore. Test di verifica in relazione ai percorsi didattici (su lessico - morfosintassi - analisi testuale). Durata variabile a seconda della complessità della prova.

d) Numero delle verifiche per periodo:

Orali: almeno due. Scritte: minimo duel primo periodo, minimo tre nel secondo

e) Assegnazione e correzione di lavori domestici. Vengono assegnati di volta in volta lavori domestici adeguati agli argomenti svolti ed alle esigenze di acquisizione e di assimilazione degli alunni. Correzione collettiva attraverso il lavoro in classe ed eventuale periodico ritiro, correzione e valutazione da parte degli insegnanti dei lavori personali.

d) Criteri di valutazione

Rigore dell’espressione, competenza lessicale e correttezza grammaticale e sintattica; Pertinenza della risposta alla domanda. Conoscenza dei contenuti. Coerenza logica del discorso. Eventuale capacità di rielaborazione personale (con ampliamenti e collegamenti anche interdisciplinari). Originalità di stile.

e) Livelli di competenza-capacità e relativa valutazione

Prove orali

Sufficiente: conoscenza e utilizzo almeno approssimati del linguaggio che caratterizza la materia; conoscenza non puramente mnemonica dei contenuti; esposizione che

risulti abbastanza chiara e coordinata, sia pure con qualche difficoltà e con l’aiuto di domande guida da parte dell’insegnante

Discreto: conoscenza sicura dell’argomento, esposizione corretta e parzialmente autonoma dei contenuti, capacità di operare collegamenti

Buono/Ottimo: conoscenza accurata dei contenuti. Esposizione organica ed autonoma, con l’uso di un linguaggio appropriato.

Insufficiente: conoscenza lacunosa e puramente mnemonica; esposizione frammentaria e disorganica; linguaggio impreciso.

Gravemente insufficiente: conoscenza gravemente lacunosa dei contenuti; esposizione confusa e non coerente con le domande; linguaggio improprio.

Prove scritte

Sufficiente: sostanziale correttezza morfosintattica e ortografica, anche senza una precisa competenza lessicale. Rispondenza dello svolgimento all’assunto. Contenuto, anche se non approfondito chiaramente articolato.

Discreto: contenuto pù approfondito. Struttura del testo prodotto più articolata e coerente. . Migliore competenza lessicale.

Buono/Ottimo: oltre alle precedenti competenze, anche originalità di pensiero e di espressione, ampliamento degli orizzonti del discorso.

Insufficiente: scarsa competenza ortografica e morfosintattica(alcuni errori); parziale non pertinenza dello svolgimento all’assunto; povertà di contenuto; scarsa coerenza logica.

Gravemente insufficiente: mancanza di competenza ortografica e morfosintattica (troppi e gravi errori). Totale non pertinenza all’assunto e/o contenuto estremamente povero. Incoerenza di articolazione interna.

ITALIANO

(Triennio)

a) Finalità della disciplina

· Uso chiaro, corretto, consapevole della lingua nel parlare e nello scrivere.

· Abitudine a leggere, accostandosi in modo ragionato e consapevole alla produzione letteraria, contemporanea e no, italiana e straniera.

· Comprensione dei meccanismi che stanno alla base della produzione letteraria e del loro evolversi con l'evolversi della società e della storia.

b) Obiettivi

Competenze

· Conoscenza consapevole e articolata dei meccanismi della lingua scritta e parlata e del suo evolversi nel tempo.

· Abilità nell'uso della terminologia specifica.

· Conoscenza delle linee fondamentali della storia letteraria italiana, degli autori e dei testi - anche stranieri - che più hanno inciso nella nostra tradizione culturale.

· Conoscenza e comprensione del fenomeno letterario in quanto tale e del fenomeno letterario in un contesto pluridisciplinare.

· Acquisizione di un metodo di lavoro autonomo ed efficace.

Capacità

· Capacità di esprimersi con chiarezza e consapevolezza sia nello scrivere che nel parlare.

· Capacità di analizzare un testo nei suoi diversi aspetti.

c) Percorsi didattici

Contenuti comuni:

I percorsi didattici, come scelta di generi, autori, testi da affrontare, sono legati alle scelte dei singoli docenti, fatte sulla base dell'indirizzo disciplinare e interdisciplinare deciso per ogni singolo anno scolastico, degli interessi della classe, delle questioni scaturite nel corso del lavoro, dei temi di riflessione sollevati dall'attualità, con attenzione però ai seguenti contenuti:

1. Riflessione sulla lingua:

· lingua scritta e lingua parlata;

· la lingua nella sua dimensione storica;

· la lingua come espressione: lettura e ricezione del livello poetico del linguaggio.

2. Riflessione sulla letteratura:

· linee fondamentali di storia della letteratura;

· lettura e comprensione dei testi letterari.

Nel corso della programmazione annuale i docenti si accordano su temi comuni e su un programma di massima comune a tutti.

Metodo comune:

A. Presentazione agli alunni del metodo di lavoro

B. Sistema di verifica:

Scritta:

Data la nuova scansione dell’anno in due periodi, per il primo, più breve, si prevedono almeno due prove scritte; per il secondo, più lungo, se ne prevedono quattro. Le prove proposte devono attenersi alla tipologia dell’Esame di Stato. Una prova del secondo periodo – per le classi quinte – è comune: dura cinque ore e propone agli studenti una simulazione della prova scritta di maturità.

Orale:

Nel corso di ogni periodo sono verificate le competenze e le capacità di cui al punto b). Al fine di attribuire il voto orale sono previste: per il primo periodo, almeno una verifica sotto forma di colloquio accompagnata da prove di vario tipo; per il secondo periodo, almeno due verifiche orali e altre prove di vario tipo. I giudizi e i voti sono formalizzati in base alle diverse capacità riscontrate e sono sempre comunicati e chiariti sulla base dei criteri di valutazione stabiliti; sono rilevate con chiarezza lacune e carenze e sono suggeriti percorsi e metodi per migliorare.

d) Criteri di valutazione

Prove scritte:

· capacità di mettere a fuoco l'argomento;

· coerenza interna del discorso;

· capacità di analisi ragionata e argomentata;

· capacità di sviluppare un discorso personale e autonomo;

· correttezza della sintassi, del lessico, dell'ortografia.

Prove orali:

· correttezza nell'esposizione e rigore terminologico;

· capacità di mettere a fuoco l'argomento;

· comprensione e rielaborazione corretta dei dati acquisiti;

· capacità di sintesi personale.

LATINO

(Biennio)

a) Finalità della disciplina:

1.Riflessione e acquisizione di capacità logiche in relazione al fenomeno linguistico.

2.Acquisizione di capacità critiche su fatti culturali “diversi” dal contemporaneo.

b)Obiettivi:

Competenze:

Conoscenza delle strutture morfo - sintattiche della lingua latina; comprensione della loro strutturazione logica in un rapporto con la lingua italiana e la lingua straniera moderna studiata in modo da cogliere somiglianze e diversità.

Individuazione di alcuni rapporti di derivazione lessicale dal latino all’italiano.

Conoscenza critica di alcuni aspetti della cultura latina in relazione agli argomenti e ai temi trattati in altre discipline.

Capacità:

1.Capacità di riconoscimento delle strutture morfologico-sintattiche di un periodo semplice. 2.Capacità di tradurre, cioè di comprendere un testo latino e renderlo con la massima precisione possibile con corrette strutture linguistiche italiane e scelte lessicali adeguate.

c) Percorsi didattici

Contenuti comuni:

A.Aspetto linguistico e morfo – sintattico:

I - fonetica; II - morfo - sintassi: verbo, sostantivo, aggettivo, pronome, preposizione, avverbio, congiunzione - strutture basilari della sintassi della proposizione e del periodo. III - lessico: acquisizione di un lessico di base anche in relazione ai rapporti etimologici con la lingua italiana.

B.Aspetto storico culturale: lettura, analisi,traduzione, comprensione di testi di autori vari scelti secondo il criterio della gradualità in relazione alle capacità degli studenti e secondo il criterio della rispondenza all’obiettivo dell’acquisizione critica,in relazione al discorso storico/culturale.

Metodo comune:

a)Presentazione e discussione con gli alunni del metodo di lavoro.

Esplicitazione dei problemi e nodi da affrontare nello studio e motivazione delle scelte di alcuni contenuti piuttosto che di altri; discussione sulle finalità dell’insegnamento del latino e sugli obbiettivi da raggiungere.

b)Tipo di lezione: lezioni “frontali” di introduzione di ogni nuovo argomento con riferimento al libro di testo ed esercitazioni collettive.

c)Comunicazione del voto o del giudizio: il voto, ma soprattutto il giudizio,vanno sempre comunicati e chiariti sulla base dei criteri di valutazione stabiliti. Vanno rilevate con chiarezza lacune e carenze e vanno suggeriti percorsi e metodi per migliorare.

d)Sistema di verifica:

Orale:

Esercizi di tipo diverso (flessione, riconoscimento di forme, etc.). Analisi e traduzione di frasi sui l’alunno ha già lavorato e a prima vista. Analisi, traduzione e riflessione su brani di autore. Test di diverso tipo secondo ciò che si intende verificare (esercizi su forme verbali o nominali, lessico, esercizi di traduzione di frasi più o meno complesse di brani) Per gli interventi dal posto e la partecipazione alla discussione collettiva, ci si riserva di prendere nota solo se lo si ritenga didatticamente significativo, anche senza quantificare in un voto.

Scritta:

Versione dal latino di un brano anche adattato (eventualmente versione di frasi o test di valutazione morfo-sintattica per i compiti del 1° quadrimestre della classe 1°). Durata due ore.

e)Numero delle verifiche per periodo:

Orali: almeno due. Test: in numero variabile secondo le esigenze di verifica di versione. Scritte: tre per periodo (eventualmente due il primo periodo della classe 1°)

f)Assegnazione e correzione di lavori domestici:

Lavori domestici assegnati di volta in volta,adeguati agli argomenti svolti e alle esigenze di acquisizione e di assimilazione degli studenti. Correzione individuale e collettiva attraverso il lavoro in classe.

d) Criteri di valutazione

Prove orali: capacità di lettura; capacità di traduzione a prima vista e conoscenza del lessico; conoscenza delle strutture morfo-sintattiche di base; rigore nell’analisi; pertinenza delle risposte alle domande; completezza della risposta (conoscenza dei contenuti)

Prove scritte: comprensione sostanziale del testo; conoscenza dele strutture morfosintattiche di base; precisione nella comprensione e nella resa del lessico; capacità di tradurre in italiano corretto e chiaramente corrispondente al testo.

e) Livelli di competenza-capacità e relativa valutazione

Prove orali

Sufficiente: lettura sostanzialmente corretta. Conoscenza delle strutture morfo - sintattiche di base. Capacità di riproporre, pur con qualche incertezza,l’analisi dei testi già affrontati in classe.

Discreto: lettura corretta. Conoscenza sicura delle strutture morfo - sintattiche di base. Capacità di riproporre con una certa sicurezza l’analisi dei testi già affrontati in classe. Capacità di analisi e di riflessione sul lessico. Capacità di inserire il testo in un contesto.

Buono/Ottimo: lettura corretta, chiara, ragionata. Conoscenza sicura delle strutture morfo - sintattiche. Capacità di riproporre con autonomia l’analisi dei testi già affrontati in classe. Capacità di contestualizzare e di proporre interpretazioni personali. Capacità di tradurre a prima vista.

Insufficiente: lettura incerta e imprecisa. Scarsa conoscenza delle strutture morfo- sintattiche di base. Risposte incerte, approssimative o puramente mnemoniche relativamente ai testi già affrontati.

Gravemente insufficiente: lettura gravemente scorretta. Gravi carenze nella conoscenza delle strutture morfo - sintattiche di base. Incapacità di seguire una precisa struttura logica nel riproporre l’analisi dei testi già affrontati in classe.

Prove scritte

Sufficiente: comprensione sostanziale del testo,pur in presenza di fraintendimenti. Capacità di tradurre il modo sostanzialmente corretto anche se con qualche incertezza e meccanicità e senza attenzione particolare al lessico e alla scioltezza dell’espressione italiana.

Discreto: comprensione del testo, pur in presenza di qualche incertezza. Capacità di tradurre in modo corretto con attenzione alle scelte lessicali e morfo - sintattiche.

Buono/Ottimo: comprensione articolata del testo. Capacità di tradurre in modo chiaro e corrispondente, con attenzione puntuale alle scelte lessicali e morfo - sintattiche e/o fornendone un’interpretazione personale.

Insufficiente: il testo non è stato sostanzialmente compreso. La traduzione è puramente meccanica e ci sono errori che denotano carenze nelle conoscenze morfo - sintattiche di base.

Gravemente Insufficiente: il testo è stato gravemente frainteso e la traduzione è priva di struttura logica.

LATINO

(Triennio)

a) Finalità della disciplina

· Comprensione di un patrimonio linguistico-storico-culturale che sta alla base della tradizione della civiltà occidentale.

· Consapevolezza della dimensione sovranazionale del latino e della sua continuità nei secoli.

· Occasione di riflessione generale sulla struttura delle lingue e acquisizione di capacità logico-lessicali-linguistiche.

· Sviluppo della capacità di tradurre, cioè di produrre un testo che esprima in modo corretto e con precisione un testo di lingua diversa.

b) Obiettivi

Competenze

· Conoscenza approfondita del pensiero degli autori più significativi della cultura latina e della loro incidenza nella nostra tradizione culturale.

· Conoscenza diretta di alcuni testi scelti in funzione dei singoli percorsi didattici.

· Conoscenza delle diversità dei generi e delle peculiarità stilistiche fondamentali della tradizione classica.

· Conoscenza delle caratteristiche della metrica classica.

Capacità

· Riconoscimento delle strutture morfo-logico-sintattiche di un periodo complesso.

· Lettura chiara e corretta di un qualsiasi testo latino; lettura metrica dell'esametro.

· Capacità di tradurre dalla lingua latina alla lingua italiana in modo corretto e chiaramente corrispondente.

c) Percorsi didattici

Contenuti comuni:

I percorsi didattici, come scelta di generi, autori, testi da affrontare, sono legati alle scelte dei singoli docenti, fatte sulla base dell'indirizzo disciplinare e interdisciplinare deciso per ogni singolo anno scolastico, degli interessi della classe, delle questioni scaturite nel corso del lavoro; con attenzione, però, ai seguenti contenuti:

· riflessione sulle strutture morfo-sintattiche della lingua latina e sulla costruzione della proposizione e del periodo;

· contestualizzazione degli autori e dei testi nell'ambito dello studio della storia della letteratura latina;

· elementi di prosodia e metrica latina.

Metodo comune:

A. Presentazione agli alunni del metodo di lavoro.

B. Sistema di verifica:

Scritta:

Al fine di attribuire il voto scritto sono previste:

· per il primo periodo, almeno due prove scritte dal latino che richiedano la traduzione di testi latini latini sconosciuti; eventuali altre prove di diversa tipologia a discrezione dell'insegnante

· per il secondo periodo, almeno tre prove scritte dal latino che richiedano la traduzione di testi latini latini sconosciuti; eventuali altre prove di diversa tipologia a discrezione dell'insegnante

Orale:

Ai fini dell'attribuzione del voto orale si prevedono verifiche sia orali che scritte di vario tipo, almeno una delle quali da svolgersi sotto forma di colloquio. Giudizi e voti sono formalizzati in base alle diverse capacità riscontrate e sono sempre comunicati e motivati sulla base dei criteri di valutazione stabiliti; sono rilevate con chiarezza lacune e carenze e sono suggeriti percorsi e metodi per migliorare.

d) Criteri di valutazione

Prove scritte:

· capacità di tradurre in modo corretto e chiaramente corrispondente;

· individuazione e traduzione delle strutture morfosintattiche;

· precisione nella comprensione e nella resa del lessico.

Prove orali:

· capacità di mettere a fuoco l'argomento;

· conoscenza delle strutture morfo-sintattiche;

· capacità di analisi;

· capacità di contestualizzare;

· capacità di lettura, anche metrica.

LINGUA STRANIERA

(Biennio)

a) Finalità della disciplina:

La lingua straniera è veicolo di comunicazione

b) Obiettivi

· Competenze:

Acquisizione delle strutture di base del lessico, sostanziale correttezza nella pronuncia, nell’intonazione e nella morfosintassi

· Capacità:

Capacità di comprendere messaggi orali e semplici testi scritti, di esprimersi su

argomenti di carattere generale con adeguata abilità

c) Percorsi didattici

· Contenuti comuni:

Studio delle strutture grammaticali, sintattiche e morfologiche e del lessico adeguato, in rapporto alle situazioni pù significative della vita quotidiana. I testi per la comprensione e la produzione orale riguarderanno situazioni di vita quotidiana: dialoghi, interviste. Per la comprensione scritta si presentano testi come lettere, facili articoli, dialoghi e semplici racconti o letture su vari aspetti della cultura straniera. Per la produzione scritta si proporranno lettere, resoconti, brevi composizioni riguardanti argomenti precedentemente trattati in classe.

· Metodo comune:

a) Tipo di lezione: lezione frontale e lavori di gruppo, individuali o a coppie

b) Verifiche:

Prove orali: verifiche individuali e collettive

Prove scritte: test di comprensione ed esercizi di completamento e di trasformazione, dialoghi, traduzioni, riassunti, brevi composizioni

c)Numero di verifiche per periodo:

Orali: due

Scritte: due nel primo periodo, tre (al minimo due) nel secondo

d) Criteri di valutazione

Prove orali:

Correttezza lessicale e grammaticale, pronuncia e intonazione, progresso rispetto ai livelli di partenza, impegno e partecipazione.

Prove scritte:

correttezza grammaticale e morfosintattica, lessicale e ortografica; corretta organizzazione del testo e sviluppo logico.

e) Livelli di competenza-capacità e relativa valutazione

Prove orali:

Buono/Ottimo: ricchezza di contenuti nella esposizione degli argomenti, buone

capacità di analisi e sintesi, buone capacità logiche ed espressive; capacità

critiche; particolari attitudini per la lingua straniera; padronanza della lingua.

Discreto: capacità di analisi e sintesi, logiche ed espressive, ricchezza di contenuti nella

esposizione degli argomenti efficacia comunicativa e corretto uso del lessico e della pronuncia

Sufficiente: impegno costante, miglioramento rispetto al livello di partenza;

espressione comprensibile anche se non del tutto corretta, sforzo costante per

dare il massimo delle proprie possibilità

Insufficiente: poco interesse allo studio, mancanza di attitudini personali alla lingua straniera; prestazioni modeste nell’uso del lessico e non corrette nella grammatica.

Gravemente insufficiente: mancanza di interesse allo studio, prove gravemente insufficienti per mancanza di coerenza logica, per gravi e ripetuti errori morfosintattici, per incapacità di un corretto uso del lessico e per scarsa aderenza al tema proposto.

Prove scritte:

Sufficiente: comprensione globale del messaggio, pur con qualche incertezza nell’uso della lingua, sostanziale correttezza lessicale e morfosintattica.

Discreto: comprensione articolata del messaggio e risposta adeguata; uso corretto del lessico e della grammatica; aderenza al tema proposto.

Buono: capacità di analisi e sintesi, buone capacità logiche e

critiche; uso corretto del lessico e della grammatica.

Insufficiente: comprensione del testo incompleta e superficiale; uso non corretto del lessico e della grammatica; scarsa aderenza al tema proposto.

Gravemente insufficiente: comprensione del testo incompleta e inadeguata; mancata individuazione del tema proposto; incapacità di usare correttamente il lessico e la grammatica; assoluta mancanza di interesse allo studio.

LINGUA STRANIERA

(Triennio)

a) Finalità della disciplina:

La lingua straniera è vista come veicolo di comunicazione e comprensione dei meccanismi sociali e umani nell’evoluzione storica della cultura straniera in rapporto a quella italiana

b) Obiettivi

· Competenze:

Approfondimento e riflessione sulle strutture morfosintattiche e sul lessico della lingua; conoscenze degli aspetti particolari di un testo letterario inteso come messaggio dell’autore nel panorama della sua epoca

· Capacità

Capacità di esporre nozioni e idee in seconda lingua; capacità di comprendere un messaggio di carattere particolare attraverso la seconda lingua; capacità di analisi e di rielaborazione critica di un testo anche non letterario; capacità di collegare testo e contesto e di confrontare e rapportare un testo ad altri testi ed altre epoche.

c) Percorsi didattici

· Contenuti comuni:

1.Approfondimento e completamento dello studio delle strutture morfosintettiche e del lessico della seconda lingua.

2. Sviluppo storico della letteratura straniera:

Classi terze e quarte: percorsi dal Medioevo al XIX sec.

Classi quinte: secoli XIX e XX

Per quanto riguarda la scelta degli autori e delle opere nell’ambito dei periodi stabiliti, ogni docente si riserva di operare la scelta tra testi di prosa, poesia, teatro secondo un percorso individuale, che verrà indicato nella programmazione personale

· Metodo comune:

a) Tipo di lezione: lezioni frontali, attività di gruppo e ricerche

d)Verifiche

Orali: interrogazioni individuali e prove collettive

Scritte: prove di tipo A, B, C, come la terza prova dell’Esame di Stato, e di altro tipo

e)Numero delle verifiche per periodo:

Orali: due

Scritte: due nel primo periodo, tre (al minimo due) nel secondo

d) Criteri di valutazione

Prove orali: comprensione delle domande poste e adeguatezza delle risposte; organizzazione del discorso in seconda lingua sugli argomenti trattati; capacità di cogliere gli aspetti essenziali di un testo attraverso l’analisi; capacità di rielaborazione critica; uso corretto e consapevole delle strutture morfo-sintattiche e del lessico; pronuncia e intonazione.

Prove scritte: i criteri sono gli stessi che per l’orale salvo che alla correttezza della pronuncia e dell’intonazione va ovviamente sostituita la correttezza ortografica.

e) Livelli di competenza-capacità e relativa valutazione

Prove orali:

Sufficiente: riferimenti complessivamente adeguati al tema proposto; informazione complessivamente adeguata all’argomento; sostanziale coerenza logica delle argomentazioni; comunicazione complessivamente efficace, cioè uso della lingua sostanzialmente; impegno costante di miglioramento.

Discreto: individuazione corretta e adeguata del tema proposto, informazione corretta e capacità di operare inferenze; organizzazione del discorso coerente e lineare; comunicazione per lo più efficace; uso quasi del tutto corretto della lingua pur con occasionali imprecisioni; impegno e partecipazione.

Buono/Ottimo: individuazione articolate e analisi approfondita del tema proposto; informazione corretta e approfondita, e capacità di rielaborazione critica; uso del registro appropriato con varietà e proprietà lessicale e fluidità; particolari attitudini per le lingue straniere.

Insufficiente: riferimenti lacunosi e imprecisi al tema proposto; incongruenze logiche, scarsa linearità e ripetizioni nelle argomentazioni; uso incerto e lacunoso delle lingue standard tale da ostacolare la comunicazione; scarso interesse e applicazione.

Gravemente insufficiente: riferimenti inadeguati al tema proposto; informazione assolutamente inadeguata e scorretta; incoerenza logica e mancanza di collegamento tra i dati; gravi errori morfosintattici e lessicali; nessun interesse.

Prove scritte:

Stessi criteri di definizione dei livelli con, in più quello di correttezza ortografica, che fa parte della padronanza linguistica.

f) Laboratorio linguistico multimediale

Allo scopo di rendere l’insegnamento delle lingue straniere, e in modo particolare dell’inglese, più individualizzato e personalizzato, si propone l’attivazione di un laboratorio multimediale per l’insegnamento delle lingue. Tale laboratorio, composto di almeno sedici computer, messi in rete, dotati di materiale software specifico, di cuffie individuali e di programmi adatti sarà situato nelle attuali aule di lingue e verrà usato da tutti gli studenti del liceo. Il progetto sarà realizzato anche in tempi progressivi, in relazione alle disponibilità finanziarie a disposizione della scuola per l’acquisto delle attrezzature.

STORIA

(Biennio)

a)Finalità della disciplina

1. sviluppare la consapevolezza del fatto storico in una visione degli eventi che ne sottolinei il divenire (sia in senso diacronico che in senso sincronico).

2. sviluppare la conapevolezza che la storia antica e medievale è ricerca e ricostruzione del passato sulla base di un’analisi critica, di un confronto di testimonianze e documenti di natura assai varia che richiedono spesso la collaborazione di studiosi di scienze diverse che cooperano per ridare vita a quelli che furono gli uomini di un tempo.

b) Obiettivi

· Competenze:

conoscere termini, espressioni e concetti propri del linguaggio storiografico;

riconoscere i diversi aspetti di un evento storico complesso; percepire continuità e fratture, condizionamenti e interdipendenze nei processi storici; riconoscere i valori autonomi espressi dalle diverse culture che si sono succedute nel passato e che coesistono nel mondo contemporaneo.

· Capacità:

esporre sia in forma orale che scritta,in modo personale, coerente e lessicalmente adeguato; ordinare i fatti cronologicamente; riconoscere e distinguere i termini specifici appartenenti al linguaggio storico e classificarli in base ai parametri dati; individuare i rapporti di concatenazione degli eventi

c)Percorsi didattici

· Contenuti comuni:

Primo anno:

1. Dalla preistoria alla storia

2. Civiltà antiche del vicino Oriente e del Mediterraneo

3. La civiltà greca

4. Alessandro Magno e l’Ellenismo

5. Le civiltà italiche preromane

6. La civiltà romana: dalle origini al 2° secolo d.C.

Secondo anno:

1. Storia romana dal 2° secolo d.C. alla caduta dell’Impero

2. L’età Medievale dalle origini al XIII sec. con particolare attenzione ai fenomeni della storia europea

La scansione dei contenuti è quella prevista dalla legge, tuttavia l’esperienza comune di tutti i docenti ha permesso di capire che non è ragionevolmente possibile completare adeguatamente il programma arrivando al 13° secolo. Nel riconoscere l’importanza di prestare particolare attenzione ai fenomeni della storia europea, gli insegnanti potranno privilegiare alcuni argomenti ritenuti fondamentali.

· Metodo comune:

a)Presentazione e discussione con gli alunni del metodo di lavoro:

presentazione iniziale di un corso di studi con obiettivi, contenuti e criteri di valutazione

b)Tipo di lezione:

si parte da una lezione di tipo frontale per stimolare negli alunni un interesse che li spinga ad eventuali approfondimenti individuali e/o a lavori di gruppo

c)Comunicazione del voto o del giudizio:

il giudizio viene comunicato - specialmente se negativo - per far capire all’alunno in che senso la sua prova vada ancora corretta e migliorata.

d) Sistemi di verifica:

Orale: le prove orali ed i test hanno lo scopo di verificare in che misura l’alunno ha raggiunto ed ha fatto proprie le conoscenze, le competenze e le abilità

e)Numero delle verifiche per periodo:

Come minimo due verifiche, di cui almeno una obbligatoriamente orale

d) Criteri di valutazione

La prova serve a verificare la capacità dell’alunno di esprimersi su un argomento in modo corretto e pertinente. Pertanto si richiede: competenza lessicale e correttezza morfosintattica, conoscenza dei contenuti, coerenza della risposta alla domanda, coerenza logica interna del discorso, capacità di rielaborazione personale dei contenuti, di ampliamenti e collegamenti anche interdisciplinari

e)Livelli di competenza-capacità e relativa valutazione

Sufficiente: conoscenza approssimata della terminologia e del linguaggio che caratterizzano la materia, esposizione che, sia pur con qualche difficoltà e con l’aiuto di domande-guida da parte dell’insegnante, risulta abbastanza chiara e coordinata

Discreto: conoscenza sicura dei fatti, esposizione corretta e parzialmente autonoma degli avvenimenti, capacità di organizzare una risposta su quesiti più generali

Buono/Ottimo: conoscenza accurata dei fatti, esposizione organica ed autonoma dei fenomeni storici con l’uso di un linguaggio appropriato, capacità di ampliamenti e collegamenti anche interdisciplinari

Insufficiente: conoscenza lacunosa e puramente mnemonica, esposizione frammentaria e disorganica, linguaggio impreciso

Gravemente insufficiente: conoscenza gravemente lacunosa dei contenuti, esposizione confusa e non coerente con le domande, linguaggio improprio

STORIA ED EDUCAZIONE CIVICA

(Triennio)

a) Finalità della disciplina:

Far acquisire il “senso della storia” come abitudine a pensare nella loro genesi temporale e nella loro complessità le situazioni (sociali, economiche, culturali) del presente

b) Obiettvi (competenze e capacità):

Conoscenza essenziale dei fatti, capacità di affrontare le questioni storiche in modoanalitico, capacità di sintesi coerente e ragionata con uso adeguato del lessico

c) Percorsi didattici comuni:

Primo anno:. Eventuale recupero dei principali argomenti non trattati durante il secondo anno, privilegiando i secoli successivi all’anno Mille. La crisi del Trecento. Dai Comuni alle Signorie. Società e cultura del Rinascimento. La formazione delle monarchie nazionali. Le scoperte geografiche e le loro conseguenze. Riforma e Controriforma. La Rivoluzione inglese. La guerra dei Trent’anni

Secondo anno: L’età dell’assolutismo. L’Illuminismo:società e cultura. La Rivoluzione americana. La Rivoluzione francese. La Rivoluzione industriale e la questione sociale. L’ascesa della borghesia e le rivoluzioni liberali. Liberalismo e nazionalismo. Il Risorgimento italiano.

Terzo anno: L’età dell’Imperialismo. La 1° Guerra Mondiale. I totalitarismi (fascismo, nazismo, comunismo). Il primo dopoguerra e la crisi del ’29. La 2° Guerra mondiale. La Resistenza e l’Italia repubblicana. Il dopoguerra in Europa. La guerra fredda.

In particolare nel 3° anno: tematiche economiche, sociali, politiche, ambientali ed etiche del mondo attuale, scelte sulla base della programmazione del singolo docente

Nelle classi 4° e 5°: La Costituzione italiana, la problematica dei diritti umani

d) Metodo comune:

i) Presentazione agli studenti del metodo, dei contenuti e dei criteri di

verifica

ii) Comunicazione del voto e del giudizio con eventuali indicazioni per

il recupero e il miglioramento

iii) Sistemi di verifica:

1.Orale: si richiede una conoscenza dei fatti non puramente mnemonica ma ragionata, un uso approriato del linguaggio, un’esposizione coerente dal punto di vista logico, un approccio corretto ai contenuti trattati

2.Scritta: si prevedono prove scritte simili alla 3° prova dell’esame di stato

3.Si terrà conto inoltre di ogni elemento positivo di partecipazione al

dialogo educativo

iv) Numero delle verifiche per periodo:

Non meno di due, una delle quali può essere una prova scritta.

e) Criteri di valutazione:

Prove orali: Conoscenza adeguata dei contenuti, approccio metodologicamente

corretto al tema proposto, analisi e/o sintesi significativa degli argomenti,

correttezza della terminologia, lettura e comprensione di testi

Prove scritte: Inquadramento corretto del tema, capacità di focalizzazione e di sintesi, qualità dell’analisi, correttezza terminologica.

GEOGRAFIA

(classi prime)

a) Finalità della disciplina:

la geografia si propone di far comprendere come le attività dell’uomo siano

strettamente legate ai caratteri dell’ambiente, in una ricca e complessa serie di rapporti che si modificano incessantemente nel tempo e nello spazio. Come l’ambiente, con i suoi caratteri geologici, morfologici, climatici, idrografici, ecc. “suggerisce” all’uomo alcuni tipi di utilizzazione delle risorse, così l’uomo con il suo lavoro trasforma lo spazio nel quale risiede, adattandolo ai suoi bisogni. Inoltre lo studio della geografia avrà come scopo quello di stimolare negli alunni l’interesse a ricercare e raccogliere dati statistici, articoli di giornale, ecc., per integrare l’informazione sul mondo che cambia sempre più velocemente.

b) Obiettivi

· Competenze-capacità

Conoscenza sistematica ragionata dei problemi relativi all’organizzazione

territoriale mediante l’esercizio dell’osservazione sulla documentazione

disponibile.

c) Percorsi didattici

· Contenuti comuni

Dato che la materia viene trattata solo nel 1° anno e in considerazione della varietà dell’impostazione dei libri di testo, si rimanda alla programmazione individuale di ciascun docente

· Metodo comune

a) presentazione e discussione con gli alunni del metodo di lavoro: vedi

storia (biennio)

b) tipo di lezione: vedi storia (biennio)

Sistemi di verifica, Criteri di valutazione, Livelli di competenza-capacità e relative valutazioni: vedi storia (biennio)

FILOSOFIA

(Triennio)

a) Finalità della disciplina:

Far conoscere in modo critico le principali correnti filosofiche, in modo da fornire le categorie adeguate per orientarsi – da un punto di vista sia storico che concettuale – nella cultura contemporanea

b) Obiettivi (competenze e capacità):

Capacità di mettere a fuoco i temi filosofici nella loro prospettiva storica; correttezza del linguaggio e rigore logico dell’argomentazione; sviluppo di una capacità autonoma di riflessione e di giudizio

c) Percorsi didattici comuni:

Primo anno: i Presocratici; i sofisti e Socrate; Platone; Aristotele; Stoicismo; Epicureismo;

aspetti del pensiero medievale

Secondo anno: Umanesimo e Rinascimento; Rivoluzione scientifica (Galilei); Cartesio;

Spinoza; Locke; Illuminismo; Kant

Terzo anno: Hegel; Marx; Schopenhauer; Positivismo; Nietzsche; Freud. Sul Novecento

verranno operate scelte tematiche

N.B. Ciascun docente, in base alla programmazione individuale e del Consiglio di classe, opererà le scelte necessarie

d) Metodo comune:

a) Presentazione agli studenti del metodo, dei contenuti e dei criteri di verifica

b) Comunicazione del voto e del giudizio con eventuali indicazioni per

il recupero e il miglioramento

c) Sistemi di verifica:

1. Orale: discussione di un problema, analisi del pensiero di un autore relativamente a certi temi, corretto inquadramento storico degli argomenti trattati con particolare attenzione alla pertinenza del lessico usato e alla coerenza logica dell’esposizione

2. Scritta: si prevedono prove scritte simili alla 3° prova dell’esame di stato

3.Si terrà conto inoltre di ogni elemento positivo di partecipazione al

dialogo educativo

d) Numero delle verifiche per periodo: non meno di due, una delle quali può essere una prova scritta.

e) Criteri di valutazione

Prove orali e scritte: conoscenza adeguata dei contenuti, capacità di mettere a fuoco la domanda, correttezza terminologica, capacità logico/espositive e di analisi e commento dei testi eventualmente proposti; capacità di inquadramento storico di autori e idee

MATEMATICA

(Biennio)

Nota: le diciture non corsivate si riferiscono a tutti i corsi, quelle in corsivo specificamente ai corsi sperimentali PNI

a)Finalità della disciplina:

La validità della matematica scaturisce dal fatto che le sue notazioni, i suoi risultati, con tutto la loro astrattezza, hanno origine nel mondo fisico e trovano le loro ampie applicazioni nel campo tecnico - scientifico e nelle attività pratiche. Le caratteristiche che ne assicurano il successo sono l’astrattezza, la precisione, il rigore logico, il carattere indiscutibile delle conclusioni e l’arco eccezionalmente vasto delle sue applicazioni. Pertanto l’insegnamento della matematica promuove lo sviluppo di capacità intuitive e logiche, di astrazione e di formazione dei concetti, di ragionamento - coerente e argomentato - di tipo induttivo e deduttivo, di collegamento tra i diversi contenuti e strategie risolutive. La logica, la disciplina che studia le proprietà espressivo - deduttive e i limiti dei linguaggi formali, pone in stretto e proficuo collegamento matematica e informatica, consentendo la realizzazione di modelli matematici concreti e significativi.

d) Obiettivi:

Competenze:

Acquisizione della terminologia disciplinare corretta all’interno di un linguaggio preciso e logicamente strutturato, comprensione dei principi di un sistema ipotetico - deduttivo, consapevolezza del contributo della logica in ambito matematico e informatico.

Capacità:

Di comprendere e di analizzare i problemi, di impostarli e di risolverli correttamente e criticamente, utilizzando le tecniche via via introdotte, attenzione e rapidità nel calcolo, di affrontare problemi geometrici di difficoltà e complessità crescente, di dimostrare proprietà delle figure geometriche e di utilizzare consapevolmente tecniche e procedure di calcolo, di riconoscere e di costruire relazioni e funzioni, di comprendere e di interpretare le strutture di semplici formalismi matematici; di tradurre i diversi problemi matematici in algoritmi e

linguaggi di programmazione.

e) Percorsi didattici:

Contenuti comuni:

Geometria nel piano Piano euclideo e sue trasformazioni isometriche. Figure e loro proprietà. Poligoni equiscomponibili. Teorema di Pitagora, teorema di Talete. Omotetie. Poligoni simili.

Insiemi numerici e calcolo Operazioni, ordinamento e loro proprietà negli insiemi dei numeri naturali, interi, razionali. Introduzione intuitiva dei numeri reali. Teoria dei radicali. Il linguaggio dell’algebra e il calcolo letterale: monomi, polinomi, frazioni algebriche, equazioni, sistemi e disequazioni.

Relazioni e funzioni Insiemi e operazioni su di essi. Prime nozioni di calcolo combinatorio e semplici elementi di probabilità. Leggi di composizione ed individuazione di particolari strutture. Prodotto cartesiano. Relazioni binarie: d’ordine e di equivalenza. Le funzioni: proporzionalità diretta e inversa, lineare, di secondo grado e loro grafici.

Elementi di logica Logica delle proposizioni, connettivi, variabili, predicati, quantificatori.

Elementi di informatica Analisi, organizzazione e rappresentazione di dati.

Utilizzo di un linguaggio di programmazione, analisi di problemi e loro soluzione sia con linguaggi di programmazione sia con l’utilizzazione di un opportuno “ambiente informatico”.

Metodo comune

a) Criteri di valutazione

Prove orali: oltre ad almeno un’interrogazione per quadrimestre possono concorrere alla valutazione orale: questionari e/o verifiche scritte, partecipazione all’attività didattica in classe, il lavoro domestico, approfondimenti personali.

Nelle prove orali vengono valutati lo studio e la conoscenza degli argomenti assegnati, le capacità linguistico-espressive e quelle logiche-deduttive, le capacità di riconoscere i casi di applicazione delle definizioni e dei teoremi studiati, le capacità di connessione dei diversi contenuti, le capacità di centrare gli argomenti senza lunghe e inutili divagazioni.

Prove scritte: salvo imprevisti, vengono programmate due prove scritte per classe nel primo periodo e quattro nel secondo; in esse vengono valutate le capacità e abilità di traduzione dei problemi in linguaggio matematico, la sicurezza, le capacità di autocorrezione e di verifica nella risoluzione, la precisione e la correttezza linguistiche (uso appropriato della simbologia matematica) e metalinguistiche (commenti espressivi in lingua italiana che giustificano i diversi passaggi logici risolutivi)

e) Livelli di competenza-capacità e relativa valutazione

Prove orali:

Sufficiente: impegno nell’attività domestica : studio e svolgimento degli esercizi assegnati, studio non mnemonico e comprensione degli argomenti fondamentali, capacità di formulare e applicare i concetti studiati ove opportunamente guidato.

Discreto: i livelli di sufficienza accompagnati da una maggior precisione linguistica e autonomia.

Buono/Ottimo: i livelli di discreto, più capacità di elaborazione personale e prontezza nell’operare collegamenti dei diversi concetti e riferimenti.

Insufficiente: Scarsa applicazione nell’attività domestica o studio esclusivamente mnemonico, con mancata comprensione dei concetti fondamentali e dei procedimenti di calcolo.

Gravemente insufficiente: Scarsa o nulla applicazione nell’attività domestica e gravi lacune conoscitive, accompagnate da marcate difficoltà di ragionamento e argomentative.

Prove scritte:

Sufficiente: conoscenza generale e capacità di applicazione dei procedimenti e delle regole fondamentali.

Discreto: svolgimento ragionato e capacità di discutere i problemi affrontati, con qualche imprecisione esecutiva.

Buono/Ottimo: svolgimento ragionato, corretto e sviluppato in modo essenziale con apporto critico personale.

Insufficiente: conoscenze frammentarie e incertezze diffuse nell’esecuzione dei ragionamenti e dei calcoli e incapacità di impostazione dei problemi.

Gravemente insufficiente: gravi carenze logiche e di calcolo, incapacità di comprensione e di decodificazione del testo, scarsezza di contenuti

MATEMATICA

(Triennio)

a) Finalità della disciplina:

1. abitudine ad affrontare le questioni attraverso l’esame analitico e sintetico dei loro fattori

2. capacità di apprendere in modo critico le varie discipline.

b) Obiettivi

· Competenze:

conoscenza critica ed adeguata su: complementi di algebra, applicazioni della geometria euclidea, geometria analitica, trigonometria, analisi matematica.

· Capacità:

1. imparare ad utilizzare facoltà intuitive e logiche

2. criticare e saper argomentare

3. imparare a padroneggiare le regole generali di deduzione logica

4. acquisire capacità di formalizzazione ed astrazione

5. usare correttamente il linguaggio scientifico disciplinare

6. utilizzare testi ed elaborare appunti

c) Percorsi didattici

· Contenuti comuni:

1. l’ordine sui reali e disequazioni di vario tipo

2. geometria analitica: equazione della retta, parallelismo e perpendicolarità, eq. delle coniche(forme canoniche), fasci, problema della tangente

3. risoluzione analitica di problemi geometrici

4. il logaritmo e l’esponenziale

5. la risoluzione del triangolo, le funzioni trigonometriche, equazioni e disequazioni

6. elementi di analisi matematica: limiti, continuità, calcolo differenziale, studio di funzioni, calcolo integrale

· Metodologia:

a)Si comunica all’inizio agli alunni la scelta degli obiettivi e dei contenuti affinché abbiano una risposta ai “perché “ ed al “che cosa serve”. Si cerca di valorizzare il lavoro degli alunni, presentando la funzione docente come guida e sintesi del dialogo educativo.

b)Si fanno di norma lezioni frontali, in genere privilegiando il metodo didattico per problemi.

c)Alla fine della verifica orale viene comunicato un giudizio con suggerimenti per un miglioramento della preparazione.

d)Sistema di verifica e numero delle verifiche per quadrimestre.

Orale:

Oltre ad una interrogazione orale, concorrono alla valutazione la partecipazione all'attività didattica in classe e/o test scritti di varia tipologia e/o il lavoro domestico e/o l'approfondimento.

La durata dell’interrogazione dipende dalla preparazione dell’alunno.

L'interrogazione, per essere affidabile, è costituita da più domande.

Scritto: le prove scritte - almeno due - sono articolate in modo che i quesiti siano di tipo e difficoltà diversificati. Nei problemi l’allievo deve progettare il procedimento risolutivo e nei quesiti deve essere in grado di giustificare le risposte. Gli studenti vengono informati della data delle prove con congruo anticipo.

d) Criteri di valutazione

Prove orali:

1. conoscenza dei contenuti minimi disciplinari

2. capacità logiche ed intuitive

3. capacità di centrare gli argomenti senza lunghe ed inutili divagazioni

4. proprietà di linguaggio, specie riguardo definizioni ed enunciati

5. verifica all’orale del lavoro domestico

Prove scritte:

1. comprensione del testo

2. conoscenza dei temi specifici

3. capacità logiche

4. completezza di svolgimento e correttezza nei calcoli

5. chiarezza e precisione espositive

e) Livelli di competenza-capacità e relativa valutazione

Prove orali:

Sufficiente: applicazione costante, comprensione degli elementi fondamentali della disciplina; capacità di svolgere semplici calcoli e di comprendere le soluzioni suggerite dal docente in situazioni di novità non gestibili autonomamente

Discreto: conoscenza abbastanza completa, dimostrazione di impegno costante e produttivo con capacità di orientarsi attraverso i suggerimenti del docente.

Buono/Ottimo: conoscenza completa e sicura degli argomenti, sinteticità e chiarezza espositive, ampia autonomia di lavoro.

Insufficiente: informazione incompleta e difficoltà di risolvere anche facili calcoli; incapacità di comprendere situazioni e sviluppi di elementi nuovi. Incostante applicazione nel lavoro.

Gravemente insufficiente: gravi lacune nell’informazione, disimpegno continuo, molto gravi difficoltà logiche ed espositive.

Prove scritte:

Sufficiente: conoscenza degli argomenti di base anche se non ancora adeguatamente precisa e completa

Discreto: conoscenza abbastanza approfondita degli argomenti e capacità di svolgimento delle parti fondamentali.

Buono/Ottimo: conoscenza approfondita ed autonomia risolutiva, sicurezza ed abilità nei calcoli, originalità ed intuizione.

Insufficiente: svolgimento parziale e frammentario, superficialità della conoscenza, carenza nell’autonomia esecutiva, imprecisioni.

Gravemente insufficiente: svolgimento ampiamente incompleto, gravi lacune di base, incapacità esecutiva a livello di calcolo e improprietà di linguaggio.

FISICA

(Triennio)

a)Finalità della disciplina:

1. interpretare, descrivere e rappresentare i fenomeni osservati

2. imparare a cercare rapporti causa/effetto nella natura e studiaredi modelli matematici semplici, interpretativi della realtà

3. conoscere e utilizzare i metodi dell’indagine scientifica

4. imparare a conoscere la realtà complessa attraverso suoi modelli semplificati

5. imparare ad utilizzare in modo appropriato leggi e principi della fisica

b) Obiettivi

· Competenze:

Conoscenza critica ed adeguata su: cinematica, statica, dinamica, principi di conservazione, termodinamica, fenomeni ondulatori, elettrostatica ed elettrodinamica, elettromagnetismo

· Capacità:

1. saper ordinare e riordinare i dati dell’esperienza

2. saper applicare i principi appresi in facili esercizi e problemi collegati alla realtà fisica

3. usare correttamente il linguaggio scientifico disciplinare

4. capacità di utilizzare testi ed elaborare appunti

c) Percorsi didattici

· Contenuti comuni:

Le grandezze fisiche; cinematica del punto materiale; le forze e l’equilibrio del corpo rigido; i principi della dinamica; l’energia e sua conservazione; la gravitazione; la termodinamica; le onde; elementi di ottica; il campo elettrostatico; le correnti ed i circuiti; il campo magnetico; le onde elettromagnetiche

Metodologia:

a)Si comunica all’inizio agli alunni la scelta degli obiettivi e dei contenuti affinché abbiano una risposta ai “perché “ ed al “che cosa serve”. Si cerca di valorizzare il lavoro degli alunni, presentando la funzione docente come guida e sintesi del dialogo educativo.

b)Si fanno di norma lezioni frontali, in genere privilegiando il metodo didattico per problemi.

c) Alla fine della verifica orale viene comunicato un giudizio con suggerimenti per un

miglioramento della preparazione.

d)Sistema di verifica e numero di verifiche per quadrimestre

Orale: Si svolgerà almeno una prova orale e una prova di simulazione della terza prova dell'Esame di Stato. Concorrono alla valutazione la partecipazione all'attività didattica in classe, il lavoro domestico e l'approfondimento personale.

La durata dell’interrogazione dipende dalla preparazione dell’alunno. L'interrogazione, per essere affidabile, è costituita da più domande.

d) Criteri di valutazione

Prove orali:

1. conoscenza dei contenuti minimi disciplinari

2. capacità logiche ed intuitive

3. capacità di centrare gli argomenti senza lunghe ed inutili divagazioni

4. proprietà di linguaggio, specie riguardo definizioni ed enunciati

e) Livelli di competenza-capacità e relativa valutazione

Prove orali

Sufficiente: applicazione costante, comprensione degli elementi fondamentali della disciplina; capacità di riferire, anche con qualche inesattezza, definizioni, leggi e principi appresi

Discreto: conoscenza abbastanza completa, dimostrazione di impegno costante e produttivo con capacità di orientarsi attraverso i suggerimenti del docente su semplici problemi.

Buono/Ottimo: conoscenza completa e sicura degli argomenti, sinteticità e chiarezza espositive, ampia autonomia di lavoro su esercizi e problemi.

Insufficiente: informazione incompleta, incapacità di comprendere e interpretare semplici situazioni fisiche, incostante applicazione nello studio

Gravemente insufficiente: gravi lacune nell’informazione, disimpegno continuo, molto gravi difficoltà espositive su definizioni e leggi fondamentali.

MATEMATICA PNI

(Triennio)

a) Finalità della disciplina:

Essendo tale corso sperimentale un corso di matematica “forte”, si fanno naturalmente proprie le finalità descritte nl corso ordinario di matematica. Si prosegue inoltre il processo di preparazione culturale e di approfondimento disciplinare iniziato nel corso PNI del biennio, potenziando e consolidando le attitudini degli alunni verso gli studi a carattere scientifico

b) Obiettivi

· Competenze:

1. Assimilazione del metodo deduttivo e del significato del sistema assiomatico

2. Consapevolezza dei procedimenti di analisi e sintesi e del contributo della logica in campo matematico

3. Potenziamento dei procedimenti induttivi volti alla risoluzione dei problemi, con largo uso dell’intuizione controllata

4. Comprensione del valore strumentale della matematica nello studio delle scienze

5. Primi accenni al rapporto tra il pensiero matematico e quello filosofico

6. Introduzione alla matematica nel campo dell’incerto

· Capacità:

Vedi corso ordinario (matematica triennio).

Inoltre l’alunno approfondirà lo studio di un linguaggio di programmazione già iniziato nel corso

biennale PNI

c) Percorsi didattici

· Contenuti comuni:

Oltre agli argomenti citati nel corso ordinario, di cui questo vuole essere un sostanzioso approfondimento, l’alunno curerà i seguenti temi:

1. Complementi di informatica

2. Le trasformazioni del piano: isometrie e affinità

3. La geometria dello spazio

4. I numeri complessi

5. I vettori e le matrici

6. Alcune semplici equazioni differenziali (con vari esempi d’impiego)

7. La risoluzione approssimata di equazioni

8. Elementi di probabilità e statistica

· Metodo comune:

Vedi corso ordinario (matematica triennio)

d) Criteri di valutazione

Vedi corso ordinario (matematica triennio)

e) Livelli di competenza-capacità e relativa valutazione

Vedi corso ordinario (matematica triennio)

FISICA PNI

(Quinquennio)

a) Finalità della disciplina

Acquisire metodologie e conoscenze specifiche che consentano al biennio un primo livello di comprensione della materia, tale da costituire una base sicura per una successiva ripresa al triennio della disciplina, spostando l’attenzione dagli aspetti prevalentemente empirica e di osservazione analitica a quelli concettuali e di formulazione teorica

b) Obiettivi

· Competenze:

Biennio: acquisizione di un corpo di contenuti e metodi finalizzati ad una interpretazione della natura e all’acquisizione di un linguaggio corretto e sintetico con cui fornire e ricevere informazioni

Triennio: acquisizione di una cultura scientifica che permetta una visione critica ed organica della realtà sperimentale, che metta cioè in grado di riconoscere i fondamenti della disciplina, il cui scopo è quello di speigare la natura e di ricondurre i fenomeni più diversi a poche semplici leggi, note in modo accurato e rigoroso ed espresse con un linguaggio specifico e formale

· Capacità

Biennio: capacità di utilizzare consapevolmente i metodi della fisica e di analizzare situazioni reali e problemi concreti, rispettando i fatti al vaglio e ricercando riscontri obiettivi alle ipotesi interpretative

Triennio: capacità di vagliare e correlare le conoscenze recependole citicamente ed inquadrandole in un unico contesto affrontando argomenti generali e di più elevata complessità ed astrazione per favorire facoltà di analisi, di collegamento e di unificazione

c) Percorsi didattici

· Contenuti:

Biennio: Il problema della misura, l’equilibrio ed i processi stazionari, il movimento, la propagazione della luce, l’energia: sue forme, conversione e trasformazione

Triennio: I fondamenti della meccanica classica, forze e campi, sistemi di riferimento, principi di conservazione, processi reversibili ed irreversibili, onde meccaniche ed elettromagnetiche, strutture della materia

· Metodo

Biennio: elaborazione teorica dei fatti empirici, realizzazione di esperimenti da parte del docente o dei gruppi di alunni, applicazione di contenuti acquisiti attraverso esercizie problemi

Triennio: riassetto sistematico, revisione ed qpprofondimento teorico, realizzazione di esperimenti eseguiti dagli allievi ed altri presentati dall’insegnante, programmi di simulazione per lo studio degli aspetti che non si prestano ad esercitazioni di laboratoro, comprensione disciplinare attraverso esercizi e problemi non limitati ad una automatica applicazione di formule, ma orientati sia all’analisi critica, sia alla giustificazione logica delle varie fasi del processo di risoluzione

d) Verifica e valutazione

La valutazione del processo di formazione e del raggiungimento degli obiettivi prefissati si può ottenere tenendo conto dei diversi possibili strumenti di azione didattica su cui impostare le verifiche, diverse per tipo e valenza. Possibili strumenti lezione dialogata, colloqui, esperienze di laboratorio e relazioni scritte sulle esperienze, esercizi e problemi, test, simulazioni della terza prova dell’Esame di Stato.

· Criteri di valutazione

Capacità trasversali valutabili sia per lo scritto che per l’orale:

a) Capacità di descrivere in forma espositiva corretta e con logica pertinente

b) Capacità di selezionare le proprie conoscenze, analizzando i fenomeni ed

individuando gli elementi significativi

c) Capacità di raccogliere, ordinare ed elaborare dati

e) Livelli di competenza-capacità e relativa valutazione

Prove orali

Sufficiente: Informazione e conoscenza completa, seppur schematica e priva di

spunti personali

Discreto: Livello informativo e di comprensione con migliori capacità

espositive e di analisi delle problematiche rispetto alla sufficienza

Buono/Ottimo: Conoscenza organica ed approfondita con capacità di collegamenti e di autonomia di giudizio; espressione terminologica precisa e corretta

Insufficiente: Informazione incompleta, difficoltà di comprendre e di interpretare i fenomeni fisici; espressione faticosa e terminologicamente non appropriata

Gravemente insufficiente: Incapacità di condurre ragionamenti su argomenti disciplinari di base, incapacità esecutive e gravi carenze terminologiche disciplinari

Prove scritte

Sufficiente: Conoscenza, comprensione e conseguente soluzione degli argomenti proposti

Discreto: Livello di conoscenza e comprensione più articolato rispetto alla sufficienza

Buono/Ottimo: Conoscenza approfondita, comprensione completa e sicura delle tematiche, con presenza di spunti di originalità ed autonomia per il raggiungimento dell’ottimo

Insufficiente: Conoscenza e comprensione incompleta, specie su tematiche e situazioni fondamentali

Gravemente insufficiente: Svolgimento ampiamente incompleto, con la presenza di gravi e ripetuti errori su argomenti disciplinari di base

SCIENZE

(Quinquennio)

a) Finalità della disciplina:

Nei ristretti limiti dì tempo concessi dall'orario delle diverse discipline che costituiscono l'insegnamento delle Scienze nel corso di 4 anni, finalità della disciplina è di presentare agli studenti i diversi aspetti della realtà scientifica per analizzarne lo sviluppo storico, la struttura logico - concettuale, la terminologia specifica.

b) Obiettivi:

· Competenza:

Informazione corretta sui seguenti argomenti:

2 anno: Biologia generale.

3 anno: Anatomia, fisiologia e igiene umana.

4 anno: Chimica generale, organica ed inorganica.

5 anno: Geografia generale.

· Capacità:

1) Capacità di esprimersi nelle singole discipline secondo il lessico e la struttura