LICEO SCIENTIFICO S F BUONARROTI-...
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LICEO SCIENTIFICO STATALE "FILIPPO BUONARROTI"- PISA
DOCUMENTO DELLA CLASSE
5D
INDIRIZZO SCIENTIFICO TECNOLOGICO
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
La Dirigente Scolastica Prof.ssa Mariangela Chiapparelli
Imparare
ad
Imparare
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INDICE Composizione del Consiglio di Classe ............................................................... pag. 3 Presentazione della classe ....................................................................................... 4 Composizione della classe ........................................................................................ 5 Profilo della classe ................................................................................................... 6 Tematiche pluridisciplinari svolte ............................................................................. 8 Attività integrative curricolari ed extracurricolari .................................................... 9 Modalità di lavoro del Consiglio di Classe .............................................................. 10 Strumenti di verifica del Consiglio di Classe ........................................................... 11 Corso di studio ....................................................................................................... 12 Simulazione delle prove scritte d’esame ............................................................... 13 Relazioni finali e programmi disciplinari ................................................................ 15 Italiano Inglese Storia Filosofia Matematica Fisica Informatica Scienze naturali Disegno e Storia dell’Arte Educazione fisica IRC Allegati: Testi delle simulazioni delle terze prove ......................................................... 71 Griglie di valutazione prove scritte ................................................................ 89 Il Consiglio di Classe ............................................................................................... 98
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COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINA DOCENTE CONTINUITÀ DIDATTICA
11/12 12/13 13/14
ITALIANO VIRGILI X X X
INGLESE PALLA X X
MAZZONE X
STORIA E FILOSOFIA CECCHINI X
BARABOTTI-MAISTO X
SCIACCALUGA X
MATEMATICA FREDIANI X X X
FISICA DOLCHER X X X
INFORMATICA PUCCI X X X
SCIENZE VALTRIANI X X X
DISEGNO CATERINI X X X
EDUC. FISICA SEMBOLONI X
BAGGIANI X
FERRINI X
RELIGIONE BARTOLI X X
PETROGNANI x
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
ANNO
SCOLASTICO CLASSE
N° STUDENTI PROMOSSI NON
PROMOSSI RITIRATI O
TRASFERITI
2009/2010 1a 28 22 6 0
2010/2011 2a 24 24 0
RIPETENTI N°3 TRASFERIMENTI
DA ALTRO
ISTITUTO N°1
2011/2012 3a 24 20 4
TRASFERIMENTI
AD ALTRO
ISTITUTO N° 2
2012/2013 4a 21 17 4 Ripetente
N°1
ANNO
SCOLASTICO
2012/2013
N° STUDENTI: 19 N° MASCHI: 11 N° FEMMINE: 8
PROVENIENZA STESSA SCUOLA N° 19 ALTRA SCUOLA N° 0
PROMOZIONE CLASSE
PRECEDENTE N° 17 RIPETENTI N°2
ABBANDONI E/O RITIRI
DURANTE L’ANNO N° 0 TRASFERIMENTI AD ALTRO
ISTITUTO N°0
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COMPOSIZIONE DELLA CLASSE
COGNOME NOME CLASSE DI PROVENIENZA
ANGELI CHRISTIAN 4D
ARMANI MATTEO 4D
BIGONGIALI ROBERTA 4D
BONTEMPO FULVIO 5D
CAROSI TIZIANO 4D
CISTERNINO MARCO 4D
COPPOLA ALESSIO 4D
D’IPPOLITO FRANCESCO 4D
DEL MORO LORENZO 4D
DONATI GIULIA 4D
FALLETTA TATIANA 4D
GAGLIO SARA 4D
GARZELLA GIORGIO 4D
IAFRATE CHIARA 4D
LARATTA CHIARA 4D
LEE FRANCESCO MARIA 4D
LEONARDI ADRIANO 5D
MAGGETTO ELISA 4D
MAURIZI LISA 4D
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
Durante tutto il percorso liceale il dialogo didattico educativo con questa classe è stato assai difficile. Al biennio ,a parte un numero esiguo di alunni , il gruppo ha dimostrato numerose carenze nella preparazione di base e un atteggiamento superficiale nella partecipazione alle lezioni e nell’impegno, che non ha certamente favorito il recupero e il consolidamento delle conoscenze via via acquisite. Tuttavia all’interno della classe emergevano capacità logiche intuitive e, in alcuni casi, se pur a fasi alterne e in modo non organizzato , la volontà di lavorare per costruire un processo di recupero sia dei contenuti che del metodo di studio; questa maggior maturità dimostrata poteva essere la base per un proseguimento positivo del percorso didattico. Durante il terzo e il quarto anno la situazione non è invece migliorata, anzi nella classe si è creata una netta distinzione dei due gruppi: un piccolo numero di alunni dal comportamento serio e corretto che ha continuato a lavorare con impegno e l’altro gruppo più numeroso che, ha invece dimostrato scarso interesse verso le discipline e verso la scuola in generale e ha tenuto anche una frequenza assai irregolare non sfruttando minimamente quelle capacità logiche già rivelate. A questo si aggiunge anche una mancanza di continuità nelle materie di inglese , storia e filosofia che non ha sicuramente favorito lo studio. Nei due anni Il C.D.C. ha dato l’opportunità agli alunni di partecipare ad un periodo di alternanza scuola-lavoro in modo da stimolare una maggiore motivazione, maturità e crescita culturale . Naturalmente alcuni hanno sfruttato questa occasione con molta serietà e interesse , altri invece non hanno percepito l’importanza formativa del progetto e hanno preso questo momento come semplice e comoda interruzione scolastica. Cosi questa esperienza che poteva essere molto positiva è stata solo invece un momento di interruzione nello svolgimento dei programmi e dell’attività didattica già problematica. I rapporti interpersonali all’interno della classe sono migliorati , al contrario quelli con gli insegnanti non sono stati sufficientemente collaborativi. Ripetutamente la classe ha manifestato un atteggiamento polemico che ha reso più difficoltoso il dialogo educativo. All’inizio del quinto anno, l’atteggiamento è in parte cambiato: alcuni studenti hanno da subito dimostrato maggior senso di responsabilità partecipando con più attenzione ; tuttavia complessivamente permangono fragilità di base. Nonostante la completa disponibilità dimostrata dai docenti per recuperare e integrare le competenze, la classe fa molta fatica a seguire e a tenere il ritmo , permangono casi di scarsa motivazione e un atteggiamento passivo nei confronti dell’attività didattica lavorando in molti casi in modo settoriale e concentrando la preparazione solo in vista delle verifiche. Solo un ristretto gruppo si è impegnato e ha lavorato con serietà per tutto l’arco
dell’anno e durante tutto il triennio ottenendo quindi risultati sufficienti e o discreti e
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in pochi casi buoni o ottimi in tutte le materie.
LIVELLI DI PREPARAZIONE RAGGIUNTI DALLA CLASSE
I livelli di preparazione raggiunti dal gruppo classe sono eterogenei e differenziati anche per tipologia di materia. Un gruppo ristretto di ragazzi ha lavorato con impegno costante ed interesse nel corso dei cinque anni riportando risultati discreti o buoni . Un gruppo più numeroso si è impegnato in modo non sempre continuo, riuscendo
tuttavia ad ottenere un profitto soddisfacente nell’ultima parte dell’anno.
Un terzo gruppo di alunni, infine, a causa di un interesse superficiale, un impegno
irregolare e di lacune nei contenuti specifici, ha conseguito profitti mediocri e in
pochi casi non sono stati raggiunti i livelli minimi di molte discipline.
OBIETTIVI Oltre agli obiettivi specifici delle singole discipline per i quali si rimanda alle singole relazioni, sono stati perseguiti i seguenti scopi generali:
OBIETTIVI TRASVERSALI
NON COGNITIVI Rispetto degli altri e dell’ambiente comune Rispetto delle regole di convivenza Sviluppo dell’autonomia e della sicurezza nello studio e nel comportamento Partecipazione attiva al dialogo educativo nel rispetto delle scadenze scolastiche COGNITIVI
Educare alla lettura dei testi e al riconoscimento di significati e alla loro contestualizzazione
Riferire con sufficiente chiarezza e linguaggio appropriato gli argomenti analizzati, utilizzandone il lessico specifico
Produrre testi scritti coerenti e aderenti al tema proposto Individuare nuclei concettuali, categorie e modelli teorici Fare collegamenti e operare sintesi
Rielaborare personalmente le conoscenze acquisite
STANDARD DI ACCETTABILITÀ
Gli standard di accettabilità delle prove per le singole discipline sono indicati nelle
relazioni per materia. I criteri generali e trasversali sono i seguenti:
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Comprensione del testo o del quesito
Aderenza alle consegne ricevute e alle procedure indicate
Esposizione globalmente corretta
Capacità di analisi
Conoscenza e uso del linguaggio specifico
Capacità di articolazione e/o approfondimento
Elaborazione personale Nei primi tre punti è stato individuato il livello della sufficienza.
CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Come in passato, il Collegio ha confermato in linea di massima le modalità tradizionali dell’attribuzione del punteggio: per le valutazioni trimestrali e finale: votazione in decimi per le valutazioni interperiodali: giudizi (nettamente insufficiente, insufficiente,
quasi sufficiente, sufficiente, più che sufficiente, discreto, buono, ottimo) per la valutazione delle simulazioni delle prove d’esame: in quindicesimi, in
particolare la valutazione delle simulazioni delle terze prove risulta dalla media dei punteggi in quindicesimi riportati in ciascuna delle quattro materie presenti nella simulazione.
TEMATICHE PLURIDISCIPLINARI SVOLTE
COMPRESENZE DEL TRIENNIO ANNO
SCOLASTICO
DISCIPLINE COINVOLTE
ARGOMENTO
2012/2013 ITALIANO ‘Analisi testi argomentativi’
FISICA
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ATTIVITÀ INTEGRATIVE CURRICOLARI ED EXTRACURRICOLARI
PARTECIPAZIONE A PROGETTI CULTURALI E CONCORSI
PROGETTO/CONCORSO DISCIPLINE COINVOLTE Olimpiadi di Matematica (un piccolo gruppo) (a.s.2011/12-2012/13-2013/14)( uno studente ha superato la 1° fase in ogni anno)
Matematica
Olimpiadi della Fisica ( un solo studente ) (a.s.2012-13-a.s.2013/2014)
Fisica
Olimpiadi delle Scienze ( un piccolo gruppo) (a.s. 2013-2014)
scienze
Progetto di Economia ‘Storia dell’economia’
Storia -Filosofia
Pianeta Galileo : lezione ‘Open Source’
Informatica
Progetto “Conoscere il carcere" Religione
Progetto “ Alternanza scuola-lavoro” Informatica- scienze-
fisica-
Visita al CERN a Ginevra e conferenza preparatoria Fisica
VIAGGI D’ISTRUZIONE
DESTINAZIONE STUDENTI PARTECIPANTI DOCENTI ACCOMPAGNATORI
Gennaio 2013 CERN Ginevra
4 Fiorella Frediani
Marzo 2013 Barcellona
17 Fiorella Frediani
Antonella Caterini
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MODALITÀ DI LAVORO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINA
LEZI
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LETTERE
ITALIANE x x x x x
INGLESE x x x x
STORIA x x x x
FILOSOFIA x x x
MATEMATICA x x x x x
FISICA x x x x x
INFORMATICA x x
SCIENZE
NATURALI x x x x x x
DISEGNO E ST. DELL’ARTE
x x x x x
EDUCAZIONE
FISICA X x x
IRC x x x x
STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
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DISCIPLINA IN
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LETTERE
ITALIANE x x x x x
INGLESE x x x x x x
STORIA x x x x x
FILOSOFIA x x x x x
MATEMATICA x x x x
FISICA x x x x
INFORMATICA x x x x x x
SCIENZE
NATURALI x x x x x x
DISEGNO E ST. DELL’ARTE
x x x x x
EDUCAZIONE
FISICA x x
IRC x
CORSO DI STUDI
INDIRIZZO: SCIENTIFICO TECNOLOGICO
Ha come obiettivo formativo quello di fornire una cultura tecnologica elevata e competenze congrue, senza che si determinino scelte professionali precoci
Mira alla formazione degli alunni secondo le prospettive di un apprendimento che congiunge tecnologia e umanesimo, attento quindi agli sviluppi delle nuove
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tecnologie, e alla necessità di mantenere i valori acquisiti dalla cultura umanistica
Dà la formazione necessaria per porsi in modo critico nei confronti delle tecnologie e delle nuove tecnologie che non vanno rifiutate, ma vanno conosciute e dominate
QUADRO ORARIO
DISCIPLINA I II III IV V ITALIANO 4 4 4 4 4
INGLESE 3 3 3 3 3 DIRITTO ECONOMIA 2(1C) 2(1C) - - -
STORIA 3(1C) 3(1C) 2 3 2 FILOSOFIA - - 2 2 3
MATEMATICA 3 3 5 4 4
LAB.CHIMICA/FISICA 5 5 - - - FISICA - - 4 4 4
LINGUAGGI N.V.M. 2(1C) 2(1C) - - - INFORMATICA - - 2 2 2
IRC 1 1 1 1 1
EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 2 2 MATEMATICA INDIRIZZO 3 3 - - -
SCIENZE 3 3 4 4 4 DISEGNO E ST. ARTE 2 2 2 2 2
TOTALE 30 30 31 31 31
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SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME
SIMULAZIONE PROVA SCRITTA D’ITALIANO
1 16/12/2013
2 19/5/13
SIMULAZIONE PROVA SCRITTA DI MATEMATICA
1 12 /05 / 2014
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SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA
La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline dell’anno in corso. Il Consiglio di Classe, tenuto conto del curricolo di studi e degli obiettivi generali e cognitivi definiti nella propria programmazione didattica, ha sperimentato le tipologie A e B.
Data Tipologia Discipline coinvolte Durata
1 10/12/12 A
fisica
150 minuti informatica
storia
Inglese
2 11/03/13 B
Scienze
150 minuti Storia dell’arte
filosofia
Inglese
3 15/04/2014 B
Scienze
150 minuti filosofia
Informatica
Inglese
Le prove sono state calibrate in modo da consentire al maggior numero possibile di alunni il raggiungimento della soglia minima relativa agli obiettivi disciplinari in termini di conoscenze, competenze, capacità. Al presente documento si allegano i testi proposti nelle simulazioni e le relative griglie di valutazione
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RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI
DISCIPLINARI
ITALIANO INGLESE STORIA FILOSOFIA INFORMATICA MATEMATICA FISICA SCIENZE NATURALI DISEGNO E STORIA DELL’ARTE EDUCAZIONE FISICA IRC
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Liceo Filippo Buonarroti
Anno scolastico 2013/2014
Classe VD
Relazione finale dell’insegnante di Italiano Prof.ssa Elena Virgili
Insegno nella classe dalla terza; dall'inizio del triennio a ora sono purtroppo
cambiate poco le caratteristiche di fondo di buona parte del gruppo: scarsa
inclinazione allo studio serio e sistematico a casa; partecipazione distratta e non
efficace al dialogo educativo durante la mattina; frequenza discontinua. Anche in
conseguenza di tali atteggiamenti poco costruttivi molti studenti non hanno
maturato, nel corso degli anni, conoscenze e competenze tali da conseguire risultati
scolastici di sicura sufficienza.
Tale situazione si è mantenuta, e forse aggravata, quest'anno, anche a causa di un
carico di lavoro comunque reso più gravoso dalla prospettiva dell'esame finale e
poco sostenibile per gli elementi più fragili; l’attenzione durante la lezione è stata
spesso debole, quando non inconsistente; lo studio pomeridiano frettoloso e
superficiale, volto solo ad agguantare nozioni qua e là e non a costruire una base
sicura di conoscenze su testi e tematiche; le assenze, i ritardi, le uscite anticipate,
soprattutto in concomitanza di verifiche, si sono ripetuti quotidianamente. Alcuni
studenti, pur avendo esaurito i permessi di entrata/uscita stabiliti dal regolamento
d’istituto, non hanno mutato condotta.
Ho svolto il programma secondo le linee indicate nella programmazione; ho operato
alcuni tagli significativi a causa della scarsa disponibilità della classe a lavorare in
maniera autonoma e della lentezza e superficialità con cui vengono studiati e
rielaborati gli argomenti proposti.
Gli autori sono sempre stati affrontati a partire dalla contestualizzazione e
analisi/interpretazione dei testi, al fine di coinvolgere gli studenti nella ricerca di
significato di opere e tematiche; questo tentativo è stato nella maggior parte dei
casi inutile; i pochi studenti capaci di una riflessione critica esprimono nelle
verifiche scritte le proprie competenze, mimetizzandosi durante la lezione.
Ho proposto varie tipologie di prove scritte; i criteri di valutazione, indicati di volta
in volta e calibrati sulle diverse prove, hanno sempre tenuto conto della correttezza
dell'esposizione, della pertinenza alla traccia, della conoscenza di testi e tematiche,
dell'efficacia dell'argomentazione e della capacità di riflettere in maniera autonoma
su testi e tematiche.
Nelle verifiche orali ho tenuto conto della correttezza dell'esposizione, della
conoscenza di testi e tematiche e della capacità di riflettere in maniera autonoma
sugli argomenti affrontati.
Per le competenze minime rimando alla programmazione.
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Liceo “Filippo Buonarroti Anno scolastico 2013/2014 Programma di italiano della classe VD Insegnante : Prof.ssa Elena Virgili Testo in adozione: Luperini, Cataldi, Marchiani, Marchese, Il nuovo La scrittura e l’interpretazione, Palumbo, il volumetto su Leopardi e i volumi 4, 5, 6. Leopardi: Una grande esperienza;Il suicidio e la solidarietà; Il Dialogo della Naturae di un Islandese; Il Dialogo di Colombo e Gutierrez; A Silvia; La quiete dopo la tempesta; Il Canto notturno di unpastore errante dell'Asia; Il passero solitario; Il sabato del villaggio; passi del Pensiero dominante; A se stesso. La poesia francese della seconda metà dell’Ottocento: Spleen; Perdita d'aureola; Corrispondenze;Elevazione; Al lettore; A una passante; L'albatro; Vocali. Carducci: Nevicata; Alla stazione in una mattina d’autunno. Pascoli: L'assiuolo (con l’interpretazione di Contini); Il gelsomino notturno; Lavandare; Patria; X Agosto; Temporale; Novembre; Il Lampo. Temporale; Novembre; Il Lampo; I gattici;Ultimo sogno.Confronto fra I gattici e alcune odi oraziane (I, 4; I, 9; I, 11; II, 3; II, 14); Italy (la parte riportata dal manuale). D'Annunzio: Andrea Sperelli; La conclusione del romanzo; La pioggia nel pineto. Montale: Meriggiare; Corno inglese; I limoni; Forse un mattino; Giunge a volte, repente; Non chiederci la parola; Spesso il male di vivere;Incontro; La casa dei doganieri; Addii, fischi nel buio, Lo sai, debbo riperderti e nonposso; Nuove stanze; La poeticadelle Occasioni seconde Montale; A mia madre;L'arca; Felicità raggiunta; Cigola la carrucola; Il fiore che ripete; Non ho mai capito; I falchi;Suggella,Herma; La primavera hitleriana; Il gallo cedrone; L'anguilla; Anniversario; Il sogno del prigioniero; Clizia nel '34; Previsioni; Ho sceso, dandoti il braccio; L'alluvione ha sommerso ilpack dei mobili; Si deve preferire; Spenta l'identità; Ilbello viene dopo.
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Saba: Città vecchia; Dico al mio cuore; Tre poesie alla mia balia; Eroica; Preghiera alla madre; Secondo congedo; Parole; Amai. Ungaretti: In memoria; I fiumi; Veglia, San Martino, Natale, Soldati, Mattina, Il porto Sepolto; Girovago; Lucca; A mia madre. Svevo: la proposta di matrimonio; La salute di Augusta; L’addio a Carla; La vita è una malattia. Gadda: Il sogno di Gonzalo; L’orologio e il ritratto; Manichini ossibuchivori; Il commissario Ingravallo; Il cadavere di Liliana; Il caso Pirroficoni. Levi: Il sogno del prigioniero reduce dal lager. Lettura e commento di in classe dell'articolo Ladisuguaglianza dall'antica Roma ai tempi nostri, di PieroFornara, Il Sole 24 Ore del 14 giugno 2013. Percorsi cinematografici: Il film blu; Invictus.
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Relazione finale di Lingua e Civiltà Inglese Classe V D
Docente : Raffaella Mazzone a.s. 2013-2014 Profilo della classe In via preliminare va evidenziato che la classe ha indubbiamente sofferto un percorso segnato da una discontinuità didattica. Questo fattore ha non poco penalizzato gli alunni che, soprattutto all’inizio dell’anno, in certi casi, hanno mostrato significative carenze nella conoscenza delle strutture grammaticali. Il lavoro è stato finalizzato al consolidamento delle strutture grammaticali conosciute nonché all’acquisizione di nuove, al ripasso delle conoscenze di letteratura acquisite gli anni precedenti e al consolidamento di un metodo di studio critico. Nell’insieme gli alunni sono giunti ad una soddisfacente capacità di muoversi nel panorama letterario tanto in senso cronologico quanto nella prospettiva della storia dei generi o dell’evoluzione stilistica dei singoli autori. Naturalmente, il raggiungimento degli obiettivi si mostra diversificato per fasce di livello: ad un gruppo di poche eccellenze, che ha maturato la capacità di porre criticamente in relazione i testi con altre opere dello stesso e/o di altri autori, di coordinare idee e fatti e riorganizzare i contenuti con coerenza concettuale, si affianca una fascia, più ampia, che ha maturato la capacità di inquadrare l’autore e l’opera nel periodo e nella corrente: dunque ha conseguito gli obiettivi minimi, ma compie con più modestia, a tratti con qualche difficoltà, connessioni tra le conoscenze. Qualche debolezza emerge ancora, in alcuni casi, all’atto della produzione scritta: non tutta la classe ha raggiunto la capacità di produrre testi scritti con esattezza di informazione, coerenza e proprietà e le incertezze persistono sul piano della correttezza formale e della coesione nell’esposizione. Dal punto di vista comportamentale, la classe V D ha tenuto, nel corso dell’anno scolastico, un comportamento non sempre corretto e a volte polemico. Inoltre, si è mostrato un gruppo-classe non coeso, bensì diviso in singoli piccoli gruppi. L’impegno è stato non sempre costante e discontinuo.
Conoscenza delle grandi mappe concettuali di autori e temi della letteratura inglese dall’Età Vittoriana al Periodo Contemporaneo.
Abilità:
- saper organizzare le idee in modo coerente e coeso; saper cogliere gli elementi principali di un testo;
- saper approfondire e analizzare criticamente gli aspetti relativi al periodo storico-sociale;
- saper delineare le caratteristiche di un movimento letterario, contestualizzare autori e opere nel panorama storico e letterario del periodo.
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Competenze: - comprendere testi orali e scritti inerenti a tematiche di interesse sia personale
sia scolastico sia sociale; - produrre testi orali e scritti per riferire fatti, descrivere situazioni,
argomentare e sostenere opinioni; - interagire nella lingua straniera in maniere adeguata sia agli interlocutori sia al
contesto; - saper riferire oralmente sull’autore studiato, relativamente allo stile che lo
caratterizza; - saper commentare criticamente un brano; saper mettere a confronto due
opere letterarie. Materiali e strumenti
- Testi in adozione: “Complete First Certificate”; “Literary Hyperlinks Concise”. - Altro materiale in fotocopia. - Materiali video.
Metodologie
- Lezioni interattive basate sull’approccio comunicativo; - Lezioni frontali; - Attività di lettura: sfruttamento delle letture offerte dal normale corso
linguistico; - Attività di scrittura finalizzata alla preparazione della Terza Prova d’Esame.
Tipologia delle prove di verifica scritta e orale Le verifiche scritte sono state strutturate sul modello delle tipologie A e B in previsione dell’esame finale. Analogo è stato l’approccio delle verifiche orali incentrate sulla risposta ovviamente in lingua a quesiti posti dal docente su temi ed autori del programma in esame. Criteri di valutazione La formulazione dei giudizi di valutazione delle prove di verifica del profitto viene impostata sulla base di parametri del tipo di quelli seguenti, qui forniti a scopo esemplificativo. Inoltre ad ogni prova di verifica scritta è stata allegata la griglia di valutazione. Nel valutare il lavoro svolto dal singolo allievo a medio e a lungo termine, si è tenuto ovviamente conto dei progressi rispetto alla situazione iniziale, del processo di apprendimento, della motivazione e dell’interesse mostrato e dell’impegno nello studio.
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Programma finale di Lingua e Civiltà Inglese Classe V D
Docente : Raffaella Mazzone Materiali didattici: “Literary Hyperlinks Concise”; fotocopie.
The Victorian Age
Historical and social context: the Age of Empire; the late Victorian period; the Victorian compromise.
Literary context: Victorian novel; types of novels; Victorian drama; aestheticism and decadence.
Authors and texts: Charles Dickens (extract from Oliver Twist); Charlotte Bronte (extract from Jane Eyre); Emily Bronte (extract from Wuthering Heights); Thomas Hardy (extract from Jude the Obscure); Oscar Wilde (extract from The picture of Dorian Gray).
The Age of Modernism
Historical and social context: the Modernism - A time of War.
Literary context: Modern literature; Modernism and the novel; stream of consciousness; Poetry in the Modern Age.
Authors and texts: Joseph Conrad (extract from Heart of Darkness); James Joyce (extract from The Dead, Dubliners); Virginia Woolf (extract from Mrs Dalloway); William B. Yeates and The Second Coming; T. S. Eliot (“The burial of the Dead”, from The Waste Land).
Contemporary Times
Historical and social context: The Present Age – Key points.
Literary context: New trends in poetry; the Contemporary novel; the Post-war drama: the Theatre of the Absurd.
Authors and texts: Ian McEwan and Atonement; Samuel Beckett and Waiting for Godot.
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LICEO SCIENTIFICO STATALE “FILIPPO BUONARROTI” - PISA
RELAZIONE FINALE A. S. 2013-2014
Classe: V Sez.: G
Materie: Filosofia e Storia Insegnante: Nicoletta Sciaccaluga
Presentazione sintetica della classe: La classe mi è stata assegnata solamente a partire da questo anno scolastico, dopo una storia piuttosto tormentata di avvicendamenti negli insegnanti delle mie discipline e di inserimento di alcuni elementi provenienti da classi differenti. Questo spiega sicuramente la difficoltà diffusa nel gestire le categorie interpretative caratteristiche delle mie discipline e nell'inquadramento degli snodi essenziali delle stesse. A ciò bisogna aggiungere che, nonostante dopo un primo periodo di irrequietezza non si siano più registrate difficoltà nel corso delle lezioni, la stragrande maggioranza degli studenti ha frequentato con grande discontinuità, e ha dovuto costantemente essere richiamata, quando presente, al rispetto dell'orario di inizio delle lezioni, specie se successive alla ricreazione. L'insieme di questi fattori ha concorso a delineare il seguente percorso della classe: il primo trimestre è stato in gran parte occupato dalla definizione di un condiviso modus vivendi e dall'attività di ricostruzione di una impostazione il più efficace possibile nella gestione delle conoscenze, abilità e competenze disciplinari, che per alcuni è stata decisamente difficoltosa. Mi è sembrato tuttavia opportuno sacrificare la quantità alla qualità, evitando un sovraccarico di approfondimenti, per assicurarmi della solidità degli apprendimenti e per combattere la generale tendenza all'eccessiva semplificazione nella concettualizzazione e nell'argomentazione. Nel pentamestre si sono cominciati a raccogliere i primi frutti del cambio di passo, anche se in un buon numero di casi i risultati raggiunti non superano il livello della sufficienza più o meno piena. A ciò bisogna aggiungere che anche gli studenti più interessati e preparati hanno faticato a mantenere un adeguato grado di rigore e a sviluppare una adeguata padronanza nell'affrontare gli argomenti di studio, una fatica che solo alla conclusione dell'anno per alcuni ha cominciato a tradursi in una maggiore capacità di collegamento e di critica autonoma. Alcuni casi, infine, sembrano non avere nemmeno provato a impegnarsi nell'impresa di superare le proprie carenze e di impadronirsi di un livello almeno minimale di accesso alle materie.
Svolgimento del programma (in rapporto al programma didattico presentato all’inizio dell’anno scolastico) e profitto degli studenti:
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FILOSOFIA: la distribuzione degli argomenti durante l'anno ha seguito prevalentemente il criterio cronologico, ciò che ha comportato l'accumulo delle grandi filosofie sistematiche ad inizio anno. La maggioranza della classe, in ragione di diffuse carenze terminologiche e qualche problema nell'attenersi al richiesto rigore argomentativo, ha trovato difficoltà nell'affrontare questa parte iniziale del programma; in particolare, si è avvertita la necessità di attivare dopo Natale un periodo di recupero in itinere dedicato a Hegel e a Marx per compensare tali carenze iniziali. Questo avvio rallentato ha comportato la necessità di eliminare in seguito due unità didattiche originariamente previste (quella su Peirce e quella sulle filosofie della scienza post-popperiane). Successivamente, però, la classe si è impegnata per la maggior parte nell'apprezzabile, anche se non sempre immediatamente producente, tentativo di abbandonare lo stile mnemonico e superficiale con cui aveva inizialmente affrontato la disciplina, per concentrarsi invece sulla sua dimensione problematica e sulla sua dialettica interna; di conseguenza i risultati raggiunti si sono collocati generalmente nell'ambito compreso fra il sufficiente e il discreto, con un certo numero di casi di livello superiore. Solo pochi studenti sono al disotto dei livelli minimi di accettabilità, in linea di massima in seguito alla rinuncia a ogni impegno.
STORIA: il necessario periodo di riassestamento rispetto agli obiettivi di apprendimento fissati per le classi quinte è stato più accidentato ed è durato più a lungo nel caso di storia, a causa dell'intersecarsi fra la necessità di un certo livello di memorizzazione dei dati fattuali e l'impostazione di una lettura dei dati stessi che li collocasse all'interno della grandi categorie storiografiche e permettesse delle aperture in direzione del dibattito sul loro “senso”. La convergenza fra questi due aspetti ha rappresentato un elemento di ambiguità e confusione per un buon numero di studenti, se si fa eccezione per alcuni elementi che hanno mostrato un interesse personale già piuttosto avvertito in questo settore. A causa di ciò, e tenuto conto del fatto che si partiva particolarmente svantaggiati per il ritardo nel programma dell'anno precedente, è stato necessario tralasciare una parte dell'ultima unità didattica della già poco ambiziosa programmazione iniziale. Nonostante questo i risultati conseguiti sono in media leggermente più bassi che nel caso di filosofia.
Risultati dell’insegnamento:
Il raggiungimento della sufficienza implica che lo studente sia in possesso delle seguenti
ABILITA'
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(storia) individuare gli elementi fondamentali della corretta periodizzazione dei fatti storici
(filosofia) ricostruire le argomentazioni fondamentali di un sistema filosofico (storia e filosofia) saper definire operativamente i termini specifici
fondamentali della materia necessari alla comunicazione dei contenuti della stessa
COMPETENZE
(storia e filosofia) utilizzare con pertinenza un lessico minimale in campo storico e filosofico per argomentare la soluzione di semplici problemi
(storia e filosofia) individuare e collegare fra loro i concetti centrali all’interno di un testo
Il raggiungimento di votazioni superiori alla sufficienza, implica che lo studente disponga delle seguenti (in ordine di difficoltà crescente per le rispettive materie):
ABILITA'
(storia) comprendere la complessità del fatto storico come interconnessione fra processi ideali e contesto socio-economico
(filosofia) ricostruire con ampiezza le implicazioni di una tesi filosofica e le articolazioni fra le problematiche coinvolte in un determinato sistema
(filosofia e storia) ricostruire la connessione fra filosofie e contesto storico (storia e filosofia) ricollegare le problematiche storiche e filosofiche studiate a
quelle attuali (filosofia) confrontare e contestualizzare all'interno del dibattito filosofico le
differenti risposte agli stessi problemi COMPETENZE (storia e filosofia)
valutare la qualità di un'argomentazione sulla base della sua coerenza interna rielaborare in modo personale i contenuti appresi produrre argomentazioni critiche relative alle tesi esposte
Rapporti con i familiari degli studenti o con gli studenti: I rapporti con i familiari nelle ore di colloquio sono stati in linea di massima meno frequenti di quanto fosse desiderabile, anche per quel che riguarda i casi di maggiore difficoltà.
Uso dei sussidi didattici, scientifici, bibliografici e audiotelevisivi: Si sono utilizzati soprattutto i libri di testo, talora anche nella loro parte antologica, e le risorse on-line.
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Strumenti di verifica e valutazione:
Tipologia di verifica: orali e scritte. Relativamente alle prove scritte sono state somministrate prove attinenti alle Tipologie A, B e C previste dalla normativa sugli esami di Stato, nonché eventualmente quesiti a risposta multipla modellati secondo i test di accesso all'università. Quanto ai criteri di valutazione, si rimanda alla griglia di valutazione contenuta nel POF, p. 13 (reperibile sul sito della scuola), opportunamente adattata ai contenuti disciplinari e agli obiettivi qui stabiliti nella riunione per materie del 5/9/2013; tale griglia è stata applicata secondo le modalità previste dalle griglie di correzione delle diverse tipologie di terza prova allegate a questo documento (convertite in decimi).
PISA, 15 maggio 2014
LICEO SCIENTIFICO “FILIPPO BUONARROTI” - PISA
PROGRAMMA SVOLTO A. S. 2013-14
Classe: V Sez.: D
Materia: FILOSOFIA
Insegnante: Nicoletta Sciaccaluga Libro di Testo: N. Abbagnano – G.
Fornero,
“La filosofia”, Vol. 3 A – 3 B
1) Cenni al Romanticismo (caratteri generali). Fichte, soprattutto in riferimento alla trasformazione del concetto di Io Penso e di noumeno e al problema della creazione di una teoria scientifica delle categorie. Cenni alla filosofia dell’identità di Schelling. 2) Hegel: Introduzione delle strutture principali del sistema: la critica a Fichte e a Schelling; la realtà come spirito e soggetto; la dialettica come legge logica e ontologica che governa l’autoposizione dello spirito; centralità della ragione, superamento del principio di non contraddizione, proposizione speculativa e concetto; “Fenomenologia dello Spirito”: filogenesi e ontogenesi; Coscienza e Autocoscienza (dialettica servo-padrone, Ellenismo, Coscienza infelice); cenni alla Ragione a allo Spirito come elemento della vita collettiva; cenni al ruolo della logica nel sistema hegeliano ed esemplificazione attraverso la prima terna logica (essere, non essere, divenire); il cattivo infinito. Gli altri elementi del sistema
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hegeliano: la visione della natura in quanto sviluppo senza storia e alienazione dello spirito; la filosofia dello spirito soprattutto in riferimento a lo spirito oggettivo: il diritto, la morale e l’eticità (famiglia, società civile, stato): libertà e necessità nello stato etico; la nozione di filosofia della storia (legalità e finalità della storia umana) e i suoi particolari meccanismi: l’astuzia della ragione, lo spirito del mondo e gli uomini cosmico-storici; lo spirito assoluto: cenni alla concezione dell’arte, della religione e della filosofia. 3) Destra e Sinistra hegeliane: le divergenze sulla concezione della religione e dello stato; la critica filosofica della religione e l’umanesimo di Feuerbach. 4) Marx ed Engels: la critica a Hegel e la scelta materialista (significato del termine “materia”); la fase umanistica del marxismo: l’uso marxiano dei concetti di essenza, alienazione e oggettivazione nei “Manoscritti economico-filosofici del ‘44”. Il materialismo storico nell’“Ideologia tedesca”: i concetti di ideologia, struttura, sovrastruttura, lo sviluppo delle forze produttive e le forme di società secondo la visione materialistica. La dialettica concreta della storia e il progetto politico di Marx ed Engels nel “Manifesto” e nella teorizzazione successiva: abolizione dello stato e dittatura del proletariato, rivoluzione e passaggio democratico al socialismo, comunismo rozzo e comunismo realizzato (fra utopia e democrazia economica). La teoria economica del “Capitale”: merce e valore, pluslavoro e plusvalore, saggio di plusvalore e saggio di profitto. Le previsioni di Marx: crisi di sovraproduzione, proletarizzazione e caduta tendenziale del saggio di profitto. Reazioni ed evoluzioni del marxismo: il revisionismo, l'anarcosindacalismo, la dottrina sociale della Chiesa cattolica. 5) Schopenhauer e lo sviluppo irrazionalista della filosofia kantiana: la sintesi pessimista e irrazionalista fra il fenomenismo kantiano, il platonismo e il buddismo; natura illusoria della rappresentazione; spazio, tempo e causalità quali strutture portanti del mondo come rappresentazione; l'accesso al noumeno: l’intuizione del mondo come volontà per mezzo del vissuto del proprio corpo; i caratteri della volontà e i loro riflessi nella realtà umana: assenza di senso della storia, dolore e noia; la funzione salvifica dell’arte in quanto contemplazione e il ruolo del mondo delle idee, la specificità del rapporto fra musica e volontà; la funzione salvifica della morale e dell’ascesi, il rifiuto del suicidio. 6) Freud: i primi studi sull'isteria e l'ipnosi; la ricerca di un metodo non traumatico per fare emergere i contenuti inconsci: la prima topica della psiche e “L’interpretazione dei sogni” (contenuto latente e contenuto manifesto, repressione, appagamento mascherato), i lapsus, la libera associazione. La scoperta della sessualità infantile e il complesso di Edipo: le fasi di sviluppo della sessualità infantile; la seconda topica della psiche: Es e libido, Io, Super-Io; principio di piacere e principio di realtà; la rimozione e i meccanismi di difesa (proiezione e alla sublimazione); psicosi, nevrosi come regressione e normalità; il transfert nel rapporto medico-paziente. Freud dopo il 1920: la destrudo e “Il disagio della civiltà”. 7) Comte e il Positivismo: ripresa e abbandono dell’Illuminismo; la concezione
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della scienza e il significato del termine “positivo”, realismo, induzione e leggi della natura; il ruolo della filosofia come coordinatrice delle scienze e la gerarchia delle scienze in base alla complessità del loro oggetto; la filosofia della storia del Positivismo: la legge dei tre stadi; la sociologia come scienza e la proposta politica tecnocratica. Spencer: la metafisica dell’evoluzionismo e la filosofia come metafisica della scienza (il realismo trasfigurato); il ruolo filosofico dei principi di conservazione e di evoluzione; società militari e società industriali; darwinismo sociale, liberismo e colonialismo. 8) Nietzsche: dal nichilismo di Schopenhauer a una nuova filosofia; la teoria dell’arte e il rapporto con Wagner nel quadro delle categorie di apollineo e dionisiaco. “II Inattuale”: critica alla storia e suo valore; il passaggio alla scienza come “scuola del sospetto”: nichilismo e morte di Dio, recupero dell’Illuminismo e preminenza dell’interpretazione in funzione della vita contro il fatto. “Così parlò Zarathustra”: la proposta trasvalutativa del superuomo; l’eterno ritorno: possibili interpretazioni di una teoria oscura. La contestazione della morale cristiana della “Genealogia della morale”: analisi genetica della morale e suo fondamento nel risentimento. 9) Il crollo delle certezze a fine ‘800 e la moderna filosofia della scienza: cenni alle geometrie non euclidee e ai tentativi di fondazione della matematica fino a Gödel. Il Convenzionalismo estremo e quello moderato (Poincaré e Duhem) e il Neopositivismo (Schlick e Carnap: l’interpretazione del principio di verificazione e della pratica del protocollo; l’attacco alla metafisica). La tesi Duhem-Quine sui controlli olistici. 10) Popper: la critica al metodo induttivo del Neopositivismo e alle sue varianti e la difesa della significanza dei linguaggi non scientifici; il criterio di demarcazione fra scienza e metafisica e l’asimmetria fra verificazione e falsificazione; il rapporto fra verosimiglianza e bassa probabilità delle teorie scientifiche e criteri logici di preferenza fra teorie (con cenni alle critiche mosse a tali criteri). Dalla logica alla psicologia della scoperta scientifica: problemi, aspettative e fallibilità della scienza umana; la difesa del ruolo della metafisica come fonte delle ipotesi utili alla scienza; l’introduzione della storia attraverso la nozione di conoscenza di sfondo. Le teorie politiche di Popper: la critica al necessitarismo storicista e la difesa della società aperta; parallelismo fra teoria politica e metodologia scientifica; democrazia e riformismo sociale.
TESTI LETTI:
1) G. W. F. Hegel, “Prefazione”, § 28, “Fenomenologia dello spirito”. 2) K. Marx, “Le undici tesi su Feuerbach”; “Manifesto del partito Comunista”, parte II. 3) F. Nietzsche, “Della virtù che rende meschini” (parte terza) e “Della virtù che dona” (parte prima), “Così parlò Zarathustra”. PISA, il 15 maggio 2014
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LICEO SCIENTIFICO STATALE “FILIPPO BUONARROTI” - PISA
PROGRAMMA SVOLTO A. S. 2013-14
Classe: V Sez.: D
Materia: STORIA
Insegnante: Nicoletta Sciaccaluga Libro di Testo: A. GIARDINA- G.
SABBATUCCI – V- VIDOTTO, “Profili storici”,
Laterza, voll. 3 (1-2)
I moti del 1820 e del 1830: i principi guida del Congresso di Vienna e le rivolte contro la restaurazione dell'ordine assolutistico. I principali eventi e le principali differenze fra i due momenti storici: dalle rivolte delle società segrete negli anni ’20 alle rivoluzioni di popolo negli anni ’30; i concetti di monarchia costituzionale, monarchia parlamentare, liberalismo, liberismo, democrazia. La liberazione dell’America Latina, il teorema di Monroe e la politica degli Stati Uniti, le riforme politiche in Gran Bretagna. Il 1848: la questione sociale e la questione nazionale come antecedenti del 1848; le posizioni dei teorici del Risorgimento italiano: Cavour, Mazzini e Gioberti; il socialismo utopistico: Owen, Saint-Simon, Fourier, Blanc, Proudhon; l’anarchismo di Bakunin; i principali eventi quarantotteschi in Italia (Statuto albertino), in Francia, in Germania e in Austria. L’unificazione dell’Italia e il governo della destra storica: Lo Statuto albertino come quadro istituzionale della monarchia piemontese. Le figure di Vittorio Emanuele II, di Cavour e di Mazzini; il connubio, la politica economica e la politica ecclesiastica di Cavour; verso l’unità: la partecipazione alla guerra di Crimea, la seconda guerra di indipendenza, la spedizione dei Mille e i suoi limiti; la soluzione della questione romana e la reazione di Pio IX. I governi della destra storica: L’egemonia piemontese sull'Italia: il liberismo della grande proprietà terriera e la ricerca del pareggio di bilancio attraverso la tassazione indiretta; gli scompensi sociali: la questione della scolarizzazione, della leva e il fenomeno del brigantaggio; i limiti politici: il centralismo e il ruolo dei prefetti. La terza guerra di indipendenza e i suoi riflessi economici (la speculazione sui titoli e il corso forzoso della lira). La situazione politica, sociale ed economica in Austria fra 1860 e 1867.
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L’unificazione della Germania: L’anomalia economica e politica della Prussia; il conflitto istituzionale e l’ascesa di Bismarck; la politica di Bismarck contro l’Austria e la Francia nell’ottica della prussificazione della Germania; la Costituzione imperiale della nuova Germania. La politica bismarckiana nei confronti dei cattolici e dei socialisti e il varo di un moderno programma di assicurazioni sociali. Il contesto internazionale precedente al 1870: Il secondo impero in Francia (dalla fase autoritaria alla fase liberale), la contrapposizione fra Gladstone e Disraeli in Gran Bretagna, l’abolizione della servitù della gleba in Russia, la guerra di secessione americana. La seconda rivoluzione industriale: Sovrapproduzione, tecnologia e ristrutturazione del sistema produttivo; dal capitalismo produttivo al capitalismo finanziario (trust, cartelli, holding, banche miste); la riorganizzazione del lavoro di fabbrica (Taylor e Ford); la nascita della società di massa con una nuova stratificazione sociale e nuovi modelli di azione politica (partiti di opinione e partiti di massa); protezionismo e imperialismo. La seconda rivoluzione industriale e i movimenti politici: La reazione operaia: le due internazionali e la nascita dei partiti e dei sindacati socialisti; massimalismo, riformismo, revisionismo, anarco-sindacalismo (Sorel). La posizione della Chiesa cattolica (con particolare attenzione alla “Rerum Novarum”). La sinistra al governo: Il programma di Stradella e le principali realizzazioni del governo Depretis (in particolare sul piano dei diritti politici); l’arretratezza economica dell’Italia e la saldatura fra agrari meridionali e industriali settentrionali; l’emigrazione; le alleanze internazionali e l’inizio del colonialismo italiano. Il trasformismo. I governi Crispi: autoritarismo, colonialismo, modernizzazione economica e amministrativa. La repressione dei Fasci siciliani e la ripresa dell’avventura coloniale fino ad Adua. La crisi di fine secolo. I principali eventi in Europa dal 1870 agli inizi del XX secolo: La Gran Bretagna e la crisi del partito liberale in connessione alla questione irlandese, la Comune di Parigi e la debolezza della III Repubblica in Francia (con particolare attenzione all’affare Dreyfuss e all’evoluzione politica fino al 1907), la Germania di Bismarck al centro dell’equilibrio coloniale mondiale e la svolta aggressiva di Guglielmo II. Il ritorno dei liberali in Inghilterra nel ‘900 (ascesa del Labour Party e declino dell’aristocrazia). L’età Giolittiana: I governi Giolitti: rapporti con i socialisti (in relazione alla storia del P.S.I.) e con i cattolici italiani; il doppio volto della politica giolittiana al Nord e al Sud; nazionalizzazione delle ferrovie e del sistema assicurativo, conversione della rendita, politiche fiscali, patto Gentiloni ed estensione universale del suffragio; l’impresa di Libia. La Prima Guerra Mondiale: due definizioni di imperialismo: Lenin e Schumpeter; il confronto russo-giapponese e americano-giapponese sul Pacifico. Cenni alle crisi marocchine e alle guerre balcaniche. Analisi delle cause economiche, politiche e culturali della Prima Guerra Mondiale. Le vicende della guerra sul piano militare e politico. L’intervento dell’Italia: neutralisti e interventisti, fronte di guerra e fronte interno; i trattati di pace e la situazione economica, politica, demografica nei vari
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stati alla fine della guerra. La Società delle Nazioni. I riflessi della guerra sull’emancipazione femminile e sull’accesso delle donne al voto. La Rivoluzione Russa: Premesse economiche e politiche; populismo e socialismo, bolscevichi e menscevichi; la rivoluzione del 1905 e il soviet come istituzione base dello stato socialista; la creazione della Duma e l’impatto della guerra; la Rivoluzione di Febbraio e la Rivoluzione d’Ottobre; provvedimenti del governo bolscevico e instaurazione della dittatura del partito bolscevico; comunismo di guerra e N. E. P. Il conflitto fra Stalin e Trotzky fino al 1928. Totalitarismo e democrazia: le condizioni della nascita dei regimi totalitari: la crisi economica del dopoguerra e la delusione dei ceti medi, la massificazione e l’anonimato della società moderna, la responsabilità politica delle sinistre e delle democrazie. Caratteri specifici del totalitarismo: controllo positivo e negativo del consenso, fusione fra partito unico e stato nelle sue versioni specifiche, differenza dalla dittatura. Il fascismo: i mutamenti nel quadro politico italiano con la nascita del Partito Popolare, del movimento fascista e del Partito Comunista; il biennio rosso e l'ultimo governo Giolitti; l'instabilità politica dal 1921 al 1922; l’ascesa politica del fascismo e il consolidamento del potere di Mussolini: demolizione della democrazia (la fase legalitaria, il delitto Matteotti, le leggi fascistissime e le trasformazioni istituzionali), rapporti con la Chiesa, politica economica e corporativismo, politica estera del fascismo (con particolare attenzione alle guerre coloniali). Premesse ed effetti della crisi finanziaria del 1929: analisi dell’equilibrio di non pieno impiego delle risorse conseguente a una crisi di sovrapproduzione ed estensione della crisi dall’economia reale all’economia finanziaria. I motivi della ricaduta della crisi dagli Stati Uniti sul resto del mondo; la nuova teoria economica di Keynes, la politica del New Deal e la reazione alla crisi in Europa. Il nazismo: la repubblica di Weimar: dai sussulti rivoluzionari alla stabilizzazione, i rapporti con l’estero; i problemi costituzionali e la manifestazione della debolezza della democrazia; l’impatto della crisi del 1929 e il governo Bruning; le elezioni del 1932 e la nomina di Hitler a Cancelliere; l’opposizione del nazionalsocialismo al socialismo e al liberalismo, il mito della razza; il consolidamento di Hitler al potere (la trasformazione e l’esautorazione delle istituzioni democratiche, il passaggio al partito unico, l’uniformazione della nazione e il fuhrerprinzip), la politica economica del nazismo; la questione ebraica e la soluzione finale. Lo stalinismo: l’ascesa di Stalin al potere: l’eliminazione delle opposizioni interne e la trasformazione socio-economica dell’Unione Sovietica sul piano agrario e sul piano industriale; la costruzione del totalitarismo perfetto e l’eliminazione di tutte le figure autorevoli. Premesse e vicende della Seconda Guerra Mondiale: Le prove generali della guerra: la guerra di Spagna e le divisioni del fronte repubblicano; la politica di appeasement della Gran Bretagna; espansionismo ed aggressione imperialista della Germania: dalla Renania alla Polonia. Lo scoppio della guerra, il crollo della Francia e la resistenza della Gran Bretagna; l’entrata in guerra dell’Italia, del Giappone e degli
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Stati Uniti; il 1942 come anno della svolta decisiva sul piano militare e l’aprirsi dei fronti alleati in Europa; l’armistizio del governo italiano e la repubblica di Salò; la fine della guerra. Il ruolo della Resistenza in Italia. Gli accordi di Bretton-Woods e la conferenza di Yalta. *La costruzione della Repubblica italiana e la guerra fredda: il piano Marshall e la questione di Berlino; l'avvio della guerra fredda con la fondazione della Nato e del Patto di Varsavia. I governi di unità nazionale e la nascita della Repubblica; la costituente e la redazione della costituzione repubblicana; le contraddizioni della ricostruzione e le dinamiche politiche italiane durante gli anni 50.
TESTI LETTI
11) G. Papini, “Amiamo la guerra”, da Lacerba, II, 20, 1-10-1914. 12) “Manifesto dei fasci italiani di combattimento”, 6 giugno 1919. 13) “Programma del Partito Nazional Socialista dei lavoratori Tedeschi”, 24
febbraio 1920.
Inoltre durante l'anno la classe ha partecipato alle seguenti conferenze organizzate
in orario tanto mattutino quanto pomeridiano dal gruppo disciplinare di Storia e
Filosofia:
1^ Incontro/dibattito, giovedì 28 novembre 2013, sul tema: Il concetto di crisi economica: definizione, fattori, diffusione, conseguenze, esempi storici. Relatore il prof. Giuseppe CONTI, Università di Pisa.
2^ Incontro/dibattito, sabato 7 dicembre 2013, sul tema: Le crisi del XIX e del XX secolo. Relatore il dott. Vladimiro GIACCHÈ, giornalista e saggista.
3^ Incontro/dibattito, sabato 5 aprile 2014 sul tema: Lo stato sociale Relatore il dott. Paolo BARRUCCI, Università di Firenze.
PISA, il 15 maggio 2014
La parte di programma segnata con un asterisco sarà svolta parzialmente dopo il 15/5/2013. In caso variazione, il presente programma verrà integrato in forma scritta e controfirmata dagli studenti.
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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
(PROF.SSA PAOLA PUCCI)
MATERIA: INFORMATICA A.S. 2013/2014 CLASSE VD
CONOSCENZE.
Riconoscere e descrivere modelli e strumenti per la progettazione di basi di dati in
maniera efficace. Descrivere la struttura di una base di dati. Descrivere un sistema di
gestione di basi dati. Conoscere i processi di normalizzazione. Conoscere il
linguaggio relazionale di manipolazione dei dati (SQL).
Descrivere e riconoscere le parti fondamentali di una rete di computer sia di tipo
locale che geografico. Conoscere i concetti relativi ai segnali ed alla loro trasmissione
a distanza. Conoscere i tipi, i mezzi e i diversi metodi di trasmissione di un segnale.
Conoscere le diverse linee di trasmissione. Conoscere le problematiche della
protezione delle reti e della sicurezza.
Conoscere la vita di Alan Turing, la Macchina di Turing e il Test di Turing. Conoscere
il paradigma funzionale, con l’I.A. debole e l’I.A. forte, il Test della stanza cinese e il
paradigma strutturale. Conoscere le teorie e le metodologie legate alla vita
artificiale. Conoscere lo scopo e le teorie della vita artificiale. Conoscere il
funzionamento e i vari tipi di robot.
COMPETENZE.
Capacità di confrontare la tecnologia delle basi di dati con i sistemi di archiviazione.
Comprendere l’architettura di un sistema di gestione di basi di dati. Capacità di
progettare basi di dati relazionali, saper trasformare uno schema E/R in uno schema
relazionale. Saper normalizzare una relazione. Utilizzare gli aspetti fondamentali del
linguaggio SQL, impiegando sistemi di gestione come MySQL.
Spiegare, in termini funzionali, le parti costituenti una rete di computer. Usare in
modo corretto la terminologia delle reti. Saper classificare le reti e distinguere fra
diverse topologie di reti. Rilevare gli standard presenti nelle tecnologie delle reti di
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trasmissione dei dati. Spiegare il problema della sicurezza nelle reti.
Distinguere tra paradigma simbolico e connessionista, tra IA debole e IA forte.
Comprendere e saper realizzare una semplice Macchina di Turing. Conoscere le
teorie e le metodologie legate alla vita artificiale. Conoscere i robot e saper
distinguere i vari tipi.
ABILITÀ.
Gli obiettivi indicati in termini di conoscenze e competenze sono stati pienamente
raggiunti da una ristretta parte della classe, seppur a livelli abbastanza differenti tra
loro. Una discreta parte degli alunni non ha eseguito in modo adeguato il lavoro
assegnato a casa e un tale impegno domestico superficiale, discontinuo e spesso
limitato solo alle prove di verifica, ha causato una preparazione frammentaria, non
approfondita e non esauriente. Alcuni non hanno raggiunto neppure le abilità
minime e per una piccolissima parte il livello è decisamente sotto la soglia minima
richiesta.
Una ristretta minoranza degli studenti si è distinta per impegno ed interesse verso
gli argomenti trattati, partecipando al dialogo educativo con interesse, riuscendo a
raggiungere livelli di abilità e preparazione sufficienti, in alcuni casi discreti e in
pochissimi anche un livello ottimo. Si denotano diffuse difficoltà espressive, evidenti
sia nella produzione scritta che orale.
COMPORTAMENTO.
Una discreta parte degli alunni non ha seguito le lezioni con attenzione, anzi, si è
dedicata spesso a chiacchiere non pertinenti agli argomenti trattati, disturbando la
lezione oppure studiando altre discipline in vista di verifiche nelle ore successive,
rallentando, così, sia il dialogo educativo che lo svolgimento del programma. Quasi
mai la classe è stata totalmente presente alle lezioni, a causa di entrate in ritardo o
uscite in anticipo, nonostante il numero dei permessi regolamentari fosse
abbondantemente terminato. A questo si aggiunge che alcuni hanno fatto spesso
assenze strategiche per evitare le verifiche. Altro aspetto da sottolineare è quello
della consegna dei lavori nei tempi stabiliti che si sono, per diversi alunni, quasi
sempre dilazionati, fino ad essere rimandati del tutto, come nel caso dei compiti
estivi. Solo un ristretto numero di alunni si è comportato, per tutta la durata
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dell’anno scolastico, in modo corretto e disciplinato. Alcuni, di loro, hanno colmato
le loro carenze con uno studio serio e costante.
METODOLOGIE DIDATTICHE.
I contenuti sono stati presentati, là dove era possibile, privilegiando l’approccio
problem solving. La partecipazione della classe al lavoro didattico, molto raramente
ha permesso di svolgere con profitto le lezioni in maniera interattiva, in quanto gli
alunni le hanno spesso “subite”, trasformandosi così, pur contro la mia volontà,
spesso in frontali. L’utilità del metodo interattivo, fondamentale per questa
disciplina, è stato vanificato per una gran parte della durata dell’anno scolastico.
Anche il modulo sull’Intelligenza Artificiale è riuscito, solamente in alcuni casi, a far
partecipare parte degli alunni attivamente al dialogo educativo.
MATERIALI DIDATTICI.
Libro di testo “Informatica generale” Vol.3 di Piero Gallo e Fabio Salerno Edizioni Minerva Italica
“La mente nuova dell’imperatore” di Roger Penrose Edizioni Bur
Data Base - presentazione Power Point realizzata da prof.sse P.Pucci e P.Pagliariccio
Manuale Access e MySQL - presentazione Power Point realizzata dalla prof.ssa P.Pucci
Reti di calcolatori - presentazione Power Point realizzata da prof.sse P.Pucci e P.Pagliariccio
Intelligenza Artificiale - presentazione Power Point realizzata da prof.sse P.Pucci e P.Pagliariccio (parte informatica)
Visione film “Bicentennial man” di C.Columbus (1999)
L’attività di laboratorio si è limitata a tre momenti distinti: l’applicazione del
linguaggio SQL con esperienze su MySQL, realizzata a casa, la realizzazione di un
ipertesto su una parte del libro “La mente nuova dell’imperatore” e la realizzazione
di un ipertesto di approfondimento sulla parte delle reti di computer. Gli studenti
hanno svolto le attività di laboratorio divisi in gruppi.
SOGLIE DI ACCETTABILITÀ.
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Saper rappresentare una semplice situazione reale con modello E/R. Conoscere i
Data Base: definizione e caratteristiche. Conoscere gli operatori relazionali e i
processi di normalizzazione.
Saper utilizzare software per Data Base. Saper programmare in SQL.
Conoscere le caratteristiche generali per la comunicazione a distanza. Saper
classificare le reti e distinguere fra diverse tipologie di reti. Conoscere il
funzionamento dei servizi più noti di Internet e della trasmissione dati.
Saper distinguere tra paradigma simbolico e subsimbolico. Saper definire la vita
artificiale. Saper definire i robot.
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE E CRITERI DI VALUTAZIONE.
Le verifiche orali tradizionali sono state di tipo breve ed effettuate per tutto l’arco
dell’anno scolastico. I criteri di valutazione seguiti per la definizione del voto sono
stati:
1) aderenza della risposta alla domanda, 2) capacità di orientamento sui contenuti e correttezza espositiva, 3) padronanza dei contenuti e completezza della risposta 4) capacità di collegamento tra gli argomenti proposti.
La soglia della sufficienza è stata praticamente individuata dai punti 1) e 2).
Per quanto riguarda le verifiche scritte sono state proposte agli alunni prove basate
sulle seguenti tipologie: domande a risposta breve, soluzione rapida di problemi,
domande con risposte sintetiche con numero massimo di righe o parole.
Per quanto riguarda la valutazione, la soglia della sufficienza ha corrisposto al
raggiungimento del 60% del punteggio massimo ottenibile.
Per quello che riguarda i problemi si è valutato:
l’utilizzo corretto degli strumenti,
la correttezza della soluzione proposta,
la completezza della soluzione proposta,
l’originalità della soluzione
OSSERVAZIONI:
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Nella valutazione complessiva, considerando il livello medio iniziale delle
competenze possedute, si è considerato sia l’impegno, sia l’interesse mostrato verso
la disciplina ed infine il progresso evidenziato.
Si allegano le griglie di correzione della tipologia A e B.
DISCIPLINA: INFORMATICA. Contenuti disciplinari. Classe 5D
MODULO 1: GLI ARCHIVI E LE BASI DI DATI.
Data Base: definizioni. Classificazione di un Data Base: monoutente/multiutente,
centralizzato/distribuito. Sistema informativo e informatico. I limiti
dell'organizzazione convenzionale degli archivi. Organizzazione degli archivi
mediante basi di dati. La gestione del database. I linguaggi per database. Gli utenti.
Caratteristiche e funzioni del DBMS. Architettura a tre livelli dei DBMS: modello
concettuale, logico e fisico. Progettazione di un Data Base. Modellazione dei dati. Il
modello E/R. L'entità. L'associazione. L’istanza. Gli attributi con le loro
caratteristiche. Le associazioni tra entità: grado e cardinalità. Concetto di dominio.
Regole di lettura. Concetto di chiave primaria, esterna e secondaria. I modelli per il
Data Base: flat file, modello gerarchico, modello reticolare, modello relazionale e
modello ad oggetti. I concetti fondamentali del modello relazionale e le sue
caratteristiche. Le regole di derivazione del modello logico. Associazioni ISA. Le
operazioni relazionali: selezione, proiezione, congiunzione. Join interno: equi-join e
join naturale. Join esterno: left-join, right-join e full-join. Self-join. Sequenze di
operazioni. Operazioni insiemistiche. L’integrità referenziale. Normalizzazione:
prima forma normale, seconda forma normale e terza forma normale.
MODULO 2: IL LINGUAGGIO SQL.
Caratteristiche generali. Identificatori e tipi di dati. Comandi per Definizione Dati
(DDL): CREATE e DROP DATABASE, USE, CREATE, ALTER e DROP TABLE, CREATE e
DROP INDEX. Comandi per la manipolazione dei dati (DML): INSERT, UPDATE,
DELETE. Comando per interrogazione (QL): SELECT. Le operazioni relazionali nel
linguaggio SQL: selezione, proiezione, congiunzione. Inner join, self join, join esterni
(Right e left). Operazioni insiemistiche. Le funzioni di aggregazione: COUNT, SUM,
37
AVG, MIN e MAX. Ordinamenti e raggruppamenti: ORDER BY, GROUP BY, clausola
HAVING. Le condizioni di ricerca: BETWEEN, IN, LIKE, IS NULL.
MODULO 3: LE RETI DI COMPUTER.
Definizione di rete. Concetti di base: nodo, arco, host. Origini ed evoluzione delle
reti: modello centralizzato, time sharing, modello distribuito, modello client/server,
modello peer to peer. La tecnologia di trasmissione: point to point, multipoint.
Classificazione delle reti per estensione: reti LAN, MAN, WAN. Mezzi trasmissivi:
doppino telefonico, cavo coassiale, fibre ottiche e onde elettromagnetiche nel
vuoto. Dispositivi di I/O: modem, scheda a raggi infrarossi, scheda di rete e scheda
wireless. Regole per il trasferimento dei dati. Topologie di rete regolari: protocollo
CSMA/CD, reti a bus, ad anello (protocollo Token Ring), a stella e stella estesa, ad
albero, libere: magliate non completamente connesse, magliate completamente
connesse e ibride. Canale di comunicazione: linea dedicata e commutata. Le
tecniche di commutazione: di circuito e di pacchetto. Comunicazione: simplex / half
duplex / full duplex; seriale / parallela; sincrona / asincrona; analogica / digitale.
Modem e modulazione di fase, di ampiezza e di frequenza. Rilevazione errori di
trasmissione: codici a rilevazione di errore: VRC, LRC, CRC, codici a correzione di
errore: codice di Hamming. I protocolli e l’architettura di rete. I modelli per le reti. I
livelli del modello ISO/OSI. Il modello TCP/IP. Gli indirizzi IP. I protocolli applicativi
nel modello TCP/IP. Dispositivi di rete: ripetitore, hub, switch, router, bridge,
gateway. Gli standard digitali per le reti pubbliche: PSTN, ISDN e ADSL. Problemi di
sicurezza nelle reti. Il firewall. La crittografia. Chiave simmetrica e chiave
asimmetrica. La firma digitale.
MODULO 4: L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE.
Definizione. Alan Turing: vita, Macchina di Turing e test di Turing. Paradigmi:
paradigma funzionale o simbolico (I.A. debole, I.A. forte), paradigma strutturale o
sub-simbolico. Searle e il test della stanza cinese. La vita artificiale: scopo e utilizzo,
teorie, problemi e metodologie, automi cellulari, relazioni reti neurali automi
cellulari, attività e comportamento, sistemi, reti immunitarie, modello matematico e
utilizzi biologici. Robot: definizione di automa e robot, storia, componenti e loro
funzionamento. Categorie: autonomi e non autonomi. Le leggi della robotica. Utilizzi
attuali. Cenni sulle reti neurali.
Gli alunni L’insegnante
38
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
(Prof.ssa Fiorella Frediani)
Materia: MATEMATICA A.S. 2013/2014 Classe VD
Profilo della classe
Conosco la classe dal primo anno . Durante il biennio è stato necessario lavorare
molto per recuperare le numerose fragilità di base relative sia ai contenuti che al
metodo di studio ancora troppo scolastico e superficiale con un impegno quasi
assente . Per tutto il triennio , a parte un ristretto numero di alunni , la classe ha
seguito le lezioni in modo molto faticoso e con una partecipazione piuttosto passiva
tuttavia in alcuni casi e a fasi alterne a seconda dell’argomento alcuni studenti
hanno rivelato anche capacità logiche che però non hanno saputo sfruttare e
organizzare . Nello svolgimento del programma , per motivi di eccessiva pesantezza
e per motivi di tempo , ho dovuto tagliare qualche dimostrazione, comunque la
teoria è stata svolta in modo abbastanza completo così da permettere agli studenti
di impadronirsi dei concetti importanti in maniera corretta e non superficiale e
l’aspetto concettuale dei contenuti è andato di pari passo con l’aspetto operativo,
insistendo ogni volta sia sui processi tecnici che su quelli logici e metodologici . Viste
comunque le difficoltà incontrate dagli allievi , quasi tutte le lezioni sono state
lezioni-esercitazioni e numerose sono state le verifiche tese a controllare la
corretta acquisizione dei procedimenti spiegati. Le risposte della classe non sono
state però soddisfacenti sia durante le verifiche che durante le lezioni alle quali gli
studenti in generale hanno partecipato in modo dispersivo e non regolare creando
spesso situazioni di disturbo ; anche il lavoro a casa è stato discontinuo e privo di
rielaborazione. In grande parte gli alunni hanno riportato quindi risultati mediocri e
alcuni insufficienti . Solo un ristretto gruppo si è impegnato e ha lavorato con
serietà per tutto l’arco dell’anno e durante tutto il triennio ottenendo quindi
risultati sufficienti e o discreti e in un caso buoni o ottimi.
Conoscenze
39
- Conoscere i concetti fondamentali riguardanti le funzioni reali di variabili reali - Conoscere il significato e la definizione di limite e i relativi teoremi - Conoscere il significato di funzione continua e i relativi teoremi - Conoscere il significato e la definizione di derivata e i relativi teoremi - Conoscere il significato e la definizione di integrale secondo e i teoremi relativi al calcolo integrale. -Competenze - Saper esprimere i concetti teorici e le dimostrazioni con il linguaggio specifico della disciplina - Saper riconoscere le proprietà delle funzioni reali - Saper verificare e calcolare il limite di una funzione - Saper calcolare la derivata di una funzione - Saper applicare il calcolo differenziale nello studio di una funzione, nella risoluzione di problemi di massimo e minimo - Saper calcolare gli integrali indefiniti, definiti e impropri - Saper applicare il calcolo integrale per determinare aree e volumi -Risoluzione approssimata di un'equazione e integrazione numerica di una funzione
Metodolgia
Le lezioni sono state di tipo frontale ma interattivo, spesso ho cercato di stimolare la
loro curiosità partendo da situazioni problematiche e solo dopo ho formalizzato il
contesto. I teoremi e tutte le parti più teoriche sono state affrontate con una
interpretazione geometrica adeguata e verificate con applicazione immediata agli
esercizi . Sono state numerose le ore dedicate allo svolgimento in classe di esercizi
in applicazione delle tecniche e procedure spiegate . Sono state effettuate anche
delle ore di recupero extra curricolare mirate ad un potenziamento e
approfondimento dei contenuti , ma anche al recupero delle metodologie via via
affrontate .
Verifiche e valutazioni
Le verifiche sono state sia orali di tipo brevi ed effettuate per tutto l’anno sia scritte
, almeno una al mese. La correzione delle verifiche scritte è stata fatta assegnando
ad ogni esercizio/problema/quesito o a ciascuna sua parte un punteggio
.Naturalmente sono stati attribuiti punteggi parziali in conseguenza della correttezza
e completezza della risposta, della chiarezza espositiva e giustificazione dei vari
passaggi e dell’eventuale originalità del procedimento . La valutazione sommativa
40
tiene conto dei risultati delle prove orali e scritte, degli obiettivi raggiunti, del
progresso ottenuto rispetto ai livelli individuali di partenza e dell'impegno profuso
nel corso dell'anno scolastico.
Soglia minima di accettabilità
esprimere correttamente le conoscenze acquisite
-calcolare limiti di funzioni anche nei casi indeterminati
-studiare semplici funzioni e rappresentarle graficamente
-dedurre dal grafico le proprietà di una funzione ( simmetrie, crescenza,
segno)
-calcolare aree di figure comprese fra una curva e una retta
-calcolare volumi di solidi ottenuti dalla rotazione di curve
Strumenti
Testo : BERGAMINI MASSIMO TRIFONE ANNA BAROZZI GRAZIELLA
MANUALE BLU 2.0 DI MATEMATICA (LM LIBRO MISTO) VOLUME 5-
MODULI V+W derivate e studi di funzioni + Integrali σ Distribuzioni di probabilita
PROGRAMMA SVOLTO DI MATEMATICA
Classe V D scientifico-tecnologico
a.s.2013-2014 prof.ssa Frediani Fiorella
Successioni:
-Definizione analitica e ricorsiva di successione
-successione limitate superiormente,inferiormente,estremo superiore e
inferiore,successioni
limitate; successioni monotone(crescenti,decrescenti,debolmente,strettamente)
-progressioni aritmetiche e geometriche
-definizione di limite per le successioni :successioni
infinitesime,convergenti,divergenti e senza limite.
Funzioni, continuità , limiti di funzioni:
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- Insiemi numerici:intervalli, intorni, insiemi numerici limitati e illimitati; estremo superiore e inferiore di un insieme numerico..
- Definizione di funzione. Dominio di funzione. - Limite finito o infinito di una funzione per x che tende ad un valore finito. Limite
finito o infinito di una funzione per x che tende all’infinito. - Teoremi generali sui limiti,con dimostrazione: Teoremi dell’unicità del limite,
della permanenza del segno, del confronto. - Limite della somma , della differenza e del prodotto tra due funzioni. Limite del
reciproco di una funzione , limite del quoziente tra due funzioni. Forme indeterminate e necessità di trovare il limite per altra via. Limite delle funzioni razionali intere e fratte per x che tende ad un valore finito e per x che tende a infinito
Funzioni continue:
-Definizione di continuità in un punto del dominio. Continuità delle funzioni
elementari, con
dimostrazione: funzione costante, funzione lineare f(x)= x, funzione
esponenziale, logaritmica.
- teoremi sulle funzioni continue: somma, prodotto, funzione composta. Continuità delle funzioni razionali intere e fratte. Continuità della funzione senx, cosx, tangx
- Limiti notevoli. - Discontinuità di prima seconda terza specie - Teorema di esistenza degli zeri . - Teorema di Weierstrass. - Ricerca degli zeri di una funzione con il metodo di bisezione - Calcolo dei limiti per la ricerca degli asintoti orizzontali, verticali, obliqui di una
funzione.
Derivate:
- Definizione di derivata, rapporto incrementale, derivata destra e sinistra, significato geometrico della derivata ,retta tangente al grafico. Continuità e derivabilità. Punti stazionari,casi di non derivabilità, interpretazione geometrica.
42
- Derivata di una funzione costante, Derivata della funzione potenza , della funzione senx , cosx., della funzione esponenziale e della funzione logaritmica.
- Regole di derivazione per la funzione somma, differenza, prodotto quoziente di due funzioni, derivata della funzione composta, derivata della funzione inversa.
- Derivate di ordine superiore al primo. - Massimi e minimi di una funzione : Teorema di Rolle, di Lagrange, , teoremi sulle
funzioni monotone derivabili. Ricerca dei massimi e minimi con lo studio del segno della derivata prima. Punto di flesso , ricerca dei flessi per funzioni derivabili due volte con lo studio del segno della derivata seconda. Studio di una funzione e sua rappresentazione grafica. Teorema di Cauchy , teorema De l’Hopital .
Integrali :
- Integrale indefinito, integrale indefinito come operatore lineare. Integrazioni immediate.
- Integrazioni delle funzioni razionali fratte, integrazione per sostituzione, integrazione per parti.
- Definizione di integrale definito per funzioni continue su un intervallo chiuso e limitato.
- Proprietà degli integrali definiti. Teorema della media, teorema fondamentale del calcolo integrale. Area della parte di piano delimitata dal grafico di due funzioni.
- Volume di un solido di rotazione. - Integrale improprio. - Integrazione numerica : metodo dei rettangoli
.
Data 12-05-14 Firma degli studenti
43
Liceo Filippo Buonarroti
Anno scolastico 2013-2014
Classe VD
Relazione finale dell’insegnante di fisica
Insegno fisica nella classe dalla seconda. Il clima in cui si sono svolte le lezioni
negli anni passati è stato segnato pesantemente dalla scarsa considerazione
riservata alla scuola dalla quasi totalità degli studenti: quindi poco studio, e
prevalentemente in vista delle verifiche, poca attenzione in classe, abuso di entrate
e uscite fuori orario, intemperanze nel comportamento. A tutto ciò si sono aggiunte
spesso polemiche in relazione alla richiesta di maggiore serietà e impegno e a
valutazioni negative dei risultati da parte dell’insegnante.
In quinta liceo la situazione è in parte cambiata. Gli studenti hanno avuto,
ognuno a modo suo, una crescita umana e relazionale che ha portato a un clima
decisamente migliore: le polemiche sono cessate, le intemperanze si sono molto
ridotte, è emersa in tutti una consapevolezza delle proprie carenze sia nella
disciplina che in questioni trasversali (capacità di studio, di attenzione). Nonostante
questi progressi si è logorato ulteriormente il senso della scuola: continuano le
assenze e i ritardi sono fuori controllo, l’impegno a casa resta carente come pure
l’attenzione in classe. Gli studenti appaiono consapevoli dell’inadeguatezza del loro
studio ma si mostrano come disarmati a porvi rimedio.
Per quanto riguarda specificamente la fisica il programma è stato svolto in
modo quasi completo (sono restati fuori i circuiti in corrente alternata non
puramente resistivi e le onde elettromagnetiche) ma soprattutto non molto
approfondito. Il livello raggiunto è conseguente all’atteggiamento sopra descritto:
44
pochi studenti hanno un quadro coerente della materia, la maggior parte ha le
nozioni minime, altri ancora hanno un quadro lacunoso.
LICEO SCIENTIFICO “FILIPPO BUONARROTI”
Anno scolastico 2013-2014
Programma del corso di fisica nella classe 5D
Insegnante: Virgilio Dolcher
Elettrostatica
Fenomeni elettrici qualitativi.
La legge di Coulomb (nel vuoto) e la sua costante: visione dei due filmati del PSSC.
Esperimento di Millikan: visione del filmato del PSSC.
Campo elettrico: definizione generale e caso specifico di una o più cariche
puntiformi.
Principi di simmetria usati per prevedere la direzione del campo elettrico in varie
situazioni.
Definizione di circuitazione del campo elettrico.
Teorema della circuitazione del campo elettrico: il campo elettrostatico è
conservativo (senza dimostrazione: verifica del teorema in casi particolari).
Energia potenziale elettrica e potenziale elettrico: definizione e caso specifico di una
o più cariche puntiformi.
45
Definizione di flusso di campo elettrico attraverso una superficie chiusa.
Teorema di Gauss (senza dimostrazione: verifica del teorema in casi particolari).
Applicazioni del teorema di Gauss (assieme ai principi di simmetria).
Proprietà dei conduttori all’equilibrio elettrostatico.
Capacità di un corpo conduttore. Il caso della sfera.
Il condensatore a facce piane e parallele: capacità e lavoro di carica.
Correnti elettriche nei metalli
Intensità di corrente in un filo conduttore: definizione e unità di misura.
La prima e la seconda legge di Ohm.
Resistenze in serie e in parallelo.
Velocità media degli elettroni di conduzione in un filo percorso da corrente.
Generatori ideali e reali: schematizzazione del g. reale come g. ideale con resistenza
interna.
Effetto Joule e bilancio energetico in un circuito.
Corrente di carica e di scarica di un condensatore (senza dimostrazione).
Uso del voltmetro e dell’amperometro in un circuito elettrico; resistenze interne del
voltmetro e dell’amperometro e problemi ad esse connessi.
Magnetismo
Fenomeni magnetici qualitativi.
46
Forza tra due fili rettilinei percorsi da corrente (relazione con la definizione di
Ampére).
Forza su un filo conduttore percorso da corrente immerso in un campo magnetico e
definizione del vettore induzione magnetica B.
Il campo magnetico in alcuni casi particolari: filo infinito rettilineo, solenoide; cenno
al campo di un anello di corrente e al campo di una barretta magnetizzata
Momento meccanico su una spira percorsa da corrente immersa in un campo
magnetico.
Il funzionamento dell’amperometro a bobina mobile.
Il voltmetro come amperometro con una resistenza in serie.
Forza di Lorentz e sue applicazioni (selettore di velocità, spettrometro di massa,
esperimento e/m).
Definizioni di flusso e circuitazione del campo magnetico.
Le quattro equazioni di Maxwell nel caso stazionario: riconoscimento dei fatti fisici
in ciascuna implicato.
Elettromagnetismo
Legge dell’induzione di Faraday - Neumann - Lenz.
Ripercussione della legge di Faraday sull’equazione di Maxwell per la circuitazione di
E.
Correzione di Maxwell alla legge di Ampere sulla circuitazione di B.
Le quattro equazioni di Maxwell per campi generici (cioè anche non stazionari).
Principio di funzionamento dell’alternatore.
47
Circuito puramente resistivo in corrente alternata: corrente e tensione efficaci.
15 maggio 2014
l’insegnante gli studenti
48
Liceo Scientifico Statale “F. Buonarroti”
a.s. 2013/2014
Relazione finale di Biologia
Classe 5^D- Indirizzo Scientifico Tecnologico
Profilo della classe
La classe ha avuto continuità didattica per la disciplina durante l’intero triennio. Alcune modificazioni nella composizione della classe, con le relative dinamiche che accompagnano questi processi, hanno determinato squilibri e talvolta rallentamenti nello sviluppo del percorso didattico e hanno condizionato il profitto di alcuni studenti. Il livello di attenzione durante le lezioni non sempre è stato adeguato; gli alunni hanno manifestato la tendenza a distrarsi con facilità e a seguire passivamente, raramente qualche studente si è mostrato veramente interessato e in grado di proporre spunti per ulteriori chiarimenti e approfondimenti in merito ai contenuti proposti. Per la maggior parte della classe l’impegno è stato discontinuo e lo studio domestico finalizzato solo alle verifiche ; tale atteggiamento ha prodotto difficoltà nella costruzione di un metodo efficace e di una rete di concetti basilari per la reale comprensione della disciplina. Il sapere si mostra quindi spesso frammentario e poco organizzato. Un piccolo gruppo costituito prevalentemente da studentesse ,al contrario,ha mostrato interesse per la materia e motivazione allo studio, si è impegnato con continuità ,sforzandosi di mantenere durante le lezioni un livello di attenzione adeguato e di svolgere puntualmente il lavoro assegnato. Infine, un esiguo gruppo, pur possedendo buone capacità critiche e un discreto livello di autonomia nello studio non ha svolto azione di stimolo nei confronti dei compagni. E’ stato quindi necessario sollecitare spesso gli studenti , portati a concedersi tempi lunghi di apprendimento sia ad un maggior impegno nello studio che ad un diverso approccio al dialogo educativo. Pochi alunni hanno acquisito una discreta proprietà di linguaggio e sanno cogliere i nuclei concettuali della disciplina; molti utilizzano il vocabolario scientifico con difficoltà, mostrano incertezza a costruire una rete di relazioni tra gli argomenti studiati ma se opportunamente guidati, riescono a effettuare i dovuti collegamenti. Un esiguo gruppo incontra ancora notevoli difficoltà nell’esposizione di contenuti relativamente semplici e ha difficoltà a orientarsi . Emerge pertanto il quadro di una classe, con alcune eccezioni, non molto disponibile dal punto di vista relazionale e che non ha saputo sfruttare , pur nelle diversità personali,le proprie potenzialità, forse alla ricerca di stimoli e di proposte
49
più coinvolgenti , una classe che non è riuscita a cogliere nella proposta scolastica un utile occasione di crescita e di acquisizione di saperi. Da quanto sopra detto si evince un quadro della classe non molto eterogeneo dal punto di vista del profitto. La maggior parte degli alunni ha raggiunto risultati appena sufficienti, a causa di uno studio dispersivo e di lacune di base non colmate. Un piccolo gruppo ha conseguito una preparazione che può ritenersi apprezzabile, con profitto dal sufficiente al discreto. Due alunni si sono distinti, raggiungendo buoni ,in alcuni casi ottimi, risultati. Infine , un esiguo gruppo raramente è stato in grado di conseguire la sufficienza nelle verifiche scritte e orali, sia per la discontinuità nello studio che per scarso interesse verso la materia. Considerazioni sul programma svolto
Il programma di Scienze dell’ultimo anno di corso è stato pensato in funzione di una integrazione dei contenuti chimici con quelli biologici. Non ho voluto fare un corso di biochimica o di genetica che avesse un carattere tecnico o specialistico, ma che fosse piuttosto un’occasione di riflessione generale e culturale sul fenomeno della vita. Ho ritenuto infatti che la logica molecolare dei fenomeni biologici fosse un mezzo importante per far meglio comprendere agli studenti una delle dimensioni essenziali della disciplina. A tal proposito una parte della classe ha partecipato a un seminario tenuto da ricercatori del CNR riguardante l’importanza dell’alimentazione abbinata ad un corretto stile di vita. Gli alunni hanno così potuto comprendere quanto sia determinante un seria conoscenza scientifica nelle nostre scelte quotidiane . Non ho volutamente insistito sui dettagli specialistici, come ad esempio i meccanismi enzimatici e l’analisi strutturale di molecole complesse, ma ho privilegiato lo studio della strategia generale dei processi vitali. In questa logica i processi chimici ed i loro passaggi sono stati visti non come un insieme di formule da memorizzare ma come sistemi interagenti.
Metodologia didattica Durante l’anno in corso,date le difficoltà oggettive di proporre un’attività di laboratorio sui temi proposti, sia per la non disponibilità della strumentazione necessaria che per i lunghi tempi di attuazione, il corso ha visto un ampio uso della lezione frontale. Solo in una occasione abbiamo potuto svolgere un attività sperimentale sull’estrazione del DNA . Materiali didattici
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Sono stati utilizzati i libri di testo di Chimica e di Biologia , integrati da fotocopie
tratte da altri manuali , come riportato nel programma allegato.
Tipologia delle verifiche
Gli alunni si sono confrontati sia con verifiche orali che scritte.
Le verifiche scritte hanno comportato la messa in atto di abilità diversificate , dalla
scrittura di formule molecolari , alla risoluzioni di problemi , alla discussione di
schemi, fino alla trattazione in forma più o meno sintetica di argomenti sia di
biochimica che di genetica. Le verifiche orali si sono svolte durante l’anno per ogni
modulo trattato ed, in ultimo, hanno teso a migliorare la loro capacità espositiva e
l’utilizzo di una terminologia adeguata , utilizzando percorsi disciplinari che hanno
evidenziato la possibilità di effettuare collegamenti ed integrazioni
Obiettivi :
Sono stati perseguiti e variamente conseguiti i seguenti obiettivi disciplinari in
termini di conoscenze, abilità / competenze
Conoscenze :
- conoscere le principali macromolecole biologiche e le unità che le costituiscono;
- conoscere il ruolo che tali biomolecole rivestono nel determinare le strutture e le funzioni dei viventi;
- conoscere i diversi livelli di organizzazione delle proteine; - conoscere le leggi chimiche e fisiche che regolano gli scambi energetici nel
mondo biologico; - conoscere i processi di demolizione ossidativa del glucosio e di fermentazione,
con i relativi bilanci energetici ; - conoscere i principi basilari della genetica classica ; - conoscere il ruolo delle molecole informazionali nella codificazione e
trasmissione del progetto biologico ; - riconoscere la necessità di meccanismi di regolazione dell’espressione genica
nei procarioti e negli eucarioti ; - conoscere la genetica dei virus e dei batteri e il meccanismo con cui viene
allestito un organismo ricombinante; - conoscere alcune delle innovazioni e delle applicazioni delle biotecnologie.
Competenze / Abilità :
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- saper descrivere le caratteristiche chimiche e strutturali delle macromolecole biologiche,correlando la presenza di determinati gruppi funzionali a specifiche molecole organiche; - comprendere e saper spiegare come la funzione di una proteina dipenda dalla specifica sequenza di amminoacidi che la compongono e dal livello di organizzazione della proteina stessa - saper distinguere i ruoli strutturali e funzionali dei diversi tipi di biomolecole , in relazione all’ attività cellulare; - saper spiegare le tappe fondamentali della glicolisi e della respirazione cellulare ; - saper confrontare i processi anabolici con quelli catabolici, con particolare attenzione all’aspetto energetico e a quello chimico; - saper risolvere semplici problemi di genetica; - saper spiegare il processo di duplicazione del DNA ed il processo di sintesi proteica ; - saper spiegare i processi di regolazione dell’ espressione genica nei procarioti e negli eucarioti, evidenziandone le differenze; - saper spiegare come virus , batteri e trasposoni siano vettori di ricombinazione genica; - indicare i più importanti settori delle applicazioni biotecnologiche. Pisa 6 Maggio 2014 L’insegnante
Maria Grazia Valtriani
52
Liceo Scientifico Statale “ F. Buonarroti “ a. s.
2013/2014
Programma di Biologia classe V D
A ) Le principali categorie di composti di interesse biologico
1)Carboidrati
Classificazione, struttura e funzione biologica.
I monosaccaridi . Strutture cicliche.
Disaccaridi e legame glucosidico .
Polisaccaridi strutturali e di riserva : amido ,cellulosa, glicogeno.
2 ) Lipidi
Classificazione, struttura e funzione biologica.
Acidi grassi saturi ed insaturi.
Trigliceridi e fosfolipidi.
I fosfolipidi come componenti delle membrane biologiche.
3 ) Amminoacidi
Proprietà strutturali comuni .
Classificazione in base al comportamento chimico dei gruppi residui.
Lo ione dipolare o zwitterione.
53
I peptidi ed il legame peptidico.
4 ) Proteine
Classificazione, struttura e funzione biologica.
Struttura primaria e struttura secondaria.
Proteine fibrose : alfa-elica e beta-foglietto.
Struttura terziaria e struttura quaternaria .
Proteine globulari: mioglobina ed emoglobina.
5 ) Acidi nucleici
Classificazione, struttura e funzione biologica.
Basi azotate e nucleotidi.
ATP : valuta energetica della cellula.
B ) Trasformazioni energetiche cellulari
1 ) Flusso e conversione di energia
Processi endoergonici ed esoergonici.
Reazioni di ossido-riduzione e molecole che immagazzinano energia : ATP,
NAD+,
FAD
Generalità sugli enzimi : struttura e funzione.
2 ) Respirazione cellulare e glicolisi
Una visione d’insieme del metabolismo : reazioni anaboliche e cataboliche.
54
Struttura dei mitocondri.
Il metabolismo dei carboidrati : glicolisi ; conversione piruvato – acetil CoA ;
ciclo di Krebs ; trasporto finale di elettroni e fosforilazione ossidativa ;
Bilancio energetico del catabolismo del glucosio.
Fermentazione alcolica e fermentazione lattica.
C ) Genetica classica e suoi sviluppi
1 ) Mendel e i primi studi di genetica
Il metodo sperimentale di Mendel. Le linee pure.
Prima legge di Mendel o legge della segregazione ; fattori dominanti e
recessivi ;
genotipo e fenotipo ; organismi omozigoti ed eterozigoti. Il test cross.
Seconda legge di Mendel o legge dell’assortimento indipendente.
Malattie genetiche umane : malattie autosomiche causate da un allele
recessivo (PKU,
anemia mediterranea e anemia falciforme, fibrosi cistica, albinismo);
malattie auto
somiche causate da un allele dominante ( corea di Huntington, nanismo
acondroplastico).
2 ) Sviluppi della genetica classica
Mutazioni.
Interazioni alleliche : dominanza incompleta e codominanza.
Allelia multipla : il sistema ABO dei gruppi sanguigni.
Pleiotropia ed eredità poligenica.
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La teoria cromosomica dell’ereditarietà : una conferma delle teorie di
Mendel.
Determinazione del sesso.
Caratteri ereditari legati al sesso : esperimenti di T.H. Morgan.
Caratteri umani legati al sesso : daltonismo , emofilia.
D ) Acidi nucleici e sintesi delle proteine
1 ) Basi chimiche dell’ereditarietà
Le principali tappe della scoperta del DNA.
Esperimento di Griffith e il fattore trasformante.
Esperimento di Avery. Esperimento di Hershey e Chase con il batteriofago.
Il DNA come portatore di informazione : “ un gene – una proteina “
Modello di Watson e Crick.
Meccanismo di duplicazione del DNA.
Frammenti di Okazaki e telomeri.
Il proofreading.
2 ) Codice genetico e sintesi proteica
Il codice genetico : universalità e ridondanza.
Dal DNA alle proteine : struttura e funzione dell’ RNA.
Trascrizione del DNA nella molecola di RNA messaggero.
Traduzione dell’ informazione genetica : la sintesi proteica
Mutazioni puntiformi ed implicazioni biologiche.
56
E ) Nuove frontiere della genetica molecolare
1 ) Regolazione dell’ espressione genica
Il cromosoma procariote e la regolazione dell’ espressione genica nei
procarioti.
Modello dell’ operone : il lac-operone e il trp-operone.
Il cromosoma eucariote e la regolazione dell’ espressione genica negli
eucarioti .
Condensazione del cromosoma ed espressione genica : l’eucromatina e
l’ eterocromatina.
Controllo della trascrizione e fattori di trascrizione, enhancer e silencer .
Maturazione dell’mRNA mediante splicing : introni e esoni. Lo splicing
alternativo.
Regolazione genica a livello della traduzione.
2) La genetica dei virus e dei batteri
Elementi genetici mobili.
La genetica dei batteri ; plasmidi e coniugazione: plasmidi F e plasmidi R;
trasfor
mazione; trasduzione generalizzata e specializzata.
La genetica dei virus : la struttura dei virus, virus come vettori.
Il ciclo litico e il ciclo lisogeno : il profago e il cromosoma ricombinante.
Virus a DNA e a RNA delle cellule eucariote ; i retrovirus a RNA e la
trascrittasi
Inversa.
I trasposoni.
57
F ) La Tecnologia del DNA ricombinante e le biotecnologie
1) La tecnologia del DNA ricombinante. I frammenti e gli enzimi di restrizione. Il DNA complementare o cDNA.
Come ottenere copie multiple : clonazione del DNA e tecnica della PCR. Il progetto Genoma Umano. La rivoluzione biotecnologica: la sintesi di proteine utili mediante batteri, la biorimediazione: utilizzo di microrganismi contro le sostanze inquinanti. Ingegneria genetica in campo medico : terapie geniche.
Testi utilizzati
Chimica Aperta vol C - Liliana Mammino – Ed D’ Anna 2003 ( testo in adozione )
Cap 3 : Biochimica , paragrafi 3.1- 3.2 - 3.3 .
Sono stati inoltre utilizzati schemi e fotocopie tratti dal seguente testo :
La chimica della vita - Dickerson Geis 1992
Invito alla biologia vol A Ed Zanichelli 2009 ( testo in adozione )
Cap 6 :Scambi energetici nelle cellule
Cap 7 :Glicolisi e respirazione cellulare
Cap 11:Mendel e la genetica classica
Cap12: Geni e cromosomi
Cap 13:Le basi chimiche dell’ereditarietà
Cap 14:Codice genetico e sintesi proteica
Cap 15:Regolazione dell’espressione genica
58
Cap 16:Genetica di virus e batteri
Cap 17:DNA ricombinante e biotecnologie
Pisa 8 Maggio 2014
Gli alunni L’insegnante
Prof.ssa Maria Grazia Valtriani
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Liceo Scientifico Statale “F. Buonarroti”
Pisa
Anno Scolastico 2013/14
Materia: Disegno e Storia dell’ Arte
Classe 5° Sezione D Tecnologico
Prof. Caterini Antonella
Relazione finale
Ho seguito, come insegnante di Disegno e Storia dell’Arte, questo gruppo classe, composto attualmente da 29 studenti, a partire dall’inizio della classe 1°, ovvero dall’anno scolastico 2010/2011, per 5 anni . Una parte della classe ha sempre dimostrato interesse e correttezza nell’affrontare lo studio di questa materia. Alcuni studenti, si sono distinti per impegno e partecipazione crescenti, evidenziando una fattiva collaborazione, un interesse personale particolare e una soddisfacente espressione sia nel campo grafico che nello studio della Storia dell’Arte. Altri hanno seguito con minore entusiasmo, necessitando spesso di sollecitazioni e stimoli aggiuntivi, applicandosi in modo poco continuativo, ma per lo più gli obiettivi previsti per la materia sono stati raggiunti. Nel presente anno scolastico per il Disegno, dopo un breve riepilogo relativo alla Geometria descrittiva con realizzazione di un solo elaborato in Prospettiva Accidentale, sono state eseguite
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alcune riproduzioni relative agli approfondimenti del programma svolto di Storia dell’Arte . Lo studio della Storia dell’Arte è stato focalizzato principalmente su tematiche del ‘700, ‘800 e primo ‘900, come aspetto della cultura correlato alla situazione storica e ad altre espressioni nei settori letterario e scientifico Nel mese di Febbraio-Marzo, con programma strettamente legato alla Storia dell’arte, e pertanto con la visita ai Musei di Picasso e Mirò, nonché la visità dei più importanti edifici di Gaudì è stata realizzata una gita d’istruzione a Barcellona, che mi ha visto tra i docenti accompagnatori.
In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:
Conoscenze: per quanto riguarda il Disegno sono gli elementi relativi alle tecniche di impostazione spaziale, del colore e dell’analisi grafica applicate alla Storia dell'Arte. Per quanto riguarda, invece, la Storia dell'Arte sono l’acquisizione di strumenti e di metodi per la lettura visiva, l’analisi, la comprensione di documenti artistici rappresentativi della civiltà Occidentale. Le conoscenze raggiunte dalla classe sono discrete, buone e ottime. Competenze: per quanto riguarda il Disegno sono la capacità di risolvere problemi di impostazione grafica con riproduzione di opere, o particolari di manufatti artistici, attinenti le tematiche scelte in Storia dell’Arte, usando le tecniche acquisite. Per la Storia dell'Arte sono: la comprensione dei significati e dei complessi valori storici, culturali ed estetici dell’opera d’arte, cogliendo le relazioni esistenti tra espressioni artistiche di diverse civiltà ed aree culturali, trovando analogie, differenze e interdipendenze. Le competenze raggiunte dalla classe sono sufficienti, discrete, buone e ottime. Capacità: applicative di mezzi espressivi strumentali, di rielaborazione cronologica della cultura storico-artistica, con riferimento a quella italiana, in rapporto alle altre civiltà. Raccordo con altri ambiti disciplinari rilevando come nell’opera d’arte confluiscano aspetti e componenti dei diversi campi del sapere (umanistico, scientifico e tecnologico). Le capacità raggiunte dalla classe sono discrete, buone e ottime.
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Nel gruppo classe si individuano diverse fasce di rendimento in relazione all’impegno, alla continuità nel lavoro, alle modalità di intervento e di partecipazione con risultati dal sufficiente all’ottimo. Le metodologie usate sono state: la lezione frontale, gli approfondimenti individuali sia a livello di conoscenze che di applicazione grafica, il lavoro di gruppo. I materiali didattici usati, oltre ai libri di testo adottati di Storia dell'Arte ( Cricco , Di Teodoro “ Itinerario nell’arte” vol.4 “Dal Barocco al Postimpressionismo” e vol.5 “Dall’Art Nouveau ai nostri giorni”, Zanichelli) e di Disegno Tecnico (F. Formisani “Spazio immagini” Vol. A – Ed. Loescher), sono stati usati testi monografici, riproduzione d’opere d’arte e mezzi multimediali, quali presentazioni di immagini . La valutazione è stata ottenuta attraverso prove orali, scritte, grafiche e test oggettivi come previsti dalla somministrazione della “terza prova” ed è stata l’espressione globale di un giudizio che tiene conto delle abilità nelle diverse discipline.
Si riporta di seguito allegato il programma svolto.
L'insegnante
Antonella Caterini
Pisa, 10 Maggio 2014
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LICEO SCIENTIFICO “BUONARROTI” Classe 5° D Anno Scolastico 2013 / 2014
DISEGNO E STORIA DELL’ ARTE - PROGRAMMA SVOLTO Docente : Caterini Antonella
IL NEOCLASSICISMO
Antonio Canova : i “Amore e Psiche” , “Paolina Borghese come Venere Vincitrice” ;
Jaques Louis David : “Il giuramento degli Orazi” , “ La morte di Marat”
IL ROMANTICISMO
Gericault : lettura e analisi de “La zattera della Medusa” ; Delacroix : lettura e analisi
de “La Libertà che guida il popolo”
L’IMPRESSIONISMO
Gli impressionisti e il loro rapporto con Parigi come città “moderna” ;
Lettura e analisi di opere pittoriche di Monet, Manet, Renoir, Degas, Caillebotte
IL POST-IMPRESSIONISMO
Lettura visiva di opere di Van Gogh, Gauguin, Cezanne
L’ART NOUVEAU
L’Architettura di Gaudì
IL NOVECENTO DELLE AVANGUARDIE STORICHE :
L’ESPRESSIONISMO
I Fauves e Henri Matisse ; Die Brucke e Kirchner ; “Il Grido” di Edvard Munch
IL CUBISMO
Picasso, il grande patriarca del Novecento
IL FUTURISMO
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Umberto Boccioni , “La città che sale”, “Stati d’animo:Gli addii” (seconda versione),
“Forme uniche della continuità dello spazio” ;
Manifesto tecnico della pittura Futurista ; Antonio Sant’Elia e le architetture
impossibili
L’ASTRATTISMO
Kandinskij : Il colore come la musica
IL RAZIONALISMO IN ARCHITETTURA
L’esperienza del Bauhaus
LA PITTURA METAFISICA
Il caso di De Chirico
IL SURREALISMO , L’ARTE DELL’INCONSCIO
Juan Mirò
Renè Magritte, Salvator Dalì : lettura e analisi di opere pittoriche
GLI ALUNNI
L’ INSEGNANTE
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LICEO SCIENTIFICO STATALE “ F. BUONARROTI ”
A.S. 2013-14
RELAZIONE FINALE SULL’ATTIVITA’ DIDATTICA SVOLTA
CLASSE 5^ D
Disciplina: EDUCAZIONE FISICA e SPORTIVA - Docente: prof. Franco Ferrini
Contenuti disciplinari previsti:
svolto
Potenziamento Fisiologico si
Saper fare sport si
Praticare lo sport si
Cenni di: Traumatologia e Primo Soccorso – Teoria dell’allenamento
Doping e droghe si
Osservazioni specifiche sulla classe
L’attività educativa e didattica si è svolta in maniera adeguata e sicuramente valida,
pur essendovi state in alcuni frangenti, oggettive difficoltà derivanti
dall’affollamento della palestra.
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Gli alunni hanno mostrato in grande maggioranza un buon coinvolgimento verso le
attività proposte dall’insegnante nei vari settori di contenuto e verso gli argomenti
trattati nelle unità didattiche.
In linea di massima costante e puntuale la partecipazione degli/delle alunni/e al
dialogo educativo.
Da un punto di vista comportamentale tutti gli allievi hanno tenuto un
atteggiamento adeguato, mostrando sostanzialmente correttezza, educazione e
capacità collaborative, accompagnate da uno spirito critico e propositivo spesso
apprezzabile.
Una parte degli alunni ha partecipato attivamente ai momenti agonistici del
“Progetto carcere”, evidenziando nell’occasione la giusta sensibilità e disponibilità
verso questa particolare esperienza.
Si può dunque ritenere raggiunto l’auspicato obbiettivo dell’avvicinamento e del
coinvolgimento degli alunni verso l’attività sportiva, nonchè una generale
sensibilizzazione verso l’importanza dell’attività ginnico-motoria sia quale elemento
di sviluppo, ma soprattutto di mantenimento della salute e dell’efficienza fisica, sia
come mezzo di maturazione sociale che morale.
In ultima analisi si può quindi affermare che la ricaduta educativa sperata in sede di
programmazione didattica si è adeguatamente realizzata.
Il docente Pisa li, 05-05-2014
FRANCO FERRINI
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LICEO SCIENTIFICO “F. BUONARROTI” -PISA-
Anno scolastico 2013/2014
Relazione finale di Religione Cattolica
Classe V D
INSEGNANTE: PETROGNANI KATI
La classe si compone di 19 alunni, dei quali 11 sono maschi e 8 sono femmine. Si
avvalgono dell'insegnamento della Religione 9 ragazzi, (3 maschi e 6 femmine), tali
alunni si sono avvalsi dell'insegnamento della Religione anche durante gli anni
precedenti. L'insegnante, fino alla fine della classe quarta, era la professoressa
Bartoli, pertanto gli alunni hanno avuto la sottoscritta come docente di religione
dall'inizio della quinta, nonostante ciò abbiamo stabilito buoni rapporti e serenità
nel dialogo fin dall'inizio dell'anno scolastico.
Non sono presenti alunni che abbiano diritto ai benefici previsti dalla legge 104/92.
Per quanto riguarda il comportamento e la partecipazione, gli alunni hanno
mantenuto un atteggiamento corretto e disponibile, sia nei confronti dell'insegnante
che nei loro rapporti reciproci, contribuendo a creare un clima sereno all'interno
della classe.
Per quanto riguarda l'impegno e l'interesse si è manifestato in maniera costante e
continua nel corso dell'anno scolastico, gli alunni hanno partecipato alle lezioni con
serietà e disponibilità al confronto e al dialogo che si è svolto in modo sereno e
costruttivo.
Non si sono manifestati tratti di conflittualità all'interno della classe.
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Le lezioni si sono svolte regolarmente e nel complesso la classe ha dimostrato
interesse e una buona capacità di riflessione.
Sono state sostanzialmente raggiunte le competenze, le conoscenze e abilità
stabilite all'inizio dell'anno scolastico.
Il programma è stato svolto completamente.
E' stata svolta la seguente programmazione disciplinare
1)Unità di apprendimento: Il ruolo della religione nella vita personale e nella società
Conoscenze:
-Lo studente riconosce il ruolo della religione nella società e ne comprende la natura
in prospettiva di un dialogo costruttivo fondato sul principio della libertà religiosa.
Abilità:
-Lo studente motiva le proprie scelte di vita confrontandole con la visione cristiana e
dialoga in modo aperto, libero e costruttivo.
Competenze:
-Sviluppare un maturo senso critico eun personale progetto di vita, riflettendo sulla
propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della
giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale.
2)Unità di apperndimento: La Chiesa nel XX secolo.
3)Il Concilio Vaticano II. La Dottrina sociale della Chiesa. Ecumenismo. Il dialogo
interreligioso e il suo contributo per la pace fra i popoli.
Conoscenze:
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-lo studente conosce l'identità della religione cattolica in riferimento ai suoi
documenti fondanti, all'evento centrale della nascita, morte e resurrezione di Gesù
Cristo e alla prassi di vita che essa propone;
-lo studente studia il rapporto della Chiesa con il mondo contemporaneo, con
riferimento ai totalitarismi del Novecento e al loro crollo, ai nuovi scenari religiosi,
alla globalizzazione e migrazione dei popoli, alle nuove forme di comunicazione.
Abilità:
-lo studente si confronta con gli aspetti più significativi delle grandi verità della fede
cristiano-cattolica, tenendo conto del rinnovamento promosso dal Concilio
Ecumenico Vaticano II, e ne verifica gli effetti nei vari ambiti della società e della
cultura;
-lo studente individua sul piano etico religioso le potenzialità e i rischi legati allo
sviluppo economico, sociale e ambientale, alla globalizzazione e alla multiculturalità,
alle nuove tecnologie e modalità di accesso al sapere.
Competenze:
-cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nella storia e nella cultura per
una lettura critica del mondo contemporaneo;
-utilizzare consapevolmente le fonti autentiche della fede cristiana, interpretandone
correttamente i contenuti, secondo la tradizione della Chiesa, nel confronto aperto
ai contributi di altre discipline e tardizioni storico-culturali.
4)Unità di apprendimento: Etica delle relazioni
Conoscenze:
-lo studente conosce le principali novità del Concilio Ecumenico II, la concezione
cristiano-cattolica del matrimonio e della amiglia, le linee di fondo della dottrina
sociale della Chiesa
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Abilità:
-lo studente distingue la concezione cristiano-cattolica del matrimonio e della
famigli: istituzione, sacramento, indissolubilità, fedeltà, fecondità, relazioni familiari
ed educative, soggettività sociale.
Competenze:
-sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla
propria identità nel connfronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della
giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale;
-utilizzare consapevolmente le fonti autentiche della fede cristiana, interpretandone
correttamente i contenuti, secondo la tradizione della Chiesa, nel confronto aperto
ai contributi di altre discipline e tradizioni storico-culturali.
Sono state raggiunte le competenze minime da tutti gli alunni:
-lo studente espone in modo corretto e coerente le proprie esperienze;
-lo studente sa riconoscere domande di significato e le confronta con le risposte
offerte dalle religioni e dalla fede cattoloca;
-usa in maniera essenziale il linguaggion religioso acquisito nella trattazione delle
singole Unità di Apprendimento;
-consulta correttamente la Bibbia;
-legge, comprende, interpreta e riferisce i testi proposti nel corso delle lezioni.
Metodologia didattica
-Attenzione all'esperienza umana e culturale degli alunni, osservazione della
condizione umana
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-Scelta del dialogo e del confronto come luogo di costruzione del sé in una
prospettiva di ascolto e accettazione dell'altro.
-Studio dei nuclei fondanti del dato cristiano
-Riferimento al testo biblico
-Approfondimento di tipo interdisciplinare
-Riferimento alla dimensione interreligiosa
Strumenti
Testi, documenti, audiovisivi, materiale multimediale, software
Strumenti di verifica e valutazione
-Verifiche orali (colloqui individuali e partecipazione al dialogo di classe)
Criteri di valutazione
Partecipazione al dialogo educativo e all'attività didattica; grado di acquisizione delle
competenze, abilità e conoscenze declinate nella programmazione; organizzazione
personale degli appunti e del materiale utilizzato in classe durante l'anno, nel corso
delle singole Unità di Apprendimento
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ALLEGATI:
TESTI DELLE SIMULAZIONI
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LICEO SCIENTIFICO “F.BUONARROTI”
SIMULAZIONE 3A PROVA : INFORMATICA - TIPOLOGIA A
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
CANDIDATO: _____________________________________________
Il candidato illustri lo sviluppo del modello relazionale dei dati attraverso i diversi
livelli. Dopo aver descritto sinteticamente tali livelli, evidenziando le caratteristiche
e gli strumenti in essi utilizzati, spieghi come avviene il passaggio dal livello
concettuale a quello logico, considerando l’associazione POSSEDERE riferita alle
entità PERSONA, CARTA D’IDENTITA’, alle entità PERSONA, CARTA DI CREDITO e alle
entità PERSONA, IMMOBILE. (max. 20 righe o 200 parole, gli schemi e i disegni non
sono compresi nelle suddette righe)
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LICEO SCIENTIFICO “F.BUONARROTI”
SIMULAZIONE 3A PROVA : INFORMATICA - TIPOLOGIA B
ANNO SCOLASTICO 2013/2014
CANDIDATO: _____________________________________________
CLASSE: 5
1. Dare la definizione di nodo e indicare di che tipo può essere, in base alla sua funzione all’interno di una rete di computer.
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2. Descrivere brevemente lo scopo e il funzionamento della Macchina di Turing.
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3. Descrivi il processo di normalizzazione di un Data Base relazionale, spiegando dettagliatamente le dipendenze funzionali.
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SIMULAZIONE III PROVA D’ESAME (tipologia A)
Data: 10 Dicembre 2013
Materia: INGLESE
Explain and justify the success of the novel in the Victoria Age and describe its
features and themes. Then focus on one at least of the authors you have studied and
discuss his main topics. (Max 20 lines).
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SIMULAZIONE III PROVA D’ESAME (tipologia B)
Data: 11 Marzo 2014
Materia: INGLESE
1) Thomas Hardy believed in the existence of the Fate the presence of which is
clearly illustrated in his novel Jude the Obscure. Referring to the passage you have
read and your general knowledge of the author, how would you define Hardy’s view
of life?
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2) Which aspects of Hardy’s work (setting, characters, use of language, narrative
technique, themes) are typically 19th century and which aspects are anti-Victorian?
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3) Oscar Wilde was an exponent of the “Aesthetic Movement”. Indicate the main
characteristics of the Aestheticism and comment on how Wilde’s work reflects this
statement.
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SIMULAZIONE III PROVA D’ESAME (tipologia B)
Data: 15 Aprile 2014
Materia: INGLESE
1) Explain what the stream of consciousness and the interior monologue are.
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2) Analyze the epiphanies in Joyce's "The Dead".
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3) Analogies and differences between James Joyce and Viginia Woolf.
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SIMULAZIONE III PROVA – STORIA DELL’ ARTE
ALUNNO……………………………………………………………………………………CLASSE……………DATA
………………………………..
1)QUALI STRUTTURE ARCHITETTONICHE E MATERIALI USA GAUDì E PER QUALE STILE
SI DISTINGUE LA SUA ARCHITETTURA?
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………..
2)IN COSA CONSISTEVA IL “CUBISMO” DI PICASSO?
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………………………………………
……………………………………………………………………….
3)DA COSA PRESE SPUNTO LA SERIE DELLE “COSTELLAZIONI” DI MIRò?
81
__ Classe 5C, 10 dicembre 2013
Simulazione della Terza Prova dell’Esame di Stato.
Materia: Fisica
Immaginiamo di avere tre piani infiniti uniformemente
carichi con i seguenti valori di densità di carica superficiale:
1 2
2= – 23
2.
a) scrivi le caratteristiche qualitative del campo elettrico
generato da un singolo piano infinito uniformemente carico
(qual è la direzione, qual è il verso, da cosa dipende e da
cosa non dipende il modulo);
b) determina il campo elettrico nelle quattro zone in cui i tre
piani dividono lo spazio (devi usare il principio di
sovrapposizione del campo elettrico: l’idea cioè che il campo
totale in ogni punto è la somma vettoriale dei campi dovuti
ai tre piani infiniti in quel punto). Osserva in particolare che il
campo elettrico nelle due zone esterne è nullo; per le altre
due zone devi determinare il modulo campo e descrivere a
parole o con un disegno la direzione e il verso.
Metti un asse x perpendicolare ai tre piani, scegli lo
zero di tale asse sul piano di sinistra e orienta l’asse verso
destra. Metti sul piano di sinistra anche il punto Z per il
potenziale (quindi su tale piano il potenziale è zero per
definizione).
c) spiega perché il potenziale elettrico è lo stesso in tutti i
punti con la stessa ascissa.
d) determina il potenziale elettrico del piano centrale e di
quello di destra.
e) traccia il grafico del potenziale elettrico e della
componente x del campo elettrico
82
Classe VD
Simulazione di TERZA PROVA dell'11 marzo 2014
NOME: …………………… COGNOME: ………………………….
FILOSOFIA
14) La volontà, secondo Schopenhauer è unica, eterna, cieca: spiegate in che modo egli giustifica queste posizioni.
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15) Tenendo presente lo sfondo kantiano sul quale Schopenahuer imposta la sua filosofia, il candidato spieghi dettagliatamente in che modo, secondo lui, avviene l’accesso al mondo come volontà.
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83
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3) Il candidato spieghi in che modo e secondo quali limiti l’arte in generale, secondo Schopenhauer, permette all’uomo di sottrarsi al dolore dell’esistenza.
84
A.S. 2013-2014 – LICEO SCIENTIFICO BUONARROTI- Classe VD
SIMULAZIONE TERZA PROVA del 10 dicembre 2013 NOME: …………………… COGNOME: ………………………….
STORIA
Illustra gli aspetti del pensiero e dell’azione politica (specialmente interna) di
Bismarck che ritieni particolarmente rilevanti nella preparazione al processo di
unificazione della Germania da lui intrapreso, servendoti degli opportuni esempi
fattuali.
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5____________________________________________________________________
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___________10________________________________________________________
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____________________________________________
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______________________15_____________________________________________
85
Classe VD
Simulazione di TERZA PROVA del 15 aprile-2014
FILOSOFIA
NOME: …………………… COGNOME: ………………………….
1. Spiega quali sono le caratteristiche dell’apollineo e del dionisiaco ,
evidenziandone il rispettivo ruolo nella costituzione della tragedia.
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4. Perché il superuomo critica la metafisica ? Cosa vuole sostituirvi?
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5. Quale ruolo Nietzsche assegna al risentimento nella formazione della morale
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86
Simulazione Terza Prova
Classe 5^ D SCIENZE
Alunna/o_____________________
11/03/2014
Spiega perché la legge della segregazione dei caratteri di Mendel è in sintonia con i
meccanismi della meiosi ( teoria cromosomica dell’ereditarietà )
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_____________________________________________________________________
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_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
Alcune malattie genetiche sono dovute ad anomalie dei geni portati dai
cromosomi sessuali. Facendo alcuni esempi, spiega perché esse hanno una diversa
incidenza sui maschi e sulle femmine.
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_____________________________________________________________________
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_____________________________________________________________________
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_____________________________________________________________________
Harshey e Chase scelsero i batteriofagi per condurre il loro esperimento. Quali
furono i motivi e i vantaggi di questa scelta ? A quali conclusioni giunsero?
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_____________________________________________________________________
87
Liceo Scientifico “ F. Buonarroti “ Classe 5^ D
15/04/2014 Terza prova di BIOLOGIA
Tipologia B
Alunno_____________________
1)Spiega perché la traduzione dell’mRNA deve essere più precisa della trascrizione
del DNA. In quali casi un errore in questi due processi potrebbe non avere alcuna
conseguenza su fenotipo ?
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_____________________________________________________________________
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__________________________________________________________________
2) Che relazione c’è tra la capacità delle cellule di esprimere la telomerasi e la
crescita delle cellule cancerose ?
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
__________________________________________________________________
88
3) In che modo E. coli regola la produzione degli enzimi per la demolizione del
lattosio, al variare delle condizioni ambientali ?
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_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
__________________________________________________________________
89
ALLEGATI:
GRIGLIE DI VALUTAZIONE PER LE SIMULAZIONI
90
LICEO SCIENTIFICO F. BUONARROTI PISA
Griglia per l’assegnazione del punteggio alla prova scritta di italiano
Nome dell’alunno………………………………………………………………………..
TIPOLOGIA A
CRITERI
PUNTI
INDICATORI E PUNTI
DA ASSEGNARE
punti
assegnati
comprensione del testo
riassunto/parafrasi
da 1 a 4 1. frammentaria e imprecisa
2. incompleta rispetto ai concetti chiave
3. sufficiente
4. adeguata
analisi e interpretazione
da 1 a 4 1.. non pertinente e frammentaria
2. risposte nel complesso pertinenti
3. precisa
4. incisiva/ approfondita
contestualizzazione
da 1 a 3 1. imprecisa e generica
2. nel complesso pertinente
3. precisa
adeguatezza delle scelte
formali
da 1 a 4 1 .scelte sintattico-testuali e semantiche carenti
2. scelte sintattico-testuali e semantiche non del tutto
sufficienti
3. scelte sintattico-testuali e semantiche nel complesso
adeguate
4. scelte sintattico-testuali e semantiche appropriate
TOTALE
TIPOLOGIA B
CRITERI
PUNTI INDICATORI E PUNTI DA
ASSEGNARE
punti
assegnati
modalità di avvalersi
del materiale proposto
da 1 a 4 1. scarsa comprensione del materiale
proposto
2. comprensione parzialmente pertinente
dei testi proposti
3. uso pertinente dei testi proposti
4. uso ampio e pertinente dei testi proposti
elaborazione critica e/o
completa del materiale
proposto
da 1 a 4 1. presentazione incoerente del materiale proposto
2. riproposizione acritica del materiale proposto
3. trattazione non del tutto articolata del materiale
proposto
4. elaborazione efficace del materiale proposto
pertinenza e chiarezza
argomentativa
e espositiva
da 1 a 3 1. scarsa
2. nel complesso sufficiente
3. adeguata
adeguatezza delle scelte
formali anche
in relazione
al destinatario
da 1 a 4 1 .scelte sintattico-testuali e semantiche carenti
2. scelte sintattico-testuali e semantiche non del tutto
sufficienti
3. scelte sintattico-testuali e semantiche nel complesso
adeguate
4. scelte sintattico-testuali e semantiche appropriate
TOTALE
TIPOLOGIA C e D
CRITERI
PUNTI INDIATORI E PUNTI DA
ASSEGNARE
punti
assegnati
conoscenza della
questione proposta e dei
problemi ad essa
connessi
da 1 a 4 1. scarsa conoscenza della questione proposta
2. comprensione scarsamente pertinente dei testi
proposti
3. uso pertinente dei testi proposti
4. uso ampio e pertinente dei testi
proposti
approfondimento critico da 1 a 3 1. scarso
2. nel complesso sufficiente
3. adeguato
pertinenza e chiarezza
argomentativa
o espositiva
da 1 a 4 1. scarsa
2. nel complesso sufficiente
3. adeguata
4. buona
adeguatezza delle scelte
formali anche
in relazione
al destinatario
da 1 a 4 1 .scelte sintattico-testuali e semantiche carenti
2. scelte sintattico-testuali e semantiche non del tutto
sufficienti
3. scelte sintattico-testuali e semantiche nel complesso
adeguate
4. scelte sintattico-testuali e semantiche appropriate
TOTALE
91
SIMULAZIONE TERZA PROVA - INGLESE GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA A
Indicatori Descrittori Livelli Punteggio massimo
Punti quesito
Quesito in bianco 1
Conoscenze
Completezza, correttezza e
pertinenza dei contenuti
Esaurienti, approfondite, corrette e pertinenti
5
Essenziali e corrette ma non approfondite
4 (suff.)
Incomplete, con qualche inesattezza e/o non del tutto pertinenti
3
Parziali, approssimative e/o con errori
2
Lacunose, errate o non pertinenti
1
Capacità elaborative e logiche e
critiche
Sviluppo e coerenza delle
argomentazioni
Il testo è ben strutturato con argomentazioni coerenti ed articolate e con rielaborazione personale
5
Testo organico con argomentazioni coerenti
4
Argomentazioni coerenti e corrette
3 (suff.)
Argomentazioni poco motivate, poco organiche e poco coerenti
2
92
Argomentazioni disordinate e/o non coerenti o assenti
1
Competenze linguistiche
Chiarezza espositiva
Correttezza
formale
Uso del lessico specifico
Esposizione chiara e corretta, con uso di strutture linguistiche complesse e con ricchezza lessicale
5
Esposizione chiara e sostanzialmente corretta, con strutture e lessico appropriati
4
Esposizione non sempre corretta ma globalmente comprensibile, uso di un lessico semplice.
3 (suff.)
Esposizione poco fluida, notevole presenza di errori, lessico generico
2
Esposizione scorretta, errori che ostacolano la comprensione, lessico inadeguato
1
Punteggio totale / 15
93
SIMULAZIONE TERZA PROVA - INGLESE ESAME DI STATO A.S. 2013/2014
GRIGLIA DI VALUTAZIONE TIPOLOGIA B (3 quesiti a risposta singola)
Indicatori Descrittori Livelli Punteggio massimo
Punti quesito
1
Punti quesito
2
Punti quesito
3
Quesito in bianco 1 Conoscenze Correttezza e
pertinenza dei contenuti
Esaurienti e approfondite
6
Complete e pertinenti
5
Essenziali ma non approfondite
4 (suff.)
Incomplete e non del tutto pertinenti
3
Parziali e approssimative
2
Lacunose o non pertinenti
1
Capacità elaborative e logiche e
critiche
Sviluppo e coerenza delle
argomentazioni
Applicazione di regole e
procedure
Argomentazioni coerenti ed articolate, sintesi esauriente
4
Argomentazioni schematiche e coerenti, sintesi corretta
3 (suff.)
Argomentazioni poco motivate, poco organiche e coerenti, sintesi parziale
2
Argomentazioni disordinate, non coerenti, assenza di sintesi
1
Competenze linguistiche
Chiarezza espositiva
Esposizione chiara e
5
94
Correttezza formale
Uso del lessico specifico
corretta, scorrevole e con ricchezza lessicale Esposizione chiara e corretta, il linguaggio non è sempre appropriato
4
Esposizione non sempre corretta ma globalmente comprensibile, uso di un lessico semplice.
3 (suff.)
Esposizione poco fluida, notevole presenza di errori, lessico generico
2
Esposizione scorretta, errori che ostacolano la comprensione, lessico scorretto
1
Punteggio attribuito a ciascun quesito / 15 /15 / 15
Punteggio totale della disciplina / 15
Per ciascuna disciplina si assegna un punteggio espresso in quindicesimi risultante dalla
media dei tre punteggi ottenuti per ciascun quesito;
Il risultato complessivo della prova è la media dei quattro punteggi parziali di ogni
singola disciplina;
Il risultato, sia parziale che complessivo, si approssima all’unità successiva se la media
presenta una frazione di punteggio uguale e/o superiore a 0,5.
95
GRIGLIA DI CORREZIONE TIPOLOGIA A
INDICATORI DESCRITTORI PUNTI
CONOSCENZA DEI CONTENUTI
Completa ed approfondita. 7
Completa e sostanzialmente corretta. 6
Sostanzialmente corretta, ma a volte superficiale e/o parziale
5 (Suff.)
Con inesattezze e qualche errore 4-2
Completamente errata/non risponde. 1
COMPRENSIONE DEL TESTO, COERENZA DELLE RISPOSTE
Comprende il testo rispondendo al quesito proposto senza errori, argomentando e giustificando adeguatamente e approfonditamente.
4
Comprende il testo proponendo una risposta al quesito completa ma non approfondita
3(Suff.)
Comprende il testo proponendo una risposta parziale e/o con qualche errore
2
Comprende il testo in modo imperfetto offrendo soluzioni parziali che evidenziano lacune.
1
CHIAREZZA ESPOSITIVA E LESSICO ADEGUATO
Esposizione chiara con uso di un lessico corretto e di una terminologia appropriata.
3
Usa un lessico sostanzialmente corretto, anche se l’esposizione non sempre risulta chiara.
2 (Suff.)
Usa un lessico con varie improprietà, utilizza raramente/mai una terminologia appropriata. L’esposizione risulta confusa e poco chiara.
1
CAPACITÀ DI SINTESI E ORGANICITÀ ESPOSITIVA
1
PROVA IN BIANCO Consegnata in bianco 1
PUNTEGGIO PROPOSTO
96
GRIGLIA DI CORREZIONE TIPOLOGIA B
indicato
ri
descrittori Livelli punteggi
o
massimo
punti
quesit
o 1
Punti
quesit
o 2
punti
quesit
o 3
Quesito in bianco 1
Conosce
nze
•correttez
za e
pertinenz
a dei
contenuti
esaurienti e approfondite 6
complete e pertinenti 5
essenziali ma non
approfondite
4
suff.
incomplete e non del tutto
pertinenti 3
parziali e approssimative 2
lacunose o non pertinente 1
Capacit
à
elabora
tive
logiche
e
critiche
•sviluppo
e
coerenza
delle
argoment
azioni
•applicazi
one di
regole e
procedure
argomentazioni coerenti ed
articolate, esauriente ed
approfondita l’applicazione di
regole e procedure
5
argomentazioni schematiche e
coerenti, completa e corretta
l’applicazione di regole e
procedimenti
4 suff.
argomentazioni generalmente
motivate, qualche passaggio
resta irrisolto
3
97
argomentazioni poco
motivate, poco organiche e
coerenti, imprecisa
l’applicazione di regole e
procedimenti
2
argomentazioni disordinate,
non coerenti, scorretta
l’applicazione delle regole e
dei procedimenti
1
Compet
enze
linguisti
che
•chiarezza
espositiva
•correttez
za formale
•uso del
lessico
specifico
esposizione chiara e corretta,
scorrevole e con ricchezza
lessicale
4
esposizione chiara e corretta,
il linguaggio non è sempre
appropriato
3
esposizione non sempre
corretta ma globalmente
comprensibile, uso di un
lessico semplice
2 suff
esposizione non corretta,
poco fluida, il lessico è
generico
1
Punteggio attribuito a ciascun quesito
/15
/15
/15
Punteggio totale della disciplina
/15
98
IL CONSIGLIO DI CLASSE
DISCIPLINA DOCENTE FIRMA
ITALIANO Virgili Elena
INGLESE Mazzone
STORIA E
FILOSOFIA Sciaccaluga Nicoletta
MATEMATICA Fiorella Frediani
FISICA Virglio Dolcher
INFORMATICA Paola Pucci
SCIENZE Grazia Valtriani
DISEGNO Antonella Caterini
EDUCAZIONE
FISICA Franco Ferrini
IRC Kati Petrognani
Pisa, 15 maggio 2014 LA DIRIGENTE SCOLASTICA
Prof.ssa Mariangela Chiapparelli