Licenze Creative Commons

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Logo di Creative Commons Licenze_Creative_Commons Le licenze Creative Commons sono alcune licenze di diritto d'autore redatte e messe a disposizione del pubblico a partire dal 16 dicembre 2002 dalla Creative Commons (CC), un ente non-profit statunitense fondato nel 2001 da Lawrence Lessig, professore di diritto all'Harvard University. Queste licenze si ispirano al modello copyleft già diffuso negli anni precedenti in ambito informatico e possono essere applicate a tutti i tipi di opere dell'ingegno. Queste licenze, in sostanza, rappresentano una via di mezzo tra copyright completo (full-copyright) e pubblico dominio (public domain): da una parte la protezione totale realizzata dal modello all rights reserved ("tutti i diritti riservati") e dall'altra l'assenza totale di diritti (no rights reserved). La filosofia su cui si fonda lo strumento giuridico delle licenze CC si basa sul motto some rights reserved ("alcuni diritti riservati"): è l'autore di un'opera che decide quali diritti riservarsi e quali concedere liberamente. Le licenze Le licenze Creative Commons (attualmente alla versione 4.0 [1] ) sono idealmente strutturate in due parti: la prima parte indica le libertà concesse dall'autore per la propria opera; la seconda, invece, espone le condizioni di utilizzo dell'opera stessa. Le libertà Le due libertà sono [2] : Simbolo Condizione Condizione ( EN) Descrizione Condividere To Share Libertà di copiare, distribuire o trasmettere l'opera. Rielaborare To Remix Libertà di riadattare l'opera. Le condizioni di utilizzo dell'opera Per approfondire, vedi Conoscenza libera basata sulle licenze Creative Commons: Conseguenze, rischi ed effetti collaterali del modulo di licenza "solo utilizzo non commerciale - NC". Le condizioni di utilizzo dell'opera sono quattro e a ognuna è associato un simbolo grafico allo scopo di renderne più facile il riconoscimento: Licenze_Creative_Commons zim://A/Licenze_Creative_Commons.html 1 of 14 12/06/15 09:42

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Licenze Creative Commons

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  • Logo di CreativeCommons

    Licenze_Creative_Commons

    Le licenze Creative Commons sono alcune licenze di diritto d'autoreredatte e messe a disposizione del pubblico a partire dal 16 dicembre 2002dalla Creative Commons (CC), un ente non-profit statunitense fondato nel2001 da Lawrence Lessig, professore di diritto all'Harvard University.

    Queste licenze si ispirano al modello copyleft gi diffuso negli anni precedentiin ambito informatico e possono essere applicate a tutti i tipi di operedell'ingegno.

    Queste licenze, in sostanza, rappresentano una via di mezzo tra copyrightcompleto (full-copyright) e pubblico dominio (public domain): da una parte la protezione totalerealizzata dal modello all rights reserved ("tutti i diritti riservati") e dall'altra l'assenza totale di diritti(no rights reserved).

    La filosofia su cui si fonda lo strumento giuridico delle licenze CC si basa sul motto some rightsreserved ("alcuni diritti riservati"): l'autore di un'opera che decide quali diritti riservarsi e qualiconcedere liberamente.

    Le licenzeLe licenze Creative Commons (attualmente alla versione 4.0[1]) sono idealmente strutturate in dueparti: la prima parte indica le libert concesse dall'autore per la propria opera; la seconda, invece,espone le condizioni di utilizzo dell'opera stessa.

    Le libert

    Le due libert sono[2]:

    Simbolo Condizione Condizione (EN) DescrizioneCondividere To Share Libert di copiare, distribuire o trasmettere l'opera.

    Rielaborare To Remix Libert di riadattare l'opera.

    Le condizioni di utilizzo dell'opera

    Per approfondire, vedi Conoscenza libera basata sulle licenze Creative Commons: Conseguenze,rischi ed effetti collaterali del modulo di licenza "solo utilizzo non commerciale - NC".

    Le condizioni di utilizzo dell'opera sono quattro e a ognuna associato un simbolo grafico allo scopodi renderne pi facile il riconoscimento:

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  • Simbolo Sigla Condizione Descrizione

    BY AttribuzioneAttribution

    Permette che altri copino, distribuiscano, mostrino edeseguano copie dell'opera e dei lavori derivati da questa apatto che vengano mantenute le indicazioni di chi l'autoredell'opera.

    NC Non commercialeNonCommercialPermette che altri copino, distribuiscano, mostrino edeseguano copie dell'opera e dei lavori derivati da questa soloper scopi non commerciali.

    NDNon opere derivateNo DerivativeWorks

    Permette che altri copino, distribuiscano, mostrino edeseguano soltanto copie identiche dell'opera; non sonoammesse opere derivate.

    SACondividi allostesso modoShare Alike

    Permette che altri distribuiscano lavori derivati dall'opera solocon una licenza identica o compatibile con quella concessa conl'opera originale.

    CombinazioniOgnuna di queste quattro clausole individua una condizione particolare a cui il fruitore dell'operadeve sottostare per poterne usufruire liberamente. Dalla combinazione di queste quattro clausolenascono le licenze Creative Commons in uso:

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  • Simboli Sigla Descrizione

    CC BYPermette di distribuire, modificare, creare opere derivatedall'originale, anche a scopi commerciali, a condizione che vengariconosciuta la paternit dell'opera all'autore.[3]

    CC BY-SA

    Permette di distribuire, modificare, creare opere derivatedall'originale, anche a scopi commerciali, a condizione che vengariconosciuta la paternit dell'opera all'autore e che alla nuova operavengano attribuite le stesse licenze dell'originale (quindi ad ogniderivato verr consentito l'uso commerciale).[3]

    Questa licenza, per certi versi, pu essere ricondotta alle licenze"copyleft" del software libero e open source.

    CC BY-NDPermette di distribuire l'opera originale senza alcuna modifica,anche a scopi commerciali, a condizione che venga riconosciuta lapaternit dell'opera all'autore.[3]

    CC BY-NC

    Permette di distribuire, modificare, creare opere derivatedall'originale, a condizione che venga riconosciuta la paternitdell'opera all'autore, ma non a scopi commerciali. Chi modifical'opera originale non tenuto ad utilizzare le stesse licenze per leopere derivate.[3]

    CC BY-NC-SA

    Permette di distribuire, modificare, creare opere derivatedall'originale, ma non a scopi commerciali, a condizione che vengariconosciuta la paternit dell'opera all'autore e che alla nuova operavengano attribuite le stesse licenze dell'originale (quindi ad ogniderivato non sar permesso l'uso commerciale).[3]

    CC BY-NC-NDQuesta licenza la pi restrittiva: consente soltanto di scaricare econdividere i lavori originali a condizione che non venganomodificati n utilizzati a scopi commerciali, sempre attribuendo lapaternit dell'opera all'autore.[3]

    AttribuzioneDal 2004 tutte le licenze richiedono l'attribuzione dell'autore originale. L'attribuzione deve esseredata da "il meglio della [propria] capacit di utilizzare le informazioni disponibili".[4] In genere,questo comporta quanto segue:

    Includere gli avvisi di copyright (se disponibili). Se l'opera originale contiene degli avvisi dicopyright inseriti dal detentore dello stesso, tali avvisi devono essere lasciati intatti o riprodottiin modo ragionevole sul mezzo su cui il lavoro stato ri-pubblicato.Cita il nome dell'autore, il nickname, o l'ID utente, ecc. Inoltre, se il lavoro vienepubblicato su Internet, si consiglia di collegare tramite link il nome dell'autore alla pagina delsuo profilo, se tale pagina esiste.Cita il titolo dell'opera o il nome (se disponibile). Inoltre, se l'opera viene pubblicata su

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  • Internet, si consiglia che il nome o il titolo dell'opera faccia da collegamento ipertestuale chepunta all'opera originale.Cita la specifica licenza CC con il quale pubblicato il lavoro originale. Inoltre, se l'operaviene pubblicata su Internet, si consiglia di inserire un link al sito della licenza CC.Indicare se il lavoro derivato o se un adattamento. Se l'opera un lavoro derivato, necessario[5] renderlo evidente, ad esempio scrivendo "Questa una traduzione in finlandesedell'opera [originale] realizzata da [autore]." o "Sceneggiatura sulla base del lavoro [originale]di [autore]".

    Inoltre, bene controllare se l'autore stesso ha indicato esplicitamente le modalit con le qualidesidera che l'attribuzione sia effettuata.[6]

    Licenze ritirateAlcune licenze sono state ritirate perch richieste da un numero ridotto di utenti o per ragioni legali.Creative Commons mantiene intatti i rispettivi testi legali ai rispettivi indirizzi web, cos da garantireche il materiale gi pubblicato resti ancora pubblicato con tali licenze, e sebbene sia tecnicamentepossibile usarle per pubblicare nuovo materiale, ne sconsiglia l'uso.[7]

    Tra queste, le combinazioni delle condizioni di utilizzo prive della condizione Attribution, in quantorichieste da meno del 3% degli utenti.[8]

    Integrazione con altre licenze (CCPlus)CCPlus indicata con la sigla CC+, non costituisce di per s una nuova licenza, bens un protocollofinalizzato ad estendere le licenze standard del progetto Creative Commons attraverso laggiunta diun ulteriore accordo. CCPlus prevede lintegrazione di una seconda licenza (di natura nonnecessariamente commerciale), agli eventuali e gi presenti attributi standard. Il protocollo fornisceagli utilizzatori dell'opera un sistema semplificato per ottenere ulteriori diritti oltre a quelli concessida una comune licenza Creative Commons.

    Ad esempio, una licenza Creative Commons, pu impedire lutilizzo di un'opera a fini commerciali;Con CC+, laccordo stesso fornisce un link attraverso il quale un utilizzatore possa vedersi concessiulteriori diritti, questi possono essere generalmente commerciali di altra natura (vincolati ad esempioad una societ di distribuzione), ma anche autorizzazioni o servizi aggiuntivi, come garanzie,concessioni di utilizzo senza attribuzione della paternit dell'opera o anche l'accesso allacomunicazione, rappresentazione, esecuzione o recitazione dell'opera, o ancora alla disponibilit sumezzi fisici. La struttura di CC+ fornisce alle aziende un sistema per muoversi tra economiecommerciali e di condivisione libera, nonch uno standard flessibile per queste forme di sfruttamentodell'opera.[9]

    Utilizzo della clausola CCPlus possibile impedire usi commerciali di unopera, adottando una licenza Creative Commonscon condizione "Attribuzione-Non Commerciale" e in seguito stipulare un accordo separatocon una controparte (autore stesso, o un terzo) per negoziare diritti commerciali sullopera inoggetto. (licenze, vendite, riproduzioni, ecc.).

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  • Logo non ufficiale dell'attribuzioneCCPlus (Creative Commons)

    Tra le opzioni concesso richiedere che le operederivate vengano condivise in modo conforme allecondizioni della licenza originaria, adottando unalicenza Creative Commons con condizione"Attribuzione-Condividi allo stesso modo", ma offrireun accordo separato (come concesso per la casisticaprecedente), a quelle parti che non intendono rilasciarele opere derivate con unidentica licenza. Sono inoltrecontemplati modi d'impiego simili, ad esempio offrireun accordo a quelle parti che preferiscono evitare didover osservare le condizioni Attribuzione o Nonopere derivate previste dalle licenze Creative Commons applicabili.

    Offrire un accordo privato a quelle parti che lo richiedono (ad es. a norma di policy istitutiva, oper ragioni di garanzia), anche qualora l'uso dellopera da parte di queste sia conforme allefinalit accordate dalla licenza pubblica.

    Utilizzare CCPlus per implementare alcune tipologie di sistemi Street Performer Protocol alfine di far ricadere le opere in pubblico dominio, o di rilasciarle sotto un'altra licenza,preferibilmente pi aperta e nell'interesse divulgativo della collettivit.[9]

    Compatibilit con altre licenzeIl materiale pubblicato con licenze CC pu includere anche materiale pubblicato con licenzedifferenti, scelte tra quelle approvate da Creative Commons. L'elenco delle licenze approvate attualmente vuoto (marzo 2012), ma Creative Commons si riserva di riempirlo in futuro elencandolicenze che, come minimo, abbiano lo stesso scopo, significato ed effetto di una certa licenza CC, eche consentano esplicitamente la pubblicazione delle opere derivate con licenza CC.[10]Le licenze con clausola SA (ShareAlike) consentono la pubblicazione delle opere derivate con lastessa licenza, oppure con una licenza scelta in tale elenco.[11]

    CC BY-SA e GFDLQueste licenze richiedono che un'opera derivata sia pubblicata con la stessa licenza dell'operaoriginaria. In altre parole, le opere derivate di un'opera pubblicata in GFDL devono essere pubblicatenecessariamente con licenza GFDL; analogamente per le opere pubblicate in CC BY-SA.Ci preclude ai riutilizzatori la possibilit di pubblicare un lavoro che includa insieme contenutoGFDL e CC BY-SA, in quanto il risultato finale non pu essere pubblicato con alcuna delle duelicenze, a meno di ricevere l'autorizzazione scritta del detentore dei diritti dell'opera originariapubblicata con l'altra licenza. Su alcuni progetti, come i wiki, pu essere impossibile ottenerel'autorizzazione di ciascuno dei detentori del copyright. Quest'incompatibilit limita la liberariutilizzazione del materiale, pur essendo entrambe licenze copyleft.

    Nel 2008, su richiesta della Wikimedia Foundation, la Free Software Foundation ha pubblicato unaversione specifica della GFDL (v1.3) per consentire ai siti a contenuto aperto e modificabile dachiunque, che tradizionalmente pubblicavano contenuto sotto GFDL, di ripubblicare il propriocontenuto con doppia licenza GFDL + CC BY-SA (3.0).[12] Ci stato possibile in quanto la

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  • Simbolo che indica contenutipubblicati con licenze CreativeCommons: some rights reservedsignifica alcuni diritti riservati.

    Il logo dellostrumento CC0.

    versione precedente della GFDL consentiva espressamente l'uso seguendo i termini e le condizioni diquella versione specifica o di alcuna versione successiva.[13] L'operazione ha interessato solo ilcontenuto pubblicato prima del 1 novembre 2008 ed stata possibile solo fino a luglio 2009, inquanto stata concepita come uno strumento temporaneo per il passaggio di licenza.[14][15]

    EvoluzioneTra le caratteristiche introdotte con le licenze versione 2.0:[8]

    l'abbandono delle licenze 1.0 che mancavano dellaclausola Attribution, in quanto poco usate;ora l'autore pu chiedere che l'attribuzione siaeffettuata tramite un link diretto da lui stabilito;incompatibilit tra CC BY-SA e CC BY-NC-SA.

    La versione 3.0 delle licenze ha introdotto diverse modifiche,tra le quali correzioni alla versione "unported" delle licenzeper renderla meno orientata al sistema legale statunitense el'introduzione di una clausola di "No Endorsement".[16][17]Alcune modifiche sono state sottoposte alla comunit e ai gruppi di lavoro delle singole giurisdizioni,affinch fossero analizzate e prese in considerazione, e sono state respinte; tra queste, la possibilit dieliminare o modificare la clausola anti-TPM, che proibisce ad un licenziatario di produrre un'operaderivata che sia sottoposta alle cosiddette technological protection measures, ma non impedisceall'autore dell'opera originaria di concedere a parte questa autorizzazione con una seconda licenzanon CC.[18]

    Il 9 dicembre 2011 stato annunciato l'inizio della fase di discussione per la realizzazione dellelicenze versione 4.0. Creative Commons incoraggia chiunque abbia una proposta, un dubbio, o altroinput ad esprimerlo, affinch possa essere preso in esame. Il termine di questo periodo previsto perfebbraio 2012.[19]

    Il 25 novembre 2013 sono state ufficialmente lanciate le licenze Creative Commons 4.0.[20]

    Il pubblico dominioOltre alle licenze, Creative Commons offre uno strumento legale per rinunciareal copyright sull'opera in tutto il mondo: CC0. Questo strumento (che non unalicenza) colloca il materiale nel pubblico dominio nelle giurisdizioni in cui possibile, intendendo l'espressione "pubblico dominio" nel senso pi ampioconsentito dalla legge; nelle altre giurisdizioni, rinuncia al maggior numero didiritti possibile tramite una semplice licenza permissiva.[21][22]

    A livello globale, poche giurisdizioni consentono lattribuzione al pubblico dominio delle opere dicoloro che intendono operare in favore dellampliamento del sapere pubblico. Spesso risultacomplesso se non impossibile rinunciare ai propri diritti morali in quanto automaticamente applicatidalla quasi totalit delle giurisdizioni nazionali. Rispetto al concetto di pubblico dominio, la licenzaCC0 si propone di annullare le ambiguit dovute alle differenti legislature locali, con unattribuzione

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  • Esiste una versione ported della licenza Stesura di una versione ported in corso Stesura di una versione ported programmata

    Relazione tra unalicenza unported ele sue versioniported.

    che rappresenti su scala globale la rinuncia a qualsiasi tipo di diritto autoriale. Per tali scopi non stata adattata a nessuna legislazione specifica.[23]

    La realizzazione di CC0 cominciata nel 2007[24] e lo strumento stato reso disponibile al pubbliconel 2009.[25][26]

    Nel 2010, Creative Commons ha annunciato che sarebbe stato introdotto il Public Domain Mark, unostrumento che permette di segnalare opportunamente le opere che gi sono nel pubblico dominio.[27]Insieme, CC0 e il Public Domain Mark sostituiscono quello che precedentemente era noto comePublic Domain Dedication and Certification, il cui approccio era basato sulla legge statunitense eche era usato per gestire insieme due casi differenti.[28][29]

    Nel 2011, la Free Software Foundation ha incluso CC0 nella lista delle free software licenses, ovverodelle licenze compatibili con la sua definizione di software libero.[30][31]

    PortingLe licenze Creative Commons erano state stilate inizialmente (2002) sulla base del sistema legalestatunitense ed erano indicate come "generic", perch non prendevano come riferimento un'unicalegge o giurisdizione rispetto alla quale interpretare il testo della licenza. Pertanto, le licenzepotevano risultare incompatibili con la legislazione locale, e quindi essere inapplicabili in alcunegiurisdizioni. Nel 2003, Creative Commons lanci un progetto per la realizzazione di una versione diogni licenza specifica per ogni giurisdizione. Ciascuna di queste versioni venne indicata con iltermine "ported". Le licenze "generic", inizialmente coincidenti con le versioni "ported" statunitensi,furono riformulate in modo neutrale, sulla base del linguaggio giuridico dei trattati internazionali sulcopyright, e il loro nome venne cambiato definitivamente in "unported".[32]

    A dicembre 2011, esistono versioni delle licenze per pi di 50 giurisdizioni.[33] I testi delle licenzeunported e ported sono resi disponibili in un database apposito.[34]

    Per rendere possibile la discussione e lo sviluppo delle versioni ported, Creative Commons haorganizzato dei gruppi di lavoro specifici per le singole giurisdizioni, i country teams.

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  • ApplicabilitI diritti delle opere pubblicate con una licenza Creative Commons sono protetti dalle leggi sulcopyright applicabili.[35] Di conseguenza, le licenze possono essere applicate a qualunque opera sucui il copyright sia applicabile, inclusi libri, filmati, musica, articoli, fotografie, blog e siti web. Seun'opera protetta da pi di una licenza Creative Commons, l'utilizzatore pu scegliere quella chepreferisce.

    Creative Commons sconsiglia l'uso delle sue licenze per il software, consigliando invece l'uso di altrelicenze libere come la GPL.[7][36] La stessa Free Software Foundation indica le licenze CC BY e CCBY-SA come adatte per lavori di arte e spettacolo e lavori educativi, e la CC BY-ND per lavori diopinione e commenti, sconsigliandole invece per il software e la documentazione.[37]

    Le licenze possono essere applicate anche ai database, dei quali per preservano solo il copyright enon i diritti caratteristici dei database che sono eventualmente previsti dalle leggi locali.[38]

    Licenze "a tre livelli"Le licenze Creative Commons agiscono su tre livelli differenti:

    un testo destinato all'utente medio che vuole pubblicare o riutilizzare un'opera con licenza CC,che non una vera e propria licenza e non dotato di valore legale, ma riassume nel modo pisemplice possibile il contenuto della licenza;il testo legale della licenza, dotato di valore legale;informazioni destinate a macchine e strumenti automatici, affinch la licenza e le relativeinformazioni (attribuzione, ecc.) possano essere identificate e catalogate in automatico. Questeinformazioni sono dette metadati.

    I metadati sono scritti in un formato chiamato RDF. Il Creative Commons Rights ExpressionLanguage (CC REL) una specifica tecnica che definisce come esprimere le informazioni dellalicenza in formato RDF e come integrare i metadati nell'opera.[39]

    Tra le applicazioni pratiche di questo livello ci sono la possibilit di inserire le informazioni dellalicenza direttamente nel file, se l'opera in formato digitale, e la possibilit di filtrare i risultati di unaricerca svolta su Internet o sul computer locale.[40]

    Diritti diversi dal copyrightDiritti moraliDalla legge italiana sul diritto d'autore:

    "Indipendentemente dai diritti esclusivi di utilizzazione economica dell'opera, previsti nelledisposizioni della sezione precedente, ed anche dopo la cessione dei diritti stessi, l'autore conserva ildiritto di rivendicare la paternit dell'opera e di opporsi a qualsiasi deformazione, mutilazione odaltra modificazione, ed a ogni atto a danno dell'opera stessa, che possano essere di pregiudizio al

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  • suo onore o alla sua reputazione.".[41]

    Tutte le licenze previste dal progetto Creative Commons ad eccezione dell'opzione CC0,garantiscono comunque il riconoscimento dell'autore attraverso l'apposizione dell'attributo"attribuzione".

    La legislazione in materia di rinuncia ai diritti morali varia in base alla nazione e, nello specifico, almodello giuridico che la caratterizza. Alcuni paesi con ordinamento giuridico conforme al modellocivil law, come la Francia, impongono un divieto praticamente assoluto di trasferimento o rinuncia atali diritti. Alcuni tra i paesi con legislazione ispirata al modello giuridico del common law invece,consentono liberamente la rinuncia ai diritti morali. In questo senso, ladozione di una "licenza" CC0assume effetti differenti in base alle legislazioni locali.

    Negli Stati Uniti, il termine diritto morale comunemente riferito al diritto di un autore di prevenirela revisione, alterazione o distorsione del proprio lavoro, indipendentemente da chi ne siaproprietario o goda dei diritti di utilizzazione economica. I diritti morali come indicato nella VisualArtists Rights Act del 1990 impediscono all'autore di un'opera visiva di essere associato ad opere chenon sono di sua creazione, e al contempo vietano la denigrazione delle sue stesse opere. La leggestatunitense prevede, per quanto concerne la rinuncia ai diritti morali, la stipulazione di un accordoscritto in cui siano specificati il lavoro e le finalit cui si applica la suddetta rinuncia.

    In Italia, ai sensi dellarticolo 20 della legge sul diritto dautore, i diritti morali relativi ad unoperadellingegno creativo sono inalienabili e possono essere fatti valere, senza alcuna limitazionetemporale, dal coniuge o dai discendenti dellautore defunto. Tra questi diritti si evidenziano il dirittodi paternit e il diritto allintegrit dellopera che restano di fatto non-cedibili in nessun caso e adiscapito dei quali non possibile adottare nessun tipo di licenza.

    Per approfondire, vedi Diritto d'autore italiano.

    Societ per la riscossione dei compensiL'adesione ad alcuna di queste societ potrebbe essere compatibile o no con l'uso di licenze CC per leproprie opere, a seconda della societ. Ad esempio, in Australia, Finlandia, Francia, Germania,Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna e Taiwan, l'artista, aderendo alla societ, concede a quest'ultimatutti i diritti, anche sulle opere create in futuro: pertanto, non essendo pi il detentore dei diritti delleproprie opere, non pu distribuirle a condizioni diverse da quelle consentite dalla societ diriscossione.[42][43]

    SIAE

    Per approfondire, vedi SIAE#SIAE_e_Creative_Commons.

    Per l'articolo 2576 del Codice Civile e l'articolo 6 della Legge 22 aprile 1941, n. 633 sul dirittod'autore, lacquisizione del diritto dautore data dalla creazione stessa dellopera[44]. In Italia, gliartisti sono tutelati dalla legge sul diritto d'autore; n la SIAE n le licenze CC creano diritti.

    La SIAE un ente di gestione collettiva e ha il compito di tutelare gli artisti che depositanovolontariamente le loro opere; l'autore che si rivolge alla gestione collettiva presso la SIAE accetta di

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  • non concedere libert a terzi e si affida alla SIAE sia per la concessione di licenze e utilizzazionidelle proprie opere sia per riscossione e distribuzione dei compensi. Di conseguenza, fino alsopraggiungere di modifiche allo statuto e al regolamento SIAE, la gestione collettiva tradizionaleeffettuata dalla SIAE non pu convivere con la gestione fatta in autonomia dall'autore che sceglie diapplicare una licenza CC.

    Creative Commons non un ente di gestione dei diritti d'autore alternativo alla SIAE, attualmentelavorano infatti su due piani diversi soprattutto per quanto riguarda le politiche di diffusionecommerciale delle opere. Le licenze Creative Commons vanno a collocarsi in unottica intermediatra il copyright con le prescrizioni normative ad esso legate, e il pubblico dominio, per il quale non prevista la riservazione di alcun diritto. A differenza delle normative della Societ Italiana Autori eEditori (SIAE), le licenze Creative Commons non prevedono limitazioni relative ai supporti diincorporamento delle opere poste in circolazione; per qualsiasi supporto tutelato da CreativeCommons potrebbe essere necessario applicare le prescrizioni del "bollino SIAE" secondo le normevigenti in materia di tutela del copyright.

    La categorizzazione degli oggetti per i quali imposta l'applicazione del bollino SIAE conformealle specifiche delle licenze Creative Commons, le tipologie di opere per le quali necessaria latutela della societ Italiana Autori e Editori (SIAE) costituiscono infatti un sottoinsieme ridotto dellecategorie contemplate dal progetto Creative Commons Relativamente al fine per il quale l'esemplaredellopera messo in circolazione, la regolamentazione SIAE norma la diffusione finalizzata alcommercio e ad ogni altro genere di attivit lucrativa. Le licenze CC daltro canto non pregiudicanolutilizzo commerciale, esplicitando chiaramente la possibilit di sfruttare l'opera in tal sensoattraverso lattribuzione o meno dell'apposita clausola "non commerciale prevista dalle CC PublicLicenses. Ci significa che all'atto pratico, le opere sprovviste di tale licenza richiedano quasicertamente l'applicazione del bollino SIAE qualora anche gli altri requisiti per tale apposizionesiano soddisfatti o lo rendano necessario.

    L'art. 181 bis della legge sul diritto d'autore, relativamente alla definizione di attivit lucrativa, nonesamina dettagliatamente quali azioni rientrino nella regolamentazione, non escludibile in tal sensola necessit di apporre il bollino SIAE anche su opere registrate con licenza CC "non commerciale".A titolo d'esempio valgono le distribuzioni di copie promozionali gratuite di opere per le quali non siriscontra un vantaggio commerciale diretto ma che costituiscono unattivit dichiaratamentefinalizzata al lucro..[45]

    Diffusione e utilizzoLe licenze Creative Commons sono state usate con successo per difendere il diritto d'autore in molticasi in tutto il mondo.[46]. Anche numerosi enti ed organizzazioni pubblicano con licenze CreativeCommons i dati prodotti o il materiale pubblicato sui rispettivi siti Internet.

    Universit e ricercaIl progetto OpenCourseWare del Massachusetts Institute of Technology raccoglie materiale per ladidattica universitaria disponibile pubblicamente e riutilizzabile con licenza non commerciale.[47]

    Le licenze CC sono spesso usate per la pubblicazione dei contenuti in ambito Open access.

    Il CERN pubblica materiale con varie licenze Creative Commons, giudicandole inoltre come lo

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  • Ristorante a Granada nel quale vieneriprodotta solo musica disponibilecon una licenza CC.

    strumento perfetto per pubblicare i risultati degli esperimentisvolti tramite il Large Hadron Collider.[48]

    Progetti a contenuto apertoI progetti della Wikimedia Foundation pubblicano il propriocontenuto con licenza CC BY-SA, ad eccezione di Wikinews,che invece usa la CC BY,[49] e Wikimedia Commons, cheospita anche materiale nel pubblico dominio o pubblicato conlicenze libere non CC.[50] In particolare, da giugno 2009,Wikipedia pubblica contenuto con doppia licenza CC BY-SAe GFDL.

    Le TEDTalks sono distribuite con licenza CC BY-NC-ND.[51]

    Istituzioni pubblicheAlcuni Ministeri di alcuni Stati, tra cui Brasile, Bulgaria, Ecuador, Georgia, Grecia, Israele, PaesiBassi, Nuova Zelanda, Polonia, Serbia, Spagna, e Thailandia, pubblicano con licenze CreativeCommons materiale vario e/o il contenuto dei rispettivi siti Internet.[52]

    Parte dei contenuti pubblicati sul sito Internet della Casa Bianca sono pubblicati con licenza CCBY-SA, dove non specificato diversamente.[53]

    La Camera dei deputati, nell'ambito del progetto dati.camera.it, pubblica i dati relativi ai deputati,agli organi e ai lavori parlamentari, con licenza CC BY-SA.[54]La Pubblica Amministrazione pubblica parte della documentazione e dei dataset con licenze CreativeCommons.[55][56]

    L'ISTAT pubblica tutti i dati con licenza CC BY.[57]

    Note

    La nuova generazione di licenze CreativeCommons: benvenuta Versione 4.0!:http://www.creativecommons.it/cc4

    1.

    Aliprandi, Creative Commons: a User Guide,Lulu Enterprises Inc., 2010

    2.

    3.0 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 Licenze CreativeCommons

    3.

    Creative Commons, Frequently FrequentlyAsked Questions. URL consultato il 31 dicembre 2011.

    4.

    Creative Commons FAQ.5. Creative Commons Australia, AttributingCreative Commons Materials (PDF), AustralianResearch Council Centre of Excellence forCreative Industries and Innovation, p. 3. URL

    6.

    consultato il 31 dicembre 2011. 7.0 7.1 Retired Legal Tools. URL consultato il 31dicembre 2011.

    7.

    8.0 8.1 Announcing (and explaining) our new2.0 licenses. URL consultato il 31 dicembre 2011.

    8.

    9.0 9.1 Licenza aggiuntiva CCPlus. URLconsultato l'11 febbraio 2013.

    9.

    Compatible Licenses - Creative Commons10. Creative Commons Legal Code, CC BY-SA3.0.

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