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L A S C U O
L A C H E
R I D U C E 2
0 1 2
C o m
e t r a s f o
r m a r e l
o s p r e c o i n r i s o r s a
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“Come trasformare lo spreco in risorsa”e-book scaricabile da
http://cometrasformarelosprecoinrisorsa.wordpress.com /
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Un progetto dell’Associazione NonsoloCibus (www.nonsolocibus.it)
Responsabili delle attività Fabrizio Scaramuzza e Maria Greco
Testi e grafica a cura di Serena Bonura e Antonia Teatino
Presentazione a cura di Emilio Grasso Dirigente Ufficio XIV di Messina
Carmelo Torre Assessore all’Ambiente e PoliticheEnergetiche della Provincia Regionale di Messina
Giuseppe Salpietro Responsabile delle attività APQCamera di Commercio di Messina
Prefazione a cura di Giuseppina Costa Dirigente Scolastico Istituto Nautico Caio Duilio - Messina
I edizione febbraio 2012II edizione giugno 2012
Ufficio Scolastico
Provinciale di Messina
La Scuola che riduce 2012
Provincia Regionale di Messina -
Assessorato Tutela dell'ambiente
ISTITUTO NAUTICO
Caio Duilio MESSINA
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Indice1. Presentazione .....................................................................................................4
2. Prefazione...........................................................................................................6
3. il Perchè di questo opuscolo................................................................................7
4. Viaggio intorno allo spreco.................................................................................10
5. Un fatto quotidiano.............................................................................................12
6. Questione di “Stile”.............................................................................................16
7. -Spr+eco..............................................................................................................18
8. Approccio delle 5 R.............................................................................................19
9. Calcola anche la tua impronta ecologica... .........................................................21
10. Esempi di riuso creativo.......................................................................................24
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Presentazione
La creazione di una coscienza ecologica nelle nuove generazioni è il primo, fondamentale passo per latutela del nostro ambiente: la scuola è chiamata quindi a svolgere un ruolo sempre più incisivo esignificativo e a diventare un’agenzia privilegiata nel promuovere progetti ed azioni che dagli studenti edalle aule si trasferiscano alle famiglie e alle comunità locali, nell’ottica di un’educazione ambientale permanente.Il progetto “La scuola che riduce”, promosso dall’Ufficio XIV di Messina e dall’Assessorato Provincialeall’Ambiente, è stato appositamente pensato e costruito per sensibilizzare “chi vive la scuola e nella
scuola” ad attuare efficaci forme di riduzione, a sviluppare comportamenti responsabili e azioniconsapevoli, a promuovere un’autentica cultura ecologica.Pregevole, all’interno di questo progetto, il lavoro svolto dall’Istituto Nautico “Cajo Duilio” che, cogliendoappieno lo spirito che ha animato “La scuola che riduce”, ha realizzato un efficace strumento formativoed operativo in grado di veicolare contenuti ed informazioni in direzione di una sostenibilità ambientale.
Emilio Grasso Dirigente Ufficio XIV di Messina
Questo Ente da anni ha avviato una intensa collaborazione con il mondo scolastico, ed in particolare conl’Ufficio Scolastico Provinciale di Messina: infatti coinvolgere gli studenti fin dalle primissime fasi dellaeducazione scolastica è una precisa scelta strategica al fine di ottenere risultati che nel tempo continuinoa far comprendere come è possibile ridurre l’impatto ambientale e contemporaneamente ottenere risultatieconomici da investire nell’ ”Habitat”.
Carmelo Torre Assessore all’Ambientee Politiche Energetiche
della Provincia Regionale di Messina
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Una Camera che pensa, oltre …… .
Anche la Camera di Commercio I.A.A. di Messina, nel convincimento che la riduzione degli scarti
all’origine possa ridurre significativamente non solo i costi ambientali, ma anche i costi diretti delle imprese,
ha avviato attività dirette alla diffusione di buone pratiche a favore di improcrastinabili scelte ambientali.
Purtroppo però, realisticamente, è sotto gli occhi di tutti che non hanno mai sortito effetto dirompente le
molteplici attività di sensibilizzazione reiterate nel tempo dai diversi soggetti istituzionali e privati. Apparearduo, ancora oggi, rimuovere quella scorza di atavica indifferenza nel confronti di una delle questioni
nevralgiche per il futuro di questa e delle prossime generazioni, la tutela dell’ambiente. E la nostra terra,
purtroppo sorda, tristemente anche in questo, porta il primato dell’indifferenza e dell’inefficienza.
In tale contesto, è sicuramente da accogliere con interesse l’ulteriore virtuoso sforzo nel percorso di
educazione ambientale, intrapreso con “la scuola che riduce” dall’Ufficio scolastico provinciale di Messina
in collaborazione con l’Assessorato provinciale all’Ambiente. I giovani sono stati stimolati ad un diverso
approccio, ad una diversa consapevolezza del problema, nel convincimento che, se volessimo, la
soluzione sarebbe sotto gli occhi di tutti: semplice, alla portata di tutti, non costosa, realizzabile da subito,
capace di creare nuove opportunità per fare impresa, idonea a porre presupposti per l’incremento della
manodopera impiegata nella filiera del recupero.
Inoltre, favorisce il risparmio energetico ed aiuta a preservare le risorse disponibili.
Perché non farlo? Trasformiamo il RIFIUTO o lo SPRECO in risorsa per trasformare il nostro stesso FUTUROin risorsa.
Avv.to Giuseppe Salpietro
Responsabile delle attività APQ – Camera di Commercio di Messina
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Prefazione
L’I.T.N. “C.Duilio” è da anni impegnato nella formazione di giovani attenti ai temi della tutela
dell’ambiente, nella lotta allo spreco delle risorse naturali, nel recupero-riciclaggio-riutilizzo dei
materiali, nella diffusione della conoscenza delle nuove fonti energetiche e dei processi
produttivi non inquinanti.
E’ stato naturale, quindi, prendere parte all’iniziativa “La scuola che riduce”.
Abbiamo ritenuto più efficace per formare una mentalità, un modus vivendi, lavorare con le
prime classi che hanno incontrato il prof. Ialacqua di Legambiente, sulla “legge delle R”.
La classe terza B, poi, ha collaborato alla stesura di un articolo redatto dall’allievo Cappellano e
pubblicato sul sito della scuola.
Questo opuscolo, in realtà, rappresenta la sintesi fra un precedente lavoro prodotto dalla scuola
in occasione della realizzazione di un PON dal titolo “Come trasformare lo spreco in risorsa”.
Lo spirito che ha animato le due attività e il medesimo: far riflettere i giovani sul nostro modello
di sviluppo e sulla indissolubile rapporto che c’è fra l’uomo e l’ambiente del quale, per la
propria sopravvivenza, deve salvaguardare le risorse.
Ha coordinato il progetto la prof.ssa Marina Ciuna ordinaria di scienze dell’Istituto.
Giuseppina Costa Dirigente Scolastico Istituto NauticoCaio Duilio Messina
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Il Perchè di questo opuscolo
“Come trasformare lo spreco in risorsa” nasce dalla constatazione che il nostro modello diproduzione/consumo genera una gran quantità di sprechi, di sperperi e consumi eccessivi, da
quello idrico, a quello alimentare, a quello energetico. Lo spreco è un problema crescente,
che ha ricadute ambientali, economiche, sociali e ci riguarda da vicino, riguarda il nostro stile
di vita, come viviamo e consumiamo.
Il nostro sarà un “viaggio attraverso lo spreco”, cercheremo di capire dove nasce e perchè, da
cosa dipende e cosa produce, qual'è l'impatto sulla nostra vita e su quella della terra.
L'opuscolo parte dal presupposto che “il problema è la soluzione”, che lo spreco, così come
l'inquinamento del pianeta, non sono solo una condizione assoluta alla quale dobbiamo
arrenderci e che gli sprechi possono diventare da problema una soluzione, una vera e propria
risorsa.
L'idea di lavorare su questi temi nasce anche dalla scoperta del Last Minute Market, un vero e
proprio metodo ANTI Spreco.
Nato come progetto di ricerca, nel 1998, sotto la guida del prof. Segret, Last Minute Market
(LMM) si è sempre occupato di analizzare tutti i passaggi delle filiere agroalimentari, e non
solo, e individuare dove e perché si originano gli sprechi.
Dal 2003 diventa realtà imprenditoriale ed opera su tutto il territorio nazionale sviluppando
progetti territoriali volti al recupero dei beni invenduti (o non commercializzabili) a favore di
enti caritativi.
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BOX 1.Per maggiori INFO sullacampagna, consulta il link:
www.unannocontrolospreco.org/it/
Per maggiori INFO sulprogetto Last Minute Market,
consulta il link:
www.lastminutemarket.it/
Con oltre 40 progetti attivati in comuni, provincie e regioni
Italiane, LMM ha consolidato un metodo di lavoro efficace ed
efficiente che permette di attivare in maniera progressiva il sistema
donazioni/ritiri tenendo sotto controllo gli aspetti nutrizionali,
igienico-sanitari, logistici e fiscali.
Ma come funziona?
In pratica il team di LMM individua tutte le offerte di beni che dalle
imprese non sono più considerati di valore economico, non sono
cioè più vendibili. Stiamo parlando di beni quali, prodotti con
confezioni danneggiate, cibo fresco con imminente scadenza, che
vengono poi incrociati con la domanda di beni, proveniente da
gruppi di persone che hanno una scarsa, o nulla, capacità
economica. E' il caso di case di riposo, case famiglia, enti
caritatevoli, ecc. LMM permette l’incontro diretto tra “domanda” e
“offerta” e si occupa della scrupolosa messa in sicurezza di tutte le
fasi del sistema.
Nel corso degli anni il modello è stato esteso ad altre tipologie di
beni e di attività commerciali e produttive, intervenendo ovunque
si “producano” sprechi.
http://www.lastminutemarket.it/http://www.lastminutemarket.it/http://www.unannocontrolospreco.org/it/http://www.unannocontrolospreco.org/it/http://www.unannocontrolospreco.org/it/http://www.unannocontrolospreco.org/it/
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BOX 2. La legge AntisprechiLMM ha contribuito in manieradeterminante alla promozionedella legge 24.12.2007 n° 244comunemente definita “LeggeAntisprechi” che ha permessodi incentivare la donazione dibeni non alimentari.Di seguitoi riferimenti della Legge:Legge F inanz ia r ia 2008
pubblicata sulla GazzettaUfficialeLegge 24.12.2007 n° 244,G.U. 28.12.2007 ‘art. 1 c.130.All’articolo 13 del decretolegislativo 4 dicembre 1997, n.460, il comma 3 è sostituitodal seguente:«3. I beni non di lusso alla cuiproduzione o al cui scambio èdiretta l’attività dell’impresa,diversi da quelli di cui alcomma 2, che presentinoimperfezioni, alterazioni, dannio v i z i c h e p u r n o nmodificandone l’idoneità diutilizzo non ne consentono lacommercializzazione o la
v e n d i t a , r e n d e n d o n enecessaria l’esclusione dalmercato o la distruzione,q u a l o r a s i a n o c e d u t igratuitamente alle ONLUS, perun importo corrispondente alcosto specifico sostenuto per laproduzione o l ’acquis toc o m p l e s s i v a m e n t e n o nsuperiore al 5 per cento delreddito d’impresa dichiarato,non si considerano destinati.
Oggi, le attività di LMM si articolano intorno alle seguenti tipologiedi prodotto:
LMM-FOOD:prodotti alimentari, eccedenze di attività commerciali
e produttive;
LMM-HARVEST: prodotti ortofrutticoli non raccolti e rimasti in
campo;LMM-CATERING: pasti pronti recuperati dalla ristorazione collettiva
(es. scuole, aziende);
LMM-PHARMACY: farmaci da banco e parafarmaci prossimi alla
scadenza;
LMM-BOOK: libri o beni editoriali destinati al macero;
LMM-NO FOOD: tutti i beni non alimentari.
ANCORA UTILI: Ad aprile 2010 Last Minute Market ha messo in
campo a Ferrara un nuovo servizio: “Ancora Utili“. Dal 2010 LMM è
anche promotore della campagna internazionale "un anno contro lo
spreco" sotto il patrocinio del Parlamento Europeo-Commissione
Agricoltura e Sviluppo Rurale.
L'edizione 2010 è stata dedicata al cibo, quella del 2011 all'acqua,
e nel 2012 sarà invece "un anno contro lo spreco di energia".
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Lo spreco, come indica anche il dizionario, è lo sperpero, il
consumo inutile ed eccessivo di beni. Esso, si manifesta in più
campi, dal cibo, all'acqua, all'energia e le risorse ambientali, è,
in pratica, in agguato in qualsiasi attività umana. E' l'uomo
infatti, con il suo comportamento di acquisto e di consumo a
generare sprechi. La natura, invece, non li produce, essa è, infatti,un sistema produttivo perfetto ed efficiente, che non produce
rifiuti perché gli scarti degli uni diventano “a cascata” materia
prima degli altri, in cui la disoccupazione non esiste, perché tutti
hanno un ruolo, che garantisce quindi benessere e risorse per
tutti a ciclo continuo. Un esempio? I rifiuti organici, quindi ilcibo, sono un ottimo cibo per i lombrichi che con la loro
incessante opera di scavatori, rendono più fertile il suolo,
trasformandolo di nuovo in terra, in humus.
Viaggio intorno allo spreco
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Lo spreco è anche è anche definito come “quell'insieme diattività che non producono valore”. E se il valore indica l'utilità
che un bene rappresenta per chi lo possiede, lo spreco quindi è
sinonimo di non utilità del bene. Per la nostra società lo spreco
equivale alle discariche, ai beni che non avendo più valore
finiscono nella spazzatura.Certo è che anche il concetto di valore di un bene è relativo,
dipende cioè dai punti di vista. Un bene, nella nostra società, è
considerato di valore solo se si può scambiare sul mercato, se ha
dunque un corrispettivo economico. Ma per alcune persone un
bene “vale” anche se non ha valore economico. E' il caso deiprodotti che hanno la confezione danneggiata. Sicuramente per
il negozio che li vende quei beni non hanno più valore, non
sono più vendibili cioè, e diventano spreco, vanno cioè in
discarica.
I prodotti con la confezione danneggiata però sono ancora
buoni, anche se brutti da vedere, e possono avere un gran valore
per qualcun’altro, possono dunque diventare da spreco una
risorsa.
BOX 3. Ma quali sono i
numeri dello spreco?
4 miliardi di euro è il valore
dei beni alimentari che
finiscono nei rifiuti ogni
anno in Italia.
Il 15% di pane e pasta sono
gettati via ogni giorno.
Negli Usa il 40-50% del
cibo viene sprecato.
In Inghilterra il 30-40% dei
prodotti alimentari finisce
nella spazzatura.
150 milioni le persone del
T e r z o M o n d o c h e
potrebbero essere sfamate
dal cibo gettato.
Il 99% di quanto prodottofinisce in discarica nel giro
di 6 mesi.
Produciamo 1,5 kg di rifiuti
al giorno a testa. Così ogni
anno finiscono nelle nostre
discariche oltre 26 milioni di
tonnellate di rifiuti.Ogni anno sono venduti un
miliardo di telefoni cellulari
e un utente medio cambia
telefono ogni 18-24 mesi.
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Lo spreco non è solo un problemasociale, ambientale, economico,
ma è sopratutto un “fatto privato”.
Alcuni degli sprechi più pesanti si
riscontrano, proprio, nel vivere
quotidiano di ogni individuo, nelmodo in cui, ognuno di noi
affronta la giornata.
Un “fatto quotidiano”
Un po' sul serio e un per gioco, abbiamo
messo a confronto la giornata tipica di
uno “ sp recone” e quella di un
“risparmione”.
A chi pensi
di assomigliare?
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LA GIORNATA TIPICA dello SPRECONE
IDENTIKIT: è spesso “cicciottello”, molto pigro, sicuramente “griffato”, distratto, nervosetto.
Mattina: la sua giornata tipica inizia senza far colazione perchè si alza sempre all'ultimo
minuto. Prima di uscire dimentica sempre qualcosa a casa, così è costretto a “sprecare”
energia e tempo, per recuperare ciò che ha dimenticato. Per muoversi usa mezzi a benzina o
comodamente si fa accompagnare. Appena uscito mangia qualcosa di confezionato e beve di
sicuro una bevanda gassata. Prima di pranzo avrà sgranocchiato patatine in busta, consumato
un aperitivo al bar, o comprato qualcosa.
Pranzo: se può non si perde un fastfood. E allora vai col cibo fritto, patatine, hamburgher e
bibite gassate, sempre. Dopo pranzo sicuramente un chewingum o un dolce confezionato.
Pomeriggio: Tutte le luci sono accese in casa e non c'è niente di meglio che il divano,
internet, e sopratutto video game. Non c'è neanche il tempo per gli amici, perchè lo
sprecone vive la sua vita sociale, le sue relazioni attraverso i social network, dedicando poco
tempo alla vita reale.
Lo sprecone non fa la raccolta differenziata, a dire il vero, la sua stanza di solito è una vera e
propria pattumiera vivente, invasa dal disordine provocato dai milioni di oggetti che
possiede. E' il momento della doccia: quella dello sprecone dura in media 20 min e l'acquascorre incessantemente, calda più che mai.
Di solito, lo sprecone si addormenta sul divano, dopo circa 5 ore di TV è il minimo. La sua
cena sarà stata consumata sul divano, così dorme, più che beato, scomodo, tra macchie di
su o e briciole di ane.
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LA GIORNATA TIPICA del RISPARMIONE
IDENTIKIT: é un tipo figo, molto sveglio, sempre all'ultima moda ma senza marchi
particolari, ha molti interessi ed è quasi sempre allegro e positivo.
Mattina: Il risparmione si alza per tempo, non troppo presto ma sempre in tempo per fare
una sana colazione, con frutta fresca, cereali e qualcosa di caldo. A lavoro o a scuola ci va
con i mezzi pubblici e se può con la bicicletta. Gli piace studiare, ed è spesso appassionato
di geografia perchè sogna di viaggiare per mari e monti sconosciuti.
Pranzo: se può torna a casa per mangiare, se resta fuori, di solito, ha un buon panino
preparato a casa. Una bibita gassata la beve anche lui, perchè, di sicuro, risparmia ma senza
rinunzie.
Pomeriggio: a giorni alterni pratica dello sport, spesso di squadra, ma anche individuale.
Prima di dedicarsi al relax, anche per lui sul solito divano, avrà sicuramente fatto i compiti,
rassettato le proprie cose e dedicato un po' di tempo agli amici ma in piazza, per strada, in
posti veri, insomma.
La doccia del risparmione è più veloce, con il metodo “apri” e “chiudi”, è sempre calda ma
non troppo.
Che dire? Il risparmione è bravo a fare la differenziata, così ogni cosa è al suo posto, comein camera sua, del resto.
La cena è in famiglia, si mangia tutti insieme, pasti leggeri e preparati in casa. Poi arriva il
momento dello svago, se non si va al cinema, un bel film sul divano è quello che ci vuole.
Ma senza fare troppo tardi.
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Alla fine uno sprecone avrà consumato
! circa 250 l di acqua
!
250 g di plastica da imballo! 250 g di alluminio
! 500 g di carta
! 500 g di rifiuti indifferenziati
! 10 kwh di energia
! 5 l di carburante
In altre parole l'Impronta ecologia dell'uno e dell'altro saranno molto diverse.
L'impronta ecologica è indicatore che misura i consumi in termini di terra utilizzata, in
ettari di territorio necessari per produrre i beni che usiamo quotidianamente, persostenere insomma il nostro stile di vita.
I calcoli mostrano che di questo passo non basta più il pianeta che abbiamo, la terra,
ma occorrerebbero 3-4-10 pianeti per continuare a produrre e consumare ai ritmi
odierni.
Calcola anche tu la tua impronta ecologica (vai a pagina 21).
Mentre un risparmione...
! circa 50 l di acqua
!
0 g plastica da imballo! 250 g di alluminio
! 0 g di carta
! 100 g rifiuti indifferenziati
! 3 kwh energia
! 0 carburante
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Questione di “Stile”
Il consumo eccessivo, cioè lo spreco, dipende anche da cosa e
quanto acquistiamo, da cosa e quanto consumiamo. E' dunque
direttamente collegato alle nostre abitudini, a quello che
comunemente è definito stile di vita.
Il nostro stile di vita è la forma con cui diamo espressione al nostro
modo di essere, attraverso le nostre attività, i nostri interessi e le
nostre opinioni.
I diversi modelli di stili di vita sono caratterizzati dalla quantità e
qualità del tempo dedicato alla famiglia, alle amicizie, allo sport, al
cibo, al lavoro, al divertimento, ai viaggi.
Nel nostro sistema, gli oggetti sono sostituiti e gettati ad un ritmo
sempre più rapido. I beni sono sostituiti l'uno all'altro, con una
velocità incredibile, in un circolo vizioso che produce effetti negativi
sull'ambiente e sulle persone.
I nostri stili di vita hanno così un forte impatto sull’ambiente in cui
viviamo. Molte sono le ricadute sociali, ambientali ed economicheche hanno i nostri comportamenti sulla vita del pianeta e su diverse
popolazioni del mondo.
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Diventa fondamentale essere consapevoli che consumare non è solo
un fatto privato ma "collettivo" e che l'attuale sistema dei consumi
dei Paesi ricchi ed industrializzati grava sull'economia dei Paesi più
poveri e rappresenta una minaccia per l'intero ambiente. Basti
pensare, infatti, che il 20% della popolazione è responsabile
dell’80% dei consumi.
Nel nostro piccolo possiamo fare molto e far si che il nostro stile di
vita diventi sostenibile, sia cioè in grado di arrecare il minimo
impatto sull'ecosistema. Possiamo orientare i nostri comportamenti
verso una scelta etica, assumere comportamenti razionali rispetto al
consumo di energia, pensare alle conseguenze ambientali chepossono avere i nostri stili di vita, attraverso semplici gesti
quotidiani, partendo per esempio da queste indicazioni:
1) consumare meno e meglio2) informarsi sulla “storia dei prodotti”
3) scegliere prodotti a basso impatto ambientale (come quelliche riducono il packaging o i prodotti biologici);
4) scegliere prodotti tipici del territorio a km0;5) Applicare il metodo delle 5R: Riduzione, Risparmio, Riuso,
Raccolta Differenziata, Riciclo.
BOX. 4. Prodotti tipici a
km0
l ’ A s s o c i a z i o n eNonsoloCibus dal 2004 sioccupa attivamente dip r o m o z i o n e eva lo r izzaz ione de l lep r o d u z i o n i t i p i c h eterritoriali.
Mang ia re “ t i p i co” e“ v i c i n o ” ( K m z e r o )s i g n i fi c a , n o n s o l o ,mangiare bene e megliom a v a l o r i z z a r e epromuovere il proprioterritorio, la propria storiae cultura.
Link di approfondimento:www.nonsolocibus.it/stili-sostenibili/km-zero/
http://www.nonsolocibus.it/stili-sostenibili/km-zero/http://www.nonsolocibus.it/stili-sostenibili/km-zero/http://www.nonsolocibus.it/stili-sostenibili/km-zero/http://www.nonsolocibus.it/stili-sostenibili/km-zero/
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BOX. 5. Il concetto di
obsolescenza.E' quel meccanismo percui i “beni sono progettatiper scadere”.Elettrodomestici,apparecchi tecnologici,automobili… ma anchevestiti e utensili. Tutto è
progettato per durare ilmeno possibile, perché ilmercato deve essere incontinuo movimento:tutto ciò che si compra hauna data di scadenza. E sen o n d u r a i l m e n opossibile sarà la moda, len u o v e t e n d e n z e a
sostituirlo. E' il caso deitelefonini, o dei pc, checambiano s i s temi eprogrammi ogni 3 mesi,“obbligandoci” così ac o m p a r e i l n u o v omodello. Ti consigliamo di cercaresu youtube: “la storiadelle cose”, piccolo edivertente documentariodi Annie Leonard.
-SPR+ECO
Dietro ogni prodotto c'è una “storia specifica” fatta di vari elementi:
le risorse necessarie primarie ma anche l'energia e l'acqua impiegate per
estrarle; le persone impegnate nelle varie fasi di lavorazione;
i trasporti, il viaggio dei prodotti dalla loro nascita allo scaffale;
la trasformazione e tutti i vari passaggi di lavorazione che causano circa il
30% dell’inquinamento ambientale derivante dalle nostre azioni di
consumo; la vendite i vari intermediari commerciali; il consumo;
E la storia non finisce qui! Un elemento importante, di quello che
chiamiamo ciclo di vita dei prodotti è lo smaltimento finale. Quando cioè,
il prodotto si trasforma in rifiuto.
Ma come fare a scoprire la vera storia dei prodotti?
Un primo modo è stare attenti alle etichette. Leggere con attenzione gli
ingredienti o le materie prime impiegate e, sopratutto lo stato del Mondo in
cui vengono prodotti, ci fornisce i primi elementi per una corretta
valutazione del prodotto.
Esistono poi alcuni strumenti di informazione:La Guida al Consumo Critico edita dal centro Nuovo Modello di Sviluppo,
una raccolta di fatti e misfatti delle imprese produttrici, che esamina
comportamenti delle ditte riguardo: ambiente, diritti umani, trasparenza,
ecc. La guida si può acquistare online o nelle migliori librerie.
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Sono molte le azioni che possiamo compiere per diventare
consumATTORI, protagonisti dei nostri consumi e del nostro stile di
vita. L'approccio delle 5 R indica alcuni semplici accorgimenti da
mettere in campo.
R come Ridurre. In altre parole consumare meno e meglio.
Potremmo concentrare la nostra attenzione sui beni di grande utilità
(e non su quelli di grande futilità), chiedendoci se quello che stiamo
acquistando ci serve veramente.
R come Risparmiare. Questa R fa riferimento alle nostre abitudini di
consumo di risorse naturali, come l'energia, l'acqua,il gas, i
combustibili.
R come Riutilizzare. Il Riutilizzo sta tornando di moda. Un esempiosono gli abiti usati, second hand, che sono considerati di tendenza.
La creatività è la vera arma del riutilizzo di oggetti e materiali. Si
tratta di “inventare” una seconda vita del prodotto.
R come Raccolta differenziata. Il vetro, la carta, la plastica,
l'alluminio, possono avere una nuova vita se vengono “separati incasa”. I mari materiali possono essere recuperati e avviati al Riciclo.
L’approccio delle 5R BOX. 6 Rifiuto ti riduco.Ci sono delle campagnei n t e r n a z i o n a l i c h epongono l’attenzione a
questo tema riportiamo dis e g u i t o i l i n k p e rapprofondimenti:
www.ioriduco.eu /
vimeo.com/14640892
www.portalasporta.it /
www.menorifiuti.org /
www.ecodallecitta.it /
www.ecoblog.it /
www.ewwr.eu/pre-home
http://www.ewwr.eu/pre-homehttp://www.ewwr.eu/pre-homehttp://www.ecoblog.it/http://www.ecoblog.it/http://www.ecodallecitta.it/http://www.ecodallecitta.it/http://www.menorifiuti.org/http://www.menorifiuti.org/http://www.portalasporta.it/http://www.portalasporta.it/http://vimeo.com/14640892http://vimeo.com/14640892http://www.ioriduco.eu/http://www.ioriduco.eu/
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R come Riciclo. Il Riciclo è un operazione industriale con il quale si produce nuova
materia dagli scarti dei prodotti differenziati. Alcuni materiali come l'alluminio e il
vetro sono riciclabili all'infinito con ottimi risultati finali.
E le R non finiscono qui. In realtà manca la R più importante, quella di Rispetto.
Ogni nostra azione ha un diretto effetto sulla vita di qualcun'altro e sull'ambiente.
Il Rispetto e l'uso del buon senso, dovrebbero essere alla base del nostro stile di vita.
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(Fonte: Rete Lilluput)CASAQuante persone vivono conte?a] 1 30b] 2 25c] 3 20
d] 4 15e] 5 o più 10
2. In che modo è riscaldata la casa?a] Gas naturale 30b] Elettricità 40c] Olio combustibile 50
d] Energia rinnovabile 0
3. Quanti punti di acqua [bagno,cucina, lavanderia, balcone] ci sono?a] Meno di 3 5b] 3-5 10c] 6-8 15
d] 8-10 20e] più di 10 25
4. In che tipo di casa abiti?a] Appartamento/condominio 20b] Villetta 40
ALIMENTAZIONE1.Quante volte alla settimana mangicarne o pesce?a] 0 0b] 1-3 10
c] 4-6 20d] 7-10 35e] più di 10 50
2. Quanti pasti cucini personalmente[compresi quelli portati a scuola /lavoro]?
a] meno di 10 25b] 10-14 20c] 14-18 15d] più di 18 10
3. Quando acquisti alimenti preferisciprodotti locali?
a] sì 5b] no 10c] qualche volta 15d] raramente 20e] non lo so 25
Calcola anche tu la tua impronta ecologicaTest dell'impronta ecologica. Calcola la tua impronta
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ACQUISTI1.Quanti acquisti importanti [stereo,televisore, computer, automobile, mobili,elettrodomestici] hai fatto nel corso degliultimi 12 mesi?a] 0 0b] 1-3 15c] 4-6 30d] più di 6 45
2. Hai acquistato articoli a risparmioenergetico negli ultimi 12 mesi?a] Sì 0b] No 25
TRASPORTI1. Se hai un mezzo qual è?a] Bicicletta 15b] Utilitaria 35c] Vettura intermedia 60d] Berlina 75e] Macchina sportiva, monovolume o
familiare 100f] Van, utilitty vehicle o fuoristrada 130
2. Come vai a scuola/lavoro?a] In automobile 50b] Con i mezzi pubblici 25c] Con uno scuolabus 20d] A piedi 0e] In bicicletta o pattini a rotelle 0
3. Dove hai passato le vacanze nel corsodell'ultimo anno?a] Niente vacanze 0b] Nella mia regione 10c] In Italia 30d] In Europa 40
e] In un altro continente 704.Quante volte utilizzi l'automobile per ilfine settimana?a] 0 0b] 1-3 10c] 4-6 20d] 7-9 30e] più di 9 40
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RIFIUTI1. Fai la riduzione dei rifiuti [per esempiopreferisci imballaggi ridotti,rifiuti l'invio
di posta pubblicitaria, preferiscicontenitori riutilizzabili]?a] Sempre 0b] Qualche volta 10c] Raramente 15d] Mai 20
2. Quanti sacchi della spazzaturaproduci ogni settimana?a] 0 0b] Â! sacco 5c] 1 sacco 10d] 2 20e] più di 2 30
RISULTATO
Meno di 150 punti: impronta ecologica inferiore a 4 ettari150- 350: tra 4 e 6 ettari [la maggior parte degli italiani]
350- 550: tra 6 e 7,7 ettari550- 750: tra 7,7 e 10 ettari
L'impronta media mondiale richiesta dagli scienziati è di 1,7ettari a persona. Ottenere un punteggio inferiore a 4 è indicedi un comportamento eco-sostenibile.
3. Ricicli i giornali, le bottiglie divetro e quelle di plastica?a] Sempre 5b] Qualche volta 10c] Raramente 15d] Mai 20
4. Prepari il compost con i rifiutidella frutta e della verdura?
a] Sempre 5b] Qualche volta 10c] Raramente 15d] Mai 20
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Esempi di Riuso creativo
riuso creativo di bottiglie in pethttp://www.michellebrand.co.uk /
riuso creativo del tetrapakapprofondisci visitando il sitohttp://marraiafura.com/pensavo-fosse-una-lampada-invece-era-un-tetra-pak-tante-idee-di-riuso-creativo/
riuso creativo con le lattinehttp://marraiafura.com/il-favoloso-mondo-delle-lattine-tutti-i-modi-per-riutilizzarle/
ReMade in Italy, il primomarchio per la certificazionedi prodotti e materiali derivantidal riciclo e dal riuso,realizzati in Italia
http://www.remadeinitaly.it/
riuso creativo di copertonihttp://marraiafura.com/lunga-vita-al-copertone-il-riuso-creativo-degli-pneumatici-di-automobile/
progetti partecipati per lariqualificazione di spazi urbanicon materiali di recupero o localihttp://scartomatto2italia.blogspot.it
http://marraiafura.com/pensavo-fosse-una-lampada-invece-era-un-tetra-pak-tante-idee-di-riuso-creativo/http://scartomatto2italia.blogspot.it/http://scartomatto2italia.blogspot.it/http://marraiafura.com/lunga-vita-al-copertone-il-riuso-creativo-degli-pneumatici-di-automobile/http://marraiafura.com/lunga-vita-al-copertone-il-riuso-creativo-degli-pneumatici-di-automobile/http://marraiafura.com/lunga-vita-al-copertone-il-riuso-creativo-degli-pneumatici-di-automobile/http://marraiafura.com/lunga-vita-al-copertone-il-riuso-creativo-degli-pneumatici-di-automobile/http://marraiafura.com/lunga-vita-al-copertone-il-riuso-creativo-degli-pneumatici-di-automobile/http://marraiafura.com/lunga-vita-al-copertone-il-riuso-creativo-degli-pneumatici-di-automobile/http://www.remadeinitaly.it/%20il%20primo%20marchio%20per%20la%20certificazion%20di%20prodotti%20e%20materiali%20derivanti%20dal%20riciclo%20e%20dal%20riuso,%20contiene%20molti%20esempihttp://www.remadeinitaly.it/%20il%20primo%20marchio%20per%20la%20certificazion%20di%20prodotti%20e%20materiali%20derivanti%20dal%20riciclo%20e%20dal%20riuso,%20contiene%20molti%20esempihttp://marraiafura.com/il-favoloso-mondo-delle-lattine-tutti-i-modi-per-riutilizzarle/http://marraiafura.com/il-favoloso-mondo-delle-lattine-tutti-i-modi-per-riutilizzarle/http://marraiafura.com/il-favoloso-mondo-delle-lattine-tutti-i-modi-per-riutilizzarle/http://marraiafura.com/il-favoloso-mondo-delle-lattine-tutti-i-modi-per-riutilizzarle/http://marraiafura.com/il-favoloso-mondo-delle-lattine-tutti-i-modi-per-riutilizzarle/http://marraiafura.com/il-favoloso-mondo-delle-lattine-tutti-i-modi-per-riutilizzarle/http://marraiafura.com/il-favoloso-mondo-delle-lattine-tutti-i-modi-per-riutilizzarle/http://marraiafura.com/il-favoloso-mondo-delle-lattine-tutti-i-modi-per-riutilizzarle/http://marraiafura.com/pensavo-fosse-una-lampada-invece-era-un-tetra-pak-tante-idee-di-riuso-creativo/http://marraiafura.com/pensavo-fosse-una-lampada-invece-era-un-tetra-pak-tante-idee-di-riuso-creativo/http://marraiafura.com/pensavo-fosse-una-lampada-invece-era-un-tetra-pak-tante-idee-di-riuso-creativo/http://marraiafura.com/pensavo-fosse-una-lampada-invece-era-un-tetra-pak-tante-idee-di-riuso-creativo/http://marraiafura.com/pensavo-fosse-una-lampada-invece-era-un-tetra-pak-tante-idee-di-riuso-creativo/http://marraiafura.com/pensavo-fosse-una-lampada-invece-era-un-tetra-pak-tante-idee-di-riuso-creativo/http://marraiafura.com/pensavo-fosse-una-lampada-invece-era-un-tetra-pak-tante-idee-di-riuso-creativo/http://marraiafura.com/pensavo-fosse-una-lampada-invece-era-un-tetra-pak-tante-idee-di-riuso-creativo/http://www.michellebrand.co.uk/http://www.michellebrand.co.uk/
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Le stoviglie biodegradabili fatte di bucciad’aranciaI piatti e i bicchieri fatti dalle stoviglie di OriSonnenchein sono coloratissime, totalmentebiodegradabili e hanno l’aroma degli agrumimaturati sotto il sole
http://www.stilenaturale.com/news/1216/ Le_stoviglie_biodegradabili_fatte_di_buccia_d_arancia.html
Gli apparecchi elettrici si trasformano in sedie diplastica riciclataContro i rifiuti ci ha pensato Rodrigo Alonso, designercileno, creando una sedia di plastica 100% riciclataricavata da giocattoli e sedie da stadio http:// www.stilenaturale.com/news/1257/
Gli_apparecchi_elettrici_si_trasformano_in_sedie_di_plastica_riciclata.html
come costruire un bottiglia filtro per depurare l’acquahttp://ri-pet.blogspot.com/2011/10/come-costruire-
una-bottiglia-filtro-per.html?spref=fb
Portale dell’Arte del riciclo creativohttp://www.ioricreo.org
http://www.ioricreo.org/http://ri-pet.blogspot.com/2011/10/come-costruire-una-bottiglia-filtro-per.html?spref=fbhttp://www.ioricreo.org/http://www.ioricreo.org/http://www.ioricreo.org/http://ri-pet.blogspot.com/2011/10/come-costruire-una-bottiglia-filtro-per.html?spref=fbhttp://ri-pet.blogspot.com/2011/10/come-costruire-una-bottiglia-filtro-per.html?spref=fbhttp://ri-pet.blogspot.com/2011/10/come-costruire-una-bottiglia-filtro-per.html?spref=fbhttp://ri-pet.blogspot.com/2011/10/come-costruire-una-bottiglia-filtro-per.html?spref=fbhttp://www.stilenaturale.com/news/1257/Gli_apparecchi_elettrici_si_trasformano_in_sedie_di_plastica_riciclata.htmlhttp://www.stilenaturale.com/news/1257/Gli_apparecchi_elettrici_si_trasformano_in_sedie_di_plastica_riciclata.htmlhttp://www.stilenaturale.com/news/1257/Gli_apparecchi_elettrici_si_trasformano_in_sedie_di_plastica_riciclata.htmlhttp://www.stilenaturale.com/news/1257/Gli_apparecchi_elettrici_si_trasformano_in_sedie_di_plastica_riciclata.htmlhttp://www.stilenaturale.com/news/1257/Gli_apparecchi_elettrici_si_trasformano_in_sedie_di_plastica_riciclata.htmlhttp://www.stilenaturale.com/news/1257/Gli_apparecchi_elettrici_si_trasformano_in_sedie_di_plastica_riciclata.htmlhttp://www.stilenaturale.com/news/1257/Gli_apparecchi_elettrici_si_trasformano_in_sedie_di_plastica_riciclata.htmlhttp://www.stilenaturale.com/news/1257/Gli_apparecchi_elettrici_si_trasformano_in_sedie_di_plastica_riciclata.htmlhttp://www.stilenaturale.com/news/1216/Le_stoviglie_biodegradabili_fatte_di_buccia_d_arancia.htmlhttp://www.stilenaturale.com/news/1216/Le_stoviglie_biodegradabili_fatte_di_buccia_d_arancia.htmlhttp://www.stilenaturale.com/news/1216/Le_stoviglie_biodegradabili_fatte_di_buccia_d_arancia.htmlhttp://www.stilenaturale.com/news/1216/Le_stoviglie_biodegradabili_fatte_di_buccia_d_arancia.htmlhttp://www.stilenaturale.com/news/1216/Le_stoviglie_biodegradabili_fatte_di_buccia_d_arancia.htmlhttp://www.stilenaturale.com/news/1216/Le_stoviglie_biodegradabili_fatte_di_buccia_d_arancia.html
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STAMPA e DISTRIBUZIONE: lulu (www.lulu.com)e-book scaricabile dal blog http://cometrasformarelosprecoinrisorsa.wordpress.com/
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“Come trasformare lo spreco in risorsa” è un progetto di NonsoloCibus in collaborazione
con l’Istituto Nautico Cajo Duilio di Messina e la Camera di Commercio di Messina.
L’idea nasce dalla volontà di lavorare insieme sui temi dello spreco, anche nell’ambito
dell’iniziativa “la scuola che riduce” promossa dal Provveditorato degli Studi di Messina.
Questo opuscolo che rappresenta un “viaggio intorno allo spreco”, vuole essere un
supporto informativo, per studenti e scuole, interessate ai temi della sostenibilità e del
consumo consapevole.“Come trasformare lo spreco in risorsa” è scaricabile dal blog
http://cometrasformarelosprecoinrisorsa.wordpress.com/
La modalità di stampa in self publishing (con lulu.com) è una scelta sostenibile “business to
business”. Ciò consente di stampare solo le copie ordinate, senza spreco di carta e senzacorrere il rischio che le pubblicazioni stampate in grandi quantità possano diventare carta
da macero.
ISTITUTO NAUTICO
Caio Duilio MESSINA
http://cometrasformarelosprecoinrisorsa.wordpress.com/http://cometrasformarelosprecoinrisorsa.wordpress.com/http://cometrasformarelosprecoinrisorsa.wordpress.com/