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La ballata di Mariettina

Camminava Marietta per la via maestra

e un bel cestino teneva sulla testa

Aveva calze rosse e un po' verdine

e nel cestino tre belle ricottine.

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Voleva venderle al mercato basso

Per questo camminava di buon passo

Aveva di velluto una giacchetta

e ad occhi aperti sognava la Marietta.

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“Se vendo queste belle ricottine

potrò comprare un paio di galline.”

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Già le vedeva le galline grasse

tutte piumate, roba di gran classe.

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“Ne voglio una bianca e una dorata”

E intanto a un sasso tirava una pedata.

“Certo che mi faranno tante uova

5 la settimana che splenda il sole o piova.

5 da quella bianca, 5 dalla dorata

non le userò per fare la frittata.

Le venderò ad un soldino l'una,

poco per volta mi faccio una fortuna.”

Già le vedeva le belle monetine

lustre e lucenti come le stelline.

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“Presto saranno tante, meraviglia,

così potrò comprarmi una coniglia.

Una coniglia con il lungo pelo,

orecchie dritte ed occhi d'asfodelo.

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Insieme a quella prenderò un coniglio

e spesso spesso mi faranno un figlio.”

Sognava ad occhi aperti i coniglietti

che saltavano intorno stretti stretti.

“Se vendo i miei conigli a prezzo buono

mi prendo un bel maiale come dono.”

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Il maiale lo pensa grasso e tondo,

rosato e lustro come un mappamondo,

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poi lo pensa smontato pezzo a pezzo:

e di ciascuno già decide il prezzo:

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Salame, soprassata, culatello,

prosciutto, salsiccine, capocollo,

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cotechino, pancetta, mortadella,

coppa, carrè, fegato nella reticella.

Marietta ha l'acquolina nella bocca,

pensando alla fortuna che le tocca

“Quanti soldi farò vendendo il porco!

Che sia morto oppur vivo, pulito o sporco.

Con tutti i soldi riempio una scarsella

e mi ci compro una mucchina bella

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Una mucchina dallo sguardo quieto:

la farò pascolare lungo il greto,

lungo il ruscello dove l'erba è fresca

perchè si nutra e presto presto cresca.

Quante cose la mucca mi può dare:

i vitelli, il concime e latte, un mare,

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lei s'accontenta di un pochin d'erbaggio

io mi ritrovo con monti di formaggio.

E latte e vitelli e cacio che m'ha dato

io tutto quanto venderò al mercato.

Scenderò nelle piazze col carretto

e venderò il mio cacio a etto a etto.

Tutti correranno a comprare da me

forse verrà a comprarne anche il re

il re con la regina e il principino

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verranno per comprare il formaggino.

Monete d'oro metterò in saccoccia

e le nasconderò sotto una roccia.

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Quando saranno tante e tante e tante

mi comprerò vestiti ed un brillante,

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una cuffietta rossa e scarpe a punta

un pettine, un anello, una trapunta.

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Una casetta in piazza del paese

con fiori, e piante senza badare a spese.

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La domenica starò alla finestra

con gli orecchini e la cuffietta in testa

e tutti quelli che passeran di sotto

tutti ammirati si fermeran di botto.

Si caveranno il cappello con ampio movimento

e chineranno la schiena fino al pavimento.

Diranno: “Riverisco madamina!”

E la Marietta, mentre sogna, s'inchina.

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S'inchina così bene che il cestino

rotola in terra e casca in là vicino.

Era passata sulla via una vacca

e c'è, stesa per strada, una gran cacca

vanno le ricottine lì a cascare

e Mariettina smette di sognare.