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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [1] SANTA GIANNA BERETTA MOLLA MADRE DI FAMIGLIA (1922 – 1962) 25 APRILE 1994 – 16 MAGGIO 2004 * * * * * LIBRETTO DEL PELLEGRINO

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [1]

SANTA GIANNA BERETTA MOLLA

MADRE DI FAMIGLIA

(1922 – 1962)

25 APRILE 1994 – 16 MAGGIO 2004

* * * * *

LIBRETTO DEL PELLEGRINO

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [2]

Presentazione Dieci anni fa, il 24 aprile 1994 la nostra diocesi era in pellegrinaggio.

Migliaia di fedeli erano convenuti a Roma, in Piazza San Pietro, per stingersi intorno al Papa, Giovanni Paolo II, che aveva deciso in quella domenica di proclamare Beata una figlia della nostra terra, Gianna Beretta Molla, nata a Magenta il 4 ottobre 1992 e morta a Ponte Nuovo, presso Magenta, il 28 aprile 1962.

Il Papa quella domenica proclamava beate due mogli, due mamme: insieme a Gianna Beretta Molla, infatti, veniva beatificata Elisabetta Canori Mora, vissuta a Roma tra il 1774 e il 1825. In mezzo a loro, però, campeggiava anche un giovane, un catechista africano, Isidoro Bakanja, vissuto nello Zaire (oggi repubblica Democratica del Congo) tra il 1885 e il 1909, vittima di continui soprusi, sopportati per amore di Dio e della sua fede in lui.

Era, dunque, una festa della famiglia e una festa della Chiesa, che è –d’altra parte – la famiglia dei figli di Dio.

Ai pellegrini, il papa rivolse parole commosse, mentre presentava la figura dei tre beati. Ci piace riportare qui quanto disse nell’omelia, presentando le due mamme: «Innalziamo oggi agli onori degli altari due donne italiane: Gianna Beretta Molla ed Elisabetta Canori Mori, Donne d’eroico amore. Ambedue spose e madri esemplari, impegnate a testimoniare nella vita quotidiana i valori esigenti del Vangelo. Gianna Beretta Molla, coronando un’esistenza esemplare di studentessa, di ragazza impegnata nella comunità ecclesiale e di sposa e mamma felice, seppe offrire in sacrificio la vita, affinché potesse vivere la creatura che portava in grembo, e che oggi è qui con noi! Ella, come medico chirurgo, era ben consapevole di ciò cui andava incontro, ma non indietreggiò dinanzi al sacrificio, confermando in tal modo l’eroicità delle sue virtù. […] Additando queste due donne come modello di cristiana perfezione, desideriamo rendere omaggio a tutte le madri coraggiose, che si dedicano senza riserve alla propria famiglia, che soffrono nel dare alla luce i propri figli, e sono poi pronte ad intraprendere ogni fatica, ad affrontare ogni sacrificio, per trasmettere loro quanto di meglio esse custodiscono in sé».

Per questo motivo il papa commosso gridava: «Vi ringraziamo, madri eroiche, per il vostro amore invincibile! Vi ringraziamo per l'intrepida fiducia in Dio e nel suo amore. Vi ringrazio per il sacrificio della vostra vita. Oggi Cristo nel mistero pasquale vi restituisce il dono che gli avete fatto. Egli infatti ha il potere di restituirvi la vita che gli avete portato in offerta».

Ora, a dieci anni di distanza, la diocesi torna pellegrina a Roma, per ricevere un dono ancora

più grande: la beata Gianna il 16 maggio 2004 viene proclamata santa , proprio da quel Papa che ebbe la fortuna di dichiarale beata.

Gianna Beretta Molla diventerà in questo modo – e ufficialmente - una figura di riferimento per tutta la Chiesa cattolica, diffusa in ogni regione della terra.

Lo è sempre stata, per certi versi. Lo è stata in vita, quando pensò per un certo tempo a farsi missionaria.

Lo è stata nell’intensa relazione epistolare con il fratello, padre Alberto, missionario cappuccino in Brasile e con la sorella, madre Virginia, missionaria canossiana in India.

Lo è stata nel suo stesso cammino di beatificazione e di canonizzazione, perché i due successivi miracoli, che l’hanno condotta alla beatificazione dieci anni fa ed oggi alla canonizzazione, sono avvenuti in Brasile, terra ricca di fede e di una fede particolarmente entusiasta e gioiosa, due caratteristiche, queste, tipiche di “santa Gianna”, che amava tutte le cose belle e custodiva in ogni occasione il sorriso, anche quando doveva un poco proporselo: « Sorridere a Dio, da cui ci viene ogni dono. Sorridere a tutti quelli che il Signore ci manda durante la giornata. Noi, che abbiamo compreso che la gioia viene da Gesù, con Gesù nel cuore portiamo la gioia. Egli sarà la forza che ci aiuta».

Lo è oggi, missionaria , per noi. Un santo – una santa – è infatti, un dono del Signore, un messaggio che Egli stesso ci invia.

Nel santo e nella santa, noi vediamo prendere volto e corpo, vita e sorriso lo stesso Dio invisibile e ineffabile. Egli stesso ci ha detto nel Libro de l Levitico che Lui, Dio, è «Santo» (cfr Lev 11, 44). Vale la pena leggere tutto il versetto: «Santificatevi e siate santi, perché io sono santo». E ancora poche parole dopo: «Siate dunque santi, perché io sono santo» (Lev 11, 45).

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Da allora questo appello di Dio risuona nella Chiesa, perché ce lo tramanda la stessa liturgia, durante la quale ci viene proclamata la prima Lettera di Pietro: «Sta scritto: Voi sarete santi, perché io sono santo» (1Pt 1, 16).

Dire che una persona è santa è, dunque, porsi con lei “davanti a Dio”, per farci interrogare da Lui: «Signore, se questa sorella potuta diventare tuo vero volto, forse devo diventarlo anche io? Forse posso diventarlo anche io?».

La santità è la più grande rivoluzione portata all’umanità, perché afferma che ciò che è di Dio – l’essere “Santo” – è da Lui stesso consegnato e proposto all’essere umano, a quell’essere che ha creato per amore e con amore accompagna sul sentiero della vita, per abbracciarlo con amore, quando giungerà alla fine alla porta della Casa, sulla cui soglia ci sta attendendo con fiducia serena.

Celebrare, dunque, un santo – una santa – è un avvenimento di grazia e di gioia. È qualcosa che ci riguarda e ci interpella.

Anche per questo si affermò rapidamente l’abitudine di affidare al Papa il compito di dichiarare la santità di una persona. Egli lo fa per quel suo singolare – unico – ministero della comunione, della custodia della Verità che gli è affidata, perché «confermi i suoi fratelli», tra i quali siamo anche noi.

Pellegrinare verso Roma per celebrare un santo, è, dunque, un atto di fede ed un atto di Chiesa. Un atto tanto più importante per noi ambrosiani che stiamo vivendo una singolare “stagione di

santi”. Lo scorso 9 novembre 2003 è stato beatificato Padre Luigi Monti, di Saronno, fondatore dei Figli dell’Immacolata Concezione, dediti al servizio del malati ed all’accoglienza ed educazione degli orfani e degli emarginati; domenica 21 marzo 2004, a sua volta, è stato beatificato mons. Luigi Talamoni, il «santo di Monza», il fondatore delle Suore Misericordine, dedite all’assistenza domiciliare di poveri e anziani, dei piccoli e dei bisognosi, per mostrare loro che «Dio è misericordia».

Santa Gianna Beretta Molla viene a “coronare” con il suo più alto titolo quest’anno di santità ambrosiana. Un “anno” che non è ancora finito, che ci riserverà ancora gioia e gioia di santità, speranza e carità.

Si tratta allora di vivere intensamente questi mesi e questi anni intensi di Spirito. È lo Spirito, infatti, che suscita in noi il desiderio di amare. È lo Spirito che plasma i nostri cuori e li fa capaci di vibrare con le vibrazioni stesse del cuore di Dio. È Pentecoste per noi ambrosiani. È speranza di un futuro ricco di vita, di vita evangelica.

Questa “speranza” è offerta a noi, che, se abbiamo tra le mani questo libretto, siamo in cammino.

Siamo in cammino per gioire, per pregare, per imparare, per imitare. Questo fascicolo vorrebbe essere in ciò di aiuto. Contiene, infatti, sostanzialmente delle

preghiere, quelle che dovranno accompagnarci in questo santo viaggio romano. Troveremo così la Liturgia delle Ore secondo della Sesta Domenica di Pasqua, quella

corrispondente alla domenica della canonizzazione. Vuole essere un segno: la Liturgia delle Ore è preghiera eminentemente ecclesiale; è rivolta a Dio da tutta la Chiesa ed a nome di tutta la Chiesa. Anche quando una persona recitasse da sola le lodi o i vesperi, fa risuonare presso Dio non solo la sua voce, ma quella di tutti gli uomini e le donne di cui quella persona, ognuno di noi, si fa voce e intercessore. Ora, siccome i santi sono in modo peculiare intercessori, pregare con la Liturgia delle Ore è entrare in comunione con loro, farci già un poco loro imitatori.

Di seguito abbiamo collocato la proposta di un rosario meditato con l’aiuto di santa Gianna Beretta Molla. Vuol essere anche questo un modo per accostarci alla sua spiritualità, al suo cuore, per farlo un poco nostro, per confrontarci con il suo ed affidare il suo e nostro cuore, la sua e nostra vita – lei lo ha già fatto, noi dobbiamo farlo sempre – alla protezione di Colei che ci è in modo particolare “Madre”. Santa Gianna – è noto – fu molto devota alla Madonna e sotto la sua protezione pose il suo amore per Pietro Molla: con un triduo di preghiera in santuari mariani si prepararono a celebrare il «sacramento dell’amore». Sotto la protezione di Maria santa Gianna si mise, quando sorse le prime preoccupazioni per la gravidanza di Gianna Emanuela e scrisse ai suoi piccoli figli di pregare anche loro la Madonna per lei, per la “mamma”, che così sarebbe potuta tornare presto a gioire con loro.

Pregare con il rosario è anche un poco un dovere di questi giorni: siamo nel mese di maggio, il “mese della Madonna”. Siamo poi privilegiati: reciteremo insieme il rosario nei Giardini Vaticani, presso quella Grotta che Leone XIII volle come copia della Grotta di Lourdes, per pregare anche lui come facevano milioni di pellegrini. E anche noi saremo realmente in comunione con la Grotta di

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Bernardette, perché - noto – la Grotta dei Giardini Vaticani custodisce il primo altare eretto nella Grotta francese, e che fu poi donato al beato papa Giovanni XXIII. Presso quella Grotta sarà un poco incontrarci con i santi più cari del nostro tempo.

La Celebrazione eucaristica di San Paolo fuori le Mura, che il nostro Cardinale arcivescovo presiederà lunedì 17 maggio, il giorno dopo la canonizzazione, ci riporterà un poco a casa e ci ricorderà che l’unico atteggiamento importante in questi casi, in questi mesi; l’unico atteggiamento che dovremo avere è quello della lode, del rendimento di grazie a Dio per il dono che ci fa: in santa Gianna, ci è detto da Dio stesso che anche noi possiamo diventare come lei. O meglio, come Lui, perché ci ha creati solo per questo, «per goderlo ed amarlo» da questa terra e in Paradiso. Per sempre, per l’infinito del Suo tempo divino.

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Liturgia delle Ore della Sesta Domenica di Pasqua

Secondo la Liturgia ambrosiana

PRIMI VESPRI

Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito. Se non presiede un sacerdote o un diacono: Signore ascolta la nostra preghiera. E il nostro grido giunga fino a te. RITO DELLA LUCE Chi crede in me, non resta nelle tenebre - dice il Signore -. Come la vera luce sono venuto al mondo. Fin che ti brilla innanzi, credi alla luce. Come la vera luce sono venuto al mondo. Chi crede in me, non resta nelle tenebre - dice il Signore -. Come la vera luce sono venuto al mondo.

INNO

Ecco mirabile il giorno di Dio, radioso di santa luce! Il sangue di Cristo ha deterso i crimini del mondo. La fiducia rivive, l’occhio spento si illumina: dopo il perdono al ladro chi dovrà più disperare? Un attimo di fede, e la croce si muta nella gloria: sul traguardo del regno l’iniquo supera gli antichi giusti. In cielo stupiscono gli angeli: sull’infamante patibolo si aggrappa a Cristo e subito

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il condannato conquista la vita. O mistero ineffabile! Una carne purifica la contagiata carne e toglie i peccati del mondo. Ora non c’è di questa più sublime: trova grazia il colpevole, è vinta dall’amore ogni paura, da morte sgorga la vita nuova. La morte azzanni l’amo suo crudele, s’impigli nella sua trappola: se muore la vita di tutti. di tutti rinasce la vita. Poi che tutti la morte avrà falciato, tutti risorgeranno, e l’ultima nostra nemica sola sarà a perire. A te che sei risorto cantiamo la nostra lode con il Padre e lo Spirito nei secoli infiniti. Amen

RESPONSORIO Voglio cantare al Signore finché ho vita, cantare al mio Dio. Alleluia. A lui sia gradito il mio canto; la mia gioia è nel Signore. Alleluia.

SALMODIA

Salmo 1 Le due vie del giusto.

Beati coloro che, sperando nella croce, scesero nell'acqua del battesimo (da un Autore del II sec.) Ant. 1 «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, *

se avrete amore gli uni per gli altri». Alleluia.

Beato l’uomo che non segue il consiglio degli empi, † non indugia nella via dei peccatori * e non siede in compagnia degli stolti;

ma si compiace della legge del Signore, *

la sua legge medita giorno e notte. Sarà come albero piantato lungo corsi d’acqua, *

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che darà frutto a suo tempo e le sue foglie non cadranno mai; *

riusciranno tutte le sue opere. Non così, non così gli empi: *

ma come pula che il vento disperde; perciò non reggeranno gli empi nel giudizio,*

né i peccatori nell’assemblea dei giusti. Il Signore veglia sul cammino dei giusti, *

ma la via degli empi andrà in rovina. Gloria.

Ant. 1 «Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, *

se avrete amore gli uni per gli altri». Alleluia.

Salmo 15 Il Signore è mia eredità

Dio ha risuscitato Gesù, sciogliendolo dalle angosce della morte (At 2, 24) Ant. 2 Cristo è risorto dai morti, *

ormai non muore più. Alleluia. Proteggimi, o Dio: *

in te mi rifugio. Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore, *

senza di te non ho alcun bene».

Per i santi, che sono sulla terra, uomini nobili,* è tutto il mio amore.

Si affrettino altri a costruire idoli: † io non spanderò le loro libazioni di sangue * né pronunzierò con le mie labbra i loro nomi.

Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:* nelle tue mani è la mia vita.

Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi, * la mia eredità è magnifica.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;* anche di notte il mio cuore mi istruisce.

Io pongo sempre innanzi a me il Signore, * sta alla mia destra, non posso vacillare.

Di questo gioisce il mio cuore, † esulta la mia anima; *

anche il mio corpo riposa al sicuro,

perché non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, * né lascerai che il tuo santo veda la corruzione.

Mi indicherai il sentiero della vita, † gioia piena nella tua presenza, * dolcezza senza fine alla tua destra.

Gloria.

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [8]

Ant. 2 Cristo è risorto dai morti, * ormai non muore più. Alleluia.

PRIMA ORAZIONE O Dio, che ci hai consentito di passare dall’iniquità alla giustizia e dalla miseria della colpa alla vera gioia, non abbandonare l’opera della tua grazia, ma a quanti hai chiamato alla santità della vita di fede dona la forza di perseverare. Per Gesù Cristo, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE

Esultanza dell’anima nel Signore.

Sia in ciascuno l’anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio (S. Ambrogio)

Ant. «Le parole che vi ho detto *

sono spirito e vita». Alleluia.

L’anima mia magnifica il Signore * e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *

D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *

e santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia *

si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, *

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, *

ha innalzato gli umili; ha ricolmato di bene gli affamati, *

ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele suo servo, *

ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, *

ad Abramo e alla sua discendenza per sempre. Gloria. Si ripete:

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L’anima mia magnifica il Signore. Ant. «Le parole che vi ho detto *

sono spirito e vita». Alleluia.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison. SECONDA ORAZIONE Sii tu, o Dio, il nostro maestro interiore, guidaci sulla strada della giustizia e, donandoci il desiderio della vita più perfetta, rendi perenne in noi la grazia del mistero pasquale. Per Cristo nostro Signore. COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO

Cantico (Ef 1, 3-10) Dio Salvatore.

Tu che dal primo fiore della giovinezza sei erede della Chiesa, che ti ha accolto e ti tiene, persevera nel tuo proposito, memore del dono di Dio (S. Ambrogio)

Ant. Cristo ha dato se stesso per noi, *

per riscattarci dall’iniquità e formarsi un popolo puro. Alleluia.

Benedetto sia Dio,

Padre del Signore nostro Gesù Cristo, * che ci ha benedetti

con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo. In lui ci ha scelti *

prima della creazione del mondo, per trovarci al suo cospetto *

santi e immacolati nell’amore. Ci ha predestinati *

a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo, *

secondo il beneplacito del suo volere, a lode e gloria della sua grazia, *

che ci ha dato nel suo Figlio diletto. In lui abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, *

la remissione dei peccati secondo la ricchezza della sua grazia. Dio l’ha abbondantemente riversata su di noi

con ogni sapienza e intelligenza, * poiché egli ci ha fatto conoscere

il mistero del suo volere, il disegno di ricapitolare in Cristo tutte le cose, *

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quelle del cielo come quelle della terra. Nella sua benevolenza lo aveva in lui prestabilito *

per realizzarlo nella pienezza dei tempi.

Gloria.

Ant. Cristo ha dato se stesso per noi, * per riscattarci dall’iniquità e formarsi un popolo puro. Alleluia.

ORAZIONE Dio, Padre santo, ti preghiamo: il popolo che ha ricevuto al sacro fonte lo Spirito dei sette doni muoia alle opere della carne irredenta, e, nell’attesa della gloria eterna, conduca nel tempo un’esistenza illibata. Per Cristo nostro Signore. INTERCESSIONI

Preghiamo con fede il Cristo che ha distrutto la morte e rinnovato la vita:

Cristo, che vivi in eterno, ascolta la nostra preghiera.

Tu che sei la pietra scartata dai costruttori e scelta dal Padre come pietra angolare, - fa’ di tutti noi le pietre vive per edificare la tua Chiesa. Tu che sei il testimone fedele e verace, - fa’ che la tua Chiesa testimoni sempre con le parole e le opere la tua risurrezione. O unico Sposo della Chiesa, nata dal tuo cuore squarciato, - rendici annunziatori del tuo amore. Tu che eri morto e ora vivi per sempre, - fa’ che manteniamo le nostre promesse battesimali per meritare la corona della vita. O luce gloriosa della santa città di Dio, - risplendi ai nostri morti nei secoli dei secoli. Gioiosi per la risurrezione del Signore, imploriamo con fede il nostro Dio: Padre nostro Conclusione dell’Ora come nell’Ordinario

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LODI MATTUTINE

O Dio, vieni a salvarmi. Gloria. Alleluia.

CANTICO DI ZACCARIA.

Il Messia e il suo precursore. O Sole vero, irradiati! (S. Ambrogio)

Ant. «In verità vi dico: *

chi crede in me, ha la vita eterna». Alleluia.

Benedetto il Signore Dio di Israele,* perché ha visitato e redento il suo popolo,

e ha suscitato per noi una salvezza potente*

nella casa di Davide suo servo, come aveva promesso*

per bocca dei suoi santi profeti di un tempo: salvezza dai nostri nemici,*

e dalle mani di quanti ci odiano. Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri*

e si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo nostro padre,*

di concederci, liberati dalle mani dei nemici, di servirlo senza timore, in santità e giustizia*

al suo cospetto, per tutti i nostri giorni. E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo*

perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade, per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza*

nella remissione dei suoi peccati, grazie alla bontà misericordiosa del nostro Dio*

per cui verrà a visitarci dall’alto un sole che sorge, per rischiarare quelli che stanno nelle tenebre*

e nell’ombra della morte e dirigere i nostri passi*

sulla via della pace. Gloria. Ant. «In verità vi dico: *

chi crede in me, ha la vita eterna». Alleluia.

Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [12]

PRIMA ORAZIONE. Preghiamo. Sii tu, o Dio, il nostro maestro interiore, guidaci sulla strada della giustizia e, donandoci il desiderio della vita più perfetta, rendi perenne in noi la grazia del mistero pasquale. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli.

ANTIFONA «AD CRUCEM ».

Godi ed esulta, Gerusalemme, alleluia, * ecco in candide vesti i tuoi figli, circondano l’altare del Signore, alleluia, e lietamente cantano: Alleluia.

ORAZIONE. Ti preghiamo, Dio vivo e vero che nelle feste pasquali accresci la nostra gioia: la tua grazia ci aiuti a custodire nella fedeltà l’intimo valore di queste celebrazioni. Per Cristo nostro Signore. SALMODIA.

Cantico (Dn 3,57-88.56) Ogni creatura lodi il Signore.

Fatti voce di ogni creatura (Canone IV).

Ant. 1 «Opere tutte del Signore, benedite il Signore; *

lodatelo ed esaltatelo nei secoli. Alleluia

Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, * lodatelo ed esaltatelo nei secoli. Alleluia.

Benedite, angeli del Signore, il Signore, * benedite, cieli, il Signore. Alleluia.

Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore, *

benedite, potenze tutte del Signore, il Signore. Alleluia. Benedite, sole e luna, il Signore, *

benedite, stelle del cielo, il Signore. Alleluia. Benedite, piogge e rugiade, il Signore, *

benedite, o venti tutti, il Signore. Alleluia. Benedite, fuoco e calore, il Signore, *

benedite, freddo e caldo, il Signore. Alleluia. Benedite, rugiada e brina, il Signore, *

benedite, gelo e freddo, il Signore. Alleluia. Benedite, ghiacci e nevi, il Signore, *

benedite, notti e giorni, il Signore. Alleluia. Benedite, luce e tenebre, il Signore, *

benedite, folgori e nubi, il Signore. Alleluia.

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [13]

Benedica la terra il Signore, * lo lodi e lo esalti nei secoli. Alleluia.

Benedite, monti e colline, il Signore, *

benedite, creature tutte che germinate sulla terra, il Signore. Alleluia. Benedite, sorgenti, il Signore! *

benedite, mari e fiumi, il Signore. Alleluia. Benedite, mostri marini

e quanto si muove nell’acqua, il Signore, * benedite, uccelli tutti dell’aria, il Signore. Alleluia.

Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici, il Signore, * benedite, figli dell’uomo, il Signore. Alleluia. Benedica Israele il Signore, *

lo lodi e lo esalti nei secoli. Alleluia. Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore, *

benedite, o servi del Signore, il Signore. Alleluia. Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore, *

benedite, pii e umili di cuore il Signore. Alleluia. Benedite, Ananìa, Azarìa e Misaèle, il Signore, *

lodatelo ed esaltatelo nei secoli. Alleluia. Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito santo, *

lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli. Alleluia. Benedetto sei tu, Signore, nel firmamento del cielo, *

degno di lode e di gloria nei secoli. Alleluia. Non si dice il Gloria. Ant. 1 «Opere tutte del Signore, benedite il Signore; * lodatelo ed esaltatelo nei secoli. Alleluia

Salmi laudativi Ogni vivente dia lode al Signore.

A Dio la gloria, nella Chiesa e in Gesù Cristo (Ef 3, 21).

Ant. 2 «Lodate il Signore per la sua immensa grandezza: * lodatelo con squilli di tromba. Alleluia».

Sal 150.

Lodate il Signore nel suo santuario, * lodatelo nel firmamento della sua potenza.

Lodatelo per i suoi prodigi, * lodatelo per la sua immensa grandezza.

Lodatelo con squilli di tromba, *

lodatelo con arpa e cetra; lodatelo con timpani e danze, *

lodatelo sulle corde e sui flauti. Lodatelo con cembali sonori, †

lodatelo con cembali squillanti; *

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [14]

ogni vivente dia lode al Signore.

Sal 116. Lodate il Signore, popoli tutti, *

voi tutte, nazioni, dategli gloria; perché forte è il suo amore per noi *

e la fedeltà del Signore dura in eterno. Gloria. Ant. 2 «Lodate il Signore per la sua immensa grandezza: *

lodatelo con squilli di tromba. Alleluia».

Salmo diretto Canto di gioia e di vittoria .

È lo stesso Signore Gesù a dire: «Nella tribolazione ho invocato il Signore, ed egli mi ha esaudito» (S. Ambrogio)

Sal 117,1-9. Celebrate il Signore, perché è buono; *

eterna è la sua misericordia.

Dica Israele che egli è buono: * eterna è la sua misericordia.

Lo dica la casa di Aronne: * eterna è la sua misericordia.

Lo dica chi teme Dio: * eterna è la sua misericordia.

Nell'angoscia ho gridato al Signore, * mi ha risposto, il Signore, e mi ha tratto in salvo.

Il Signore è con me, non ho timore; * che cosa può farmi l'uomo?

Il Signore è con me, è mio aiuto, * sfiderò i miei nemici.

È meglio rifugiarsi nel Signore * che confidare nell'uomo.

È meglio rifugiarsi nel Signore * che confidare nei potenti.

Gloria. SECONDA ORAZIONE. O Dio, che ci hai consentito di passare dall’iniquità alla giustizia e dalla miseria della colpa alla vera gioia, non abbandonare l’opera della tua grazia, ma a quanti hai chiamato alla santità della vita di fede dona la forza di perseverare. Per Cristo nostro Signore.

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [15]

INNO.

O splendore del Padre, o Luce nata da Luce, Luce che origini luce, Giorno che illumini i giorni, il mondo oscuro inonda, Sole che non tramonti! Apri i cuori al riverbero fulgente dello Spirito. E al Dio di eterna gloria ora salga la supplica: potente la sua grazia distolga i nostri passi da ogni insidia; ridoni il coraggio del bene; reprima l'invidia di Satana, volga le asperità a nostro favore, conceda di vivere giusti; regni sovrana sull'animo, casto e fedele preservi il corpo, pura e fervente la fede, ignara d'ogni errore. Cristo sia nostro cibo, la fede ci disseti: beviamo con gioia la sobria ebbrezza dello Spirito. Lieto trascorra il giorno: il pudore sia un'alba serena, la fede un meriggio assolato, ombra notturna sul cuore non scenda. O Cristo, Aurora, svelati, ora che avanza l'aurora: tutto nel Padre vivi, tutto in te vive il Padre. All'Eterno si levi la lode e all'unico suo Figlio con la Spirito santo negli infiniti secoli. Amen.

ACCLAMAZIONI A CRISTO SIGNORE. La fede, più preziosa dell’oro, la viva speranza, l’amore senza riserve ispirino le invocazioni a Cristo, autore della nostra salvezza.

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [16]

Gesù, che ci hai amato come tu sei stato amato dal Padre, Kyrie eleison.

Kyrie eleison. Tu che ci hai dato il comando dell’amore perché la nostra gioia sia piena, Kyrie eleison.

Kyrie eleison. Signore, che non ci hai chiamato servi ma amici, Kyrie eleison.

Kyrie eleison. Tu che ci hai scelto perché portassimo frutti di vita eterna, Kyrie eleison.

Kyrie eleison. Salvatore, che hai mandato lo Spirito consolatore a guidarci verso la verità totale, Kyrie eleison.

Kyrie eleison. Tu che ci hai lasciato la vera pace che il mondo non può dare, Kyrie eleison.

Kyrie eleison. Padre nostro.

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [17]

ORA MEDIA

O Dio vieni a salvarmi. Gloria. Alleluia. INNO.

O Dio glorioso, altissimo sovrano, che tempi diversi alternando, orni di dolce chiarità il mattino e l'infuocato meriggio avvampi, placa la furia delle discordie, spegni il funesto ardore dell'odio, dona alle membra sanità e vigore, agli animi dona la pace. Ascoltaci Padre pietoso, per Gesù Cristo Signore, che nello Spirito santo vive e governa nei secoli. Amen.

SALMODIA.

Salmo 22 Il buon Pastore.

L’Agnello sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita (Ap 7, 17) Ant. 1 Alleluia. Il Signore è il mio pastore:*

non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare*

ad acque tranquille mi conduce. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino,*

per amore del suo nome. Se dovessi camminare in una valle oscura, †

non temerei alcun male,* perché tu sei con me, Signore. Il tuo bastone e il tuo vincastro*

mi danno sicurezza. Davanti a me tu prepari una mensa*

sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo.*

Il mio calice trabocca. Felicità e grazia mi saranno compagne*

tutti i giorni della mia vita,

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [18]

e abiterò nella casa del Signore* per lunghissimi anni.

Gloria . Ant. 1 Alleluia .

Salmo 75 Canto di trionfo dopo la vittoria.

Vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo con grande potenza e gloria (Mt 24, 30)

I (2-7) Ant. 2 Alleluia, alleluia. Dio è conosciuto in Giuda,*

in Israele è grande il suo nome. È in Gerusalemme la sua dimora,*

la sua abitazione, in Sion. Qui spezzò le saette dell'arco,*

lo scudo, la spada, la guerra. Splendido tu sei, o Potente,*

sui monti della preda; furono spogliati i valorosi, †

furono colti dal sonno,* nessun prode ritrovava la sua mano.

Dio di Giacobbe, alla tua minaccia,

si arrestarono carri e cavalli. Gloria. Ant. 2 Alleluia, alleluia. II (8-13). Ant. 3 Alleluia, alleluia, alleluia. Tu sei terribile; chi ti resiste*

quando si scatena la tua ira? Dal cielo fai udire la sentenza:*

sbigottita la terra tace quando Dio si alza per giudicare,*

per salvare tutti gli umili della terra. L'uomo colpito dal tuo furore ti dà gloria,*

gli scampati dall'ira ti fanno festa. Fate voti al Signore vostro Dio e adempiteli,*

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [19]

quanti lo circondano portino doni al Terribile, a lui che toglie il respiro ai potenti;*

è terribile per i re della terra. Gloria . Ant. 3 Alleluia, alleluia, alleluia. Sesta. LETTURA BREVE (At 2, 24) Fratelli, Dio ha risuscitato Gesù di Nazareth sciogliendolo dalle angosce della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere.

Non piangere, Maria. Non piangere, Maria. * Alleluia, alleluia.

Il Signore è risorto. Alleluia, alleluia.

Gloria la Padre, al Figlio e allo Spirito santo. Non piangere, Maria. * Alleluia, alleluia.

ORAZIONE O Dio, che ci hai consentito di passare dall'iniquità alla giustizia e dalla miseria della colpa alla vera gioia, non abbandonare l'opera della tua grazia, ma a quanti hai chiamato alla santità della vita di fede dona la forza di perseverare. Per Cristo nostro Signore.

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [20]

SECONDI VESPRI

Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito. Se non presiede un sacerdote o un diacono: Signore ascolta la nostra preghiera. E il nostro grido giunga fino a te. RITO DELLA LUCE. Luce nuova rifulge sul popolo redento.

Questo è giorno di gioia, di gloria e di trionfo.

Nella città di Dio grande è la festa.

Questo è giorno di gioia, di gloria e di trionfo.

Luce nuova rifulge sul popolo redento.

Questo è giorno di gioia, di gloria e di trionfo.

INNO.

Ecco mirabile il giorno di Dio, radioso di santa luce! Il sangue di Cristo ha deterso i crimini del mondo. La fiducia rivive, l’occhio spento si illumina: dopo il perdono al ladro chi dovrà più disperare? Un attimo di fede, e la croce si muta nella gloria: sul traguardo del regno l’iniquo supera gli antichi giusti. In cielo stupiscono gli angeli: sull’infamante patibolo si aggrappa a Cristo e subito il condannato conquista la vita. O mistero ineffabile! Una carne purifica

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [21]

la contagiata carne e toglie i peccati del mondo. Ora non c’è di questa più sublime: trova grazia il colpevole, è vinta dall’amore ogni paura, da morte sgorga la vita nuova. La morte azzanni l’amo suo crudele, s’impigli nella sua trappola: se muore la vita di tutti. di tutti rinasce la vita. Poi che tutti la morte avrà falciato, tutti risorgeranno, e l’ultima nostra nemica sola sarà a perire. A te che sei risorto cantiamo la nostra lode con il Padre e lo Spirito nei secoli infiniti. Amen

RESPONSORIO. Lavacro santo e puro, perenne fonte d’acqua:

è data a chi si immerge la giovinezza eterna. Alleluia.

Beato l’uomo a cui è rimessa la colpa,

e perdonato il peccato. Alleluia. è data a chi si immerge la giovinezza eterna. Alleluia.

SALMODIA.

Salmo 2 Il Messia, re vittorioso.

Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso (At 2, 36). Ant. 1 Cristo è morto ed è risuscitato, *

sta alla destra di Dio e intercede per noi. Alleluia. Perché le genti congiurano, *

perché invano cospirano i popoli? Insorgono i re della terra †

e i principi congiurano insieme * contro il Signore e il suo Messia.

«Spezziamo le loro catene, * gettiamo via i loro legami». Se ne ride che abita nei cieli, *

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [22]

li schernisce dall’alto il Signore. Egli parla loro con ira, *

li spaventa nel suo sdegno: «Io l’ho costituito mio sovrano * sul Sion mio santo monte».

Annunzierò il decreto del Signore. †

Egli mi ha detto: “Tu sei mio figlio, * io oggi ti ho generato.

Chiedi a me, ti darò in possesso le genti *

e in dominio i confini della terra. Le spezzerai con scettro di ferro, *

come vasi di argilla le frantumerai». E ora, sovrani, siate saggi, *

istruitevi, giudici della terra; servite Dio con timore *

e con tremore esultate; che non si sdegni *

e voi perdiate la via. Improvvisa divampa la sua ira. *

Beato chi in lui si rifugia. Gloria. Ant. 1 Cristo è morto ed è risuscitato, *

sta alla destra di Dio e intercede per noi. Alleluia.

Salmo 113 B Lode al vero Dio.

Vi siete convertiti a Dio, allontanandovi dagli idoli per servire al Dio vivo e vero (1Ts 1, 9). Ant. 2 In Cristo Gesù glorifichiamo il Padre. Alleluia. Non a noi, Signore, non a noi, †

ma al tuo nome da’ gloria, * per la tua fedeltà, par la tua grazia.

Perché i popoli dovrebbero dire: *

«Dov’è il loro Dio?». Il nostro Dio è nei cieli, *

egli opera tutto ciò che vuole. Gli idoli delle genti sono argento e oro, *

opera delle mani dell’uomo. Hanno bocca e non parlano, *

hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono, *

hanno narici e non odorano.

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [23]

Hanno mani e non palpano, † hanno piedi e non camminano; * dalla gola non emettono suoni.

Sia come loro chi li fabbrica *

e chiunque in essi confida. Israele confida nel Signore: *

egli è loro aiuto e loro scudo. Confida nel Signore la casa di Aronne: *

egli è loro aiuto e loro scudo. Confida nel Signore, chiunque lo teme: *

egli è loro aiuto e loro scudo. Il Signore si ricorda di noi, ci benedice; †

benedice la casa di Israele, * benedice la casa di Aronne.

Il Signore benedice quelli che lo temono, *

benedice i piccoli e i grandi. Vi renda fecondi il Signore, *

voi e i vostri figli. Siate benedetti dal Signore *

che ha fatto cielo e terra. I cieli sono i cieli del Signore, *

ma ha dato la terra ai figli dell’uomo. Non i morti lodano il Signore, *

né quanti scendono nella tomba. Ma noi, i viventi, benediciamo il Signore *

ora e per sempre. Gloria. Ant. 2 In Cristo Gesù glorifichiamo il Padre. Alleluia. PRIMA ORAZIONE. O Dio, che ci hai consentito di passare dall’iniquità alla giustizia e dalla miseria della colpa alla vera gioia, non abbandonare l’opera della tua grazia, ma a quanti hai chiamato alla santità della vita di fede dona la forza di perseverare. Per Gesù Cristo, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con Te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE.

Esultanza dell’anima nel Signore. Sia in ciascuno l’anima di Maria a magnificare il Signore, sia in ciascuno lo spirito di Maria a esultare in Dio (S. Ambrogio)

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [24]

Ant. Dio non ha mandato il Figlio suo

per giudicare il mondo, * ma perché il mondo si salvi. Alleluia .

L’anima mia magnifica il Signore *

e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *

D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *

e santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia *

si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, *

ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, *

ha innalzato gli umili; ha ricolmato di bene gli affamati, *

ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele suo servo, *

ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, *

ad Abramo e alla sua discendenza per sempre. Gloria. Si ripete: L’anima mia magnifica il Signore. Ant. Dio non ha mandato il Figlio suo

per giudicare il mondo, * ma perché il mondo si salvi. Alleluia. Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.

SECONDA ORAZIONE. Sii tu, o Dio, il nostro maestro interiore, guidaci sulla strada della giustizia e, donandoci il desiderio della vita più perfetta, rendi perenne in noi la grazia del mistero pasquale. Per Cristo nostro Signore.

COMMEMORAZIONE DEL BATTESIMO. Cantico.

Inno dei redenti.

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [25]

La Chiesa, avendo accolto in sé dopo la venuta di Cristo il seme della parola di Dio, è diventata feconda. Ha generato e ogni giorno continua a generare a Dio innumerevoli figli, in tutto il mondo e da tutte le nazioni (S. Cromazio). Ant Se moriamo con lui, viviamo anche con lui; *

se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo. Alleluia.

Tu sei degno, o Signore e Dio nostro,

di ricevere la gloria, * l’onore e la potenza,

perché tu hai creato tutte le cose, †

per la tua volontà furono create, * per il tuo volere sussistono.

Tu sei degno, o Signore, di prendere il libro *

e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato †

e hai riscattato per Dio con il tuo sangue * uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione

e li hai costituiti per il nostro Dio

un regno di sacerdoti * e regneranno sopra la terra.

L’Agnello che fu immolato è degno di potenza, † ricchezza, sapienza e forza, * onore, gloria e benedizione.

Gloria. Ant. Se moriamo con lui, viviamo anche con lui; *

se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo. Alleluia.

ORAZIONE. Le tue membra innocenti hanno portato i delitti di tutti: rendi perenne in noi la virtù della tua passione, cosicché la grazia del battesimo fiorisca negli anni e si manifesti in una operosa giustizia, o Salvatore eterno, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

INTERCESSIONI. Cristo risorto siede alla destra del Padre. Nel suo nome innalziamo la nostra fiduciosa preghiera:

Per la gloria di Cristo salva il tuo popolo, Signore.

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [26]

Padre santo, che hai glorificato il tuo Figlio morto sulla croce, - orienta e riconduci a lui tutti gli uomini. Manda il tuo Spirito sulla santa Chiesa, - perché sia il sacramento dell’unità

di tutto il genere umano. Custodisci coloro che hai generato alla vita nuova mediante il battesimo, - fa’ che crescano nella fede

e rendano testimonianza al tuo nome. Per il tuo Figlio glorificato, solleva i poveri, guarisci gli infermi, libera i prigionieri, - estendi a tutti gli uomini

i benefici della redenzione. All’ultimo giorno rendi partecipi della risurrezione di Cristo i nostri defunti, - che hai nutrito nella loro vita terrena

del suo corpo e del suo sangue. Con tutto il nostro cuore proclamiamo santo il nome di Dio: Padre nostro.

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [27]

LA PREGHIERA DEL ROSARIO

ACCOMPAGNATA DA SANTA GIANNA BERETTA MOLLA

Introduzione

Santa Gianna Beretta Molla fu sempre molto devota alla Madonna. Ne sono prova i continui riferimenti che essa fa a Lei negli incontri con le ragazze di Azione Cattolica e nelle lettere al fidanzato e sposo.

Valgano alcune brevi citazioni. Volle prepararsi al matrimonio con Pietro con un triduo di preghiera: lei si sarebbe recata al

Santuario dell’Assunta in Magenta, lui, Pietro, in quello della Madonna del Buon Consiglio a Ponte Nuovo. Così, scrisse a Pietro il 4 settembre 1955: «La Madonna unirà le nostre preghiere e desideri, e poiché l’unione fa la forza, Gesù non può non ascoltarci e aiutarci».

Nell’estate 1957, mentre attende Mariolina, la secondogenita scrisse al marito: «Grazie, Piero carissimo, delle tue preghiere. La Madonna ti ascolterà e avremo così un altro bel bambino come il nostro caro Pierluigi». Due anni dopo, mentre attende Laura ed è affaticata dalla gravidanza, scrive al marito: ««Confido nella Madonna e sono certa che anche questa volta mi aiuterà». Infine, nel settembre 1961 dopo l’operazione con cui le è stato asportato il tumore, senza compromettere la vita di Gianna Emanuela, come ella stessa aveva chiesto ai medici, dall’Ospedale San Gerardo di Monza scrive ai suoi figli, che si trovano in vacanza, perché non sentano troppo la lontananza della mamma: ««Dite un'Ave Maria per me, così la Madonna mi farà guarire presto e potrò tornare a Courmayeur a riabbracciarvi e a stare con voi».

Facciamo nostre le parole di Santa Gianna Beretta Molla e poniamoci anche noi in preghiera con

Maria, davanti a lei, come figli e fratelli. Affidandoci alla sua protezione, potremo chiedere a lei di aiutarci a dire anche noi il nostro sì al Signore Gesù, con lo stesso entusiasmo che ebbe lei, con lo stesso entusiasmo che ebbe santa Gianna

I MISTERI DELLA GLORIA

1° mistero: Gesù risorge da morte

Dal Vangelo secondo Giovanni (20, 16-18) Gesù le disse: “Maria!”. Ella, allora, voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: “Rabbuni!”, che significa: Maestro! E Gesù le disse: “Non stare qui a trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”. Maria di Magdala andò subito ad annunziare ai discepoli: “Ho visto il Signore” e anche ciò che le aveva detto.

Dal Quaderno degli Appunti degli Esercizi Spirituali del 1938 (16-18 marzo 1938) «Sorridere a Dio, da cui ci viene ogni dono. Sorridere al Padre con le preghiere più perfette, allo Spirito Santo. Sorridere a Gesù, accostandoci alla S. Messa, alla Comunione, alla Visita. Sorridere a colui che impersona il Cristo, al Papa. Sorridere a colui che personifica Dio, il confessore, anche quando ci chiama a tagli netti.

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [28]

Sorridere alla Vergine Santa, esempio al quale dobbiamo conformare la nostra vita, sicché chi guarda a noi possa essere portato a pensieri santi. Sorridere al nostro angelo custode, perché ci fu dato da Dio per guidarci in Paradiso. Sorridere ai genitori, fratelli, sorelle, perché dobbiamo essere fiaccole di gioia, anche quando ci impongono doveri che vanno contro la nostra superbia. Sorridere sempre, perdonando le offese. Sorridere in Associazione, bandendo ogni critica e mormorazione. Sorridere a tutti quelli che il Signore ci manda durante la giornata. Il mondo cerca la gioia ma non la trova, perché lontano da Dio. Noi, che abbiamo compreso che la gioia viene da Gesù, con Gesù nel cuore portiamo la gioia. Egli sarà la forza che ci aiuta».

2° mistero: Gesù sale al Cielo alla destra del Padre

Dagli Atti degli Apostoli (1, 8-11) Disse loro Gesù: “Avrete forza dallo Spirito Santo, che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra”. Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo. E poiché stavano fissando il cielo, mentre gli se ne andava, due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: “Uomini di Galilea, perché state qui a guardare il cielo? Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo”.

Da una Adunanza del Cenacolo delle Aspiranti (23 febbraio 1946)i Riflettete un momento questa grande verità che Gesù ci ha lasciato. Il Cristiano in grazie è alter Christus. È un tabernacolo, un ostensorio, un tempio. «Se rimanete in me - disse Gesù - il Padre e io verremo a fare la nostra dimora in voi». E san Paolo: «Cristo è il capo, noi le membra». Se veramente avessimo sempre presente questa grande verità, nulla noi faremmo che possa far dispiacere a Gesù, che è in noi. E se in tutti coloro che ci circondano noi vedessimo sempre un alter Christus, come sarebbe bella la vita - niente odio, invidia, rancore - ma amore, carità, gioia piena.

3° mistero: Lo Spirito Santo scende sugli Apostoli e Maria nel Cenacolo

Dagli Atti degli Apostoli (2, 1-4) Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovarono tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la cosa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro di esprimersi.

Da una Conferenza alle socie di Gioventù Femminile (1946-1949) Siamo apostole. Se vogliamo che il nostro apostolato non sia vano, bensì efficace, c'è un unico mezzo infallibile: la preghiera. «In verità in verità vi dico: se domanderete al Padre qualche cosa nel mio nome, ve lo darà. Domandate e riceverete». Dobbiamo essere anime di preghiera, anche se tutto attorno durante la giornata ci distoglie da essa.

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [29]

4° mistero: Maria è assunta in Cielo

Dal Vangelo secondo Luca (1, 46-49) Allora Maria disse: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore, poiché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beate. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome”.

Dagli Appunti degli Esercizi Spirituali del 1938 (16-18 marzo 1938) Paradiso. Non ci possiamo immaginare quanto bello, grande esso sia. In Paradiso non si soffrirà più; non avremo più persone antipatiche, nemiche; godremo immensamente. Su questa terra siamo tutti contenti quando entra in noi una piccola parte di gioia. In Paradiso, invece, la gioia ci circonderà, ci troveremo in un mondo di pace, di gioia e di consolazione. […] Proposito: pregare il Signore di farmi andare in Paradiso. […] Così pregherò e con l’aiuto di Dio entrerò nel Regno dei cieli con tutti i santi e le altre anime sante.

5° mistero: Maria è incoronata Regina del Cielo e della terra.

Dal Libro dell’Apocalisse (11, 19a – 12, 1) Allora si aprì il santuario di Dio nel cielo e apparve nel santuario l’arca dell’alleanza. Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.

Dalla Lettera al Fidanzato (1° luglio 1955) Pensa, Pietro, al nostro nido, riscaldato dal nostro affetto e rallegrato dai bei popi, che il Signore ci manderà! È vero, ci saranno anche dei dolori ma, se ci vorremo sempre bene come ce ne vogliamo ora, con l'aiuto di Dio sapremo insieme sopportarli. Ti pare? Ora però godiamo della gioia di amarci, perché a me hanno sempre insegnato che il segreto della felicità è di vivere momento per momento, e di ringraziare il Signore di tutto ciò che Egli nella bontà ci manda giorno per giorno. Perciò in alto i cuori e viviamo felici!

Preghiera conclusiva Prima di lasciarci recitiamo insieme la preghiera alla Madonna di santa Gianna Beretta Molla:

O Maria, nelle tue materne mani mi rimetto e mi abbandono interamente, sicura di ottenere quello che Ti chiedo. Di Te mi fido, perché sei la mia dolce Madre, in Te confido, perché sei la Madre di Gesù, a Te mi affido. In questa fiducia riposo, sicura di essere in tutto esaudita, con questa fiducia nel cuore Ti saluto, “Mater mea, fiducia mea”; a Te interamente mi consacro, pregandoTi di ricordarTi che sono cosa tua e tuo possesso: guardarmi e difendimi, o dolce Madre, e, in ogni istante della mia vita, presentami Tu stessa al tuo Figlio Gesù.

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [30]

Lunedì 17 maggio 2004

Patriarcale Basilica di San Paolo fuori le Mura

Santa Messa votiva

della Santa

Gianna Beretta Molla

Madre di famiglia.

ALL’INGRESSO 1. Salga a te, Signore, l’inno della Chiesa,

l’inno della fede che ci unisce a te. Sia gloria e lode alla Trinità! Santo, santo, santo, per l’eternità.

2. Una è la fede, una la speranza uno è l’amore che ci unisce a te. L’universo canta: Lode a te, Gesù! Gloria al nostro Dio, gloria a Cristo Re! 3. Fonte d’acqua viva per la nostra sete,

fonte di ogni grazia per l’eternità, Cristo, uomo e Dio, vive in mezzo a noi: egli, nostra via, vita e verità.

12 KYRIE Quindi viene eseguita l’antifona : Rallegrati, Gerusalemme: accogli i tuoi figli nelle tue mura!

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito santo. Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli Amen.

Rallegrati, Gerusalemme: accogli i tuoi figli nelle tue mura!

GLORIA Gloria, gloria in excelsis Deo! Gloria, gloria in excelsis Deo!

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [31]

E pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo ti adoriamo, ti glorifichiamo, Ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del Cielo, Dio Padre onnipotente. R Signore, Figlio unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; abbi pietà di noi. Tu che togli i peccati del mondo, accogli, accogli la nostra supplica. Tu che siedi alla destra alla destra del Padre, abbi pietà di noi. R

Perché Tu solo il Santo, Tu solo il Signore, Tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. Amen.

Orazione all'inizio dell'Assemblea liturgica

Arcivescovo: Preghiamo. Concedi, o Padre, che i tuoi fedeli, sull'esempio di santa Gianna, vivano fedelmente la grazia che consacra l'amore sponsale e gli affetti familiari, e accolgano con animo grato i figli, nei quali rifulge l'immagine stessa di Cristo, circondandoli di vigile amore fIn dai primi istanti della loro vita. Per lui, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito santo, per tutti i secoli dei secoli. Assemblea: Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

Prima Lettura.

Vita di santa Gianna Beretta Molla.

Gianna Beretta nacque il 4 ottobre 1922 in terra ambrosiana,a Magenta; con vigile sapienza i suoi genitori accompagnarono la sua crescita umana e cristiana.

Fu donna serena e colma di gioia; amò “tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode” (Fil 4, 8).

Si impegnò con fervore nell’apostolato, nell’opera di S. Vincenzo, nell’Azione Cattolica: sapeva che “ a Dio piace chi dona con entusiasmo” (2 Cor 9, 7).

Divenne medico condotto a Mesero, dove prestò la sua attività sino a pochi giorni dalla morte, sempre premurosa di aggiornare la sua competenza e di giovare al corpo e all’anima della sua gente; sua predilezione furono i poveri, gli anziani, i bambini. Inizialmente pensò di farsi missionaria laica in Brasile, poi comprese invece che la sua vocazione era il matrimonio e si sposò il 24 settembre 1955.

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [32]

Nella “comunione di vita e d’amore” (Conc. Vat. II, G.S., 48) della famiglia, che la nascita dei figli rendeva ancora più ampia ed impegnativa, Gianna si sentì sempre pienamente appagata.

Nel settembre 1961, durante la quarta travagliata gravidanza, con la forza che le veniva dalla fede e dalla preghiera, chiese decisamente che fosse salvato il frutto del suo grembo, anche con l’offerta della propria vita.

Morì una settimana dopo aver dato alla luce una bambina, il 28 aprile 1962, sabato nell’ottava ella Pasqua della Risurrezione del Signore, ammirevole testimone della santità della vita.

Il Santo Padre Giovanni Paolo II la proclamò Beata il 24 aprile 1994 e santa il 16 maggio 2004. Lode e gloria al Signore nostro Gesù Cristo, che regna nei secoli. Assemblea: Amen.

SALMO RESPONSORIALE

Dal Salmo 111. Rit. Beato chi cammina nella legge del Signore!

Beato l'uomo che teme il Signore e trova grande gioia nei suoi comandamenti. Potente sulla terra sarà la sua stirpe, la discendenza dei giusti sarà benedetta. Rit. Onore e ricchezza nella sua casa, la sua giustizia rimane per sempre. Spunta nelle tenebre come luce per i giusti, buono, misericordioso e giusto. Rit. Felice l'uomo pietoso che dá in prestito, amministra i suoi beni con giustizia. Egli non vacillerà in eterno: Il giusto sarà sempre ricordato. Rit. Non temerà annunzio di sventura, saldo è il suo cuore, confida nel Signore. Egli dona largamente ai poveri, la sua giustizia rimane per sempre, la sua potenza s'innalza nella gloria. Rit.

SECONDA LETTURA

Noi dobbiamo dare la vita per i fratelli.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (3, 14-18) Carissimi, noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia il proprio fratello è omicida, e voi sapete che nessun omicida possiede in se stesso la vita eterna.

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Da questo abbiamo conosciuto l'amore: Egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli. Ma se uno ha ricchezze di questo mondo e vedendo il suo fratello in necessità gli chiude il proprio cuore, come dimora in lui l'amore di Dio? Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità. Parola di Dio. Assemblea: Rendiamo grazie a Dio .

Canto al Vangelo Rit.: Alleluia. Alleluia. Chi vorrà salvare la propria vita la perderà, dice il Signore; chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Rit.: Alleluia.

VANGELO Chi perderà la sua vita per causa mia, la troverà.

Diacono: Il Signore sia con voi. Assemblea: E con il tuo spirito. Diacono: Dal vangelo secondo Matteo (16, 24-27) Assemblea: Gloria a te, Signore . Diacono: In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà. Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O che cosa l'uomo potrà dare in cambio della propria anima? Poiché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e renderà a ciascuno secondo le sue azioni». Parola del Signore. Assemblea: Lode a te, o Cristo. L’Arcivescovo tiene l’omelia .

DOPO IL VANGELO

Come rami di olivo intorno alla mensa, Signore, così sono i figli della Chiesa. Chi teme il Signore sarà beato: beato chi segue le sue vie! Come rami di olivo alla mensa, Signore, così sono i figli della Chiesa.

Segue la preghiera dei fedeli. L’Arcivescovo conclude la preghiera universale con l’orazione.

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [34]

A conclusione della Liturgia della Parola Arcivescovo: Per l'intercessione della beata Gianna, concedi, o Dio misericordioso, ai coniugi, a cui ela rgisci il dono della fecondità, di essere fedeli al tuo originario disegno di grazia, perché possano manifestare con luminosa chiarezza nel mondo il mistero di amore che unisce Cristo, tuo Figlio, alla Chiesa sua Sposa. Per lui, che vive e regna nei secoli dei secoli. Assemblea: Amen.

Liturgia eucaristica Diacono: Secondo l’ammonimento del Signore, prima di presentare i nostri doni all’altare,

scambiamoci un segno di pace.

Professione di fede Arcivescovo: Fratelli e sorelle,

chiamati a partecipare dello stesso pane e dello stesso calice, in comunione con tutta la Chiesa cattolica, professiamo la nostra fede:

Assemblea: Credo in un solo Dio,

Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.

Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito santo si è incarnato nel seno della vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine.

Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti.

Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica.

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Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

Orazione sui doni Arcivescovo: O Dio, che hai ricolmato santa Gianna della forza di Cristo, così che seppe offrire la suprema testimonianza dell’amore materno, concedi al tuo popolo, che celebra il sacrificio di salvezza, di onorare e di custodire sempre con religioso amore la vita umana, segno e dono della tua bontà senza fine. Per Cristo nostro Signore. Assemblea: Amen.

Anamnesi Arcivescovo: Mistero della fede. Assemblea: Tu ci hai redento con la tua croce e la tua risurrezione :

salvaci, o Salvatore del mondo.

RITI DI COMUNIONE

Canto allo spezzare del pane

Pane vivo, spezzato per noi, a te gloria, Gesù! Pane nuovo, vivente per noi, tu ci salvi da morte! Ti sei donato a tutti, corpo crocifisso; hai dato la tua vita, pace per il mondo.

Padre nostro Arcivescovo: Guidati dallo Spirito di Gesù e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire: Assemblea: Padre nostro,

che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.

Arcivescovo: Liberaci, Signore, da tutti i mali,

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concedi la pace ai nostri giorni, e con l’aiuto della tua misericordia vivremo sempre liberi dal peccato e sicuri da ogni turbamento, nell’attesa che si compia la beata speranza e venga il nostro salvatore Gesù Cristo. Assemblea: Tuo è il regno, Tua la potenza e la gloria nei secoli. Arcivescovo: Signore Gesù Cristo,

che hai detto ai tuoi apostoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace», non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Assemblea: Amen.

Arcivescovo: La pace e la comunione del Signore nostro Gesù Cristo siano sempre con voi.

Assemblea: E con il tuo spirito.

Comunione Arcivescovo: Beati gli invitati alla mensa del Signore.

Ecco l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.

Assemblea: O Signore, non sono degno di partecipare alla tua mensa, ma di' soltanto una parola e io sarò salvato.

Canti di comunione

– I – Cristo risusciti in tutti i cuori; Cristo si celebri, Cristo si adori. Gloria al Signore! 1. Cantate, o popoli del regno umano, Cristo sovrano! Gloria al Signor! Cristo risusciti in tutti i cuori; Cristo si celebri. Cristo si adori, Gloria al Signor! 2. Noi risorgiamo in te, Dio Salvatore, Cristo Signore! Gloria al Signor! Cristo risusciti in tutti i cuori;

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [37]

Cristo si celebri, Cristo si adori. Gloria al Signor! 3. Tutti lo acclamano, angeli e santi; la terra canti: Gloria al Signor! Cristo risusciti in tutti i cuori; Cristo si celebri, Cristo si adori. Gloria al Signor! 4. Egli sarà con noi nel grande giorno, al suo ritorno. Gloria al Signor! Cristo risusciti in tutti i cuori; Cristo si celebri, Cristo si adori. Gloria al Signor! 5. Cristo nei secoli! Cristo è la storia! Cristo è la gloria! Gloria al Signor! Cristo risusciti in tutti i cuori; Cristo si celebri, Cristo si adori. Gloria al Signor! – II – 1. Quanta sete nel mio cuore:

solo in Dio si spegnerà. Quanta attesa di salvezza: solo in Dio si sazierà. L’acqua viva che egli dà Sempre fresca sgorgherà. Il Signore è la mia vita, il Signore è la mia gioia.

2. Se la strada si fa oscura,

spero in lui: mi guiderà. Se l’angoscia mi tormenta, spero in lui: mi salverà. Non si scorda mai di me, presto a me riapparirà. Il Signore è la mia vita, il Signore è la mia gioia .

– III –

Amavo la brezza itinerari “pasquali” raccontati dalla Santa GIANNA BERETTA MOLLA

Lettore: Renderò gloria a chi mi ha concesso la sapienza.

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [38]

A lei rivolsi il mio desiderio (Sir. 51, 17 ss.) Solista Amavo la brezza della mia giovinezza:

ma prima di partire per il viaggio che bramavo dimorai lungo il fiume della Chiamata Udivo allora la voce della sapienza.

Del suo fiorire,

del suo profumo come d’uva che matura il mio cuore si dilettava.

Tutti Gloria a Dio, che solo fa scorrere

acque di sapienza. Gloria a Cristo, che ancora fa splendere vie di bellezza.

Lettore La tua sposa come vite feconda nell’intimità della tua casa.

I tuoi figli come virgulti d’ulivo attorno alla tua mensa (Sal. 128, 3) Solista Sentivo il pulsare della mia contentezza:

ma prima di entrare nella casa che sognavo mi forgiai dentro il fuoco della Parola. Tracciavo allora sentieri verso le nozze.

Del loro aprirsi

del loro segreto come d’ala che sostiene il mio cuore si rallegrava.

Tutti Gloria a Dio, che solo fa esplodere

vita dall’amore. Gloria a Cristo, che ancora fa compiere passi d’alleanza.

Lettore Il Signore ha creato medicamenti dalla terra, e l’uomo assennato non li disprezza.

Dio ha dato agli uomini la scienza perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie (Sir. 38, 4 ss.)

Solista Vedevo il dolore nella carne dell’uomo:

ma prima di sfiorire le ferite che incontravo ricercai umilmente scienza e Amore. Osavo allora toccare membra dolenti.

Di tanto patire,

di lieti risvegli come d’alba che rispunta il mio cuore s’inteneriva.

Tutti Gloria a Dio, che solo fa sorgere

l’arte di servire. Gloria a Cristo, che ancora fa scorgere segni di salvezza.

Lettore Se sapete che egli è giusto, sappiate anche che chiunque opera la giustizia è nato da

Lui.

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Quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente (1 Gv. 2,29 – 3,1)

Solista Portavo nel grembo una nuova promessa:

ma prima di donarla alle mani del mio sposo sollevai oltre il tempo sguardo e Speranza. L’abbraccio allora fu immenso, verso l’“addio”.

All’ultimo approdo,

al vincolo eterno come un inno senza fine la mia vita si consegnava.

Tutti Amen! Gloria! Alleluia!

Amen! Alleluia! Gloria! Amen!

Orazione dopo la comunione Arcivescovo: Preghiamo. O Dio, che reso partecipe il tuo popolo della mensa del pane di vita, infiammalo di amore sincero, e fa’ che, per l’intercessione di santa Gianna, con fermo proposito e azione coerente, sempre rispetti e protegga l’inviolabile dignità dell’uomo, che Cristo stesso, con il suo sangue, ha redento e nobilitato. Per lui che vive e regna nei secoli dei secoli. Assemblea: Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Saluto e benedizione Arcivescovo: Il Signore sia con voi. Assemblea: E con il tuo spirito. Kyrie eleison. Kyrie eleison. Kyrie eleison. Arcivescovo: Sia benedetto il nome del Signore. Assemblea: Ora e sempre . Arcivescovo: Il nostro aiuto è nel nome del Signore. Assemblea: Egli ha fatto cielo e terra. Arcivescovo: Vi benedica Dio onnipotente. Padre e Figlio e Spirito Santo. Assemblea: Amen. Diacono: Andiamo in pace. Assemblea: Nel nome di Cristo.

Canto finale

Christus vincit! Christus regnat! Christus, Christus imperat !

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IL LIBRETTO DEL PELLEGRINO [40]

A te, Giovanni Paolo II, successore di Pietro we pastore di tutto il gregge di Dio pace, vita e salvezza in questo giorno e per sempre! Christus vincit! Christus regnat! Christus, Christus imperat !

A te, Dionigi, vescovo di questa Chiesa, a tutti i ministri e a tutto il popolo dei credenti pace, vita e salvezza in questo giorno e per sempre!

Christus vincit! Christus regnat! Christus, Christus imperat !

Venga la gioia di Cristo! Venga la pace di Cristo! Venga il regno di Cristo!

Christus vincit! Christus regnat! Christus, Christus imperat !

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PREGHIERA PER SANTA GIANNA BERETTA MOLLA

Dio che ci sei Padre. Ti diamo lode e ti benediciamo, perché in santa Gianna Beretta Molla ci hai donato e fatto conoscere una donna testimone del Vangelo come giovane, sposa, madre e medico. Ti ringraziamo, perché anche attraverso il dono della sua vita ci fai imparare ad accogliere ed onorare ogni creatura umana. Tu, Signore Gesù, sei stato per lei riferimento privilegiato: ti ha saputo riconoscere nella bellezza della natura; mentre si interrogava sulla sua scelta di vita, andava alla ricerca di te e del modo migliore per servirti; attraverso l’amore coniugale si è fatta segno del tuo amore per la Chiesa e per l’umanità; come te, buon samaritano, si è fermata accanto ad ogni persona malata, piccola e debole; sul tuo esempio e per amore, ha donato tutta se stessa generando nuova vita. Spirito Santo, fonte di ogni perfezione, don anche a noi sapienza, intelligenza e coraggio perché, sull’esempio di Gianna e per sua intercessione, nella vita personale, familiare, professionale, sappiamo metterci al servizio di ogni uomo e donna e crescere così nell’amore e nella santità. Amen.