Libertà espressiva tra Novecento e Post-impressionismo

CESARE MONTI

libert̀å espressivatra Novecento

e Post-impressionismo

Monti Chiari catalogo:MONTI - chiari 03/10/11 15:13 Pagina 1

CESARE MONTI

libert̀å espressivatra Novecento

e Post-impressionismo

Montichiari, Brescia, Centro Fiera del Garda,

dal 29 ottobre al 6 novembre 2011

Progetto ideato da Guido e Stefano Cribiori

nell’ambito della Rassegna Antiquaria 2011

A cura di Guido Cribiori

Progetto grafico e impaginazione: Ghido

Foto: studio CRB, Milano

Stampa: Industria Grafica Valdarnese

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© 2011 Guido Cribiori, Silvia Dalcò, Milano

WWW.CESARE-MONTI.COM


Il Centro Fiera di Montichiari è orgoglioso di ospitare, nell’ambito di “Rassegna

Antiquaria”, un evento collaterale dedicato a Cesare Monti, autore bresciano da

annoverare tra i maggiori protagonisti del Novecento italiano.

Nel corso degli anni, “Rassegna Antiquaria” ha ospitato eventi collaterali che hanno

contribuito ad avvicinare i cultori dell’antiquariato ai molteplici percorsi dell’arte,

con un’attenzione particolare per la pittura e per gli artisti la cui opera è espressione

di un territorio ricco di creatività.

L’evento dedicato ad un artista della levatura di Cesare Monti, ben compendiato

nel titolo “Libertà espressiva tra Novecento e Post-Impressionismo”, prosegue questa

tradizione ed è l’occasione per porre nel dovuto risalto l’opera di un autore che, da

Brescia, in una parabola che ha pochi eguali, ha saputo conquistare la ribalta

nazionale prima ed internazionale poi.

Un ringraziamento particolare va a Guido e Stefano Cribiori, ideatori del progetto

e profondi conoscitori dell’opera dell’artista, che con passione e competenza hanno

selezionato le opere e studiato un percorso che coglie l’evoluzione di Cesare Monti

nell’arco di tre decenni.

Ai visitatori di “Rassegna Antiquaria” e a tutti gli appassionati d’arte, invece, va il

nostro invito a riscoprire l’opera di Cesare Monti e la modernità espressiva di un

grande autore bresciano.

ELENA ZANOLASINDACO DI MONTICHIARI

LEONARDO TANZINI

PRESIDENTE DEL CENTRO FIERA


libert̀å espressiva

di Guido Cribiori

Cesare Monti (Brescia, 1891 – Bellano, 1959)

La storia di Monti è nota a tutti o quasi: nato a Brescia nel 1891, si

trasferì a Parigi per imparare il mestiere del coiffeur, ma una volta

respirata l’atmosfera Bohèmienne della capitale francese decise di

seguire la sua vocazione pittorica.

Questa mostra, che anticipa l’uscita del catalogo ragionato

dell’artista bresciano (a cura di N.Colombo, G.Cribiori e

E.Pontiggia), vuole iniziare a dare un ordine visivo all’evoluzione

pittorica di Monti, che negli anni è stata presentata in maniera un

po’ disattenta, alimentando confusione soprattutto riguardo la

cronologia delle opere.

Cesare Monti, sempre teso a trasferire su tela i propri umori e le

proprie passioni, iniziò a dipingere in Val Sabbia, alla maniera

divisionista francese, con Edoardo Togni. Trasferitosi a Milano nel

1912, portò con sè soltanto il candore di quella pittura, che dopo

la guerra, divenne Simbolista e attenta ai modi dei Nabis. Ma già

nel 1919 la sua pittura traspira aria di Novecento.

La frequentazione a Parigi con Bucci risale al 1906, l’ambiente

milanese divenne la sua casa; amico di Carrà, con cui giocò

interminabili partite a carte, non godette forse appieno dei favori

di Margherita Sarfatti, ma questo non gli impedì di essere presente

a quasi tutte le esposizioni, nazionali e internazionali del gruppo

capeggiato da Sironi e Funi. Partecipò a 14 edizioni della

Biennale di Venezia e a tutte le Quadriennali romane.

Alla Biennale del 1940, dove gli venne riservata una sala

personale, un suo dipinto fu venduto al doppio rispetto ad un altro

di Carlo Carrà (C.Gian Ferrari Le vendite alla Biennale dal 1920

al 1950. Appunti per una storia del gusto attraverso l'analisi

del mercato).

Negli anni Venti la sua tavolozza virò nuovamente verso toni più

accesi, per esplodere nei chiaroscuri decisi che delineeranno la

produzione degli anni Trenta.

La Seconda Guerra portò via con sè generazioni di artisti della

tradizione, per far posto alle nuove leve intellettualoidi, ma Monti

non si diede per vinto e continuò il suo percorso, che sfociò, sul

finire della sua vita, nella produzione di opere strabilianti per

freschezza e invenzioni cromatiche.

Questa esposizione contiene una selezione di pezzi inediti e

storici importantissimi, che collocano finalmente Cesare Monti

sotto una luce di riflettori adeguati alla sua statura di artista

assoluto nel panorama del Novecento Italiano.

E’ così che si trasforma una piccola occasione in un grande

evento: con le sue opere, che lasciano a bocca aperta.

Un modo per ringraziare l’organizzazione del Centro Fiera del

Garda per la fiducia, la volontà e l’entusiasmo riposti in noi e

nella pittura di Monti.

Un modo per rispondere al silenzio delle amministrazioni di

fronte al più grande pittore bresciano del ‘900 e ad uno dei

protagonisti di prima grandezza della stagione del Novecento

Italiano.

Cesare M

onti nel suo studio con due modelle, 1956.


14 Biennali di Venezia. Dovrebbero bastare a chiunque per destare un po’ di attenzione. A Cesare Monti no. Sempre abituato a lottare, anzi, a lavorare insilenzio per conquistare lo spazio che gli spettava, sorridendogarbato, accettando senza sgomitare ciò che è giusto e a volte ingiusto. In maniera religiosa, oserei dire.Alcune persone confondono l’educazione e la pacatezza per debolezza, come se l’unico modo per ottenere rispetto sia quellodi gridare, sbraitare e sopraffare gli altri. Monti dimostra il contrario.La consapevolezza della propria forza è tale che non necessita dinull’altro. Ci vuole solo pazienza.Nella sua arte si percorre la storia del periodo d’oro della Biennale Veneziana, cui partecipa ininterrottamente dal 1920 al1940, anno a cui ci riporta la veduta Fondamenta di Ognissanti,

qui presentata, originariamente collocata in una sala personalecon ventotto opere; o la più antica Collegiale, del 1926, mirabolante esempio della sua piena interpretazione del Novecento sarfattiano. O ancora il Nudo rosa, presentato nel1929 alla II Mostra del Novecento Italiano, mai esposto finora, o ilBorgo di Dervio esibito ad Amsterdam nel 1927, dimostrazionedel continuo evolversi dei suoi paesaggi, che lo porteranno alconferimento, alla Biennale del 1930, del Premio Omero Soppelsa per il miglior paesaggio. Ma si è riusciti ad esporre alcune chicche più antiche e rare, a partire dalla Natura morta

con vasi e statuine, databile tra il 1913/15, già collezione Giovanni Beltrame presidente della Società delle Belle Arti dellaPermanente di Milano; questa fa parte di un nucleo ristretto diopere di cui si potrebbe pensare, per via del carattere divisionista,ad una datazione precedente l’arrivo a Milano (1912), ma la padronanza del colore e la tecnica pittorica già estremamente raffinata, unita al ritrovamento di opere su tavoletta molto piùacerbe, lasciano presupporre che si tratti di opere realizzate nelcapoluogo lombardo. Un retaggio, quello divisionista, che si dissolve nel giro di poche stagioni, con l’allargarsi delle magliedella pennellata, fino a sciogliersi nel simbolismo di un’operacome la Pastorale o come Vendemmia, quest’ultima intrisa di unforte gusto Nabis. E se con Sul lago Monti raggiunge un picco dipoetica simbolica altissima, mescolata ad una sorta di ritorno adun più largo divisionismo, con il Contadino a Corenno, Primavera

e Bicchiere con rose sancisce il suo ingresso nel movimento delNovecento, cui aderisce sino alle ultime esposizioni del Gruppo,

nel 1931. Gli anni seguenti , le opere successive, ci mostrano laforza, la spiritualità e la costante operosità creativa di un artistadall’aspetto docile, ma dotato di grandissimo temperamento. La libertà espressiva di cui si fregia è la sua più grande conquista.Non ci sono mai cambi repentini di direzione, ma una costante e consapevole evoluzione, una voglia di migliorarsi e misurarsi conle novità e con se stesso in primis.La pacatezza dei toni raggiunta alla fine degli anni Dieci e perseguita fino alla metà degli anni Venti lascia via via il posto aduna tavolozza più carica, che nei primi anni Trenta raggiungel’apice nella stesura di magnifici paesaggi (qui rappresentati dall’incredibile Casa Candiani a Corenno o da Paesaggio a Colico)e che dopo il Secondo conflitto Mondiale ha un attimo di riflessione. Nella ricerca espressiva dei suoi ritratti si scopre laforza di un artista che riesce sempre a catturare l’umore e lo statod’animo di chi ha di fronte, che si tratti di suo figlio (Pierrot), delladolcezza di un ritratto familiare (Le gioie della mamma) o delle infinite modelle che hanno calcato il suo palcoscenico in via Montenapoleone, agghindate da dame, arlecchini (Malinconia),ballerine della Parigi della Belle époque (La maschera che guarda),o semplicemente ritratte pensierose (La rossa).Non c’è mai volgarità nella pittura di Monti, ma casomai il gustodell’invenzione, che con gli anni diventa sperimentazione cromatica (Acrobata, Donna allo specchio, La spagnola, Nudo su

fondo rosa) che trasforma ogni opera in un evento.Così, sul finire della propria esperienza, Monti arriva ad un linguaggio che sfiora l’astrazione, senza abbandonare la figura oppure i fiori, affidando a macchie di colore puro e intenso le proprie sensazioni (Nudo su fondo rosso, Una Mis, Malvoni): nesono esempio la serie di stupende figure qui presentate che realizzò per la personale alla Galleria Cairola di Milano del 1956.

Presentare una mostra di Monti è piacevole, rinfrancante. Nellasua pittura ci si perde, si sogna e ci si domanda a volte se le sueaspettative di artista si siano potute avverare, o se finalmente si avvereranno, a più di cinquant’anni dalla sua scomparsa.Forse è giunta l’ora che qualcuno si assuma la responsabilità el’onore di scrivere il Vangelo apocrifo del Novecento Italiano allargando i confini di ciò che finora è apparso come l’orticello di7/8 straordinari artisti, ridando finalmente vita e splendore ad altre personalità importantissime che animarono direttamente o indirettamente il movimento. Auguri.


Provenienza: Collezione Giovanni Beltrame, Milano 1. Natura morta con vasi e statuine (1913/15)

Olio su tavola, cm 56x36

firmato in basso a destra “C. MONTI ”

Collezione privata


2. Pastorale (1917)

olio su tela, cm 73x93

firmato in basso a destra “C. MONTI”

Collezione privata


3. Vendemmia (1918/19)

olio su tela, cm 38,5x45


Collezione privata


4. Sul lago (1919)

olio su tela, cm 75x93,3

firmato in basso a sinistra “C. Monti”

Collezione privata

Esposizioni: Desenzano del Garda 2005

Bibliografia: Ferrari 2005, p. 26 (1917 ca.);

II Esposizione collettiva… 2007 (1917 ca.)


5. Contadino a Corenno, 1920

Olio su tela cm 50,5x60,5

firmato e datato in basso a destra “C. MONTI 920 ”

Collezione privata


6. Primavera (1921)

olio su tavola, cm 90x70

firmato e datato in basso a destra “C. MONTI 920”

Collezione privata

Esposizioni: Milano 1970, n. 5; Milano 1985

Bibliografia: Cesare Monti 1969, p. 25;

Carrà 1970, tav. 5; Cesare Monti… 1985;

Valzelli 1990 ; Di Genova 1994, p. 804


7. Bicchieri con rose (1923)



Collezione privata


8. La collegiale (1926)



Collezione privata

Esposizioni: Venezia 1926, sala 6, n. 22; Milano 1985

Bibliografia: Catalogo della XV Esposizione Internazionale…

1926 (Educanda); Nebbia 1926a, p. 108 (Educanda); Somarè

1926, tav. 24; La XV Esposizione Internazionale… 1926, tav. 40;

Cesare Monti 1969, p. 36 (Ritratto 1933); Cesare Monti… 1985


Esposizioni: Amsterdam 1927 (poi L’Aia 1927-1928), n. 112

L’Arte Itinerante..., Milano, Studiolo, marzo-aprile 2011

Bibliografia: Esposizione d’arte italiana… 1927, p. 75

L’Arte Itinerante del Novecento Italiano, Allemandi e C 2001

9. Borgo di Dervio (1927)



Collezione privata


10. La strada per il Castello (1928)



Collezione privata


11. I Ronchi - Brescia (1928)



Collezione privata


12. Rose (1928)

olio su cartoncino, cm 48,5x39


Collezione privata

Bibliografia: II Esposizione collettiva delle arti

del Novecento, cat. della Mosrta, 2007 (1920)


Esposizioni: Milano 1929a, sala IX, n. 15

Bibliografia: Seconda Mostra

del Novecento Italiano,1929, p.73

13. Nudo rosa 1928

olio su tela, cm 93,5x73,5

firmato e datato in basso a destra “C. MONTI/1928”

Collezione privata


14. Nudo rosa 1929



Collezione privata

Esposizioni: Bellano 2001, n. 45 (1930); Gavirate 2005, n. 37

Bibliografia: Cesare Monti 2001, tav. 2; C. Zani 2002, p. 32

(1930); Iª Esposizione Annuale Collettiva... 2005


Esposizioni: Monza 1930

Bibliografia: Catalogo ufficiale della IV Esposizione… 1930

15. Casa Marietti 1929



Collezione privata


16 . Figura con fiori 1929


firmato e datato in basso a sinistra “C. MONTI 1929”

Collezione privata

Esposizioni: L’Arte Itinerante..., Milano, Studiolo,

marzo-aprile 2011

Bibliografia: L’Arte Itinerante del Novecento

Italiano, Allemandi e C 2011


Provenienza: Collezione Branduani, Milano

Esposizioni: Brescia 1973, n. 23

L’Arte Itinerante..., Milano, Studiolo, marzo-aprile 2011

Bibliografia: Cesare Monti 1973, tav. 23, L’Arte

Itinerante del Novecento Italiano, Allemandi e C 2011

17. Le gioie della mamma 1930



Collezione privata


18. La Casa Candiani a Corenno 1930



Collezione privata

Esposizioni: Desenzano del Garda 2005

Bibliografia: Ferrari 2005, p. 37


19. Paesaggio a Colico (1931)



Collezione privata


20. Corenno visto dal lago 1931



Collezione privata


21. Costume 1932



Collezione privata


22. Barche sul lago 1932



Collezione privata


23. Giovane donna 1932


firmato e datato in centro a destra “C. MONTI/1932”

Collezione privata


24. Nudo con sedia rossa 1932


firmato e datato in centro a destra “C. MONTI/1932”

Collezione privata


25. Piana di Dervio 1935


firmato in basso a destra “c monti 1935 ”

Collezione privata


26. Vasi (1936)


firmato in basso a destra “C. Monti”

Collezione privata


27. Composizione con manichino (Il mio studio) (1937)

olio su cartoncino, cm 59, 5x79


Collezione privata


28. Pierrot (mio figlio Gianemilio) (1937)

olio su tela, cm 137,5x67

Firmato in basso a destra “C monti”

Collezione privata

sul verso: etichetta della “Società per

le Belle Arti ed Esposizione Permanente


29. Carovane a Dervio 1937


firmato e datato in basso a destra “C. Monti/1937”

Collezione privata


30. Il circo (1938)


Collezione privata


31. Nudo velato (1938)

olio su cartoncino, cm 59,5x49,5


Collezione privata


32. Ragazza con liuto 1938


firmato e datato in basso a destra “C.Monti/1938”

Collezione privata


Sul verso: etichette della “XXII Esposizione Biennale

Internazionale d’Arte”, Venezia, 1940

e della Galleria Rotta, Genova

Esposizioni: Venezia 1940, sala 34, n. 11

Bibliografia: Cesare Monti 2001, tav. 32

33. Venezia. Fondamenta di Ognissanti (1940)



Collezione privata


34. Il cestino di mele (1942)



Collezione privata

Esposizioni: Milano 1944

Bibliografia: Pitture di Cesare Monti 1944


35. Ritratto di fanciulla (1943)



Collezione privata


36. La rossa (1946)



Collezione privata


37. Casa romantica (1947)



Collezione privata


38. La maschera che guarda (1949)



Collezione privata

Esposizioni: Brescia 2006

Bibliografia: Cesare Monti... 2006

(Collana rossa-Estate, cm 43x94, 1956)


39. Rose (1950)



Collezione privata


40. Nudo allo specchio (1951)



Collezione privata

Esposizioni: Racconigi, 2009

Bibliografia: Sguardi al femminile,

cat della mostra 2009 p.72


41. Acrobata (1951)



Collezione privata


42. Giovane donna (1952)



Collezione privata


sul verso: etichetta della Galleria Cairola, Milano

Esposizioni: Milano 1956, n. 8

43. La prova del cappellino (1952)



Collezione privata


44. Tulipani bianchi (1952)


firmato in basso a destra “C. Monti ”

Collezione privata


45. Nudo rosa (1953)



Collezione privata


46. Una mis (1955)



Collezione privata

sul verso: etichetta della Galleria Cairola , Milano

Esposizioni: Milano 1956, n. 17 (Miss)



Esposizioni: Milano 1956, n. 14

47. Avanspettacolo (1955)


firmato in alto a destra “C. Monti”

Collezione privata


48. Collana rossa (1956)



Collezione privata

Bibliografia: Cesare Monti 2001, tav. 20 (1939)


49. La spagnola (1956)


firmato in centro a destra “C. Monti”

Collezione privata


50. Nudo su fondo rosa (1956)



Collezione privata



Esposizioni: Milano 1956, n. 6 (1951)

51. Arlecchino di madreperla (1956)


firmato in alto a destra “C. Monti”

Collezione privata


52. Nudo su fondo rosso (1956)



Collezione privata

Bibliografia: IIª Esposizione Collettiva… 2007


Esposizioni: Milano 1956, n. 5 (1950) 53. Intervallo (1956)



Collezione privata


54. Gigli e peonie (1956)



Collezione privata


Bibliografia: Cesare Monti 2001, tav. 165 (1953) 55. Malvoni (1958)



Collezione privata


Principali esposizioni dal 1913 al 1958

1913 Brescia, Scuola Moretto, “Mostra dei saggi per il

Concorso Legato Brozzoni”, agosto.

1915 Milano, Società per le Belle Arti ed Esposizione

Permanente, “Mostra annuale”.

1916 Brescia, Civica Pinacoteca Tosio-Martinengo, “

Mostra di Belle Arti”, 14-31 maggio.

1917 Milano (b), Società per le Belle Arti ed Esposizione

Permanente”, “Mostra annuale”.

1918 Milano, Reale Accademia di Belle Arti, “Esposizione

Nazionale di Belle Arti”, autunno.

Milano (b), Società per le Belle Arti ed Esposizione

Permanente, “Mostra annuale”.

1920Venezia, “XII Esposizione Internazionale d’Arte della

città di Venezia”, 15 aprile-31 ottobre.

Milano (a), Galleria Arte, “Seconda esposizione: mostra

delle opere del pittore Cesare Monti”, 17 aprile-6 maggio.

1921 Roma, Palazzo delle Esposizioni, “Prima Biennale

Romana”, marzo-giugno.

Brescia (a), Civica Pinacoteca Tosio-Martinengo, “Mostra

per il Concorso Legato Brozzoni”, 14-28 ottobre.

1922Venezia, “XIII Esposizione Internazionale d’Arte

della città di Venezia”, 15 aprile-31 ottobre.

1923Torino, Palazzo al Valentino, Società Promotrice

delle Belle Arti, “ La Quadriennale”, primavera.

1924Venezia, “XIV Esposizione Internazionale d’Arte

della città di Venezia”, aprile-ottobre.

Brescia, “Mostra annuale d’arte- Concorso Legato Antonio

Magnocavallo”, 30 nov-20 dicembre

1925 Roma, Palazzo delle Esposizioni, “Terza Biennale

Romana”, marzo-giugno.

Brescia, Bottega d’Arte, Mostra personale, maggio.

1926 Milano, Palazzo della Permanente, “Prima Mostra

del Novecento Italiano”, febbraio-marzo.

Venezia, “XV Esposizione Internazionale d’Arte della città

di Venezia”, aprile-ottobre.

1927 Milano, Bottega di Poesia, “Mostre personali di

Cesare Monti e Rosti C. Fortunato”, 16-30 gennaio.

Milano (a), Galleria Scopinich, “Quindici artisti del

Novecento Italiano”, febbraio.

Zurigo, Kunsthaus, “Ausstellung Italienischer Maler”, 18

marzo-1 maggio.

Amburgo, Kunsthalle, “Novecento Italiano”,

15 giugno-14 luglio.

Amsterdam, Stedelijk Museum, “Esposizione d’Arte

Italiana in Olanda”, 22 ott-20 nov.

Berlino, “Novecento Italiano”.

1927-1928 L’Aja, Pulchri Studio, “Esposizione d’Arte

Italiana in Olanda”, 15 dicembre-2 gennaio.

1928Venezia, “XVI Esposizione Internazionale d’Arte della

città di Venezia”, aprile-ottobre.

Madrid, Asociación de Pintores y Escultores, “Exposición

de Arte Francés, Italiano y del Libro Alemán”, maggio.

Milano (a), Palazzo della Permanente, “Seconda Mostra

del Novecento Italiano”, 2 marzo-30 aprile.

Nizza, Société des Beaux- Arts, “Exposition du Novecento

Italiano – Peinture, sculpture, décoration”, marzo-aprile.

Parigi, Galerie Bonaparte, “Exposition Art Italien Moderne”,

30 novembre-20 dicembre.

1930 Basilea, Kunsthalle, “Januar-Ausstellung moderne

Italiener”, 5 gennaio-2 febbraio.

Milano, Galleria Pesaro, “A. Bucci, C. Monti, O.Steffenini”,

gennaio-febbraio.

Berna, Kunsthalle, “Artisti della Nuova Italia - Künstler des

neuen Italien”, 16 marzo-4 maggio.

Venezia, “XVII Esposizione Biennale Internazionale

d’Arte”, aprile-ottobre.

Venezia (a), Fondazione Omero Soppelsa, “Premio

Soppelsa al miglior paesaggio di artista italiano giovane

esposto alla XVII Esposizione Internazionale d’Arte di

Venezia”, maggio.

Buenos Aires, Amigos del Arte, “Mostra del Novecento

Italiano”, settembre.

1931 Roma, Palazzo delle Esposizioni, “Prima

Quadriennale d’Arte Nazionale”, gennaio-giugno.

Monaco, Glaspalast, “Münchener Kunstausstellung”,

giugno-ottobre.

Stoccolma, Liljevalchs Konsthall, “Il Novecento Italiano –

Nutida Italiensk Konst”, 9 settembre-4 ottobre.

Helsinki, Taidehalli Konsthall, “Il Novecento Italiano”,

ottobre-novembre.

Abo-Turk, “Il Novecento Italiano”, dicembre.

1932 Göteborg, “Il Novecento Italiano”, gennaio.

Oslo, Kunstnernes Hus, “Il Novecento Italiano”,

4-21 febbraio.

Milano (a), Galleria Pesaro, “Mostra dei pittori D. Frisia,

C.Monti e M. Vellani Marchi”, febbraio.

Venezia, “XVIII Esposizione Biennale Internazionale

d’Arte”, aprile-ottobre.

1933 Monaco, Kunstverein, “Ausstellung neuzeitlicher

italienischer Kunst”, gennaio (poi Stoccarda, Francoforte,

Colonia, Amburgo, Berlino, Dresda, Augusta).

Vienna, Künstlerhaus, “54. Jahresausstellung moderne

italienische Kunst – Die Zeitgenössische Medaille in

Deutschland u. Österreich”, 1 aprile-5 giugno.

Milano (d), Palazzo dell’Arte, “V Triennale di Milano”,

maggio-ottobre.

1934 Milano (a), Galleria Pesaro, “Esposizione del pittore

Cesare Monti”, 10 febbraio.

Venezia, “XIX Esposizione Biennale Internazionale d’Arte”,

maggio-ottobre.

1935 Brescia, Bottega d’Arte, Mostra personale, febbraio.

Roma, Palazzo delle Esposizioni, “Seconda

Quadriennale d’Arte Nazionale”, febbraio-luglio.


Parigi, Jeu de Paume des Tuileries, “L’Art Italien des XIX e

et XXe siècles”, maggio-luglio.

Pittsburgh, Carnegie Institute, “The 1935 International

Exhibition of Paintings”, 17 ottobre-8 dicembre.

1936Venezia, “XX Esposizione Biennale Internazionale

d’Arte”, 1 giugno-30 settembre.


Exhibition of Paintings”, ottobre-dicembre.

1937 Pittsburgh, Carnegie Institute, “The 1937

International Exhibition of Paintings”, 14 ottobre-5 dicem-

bre. Milano (g), Galleria Pesaro, “E. Ochoa, R. Taccani, C.

Monti, G. Moro, G. Lentini”, dicembre.

1938Venezia, “XXI Esposizione Biennale Internazionale

d’Arte”, 1 giugno-30 settembre.


Exhibition of Paintings”, 13 ottobre-4 dicembre.

1939 Roma, Palazzo delle Esposizioni, “III Quadriennale

d’Arte Nazionale”, febbraio-luglio.

Milano, Palazzo della Permanente, “I Mostra di

Corrente”, 18 marzo.

1940Venezia, “XXII Esposizione Biennale Internazionale

d’Arte”, 18 maggio-20 ottobre.

Bergamo, Palazzo della Ragione,, “II° Premio Bergamo -

Mostra nazionale di pittura”, settembre-novembre.

1941 Genova, Galleria Rotta, Mostra personale, marzo.

Bergamo, Palazzo della Ragione, “III Premio Bergamo –

Mostra nazionale di pittura”, settembre-ottobre.

Milano (c), Galleria Grossetti, “Mostra delle ultime pitture

di Cesare Monti”, 15-28 novembre.

1942 Varese, Galleria Varese, Mostra personale,

30 maggio-12 giugno.

Venezia, “XXIII Esposizione Biennale Internazionale

d’Arte”, 31 maggio-31 ottobre.

Linz, “Mostra d’arte italiana contemporanea”, novembre.

1944 Milano, Galleria Gavioli, “Pitture di Cesare Monti”,

9-22 dicembre.

1945 Milano, Galleria Duomo, Mostra personale.

1946 Milano (a), Galleria Gussoni, Mostra personale,

marzo.

Varese, Galleria Varese, Mostra personale, novembre.

1947 Milano, Galleria Bolzani, Mostra personale,

gennaio.

1948 Milano (a), Galleria Gussoni, Mostra personale,

marzo.

Venezia, “XXIV Biennale di Venezia”, maggio- settembre.

1949 Milano (c), Galleria L’Annunciata, Personale,

marzo.

Legnano, Galleria del Grattacielo, “Cesare Monti e

Franco Dacquati”, 25 settembre-8 ottobre.

1950Venezia, “XXV Biennale di Venezia”,

giugno - ottobre.

1951 Milano, Galleria Barbaroux, Mostra personale,

gennaio-febbraio.

1951-1952 Roma, Palazzo delle Esposizioni,

“VI Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma”,

dicembre-aprile.

1952 Bergamo, Galleria d’Arte Permanente, Mostra

personale, 6-22 giugno.

1953 Brescia, Palazzo della Loggia, Salone Vanvitelliano,

“Premio Brescia 1953”, 25 settembre-15 ottobre.

Mosca, Museo d’Arte Moderna, “Arte italiana

contemporanea”.

1954 Milano (a), Galleria Gavioli, “Barbieri, Vittore

Bartolini, Carpanini e Monti”, febbraio.

Milano (b), Palazzo Reale, Sala delle Cariatidi, “Seconda

Mostra nazionale di pittura contemporanea Premio

Marzotto 1954”, maggio-giugno.

1955Venezia, Padiglione Italiano della Biennale di

Venezia, “Viaggio in Italia. Terzo Premio di Pittura Esso”,

1-20 settembre.

Milano (d), Palazzo della Permanente, “XIX Biennale

Nazionale di Milano”, novembre-dicembre.

1956 Milano, Galleria Cairola, “«Palcoscenico» di

Cesare Monti”, 21 aprile-2 maggio.

Milano (a), Centro Artistico San Babila, “III Concorso

Nazionale Premio «Amaro Ramazzotti»”, 4-17 giugno.

1957 Milano, Galleria Bolzani, “40 opere esposte dal

pittore Cesare Monti”, 2-14 marzo.

Milano (e), Palazzo della Permanente, “XX Biennale

Nazionale di Milano”, 16 novembre-31 dicembre.

1958 Milano (b), Società per le Belle Arti ed Esposizione

Permanente, “V Concorso Nazionale di pittura Premio

Amaro Ramazzotti”, maggio.

Per un elenco più completo e

dettagliato delle esposizioni

e della bibliografia si suggerisce

di consultare il sito:

WWW.CESARE-MONTI.COM


FINITO DI STAMPARE

NEL MESE DI OTTOBRE 2011

Industria Grafica Valdarnese - Arezzo


Libertà espressiva tra Novecento e Post-impressionismo

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