Libertà di Pensiero e di Parola Articoli Anno - 2013 · Articoli Anno - 2013 - ... 31 16.05.2013...

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- 1 - Libertà di Pensiero e di Parola Articoli Anno - 2013 - Gli allegati possono essere richiesti al seguente indirizzo di posta elettronica: < [email protected] > In ordine di data Pag. Data 2 15.01.2013 Interpellanze presentate 5 29.01.2013 Brucia Croce Brucia 6 10.02.2013 Tumori nell’aria 9 17.02.2013 La voce del Paludetto n. 7 11 07.03.2013 La Voce del Paludetto n. 8 14 18.03.2013 Mutui per il futuro sindaco 16 02.04.2013 La voce del Paludetto n. 9 19 06.04.2013 Cronaca di un allagamento 20 08.04.2013 I soldi alla Pro Loco n. 1 23 12.04.2013 I soldi alla Pro Loco n. 2 26 17.04.2013 I soldi alla Pro Loco n. 3 29 29.04.2013 Pro Loco, case e …. 31 16.05.2013 Case Cavanella 34 25.05.2013 Lo stipendio del sindaco 37 18.06.2013 Il PD di Concordia è diverso 40 24.06.2013 Ridicola opposizione 43 28.07.2013 La voce del Paludetto n. 10 44 25.08.2013 Via S. Pietro, strada sicura ! 47 04.09.2013 L’epilogo sulle case Cavanella 50 19.09.2013 Ideologia dell’Odio 61 30.09.2013 La voce del Paludetto n. 11 63 11.10.2013 Le risposte del sindaco 66 01.11.2013 Il movimento 5 Stelle 69 08.11.2013 Male e bene della Sanità 74 17.11.2013 Soldi pubblici alla Pro Loco 76 03.12.2013 Schiavitù dal Denaro 82 09.12.2013 Falsa pietà 91 25.12.2013 In comune tempeste in arrivo

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Libertà di Pensiero e di Parola

Articoli Anno - 2013 - Gli allegati possono essere richiesti al seguente indirizzo di posta elettronica:

< [email protected] > In ordine di data Pag. Data

2 15.01.2013 Interpellanze presentate

5 29.01.2013 Brucia Croce Brucia

6 10.02.2013 Tumori nell’aria

9 17.02.2013 La voce del Paludetto n. 7

11 07.03.2013 La Voce del Paludetto n. 8

14 18.03.2013 Mutui per il futuro sindaco

16 02.04.2013 La voce del Paludetto n. 9

19 06.04.2013 Cronaca di un allagamento

20 08.04.2013 I soldi alla Pro Loco n. 1

23 12.04.2013 I soldi alla Pro Loco n. 2

26 17.04.2013 I soldi alla Pro Loco n. 3

29 29.04.2013 Pro Loco, case e ….

31 16.05.2013 Case Cavanella

34 25.05.2013 Lo stipendio del sindaco

37 18.06.2013 Il PD di Concordia è diverso

40 24.06.2013 Ridicola opposizione

43 28.07.2013 La voce del Paludetto n. 10

44 25.08.2013 Via S. Pietro, strada sicura !

47 04.09.2013 L’epilogo sulle case Cavanella

50 19.09.2013 Ideologia dell’Odio

61 30.09.2013 La voce del Paludetto n. 11

63 11.10.2013 Le risposte del sindaco

66 01.11.2013 Il movimento 5 Stelle

69 08.11.2013 Male e bene della Sanità

74 17.11.2013 Soldi pubblici alla Pro Loco

76 03.12.2013 Schiavitù dal Denaro

82 09.12.2013 Falsa pietà

91 25.12.2013 In comune tempeste in arrivo

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Libertà di Pensiero e di Parola

Interpellanze presentate Il consigliere Giulia Bortolussi informa i cittadini di aver presentato le interpellanze di cui sotto. Dopo l'avvenuta discussione, sarà cura della stessa ripubblicarle corredate delle risposte.

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Giulia Bortolussi 15 gennaio 2013

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Libertà di Pensiero e di Parola

Brucia Croce brucia Il 5 gennaio di ogni anno ha luogo la tradizionale usanza della “casera”.

Argomento già descritto nell’articolo “Rispetto per la Croce” del 06.01.2012 pubblicato in questo

Blog.

La Croce, unico Simbolo che ricorda la Passione e la Morte di Nostro Signore Gesù Cristo, da

qualche decennio viene posta in cima al falò (ma solo in alcune parti del nord est) e dopo essere

stata benedetta da un sacerdote viene data alle fiamme, mentre la gente mangiando, bevendo e

cantando fa festa (sacerdote in primis), nel vederla bruciare.

Ogni anno si ripete lo stesso copione di quanto avvenuto 1980 anni fa sul Calvario ai piedi della

croce, dove il Signore Gesù Cristo moriva.

Stessi gesti - stessi sentimenti – stesso fine

distruggere

Al solo fine di interrompere questa “barbara e irrispettosa” tradizione, non della casera ma del

fissare in cima una Croce al posto di un fantoccio (dea Vecia), credendo che la competenza di

tale argomento riguardasse in primis la chiesa cattolica, un anno fa è stata interpellata la massima

autorità della Diocesi di Concordia Pordenone, il Vescovo, ottenendo queste poche parole:

non a conoscenza di questa tradizione .

È trascorso un anno per informarsi e conoscere, ma niente è cambiato

Quando altri volevano togliere (non bruciare), la Croce nei locali come, ospedali, tribunali, scuole,

ecc…, la chiesa, a mio avviso, ha giustamente preso posizione in difesa dei simboli cristiani (fino

ad essere chiamati sacrileghi). Per questo anche nel caso sopra descritto, dopo la presa di

conoscenza, mi aspettavo un minimo di intervento da chi si considera preposto alla guida del

gregge (forse, preferisce seguirlo?).

Il silenzio-assenso del Vescovo (evitando di prendere posizione) di fronte all’oltraggio dell’unico

simbolo che ricorda Gesù, unito a quanto succede nel nostro mondo “civilizzato” dove qualsiasi

cosa riguardante la sfera sessuale è diventato legittimo, dove la gente non vive tranquilla neppure

se barricata in casa, dove chi contravviene alle regole non viene più punito (anzi vive meglio e

senza il bisogno di lavorare), dove i nostri rappresentanti politici non trovano più spazio nei

giornali per l’enorme quantità di scandali che creano, dove molti si adoperano ad “insegnare

dottrine che sono precetti di uomini”, forse, contribuisce a guidare l’umanità nell’errore, a

ricercare, invocare e adorare non DIO creatore di tutto, ma il Dio Denaro (meglio conosciuto

come lo sterco di Satana), strumento prioritario utilizzato da Satana, sommo ingannatore.

Denaro, strumento unico, potente e illusorio che sta conducendo l’umanità alla lenta ma incessante

costruzione della nuova SODOMA e GOMORRA.

Oltre al discorso prettamente religioso e/o di fede, è fin troppo noto che i falò o casere hanno

creato e creano ben altri problemi, oltre allo spirito anche alla salute dell’essere umano e i giornali,

specialmente nel 2013, sono stati prodighi di notizie e informazioni.

Di questo argomento ne riparleremo quanto prima.

A chi legge si chiede di comprendere i

FATTI non PAROLE

Giorgio Pasian 29 gennaio 2013

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Libertà di Pensiero e di Parola

Tumori nell'aria Nell’articolo “brucia Croce brucia” ho descritto una usanza, inventata da qualche decennio a questa

parte, che consiste nel collocare una Croce sul falò, farla benedire da un sacerdote e subito dopo

bruciarla.

Questo gesto che si compie il 5 gennaio di ogni anno oltre all’insulto verso l’unico simbolo che

ricorda la morte del Signore Gesù Cristo, il bruciare il falò è sinonimo di inquinamento atmosferico.

Giochi di adulti dannosi alla salute di tutti.

L’inquinamento dell’aria dai fumi delle “Casere”

Partiamo dal materiale che viene reperito e usato per costruire il falò, esternamente sono visibili

solo canne di mais fradice, frasche e legni di alberi appena tagliati (verdi), ma dentro può esserci di

tutto e di più, copertoni di auto, plastiche di vario genere, stracci e tutto ciò che si vuole distruggere,

è ovvio che questi fradici combustibili non possono bruciare se non annaffiati con abbondanti oli,

nafte, benzine e altro.

Nella realtà, anche con i falò, cosa produciamo ? Quando tutto questo brucia, l’aria è strasatura di polveri sottili, PM10 e PM2,5, diossina,

idrocarburi, benzene, ossido e biossido di carbonio, ecc… queste sono parole che forse non

interessano a nessuno, perché l’importante è far festa.

Però con l’immissione nell’aria di tutti questi elencati prodotti, respirando immettiamo dentro il

nostro organismo il miglior mezzo veicolare per una serie di malattie, una più grave e seria

dell’altra.

Allarme esagerato? Assolutamente no!

Nei giornali dell’8 gennaio 2013 l’Arpav (Agenzia Regionale per la prevenzione e protezione

Ambientale del Veneto) ha indicato l’inquinamento del 05-06 gennaio 2013 con una parola

terrorizzante, “ABNORME”, infatti, 100 microgrammi di PM 10 per metro cubo di aria qualificano

l’aria, di pessima qualità. Il 05 gennaio 2013 sono stati raggiunti picchi fino a 513 mg. al metro

cubo.

Qual è l’effetto sulla salute dell’essere umano ?

Il carico inquinante che fin dalla nascita colpisce i nostri polmoni produce danni notevoli

all’apparato respiratorio di adulti e bambini, le particelle di polveri sottili si depositano sulla

mucosa delle vie respiratorie provocando la perdita delle funzioni filtro della parete bronchiale.

In questi ultimi anni si è registrato un aumento di patologie, confermando gli effetti nocivi delle

polveri sottili sui bambini e adulti. Il particolato sottile (non visibile) causa danno alle vie

respiratorie provocando allergie, insieme agli allergeni contenuti nei pollini si crea un connubio

devastante che determina riniti, manifestazioni anche gravi di asma di tipo allergico.

Nessuno deve e vuole creare allarmismi di varia natura, ma se nel Veneto Orientale i tumori

Melanoma (tumore Maligno) registrati nel 2010 sono più del doppio della media nazionale

CI SARA’ PURE UNA RAGIONE E UNA SPIEGAZIONE.

È’ giusto rammentare che l’Italia il 19 dicembre è stata condannata proprio per i limiti di PM 10.

Qualcuno sostiene che viviamo già in una camera a gas, giacché da circa un decennio vengono

violate le norme europee e rischiamo malattie respiratorie, infarti, e altre patologie, per questo le

migliaia di roghi dell’epifania, in situazioni di allarme ed emergenza sanitaria come queste,

dovrebbero vietarli tassativamente.

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Questo è l’appello rivolto ai responsabili amministrativi che, prima per la salute dei più esposti, poi

per quella dei cittadini che “dovrebbero” amministrare e in ultimo anche per la loro.

Ancora allarme esagerato?

Penso proprio di no, l’allarme è confermato da quanto udito nel consiglio comunale del 26.11.2012

dove il gruppo Progetto Concordia ha presentato una mozione (allegata) per chiedere

all’amministrazione di attivarsi per sollecitare gli organi preposti ad istituire il registro tumori anche

per la ulss 10.

Se l’allarme è esagerato perché hanno presentato la mozione per istituire il registro dei Tumori?

Nella mozione è stato, giustamente, evidenziato l’incremento di malattie Tumorali, Cardiovascolari,

Broncopolmonari, Embriogenetiche, ecc…, causate dall’aumento di polveri sottili e quant’altro

sopra descritto, già ampiamente denunciato da illustri esperti (dott. Stefano Montanari, direzione

scientifica del laboratorio di Nanodiagnostics di Modena), per farla breve, dall’inquinamento

atmosferico che anche noi causiamo ogni giorno e senza far nulla per evitarlo.

In verità desidero far notare al lettore che nella mozione presentata, neppure una sola parola è stata

spesa per invitare i cittadini e le istituzioni, ad evitare inquinamenti di qualsiasi genere nel rispetto

dell’ambiente e delle persone, non una sola parola per chiedere al sindaco chi ha autorizzato la

costruzione di due centrali a biomasse, una in località Loncon e l’altra al Teson, non una parola per

ricordare che nel 2008 per il compostaggio di fanghi biologici e biomasse, il consiglio comunale del

19.05.2008, su richiesta del gruppo “cittadini per Concordia”, all’unanimità ha dato parere negativo

adducendo, tra i tanti motivi, che: la strada è inadeguata (stretta), sito non adatto, problemi aria-

odori, ecc… L’associazione Loncon - bisogna tutelare il valore ambientale della bonifica Loncon,

Pontello Enrica - l’argomento è priorità del consiglio comunale, ecc…

Nel 2012, a dispetto delle belle parole di allora, due centrali a biomasse sono in costruzione.

Nella mozione presentata si evince una sola preoccupazione

dove dobbiamo andare a curarci i Tumori,

Aviano o Padova ?

Visto che il gruppo “progetto Concordia” capitanato da Pontello Enrica, già nel 2008, aveva

sostenuto che tale argomento è priorità del consiglio comunale, visto che nessun consiglio

comunale ha mai discusso e approvato la costruzione di queste due centrali, visto che seguita nel

suo tombale silenzio verso i cittadini, chiedo: è opposizione o una costola attiva della maggioranza?

Il gruppo “cittadini per Concordia” che nel 2008 ha posto in discussione con mille ragioni diverse la

tutela ambientale, oltre al sepolcrale silenzio verso i cittadini cos’altro ha fatto?

Hanno mai chiesto chi ha autorizzato la costruzione di queste due centrali e perchè?

Questa sarebbe l’opposizione?

Questa opposizione, con la mozione, ha sollecitato l’attenzione sull’inquinamento dell’aria, dello smog delle vetture, degli innumerevoli danni alla salute, richiesta se curarci ad Aviano o

Padova, ma non è stata spesa una sola parola per denunciare l’emissione ininterrotta, giorno e notte,

dei fumi che emetteranno le due centrali, non è meglio prevenire che curare?.

Cittadino, a costoro interessa avere soltanto il registro tumori, forse, per sapere quante persone

soffriranno a causa anche della loro inutile presenza in consiglio comunale.

Invece a te che leggi, queste cose ti interessano? E quanto?

Dicono che questi sono i migliori della piazza, figuriamoci gli altri!

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Se siete soddisfatti, continuate a votarli !

Dolente, ma questi sono i

FATTI non PAROLE

Giorgio Pasian 10 gennaio 2013

Verbale C.C. n. 52 del 26.11.2012 mozione Progetto Concordia .pdf Visualizza Scarica

1169 k v. 1 10/feb/2013 07:45 Giorgio Pasian

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Libertà di Pensiero e di Parola

La Voce del Paludetto n. 7

La Voce del Paludetto 17 febbraio 2013 n. 7

Il Paludetto zona di frontiera

1) Sono stati concessi permessi a costruire case senza programmi che prevedano spazi di verde (l’unico che esiste è proprietà della chiesa), senza alcuna preoccupazione di creare adeguate opere primarie e secondarie (mancanti e/o non funzionanti) indispensabili diritti per chi desidera vivere in maniera civile.

“La continua trasformazione urbanistica (pratiche costruttive non sempre avvedute) senza la realizzazione di adeguate opere idrauliche e di fognatura ha determinato l’allagamento delle zone più depresse (appunto il Paludetto), delle strade e anche delle abitazioni. (detto dal Sindaco e dal Consorzio di Bonifica).

2) Nonostante l’invito e la sollecitazione della Provincia che suggerisce le regole per la gestione dei fossi e canali a COSTO ZERO, la manutenzione dei canali da anni è inesistente (i canali e i fossi sono ormai ridotti ad uno sporco e lurido rigagnolo). Mai, né dalla maggioranza e né dall’opposizione è stato predisposto un regolamento di Polizia Rurale adeguato alle esigenze dei tempi attuali?

3) Polizia Locale priva di vigili. La sicurezza stradale dell’entrata e uscita degli alunni della scuola del Paludetto è affidata ad un inconsapevole “volontario” (autorizzato? da chi?). Quali poteri ha di ingiungere qualcosa a qualcuno? Nessuno. Se ad una mamma o ad un alunno accade un incidente chi risponde? Questo volontario?

Se una vettura investe il “volontario”, chi è responsabile? Chi l’ha autorizzato? Solo Concordia ha in organico 6 vigili, visto che non si vedono mai, dove prestano servizio?

Del traffico, la sosta, ecc… in Concordia e in particolare nel Paludetto, di chi è il compito? 4) È impensabile porre domande all’amministrazione, infatti 4 lettere protocollate fin dal

settembre 2012 non hanno Mai avuto riscontro dai destinatari, le sole lapidarie parole che il sindaco da in risposta a qualsiasi domanda (come nell’assemblea del 04.07.2012), sono

“non ci sono soldi”.

5) Anche l’affermazione “non ci sono soldi” non corrisponde a verità, infatti il sindaco a

una domanda sui residui indicati nel bilancio ha così risposto: “insomma o stranieri o qualcuno che è nullatenente, mi pare che da un calcolo fatto, insomma, la percentuale di riscossione si aggira intorno al 65/70 per cento di quello che viene accertato” .

La risposta dimostra che se tutti pagassero, i soldi ci sarebbero. Questo vuol dire che abbiamo cittadini furbi e protetti (che Non pagano) e cittadini stupidi e abbandonati (che pagano). Per quanto esposto il gruppo “quelli del Paludetto” DENUNCIANO all’opinione pubblica che questa

amministrazione ha completamente ABBANDONATO il Paludetto, ma forse, ha abbandonato

l’intera Concordia.

Cittadino ricorda sempre che la tua libertà, la tua democrazia, dipende dalla tua

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PARTECIPAZIONE

Non delegare mai nessuno “quelli del Paludetto”

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Libertà di Pensiero e di Parola

La Voce del Paludetto n. 8

La Voce del Paludetto 07 marzo 2013 n. 8

“quelli del Paludetto” presenti nel consiglio comunale del 26.02.2013

TESTIMONIANO

Che la consigliera Giulia Bortolussi, componente del gruppo,

è stata CACCIATA, per la seconda volta, dal consiglio comunale.

19.11.2008 - con una farsa di processo più o meno mediatico Carnieletto + quattro consiglieri

vengono Cacciati dalla maggioranza;

19.01.2011 - con un processo, anche questo, più o meno mediatico e strapieno di ombre e dubbi,

Enrica Pontello, capo- gruppo della lista Progetto Concordia, viene dichiarata

decaduta dalla carica di consigliere comunale e Cacciata via dalla sala consiliare;

26.11.2012 - il consigliere Giulia Bortolussi dopo aver ricevuto dal presidente facoltà di parlare,

dopo lettura di appena poche righe della Civile dichiarazione di protesta (allegata), il

presidente-sindaco, inspiegabilmente gli toglie la parola, gli spegne il microfono e la

fa Cacciare dalla sala consiliare dalla forza pubblica;

26.02.2013 - il consigliere Giulia Bortolussi chiede la parola, gli viene negata e senza aver detto

neppure una sillaba viene Cacciata dalla sala consiliare dalla forza pubblica.

COSI’ IL SINDACO GEROMIN COMBATTE IL DISSENSO

Quanto sopra detto si è svolto sempre sotto la presidenza del sindaco e il controllo e/o la super

visione del segretario comunale, cui la legge gli attribuisce i compiti di “collaborazione e funzioni

di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell’ente”, ossia che le leggi e

regolamenti siano rispettati ; il segretario per i compiti di assistenza giuridico-amministrativa

percepisce un compenso di circa 90.000 € l’anno.

Visto che la consigliera voleva soltanto parlare, attraverso questi fogli domandiamo:

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Quali colpe, reati o infrazioni sono stati imputati alla consigliera Bortolussi ?

Il cittadino vuole e ha diritto di sapere

il sindaco, il segretario, gli assessori e i consiglieri tutti, hanno il dovere di rispondere.

Nella relazione letta in consiglio si è appreso che molti, moltissimi soldi sono stati spesi senza

alcuna dimostrazione o quantomeno di dubbia dimostrazione.

Soldi percepiti da persone in maniera superiore a quelle indicate dalle determinazioni e viceversa.

Beneficiari per € 19.264,98 indicati nelle determinazioni e non figuranti nell’elenco dei beneficiari.

Nella Pro Loco è stato denunciato, tra l’altro, la mancata dimostrazione delle spese, scontrini,

fatture, per € 90.691,93. Consuntivi doppi dello stesso anno ma con cifre e spese diverse quasi a

dimostrare che esistono bilanci per ogni evenienza e per ogni persona, e mille altre cose che

possono essere lette in allegato a questo articolo nel sito “Giorgio Pasian blog”.

Poi ci dicono che per riparare una buca (con € 20) non ci sono soldi, vergogna!

Il sindaco, che nel consiglio parla e conta soltanto lui, ha cercato furbescamente di attaccarsi agli

specchi per cercare una possibile ragione, come:

la consigliera non è stata chiara nell’interpellanza per aver chiesto “i motivi delle discrepanze e

specificazioni delle uscite riscontrate nei documenti”.

Sindaco, DISCREPANZE significa “diversità, divario fra cose” e

SPECIFICAZIONI significa “indicazione esplicita, descrizione particolareggiata”.

La richiesta doveva essere più chiara di così?

Altro modo di attaccarsi agli specchi: “lei deve rivolgersi alla Pro Loco”. Mettendo in pratica il suo

eterno “SCARICA BARILE”, o scarica responsabilità.

No sindaco, non dimentichi mai che i soldi alla Pro Loco glieli ha dati il comune con delibera di

giunta (una a caso allegata), sottoscritta per approvazione da voi giunta e il consigliere chiede ed

esige spiegazioni soltanto dalla giunta.

Il consigliere ha il diritto-dovere di interpellare i cittadini e chi governa, non altri enti o istituti.

Oppure vuol dire che tutti, assessori, segretario, e sindaco in primis, firmate con troppa

faciloneria le attestazione e forse, senza neppure leggere quanto scritto ?

I presenti in consiglio sono rimasti a dir poco ALLIBITI quando il sindaco ha detto alla consigliera,

“questa sera non posso rispondere perché non conosco quanto lei ha denunciato” ,

ma non sono le stesse parole che dice la consigliera quando si trova a discutere un qualsiasi

punto all’odg, priva di qualsiasi documento e di ogni comunicazione?

Per questa verbale protesta, appena accennata, il sindaco l’ha CACCIATA fuori dal

consiglio?

Il sindaco che ha protestato per lo stesso motivo, non doveva essere CACCIATO fuori anche

lui?

Mai lui è il PADRONE e quando tocca a lui, si cambiano le regole, vero?

Ancora, il sindaco ha rinviato ogni riposta alla interpellanza della consigliera a data da destinarsi,

malgrado abbia avuto due mesi per documentarsi, visto che lui viene pagato € 3.000 mensili e libero

tutto il giorno, il segretario circa € 90.000 annuo, la giunta € 3694 al mese più molti altri oneri

spettanti a tutti, in aggiunta a ciò ci sono anche 59 dipendenti comunali a disposizione del sindaco,

nonostante tutto questo, con la solita scaltrezza, dello scarica barile, ha detto di non saper

rispondere. SCANDALOSO.

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Non è più questione di IRONIZZARE ma di affrontare la realtà, Assessori e Consiglieri tutti, in un

attimo di onestà chiedetevi:

Avete chiesto il voto ad essere eletti, per servire il paese o un uomo?

Chi ha ancora un po’ di dignità, si ravveda e provveda,

il tempo sta scadendo !

il sindaco, se non ha nulla da nascondere, non risponda in consiglio

ma ad ogni cittadino, come ha fatto con la lettera recapitata casa per casa il 21.11.2012,

se ne è capace, dimostri che la consigliera Bortolussi ha mentito.

In ultimo, per far comprendere ai cittadini chi sono i consiglieri (TUTTI) citiamo un piccolo

esempio:

al 3° punto all’odg. prevedeva: “lettura ed approvazione verbali seduta del 26.11.2012”.

Non solo non c’è stata nessuna lettura, ma nonostante la consigliera Bortolussi abbia dichiarato che

quel verbale non poteva essere posto in votazione perché FALSO, il sindaco e il segretario sempre

“con funzione di assistenza giuridico-amministrativa”, malgrado ciò, hanno posto in votazione un

verbale completamente FALSO.

L’assurdo è che tranne Salvador (astenuto) e ovviamente la G. Bortolussi nessuno ha prospettato,

almeno il dubbio, che poteva essere veramente falso. Conclusione, E’ STATO APPROVATO,

dimostrando così di non aver capito perché da tanti anni, troppi, bivaccano in consiglio comunale.

Questi sono i consiglieri che abbiamo votato,

ha torto chi dice che sono tutti nella maggioranza ?

ricordati che LORO, la verità non la comunicheranno MAI !!

Il gruppo “quelli del Paludetto” sarà sempre presente nei consigli comunali

“quelli del Paludetto”

111 DEL 06-07-10[1].pdf Visualizza Scarica

174 k v. 1 06/mar/2013 23:17 Giorgio Pasian

la vietata protesta di Giulia Bortolussi del 26.11.2012 e del 26.02.2013 l.pdf Visualizza Scarica

50 k v. 1 06/mar/2013 23:15 Giorgio Pasian

RELAZIONE Giulia Bortolussi albo dei beneficiari e pro loco per il consiglio del 26.02.2013 e allegati .doc Visualizza Scarica

11531 k

v. 1 08/mar/2013 13:19 Giorgio Pasian

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Libertà di Pensiero e di Parola

Mutui per il futuro sindaco Nell’articolo del popolo del 10 marzo 2013 ho letto le cifre indicate e ho constatato quanto è facile

dire cose inesatte, dichiarate dal sindaco di Concordia Sagittaria Marco Geromin e dall’assessore

Ermano Bortolussi.

Opere pubbliche, disponibili oltre 1,5 milioni

Per dimostrazione ai più scettici e/o “fedelissimi” dell’attuale amministrazione, che riescono a

vedere bianco anche in una pozza di catrame, allego l’articolo di cui sopra.

Riporto le cifre come indicate nell’articolo

ENTRATE PREVISTE (dichiarate)

Da destinazione vincolata per legge 2013 348.746

Da accensione mutuo 2013 774.000

Stanziamenti di bilancio 2013 501.254

Totale 2013 1.624.000

Destinazione vincolata per legge 2014 432.570

Da accensione mutuo 2014 448.000

Stanziamenti di bilancio 2014 192.430

Totale 2014 1.073.000

TOTALE COMPLESSIVO 2.697.000

USCITE PREVENTIVATE (dichiarate)

Recinzione scuola primaria Via Musil 13.000

Ristrutturazione camera mortuaria cimitero capoluogo 100.000

Copertura scuola elementare Via Musil 125.000

Manutenzione straordinaria elementi non strutturali scuola Via Musil 100.000

Manutenzione straordinaria palazzetto dello sport 55.000

Totale 393.000

Realizzazione percorso ciclo pedonale Concordia-Cavanella 1.600.000

Da attenta lettura, salvo dimostrazioni contrarie, si legge che:

1. La somma complessiva di entrate previste è di € 2.697.000;

2. Le uscite previste sono € 393.000;

3. Il percorso ciclo pedonale Concordia-Cavanella lungo la S.P. 68 non è a carico del comune

ma della provincia, come in appresso dimostrato dall’accordo tra Provincia di VE e il

comune Concordia Sagittaria del 06/09/2012, Prot. 80007.

A carico Provincia VE - premessa iv primo stralcio 1.341.546,64

A carico Provincia VE - premessa iv secondo stralcio 332.747,64

Totale complessivo a carico Provincia VE 1.674.294,28

Verrebbe voglia di chiedere al sindaco o a questa amministrazione alcune spiegazioni e/o

chiarimenti, invece no, credo sia meglio rivolgere le domande direttamente al cittadino che ha

votato questa amministrazione ed anche a chi non l’ha votata.

CARO CITTADINO

che quando hai fatto una croce ogni cinque anni (voto) pensi di aver risolto ogni problema

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puoi rispondere alle seguenti domande:

a) Perché il sindaco deve contrarre dei mutui (774.000 + 448.000 = 1.222.000 più

interessi), quando sono disponibili € 1.475.000 a fronte di spese di soli € 393.000,

pertanto non necessari, ma addebitati a noi nella futura amministrazione?

b) Perché per la ristrutturazione (manutenzione) di una camera mortuaria sono previsti €

100.000, quando con la stessa somma si può comprare un intero appartamento?

c) Non ti sembrano esagerate anche le somme preventivate per gli altri lavori da loro descritti?

d) Perché è stata preventivata anche la somma di € 1.600.000 per la ciclabile di Cavanella

quando è noto che questi soldi sono stanziati dalla Provincia di Venezia?

e) Se per pura ipotesi pensi che su quanto sopra scritto ci sia qualcosa di falso, perché

non chiedi al sindaco di smentire per iscritto, dove, come e perché?

Nella ipotesi che l’articolo è falso chiedi al sindaco che faccia recapitare casa per casa un’altra

lettera di smentita e con l’occasione chiedigli anche il perché si rifiuta di parlare con i cittadini di

Concordia (“quelli del Paludetto” l’hanno invitato quattro volte negli ultimi mesi con lettere

protocollate e lui non si è degnato neppure di rispondere), però corre più veloce della luce a parlare

con estranei fuori di Concordia, con la stampa e varie TV.

Opposizione se ci sei batti un colpo

Sempre con l’occasione, approfitta anche per chiedere ai consiglieri e/o partiti che a parole

“dicono” di essere all’opposizione ma nei fatti sono integrati con questa maggioranza, se di quanto

sopra scritto gli interessa qualcosa o se per caso aspettano gli ordini dal sindaco per sapere come,

quando e cosa dire.

Oppure per renderti conto che non esistono a Concordia né consiglieri (oltre quella che per due

volte hanno Cacciato fuori dalla sala consiliare) e né partiti, che possono essere chiamati

oppositori.

PER COLORO CHE SI ALLAGANO SEMPRE (centro e periferia)

Cittadino che hai la casa piena di acqua bianca e nera ad ogni più piccola pioggia, hai visto quanti

milioni sono disponibili?

Hanno detto che per risolvere il problema idraulico di Concordia è necessario costruire un idrovora

in Via Gramsci, il cui costo preventivato è di € 3 milioni.

La regione ha stanziato per questa opera € 1,5 milioni.

Aggiungendo il rimanente 1,5 milioni l’idrovora poteva essere costruita e, detto da loro, il

problema idraulico di Concordia Sagittaria sarebbe stato FINALMENTE RISOLTO.

Invece il sindaco e l’assessore ai lavori pubblici hanno sempre ripetuto in maniera ossessiva,

<<< NON CI SONO I SOLDI >>>

Forse, chissà per quali motivi, devi avere la casa allagata, per sempre.

Le verità sono

FATTI non PAROLE

Giorgio Pasian 18 marzo 2013

Articolo - il popolo - 10.03.2013 .doc Visualizza Scarica

740 k v. 1 17/mar/2013 23:42 Giorgio Pasian

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Libertà di Pensiero e di Parola

La Voce del Paludetto n. 9

La Voce del Paludetto 02 aprile 2013 n. 9

Positivo è stato l’incontro dell’assessore Belluzzo con gli abitanti del Paludetto, avvenuto il

18.03.2013. Ha cercato di essere più esauriente possibile alle domande poste dai cittadini e con

l’occasione ha illustrato programmi futuri che soltanto lui ne era a conoscenza.

Nell’incontro avvenuto con l’assessore Belluzzo, senza riscontri spiacevoli, anzi con uno scambio

di opinioni, notizie e informazioni molto interessanti l’assessore al turismo, urbanistica ecc… si è

dichiarato molto contento (sono stato molto bene con voi).

C’è da chiedersi come mai il nostro primo cittadino (sindaco) e gli altri assessori da noi invitati

(vedi vari inviti e solleciti) non riescono a trovare il tempo, invece trovano molte scuse per non

essere presenti ai nostri inviti, nella comunità Paludetto per discutere e informare delle eventuali

soluzioni dei nostri problemi (vedi allagamenti ecc…)

Invece come mai trova il tempo, come l’otto marzo per presiedere all’incontro tenutosi in sala

consiliare contro l’omofobia?

Tema sicuramente di non poco conto, ma quant'è interessante per i cittadini?

A quanti incontri come questo è stato presente?

Patrocinare e presiedere a dibattiti indetti dall’arcigay, soleinrete e altri, forse lo mettono a suo

agio?

Magari per gli argomenti trattati, non l’hanno messo in imbarazzo visto che non riguardano

Concordia Sagittaria.

O forse lo imbarazzano i temi di promesse elettorali non mantenute?

Mai più allagamenti al Paludetto

Come mai a fronte della solita risposta “non ci sono soldi” non si è verificata la disponibilità, sua e

degli assessori al bilancio per spiegare come vanno impiegati i nostri soldi (che paghiamo in tasse) e

quali lavori si ritengono importanti e/o prioritari per Concordia Sagittaria e il Paludetto

Sulla viabilità, almeno per quanto riguarda il Paludetto, l’assessore Belluzzo Paolino ha assicurato i

cittadini che opererà per quanto di sua competenza in collaborazione con la giunta al rispetto delle

leggi vigenti.

Viabilità che i cittadini hanno evidenziato alquanto pericolosa data l’inadeguatezza delle strade (non

conformi alle misure stabilite dalla legge) e la totale mancanza del rispetto del Codice della Strada.

Ha promesso anche, tutto il suo interessamento per la sicurezza dell’uscita degli alunni dalla scuola,

da affidare ad un vigile e non ad un “nonno vigile” privo di alcun potere, di fermare, di multare la

sosta di veicoli in prossimità della scuola fuori dagli spazi consentiti e ancor meno il potere di

riprendere chicchessia.

I cittadini e il gruppo “quelli del Paludetto” ringraziano l’assessore Belluzzo di aver accettato

l’invito a rispondere alle domande dei cittadini anche se questo è sottinteso essere un suo

elementare compito e dovere come amministratore pubblico.

Gli altri assessori seguiranno questo buon esempio?

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Prima dell’inizio dell’assemblea il moderatore ha voluto ricordare il perché è sorto il gruppo “quelli

del Paludetto” con queste parole:

“Quelli del Paludetto” ringraziano l’assessore all’urbanistica, attività produttive e turismo e tutti i

partecipanti della presenza, per aver accettato l’invito a partecipare a questa assemblea.

Di questa riunione chiedo all’assessore se per caso e spero di no, ha nulla in contrario a che

vengano riportate in un verbale le domande e le risposte più importanti e che questo venga

sottoscritto per approvazione dalle parti.

INOLTRE

Cercherò di spiegare, ancora una volta, chi sono “QUELLI DEL PALUDETTO” e perché hanno

ritenuto di costituire questo gruppo.

Per chi non lo sa e per quelli che l’hanno dimenticato desidero ricordare perché è nato il gruppo

“quelli del Paludetto”.

Stanchi di essere illusi da tutti con promesse mai mantenute (gli allagamenti sono solo un piccolo

esempio) prima due e poi altri hanno formato un gruppo dove tutti insieme elaboriamo il da farsi,

dove tutti insieme facciamo e tutti insieme decidiamo.

Nel rispetto delle idee politiche di ognuno abbiamo deciso di lasciare che la politica partitica, le

ambizioni personalistiche stiano fuori dal gruppo, che l’unico collante sia e rimanga la

preoccupazione delle cose che uniscono, come:

1. gli obiettivi comuni;

2. informare la cittadinanza del Paludetto di tutte le novità che possono interessare il singolo e

la collettività;

3. operare in comunione con tutti per aiutare gli altri alla risoluzione dei singoli problemi (se

non altro quelli possibili), oggi tutti aiutano uno, domani un altro e così via dicendo.

Questo collante incomprensibile a tutti quelli abituati alle tradizionali organizzazioni, attraverso

incontri periodici (riunioni) dove c’è lo scambio di conoscenze ed esperienze, ha permesso e

permette a tutti di migliorarsi, per esempio, di credere che il rispetto delle esigenze individuali e

collettive NON è un dono da elemosinare ma un giusto diritto da pretendere.

Forte di questa personale esperienza, colgo l’occasione per invitare la popolazione del Paludetto ad

una maggiore frequenza di partecipazione alle riunioni e/o dibattiti convocate da questo gruppo.

Io stesso sono venuto a conoscenza di fatti e o cose che mi hanno sorpreso (allibito) su come questa

amministrazione sta gestendo Concordia con i nostri soldi.

Ci lamentiamo spesso per l’onerosità dei balzelli comunali, statali, provinciali e regionali, ma a

poco a poco mi sto rendendo conto (grazie alla mia partecipazione a questo gruppo) di come

vengono mal spesi i denari dei contribuenti.

Certamente non è stando davanti alla TV che certe cose si vengono a sapere e di conseguenza

sapere come comportarsi e io perciò intendo non avere più fiducia di nessuna parte politica (di

governo e di opposizione), cercherò di vigilare, personalmente senza delegare più nessuno,

frequentando i vari consigli comunali (per quanto riguarda il Paludetto e la mia cittadina Concordia

Sagittaria).

Non intenderò più fare solo una croce ogni volta che mi chiamano a votare, magari ogni cinque

anni.

Esprimo così il mio pensiero e la mia volontà di criticare qualsiasi errore dei miei diretti

amministratori.

I soldi sono nostri e perciò ritengo sia doveroso controllare che vengano spesi bene e per il bene

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della comunità.

Spero così di avervi stimolato, quantomeno ad una riflessione.

Rinnovo così il mio invito alla partecipazione in seno a questo gruppo.

Due controllori sono meglio di uno, dieci sono meglio di due, ecc….

Sicuramente così facendo la maggior parte dei nostri soldi sarà spesa per migliorare la nostra vita

quotidiana.

Non ha renderla perfetta, ma sicuramente a migliorarla.

Il segreto di tutto è LA PARTECIPAZIONE

Questo è il gruppo “quelli del Paludetto”

Quelli del Paludetto

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Libertà di Pensiero e di Parola

Cronaca di un Allagamento

annunciato

Alle ore 20 del 30.03.2013 vigilia di pasqua, pochi millimetri di acqua piovana turbano la serenità

di moltissime famiglie di Concordia. Agitazione e preoccupazione invadono le case prima

dell’acqua, preparativi con sistemazione di chiuse, stracci assorbenti, pompe aspiranti, spostamenti

di auto in posti ritenuti più sicuri. Tutto questo per 68,8 mm. (dati ARPAV) di pioggia, caduti fino

alle ore 20, non mi sembra il caso di chiamarla Evento Eccezionale , Precipitazione Straordinaria.

Sarebbe più corretto denominare l’accaduto come - Inefficienza – Irresponsabilità - Incuria.

Esprimo così il mio pensiero cercando di spiegare le tre affermazioni fatte:

Inefficienza - come mai un addetto del Consorzio Pianura Veneta armeggiava e all’interno

dell’idrovora di via Spareda, alle ore 21,00 circa?

Cosa faceva al quell’ora, in quel posto e con la pioggia, forse metteva in funzione le pompe ?

Mentre fino a quel momento ho notato che Via Cesare Battisti era intransitabile, cosi come pure era

allagata Via Altinate malgrado il bacino di laminazione, Via Alte già con i cartelli di divieto causa

allagamenti, come pure intransitabili erano Via Lonconetta, Via Basse, Via Julia, tutta la zona della

frazione Teson, ecc… insomma per farla breve tutta Concordia era sotto acqua.

Per strana coincidenza, dopo un’ora circa dalla visita dell’addetto all’idrovora, Via Cesare Battisti

era di nuovo transitabile, e lo stesso è avvenuto anche per le altre zone citate.

Identico avvenimento del 20 giugno 2010, dopo l’intervento degli addetti (probabilmente per

attivare le pompe dell’idrovora) si è verificato il “miracolo” del deflusso delle acque.

Irresponsabilità – la politica della gestione emergenza, può ancora dare frutti?

Un frutto gonfio di ira, rabbia e indignazione dei cittadini verso chi ci amministra questo si.

Ma esiste politica o meglio politico che fa niente per niente ?

Proclamare uno stato di emergenza, calamità naturale, significa richiesta di finanziamenti e per

questo, forse, bisogna esasperare le famiglie, indurle a protestare e dare così enfasi all’accaduto.

Incuria – rispettare le leggi sì, ma cambiare il senso delle parole per imporre la propria volontà

no!

In un paese limitrofo al nostro, il sindaco, ha applicato il regolamento di polizia rurale, che permette

la pulizia dei fossi, canali e altro a costo zero.

La provincia di Venezia ha distribuito ai comuni un libretto “Gestire i fossi privati” regole per una

buona manutenzione e linee guida per i comuni, con illustrazioni chiare anche per ciechi.

Perché il nostro comune non fa applicare queste semplicissime regole dettate più dal buon senso che

dall’obbligo?

Questo buon senso tramandato dai nostri nonni consiste in carriole e pale di legno che bonificando

il Loncon e aree simili, hanno contribuito a dare prosperità a tutta Concordia

Il monumento a TONI dell’AGA è stato eretto proprio per ricordare alle generazioni future quel

buon senso che qualcuno vorrebbe farci dimenticare.

Cittadini e amministratori di Concordia, non sgretoliamo questo simbolo di laboriosità e di

sacrificio con

l’inefficienza - l’irresponsabilità - l’incuria

Flavio Rinaldo 06 aprile 2013

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Libertà di Pensiero e di Parola

I soldi alla Pro Loco - 1°

e l’albo dei beneficiari 1° puntata

Dopo aver assistito al consiglio comunale del 26.02.2013 e aver letto il verbale (pubblicato dopo

oltre un mese, quando negli anni precedenti il tempo per la pubblicazione era circa 10-15 giorni),

(allegato 1°) non si può fare a meno di notare alcune cose: 1. La presenza di alcuni cittadini rimasti sbigottiti per la conduzione, a dir poco, faziosa da

parte del presidente del consiglio, nonché anche sindaco; 2. La mancata risposta del sindaco-presidente all’interpellanza della consigliera Giulia

Bortolussi; 3. Gli interventi da parte di alcuni consiglieri di maggioranza e di minoranza, dovuti alla

pessima o soggettiva interpretazione dell’interpellanza della consigliera Il pensiero in merito al punto 3 sarà esposto nella prossima pubblicazione al fine di riportare più

dettagliatamente le dichiarazioni più significative. In appresso viene riportato un sintetico stralcio di quanto avvenuto nel consiglio comunale durante

la discussione sull’interpellanza presentata dalla consigliera Giulia Bortolussi (allegato 2°) in cui

chiede spiegazioni sulle discrepanze riscontrate nei documenti consegnategli dall’amministrazione,

in merito ai soldi alla Pro Loco e all’albo dei beneficiari Prima di iniziare a leggere ha consegnato al sindaco la relazione scritta (corposa) comprensiva di 30

allegati (allegato 3°).

Domanda d’obbligo:

quanto consegnato al sindaco-presidente non è stato pubblicato,

perché?

Consigliere Bortolussi G: chiederei, anzi, se è possibile consegnargliene copia, per favore, così

che ce l’abbia sottomano anche lei, e vorrei anche chiederle la cortesia di darne lettura, di modo

che la lettura sia chiara e limpida a tutti, visto che comunque il tempo a mia disposizione non è

sufficiente, così provvede lei e ne dà lettura a tutta l’assemblea. Grazie.

Sindaco: Certo è che passare -è un’opinione personale quella che sto esprimendo – per

un’interpellanza che ha come domanda “per conoscere nel dettaglio i motivi delle discrepanze e le

specificazioni delle uscite riscontrate nei documenti inviatimi ad una relazione che è così corposa”,

capisce anche lei che non è così semplice per un Consiglio, rischiamo di passare un’ora

esclusivamente per questo argomento. Sindaco: Sì, il problema è questo: che in base alla domanda che lei aveva fatto, sull’interpellanza,

chiaramente noi ci prepariamo e abbiamo una risposta per questo, se adesso lei mi chiede tutta una

serie di dati dettagliati, probabilmente non abbiamo neanche gli strumenti per risponderle. Questo

è il concetto. Sindaco: Sì, il concetto è questo, non saprei darle risposta questa sera. Sindaco: L’interpellanza era preparata per la Pro Loco, io ho risposto su questo. Okay, l’Albo dei

beneficiari... quanti anni è che è Consigliera, lei, dottoressa? (Ndt, intervento fuori microfono) Consigliere Bortolussi G.: Scusi, Sindaco, ma lei la scorsa volta mi ha invitato ad uscire perché

facevo domande non pertinenti all’ordine, quindi la richiamo a mantenersi all’ordine anche lei. Consigliere Bortolussi G.: Le risposte... Sindaco: La parola la do io. La parola la do io. Le risposte, come le ho anticipato, si danno su

quello che si chiede, lei in questa interpellanza... (Ndt, intervento fuori microfono della consigliera Bortolussi G.)

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Sindaco: Non su questa. (Ndt, intervento fuori microfono della consigliera Bortolussi G.) Sindaco: Le tolgo la parola. La richiamo. Okay? Le regole sono anche queste. Consigliere Bortolussi G.: (inc.). Sindaco: Non le ho dato la parola. Rispetti le regole. Non le ho dato la parola. Mi sembra assurdo perfino il commento, il sindaco che non rispetta le regole degli altri (vedi con

“quelli del Paludetto”), impone e pretende di far osservare le sue. Lui parla per ore, ma impone agli altri 5 minuti, toglie la parola a seconda dell’argomento se gli è

gradito o meno, impone il comportamento come ai subordinati, caccia via i consiglieri senza alcun

motivo, ecc…

Per lui queste sono le regole e questa è la sua democrazia? I cittadini presenti credevano che il sindaco scherzasse, invece era proprio vero, lui malgrado abbia

avuto 2 mesi di tempo dal ricevimento della richiesta, 59 dipendenti a disposizione pagati per

assolvere anche a tali compiti e un segretario comunale che percepisce un compenso di 90.000 €

annui S.E. e O. ha risposto in quel modo.

ma un consigliere a chi e dove, dovrebbe fare domande o interpellanze

se non in consiglio comunale? A parte l’indelicatezza nell’affermare che il consigliere ha fatto una: richiesta di documentazione,

che ha prodotto diversa quantità di carta, che ha impegnato tanti funzionari della nostra

Amministrazione, avesse fatto un passaggio anche con chi gestisce la Pro Loco per chiedere

delucidazioni, perché io credo che quanto lei dichiara, pur leggendolo dai freddi numeri, siano

cose che possono essere contestate. Il sindaco, forse, ha voluto accusarla del consumo di carta e del tempo occorso dai dipendenti

preposti per fornirle quei documenti che l’amministrazione avrebbe dovuto controllare prima, visto

le discrepanze riscontrate dalla consigliera. Tra l’altro dimenticando volutamente che:

il consigliere ha ottemperato soltanto ai suoi compiti (verifica e controllo);

ha operato nell’interesse di TUTTA la cittadinanza;

certi documenti e/o carte soltanto all’amministrazione poteva e doveva chiederle;

dette richieste iniziano addirittura dal 2010 e dopo infiniti solleciti e ostruzionismi di ogni

tipo, finalmente gli sono state consegnate;

ha ritenuto, a giusta ragione, il consiglio comunale l’organo e il posto più consono per discutere tali argomenti, essendo gli stessi “politicamente” d’interesse pubblico.

Invece non un commento, non una richiesta di spiegazione, né dalla maggioranza e ancor meno

dalla minoranza sulle discrepanze che nella lingua italiana significano “diversità, divario fra cose”

e sulle specificazioni che significano “indicazione esplicita, descrizione particolareggiata”. Era ed è dovere della maggioranza controllare e verificare le “discrepanze” denunciate, la

minoranza invece poteva chiedere lumi alla consigliera, dei sei componenti residui, nessuno l’ha

fatto.

Costoro rappresentano l’opposizione?

Nella relazione letta è stato denunciato che dai documenti inviati dall’amministrazione e ricevuti

dalla consigliera una somma di € 90.691,93 non trova riscontro nei documenti consegnatogli.

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€ 90.691,93 dove sono? Che fine hanno fatto?

Il sindaco deve rispondere !!

È impossibile narrare la cronaca di questa piccola parte del consiglio comunale in poche righe, il

lettore deve avere pazienza perché occorreranno diverse pubblicazioni per completare il quadro di

questa brutta novella che seguiterà nel prossimo scritto, dove si parlerà come sempre di

FATTI non PAROLE continua

Giorgio Pasian 08 aprile 2013

Allegato 1° verbale C.C.n. 1 su Pro Loco e Albo Beneficiari .pdf Visualizza Scarica

853 k v. 1 08/apr/2013 22:18 Giorgio Pasian

Allegato 2° Interpellanza pro loco - albo beneficiari .doc Visualizza Scarica

75 k v. 1 08/apr/2013 22:19 Giorgio Pasian

Allegato 3° relazione Giulia Bortolussi albo dei beneficiari e prolo loco per il consiglio .doc Visualizza Scarica

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v. 1 08/apr/2013 22:24 Giorgio Pasian

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Libertà di Pensiero e di Parola

I soldi alla Pro Loco - 2°

e l’albo dei beneficiari segue dalla 1° puntata

Sono spariti € 90.691,93, dove sono finiti ?

Questi, uniti alle tantissime ricevute fatture e scontrini vari che (a parere della consigliera) risultano

spesi NON per compiti della PRO LOCO, almeno come indicato dal regolamento approvato dal

C.C. n. 74 del 29.11.1993, ossia, acquisto e vendita di libri di altri, varie pubblicità, pranzi,

pernottamenti, rinfreschi, gite a destra e manca, spese di banca per essere andati in rosso,

consulenze e chi più ne ha ne metta. MAI e in nessun modo, ha detto di essere contro la Pro Loco

o altre associazioni, ma nell’espletamento delle sue funzioni e nell’interesse dei cittadini tutti, ha

controllato le entrate e le uscite, nonché i bilanci consegnatogli e trovato delle DISCREPANZE.

Candidamente il sindaco ha “consigliato” alla consigliera di rivolgersi a chi gestisce la Pro Loco ,

(Angelo Moretto). Ecco puntuale giungere, con la precisione di un Rolex, la sola politica che

sembra conoscere Marco Geromin, quella dello scarica barile, un problema che è soltanto suo lo

vuole scaricare sempre sugli altri.

Chi gestisce la Pro Loco risponde agli associati Pro loco, chi gestisce il comune risponde ai propri

cittadini, questo il sindaco Marco Geromin dovrebbe impararlo e non dimenticarlo MAI.

€ 137.000 che il comune ha dato alla Pro Loco negli anni 2008-09-10-11-12, di cui € 90.691,93

non si sa dove sono fintiti, li ha concessi la giunta su presentazione di rendiconto, pertanto credo

che sia la giunta a dover rispondere ai cittadini di Concordia dove, come e se sono stati spesi.

La giunta che ha firmato le concessioni dei contributi, previo rendiconto della Pro Loco, è

responsabile in primis di questo “sperpero” di denaro pubblico denunciato dalla consigliera ed è

doveroso dare, quanto prima, spiegazione chiara e dettagliata con comunicato pubblico e non

tramite un verbale, letto da pochi e pubblicato alle calende greche.

La giunta risponderà mai dei soldi che ha dato alla PRO LOCO ?

Oppure, conoscere e divulgare la verità è diventato un reato ?

Ecco l’intervento del capogruppo del CpC che, ubbidiente, non perde l’occasione per dimostrare chi

rappresenta, se l’opposizione (a parole) o la maggioranza (con i fatti), nel dire:

Gruarin Devid – E’ vero che, e qua le dico, Sindaco, dal 2000 che sono Consigliere, le

gentili domande non hanno sempre avuto gentili risposte, però è anche altrettanto vero che

poi bisogna formularle e sapere che cosa richiedere.

….è un intervento che, diciamo, non lascia o, perlomeno, mi auguro che lasci dei dubbi, ….. mi

auguro che il dubbio sia riferito semplicemente a delle valutazioni dal punto di vista diverso….. le

ribadisco che noi non possiamo sapere tutto.

Frasi estrapolate dall’intervento di Gruarin (C.C. 26.02.2013 pubblicato nella 1° puntata) in cui si

denota che senza leggere, verificare, controllare, quella “corposa” documentazione consegnata

agli atti (lui che più volte ha dichiarato la non competenza di bilanci), si augura che il dubbio sia di

“valutazioni da punto di vista diverso”. Ma costui è in opposizione oppure in maggioranza? Al

lettore la risposta.

Cusin Margherita – a memoria non esiste un suo intervento che non abbia come riferimento

essenziale l’accusa del fine POLITICO. Politica, parola che appare sulle sue labbra tanto gradita e

ben accetta per ogni circostanza. Anche questa volta con evidenza lapalissiana ha fatto l’impossibile

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per non smentirsi o quanto meno per non lasciare dubbi a chicchessia. Infatti un suo passaggio così

recita: a me sembra che l’intervento della consigliera Bortolussi sia assolutamente strumentale e

politico” …… “Però la modalità denota, secondo me, che il fine è fare politica”.

Ma è ovvio che il fine è fare Politica, pregiatissima signora Cusin è meglio sgombrare una volta per

sempre questo lacunoso campo (almeno per lei), cercando di spiegarle il significato della parola

POLITICA, almeno secondo il concetto della lingua italiana.

Politica è - La scienza e l’arte di governare, cioè la teoria e la pratica che hanno per oggetto la

costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica.

Con la convinzione di averle reso più chiaro che mai che la consigliera Bortolussi Giulia trattando,

come a lei ben noto, argomenti tipo, bilanci, regolamenti, ecc.., che riguardano l’amministrazione di

Concordia è una delle persone, se non l’unica, preposta a fare ed interpretare alla perfezione la

parola a lei tanto cara, POLITICA.

Ci auguriamo che in futuro avrà più buonsenso nell’usare la parola Politica.

Un discorso a parte e molto diverso è un passaggio, sempre dal suo intervento, in cui si legge:

…non so se lei si rende conto della gravità di quello che lei dice, potrebbe avere delle conseguenze.

Tra l’altro le accuse si fanno se uno può anche dimostrare, cioè in base a quali presupposti lei fa

questo tipo di illazioni ?

Visto che è laureata in giurisprudenza (avvocato), l’affermazione di cui sopra le dovrebbe esserle

più che familiare, quanto detto è interpretabile come una INTIMIDAZIONE che spiegandola

meglio, consiste in, Atto o parole di minaccia, che hanno lo scopo di incutere timore e costringere

ad agire o a desistere da un’azione con lo stimolo della paura.

Non crede che è così, signora Cusin?

Inoltre deve rammentare che:

le “accuse” che la consigliera G. Bortolussi ha formulato, sono atti presentati in consiglio comunale

e consegnati al presidente, affinché li sottoponga anche al vostro/suo vaglio che per la verità doveva

essere effettuato molto prima. Per sua notizia, sono documenti e/o carte consegnategli

dall’amministrazione e le richieste come a lei noto, risalgono all’anno 2010 (in ciò è stato

ripetutamente non rispettato l’art. 43 comma 3 del T.U.E.L.), questo è tutto dire della buona

volontà. Ora sta a lei verificare e spero che ne trovi il tempo e la voglia, quanto la consigliera ha

consegnato agli atti (dato che c’è, ci spieghi il perché, non sono stati pubblicati).

Talon Guglielmina – dal verbale riporto stralci delle cose, a mio parere, più salienti: Io sono

d’accordo che bisogna mantenere il rispetto reciproco, i toni sereni e tutte queste belle cose qua, e

credo che ci stia impegnando a farlo, ….. io adesso chiederei,cortesemente, alla consigliera

Bortolussi, non in questo momento, chiaramente, appunto, di mettere a disposizione, anche mia

personale, o di chi vuole essere, e vederla, visionarla,tutta la documentazione che lei ha portato

stasera. Adesso io non so se lei ha scritto tutto o se mentre leggeva aggiungeva, ogni tanto, questi

intercalari, perché io ho sentito parlare di gente che qua ha rubato, …..però dopo lei ha inserito,

ha messo dentro tante di quelle parole che, secondo me, sono delle vere e proprie offese, che vanno

veramente valutate, … secondo me il diritto a chiarire le discrepanze, e queste cose qua, però

queste cose qua vanno valutate con i documenti adeguati,

Consigliera Talon rilegga quanto ha detto in consiglio comunale e forse capirà da sola.

Oppure l'informo, se nessuno l’ha ancora fatto, che:

Il sindaco ha tutti i documenti che lei ha chiesto di esaminare e li aveva anche prima di

consegnarli al consigliere G. Bortolussi, ma essendo lei consigliere di maggioranza le rammento

che poteva esaminarli quando e come voleva, ottemperando così al suo compito, perché non

l’ha fatto?

Afferma che bisogna mantenere il rispetto reciproco, toni sereni, ecc…, è cosciente di quello

che dice? Lei l’ha fatto?

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Non una ma diverse volte lei afferma che la consigliera ha “inserito” dentro alla relazione tante

di quelle parole che sono, secondo lei, delle offese, che vanno valutate, affermando infine che

ha sentito parlare che qualcuno ha RUBATO. Non ha esagerato ?

Ancora una volta da lei, ed anche dai consiglieri di maggioranza si sentono proferire parole di

Intimidazione, di provocazione e di minaccia, insomma ad intavolare un dialogo totalmente

contrario a quanto lei ha affermato all’inizio del suo intervento.

E seguitano ad essere

FATTI non PAROLE

Continua

Giorgio Pasian 12 aprile 2013

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Libertà di Pensiero e di Parola

I soldi alla Pro Loco - 3°

e l’albo dei beneficiari segue dalla 2° puntata

Sindaco: dove sono finiti € 90.691,93 ?

Gentile signora Talon Guglielmina consigliere in maggioranza, le suggerisco di leggere quanto ha

dichiarato la Giulia Bortolussi che forse lei non ha sentito, perché in taluni casi non si vuole sentire,

….a me viene chiesto tutte le volte di sedere in questi tavoli, senza sapere di cosa vado a parlare, e

di scegliere in quel momento,….

frase meglio specificata nella dichiarazione di protesta (già pubblicata in questo sito), che il sindaco

ogni volta, con il vostro assenso, gli proibisce di esporre e senza dire neppure una parola viene

cacciata fuori dalla sala consiliare accompagnata dalla Polizia Locale

Condivide la condotta del sindaco? Allora questa, è anche la sua democrazia?

Sarebbe da ripetere quel detto popolare “prima di aprire la bocca bisogna assicurasi che sia

collegata al cervello”, ma non lo dico. Mi perdoni signora, ho espresso soltanto il mio pensiero nei

confronti di chi dovrebbe rappresentare i miei/nostri interessi e invece mi sembra che il suo

obiettivo mira in tutt’altra direzione.

Fiorin Cinzia vicesindaco – ….quando noi in Giunta andiamo a fare un’analisi delle richieste dei

contributi per le persone che hanno bisogno, siano essi sostegno a domicilio o medicinali o qualche

altra cura, qualsiasi cosa essa sia…

lei non si smentisce proprio mai, “che c’azzecca” il suo intervento con l’interpellanza in

discussione?

Leggo ancora: …. Proprio per quello che diceva il consigliere Gruarin, perché ci sono delle

persone preposte, a cui diamo fiducia…. che hanno una procedura che crediamo e siamo convinti

svolgano nel migliore dei modi.…. per cui insinuare, solo pensare che quelle persone abbiano

ricevuto contributi e noi abbiamo elargito contributi a persone che non ne avevano diritto, mi

sembra un pochino difficile….

Comprende perché ho detto “che c’azzecca” il suo intervento con l’interpellanza che sottolineava

solo delle “discrepanze” nei conteggi e mai, neppure una sola volta, nelle valutazioni anche se

sarebbe oltremodo interessante conoscere come stabilite chi ne ha bisogno e chi no, ma questo è un

discorso fuori tema. A tal proposito mi chiedo ancora, perchè il sindaco non l’ha richiamata al

rispetto dell’ordine del giorno, non l’ha interrotta e Cacciata fuori dalla sala consiliare?

Dice ancora:… possono esserci gli errori, siamo tutti umani, ma questi si vanno a verificare,…

Mi perdoni, adesso la confusione è senza limiti, prima dice che ha fiducia e poi ammette che ci

possono essere degli errori, “siamo tutti umani” (e questo lo sapevamo anche noi). Inoltre, non si

deve insinuare che delle persone abbiano ricevuto contributi senza averne diritto, come sopra

riportato. Lei ha una pessima memoria, torni al 26.03.2012 in sala consiliare, ricorda che fu proprio

il sindaco (né chi sta scrivendo e né la consigliera Bortolussi G.), ad affermare che taluni avevano

ricevuto contributi dal comune e il giorno dopo li aveva visti con la macchina nuova (e lei c’era).

Che poi ci siano delle discrepanze dal punto di vista tecnico, credo, giustamente, che si possa

andare a chiedere a chi ha fatto la pratica, se ci sono degli errori verranno fuori.

Scusi signora, ma non è quello che ha evidenziato la consigliera Bortolussi ?

Perché invece di blaterare non si rimbocca le maniche e fa quello che fatto la Bortolussi, ossia

CONTROLLARE dove sono andati a finire i soldi che voi della giunta avete deliberato ?

Signora vicesindaco: anche questa volta ha perduto un’ottima opportunità per tacere.

consiglio comunale 26.02.2013 n. 3

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ordine del giorno: approvazione regolamento sui controlli interni del comune

dalla deliberazione (all. 4°)

Consigliere Bortolussi G.: Devo dare lettura, appunto, di un mio intervento, che riguarda tutti i

punti successivi.

Sindaco: No, no, stiamo ai punti all’Ordine del Giorno. Lei sta stravolgendo l’ordine del Consiglio

comunale.

Consigliere Bortolussi G.: Ma siccome riguarda tutti i punti all’Ordine del Giorno che seguitano,

io volevo avere la possibilità di esprimere la mia posizione...

Sindaco: No, andiamo al punto 4. No, non gliela do.

Consigliere Bortolussi G.: Benissimo. Allora io non sono d’accordo con le regole, io non sono

d’accordo con le regole,

Sindaco: Consigliera Bortolussi, la richiamo all’ordine.

Consigliere Bortolussi G.: ...io non sono d’accordo con le regole,

Sindaco: Prego l’agente di Polizia locale di far uscire la consigliera Bortolussi.

(la Cons. Bortolussi Giulia è accompagnata fuori dall’aula)

È stata cacciata fuori senza aver detto neppure una parola, perché? Parla tu lettore.

Gruarin Devid consigliere in opposizione (?): Sindaco, ho fatto la richiesta, lei mi dice: però,

Capogruppo, io sto parlando. Se me lo concede, un secondo, le dico che per... come si può dire, un

rapporto democratico, io mi dissocio da questo atteggiamento, che mentre potevo comprendere

fosse in qualche forma provocatorio prima, oggi penso sia incivile. Aggiungo: lei ha la facoltà di

far uscire una persona dalla Sala del Consiglio per il punto dell’Ordine del Giorno e chi non ha

voglia di stare in Consiglio se ne può stare tranquillamente a casa …. Ripeto che ci dissociamo da

questa forma incivile, perché questo è il termine corretto, spero che la prossima lettura venga fatta

dalla consigliera Bortolussi e che in qualche forma riesca a comprendere che la politica e la

società sono, diciamo, ben distanti dall’atteggiamento che è appena passato. Mi sentivo di dire

questa cosa qui perché non vorrei, in qualche forma, che qualcuno potesse dipingere l’Opposizione

in questi stati. Grazie.

Io non sono riuscito a capire il senso di quello che ha detto, tu lettore ne sei capace ?

Gruarin non rispetta l’odg. perché il sindaco non l’ha interrotto e Cacciato fuori?

Queste sono le regole di Geromin, chi gli è amico può dire ciò che vuole e quanto vuole.

Gruarin spera che la prossima lettura venga fatta dalla Bortolussi. Ma quale lettura?

Forse quella che voleva leggere il 26.11.2012 e il 26.02.2013 (allegato 5°), che il binomio

Gruarin – Geromin gli hanno impedito Cacciandola fuori dalla sala consiliare?

Conclusione

Ci sono sperperi di denaro pubblico, tu cittadino in un modo o nell’altro ne vieni a conoscenza e

cosa fai ? NIENTE.

Sempre, le case si allagano per ogni due gocce di acqua, ti illudi delle mille False promesse che ti

propinano, una volta defluite le acque cosa fai ? NIENTE.

Tu cittadino imprechi contro tutto e tutti, ma se vieni invitato alle assemblee e/o riunioni per tentare

di risolvere qualcosa, per dare il tuo piccolo contributo insieme agli altri, oltre a giustificare la tua

assenza col dire che sei occupato, che c’è la partita in TV o altre scuse, cosa fai ? NIENTE.

Tu credi che l’immane sforzo che compi ogni cinque anni nel fare una crocetta (voto) sia sufficiente

a risolvere i tuoi problemi?

Nessuno ti ha mai rappresentato, i tuoi problemi devi risolverteli da solo !

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Adesso, forse, hai finalmente compreso chi è il vero responsabile di questo pessimo andazzo,

sei tu e il tuo eterno menefreghismo

Quando ti deciderai a tirare fuori la testa dalla sabbia e farai

FATTI non PAROLE fine

Giorgio Pasian 17 aprile 201

(Allegato 4°) deliberazione C.C. n.3 su controlli interni.doc Visualizza Scarica

1102 k v. 1 16/apr/2013 22:10 Giorgio Pasian

(Allegato 5°) la vietata protesta di G. Bortolussi al C.C. del 26.11.2012 e 26.02.2013 .doc Visualizza Scarica

27 k v. 1 16/apr/2013 22:10 Giorgio Pasian

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Libertà di Pensiero e di Parola

Pro Loco, Case e ...

Albo dei beneficiari e Pro Loco

Nel consiglio comunale del 26.02.2013, ho interpellato il sindaco in merito all’albo dei beneficiari

2011, per chi volesse saperne di più sul Blog di Giorgio Pasian trovate la relazione, gli allegati e tre

articoli.

In particolare c’è una differenza di 273.319,76 € tra l’albo e le determinazioni, il sindaco non da

risposta. Inoltre € 19.264,98 concessi con determinazioni non figurano nell’albo dei beneficiari e il

sindaco non da risposta.

Per la Pro Loco la giunta ha deliberato un contributo totale di € 137.000 dal 2008 al 2012, le

discrepanze sono tali da non riuscire a giustificare buona parte dell’intera somma elargita dal

comune e il sindaco non da risposta,

Perché non sa cosa rispondere ?

Case di Via Giovine Italia (Cavanella)

Nel consiglio comunale del 23.04.2013 ho interpellato il sindaco sulle case di Via Giovine Italia

(Cavanella), al termine della relazione, ho evidenziato che il sindaco ha dichiarato, il 19.11.2008 in

assemblea al cinema C, nel consiglio comunale del 28.06.2010 e con lettera alla sottoscritta del

17.04.2012, “ …non aveva avuto modo di vedere né carte né questioni.... e che non esistono

documenti e/o atti a sostegno delle motivazioni che hanno portato alla convocazione della suddetta

assemblea…” (quella del 19.11.2008).

Allora perché ha fatto l’assemblea e perché ha parlato di abuso di case se non sapeva nulla ?

Il giorno 17.11.2008 è stata distribuita la convocazione della predetta assemblea con la firma del

sindaco Marco Geromin ma solo il giorno dopo, l’ufficio tecnico del comune ha protocollato

l’accertamento eseguito sulle case.

L’abuso, per l’ufficio tecnico, era in zona considerata “bene paesaggistico”, ma il giorno

11.02.2009 dopo una verifica è stato accertato che era, solo un abuso per mancanza di permesso a

costruire, come ne esistono a migliaia in Concordia.

Perché su questo abuso è stato creato uno scandalo senza precedenti?

Forse, è stato un ottimo espediente per eliminare cinque scomodi consiglieri?

Il sindaco era cosciente che lo scandalo avrebbe procurato il fallimento della ditta Carnieletto

Doriano e Natalino s.n.c. lasciando i dipendenti senza un lavoro, cinque famiglie concordiesi senza

una casa e senza soldi, e tantissime altre persone sul lastrico, come da perizia di stima fallimentare

di 811 pagine?

Delle dodici domande che ho presentato nella relazione, il sindaco si è riservato di rispondere a

tempo debito. Forse dopo il termine del suo mandato?

Perché non sa cosa rispondere ?

Indennità del sindaco

Anche riguardo l’indennità del sindaco ho presentato interpellanza in consiglio comunale con

relazione che il sindaco non mi ha permesso di concludere perché a suo dire era terminato il tempo,

ma lui e gli altri consiglieri hanno proseguito sullo stesso argomento per altri 20 minuti.

Queste sono le regole del sindaco ed io non sono d’accordo!

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Comunicare è mio dovere, ogni cittadino ha diritto di conoscere la verità.

Il consigliere comunale

29 aprile 2013 Giulia Bortolussi

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Libertà di Pensiero e di Parola

Case Cavanella

Finalmente la Verità

La consigliera Giulia Bortolussi ha presentato una interpellanza (allegata insieme alla copia dei

documenti) nel consiglio comunale del 23.04.2013 che terminava con le dodici domande di cui

sotto, in cui chiedeva una semplice risposta, SÌ o NO.

1. È vero che il sindaco, non ha MAI visto né carte, né documenti, né questioni

riguardanti l’abuso delle case di Via Giovine Italia (dichiarato in assemblea del

19.11.2008 e all. 6-1) ?

2. È vero che nel consiglio del 28.06.2010 n. 33 il sindaco ha dichiarato di non aver

“avuto modo di vedere né carte né questioni” ?

3. È vero che con lettera del 17.04.2012 prot. 7754/2012 il sindaco ha dichiarato che

“non esistono documenti e/o atti a sostegno delle motivazioni che hanno portato alla

convocazione della suddetta assemblea” (del 19.11.2008) ?

4. È vero che il 17.11.2008 ha stampato e distribuito il volantino (all. 3) di convocazione

per l’assemblea del 19.11.2008 al cinema “C”

5. È vero che soltanto il giorno 18.11.2008 l’ufficio tecnico ha depositato l’accertamento

(all. 3-4) ?

6. È vero che la ditta contestata dell’abuso era la C.B. Costruzioni?

7. È vero che Marco Carnieletto era soltanto un dipendente della suddetta ditta, con

mansioni di progettista ?

8. È vero che il sindaco prima di mettere una persona alla pubblica gogna, doveva

compiere tutti gli accertamenti, verifiche e controlli necessari che i doveri del suo ufficio

suggeriscono e impongono?

9. È vero che doveva usare le indispensabili riservatezze, almeno le stesse messe in

pratica in altri tantissimi casi uguali e/o più gravi ?

10. È vero che il sindaco ha intenzionalmente, e caparbiamente mentito ai cittadini di

Concordia, accendendo e alimentando quello scandalo assurdo e senza precedenti per il

paese ?

11. È vero che il sindaco, in questo caso, sembra aver voluto usare l’amministrazione più

per fini personali che per gli interessi del paese ?

12. È vero che il sindaco era ed è consapevole e cosciente dei danni materiali, morali ed

economici che ha provocato a moltissime persone e famiglie ?

Alle domande poste, il sindaco si è avvalso della facoltà di non rispondere, adducendo che

può “risponderle appena posso leggere con calma e avere gli atti sottomano”. Poi “siccome ritengo che queste non

possono avere risposta, oggi, proprio perché strumentalmente vengono fatte in maniera... per mettere in difficoltà le

persone, non per ottenere vere risposte”.

Invece sono solo domande per ottenere la Verità che la gente aspetta e ha diritto di conoscere.

Per chiarezza, l’interpellanza è stata presentata il 08.01.2013 con prot. 593. Il sindaco ha avuto 4

mesi di tempo per esaminare i fatti che LUI ha compiuto e documenti che LUI ha consegnato alla

consigliera, c’è da pensare che il sindaco ha scarsa memoria, oppure …. dillo tu che leggi.

Di contro, solo per informazione, i consiglieri prendono atto di un ordine del giorno da discutere e

approvare soltanto 5 giorni prima.

Queste sono le regole del sindaco Geromin ?

Il 23.04.2013 è apparsa una cruda e triste VERITA’, il sindaco ha sempre detto “di non aver avuto

modo di vedere né carte né questioni”, con lettera alla consigliera del 17.04.2012 il sindaco dichiara

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testualmente che “non esistono documenti e/o atti a sostegno delle motivazioni che hanno portato

alla convocazione della suddetta assemblea” (del 19.11.2008).

Nell’assemblea ha parlato soltanto di un abuso edilizio che, per sua ammissione, non conosceva

allora! perché ha convocato l’assemblea?

Non credi che il sindaco Geromin abbia mentito ?

Il 19.11.2008 al cinema comunale ha parlato di un abuso edilizio su zona considerata bene

paesaggistico, indicando e processando, quale responsabile, l’allora assessore Marco Carnieletto,

dipendente della ditta C.B. Costruzioni.

Il giorno, il 18.11.2008, l’Arch. Acco Elisa dell’ufficio tecnico deposita al protocollo

l’accertamento di abuso edilizio, indicandolo come - violazione edilizia e violazione

ambientale su zona considerata “bene paesaggistico” -

Però il giorno prima, il 17.11.2008 viene stampato e distribuito in Concordia un volantino

(allegato) di convocazione assemblea per il 19.11.2008 (forse il sindaco vede il futuro? È un

mago, chiaroveggente, chissà?).

L’ufficio tecnico, il 11.02.2009 (dopo soli due mesi), ritrattando quanto dichiarato il

18.11.2008 accerta e conferma che non esiste abuso su zona considerata “bene

paesaggistico” ma solo una mancanza di permesso a costruire. Quante migliaia di simili abusi

esistono in Concordia e quanti ne sono stati portati al cinema comunale?

il sindaco come ha fatto a parlare di un abuso se non aveva visto e letto niente ?

discutere gli abusi al cinema è una nuova procedura?

Il luogo preposto non è il comune?

È possibile leggere, in allegato, le copie di ordinanze che dimostrano la faziosità di chi ha

volontariamente inscenato questa commedia, forse, più per fini personali e/o di partito che per

interessi del comune o del suo popolo; forse sì o forse no, ma dopo questo Voluto scandalo, la ditta

CB costruzioni di Carnieletto Doriano e Natalino ha dichiarato fallimento.

Come da perizia di stima del Tribunale di Venezia, si evince la gravità del fallimento descritta in

811 pagine.

Lascio al lettore immaginare quante e quante case indicate in quelle 811 pagine non hanno potuto

essere terminate, quante famiglie hanno perduto la casa e i soldi versati, quanti operai con le

rispettive famiglie sono finiti sul lastrico senza stipendio e senza lavoro.

Perché questa voluta situazione dolorosa per troppa gente ?

Non spetta a chi scrive giustificare o giudicare la coscienza del responsabile che se pur in nome del

dovere è riuscito a creare un cataclisma dal nulla.

In altre situazioni sono state emesse Ordinanze a demolire (allegate, solo alcune) per abusi

compiuti, anche su terreno demaniale, rinnovate di 6 mesi in 6 mesi da 20 anni e oltre.

Sulle case di Cavanella, credo che il 19.11.2008 non esisteva alcuna ordinanza, ma in compenso,

addirittura un giorno prima dell’accertamento, è stata programmata e convocata la nuova arena per

condannare un colpevole, SÌ, ma non più colpevole di altri o quanto meno trattato in maniera

completamente opposta agli altri.

Anche se qualcuno persiste a dire che è stata “una vicenda dolorosa e ignobile, una bruttissima

pagina di politica, che dal punto di vista politico è stata assolutamente strumentalizzata”. Alla

luce di quanto sopra è legittimo, per ognuno chiedersi e individuare: chi l’ha

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strumentalizzata?

Se ritieni giuste le domande di cui sopra, falle anche tu al sindaco !

Forse dirà “non è vero”, ma i documenti allegati sono falsi ?

Se sarà il caso torneremo su questo argomento, ma parlando sempre di

FATTI non PAROLE

Giorgio Pasian 16 maggio 2013

Relazione e allegati Giulia Bortolussi al C.C. del 23.04.2013 .pdf Visualizza Scarica

741 k v. 1 15/mag/2013 22:38 Giorgio Pasian

Tre esempi di Ordinanze del comune di Concordia .doc Visualizza Scarica

734 k v. 1 15/mag/2013 22:40 Giorgio Pasian

Verbale consiglio comunale n. 11 del 23.04.2013 .doc Visualizza Scarica

94 k v. 1 15/mag/2013 22:44 Giorgio Pasian

Volantino convocazione assemblea del 17.11.2008 .doc Visualizza Scarica

282 k v. 1 19/mag/2013 23:01 Giorgio Pasian

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Libertà di Pensiero e di Parola

Lo stipendio del sindaco

Criticare qualcosa o qualcuno non significa "essere contro", ma informare

Lavorare per una buona e trasparente amministrazione è la spinta che ha stimolato la consigliera

Giulia Bortolussi a presentare l’interpellanza in merito all’indennità del sindaco. Niente di

personale verso chicchessia, ma il desiderio che i soldi dei cittadini vengano spesi con oculatezza,

in poche parole sta facendo la vera Politica.

Verifica se il sindaco ha diritto all’intero stipendio o dimezzato.

Infatti nell’art. 82 comma 1 del D.lgs 267/2000 così è scritto: ….Tale indennita' e' dimezzata per i

lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto l'aspettativa.

Inoltre, a seguito esposto alla Procura della Corte dei Conti, il 13.02.2012, riportando uno stralcio

della risposta, il segretario comunale, così risponde:

1) Evidenzio, altresì, come dalla lettura della dichiarazione del sindaco, nota prot. n.

23025 del 02.10.2009, laddove si barra lo spazio relativo alla condizione soggettiva di

LAVORATORE DIPENDENTE (all. 7), emerga una non conformità tra la misura

dell’indennità del sindaco stesso e quanto stabilito dall’art. 82 comma 1 del D.lgs n.

267/2000 (…tale indennità è dimezzata per i lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto

l’aspettativa), posto che agli atti del comune non risulta esservi alcuna comunicazione di

collocazione in aspettativa del sindaco Marco Geromin …

Il sindaco, con l’apposizione della sua firma, nella dichiarazione del 17.09.2008 non ha barrato e

pertanto non ha dichiarato di essere LIBERO PROFESSIONISTA mentre il 02.10.2009 ha

firmato dichiarandosi LAVORATORE DIPENDENTE, come da documentazione allegata alla

relazione della consigliera (allegata all’articolo) e confermata anche dal segretario comunale.

Per quanto detto al sindaco competerebbe lo stipendio DIMEZZATO

Il sindaco ha presentato altri documenti (allegati), a mio parere ininfluenti, dove si evincono le

posizioni lavorative del sindaco che in totale sono ben sei diverse, più quella di sindaco.

Le due sopra; ARTIGIANO; IMPRENDITORE; ALCUN RAPPORTO DI LAVORO; e nel

consiglio comunale del 23.04.2013 il sindaco ha dichiarato una ulteriore posizione lavorativa:

“per quanto mi riguarda, dall’89 ad oggi io sono SOCIO TITOLARE DI UN’IMPRESA,

punto,non c’è stata mai nessuna modifica e nessun cambiamento di rapporto di lavoro”

Il sindaco, in 5 anni, ha dichiarato 7 diverse posizioni lavorative, è serietà ?

Perché non pubblica anche le dichiarazioni dei redditi dal 2008 ad oggi ?

Prima o poi trionferà la Verità ?

La consigliera usando, giustamente, le vie istituzionali ha chiesto risposte al sindaco che, ancora

una volta, come nell’interpellanze della Pro Loco, Albo dei beneficiari, Case Cavanella,

si è avvalso della facoltà di NON RISPONDERE, perché ?

Stiamo scoprendo che quanto imputato all’ex sindaco Cesare Valerio, è NIENTE al confronto.

Credo fermamente che a questo punto non servono a nulla neppure i puerili tentativi di difesa di

qualche benevolo consigliere di maggioranza, come l’Avv. capogruppo Margherita Cusin che,

senza aver letto con la dovuta attenzione la relazione della consigliera Bortolussi si è inalberata a

difesa del sindaco con il seguente intervento di cui riporto solo uno stralcio, tanto per comprendere:

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“perché si ripete quattro volte il discorso di questa grande confusione, “autonomo”, “libero

professionista”, “artigiano”. A chi importa?”….

Cioè, allora, o riteniamo che il Sindaco sia schizofrenico e non si ricordi che lavoro fa, ma

insomma... mi pare che stiamo perdendo tempo... Cioè lo scopo di questa relazione, perché

francamente non lo capisco, è dire: il Sindaco fa i giochetti e a volte dice che è libero

professionista, per guadagnare di più? Non riesco a capire. Perché si parte dai soldi per arrivare

alle false dichiarazioni...

Se il sindaco deve restituire nelle casse del comune la metà dello stipendio fin’ora percepito, che da

conti presunti sono diverse decine di migliaia di €, questo Sig.ra Cusin, importa a tutti i cittadini

compreso chi sta scrivendo.

Che il sindaco sia schizofrenico e non si ricordi che lavoro fa - il Sindaco fa i giochetti - dice

che è libero professionista, per guadagnare di più, che sia ben chiaro Avvocato Margherita Cusin,

questo l’ha detto lei, non la consigliera Bortolussi e ancor meno chi sta scrivendo.

In quanto poi alle false dichiarazioni... anche questa è una sua responsabile affermazione che

oltrepassa e di gran lunga la competenza del consiglio comunale.

Per sua memoria le rammento che la consigliera ha prodotto DOCUMENTI consegnatogli

dall’amministrazione, se nel suo ambito i documenti sono FALSE DICHIARAZIONI, forse è

arrivato il momento di spiegare qualcosa a tutti, non crede?

O forse, anche questa volta ha voluto perdere una buona occasione per stare zitta.

Infine desidero spiegarle che, quanto denunciato dalla consigliera non sono parole senza significato

come quelle che il sindaco usa dire troppo spesso, “non è vero” perchè non sa cosa rispondere, ma

sono fatti comprovati da documenti che lui stesso ha firmato e da fatti che lui stesso ha compiuto,

qui sta l’enorme differenza.

Un altro stralcio che reputo significativo (il verbale completo è allegato).

Sindaco: Deve chiudere l’intervento, sono sette minuti.

Consigliere Bortolussi G.: Allora a me basta che mi dia risposta, può dare tranquillamente lei

lettura delle domande…. Se mi permette di leggere le ultime cinque righe, lo ritengo un

comportamento di educazione...

Sindaco: No, no.

Consigliere Bortolussi G.: Va bene...

Sindaco: per riassumere tutta la pantomima che ha proposto, strumentalizzando anche questa, nonostante i

chiarimenti siano stati fatti in questo Consiglio, siano stati mandati alla Procura della Corte dei Conti,

sottolineando anche l’ipotetico segno in più, fatto da non si sa chi.

Ancora una volta, in consiglio comunale, il sindaco dichiara che c’è stata manomissione di

documenti negli uffici comunali, affermazione estremamente seria e grave.

Mentre alla Procura della Corte dei Conti è stata trasmessa una semplice segnalazione di

considerazioni (all. 15), alla data odierna non risulta alcuna denuncia presentata all’Autorità

Giudiziaria, perché ?

“Pantomima” “strumentalizzando”,

non sembrano parole atte ad intimorire?

Dulcis in fundo sui metodi del sindaco:

Sindaco: Questa è la risposta che do, ed è definitiva su questa interpellanza.

Parole che ricordano grandi dittatori e podestà ma che oggi le sentiamo dal democratico sindaco

Marco Geromin.

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Ancora non basta per chiedere scusa a tutti i cittadini

e … togliere il disturbo?

Non ci sono più parole, lascio il piacere di commentare, di giudicare, di esprimere il libero pensiero

agli abitanti di Concordia Sagittaria unici veri Padroni del paese.

Le verità non sono opinioni o interpretazioni della realtà, ma

FATTI non PAROLE

Giorgio Pasian 25 maggio 2013

Deliberazione C.C. n. 12 del 23.04.2013 .doc Visualizza Scarica

84 k v. 1 24/mag/2013 23:10 Giorgio Pasian

Relazione G. Bortolussi al C.C.n. 12 del 23.04.2013 .pdf Visualizza Scarica

1809 k v. 1 24/mag/2013 23:10 Giorgio Pasian

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Libertà di Pensiero e di Parola

Il PD di Concordia è diverso Riporto uno stralcio dei giornali del 4.6.2013.

Ecco la nuova segreteria del Pd Epifani ha presentato la nuova segreteria del Pd, nella quale entra anche il renziano Luca Lotti. Il segretario del

partito ha spiegato che si tratta di una segreteria "inclusiva”, rinnovata quasi per intero, pronta per il lavoro

immediato.

“Inclusiva” per chi vuol sentire è una parola che dice tutto.

Invece a Concordia sembra accada tutto il contrario, la lista che ha vinto l’elezioni comunali nel

2009, composta da, Riccardo Falcon, Ermanno Bortolussi, Diego Fontanel, Paolino Belluzzo, Margherita Cusin,

Federico Nardin, Franco Zanon, Bruno Bozza, Daniela Turchetto, Francesca Bellomo, Paolo Bortoletto, Vittorio

Proietti, Matteo Molent, Barbara Salvador, Giuseppina Rosiglioni, Renzo Moretto, Cinzia Fiorin, Guglielmina

Talon, Beniamino Nogarotto, Claudio Lena, è stata accuratamente e meticolosamente selezionata per

rispondere ai requisiti richiesti di fedeltà, disponibilità e cieca obbedienza, evitando con

attenzione di candidare eventuali dissenzienti, tipo Carnieletto + 4.

Una cernita operata con tale meticolosità si può definire INCLUSIVA e DEMOCRATICA ?

Ma che razza di PD hanno instaurato a Concordia ?

TRASPARENZA nella vetrina della sede del PD di Portogruaro (ci dividono alcuni cm.) è affisso

un manifesto che riporto.

Riporto alcuni stralci da giornali riguardanti l’amministrazione di Portogruaro. Il Comune di Portogruaro adotta il Regolamento per la pubblicazione della situazione patrimoniale e reddituale degli

Amministratori. «Il Regolamento approvato dal Consiglio Comunale risponde agli obblighi di trasparenza imposti dal

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DL 174/2012,…

Il sindaco Antonio Bertoncello (PD) ha presentato il Codice etico del Comune, per il rispetto da parte degli

amministratori dei princìpi di trasparenza, correttezza, imparzialità. Il Codice Etico e la pubblicazione dei redditi degli

amministratori, come previsto dalla legge “spending review”, danno il senso dell’attenzione in questo particolare

periodo a rispondere all’esigenza dei cittadini di una politica seria e corretta… Un codice etico che vuole rinsaldare il rapporto di fiducia tra eletti ed elettori, definire con chiarezza e trasparenza

l'insieme dei valori ai quali ci si ispira per raggiungere i fini istituzionali, in particolar modo l'integrità e il rigore nel

gestire la cosa pubblica, soprattutto in un momento così delicato….

Ma è sull'indennità di sindaco e assessori che la curiosità si fa più morbosa e il parametro di confronto con assessori

e consiglieri di analoghe blasonate città è tutto a favore di Portogruaro. Il sindaco Antonio Bertoncello dall'alto dei

suoi 1.616,66 euro…

A Concordia invece è tutto il contrario, infatti l’08.01.2013 la consigliera Giulia Bortolussi, nel

rispetto del suo ruolo istituzionale di verifica e controllo, ha presentato un’interpellanza chiedendo

che il sindaco risponda alle seguenti domande: 1. È vero che nella dichiarazione della posizione lavorativa, prot 21989 del 17.09.2008 (all. 26) il sindaco non ha “barrato” e non ha riempito la parte prevista per la dichiarazione di LIBERO PROFESSIONISTA ? 2. È vero che nella dichiarazione della posizione lavorativa, prot.23025 del 02.10.2009 (all 7) il sindaco ha barrato e firmato la parte indicante LAVORATORE DIPENDENTE ?

3. È vero che nella dichiarazione del sindaco prot. 23025 del 02.10.2009 (all 7) non ha né “barrato” e nè riempito la parte prevista per la dichiarazione di LIBERO PROFESSIONISTA ?

4. È vero che per la dichiarazione della posizione lavorativa prot 23025 del 02.10.2009 (all 7) non ha presentato e non risulta essere depositata in comune, alcuna comunicazione di COLLOCAZIONE IN ASPETTATIVA del sindaco Marco Geromin ?

5. E’ vero che gli uffici e non il sindaco, hanno dichiarato alla Prefettura di Venezia il 15.07.2009 (all 9-10- 11), come IMPRENDITORE ?

Il consigliere interpella il sindaco affinché risponda al consiglio e alla cittadinanza, alle domande sopra presentate, con una risposta semplice e telegrafica come: SI o NO.

Il sindaco forte dei suoi “obblighi” e della sua “morale” (ma quale?), ha impedito alla consigliera

di terminare la lettura della relazione e conseguenti domande e senza dare alcuna risposta

nonostante avesse ricevuto copia della relazione, con un tono autoritario tale da ricordare altri

tempi e altri regimi, ha detto: Questa è la risposta che dò, ed è definitiva su questa interpellanza,

Il sindaco di Concordia perché non pubblica la SUA situazione reddituale e patrimoniale?

Ha paura della trasparenza, della VERITA’ ?

Qualsiasi iniziativa testimonia che il PD di Concordia è politicamente all’opposto degli altri PD, di

quello Nazionale in primis.

Iscritto, simpatizzante, elettore, non dare la colpa a Geromin o a qualcun altro se il PD di Concordia

è cambiato al punto da sembrare più una loggia massonica che un partito, se questo non

corrisponde alle tue aspettative o aspirazioni, tu dove eri quando ciò accadeva ?

Non credi che il PD di Concordia da partito sia diventato una setta ?

In questo modo, ti riconosci di essere del Partito Democratico ?

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Chiunque legge può chiedersi cosa importa a chi scrive del PD, visto che non è neppure iscritto.

Domanda piuttosto banale, visto che coloro che amministrano il paese sono tutti iscritti o

simpatizzanti del PD, la cosa mi riguarda eccome !!

Un pensiero confortato dai

FATTI non PAROLE

Giorgio Pasian 18 giugno 2013

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Libertà di Pensiero e di Parola

Ridicola Opposizione Molte volte in queste pagine ho parlato di inciucio tra opposizioni e maggioranza, ma questa volta

credo sia stato toccato il fondo, anzi è stato di molto oltrepassato.

Racconto gli ultimi fatti accaduti e lascio che sia il lettore a giudicare.

1. In data 20 maggio 2013 con protocollo 10507 Pontello Enrica, Odorico Claudio,

Salvador Giordano, Gruarin Devid, Favro Domenico, Chinellato Erica, Bortolussi

Giulia, firmano una richiesta di consiglio straordinario (allegato 1) con il seguente ordine

del giorno:

Discussione e risposte alle interpellanze già lette in consiglio comunale e tutte quelle

giacenti, occupando il tempo necessario, fino ad esaurimento delle stesse.

Con divieto assoluto di inserire altri punti all’ordine del giorno.

2. Il 30 maggio 2013 il sindaco convoca i capigruppo Gruarin Devid per la lista “cittadini per

Concordia” e Pontello Enrica per la lista “progetto Concordia” dove questi,

servizievolmente, concordano di cambiare totalmente l’odg (senza chiedere o informare di

nulla gli altri firmatari, questa è la loro democrazia) con quello suggerito/imposto dal

sindaco (allegato 2), ritrattando quanto firmato pochi giorni prima con prot. 10507/13.

3. Nel consiglio comunale tenutosi il 10 giugno 2013 (21 giorni dopo la richiesta, violando,

ancora una volta, il regolamento che prevede entro 20 giorni) nessuno dei consiglieri

d’opposizione ha fatto osservazioni del tipo: è cambiato l’odg, è sparita la risposta ad una

interpellanza, due sono state arbitrariamente spostate per ultime, il tutto con la felicità della

Pontello che ha potuto discutere solo le sue, incurante del fatto che sono state presentate

successivamente a quelle della Bortolussi.

Questi si sono comportati da PADRONI o da Bu..oni ?

Terminata l’ora per le interpellanze (nel rispetto del regolamento), Gruarin con evidente tono e

parole di sottomissione, come da verbale (allegato 3), con un linguaggio che nulla ha della lingua

Italiana, addirittura scusandosi di quella protesta ha dichiarato “siamo in forma contraria, diciamo,

a quella che è l’interpretazione fatta da lei e dal Segretario.” (ma la richiesta con l’ordine del

giorno firmata anche da lui e stata STRAVOLTA proprio da Pontello e Gruarin).

Inoltre ha aggiunto “intendiamo alzarci come segno di protesta perché secondo noi potevamo

continuare la serata, ecco.” Sostenendo che la stessa sera potevano essere discusse tutte le

interpellanze e nel contempo ha voluto rassicurare il sindaco per quanto riguarda la sua

collaborazione (tale eccessiva e superflua affermazione, troppo notoria, poteva risparmiarsela).

Anche noi per protesta ci alziamo, e quindi vi auguriamo buon lavoro, ha detto la Pontello,

rimanendo anche lei disponibile.

E dicono ancora di essere all’opposizione, ma quale?

In questa occasione, come in tante altre, tutti hanno dimostrato e in maniera lapalissiana di non aver

mai letto i regolamenti o leggi in materia (malgrado Gruarin sieda in consiglio da 15 anni e gli altri

chi da 10 chi da 5), rendendo pubblica la loro grande ignoranza (dal verbo ignorare).

Proveranno mai un po’ di vergogna

per aver scaldato inutilmente e per lunghi anni quelle sedie ?

Hanno protestato contro quello che loro stessi avevano concordato, ci fanno o ci sono ?

Tant’è che il sindaco esterrefatto dalla decisione di abbandonare la sala consiliare, ha confermato

(allegato 3) che tutto era stato preventivamente concordato con loro capigruppo (esclusa la

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Bortolussi che non è capogruppo). Così si è compiuta quella che mi piace definire una

BUFFONATA

Realizzata da questi bu..oni

A chi sono utili queste ridicole BUFFONATE ?

Esaminando le interpellanze tentiamo di scoprire la Verità:

Interpellanze della Pontello - problematiche giovanili, occupazione spazio acqueo, consegna

loculi.

Interpellanze della Bortolussi: albo dei beneficiari e Pro Loco (dalla relazione mancano

all’appello diverse decine di migliaia di € e da gennaio si attende una risposta che non arriva mai),

la verità sulle case di Via Giovine Italia Cavanella (grande scandalo di Concordia in cui si chiede

di dire la Verità),

l’indennità del sindaco (questa interpellanza è stata addirittura tolta dall’ultimo odg, dando un

chiaro segnale di quanto è sgradita, il perché prima o poi si saprà?).

L’unica cosa che appare evidente è che le tre interpellanze della Bortolussi, sulle case in

Cavanella, sull’Albo dei Beneficiari e Pro Loco e sull’indennità del sindaco, per motivi non

ancora noti il sindaco sembra non volerle discutere e l’opposizione con uno studiato ostruzionismo

collabora efficacemente con la maggioranza per rinviare le risposte alle calende greche.

Dopo l’ultimo consiglio comunale ho avuto modo di affermare ai consiglieri d’opposizione “voi

non dovete sedere da quella parte ma dalla parte della maggioranza”, un consigliere mi ha così

risposto “se mi accettano vado subito”, confermando (se vi era bisogno), da quale parte è la loro

mente e quali interessi hanno. Dopo si dirà, scherzavo! Ma questo si dice sempre dopo?

Non si può neppure affermare che sono venduti perché il sindaco ha già una maggioranza fedele e

ubbidiente e credo che questi non li vorrebbe neppure se si auto regalano.

Il menefreghismo dell’opposizione per Concordia

non sono solo parole, infatti da parte di costoro:

a) Hai mai visto uno straccio di comunicato su quanto accade in consiglio comunale oppure

hanno mai fatto un’assemblea per comunicarti qualcosa ?

b) Hai mai saputo di un loro interessamento su quello sgorbio di progetto di Via S. Pietro ?

Nessuno di loro ha firmato la petizione di 777 cittadini delusi e offesi nei diritti)

c) Hai mai sentito dire una sola parola per le case che si allagano ad ogni pioggia ?

d) Hai mai sentito fare una sola domanda per conoscere la verità sulle case di Cavanella ?

e) Hai mai sentito fare una sola domanda sull’indennità percepita dal sindaco ?

Amico lettore, tu sai bene che in questi fogli trovi soltanto la verità sostenuta dai fatti anche se a

volte fai fatica ad accettarla, credi di aver riposto bene la tua fiducia alle ultime elezioni comunali ?

Non soltanto tu, ma tutti noi vorremmo non dire e non scrivere mai di queste cose, ciò

significherebbe che tutto funziona nel modo giusto, che abbiamo persone oneste, capaci e

disponibili, ma la realtà troppo spesso è all’opposto dalle nostre aspettative e sai perché ?

Perché sei troppo abituato a delegare e rimanere libero di realizzare altri interessi e dimentichi che

anche colui che hai delegato fa i suoi interessi e questi quasi sempre sono a danno dei tuoi.

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Libertà di Pensiero e di Parola

La Voce del Paludetto n. 10

La Voce del Paludetto 28 luglio 2013 n. 10

Informiamo i cittadini del Paludetto e di Concordia che

nell’assemblea del 24 luglio 2013, presente l’Assessore all’Urbanistica, Attività produttive e

Turismo Paolino Belluzzo, il gruppo “quelli del Paludetto”, tra i tanti argomenti discussi, ha

ricordato all’Assessore quanto era stato detto nell’assemblea di marzo c.a. e l’impegno che lui

aveva preso.

In particolare il problema della viabilità del Paludetto che, nonostante l’argomento non sia di

competenza del suo assessorato, si era impegnato a presentarlo in Giunta.

Nell’assemblea del 24 luglio 2013 l’assessore ha comunicato che stanno elaborando un nuovo piano

di parcheggi e di sensi unici e il gruppo quelli del Paludetto ha ribadito l’importanza di provvedere

alla detta revisione in tempi brevi, il cui obiettivo è mettere in sicurezza

la circolazione di autovetture, velocipedi e pedoni.

Inoltre l’assessore ha dichiarato la sua disponibilità alle richieste del gruppo quali:

Fornire la bozza del P.A.T. (piano assetto territoriale);

Interventi per l’ambiente (cittadini che indifferenti dei disagi che procurano, bruciano

di tutto e chi utilizza in maniera impropria le parti comuni del paese);

E anche per le altre richieste presentate in corso di assemblea.

Il gruppo “quelli del Paludetto” ha invitato l’assessore, ancora una volta, alla realizzazione di

quanto detto, affinchè questo secondo impegno assunto con il gruppo si concretizzi in breve, a

dimostrazione che gli impegni hanno un seguito e non sono solo parole vuote.

Inoltre il gruppo Quelli del Paludetto informa i cittadini che nel mese di settembre p.v. inviterà ad

una pubblica assemblea l’assessore ai lavori pubblici, ambiente e protezione civile, Ermano

Bortolussi (segue a quella svolta il 4 luglio 2012), in cui si riparlerà, anche e soprattutto, del

problema idraulico di Concordia, ovvero degli

ALLAGAMENTI.

“Quelli del Paludetto”

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Libertà di Pensiero e di Parola

L'epilogo sulle case Cavanella Con le risposte del sindaco arrivate dopo sei mesi dalla presentazione delle domande (domande e

risposte all. 1-2), non di un cittadino qualsiasi, ma del consigliere Giulia Bortolussi, siamo arrivati

all’epilogo sulla triste vicenda delle “case Cavanella”.

Al sindaco era stato chiesto di rispondere con un semplice SI o NO, invece ………

Chi sta scrivendo è cosciente che a nessuno gliene frega niente, neppure a coloro che hanno perduto

casa e soldi, a coloro che hanno fallito magari per questo motivo o hanno addirittura visto rovinata

la loro vita, neppure alla maggioranza e all’opposizione di questa amministrazione che tutti insieme

non hanno speso una sola parola, ancor meno a coloro che dicono sempre: tanto non mi ascoltano,

tanto fanno come gli pare, tanto, tanto, tanto…

Riflessione sulle risposte del sindaco

Troppe volte il sindaco ha dichiarato e ammesso, verbalmente e per iscritto, di non aver mai visto

carte, atti, documenti e altro, prima dell’assemblea. Se non aveva visto niente e ci piacerebbe

credergli, perché l’ufficio tecnico ha consegnato l’accertamento il giorno 18.11.2008, mentre LUI

ha fatto stampare e distribuire ai cittadini il volantino addirittura il giorno prima, il 17.11.2008 ?

(vedere allegati pubblicati sul blog il 16.05.2013 articolo “case Cavanella”)

Ha convocato l’assemblea prima che l’abuso fosse accertato e

in assemblea ha parlato di abusi senza aver visto e letto nulla.

Il sindaco è un mago o un gran bugiardo ?

Il giorno 19.11.2008 (in due soli giorni, come se Concordia stesse andando a fuoco), ha convocato e

fatto l’assemblea, al cinema C, ha parlato di abusi in maniera molto dettagliata (come faceva a

saperlo se non ha visto e letto niente?) e con un sommario processo, sembrava e/o voleva mettere al

pubblico disprezzo Marco Carnieletto, colpevole soltanto di lavorare per la ditta C.B. Costruzioni

(confermato anche dal sindaco dopo 5 anni, vedere risposta alla domanda n. 7).

Il 18.11.2008 l’ufficio tecnico ha descritto l’abuso edilizio in zona considerata “bene

paesaggistico”. Due mesi dopo, un secondo accertamento dello stesso ufficio tecnico stabilisce che

non esiste l’abuso su zona considerata bene paesaggistico.

E’ serietà, competenza, responsabilità ?

La consigliera domanda: il sindaco non doveva usare quelle riservatezze, che il dovere del suo

ufficio impone, prima di mettere una persona alla pubblica gogna, almeno le stesse usate per casi

analoghi o peggiori?

Il sindaco ha cosi risposto: “io mi sono limitato a chiedere se c’era un permesso, quindi ho accertato che

non c’era un permesso e quindi le case erano abusive” e “dopo mi spiegherà quali sono questi casi”.

Rammento ai cittadini che il sindaco ha CACCIATO la consigliera fuori dalla sala consiliare due

volte, solo perché voleva parlare e negli altri consigli in maniera sistematica gli ha impedito di

parlare e/o di terminare i suoi interventi, pertanto in queste righe si spera di poter soddisfare le

curiosità del sindaco che la consigliera non ha potuto soddisfare e rendere giustizia alla VERITA’.

In allegato (3) sono pubblicate soltanto alcune delle molte, troppe, ordinanze a demolire per abusi

compiuti, anche su terreno demaniale.

ordinanze mai eseguite e prorogate all’infinito

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Salvo dimostrazione contraria, non risulta che alla data del 19.11.2008 sia stata emessa un

Ordinanza a demolire per la ditta C.B. Costruzioni e ancor meno risultano provvedimenti per

abuso nei confronti di Marco Carnieletto, ripeto ancora una volta, colpevole soltanto di lavorare

per la ditta C.B. Costruzioni come libero progettista (risposta del sindaco).

La prova di questa affermazione è nel prot. 27879/08 dove l’ufficio tecnico imputa l’abuso su bene

paesaggistico e due mesi dopo viene accertato che “l’abuso è solo per mancanza di permesso a

costruire”, come ve ne sono stati a migliaia in Concordia, alla ditta C.B. Costruzioni rappresentata

da Carnieletto Doriano e Natalino.

Nella cultura del sindaco per un reato compiuto da una persona ne è responsabile tutta la

parentela? Se così non è dica una buona volta perché nell’arena che ha allestito è stato

messo alla gogna solo Marco Carnieletto,

Colpevole di cosa ? Di essere un libero professionista ?

E da quando gli abusi si discutono al cinema invece che in comune ?

Cittadino pretendi che il sindaco risponda

In tutta questa triste e squallida vicenda l’unica cosa che non è emersa è se

tutto questo è stato fatto per un qualche interesse del paese!

Sicuramente si può affermare, con il conforto di moltissimi pareri, che questa brutta storia ha

soltanto rovinato e disonorato l’immagine di Concordia.

Se tutto ciò non è stato fatto per il bene del paese, per il bene di chi è stato fatto?

L’ennesima dimostrazione di scaltrezza (?) del sindaco, che lascio al lettore giudicare, è nell’aver

modificato ad arte la domanda n. 12, aggiungendo le parole ”che stanno combattendo contro

l’impresa per essere risarcite”. Falsando la domanda presentategli ha cercato, in questo modo, di

addebitare o scaricare le sue responsabilità alla ditta C.B. Costruzioni.

È impossibile credere che il sindaco sia così ingenuo, sprovveduto e incapace da non sapere che

un qualsiasi scandalo procura notevoli danni, tale affermazione offenderebbe la sua intelligenza. La

ditta forse sarebbe fallita lo stesso o forse no, chi può dirlo, la realtà è che il fallimento si è

verificato in sincronismo con questo scandalo, i cui effetti hanno procurato come a tutti noto,

perdita di lavoro e altro per gli operai, perdita di soldi e case per altri, vita rovinata per altri ancora,

ecc…,

Ognuno cerchi nella propria coscienza dov’è la verità e la responsabilità, le cerchi anche fra i

cittadini che troppo spesso, come agnelli sacrificali, battono le mani, urlano e strepitano senza aver

capito che qualcuno li sta portando al macello.

La domanda rivolta sempre al lettore è:

Il sindaco ha mentito a tutta la cittadinanza ?

Se il cittadino vuole conoscere la verità, negli articoli e allegati pubblicati in questo blog può

trovare ogni e qualsiasi elemento per soddisfare la più legittima curiosità.

Forse al cittadino di Concordia non gliene frega niente di quanto accade ma ho voluto dirlo lo

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stesso, affinché non possa dire, come alibi d’innocenza, IO NON SAPEVO.

Della disgustosa storia della case di Cavanella questo è l’epilogo narrato dai

FATTI non PAROLE

Giorgio Pasian 04 settembre 2013

All. 1-2 relazione e domande della consigliera e risposte del sindaco.doc Visualizza Scarica

63 k v. 1 04/set/2013 08:47 Giorgio Pasian

All. 3 ordinanze n. 20.2013-102.2003-31.2011.doc Visualizza Scarica

740 k v. 1 04/set/2013 08:48 Giorgio Pasian

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Libertà di Pensiero e di Parola

Ideologia dell'Odio Amore odio, bene male, destra sinistra, bello brutto simpatico antipatico ecc…, sono le classiche

contrapposizioni che qualificano o determinano la posizione da una parte o dall’altra dei vari

aggettivi.

Perché?

Se analizziamo la natura animale, con esclusione dell’essere umano, questa dimostrazione e/o

posizione non esiste.

Loro non hanno di questi sentimenti, a qualunque categoria di animali si riferiscono essi si

rispettano per ciò che sono, il bello e il brutto non esistono, sono uguali nei servizi verso il branco e

nei doveri per la sopravvivenza e l’incolumità tra loro.

Anche nel regno animale più piccolo, gli insetti, questa caratteristica è molto sviluppata, hanno un

tipo di società che definire perfetta è fin troppo riduttivo, esempi classici sono le formiche, le vespe,

api e anche qualsiasi altro esemplare da paragonare. Ognuno di essi è per tutti e dà (non darebbe) la

vita per la comunità cui appartiene.

Nel regno animale vi è anche l’altra categoria, quella dominante, quella intelligente, quella che usa

l’intelletto al posto della forza bruta, quella che è definita “l’essere umano”.

Questo fin alla più tenera età (tre - quattro anni) è un angelo in tutti i sensi della parola, dopo, grazie

agli insegnamenti intelligenti degli adulti e gli esempi prodotti da questi ultimi, impara di tutto e di

più, impara come si può e a suo dire si deve, dominare la natura, a volte per difesa, a volte per

offesa e a volte solo per sadico piacere di dominare. Può usare l’intelligenza per suo tornaconto

personale oppure raramente in uno scatto di altruismo, per un bene più collettivo.

Esempio: il linguaggio osceno o quantomeno poco educato che il bambino ascolta dai grandi

diventa per lui regolare e il classico esempio di, attento a quello, non prendere le caramelle, non

accettare inviti ecc…, apre le porte a ogni forma di malizia, a non fidarsi di nessuno, a imparare che

gli altri ti vogliono togliere o perlomeno limitare la tua libertà e condizionarti al loro volere. Questo

significa imparare con velocità supersonica a difenderti, diventando come chi insegna certe cose e

magari a competere nel diventare più furbo di loro e/o peggio di loro. In tutti i casi, il fine è soltanto

personale.

Se l’essere umano fosse un po’ più simile agli animali non intelligenti, farebbe tesoro di quello che

la natura giornalmente gli offre e scoprirebbe di non aver bisogno di arrovellarsi tanto il cervello per

la normale sopravvivenza, ma basterebbe un minimo d’impegno per garantire a lui e alla comunità

una degna prosecuzione dell’esistenza.

Invece

Prendiamo l’esempio di Alfred Bernhard Nobel, inventore della dinamite, è assolutamente vero che

l’utilizzo della dinamite in moltissimi settori è utilissimo, ma altrettanto vero è che la stessa ha

causato un’infinità di vittime a causa del suo utilizzo nel settore bellico come str4umento di morte.

Cosi pure la scoperta dell’energia atomica che in molti settori è utilizzata per curare e salvare vite

umane, però se utilizzata come bomba (energia distruttiva) il suo effetto devastante può causare

vittime per milioni di esseri viventi in un solo istante.

Non sono le scoperte o le invenzioni che si devono criticare ma la mente che, alimentata dal

desiderio spasmodico di dominare gli altri suoi simili, le utilizzano.

Credersi diversi, superiori agli altri, curare e alimentare il contrario del bene, il contrario del giusto

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e via dicendo è la lenta ma inesorabile frenetica corsa che l’essere umano compie quotidianamente

per raggiungere quel traguardo che lo porta alla conquista interiore.

Dell’ideologia dell’odio

Forgiato dagli insegnamenti degli adulti (di cui sopra), temperato dai soprusi subiti da e in ogni

dove, il bambino che fin dalla più tenera età (questo giocattolo è mio e ci faccio giocare chi voglio

io) ha iniziato a mettere in pratica l’ABC dell’ideologia dell’odio, da adulto ha imparato a

difendersi e a offendere, considerando la vita come una giungla in cui il più forte prevale sul più

debole.

Ha imparato con velocità pazzesca a usare ogni tipo di arma, da fuoco, violenza fisica, costrizione

psicologica, arma del ricatto, minaccia, ecc… tutte armi che sono proprietà esclusiva dell’ideologia

dell’odio.

Acculturato con questa dottrina crea sempre le differenze in ogni cosa, differenze che lo portano ad

apprezzare o usare una cosa e a combattere e possibilmente a distruggere il contrario.

Mettendo in pratica quel motto che è stato da sempre attribuito al PADRONE o al CAPITALISMO

oppure al Regime DITTATORIALE, di qualunque colore che

(Dittatura = Regime politico caratterizzato dalla concentrazione di tutto il potere in un solo organo, monocratico o collegiale,

che lo esercita senza alcun controllo), è.

DIVIDI e IMPERA

Dividi e impera sono le parole attribuite alla classe capitalistica, al padrone di sempre, che ha usato

questo motto dopo aver capito che è il contrario dell’altro, l’unione fa la forza. Se i dipendenti e/o

operai anche nelle loro diversità d’idee, di diritti e necessità, si presentano uniti, per lui rimangono

ben poche, o addirittura nulle, le possibilità di prevalere, perché è pur vero che se lui chiude le

fabbriche e gli operai perdono, ma anche lui è cosciente che la sua risorsa si esaurisce e non ad

aumenterà, come prevede la sua logica di desiderio o ambizione.

Bisogna riconoscere che anche la classe operaia ha sempre cercato di unirsi e, sia pure nelle infinite

difficoltà, a trovare il collante giusto con i suoi simili, difficoltà legate soprattutto all’egoismo

individuale. Sempre facili prede di false illusorie e singole promesse si sono sempre lasciati

dividere, l’uno dall’altro, con enorme facilità.

La storia ricorda che anche gli ebrei, dopo quaranta anni di schiavitù egiziana, finalmente liberati da

Mosè, non hanno compreso il valore dell’unità, infatti, nel preciso momento che hanno assaporato il

piacere della libertà, quando ancora erano nel deserto pieni di fame e di sete si sono ribellati al loro

unico Dio liberatore di tanta sofferenza e cercando di prevalere l’uno sull’altro hanno tentato la

ribellione non verso lo schiavista, ma verso il liberatore, anche loro sono rimasti calamitati da

quella dottrina poi diventata motto per molti - DIVIDI e IMPERA.

Nonostante si possano narrare tantissimi di questi esempi l’uomo ha sempre cercato (inutilmente

come ora) di unire le proprie forze per conquistare qualcosa nei confronti di chi lo possiede a iosa,

sperando di poter raggiungere un risultato che finalmente cambiasse le condizioni di vita della

grande massa di gente quasi sbandata e senza direzione alcuna.

A tale scopo si sono costituiti, creati, inventati (ognuno lo interpreti come vuole) i partiti, i

sindacati, le cooperative, le associazioni ecc…, facendo credere che queste costituzioni fossero la

panacea capace di risolvere le angherie, i soprusi, le vessazioni subite fino a quel momento.

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Principio buono ma risultato pessimo

I primi ma anche i secondi e tutti gli altri non hanno inteso togliere il potere al PADRONE per

gestirlo con gli altri, per gli altri e nell’interesse degli altri, una volta percepito il sadico piacere del

potere l’hanno gestito INDIVIDUALMENTE e non l’hanno più mollato.

In verità, illudendo tutti con belle e stupende PAROLE di essere portatori, servitori della gente in

nome della Libertà, Fratellanza e Uguaglianza, hanno imparato quanto più è possibile dalla

contemporanea classe Capitalistica e si sono sostituiti in tutto e per tutto ai PADRONI di vecchio

stampo e hanno, con una non trascurabile differenza, dimostrato con i fatti di essere molto peggio di

loro, aggiungendo la presunzione di gestire questo potere in nome e conto della gente ma senza

MAI chiedere o rendicontare niente a chicchessia, questa l’hanno chiamata e seguitano a

chiamarla DEMOCRAZIA.

Forse è arrivato il momento di fare qualche piccolo esempio:

Non parlo di associazioni o movimenti vari che non rendono mai conto della loro gestione e se mai

lo fanno quei resoconti sono fatti in maniera tale che nemmeno loro ci capiscono nulla, figuriamoci

se dopo devono spiegarlo!

Parliamo della Coop che tutti conosciamo, ha una catena di supermercati sparsi in tutta Italia,

le tasse che pagano sono di una dimensione ridicola nei confronti di altri loro pari, in compenso

però i prezzi non sono per niente competitivi, ma spesso sono anche superiori.

Nel loro regolamento è fin troppo chiaro che al “socio” (socio di cosa?) non compete nessun utile e

una volta che cessato il rapporto, il “socio” ha diritto soltanto alla restituzione di quanto ha versato,

senza mai conoscere l’utile che la “Sua COOP” ha guadagnato e dove questo utile è finito o finirà.

A chi lavora in una cooperativa gli sono versati metà dei contributi, così per andare in pensione gli

occorrerebbero il doppio degli anni.

Queste COOP sono, commercialmente parlando, uguali a, Despar, Upim, Cadoro, Sme, ecc…, ma

uguali in cosa!

Per il vantaggio e/o beneficio di chi sono state costituite ?

Quello delle cooperative è un’intrigata giungla cui nessuno vuole metterci le mani, perché?

In questo esempio è dimostrata l’opera compiuta da: un cittadino qualunque che si è sostituito al

PADRONE.

Per te?

Per noi?

Un cittadino che sfrutta gli altri cittadini né più né meno come facevano i vecchi bistrattati

PADRONI, non è né per te né per noi.

Dov’è la differenza?

Uno nasceva padrone, l’altro ci è diventato sulla pelle dei suoi simili.

Sindacati costituiti solo per rappresentare, tutelare e rivendicare i diritti dei lavoratori nei

confronti del datore di lavoro.

Si dice che l’appetito vien mangiando, subito dopo la seconda guerra mondiale (prima erano

sindacati dello stato) le cose sono cambiate, c’era la commissione interna (in quasi tutte le aziende

se parlavi di sindacato o di partito, di sinistra s’intende, eri immediatamente licenziato, chi scrive è

testimone diretto di questa realtà), che rappresentava e difendeva i diritti dei lavoratori,

commissione che si preoccupava di far rispettare i contratti di lavoro (quando ci riusciva).

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Con il passare del tempo tutte le cose tendono a cambiare ed anche queste sono cambiate, il

sindacato dopo gli eventi del 1968 (per merito degli operai francesi), ha acquisito più potere e ai

padroni e/o rappresentanti d’azienda, che sono gran lunga più intelligenti e preparati, non gli

sembrava vero l’avverarsi di tale innovazione, infatti a titolo d’esempio, i vari servizi personale che

prima dovevano curare i rapporti con il personale adesso non servivano più e gli stessi impiegati

potevano essere dislocati in altri compiti, con un notevole risparmio di denaro.

Se oggi un lavoratore ha dei problemi, di qualsiasi natura, è invitato a rivolgersi al sindacato dove

sovente riceve risposte negative almeno al 60-70% o anche più. Prima era il Padrone a negare di

tutto e di più, adesso è il sindacato (tutto è giusto e regolare), con la condivisione e accettazione

degli stessi lavoratori.

Il lavoratore rimane deluso ma contento. Forse il 1968 è stato una bella conquista, ma per chi?

Assaporata la gioia di potere le tre confederazioni sindacali, ovviamente divise perché (Dividi e

Impera non è più soltanto il motto del Padrone ma del rappresentante dei lavoratori). Ognuno

voleva il suo piccolo tesoretto, il suo piccolo potere, i suoi piccoli privilegi. Tre organizzazioni

sindacali con un unico chiodo fisso uguale per tutte, noi siamo bravi gli altri no, in questo modo è

iniziata l’attività dell’eterno serpente tentatore, calunniare l’altro di tutto e di più è stato l’unico

argomento comune a tutti, per lunghi anni, ancora in auge.

Lavoratore pensa soltanto per un attimo:

1. Se il sindacato anziché essere in moltissime sigle (non si riesce più a contarle), fosse una

sola organizzazione, quante spese in meno avrebbe ?

2. Se avesse meno spese, i soldi di risparmio non dovrebbero andare al lavoratore ?

3. Questa divisione a chi giova, al padrone o al lavoratore ?

4. I sindacati, con queste divisioni ci hanno riportato indietro nel tempo ?

5. Non sembra anche a te che in tutto e per tutto si sono sostituiti al padrone ?

Lo stipendio, i diritti, i doveri, le possibili libertà, giustizia, ecc… sono cose che tutti i lavoratori di

vari livelli e settori anelano di conquistare, allora perché devono esistere tante organizzazioni

(troppe) per conquistare dei diritti uguali per tutti?

È fin troppo semplice la risposta, se deve esistere una sola organizzazione, le altre dove vanno?

Le centinaia, migliaia (nessuno sa quanti sono) di persone occupate nei vari sindacati dove vanno, a

chiedere l’elemosina?

Ritornano nelle aziende a lavorare ?

Non scherziamo, perché:

1. Queste persone mai e poi mai lascerebbero la gallina dalle uova d’oro;

2. Eventualmente ciò accadesse, sarebbero subito ricollocate da qualche altra parte, perché è

pacifico che costoro escono da una porta e rientrano da una finestra;

3. Ammesso tutto, cosa potrebbero fare oltre il dolce non far niente che li ha cullati tutta la

vita con un lauto stipendio di cui nessuno conosce l’entità.

Sono operative tre e più organizzazioni che, oltre al numero non calcolato di dirigenti cui nessun

lavoratore ha mai fatto una crocetta per eleggerli (un deputato si, loro no), fruiscono dell’impiego di

una moltitudine di persone distaccate dai propri posti di lavoro per operare (?) nel sindacato.

Distaccati che lavorano per il sindacato e pagati dal datore di lavoro ?

Assolutamente NO ! Non sono pagati dal datore di lavoro (lui non è sprovveduto fino a questo

punto), ma dai suoi ex colleghi occupati nel posto di lavoro (loro).

Infatti, lo stipendio che costoro percepiscono dal datore di lavoro è tolto dal monte economico

stabilito in fase contrattuale, questo significa che tutti i dipendenti invece di prendere 100, ne

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prendono 90 e i 10 di differenza, calcolata per il numero dei dipendenti, serve per distaccare

perennemente uno o più colleghi al sindacato (?), che da quel momento non è più un collega di

lavoro ma un membro della casta cui inizia a far parte.

Chiedi ai rappresentanti sindacali delle tre confederazioni, forti del loro stipendio che nel 2007 per

Bonanni corrispondeva a € 3.430, per Angeletti € 3.300 e per Epifani (predecessore di Camusso) €

3.500 mensili, se per caso non provavano e provano vergogna a organizzare e a partecipare allo

sciopero dei pensionati da 500/800 € mensili ?

Che cosa possono sapere loro dei bisogni, delle necessità e della povertà della gente ?

Presenta loro una domanda semplice che più semplice non si può:

Prima (anni 50-60) una famiglia viveva e prosperava con semplicità e decoro con un solo stipendio,

quello del padre di famiglia, chi scrive è testimone vivente, si facevano studiare i figli finché

volevano. Si girava per le strade con sicurezza, ci si divertiva con un nonnulla, ecc..

Oggi invece, nell’era “moderna” (ma di che?) in una famiglia devono lavorare in due e quando i

figli cominciano a crescere devono lavorare anche loro e colmo dei colmi i soldi non bastano mai.

Perché e quali sono le cause?

I perché sono presto detti:

Come pesci, tutti hanno abboccato all’amo dell’effimero “progresso”, vogliamo il TV in ogni

angolo e perciò ne servo parecchi, vogliamo uno o più cellulari per ciascuno, vogliamo una vettura

per ognuno e magari una piccola per la città e una potente per andare in autostrada, vogliamo una

casa in città, una in montagna e una al mare, un viaggio all’estero in estate e uno in inverno, al mare

in estate e a sciare in inverno, e via di questo passo.

Tutto questo ha un costo che un solo stipendio non potrà mai essere realizzato, ecco che come la

carota messa davanti al muso del somaro lo spinge a camminare pur di raggiungerla, così tutte le

carote che attraggono l’essere umano come sopra descritto, lo costringono ad aumentare i livelli di

produzione del proprio bilancio familiare. Il lavoro diventa senza sosta, spasmodico per ogni

elemento della famiglia.

Se fosse possibile, si manderebbe a lavorare anche il cane e il gatto.

Le cause: Sono i rappresentanti, se è una vergogna o no, dillo tu ?

Piccola, piccolissima sintesi del sindacato, che se non è la prima e sicuramente tra le primissime

aziende Italiane per volume di introiti (cui nessuno conosce e conoscerà mai il patrimonio), è esente

da tasse contributi e altro.

Partiti come per la matematica, cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia. Anche in questo caso, come per i sindacati, la cosa imperante è la divisione o dispersione delle

forze in campo. Anche qui vige il motto

DIVIDI e IMPERA

Tutti vogliono o credono di rappresentare gli altri.

Anche i partiti il cui ideale e/o fine era quello di rappresentare i diritti della gente, di promuovere lo

sviluppo dei più disagiati e deboli, di amministrare in maniera equa i beni del popolo, ma nella

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realtà basta vedere la miriade di partiti che si sono presentati alle elezioni del febbraio 2013 per

capire le vere intenzioni di costoro, TUTTI. Alla faccia del bipolarismo.

Come i funghi sono nati e seguitano a proliferare con una velocità pazzesca e la cosa più

stupefacente è che raccolgono anche degli accoliti per ogni esigenza.

Il diritto alla casa non è uguale per tutti?

Il diritto al lavoro non è uguale per tutti?

Il diritto a una buona sanità non è uguale per tutti?

Il diritto a vivere in totale sicurezza non è uguale per tutti?

Il diritto allo studio per i propri figli non è uguale per tutti?

Allora perché ci sono un'infinità di pseudo rappresentanti diversi e con ricette di soluzione diverse?

Perché sono prodighi di promesse, illusioni, facili demagogie il giorno prima delle elezioni e già il

giorno stesso del voto diventano uccelli di bosco, delle vere primule rosse, ossia introvabili fino alle

future campagne elettorali?

Essere un popolo diviso significa

non riuscire a vedere la VERITA’

A mio parere

- Esistono solo le necessità.

- Su queste le priorità.

- Poi le possibilità di realizzo.

Le possibilità si utilizzano per le priorità e se non bastano si studia come recuperare quello che

manca, partendo però da un principio basilare: hanno tutti gli stessi diritti, ma tutti hanno anche

gli stessi doveri

Come dire che tutti devono avere e nello stesso tempo devono dare, pertanto l’unica divisione e/o

separazione che è lecito fare non è tra bianchi, rossi e neri, ma tra furbi e stupidi – tra onesti e

disonesti

Purtroppo dobbiamo prendere atto che sovente accade proprio l’opposto, i furbi che senza lavorare,

veri e propri parassiti, sono coloro che hanno privilegi a non finire, aiutati da tutti e con tutto,

mentre il povero stupido diavolo che non sa più come sbarcare il lunario è abbandonato a se stesso.

Come sopra per i sindacati, anche i politici, militanti in partiti diversi, percepiscono stipendi da

favola, dove alcuni arrivano a oltre 500 € il giorno.

La media tra tutti i sistemati alla camera e senato si aggira, in media, oltre 200.000 € annui.

Questi sono i rappresentanti della gente ?

Questi sono coloro che lottano per il miglioramento della società, ?

Questi sono quelli che dicono (prima di essere eletti) che bisogna eliminare le ingiustizie ?

Sono da criticare?

No! Non loro, ma chi li segue, chi li difende, chi li appoggia,

chi li elegge

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Proviamo ad esaminare qualche caso particolare.

In un comune piccolino (il riferimento è puramente casuale), qualcuno si adopera per emergere con

il solo obiettivo, è ovvio sottolinearlo, di fare il più possibile gli interessi personali, i suoi.

La prima obbligatoria cosa da fare è denigrare, calunniare, chi detiene in quel momento o ha

detenuto il potere, prassi consolidata lo obbliga a farlo alle spalle altrimenti sarebbe distrutto in un

baleno dall’attuale detentore.

Alla prima occasione, magari alle primarie del suo partito, per un’elezione qualsiasi, deve

obbligatoriamente schierarsi in contrapposizione al suo amico avversario, poi comprando a destra e

manca con soldi, con ricatti, con promesse e altro, cerca di far votare per lui anche coloro che gli

sono diametralmente opposti. Con questo tipo di ONESTA’ vince la prima partita sull’ipotizzato

avversario.

Non basta, forte della teoria che il “nemico-amico-camerata-compagno” finchè è vivo

“politicamente parlando” costituisce una minaccia, deve a tutti i costi eliminarlo, ricorrendo a

qualunque artificio possibile.

Per ottenere questo risultato il demonio per forza maggiore deve vestire i panni di un angelo,

apparire puro e immacolato agli occhi di chi deve ingannare, nel frattempo circondandosi di

seguaci, fedeli, ubbidienti, non pensanti e disposti a qualunque sacrificio per chi al momento appare

come ”il salvatore della patria”.

Per ottenere il consenso della maggioranza deve inventare qualcosa che colpisca l’interesse

personale e collettivo, ecco pronte una serie infinita di promesse, promesse di fare tutto e anche più

di tutto.

I pesci hanno abboccato e questo signore raggiunge il potere e si sente tranquillo.

Tranquillo ?

No di certo!

Quello che lo alimenta, che lo stimola, che lo incita è ovviamente solo interesse personale e non

collettivo, perciò deve pianificare la situazione, ha bisogno almeno di una persona capace che lo

assecondi quando è il momento, deve abituare gli altri che è lui che gestisce tutto, che per ogni cosa

ed evenienza una sola voce deve levarsi, la Sua, detto in due parole il burattinaio ha bisogno di

burattini da manovrare a Suo comando.

Il gioco è fatto?

Neanche per sogno!

Ci sono da sistemare quelli che si oppongono, allora con qualcuno arriva al compromesso, con

qualche altro può arrivare alla corruzione, ma con qualcuno è proprio impossibile, la paura che

forse quest’ultimo, usando un po’ d’intelligenza condita con un po’ di acume o intuito, può scoprire

qualche scheletro dentro il suo armadio, lo mette in agitazione.

I problemi non finiscono proprio mai, ecco subentrare il nervosismo.

Uno scheletro che esce può dimostrare la piccolezza e/o l’indecenza della persona.

Cosa fare?

Ridurre al silenzio, obbligare gli altri a pensare che quelle siano falsità, obbligare quella persona a

tacere impedendogli di parlare con chiunque, non rispondendogli, comunicando a destra e manca

che tali notizie non sono vere, ecc… ecc…

Questa è una storia che si può applicare a qualunque persona che si

AUTODEFINSCE POLITICO.

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Se pensate che sia esagerata aggiungo per i benpensanti che esiste di molto ma molto peggio, basta

seguire le cronache dei giornali o TV.

Queste persone non hanno un partito o un’organizzazione ben definita, sono dappertutto, si servono

di qualunque misura stile o nome, attratti da un qualsiasi POTERE vanno da un’organizzazione

all’altra con la velocità di superman, il loro unico credo, la loro sola e unica ideologia è l’odio,

alimentati e servi della sola ideologia che conoscono, riescono a mettere l’uno contro l’altro e se gli

fosse possibile, tutti gli uni contro gli altri.

Lo scopo principe è indebolire il più possibile e/o distruggere il fronte degli uniti, dei diritti altrui,

insomma applicando eternamente il motto del PADRONE che adesso è diventato di proprietà

personale

DIVIDI e IMPERA

Oggi se ognuno di noi riesce a togliersi le fette di prosciutto che coprono gli occhi, può vedere che

questo motto è usato da tutti o quasi tutti gli esseri umani, cominciando dalla famiglia.

Un genitore è buono mentre l’altro è cattivo, nel posto di lavoro uno che prevale sull’altro e crea la

differenza, il ricco e il povero, il sindacato di destra contrario a quello di sinistra così pure i partiti.

Avanti di questo passo scopriamo che tutti, indistintamente, hanno questo timbro stampato sulla

fronte.

È pazzia ?

Sono eresie ?

Prendiamo ad esempio la nostra piccola comunità dove viviamo che del resto è la globalità vista in

miniatura, i problemi, le necessità, i diritti, i doveri ecc… sono uguali per ogni essere vivente però

chi comanda dirige non come il buon padre di famiglia, ma come uno che ha figli e figliastri, così

che:

Lui stabilisce i bisogni della gente senza neppure interpellarla e a volte anche rivoluzionando

l’abitat, gli usi e costumi, ecc…

Lui stabilisce le priorità.

Lui dice chi ha bisogno e chi no.

Dittatura, incompetenza, incapacità, ognuno ha diritto di esprimere la sua opinione.

Oggi, per rimanere nell’attualità dei tempi, il Presidente della Repubblica (in occasione del rinnovo

del suo mandato) ha messo in risalto, a mio parere offendendoli, l’incapacità di 1107 deputati e

senatori a uscire da un tunnel senza sbocco e questi nonostante i rimproveri ricevuti sul momento,

gli hanno battuto le mani all’unisono, ma il giorno dopo i più fedeli o i più vicini a lui, hanno agito

come sempre da gruppettari, indifferenti degli interessi della gente che compone il paese, pensando

come il solito soltanto alle loro impellenti e importanti necessità, economiche e di potere.

Ha fatto qualcosa di epocale, ha costretto due fazione contrapposte a dialogare, a fatto nominare un

presidente del consiglio che si è adoperato a usare un linguaggio che rappresentasse i diritti e i

doveri di Tutti i cittadini.

Vivere dignitosamente, in sicurezza, nel rispetto altrui, non è un diritto che appartiene a una

prescelta classe sociale, ma a tutti gli esseri umani.

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Chi ha avuto contro?

I suoi stessi compagni di partito!

Non avvilirti è la storia che si ripete.

Non servono le ideologie, serve fare la cosa giusta.

Oggi nel mese di agosto 2013 abbiamo letto di una condanna inflitta a una persona, non entro nel

merito del nome (che non ha alcuna importanza) o del reato, di cui credo che non soltanto chi scrive

ma la stragrande maggioranza del paese non conosce se non per ciò che i media hanno voluto

comunicare, se giusta o meno e non voglio neanche evidenziare che altri reati, credo notevolmente

più gravi, sono stati trattati con altro metro di misura, ripeto questo non mi compete anche per

mancanza di conoscenza nel merito, ma una cosa è apparsa macroscopica agli occhi:

Nessuno di tutto il popolo italiano ha neppure minimamente nominato il tipo di reato, né la

stampa, né la TV o chi l’ha giudicato che ha dimostrato lampante faziosità di parte, giacché

anche questo giudice deve essere giudicato. Invece è emerso in maniera grossolana soltanto

l’odio sviscerato, inimmaginabile di nemici e/o avversari, gente che con tutta probabilità ha

sempre conversato pacificamente, magari alla stessa tavola di argomenti quasi comuni a

entrambi, diventare improvvisamente non avversari politici a cui spetta il massimo rispetto,

ma di persone che dopo aver rappresentato qualcosa di dimostrata importanza

improvvisamente (ma credo che l’odio sia sempre stato dentro costoro o forse è l’unica cosa

che li mantiene in vita) si sono manifestati come i peggiori tra i peggiori nemici che la

mente umana possa immaginare, con un odio che non ha nulla di normale. Tutti parlano e

parlano di eguaglianza, di solidarietà verso gli altri, ma provaci a contraddirli e vedrai che

diventano i tuoi incubi, soltanto perché hai osato esprimere un parere diverso, un tuo

legittimo e libero pensiero che quasi sempre (forse è meglio togliere il quasi) non collima

con il loro. A parole sembrano gentili cortesi e anche amici, ma nei fatti sono i peggiori che

puoi incontrare con un carico d’odio da far spavento.

Il lettore può porsi la domanda, perché accade tutto ciò?

La risposta è sempre la stessa - DIVIDI e IMPERA

Con le parole uniscono, con i fatti dividono.

L’AMORE UNISCE, L’ODIO DIVIDE da questo puoi capire.

Questa è l’eterna Verità

Così curano il proprio giardino, fregandosene di quello degli altri.

Una persona in merito ai perpetui allagamenti delle case a ogni tre gocce di pioggia, riferendosi a

chi vuole creare divisioni o diversità di ogni tipo ha detto moltissimo, racchiuso in una minuscola

frase:

L’acqua che allaga le case non guarda se queste sono di sinistra o di destra

Rosse, Bianche o Nere

Un’affermazione che dovrebbe far riflettere tutti, gli amministratori locali e non, che prendono soldi

da tutti, ma li spendono dove e come vogliono loro, i partiti, che indifferenti delle necessità del

popolo creano mille difficoltà solo per il proprio tornaconto, i sindacati che invece di preoccuparsi

delle condizioni di lavoro pensano solo ad alimentare le divisioni con altre organizzazioni politiche,

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economiche e sindacali solo per garantirsi i propri benefit, le associazioni che troppo spesso sono

prede scandalistiche da parte dei giornali per reati così infamanti che il cervello compie un immane

sforzo soltanto a prenderne atto, ecc…

Tutti parlano di unità, hanno scritto montagne di carta e consumato fiumi d’inchiostro per

descrivere l’unità, ma nella realtà l’uomo ha usato di tutto, andando oltre a quanto più è possibile,

ha impegnati enormi sforzi per modificare perfino la natura a proprio esclusivo vantaggio o

sottometterla per utilizzarla a raggiungere quello scopo ossessivo di imporre la propria volontà a

tutto il genere umano.

Modificare la natura ?

Comandare la natura ?

Utilizzare la natura per propri fini oscuri (ma non tanto) ?

Si caro lettore, invece di lasciare che i normali processi abbiano il loro naturale percorso, da

moltissimi anni, per raggiungere quest’obiettivo sono stati spesi molti soldi, molte risorse

intelligenti che potevano essere utilizzate per altri scopi per comandare appunto la natura.

Fantascienza, parole di un visionario ?

Hai mai letto o sentito parlare di:

Scie chimiche ?

Cieli tossici ?

No!

Allora spiegami cosa facevano degli aerei il giorno 23 agosto 2013 alle ore 6,15, come tanti e tanti

altri giorni, nei cieli del tuo paese ?

Erano italiani o…?

Hanno costruito con le loro scie una ragnatela simile a una scacchiera quasi a voler dimostrare che

tutto il cielo era controllato in largo e in lungo.

Giocavano a fare le scie per la soddisfazione degli abitanti che ancora dormivano?

Oppure?

Di queste cose forse ne riparleremo.

Caro cittadino documentati, non esiste soltanto la TV o i classici giornali che t’inquadrano come

vogliono e sugli argomenti che vogliono, in altre parole comunicano le notizie, preventivamente

passate sotto un’oscura censura, di cui nessuno conosce il censore, mondiale, europeo, nazionale,

ecc…

Costoro si accorgono di quanto effimero è il potere soltanto quando qualcuno li fa scendere dalla

sedia.

Dobbiamo, nostro malgrado, ammettere che:

Il POTERE di costoro

è la nostra PAURA, la nostra OMERTA’

Questa categoria di persone ha sempre avuto paura, una tremenda paura dell’unità dei popoli, della

loro determinazione ad autogestirsi, a difendere quel potere gestionale che non è più proprietà

indiscussa di una o di poche persone ma che in parti uguali appartiene a tutti, condividendo fra tutti

la gestione.

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L’unità, la vera unità, si costruisce con i fatti e non con le parole, con lo stare in mezzo alla gente,

con il decidere non da soli in una stanza, ma con e per l’umanità.

Se così fosse e potesse accadere potremmo dire di essere veramente tutti uguali, di non essere

invidiosi l’uno dell’altro, di collaborare tutti insieme per le necessità individuali che messe tutte

insieme diventano collettive, potremmo dire finalmente di aver eliminato le differenze tra le forze

politiche, religiose, sociali ecc..

Oltre a quanto sopra descritto il cui fine è DIVIDI e IMPERA, partendo dal semplice

comportamento di due comari che ogni volta che s’incontrano parlando e sparlando di questa o di

quella, vediamo applicato anche in questo caso il principio del dividere, in altre parole l’elementare

ABC della

IDEOLOGIA dell’ODIO

Che sembra aver ammaliato la mente, il cuore e la coscienza di troppi, che sembra diventato l’unico

alimento di sopravvivenza indispensabile per questa povera umanità, almeno per quanto sopra detto

dopo aver analizzato soltanto alcuni

FATTI non PAROLE

Giorgio Pasian 19 settembre 2013

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Libertà di Pensiero e di Parola

La Voce del Paludetto n. 11

La Voce del Paludetto 30 settembre 2013 n. 11

L’assessore Ermano Bortolussi mente

perché non vuole parlare con i cittadini

Il giorno 20.08.2013 con prot. 16768 il gruppo “quelli del Paludetto” ha invitato l’assessore ai

lavori pubblici Ermano Bortolussi a partecipare a una assemblea con l’odg. Argomenti inerenti il

suo assessorato.

L’assessore Paolino Belluzzo si è incontrato due volte con il gruppo e una volta Riccardo Falcon,

mentre l’assessore Ermano Bortolussi ha preferito rifiutare l’invito con le scuse a fianco descritte.

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Nella risposta al gruppo ha detto che è ancora in attesa della consegna del verbale del 04.07.2012;

L’assessore dimentica che il 04.12.2012 con mail veniva invitato in Paludetto per la consegna del

documento da lui richiesto e che lo stesso è stato pubblicato “integralmente” il giorno

11.07.2012, a disposizione sua e di tutti. L’assessore comunica inoltre che per discutere il problema idraulico si avvale della collaborazione

del Consorzio di Bonifica e di tecnici comunali.

Solo una persona dotata di poteri soprannaturali poteva sapere quali domande i cittadini gli

avrebbero rivolto. Inoltre che lui non ha mai dettato regole di comportamento.

L’assessore dimentica, ancora una volta, che il 04.07.2012 con l’apposizione della sua firma e

quella del sindaco ha approvato, accettato e sottoscritto, le regole indicate dal gruppo “quelli del

Paludetto”, ossia che chiunque può partecipare, ma la parola è data agli abitanti del Paludetto e

a chi invitato.

Se lui preferisce non parlare o vuole rifiutarsi di parlare con i cittadini è un suo problema e un suo

diritto, ma per favore almeno eviti di descrivere motivazioni false e puerili.

“Quelli del Paludetto”

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Libertà di Pensiero e di Parola

Le risposte del sindaco

sulla sua indennità

La consigliera Giulia Bortolussi ha interpellato il sindaco in merito alla sua indennità (all. 1), perché

come disposto dall’art. 82 comma 1 del D.Lgs. 267/2000, se è libero professionista gli compete

l’indennità per intero, se è lavoratore dipendente l’indennità deve essere dimezzata (50%). Nel consiglio comunale n. 28 del 26.06.2013 (all. 7) il sindaco ha dato le seguenti risposte: Domanda n. 1 - È vero che nella dichiarazione della posizione lavorativa, prot 21989 del 17.09.2008 (all. 2) il sindaco non ha “barrato” e non ha riempito la parte prevista per la dichiarazione di LIBERO PROFESSIONISTA ? Risposta del sindaco – è vero il sindaco non ha barrato la parte prevista per la dichiarazione di libero professionista. Domanda n. 2 - È vero che nella dichiarazione della posizione lavorativa, prot.23025 del 02.10.2009 (all. 3) il sindaco ha barrato e firmato la parte indicante LAVORATORE DIPENDENTE ? Risposta del sindaco - --- il sindaco ha già dato risposta al presente punto nella seduta del consiglio comunale del

24.07.2012, così come riportato nel verbale n. 34, nel modo seguente :” perché tutto l’inghippo sorge da una

attestazione del sindaco dove probabilmente qualcuno ha aggiunto una crocetta in più di quella che doveva essere

messa nel senso che nelle varie attestazioni che ha fatto il sindaco dopo la sua elezione, su una di queste viene

riportato, viene crocettato oltre alle cose che dovevano essere crocettate anche la dichiarazione dove dichiara di essere

lavoratore dipendente, …”; Domanda n. 3 - È vero che nella dichiarazione del sindaco prot. 23025 del 02.10.2009 (all. 3) non ha né “barrato” nè riempito la parte prevista per la dichiarazione di LIBERO PROFESSIONISTA ? Risposta del sindaco – è vero il sindaco non ha barrato la parte prevista per la dichiarazione di libero professionista. Domanda n. 4 - È vero che per la dichiarazione della posizione lavorativa prot 23025 del 02.10.2009 (all. 3) non ha presentato e non risulta essere depositata in comune, alcuna comunicazione di COLLOCAZIONE IN ASPETTATIVA del sindaco Marco Geromin ? Risposta del sindaco – è vero che il sindaco non ha presentato alcuna comunicazione di collocazione in aspettativa. Domanda n.5 - E’ vero che gli uffici e non il sindaco, hanno dichiarato alla Prefettura di Venezia il 15.07.2009, come IMPRENDITORE ? Risposta del sindaco - gli uffici l’hanno comunicato alla Prefettura.

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Alla domanda n. 5 - Perché gli uffichi hanno dichiarato il sindaco “imprenditore” mentre lui ha

dichiarato di essere lavoratore dipendente e MAI di essere libero professionista o autonomo ? Alla domanda n. 2 - Il sindaco ha mentito sapendo di mentire, nel consiglio comunale n. 34 del

24.07.2012, Lui non ha detto una sola parola nel merito, quanto si attribuisce è stato detto

dall’assessore Riccardo Falcon (all. 6) con un intervento, tra l’altro, estraneo o fuori dall’o.d.g. Infatti, l’argomento era la restituzione del 10% da parte di tutto il consiglio, (all. 6), ma l’assessore

anziché limitarsi a rispondere alla domanda presentata (solo lui può dire con quale proposito), ha

voluto inserire nel suo intervento una deduzione o è meglio chiamarla, un’accusa: …io ritengo che qualcuno, ha aggiunto una crocetta nel senso che io vedo la dichiarazione del

sindaco e ci sono tre crocette due con un tratto e con un tipo di crocetta e una diversa e anche con

un tratto più grosso….. Io ho detto “qualcuno” perché può essere anche lo stesso sindaco…… L’assessore Falcon, formulando tale illazione era cosciente della gravità di tale affermazione ? Poiché il documento è custodito negli uffici comunali, ha posto un interrogativo a tutt’oggi senza

risposta per mancanza di denuncia: sono stati gli impiegati a falsificarlo?

Domande all’assessore Falcon e al sindaco:

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1. Se gli impiegati hanno falsificato un documento, perché non sono stati denunciati ? 2. Se gli impiegati sono innocenti perché non hanno esposto denuncia contro Falcon e sindaco? 3. Se gli impiegati non sono stati denunciati vuol dire che sono innocenti, allora la dichiarazione è stata regolarmente compilata dal sindaco, ed egli è dipendente ?

Da Wikipedia - il lavoro dipendente, indica un rapporto di lavoro nel quale il lavoratore cede il

proprio lavoro (tempo ed energie) ad un datore di lavoro. A questa forma di lavoro vengono

contrapposte, le forme di lavoro autonomo (senza garanzie e continuità) e quelle di conduttori

dell'attività di impresa (imprenditore, amministratore delegato, datore di lavoro). Da sempre, nei modelli delle denunce dei redditi (in Italia) si evince che le persone sono divise in

due sole classificazioni: 1) Quadro C - Redditi di lavoro dipendente e assimilati 2) Quadro D - Altri redditi (Libero professionista, imprenditore,

artigiano equivale ad altri redditi).

Perchè il sindaco non ha mai barrato e riempito lo spazio come libero professionista o autonomo? Se non è libero professionista o autonomo, allora egli è lavoratore dipendente.

Visto che:

a) Il sindaco non ha presentato alcuna denuncia contro ignoti per “falsificazione” di un documento negli uffici comunali e la lettera inviata alla Corte dei Conti il 26.09.2012 (all.6), non è una denuncia ma delle semplici considerazioni e/o illazioni, formulate dall’assessore Falcon nel C.C. del 24.07.2012 (all.5); b) Il sindaco ha ammesso e a suo tempo sottoscritto, di essere un lavoratore dipendente, confermato anche dal segretario comunale (all. 3-4); c) Il sindaco non ha mai barrato dove si dichiara di essere un libero professionista, autonomo o altro equiparabile.

Pertanto al sindaco che ha dichiarato di essere lavoratore dipendente gli compete, come dall’art. 82

comma 1 del D.Lgs. 267/2000, l’indennità dimezzata, ovvero il 50%.

Chi si preoccuperà di fargli restituire la differenza nelle casse del comune ? E i consiglieri d’opposizione, esclusa Giulia Bortolussi, cosa hanno detto o fatto?

NIENTE, sono rimasti seduti in eterno tombale silenzio !

Per eliminare ogni dubbio e far conoscere la verità si suggerisce il solo inconfutabile modo, il

sindaco pubblichi la denuncia reddituale e patrimoniale dal 2008 come fanno tutti i sindaci, suoi

colleghi, in primis del suo stesso partito PD (ma lui sarà dello stesso partito?) e dia un degno

significato alla parola trasparenza tanto decantata nelle sue campagne elettorali. Esaminate le dichiarazioni da Lui stesso compilate e firmate, al cittadino non rimane altro che

chiedersi se ha eletto sindaco una persona talmente incompetente da non saper:

Leggere uno stampato; Rispondere a delle chiamate prestampate; Assumersi le sue responsabilità quando sottoscrive qualcosa.

Forse, come sempre, a te che leggi

Non t’importa se il comune ha elargito alla Pro Loco € 137.000 € e circa 100.000 € sono spariti chissà dove ? (allora è vero che la statua del papa l’hanno pagata tutti i cittadini ?)

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Non t’importa se il comune ha elargito a beneficiari 488.833 € nel 2011 e 536.052 € nel 2012, senza dichiarare la disposizione di legge ? (nessuno sa e saprà mai perché) Non t’importa se il sindaco dovrebbe restituire più o meno, circa 100.000 € ?

Per te cittadino che Ti allaghi ad ogni due gocce d’acqua, cammini su strade pericolose, non vedi più i vigili urbani

anche se esistono, ecc… Rimani tranquillamente a guardare il film o la partita alla TV, parla e

sparla di questo o quello, ma quando i tuoi figli saranno grandi, trovando un mondo che farà schifo,

molto più di adesso, ti chiederanno: papà ma che razza di mondo hai contribuito a

costruire? Tu cosa gli risponderai ? Anche questi sono

FATTI non PAROLE Giorgio Pasian 11 ottobre 2013

All. 1-2-3-4-5-6-7.doc Visualizza Scarica

3466 k v. 1 11/ott/2013 09:33 Giorgio Pasian

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Libertà di Pensiero e di Parola

Il Movimento 5 Stelle

è attivo anche a Concordia Sagittaria Sono tre lunedì che il movimento 5 stelle è presente in Concordia Sagittaria presso il municipio

con un banchetto informativo e sicuramente torneranno ogni lunedì.

Nel volantino inviato e sotto pubblicato, una parola attira l'attenzione - INFORMARE -

Informare è una parola sconosciuta e priva di significato per tutti coloro che hanno governato la

nostra città da oltre sessanta anni, sia di coloro che si illudevano di essere in opposizione sia di chi

in maggioranza.

Il nostro obbiettivo principale è informare. Un’informazione libera, un’informazione vera, un’informazione NON monopolista è secondo noi uno dei principali cardini di una democrazia. Un cittadino informato è una persona difficilmente raggirabile. Un cittadino informato sa scegliere, sa proporre, sa risolvere, sa pensare con la proprio testa. La mancata informazione e/o comunicazione ha sempre precluso ai cittadini la strada alla

PARTECIPAZIONE, monopolizzando e/o annullando ogni e qualsiasi forma di democrazia. « La democrazia non è solamente la possibilità ed il diritto di esprimere la propria opinione, ma è anche la garanzia che tale opinione venga presa in considerazione da parte del potere, e la possibilità per ciascuno di avere una parte reale nelle decisioni. » Escludere il cittadino dalla PARTECIPAZIONE è stata quella forma di democrazia instaurata a

Concordia da sempre (a parte il voto ogni 5 anni sul candidato deciso da altri), che somiglia come

una goccia d’acqua ad un sistema dittatoriale, che è un: Regime politico caratterizzato dalla concentrazione di tutto il potere in un solo organo, monocratico o collegiale, che l’esercita senza alcun controllo. A Concordia alle elezioni di febbraio 2013 il movimento 5 Stelle ha ottenuto 1585 consensi (voti)

pari al 23, 59%. Speriamo che fra tutti questi delusi da destra, sinistra, centro, si scoprano persone

capaci, oneste e disponibili (ossia, diverse dalle attuali), in grado di proporre quella

ALTERNANZA indispensabile, tanto auspicata anche nelle pagine di questo blog e alla

realizzazione di una vera e solida DEMOCRAZIA.

Cittadino ricorda e rifletti

Neppure i bambini credono più alla befana che porta i doni. Invece tu adulto credi ancora alla befana che ti risolve i problemi ? Se vuoi cambiare qualcosa datti da fare, tira fuori la testa dalla sabbia, guarda la realtà, perché

disinteressandoti fai i loro interessi, ………… tu quando farai i tuoi ? Se puoi, se vuoi, se ne sei capace, cerca di credere ai

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FATTI non PAROLE

Giorgio Pasian 01 novembre 2013

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Ricevuto dal movimento 5 Stelle

PAGINA DI BENVENUTO

con un riassunto e le informazioni principali per partire e diventare attivista

Per contattarci ed avere informazioni, scrivete agli Organizer

BREVE STORIA DEL NOSTRO GRUPPO

Già dal 2007 nella zona era presente un piccolo numero di ragazzi che, autofinanziandosi e con tanta buona volontà, cercavano di attuare iniziative sul territorio toccando varie tematiche: dall'ecologia, alla politica, alla tecnologia, alla cultura, seguendo un po' quelli che erano i

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messaggi di Beppe Grillo.

Nel tempo il gruppo ha avuto alti e bassi appoggiandosi a gruppi più organizzati come il Meetup Bassopiave o Venezia per motivi facilmente comprensibili.

Nel Giugno 2013 abbiamo deciso assieme ai gruppi di Caorle, Portogruaro e S. Stino di Livenza di fondare un nuovo gruppo denominato “MoVimento 5 Stelle Portogruaro & Veneto Orientale” (per raggruppare un po' tutti i comuni e le frazioni dei paesi limitrofi) il quale rappresenta le nostre idee, un movimento apartitico ma soprattutto di Volontariato e completamente autofinanziato.

Il nostro obbiettivo principale è informare. Un’informazione libera, un’informazione vera, un’informazione NON monopolista è secondo noi uno dei principali cardini di una democrazia. Un cittadino informato è una persona difficilmente raggirabile. Un cittadino informato sa scegliere, sa proporre, sa risolvere, sa pensare con la proprio testa. Abbiamo però fatto altri passi in avanti oltre all’informazione con proposte concrete (Raccolta firme VDay1, Vday2, acqua pubblica, abolizione delle province, ... e molto altro) e sostegno alla campagna elettorale del MoVimento 5 Stelle per le elezioni regionali 2010. Siamo stati coinvolti nel movimento "NO TAV Venezia Trieste" con la petizione europea contro questa Grande Opera Inutile. Nel 2012 abbiamo partecipato alle amministrative di Caorle organizzando anche la serata conclusiva della campagna elettorale con la presenza di Beppe Grillo.

Nel 2013 abbiamo portato avanti campagne per la democrazia diretta sul territorio e partecipato alle elezioni, riuscendo a portare dentro il comune di S. Stino di Livenza il 1° consigliere a 5 stelle della zona.

FIRMA PER : PRESERVARE L'ART 138 DELLA CARTA COSTITUZIONALE; MODIFICA DEL REGOLAMENTO COMUNALE P.A.T. PARTECIPATIVO E STRALCIO DEL VILLAGGIO TURISTICO IN BRUSSA " ... Ulteriori informazioni

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Libertà di Pensiero e di Parola

Male e Bene della Sanità Quante se ne sono dette sulla sanità, le opinioni e le accuse più disparate, in ogni dove se ne parla,

nella stampa, nelle TV e nel chiacchiericcio della gente. Si sentono tante di quelle lamentele che ci

vorrebbe un fiume d’inchiostro per scriverle tutte.

In queste righe e nel pensiero che cercherò di manifestare, non c’è la volontà di affermare che tutto

va bene o tutto va male, ciò sarebbe un grossissimo errore, ma è giusto e corretto non fare di tutta

l’erba un solo fascio e tentare di dividere il grano dalla zizzania.

L’intelligenza suggerisce di distinguere le due cose o almeno poter e saper riconoscere la verità.

Che parte del personale medico e paramedico troppo spesso lascia a desiderare è vero, forse

perché una parte di costoro dimentica di lasciare ogni problema personale dentro la propria

abitazione, quando chiudono la porta per andare in servizio.

Che una parte di costoro quando è in servizio, forse a causa di quanto appena citato,

dimentica che al paziente di quei problemi non gli interessa nulla, perché già gravato dai

suoi (malattia) che sono notevolmente più seri e bisognosi di altre attenzioni.

Che una parte di costoro dimentica volutamente che in occasione del conseguimento della

laurea ha ripetuto il giuramento di Ippocrate (se ancora è in uso e se ancora vale

qualcosa).

Queste e altre sono le cause che generano un comportamento, fortunatamente non di tutti, non

contemplato nel contratto di lavoro e ancor meno nell’etica professionale.

Questo comportamento totalmente privo di quel tatto, necessario e/o indispensabile, nei confronti di

chi malato sta soffrendo ed è preoccupato per l’evolversi della propria malattia, genera

inevitabilmente la reazione scomposta e irascibile del paziente di turno, aggiungerei anche del

migliore e più calmo dei pazienti.

Forse, se parte del personale medico si impegnasse e preoccupasse di prestare la propria

opera durante l’orario di servizio, invece di arrovellarsi il cervello per quello che dovrà

fare dopo, in altre strutture private, con il solo ed unico obiettivo, guadagnare quanti più

soldi è possibile.

Forse se si accontentasse del compenso percepito nella struttura pubblica che è (come

minimo) pari a cinque stipendi di un qualsiasi operaio, forse, sarebbe più calmo,

comprensibile e disponibile verso chi soffre, nel rispetto di quel giuramento che ha o

dovrebbe aver fatto.

Forse scoprirebbe che i soldi sono la chimera tanto agognata ma che alla lunga porta,

pensieri, preoccupazioni, liti, dispiaceri, insomma il contrario della felicità.

La felicità è basata su una piccola parola, sconosciuta quasi a tutti, “semplicità”.

Quanto sopra è riferibile anche al personale paramedico, certamente non esente da critiche di ogni

tipo.

Serenità comprensione e disponibilità rendono felici e sereni gli altri e se stessi.

I pazienti e/o ammalati, sovente provocati e anche provocatori, non sono certamente esenti da ogni

e qualsiasi responsabilità, il fatto di essere malati non li autorizzano a ignorare tutte quelle norme

previste e da adottare per una civile convivenza con chiunque.

L’usufruttuario di prestazioni, spesso e al solo scopo di attrarre l’attenzione degli altri, si lascia

andare a manifestazioni di pura e semplice platealità, dimenticando:

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Che lui non è il centro dell’universo e tutto gli è dovuto;

Che il suo diritto e dovere è identico a quello degli altri;

Che in caso d’inosservanza dei doveri civili e professionali da parte di qualcuno, esiste

un ufficio e/o persona cui rivolgere, per iscritto, la lagnanza del momento, certi che

l’ufficio preposto e/o chi di dovere interverrà.

Questo è un modo

semplice, civile e risolutivo per evitare discussioni sciocche e inutili.

A questo punto sembrerebbe che tutto va male, che tutto va a rotoli, che l’anarchia impera, no non è

così, come in ogni cosa una parte funziona bene e l’altra male, rimane da stabilire la misura

espressa in percentuale, non dimenticando mai che il tanto rumore non testimonia né la

maggioranza e ancor meno la verità.

Qualcosa che funziona e bene

È vero che un caso non fa storia, allora c’è da domandarsi quanti casi silenziosi esistono, ossia

quelli che non fanno rumore, quelli che ricevono di tutto e di più, che senza neppure salutare o dire

delle semplici ”grazie” pensano che tutto gli fosse dovuto, professionalità e ……..

In appresso mi preme comunicare quanto è accaduto alla mia persona, al fine di dare una piccola,

forse, insignificante testimonianza che in un mondo dove sembra imperare il male, qualcosa di

buono ogni tanto si verifica.

Forse quello che il lettore si appresta a conoscere è una voce fuori dal coro, forse è qualcuno che

vuole andare contro corrente, ma quanto mi accingo a raccontare è la pura e semplice verità.

Verità che chiunque ha facoltà di interpretare come vuole, di disconoscere, di modificare a proprio

uso e consumo, ma è la VERITA’.

Non sarà descritto il nome di chi indicato poiché a costoro non serve la mia gratuita pubblicità, il

loro costante comportamento parla da solo e il loro buon operato viaggia nell’etere da una persona

all’altra anche se non lo vogliono.

Queste persone sono come il sale nella minestra, nessuno lo vede, nessuno lo tocca, ma è la sola

cosa che dà sapore, così come i medici e infermieri, in appresso descritti, per il paziente che ha

bisogno di loro, diventano il sale della sanità.

Sono l’eccezione che conferma la regola ?

Narrazione che può servire alla sensibilità di chi opera e chi è curato.

Il 31 marzo del 2011 un arresto cardiaco aveva decretato la fine alla mia esistenza terrena, e perciò

il mio povero vecchio cuore senza alcun preavviso e senza salutare nessuno è stato costretto a

fermarsi, facendo così giungere sul posto “sorella morte”. Chi è addentro a tale materia conosce la

bassa percentuale di coloro che in casi simili si salvano e anche per questa piccola percentuale non

sempre va tutto a buon fine.

Il cuore su intervento esterno (leggasi medico) può ritornare a funzionare, ma sovente è il cervello a

pagare i danni consequenziali, non mantenendo per intero tutte le sue funzioni, proprietà e facoltà.

In questo blog, il 18.05.2011 nell’articolo “Angeli e Demoni” ho avuto modo di descrivere la

magnifica assistenza nel reparto di rianimazione dell’ospedale di S. Donà, di medici e infermieri

che a causa dei tanti giorni di totale incoscienza (ho ripreso conoscenza dopo molti giorni) non ho

potuto conoscere e ringraziare personalmente tutti, per le cure che mi sono state prestate.

Tutti loro, che mi è piaciuto chiamarli “angeli senza ali”, modesti e umili strumenti di un Dio che

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tutto può ciò che vuole, non solo professionalmente ma umanamente e amorevolmente come mai

avrei immaginato potesse verificarsi, mi hanno ricondotto pazientemente alla vita che sembrava

giunta al traguardo.

Grande, immenso è il sentimento di gratitudine che ho avuto, che serberò fino al termine dei miei

giorni terreni e oltre, se il buon Dio lo permetterà, per tutte le persone che componevano il reparto.

Il cuore è rimasto malandato ma il cervello è funzionante e chi ha occhi e capacità d’intendere lo

può notare da questo scritto.

Una carissima persona specialista in materia, che conosce tutta la storia, si è così espressa: Come ben sai (per esperienza vissuta) la medicina ci può mostrare dati, numeri ecc, ma non è una scienza esatta, e

sono convinta che comunque al di la di ogni cosa ci sia una volontà superiore per tutte le cose.

È avvenuto un miracolo ?

È servito per me o per chi ha visto ? (agli altri il giudizio)

Per chi legge, ormai contaminato dalla glaciale freddezza dei tempi moderni, dove l’unica cosa

importante è l’orologio che scandisce inesorabilmente i minuti e i secondi del nostro daffare, per

costoro, ormai insensibili a qualunque evento, quegli “angeli senza ali” che mi hanno

professionalmente e amorevolmente assistito riportandomi pian piano alla vita, nulla hanno fatto (o

quantomeno il loro semplice dovere) e nulla è accaduto.

Qualcuno si chiederà, ma erano proprio tutti così ?

Non è vero! Non tutti erano così, ma coloro diversi erano così pochi, ma talmente pochi da essere

classificati semplicemente come “insignificanti”.

Non fanno testo e non meritano neppure di essere menzionati.

In seguito ho conosciuto vari cardiologi, come sempre e ovunque accade, mentre qualcuno è degno

di elogi gli altri sono da mettere nell’oblio.

Da quel triste evento sono trascorsi due anni e per la responsabilità di chi è meglio depositare nel

dimenticatoio, il mio cuore è andato peggiorando sempre di più, fino al giorno che un medico

(evidentemente diverso) ha notato che qualcosa non andava come doveva e ha voluto sottopormi a

un'altra ancora “Coronarografia” per verificare direttamente le condizioni dei vasi arteriosi

coronarici.

Aveva ragione, del resto il bagaglio d’esperienza si dimostra nei fatti e non nelle vuote parole,

durante il controllo si è reso necessario intervenire.

A questo intervento è seguito qualche giorno di degenza nel reparto Cardiologia, sempre di S. Donà

e come nel precedente di rianimazione sono trattato, da tutti, come un essere umano, da malato e

non da numero o peggio ancora da oggetto come usano in tanti altri nosocomi.

La dott.essa del reparto mi ha consigliato, forse è meglio dire convinto, a frequentare un corso di

riabilitazione Cardiologica per un periodo di circa un mese e mezzo.

Di buon grado ho accettato, anche perché preoccupato da un esame ecocardiografico che aveva

evidenziato una funzione del cuore con valori talmente bassi da essere classificata come

“severamente depressa”.

Cosciente che la vita mi è stata donata, non è di mia proprietà ma utilizzata soltanto in prestito, che

il mio compito non è di distruggerla ma di fare tutto il possibile ed anche l’impossibile per curarla e

mantenerla in efficienza. Questo pensiero e lo spirito di conservazione che è innato in ogni essere

vivente, mi hanno fatto prendere la decisione giusta, del resto era la sola che potevo e dovevo

prendere.

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Anche in questo caso grande è la mia gratitudine per colei che ha illuminato questa nuova strada

che ho subito iniziato a percorrere, sempre lei quale referente del reparto di cardioriabilitativa, mi

ha e mi ha fatto seguire, in questo ciclo riabilitativo per il cuore, da due infermieri che con

un’encomiabile pazienza, gentilezza che oltrepassa e di molto la fredda “professionalità”, mi hanno

educato sulle fondamentali nozioni per mantenere il cuore nelle condizioni migliori. Ero sempre

monitorato per ogni sforzo che facevo, mi hanno giustamente ma simpaticamente rimproverato

quando cercavo di oltrepassare i limiti indicati, alla fine la loro pazienza e la mia costanza

sembravano essere premiate.

Mi sentivo sempre meglio, sempre più in forze, avevo sempre più fiato, mi stavo convincendo che

forse ero migliorato un poco.

Prima di terminare questo ciclo di attività riabilitativa per questo mio povero cuore, cui cominciavo

a sperare in un piccolo miglioramento, ho chiesto con insistenza un nuovo esame ecocardiografico

per vedere se era aumentato un pochino il valore di quella disfunzione ventricolare “severamente

depressa”.

Il giorno 08.10.2013 il medico che ha eseguito l’esame ecocardiografico ha riscontrato dei valori

diversi e quando verbalmente me li ha comunicati, ho fatto una gran fatica a credergli.

Non erano aumentai un poco, ma quasi raddoppiati.

Non spetta a me dirlo, se ciò è normale, quasi normale, oppure

si è verificato un altro miracolo ?

Non è mia facoltà sentenziare è già soddisfacente godere del buon risultato.

Oppure, senza disturbare il buon Dio che è sempre tanto generoso con noi miseri mortali, per chi

crede e per chi non crede, ancora una volta, si è visto concretato il risultato di un buon lavoro

eseguito da medici, alimentati dall’umana consapevolezza dei bisogni di un malato, del lavoro

eseguito con paziente e onesta dedizione dagli infermieri e forse chissà, anche dall’impegno o dalla

voglia del malato nel voler guarire o almeno di migliorare.

Avere e godere di questi risultati è possibile per tutti.

Visti tali risultati, una domanda assilla il mio cervello, perché nei trascorsi due anni dall’arresto

cardiaco gli specialisti in cardiologia che mi hanno visitato, mai hanno prescritto o almeno

consigliato un corso di riabilitazione cardiologica?

A questo punto riappare la solita inconfutabile risposta, ci sono medici e medici.

Nel raccontare una personale esperienza, ho cercato di mettere in risalto le due facce della sanità,

quella tanto rumorosa fatta di critiche e pettegolezzi, anche giusti e l’altra, quella sconosciuta ai più,

che non cerca applausi quando compiendo il proprio dovere aiuta il bisognoso paziente.

Ambedue imputabili non al sistema, che già è logoro e controverso per conto suo, ma

all’individualità di chi opera.

Questa soltanto determina il bene o il male dell’istituzione.

Per fare un esempio: un frutto bacato non decreta la qualità dell’albero ma quello buono si. Inoltre,

se il contadino vede infestare l’albero buono dai parassiti ha il dovere di usare ogni accorgimento

(insetticida) per eliminarli, al fine di aiutare l’albero a produrre soltanto frutti di eccellenza.

Chi vuole intendere, intenda

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In ogni settore, in ogni professione, in ogni tipo di lavoro, una briciola d’amore aiuta sempre.

Purtroppo bisogna prendere atto che nei tempi correnti, dove ognuno vuole prevalere sull’altro e

tutti sono prostrati in adorazione al Dio Denaro (meglio conosciuto come lo sterco di Satana)

illudendosi che sia l’unico mezzo per la soluzione di ogni problema, immaginare che ogni

impiegato, ogni medico, ogni lavoratore, riesca a compiere la propria opera con professionalità

condita con un po’ d’amore, di passione e desiderio di farlo bene, forse, questo pensiero non deve

essere considerato utopia, visto che la sua messa in pratica è

possibile

La prova è sopra descritta, l’amore in ogni sua forma produce qualcosa, che sia tanto o poco, al

contrario, in miliardi di esempi diversi, è dimostrato che l’odio o il rancore servono solo a e per

distruggere, in ambedue i casi

volere è potere

Non è compito o facoltà di chi scrive santificare o demonizzare, ma riportare soltanto

FATTI non PAROLE

Giorgio Pasian 08 novembre 2013

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Libertà di Pensiero e di Parola

Soldi pubblici alla Pro Loco

che fine hanno fatto ?

Premesso che la Pro Loco è una associazione e prima di accusare o assolvere è giusto capire il

significato della parola “associazione”.

da Wikipedia: L’associazione è

in generale, l'aggregazione di individui con diversi scopi, tra cui in diritto, l'associazione come

riunione volontaria di individui che perseguono uno scopo comune, tipicamente senza fini di

lucro

Detto questo, comunico di aver assistito nel consiglio comunale del 26.07.2013 alla discussione di

un’interpellanza, di come e perché vengono elargiti soldi alle associazioni di Concordia Sagittaria e

non solo.

Premesso che non ho nulla di personale nei confronti dell’associazionismo, anzi condivido la tesi di

difesa delle associazioni, più volte ribadita anche dalla consigliera Giulia Bortolussi, ma ho posto

come lei, l’attenzione su come e perché il comune elargisce gratuitamente circa 28.000 € (54

milioni circa delle vecchie lire) all’anno all’associazione pro loco, credo senza ombra di smentita,

che non sono pochi.

Alla interpellanza della consigliera il sindaco come risposta ha dato lettura di una lettera firmata dal

presidente della pro loco Angelo Moretto.

Il sindaco invece di dar lettura a quella che mi è sembrata una squallida lettera di giustificazione

(poi per chi?), con un tempo di circa quaranta minuti, rubati all’ora dedicata alle interpellanze, come

da regolamento comunale, ha elevato arbitrariamente un semplice cittadino (Angelo Moretto

presidente della Pro Loco), a consigliere comunale, senza preoccuparsi, invece, di spiegare il

motivo per cui questi soldi vengono elargiti.

Dalla lettura di tale lettera, a mio parere, non era evidente la funzione di chiarezza, moralità ed

economicità. Il presidente della Pro Loco Angelo Moretto ha ricevuto nel corso di cinque anni la

somma totale di € 137.000 e di una parte di questa, circa € 100.000 non esiste alcuna dimostrazione

di spesa (fatture, ricevute, scontrini o altro), come rilevato nella relazione dalla consigliera.

Tutto senza risposta da parte del sindaco.

€ 100.000 dove sono finiti ?

Perché il sindaco e Angelo Moretto

non rispondono a questa domanda ?

Nella lettera letta nel consiglio comunale dal sindaco, il presidente della Pro Loco, ha evidenziato

che lui risponde soltanto ai soci della Pro Loco.

Sostengo che chiunque versa a qualunque titolo soldi a una associazione, deve ritenersi associato,

anche se a sua insaputa.

Come sopra indicato da Wikipedia, credevo che l’associazione fosse una riunione Volontaria di

persone che perseguono uno scopo comune e senza fini di lucro, invece mi sono reso conto che,

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senza che nessuno me lo chiedesse o mi informasse, mi sono trovato ad essere iscritto come socio

della Pro Loco o quantomeno a mia insaputa contributore involontario dell’associazione.

La somma di € 137.000 in cinque anni, soltanto quella donata o regalata dal comune di Concordia

Sagittaria (più altre donazioni), dimostra che la Pro Loco, maneggiando tali somme, può essere

considerata una piccola S.p.A.

e

con la scomparsa della somma di € 100.000, senza alcuna risposta del presidente Angelo Moretto, si

rafforza il più che legittimo dubbio che l’associazione Pro Loco non è “senza fini di lucro”

e

neppure le troppo semplicistiche rendicontazioni presentate, corredate da pezze d’appoggio

(fatture, ricevute, scontrini e altro) alquanto discutibili, dimostrano le entrate e le uscite della Pro

Loco.

Se la Pro Loco è veramente senza fini di lucro,

il sindaco e Angelo Moretto lo dimostrino con i fatti,

non con vuote e insignificanti parole.

Il sindaco non ha dato alcuna spiegazione alla consigliera in merito a come sono stati spesi i denari

elargiti alla pro loco, per esempio quali benefici hanno portato al paese e alla cittadinanza, perché

non sono stati controllati e, come da relazione della consigliera, non sono stati rispettati i

regolamenti comunali che obbligano la pro loco al rispetto e il comune al controllo.

Le domande si fanno per ottenere risposta e

non per essere ignorate o evitate.

Una frase del sindaco mi ha particolarmente colpito: “tanto sono anni che si danno”, come se una

qualunque azione ripetuta, diventa regola consolidata, senza considerare se legittima o meno.

A Concordia Sagittaria esistono oltre 80 associazioni.

Se il sindaco osserva la stessa magnanimità elargendo denaro a tutte, è lecito pensare che mi ha

fatto diventare socio INVOLONTARIO, di tutte le associazioni ?

Pertanto desidero ringraziare il sindaco, la maggioranza e la sempre silenziosa minoranza che

governa Concordia, se mi trovo ad essere socio senza il mio consenso.

Mi è permesso di chiedere e/o pretendere chiarezza , responsabilità, oculatezza, nella gestione

dei nostri soldi ?

Ricordo ai cittadini che quelli sopra descritti sono soldi regalati, non usciti dalle tasche del sindaco

o degli assessori ma, prelevati dalle nostre tasse.

Per la manutenzione dei servizi comuni rispondono sempre:

non ci sono soldi

Flavio Rinaldo 17 novembre 2013

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Libertà di Pensiero e di Parola

Schiavitù dal Denaro La storia ha ampiamente dimostrato che qualunque cosa l’uomo compie o usa ha un solo fine:

il Potere.

Attraverso queste pagine cercherò di descrivere che il potere non si conquista soltanto con la forza

o con le armi, ma anche con un subdolo mezzo notevolmente più potente o più letale.

Il Denaro.

Invito a un’attenta lettura di quanto sotto riportato e attribuito (salvo dimostrazione contraria), al

presidente americano John Fitzgerald KENNEDY, prima di essere ucciso, perché da quanto sotto

scritto, forse, si può capire il perché della sua fine e, forse, anche di coloro che si oppongono ai

disegni e/o voleri dei burattinai che manovrano determinati fili.

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Dal discorso del presidente americano

La stessa parola “segretezza” ripugnante in una società libera e aperta e noi abbiamo avuto

storicamente, come persone, un senso innato di avversione alle società segrete, ai giuramenti

segreti, e alle procedure segrete.

Per questo si oppone a noi, in tutto il mondo, una cospirazione monolitica e spietata fondata

principalmente sull’uso di mezzi sotterranei per espandere la propria sfera d’influenza.

Sull’infiltrazione anziché l’intrusione, sulla sovversione anziché sulle elezioni. Sull’intimidazione

anziché sulla libera scelta. È un sistema che ha coscritto vaste risorse umane e materiali per la

costruzione di una fitta rete, una macchina altamente efficiente che combina operazioni militari,

diplomatiche, d’intelligence, economiche, scientifiche e politiche.

La preparazione di queste operazioni è nascosta, non resa pubblica. I loro errori sepolti, non

sottolineati.

Gli oppositori sono messi a tacere, non elogiati. Il costo di queste operazioni non è messo in

discussione; nessun segreto viene rivelato.

È per questo che il legislatore Ateniense Solone decretò che il rifiuto di una vertenza, di un

dibattito pubblico, costituiva un reato per ogni cittadino. Sto chiedendo il vostro aiuto nell’arduo

compito di informare ed allertare il popolo americano, fiducioso che con il vostro aiuto l’uomo

potrà essere quello per cui è nato:

libero ed indipendente

“C’è qualcosa dietro il trono, più grande del Re stesso”.

“Il mondo è governato da personaggi molto diversi da quelli che immaginano coloro che non si

trovano dietro le scene”.

“La verità su questo tema è che elementi della finanza sono proprietari del governo nei suoi

cardini principali sin dai giorni di Andrew Jackson”.

1775: la guerra della rivoluzione americana ebbe inizio quando le colonie americane cercarono di

staccarsi dall’Inghilterra e dalla sua oppressiva monarchia. Sebbene molte ragioni della

rivoluzione vengono citate, una in particolare risalta fra tutte come la principale.

Re Giorgio il Terzo d’Inghilterra mise fuorilegge la valuta indipendente e senza interessi che le

colonie stavano producendo ed usando al loro interno, anziché essere costrette a prendere in

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prestito denaro dalla Banca Centrale d’Inghilterra pagando un interesse, indebitando

immediatamente le colonie.

E come Benjamin Franklin scisse successivamente: “il rifiuto di re Giorgio il Terzo di consentire

che le colonie applicassero un sistema monetario onesto, che liberasse l’uomo comune dalla

morsa dei manipolatori monetari fu probabilmente la causa principale della rivoluzione”.

Nel 1783 l’America sancì la sua indipendenza dall’Inghilterra, tuttavia la sua battaglia contro il

concetto di Banca centrale e contro la corruzione e l’avidità degli uomini associati ad essa, era

appena iniziata.

Quindi cos’è una Banca Centrale ?

Una Banca Centrale è un’istituzione che produce la valuta di un’intera nazione.

Basandosi sui precedenti storici, due specifici poteri sono peculiari dell’attività della Banca

Centrale:

Il controllo dei tassi d’interesse e il controllo dell’offerta di monete (o “inflazione”).

Una Banca Centrale non solo fornisce moneta all’economia di una nazione, ma la da in prestito

applicando un interesse. Dopodiché, regolando la crescita o la contrazione dell’offerta di moneta,

la Banca Centrale regola il valore della moneta che viene emessa. È fondamentale capire come

l’intera struttura di questo sistema può produrre un unica cosa nel lungo termine:

DEBITO

Non serve molto ingegno per capire questo imbroglio.

Dato che ogni singolo dollaro che la Banca Centrale produce viene prestato applicando un

interesse, questo significa che ogni singolo dollaro prodotto consiste in verità in un dollaro più

una certa percentuale di debito incorporata da quello stesso dollaro. E finchè una Banca Centrale

ha il monopolio nella produzione di moneta di un intera nazione e presta ogni dollaro con una

quota immediata e incorporata in quello stesso dollaro….. da dove dovrà provenire il denaro per

pagare quel debito ?

Ancora una volta, potrà venire soltanto dalla Banca Centrale.

Ciò significa che la Banca Centrale deve far crescere continuamente l’offerta di moneta per poter

coprire temporaneamente il debito creato ancora non pagato, e come risultato, dato che il nuovo

denaro viene anch’esso dato in prestito applicando un interesse, si ottiene ancora più DEBITO !

Il risultato finale di questo sistema, senza dubbio, è la schiavitù.

Perché è impossibile per il governo e anche per la gente, uscire mai da

un debito che si autorigenera.

I padri fondatori di questa nazione erano ben consapevoli di tutto questo, io credo che le istituzioni

bancarie siano più pericolose di eserciti spiegati, se il popolo americano consentirà alle banche

private di controllare l’emissione della moneta, le banche e le corporations che cresceranno

attorno ad esse, priveranno la gente delle loro proprietà, sino a quando i loro figli si sveglieranno

senza una casa nel continente che i loro padri hanno conquistato.

“se volete rimanere schiavi dei banchieri e pagare il costo della vostra stessa schiavitù, consentite

loro di continuare a creare moneta e di controllare il credito di una nazione”.sin dai primi del

1900, gli Stati Uniti avevano gia sperimentato e rimosso alcuni sistemi bancari centrali, che

furono oggetto di atti di frode da parte di avidi interessi bancari. A quell’epoca, le famiglie

dominanti nel mondo bancario e degli affari erano i Rockefeller, i Morgan, i Warburg, e i

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Rothscild.

E nei primi del 1900, cercarono di fare pressione ancora una volta a favore di una legge che

consentisse di creare nuovamente una Banca Centrale.

Tuttavia, sapevano che il governo e la gente erano molto stanchi di quel tipo di istituzioni, era

quindi necessario creare un “incidente” che colpisse l’opinione pubblica.

Fu allora che J.P. Morgan, all’epoca considerato un luminare della finanza si servi della sua

enorme influenza e fece diffondere voci incontrollate circa che una delle principali banche di N.Y.

era insolvente o in fallimento. Morgan sapeva che questo avrebbe causato un’isteria di massa, che

avrebbe colpito anche altre banche, come in effetti successe. La gente, per timore di perdere i

propri depositi diede inizio immediatamente a prelievi di massa.

Di conseguenza, le banche furono costrette a richiedere la restituzione dei prestiti concessi,

costringendo i beneficiari a vendere le proprie proprietà, generando una spirale di bancarotte,

sequestri di beni e disordini sociali.

Collegando fra loro le cose,pochi anni dopo, Fredrick Allen del settimanale Life, scrisse: “gli

interessi di Morgan hanno avuto la meglio nel far precipitare verso il panico nel 1907, guidandolo

perspicacemente proprio mentre cresceva. Ignari della frode, dopo il panico del 1907 si costituì

una commissione d’inchiesta parlamentare, diretta dal Senatore Nelson Aldrich, che aveva stretti

legami con i cartelli bancari e che più tardi divenne un membro della famiglia Rockefeller dopo

aver contratto matrimonio.

La commissione diretta da Aldrich raccomandò la costituzione di una Banca centrale affinchè casi

di panico come quelli del 1907 non si verificassero più. Questa era la scintilla di cui avevano

bisogno i banchieri internazionali per avviare il loro piano. Nel 1910 si tenne un incontro segreto

in una proprietà di J.P. Morgan sulle isole Jekyll di fronte alle coste della Georgia.

Fù in quell’occasione che la legge sulla Banca Centrale chiamata “Federal Reserve Act” venne

scritta.

Questa legge fu scritta da banchieri, non da legislatori

Questo incontro era così segreto, così nascosto al governo e alla pubblica opinione, che le circa

dieci personalità che vi parteciparono, si diceva dovessero rivolgersi fra di loro utilizzando

soltanto i loro nomi di battesimo. Dopo la formulazione della legge questa venne consegnata al

loro rappresentante politico il Senatore Nelson Aldrich, affinchè la facesse approvare dal

congresso.

E nel 1913, con un forte sostegno politico dei banchieri, Woodrow Wilson fu eletto presidente,

avendo di fatto gia acconsentito all’approvazione del Federal Reserve Act, in cambio del sostegno

alla sua campagna elettorale. E due giorni dopo Natale, quando la maggior parte del congresso

era a casa con le proprie famiglie, il “Federal Reserve Act” venne messo ai voti e ,Wilson, a sua

volta promulgò la legge.

Anni dopo, Woodrow Wilson scrisse con rammarico:

“sono uno degli uomini più infelici. Io ho inconsapevolmente rovinato il mio paese. Una grande

nazione industriale è ora controllata dal suo sistema creditizio. Non siamo più un governo della

libera opinione, non più il governo degli ideali e del voto della maggioranza, ma il governo

dell’opinione e della coercizione di un piccolo gruppo di personaggi dominanti”

Anche il parlamentare Louis Mc. Fadden disse la verità, dopo l’approvazione della legge:

“qui è stato fondato un sistema bancario mondiale, un superstato controllato dai banchieri

internazionali, che agiscono congiuntamente per rendere schiavo il mondo a proprio

piacimento. La Fed ha usurpato il governo “!

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Ora, all’opinione pubblica era stato detto che il sistema della Federal Reserve era stabilizzatore

per l’economia, che l’inflazione e le crisi economiche erano una cosa che apparteneva al passato.

Beh, come la storia ci ha mostrato, niente è cosi lontano dall’essere vero. Il fatto è che i banchieri

internazionali possiedono ora un efficiente strumento per poter espandere le proprie ambizioni

personali. Per esempio fra il 1914 e il 1919 la Fed ha aumentato l’offerta di moneta di circa il

100% determinando un’ampia apertura di credito alle banche minori.

Dopodichè nel 1920, la Fed richiamò una grande percentuale dell’offerta di moneta in

circolazione, con il risultato che le banche minori dovettero richiamare una grossa parte dei

prestiti concessi, e così accadde nel 1907 si verificarono prelievi di massa, bancarotte e crolli.

Oltre 5400 banche competitive e al di fuori del sistema della Federal Reserve crollarono.

Consolidando ulteriormente il monopolio di un piccolo gruppo di banchieri internazionali.

Consapevole di questo crimine, il menbro del congresso LINDBERGH si fece avanti e disse nel

1921:

“sotto il Federal Reserve Act” il panico viene creato scientificamente, il panico attuale è il primo

che viene creato scientificamente, manovrato esattamente come la soluzione di una equazione

matematica.

Forse e sottolineo il forse, con questo discorso il presidente americano John Fitzgerald

KENNEDY, ha voluto far capire che intendeva perseguire, come obiettivo finale, l’annullamento o

soppressione dell’istituzione della Banca Centrale e tornare a produrre la moneta indipendente

senza interessi e sotto il controllo del governo, ovvero del popolo, che in uno stato è sovrano o

almeno dovrebbe esserlo ?

Nei primi del 1907 J.P. Morgan, luminare della finanza, facendo diffondere un’incontrollata

notizia, diffuse un tale panico che le banche furono costrette a chiedere la restituzione dei prestiti

concessi e molta gente perse la proprietà.

È legittimo domandarsi che:

1. Oggi, come allora, con la sproporzionata e incontrollata crescita dello spread (una

misura indiretta dell'affidabilità (rating) dell'emittente/debitore, ad esempio lo Stato, di

restituire il credito e quindi del rischio insolvenza: maggiore è lo spread, minore è tale

affidabilità e maggiore è il rischio insolvenza) nell’anno 2011, forse, qualcuno ha voluto

ripetere l’esperimento americano del 1907 ?

2. Qual era l’obiettivo da conquistare ?

3. Il panico creato cosa ha prodotto ?

Da quanto apparso dai giornali tenterò un’analisi dei fatti per capire chi e perché di questa manovra

ai danni della gente.

Quesito - 1

Dai giornali: Nell’autunno del 2011 poche settimane prima di dimettersi, il presidente del

consiglio italiano, Berlusconi, aveva avviato le trattative in sede europea per uscire dalla moneta

unica (euro). E a dirlo non è un fedelissimo berlusconiano o un antieuropeista. Ma Hans-Werner

Sinn, presidente dell'istituto di ricerca congiunturale tedesco, Ifo-Institut, durante il convegno

economico "Fuehrungstreffen Wirtschaft 2013" organizzato a Berlino dal quotidiano

"Sueddeutsche Zeitung", e di "non sapere per quanto ancora l'Italia ce la farà a restare

nell'Unione Europea: l'industria nel nord del paese sta morendo, i fallimenti delle imprese sono

ormai alle stelle e la produzione industriale è in continuo calo". E che la possibilità di un'uscita,

forzata o voluta, "è sempre concreta per Francia, Grecia e Italia", sottolineando che il salvataggio

di due paesi come la Francia e l'Italia" ci costerebbe qualcosa come 4.500 miliardi di euro".

Tra i sostenitori del complotto ai danni dell'allora premier Silvio Berlusconi, proprio per

impedirgli di portare il Paese fuori dall'euro, c'è Lorenzo Bini Smaghi, ex membro della Banca

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centrale europea.

Se la trattativa di cui parla Hans-Werner-Sinn si fosse realizzata con l’uscita dell’Italia dall’euro il

nostro paese, producendo in proprio la moneta, non avrebbe avuto più bisogno di acquistarla in

Prestito dalla Banca Centrale Europea (BCE).

Quesito – 2

Alla luce di quanto è accaduto è evidente che l’obiettivo prefisso era di eliminare, politicamente

parlando, chiunque ostacoli o impedisce la realizzazione dei disegni di chi gestisce e/o sostiene la

costituzione della Banca Centrale. Questi mettendo in moto i vari servitori-comandanti e/o

associati, sparsi in tutti i paesi e a tutti i livelli, costringono “l’ostacolo” a dimettersi com’è

accaduto al presidente del consiglio italiano nel 2011.

Quesito – 3

La risposta è fin troppo semplice, facile e sotto gli occhi di tutti, basta leggere quanto dichiarato da

Hans-Werner Sinn (di cui sopra) per capire che tale affermazione non è campata in aria ma ognuno

non può fare a meno di costatare che il risultato è:

La disoccupazione ha toccato livelli inimmaginabili prima del 2011;

Non si contano più le disperate fabbriche che hanno dovuto chiudere;

Impressionante numero di fabbriche costrette a trasferirsi in altri paesi, facendo

così diminuire moltissimi posti di lavoro;

Un’infinità di famiglie che hanno perduto la casa per impossibilità al pagamento

dei mutui;

La notevole diminuzione di acquisto di prodotti “alimentari”;

Il numero di famiglie che hanno raggiunto lo stato di “povertà” è in continuo

aumento;

Le morti per suicidio in seguito a fallimento d’azienda e per disperazione dovuta al

non possibile mantenimento della famiglia;

ecc…

Fantasia o dati di fatto ?

Questa fin troppo semplice analisi dei fatti, se non altro, comprova che i burattinai che detengono

questi fili, coadiuvati da coloro che li servono, li manovrano a loro piacimento, indifferenti dei

danni e/o morti che possono procurare e/o producono.

Costoro, illusi dalle chiacchiere che da sempre ci propinano, con la pretesa di rappresentare il

popolo, i lavoratori e anche le classi più povere, con queste manovre che pretendono di far passare

come “alta politica”, in un brevissimo lasso di tempo hanno portato il popolo indietro di oltre 60

anni, a un punto tale che non siamo più competitivi neppure con la parte più retrograda dell’Africa.

Hanno occhi e non vedono (o fingono di non vedere) il disastro che hanno compiuto.

Hanno orecchi e non sentono (o fanno finta di non sentire) i lamenti e le contestazioni della gente

che dovrebbero rappresentare.

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Perché troppo ampia, incolmabile, è la distanza che li separa da chi, anche per causa loro, soffre.

Se quanto sopra ha leso le loro maestà, dimostrino il contrario, ma lo dimostrino con i

FATTI non PAROLE

Giorgio Pasian 03 dicembre 2013

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Libertà di Pensiero e di Parola

Falsa Pietà Il giorno 03 ottobre dell’anno 2013 è data notizia di un’immane sciagura accaduta nel mare di

Lampedusa, cadaveri allineati sul molo al primo giorno se ne contano novantatré, in attesa del

totale recupero di altri poveri disgraziati che anelando di trovare la libertà hanno invece trovato la

morte.

Una morte atroce, cadaveri di cui s’ignora il numero che al momento giacciono ancora in fondo al

mare in attesa di essere recuperati e per un puro senso di pietà di essere sepolti come si conviene

agli esseri umani.

Pietà, puntuale la ricorrente parola sempre in uso per tutte le occasioni, oppure solo per quelle di

comodo. La pietà che deve essere carpita dai puri sentimenti della brava gente, che mai e poi mai è

informata della verità che dietro questa stupenda parola si nasconde.

È più che naturale, anzi ovvio, che la brava gente provi il sentimento di pietà di fronte a queste

immani sciagure, intere famiglie distrutte o decimate per raggiungere quella che comunemente è

chiamata “liberta” ma che in fondo è soltanto il giusto desiderio di vivere e prosperare in Santa

Pace con il resto dell’umanità.

Questa sembra una voce fuori dal coro e, in effetti, lo è, non è la pietà che è pacifico si debba

provare, ma è la rabbia che contemporaneamente monta o dovrebbe montare a dismisura in ogni

essere umano che ha il coraggio di analizzare i fatti con occhio critico ma obiettivo, senza chiudere

la mente che al momento è ottenebrata dalla pietà.

Questa voce fuori dal coro, forse non unica, partendo da un’analisi, fin troppo semplice, come

causa-effetto, analizza i vari interrogativi che corrono velocemente nel cervello.

Se una lampadina si accende, è “l’effetto”, la centrale elettrica o una batteria è la “causa” che

procura l’accensione.

Partendo da questo basilare esempio, applicato alla disgrazia attuale, alle precedenti e alle future

che inevitabilmente avverranno, possiamo, non tentare, ma sicuramente capire perché questi fatti

accadono e chi sono i veri responsabili, oppure se vogliamo più semplicemente chiamarle, “le

cause”.

Facendo un tragitto a ritroso dobbiamo iniziare da questi poveri disgraziati che investono i loro

pochi averi per tentare, con tutti i rischi, non calcolati al momento, di affrontare il mare guidati da

gente senza scrupoli il cui solo e unico interesse non è certamente la sicurezza o l’incolumità di

queste persone, ma l’attrazione del denaro che questi poveretti sono costretti a versare per

raggiungere la pseudo libertà.

Il perché verso la libertà è presto detto, si trovano in mezzo ad un conflitto che sicuramente non

volevano e loro malgrado debbano subire. Il governo di turno entra in conflitto, armato fino ai

denti, con una parte del popolo che si sta ribellando contro l’attuale sistema.

A torto o giusta ragione, chi può dirlo ?

È in atto la volontà del cambio di Potere.

Una mente oltremodo facilona sicuramente si schiera subito, o da una parte o dall’altra e in questo

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modo impedisce al cervello di funzionare, tentare di capire chi può veramente ha ragione o meno,

quali interessi di parte si nascondono che lui non conosce e non conoscerà mai, quali persone, in

parte nascoste nell’ombra, manovrano questi tristi e nefasti eventi.

Punto primo: chi ha fornito e/o venduto ogni tipo di armamento all’attuale governo in carica

dell’ipotetico stato (ogni stato può essere quello incriminato) ?

Punto secondo: chi ha fornito e/o venduto ogni tipo di armamento ai ribelli del momento che

vogliono sovvertire l’attuale governo in carica?

Punto terzo: chi si è mai preoccupato delle conseguenze che subisce chi si trova nel mezzo di

questa guerra, uomini – donne - bambini che invece vogliono vivere in pace?

A questo punto la pietà non esiste ?

E non può neppure esistere perché è in corso.

La fase del commercio di armi;

Dell’istigazione dell’odio;

Della presa o tenuta del potere a tutti i costi.

Delle possibili e reali conseguenze non gliene frega niente a nessuno, neppure agli avvoltoi che si

precipitano nel campo di battaglia prevedendo la possibilità di arricchirsi sulle disgrazie altrui.

Ecco in atto un’altra fase, portare “illegalmente” questi assetati di vita tranquilla fuori dai confini

di quel campo, dove solo loro ne usciranno sconfitti (fascismo-partigiani-civili dell’Italia del

1939/45 insegna), ma giustamente, come tutti gli sciacalli del momento, anche questi desiderano

solo una cosa, GUADAGNARE e se possibilmente senza dare niente.

Un viaggio in mare dove chi sopravvive e chi muore, non importa se qualcuno o molti finiscono in

pasto ai pesci, non ha importanza se quando scoperti affondano la barca o gli danno fuoco, se

qualcuno corre in soccorso bene altrimenti, muoiono, tanto per loro è lo stesso, il guadagno a quel

punto è assicurato, i soldi li hanno presi.

Quante e quante ne hanno viste gli abitanti di Lampedusa e di altri posti simili dove i profughi dei

paesi in guerra cercano e a volte ci riescono a sbarcare, quante proteste ha fatto il sindaco di

Lampedusa e di altri paesi simili per la moltitudine di profughi sbarcati e la mancanza di mezzi per

il loro sostentamento.

QUASI SEMPRE INASCOLTATI, diciamo quasi sempre perché ultimamente e specialmente

durante le visite delle Autorità, sia civili (presidente della camera, deputati, ministro delle

immigrazioni, ecc..) che religiose (Papa, cardinali, ecc..), costoro cui fa immenso piacere apparire

come esempio di comprensione, di pietà e altro, per proprio tornaconto. Non manifestano mai la

“loro” precedente difficoltà e/o incapacità di gestione del problema, ampiamente dichiarato con

tutti i mezzi possibili che i media mettono a disposizione.

Forse basta un piccolo contributo per risolvere le rimostranze ?

Tutti questi rappresentanti, autorità pubbliche locali, nazionali, estere, religiose, stampa e media in

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generale, oltre a comunicare il loro senso di pietà e smuovere quello della gente comune, cos’altro

hanno fatto o fanno?

Niente!

Oppure, può darsi che anche questa volta si promuoverà un’altra forma di sottoscrizione per

racimolare, sempre in nome di questa pietà, un po’ di denaro, ma per chi ?

Forse per mettere in pace la coscienza con una modesta sottoscrizione e versamento di un pochino

di denaro?

Le cause

Appurato che la gente quando ci riesce scappa, ammesso che abbia il denaro necessario per pagare

gli avvoltoi-scafisti che gironzolano e proliferano intorno alle macerie, create dal conflitto interno

tra due fazioni governo-ribelli, entrambi sostenendo di aver ragione. Il proverbio dice, “tra i due

litiganti il terzo gode”, in questo caso il terzo non gode ma perisce, allora domandiamoci:

1. Chi costruisce le armi in possesso delle due fazioni ?

2. Chi le vende ai paesi che le chiedono e comprano ?

3. Lo fanno tutti in nome della pace ?

Naturalmente senza ombra di smentita sono i paesi industrializzati dell’occidente che hanno

fabbriche di armi di ogni tipo e per ogni gusto, prendiamo ad esempio la grande libera America, la

stampa è piena di cronaca nera riferita a episodi di morte dovuti a omicidi da arma da fuoco,

addirittura in mano a bambini, ma anche le altre “grandi potenze” Russia, Germania, Italia,

Inghilterra, Francia, Spagna, insomma tutti, sono efficientissimi costruttori di armi e non le

fabbricano certamente per tenerle ferme in un deposito.

Giacché tutti, indistintamente, costruiscono e vendono armi di ogni tipo e per ogni esigenza, questa

deve essere considerata la fonte delle “cause” che origina quello che OGGI al grido di “vergogna”

è stata definita “la strage di Lampedusa”.

Strage è perché ne muoiono tanti o soltanto perché muoiono?

Sicuramente il tutto è consumato in nome e per conto di quel “ORDINE MONDIALE” tanto

declamato, invocato e ricercato da quasi tutti i rappresentanti e non, dei paesi ormai

disciplinatamente allineati in questo concetto.

Nel nome dell’ordine mondiale non si può tollerare che qualcuno seguiti a condurre

un’amministrazione, politica - economica, in maniera riguardante strettamente l’ambito della

propria nazione, senza renderne conto a chi è ormai organizzato.

Ecco allora mettersi in moto quei servizi che tutti chiamano segreti, ma che invece sembra che

operino alla luce del sole, ormai senza paura di chicchessia, operano in maniera sconosciuta solo ai

più, in altre parole al popolino, indifferenti al rispetto o meno delle leggi o addirittura al rispetto di

quelle norme che comprendono anche la difesa della vita.

Forse, dopo l’elaborazione mentale, sono proprio questi i primi passi compiuti per invogliare chi,

in quel momento, vuole ribellarsi all’attuale gruppo di potere, gli forniscono i mezzi, i consigli,

ogni tipo di appoggio e le armi, ma in cambio di che ?

Naturalmente in cambio del servizio totale e incondizionato di chi li ha aiutati, ma è ovvio!

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Questo sporco gioco d’interferenze in casa altrui causa morti in ogni dove e in qualunque modo, è

il prezzo per raggiungere quel fine, “ordine mondiale”, tanto agognato da tutti ma sconosciuto a

quasi tutta l’umanità.

La costruzione di armi, di ogni tipo, atte a distruggere di tutto e di più, la vendita e l’inquadramento

del futuro acquirente sono parte essenziale delle cause di quell’immane tragedia cui oggi tutti

gridano “VERGOGNA”.

E con le cause arrivano gli effetti

Queste persone, tutte legate fra loro dal comune sentimento che è quello di emergere, costi quel

che costi indifferenti se a danno degli altri, eccoli in prima fila, anzi fanno la gara a chi arriva

prima per presentarsi davanti alla gente soltanto per la propria visibilità, proclamare e manifestare,

magari con le lacrime agli occhi, quella che è giusto chiamare, la falsa pietà.

In precedenza hanno servito, da inutili servi e al solo scopo di emergere un piccolissimo gradino

sopra la massa, un padrone o dei padroni che li considerano il niente assoluto.

Che cosa possono contare i nostri piccoli rappresentanti nazionali, amministrativi, politici,

sindacali o sociali, quando ha disporre il tutto sono coloro che in primis gestiscono il potere, come

America, Russia, Vaticano e a seguire, Germania, Inghilterra ecc…

Di fronte a questi giganti della politica economia, insomma del POTERE, a qualsiasi disposizione

non rimane da dire disciplinatamente che una sola parola, “sissignore obbedisco”.

Come si usa dire in questi casi, non hanno voce in capitolo, non contano nulla ed è già tanto che in

virtù di favori e cortesie ricevute, l’hanno fatti entrare nella sala dove possono vedere, ascoltare e

dopo servire il POTERE.

Quando puntualmente giungono queste, provocate e volute sciagure, ecco che con meticolosità

puntualità giungere i FALSI gridi di protesta, di delusione, insomma di falsa pietà.

Sicuramente e ormai fin troppo accertato che, l’unico sentimento di verità, si può trovare soltanto

tra la povera gente, l’unica disposta, prima di subito, a porgere a questi disgraziati un piccolo aiuto

di conforto di vera e sincera pietà.

Questa sceneggiata di falso aiuto, di falsa comprensione serve a coprire quella premeditata volontà

nel creare situazioni simili che per evitarlo sarebbe stato sufficiente non armare gli altri, governi e

oppositori, non istigare gli uni verso gli altri pur di vendere armi (detto anche dal Papa Francesco).

Chiunque vuole il potere, PERSONA, PARTITO, o ALTRO, è fin troppo noto che questo può

essere gestito soltanto sulla povertà, sulla miseria del popolo che continuamente deve elemosinare

come “grazia ricevuta” quello che è un suo sacrosanto diritto.

Forse, qualcuno che non ha portato il proprio cervello all’ammasso ha cominciato a capire certe

realtà, nonostante si faccia l’impossibile per camuffarle o addirittura per tenerla nascoste. Ecco

allora interpretare nella giusta misura le parole o osservazioni riferite all’apertura totale e senza

condizioni delle frontiere, a determinati diritti, detti e mai applicati, proposte fatte soltanto come

propaganda personale o elettorale.

Messaggi fatti ad arte per far comprendere a questi profughi che in Italia esiste l’EL DORADO

(luogo leggendario in cui vi sarebbero immense quantità di oro o il paradiso terrestre).

Invece quando quelli che riescono a toccare la terra Italia si accorgono, come anche i media

illustrano, che sono rinchiusi alla stregua degli animali in posti privi di un minimo di civiltà, per i

dovuti necessari ma lunghissimi accertamenti.

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Quelli fortunati che riescono ad avere il permesso di soggiorno o quelli che riescono a fuggire da

questi “posti di prima ACCOGLIENZA” dove vanno?

La gente dove li trova?

Negli atri delle stazioni, sopra o avvolti nei cartoni, dormono nelle panchine dei giardini, sotto i

ponti, mangiano chiedendo l’elemosina nei mercati davanti alle chiese o cimiteri, nei parcheggi

come abusivi ovviamente e se non gli dai qualcosa …., oppure facili prede della delinquenza

organizzata a spacciare droga, furti nelle abitazioni e/o commettere reati d’inimmaginabile

crudeltà.

Per i più fortunati, si fa per dire, si legge dal giornale dello 05.10.2013.

“trecento profughi sono giunti ad Amburgo con un pass e 500 euro a testa concessi

dall’Italia a chi avesse lasciato l’isola siciliana, ormai sovraffollata”.

In nome della pietà, della comprensione, della politica che più che europea, come già detto è

applicato a secondo chi comanda, giunge puntuale come un orologio svizzero, la risposta del

ministro tedesco Detlef Scheele che almeno ha dichiarato la verità.

«Non hanno nessun diritto legale a un alloggio né a un’assistenza economica, sarebbe

folle dar loro false speranze di un futuro lavorativo qui». Scaduti i permessi temporanei,

gli immigrati dovrebbero tornare in Italia, e le autorità tedesche hanno già messo a

disposizione biglietti del treno gratis per riportarli nella penisola.

Come sono belle le parole e come sono brutti i fatti !

Signori benpensanti, illustri onorevoli, ecclesiali di ogni tipo e grado, politici dalle “mani e

coscienze pulite”, moralisti di ogni classe, per voi è questa domanda:

E’ questa l’accoglienza ?

E’ pietà oppure…. FALSA PIETA’ ?

Non uno di questi rispettati signori, illustri onorevoli, religiosi, politici dalle “mani e coscienze

pulite” e moralisti di ogni ceto si è mai preoccupato di assicurare a questi profughi una degna

accoglienza garantendo fin dal momento che hanno toccato il suolo Italia:

1. Una civile e adeguata abitazione;

2. Un lavoro che gli permetta di non elemosinare per vivere;

3. Il diritto di vivere da persone civili al fine di integrarsi nella società.

È gioco forza costatare che neppure uno di costoro, neppure il presidente della camera, quello del

consiglio e via via tutti gli altri, ospita nella propria abitazione non una famiglia, non un uomo, non

una donna e neppure un bambino, invece troppo spesso si approfittano di loro per rubare la

comprensione e pietà degli altri, per far vedere il peggior falso della loro personalità, ossia, per far

vedere l’opposto di ciò che sono.

Il caso più clamoroso è quello del ministro dell’immigrazione Kyenge che dice e ha detto un fiume

di parole, che vorrebbe insegnare tutto a tutti, che non perde una sola occasione per fare la morale a

chicchessia, ma, in realtà, non uno soltanto di questi suoi connazionali è ospitato nella sua casa in

nome della fratellanza, della solidarietà o della pietà.

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Esclusiva proprietaria della associazione Da a (magia, medicina, star bene in lingua s ahili) è

un’associazione non profit nata nel 2002 di cui i dirigenti e responsabili sono tutti familiari e

amici della Kyenge.

Piccolissimo quadro di una persona di colore che in nome della solidarietà e/o fratellanza ha usato

tutti i mezzi (come il piccolo accenno di sopra), per raggiungere quel ruolo raggiunto da pochi

extra comunitari,

integrazione

Cecile Kyenge si è integrata talmente bene da aver addirittura superato, e di gran lunga, qualsiasi

nostro espertissimo politicante.

Infatti, moltissimi nostri politicanti dopo tanti anni fanno ancora la gavetta, lei invece è già

ministro e domani chissà cos’altro.

Non soltanto non ha fatto nulla per il paese che l’ha ospitata, non solo non ha fatto nulla per i suoi

connazionali, ma ha addirittura sfruttato ogni e qualsiasi situazione (associazioni, fondazioni,

ecc…) per il suo esclusivo tornaconto. Siamo onesti e riconosciamoglielo, si è INTEGRATA così

bene che meglio non poteva.

Che dire dei nostri politicanti Il presidente del consiglio Enrico Letta per restaurare le poltrone del suo studio ha speso la modica

somma di € 23.982,93, iva compresa, mentre un operaio qualsiasi li percepisce in un anno.

Questo è soltanto un esempio della miriade che i nostri politicanti producono.

Sono soldi loro ?

Tolti dal loro compenso ?

Cosa produce tutto questo andazzo di politica nostrana?

La risposta bisogna chiederla agli extracomunitari che sono giunti in Italia pieni di speranze e

illusioni, cosa hanno trovato ?

E la stessa domanda bisogna farla ai nostri connazionali (Italiani) che hanno e continuano senza

sosta a lasciare il paese natio (Italia) per trovare lavoro e sistemazione in altri lidi (altre nazioni).

La stessa domanda, se fosse possibile, bisognerebbe rivolgerla a tutti coloro, ormai stanno

diventando un esercito, che impotenti a trovare un’altra soluzione, hanno deciso di togliersi la vita

come ultima via d’uscita loro rimasta.

In un mondo ormai allo stremo causato da questa spaventosa, voluta crisi economica senza

precedenti, dove per aiutare un povero cristo non ci sono soldi. Dove si rimane impassibili o

guidati da un orrendo menefreghismo nel vedere ogni giorno suicidi di persone che non riescono a

trovare una via d’uscita per risolvere i personali e assillanti problemi, dovuti per la gran parte,

oppure nella totalità, dalla pessima gestione del denaro pubblico, veder questo sperpero di denaro

da parte dei nostri amministratori (da noi votati e seguitiamo anche a difenderli) privi di ogni

oculatezza nel gestire denaro che non è il loro, ma lo usano per loro, e per loro soltanto.

Questi piccoli esempi dimostrano e impassibili assistiamo, che stanno danno fondo a tutte le nostre

risorse ed energie, gestendo in un modo che peggiore non può essere, il denaro PUBBLICO.

Prediche e parole in parte d’orate non riempiono lo stomaco e non danno la dignità alle persone,

costoro non lasciano cadere dalla tavola neppure le briciole, non si privano dei loro averi e usano i

soldi prelevati dalle tasse dei contribuenti per fare, soltanto politica clientelare.

Parole e soltanto parole per la credulità del popolo ormai rassegnato a bere di tutto e di più,

rifiutandosi

di pensare, di vedere, di parlare.

Ancora non sazio di essere preso in giro, turlupinato da chicchessia

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Ma oltre a quanto detto Quello che colpisce di più la sensibilità umana o cristiana è vedere che il clero in primis, in nome

della cristiana carità, oltre alle stupende prediche (sempre e solo parole), non fa nulla per i

bisognosi profughi, ci sono un’infinità di posti liberi nei monasteri abbandonati, chiese con

moltissime stanze vuote, possibilità di aiuto immenso, ma non uno, ripeto uno solo di questi esseri

umani è loro ospite.

Adesso hanno deciso di pattugliare il mare, non per impedire la clandestinità, ma per sostituirsi,

con aerei, navi e quant’altro, alle sgangherate carrette del mare degli attuali sfruttatori di carne

umana.

Questa operazione costa tra i 12 e 14 milioni di euro il mese, e dopo pochi giorni il capo di stato

maggiore della difesa ammiraglio Luigi Binelli Mantelli ha suonato il campanello d'allarme

spiegando che i soldi stanno finendo, denari pagati forse da questi stimati cercatori di visibilità ?

No! Loro quando mai tirano fuori dalla tasca un solo centesimo bucato, sono finanziati con il

prelievo delle tasse del popolo Italiano, cui ancora una volta si presenta una buona scusa per

aumentare quelle già esorbitanti esistenti.

Questo è compiuto da chi a parole professa la pietà ma nei fatti non la mette in pratica.

Ancora una volta …..:

E’ questa l’accoglienza ?

E’ pietà oppure…. FALSA PIETA’ ?

Forse, anzi sicuramente e con certezza è il caso di affermare con forza, NO!

Non ci sono leggi da fare o da abolire, ma la sola cosa da cambiare è la mentalità di chi governa.

La prova è l’incoerenza di questi pseudo politici, lo stesso ministro dell’immigrazione dopo pochi

giorni ha cambiato radicalmente opinione, ieri pietà comprensione e abolizione della legge Bossi-

Fini, oggi non bisogna più cambiare le leggi esistenti ma applicarle e inasprirle.

Dire sconcertante è sempre poco.

Vogliamo fare un piccolo esempio di cosa può ottenere la pietà messa in pratica della povera

gente?

Due famiglie sono profughe,

Nel paese d’origine hanno abbandonato il proprio domicilio, in nome della pietà una casa

Italiana ospita la prima famiglia, però la casa diventa più stretta per tutti e ognuno vuole

sistemare le proprie cose come meglio gli aggrada, chi vuole spostare un letto, chi un

divano, chi vuole togliere un quadro ecc….

Sempre in spirito di pietà il proprietario della casa decide di ospitare una seconda famiglia

di profughi. La casa diventa ancora più piccola e insufficiente, aumentano i desideri o

pretese di cambiare qualcosa da parte di tutti. Cosa giusta si direbbe, ma con quale

risultato?

Le due famiglie profughe nel fuggire hanno perduto la propria casa e il proprietario che le

ha ospitate non può disporre della propria, conclusione in nome della pietà tutte e tre le

famiglie non hanno più una casa.

Questo sta accadendo nell’Italia che ormai, nostro malgrado, sia occupata senza colpo ferire.

Gli Italiani, nel 2013 come nel 1800/1900, sono costretti da questi e altri eventi a emigrare perché

non c’è più posto per tutti.

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Intenda chi deve intendere …

In realtà, prima e ora, abbiamo non aperto ma spalancato le porte e finestre per accogliere i

profughi di altre nazioni dove qualcuno aveva e continua a illudere che in Italia c’è l’EDEN,

adesso gli Italiani che hanno dato tutta l’esistenza e un’infinità di essi anche la vita, devono a loro

volta scappare, fuggire, emigrare per altre terre.

Prova è che il numero di connazionali che hanno intrapreso la strada della frontiera è in continuo

aumento.

Per onestà bisogna riconoscere che il popolo Italiano troppo abituato a commettere errori, troppo

abituato a tirare il sasso e nascondere la mano, dimentica o fa finta di dimenticare che è proprio con

il proprio voto, consenso, che queste, più che criticabili, persone governano.

A nessuno viene in mente che esistono anche altri modi per aiutare la gente.

Non è necessario dargli una “casa” nuova in un altro paese con la lingua, usi e costumi diversi, con

un minimo, ripeto proprio un minimo d’intelligenza (sempre se non ci sono altri reconditi obiettivi)

si può aiutare a pulire e mettere in ordine le loro case. In questo modo si salvano le loro e le nostre.

Una massima dice:

Se ti do un pesce ti sfamo per un giorno.

Se ti do una canna da pesca, sei sfamato per sempre.

Questa è la più semplice ed elementare delle possibili soluzioni, ma i nostri governanti o chi

gestisce il vero potere a livello mondiale lo permette ?

Fin troppo semplice e facile è la risposta, NO, il cosiddetto “ordine mondiale” è istituito proprio

per evitare che chiunque possa prendere iniziative troppo individualistiche, tutti devono obbedire

alle gerarchie ormai costituite, ignorate dal popolino che tenuto all’oscuro di tutto non può che

decidere e accettare, democraticamente e liberamente, quello già deciso da loro.

Forse è stato detto fin troppo o forse abbastanza da capire e trovare il bandolo di questa intrigata

matassa, per capire che chi parla tanto hanno scopi non chiari, che quando fanno qualcosa è solo

per la loro visibilità, perché hanno deciso che il quel preciso momento devono apparire, per

dimostrare che esistono.

Dicono una cosa, ne pensano una diversa e poi ne fanno un’altra ancora, se sono dei perfetti

incoerenti, non ha alcuna importanza. A mezzo TV, stampa e tutti i media alquanto coordinati,

almeno fino ad adesso, sono riusciti a convincere o a calmare ogni tipo di rabbia o rancore nei

confronti dei loro madornali errori.

Sempre costoro, assistono e partecipano al dolore per la carneficina compiuta in Lampedusa,

avendo anche il coraggio di gridare alto

Vergogna

No, non voi avete il diritto di gridare “Vergogna” ma i rimanenti familiari delle vittime, gli abitanti

di Lampedusa, e tutto il popolo Italiano ha il diritto di gridare Vergogna, verso la vostra

inefficienza, il vostro servilismo verso chi vi comanda, verso la vostra smodata sete di potere.

Il più semplice degli umani avvertimenti e/o consigli che possa giungervi è,

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non fate troppo affidamento alla pazienza di chi tutto sa e tutto può.

Ravvedetevi finché siete in tempo

Pensiero di un cittadino che ha analizzato i

FATTI non PAROLE

Giorgio Pasian 09 dicembre 2013

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Libertà di Pensiero e di Parola

In comune tempeste in arrivo Sulle case di Via Giovine Italia in Concordia Sagittaria in queste pagine è stato scritto tutto di

quanto conosciuto e dimostrato, il resto, forse più grave, lo conosceremo nelle prossime puntate.

Adesso è arrivato il momento degli avvocati, sia quelli della ditta C.B. Costruzioni di Carnieletto

Doriano e Natalino, sia quelli del sindaco e degli impiegati comunali (se si costituiranno) che

risulteranno coinvolti nello scandalo.

Nessuno ha voluto o si è degnato d’informare la cittadinanza, men che meno l’amministrazione

che, il giorno 11.11.2013 è giunta in comune una lettera del legale della ditta allegato n. 2, in cui

preavvisa causa per diversi reati, penali e civili, che saranno indicati nell’atto di citazione,

provocati dallo scandalo delle case di “Cavanella”.

Il legale ha chiesto copia di tutti gli atti relativi alle case a decorrere dal 15.05.2007 comunicando,

tra l’altro, che sarà richiesto un risarcimento per danni subiti di

svariati milioni di euro

Vista la documentazione ricevuta assolutamente insufficiente e il frapporre di ingiustificabili

difficoltà all’indagine difensiva volta a far emergere la verità (che ormai tutti conoscono dalle

pagine di questo blog) e come dal contenuto della lettera dell’Avv. Faraon Luciano del

24.12.2013 allegato n. 1, il giorno 06.12.2013 è pervenuta al comune una nuova richiesta allegato

n. 3, indirizzata ai vari responsabili di settore compreso il segretario comunale, DIFFIDANDO il

sindaco Marco Geromin (parte interessata) dall’interferire sul rilascio della suddetta

documentazione.

Il 19.11.2008 il sindaco con motivazioni prive di valore e di significato, celando molte verità, ha

voluto convocare una assemblea al cinema “C”, un’arena da Colosseo tipo “Nerone” senza aver

mai visto “né date né questioni”, per trattare un argomento di stretta competenza del comune, del

responsabile di settore, della giunta comunale, del consiglio comunale.

Il fine non era e non è stato mai l’interesse del paese, ma come molte volte detto e ripetuto anche

nei consigli comunali è stato strettamente personale e/o partitico.

Invece oggi, ha deciso di non mostrare le lettere pervenute dall’Avv. Faraon neppure ai consiglieri.

Perché, ha sempre paura della VERITA’ ?

La ditta C.B. Costruzioni ha subito notevoli danni dall’operato del sindaco, dalla sua maggioranza,

dal menefreghismo dell’opposizione, dai cittadini che la sera del 19.11.2008 entusiasti l’hanno

applauditi, confortati e osannati. L’amministrazione invece di rispondere con il solito disco “non è

vero” (risposta che non meritano neppure i bambini) risponda ai cittadini, in una nuova

pubblica assemblea al cinema “C”

per spiegare e informare degli eventi che, a causa loro, si stanno accumulando nel comune di

Concordia Sagittaria.

Visto che il sindaco e altri saranno citati in tribunale, sia come rappresentanti del comune che in

proprio, la gente ha tutto il diritto di sapere, adesso e non a fatto compiuto,

chi pagherà i notevoli danni che hanno causato ?

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Loro, o tutti noi ?

Comunque in spirito di cristiana collaborazione mi permetto di suggerire al sindaco e a tutti gli altri

tre modesti, umili e disinteressati consigli:

1. Riconoscere gli errori commessi, dovuti a incompetenza, leggerezza, superficialità e

chiedere scusa ai cittadini;

2. Limitare i danni uscendo subito dalla scena pubblica e politica ;

3. Trattare la vertenza in via stragiudiziale, in considerazione del fatto che: “è meglio un

pessimo accordo che un buon giudizio”.

Ascolteranno ?

Sicuramente NO !

Ha, hanno sempre fatto orecchie da mercante, infatti, chiunque si riconosce in questi scritti è

cosciente di essere rimasto sempre inascoltato, come:

le 777 firme di protesta per la strada di V. S. Pietro,

le proteste per gli allagamenti delle case,

la situazione di pericolo nelle nostre strade, nelle scuole, la totale assenza dei vigili,

ecc…

Il cittadino è rimasto sempre inascoltato

Anche ai cittadini desidero trasmettere un parere ricevuto tanti anni or sono.

L’essere umano capisce due sole cose, le botte e i soldi.

Le botte, ovviamente, non si possono dare, ma i soldi “più gliene togli e più capisce”.

Caro cittadino è arrivato il momento che anche tu devi sforzarti di capire.

Se per caso il sindaco o altri non venissero condannati in proprio ma come rappresentanti

dell’amministrazione comunale, forse, sarai tu, noi tutti, a dover pagare i danni.

Così finalmente capirai che eleggere un incapace, un presuntuoso, un arrivista, costa parecchio

denaro che, uscirebbe dalle tue - nostre tasche.

Pertanto, come ho sempre detto, i tuoi errori li paghiamo tutti.

Se le cose NON si sanno è impossibile uscirne.

Se le cose si sanno è impossibile NON uscirne.

Questo basta per riflettere?

Un bravo e affermato presentatore disse: e non finisce qui!

Credo fermamente che quel detto sia quanto mai appropriato anche nel caso del comune di

Concordia, infatti sono tante le cose compiute male che meritano di venire alla luce e sono

convinto, anzi certo, che quanto detto in questa pagina sia soltanto l’inizio delle tempeste

Questa è la prima tempesta.