Lezioni - Psico. Clinica

27
PSICOLOGIA CLINICA – Proff. Ugazio TESTI: 1) Del Corno, F., & Lang, M. (a cura di) (2005). Elementi di psicologia clinica. Milano: Angeli (cap. 1,2,3,4, pp. 21-98 e pp. 327-452). 1) Freud, S. (1909). Analisi della fobia di un bambino di cinque anni. Caso clinico del piccolo Hans. Opere, vol. V, (pp. 481- 589). Torino: Bollati-Boringhieri 2) Freud, A. (1967). L'Io e i meccanismi di difesa. Firenze: Martinelli (pp.51-180) 3) Bateson, G. (1976). La cibernetica dell'«io»: una teoria dell'alcolismo. In G. Bateson, Verso un'ecologia della mente (pp. 339-373) 4) Ugazio,V. (1998). Storie permesse storie proibite. Torino: Bollati Boringhieri. (cap. 1-3, pp.1-135) (Nuova edizione in corso di stampa). 5) Kelly, G.A. (2004). La psicologia dei costrutti personali. Milano:Cortina (pp. 1-170) 6) Freud, S. (1909). Osservazioni su un caso di nevrosi ossessiva (Caso clinico dell'uomo dei topi). Opere, Vol. IV, pp. 7-127. Torino: Bollati Boringhieri; TESTO = “Donne innamorate” – “Figli e amanti” di Lawrence Ordine di studio consigliato = Kelly – Bateson – Freud – Ugazio Esame = scritto (domande aperte) LEZIONE DEL 26/09/2011 LA PSICOLOGIA CLINICA: È una scienza applicata Deriva dal greco “letto” – Scienza che va al letto del paziente

Transcript of Lezioni - Psico. Clinica

Page 1: Lezioni - Psico. Clinica

PSICOLOGIA CLINICA – Proff. Ugazio

TESTI:

1) Del Corno, F., & Lang, M. (a cura di) (2005). Elementi di psicologia clinica. Milano: Angeli (cap. 1,2,3,4, pp. 21-98 e pp. 327-452).

1) Freud, S. (1909). Analisi della fobia di un bambino di cinque anni. Caso clinico del piccolo Hans. Opere, vol. V, (pp. 481-589). Torino: Bollati-Boringhieri

2) Freud, A. (1967). L'Io e i meccanismi di difesa. Firenze: Martinelli (pp.51-180)

3) Bateson, G. (1976). La cibernetica dell'«io»: una teoria dell'alcolismo. In G. Bateson, Verso un'ecologia della mente (pp. 339-373)

4) Ugazio,V. (1998). Storie permesse storie proibite. Torino: Bollati Boringhieri. (cap. 1-3, pp.1-135) (Nuova edizione in corso di stampa).

5) Kelly, G.A. (2004). La psicologia dei costrutti personali. Milano:Cortina (pp. 1-170)

6) Freud, S. (1909). Osservazioni su un caso di nevrosi ossessiva (Caso clinico dell'uomo dei topi). Opere, Vol. IV, pp. 7-127. Torino: Bollati Boringhieri;

TESTO = “Donne innamorate” – “Figli e amanti” di Lawrence

Ordine di studio consigliato = Kelly – Bateson – Freud – UgazioEsame = scritto (domande aperte)

LEZIONE DEL 26/09/2011LA PSICOLOGIA CLINICA:

È una scienza applicata Deriva dal greco “letto” – Scienza che va al letto del paziente È una scienza empirica, cioè che si confronta con il dato concreto, con la realtà Non consente di essere logico perché la realtà sfugge alla logica Si confronta con situazioni enigmatiche, cioè che non appaiono spiegate

La psicologia clinica risolve le situazioni enigmaticheApproccio clinico: cioè che ha a che fare con il caso singolo, importanza all’osservazione.

Approccio dove la priorità è al caso piuttosto che alla teoria.

LA PSICOLOGIA CLINICA E’ UNA DISCIPLINA EMPIRICA CHE STA VICINO AL CASO SINGOLO

1600 = Attenzione alla sperimentazione --- APPROCCIO DEDUTTIVO

La psicologia clinica esprime la vocazione empirica con attenzione alla complessità del soggetto.

E’ quella O riduzionista → è accusata di essere poco scientifica.

Page 2: Lezioni - Psico. Clinica

ATTENZIONE --- occorre evitare il riduzionismo. Non usare metodi ripetitivi, ne metodologia sperimentale → Profonda soggettività

Le ipotesi dei clinici non riescono ad essere verificate e falsificate --- sforzo dei clinici di rendere le ipotesi falsificabili, dimostrare l’efficacia del loro lavoro.

Scienza applicata che risponde a questioni complesse (ricerche che esplorano l’ovvio). La psicologia clinica è una scienza applicata, rispettosa del proprio oggetto e difficoltà a

dimostrare alcune ipotesi (a falsificarle)

I problemi a cui la psicologia clinica risponde sono domande che tutti si fanno perché nessuno può fare a meno delle relazioni interpersonali, abbiamo autoconsapevolezza

Capacità autoriflessiva → tutti si occupano delle questioni di cui si occupa la psicologia clinica --- tutti sono psicologi clinici “naïf”

LA PSICOLOGIA CLINICA SI OCCUPA DI QUALCOSA SU CUI IL SENSO COMUNE RAGIONA

Lo psicologo clinico interagisce con una persona che spiega in un certo modo i problemi; la modalità di spiegarli contribuisce alla creazione del problema

Il soggetto ha una sua teoria sui suoi problemi (→ è uno psicologo naïf) L’oggetto della psicologia clinica è la PSICOPATOLOGIA e in senso lato dei problemi, del

disagio, della devianza sociale --- si occupa del conflitto interpersonale, di coppia… Il processo diagnostico è la prima cosa che lo psicologo clinico deve fare:

- Diagnosi nosografica (classificatoria)- Diagnosi ermeneutiche (attribuiscono un significato agli eventi)- Diagnosi funzionali (valutare il danno e la risorsa del soggetto)

Attenzione non solo alla psicopatologia ma anche alle aree della persona, per fare una prognosi statistica

L’interazione con lo psicologo clinico è un mezzo utilizzato per fare la diagnosi

Fare autoanalisi (per lo psicologo clinico) --- perché mette in gioco se stesso.

PSICOPATOLOGIA

PSICOLOGIA CLINICA

PSICOPATOLOGIA PSICODIAGNOSI

PSICOTERAPIA

La personalità umana è il suo sviluppo

cambiamento

Page 3: Lezioni - Psico. Clinica

OBIETTIVO = Cambiare le persone Risolvere i problemi

La psicologia clinica ha contribuito a capire la personalità e i suoi sviluppi. Due motivi per cui le teorie più importanti nascono dalla psicologia clinica:

- La psicopatologia è una lente di ingrandimento della normalitàNO distinzione netta tra normalità e patologia

- La psicodiagnosi e la psicoterapia costituiscono due contesti in cui le persone si rivelano per quello che sono realmente (setting terapeutico)

Ha delle regole. Il paziente è motivato ad esprimere se stesso e questo lo rende studiabile.

Il terapeuta è motivato ad aiutare il paziente e quest’ultimo è motivato ad esprimere se stesso. Studi su: 1) personalità – 2) processi Interazione sociale (laboratorio tra terapeuta e paziente, e lavoro sulla loro relazione) Dei processi di cambiamento. NO USO DI FARMACI nella psicoterapia, uso dell’interazione e deve sollecitare la capacità

del paziente a cambiare.- Comprendere il soggetto- Comprendere l’interazione- Comprendere il cambiamento

La psicopatologia, la psicoterapia e la psicodiagnosi hanno in comune con la psichiatria il fatto che l’oggetto della psicologia clinica è uguale a quello della psichiatria → NO differenza tra psicologi e psichiatri, ma adesso la differenza è forte: LA DIFFERENZA STA NEL MODO IN CUI AFFRONTANO L’OGGETTOPerché la psichiatria ha assunto un approccio biologico e una terapia farmacologica. Fa leva sullo sviluppo di: 1) GENETICA; 2) NEUROSCIENZE; 3) PSICOFARMACOLOGIA.Diagnosi nosografica basata sul DSM (psichiatria) con terapia farmacologica, poi il DSM ha frammentatole malattie

ANNI ’90 = Idea che le malattie mentali sono legate al cervello. DAL 2000 = Le ipotesi della psichiatria cadono in una crisi di credibilità (in USA).

Perché?1. La genetica si è sviluppata però non ha dimostrato l’esistenza del gene della patologia –

Idea che le malattie mentali siano alcune malattie del cervello (mito del disequilibrio chimico)

2. ESEMPIO : gene RHTT responsabile della depressione. Solo il 25% dei pazienti ha una carenza di serotonina ma non è dimostrato che la mancanza di serotonina causi la depressione. Invece è dimostrato che l’emozione negativa provoca una carenza di serotonina.

Il Mito del Disequilibrio è collegato alla psichiatria per il suo sostegno sostegno ai farmaci serotoninegici → guadagno per le case farmaceutiche

Dirty Secret (sporco segreto) = i serotoninegici hanno un effetto negativo rispetto a quello dei “farmaci” placebo → c’è un rischio di suicidio maggiore nei veri depressi.La depressione provoca la paralisi motoria e i farmaci inducono all’attività.I farmaci provocano:- disfunzioni sessuali (impotenza)- ictus- inappetenza- diarrea

Page 4: Lezioni - Psico. Clinica

- rischio di suicidio(i farmaci ti inducono a fare, a compiere attività; ma la depressione ti impedisce di svolgerle; il senso di oppressione e impotenza che ne scaturisce aggrava il senso di depressione e il rischio di suicidio)

3. Neuroscienza sta dimostrando che l’interazione sociale produce dei cambiamenti nella struttura del cervello. La plasticità del cervello e la psicoterapia producono modificazioni cerebrali e i farmaci producono lesioni cerebrali.La psicoterapia produce conoscenze che modificano le strutture nervose.

NON ESISTE UN’UNICA PSICOLOGIA CLINICA Ci sono punti di vista differenti --- Prima = molto contrapposti; ora = dialogo tra loro. Tre punti di vista principali:

1. SISTEMICO2. PSICOANALITICO3. COGNITIVISTA

PSICOANALISI ORTODOSSANATURA UMANA PLASTICITA’ SELF ADATTAMENTO

Negativa, dominata dalle pulsioni:

Limitata dopo i 6 anni Identificato con l’Io.Il principio di realtà

che coordina l’Es e il Super-Io

Dominazione progressiva dell’Io

sull’Es (che per altro è l’unico a possedere abbastanza energia

libidica)

Processi di cambiamentoEsperienze cariche di energia libidica rivissute e slegate, unitamente all’insight nel contesto del transfert.

FREUD → Ci sono dei processi inconsci:1. I processi psicopatologici nascono dalla normalità (sono una tappa dello sviluppo

normale).2. Fasi della sessualità → Il bimbo è polimorfo e perverso. Sono plastici ed eroticamente

disponibili. 3. Ha creato un setting → Laboratorio della psicologia clinica. Il terapeuta cerca di

risolvere con metodi narrativi il problema dell’altro.La nevrosi fa parte della normalità, l’attraversiamo tutti → SCIENZA è UN ATTRIBUTO SPECIALE.Le emozioni ci fanno muovere in modo imprevedibile; l’Io agisce con prepotenza.

I malati NON sono diversi da noi, esprimono certi processi Concezione negativa dell’altro, perché deve spiegare i fenomeni come l’aggressività e la

distruttività Il soggetto sembra lottare contro se stesso (auto-distruttivo) FREUD → Idea distruttiva della natura EROS (+)

THANATOS (-) Tendenza a ritornare nel mondo inorganico Tendenza a ripetere gli stessi errori

Sessuali

EROS

Aggressive

THANATOS

Page 5: Lezioni - Psico. Clinica

Il soggetto non è plastico → le terapie sono lunghe

Tutto si gioca nei primi anni di vita L’Io è rachitico perché le sue forze provengono dall’Es L’adattamento è una condizione in cui l’Io deve prendere il sopravvento anche se non ha

energie proprie → Le società devono reprimere

Queste idee vengono spazzate via dalla ricerca

LEZIONE DEL 27/09/2011 La lunghezza del trattamento dipende dall’idea del terapeuta sul paziente e sui processi di

cambiamento. I trattamenti psicoanalitici sono diventati lunghi a partire dagli anni ’50 – ’60 dove ci sono

degli approcci psico – dinamici. Il referente empirico è il setting analitico e ci sono ricerche empiriche controllate.

La psicoanalisi ortodossa è difficilmente falsificabile ma alcune ricerche hanno falsificato delle idee

FREUD → Il bimbo è asociale ed egoista

Il cambiamento avviene tramite l’insight. Le persone cambiano quando riescono a rivivere delle esperienze e a slegare l’energia libidica che era legata ad un conflitto.Durante la terapia c’erano degli insight in cui l’energia libidica era disponibile all’Io.

Transfert = paziente rivive con il terapeuta la nevrosi vissuta con il genitore, e con l’insight scarica l’energia

Setting analitico riporta al passato → NO contatto con il paziente. Fa si che il soggetto esca dal presente.

L’APPROCCIO PSICODINAMICOinizia a mettere in discussione quello ortodosso e Freud.

NATURA UMANA PLASTICITA’ SELF ADATTAMENTONeutrale Limitata dopo i 6 anni,

ma non insignificanteIl sé individuale

possiede una relativa autonomia dai processi

inconsci

Equilibrio dinamico fra sé e sistema sociale

Processi di cambiamentoEsperienze emotive correttive

Piano di trattamentoL’enfasi è sul facilitare l’insight sui conflitti intrapsichici e sugli impulsi negati e agiti.L’insight e le esperienze emotive correttive (inclusa la catarsi) emergono dalla relazione di transfert e dalle interpretazioni guidate dal terapeuta.

Idea di esperienze correttive = relazione in cui il paziente fa le sue esperienze correttive, cioè il terapeuta è un nuovo genitore con cui fa esperienze positive

Le idee del terapeuta sulla terapia incidono sulla guarigione del paziente, sulla durata del trattamento.

Il bimbo è sociale (NO narcisismo primario) e questo è merito della ricerca evolutiva. Idea che i primi 6 anni sono determinanti (FREUD) → Inizialmente appoggiata dalla

neuroscienza ma smentita nel dopoguerra dagli americani con una ricerca: le persone al top e i

Page 6: Lezioni - Psico. Clinica

pazienti psichiatrici avevano esperienze (negative) simili.(ELABORAZIONE POSITIVA DELL’ESPERIENZA)

BEHAVIORISMONATURA UMANA PLASTICITA’ SELF ADATTAMENTOE’ biologicamente

condizionabileIllimitata o limitata

dalle variabili genetiche o dalla storia

dell’apprendimento

Concetto mentali stico privo di significato

Conformità comportamentale alle esigenze ambientali

I disturbi sono causati da un condizionamento negativo. Il terapeuta è un consulente sperimentale del paziente; sta accanto al paziente e lo aiuta a

liberarsi dal condizionamento

Processi di cambiamentoCondizionamento classico e operante

Condizionamento che coinvolge eventi Ricerche sul condizionamento dimostrano che l’uomo può fare delle cose che non sono tra i

suoi comportamenti possibili tramite l’apprendimento Il Behaviorismo non considera il Self.

COGNITIVISMO STANDARDNATURA UMANA PLASTICITA’ SELF ADATTAMENTO

Neutrale Neutralmente infinita (nei limiti della

ragione)

Un dominio importante del “self talk”

riflessivo

Adesione razionale alle regole di

sopravvivenza imposte dalla realtà oggettiva

Processi di cambiamentoRistrutturazione razionale delle credenze.

(il terapeuta ragiona con attenzione e aiuta il paziente a ristrutturare le sue credenze irrazionali)

Piano di trattamentoL’enfasi è sull’eliminare, controllare e sostituire le emozioni intense negative attraverso

l’identificazione dei pattern di pensiero irrazionale (responsabili delle emozioni negative)

Attenzione al presente e ristrutturazione delle credenze

COGNITIVISMO COSTRUTTIVISTANATURA UMANA PLASTICITA’ SELF ADATTAMENTO

IMPORTANZA AL SELF

Page 7: Lezioni - Psico. Clinica

Neutrale Limitata dopo l’adolescenza

Un dominio dell’esperienza che vincola tutti gli altri

La coordinazione creativa dell’attività

individuale con possibilità e vincoli che

cambiano

ANNI ’80 = Il soggetto costruisce l’ambiente (Guidano)

Ha una chiusura organizzativa: si può solo perturbare il soggetto

NO interazioni istruttive

Il terapeuta che perturba (NO esperienze correttive)

PSICOTERAPIE SISTEMICO – RELAZIONALINATURA UMANA PLASTICITA’ SELF ADATTAMENTO

Positiva, caratterizzata dalla natura sociale

(altruista) della persona

Limitata soltanto dalle variabili genetiche e

dalla storia dei precedenti

apprendimenti

Costruito/Decostruito nella conversazione

L’insieme delle storie vissute e raccontate

relative alla posizione del soggetto nella

narrazione

Processo bidimensionale:

l’individuo si adatta all’ambiente ma

l’ambiente è trasformato

dall’individuo

Spiegare la distruttività umana in modo diverso: ciò che è distruttivo per il singolo è costruttivo per il gruppo

Mantiene un’idea positiva della natura Setting della famiglia: coinvolgimento di altri soggetti nella terapia del singolo.

Inventato alla fine degli anni ‘501. Idea che la natura è altruista e sociale2. Si sostituisce una metafora energetica con una basata sul concetto di riformazione.

La gente si scambia informazioni.(Es. L’uomo che calcia il cane o il sasso)

Il sé è costruito nella conversazione Il soggetto è in grado di cambiare il mondo

IL PROCESSO DIAGNOSTICO

Chiusura organizzativa

(Guidano)L’ambiente si

adatta all’individuo

C’è dell’energia ma non è importante lo scambio energetico, ma lo scambio di informazioni

Metafora energetica

Page 8: Lezioni - Psico. Clinica

STORIE RACCONTATE = - Dal paziente al terapeuta- Resoconti- Comportamenti riferiti

STORIA VISSUTA = - Autopresentazione- Comportamenti in seduta- Fatti biografici- Comportamenti riferiti in seduta- Interazione paziente/terapeuta

Le parole valgono poco sebbene la terapia sia una forma di cura attraverso le parole, i modelli terapeutici (NO cognitivismo standard) attribuiscono poca importanza alle parole a livello diagnostico.Il terapeuta deve analizzare quello che il paziente dice e quello che faLa storia raccontata va messa in relazione con quello che il paziente dice

Con le incongruenze il paziente mette in atto a livello comportamentale. Importante anche vedere quello che non ha a che fare con quello che dice il paziente. La storia raccontata ha livelli di interesse diversi per il clinico: è più strutturata e meno

interessa. La storia è coerente e chiusa in se stessa. Lo script viene rotto dalla psicoanalisi con le associazioni libere I sistemici lo fanno arrivando al comportamento riferito: non si va verso il comportamento, ma

tendenza ad andare nella definizione. Dalla definizione all’azione situata in un contesto, questo apre la conversazione La storia raccontata viene ridefinita Allontanarsi dalla storia raccontata serve per capire le premesse implicite del paziente che

alimentano il problema del paziente stesso L’aspetto verbale è rinegoziato STORIA VISSUTA del paziente è diversa da quella raccontata: è inconoscibile. Importanza

alla riflessione della storia vissuta: non si può ritornare alla storia vissuta.

AUTOPRESENTAZIONE Fornisce informazioni: l’informazione viene decodificata a livello inconscio --- si reagisce

all’informazione fornendo poi un’altra informazione La persona è carica di significati. Tanto più invecchia, tanto più è piena di significati lontani

dalla biologia

Il terapeuta deve essere cosciente dei processi che lo attraversano in modo inconsapevole e dei segnali inconsci L’autopresentazione è fatta di:

1) COMPORTAMENTI COSCIENTI; 2) ESPRESSIONI DEL VISO – è un precipitato delle emozioni – la faccia è costituita dalle emozioni;

PSICOANALISI = Ha lavorato sull’isteria e sui disturbi ossessivi PSICOANALISI “CONTEMPORANEA” = Sindromi narcisistiche PSICOTERAPIE SISTEMICHE = Disturbi alimentari PSICOTERAPIE FAMILIARI = Psicosi con approccio biologico COGNITIVISMO & BEHAVIORISMO = Fobie

Page 9: Lezioni - Psico. Clinica

3) POSTURA – controllo cosciente; 4) SESSO e genere; 5) DINAMICA SOCIALE.

Queste informazioni sono in rapporto con i fatti biografici: l’autopresentazione ci dice qualcosa sulle emozioni

Autopresentazione messa in relazione con il correlativo sociale (l’abbigliamento rivela aspetti del soggetto)

Non si fa affidamento sui dati delle autopresentazioni, ma si prendono i dati e si analizzano le congruenze tra autopresentazione e i dati biografici, e tra autopresentazione e storia vissuta.

E’ più importante il modo in cui una persona dice qualcosa, piuttosto di cosa dice! --- bisogna tener conto dei comportamenti in seduta

LEZIONE DEL 04/10/2011TEMA DEL SIGNIFICATO

Due concetti: costrutti personali e polarità semantica Kelly introduce il COSTRUTTIVISMO ALTERNATIVO in psicologia clinica = ognuno

costruisce la realtà in modo personale: viviamo in un modo apparentemente uguale per tutti, ma in realtà diverso per ogni individuo poiché ognuno costruisce la realtà con significati diversi con alla base emozioni diverse.

I COSTRUTTI con cui ognuno costruisce la realtà, sono DICOTOMICI Kelly, come Piaget, riprende Kant che dice che la dicotomia è una legge del pensiero Kelly = metafora dell’uomo comune come scienziato Costrutti sono dicotomici perché aumentano la capacità di previsione Secondo Kelly, La P.Clinica si deve occupare dei modi particolari in cui ogni singola

persona costruisce la realtà Esistono vari tipi di costrutti: più superficiali e più profondi La DICOTOMIA NON è LOGICA, è PSICOLOGICA (es. Intelligente non per forza

abbinato a stupido – può essere intelligente/buono) I COSTRUTTI sono INTRECCIATI, organizzati GERARCHICAMENTE (albero dei

costrutti) Kelly - Teoria dei costrutti personali = ogni soggetto è unico e irripetibile, caratterizzato

da un mondo di significati e costrutti idiosincratico Idea che il soggetto costruisce l’ambiente perché ogni sogg. è portatore di sistema di

significati che è peculiare soltanto a lui Eventualmente è nel sistema di costrutti che si trova la patologia, perché i costrutti possono

ENTRARE IN CONFLITTO l’uno con l’altro Kelly (matematico) da una definizione matematica dei costrutti (con assunti e corollari) –

sviluppa la GRIGLIA DI REPERTORIO per studiare i costrutti esaminare quelli emersi da quelli non emersi: consente di fare un profilo dei sistemi di costrutti di una persona facendo anche una costruzione gerarchica di questi, estrapolando anche quelli più nascosti

OSGOOD stesse tematiche ma più centrate sulla ricerca = differenziale semantico KELLY = costrutti personali Osgood e Kelly sono i primi a centrale l’importanza dei significati Kelly - al centro dei significati ci sono le EMOZIONI Kelly – COSTRUTTI = sono rappresentazioni mentali, carichi emotivamente UGAZIO = ripreso l’idea che i costrutti siano polari L’idea del significato POLARE è una delle idee fondanti del modo in cui l’uomo ha di

riflettere su se stesso – idea antichissima

Page 10: Lezioni - Psico. Clinica

Ugazio da un’accezione COSTRUZIONISTA = realtà costruita dalle persone in modo idiosincratico, ma costruita dalle persone INSIEME. Il significato viene costruito NELLA CONVERSAZIONE, NEL DIALOGO CON GLI ALTRI (DIFFERENZA ESSENZIALE)

KELLY = significato è rappresentazione mentale e la realtà si costruisce nella testa degli individui (idea personale – intrapsichico – le polarità sono nella testa del soggetto e si basano su emozioni) ----- UGAZIO = il significato si costruisce con la conversazione (le polarità semantiche si costruiscono nella conversazione) - i costrutti, le polarità sono proprietà del dialogo (linguaggio) = Versione COSTRUZIONISTA DELLA COSTRUZIONE DEL SIGNIFICATO

Il bambino che non ha proprietà del linguaggio, si costruisce le polarità tramite le emozioni che sperimenta e che sono diverse per ogni bambino – le polarità si costruiscono per primo approccio durante la creazione del legame di attaccamento

La differenza tra fratelli è un grande enigma = il fatto di aver condiviso lo stesso ambiente fa aumentare le differenze - anche i fratelli omozigoti, se separati, sono molto più simili

In tutte le famiglie c’è una TRAMA CONDIVISA DI POLARITà SEMANTICHE – in una certa famiglia saranno rilevanti certe polarità e non altre – le polarità definiscono ciò che è importante per ciascun gruppo (è quello che ci differenzia di più)

Una famiglia è tale in quanto coloro che vi appartengono condividono una trama di significati, formata da un certo numero di polarità semantiche e dalle narrative che queste polarità costruiscono – ciascun membro non può non definirsi rispetto ai significati prevalenti nella propria famiglia

LA POLARITà NON è A DUE, MA A TRE POLI. ESISTE UNA POSIZIONE MEDIANA ( non è semplicemente un compromesso)

Ciascun membro della famiglia costruisce la conversazione all’interno di alcune polarità semantiche specifiche che le pratiche discorsive di quella famiglia rendono prevalenti

Tutti i membri della famiglia si trovano NECESSARIAMENTE A PRENDERE POSIZIONE rispetto alle polarità della propria famiglia --- La struttura polare del significato assicura l’INTERDIPENDENZA DELLE SOGGETTIVITA’, per questo la famiglia è una composizione di differenze

Le polarità in una famiglia servono a creare delle IDENTITA’ (identità interdipendenti) – Se per esserci un buono deve esserci un cattivo, è NECESSARIO PER UN INDIVIDUO CHE SVILUPPA LA PROPRIA IDENTITà , CHE NEL SUO AMBIENTE ESISTA ANCHE UN SUO OPPOSTO (In un mondo senza fame e miseria, non sarebbe mai esistita Madre Tersa di Calcutta)

1^PROPRIETA’ = UNA TRAMA CONDIVISA DI POLARITA’ SEMANTICHE2^PROPRIETA’ = IL POSIZIONAMENTO è INEVITABILE3^PROPRIETA’ = INTERDIPENDENZA DELLE IDENTITA’

In tutte le famiglie sono salienti più di una polarità = SE’ MOLTEPLICI come le posizioni generate delle polarità (esistono personalità poliedriche e persone più univoche, ma comunque entrambe sono in grado di interagire con varie polarità)

(Una persona buona sa di essere buona, ma se non lo riterrà rilevante nel suo ambiente, non si descriverà in questo modo)

Tutte le polarità sono interne alla cultura stessa, e quindi anche esterne alla famiglia – TUTTE LE POLARITA’ SONO LEGATE ALLA CULTURA E LE FAMIGLIE NE VALORIZZANO ALCUNE

SEMANTICA FAMIGLIARE IMPLICA CHE QUALCUNO NON Può ESSERE TUTTO QUELLO CHE VUOLE (noi siamo individui dentro una storia, anche una storia famigliare, perciò è normale che le polarità di una famiglia dipendano dalla storia della famiglia stessa)

Page 11: Lezioni - Psico. Clinica

PER OGNI SEMANTICA CI SONO VINCOLI, MA ANCHE POSSIBILITà, non è un limite, ma un’occasione

Kelly vede due posizioni = polarità come concetto binarioUgazio – Polarità è un concetto che apre TRE POSIZIONI (Costrutto è un continum con delle polarità agli estremi) = le posizioni agli estremi sono molto legati tra loro e sono l’origine di processi di differenzazione: le posizioni ai due estremi portano ad una ISTRINSECAZIONE DELLE PROPRIE QUALITA’ --- chi si trova nella posizione ai due estremi ESTERIORIZZA le proprie qualità; chi è nella POSIZIONE MEDIANA, è molto più attento a BILANCIARSI (Non si accettano nessuna delle due posizioni, perciò si cerca di bilanciarsi per non eccedere in nessuna delle due polarità) --- si parla di tre posizioni diverse perché si tratta proprio di TRE PSICOLOGIE DIVERSE e TRE PERSONALITA’ MOLTO DIVERSE.

COME Può LA COMPLEMENTARIETA’ ESSERE POSITIVA?

LEZIONE DEL 10/11/2011

IDENTITA’ GENETICA --- Il patrimonio genetico interagisce con l’ambiente, quindi NON ESISTE un’identità genetica ---- per le caratteristiche individuali la genetica influisce per il 30/40% ---- la genetica da delle PREDISPOSIZIONI, ma è decisivo come il patrimonio genetico interagisce con l’ambiente

(esempio caso clinico Proff. Ugazio ---- “ragazzo gracile che fa il comico per bambini” INTERAZIONE GENETICA E FAMIGLIA SCHISMOGENESI DEL COMPORTAMENTO = differenziazione progressiva del

comportamento all’interno della famiglia) LA POSIZIONE MEDIANA è ILLUSORIA?

Quando una polarità è centrale in una famiglia, TUTTI PRENDONO POSIZIONE --- ANCHE PORSI IN POSIZIONE MEDIANA E’ PRENDERE POSIZIONE --- LUNGA STORIA CULTURALE = nelle culture occidentali sono più valorizzati gli estremi. (OGNI ECCELLENZA PRESUPPONE UNA DEFICIENZA --- Personalità specialistiche dove un tratto predomina sugli altri) ---- le culture orientali danno molta importanza alla posizione mediana, all’armonia e si creano personalità più sfaccettate (PUNTO DEBOLE = PROCESSI DI INDIFFERENZIAZIONE ---- Incapacità di esteriorizzare le proprie qualità)

OGNI ECCELLENZA RIDUCE IL NUMERO DELLE POLARITA’ SIGNIFICATIVE L’ESSERE UMANO CAMBIA SEMPRE = noi continuiamo a vivere ed adattarci alle

richieste di un mondo che cambia sempre anch’esso POSIZIONAMENTO AGLI ESTREMI = Quando c’è un’eccellenza non solo c’è una

deficienza in altri parti dell’individuo, ma anche nello stesso settore (Punto Debole = se eccelli in qualcosa, sarai deficiente in qualcos’altro --- Punto Forte = esteriorizzazione di una polarità, o presa di una posizione);

POSIZIONAMENTO MEDIANO = La posizione mediana e l’armonia , creano personalità più sfaccettate (Punto debole = l’indifferenziazione e ASPETTO di VINCOLO ---- Punto forte = individuo più concentrato si se stesso, con personalità più sfaccettata)

ASPETTO di VINCOLO = Incapacità di esteriorizzare le proprie qualità --- NON DEFINIRSI IN NESSUN MODO ---- Sei non ti definisci mai, se non sei mai nessuno, virtualmente è come morire (IMPLOGENESI = persone che si annientano senza aver mai espresso se stessi, coma ad es. alcune tossicodipendenze)

LEZIONE DEL 18/10/2011

Page 12: Lezioni - Psico. Clinica

La struttura delle polarità semantiche è DINAMICA Con l’esperienza ALTRE POLARITA’ POSSONO DIVENTARE IMPORTANTI, MA

LE ALTRE POLARITA’ NON VENGONO MAI DIMENTICATE ---- NOI POSSIAMO ASPPRENDERE NUOVI SIGNIFICATI

Tutte le relazioni importanti producono NUOVI SIGNIFICATI, ma quelli vecchi continueranno ad esistere anche magari perderanno un po di importanza (NEGOZIAZIONE DEI SIGNIFICATI)

Gli individui sono INSERITI IN PIU’ SISTEMI ---- Alcune caratteristiche che prima erano marginali in un sistema, possono diventare centrali in relazione con altri sistemi

Esiste una tensione tra come uno si vede e come ci vedono gli altri? Il nostro me non è emotivamente disgiunto dagli altri che sono emotivamente importanti

PERCHè UNA PERSONA FINISCE SU UN POLO SEMANTICO, E UN’ALTRA SUI QUELLO OPPOSTO? Non c’è una risposta! Possiamo osservare solo che il POSIZIONAMENTO DI UNA PERSONA HA A CHE FARE CON IL SISTEMA DELLE ALLEANZE ----- Spesso in un sistema le persone SI DEFINISCONO PER DIFFERENZA

Spesso si finisce per assomigliare al genitore con cui si hanno avuto meno interazioni, CI SI POSIZIONA PER UGUAGLIANZA

SINTOMI –SEMANTICA E PSICOPATOLOGIA (Lezione di oggi)

LIVELLI GERARCHICI DELLA COMUNICAZIONE =– Sé – Relazione – Episodio

La FORZA CONTESTUALE viene dall’alto ---- serve per contestualizzare e definire l’episodio; La FORZA IMPLICATIVA viene dal basso ---- può cambiare il significato del messaggio (es. Bateson – Osservazione delle scimmie che giocano: Le scimmie giocano e si mordono come durante un attacco/litigio, come capiscono la differenza? --- La Forza contestuale definisce il gioco, grazie al METAMESSAGGIO “questo è un gioco”, tuttavia esiste una forza implicita che può creare un dubbio in proposito)

Un’emozione, un episodio, può cambiare i modelli culturali (Es. “Casa di Bambola” – Ibsen ---- L’episodio centrale del testo ridefinisce le relazioni che Nora ha con il marito, con il padre e con i figli, e che ridefinisce anche il suo se e che la spinge ad andare a vivere da sola allontanandosi da tutti i suoi cari, cambiando addirittura un modello culturale)

Modelli culturali

Relazione

Episodio

METAMESSAGGIO MESSAGGIO

Forza Implicativa

Forza Contestuale

Page 13: Lezioni - Psico. Clinica

Anche i messaggi più banali, nascondono una cultura ----- per fare il clinico occorre avere la sensibilità adeguata di leggere i messaggi nascosti

SEMANTICA (non esistono semantiche patologiche, ma alcune patologie sono legate ad alcune semantiche ---- Il tipo di semantica SPESSO predice il tipo di patologia)

LIBERTA’ → [Libertà – Dipendenza / Esplorazione – Attaccamento] → FOBICIPOTERE → [Vincente – Perdente / Volitivo – Arrendevole] → DISTURBI ALIMENTARISACRIFICIO → [Bene – Male / Vivo – Morto] → OSSESSIVIAPPARTENENZA → [Inclusione – Esclusione / Onore – Onta] → DEPRESSI

POLARITA’ SEMANTICHE CRITICHE (Es. Semantica del potere)PERDENTE ------------------------------------------------------------- VINCENTE(passività - (volontà – iniziativaarrendevolezza) determinatezza)

SEMANTICA DEL POTERE (è una POLARITA’ COMPARITIVA = vuol dire che è una semantica che dipende da un CONFRONTO)

VALORI

DEFINIZIONEDI SE’/ALTRI

MOVIMENTIRELAZIONARI

EMOZIONI

SUCCESSO

POTERE

VOLIVITA’

ESTERIORITA’

FALLIMENTO

SOGGEZIONE

ARRENDEVOLEZZA

AUTENTICITA’

VINCENTE

VOLITIVO

PREVALICANTE

BEFIOSO

BELLO

PERDENTE

ARRENDEVOLE

SUCCUBE

UMILE

BRUTTO

ADEGUARSI

VINCERE

COMBATTERE

APPARIRE

OPPORSI

PERDERE

ARRENDERSI

SFIGURARE

VANTO VERGOGNA

EFFICACIA PERSONALE INADEGUATEZZA

Page 14: Lezioni - Psico. Clinica

una POLARITA’ COMPARITIVA = vuol dire che è una semantica che dipende da un CONFRONTO ----- definirsi “Buoni / Cattivi” è una semantica che può essere definita dal senso comune, mentre la “Semantica del Potere” può essere definita solo tramite il confronto con qualcun altro (l’altro interiorizzato come se stesso): chi è vincente deve sempre lavorare per rimanere vincenti, perché chi è perdente cerca di diventare vincente

LA SEMANTICA DEL POTERE è PARTICOLARMENTE INSTABILE rispetto alle altre semantiche!!!

TRAME NARRATIVE CHE PRECEDONO L’ESORDIO SINTOMATICO DEI “DAP” :“Vincente – Perdente” → Instabilità nelle posizioni relazionali → crea IDENTITA’ INSICURE → “fame” di conferme

La competizione familiare rende AVARI I FAMILIARI NELLE CONFERME, questo contribuisce a creare identità insicure ----- LE SEMANTICHE POLARI POSSONO CREARE DELLE PROBLEMATICHE, CHE RENDONO IL TERRONO FERTILE PER IL PRESENTARSI DI ALCUNE PSICOPATOLOGIE, MA NULLA DI PIU’!

COS’è UN SINTOMO? SINTOMO = comportamento EGODISTONICO (= comportamento NON intenzionale carico di significati)

LIVELLI DI EGODISTONIAANORESSIA ------------------------------------------------------------ ATTACCO DI PANICO(poco egodistonico) (molto ego distonico)

LEZIONE DEL 15/11/2011

I COMPORTAMENTI SINTOMATICI I sintomi sono EGODISTONICI → comportamenti non intenzionali carichi di significati(il sogg. non si assume la responsabilità delle proprie azioni)

DISTURBO MOLTO EGODISTONICO = attacco di panico; riti ossessivi; tick; ecc… DISTURBO POCO EGODISTONICO = anoressia; ecc… L’egodistonia DIFFICILMENTE è TOTALE Il sintomo è uno spaccato del vissuto del paziente --- IL SINTOMO NON VA MAI

IGNORATO, perché è CARICO DI SIGNIFICATO I sintomi sono SEMPRE egodistonici, ma HANNO LIVELLI DIVERSI I congiunti del paziente oscillano (OSCILLAZIONE SOGGETTIVA) = Non si considera

mai il paziente del tutto non-responsabile del suo disturbo, perfino il paziente stesso in parte variabile, si sente responsabile

SINTOMO ≠ PSICOPATOLOGIA Ci sono patologie che non presentano disturbi sintomatici = DISTURBI DI

PERSONALITA’NON C’è IL SINTOMO, è UN TRATTO DI PERSONALITA’ CHE VIENE DEFINITO PATOLOGICO -------- TOTALMENTE EGODISTONICO[Pioniere dei disturbi di personalità è William Reich ---- I disturbi di personalità sono interamente egodistonici]

SINTOMI EGODISTONICI = Il sogg. sa di produrli ma non riesce a controllarli, o li controlla per poco tempo

Page 15: Lezioni - Psico. Clinica

SINTOMI PSICOTICI = Il sogg. perde il senso di realtà – ha allucinazioni, sente voci che sono una produzione stessa del soggetto, ma egli non le riconosce

LA DIAGNOSI E’ UN’OPERAZIONE DELL’OSSERVATORE NON TUTTI I SINTOMI SONO PSICOPATOLOGICI --- La psicopatologia si presenta

con i sintomi, un comportamento sintomatico e una personalità sintomatica Il DSM trasforma i sintomi in patologia, perché l’obiettivo del DSM è di prescrivere

farmaci; Gli PSICOLOGI CLINICI rifiutano questo legame diretto, e si concentrano sulla CONTESTUALIZZAZIONE DEL SINTOMO

Comportamenti sintomatici = sintomo + tratti del carattere --- da contestualizzare! INTERPRETAZIONE DEI SINTOMI = Orientamenti diversi, interpretano i sintomi in

modo diverso.[Più il sintomo è egodistonico, è più forte la motivazione del sogg. e c’è una maggiore alleanza con il terapeuta ---- Meno il sintomo è ego distonico, minore è la motivazione del sogg. e c’è una minore alleanza con il terapeuta]

QUANDO C’è LA PATOLOGIA? Dev’esserci un comportamento sintomatico, una tratto della personalità che gli impedisca di vivere una vita… sessuale, sociale, lavorativa, normale.Incapacità di adempiere ad almeno una delle due aree della vita di un soggetto: sociale/sessuale e lavorativa .Nel caso in cui un soggetto si senta malato patologiche, anche se questo non è vero --- in questo caso si deve eseguire una terapia per DISAGIO ESISTENZIALE, il soggetto soffre, e non si accetta, anche se di fatto i disagi che questa persona prova, non sono un vero disagio nel senso comune

COME INTERPRETARE I SINTOMI =(a) PSICOANALISI : Sintomo come una funzione di compromesso tra l’ES (La

pulsione) e il SUPER – IO (La coscienza).Il sintomo è la chiave per risolvere la patologia, perché esprime la pulsione in modo travestito

(b)TERAPIE CONDIVISE: Sintomo come frutto di una distorsione cognitiva, è un errore che deriva da premesse sbagliate

(c) SISTEMICI: Sintomi sono forme di comunicazione appropriate al contesto (NO CONVENIENTE, MA ADATTIVE) – forme comunicative disfunzionali al soggetto stesso, ma che possono avere funzioni positive per gli altri membri del gruppo; per capire un comportamento patologico occorre uscire dal soggetto e studiare il contesto (allargare il campo di osservazione) – l’analisi è psicologica, ma occorre capire il contesto anche con altre chiavi (storica, biologica, sociologica, antropologica, filosofica, ecc…) = L’analisi è micrologica, non macrologica

Forza contestuale e implicativa nell’episodio di un gioco fra scimmie

Morso

È un gioco

Forza Contestuale

Forza Implicativa

Page 16: Lezioni - Psico. Clinica

La presenza di polarità semantiche familiari non ha valenza patologica --- offrono posizioni più o meno comode per il soggetto

I valori cambiano così come le parole, cambia il modo con cui le esprimi --- Si ragiona in termini di valori: prima erano assoluti, ora ci sono le preferenze individuali

Essere nel polo negativo non porta allo sviluppo di una vera patologia; chi è nel polo positivo ha un’immagine di sé più positiva ma può essere anche una posizione scomoda: comporta un’autostima minacciata (esempio le anoressiche sono attive e vincenti e sono il polo positivo della famiglia)Altro esempio i claustrofobici: polo libertà/dipendenza. Il soggetto con la malattia entra nella dipendenza quando prima era nel polo di libertà.

Anche la posizione mediana ha dei rischi: Es. gli ossessivi prima si trovavano in una posizione mediana.

Esempio “Casa di Bambola”: Nora si mette nelle mani degli usurai. Il marito non si assume la responsabilità e le dà della disgraziata ma dopo aver sistemato la situazione vuole che Nora ritorni ad essere la sua “bambola” ma Nora non vuole, quindi mette in discussione la relazione , il suo sé e i modelli culturali dicendo “adesso voglio capire io come comportarmi, non credo più alle vostre leggi”

C’è un momento in cui la forza implicativa e contestuale si equivalgono: Le scimmie giocando possono anche litigare → è necessario distinguere il gioco dall’attacco.

La possibilità di sviluppare un comportamento è legato alla possibilità di sapere nella storia dove ti stai muovendo ma è difficile perché la storia viene composta nel momento in cui ci si muove all’interno

La relazione nasce da una serie di episodi. Le scimmie non sanno come muoversi (soprattutto quando sono di due gruppi diversi) Se non sai in quale relazione ti trovi → patologia Il cambiamento porta a dei movimenti di indicibilità ed è anche un momento di minaccia

perché non sai in quale storia sei BATESON → La riflessività è un male, fonte di disagio (attacco alla salute psichica). Anche

se sosteneva che dalla riflessività si potesse sviluppare il senso creativo.Idea nuova: la psicopatologia non dipende da traumi, contesti familiari rifiutanti (ovviamente non si negano queste ipotesi, ma occorre arricchire questo contesto)--- la psicopatologia si presenta quando il sogg. si trova intrappolato nella rete dei suoi legami, senza riuscire a contestualizzare (TEORIA DEL DOPPIO LEGAME) – IL SOGGETTO NON CAPISCE LA NATURA DELLA RELAZIONE IN CUI è COINVOLTO, perciò non riesce più a muoversi

È un attacco

Circuiti Ricorsivi Bizzarri = ciò che produce patologia è la difficoltà di comporsi entro una storia, una struttura narrativa

Page 17: Lezioni - Psico. Clinica

all’interno di una trama narrativaDietro alla patologia c’è un meccanismo: quando non sai come comportarti dentro alla storia.

JOHNSON → La riflessività è necessaria per il cambiamento ma ci sono dei circuiti riflessivi che possono essere: 1) ARMONICI: cambiamento senza disagio; 2) BIZZARRI.

CIRCUITI RICORSIVI BIZZARI = La teoria del doppio legame fallisce quando durante una ricerca gli stessi autori del doppio legame non riuscivano a discriminare un doppio legame da ciò che non lo è – La RIFLESSIVITA’ (= indecisione sulla codifica del messaggio e del metamessaggio – es. scimmia attacco/gioco) viene considerata come patologia da Bateson della teoria del doppio legame – Cronen, Johnson e Lannaman invece considerano la Riflessività come qualcosa di normale, l’ambiguità dei messaggi è parte della vita normale – i messaggi riflessivi possono essere ARMONICI o BIZZARRI.

Esempio: Bob e Jane stanno insieme da 5anni. Al loro terzo appuntamento Bob pensa che la loro sia una relazione seria così si dichiara e Jane lo prende in giro e Bob rimane confuso e preoccupato e si chiede se l’episodio è una presa di distanza o no?

OSCILLAZIONE TRA EPISODIO E RELAZIONE

Circuiti bizzarri: dei livelli

A. TRANSITIVITA’ → Due comportamenti se uno può diventare il contesto dell’altro senza cambiare il contesto

B. INTRANSITIVITA’ → Dipende da meta regole e dipende dalla posizione che la persona occupa nel contesto

Esempio di relazione a distanza e riavvicinamento

CIRCUITO RIFLESSIVO BIZZARRO CHE COINVOLGE I LIVELLI > L’EPISODIO > E LE RELAZIONI

E’ un flirt DIVERSO E’una relazione seria e intima

Presa di distanza

DIVERSO Siamo cosi sicuri che possiamo scherzarci

OPPOSTICONCORDI CONCORDI

RELAZIONE

EPISODIO

Page 18: Lezioni - Psico. Clinica

Jane fa la battuta per prendere tempo con Bob, in attesa di avere il coraggio di dichiararsi.Non c’è un messaggio che sia in sé doppio legame o circuito bizzarro ma dipende dalle regole della cultura di appartenenza.

JOHNSON --- ESEMPIO DI PARADOSSI“Tutti i cretesi sono bugiardi” detto da un cretese.Per l’oriente sono dei circuiti armonici perché la cultura orientale pensa che il linguaggio è ingannevole

LEZIONE DEL 21/11/2011

LA DIAGNOSI DESCRITTIVA: DAL CONCETTO DI STRUTTURA AI LIVELLI DI FUNZIONAMENTO

Il non vedersi problematico può a volte fare da discriminante per diverse aree patologiche; non avere idea di non avere un problema non significa non averlo.

La diagnosi sul problema dev’essere spiegata: chiedere ogni cosa in modo diretto.

La diagnosi è su 4 livelli:

1) DIAGNOSI DESCRITTIVARisponde ad una domanda: “cosa sta succedendo?”Deve passare dal sintomo ma no si deve esaurire lì, perché ha lo scopo di comprendere ed esplorare la situazione.

2) DIAGNOSI NOSOGRAFICATenta di riportare parti della diagnosi descrittiva in categorie.Ha lo scopo di classificare (DSM)[Il passaggio tra i due tipi di diagnosi implica dimensioni socio-culturali]

3) DIAGNOSI ESPLICATIVAha lo scopo di stabilire un nesso causale tra la situazione osservata e un modello di riferimento psichico.Risponde alla domanda: “Perché sta accadendo quello che sta accadendo?”

4) DIAGNOSI ERMENEUTICAHa la caratteristica di considerare la diagnosi come un incontro interattivo tra sistema osservatore e sistema osservato, integrandosi sui significati.

L’APPROCCIO STRUTTURALE ALLA DIAGNOSI DESCRITTA

O.KENBERG

Tentativo di sistematizzare un modello per la diagnosi della personalità che coniuga tra loro la teoria delle pulsioni freudiane, l’approccio kleiniano e la psicologia dell’Io della Mahler e di Jacobson.La personalità è il risultato emergente del sedimentare di strutture psichiche generate dalle esperienze affettive con gli oggetti d’amore primari.Correlazione tra comportamento manifesto e strutture psichiche profonde intese come

Page 19: Lezioni - Psico. Clinica

configurazioni stabili di processi psichici.Disagio psichico =