Lezioni Di Sci

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_______________ "LEZIONI 2001 / 2002" _________________

LEZIONE 1 : I LIVELLI Tanto per iniziare chiariamo che, con questo spazio non vi far passare dallo "spazzaneve" al "parallelo supercondotto", ma cercher soprattutto di darvi consigli e suggerirvi trucchi per far meglio ci che gi sapete fare, fornendovi le giuste basi per evolvere. Questa volta cominciamo col definire i "livelli" tecnici, in modo tale da capire "chi siamo" sugli sci. Ci sono, praticamente, tre livelli suddivisi a loro volta in tre classi...ovvero nove livelli !!! Sicuramente voi ne sapevate sei: tre d'argento e tre d'oro (le famose stelline). Da qualche anno sono state aggiunte (per non far torto a nessuno) le tre stelle...indovinate un po' ...di bronzo! Ovviamente i sei livelli di prima sono stati ora divisi in nove, quindi, preparatevi a rettificare le vostre "stelle"! 1classe-livello bronzo :"sequenza di curve a spazzaneve" (credo sia chiaro l'esercizio); 2classelivello bronzo :" sequenza di virate" (la curva a spazzaneve con chiusura di code sul fine curva); 3classe-livello bronzo :"sequenza di curve elementari di base" (sono curve con uno spazzaneve ad inizio curva appena accennato): 1classe-livello argento :"sequenza di curve di base" (la classica curva a sci paralleli fatta con poca precisione. Da qu si inizia ad appoggiare il bastoncino) ; 2 classe-livello argento : "sequenza di cristiania" ( curva a sci paralleli caratterizzata da movimenti abbastanza graduali) 3 classe-livello argento :"cristiania scodinzolo/serpentina/parallelo" ( l'esercizio precedente fatto con diversi archi di curva. Ne parleremo successivamente); 1classe-livell oro :"sequenza di curve condotte" (qu inizia il bello: la sciata a bassa velocit perfetta nei movimenti e nella precisione di traiettoria); 2classe-livello oro :"scodinzolo/serpentina/parallelo supercondotto" (la sciata ad alta velocit che per terra lascia i ...binari!!!); 3classe-livello oro :"sci totale" (i due livelli precedenti pi il fun carving, le gobbe....l'interpretazione della pista, insomma). Ok ? Questa volta mi sono dilungato un po', le prossime volte sar pi conciso! CIAO LEZIONE 2 : IL TEMPISMO ESECUTIVO Questo argomento che andiamo a trattare talmente importante da valere dal "dopo-spazzaneve" alla superconduzione (praticamente in tutti i livelli a parte il primo). Per "tempismo esecutivo" si intende la sincronizzazione dei movimenti di "piegamento*" e "distensione**" nell'arco di curva, ed fondamentale per far s che quello che fate quando girate, sia una curva e non una scodata tanto per rallentare(cosa che fanno tutti quelli che vanno a 200 all'ora, appena accennando la curva e pensando di essere forti!!). Mi spiego:innanzitutto esercitatevi a bassa velocit e usando tutta la larghezza della pista, in modo tale da avere tutto il tempo necessario a pensare ai movimenti corretti. Immaginate di dividere la curva in due parti di cui la prima da quando gli sci sono di traverso a quando puntano la massima pendenza della pista; la seconda, dalla massima pendenza a quando gli sci mi tornano di traverso(chiaramente dall'altra parte).Chiaro no? La prima met deve essere eseguita DISTENDENDO ,in modo che lo scarico del peso corporeo dagli sci permetta che la gravit mi mandi FACILMENTE verso valle; la seconda met ovviamente andr fatta PIEGANDO,cos che il peso corporeo torni sugli sci...(e qu attenzione!!!), facendo chiudere la curva in minor tempo e, se ancora facciamo lo spazzaneve, chiudere automaticamente le code in questa parte di curva. All'inizio i movimenti saranno un po' bruschi e imprecisi, ma, quanto pi riuscirete a muovervi gradualmente e con il giusto tempismo, quanto pi le vostre curve saranno veramente...curve!!! La prossima volta vi dar una "dritta" sulla distensione che direte...." vero non ci avevo mai pensato!!!" CIAO !!!!! * Piegamento: movimento delle articolazioni delle gambe da intendersi soprattutto a livello di caviglie e ginocchia (in avanti) ** Distensione : movimento che ci fa passare da una posizione breve a una alta (semplicemente allungando le gambe).

LEZIONE 3 : LA GIUSTA DISTENSIONE Eccoci qu, come promesso, ad illustrarvi un trucco poco considerato ma veramente risolutivo(magari, poi, gi lo sapevate tutti...). A quanti di voi capita di trovarsi "indietro" a fine curva, ad effettuare un piegamento che proprio non viene, se non con una ceduta di bacino (anzich spingere avanti caviglie e ginocchia)? E magari avete cercato di correggere l' errore forzandovi avanti, con braccia, busto e quant'altro non risolvendo il problema. Avete mai pensato che l'errore possa essere causato altrove? Vi spiego: durante la curva lo sciatore subisce un'accelerazione e una decelerazione: la prima, all'inizio della curva, quando si va verso la massima pendenza e quindi quando la gravit ha il massimo effetto; la seconda, quando, superata la massima pendenza, i miei spigoli vincono la gravit indirizzandomi verso il bordo della pista. A questo proposito pensate un po' che subisco l'accelerazione proprio in corrispondenza della distensione (ricordate la lezione precedente?) e la decelerazione in corrispondenza del piegamento.Qu viene il bello: se io mi distendo verso l' ALTO mentre i miei sci accelerano verso valle, sar in massima distensione sicuramente arretrato, e proceder con un piegamento irrimediabilmente fatto "col sedere" indietro, quindi inutile (con conseguente perdita di controllo). Allora!!!... il movimento con il quale dovete intendere la distensione deve essere verso L'ALTOAVANTI!!! Provate a portare il peso avanti mentre allungate le gambe: lo sci accelera, ma io compenso con un avanzamento, sar CENTRALE sulla massima pendenza, a met curva e...... voil il piegamento mi verr naturalmente su caviglie e ginocchia, dando la giusta pressione agli sci e chiaramente facendogli compiere una traiettoria curvilinea e soprattutto controllata !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Chiaro ? LEZIONE 4 : LA SUPERCONDUZIONE Qual' la massima espressione degli sci dell'ultima generazione (quelli sciancrati, ovviamente) ? LA SUPERCONDUZIONE, ovvero la capacita di effettuare curve sfruttando esclusivamente la forma parabolica dell'attrezzo e la sua flessibilit in modo da compiere una traiettoria curvilinea senza far "grattare" lo sci sulla neve (e quindi senza perdere velocit) come fanno gli atleti in gara. Ora io non sto per dirvi come diventare Hermann Maier ma vi spiego come provare un esercizio di sensibilit... fondamentale. Proviamo su un falso piano bello largo (vedi la fine delle "Signore"). Posizione di base, naturale, sci un po' distanziati e peso su entrambi. A questo punto lasciatevi scivolare (ovviamente a bassissima velocit), senza pensare o cercare di curvare provate solamente a mettere gli sci leggermente di spigolo tramite un lieve spostamento delle ginocchia (entrambe e parallelamente)a destra o a sinistra. Stop...lasciate gli sci andare fino a che potete.Fermatevi, guardate dove siete passati, e se l' esercizio venuto, avrete fatto una curva le cui tracce saranno due singole e sottilissime linee senza neve spazzata. Sembra facile no? Provateci!!!...vi verr spontaneo curvare + del necessario, ...vi verr da inclinare le spalle all'interno vanificando la cosa, ...appena partiti funzioner ma quando la velocit aumentera di 2km/h (!) gli sci partiranno per la tangente, ...inizierete ad inclinare le ginocchia una in un modo una in un altro,...per non parlare di quando proverete a concatenare due o + curve. Il segreto sta nell'esercitarvi su ogni pianetto che vi capita (tanto cos'altro potete farci..), cercare di "sentire" gli spigoli che corrono sulla neve, e vedrete che con un po' di esercizio....funzioner!Non provate subito sul ripido che senza la dovuta pratica impossibile riuscire, e, trucco...provate tanto mentre salite sullo skilift (senza spostarvi troppo, ovviamente!)

LEZIONE 5 : GALLERIA DI ERRORI ...Allora, vediamo un po'...verso fine stagione si ha sempre una "classifica" degli errori + comuni, riscontrati a bambini e adulti, ed eccoli qu(senza dar loro una posizione in classifica!)...vediamo in quali vi riconoscete. Iniziamo dai bimbi:1) quasi tutti i pargoletti sciatori poggiano i polpacci sul retro dello scarpone, con conseguente spazzaneve..."permanente",...fateli abituare a poggiarsi davanti sulla linguetta nei piani, dove non hanno l'istinto di voler frenare; 2)Le braccia o sono troppo basse oppure gomiti attaccati al corpo, mani s e bastoni che penzolano perpendicolari,in questo caso si arretrati o contratti,...rimedio: usare un bastoncino solo a mo' di manubrio,"basso" ed "avanzato"! 3) il peso rimane sempre troppo su entrambi gli sci (con sempre il solito "spazzaneve cronico"),...fate loro sciare sollevando, inizialmente a fine curva e poi sempre, lo sci

interno(anche inclinando le spalle a valle). Capiranno che gli sci girano molto prima di quanto pensino. B questi sono solo i + comuni...fateci caso!!! ADULTI !!! Adesso tocca a voi: 1) fatevi passare l'idea che + correte e + siete bravi (lo dico per l'ennesima volta) E' LA TRAIETTORIA CURVILINEA che vi giudica e non quello "scodinzolaccio" derapato tanto per frenare un pochino. Lavorate in distensione e piegamento...usate il quadricipite!!! 2) la moda del "Fun Carving" un po' passata, non sciate senza bastoni andando dritti e abbassando la schiena per raccogliere la neve sentendovi fenomeni, imparate ad entrare all'interno della curva con le anche e non con le spalle!! 3) gli sci carving girano soli,ma non ruotate le spalle per fare la curva, vi vanno via le code sul duro(vi ricordo tanta distensione e altrettanto piegamento) .Lo sci uno sport dinamico, se non vi stancate mai...state sbagliando qualcosa !!!!!

__________________ "LEZIONI 2002 / 2003" __________________

LEZIONE 1 :Prima di iniziare... Iniziamo questo primo appuntamento con dei consigli rivolti pi all'aspetto fisico che non tecnico dello sci. Mi riferisco a dei semplici, ma fondamentali, accorgimenti che potrebbero cambiare completamente aspetto al nostro inizio stagione. Mi spiego meglio con qualche esempio: ho potuto constatare che i primi entusiasmi sciistici, fanno sciare anche per 6 o sette ore di seguito senza interruzione (magari anche con una foga...). Se si inizia ad affrontare lo sport in questa maniera, provenendo magari, da una vita sedentaria, si corrono dei piccoli rischi. Durante l'attivit...va tutto bene, i muscoli caldi impediscono di sentire dolore o fastidio, ma poi... (Non voglio portare jella, ma mettere tutti in guardia ) Lo sci, sollecit principalmente : il cuore (ovviamente), come ogni sport di durata; il tronco, specialmente schiena e addome; le gambe (specialmente il quadricipite), che sono poi il gruppo muscolare in assoluto pi utilizzato. Soprattutto per quanto riguarda le gambe vorrei farvi considerare una cosa:I muscoli allenati, oltre a fare la differenza in una prestazione, servono a salvaguardare le articolazione (soprattutto il ginocchio). Tornando al discorso di prima, una volta che il muscolo (poco allenato) inizia a rendere meno, e noi continuiamo imperterriti e gasati a sciare perch ci stiamo divertendo come dei pazzi, il ginocchio inizia a subire i carichi destinati ai muscoli. Morale della favola: ATTENZIONE AI MENISCHI !!!. Per quanto riguarda la schiena, ad esempio, un eccessiva pratica di sci in mancanza di allenamento, pu causare (dopo...a muscoli freddi), dolori che ci impediscono di frequentare le piste nei giorni successivi...rovinandoci la settimana!!! Vi ripeto che non ve la sto "tirando", ma soltanto riportando dei casi possibilissimi di problemi causati da tante ore concentrate di sci, successive a lunghi periodi di inattivit sportiva. Cosa fare? Semplice, per evitare quanto appena detto, non sar necessaria una preparazione atletica in stile Hermann Maier! Qualsiasi sport che faccia contrarre i muscoli delle gambe e venire il "fiatone" va bene: corsa, bici, calcio, nuoto, palestra,ecc. ,anche senza arrivare a livelli esagerati. L'importante non ricordarsene 10 giorni prima di iniziare a sciare (peggiorereste ulteriormente le cose). Almeno con 2 o 3 mesi di anticipo (gi da ora sarebbe sufficiente), anche solo un paio di volte a settimana, dedicate un po' di tempo ad un'attivit fisica (progressivamente intensa) caratterizzata dalle due cose cose che vi ho indicato prima: GAMBE E FIATONE. Vedrete che : scierete meglio e soprattutto pi sicuri!!! CIAO

LEZIONE 2 :A chi dare ascolto? Prima di iniziare con la tecnica vera e propria voglio farvi notare una cosa: sia nel mondo dello sci che dello snowboard l'evoluzione sia dei materiali che della tecnica corre abbastanza velocemente, tanto da far capitare situazioni del tipo: "ma come...io ho impiegato una vita a tenere gli sci uniti molto vicini tra di loro....". Ma non di questo che volevo parlarvi. Uno dei giochi tipici dei bambini (non relativo allo sci) o "era" quello di sussurrarsi in un'orecchio una frase, farla passare di oersona in persona per vedere quanto arrivi distorta all'ultima. Cos succede spesso con l'apprendimento sugli sci o sullo snowboard. Diverse volte ho dovuto discutere, cercando argomenti validi, con persone alle quali "pinco pallino" aveva detto che "la tecnica cambiata" oppure avevano avuto comunicazione di questo o simile "evento" da un amico a cui era stato detto da un amico al quale... e cos via. Capito no? Ogni tanto esce fuori qualche "luminare" che la sa pi lunga di tutti, e ne spara una chiss grande quanto! E di questi, vi assicuro, ce ne sono tanti!

Soprattutto sul fronte "Snowboard" (ma comunque anche nello sci), dove spesso la "bravura" della persona acquisita proprio a forza di "sentito dire" capita di apprendere cose che vengono poi trattate, ritrattate, stravolte e cos via.Vengo al dunque: nei due sport di scivolamento su pista di cui ho finora parlato, in qualsiasi gesto tecnico, c' un'altissima percentuale di concetti e principi di fisica che regolano la correttezza, la naturalit, la resa, il divertimento dei due sport stessi. Questo, non per dire che dovete munirvi di testi universitari, quando venite a Monna a fare due curve, ma per farvi considerare che ogni piccola postura, ogni minimo movimento ...HA LA SPIEGAZIONE DI ESSERE !!! Se vi dicono di mettervi con le braccia cos, di non fare questo o quello, di non "sedervi" ecc., fatevi dire IL PERCHE'. Dalla vostra comprensione della cosa capirete chi un buon maestro. Inoltre io credo che per compiere un determinato gesto sia pi facile farlo sapendone la ragione, pi che farlo perch l'ha detto qualcuno! Un ultima cosa: ESISTONO TESTI UFFICIALI DI INSEGNAMENTO a cui far riferimento per unificare l'insegnamento. Chi sa insegnare li conosce!!! La prossima volta ...parleremo di "esagerare l'errore" per evidenziarlo e correggerlo (prendendo spunto da un articolo di una nota rivista del settore). CIAO!!!

LEZIONE 3: Da un estremo a un altro ! Ecco la prima vera lezione (tecnica) di questa stagione: leggendo un articolo di una nota rivista specializzata del settore sci, ho pensato a degli accorgimenti che gi avevo adottato in situazioni un po' particolari (soprattutto con bambini abbastanza evoluti) per risolvere errori e creare anche nuovi stimoli. Si tratta di ...arrivare a toccare gli estremi di un determinato gesto motorio per trovare poi la correttezza nel farlo. Mi spiego: lo sci di base uno sport molto tecnico, ma da interpretare nella maniera pi naturale e vicina alla propria anatomia possibile. Durante una sequenza di curve quasi impossibile avere tutto il corpo sotto controllo, visto che si in una situazione dinamica (non si fermi, si devono fare dei continui adattamenti). Non potrete mai stabilire da fermi come farete una determinata curva se non durante l'esecuzione della stessa. Innanzitutto, dedichiamoci ad una cosa per volta. Nel controllare una parte della vostra sciata che pensate di sbagliare, provate (poi vi far degli esempi) ad eccedere nei movimenti, in ogni direzione possibile. Prima di tutto acquisirete schemi motori nuovi, poi inizierete a prendere pi coscenza del vostro errore di quanto non fareste sciando normalmente. Morale:pi l'errore viene percepito, pi si riesce a correggerlo. Vengo ad un po' di esempi per essere maggiormente chiaro:non riuscite a trovare la posizione "naturalmente" giusta delle braccia? Provate a tenerle completamente larghe...o del tutto attaccate al corpo...tutte avanti...o completamente basse. Sicuramente sentirete delle tensioni, degli squilibri...delle cose non "normali", di cui, una volta fatta conoscenza, vi aiuteranno a sistemare al posto giusto gli arti superiori. Oppure: sciate arretrati? OK, iniziate a sciare ...arretratissimi, fino a quando le gambe non vi scoppiano (non esagerate h). Oppure provate a sciare con il peso completamente avanti, facendo addirittura sollevare le code. Sar strano, ma sentirete che gli sci hanno un altro attrito. Abituatevi a stare un po' appesi sulle punte degli sci, quando smetterete di esagerare, la centralit si avviciner! Un ultimo esempio: Dove deve stare il busto? Provate a sciare con la schiena completamente dritta: avrete poco equilibrio; completamente piegata: perderete la mobilit delle gambe! Conclusioni: senza esagerare nel tempo per provare queste situazioni..."strane"(onde evitare di "viziarsi"), cercate adesso di applicarle a vostra discrezione a quello (quelli) che pensate sia il vostro errore. D'altronde lo sci anche fantasia, e "scardinare il male alla radice" con metodi alternativi...perch no!!! (fatele fare ai vostri bambini queste cose. Si divertono come matti!!!) CIAO

LEZIONE 4:Ritorno al passato Quante volte vi capitato di sentire maestri di sci fare paragoni tra un vecchio e un nuovo gesto tecnico, tra l'interpretazione attuale e passata di una curva, tra la tecnica precedente e quella attuale ? E' vero lo sci in continua evoluzione (vista anche l'evoluzione dei materiali)e molti movimenti del modo di sciare di una volta, adesso sono diversi, completamente nuovi, eliminati e sostituiti con altri completamente diversi. Tutto questo per raggiungere il massimo controllo, la massima dinamicit nell'azione, la massima precisione in funzione, sempre, della naturalezza. Vi ricordate l'eccessiva rotazione del busto verso valle con le ginocchia una davanti all'altra ad esempio? Invece ora si sta molto pi in linea con gli sci (ma non troppo) e le ginocchia lavorano con molta pi indipendenza. Questo solo per farvi un esempio. Io per vorrei spezzare una lancia in favore di un concetto che s, un po' cambiato, ma comunque fondamentale per la giusta evoluzione verso i livelli pi alti: l'importanza, in fase di curva, dello sci esterno! Parlo di questo perch la tendenza nella conduzione e nella superconduzione (dall'7 livello in poi) quella di distribuire il peso del corpo su entrambi gli sci. Giustissimo! minore attrito=pi scorrevolezza=sciata pi dinamica (nei livelli dove la velocit di avanzamento importante).Ma in un contesto di livello inferiore le cose cambiano. Vi spiego: (N.B. vi ricordo che queste non sono lezioni relative ad un determinato esercizio, ma trucchi, consigli, suggerimenti e soluzioni da adottare in molti ambiti) gi nello spazzaneve, l'esecuzione della curva dovr essere molto basata sull'aumento di carico sullo sci esterno (peso sul destro per curvare a sinistra e viceversa). Questo vi permetter poi, con l'aggiunta del piegamento e la distensione, di raggiungere al pi presto il parallelismo degli sci . Ok sto scoprendo l'acqua calda! Ma molte persone, interpretando lo sci come una moto(inclinazione a destra per la relativa curva....),con il peso su entrambi gli sci o ancor peggio su quello interno, si trovano a girare a spazzaneve per sensibilit e orientamento del corpo, ma poi??? Gli sci non si chiuderanno mai!!! Abituatevi dall'inizio a sentire il vostro corpo su un solo sci quando fate le curve(ovviamente quello esterno alla curva stessa). Provate (come esercizio, non come regola) a sollevare dalla neve lo sci interno , il risultato una sciata che si adottava un tempo (ecco il nesso...), e che adesso non completamente corretta, ma che vi corregger un mucchio di errori: passerete pi facilmente dallo spazzaneve al parallelismo; sarete costretti a tenere fermo il busto senza ciondolarlo a destra e a sinistra per sciare con un solo sci; vi scoprirete "arretrati", se la coda dello sci sollevato toccher ancora la neve ; capirete che con tutto il vostro peso su un solo sci, quest'ultimo si fletter (deformer) maggiormente, permettendovi di compiere un'arco pi breve; per lo stesso motivo "sentirete" maggiormente la lamina incidere, accelerando l'evoluzione verso la conduzione;....avreste mai pensato a tutto questo ??? Poi, una volta appreso e risolto questo, ci si dedicher (ovviamente nei livelli pi alti) alla distribuzione del peso su entrambi gli sci a patto che non ne vada a discapito la conduzione o il dinamismo in fase di curva! CIAO P.S. se volete fare domande di qualsiasi genere relative alla tecnica, non esitate...SCRIVETE

LEZIONE 5:Suggerimenti per i pi piccoli Questa volta voglio andare contro i miei interessi! Voglio darvi delle indicazioni che dovrete "passare" ai vostri bimbi, alla vosstra ragazza principiante, ai vostri amici che mettono gli sci per la prima volta...insomma...a tutti i principianti! Prima di tutto: la ricerca della centralit: non fate far niente a nessuno se non si mettono con il sedere "su"! Sono molte le componenti che fanno cadere dietro il fondoschiena (pensate sempre che un errore potrebbe essere solo un effetto di una causa che si trova altrove). Esempio:durante i primi passi si tende ad alzare le braccia ed a tirarle dietro, o a tenerle in posizioni assurde, piene di tensioni muscolari che bloccano qualsiasi altro movimento (hai voglia, allora, ad allargare le gambe per fare lo spazzaneve....).Allora: Schiena leggermente(!) piegata in avanti, spalle e braccia basse e rilassate con un solo bastoncino tenuto come un manubrio, gomiti ne' fuori ne' dentro. Vedrete... sar molto pi facile dire al vostro "allievo" di stare col "popo' " alto e le tibie poggiate sulla linguetta. Una leggera concessione ai pi piccoli, se, senza bastoncini, per fare lo

spazzaneve usano ruotare i gomiti all'esterno (significa che stanno per capire e da li' a poco li porterete sulle piste vere). Ma per non farli viziare, dopo di questo, fateli sciare con le mani poggiate a met coscia. Saranno naturalmente centrali e "sentiranno" gli sci grattare sulla neve. Per far capire come fare le curve, fate attenzione che "portare il peso sullo sci esterno", di solito viene interpretato come spostamento (errato) del bacino sullo sci stesso; inclinazione del ginocchio esterno (errato) all'interno della curva. Fate, piuttosto portare la punta dello sci esterno leggermente pi avanti dell'altra e otterrete il carico di quello sci con conseguente orientamento del corpo nella curva (giusto) e ...la curva verr da sola. Altro: non torturate l'allievo! Quando inizier a fare una cosa, fategliela fare per un bel po' di tempo, finch non la fa con naturalezzae divertimento. I successivi gesti tecnici nuovi verranno assimilati pi velocemente, senza dover pensare anche a quelli precedenti, gi effettuati senza problemi (a volte per voler far troppo e subito si creano dei mostri irrecuperabili!) Rispettate la naturale evoluzione dell'individuo: non tutti migliorano con gli stessi tempi. Lavorate anche sulla psiche e cercate di mettere la vostra "cavia" a suo agio, di farla stare tranquilla ("cavia"?...scherzo!). Quando l'allievo stanco deve fermarsi, onde evitare annoiamenti, infortuni, imprecazioni e scarsi risultati. Capita spesso che ad inizio lezione, un bambino vada molto meglio della fine della lezione precedente anche senza aver pi sciato tra l'una e l'altra (anzi, capita quasi sempre!). Un'ultima cosa: per far prendere lo skilift, tra le altre cose, fondamentale avere gli sci larghi, in modo da avere una base d'appoggio abbastanza ampia da non far uscire il baricentro fuori con facilit. Dicevo "tra le altre cose", volete sapere quali?... ....VENITE A PRENDERE LEZIONE !!! CIAO ;-)

LEZIONE 6:I dodici comandamenti Eccoci qu a parlare di sicurezza! In questo appuntamento vorrei sensibilizzare tutti quelli che agiscono inprudentemente convinti di una tecnica sopraffina diventando pericolosi per se stessi e per i tranquilli frequentatori delle piste. Sapevate che la F.I.S.I. ha emanato un regolamento, una sorta di codice della pista, che non ha valore di legge ma che viene considerato dalle forze dell'ordine in caso di diatriba? Sono 12 regolette che, chi frequenta le piste con un po' di buon senso non ha nemmeno necessit di conoscere, ma che per moltissimissimi fenomeni di Livata sono principi da trasgredire per far vedere quanto so' forte. Veniamo ad elencarli, commentandoli brevemente dove Necessario. 1) RISPETTO PER GLI ALTRI; ok, questo sarebbe alla base di qualsiasi societ ma se c' il bisogno di elencarlo, e per di pi per primo, un motivo ci sar. 2)PADRONANZA DELLA VELOCITA' E DEL COMPORTAMENTO; dove per padronanza della velocit si intende anche capire che non si pu entrare a manetta in un cambio di pendenza (che la Monna ne piena) dove non si vede chi c' sotto. 3)SCELTA DELLA DIREZIONE; ovvero: inutile fare calcoli della traiettoria 100mt pi sopra del bambino che scende sotto a voi solo perch voi "dovete" andare a non meno di 60kmh. (capito cosa intendo dire)? 4)SORPASSO; come sopra. Non potete pretendere che chi va pi piano si debba spostare alle vostre intimazioni, e non dovete sorpassare (e sorpassarmi sempre!!!) a 3cm, che se qualcosa va storto fate i danni 5)ATTRAVERSAMENTO INCROCIO; questo non lo commentiamo. 6)SOSTA; cosa vi dice il buon senso? Di stare in mezzo alla pista e seduti? Forse no!!! 7)SALITA; ovviamente sul bordo della pista 8)RISPETTO SEGNALETICA; B, da noi oltre il nome della pista non c' segnale. 9)IN CASO DI INCIDENTE; l'omissione di soccorso vale sempre. 10) IDENTIFICAZIONE; In caso di incidente al quale prestate soccorso o al quale assistete, dovere lasciare le proprie generalit per testimonianza o altro. 11)SPAZIO MINIMO PER IL SORPASSO SUL BORDO; questo, devo dire la verit, da quando le norme sono passate da 10 a 12 non lo sapevo. Si tratta di lasciare sempre spazio tra voi e il bordo della pista per agevolare un eventuale sorpasso all'esterno della vostra traiettoria curvilinea. 12)TRAIETTORIE; considerate l'attrezzo di chi sta in pista per valutare il vostro percorso quando scendete:uno snowboard curver in un modo; uno sci in un altro; uno con il telemark in un altro ancora. CIAO E FATE I BRAVI !!!

_________________ "LEZIONI 2003 / 2004" _________________ LEZIONE N1: Lo scodinzolo un arco, non una tecnica ! livello: 6, 7, 8 Tra i dati statistici degli accessi a questo sito ho scoperto che alcune persone sono arrivate qu utilizzando la parola "SCODINZOLO" nei motori di ricerca. Visto che poi, come maestro, spesso ci si imbatte a chiedere il livello agli allievi e a ricevere come risposta: "IO SCODINZOLO" (...e io che credevo che solo alcuni animali domestici....), colgo l'occasione perchiarire questo concetto. Lo scodinzolo non un livello tecnico da rggiungere ma un arco di curva che troviamo diversi livelli. Certo , che necessita di una discreta padronanza degli sci e quindi un esercizio presente solo nelle fasi pi avanzate dell'evoluzione tecnica. Andiamo per ordine: spulciando qua e l tra le vecchie lezioni sicuramente troverete le definizioni dei 9 livelli. Fino al 5 livello (curve di base) non vengono trattate curve di diversa ampiezza, ma una generica. Dal 6 (sequenza di cristiania) invece, dovremo iniziare a tenere conto di traiettorie curvilinee di diversa ampiezza. Questo vale anche per il 7 (conduzione) e 8 (superconduzione). Con i dovuti adattamenti causati dalla diversa velocit di esecuzione tra i tre livelli(che magari tratteremo in seguito), il principio generale rimane lo stesso. Ora veniamo al dunque: lo scodinzolo la curva ad arco breve; la serpentina, ad arco medio; il parallelo ad arco ampio. La cosa dove molti sbagliano credere che una discesa fatta saltellando sia fare lo scodinzolo. SBAGLIATO! Quest'ultimo una curva molto allungata e da allargare non molto rispetto alla massima pendenza (per riferimento entro una traccia del battipista), da fare su pendii non eccessivi (altrimenti andreste a 300). I tempi non devono essere frenetici (quello che pensavate voi il cortoraggio). Il difficile dello scodinzolo sta proprio nel non compiere movimenti eccessivi a livello di gambe, busto e braccia. Tutto deve essere dosato con parsimonia e soprattutto effettuato con ritmo, sincronia e simmetria. Puntate con lo sguardo un punto fisso in fondo alla discesa, concentratevi sul respiro e sul mantenimento del ritmo sia dei movimenti degli arti inferiori che dell'appoggio del bastoncino che non deve essere, per, serratissimo. Sembra facile? Forse lo , ma facile strafare e compiere azioni inadeguate e scorrette. Capito? ...e non saltellate pi 2000 curve in 10 metri di discesa! CIAO

LEZIONE N2: Scegliere la giusta lunghezza degli sci Livello: tutti

Vi pongo innanzitutto una domanda: considerando che lo sci (attrezzo)altro non che un'asta che si flette e torce in base alle sollecitazioni ricevute, secondo voi, lui, si accorge di quanto siete alti o di quanto pesate??? B, cominciamo a fare qualche considerazione "motivata", per trovare una risposta. Intanto diciamo che lo sci curva in conduzione, o comunque facilita la curva perch oltre essere sciancrato, in fase di curva si flette e quindi messo di spigolo traccia una traiettoria curvilinea. Se io fossi alto 1,95 metri e pesassi 65 kg(quindi uno "scrocchiazeppi"), e magari sciassi con uno sci alto 185cm (che potrebbe essere giusto in base alla mia altezza), ne' sfrutterei la sciancratura data la lunghezza, ne' la flessibilit dato il mio peso. Morale: quale vantaggio traggo dagli sci di nuova generazione? Nessuno! Caso opposto: sono alto 1,65 metri ma dopo le vacanze di Natale peso circa 90 kg (ebbene s, ci ho dato dentro col panettone!) e scio con un bel 160 cm...."chiss perch lo sci non stabile, eppure alto solo 5 cm meno di me". Lo sci gira tanto perch corto, quindi il raggio di curva naturale sar gi molto corto, inoltre ogni curva si

flette a dismisura perch non sono proprio in forma e di conseguenza fargli fare una curva un po' lunga o con una discreta velocit diverr un'impresa. Forse stiamo giungendo alla conclusione che escludendo le motivazioni tecniche, quelle di simpatia verso questa o quella marca, il tipo di curva che pi amo fare, la velocit che pi spesso adotto nelle mie discese, la scelta dello sci da fare IN BASE AL PESO!!! A dire il vero non capisco proprio perch in passato non ci si pensato visto che a parte la geometria parabolica, l'attrezzo era comunque un qualcosa che si fletteva per girare! Invece...su il braccio..."ecco qu un bel 205 cm per lei!" E pi lo sci era alto e pi si era fighi! B se per questo prima non avevano neanche mai pensato che lo sci dritto non avrebbe mai curvato, ma solo sterzato! Per fortuna ...andiamo avanti!!! Un'ultimo consiglio: basate la vostra scelta in base al peso anche nello scegliere modelli pi o meno rigidi perch uno sci molto morbido non andr bene ad una persona corpulenta neanche se preso lungo 2 metri, e uno sci molto rigido, anche se corto, creer problemi di deformazione ad un individuo leggero! ...meditate gente...meditate Ah, dimenticavo...(cos ve le ho dette proprio tutte): una combinazione sci+attacco molto pesante avr maggiore inerzia nei cambi di direzione e quindi sar meno maneggevole. Ok, ...magari ne parliamo bene un'altra volta. . Ciao!

_________________ "LEZIONI 2004 / 2005" ________________ la "modulazione" del carico Livello: oro Questa volta l'argomento sar molto delicato e sar altres non facile per me cercare di parlarne in modo semplice e comprensibile, considerando la facilit con la quale si potrebbe dare un'errata interpretazione al concetto ("e che dovrai mai di'??...Santo cielo!").Veniamo a noi: qualche giorno fa mi capitato di vedere in tv uno slalom gigante di Coppa del Mondo del 1994, tempi neanche tanto lontani ma privi di "sciancrature" considerevoli...Mi balzato subito all'occhio come gli atleti fossero costretti a distendersi per poi schiacciare il peso sugli sci come se fosse necessario... saltarci sopra! Ed era davvero cos: senza quella violenta pressione gli sci "dritti" non avrebbero girato! I tempi sono profandamente cambiati e vedere quella gara mi sembrava essere tornato dietro di un secolo...altro che 10 anni. Finalmente (e sottolineo"finalmente") gli sci sono attrezzi strutturati per effettuare traiettorie curvilinee. I requisiti per fargli fare questo sono: presa di spigolo(sci di taglio), forza centripeta/centrifuga(proporzionale alla velocit di avanzamento), forza di gravit(il pendio). Provate a contraddirmi su questo e,... Per sfruttare al meglio i nuovi attrezzi in base a questi concetti sar necessaria una pressione il pi possibile costante lungo tutto l'arco di curva. Fatta questa premessa veniamo al nocciolo della situazione: distensione e piegamento come e quando?

(Guardate che bel disegnino...perch una curva composta da pi archi appartenenti a circonferenze con diversi raggi...tanto per cominciare). Lo sci sciancrato non necessita di una pressione verso il basso per curvare...basta metterlo di spigolo! "Allora mi inclino solo e non mi muovo per niente, se le cose stanno cos?". Sbagliato(attenzione ora, speriamo che non mi" incarti"io nell'illustrare).Durante una curva avr una fase di accelerazione (A-B) dovuta al fatto che mi rivolgo man mano verso la discesa, diminusisco i vincoli e mi faccio tirare gi dalla gravit. Durante questa fase creer tutti i presupposti per una corretta chiusura curva distendendo le gambe, e creando forza centripeta con la mia angolazione potendo contare su una leva lunga (le gambe che si distendono). Arrivati sulla massima pendenza (B) inizia il bello: la forza di gravit mi tir gi, ma io non voglio pi andare verso valle, voglio chiudere la curva. A questo punto mi sento schiacciare perch con la presa di spigolo contrasto la forza che mi tira gi. Secondo voi durante questa fase (B-C) sar necessario spingere in piegamento verso il basso per chiudere la traiettoria, quando gi sento che la gravit mi schiaccia verso il basso? Se avrete impostato la curva in maniera corretta nella seconda parte subirete naturalmente un elevata pressione che vi porter ad effettuare il piegamento in maniera tale da: 1)incrementare la presa di pigolo; 2)cercare di non farsi schiacciare verso il basso, quindi, quasi a resistere ad una forza esterna, richiamando le gambe sotto se stessi lasciando alla gravit una "leva corta" sulla quale agire! Tutto ci va visto in relazione ed in proporzione alla velocit di avanzamento e alla pendenza della pista (ad esempio in caso di terreno piatto e bassa velocit, la gravit sar minima e per deformare gli sci serviranno a quel punto i vecchi movimenti di pressione verso l'alto/basso, ma qu non si parla pi di livello oro). In questa maniera il dinamismo sugli sci porter non a fasi di carico/scarico, ma ad una modulazione del carico che permetter allo sciatore di avere una pressione pi o meno costante durante tutta la curva, con conseguente precisione nella conduzione! Ragazzi spero solo di essere stato chiaro e di non avervi confuso le idee. Considerate che quanto espresso sopra valido in situazione di pendio medio/ripido, alta velocit di avanzamento, elavata precisione nell'esecuzione dei movimenti. Per le discesine tranquille sulla pista delle Signore (si distende, si scarica, si piega, si carica...altrimenti si va dritti o si scia come pendoli....brutti! CIAO