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CEFALEE

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CEFALEE

Le cefalee vanno distinte dal punto di vistaeziopatogenetico in primarie, adeziopatogenesi non definita, non associate adaltre patologie (la cefalea rappresenta l'unicosintomo di malattia) e secondarie, cioèdovute a ben identificate condizioni morbose

CEFALEE PRIMARIE

EMICRANIA

L’emicrania colpisce il 10 % dellapopolazione adulta, ed è più frequente nelsesso femminile

La prevalenza è più bassa nell’età infantile enella terza età

EMICRANIA SENZ’AURA

E’ caratterizzata da attacchi di cefalea, che,se non vengono trattati, durano da 4 a 72ore

Una localizzazione strettamente unilateraledell’attacco è presente nella metà dei casi

La sede del dolore può variare da un attaccoall’altro, e durante lo stesso attacco

Il dolore è pulsante, associato a nausea evomito, fotofobia, fonofobia, e la suaintensità è frequentemente severa

Gli attacchi dolorosi possono insorgere inqualsiasi ora del giorno o della notte, ma piùspesso compaiono nelle prime ore delmattino o al risveglio

Le crisi emicraniche possono essere scatenateda numerosi fattori: psicologici(depressione, ansia, stress), turbe del ritmosonno-veglia (perdita di sonno, sonnoprolungato, insonnia), digiuno, febbre,ipertensione arteriosa, cibi particolari(cioccolato, formaggi, vino rosso, cibi grassifritti, insaccati, cipolle, frutta secca, cibiaffumicati, caffè, thè), uso di farmaci(estroprogestinici, nitroderivati), attività fisicasostenuta

E’ frequente la comparsa di attacchi inperiodo perimestruale, mentre gliattacchi si riducono durante lagravidanza

EMICRANIA CON AURA

Gli attacchi di cefalea seguono la comparsadi manifestazioni neurologiche reversibili(aura) con un intervallo libero inferiore a 60minuti

In alcuni casi la cefalea può esordire primadell’aura, o contemporaneamente ad essa

Il dolore ha una durata di 4 – 12 ore, e,rispetto all’emicrania senz’aura, è diintensità inferiore, e meno frequentementeassociato a fotofobia, fonofobia, nausea ovomito

Esordisce solitamente in età giovanile, nellamaggioranza dei casi prima dei 20 anni, perscomparire spontaneamente dopo i 30 – 35anni, e ricomparire in alcuni casi (a volte conla sola aura, senza cefalea) dopo i 50 anni

Fra i fattori scatenanti vi sono quellipsicologici e lo sforzo fisico, mentre i fattorialimentari o farmacologici non sembranoavere la stessa importanza che hanno perl’emicrania senz’aura

Il 50 % delle donne affette da emicrania conaura continua a soffrirne durante lagravidanza, e non vi sono sostanzialivariazioni della frequenza degli attacchidurante il periodo perimestruale

L’aura emicranica è solitamente associata aduna sensazione di ansia o paura

L’aura è caratterizzata da uno o più sintomiriferibili a disfunzione focale emisfericae/o troncoencefalica, che si sviluppanogradualmente in più di 4 minuti, ed hannouna durata abitualmente inferiore a 60minuti

La breve durata e lo sviluppo gradualedell’aura sono due caratteristiche importantidell’emicrania con aura tipica

Quando i sintomi neurologici che precedonola cefalea si instaurano rapidamente (entro4 minuti), e rimangono immodificati pertutta la durata dell’aura (“emicrania conaura ad esordio acuto”), ovvero quandol’aura ha una lunga durata (da un’ora aduna settimana, “emicrania con auraprotratta”) occorre sempre escludere lapresenza di attacchi ischemici transitori odi altre lesioni intracraniche

In alcuni pazienti l’aura non ècostantemente seguita o accompagnata dacefalea (“aura emicranica senza cefalea”)

L’aura più frequente è quella visiva, consintomi positivi e/o negativi, che tendono aspostarsi da una parte all’altra del campovisivo, pur rimanendo confinati ad unemicampo

Il disturbo visivo più comune è lo scotomascintillante a zig-zag, che assume l’aspettodel cosiddetto “spettro di fortificazione”

• Più raramente l’aura visiva è associata adaltre manifestazioni neurologiche focali, chesuggeriscono un’estensione delladisfunzione cerebrale al di fuori dellacorteccia visiva verso aree adiacenti:parestesie (che interessano frequentementela regione periorale, e successivamente ledita, poi la mano e l’avambraccioomolaterale, e più raramente si diffondonoall’intero arto superiore e poi all’inferiore),ipostenia, disturbi del linguaggio

CEFALEA A GRAPPOLO

E’ caratterizzata da attacchi dolorosiricorrenti per settimane o mesi (cosiddetti“grappoli”), separati da periodi diremissione di mesi o anni

I “grappoli” durano generalmente 1 – 2 mesi(da un minimo di una settimana ad unmassimo di un anno)

Gli attacchi dolorosi tendono a ricorrere 1 –2 volte al giorno (da uno ogni due giorni a 8al giorno), ad orari generalmente fissi (13 –15, 21, 1 – 2 di notte, provocando il risveglio)

Il dolore è sempre unilaterale, localizzatosolitamente in sede orbitaria, con frequenteirradiazione verso la tempia o la fronte, ed èparticolarmente intenso

E’ associato a manifestazioni vegetativeomolaterali alla sede del dolore, qualilacrimazione, iniezione congiuntivale, miosie ptosi (sindrome di Horner), rinorrea

Mentre il paziente con attacco emicranicopreferisce stare al buio, lontano dai rumori, ilpaziente con cefalea a grappolo è agitato, incontinuo movimento, irritabile ed aggressivo

Il dolore raggiunge l’acme dopo pochiminuti, e termina, più o meno bruscamente,dopo 30 – 120 minuti (minimo 15, massimo180 minuti)

Nei periodi attivi le crisi dolorose sonofacilmente scatenate dall’ingestione dialcool

Accanto alla forma episodica esiste unaforma cronica nella quale non vi sono fasidi remissione di durata superiore a 14giorni in un anno

CEFALEA TENSIVAE’ più frequente nel sesso femminileL’età media di insorgenza è intorno ai 30

anniE’ poco frequente nell’età infantile e nella

terza età

• E’ caratterizzata da dolore di tipogravativo-costrittivo, bilaterale, “a casco”o “a fascia”, di intensità lieve o media,non aggravato dall’attività fisica, e nonaccompagnato da nausea, vomito,fotofobia o fonofobia

CEFALEE SECONDARIE

La cefalea può essere la conseguenzadell'attivazione di fibre sensitive da parte diun processo patologico, e può costituire inalcuni casi l'unico elemento semeiologicorilevatore di una patologia endocranica

La cefalea della sindrome meningiticaderiva dall'ipertensione endocranica, chedetermina un'azione meccanica sulle strutturesensibili della base

E' intensa, continua, esacerbata dalla tosse edalla flessione della nuca, e si attenua con lapuntura lombare

Nella sua genesi gioca anche un ruolol'infiammazione delle strutture della base

L'emorragia subaracnoidea puòdeterminare una cefalea inizialmentecircoscritta, e deve essere ipotizzata di frontead ogni cefalea acuta, eseguendo una TCcerebrale ad ogni minimo dubbio

Un'azione meccanica può anche essereprovocata da un'ipotensione del liquor, adesempio nelle cefalee che seguono alla punturalombare, in conseguenza dello stillicidioliquorale nel tragitto dell'ago

La cefalea diffusa dei tumori cerebrali èdeterminata dall'ipertensione endocranica, edè esacerbata dalla tosse e dal movimento

Quando il tumore provoca una cefalealocalizzata, questa è causata dall'azionemeccanica diretta della neoformazione sullestrutture vicine

Qualsiasi cefalea di recente comparsa puòrilevare la presenza di un tumoreendocranico

In assenza di segni anormali nell'esameneurologico e di alterazioni del fondodell'occhio, la probabilità che la cefalea sia inrapporto con la presenza di un tumore è scarsa

Tuttavia, in certe localizzazioni (lobotemporale destro, linea mediana, loggiaipofisaria, fossa posteriore) la cefalea puòessere a lungo un segno isolato, per cui, difronte ad una cefalea le cui caratteristiche nonconsentono una diagnosi, è legittimo eseguireuna TC

Occorre pensare all'arterite di Horton inogni cefalea che si manifesta in un soggettoadulto, in particolare nell'anziano, poichél'età preferenziale è intorno ai 70 anni

La cefalea è spesso preceduta da una faseprodromica di qualche giorno o qualchesettimana, caratterizzata da stato febbrile edolori diffusi

E' spesso violenta, persistente, conrecrudescenze parossistiche, localizzata insede temporale, ma talvolta in sede atipica,specialmente occipitale

Si accompagna a segni locali, quali dolorealla palpazione dell'arteria temporale, cheappare ispessita e rigida

Si riscontra un aumento notevole della VES(80 - 100 mm), della proteina C reattiva edelle 2 globuline

La biopsia dell'arteria temporale mostralesioni di tipo panarteritico con cellulegiganti

Il processo infiammatorio deborda dall'arteriatemporale e dagli altri rami della carotideesterna, rendendo conto del polimorfismodella malattia

La diagnosi deve essere precoce, per ilrischio di cecità da trombosi dell'arteriaoftalmica o dei suoi rami

Si possono osservare disturbi ischemicicerebrali e manifestazioni coronariche

L'eziologia della malattia è sconosciuta I cortisonici costituiscono un trattamento

notevolmente efficace, che fa scomparirerapidamente la cefalea, e riduce il rischio dicomplicazioni, in particolare oculari

La durata del trattamento deve essereprolungata, per evitare una recidiva

Le cefalee post-traumatiche sonoestremamente frequenti, senza che vi siaconcordanza fra la gravità del trauma el'importanza della cefalea

Eccezionalmente la cefalea è in rapporto conun ematoma subdurale, che determina unacefalea localizzata, associata ad un doloreprovocato dalla pressione sulla fossatemporale, e a segni e sintomi neurologici,anche fluttuanti

A volte la cefalea post-traumatica evolvein crisi molto simili a quelle della cefaleavasomotoria

Più frequentemente ha le caratteristiche diuna cefalea muscolo-tensiva

Una cefalea può rivelare un'anemia o unapoliglobulia, o può essere indizio di anossia(cefalea da altitudine, da intossicazione damonossido di carbonio) o di ipercapnia(insufficienza respiratoria)

I soggetti con ipertensione arteriosalamentano spesso cefalea

Può trattarsi di crisi emicranicheaggravate dall'ipertensione

Più specifica dell'ipertensione è la cefaleaoccipitale, presente al risveglio al mattino, etendente ad attenuarsi nel corso dellagiornata

Nell'iperteso la cefalea può anche essere ilsintomo di un'emorragia cerebrale, o di unedema cerebrale che complicaun'ipertensione maligna

I processi patologici che si sviluppano alivello dei seni paranasali (soprattutto lesinusiti etmoidali e sfenoidali) o nella cavitàorbitaria (glaucoma) possono produrre siacefalee che algie facciali