Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione...

123
Lezione 12 Lezione 12 Internet Gianluca Reali Integrazione delle diapositive di N. Blefari Melazzi

Transcript of Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione...

Page 1: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Lezione 12

Internet

Gianluca Reali

Integrazione delle diapositive di N. Blefari Melazzi

Page 2: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Caratteristiche generali (1/2)

Le entità di elaborazione fondamentali all’interno di questa struttura sono gli host e i router

Gli host:

sono sorgente e destinazione di informazione. Anche se dotati di diverse intefacce di rete, tipicamente fanno uso di una di queste alla volta.

sono connessi tramite connessioni di rete che supportano capacità di trasferimento comprese tra decine di byte e megabyte al secondo

I router:

hanno due o più interfacce di rete con corrispondenti indirizzi IP

inoltrano le unità informative IP

La modalità di trasferimento, nello strato di rete, è senza connessione

Page 3: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Caratteristiche generali (2/2)

Lo strato di rete non fornisce alcuna garanzia sulla qualità di servizio (grado di integrità informativa, ritardo di trasferimento, grado di trasparenza temporale, etc.)

Il compito di rendere la qualità di servizio adeguata alle esigenze degli utenti è demandato agli strati superiori residenti negli host

I suoi protocolli

sono logicamente situati al di sopra di qualsivoglia altro protocollo di rete (eventualmente duplicandone le funzioni)

sono in grado di operare su diverse piattaforme hardware utilizzando qualsiasi sistema operativo (UNIX, Mac OS, Windows...)

Page 4: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Struttura di rete

Internet è la particolare inter-rete basata sui protocolli TCP/IP

Internet non è quindi una nuova rete ma un insieme di risorse e di convenzioni per interconnettere delle reti (che sono quindi viste da Internet come sotto-reti)

Scopo di Internet è quindi consentire a host appartenenti a sotto-reti disomogenee (per topologia, struttura fisica, modi di trasferimento e prestazioni) di comunicare tra loro

Internet non prevede una traduzione dei protocolli nel passare da una sotto-rete all’altra ma incapsula (tunneling) le unità informative di IP nelle unità dati dei protocolli di strato di rete delle sotto-reti che attraversa

Page 5: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Struttura di rete

Le inter-connessioni tra diverse sotto-reti sono assicurate da elaboratori operanti come router

Page 6: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

i router instradano i pacchetti solo verso la sotto-rete di destinazione e non verso il singolo host di destinazione

una volta che il pacchetto arriva alla sotto-rete di destinazione sono i protocolli di questa sotto-rete ad indirizzarlo verso lo specifico host di destinazione

Struttura di rete

R Sotto-rete 1 Sotto-rete 2

H

H

H

H

H

Page 7: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Struttura di rete

Al crescere della complessità della inter-rete il funzionamento dei router dipende dall’intera topologia di Internet, ossia occorre un grado di conoscenza delle interconnessioni di rete oltre a quella delle sotto-reti alle quali i router sono direttamente connessi

R1 Sotto-

Rete 1 R2

Sotto-

Rete 2

Sotto-

Rete 3

Page 8: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Struttura di rete

La struttura di rete è non gerarchica

Le sotto-reti componenti possono essere distinte in

sotto-reti che utilizzano direttamente IP come protocollo di strato 3

sotto-reti basate su altri protocolli di strato 3

I protocolli TCP/IP trattano tutte le sotto-reti in modo omogeneo; ad esempio, ognuno dei seguenti sistemi di comunicazione è visto da Internet come una singola sotto-rete

una rete in area locale (es. Ethernet)

una rete in area metropolitana (es. FDDI)

una rete geografica (es. la rete telefonica)

una connessione punto-punto dedicata

Page 9: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Esempio di sotto-rete IP

Page 10: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Interconnessione di reti non IP - Gateway

Page 11: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Architettura protocollare

L’insieme di protocolli TCP/IP

riesce a inter-connettere tutti i tipi di sotto-rete in quanto assume che le funzionalità degli strati sottostanti costituiscano solo una piattaforma per il trasferimento fisico

realizza tutte le funzioni tipiche del trasporto: controllo di errore, indirizzamento, instradamento, frammentazione e aggregazione delle unità informative, loro inoltro in rete

Se alcune o tutte queste funzioni non erano state svolte da una particolare rete, TCP/IP le realizza; se erano già state svolte le duplica, realizzandole nuovamente

Ciò conduce ad eventuali duplicazioni di funzioni ma consente di non imporre alcun vincolo sulla tecnologia e sui protocolli delle sotto-reti di trasporto che interconnette (X.25, Frame Relay, ATM, LAN, MAN, rete telefonica etc.)

Page 12: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Architettura protocollare

Le prestazioni da estremo a estremo (velocità di trasmissione delle informazioni, grado di trasparenza temporale e di integrità informativa) sono quindi fortemente legate alle caratteristiche delle sotto-reti attraversate

Il trasferimento delle unità informative può richiedere una frammentazione delle stesse laddove le dimensioni delle unità informative gestite dalle sotto-reti non coincidano con le dimensioni massime consentite

Page 13: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Architettura protocollare

Strati Protocolli

Servizi applicativi:

TELNET

SMTP

FTP

X-Window

5-7 HTTP TALK

GOPHER

ARCHIE

WAIS

WHOIS News

Listserv

4 TCP UDP

3c IP

ICMP

3b ARP/RARP

≈3a X.25 strato 3, SNA, DECnet, ATM+AAL, LCP, LLC, etc. ≈2 X.25 strato 2, Ethernet, PPP, etc.

1 Strato fisico

RIP

DNS

NFS

SNMP

TFTP

Tutti gli strati inferiori a IP, fino a 3a compreso, sono considerati come "Network Access Layer" e sono trattati indifferentemente dalla loro costituzione

Page 14: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Architettura protocollare

IP è un protocollo di strato di rete; le sue principali funzioni sono

l’indirizzamento

l’instradamento

la frammentazione e l’aggregazione delle unità informative

Tratta ciascun pacchetto come un messaggio indipendente da tutti gli altri; non esistono pertanto, a questo strato, i concetti di connessione e di circuito logico: il protocollo IP è senza connessione

Page 15: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Architettura protocollare

Il servizio è inaffidabile e basato sul paradigma del “best effort”, ossia la rete cerca di “fare del suo meglio”

Il servizio è definito inaffidabile perché la consegna di una unità informativa non è garantita. Queste possono essere perse, duplicate o consegnate fuori sequenza

Il protocollo TCP offre un servizio affidabile orientato alla connessione

1) trasferisce un flusso informativo continuo e bi-direzionale

2) può sopperire a problemi di perdita, duplicazione e consegna fuori sequenza dei dati

3) attua anche un controllo di flusso che consente di adeguare il volume dei dati trasferito alle possibilità di ricezione

4) a questo scopo viene utilizzato un meccanismo a finestra scorrevole e variabile

Page 16: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Architettura protocollare

ICMP (Internet Control Message Protocol) è un protocollo senza connessione ed è utilizzato per

risolvere eventuali situazioni anomale

controllare il trasferimento (controllo di flusso di tipo On-Off)

comunicare alle sorgenti eventuali problemi (ad es. di indirizzamento)

Esempi:

Source Quench: inviato dal destinatario, interrompe l'emissione di datagrammi del mittente;

Redirect: il destinatario segnala al mittente di re-instradare il datagramma verso un altro host;

Echo: controlla se un possibile destinatario è attivo,

Destination Unreacheable: notifica al mittente la non-raggiungibilità di un host

Page 17: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Architettura protocollare

SNMP (Simple Network Management Protocol) è il protocollo di gestione di rete

I protocolli ARP e RARP (Address Resolution Protocol, Reverse Address Resolution Protocol) sono di supporto, e servono a determinare l'indirizzo fisico locale corrispondente ad un indirizzo Internet, (ARP), o viceversa (RARP)

Page 18: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Il protocollo IP (Internet Protocol)

Fornisce le seguenti funzionalità:

definisce lo schema di indirizzamento;

definisce l’unità base per il trasferimento dei dati;

definisce la strada che un’unità dati deve percorrere per arrivare a destinazione;

specifica un insieme di regole che host e gateway devono seguire per elaborare le unità informative

frammenta e ri-assembla le unità dati

Page 19: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Formato dell’unità dati

Le unità-dati dello strato IP sono dette datagrammi. La lunghezza massima di un segmento è di 65536 ottetti

0 4 8 16 19 24 31

VERS HLEN SERVICE

TYPE

TOTAL LENGTH

IDENTIFICATION Flags FRAGMENT OFFSET

TIME TO

LIVE

PROTOCOL HEADER CHECKSUM

SOURCE IP ADDRESS

DESTINATION IP ADDRESS

OPTIONS PADDING

DATA

DATA

...

Page 20: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Formato dell’unità dati Vers: versione del protocollo usata; grazie a tale campo è possibile

che più versioni di IP operino contemporaneamente

HLEN: lunghezza dell'intestazione (specificata in parole di 32 bit)

Service type: specifica parametri della qualità di servizio richiesti dall’utente: affidabilità, velocità di trasferimento)

Total length: (16 bit) specifica la lunghezza del datagramma, misurata in ottetti, includendo l'intestazione ed i dati (216-1=65535 byte)

Identification: (16 bit) numero del datagramma; è un valore identificativo assegnato dal processo sorgente al datagramma o ai suoi frammenti

Flags: è un campo di 3 bit: X, DF e MF

–X: non usato e posto a zero

–DF: Don't Fragment; se 0 indica che il datagramma può essere frammentato, se 1 non può esserlo

–MF: More Fragment; se 0 indica che è l'ultimo frammento, se 1 che ci sono altri frammenti

Page 21: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Formato dell’unità dati

Fragment Offset: (13 bit); posizione del frammento all'interno del datagramma, espresso in unità di 8 byte, può numerare 8192 frammenti; se uno o più frammenti non viene ricevuto, verrà scartato l'intero datagramma

Time to Live: (8 bit); indica quanto tempo il datagramma può rimanere all'interno della rete

Protocol: indica a quale protocollo dello stato superiore deve essere trasferito il contenuto informativo del datagramma

Header Cecksum: l'intestazione è protetta da un controllo di errore

Source Address: (32 bit); indirizzo di sorgente IP (ovvero dell’interfaccia di rete, non dell’utente finale)

Destination Address: (32 bit); indirizzo di destinazione IP (ovvero dell’interfaccia di rete, non dell’utente finale)

Page 22: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Formato dell’unità dati

Options: campo di lunghezza variabile (multipli di 8 bit) che può essere omesso. È composto da tanti ottetti quante sono le opzioni implementate. Ad esempio:

– Record Route Option (RRO): consente al mittente di creare una lista vuota di indirizzi IP in modo che ogni nodo attraversato inserisce il suo indirizzo in questa lista

– Source Route Option: consente al mittente di specificare i nodi attraverso i quali vuole che transiti il datagramma

– Timestamp Option: come RRO con in più l'istante temporale in cui il datagramma attraversa i diversi nodi

Padding: rende la lunghezza dell'intestazione multipla intero di 32 bit mediante introduzione di zeri

Page 23: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Frammentazione e ri-assemblaggio

Le reti individuali possono avere diverse limitazioni per la lunghezza dei pacchetti; il datagramma deve quindi poter essere frammentato per attraversare le diverse reti

Le procedure di segmentazione e ri-assemblaggio devono essere in grado di frammentare il pacchetto originario in un numero arbitrario di unità che, giunte a destinazione, devono poter essere ricomposte nella forma originaria

Page 24: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Frammentazione e ri-assemblaggio

Diversi collegamenti di rete hanno MTU (Maximum Transfer Unit) diverse, corrispondenti a diverse dimensioni della trama sottostante

Differenti tipi di collegamenti, differenti MTU

Grandi datagrammi IP divisi (frammentati) nella rete

Un datagramma suddiviso in più datagrammi

Riassemblato soltanto alla destinazione finale

I bit dell’intestazione IP sono usati per identificare e ordinare i vari segmenti

frammentazione: in: un datagramma grande out: 3 datagrammi più piccoli

reassembly

Page 25: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Frammentazione e ri-assemblaggio

ID =x

offset =0

Frag-flag DF=0, MF=0

length =4000

ID =x

offset =0

Frag-flag DF=0, MF=1

length =1500

ID =x

offset =1480

Frag-flag DF=0, MF=1

length =1500

ID =x

offset =2960

Frag-flag DF=0, MF=0

length =1040

Un datagramma grande è suddiviso in datagrammi più piccoli

Length=4000 =

20 Header

+

3980 Dati

Length=1500 =

20 Header +

1480 Dati

Length=1500 =

20 Header +

1480 Dati

Length=1040 =

20 Header +

1020 Dati

=> Lunghezza totale 3 datagr. = 4040 (2 intestaz. in più)

Page 26: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Schema di indirizzamento

Internet è stata definita sistema di comunicazione universale perché consente ad ogni host di comunicare con ogni altro host

Al tal fine è necessario stabilire un metodo globalmente accettato per identificare ed indirizzare in modo univoco tutti gli host

Ciò ha reso necessaria la definizione di un nuovo schema di indirizzamento, dato che ognuna delle sotto-reti ne ha uno proprio, e quindi potenzialmente non univoco (a livello globale), (indirizzi MAC, indirizzi X.25, numeri telefonici etc.)

Page 27: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Schema di indirizzamento

Gli indirizzi devono essere unici in tutta la rete (è possibile attribuire indirizzi arbitrari ad una sub-rete TCP/IP solo se questa non è connessa con altre reti)

Un indirizzo IP identifica una interfaccia di rete. Nel caso di host, un indirizzo IP corrisponde anche allo stesso host, ma non ad uno specifico utente dei servizi IP. L’identificazione di un utente (processo applicativo, in senso OSI e TCP/IP) all’interno di un host è affidata ai protocolli di strato superiore (TCP o UDP)

Lo schema di indirizzamento IP è stato progettato per consentire un efficiente instradamento. Un indirizzo IP identifica prima la rete alla quale un host è connesso e poi l’host all’interno di quella rete

Page 28: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Schema di indirizzamento

Un indirizzo IPv4 è costituito da 32 bit, logicamente suddivisi in due parti: Net_Id e Host_Id. L’indirizzo completo può quindi essere scritto come:

IP_Address = Net_Id . Host_Id

La lunghezza dei due campi determina la classe degli indirizzi

Page 29: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Schema di indirizzamento

127 reti, 16 777 216 host

16384 reti, 65 536 host

2 097 152 reti, 256 host

268 435 456 indirizzi

Indirizzamento “per classi”:

Page 30: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Schema di indirizzamento

Notazione numerica, “dotted decimal” e “mnemonica”; esempio:

Un opportuno protocollo (DNS) provvede a tradurre un indirizzo numerico in mnemonico e viceversa

net5.diei.unipg.it

10001101 11111010 00101000 01100101

141. 250. 40. 101

Page 31: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Schema di indirizzamento Al fine di assicurare che ogni indirizzo di Internet sia unico è stata

costituita un’autorità centrale con il compito di assegnare gli indirizzi: Internet Assigned Number Authority (IANA), recentemente sostituita da Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN)

Viene però assegnata solo la parte Net_Id delegando poi l’organizzazione richiedente per l’assegnazione della restante parte dell’indirizzo, l’Host_Id

La IANA ha definito degli indirizzi IP privati

IETF ha anche riservato il blocco 169.254.0.0-169.254.255.255 per l’autoconfigurazione degli indirizzi link-local (automatic private).

BLOCCO Indirizzo iniziale Indirizzo finale

I 10.0.0.0 10.255.255.255

II 172.16.0.0 172.31.255.255

III 192.168.0.0 192.168.255.255

Page 32: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Schema di indirizzamento

Indirizzo di classe B

Indirizzo con definizione di sotto-rete

netmask

L’operazione di AND fra l’indirizzo IP e la netmask consente di individuare l’indirizzo

della sotto-rete.

Dal punto di vista dei core router, che instradano i datagrammi sulla base del

Net-id, il subnetting è trasparente

L’organizzazione alla quale è assegnata una Net_Id potrà suddividere la parte di Host_Id per creare, al suo interno, delle sotto-reti (subnetting) ognuna delle quali avrà la stessa Net_Id; il processo può essere iterativo

Page 33: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Schema di indirizzamento

Come determinare una rete:

Staccare ogni interfaccia dai router / host

Creare “isole” di indirizzi IP

223.1.1.1

223.1.1.3

223.1.1.4

223.1.2.2 223.1.2.1

223.1.2.6

223.1.3.2 223.1.3.1

223.1.3.27

223.1.1.2

223.1.7.0

223.1.7.1 223.1.8.0 223.1.8.1

223.1.9.1

223.1.9.2

Il sistema interconnesso è composto da 6 sotto-reti

Page 34: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Schema di indirizzamento

Esempio di subnetting di una rete ethernet interconnessa

Page 35: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Indirizzamento IP: CIDR

Indirizzamento per classi:

Uso inefficiente dello spazio degli indirizzi => si stanno esaurendo rapidamente

Esempio: una organizzazione che necessita di alcune migliaia di indirizzi IP è costretta a richiedere un blocco di classe B, che consente di indirizzare 64K host.

CIDR: Classless InterDomain Routing

La porzione di rete dell’indirizzo può essere di dimensione qualsiasi

Formato degli indirizzi: a.b.c.d/x, dove x è il numero di bit nella porzione di rete nell’indirizzo (numero di bit più significativi in comune nel blocco)

11001000 00010111 00010000 00000000

Parte rete

Parte host

200.23.16.0/23

Page 36: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Indirizzamento IP: CIDR

In questo caso l’instradamento dei core router deve tener conto del formato variabile del Net-id

Per determinare il Net-id si usa la tecnica del “longest prefix match”, che consiste nell’individuare, nella tabella di routing, fra le sottoreti di destinazione note, quella avente la più lunga rappresentazione binaria compatibile con l’indirizzo IP di destinazione del pacchetto da inoltrare, ossia la più lunga fra quelle, se ce ne sono, che corrispondono a un certo numero di bit iniziali dell’indirizzo IP.

Se l’indirizzo di rete risulta sconosciuto il datagramma si instrada verso la porta di default

Page 37: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Come ottenere l’indirizzo IP

Porzione host-id dell’indirizzo:

Codificato dall’amministratore di sistema in un file

DHCP: Dynamic Host Configuration Protocol: serve ad ottenere dinamicamente l’indirizzo IP (approccio “plug-and-play”)

L’host invia in broadcast il messaggio “DHCP discover”

Il DHCP server risponde con il messaggio “DHCP offer”

L’host richiede l’indirizzo IP con il messaggio “DHCP request”

DHCP server invia l’indirizzo con il messaggio “DHCP ack”

Page 38: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Come ottenere l’indirizzo IP

Porzione Net-id dell’indirizzo:

Porzione allocata dello spazio degli indirizzi dell’ISP

Blocco ISP 11001000 00010111 00010000 00000000 200.23.16.0/20

Organizzazione 0 11001000 00010111 00010000 00000000 200.23.16.0/23

Organizzazione 1 11001000 00010111 00010010 00000000 200.23.18.0/23

Organizzazione 2 11001000 00010111 00010100 00000000 200.23.20.0/23

... ….. …. ….

Organizzazione 7 11001000 00010111 00011110 00000000 200.23.30.0/23

Page 39: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Indirizzamento Gerarchico

L’indirizzamento gerarchico permette di esportare in modo efficiente le informazioni di instradamento:

“Mandami i datagrammi con indirizzo che comincia per

200.23.16.0/20”

200.23.16.0/23

200.23.18.0/23

200.23.30.0/23

Fly-By-Night-ISP

Organization 0

Organization 7 Internet

Organization 1

ISPs-R-Us “Mandami i datagrammi con indirizzo che comincia per

199.31.0.0/16”

200.23.20.0/23 Organization 2

. . .

. . .

Page 40: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Indirizzamento Gerarchico

ISPs-R-Us esporta una strada più specifica verso Organization 1

“Mandami i datagrammi con indirizzo che comincia per

200.23.16.0/20”

200.23.16.0/23

200.23.18.0/23

200.23.30.0/23

Fly-By-Night-ISP

Organization 0

Organization 7 Internet

Organization 1

ISPs-R-Us “Mandami i datagrammi con indirizzo che comincia per

199.31.0.0/16 o

200.23.18.0/23”

200.23.20.0/23 Organization 2

. . .

. . .

Page 41: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Indirizzamento IP: per finire …

Come può un ISP ottenere un blocco di indirizzi ?

Risposta: Internet Corporation for Assigned Names and Numbers (ICANN):

Alloca gli indirizzi

Gestisce il servizio di Guida (DNS)

Assegna i nomi ai domini, risolve le dispute

Page 42: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Instradamento

Ogni datagramma IP attraversa un cammino composto da router e da sotto-reti

Quando un router consegna un datagramma ad una sotto-rete questo diventa una unità dati propria della sotto-rete

La rete individuale consegna tale unità dati al router successivo o alla stazione host di destinazione (se questo è all'interno della rete stessa) con le stesse modalità con le quali tratta una qualsiasi unità dati

Page 43: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Instradamento

Bridge

host mittente

router X

router Y

sub-rete A (X25)

sub-rete B (?)

host destinatario

LAN 1

LAN 2

INTERNET

PCI PCI trama pacchet.

PCI ?

MAC LLC

Net_id Data

Net_id Data

Net_id Data

Net_id Data

Net_id Data

Net_id Data

Net_id Data

Page 44: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Instradamento

L'instradamento in Internet può essere suddiviso in due classi

diretto

indiretto

L’instradamento diretto è possibile solo se l’host destinatario è connesso alla sotto-rete fisica nella quale il datagramma è presente. In particolare si effettua solo un instradamento diretto quando gli host mittete e destinatario si trovano nella stessa sotto-rete.

l’instradamento indiretto si applica quando l’host destinatario è connesso ad una sotto-rete diversa da quella in cui si trova l’host mittente

Page 45: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Tabelle di instradamento

Il meccanismo per l’instradamento in IP è basato su una tabella che ogni host o router mantiene allo scopo di conoscere le possibili destinazioni e le modalità per raggiungerle

Una tabella di instradamento contiene delle coppie (R,I) dove R è l’indirizzo della rete di destinazione e I è l’indirizzo del router successivo lungo la strada che porta alla rete di destinazione

La tabella di instradamento specifica quindi solo un passo lungo il cammino verso la destinazione

Un router non conosce quindi il cammino completo che il datagramma dovrà compiere

Page 46: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Tabelle di instradamento

20.0.0.5

20.0.0.6

30.0.0.6 40.0.0.7

30.0.0.7

Rete

10.0.0.0 Rete

20.0.0.0 Rete

30.0.0.0 Rete

40.0.0.0 R1 R2 R3

10.0.0.5

Tabella di instradamento di R2

Per raggiungere host indirizzati alla rete:

indirizzare i datagrammi verso questa strada (o

router):

20.0.0.0 inoltrare direttamente

30.0.0.0 inoltrare direttamente

10.0.0.0 20.0.0.5

40.0.0.0 30.0.0.7

Page 47: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Algoritmo di instradamento del nodo X

1) Estrazione dell’l’indirizzo IP di destinazione dal datagramma in arrivo

2) se tale indirizzo coincide con quello di X (cioè con il nodo stesso) si estrae il contenuto informativo e lo si consegna agli strati superiori per ulteriore elaborazione

3) altrimenti si determina la Net-Id dell’indirizzo e si decrementa il Time to Live del datagramma; se il Time to Live arriva a zero si scarta il datagramma

4) se la Net-Id coincide con quella di una sotto-rete alla quale è direttamente connesso il router X (cioè il router stesso) si invia il datagramma direttamente (cioè con instradamento diretto; ciò implica la traduzione dell’indirizzo IP in indirizzo fisico e l’incapsulamento nell’unità dati della rete in questione)

5) altrimenti se è stata richiesta una strada specifica si invia verso tale strada

6) altrimenti se la Net-Id è compresa nella tabella di instradamento si inoltra il datagramma come specificato nella tabella

7) altrimenti, se è stata specificata una strada di default, si invia il datagramma al default gateway

8) altrimenti si dichiara un errore di instradamento e si scarta il datagramma

Page 48: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Esempio di invio di un datagramma

Datagramma IP:

223.1.1.1

223.1.1.2

223.1.1.3

223.1.1.4 223.1.2.9

223.1.2.2

223.1.2.1

223.1.3.2 223.1.3.1

223.1.3.27

A

B

E

misc fields

source IP addr

dest IP addr data

Dest. Net. next router N hops

223.1.1 1 223.1.2 223.1.1.4 2

223.1.3 223.1.1.4 2

Tabella di routing in A

Page 49: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Esempio di invio di un datagramma

223.1.1.1

223.1.1.2

223.1.1.3

223.1.1.4 223.1.2.9

223.1.2.2

223.1.2.1

223.1.3.2 223.1.3.1

223.1.3.27

A

B

E

Partendo da A, dato un datagramma IP indirizzato a B:

Guarda alla porzione rete dell’indirizzo di B

Trova B nella stessa rete di A

Lo strato di collegamento invia il datagramma direttamente a B dentro una trama di strato 2

B e A sono connessi direttamente

Dest. Net. next router N hops

223.1.1 1 223.1.2 223.1.1.4 2

223.1.3 223.1.1.4 2

misc fields 223.1.1.1 223.1.1.3 data

Page 50: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Esempio di invio di un datagramma

223.1.1.1

223.1.1.2

223.1.1.3

223.1.1.4 223.1.2.9

223.1.2.2

223.1.2.1

223.1.3.2 223.1.3.1

223.1.3.27

A

B

E

Dest. Net. next router N hops

223.1.1 1 223.1.2 223.1.1.4 2

223.1.3 223.1.1.4 2

Partendo da A, destinazione E:

Guarda alla porzione di rete dell’indirizzo di E

E è su una rete differente

A ed E non sono direttamente connessi

Tabella di instradamento: il prossimo salto (router) verso E è 223.1.1.4

Lo strato di collegamento invia il datagramma al router 223.1.1.4 dentro una trama di stato 2

Il datagramma arriva a 223.1.1.4

misc fields 223.1.1.1 223.1.2.2 data

Page 51: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Esempio di invio di un datagramma

223.1.1.1

223.1.1.2

223.1.1.3

223.1.1.4 223.1.2.9

223.1.2.2

223.1.2.1

223.1.3.2 223.1.3.1

223.1.3.27

A

B

E

Arrivando a 223.1.1.4, destinato a 223.1.2.2

Guarda la parte di rete dell’indirizzo di E

E è sulla stessa rete dell’interfaccia

del router 223.1.2.9

Router ed E sono direttamente connessi

Lo strato di collegamento inviail datagramma a 223.1.2.2 dentro una trama di strato 2 attraverso

l’interfaccia 223.1.2.9

Il datagramma arriva a 223.1.2.2

misc fields 223.1.1.1 223.1.2.2 data Dest. Net router N hops interface

223.1.1 - 1 223.1.1.4 223.1.2 - 1 223.1.2.9

223.1.3 - 1 223.1.3.27

next

Page 52: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Determinazione delle tabelle

Le tabelle di instradamento sono dinamiche: ogni router ed ogni host “imparano” nel tempo ed aggiornano le informazioni di instradamento

La necessità di un aggiornamento dinamico è dovuta al fatto che Internet non può essere considerata stabile; inoltre in caso di guasti alcune strade non sono utilizzabili

Se l’instradamento si basa su un algoritmo adattativo, allora l’aggiornamento deve anche tener conto di altre informazioni, come lo stato di occupazione delle risorse di rete

Le tabelle di instradamento devono quindi tenere conto di tutti questi cambiamenti ed essere aggiornate continuamente (anche ad intervalli di pochi secondi)

Questa operazione è attuata mediante opportuni protocolli che consentono ai router di comunicare

Page 53: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Sistemi autonomi

Si definisce come sistema autonomo un insieme di host, router e reti fisiche controllate da una singola autorità amministrativa; si distinguono anche router interni (core) ad un sistema autonomo e router di frontiera (edge-border)

I router all’interno di un sistema autonomo possono essere configuarti liberamente per utilizzare qualsiasi meccanismo per scoprire, comunicare ad altri router interni e controllare la consistenza dei percorsi

Ogni sistema autonomo deve però affidare in modo specifico ad uno o più dei suoi router il compito di informare il mondo esterno della sua topologia

Page 54: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Instradamento in Internet

Le informazioni di instradamento riguardanti le strade all’interno di un sistema autonomo sono gestite in proprio per mezzo degli Interior Gateway Protocol (IGP)

Le informazioni di instradamento riguardanti strade che coinvolgono più di un sistema autonomo sono effettuate mediante gli Exterior Gateway Protocol (EGP)

La Internet Globale consiste di Sistemi Autonomi (AS) interconnessi l’uno con l’altro:

Transit AS: fornitori solo del servizio di connettività ad altri AS

Stub AS: piccole corporazioni (un solo link verso un solo transit AS)

Multihomed AS: grandi corporazioni (più link verso diversi transit AS)

Instradamento su due livelli:

Intra-AS: l’amministratore è responsabile per le scelte algoritmiche

Inter-AS: standard unico

Page 55: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Instradamento in Internet

Inter-AS border router (exterior gateway)

Itra-AS interior router (gateway)

Page 56: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Interior Gateway Protocol

Il modo in cui questi protocolli determinano le tabelle di instradamento può essere diverso, cioè basato sull’uso di diversi algoritmi, ognuno dei quali ha vantaggi e svantaggi

Gateway to Gateway Protocol (GGP)

Shortest Path First (SPF) e Open SPF (OSPF)

HELLO

Routing Information Protocol (RIP)

Interior Gateway Routing Protocol (IGRP)

Page 57: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

SPF (Shortest Path First) Il percorso migliore è determinato localmente mediante l’algoritmo di

Dijkstra (secondo diversi criteri)

dal momento che la topologia cambia continuamente (per guasti ed aggiunte od eliminazioni di link e di host) un continuo scambio di messaggi mantiene aggiornata la topologia memorizzata da ogni gateway

Il principale vantaggio di questo algoritmo è la velocità: al momento di determinare una strada l’algoritmo risponde immediatamente senza bisogno di interrogare altri router

Lo svantaggio principale è che per mantenere aggiornata la topologia di rete, è necessario un continuo scambio di messaggi.

Page 58: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

OSPF

“Open”: disponibile in modo pubblico

Basato sull’algoritmo di Dijkstra

L’OSPF Advertisement prevede una voce nella tabella esportata per tutti router vicini, che specifica la “distanza” da questi

Advertisement disseminati per l’intero AS (tramite flooding)

Include l’instradamento basato sul Service Type e quindi tiene conto delle richieste degli utenti in termini di prestazioni

Consente di bilanciare il carico in rete

Consente di dividere gerarchicamente un sistema autonomo

Le sue comunicazioni prevedono un’autenticazione per garantire la sicurezza

Page 59: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

OSPF

Suddivisione gerarchica di un AS

Page 60: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

OSPF

Gerachia a due livelli: area locale, backbone.

Link-state advertisements solo nell’area locale

Ogni nodo mantiene un topologia dell’area; conosce soltanto direzioni (cammino più corto) alle reti nelle altre aree.

Area border router: appartengono sia all’area specifica sia alla backbone.

Backbone router: OSPF routing limitato al backbone.

Boundary router: connessi ad altri AS.

Page 61: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

RIP

Algoritmo Distance Vector (Bellman-Ford)

È uno dei protocolli più usati, non perché abbia particolari vantaggi rispetto agli altri, ma perché è stato incluso nella Distribuzione BSD-UNIX nel 1982

Metrica delle Distanze: # di salti (max = 15 hop)

massimo costo di un percorso fissato a 15

aumenta artificialmente il numero di salti di un cammino attraverso reti lente

Distance Vector: messaggi scambiati ogni 30 secondi via Response Message (chiamato anche Advertisement)

Ogni avviso include strade fino a 25 reti di destinazione

Se non pervengono avvisi dopo 180 sec => il link è dichiarato morto

Le strade per quel vicino sono invalidate

Nuovi avvisi inviati ai vicini

Page 62: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

RIP

Elaborazione delle Tabelle:

Tabelle di Instradamento di RIP gestite da processi applicativi chiamati route-d (d da daemon)

Advertisements incapsulati in pacchetti UDP, ripetuti periodicamente

Page 63: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Router: giroflee.eurocom.fr

Tre reti di classe C attaccate (LAN)

Router conosce solo strade attaccate alle LAN

Default router usato per uscire

Indirizzo multicast: 224.0.0.0

Interfaccia di Loopback (per il debugging)

Destination Gateway Flags Ref Use Interface -------------------- -------------------- ----- ----- ------ ---------

127.0.0.1 127.0.0.1 UH 0 26492 lo0 loopback

192.168.2. 192.168.2.5 U 2 13 fa0 C

193.55.114. 193.55.114.6 U 3 58503 le0 C

192.168.3. 192.168.3.5 U 2 25 qaa0 C

224.0.0.0 193.55.114.6 U 3 0 le0 multicast

default 193.55.114.129 UG 0 143454 le0 (subnet 193.55.114)

Page 64: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

BGP (Border Gateway Protocol) Standard de facto

lo scambio di informazioni consente ai gateway di costruire il grafo di connettività dei sistemi autonomi

L'informazione sulla raggiungibilità delle reti ha ovviamente maggior impatto nel caso in cui sia presente, lungo il percorso tra un sistema autonomo sorgente e uno di destinazione, un certo numero di altri sistemi autonomi con funzioni di transito

Ciò consente al protocollo la scelta tra più instradamenti disponibili e la possibilità di effettuare la ri-distribuzione del traffico

Protocollo Path Vector :

Simile al protocollo Distance Vector

Il protocollo effettua la verifica dello stato di un link o di un host inviando periodicamente messaggi di keepalive (il periodo raccomandato è di 30 sec.).

Ogni Border Gateway invia in broadcast ai vicini (peer) l’intero cammino (cioè la sequenza di AS) verso le destinazioni

Il Gateway X può inviare il suo cammino verso la destinazione Z:

Path (X,Z) = X,Y1,Y2,Y3,…,Z

Page 65: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

BGP

Il gateway X invia il suo cammino al peer gateway W

W può selezionare o non selezionare il cammino offerto da X

costo, criteri di policy (non inoltrare strade/traffico verso un AS concorrente), criteri di prevenzione dei cicli chiusi

consente di utilizzare opportune politiche di restrizione per il traffico in transito, stabilite dal gestore del sistema e codificate in tabelle di configurazione, che vengono poi passate al protocollo

Se W seleziona il cammino esportato da X, allora:

Path (W,Z) = w, Path (X,Z)

Nota: X può controllare il traffico entrante controllando le strade esportate ai peer:

Per esempio, se non vuole inoltrare traffico a Z => non esporta alcun cammino verso Z

Page 66: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

BGP

Messaggi BGP sono scambiati attraverso connessioni TCP semipermanenti (eBGP tra diversi AS, iBGP nello stesso AS).

I messaggi BGP:

OPEN: apre una connessione TCP verso il peer e autentica il mittente

UPDATE: esporta un nuovo cammino (o ne toglie uno presente)

KEEPALIVE mantiene la connessione viva anche in assenza di aggiornamenti (messaggi di UPDATE); inoltre riscontra (ACK) le richieste di OPEN

NOTIFICATION: riporta gli errori nei precedenti messaggi; usato anche per chiudere le connessioni

ROUTE-REFRESH: aggiunto successivamente (RFC 2918), serve chiedere conferma di un percorso esportato in seguito a una variazione di politica di instradamento. Rappresenta un’alternativa ai precedenti meccanismi di mantenimento dei percorsi

Page 67: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

ICMP (Internet Control Message Protocol)

Il protocollo IP è senza connessione e non affidabile

Se un gateway non riesce ad instradare o a consegnare un datagramma o se riscontra situazioni anomale (tra cui congestione di rete) deve poter notificare il mittente del datagramma affinché siano attuate opportune operazioni per correggere il problema

Possibili problemi possono essere:

un dispositivo di rete non funziona correttamente o non funziona del tutto (incluse le linee di collegamento)

l’host di destinazione è temporaneamente o permanentemente disconnesso dalla rete

il contatore del Time to Live arriva a zero

i gateway o le linee intermedie sono talmente congestionate da non poter gestire il traffico in transito

Page 68: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

ICMP I messaggi di ICMP sono trasportati in rete per mezzo dei datagrammi,

incapsulati nella parte dati del datagramma IP

ICMP può quindi essere considerato un sub-strato di IP (visto che serve a trasportare messaggi tra due entità IP) ma è funzionalmente al di sopra di IP (visto che i suoi messaggi governano il funzionamento di IP).

La funzione di ICMP è solo di notifica degli errori all’host di origine e non specifica le azioni che devono essere intraprese per rimediare agli errori ed ai malfunzionamenti

Sarà poi l’host di origine a porre in relazione il particolare errore con il relativo programma applicativo (ad esempio con un protocollo di instradamento, o con IP) e a decidere cosa fare per risolvere il problema

ICMP notifica eventuali errori solo al gateway o all’host che ha originato un datagramma e non a gateway od host intermedi lungo la strada attraversata dal datagramma stesso, perché ogni datagramma contiene solo l’indirizzo del mittente e quello della destinazione e quindi non è possibile, esaminando un datagramma, scoprire che strada ha percorso.

Page 69: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

ICMP

La procedura di gestione dei datagrammi prevede un’unica differenza tra i datagrammi che trasportano i messaggi ICMP e gli altri:

non vengono generati messaggi ICMP in seguito ad errori causati da datagrammi che trasportano messaggi ICMP

ciò serve ad evitare messaggi di errore relativi a messaggi di errore.

Ogni messaggio ICMP è in relazione ad uno specifico datagramma (e non potrebbe essere altrimenti visto che IP è un protocollo senza connessione)

Un messaggio ICMP contiene quindi anche un identificativo del particolare datagramma che ha generato l’errore o la situazione anomala

Page 70: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

ICMP

CONTENUTO DEI MESSAGGI ICMP:

Type (8 bit)

code (8 bit)

checksum (16 bit)

Header + primi otto byte del datagramma IP che ha causato l’errore (per la segnalazione di un problema)

Type Code description

0 0 echo reply (ping)

3 0 dest. network unreachable

3 1 dest host unreachable

3 2 dest protocol unreachable

3 3 dest port unreachable

3 6 dest network unknown

3 7 dest host unknown

4 0 source quench (congestion

control - not used)

8 0 echo request (ping)

9 0 route advertisement

10 0 router discovery

11 0 TTL expired

12 0 bad IP header

Page 71: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Domain Name System

Il software implementato in Internet consente di utilizzare oltre alla notazione dotted anche un altro tipo di notazione (mnemonica):

“141.250.40.34”=“attila.diei.unipg.it”

E’ necessario che un opportuno software di rete traduca nomi in indirizzi e viceversa (il passaggio da notazione dotted a indirizzo di 32 bit è banale in quanto implica una semplice conversione decimale-binario)

Questa traduzione è attuata da un protocollo di alto livello implementato in un meccanismo noto come Domain Name System (DNS)

Page 72: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Attribuzione dei nomi

L’insieme dei nomi è prima partizionato in un certo numero di sotto-insiemi dal Network Information Center (NIC); il compito di assegnare i nomi all’interno di un sotto-insieme è delegato ad un’autorità di livello inferiore e così via

Un nome è composto da una serie di sotto-nomi separati da un punto. Ogni punto separa un’autorità da quella che gli è gerarchicamente inferiore

attila.diei.unipg.it

autorità gerarchicamente inferiore

Page 73: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Attribuzione dei nomi

classificazione per tipologia

Nome del dominio Tipo di organizzazione

COM Commerciali

EDU Accademiche e didattiche

GOV Statali

MIL Militari

NET Centri di Gestione di Internet

ARPA ARPANET (obsoleto)

INT Organizzazioni internazionali

ORG Altre organizzazioni

FIRM Aziende, affari

STORE Merce in vendita

WEB enfatizzante WWW

ARTS enfatizzante arte e cultura

REC enfatizzante intrattenimento e divertimenti

INFO enfatizzante fornitori di informazione

NOM enfatizzante nomenclature personali

Page 74: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Attribuzione dei nomi

classificazione geografica

Nome

del

dominio

USA IT DE FR UK JP etc.

nazione USA Italia Germ. Franc. G.Br. Giapp. etc.

Page 75: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Attribuzione dei nomi

. Root Domain

usa

berkeley rutgers

... nasa net mil org edu

ca ny

gov

nsf

com

ibm dec

it

unipg

Page 76: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

DNS: local name server

Ogni host ha un local name server di riferimento (di cui conosce l’indirizzo numerico)

Solitamente, un local name server, è in grado di rispondere alle richieste relative ad indirizzi “vicini” a quello richiedente

Host richiedente

Local

name server

(default)

1

query 2

reply

UD

P Q

ue

ry

UD

P R

ep

ly

Page 77: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

DNS: root name server

Se il local name server non è ha conoscenza dell’indirizzo richiesto dall’host rivolge la domanda al root name server.

Quest’ultimo può essere a conoscenza della corrispondenza tra indirizzo mnemonico e numerico; in caso contrario conosce l’authoritative name server a cui rivolgersi.

Host richiedente

Local

name server

1

query

2

query

Root

name server

3

reply

4

reply

Page 78: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

DNS: authoritative name server

Ogni host è registrato presso un authoritative name server. Questo è sempre in grado di risolvere la corrispondenza tra nome e indirizzo IP

In generale ci possono essere due o più name server tra il root e l’authoritative

Host richiedente

Local

name server

1

query

2

query

Root

name server

3

query

4

reply

Authoritative

name server

5

reply

6

reply

Page 79: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Esempio

Host richiedente infocom.uniroma1.it

Local

name server dns.uniroma1.it

1

query

2

query

Root

name server

3

query

5

reply

Authoritative

name server dns.dept.ucla.edu

6

reply

7

reply

name server dns.ucla.edu

comnet.ucla.edu=

128.119.40.111

4

query

8

reply

Page 80: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Tipi di interazioni

L’interazione tra name server può essere di tipo ricorsivo:

di tipo iterativo (ad A viene dato l’indirizzo del server C che può soddisfare la richiesta):

A

B

C

A

B

C

Page 81: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Bilanciamento del carico

Il DNS viene anche usato per bilanciare il carico distribuendolo su server che replicano le stesse informazioni le varie richieste.

Esempio: Siti molto frequentati (es. cnn.com) sono replicati su più server web con indirizzi IP diversi. Un insieme di indirizzi IP è associato (nel DNS) allo stesso nome canonico. Quando un client chiede di risolvere il nome in indirizzo IP viene fornito l’insieme di indirizzi IP, ma in ordine differente ogni volta. Normalmente un client userà il primo indirizzo IP fornitogli.

Concetto di Content Distribution Networks:

Il fenomeno del caching dei nomi sui sistemi intermedi può ridurre l’efficienza di uno schema (ad esempio a rotazione dei nomi) basato esclusivamente sul DNS

Page 82: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Traduzione di indirizzi

Ogni calcolatore collegato ad una rete ha un indirizzo che lo contraddistingue nell’ambito di quella rete (ad. es. indirizzo Ethernet contenuto nella scheda fisica del calcolatore, numero telefonico, indirizzo X.25, etc.)

Internet necessita di protocolli che permettano di associare dinamicamente gli indirizzi degli host nell’ambito delle loro reti di appartenenza ai relativi indirizzi IP

La funzionalità di un tale protocollo è legata unicamente alla rete a cui è collegato il calcolatore

Page 83: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Traduzione di indirizzi

Il protocollo ARP (Address Resolution Protocol) permette di associare dinamicamente l'indirizzo fisico all'indirizzo IP e aggiorna contemporaneamente la tabella ARP contenente le corrispondenze già risolte

La tabella svolge la funzione di cache, cioè permette di ottenere rapidamente quelle informazioni che vengano richieste ripetutamente in brevi intervalli di tempo

Periodicamente le informazioni vengono cancellate in modo da garantire la consistenza con le mutate condizioni della topologia di rete

Page 84: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Traduzione di indirizzi

Il protocollo RARP (Reverse Address Resolution Protocol) è utilizzato da calcolatori connessi in rete, e privi di sistemi di memorizzazione di massa, per determinare, durante la fase di inizializzazione, il proprio indirizzo IP a partire dall’indirizzo fisico della particolare interfaccia di rete

Il RARP server una volta ricevuta la richiesta risponde inviando l’indirizzo IP cercato

Page 85: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Esempi

FTP DNS

risolvi il nome “nic.switch.ch”

l’indirizzo IP corrispondente è “130.59.1.40”

Comando utente:

“ftp nic.switch.ch”

TCP

IP L’indirizzo 130.59.1.40

appartiene alla sotto-rete locale?

No: instradamento indiretto:

invia il datagramma al router di

default

UDP

Si: instradamento diretto:

invia il datagramma

a destinazione ARP:

richiedi l’indirizzo

MAC corrispondente

all’indirizzo IP

richiesta ARP: 130.59.1.40

risposta ARP: 00:12:c3:4b:3a:01 Bus Ethernet

Page 86: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

User Datagram Protocol (UDP) Protocollo di trasporto “senza fronzoli”

Senza connessione:

Nessuna procedura di handshaking tra il mittente ed il destinatario

Ogni segmento UDP viene gestito in modo indipendente dagli altri

Offre soltanto il servizio di multiplazione agli applicativi

Perché è stato definito UDP?

Nessuna instaurazione di connessione (che può aggiugere ritardo)

Semplice: nessuno stato per le connessioni al mittente/ricevitore

Piccola intestazione nei segmenti

Nessun controllo della congestione: UDP può trasmettere i dati senza condizionamenti dalla rete

Page 87: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

UDP

Spesso usato per applicazioni di streaming multimediale:

Tolleranti alle perdite

Sensibili al ritmo trasmissivo

Altri usi di UDP:

DNS

SNMP

Trasferimento affidabile sopra UDP: l’affidabilità è aggiunta a livello applicativo

Recupero di errore specifico dell’applicazione

source port # dest port #

32 bits

Dati dell’applicazione (messaggio)

Formato del segmento UDP

length checksum

Lunghezza, in byte del

segmento UDP, intestazione

inclusa

Page 88: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

UDP

Checksum: rivelare gli “errori” nel segmento trasmesso

Lato mittente:

Tratta il contenuto del segmento come una sequenza di interi di 16-bit

Checksum: fa uso sia all’header UDP, sia all’header IP, sia dei dati (pseudo header), considerati interi di 16 bit, sommati in binario (complemento a 1). Il risultato è ulteriormente complementato a 1.

Il mittente inserisce il valore della checksum nel campo checksum di UDP

Ricevitore:

Calcola la checksum del segmento ricevuto

Controlla se il valore ottenuto è uguale a quello del campo checksum:

– NO => è stato rilevato un errore

– SI => non sono stati rivelati errori. Tuttavia questo non implica che il segmente ne sia esente …

Page 89: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Transmission Control Protocol (TCP)

E’ un protocollo:

con connessione

controllo e recupero di errore

controllo di flusso e di congestione

ri-ordinamento delle unità informative

indirizzamento di uno specifico utente all’interno di un host

Trasferisce un flusso informativo continuo e bi-direzionale ed effettua operazioni di multiplazione e de-multiplazione

Page 90: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

TCP

Un indirizzo IP identifica solo un’interfaccia di rete e non gli utenti o i processi attestati ad un host. Compito di TCP è quindi anche quello di distinguere tra i diversi programmi applicativi ed i diversi utenti che fanno uso di un host

L'indirizzo di un utente in TCP, lungo 16 bit, indica la porta (port) con la quale l’applicazione è connessa, sia lato mettente sia lato destinatario.

Page 91: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

TCP

La componente "port" è contenuta nell'intestazione dell’unità dati di TCP, mentre la componente IP_Address è contenuta nell'intestazione dell’unità dati di IP

Questo significa che tutte le connessioni in atto tra due specifici host useranno lo stesso indirizzo IP di sorgente e lo stesso indirizzo IP di destinazione

Saranno perciò distinte solo a strato TCP. Ne segue che queste connessioni possono essere viste come multiplate su un unico indirizzo IP ovvero su di un unico “canale” IP di comunicazione

Page 92: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

TCP

Essendo TCP un protocollo con connessione, saranno presenti le fasi di instaurazione, trasferimento dati ed abbattimento

TCP accetta dal livello superiore messaggi senza vincoli sulla loro lunghezza, li frammenta e li invia in datagrammi distinti

Intestazione TCP (contiene

l’indirizzo di port)

TCP Data

Intestazione IP (contiene

l’indirizzo IP)

IP Data

Page 93: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Formato dell’unità dati (1/5)

Le unità-dati dello strato TCP sono dette segmenti

0 4 10 16 24 31

Source Port Destination Port

Sequence Number

Acknowledgement Number

Offset Reserved Control Window

Check sum Urgent Pointer

Options Padding

Data

Data

...

Page 94: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Formato dell’unità dati (2/5)

Source Port (16 bit): definisce l'indirizzo logico del processo sorgente dei dati.

Destination Port (16 bit): definisce l'indirizzo logico del processo destinatario dei dati

Sequence Number (32 bit): numero di sequenza in trasmissione; contiene il numero di sequenza del primo byte di dati contenuti nel segmento a partire dall'inizio della sessione (se SN=m ed il segmento contiene n byte il prossimo SN sarà pari a m+n)

Acknowledgement Number (32 bit): numero di sequenza in ricezione; nei segmenti in cui il bit ACK, presentato più avanti, è impostato ad uno, contiene il numero di sequenza del prossimo byte che il trasmettitore del segmento si aspetta di ricevere

– Nel caso di connessioni interattive bi-direzionali avviene il piggybacking degli acknowledgement (nel senso che si utilizzano i segmenti di risposta contenenti dati di utente per inviare gli acknowledgement al trasmettitore senza dover inviare dei segmenti appositi)

Page 95: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Formato dell’unità dati (3/5)

Offset (4 bit): contiene il numero di parole di 32 bit contenute nell'intestazione di TCP. Indica l’inizio del campo dati.

Reserved (4 bit (ex-6bit)): riservato per usi futuri, per ora contiene degli zeri

Window (16 bit): larghezza della finestra; contiene il numero di byte che, a cominciare dal numero contenuto nel campo Acknowledgement Number, il trasmettitore del segmento è in grado di ricevere. SI noti che il controllo di flusso è orientato al byte

Checksum (16 bit): contiene la sequenza che permette al TCP ricevente di verificare la correttezza del segmento

Page 96: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Formato dell’unità dati (4/5) Control bit (6 bit): i bit di controllo sono:

– CWR (congestion window reduced) (ex campo reserved, RFC 3168): se vale 1 indica che l’host sorgente ha ridotto la finestra di congestione in seguito a una notifica esplicita di congestione.

– ECE (explicit congestion notification – ECN – echo) (ex campo reserved): se vale 1 indica che l’host supporta ECN durante il three-way-hadshake.

– URG: viene posto a uno quando il campo pointer contiene un valore significativo;

– ACK: viene posto a uno quando il campo Acknowledgement Number contiene un valore significativo;

– PSH: viene posto a uno quando l'applicazione esige che i dati forniti vengano trasmessi e consegnati all'applicazione ricevente prescindendo dal riempimento dei buffer allocati fra applicazione e TCP e viceversa (solitamente infatti è il riempimento dei suddetti buffer che scandisce la trasmissione e la consegna dei dati);

– RST: viene posto a uno quando un malfunzionamento impone il reset della connessione;

– SYN: viene posto a uno solo nel primo segmento inviato durante il 3-way handshaking (fase di sincronizzazione fra le entità TCP);

– FIN: viene posto a uno quando la sorgente ha esaurito i dati da trasmettere per rilasciare la connessione.

Page 97: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Formato dell’unità dati (5/5)

Urgent Pointer (16 bit): contiene il numero di sequenza del byte che delimita superiormente i dati che devono essere consegnati urgentemente al processo ricevente. Tipicamente sono messaggi di controllo che esulano dalla comunicazione in senso stretto. A tale traffico ci si riferisce di solito con il nome di out-of-band

Options (di lunghezza variabile): sono presenti solo raramente: le più note sono End of Option List, No-operation e Maximum Segment Size (più brevemente MSS).

Padding (di lunghezza variabile): contiene sempre degli zeri. Serve come riempitivo aggiunto per far sì che l'intestazione abbia una lunghezza multipla di 32 bit

Si noti che le unità dati di TCP possono trasportare solo messaggi di controllo (ad. es. per instaurare o abbattere una connessione) o solo dati di utente o entrambi. TCP usa il campo Control per specificare la funzione ed il contenuto di un segmento

Page 98: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Instaurazione e rilascio di una connessione

Le due entità TCP interagenti si sincronizzano scambiandosi il proprio numero di sequenza iniziale, che rappresenta il numero a partire dal quale tutti i byte trasmessi, una volta instaurata la connessione, saranno numerati in sequenza.

il numero di sequenza in trasmissione non può iniziare da una dato valore fisso; ogni volta che si instaura una nuova connessione bisogna scegliere il numero di sequenza da cui partire in modo casuale mediante un’opportuna sincronizzazione, necessaria per risolvere potenziali situazioni anomale; IP non è affidabile e quindi i datagrammi possono andare persi, essere ritardati, duplicati o consegnati fuori sequenza.

TCP ri-trasmette i segmenti persi dopo un certo time-out

Possono nascere dei problemi se richieste originali e ri-trasmesse arrivano mentre una connessione sta per essere instaurata o se richieste ri-trasmesse sono ritardate ed arrivano dopo che una connessione è stata instaurata, usata o rilasciata, quindi può accadere che un segmento appartenente ad una “vecchia” connessione entri in un host dopo che tra gli stessi processi relativi a quel segmento sia stata instaurata una nuova connessione

Page 99: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Instaurazione e rilascio di una connessione

Il valore iniziale del numero di sequenza è scelto in modo pseudo-casuale.

Un tempo veniva usati un clock di sistema. Ogni host usa un clock (non sincronizzato con gli altri) che incrementa un contatore a passi di 4 ms

Quando si inizia una nuova connessione, il numero di sequenza in trasmissione è posto uguale un numero pseudo-casuale)

L’host destinatario risponde con un numero di sequenza in ricezione uguale a quello in trasmissione del mittente ed indica un numero iniziale pseudo-casuale di sequenza in trasmissione.

Infine il mittente conferma nel suo numero di sequenza in ricezione il numero di sequenza in trasmissione del destinatario e comincia a trasmettere

Il destinatario comincia a trasmettere solo dopo aver ricevuto quest’ultimo terzo segmento. Tale meccanismo è noto come three way handshake.

All’instaurazione della connessione, prima di iniziare a trasmettere dei dati, vengono impostate le variabili del TCP sui due host remoti:

Memoria per i dati (buffer)

Finestra in ricezione

Page 100: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Instaurazione e rilascio di una connessione

ULP B

TCP B

Connessione

Passive

open

Open Id

Open

success

ULP A

TCP A

Open Id

Open

success

Active open

1) SYN_segment (SYN, ISN=x)

2) SYN_segment (SYN, ACK, Ack_N=x+1, ISN=y)

3) ACK_segment (ACK, Ack_N=y+1)

ULP=Upper Layer Protocol

Page 101: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Instaurazione e rilascio di una connessione

Chiusura di una connessione TCP => il Client chiude il socket locale;

Passo 1: il sistema terminale Client invia il segmento di controllo FIN al Server

Passo 2: il Server riceve il FIN, replica con l’ACK. Poi chiude la connessione ed invia il FIN.

client server

Close Passo 1

Close Passo 2

closed ti

med w

ait

Page 102: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Instaurazione e rilascio di una connessione

Passo 3: il Client riceve il FIN, replica con l’ACK.

Entra nello stato “timed wait” (30, 60 120 sec): risponderà con ACK ad eventuali FIN inviati dal server per perdita dell’ACK

Passo 4: il Server riceve l’ACK. La connessione è chiusa.

Nota: con piccole modifiche, si possono gestire in modo simultaneo i FIN.

client server

closing

closing

closed ti

med w

ait

closed

Passo 3

Passo 4

Page 103: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Instaurazione e rilascio di una connessione

Se una connessione non può essere chiusa secondo la procedura normale, a causa di situazioni anomale, o se un programma applicativo è forzato a chiudere immediatamente una connessione, TCP prevede una procedura di reset

Tale procedura consiste nell’inviare un segmento con il bit RST posto a 1. Alla ricezione di tale segmento la connessione è immediatamente terminata senza scambio di ulteriori messaggi e TCP ne informa i programmi applicativi.

Page 104: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Controllo di errore

La strategia utilizzata per il recupero di errore è basata sull’uso di finestre in trasmissione ed in ricezione

TCP vede il flusso di dati in trasmissione come una sequenza di ottetti e quindi la finestra in trasmissione opera a livello di ottetto invece che a livello di trama o pacchetto

Gli ottetti sono numerati sequenzialmente a partire dal numero pseudo-casuale scelto durante il 3-way handshaking. La finestra in trasmissione specifica quindi il numero di ottetti che possono essere inviati senza ricevere un acknowledgement

Il mittente utilizza anche un meccanismo di time-out (TO); dopo avere inviato un segmento aspetta un certo tempo e, se non riceve una conferma, assume che il segmento si sia perso.

Page 105: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Controllo di errore

La determinazione del time-out in Internet è complessa:

Una connessione può attraversare una sola LAN ad alta velocità o seguire un percorso attraverso numerosi gateway attraversando reti telefoniche a bassa velocità in diversi continenti

Normalmente tale tempo è scelto pari al round-trip delay (RTD) più il tempo necessario al destinatario per rispondere (il round trip delay è il tempo impiegato da un’unità dati per andare dal mittente al destinatario e tornare indietro). TCP misura dinamicamente il Round Trip Delay ed aggiorna il time-out di conseguenza

Una scelta errata porterebbe a molti inconvenienti. Ad esempio si considerino i seguenti eventi:

se la rete è congestionata, i ritardi aumentano

a causa di una scelta errata del time-out, alcuni segmenti vengono considerati persi, anche se in realtà non lo sono, e quindi ri-trasmessi

ciò aumenta la congestione che causa ancora ri-trasmissioni finché la portata tende a zero

Page 106: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

TCP: scenari di ritrasmissione

Host A

loss

Tim

e-o

ut

time

scenario con ACK perso

Host B

X

Host A

Seq=

92

tim

eou

t

time

timeout prematuro, ACK cumulativi

Host B

Seq=

100

tim

e-o

ut

Page 107: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

TCP Round Trip Delay e Timeout (1/2)

Come impostare il timeout del TCP ?

Più lungo del RTD

Il RTD può variare

Troppo breve: timeout prematuro:

Ritrasmissioni non necessarie

Troppo lungo: reazione lenta alla perdita di segmenti

Come stimare il RTD ?

Campionare il Round Trip Delay (sampleRTD): il tempo misurato dalla trasmissione di un segmento fino alla ricezione dell’ACK relativo:

Ignora le ritrasmissioni, i segmenti sono riscontrati in modo cumulativo

sampleRTD varierà, se ne vuole fare una stima “smussata”, “mediata”:

Uso di misure recenti, non soltanto dell’ultimo campione

Page 108: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

TCP Round Trip Delay e Timeout (2/2)

Media mobile esponenziale pesata

L’influenza di ogni campione decresce in modo esponenziale

EstimatedRTD = (1-x)*EstimatedRTD + x*SampleRTD

Valore tipico di x pari a 0.1 o 0.125

Come impostare il timeout

EstimtedRTD + un certo “margine di sicurezza”

Una grande variazione nel EstimatedRTD implica un margine di sicurezza più ampio:

Timeout = EstimatedRTD + 4*Deviation

Deviation = (1-x)*Deviation +x*|SampleRTD-EstimatedRTD|

Page 109: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Controllo di flusso

Il controllo di flusso è una procedura operante tra la sorgente ed il destinatario delle informazioni intesa a limitare, in funzione delle risorse a disposizione, il flusso dei dati, prescindendo dal traffico presente nella rete

Tale meccanismo è indispensabile in Internet dove calcolatori di dimensione e velocità molto diverse comunicano tra loro; il più lento dei due deve poter rallentare l’emissione di informazione dell’altro

Page 110: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Controllo di flusso

Il controllo di flusso nel protocollo TCP è implementato mediante un meccanismo a finestra di tipo sliding window orientata al byte, nel senso che la finestra rappresenta, istante per istante, il numero massimo di byte che possono essere trasmessi verso il destinatario

Lo schema è quindi basato sul campo Window (16 bit) in cui il destinatario scrive la larghezza (in byte) della finestra di trasmissione che il mittente dovrà usare dal quel momento in poi

La finestra comunicata dal ricevitore, Advertised window, rappresenta dunque la disponibilità di buffer in ricezione

Si noti che il ricevitore la può variare dinamicamente, informando il trasmettitore, avendo presente però che quest'ultimo la modificherà solo dopo aver ricevuto dati, corretti ed in sequenza, che abbiano "riempito" le finestre precedentemente offerte

Page 111: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Controllo di flusso

Ricevitore: esplicitamente informa il mittente della quantità di memoria libera (che cambia in modo dinamico)

RcvWindow field nel segmento TCP

Mittente: mantiene la quantità di dati trasmessi e non ancora riscontrati, in quantità inferiore al valore ricevuto nella RcvWindow

Il mittente non può mandare in overflow il buffer del ricevitore trasmettendo

troppo e troppo velocemente

Controllo di flusso

receiver buffering

RcvBuffer = dimensione del buffer del ricevitore del TCP RcvWindow = quantità di spazio libero nel buffer

Page 112: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Controllo di flusso

Problema della finestra errata (Silly Window Syndrome): se lo spazio disponibile in ricezione diventa nullo, appena se ne libera una minima quantità il mittente viene avvertito:

Si può arrivare alla situazione limite in cui mittente e destinatario si autosincronizzano sulla trasmissione di un singolo byte di dati => overhead del 4000%.

Per ridurre gli effetti negativi di questo fenomeno:

– Lato destinatario: quando arriva un segmento, si ritarda l’invio dell’ACK di massimo 500 ms (in questo modo si dà tempo al processo in ricezione di “pescare” dati dal buffer del TCP). Se nel frattempo un altro segmento corretto è arrivato, si riscontrano immediatamente in modo cumulativo. Si invia un ACK immediatamente se lo spazio disponibile è di almeno un MSS o del 50% del buffer in ricezione.

– Lato mittente (l’applicazione genera i dati lentamente, cioè segmenti più piccoli del MSS): se i dati precedenti sono stati trasmessi, ma la ricezione non è stata confermata, non inviare ulteriore segmenti fino all’arrivo di un ACK o alla creazione di un segmento di dimensione massima (MSS). Applica la regola anche con il “push”

Page 113: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Generazione degli ACK del TCP

Evento

Arrivo dei segmenti in ordine,

senza buchi.

Ogni altra cosa già riscontrata

Arrivo dei segmenti in ordine,

senza buchi.

Un ACK ritardato pendente

Arrivo dei segmenti fuori ordine

più alto dell’ISN atteso

Rilevato un buco nei dati

Arrivo di segmenti che parzialmente

o completamente riempiono il buco

Azione del TCP ricevente

ACK ritardato, aspetto fino a 500 ms

per l’arrivo del prossimo segmento (Silly

Window Syndrome) - Se non arriva, invia l’ACK

Invia immediatamente un singolo ACK

cumulativo

Invia ACK duplicati, indicando l’ISN

del prossimo byte atteso

Riscontra immediatamente se il segmento

cominincia all’estremo inferiore del buco

Definita dalle RFC 1122 e 2581

Page 114: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Controllo di congestione Il controllo della congestione ha lo scopo di recuperare situazioni di

sovraccarico nella rete

Il meccanismo sliding window di TCP funziona da estremo ad estremo e quindi, in linea di principio, non può essere usato in modo efficiente per il controllo di congestione.

Tuttavia seppure in modo indiretto, e con alcune limitazioni, lo schema sliding window di TCP può proteggere sia il destinatario sia, in caso di congestione, la rete

Se la rete è congestionata arriveranno, per una data larghezza di finestra, meno riscontri

Inoltre siccome TCP effettua misurazioni sul round trip delay, il time-out sarà stimato in modo opportuno e si eviteranno ri-trasmissioni che porterebbero ad un aumento della congestione invece che ad una sua diminuzione

TCP può utilizzare il round trip delay come misura di congestione e quindi per decidere opportunamente la larghezza della finestra

Page 115: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Controllo di congestione

Ritmo di trasmissione limitato dalla dimensione della finestra di congestione, Congwin, sui segmenti:

Congwin

Page 116: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Controllo di congestione

Si considera lo scadere di un time-out come un sintomo di congestione delle risorse di interconnessione

Algoritmi implementati nelle versioni più comuni del TCP:

Slow start +Congestion avoidance

Fast restransmit + Fast recovery

“Sondare” la rete per scoprire la larghezza di banda utilizzabile:

idealmente: trasmettere il più veloce possibile (il valore di Congwin più grande possibile) senza perdite

incrementare Congwin fino a riscontrare le perdite (sintomo di congestione)

perdita: decrementa Congwin, poi ricomincia a testare di nuovo la rete (incrementa Congwin)

Due “fasi” principali

slow start

congestion avoidance

Variabili importanti:

Congwin

threshold: definisce la soglia tra la fase di slow start phase e quella di congestion control

Page 117: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Ritmo complessivo di trasmissione dati

Finestra di trasmissione risultante dai due processi di:

Controllo di congestione (Congwin)

Controllo di flusso (RcvWindow)

TrWindow = min (Congwin, RcvWindow)

w byte inviati in un RTD

Problemi di efficienza nel caso di reti con elevato prodotto banda*ritardo

max portata =

TrWindow

RTD

byte/sec

Page 118: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

TCP Slowstart

Incremento esponenziale (per ogni RTD) nella dimensione della finestra (partenza lenta ?)

Evento di perdita: timeout (Tahoe TCP) e/o 3 ACK duplicati (Reno TCP)

inizializazzione: Congwin= 1

for (ogni segmento riscontrato) Congwin++

until (evento di perdita) OR (CongWin > threshold)

Algoritmo Slowstart

Host A

RT

D

Host B

time

Page 119: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

TCP Congestion Avoidance

/* Lo slowstart è finito */ /* Congwin > threshold */

Until (evento di perdita) {

ogni w segmenti riscontrati: Congwin++

} threshold = Congwin/2

Congwin = 1

Effettua lo slowstart

Congestion avoidance

1

Il TCP Reno evita lo slowstart (procedura di fast recovery) dopo 3 ACK duplicati: procedura di fast retransmit => innesca la ritrasmissione senza aspettare il timeout

Page 120: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

TCP Fairness

AIMD: additive increase, multiplicative decrease

Incrementa la finestra di 1 per ogni RTD

Decrementa la finestra di un fattore 2 per ogni evento di perdita

Se N TCP sessioni condividono lo stesso collegamento “bottleneck”, ognuna dovrebbe ottenere 1/N della capacità del collegamento

Connessione TCP 1

Bottleneck router di capacità R

Connessione TCP 2

Page 121: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

TCP è equo ?

Esempio di due sessioni in competizione per la banda su un link:

Additive increase fornisce una pendenza di 1, quando la portata cresce

Multiplicative decrease decrementa la portata in modo proporzionale

R

R

Uguale divisione della banda

Portata Connessione 1

congestion avoidance: incremento additivo

perdita: decrementa la finestra di un fattore 2

congestion avoidance: incremento additivo perdita: decrementa la finestra di un fattore 2

Page 122: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Punti a favore di Internet

Esiste e cresce

IP è senza connessione:

deve “solo” inoltrare i datagrammi, non effettua controllo di errore e di flusso (e quindi opera facilmente sopra diverse tipologie di sotto-rete)

non deve mantenere informazioni sullo stato delle connessioni (robustezza ai guasti)

semplicità del codice (in una rete con connessione, circa il 90% del codice serve a trattare condizioni di errore)

scalabilità (IP “gira” facilmente attorno a sistemi guasti)

facilità di riconfigurazione e di aggiunta/eliminazione di host e sotto-reti (soft local states vs. hard global states)

disponibilità di applicazioni (client/server) (gratuite)

Page 123: Lezione 12 Internet Gianluca Realiconan.diei.unipg.it/WEB-FT/lucidiFI/Lez12_Internet.pdf · Lezione 12 Caratteristiche generali (1/2) Le entità di elaborazione fondamentali all’interno

Lezione 12

Limiti attuali di Internet

Limiti di portata (commutazione “software”)

Assenza di garanzia sulla Qualità di Servizio (IPv6 introduce il concetto di flussi) (RSVP)

Altre problematiche:

Esaurimento dello spazio degli indirizzi, assenza di gerarchie di indirizzi (superato da IPv6: indirizzi di 128 bits contro i 32 di IPv4 -> 665*10^21 per metro quadro del pianeta) (auto-configurazione)

Confidenzialità e autenticazione (superato da IPv6 o con protocolli da estremo a estremo)

Supporto della mobilità del terminale di utente