LEZIONE 11 Monografie parte II · ne antinfiammatoria nelle manifestazioni gottose e reumatiche....

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LEZIONE 11

Monografie parte II

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2 Lezione 11 - Monografie parte II

SommarioCENTAUREA PAG. 3

CUMINO O CARVI PAG. 4

ECHINACEA PAG. 5

ELEUTEROCOCCO PAG. 6

ELICRISO PAG. 7

ERISIMO PAG. 9

ESCHOLTZIA PAG. 10

EUCALIPTO PAG. 11

FIENO GRECO PAG. 12

FINOCCHIO PAG. 14

FUMARIA PAG. 15

GALEGA PAG. 16

GINEPRO PAG. 17

GINKGO BILOBA PAG. 18

GINSENG PAG. 19

IPERICO PAG. 21

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CENTAUREA

Nome latino: Erythraea cen-taurium Pers.Famiglia: GentianaceaeParti della pianta utilizzate:pianta intera, fiorita frescaEffetti dimostrati: questapianta presenta una notevo-le azione aperitiva edamaro-tonica. Il suo saporeforte è un buon stimolantedella mucosa gastrica ed agi-sce attivando la funzionedigestiva. Inoltre possiedenotevoli proprietà febbrifughe. L'alcaloide genzianina, presenteanche nella Centaurea ha dimostrato di possedere una forte azio-ne antinfiammatoria nelle manifestazioni gottose e reumatiche.Indicazioni: l'utilizzo della Centaurea si perde nei meandridella Tradizione Erboristica del nostro paese. Di sicuro utilizza-ta da sola è un buon rimedio digestivo e stimolante dell'appeti-to, come del resto quasi tutte le droghe amare. La Centaureaoltre a rendere più efficace il processo digestivo, inibisce forte-mente i processi di fermentazione talvolta presenti a livello inte-stinale. Questa pianta però rientra nella preparazione di diversetisane ed estratti ai quali conferisce corpo e spessore. Viene uti-lizzata vantaggiosamente nel caso di convalescenze prolungate.Dosi consigliate: Infuso: al 3%T.M.: 30 gocce 3 volte al giorno in poca acqua prima dei pasti prin-

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cipali o subito dopo, a seconda dell'azione che si vuole esaltare.Avvertenze: alte dosi di preparati a base di Centaurea possonoprovocare nausea e dolori gastrici.

CUMINO O CARVI

Nome latino: Carum carvi L.Famiglia: UmbelliferaeParti della pianta utilizzate: frutti (semi)Effetti dimostrati: gli effetti terapeutici del Comino si esplicanosoprattutto a livello del tratto gastrointestinale. Questa pianta èin grado di ridurre i fenomeni fermentativi e di sedare i feno-meni spastici dell'intestino. Questa pianta inoltre, favorisce laproduzione del latte materno.Indicazioni: il Cumino da sempre è utilizzato nel caso di dige-stioni difficili, aerofagia, in particolare nei bambini. Costituisceun ottimo rimedio, quando i problemi di digestione sono asso-ciati ad alito fetido ed a sonnolenza postprandiale. Gli estratti diComino sono anche ottimi coadiuvanti nella cura delle coliti edei prolassi intestinali, soprattutto in virtù della loro azione spa-

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smolitica che comunque si esplica a livello sistemico e non solonel distretto digestivo. Dosi consigliate: T.M.: 40 gocce 3 volte al giorno dopo i pasti.Avvertenze: Per la sua blanda azione a livello uterino è sconsi-gliato un uso eccessivo in gravidanza.

ECHINACEA

Nome latino:Echinacea angu-stifolia HellerFamiglia:CompositaeParti della piantautilizzate: radicie parti aereeI primi colonibianchi impararono dalle tribù indiane del nord America gliinnumerevoli utilizzi dell'Echinacea. I medici studiarono siste-maticamente soprattutto l'Echinacea Angustifolia, anche se oggiin commercio si trovano anche altre specie di Echinacea comequella Pallida e quella Purpurea, dalle proprietà molto simili.Ebbero molto successo nella cura di diverse malattie infettiveche affliggevano il paese, solo con l'arrivo degli antibiotici l'usodi questa pianta incominciò a diminuire per poi essere riscoper-ta in anni più recenti. Studi attuali sull'Echinacea sono stati con-dotti su animali ed in vitro concentrandosi principalmente sullasua azione immunostimolante.Effetti dimostrati: antiflogistico, batteriostatico, virustatico emicostatico. Immunostimolante, cicatrizzante e riepitelizzante.Inoltre è stata evidenziata una buona capacità antinfiammatoria.L'Echinacea Angustifolia ha dimostrato anche una buona azio-

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ne epatoprotettiva. La frazione liposolubile del fitocomplessodell'Echinacea ha dimostrato di possedere attività antitumoralein vitro.Indicazioni: l'estratto di Echinacea è utile nella profilassi del-l'influenza, nelle infezioni acute e croniche degli apparati respi-ratorio ed urinario. Come batteriostatico su ferite e postumi diinfezioni dermatologiche. Utile nel trattamento di patologiedelle prime vie aeree.Dosi consigliate: Infuso: al 2% Estratto secco: 0,25- 0,5 g/dìEstratto fluido: 1-2 g/dì T.M.: 1 cucchiaino 4-5 volte al giornoAvvertenze: Non deve essere impiegata nella cura di moltemalattie sistemiche come tubercolosi, leucosi, collagenosi, scle-rosi multipla, AIDS, ecc...

ELEUTEROCOCCO

Nome latino:Eleutherococcus sentico-sus Rupr. et Maxim.Famiglia: AraliaceaeParti della pianta utiliz-zate: parti sotterranee(radici, rizoma e cortecciadelle radici)Effetti dimostrati: miglio-ra la resistenza fisica epsichica ed allo stress ingenere, immunostimolan-te e tonico generale.Indicazioni: l'Eleutero-

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cocco è indicato nei casi di astenia e debolezza fisica, nei pro-blemi di concentrazione ed affaticamento psichico. Utile sussi-dio per i periodi di convalescenza. E' un valido sussidio unita-mente ad altre piante nelle malattie croniche e debilitanti. Si puòutilizzare nella profilassi delle infezioni delle prime vie aeree.L'Eleuterococco è un buon sostegno in caso di ipotensione, sin-dromi da stress fisico ed intellettivo e depressione.Dosi consigliate: Infuso: al 2% Estratto secco: 0,25-1 g/dì Estratto fluido: 2-3 g/dìT.M.: 30-50 gocce 2 o 3 volte al giorno.Avvertenze: è bene effettuare cicli di terapia non superiori ai tremesi. Dopo ogni ciclo di terapia osservare almeno un mese di inter-ruzione. Attenzione nei soggetti in terapia con anticoagulanti.Assumere con cautela in caso di extrasistoli, aritmie, tachicar-dia. in soggetti asmatici, nei bambini ed in gravidanza. Nei sog-getti con sindromi ansiose ed evitare l'associazione con psico-farmaci.Alcuni lavori riferiscono in soggetti accidentalmente esposti aradiazioni o in trattamento chemioterapico un effetto adattoge-no ed antimutageno della pianta. Altri studi riportano un effet-to ipoglicemizzante di alcuni componenti della pianta.

ELICRISO

Nome latino: Helicrysum italicum (Roth.) Don. Famiglia: CompositaeParti della pianta utilizzate: parte aerea fiorita frescaEffetti dimostrati: le azioni prodotte da questa pianta sul nostroorganismo, sono molteplici. Gli effetti più interessanti si riscon-trano tuttavia, a livello epato-biliare, dove la pianta promuove ildeflusso della bile e funge da epatoprotettrice. La Tradizione

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riporta un utilizzodell'Elicriso come mucoliti-co e recenti studi hannoavvalorato quest'uso tradi-zionale della pianta.

L'Elicriso agisce damodulatore delsistema immunita-rio, oltre a possede-re facoltà antin-fiammatorie.I n d i c a z i o n i :l'Elicriso è un buon

rimedio in tutti i disturbi in cui sia interessato a vario titolo ilsistema respiratorio. Le principali azioni operate da questa pian-ta sono quella mucolitica, antispasmodica, antibatterica ed anti-tussiva. Si può ben capire che con un raggio d'azione così ampiola pianta può venire impiegata anche nel trattamento di distur-bi piuttosto importanti, come ad esempio una bronchite cronica.Alcuni studi hanno messo in evidenza la valenza di cortisoniconaturale dell'Elicriso, che può trovare impiego nel trattamentodi diverse forme di allergia e di intolleranza. Questo effetto dimodulazione della risposta immunitaria, rende consigliabilel'Elicriso in alcune forme di reumatismo, di orticaria e di psoria-si. L'azione di questa pianta a livello del sistema epato-biliare èconsigliabile, quando si voglia operare, in questo distretto unadepurazione unita ad un dolce effetto antinfiammatorio.L'azione così delicata operata sul fegato dalla pianta, ci permet-

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te di utilizzarla nel trattamento di patologie lesive dell'organo,dove piante depurative più "famose" come ad esempio ilTarassaco opererebbero in maniera più drastica e meno "rispet-tosa" del tessuto. Dosi consigliate: Infuso: al 3%Estratto fluido: 1g/dìT.M.: 50 gocce 3 volte al giorno

ERISIMO

Nome latino:Erysimum offici-nale L.Famiglia:CruciferaeParti della piantautilizzate: piantaintera fiorita fre-scaEffetti dimostrati:l'Erisimo ha pro-prietà antinfiam-matorie ed espettoranti, svolge una blanda azione antisetticadelle vie respiratorie ed allo stesso tempo funge da mucolitico.Indicazioni: l'Erisimo è una pianta piuttosto limitata nell' utiliz-zo e si può considerare una pianta accessoria da associare adaltre, tuttavia la sua azione ha un tropismo elettivo per la por-zione laringea del canale respiratorio. Sarà quindi una dellepiante più indicate per la cura dei bruciori di gola uniti a rauce-dine ed in tutte le forme di disfonia. Se allo stato infiammatoriosi aggiunge una sovrapposizione batterica l'Erisimo è comun-que indicato poiché possiede anche proprietà antisettiche.

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Questa pianta è comunque indicata nelle patologie riguardantisia le alte che le basse vie respiratorie. Poiché i preparati a basedi Erisimo sono in grado di lenire i dolori di gola dovuti a sfor-zi vocali, nel tempo questa pianta si è guadagnata il nome di"erba dei cantanti".Dosi consigliate: T.M.: 25 gocce in poca acqua 3 volte al giorno lontano dai pasti.Avvertenze: gli studi su questa pianta sono piuttosto scarsi, per-tanto si sconsiglia l'uso in gravidanza.Note: i preparati di Erisimo devono essere ottenuti da piantafresca in quanto una volta essiccata perde gran parte delle pro-prietà.

ESCHOLTZIA

Nome latino: Eschscholtziacalifornica Cham.Famiglia: PapaveraceaeParti della pianta utilizzate:parte aerea della piantaEffetti dimostrati: blandosedativo ed antispasmodico.Indicazioni: l'Escholtziaviene utilizzata per la suablanda azione spasmoliti-ca, sedativa, analgesica etranquillante. Questa pianta costituisceun valido supporto incaso d'insonnia ed è diaiuto nelle dispepsie diorigine nervosa. Alcunistudi clinici hanno dimo-

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strato come l'Escholtzia sia in grado di attenuare la comparsa didipendenza da morfina. L'estratto di Escholtzia è molto utilequando i disturbi del sonno sono accompagnati a crampi e dolo-ri. Alcuni autori la consigliano oltre che per attenuare i crampigastrointestinali, anche nella cura della cefalea vasomotoria.Dosi consigliate:Infuso: al 2,5-5% Estratto secco: 0,5-1 g/dìEstratto fluido: 2-5 g/dì T.M.: 20-30 gocce 2-3 volte al giornoAvvertenze: non somministrare ad anziani o comunque a per-sone con rallentato transito intestinale. Evitare in gravidanza edurante l'allattamento.

EUCALIPTO

Nome latino: Eucalyptus glo-bulus Labili.Famiglia: MyrtaceaeParti della pianta utilizzate:foglie e rametti terminaliEffetti dimostrati: antisettico,secretolitico e secretomotorio,fluidificante, balsamico, blan-damente spasmolitico.Indicazioni: malattie da raf-freddamento, malattie reu-matiche. Gli estratti a base diEucalipto vengono utilizzatinella cura delle faringiti edelle bronchiti. La frazione diolio essenziale presente neivari tipi di estratto, viene eli-

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minata per via polmonare. Durante l'eliminazione l'olio essen-ziale esplica la funzione antisettica, espettorante, fluidificantedel muco e rinfrescante. Bevendo lentamente un infuso a base diEucalipto si produce anche l'azione astringente dei tannini sullamucosa faringea infiammata. L'olio essenziale di Eucalipto,rientra anche nella preparazione di medicamenti per uso ester-no e per inalazione. Molteplici studi hanno evidenziato pro-prietà antiparassitarie ed antimicotiche dell'olio essenziale.Dosi consigliate: Infuso: al 2 % Estratto secco: 0,25-1 g/dì Estratto fluido: 1-4 g/dì T.M.: 30-50 gocce, 3-4 volte al giornoAvvertenze: Alcuni studi sostengono che l'Eucalipto riduca l'ef-ficacia di farmaci se somministrati in contemporanea, per uneffetto di induzione enzimatica sul fegato. Questo fenomenocomporta un aumento della velocità metabolica del fegato neiconfronti delle sostanze introdotte nell'organismo.Gli estratti a base di Eucalipto sono inoltre sconsigliati nel casodi malattie infiammatorie del tratto gastroenterico e delle viebiliari ma anche nelle epatopatie gravi. Assunzioni massicce diestratti di Eucalipto possono provocare anche se raramentenausea, vomito e diarrea, la sua frazione di olio essenziale puòdeterminare dermatiti allergiche in soggetti sensibili.

FIENO GRECO

Nome latino: Trigonella foenum-graecum L. Famiglia: PapilionaceaeParti della pianta utilizzate: semi maturiEffetti dimostrati: dobbiamo sottolineare l'azione tonica delFieno greco valida come ricostituente alimentare più che cometonico nervino. Questa pianta ha un'azione anabolizzante e

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remineralizzante e si può con-siderare un integratore ali-mentare a tutti gli effetti.Possiede proprietà ipoglice-mizzanti, ipocolesterolemiz-zanti ed è in grado di favorirela produzione di latte materno(azione galattogena).Indicazioni: questa pianta sipuò consigliare in tutti i distur-bi nutrizionali associati adeccessiva magrezza, anoressia,deperimento. I semi posseggo-no un valore nutritivo moltoelevato ed oltre all'azione ana-bolica producono una stimola-zione neuromuscolare. Il Fieno Greco stimola la fame agendodirettamente sui nuclei della fame che sono situati alla base delcervello ed incrementa la sintesi proteica soprattutto a livellomuscolare. Numerosi studi clinici hanno dimostrato la sua inte-ressante capacità di aumentare il numero di globuli rossi e didiminuire i livelli ematici di colesterolo. Per quanto sin ora dettoquesto rimedio sarà da consigliare nelle convalescenze, soprattut-to se accompagnate da deperimento o perdita di peso. Dosi consigliate:Decotto: al 5% Estratto secco: 0,25-1 g/dì Estratto fluido: 0,5-5 g/dì T.M.: 30-40 gocce 3-4 volte al giornoAvvertenze: i preparati a base di Fieno greco non devono essereutilizzati in gravidanza perché aumentano la contrattilità uterina. Note: la farina di Fieno greco in cataplasmi è utile contro forun-coli, ulcere delle gambe, eczemi, pelle grassa ed impura. In Cina

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il Fieno greco viene prescritto sia per l'impotenza maschile cheper la depressione in menopausa. Il preparato più idoneo diFieno greco è la polvere dei semi alla dose di 2-8 g al giorno.

FINOCCHIO

Nome latino: Foeniculumvulgare MillerFamiglia: ApiaceaeParti della pianta utilizza-te: frutto (semi)Effetti dimostrati: il Finoc-chio svolge un'interessanteazione stomachica e carmi-nativa (riduce la formazionedi gas intestinali), inoltre sti-mola la motilità intestinale.Indicazioni: il Finocchio viene impiegato nelle lievi dispepsie enei piccoli disturbi intestinali di tipo spastico. Di grande utilitàquando questi disturbi sono associati a senso di pienezza, aerofa-gia e flatulenza. Il Finocchio e molto utilizzato nella flatulenza enelle diarree dei bambini. Già nella tradizione questa pianta veni-va utilizzata come blando espettorante anche se a tutt'oggi neconosciamo di più efficaci. Inoltre il finocchio stimola la secrezio-ne del latte e l'aumento delle dimensioni della mammella.Dosi consigliate: Polvere: 1-4 g/dìInfuso: al 3-10% Estratto secco: 1-2 g/dìEstratto fluido: 5-7 g/dì Avvertenze: è opportuno non assumere preparati a base di finoc-chio in gravidanza in quanto alcuni autori descrivono una blandaazione abortiva.

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FUMARIA

Nome latino: Fumaria officinalis L.Famiglia:Nome FumariaceaeParti della piantautilizzate: piantaintera, fiorita, fre-sca Effetti dimostrati:la Fumaria ha un'a-zione antispastica, ipotensiva, depurativa del sangue, blamda-mente diuretica, blandamente lassativa ed inibisce la formazio-ne di calcoli alla cistifellea.Indicazioni: la Fumaria è indicata nei casi in cui si renda neces-sario stimolare o comunque regolarizzare il flusso biliare. Saràutile quindi in tutti i casi di congestione epato-biliare. Questapianta oltre ad esercitare un'azione di depurazione del sangue,riduce i fenomeni di stasi ematica a livello addominale e pelvi-co. Possiamo definire questa pianta come attivatrice della circo-lazione sanguigna. La Fumaria può essere utilizzata in caso dileggera stipsi. Diversi esperimenti condotti su animali hannomesso in evidenza l'azione spasmolitica dei rimedi a base diFumaria. Già la medicina popolare utilizzava questa piantanella dermopatie, per il trattamento degli eczemi di varia natu-ra, nell'eczema seborroico, e per la cura della psoriasi. Dosi consigliate: Infuso: al 2% Estratto secco: 0,25- 0,5 g/dì Estratto fluido: 1-2 g/dì T.M.: 60 gocce 3 volte al giorno

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GALEGA

Nome latino: Galega offici-nalis L. Famiglia: PapilionaceaeParti della pianta utilizzate:pianta intera, fiorita, fresca Effetti dimostrati:la Galega presenta interessantiproprietà ipo-glicemizzanti,inoltre favori-sce la produ-zione di latteed esplica unablanda azionediuretica.Indicazioni: questa piantaviene utilizza-ta come coa-diuvante nel trattamento del diabete grasso, utile nelle condi-zioni di ipogalattia. La Galega non solo favorisce l'aumentodella quantità del latte ma anche il contenuto delle sostanzenutrienti. Dosi consigliate:Infuso: al 3% Estratto secco: 0,25-0,80 g/dìEstratto fluido: 0,5-3 g/dì T.M.: 30 gocce tre volte al giornoAvvertenze e precauzioni: i preparati a base di Galega sonocontroindicati in gravidanza e negli stati di insufficienza epaticae/o renale. Sconsigliata per terapie di lunga durata.

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GINEPRO

Nome latino: Juniperus communis L. Famiglia: CupressaceaeParti della pianta utilizzate: frutti Effetti dimostrati: il Ginepro è un ottimo antisettico delle vieurinarie, svolge un'azione diuretica ed ipoglicemizzante. Gliestratti di questa pianta sono antireumatici e sono in grado distimolare l'appetito.Indicazioni: le bacche di Ginepro trovano impiego soprattutto nellacura delle infezioni delle vie urinarie in virtù della loro azione diu-retico-depurativa. Il macerato idro-etanol-glicerico di Ginepro sipuò considerare un vero e proprio tonico del rene ed è infatti unodei più utilizzati all'interno della gemmoterapia (meristemotera-pia). Gli estratti di Ginepro vengono utilizzati anche per facilitare ladigestione e stimolare l'appetito. L'azione diuretica è accompagnatadall'eliminazione di cloruri e scorie azotate, sia l'azione diuretica chequella antisettica sono da attribuirsi all'olio essenziale.

Studi recenti hannoevidenziato come unestratto acquoso di bac-che di ginepro siaanche in grado diabbassare la glicemia.Dosi consigliate: Infuso: al 2% Estratto secco: 0,25- 0,5 g/dì Estratto fluido:1-2 g/dì T.M.: 30-50 gocce 3volte al giornoAvvertenze: dosi trop-

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po elevate possono determinare irritazioni del parenchima rena-le con albuminuria e ematuria. I preparati di Ginepro non devo-no essere utilizzati in caso di infiammazioni delle alte vie urina-rie. Per il suo effetto sulla contrattilità uterina non deve essereusato in gravidanza. Controindicato anche nell'allattamento. Lecure con preparati di Ginepro non dovrebbero superare le seisettimane consecutive.

GINKGO BILOBA

Nome latino: Ginkgobiloba L. Famiglia: Ginkgoaceae Parti della pianta utiliz-zate: foglie

Effetti dimostrati: ilGinko Biloba è ingrado di stabilizza-re le membrane cel-lulari, inoltre è unottimo antiradicali-co (protettore capil-lare) e svolge un'a-zione di antiaggre-

gante piastrinico. Inoltre attenua i fenomeni di broncocostrizio-ne ed agisce come spasmolitico. Esercita un'azione venotonicariducendo la permeabilità capillare ed attiva la circolazioneperiferica e cerebrale, migliorando le performance mentali neglianziani. Indicazioni: il Ginko Biloba si può utilizzare vantaggiosamente

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nella cura di tutte le vasculopatie periferiche con presenza diedemi ed in presenza di tendenze ischemiche e trombotiche.L'azione antiossidante degli estratti a base di foglie si esplica siaa livello del sistema circolatorio, ma anche come protezione delsistema nervoso. Il Ginko Biloba è in grado di regolare il tono el'elasticità dei vasi sanguigni. Migliorando le condizioni circola-torie cerebrali, questa pianta è utile nella cura delle amnesie, neidisturbi della concentrazione e nei sintomi di senescenza pre-coci. Il Ginko Biloba è preventivo sui danni osservati nella pato-logia diabeticabe nell'impotentia erigendi su base circolatoria.Dosi consigliate:Estratto secco: 0,25-0,5 g/dì Estratto fluido: 0,5-2 g/dì T.M.: 30-40 gocce 3 volte al giornoAvvertenze: solo raramente possono manifestarsi sensibilizza-zioni allergiche con dermatiti. Da evitare l'uso contemporaneocon antiaggreganti piastinici poiché ne potenzia l'effetto. (comead esempio tutti i rimedi a base di acido acetil-salicilico). E'importante sospendere il trattamento con Ginko Biloba almenouna settimana prima degli interventi chirurgici poiché può cau-sare problemi emoragici.

GINSENG

Nome latino:Panax Ginseng C.MayerFamiglia:AraliaceaeParti della piantautilizzate: radiciEffetti dimostra-ti: il Ginseng ha

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un'azione tonica, adattogenaed antidepressiva. Indicazioni: il Ginseng è consi-derato una panacea universalein Cina e nei paesi limitrofi, lesue proprietà stimolanti sonoconosciute ed apprezzate damillenni. Nell'erboristeria cine-se è presente come piantaaccessoria in innumerevoli for-mulazioni. Per la sua azionetonica il Ginseng è utile in tuttele situazioni in cui si manifesta-no stati di astenia e affatica-mento psico-fisico. E' un utilesostegno durante le convale-scenze, e nei periodi caratteriz-

zati da difficoltà di concentrazione. Si può prendere in conside-razione come rimedio coadiuvante nella cura delle depressioni,dell' ipotensione e nelle malattie croniche e debilitanti.Dosi consigliate: Infuso: al 2% Estratto secco: 0,25-1 g/dì Estratto fluido: 1-3 g/dì T.M.: 30 gocce 3 volte al giorno.Avvertenze: non protrarre l'assunzione della droga per più ditre mesi consecutivamente, è opportuno intervallare l'assunzio-ne con un mese di pausa. Evitare l'assunzione la sera (poichépuò provocare insonnia) ed in soggetti che fanno uso di psico-farmaci. L'assunzione di dosi massicce e prolungate nel tempodi questa pianta può portare a cefalea, irritabilità e nervosismo.E' opportuno che evitino l'assunzione di Ginseng le persone chesoffrono di insonnia, le donne incinte e gli ipertesi.

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IPERICO

Nome latino: Hypericum perforatum L.Famiglia: Hypericaceae Parti della pianta utilizzate: parti aeree e sommità fiorite.Effetti dimostrati: l'azione più conosciuta dell'Iperico e quellaantidepressiva ma questa pianta possiede anche notevoli pro-prietà antibatteriche, antivirali ed antibiotiche. Anche l'azioneantinfiammatoria è spiccata e per uso esterno esplica un'azioneriepitelizzante di riparazione tessutale.Indicazioni: in passato l'Iperico era una delle piante più utiliz-zate nella medicina popolare ed oltre alla valenza terapeuticavenivano attribuite a questa pianta virtù magiche. Nella fitote-rapia moderna l'Iperico viene utilizzato soprattutto nella curadella depressione. Numerosi studi clinici hanno dimostrato unmiglioramento dell'80% dei soggetti depressi che hanno assun-to estratti di questa droga. Con i fiori di Iperico si può ottenereun prezioso oleolito detto anche "l'olio della casalinga" che è in

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grado di mantenere la pelle delle mani integra ed idratata nono-stante le continue sollecitazione a cui viene sottoposta. Questapreparazione è anche utile nel trattamento e post-trattamento diferite lineari e a bordi irregolari, ustioni di primo grado e piaghe.Dosi consigliate: Infuso al 1-2%Estratto secco: 0,25-1 g/dì Estratto fluido: 2-4 g/dì T.M: 30 gocce 3 volte al giornoAvvertenze: evitare l'eccessiva esposizione alla luce solare o alampade UV, poiché gli estratti a base di Iperico sono fotosensi-bilizzanti cioè possono provocare temporanee macchie scuresulla pelle, dopo un'esposizione prolungata ai raggi solari.Usare cautela se gli estratti a base di Iperico vengono assuntiinsieme a degli psicofarmaci, è comunque opportuno assumerequesta droga sotto controllo medico. Usare con cautela in sog-getti affetti da malattie cerebro-cardio-vascolari e cefalgiche. E'comunque sconsigliabile l'uso di tale droga durante la gravi-danza e l'allattamento.

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