Lettura ed interpretazione di una Carta Meteo Meteofax Pressione atmosferica al suolo
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Lettura ed interpretazione di una Carta Meteo
Meteofax
Pressione atmosferica al suolo
Carta di analisi al suolo direttamente estrapolata da una immagine ad infrarossi pervenuta da un satellite meteo geo-stazionario. La carta si riferisce alle 00 UTC (fuso “ZULU” – Greenwich - Londra) del 10 Gennaio 2008 (giovedì).
È stata ricevuta quindi subito dopo le 00 UTC del 10 gennaio 2008
1° Leggere ed interpretare l’intestazione della carta
Carta di previsione al suolo creata da un meteorologo o da un software di previsione meteo. Non rispecchia quindi una situazione reale ma è una previsione derivata dall’interpretazione delle carte di analisi e di altre carte. La carta si riferisce alle 00 UTC (fuso “ZULU” – Greenwich - Londra) del 11 Gennaio 2008 (venerdì).
Essendo una T+24 è stata ricevuta quindi subito dopo le 00 UTC del 10 gennaio 2008 (giovedì)
Un Centro Meteorologico invia le seguenti 6 carte Meteofax ogni 3 ore (alle ore UTC 00-03-06-09-12-15-18-21):Analysis – Forecast T+12 – F. T+24 – F. T+36 – F. T+48 – F. T+72
2° Riconoscere i Meridiani ed i paralleli
Meridiani
50W40W 30W
20W
10W
Paralleli
70N
60N
50N
40N
3° Riconoscere i le terre ed i mari
ITALIA
FRANCIA
SPAGNA
GRECIAGERMANIA
POR
TOG
ALLO
TUNISIA
ALGERIA
MAROCCO
LIBIA
tirreno
adriatico
ionio egeo
TURCHIA
canale di SiciliaGolfo del Leone
Mare d
i Alb
oran
Golfo di Biscaglia
Mare del NordGRAN BRETAG
NAIRLANDA
ISLANDA
4° Riconoscere i Cicloni (Basse Pressioni – simbolo “L”) e gli Anticicloni (Alte pressioni – simbolo “H”)
Attenzione: il punto di massima o minima pressione è indicato con una “x” e non con la “L” o con la “H”
Alta pressione
Valore di massima pressione(1025 Hectopascal)
Punto di massima pressione(1025 Hectopascal)
5° Distinguere le isobare con il corrispondente valore di pressione atmosferica (anche quando non è scritto)
Isobara 976 HPA (non scritto)
Isobara 980 HPA (non scritto)
Isobara 984 HPA
Isobara 988 HPA (non scritto)
Isobara 992 HPA (non scritto)
Isobara 996 HPA
Isobara 1000 HPA
Isobara 1004 HPA
1008 HPA
1012 HPA
1016 HPA
1020 HPA 1024 HPA
6° Riconoscere le principali forme isobariche
PENDIO SELLA
SACCATURA PROMONTORIO
7° Riconoscere i Fronti (tipologia e stato)Tipologia: caldo, freddo, occluso, occluso a freddo, occluso a caldo, stazionario, linea di
instabilità
Stato: al suolo, in formazione, in dissolvimento, in quota
Fronte freddo al suoloFronte freddo al suolo
Fronte freddo al suolo
Fronte freddo in dissolvimento
Fronte caldo al suolo
Fronte caldo al suolo
Fronti occlusi al suolo
Fronte occluso al suolo
Fronte occluso a freddo
Fronte occluso a caldo
Fronte stazionario in formazione
Linea di instabilità
Linea di instabilità
Principio di formazione e tipologie dei fronti occlusi
Un fronte freddo
si avvicina ad un
fronte caldo
Il fronte freddo
raggiunge il fronte caldo
Aria fredda Aria
freddaAria fredda
Aria fredda
Aria calda
Aria calda
Il punto di incontro si chiama “punto
TRIPLO”
Aria più fredda Aria meno
fredda
Aria calda
Aria meno fredda
Aria più fredda
Aria calda
L’aria del fronte freddo raggiungente è più fredda
di quella successiva al fronte caldo
L’aria del fronte freddo raggiungente è meno
fredda di quella successiva al fronte caldo
8° Saper determinare sulla carta le distanze utili per i fronti
Per quanto riguarda l’Italia (che è quella che ci interessa maggiormente), basta ricordare che tra il promontorio del Gargano (a nord) e Santa Maria di Leuca ci sono circa 350
Km, tra Trieste e Capo Passero ci sono circa 1000 Km e la Corsica è larga circa 90 Km. Tali misure valgono per tutte le zone alla stessa latitudine dell’Italia
1000 Km
350 Km
90 K
m
9° Saper determinare le zone di precipitazioni probabili(le distanze sono indicative – possono variare)
-50 Km
+350 Km
+1000 / 1200 Km
Probabile pioggia poco intensa ma estesa
8/8 nuvolosità
6/8 nuvolosità
+550 Km
4/8 nuvolosità
2/8 nuvolosità
+850 Km
sereno
2/8 nuvolosità - Sereno
FRONTE CALDO
NUVOLE STRATIFORMI
9° Saper determinare le zone di precipitazioni probabili(le distanze sono indicative – possono variare)
-50 Km
+100 Km
+350 Km
Probabile pioggia intensa ma poco estesa
6/8 nuvolosità (quasi mai 8/8)
4/8 nuvolosità
2/8 nuvolosità
+200 Km
sereno
Sereno
FRONTE FREDDO
ATTENZIONE: LE DISTANZE NON SONO IN SCALA CON
LA DIAPOSITIVA PRECEDENTE
NUVOLE CUMULIFORMI
9° Saper determinare le zone di precipitazioni probabili(le distanze sono indicative – possono variare)
-50 Km
+350 Km
+1000 / 1200 Km
8/8 nuvolosità
Probabile pioggia poco intensa ma estesa
6/8 nuvolosità
+550 Km
4/8 nuvolosità
2/8 nuvolosità
+850 Km
sereno
2/8 nuvolosità - Sereno
FRONTE OCCLUSO
Attenzione: prima del fronte occluso, da terra si vedono solo le NUVOLE
STRATIFORMI del fronte caldo
raggiunto da quello freddo. Il fronte
occluso si riconosce dal satellite
+100 Km
Probabile pioggia intensa ma poco estesa
10° Saper calcolare provenienza ed intensità del vento su marePunto Nave
1. Misurare col compasso la distanza tra le due isobare che comprendono il punto nave
2. Riportare la latitudine del punto nave sull’abaco di intensità in alto a sinistra
3. Posizionare una punta del compasso sulla scala delle latitudini in corrispondenza della propria latitudine, e, seguendo la linea, vedere dove va a cadere la seconda punta del compasso (nell’esempio è risultato più vicino ai 25 che ai 40 nodi – vanno bene 30 nodi)
4. Se siamo sul mare la provenienza è parallela alle isobare (al massimo è inclinata di 5° verso la Bassa pressione)
5. ATTENZIONE: IL NORD È QUELLO DEL MERIDIANO
6. Nell’emisfero nord i venti girano in senso ORARIO intorno ad una alta pressione ed in senso ANTIORARIO intorno ad una bassa pressione (nell’emisfero sud vale il contrario)
7. Mettere il simbolo del vento sulla carta (nell’esempio MAESTRALE 30 NODI)
8. L’intensità del vento al suolo andrebbe ridotta del 30% rispetto a quella calcolata tramite l’abaco (30*0,7 = 21 nodi)
60 nodi
25 nodi10 nodi
40 nodi15 nodi
53°N
11° Saper calcolare provenienza ed intensità del vento su terraPosizione osservatore (Groenlandia)
1. Misurare col compasso la distanza tra le due isobare che comprendono il punto nave
2. Riportare la latitudine del punto nave sull’abaco di intensità in alto a sinistra
3. Posizionare una punta del compasso sulla scala delle latitudini in corrispondenza della propria latitudine, e, seguendo la linea, vedere dove va a cadere la seconda punta del compasso (nell’esempio è risultato proprio sui 25 nodi)
4. Se siamo su terra la provenienza è inclinata di 30° verso la Bassa pressione rispetto alla parallela alle isobare
5. ATTENZIONE: IL NORD È QUELLO DEL MERIDIANO
6. Nell’emisfero nord i venti girano in senso ORARIO intorno ad una alta pressione ed in senso ANTIORARIO intorno ad una bassa pressione (nell’emisfero sud vale il contrario)
7. Mettere il simbolo del vento sulla carta (nell’esempio TRAMONTANA (NNE) 25 NODI)
8. L’intensità del vento al suolo andrebbe ridotta del 30% rispetto a quella calcolata tramite l’abaco (25*0,7 = 17,5 nodi)
60 nodi
25 nodi10 nodi
40 nodi15 nodi
68°N
12° Saper calcolare la velocità di un fonte
1. Il fronte è costituito da due masse d’aria di differente temperatura che si scontrano, quindi per calcolarne la velocità basta calcolare l’intensità del vento in corrispondenza del fronte stesso.
Per ipotesi il vento in corrispondenza del fronte ha una intensità di 25 nodi: ciò significa che in quel punto il fronte avanza a 25 nodi
Lo stesso fronte, arrivato in questo punto comincia a perdere velocità in quanto le isobare si distanziano. Nell’esempio potrebbero essere 20 nodi
Il fronte continua a perdere velocità in quanto le isobare continuano a distanziarsi tra loro. Nell’esempio potrebbero essere 15 nodi
1004
1000
996
992
Se l’unica carta che abbiamo a disposizione è una “analysis” dobbiamo ipotizzare in quanto tempo un fronte potrebbe raggiungere la nostra zona di interesse. Non ci si deve
limitare a calcolare la velocità istantanea ma bisogna prevedere quando il fronte perderà o acquisterà velocità a seconda dell’allontanamento o avvicinamento delle isobare.
Attenzione: l’evoluzione potrebbe anche essere quella riportata nel disegno (se la differenza di temperatura tra
le due masse d’aria è rilevante, tre o più gradi)992
996
1000
1004
25 nodi
15 nodi
5 nodi
0 nodiIl fronte ha ridotto gradualmente la sua velocità fino a fermarsi e trasformarsi quindi in un fronte
“stazionario” (le due masse d’aria non si contrappongono ma sono ferme o al massimo
scivolano una di fianco all’altra)
Attenzione: l’evoluzione potrebbe anche essere quella riportata nel disegno (se la differenza di temperatura tra
le due masse d’aria è solo di uno o due gradi)
992
996
1000
1004
25 nodi
15 nodi
5 nodi
0 nodiIl fronte ha ridotto gradualmente la sua velocità
fino a fermarsi e dissolversi