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L’ERRORE AL L’ERRORE AL QUOTIDIANO QUOTIDIANO

Errore presente in ogni atto. Molte le Errore presente in ogni atto. Molte le espressioni positive:espressioni positive: Solo chi non fa nulla, non sbaglia.Solo chi non fa nulla, non sbaglia. Sbagliando si impara.Sbagliando si impara. Errare humanum est, sed…Errare humanum est, sed…

I giovani e le attività extrascolastiche: I giovani e le attività extrascolastiche: errore componente inevitabile di sfide errore componente inevitabile di sfide

amichevoli .amichevoli . Occasione per “fare meglio”. Si impara Occasione per “fare meglio”. Si impara

qualcosa anche se il tentativo fallisce.qualcosa anche se il tentativo fallisce.

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L’ERRORE A SCUOLAL’ERRORE A SCUOLA

A scuola cambia tutto; errore fonte di A scuola cambia tutto; errore fonte di angoscia e stress. Ognuno si arrangia angoscia e stress. Ognuno si arrangia come può per evitare errore sempre in come può per evitare errore sempre in agguato (argomento, disciplina). agguato (argomento, disciplina).

La vita dello studente è sempre a La vita dello studente è sempre a rischio di errore, con conseguente rischio di errore, con conseguente giudizio negativo. giudizio negativo.

Errore: evento da evitare. È giusto che Errore: evento da evitare. È giusto che sia così?sia così?

Per rispondere: Per rispondere: lo statuto dell’errore;lo statuto dell’errore; Una tipologia degli errori;Una tipologia degli errori; Errori e concezioni alternative.Errori e concezioni alternative.

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Il mondo ideale del profIl mondo ideale del prof

Il sogno di ogni insegnante: il passaggio Il sogno di ogni insegnante: il passaggio integrale delle conoscenze che intende integrale delle conoscenze che intende trasmettere agli allievi. Senza falle e smagliaturetrasmettere agli allievi. Senza falle e smagliature. .

Su cosa poggia questo desiderio? Su alcune idee Su cosa poggia questo desiderio? Su alcune idee degli insegnanti.degli insegnanti. 1- Parallelo tra ricerca e insegnamento. A scuola si 1- Parallelo tra ricerca e insegnamento. A scuola si

imparano le scienze; nelle scienze non c’è posto per imparano le scienze; nelle scienze non c’è posto per l’errore. Gli scienziati sono persone serie. Chi usa il l’errore. Gli scienziati sono persone serie. Chi usa il “metodo scientifico” non può commettere errori.“metodo scientifico” non può commettere errori.

2 - Idea di errore come “corpo estraneo” al contesto 2 - Idea di errore come “corpo estraneo” al contesto scolastico, insita in una certa concezione scolastico, insita in una certa concezione dell’apprendimento, largamente condivisa da dell’apprendimento, largamente condivisa da insegnanti e genitori (basata sul senso comune).insegnanti e genitori (basata sul senso comune).

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La concezione La concezione

dell’apprendimentodell’apprendimento Apprendimento : impronta intellettuale.Apprendimento : impronta intellettuale.

Obiettivo dell’insegnante : trasmettere Obiettivo dell’insegnante : trasmettere conoscenze a soggetti che “non sanno”.conoscenze a soggetti che “non sanno”.

Rapporto insegnante/allievo: emettitore/ricettoreRapporto insegnante/allievo: emettitore/ricettore

Attività scolastica in tre momenti : - lezione Attività scolastica in tre momenti : - lezione frontale; - studio individuale, - verifica.frontale; - studio individuale, - verifica.

Dispositivo didattico principale : lezione Dispositivo didattico principale : lezione frontale .frontale .

Situazione di apprendimento : tipo “impositivo”.Situazione di apprendimento : tipo “impositivo”.

Insegnamento: tipo “espositivo”.Insegnamento: tipo “espositivo”.

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I fondamenti (I) I fondamenti (I)

UnUn presupposto : Esiste una razionalità presupposto : Esiste una razionalità comune che permette all’allievo di comune che permette all’allievo di interpretare le parole dell’insegnante in interpretare le parole dell’insegnante in modo adeguato e quindi di acquisire le modo adeguato e quindi di acquisire le conoscenze che questi propone.conoscenze che questi propone.

Il presupposto ha alla sua base tre ipotesi:Il presupposto ha alla sua base tre ipotesi: Ipotesi 1 - Neutralità concettuale dell’allievo. Ipotesi 1 - Neutralità concettuale dell’allievo.

Contenitore vuoto; computer da Contenitore vuoto; computer da programmareprogrammare

Ipotesi 2 - Trasparenza comunicativa : Ipotesi 2 - Trasparenza comunicativa : situazione di comunicazione ottimalesituazione di comunicazione ottimale

Ipotesi 3 - Comprensione a posteriori : dalle Ipotesi 3 - Comprensione a posteriori : dalle conoscenze parcellizzate ai saperi complessi. conoscenze parcellizzate ai saperi complessi.

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I fondamenti (II) I fondamenti (II)

se il professore spiega bene;se il professore spiega bene; se si esprime in modo rigoroso e comprensibile;se si esprime in modo rigoroso e comprensibile; se scompone il sapere da apprendere in piccole se scompone il sapere da apprendere in piccole

porzioni facilmente digeribili e quindi tali da porzioni facilmente digeribili e quindi tali da evitare l’errore (rendere minimo il rischio);evitare l’errore (rendere minimo il rischio);

se sceglie gli esempi appropriati; se sceglie gli esempi appropriati; se gli allievi sono se gli allievi sono attentiattenti e e motivatimotivati, ,

non dovrebbero prodursi errori.non dovrebbero prodursi errori. Si fa tutto il Si fa tutto il possibile per “girare intorno all’errore”, per possibile per “girare intorno all’errore”, per evitarlo (semplificare, banalizzare). Si evitarlo (semplificare, banalizzare). Si progetta l’apprendimento in modo da guidare progetta l’apprendimento in modo da guidare l’allievo in tutti i dettagli; la sua autonomia l’allievo in tutti i dettagli; la sua autonomia intellettuale è esclusa in modo assoluto. intellettuale è esclusa in modo assoluto.

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Lo statuto dell’erroreLo statuto dell’errore

In questo modello di apprendimento, errore In questo modello di apprendimento, errore è è considerato uno considerato uno sbagliosbaglio, qualcosa di , qualcosa di patologicopatologico che deve essere segnalato (un che deve essere segnalato (un tratto), corretto e sanzionato. tratto), corretto e sanzionato.

Nessun interrogativo su funzione della Nessun interrogativo su funzione della correzione e della sanzione. correzione e della sanzione.

Fanno parte dell’attività e dei Fanno parte dell’attività e dei doveri doveri dell’insegnante.dell’insegnante.

Nessuno (ispettori, presidi, genitori, ecc.) Nessuno (ispettori, presidi, genitori, ecc.) potrà accusare l’insegnante di essere potrà accusare l’insegnante di essere venuto meno al suo dovere istituzionale. venuto meno al suo dovere istituzionale.

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Errore e psicologia del Errore e psicologia del profprof

Di fronte all’errore si attivano meccanismi Di fronte all’errore si attivano meccanismi psicologici complessi; si giustifica tentativo di psicologici complessi; si giustifica tentativo di prof di portare allievi ad evitarli.prof di portare allievi ad evitarli.

1) Errori di allievi mettono in discussione 1) Errori di allievi mettono in discussione efficacia di insegnamento. Sanzionarli è più efficacia di insegnamento. Sanzionarli è più comodo (psicologicamente) che porsi comodo (psicologicamente) che porsi interrogativi su modo di insegnare.interrogativi su modo di insegnare.

2) Accettare la logica degli allievi, infilarsi nel 2) Accettare la logica degli allievi, infilarsi nel ginepraio delle loro spiegazioni, spaventa gli ginepraio delle loro spiegazioni, spaventa gli insegnati. Sabbie mobili senza via di uscita o insegnati. Sabbie mobili senza via di uscita o uscire perdendo molto tempo. uscire perdendo molto tempo.

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Da un modello all’altroDa un modello all’altro

Si può continuare così? Si può considerare l’errore Si può continuare così? Si può considerare l’errore in altro modo? È possibile conferirgli un altro in altro modo? È possibile conferirgli un altro statuto?statuto?

ASSOLUTAMENTE SÌ, ASSOLUTAMENTE SÌ, se lo si vuole….se lo si vuole….Questo avviene nell’ambito dei modelli Questo avviene nell’ambito dei modelli

d’apprendimento costruttivisti. d’apprendimento costruttivisti. Non si cerca di schivare l’errore, ma di conferirgli Non si cerca di schivare l’errore, ma di conferirgli

uno statuto uno statuto positivopositivo. Non evento. Non evento patologico patologico, ma , ma fisiologicofisiologico..

EErrore da sbaglio da evitare a evento inevitabile sulla strada della conoscenza

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Errori e costruzione di Errori e costruzione di conoscenzeconoscenze

Idea di fondo: ERRORE BASE DI Idea di fondo: ERRORE BASE DI CONOSCENZACONOSCENZA

Si impara ciò che si ignora: si procede Si impara ciò che si ignora: si procede (a) tentoni, per tentativi ed errori.(a) tentoni, per tentativi ed errori.

Errore è evento normale, connaturato Errore è evento normale, connaturato a processo di conoscenza.a processo di conoscenza.

Sanzione? Distorsione in Sanzione? Distorsione in apprendimento: insicurezza.apprendimento: insicurezza. Apprendimento: impegno individuale.Apprendimento: impegno individuale. Insicurezza: freno; condizionamento di Insicurezza: freno; condizionamento di

fronte a rischio.fronte a rischio.

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Dal prodotto al processo Dal prodotto al processo

Scopo, identico: fare in modo che errore non compaia Scopo, identico: fare in modo che errore non compaia nelle produzioninelle produzioni finali finali degli allievi. degli allievi.

Però, modo di procedere è opposto: non Però, modo di procedere è opposto: non evitare evitare l’errore, ma lasciare gli allievi liberi di l’errore, ma lasciare gli allievi liberi di manifestarli (provocare gli allievi) manifestarli (provocare gli allievi)

L’errore: da prodotto non conforme a L’errore: da prodotto non conforme a (manifestazione di) processo non (manifestazione di) processo non conforme.conforme.

L’errore come indicatore dei processi L’errore come indicatore dei processi mentali attivati dall’allievo. Non si mentali attivati dall’allievo. Non si considera lo scarto dalla norma (prodotto considera lo scarto dalla norma (prodotto non conforme), ma si punta l’attenzione non conforme), ma si punta l’attenzione sulla sulla logica dell’errore: logica dell’errore: (processo non (processo non conforme). conforme).

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Dal prodotto al processo Dal prodotto al processo

Se un prodotto non è conforme, non si può fare niente; lo si scarta.

Se un processo non è conforme, è possibile fare qualcosa: (metterlo sotto controllo)

Analizzando il processo Intervenendo sul processo.

Scopo: ricavare indicazioni per Scopo: ricavare indicazioni per migliorare apprendimento migliorare apprendimento (insegnamento).(insegnamento).

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Errore e lavoro in classe

Errore: interpretazione soggettiva in base a modelli prescientifici o scientifici superati.

Indispensabile rendersi conto di insufficienza delle idee; desiderio di impadronirsi di altre idee.

Atmosfera in classe: Error free, error friendly.

Non esistono idee giuste o sbagliate a priori

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Una tipologia degli errori Una tipologia degli errori

Errori hanno origini diverse e devono Errori hanno origini diverse e devono essere fronteggiati con interventi essere fronteggiati con interventi didattici diversi È possibile distinguerli didattici diversi È possibile distinguerli in:in: errori imputabili alla interpretazione errori imputabili alla interpretazione

delle consegne date dall’insegnante;delle consegne date dall’insegnante; errori legati alle operazione mentali che errori legati alle operazione mentali che

gli allievi devono mettere in atto;gli allievi devono mettere in atto; errori legati ai modi procedere degli errori legati ai modi procedere degli

allievi;allievi; errori dovuti a sovraccarico cognitivo;errori dovuti a sovraccarico cognitivo; errori nati nell’ambito di un’altra errori nati nell’ambito di un’altra

disciplina; errori che sono manifestazioni disciplina; errori che sono manifestazioni di concezioni alternativedi concezioni alternative..

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In sintesi (I)In sintesi (I)

1) Errori imputabili alla interpretazione 1) Errori imputabili alla interpretazione delle consegne date dall’insegnante. delle consegne date dall’insegnante. Dipendono da difficoltà di lettura degli Dipendono da difficoltà di lettura degli enunciati dei problemi e delle domande: enunciati dei problemi e delle domande: gli interrogativi sono chiari per chi sa già gli interrogativi sono chiari per chi sa già la risposta…la risposta…

2) Errori legati alle operazione mentali 2) Errori legati alle operazione mentali messe in attomesse in atto. Queste possono sembrare . Queste possono sembrare naturali e banali per prof, ma possono naturali e banali per prof, ma possono non essere disponibili negli allievi.non essere disponibili negli allievi.

3) Errori legati ai modi di procedere degli 3) Errori legati ai modi di procedere degli allievi.allievi. Questi possono attivare procedure Questi possono attivare procedure molto diverse, mentre l’insegnante si molto diverse, mentre l’insegnante si aspetta una procedura canonica.aspetta una procedura canonica.

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In sintesi (II)In sintesi (II)

4) Errori dovuti a sovraccarico cognitivo. 4) Errori dovuti a sovraccarico cognitivo. La La memoria di lavoro ha una capacità memoria di lavoro ha una capacità limitata, e spesso gli insegnanti limitata, e spesso gli insegnanti sottostimano la carica cognitiva sottostimano la carica cognitiva dell’attività proposta.dell’attività proposta.

5) 5) Errori che hanno la loro origine in Errori che hanno la loro origine in un’altra disciplinaun’altra disciplina. Ciò può dipendere o da . Ciò può dipendere o da mancanza di trasferimento (sapere a mancanza di trasferimento (sapere a cassetti), o da trasferimento di cassetti), o da trasferimento di conoscenza distorta. conoscenza distorta.

6) 6) Errori che sono manifestazioni di Errori che sono manifestazioni di concezioni alternativeconcezioni alternative. Dovuti a sistemi . Dovuti a sistemi esplicativi personali di chi impara; sono i esplicativi personali di chi impara; sono i più resistenti e difficili da affrontare.più resistenti e difficili da affrontare.

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Errori e concezioni alternativeErrori e concezioni alternative

Gli allievi non aspettano che qualcuno parli di un fenomeno per costruirsene una spiegazione.

In questo caso, l’errore è la manifestazione di una concezione alternativa, ossia di un processo mentale non conforme al riferimento costituito dal sapere formalizzato e codificato (i concetti, i modelli, i modi di ragionare degli scienziati).

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CONCEZIONE

Insieme di idee (ccordinate) e di nsieme di idee (ccordinate) e di

immagini (coerenti) che gli allievi immagini (coerenti) che gli allievi

usano per ragionare quando si trovano usano per ragionare quando si trovano

di fronte ad un interrogativo di fronte ad un interrogativo

problematico.problematico.

Modo particolare di attivare le proprie Modo particolare di attivare le proprie

conoscenze anteriori da parte di un conoscenze anteriori da parte di un

soggetto in un determinato momento soggetto in un determinato momento

ed in una determinata situazione.ed in una determinata situazione.

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Una metaforaUna metaforaSituazione Situazione propostaproposta dall’insegnantedall’insegnante

a proposito di un oggettoa proposito di un oggetto

d’apprendimentod’apprendimento

determinatodeterminato

oggetto oggetto

di apprendimento di apprendimento

proposto all’allievo in una proposto all’allievo in una determinata situazionedeterminata situazione

ConcezioneConcezione dell’allievo dell’allievo a proposito di ....a proposito di ....

ConoscenzeConoscenze dell’allievo dell’allievo a proposito di ....a proposito di ....

Conoscenze visibili e contingenti Conoscenze visibili e contingenti che l’allievo mette in gioco che l’allievo mette in gioco

in una determinata situazione in una determinata situazione e in un certo momentoe in un certo momento

Parte immersa, non visibile, delle conoscenze dell’allievoParte immersa, non visibile, delle conoscenze dell’allievo

interazioni interazioni

direttedirette

interazioni interazioni

indiretteindirette

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Aspetti strutturali Aspetti strutturali delle concezionidelle concezioni

Le concezioni non sono strutture di conoscenze Le concezioni non sono strutture di conoscenze stabilizzate nella memoria a lungo terminestabilizzate nella memoria a lungo termine

le concezioni sono funzione :le concezioni sono funzione : della situazione contingente nella quale emergonodella situazione contingente nella quale emergono del contesto nel quale vengono prodotte dal soggetto del contesto nel quale vengono prodotte dal soggetto

attivando le conoscenze di cui dispone ed adattandole attivando le conoscenze di cui dispone ed adattandole alla specifica attività che gli viene propostaalla specifica attività che gli viene proposta

La concezione è, in primo luogo, un prodotto La concezione è, in primo luogo, un prodotto mentale contingente dell’allievomentale contingente dell’allievo

le sue caratteristiche dipendono anche da tutte le le sue caratteristiche dipendono anche da tutte le variabili di una situazione di apprendimento:variabili di una situazione di apprendimento: difficoltà particolari di un determinato campo di saperi,difficoltà particolari di un determinato campo di saperi, decodificazione da parte dell’allievo della situazione di decodificazione da parte dell’allievo della situazione di

apprendimentoapprendimento strutturazione della sequenza didatticastrutturazione della sequenza didattica interazioni interindividuali con i compagni e interazioni interindividuali con i compagni e

l’insegnantel’insegnante ecc.ecc.

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Aspetti strutturali Aspetti strutturali delle concezionidelle concezioni

Attività diverse possono spingere il soggetto ad Attività diverse possono spingere il soggetto ad elaborare concezioni diverse ed anche in elaborare concezioni diverse ed anche in contraddizione tra di loro, se le si esamina contraddizione tra di loro, se le si esamina unicamente dal punto di vista logico. Ciò che unicamente dal punto di vista logico. Ciò che esprime un allievo prima di un insegnamento o esprime un allievo prima di un insegnamento o nel corso di questo non è preformato nella sua nel corso di questo non è preformato nella sua mente, né traduce l'insieme delle sue mente, né traduce l'insieme delle sue conoscenze; è unicamente una manifestazione di conoscenze; è unicamente una manifestazione di quelle che egli decide di attivare in una quelle che egli decide di attivare in una determinata situazione, di fronte ad un determinata situazione, di fronte ad un determinato oggetto di apprendimento. Dipende determinato oggetto di apprendimento. Dipende da: - organizzazione conoscenze; - come allievo da: - organizzazione conoscenze; - come allievo interpreta situazione di apprendimento, - interpreta situazione di apprendimento, - interazioni tra soggetti; - contesto generale, ecc.interazioni tra soggetti; - contesto generale, ecc.

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Aspetti strutturali Aspetti strutturali delle concezionidelle concezioni

In ogni sequenza didattica, l’allievo è chiamato In ogni sequenza didattica, l’allievo è chiamato ad attivare ciò che saad attivare ciò che sa ad adattarlo alle condizioni della situazione di ad adattarlo alle condizioni della situazione di

apprendimento nella quale opera apprendimento nella quale opera Le risposte che gli allievi forniscono agli interrogativi Le risposte che gli allievi forniscono agli interrogativi

che pone l’insegnante non permettono di inferire ciò che pone l’insegnante non permettono di inferire ciò che preesiste nella memoria a lungo termine che preesiste nella memoria a lungo termine tali risposte non sono il riflesso di una struttura cognitiva tali risposte non sono il riflesso di una struttura cognitiva

stabile della quale è possibile ipotizzare l’organizzazione stabile della quale è possibile ipotizzare l’organizzazione mediante questionari ed altri strumenti e della quale è mediante questionari ed altri strumenti e della quale è possibile stimare l’evoluzione dopo l’intervento didatticopossibile stimare l’evoluzione dopo l’intervento didattico

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Aspetti funzionali Aspetti funzionali delle concezionidelle concezioni

Le concezioni sono un indicatore prezioso delle Le concezioni sono un indicatore prezioso delle conoscenze degli allievi:conoscenze degli allievi: in base a queste gli insegnanti possono individuare in base a queste gli insegnanti possono individuare

situazioni di apprendimento efficaci, nelle quali gli situazioni di apprendimento efficaci, nelle quali gli allievi siano messi in condizione di allievi siano messi in condizione di stabilire relazionistabilire relazioni tra le proprie conoscenze e l’oggetto di tra le proprie conoscenze e l’oggetto di apprendimentoapprendimento

Tali relazioniTali relazioni non sono automatiche e dirette, ma non sono automatiche e dirette, ma usano sempre come intermediario le usano sempre come intermediario le concezioniconcezioni degli allievidegli allievi a proposito dell’oggetto di a proposito dell’oggetto di apprendimento.apprendimento.

Le concezioni svolgono un ruolo di primo piano Le concezioni svolgono un ruolo di primo piano negli apprendimenti scolastici, in quanto mettono negli apprendimenti scolastici, in quanto mettono l’oggetto di apprendimento (p.e. il sapere l’oggetto di apprendimento (p.e. il sapere scientifico formalizzato e codificato) in interazione scientifico formalizzato e codificato) in interazione con le conoscenze degli allievi. con le conoscenze degli allievi.

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CONCEZIONI

Sono gli strumenti mediante i quali colui che apprende elabora conoscenze; strumenti che cambiano in corso d'opera, in quanto si rimodellano continuamente nel corso dell'apprendimento.

Le concezioni degli allievi Sono personali e stabili Resistono all’insegnamento tradizionale Spesso permangono immutate o quasi

per tutta la scolarità

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COME MAI LE CONCEZIONI COME MAI LE CONCEZIONI ALTERNATIVE?ALTERNATIVE?

Due entità (quasi) incompatibili: sapere empirico (senso comune) di chi

apprende; sapere scientifico formalizzato. Perché incompatibilità? Sapere empirico basato su percezioni

sensoriali Sapere scientifico inventato sovente

andando contro (apparente) evidenza empirica

- LA NATURA INNATURALE DELLA SCIENZA (WOLPERT)

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Bachelard (I)Bachelard (I)

L’observation première est toujours unL’observation première est toujours un premierpremier obstacleobstacle à la culture à la culture scientifique. En effet, cette scientifique. En effet, cette observation première se présente avec observation première se présente avec un luxe d’images; elle est pittoresque, un luxe d’images; elle est pittoresque, concrète, naturelle, facile… On croit concrète, naturelle, facile… On croit alors la comprendre. En fait, on alors la comprendre. En fait, on connaît connaît contre contre une connaissance une connaissance antérieure, en détruisant des antérieure, en détruisant des connaissances mal faites, en connaissances mal faites, en surmontant ce qui, dans l’esprit même, surmontant ce qui, dans l’esprit même, fait fait obstacleobstacle à la spiritualisation à la spiritualisation

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Che fare delle concezioni?

Ignorarle? Sicuramente NO. Prenderle in considerazione dal

punto di vista didattico. Ossia: farle emergere cercare di capirle; farle identificare; farle confrontare; farle discutere; seguirne l’evoluzione.

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Oltre le concezioni

Il confronto e la discussione delle diverse concezioni, emerse nel gruppo classe:

dà origine a conflitti sociocognitivi di natura interpersonale

spinge ogni allievo ad entrare in opposizione con se stesso quando si rende conto dell'inadeguatezza dei propri strumenti mentali

Evidenzia la necessità di dover modificare le proprie concezioni

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CONCEZIONI E INSEGNAMENTO

Quali indicazioni? Prima di insegnare un determinato contenuto, fare emergere le concezioni degli allievi, individuare gli ostacoli (fare una mappa di concetti della classe) e poi organizzare l’insegnamento.

Secondo la nostra esperienza: impossibile. Non si può fare l’inventario delle concezioni

a freddo. Le concezioni emergono di fronte ad interrogativo problematico : dipendono da interrogativo (situazione) e da eventi precedenti.

Significa forse IGNORARE LE CONCEZIONI?

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ELIMINARE GLI OSTACOLI?

Quasi sempre l’ostacolo è complesso e per eliminarlo occorre un lavoro di lunga lena.

Un esempio - Terza media, lavoro su evaporazione, ebollizione, distillazione dell’acqua. PROBLEMA: come mai, scaldando l’acqua, la temperatura non sale oltre i 98 °C?

Tentativo di spiegazione - Perché c’è troppa acqua. Se ne mettiamo di meno, la temperatura salirà oltre i 98 °C.

Proviamo. Non è vero. Si può spiegare come mai? NO.

Però la concezione difforme è interessante. Non è che c’entra la “quantità di energia (di calore)?”. Collocata nel giusto contesto, non è un’idea fasulla.

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BACHELARD (II)

J’ai souvent été frappé du fait que les J’ai souvent été frappé du fait que les professeurs de sciences, plus encore que les professeurs de sciences, plus encore que les autres si c’est possible, ne comprennent pas autres si c’est possible, ne comprennent pas qu’on ne comprenne pas. Les professeurs de qu’on ne comprenne pas. Les professeurs de sciences imaginent que l’esprit commence sciences imaginent que l’esprit commence comme une leçon, qu’on peut faire comme une leçon, qu’on peut faire comprendre une démonstration en la répétant comprendre une démonstration en la répétant point par point. Ils n’ont pas compris que point par point. Ils n’ont pas compris que l’adolescent arrive dans la classe avec des l’adolescent arrive dans la classe avec des connaissances empiriques déjà constituées; il connaissances empiriques déjà constituées; il s’agit alors de changer de culture s’agit alors de changer de culture expérimentale, de renverser les obstacles expérimentale, de renverser les obstacles déjà amoncelés par la vie quotidiennedéjà amoncelés par la vie quotidienne

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Dilibert’s Theorem on Salary

Statement. Engineers and scientists will never earn as

much salary as business executives and sales people. Postulate 1 - Knowledge is power K = P Postulate 2 - Time is Money T = M

As every engineer knows: Power = Work/Time P = W/TSince P = K and T = M it follows that K =

W/M solving for Money we get : M = W/KThus, as Knowledge approaches zero, Money

approaches infinity, regardless of the amount of work done.

Conclusion : the last you know, the more you earn.

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Il teorema di DilibertIl teorema di Dilibert

Enunciato : Coloro che studiano non guadagneranno mai quanto i commercianti.

Dimostrazione - Postulato 1: il sapere è potenza S = P Postulato 2 : il tempo è denaro T = D

Sappiamo che : P = L / T per cui S = L / T; dato che T = D sarà S = L / D da cui D

= L / SQuando S tende a zero, D tende a infinito

indipendentemente dal lavoro svolto.

Conclusione : meno sai, più guadagni.