Leggi e norme Diritti Salute Le rubriche · 2016-11-29 · rezza. E, per ora, pochi vantag-gi in...

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Pratiche commerciali scorrette, marketing aggressivo, informazioni ingannevoli. L’apertura del mercato si è rivelata piena di trappole na raffica di sanzioni del- l’Antitrust contro le compagnie per pratiche commerciali scorrette, marke- ting aggressivo, informazioni ingannevoli, scorrette misura- zioni, persino rischi per la sicu- rezza. E, per ora, pochi vantag- gi in bolletta, sia per chi è rima- sto fedele sia per chi ha cambia- to soggetto. È magro il bilancio della liberalizzazione del merca- to di gas ed elettricità, avviata il 1° luglio del 2007, voluta dalla Ue per creare un unico mercato europeo nel quale le aziende si sarebbero aperte alla concor- renza a vantaggio dei consuma- tori. «Una liberalizzazione nata male e cresciuta peggio», secon- do Lorenzo Mozzi, presidente del Movimento Consumatori. Nel dossier di questo mese una guida per orientarsi nella giun- gla delle tariffe e dei soggetti e per conoscere le tutele contrat- tuali a disposizione dell’utente. U Fratello Orso, matrigna Cina ratello Orso, Sorella Luna, Carnefice Uomo. Siamo l’unica specie che distrugge l’ambiente in cui vive, che uccide per piacere, che tortura esseri viventi per lucro. Gli Orsi della Luna vengono immobilizzati in una piccola gabbia per vent’anni, la durata della loro vita. Ogni giorno, due volte F al giorno, viene estratta la bile per medicinali, bibite e shampoo. Diecimila Orsi della Luna sono torturati in Cina, in Corea e in Vietnam. Jill Robinson, una signora inglese, sta dedicando la sua vita agli Orsi della Luna con l’organizzazione Aaf. Aiutiamola attraverso il suo sito www.animalsasia.org. Beppe Grillo www.beppegrillo.it Bollette gonfiate e bollette con addebiti per telefonate mai ef- fettuate o servizi non richiesti: una vecchia storia, che dal 1° ottobre, però, dovrebbe ripetersi con meno frequenza. È entra- to in vigore da quella data, infatti, il blocco permanente e gra- tuito delle telefonate verso i numeri a sovrapprezzo (144 e af- fini). Chi vorrà disporre del servizio a sovrapprezzo dovrà dun- que chiedere esplicitamente l’attivazione al gestore telefonico. Il budget delle famiglie si riduce. E anche la spesa alimentare subisce sforbiciate pesanti. Un esempio? Si consuma meno Parmigiano-Reggiano. Risultato: produttori in crisi. Uno dei simboli del made in Italy sulle tavole rischia grosso. Il Consor- zio sostiene che oggi il 57% del parmigiano viene svenduto sottocosto. Il prezzo di oggi è inferiore del 4,7% a quello di ini- zio anno e del 30% rispetto al prezzo degli anni 2003-2007. Leggi e norme Ultime volontà, tutto quel che c’è da sapere Pag. 5 Diritti Authority più forti, mercato senza trappole Pag. 6 Salute Farmaci da banco, scatta l’operazione trasparenza Pag. 7 Le rubriche Notizie, campagne, informazioni utili Pag. 8/11 ottobre 2008 di Lorenzo Miozzi* lla vigilia dell’edizione 2008 della settimana Io faccio la spesa giusta, alcune considerazioni mi sembrano d’obbligo, primo perché, come ogni anno, Movimento Consumatori aderisce all’iniziativa Fairtrade, secondo perché non aderiamo per caso: cre- diamo nel commercio equo e nel suo futuro. A distan- za di 35 anni dall’inizio del commercio equo credo che sia importante chiedersi a che punto siamo. Anche per- ché si corre il rischio di dimenticare il suo obiettivo principe, che non è quello di mandare qualche soldo in posti sconosciuti a bisognosi sconosciuti. *presidente del Movimento Consumatori A segue a pagina 4 dossier da pagina 2 a pagina 4 editoriale Equosolidale, idea diversa di sviluppo una buona notizia... Stop ai numeri “mangia bolletta” + ...e una cattiva Parmigiano-Reggiano, è crisi L’intervista Alessandro Ortis Presidente dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas a pagina 4 GAS ED ELETTRICITÀ DAL MONOPOLIO ALLA GIUNGLA Imagoeconomica

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Pratiche commerciali scorrette,marketing aggressivo, informazioni

ingannevoli. L’apertura del mercatosi è rivelata piena di trappole

na raffica di sanzioni del-l’Antitrust contro lecompagnie per pratiche

commerciali scorrette, marke-ting aggressivo, informazioniingannevoli, scorrette misura-zioni, persino rischi per la sicu-rezza. E, per ora, pochi vantag-gi in bolletta, sia per chi è rima-sto fedele sia per chi ha cambia-to soggetto. È magro il bilanciodella liberalizzazione del merca-to di gas ed elettricità, avviata il1° luglio del 2007, voluta dallaUe per creare un unico mercatoeuropeo nel quale le aziende sisarebbero aperte alla concor-renza a vantaggio dei consuma-tori. «Una liberalizzazione natamale e cresciuta peggio», secon-do Lorenzo Mozzi, presidentedel Movimento Consumatori.Nel dossier di questo mese unaguida per orientarsi nella giun-gla delle tariffe e dei soggetti eper conoscere le tutele contrat-tuali a disposizione dell’utente.

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Fratello Orso, matrigna Cinaratello Orso, Sorella Luna,Carnefice Uomo. Siamo l’unica

specie che distrugge l’ambiente in cuivive, che uccide per piacere, che

tortura esseri viventi per lucro.Gli Orsi della Luna vengono

immobilizzati in una piccolagabbia per vent’anni, la durata

della loro vita. Ogni giorno, due volte

Fal giorno, viene estratta la bile permedicinali, bibite e shampoo.Diecimila Orsi della Luna sonotorturati in Cina, in Corea e inVietnam. Jill Robinson, una signorainglese, sta dedicando la sua vita agliOrsi della Luna con l’organizzazioneAaf. Aiutiamola attraverso il suo sitowww.animalsasia.org. Beppe Grillo

www.beppegrillo.it

Bollette gonfiate e bollette con addebiti per telefonate mai ef-fettuate o servizi non richiesti: una vecchia storia, che dal 1°ottobre,però,dovrebbe ripetersi con meno frequenza.È entra-to in vigore da quella data, infatti, il blocco permanente e gra-tuito delle telefonate verso i numeri a sovrapprezzo (144 e af-fini).Chi vorrà disporre del servizio a sovrapprezzo dovrà dun-que chiedere esplicitamente l’attivazione al gestore telefonico.

Il budget delle famiglie si riduce. E anche la spesa alimentaresubisce sforbiciate pesanti. Un esempio? Si consuma menoParmigiano-Reggiano. Risultato: produttori in crisi. Uno deisimboli del made in Italy sulle tavole rischia grosso. Il Consor-zio sostiene che oggi il 57% del parmigiano viene svendutosottocosto. Il prezzo di oggi è inferiore del 4,7% a quello di ini-zio anno e del 30% rispetto al prezzo degli anni 2003-2007.

Leggi e normeUltime volontà, tuttoquel che c’è da saperePag. 5

DirittiAuthority più forti,mercato senza trappolePag. 6

SaluteFarmaci da banco, scattal’operazione trasparenzaPag. 7

Le rubricheNotizie, campagne,informazioni utiliPag. 8/11

ottobre2008

di Lorenzo Miozzi*lla vigilia dell’edizione 2008 della settimana Iofaccio la spesa giusta, alcune considerazioni misembrano d’obbligo, primo perché, come ogni

anno, Movimento Consumatori aderisce all’iniziativaFairtrade, secondo perché non aderiamo per caso: cre-diamo nel commercio equo e nel suo futuro. A distan-za di 35 anni dall’inizio del commercio equo credo chesia importante chiedersi a che punto siamo. Anche per-ché si corre il rischio di dimenticare il suo obiettivoprincipe, che non è quello di mandare qualche soldo inposti sconosciuti a bisognosi sconosciuti.

*presidente del Movimento Consumatori

A

segue a pagina 4

dossier da pagina 2 a pagina 4

editorialeEquosolidale, idea diversa di sviluppo

una buona notizia...Stop ai numeri “mangia bolletta”+

...e una cattivaParmigiano-Reggiano, è crisi

L’intervistaAlessandro

OrtisPresidente dell’Autorità

per l’energia

elettrica e il gas

a pagina 4

GAS ED ELETTRICITÀ

DAL MONOPOLIOALLA GIUNGLA

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trust, «ha messo in atto pratiche commerciali aggressiveattivando forniture di luce e gas non richieste, esigendo-ne, in alcuni casi, il pagamento, imponendo ostacoli al-l’esercizio del diritto di ripensamento e adottando pro-cedure di marketing aggressive». Per il Garante, la so-cietà ha dato ai consumatori indicazioni che non rispon-devano al vero, inesatte ed incomplete. In particolare,rileva l’Antitrust, non è stato chiarito agli utenti che icontratti comportavano lo spostamento a un nuovo for-nitore e, per quanto riguarda l’elettricità, il passaggio almercato libero, con un piano tariffario che sarebbe statosoggetto in futuro alle variazioni di mercato. E in alcunicasi non è stata comunicata tempestivamente la possibi-lità di esercitare il diritto di recesso.

Nel mirino delle istruttorie dell’Antirust sono finiteun po’ tutte le società erogatrici di elettricità: Eni Divi-sione Gas & Power spa, Acea Electrabel Elettricità, AemAcquisto, Vendita Energia spa, Asm Mercato spa, Tren-ta spa, Enia Energia spa, Mpe Energia spa, ItalcogimEnergie spam.

No alla junglaPrezzi in crescita e poca chiarezza commerciale, dunque.«Questo è il risultato di una liberalizzazione nata male ecresciuta peggio», commenta Lorenzo Miozzi, presi-dente del Movimento consumatori. «Inoltre, in un set-tore delicato come quello dell’energia, è ancora più gra-ve che regni un simile caos e, per questo motivo, non

di Christian Bennacchio alla scossa. Il mercato libero della luce è ric-co di vantaggi: tariffe fisse contro quelle variabili(al rialzo) dell’utenza vincolata. Ma è anche pie-

no di ombre dove si annidano le fregature più insidiose.Intanto il prezzo. E qui è salato per tutti. A un anno dal-la liberalizzazione dell’energia elettrica domestica, i con-sumatori italiani ne hanno viste di tutti i colori. Chi è ri-masto attaccato al vecchio contatore, quello del mercatovincolato, ha vissuto sulla propria bolletta le impennatedel petrolio (e non le sue discese) come in un grafico diBorsa. Tanto che secondo l’ultimo sondaggio Ipso il92% degli italiani ritiene il costo dell’energia sia troppoelevato. Una bocciatura senza appello. Dallo scorso lu-glio l’incremento complessivo dei prezzi è pari al 26%,un salasso puntuale che è arrivato anche ad ottobre.Questo mese l’aumento è stato dello 0,8% e rappresen-ta il sesto trimestre consecutivo in crescita. Il che vale adire 70-80 euro in più da sborsare per famiglia. Questosuccede agli “utenti”, fedeli allo status quo. Ai più avven-turosi e innovativi “clienti”, quasi 2 milioni di persone(anche se solo 400mila hanno cambiato effettivamenteoperatore, nella maggioranza dei casi sono rimasti in ca-sa Enel cambiando però la proposta) - circa il 7% - chehanno sposato il mercato libero, è toccata la beffa.

Ad assestare un colpo di credibilità alla riforma è sta-to l’ex monopolista, l’Enel, appena sanzionato dall’An-titrust per pratiche commerciali scorrette. L’authorityAntitrust ha inflitto ad Enel Energia ed Enel spa unadoppia ammenda, rispettivamente di 120mila e 100mi-la euro. Enel Energia (società Enel attiva nel mercato li-bero) ha infatti realizzato il passaggio di clienti residen-ziali dal mercato di maggior tutela (quello vincolato) almercato libero e l’acquisizione di clienti sul mercato delgas attraverso l’attivazione di forniture di energia elettri-ca o di gas non richieste. Ha inoltre ostacolato l’eserciziodel diritto di ripensamento. L’Antitrust contesta anchemarketing aggressivo e campagne pubblicitarie, la “Bio-raria” e ”Vantaggio 5+1”, ritenute ingannevoli, con con-seguente multa anche alla holding Enel in quanto com-mittente degli spot televisivi. «La società», scrive l’Anti-

Opossiamo permettere che, con l’ingresso di nuovi con-correnti nel mercato, anche nel campo energetico si creila jungla che si è creata successivamente alla liberalizza-zione della telefonia».

In questi giorni, in effetti, altri importanti gruppistanno aprendo le proprie offerte ai clienti domestici conpromozioni non sempre chiare. Edison, ad esempio,l’altro colosso della luce in Italia, è sbarcato nel mercatodell’energia, con l’obiettivo ambizioso di raggiungere al-meno un milione di clienti nel breve periodo. Per taglia-re il traguardo Edison lancia un’offerta da mille e unanotte, aperta fino al 31 dicembre 2008, con l’efficace slo-gan “sconto del 20%”. Il taglio della tariffa c’è, ma si ap-plica solo sulla componente strettamente elettrica, ov-vero il 65% della bolletta. Il restante 35% comprendeinvece le spese di distribuzione e commercializzazione.La strategia di marketing rimane ambigua per il consu-matore meno avvezzo alle politiche del contatore, per-ché il prezzo dell’energia dipende da tre indicatori: i co-sti di approvvigionamento e/o produzione di gas ed elet-tricità, i costi per l’utilizzo delle infrastrutture di traspor-to e i costi di commercializzazione. L’incidenza del pri-mo fattore è appunto di circa il 65% del costo finale.

Raffica di sanzioniIl mercato del gas è invece ancora tutto in subbuglio. Pre-sto partirà la Borsa del metano, sul modello di quella del-l’energia. Ma le offerte sul libero mercato sono ancora li-mitate, appannaggio dei big o delle 350 municipalizza-te locali. Nel settore del gas l’Authority ha avuto il suobel da fare: ha inflitto sanzioni per un totale di264.937,04 euro a nove società di vendita e di distribu-zione, per scorretta misurazione del gas consumato daipiccoli consumatori. L’Autorità ha anche avviato 14istruttorie nei confronti di altrettante società di distri-buzione per la non corretta misurazione del gas ai clien-ti di maggiori dimensioni. Inoltre, una sanzione di 1,5milioni è stata inflitta ad Aem Gas spa, per ritardi nelpronto intervento.

2 dossier

Bollette sempre più salate. Masoprattutto, una raffica di sanzionidell’Antitrust contro le compagnieper pratiche commerciali scorrette,marketing aggressivo, informazioniingannevoli, scorrette misurazioni,persino rischi per la sicurezza

+VademecumLe “tutele minime”, un salvagente per i consumatori

a liberalizzazione dell’energia, dato il deli-cato impatto sociale che comporta, è stata

accompagnata da una serie di tutele per i citta-dini che non troviamo in altre esperienze di li-beralizzazione.

ElettricitàNell’ambito della vendita dell’energia elettri-ca, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas haredatto una serie di tutele minime per i clientiche vengono applicate, a seconda dei casi, pertutelare il consumatore nel mercato libero.Queste «Condizioni contrattuali di fornituraper i clienti del servizio elettrico» si applicano,oltre che ai clienti che espressamente le scelgo-no, ai clienti domestici che non scelgono unnuovo fornitore nel mercato libero e ai consu-

L matori che,sebbene abbiano già scelto un con-tratto nel mercato libero, rimangono senzavenditore (ad esempio, per fallimento del ven-ditore prescelto).Inoltre le condizioni contrattuali definite dal-l’Autorità possono essere scelte dai clienti chestipulano per la prima volta un contratto di for-nitura e non intendono scegliere un fornitorenel mercato libero, oppure sono serviti da unfornitore nel mercato libero ma desiderano tor-nare a fruire del servizio di maggior tutela.Le condizioni non si applicano,quindi,ai clientiche hanno scelto un nuovo fornitore nel mer-cato libero. Per questi clienti, le condizioni difornitura, così come il prezzo, sono quelle sta-bilite nel contratto liberamente stipulato con ilvenditore prescelto.

Le condizioni di fornitura,che sono disciplinatedalla delibera 200/99, riguardano in particola-re la lettura del contatore,la disciplina della fat-turazione e del calcolo dei consumi, il problemirelativi alla bolletta compresa la rateizzazionedella stessa e i reclami.

GasPer il mercato liberalizzato del gas,a differenzadi quello dell’energia elettrica, l’Autorità haprevisto delle tutele minime differenti. Sonostate stilate, infatti, delle «Condizioni contrat-tuali di riferimento» dell’Autorità ed è statoprevisto che tali condizioni devono sempre es-sere presenti nel ventaglio di offerte di ciascunvenditore. Le condizioni definite dall’Autoritàsi rivolgono, oltre che ai clienti che le scelgono

espressamente, ai clienti che consumano me-no di 200mila metri cubi l’anno e che non sonopassati al mercato libero e a tutti i clienti forni-ti con gas diversi dal gas naturale (ad esempio,gpl),distribuiti attraverso reti di gasdotti locali.Gli ambiti che vengono regolati dalle condizio-ni contrattuali di riferimento sono,ad esempio,la periodicità con la quale deve essere effettua-ta la lettura effettiva del contatore (almeno unavolta all’anno per i clienti domestici), la perio-dicità e la modalità di fatturazione, le modalitàdi calcolo dei consumi,di pagamento della bol-letta, la morosità del cliente, la sospensionedella fornitura la rateizzazione del pagamento,il deposito cauzionale e i reclami.

Piero Pacchioli

segue a pagina 4

GAS ED ELETTRICITÀ

Mercato libero dell’energia,una rivoluzione mancata

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di Piero Pacchioliarantire ai 480 milioni diconsumatori dell’UnioneEuropea il diritto ad un ap-

provvigionamento energetico sicuro eda prezzi convenienti: è questo l’obiettivodella liberalizzazione del mercato dell’e-nergia elettrica e del gas voluto dallaCommissione». Queste le parole di An-dris Piebalgs, commissario europeo perl’energia: nell’intenzione del legislatoreeuropeo, infatti, l’obiettivo delle libera-lizzazioni era quello di creare un unicomercato europeo nel quale le aziende sisarebbero aperte alla concorrenza a van-taggio dei consumatori. Così, almeno fi-no ad oggi non è stato.

In Italia la liberalizzazione è passataattraverso lo smembramento dei vecchimonopolisti, Enel ed Eni, per garantirela separazione funzionale e contabile tradistribuzione e vendita. Si è poi proce-duto alla determinazione delle quotemassime di mercato per ogni singola so-cietà di vendita. Questo per agevolarel’ingresso dei nuovi concorrenti che, inalternativa, non avrebbero potuto com-petere con gli ex monopolisti.

L’ultimo miglioDal 1° luglio 2007 è stata liberalizzata lavendita dell’energia elettrica ai clientidomestici. Di tutte le fasi che dalla pro-duzione portano l’energia nelle case deiconsumatori finali (produzione, tra-smissione, dispacciamento, distribuzio-ne e vendita), la liberalizzazione ha coin-volto solamente l’ultima, vale a direquella della vendita al cliente finale.

L’Unione europea ha stabilito le re-gole fondamentali perché i clienti piùdeboli siano comunque tutelati. Ciascu-no dei Paesi membri ha definito in mo-do dettagliato le regole del mercato na-zionale, nel rispetto delle regole europee.Uno dei passi fondamentali è stato quel-lo di garantire ai consumatori un livellominimo di tutela indipendentementedal venditore prescelto (vedi pagina a

fianco). In particolare, sono state intro-dotte nuove forme di tutela, ad esempioin materia di informazione e trasparenzadelle offerte commerciali, dei prezzi, del-le bollette.

Vendita liberaNel gennaio 2003 è stata liberalizzatal’attività di vendita al dettaglio del gasnaturale a tutti i clienti finali con consu-mi medio-bassi (fino a 200mila metricubi/anno). Anche in questo caso l’atti-vità che è stata liberalizzata è unicamen-te quella di vendita, restando invariate lemodalità di distribuzione.

Anche la liberalizzazione del merca-to del gas si basa su regole europee rece-pite nei singoli ordinamenti nazionali.L’attività di vendita è libera, ma per po-terla svolgere le imprese di vendita devo-no ottenere un’autorizzazione da partedel ministero dello Sviluppo economi-co. Per rispettare l’obbligo di separazio-ne tra vendita e distribuzione, la maggiorparte delle imprese di distribuzione hacreato una società di vendita, spesso de-nominata con una ragione sociale simi-le, alla quale ha trasferito tutti i contrattidi fornitura dei clienti. Sono anche sortenuove società di vendita, e hanno fatto illoro ingresso in Italia società di vendita

straniere. La liberalizzazione ha interes-sato solo il mercato del gas naturale. Perquesto motivo dove esistono reti di di-stribuzione di gas diversi dal gas natura-le (ad esempio gpl) i clienti non possonocambiare fornitore e l’Autorità continuaa stabilire le tariffe di fornitura. Non so-no invece regolati dall’Autorità i servizidi gas che non sono forniti attraverso re-ti locali (ad esempio, forniture mediantebombole o serbatoi condominiali).

Nel mercato liberalizzato del gas, ri-levante importanza ricoprono le condi-zioni contrattuali ed economiche di for-nitura del servizio gas che l’Autorità de-finisce ed aggiorna periodicamente.

3dossier

Mercato liberoIl cliente del mercato libero può concordarecon il proprio venditore l’applicazione distandard di qualità commerciale e diindennizzi diversi da quelli previstidall’Autorità.Gli indennizzi automaticiSe gli standard specifici di qualità non sonorispettati per cause non dovute a forzamaggiore o a responsabilità di terzi o alcliente stesso, l’esercente deve pagare unindennizzo al cliente interessato, senza chequesti debba farne richiesta.Servizio di maggior tutelaÈ il servizio di fornitura dell’energia elettricaa condizioni contrattuali ed economichestabilite dall’Autorità, previsto per tutelare iclienti che in un mercato liberalizzato hannomeno forza contrattuale.Proposte di contrattoSi tratta di un documento che devecontenere tutti gli elementi di un contratto(prezzo e condizioni di fornitura) che ilcliente può restituire sottoscrittoall’esercente per l’accettazione.Questo documento impegna da subito ilcliente che lo sottoscrive e solo se ilvenditore comunica al cliente la propriaaccettazione senza modifiche, il documentodiventa un nuovo contratto che deve essererispettato anche dal venditore. Il venditoreha un tempo massimo di 45 giorni percomunicare al cliente la propriaaccettazione: se non lo fa entro questotermine, la proposta è revocataautomaticamente e il cliente non ha piùalcun impegno nei confronti del venditore.Offerte “biorarie”Nelle offerte “biorarie” o “multiorarie”, ilcosto dell’energia elettrica varia a secondadella fascia oraria in cui viene consumata.Le attuali soluzioni biorarie prevedononormalmente due livelli di prezzo: uno piùelevato per le ore centrali (ore 8 - 19) dallunedì al venerdì e uno più basso per le orenotturne (ore 19 - 8), il sabato, la domenicae gli altri giorni festivi.Per poter aderire a queste soluzioni ènecessario disporre di un contatoreelettronico telegestito.Scheda per il confrontodei prezzi I venditori devono fornire ai clienti, primache il contratto sia stipulato, informazionichiare e complete sul prezzo del servizio etutte le eventuali voci di spesa previste dalcontratto. I venditori devono inoltreconsegnare al cliente una scheda per ilconfronto dei prezzi che riassumeschematicamente il prezzo del servizio, glieventuali sconti o bonus previsti dalcontratto e calcola la spesa che un cliente-tipo, con determinati consumi, sosterrebbein un anno con il prezzo in vigore almomento dell’offerta.Condizioni contrattualidi riferimento per i clienti del gasPer condizioni contrattuali di riferimento siintendono le clausole del contratto difornitura del servizio gas direttamentefissate dall’Autorità per tutelare i clienti chein un mercato liberalizzato hanno menoforza contrattuale.

COS’È CAMBIATO

Concorrenza cercasiL’obiettivo era creare ununico mercato europeoin cui le aziendecompetessero ad armipari, a tutto vantaggiodei consumatori.Ecco come nasce e comesi è concretizzata in Italiauna riforma che è rimasta a metà

+glossario

SOGGETTI AUTORIZZATI ALLA VENDITADI GAS NATURALE NUMERO

5 settembre 2003 424

7 ottobre 2004 392

8 settembre 2005 409

1 settembre 2006 386

31 ottobre 2007 408

Ministero dello sviluppo economiche – nov. 2007

ENERGIA, RICERCA ISPOIl 92% degli italiani ritiene che il costo dell’energia sia troppo elevatoL’89% è cosciente che servono fonti energetiche diverse dalle tradizionali

LIBERALIZZAZIONE36% ritiene che la riforma possa migliorare l’offerta41% non ha fi ducia nella liberalizzazione

NUCLEARE62% è favorevole ma solo il 47% è d’accordo ad impiantare nuove centrali in Italia

0

50

2000 2001

Mercato vincolato

Mercato libero

Autoproduzione

2002 2003 2004 2005 2006 2007

100

150

200

250

300

350

23,846,1

209,4

22,376,0

187,2

22,298,2

170,5

21,1113,1

165,5

21,1127,1

156,3

21,3

135,5

153,0

20,2154,4

142,9

20,6177,2

121,1

CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICADATI IN TWh

Fonte: Elaborazioni Autorità per l’energia elettrica e il gas su dati GRTN/TERNA

A scuola di... energiaa convinzione di poter contribuire allosviluppo delle fonti rinnovabili e alla

sensibilizzazione sul risparmio energetico e ilgrande successo dell’edizione passata, haspinto anche quest’anno il MovimentoConsumatori alla realizzazione dell’iniziativa A scuola di risparmio energetico e sviluppodelle fonti rinnovabili. Le nuove idee cresconotra i banchi. Il progetto prevede un’indagineche coinvolgerà 150 scuole secondarie diprimo grado.Verrà verificato se le scuoleprescelte attuano delle iniziative volte alrisparmio energetico e allo sviluppo dellenuove fonti di energia. Il sondaggio andrà arilevare le azioni che gli organi scolasticihanno eventualmente attuato per ridurre ilconsumo energetico dell’edificio scolastico ele attività didattiche che i docenti potrebberoaver inserito nei programmi scolastici pereducare i ragazzi al risparmio energetico.Parallelamento sarà indetto un concorso,Raccontami la tua energia: per partecipare glialunni dovranno comporre un elaboratoscritto che raccolga le loro idee sul temadell’energia. Gli esiti dell’indagine sarannoraccolti in un dossier consultabile sul sito

www.movimentoconsumatori.it

L

Il Progetto

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di Angela Cartan’iniezione di concorrenza chefavorisce la libertà di scelta deiconsumatori. Per Alessandro Or-

tis, presidente dell’Autorità per l’ener-gia elettrica e il gas non ci sono dubbi: laliberazzazione del settore fa bene al mer-cato e agli utenti. Su abusi e distorsioni«vigiliamo e sanzioniamo le impreseinadempienti, anche grazie alle segnala-zioni degli utenti».Consumers’ Magazine: PresidenteOrtis, un bilancio in rosa, quindi?Alessandro Ortis: La liberalizzazionesta già producendo per i consumatori iprimi vantaggi, soprattutto in terminidi possibilità di scelta. È un fatto positi-vo: i venditori hanno cominciato a svi-luppare le proprie offerte e per le fami-glie si prospettano opportunità aggiun-tive e differenziate, sconti o bonus,prezzi bloccati, soluzioni prepagate, of-ferte di sola “energia verde” o di “elettri-cità più gas”, ecc. Purtroppo, va eviden-ziato che l’eccezionale peso del caro-greggio sta ancora oscurando decisa-mente i primi vantaggi ottenuti graziealla concorrenza; infatti, in assenza diquesti, gli aumenti per le bollette sareb-bero stati superiori. Dal 1° luglio 2007,circa 2 milioni di clienti (il 6% dei con-sumatori domestici e non) hanno cam-biato fornitore, al fine di ottenere nuovibenefici: è un valore in linea con le mi-gliori esperienze d’Europa. Si tratta di

U1,2 milioni di famiglie, su un totale dicirca 28 milioni, e di 800.000 (su 6 mi-lioni) piccole e medie imprese. Nel pros-simo futuro, quanto più la concorrenzaverrà a svilupparsi, tanto migliori saran-no le prospettive per i consumatori, intermini di qualità del servizio e di pres-sione sui prezzi finali. Ciò ricordandosempre la necessità di rendere il mix del-l’offerta nazionale sempre meno idro-carburi-dipendente, al fine di ottenere‘bollette’ meno esposte alle fluttuazionidei prezzi internazionali di petrolio egas.CM: Comunque sempre più soggettistanno entrando nell’offerta di utenzedomestiche …Ortis: Questo fatto è positivo; oltre al-la completa apertura del mercato lato“domanda”, deve svilupparsi una sem-pre più consistente concorrenza lato“offerta”, per avere abbondanza di offer-ta e di offerenti in forte competizione fraloro. In altri termini, da una parte la scel-ta dei consumatori deve essere semprepiù libera, consapevole e conveniente;dall’altra parte si deve continuare neglisforzi per eliminare alcune barriere e fri-zioni, facendo sì che la concorrenza traoperatori si svolga il più possibile in uncontesto di par condicio.È indispensa-bile poi una decisa iniezione di concor-renza anche nel settore del gas, che con-diziona in misura crescente il settoreelettrico: ad oggi, infatti, oltre il 55%

dell’energia elettrica in Italia viene pro-dotta proprio con il gas, i cui prezzi so-no legati a quelli del petrolio.CM: Già iniziano però anche i primiproblemi (pubblicità ingannevoli,contratti poco chiari, venditori senzascrupoli). Cosa può fare il consumato-re per difendersi?Ortis: L’Autorità per l’energia vigila suogni aspetto dell’apertura del mercato,modulando l’aggiornamento delle re-gole man mano che se ne ravvisi la ne-cessità e provvedendo ad assicurarne ilpuntuale rispetto, eventualmente anchesanzionando le imprese inadempienti.La tutela dei consumatori è sempre unapriorità per l’Autorità. Per prevenireproblematiche ed ottenere utili chiari-menti, tutti i consumatori possono an-che rivolgersi al numero verde attivatodall’Autorità per l’energia (vedi box sot-to, ndr). Nel primo anno di attività delcall-center, hanno chiamato oltre34.000 utenti e il 98% si sono dichiara-ti soddisfatti delle risposte ricevute. Traqueste chiamate è pervenuto pure qual-che migliaio di reclami; è una quantitàimportante, anche considerando che lefamiglie consumatrici di energia elettri-ca sono circa 30 milioni e quelle che usa-no gas sono circa 20 milioni. Proprio aseguito di queste segnalazioni abbiamoadottato alcune regole più stringenti pergli operatori, migliorando così le tuteleper tutti i consumatori.

L’INTERVISTA

«Più libertà di scelta,più convenienza.E sugli abusi vigiliamo noi»

«Entrambe», ha spiegato l’Autorità, «le azioni sopramenzionate, fanno parte di un più ampio quadro di ini-ziative assunte dall’Autorità in seguito all’’istruttoriaconoscitiva’ su tutto il territorio nazionale per la corret-ta applicazione dei due coefficienti di misura ”M” e ”K”(avviata con delibera n. 124/07). I risultati di questaistruttoria, conclusa nel settembre 2007 (delibera n.227/07), sono stati già acquisiti dalla Procura della Re-pubblica presso il Tribunale di Milano nell’ambito diuna propria indagine».Le società finite nel mirino del Garante sono Eni, EnelEnergia, MetanoFriuli, MetanAlpi Val Chisone, Me-tanAlpi Sestriere, Et Servizi Tecnologici, Et ServiziCommerciali, Agrigas ed Eta3 che - si legge nella notaper la «scorretta misurazione del gas consumato dai pic-coli consumatori». Ancora più sconcertante è scoprire,come si legge in due recenti delibere dell’Autorità (VIS93/08 e VIS 94/08, rispettivamente nei confronti diAges S.p.A. e Genia S.p.A.) che alcune aziende adotta-no «comportamenti idonei a pregiudicare un interessedi particolare rilievo, quale quello di garantire l’incolu-mità e la sicurezza delle persone». Anche dal punto divista della sicurezza, quindi, i problemi legati al merca-to liberalizzato sono notevoli. Christian Benna

Il commercio equosolidale in realtà, e bisogna tenerlobene a mente, è innanzitutto uno strumento politico,un mezzo di sensibilizzazione per cambiare le regole delsistema economico internazionale. Una peculiare vi-sione politica delle relazioni Nord/Sud e della coopera-zione internazionale che cerca di coniugare attività a fa-vore dei processi di autonomia presenti nel Sud delmondo con la critica radicale ai rapporti economici in-ternazionali. Trade, not aid: commercio, non aiuti. Ilfulcro dell’azione solidale deve concentrarsi nella mo-difica dei meccanismi economici e commerciali cheperpetuano le condizioni di dominazione, di subordi-nazione e di squilibrio.

Solo informando adeguatamente le persone, radi-cando la coscienza di un’economia sostenibile nei con-sumatori, solo allora il commercio equo avrà raggiun-to il suo scopo. L’equosolidale non è fine a se stesso, madeve aiutare tutte le forze critiche presenti sul territorioper far nascere esperienze locali alternative che permet-tano poi l’emergere di soluzioni economiche di più va-

sto raggio. Fondamentale è la creazione di spazi econo-mici locali con mercati locali che siano orientati al bi-sogno, sostenibili dal versante ecologico e che promuo-vano il lavoro. Noi ci crediamo. Per questo nell’ambitodell’iniziativa «Consumatori in piazza» promossa a Ve-nezia dal Movimento Consumatori, abbiamo organiz-zato una giornata di dialogo con i cittadini. Un’occa-sione per parlare a tu per tu con i consumatori, di spie-gare, di informare sul commercio equo. Per molti, pertroppi, ancora oggi, un modus sconosciuto. Su questotema sarebbe curioso proporre un sondaggio alla gentecomune. Chiedere cosa è il commercio equo e solidale,cosa è l’economia sostenibile. Non mi stupirei se lamaggior parte delle persone fosse convinta a torto disapere cosa è, e abbia quindi una visione distorta di mo-dalità e di obiettivi. Ecco allora che risulta fondamen-tale chiarire, spiegare per invitare, in seconda battuta, adiventare consapevoli dei propri acquisti, consumaredi meno, ad avere uno stile di vita più solidale. Sempli-cemente a scegliere pensando. Lorenzo Miozzi

«Il caro greggio ha oscuratoi vantaggi dellaliberalizzazione in bolletta.Ma nel futuro emergerannochiaramente».Parola delpresidente dell’AuthorityAlessandro Ortis chepromette ai consumatoricontrolli severi

InfolineIl Numero Verde dell’Autorità per l’energiaelettrica e il gas, attivo già da lugliodell’anno scorso (800.166.654) forniscetutte le informazioni per orientarsi nei

mercatiliberalizzatidell’energiaelettrica e delgas: consente alconsumatore diconoscere i propridiritti e di fare

una scelta consapevole del proprio fornitoredi energia. Il servizio è attivo dal lunedì alvenerdì, dalle ore 8.00 alle ore 18.00. Fuorida questi orari previsti per contattaredirettamente gli operatori, è possibileinviare domande a [email protected].

segue da pagina 2

segue dalla prima

editorialeEquosolidale, idea diversa di sviluppo

Il Servizio

4 dossier

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LA GUIDA

Ultime volontàTutto quel che c’è da saperedi Domenico Chiofalo*

l diritto successorio è l’insieme di re-gole che determinano le sorti del pa-trimonio di una persona alla sua mor-

te. Eventuali obblighi assunti prima ditale momento o accordi di ogni tipo tra ifuturi possibili eredi non hanno alcun ef-fetto.

La successione può avvenire con untestamento che la regola secondo la pro-pria volontà oppure lasciando che sia lalegge a individuare gli eredi. Chi è chia-mato all’eredità è obbligato a pagare lerelative imposte stabilite dallo Stato.Nelprimo caso si ha la successione testa-mentaria e i beneficiari sono individuatidal defunto, che può scegliere ancheconviventi, amici, associazioni benefi-che, con i limiti previsti dalla legge a ga-ranzia di determinate categorie di fami-liari. Nel secondo caso si ha la successio-ne legittima, nella quale l’individuazio-ne degli eredi avviene per legge.

Successione legittimaLa legge prevede che solo alcuni soggetti- i parenti fino al sesto grado e il coniuge- abbiano diritto di succedere secondoun determinato ordine. Le regole previ-ste per la successione legittima tengonoin considerazione sia la linea (discenden-te, ascendente, collaterale) che il gradodi parentela (il parente più prossimoesclude gli altri).

Non sempre, pertanto, è agevoleavere un quadro completo e preciso del-la successione e vari possono essere i casiche si presentano a seconda della com-posizione familiare (vedi tabella) o di al-tre vicende (rinunzie all’eredità, sussi-stenza di figli dell’erede rinunziante, co-niuge separato, presenza di fratelli o so-relle unilaterali); è, pertanto, opportunala consulenza di un professionista superpartes come il notaio che può chiarire almeglio la situazione. In mancanza delconiuge o di parenti fino al sesto grado,la successione si devolve allo Stato.

Successione testamentariaIl testamento è il documento con cuiqualsiasi persona, maggiorenne e capacedi intendere e volere, può regolare la de-stinazione del suo patrimonio per il mo-mento in cui avrà cessato di vivere. Ilcontenuto del testamento può riportareanche disposizioni di carattere non pa-trimoniale, come il riconoscimento diun figlio naturale o disposizioni sullapropria sepoltura. Le forme ordinarie ditestamento sono il testamento olografoed il testamento pubblico.

Il testamento olografo deve esserescritto per intero, datato e sottoscrittoesclusivamente dal testatore; può essere,

I

pertanto, predisposto autonomamente,anche non in presenza del notaio. Al mo-mento della morte del testatore, chi è inpossesso del testamento, per darne ese-cuzione, deve presentarlo ad un notaioper la sua pubblicazione.

Il testamento pubblico, invece, è ri-cevuto dal notaio in presenza di due te-stimoni; è un atto notarile vero e propriocon il quale il testatore, in presenza deitestimoni, dichiara al notaio la sua vo-lontà, che è scritta dal notaio stesso, ilquale ne dà, poi, lettura al testatore. Lalegge prevede particolari formalità an-che per il caso in cui il testatore, per gra-vi problemi fisici o per analfabetismo,non possa sottoscrivere e per il testamen-to del muto, sordo o sordomuto.Duran-te la vita del testatore, non potrà esserefornita né dal notaio né da terzi alcunanotizia sull’esistenza o meno di testa-menti.

Questo tipo di testamento dàsenz’altro maggiori garanzie, soprattut-to nei casi più complessi, di non esseredichiarato invalido, grazie all’intervento

notarile, e non rischia di essere smarritoo distrutto in quanto il notaio lo custo-disce nei propri atti e provvederà alla suapubblicazione non appena avrà cono-scenza della morte del testatore. Se nonsi sa chi sia il notaio che ha ricevuto il te-stamento pubblico, si può chiedere alpresidente del Consiglio notarile delluogo di fare una ricerca presso il localeArchivio notarile, oppure presso il mini-stero della Giustizia, dove è istituito ilRegistro generale dei testamenti.

È fondamentale sapere che il testa-mento può essere sempre modificato orevocato, in tutto o in parte. Si può mo-dificare un testamento olografo anchecon uno pubblico e viceversa. L’ultimotestamento prevale sui precedenti, pur inassenza di una revoca espressa, se si di-spone dei beni in modo incompatibilecon le precedenti disposizioni.

LegittimariLa legge tutela alcune categorie di fami-liari (legittimari), riservando agli stessiuna quota di eredità (legittima) anche

contro un’eventuale volontà del defuntoespressa per testamento. Questi soggettisono i discendenti (figli e nipoti), gliascendenti (genitori, nonni, e così via)ed il coniuge. A seconda della esistenza o

meno di tali soggetti al mo-mento del decesso, o di alcunisoltanto di essi, la legge preve-de, con calcoli a volte moltocomplicati, quale sia la quota dieredità riservata a costoro, con-siderando anche i debiti del de-funto ed eventuali donazionida lui effettuate in vita, e qualesia, quindi, la quota di eredità(disponibile) di cui il testatorepuò disporre liberamente a fa-vore di chi vuole.

C’è, quindi, un limite allalibertà di fare testamento (e didonare): se il testamento, o leeventuali donazioni fatte in vi-ta, pur sempre validi ed efficaci,ledono i diritti di un legittima-rio, questo potrà agire in giudi-zio per renderle inefficaci. Èfondamentale, quindi, in que-sti casi rivolgersi al proprio no-taio per evitare futuri, dolorosicontenziosi familiari e, soprat-tutto, problemi di commercia-bilità per i beni oggetto del te-stamento o della donazione.

Accettazione dell’ereditàPer acquisire l’eredità occorreaccettarla. L’accettazione (chenon può riguardare solo unaparte dell’eredità) può essere

espressa con un atto scritto davanti al no-taio o al cancelliere del Tribunale del luo-go ove il defunto aveva l’ultimo domici-lio (e, in caso di eredi minori o incapaci,occorre anche l’autorizzazione del giudi-ce) oppure tacita, cioè desumibile da uncomportamento che manifesti la vo-lontà di accettare (per esempio con il tra-sferimento della residenza nella casa ri-cevuta in eredità). Se l’erede accetta, su-bentra al defunto anche nei debiti. Perquesto motivo la legge prevede, con lemedesime formalità richieste per l’accet-tazione espressa, la possibilità di: rinun-ciare all’eredità, cioè di rifiutarla (con laconseguenza, però, che l’eredità potreb-be passare ai figli) o di accettare con be-neficio di inventario (obbligatorio in ca-so di eredi minori, incapaci, o di personegiuridiche), in modo da non risponderedei debiti del defunto con il proprio pa-trimonio personale, ma solo nei limitidell’eredità.

*notaio in Varesepagina realizzata in collaborazione con

il Consiglio nazionale del Notariatowww.notariato.it

Olografo o pubblico. Quota legittima o quota disponibile.Tasse, debiti, donazioni, diritti dei parenti.Un notaio ci introduce ai segreti di eredità e testamenti

5Leggi e norme

Tabella Successione legittima (artt. 565, ss c.c.)SE CHI DECEDE LASCIASolo il coniuge in assenza degli altri successibili (figli, ascendenti, fratelli e sorelle): 1/1 al coniuge Il coniuge e un figlio: 1/2 al coniuge e 1/2 al figlio Il coniuge e due o più figli: 1/3 al coniuge e 2/3 ai figli Il coniuge ed ascendenti o fratelli e sorelle (senza figli): 2/3 al coniuge e 1/3 ad ascendenti/fratelli /sorelle Solo il figlio (senza coniuge): 1/1 al figlio Solo ascendenti: 1/2 agli ascendenti in linea paterna, 1/2 agli ascendenti in linea materna Solo fratelli e sorelle: una quota ciascuno in parti uguali;

i fratelli e le sorelle unilaterali (padre o madre diversi) conseguono però la metà della quota dei germani (stessi genitori)

Solo ascendenti e fratelli e sorelle: vedi art. 571 Codice civileAltri parenti: vedi art. 572 Codice civileConiuge separato: vedi art. 585 Codice civile

Tabella quota di legittima e quota disponibile (artt. 536, ss, c.c.)SE CHI DECEDE LASCIASolo il coniuge: 1/2 al coniuge come quota di legittima e 1/2 come quota disponibile Il coniuge ed un figlio: 1/3 al coniuge come quota di legittima, 1/3 al figlio come quota di legittima

e 1/3 come quota disponibileIl coniuge e due o più figli: 1/4 al coniuge come quota di legittima,

2/4 ai figli come quota di legittima e 1/4 come quota disponibileSolo il figlio (senza coniuge): 1/2 al figlio come quota di legittima e 1/2 come quota disponibileSolo due o più figli (senza coniuge): 2/3 ai figli come quota di legittima e 1/3 come quota disponibileSolo ascendenti legittimi: 1/3 agli ascendenti come quota di legittima e 2/3 come quota disponibileIl coniuge ed ascendenti legittimi (senza figli): 1/2 al coniuge come quota di legittima,

1/4 agli ascendenti come quota di legittima e 1/4 come quota disponibileConiuge separato: vedi art. 548 Codice civile

� Come funziona

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IL DIBATTITO

Authority più forti,mercato senza trappoledi Luca Zanfei

on c’è pace per Giulio Tremonti.Già alle prese con la crisi finanzia-ria, il ministro dell’Economia ha

anche dovuto fronteggiare le accuse di Antonio Catricalà. Il presidente del-l’Antitrust, nel denunciare gli otto milio-ni alla struttura decisi dal governo, nonha risparmiato una frecciata dal tagliopolitico:«Capisco di dare fastidio», haesordito durante il suo intervento alworkshop di Consumers’ Forum, «maaspettate quando sono meno forte, nonora che ho aperte le inchieste sulle ban-che e sui grandi monopolisti». Assieme aCatricalà, l’8 ottobre hanno risposto al-l’invito di Lorenzo Miozzi, leader delMovimento Consumatori e del Consu-mers’ Forum, tutti gli organismi di ga-ranzia del nostro Paese. L’obiettivo erapresentare Consumerism: rapporto 2008(vedi box ) e riallacciare il dialogo con leautorità per la definizione di strategie fu-ture, ma è diventato l’occasione per ri-lanciare il ruolo degli organi di controlloquali garanti degli interessi dei consuma-tori e della vigilanza sui mercati. Così ilmessaggio affidato ancora una volta alleparole dell’agguerrito Catricalà è statoperentorio: «Chi l’ha detto che in mo-menti di crisi ci vogliono altre misure atutela del consumatore», ha detto il pre-sidente dell’Antitrust. «I problemi deicittadini non si risolvono con altre rego-le, ma con una potenziamento del ruolodelle Autorità».

Come a dire, senza maggiori poteriagli organi di controllo il modello liberi-

N

sta non può funzionare e le liberalizza-zioni in Italia continueranno ad esserecarta straccia. Ma l’attuale spinta versoun intervento massiccio del pubblico suimercati induce a una riflessione com-plessa sulle responsabilità e sui ruoli diogni singolo soggetto. «Mercato e Statosi devono combinare», ha aggiunto Cor-rado Calabrò, presidente dell’Autoritàsulle comunicazioni. «È lo Stato che, at-

tuando un’efficace regolamentazione,deve evitare che le liberalizzazioni diven-tino un boomerang per il consumatore.Dunque non c’è bisogno di troppe auto-rità, ma di un assetto istituzionale forte».E a chi vede nel capitalismo la causa del-la crisi attuale, «il vero problema è la mio-pia e la spregiudicatezza di certi operato-ri», ha risposto Calabrò. «Ora è necessa-rio puntare sull’onestà, sulla trasparenza

e sull’informazione del cittadino».Tre principi cardine per il funziona-

mento del mercato, che spetta alleAuthority far rispettare. «Il consumatoreè un soggetto debole schiacciato dalleasimmetrie informative», ha spiegato Mauro Lorenzoni, della Consob. «Il no-stro sforzo deve essere quello di educarloe di fornirgli una base culturale adatta adaffrontare il mercato con consapevolez-za. Ma per rendere davvero efficace la no-stra attività non si può prescindere dalrapporto stretto con quelle associazionidei consumatori capaci di captare le pro-blematiche dei cittadini».

La spinta delle associazioniUn riconoscimento che non è sfuggitoallo stesso Miozzi, che ha approfittatoper delineare il ruolo delle organizzazio-ni di settore. «Spetta a noi dare una spin-ta determinante per ottenere il rispettodelle regole a difesa dei diritti dei cittadi-ni-utenti. È proprio in nome della de-mocrazia che le associazioni assumono ilruolo fondamentale di mediatori traAuthority e politica e di portavoce delleistanze della società civile». Ecco perchél’incontro organizzato dal Forum e so-prattutto il Rapporto Consumerismpossono rappresenta un primo passo per«fornire un panorama chiaro e scientifi-camente corretto sul mondo del consu-merismo», ha spiegato Miozzi.

Un’iniziativa che per il presidentedell’Autorità per l’energia elettrica e ilgas, Alessandro Ortis rappresenta un«fondamentale strumento per far emer-ge la centralità delle iniziative a tutela del-le famiglie, che vanno sempre più raffor-zate», ha spiegato. Ma oltre al dialogocon le associazioni di categoria, per Ortis«è necessario puntare sul confronto tra lestesse Autorità. Dobbiamo far sì che ilconsumatore abbia le categorie e gli stru-menti per attuare delle scelte veramentelibere. Ma questo lo possiamo garantiresolo attraverso l’attivazione di un sistemacondiviso di controllo sulle regole».

Per ora però è meglio partire dalle ini-ziative già sperimentate, come schedeinformative e di confronto tra i prezzi,miglioramento degli standard di qualitàdei call center, e implementazione deglistrumenti per la totale trasparenza. O an-cora l’elaborazione di «vere e proprie li-nee guida improntate a criteri di sempli-cità», ha proposto Giuseppe Chiaraval-loti, vice presidente dell’Autorità per laprotezione dei dati personali. «Tutto ciòrisponde anche all’esigenza di evitarequanto più possibile una frammentazio-ne delle regole, nella piena consapevolez-za che al centro del sistema vi è sempre ecomunque il cittadino».

Al workshop di Consumers’ Forum i garanti rivendicanoil loro ruolo di tutela dei consumatori e scommettono sul rapporto con le associazioni

ome sta cambiando il sistema normativo a tutela delconsumatore? Ma soprattutto, quali sono gli strumenti adisposizione del cittadino per far valere i propri diritti? Sono

questi e molti altri i punti interrogativi a cui cerca di dare una risposta Consumer: rapporto 2008, un vero e proprio viaggio all’interno delcomplesso e spesso confuso corpus di legge a tutela delconsumatore-utente.Partendo dal Codice del consumo come primo strumento dirazionalizzazione della legislazione di settore, il Rapporto passa inrassegna gli ultimi tre anni di provvedimenti legislativi e iniziative diregolazione del mercato. Dalle norme di fonte italiana e comunitariaper la tutela del cittadino inteso come parte debole, si arriva così airegolamenti dell’Antitrust sulle pratiche commerciali scorrette e lapubblicità ingannevole, che offrono una valida alternativa al ricorsoalla giustizia ordinaria.Ma il rapporto analizza anche le misure dei governi a favore delleliberalizzazioni; nello specifico i decreti Bersani, con particolareattenzione alle misure per l’eliminazione dei costi bancari per lachiusura del conto corrente, la portabilità del contratto di mutuo,l’eliminazione dei costi fissi per la telefonia mobile. Provvedimenti

adottati per favorire la tutela dell’utente finale del mercato, ma chetuttora stentano ad essere applicati.L’ultimo capitolo del Rapporto invece tratta gli aspetti chiave deglistrumenti adottati dall’ordinamento, come la Class action o Azionecollettiva - la cui entrata in vigore è stata rimandata dal governoBerlusconi al 1° gennaio 2009 - o ancora le vie alternative allagiustizia civile che offrono il vantaggio della volontarietà,economicità, flessibilità e riservatezza.Si parte dunque dall’esperienza, più diffusa in Italia, dellaconciliazione stragiudiziale fino ad arrivare ai protocolli di intesapromossi dalle associazioni di consumatori con le grandi aziende perconcordare la soluzione di una controversia. Ma è nelle riflessionifinali che Consumerism: rapporto 2008 si dedica all’analisi delledifficoltà di razionalizzare e riordinare la moltitudine di discipline inmateria di difesa del consumo prodotte dal legislatore comunitario.L’obiettivo è quello di dare un contributo al dibattito già avviato danumerosi studiosi degli Stati e arrivare alla creazione di un quadronormativo di riferimento con il fine ultimo di costruire un diritto deiconsumatori europeo. (L.Z.)

www.consumersforum.it

C

� Il rapporto

Cittadino-consumatore al centro della scena

6 diritti

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+ il decalogo

Occhio al prezzoE alla farmacia

l tavolo di lavoro è stato necessario in quantoi consumatori erano disorientati dall’assenza

di prezzo sulle confezioni dei medicinali.Bisogna ricordare tuttavia che

1. le spese per i farmaci di automedicazionesono detraibili fiscalmente.Per fare ciò è neces-sario presentare in farmacia o nelle parafarma-cie la tessera sanitaria con il codice fiscale cheva apposto sullo scontrino fiscale;

2. conoscere il prezzo di qualunque prodotto èun diritto imprescindibile di ciascun consuma-tore e riguarda ciascun prodotto;

3. è vero che i farmaci non possono e non de-vono essere paragonati ai beni di largo consu-mo,però dovendo sborsare somme cospicueper l’acquisto dei medicinali è possibile chiede-re preventivamente il costo del farmaco che sista per acquistare.Se risulta eccessivo rispettoalle aspettative o al prezzo già noto,nulla dimale a dire «no grazie»;

4. l’accordo firmato presso il ministero delloSviluppo economico prevede l’adesione su basevolontaria dei singoli punti vendita all’esposi-zione del prezzo di almeno 20 farmaci di largoutilizzo tramite un pannello dalla grafica con-cordata. L’assenza di questo cartello dovrebbedissuadere dall’entrare negli esercizi di venditadei farmaci,perché non si dimostra attenzioneai diritti di informazione dei consumatori.A talproposito si invita a segnalarci via email sia lefamacie, le parafarmacie, i corner della grandedistribuzione che espongono il cartello, siaquelli che non lo espongono.Aiuteremo il Ga-rante dei prezzi alla sorveglianza.

Rossella [email protected]

I

L’ACCORDO

Farmaci da banco, scattal’operazione trasparenza

rezzi “nascosti”? Non più. Mentrela liberalizzazione dei farmacisembra destinata ad andare avanti

(come assicurato più volte nei giorniscorsi dal ministro Scajola) ci è volutoun protocollo di intesa per porre fine al-la poca trasparenza sui prezzi dei medi-cinali. Dal 16 ottobre in un poster da af-figgere nelle farmacie vengono riportatii prezzi delle 20 confezioni di farmaci dabanco più conosciute. In pratica, verràesposto in vetrina una sorta di cartello-ne in cui sono elencati i prezzi in base al-l’elenco stilato ogni sei mesi dal ministe-ro del Lavoro, salute e politiche sociali.Inoltre, presto arriveranno anche deglisconti extra sul prezzo dei generici. Èquanto prevede il protocollo d’intesasulla trasparenza dei prezzi dei farmacida banco sottoscritto il 24 settembrescorso dai rappresentanti delle istituzio-ni e di categoria.

A metà ottobre, quindi, ha preso ilvia la campagna informativa presso ipunti vendita che sceglieranno di aderi-re e un tavolo tecnico istituito al mini-stero del Welfare che deciderà su comefar risparmiare le Regioni attraverso unextrasconto sul prezzo degli equivalenti.Delle 20 confezioni - spiegano al mini-stero - 15 saranno da selezionare all’in-terno di un elenco dei 50 prodotti mag-giormente commercializzati e 5 sarannoindividuate autonomamente dal singo-lo esercizio. L’iniziativa, promossa da

P

Antonio Lirosi, Garante per la sorve-glianza dei prezzi, nasce dalle segnalazio-ni dei cittadini in crisi per l’assenza del-l’indicazione del prezzo di vendita sulleconfezioni dei medicinali e per la conse-guente impossibilità di verificare glisconti eventualmente proposti dalla far-macia o dal punto vendita. Una situa-zione che risale all’inizio del 2008, es-sendo venuto meno, in base alla Finan-ziaria 2007, l’obbligo per i produttori diindicare il prezzo.

Sconto e incentivoPer quanto riguarda il tavolo tecnicoistituito al ministero del Welfare per

l’extrasconto sul prezzo dei generici,sembra esclusa, per il momento, l’ideadi un taglio secco del 20% dei prodottiequivalenti, come ipotizzato a livellotecnico dalle Regioni che sperano così diottenere 800 milioni di euro di rispar-mio sul costo dei medicinali.

La strada prescelta sarebbe quella dilasciare il prezzo invariato, ma di accre-ditare lo sconto che le aziende fanno al-le farmacie su grossi acquisti per due ter-zi al servizio sanitario e per un terzo allefarmacie come incentivo per le venditedei farmaci a brevetto scaduto. «Nonpossiamo accettare in alcun modo», haspiegato infatti Sergio Dompè, presi-dente di Farmindustria, «l’ipotesi di untaglio secco di prezzi visti i 18 interventidi tagli avvenuti negli ultimi anni. Iprezzi italiani sono più bassi del 30% ri-spetto a quello degli altri Paesi europei».

Soddisfatto dell’accordo Ugo Mar-tinat, presidente del Cncu: «La Finan-ziaria 2007 ha abolito purtroppo l’ob-bligatorietà per i produttori di indicareil prezzo di vendita sulle confezioni dimedicinali. Una norma che ha eviden-temente creato disagi agli utenti, diso-rientandoli e costringendoli di fatto anon poter verificare e confrontare i prez-zi nei vari esercizi di vendita». «Così fa-cendo», ha detto Martinat, «è stata limi-tata la libera scelta dell’acquisto e la ri-cerca di punti vendita che proponesserosconti o offerte. Ho voluto fortementeche si giungesse alla firma del protocol-lo, che segna un passo avanti nella sceltafatta dal governo di rendere il più traspa-rente possibile i prezzi di prodotti che ri-coprono un’importanza vitale per i con-sumatori». A firmare l’intesa c’erano irappresentanti del ministero dello Svi-luppo economico e del Welfare, del Ga-rante per la sorveglianza dei prezzi, delCncu, Federfarma, Assofarm, Anpi-Pa-rafarmacie, Ancc-Coop, Federchimica-Anifa e Farmindustria. (A.C.)

www.governo.it

Un cartellone affisso infarmacia con i prezzi delleconfezioni da banco piùconosciute. È il risultato diun protocollo di intesafirmato tra irappresentanti delleistituzioni e le categorieinteressate.E in arrivo ci sono anchesconti sui generici

7salute

el 2007 la spesa per i farmaci essenziali(fascia A) è scesa del 5%, ma i ticket pa-

gati dai cittadini sono saliti del 30% rispetto al2006. I conti sono in rosso,va trovato un rime-dio, ma quale? Si può provare con la distribu-zione diretta e gratuita dei medicinali attraver-so le farmacie ospedaliere o i distretti Asl a chideve continuare le cure dopo un ricovero. Se-

condo Sifo, la Società italiana di farmaciaospedaliera e dei servizi farmaceutici delleaziende sanitarie,saltare il passaggio dalle far-macie private permette ai pazienti di non pa-gare il ticket e allo Stato di risparmiare il 50-60% sul prezzo finale della terapia.Prevista dauna legge del 2001, la distribuzione diretta èstata però attivata a macchia di leopardo.

N� Più spazio alla distribuzione diretta

ELENCO DEI FARMACI SENZA OBBLIGO DI RICETTA MAGGIORMENTE VENDUTI IN ITALIA

UNITÀ MOVIMENTATE

TACHIPIRINA - 500 mg compresse 4.938.415

ASPIRINA - 400 mg compresse 4.413.077

VOLTAREN EMULGEL - 1% Gel tubo da 50 g 4.166.191

ENTEROGERMINA - 2 miliardi/5 ml 3.696.401

MOMENT - 200 mg compresse rivestite 3.572.503

ENTEROGERMINA - 2 miliardi/5 ml 3.363.135

RINAZINA - 100 mg/100 ml spray nasale, soluzione 3.340.876

GLICEROLO CARLO ERBA - Adulti 2500 mg supposte 2.950.634

TACHIPIRINA - 250 mg supposte bambini 2.610.228

VIVIN C - 20 compresse effervescenti 2.518.125

GLICEROLO CARLO ERBA - Camomilla e Malva Adulti 2.506.937

ASPIRINA - 400 mg compresse effervescenti 2.214.638

TACHIPIRINA - 120 mg/5 ml sciroppofl acone 120 ml 2.193.829

LASONIL C.M. - 2,5 % gel 1 tubo 50 g 1.980.922

PROTEGRA - 450 mg + 450 mg granulato 1.959.989

ASPIRINA - 500 mg compresse20 compresse 1.952.150

FLUIBRON - 15 mg/2 ml soluzione da nebulizzare 2 1.937.341

BISOLVON - 4 mg/5 ml sciroppo fl acone 250 ml 1.882.889

TANTUM VERDE - 0,15% collutorio fl acone 240 ml 1.818.036

PURSENNID - 40 confetti 1.791.893

BUSCOPAN - 10 mg compresse rivestite 1.740.242

CITROSODINA - granulare orale 150 g 20% 1.724.836

MOMENT - 200 mg compresse rivestite 24 compresse 1.693.578

BUSCOFEN - 200 mg capsule molli 12 capsule 1.521.139

BRONCHENOLO - sciroppo fl acone 160 ml 1.507.344

SUPRADYN - compresse effervescenti, 20 compresse 1.442.959

FASTUM - 2,5% gel tubo 50 g 1.380.022

DULCOLAX - 5 mg compresse rivestite blister 24 c 1.378.670

IMODIUM - 2 mg capsule rigide 8 capsule 1.340.560

ZERINOL C.M. - 300 mg + 2 mg compresse rivestite 1.339.768

CANESTEN - 1% crema tubo da 30 g 1.291.201

TACHIPIRINA - 1000 mg supposte adulti 1.290.557

DISSENTEN - 2 mg compresse 15 compresse 1.233.596

FLECTOR - 180 mg cerotto medicato 5 cerotti 1.231.525

SUPRADYN - compresse rivestite 30 compresse 1.206.129

LAEVOLAC - 66,7 g/100 ml sciroppofl acone 180 ml 1.194.540

TACHIPIRINA - 500 mg supposte bambini 10 supposte 1.161.655

TANTUM VERDE - 0,15% collutoriofl acone 120 ml 1.144.207

BIOCHETASI - 20 bustine granulato os 1.133.861

PROTEGRA - 450 mg + 450 mg granulato effervescenti 1.108.203

FROBEN - 0,25% soluzione da nebulizzare 1 fl acon 1.105.741

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Consumers’approfondimenti

di Gustavo Ghidini*l primo consiglio, per tutti, è quello di non farsi prenderedal panico. Fortunatamente il sistema bancario e finan-ziario italiano non è evoluto (!) come quello americano,

ed è quindi esposto a minori rischi, anche di riflesso. Adesempio, i nostri mutui vengono concessi non sull’intero va-lore dell’immobile - spesso anzi, per la metà o poco più - emai, che io sappia, su ipotetici incrementi futu-ri di valore degli immobili. Il panico, invece,può scatenare reazioni a catena, delle quali - lastoria insegna - fanno le spese soprattutto i pic-coli risparmiatori.

Consigli? Solo due. Uno per chi non ha, onon ha ancora, capacità di risparmio; ed uno perchi ha già risparmi investiti.

Chi non ha risparmi, deve a mio avviso atte-nersi a una sola regola : cercare di non fare debi-ti, salvo casi di vera, ineliminabile necessità. Niente ricorso alcredito, dunque, per viaggi, matrimoni, e in genere per ognispesa rinviabile. Già è difficile per molti arrivare a fine mese -guai se si aggiungessero, senza vera necessità, gli oneri di inte-ressi che, nel credito al consumo, possono facilmente arriva-re, già oggi, a tassi dell’ordine del 15% annuo. Oggi, doma-ni, con ogni probabilità, viste le inevitabili strette sul credito,i tassi saliranno ancora - già il tasso di riferimento della Ban-ca centrale europea (Euribor) ha cominciato a salire ancoraproprio subito dopo lo scoppio della crisi mondiale.

IControllare, controllare, controllareA chi ha risparmi investiti in gestioni finanziarie, o assicura-tivo-finanziarie - non semplici Bot o buoni postali, per in-tenderci - il consiglio è “controllare”, controllare con pedan-teria la qualità e struttura dell’investimento.

Con pedanteria, dunque, suggerisco di chiedere al pro-motore finanziario che segue il “portafoglio”, di precisare per

iscritto una serie di dati rilevanti, il cui insiemefornirà la spia della tranquillità o meno dell’in-vestimento. Chiederei dunque di fornire, entroun breve termine (7 giorni lavorativi):

1) nel caso di mere gestioni, il dettaglio dei tito-li in portafoglio (nel caso in cui i portafogli in-cludano quote di Fondi di investimento, analo-go dettaglio dei sottostanti patrimoni);2) nel caso di investimenti di tipo assicurativo:

a) l’identificazione del gestore;b) l’esistenza di coperture (e da parte di chi);c) le eventuali posizioni in derivati: quanti e quali - in parti-colare precisando se fra detti strumenti siano inclusi ancheprodotti di tipo “esotico”;d) nel caso di prodotti Unit Linked, o Index Linked, la com-posizione del fondo sottostante e/o del parametro del riferi-mento.

*presidente onorarioMovimento Consumatori

+ConsumerEuropaLa Ue dichiara guerraalle pile usate

stata adottata il 26 settembre la nuova nor-mativa europea che impone la raccolta e il ri-

ciclaggio corretti delle pile usate e che stabiliscela responsabilità dei produttori quando le pile sitrasformano in rifiuti. La nuova direttiva introdu-ce una stretta sull’uso di sostanze pericolose nel-le nuove pile e innalzamento dei target di raccol-ta differenziata e riciclaggio di quelle divenute ri-fiuti. Le pile contengono un insieme di metallinocivi per la salute umana e l’ambiente, fra i qua-li, in certi casi,metalli pesanti pericolosi come ilpiombo, il cadmio e il mercurio.Al momento solosette Paesi hanno recepito integralmente la nor-mativa:Lettonia,Spagna,Lituania,Malta,Olan-da,Austria e Slovenia,e altri tre (Polonia,Finlan-dia e Lituania) si sono adeguati parzialmente.Queste le principali modifiche introdotte:- una serie di limitazioni per i produttori all’usodel mercurio in tutte le pile e all’uso del cadmionelle pile portatili; l’obbligo di riciclare tutte le pi-le raccolte (con le eventuali deroghe per le pileportatili pericolose);- una serie di disposizioni che disciplinano la rac-colta o il ritiro di tutti i tipi di pile e che fissanoobiettivi a livello nazionale relativi alla raccoltadelle pile portatili.Esse impongono:- la raccolta di almeno il 25% delle pile portatiliutilizzate annualmente in ogni Stato membroentro il 2012,percentuale che passerà al 45%entro il 2016;- una serie di limitazioni per i produttori all’usodel mercurio in tutte le pile e all’uso del cadmionelle pile portatili;- il divieto di smaltimento in discarica o medianteincenerimento,delle pile industriali o delle batte-rie per autoveicoli;- i processi di riciclaggio per i diversi tipi di piledevono soddisfare determinati livelli di efficien-za;- l’obbligo, in conformità al principio della re-sponsabilità del produttore,per i produttori di pi-le di finanziare i costi della raccolta,del tratta-mento e del riciclaggio delle pile usate.

Sonia Chilà

È

+ConsumerWebalvolta basta poco. È quanto devono averpensato i promotori dell’estensione (o plug-

in) per il browser Firefox nota come «KnowMo-re» («Per saperne di più»).Una volta installata sulproprio computer, infatti, questa soluzione per-

mette ai navigatori di essere informati sui com-portamenti poco etici di aziende e istituzioni,semplicemente navigando sui loro siti o cercan-doli con il motore di ricerca Google.Da provare.

www.knowmore.org

T

PARLIAMONE

Crisi finanziaria, un paio di consigliper evitare di farsi prendere dal panico

Quanto pesano le nostre scelte d’acquisto?tra le righe di Lorenzo Miozzi

IL GESTO CHE CAMBIA L’ECONOMIAgni volta che mettiamo mano al nostro portafoglio per i nostri acquisti,facciamo una scelta. Una scelta che è estremamente importante. Un voto,

come lo definisce l’autore, Leonardo Becchetti, che si nasconde nel nostroportafoglio, perché scegliendo di acquistare tutti i giorni prodotti del commercioequo e solidale, o spostando i nostri risparmi in una banca etica, andiamo adincidere direttamente sulla qualità della vita di milioni di persone. E anche leimprese e le istituzioni possono diventare più responsabili.Questo voto è un voto importante, che non andrà perduto, può essere collettivo, eha il potere di far vivere la democrazia. Un gesto quotidiano che nella suasemplicità può cambiare l’economia, e ricondurla al suo compito naturale: quellodi assicurare benessere a tutti gli abitanti del pianeta. Il potere di un acquisto

giusto e consapevole può e deve quindi incidere, ha un valore eticoche non bisogna dimenticare ogni volta che da consumatoriscegliamo e compriamo.

Leonardo Becchetti Il Voto nel PortafoglioIl Margine Editore, 164 pagine - 14,00 euro

OVIVERE SENZA CINA

oicottare la Cina! Smettere di comprare cose fatte lì. È quello che racconta inquesto diario, poi diventato libro, l’autrice, di professione giornalista. Selezionare

gli acquisti accuratamente, in modo da non rendersi “complice” del successocommerciale del Gigante Asiatico. Una sorta di “vegetarianismo geo-culturale”,insomma. L’autrice scopre che il suo modo di essere consumatore, di fare gli acquistiquotidiani, di rapportarsi al mondo del consumismo, di dare il significato alle coseche si comprano ed usano, è cambiato. E scopre che, confessiamolo, la Cina offremolte ragioni per non starci particolarmente simpatica: non rispetto dei dirittiumani, utilizzo dei bambini nella fabbriche, questione tibetana (e chissà quante altreignote), utilizzo di sostanze nocive, contraffazione e chi più ne ha più ne metta. Lasituazione è peggiorata dal fatto che noi, coi cinesi, sentiamo di non riuscire a

comunicare per davvero, anche quando parliamo la stessa lingua(che significa che loro hanno imparato la nostra). Un librodivertente, da leggere per riflettere.

Sara BongiorniUn anno senza “Made in China” - L’avventura di una famiglianell'economia globaleBaldini e Castoldi, 308 pagine - 16,90 euro

B

8 rubriche

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Consumers’ notizie

a class action deve entrare in vigore dal 1°gennaio 2009,senza ulteriori slittamenti. È una delle richieste conte-nute nel documento programmatico firmato dalle 17

associazioni dei consumatori del Cncu (che riunisce quelleaccreditate al ministero dello Sviluppo), al termine della IXsessione programmatica, Dieci anni di attività del Cncu. L’in-cidenza del consumerismo sul territorio, svoltasi a Saint Vin-cent il 10 e l’11 ottobre. Il documento raccoglie le richiestedelle associazioni dei consumatori alle istituzioni e verrà con-segnato a governo e Regioni. Per quel che riguarda la class ac-tion «l’assemblea dei delegati», si legge nel documento, «con-sapevole che la grave crisi finanziaria causata da un mercatoprivo di regole avrà forti conseguenze negative sullo sviluppoeconomico, sui redditi e i risparmi delle famiglie, rende an-cora più necessario uno strumento di tutela collettiva qualela class action. Qualora il governo e il Parlamento non siano

L in grado di portare i miglioramenti promessi quali l’estensio-ne alla pubblica amministrazione, le associazioni chiedonoche comunque la normativa approvata dal parlamento entriin vigore al 1° gennaio 2009». Altro punti toccati nel docu-mento, i farmaci: «L’assemblea ritiene che il processo di libe-ralizzazione non debba essere rimesso in discussione poichégrazie alla riforma e alla concorrenza la spesa farmaceutica siè ridotta ed il servizio è migliorato con oltre 2mila parafar-macie e corner».

L’assemblea chiede infine «al Parlamento che le risorse fi-nalizzate alla tutela dei consumatori non siano dirottate adaltre finalità». Infine, il Cncu condivide l’esigenza di raffor-zare i criteri di rappresentanza previsti dalla legge per evitareeccessiva frammentarietà e allo stesso tempo «garantire e sal-vaguardare la nascita e lo sviluppo dell’associazionismo».

www.tuttoconsumatori.it

� i conti in tasca

Acquistare stranieroconviene

risi da protafogli vuoti? Un rimedio c’è. Emolti italiani lo sperimentano già:optare per

servizi e prodotti offerti dagli imprenditori stra-nieri, che garantiscono un abbattimento dei co-sti fino al 50%.Per risparmiare infatti sempre piùconsumatori italiani (+83,3% in Lombardia,+73,3% in Italia) si rivolgono ad artigiani e for-nitori di servizi stranieri (pizzerie, parrucchieri,massaggi o lavanderie),decisamente più econo-mici di quelli autoctoni.Per esempio,per una piz-za margherita da asporto si risparmia media-mente il 13,3%,per un taglio di capelli da uomosi può arrivare a meno 48,6%, il parrucchiere dadonna arriva a costare fino al 57,2% in meno,per lavare un vestito si può risparmiare in mediail 6,3%, per una gonna il 10,3, per un massag-gio il 46. I dati emergono da una ricerca della Ca-mera di commercio della Brianza.Tra i settori piùinteressati dalla crescita delle imprese si trovanol’edilizia (+164,8% in Lombardia e +144,6% inItalia), ma anche il comparto alberghiero e la ri-storazione, con un incremento del 74,6% inLombardia e del 35,3% a livello nazionale.

CGIUSTIZIA

Class action, appello delle associazioni«Dal 1° gennaio si parta davvero»

Meno contanti,più sicurezza

empre più italiani preferi-scono le carte di pagamento

al denaro contante, ma rispettoall’Europa siamo ancora indie-tro. Per questo Pagobancomate Visa hanno realizzato unacampagna di informazione sutelevisione, stampa e web perfar conoscere questi strumentidi pagamento, più vantaggiosiper la semplicità d’uso, il mi-gliore controllo delle uscite e lamaggiore sicurezza rispetto acontanti e assegni. Secondo idati dell’Abi, oggi nel nostroPaese ogni cittadino fa in me-dia 21,6 operazioni con carte di

Spagamento all’anno, cioè me-no della metà della media euro-pea pari a 50,5.

www.abi.it

Task forceper migliorare la filiera

na task force per una filierapiù efficiente per battere il

lievitare dei prezzi nei vari pas-saggi: è il risultato di un tavolocongiunto tra i rappresentantidell’industria alimentare e leorganizzazioni della distribu-zione convocato al ministerodello Sviluppo. Ogni meseverrà fatta una verifica sullo sta-to di avanzamento dei lavori.

www.osservaprezzi.it

U

E-commerce, nuoveregole comunitarie

a Commissione Europea havarato una nuova direttiva

in materia di e-commerce: «Ivenditori dovranno forniremaggiori informazioni riguar-do prezzi, tasse e spese aggiun-tive», spiega Meglena Kuneva,commissario Ue per la Tuteladei consumatori. «Inoltre sa-ranno maggiormente vincolatia rispettare i tempi di consegnae a fornire le normali garanziein caso di prodotti non conse-gnati o difettosi. La direttivapermetterà al consumatore diesercitare il diritto di rimborsoentro 7 giorni per perdita, dan-

Lneggiamento o mancata conse-gna».

ec.europa.eu

Il decalogodegli agenti immobiliari

dempiere sempre al do-vere di verità»e «Defini-

re sempre in anticipo chiara-mente e senza ambiguità la ti-pologia delle prestazioni el’ammontare dei compensi»:sono alcuni dei punti del primoCodice deontologico per gliagenti immobiliari e i mediato-ri creditizi stilato dalla Fiaip -Federazione italiana agenti im-mobiliari professionali, a tuteladei consumatori. www.fiaip.it

Acqua, appelloUe anti spreco

l Parlamento europeo solleci-ta il rinnovo delle infrastrut-

ture e delle tecnologie che pro-muovano un uso più efficientedell’acqua e riducano le perditedi rete, ricorrendo anche ai fon-di strutturali Ue. Chiede poiuna politica tariffaria che indu-ca i consumatori a ridurre glisprechi. L’assemblea di Stra-sburgo invita l’Unione europeaa lanciare una campagna pub-blica per sensibilizzare i cittadi-ni e per incoraggiarli ad intra-prendere azioni concrete antispreco.

www.europarl.europa.eu

I

9rubriche

� dalle sezioni

CasertaSpesa a chilometri zero

alorizzare e diffondere i prodotti locali.Questo lo scopo delprogetto Terra Verde che si basa sull’idea della filiera corta.

Un progetto che nasce dalla collaborazione fra Cia Napoli-Ca-serta e Movimento consumatori Caserta che, tra le prime atti-vità,prevede la costituzione di una associazione temporanea discopo che avrà il compito di gestire il primo punto vendita in viaTanucci,nel centro di Caserta.Ovidio Marzaioli, presidenteregionale Movimento Consumatori, ha commentato la sinergiatra le due realtà in modo positivo:«Si tratta di un progetto inno-vativo che per la prima volta adotta una formula nuova per va-lorizzare i prodotti locali. Puntiamo molto sulla qualità dei pro-dotti cosiddetti a chilometro zero, tanto più se i produttori ade-riscono al marchio di qualità della Regione Sapori di Campania:un marchio che garantisce i consumatori sulla qualità dei pro-dotti». Il progetto partirà da Caserta con l’idea di espandersiprima a livello regionale e poi a livello nazionale.

[email protected]

AndriaI giorni del buon consumo

a sezione di Andria del Movimento Consumatori, assieme aun gruppo di altre associazioni,ha ottenuto dal sindaco l’a-

dozione di una ordinanza che ribadisce il divieto di vendita ne-gli esercizi pubblici di alcol ai minorenni.Di fatto esiste già unanormativa nazionale,ma viene puntualmente disapplicata.SuAndria è stata effettuata una verifica in almeno 40 esercizi com-merciali, ottenendo sempre lo stesso risultato.«Tutto ciò è in to-tale contraddizione con la legge che impone il controllo alcolo-metrico nei giovani alla guida», spiega Rossella Miracapillo,presidente regionale di MC Puglia.«Il concetto base è che lacultura del bere consapevole deve partire sin dall’età più giova-ne e consentire la vendita o peggio la somministrazione di alco-lici, anche delle cosiddette bevande soft drink,ai minorenni èinconcepibile. In Paesi come l’Inghilterra il divieto di vendita èstrettamente osservato dagli stessi esercenti».Aver ottenutoattenzione dal sindaco su questo tema ci fa ben sperare», con-clude Rossella Miracapillo,«ma è fondamentale che l’attenzio-ne sul tema non si abbassi mai».

[email protected]

LivornoSos usura

i è svolto a Livorno il 10 ottobre scorso,nell’ambito dellamanifestazione «Toscana dei Consumatori»,un convegno

sul tema Indebitamento, usura e consolidamento del debito fa-miliare.All’incontro,ospitato dalla Camera di commercio di Li-vorno,hanno partecipato Benedetto Tuci,presidente del Movi-mento Consumatori della Toscana,Luca Casolaro,esperto delsettore del credito,Giampaolo Luzzi, in rappresentanza delleagenzie recupero crediti, e Marco Solimano,presidente Arci Li-vorno. I relatori hanno approfondito il tema del debito delle fa-miglie in questo particolare momento di crisi, con particolare ri-ferimento alla situazione toscana.Durante l’incontro, il presi-dente Tuci ha sottolineato l’importanza per l’associazione di in-contri di approfondimento questo tipo «al fine di conoscere datiaggiornati e studi auterevoli sulla situazione economica e so-ciale,al fine di concentrare gli sforzi e le risorse».«È una que-stione»,ha affermato Tuci,«di fondamentale importanza per iconsumatori».

[email protected]

SLV

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Consumers’ iniziative

econda edizione e quattro nuoviappuntamenti per Consumatoriin piazza, il progetto del Movi-

mento Consumatori della sezione diVenezia che nell’arco di tutto il mesedi ottobre, nell’ambito del calendariodi iniziative Da San Michele alla Sorti-ta, ha lo scopo di “raccogliere” i citta-dini intorno al luogo di incontro pereccellenza: la piazza (in questo caso lapiazzetta Coin di Mestre), sensibiliz-zandoli sui temi dei diritti dei consu-matori.

Diritti sul pullmanSi è partiti il 4 ottobre scorso con laGiornata dello Sportello del Consu-matore (www.sportellodelconsumatore.com). In collabora-zione con la Regione Veneto, il pulmino portadiritti del Mo-vimento Consumatori ha stazionato in piazza, dalle 10 alle13, per fornire informazioni ai cittadini sulle iniziative pro-mosse dall’associazione e divulgare la conoscenza sulle atti-vità realizzate nella comunità per migliorare la qualità dellavita.

Guida sicuraLa manifestazione è proseguita l’11 ottobre con la Giornataeuropea della sicurezza stradale (un’anticipazione della Eu-ropean Road Safety Charter tenutasi il13 ottobre). Un ap-puntamento per sensibilizzare la cittadinanza sul tema dellasicurezza stradale in un periodo in cui incidenti mortali, do-vuti specialmente alla guida in stato di ebbrezza, sono all’or-dine del giorno. Un’occasione per riflettere sulla prevenzionee sulle grandi responsabilità di chi guida.

S Spesa consapevoleSabato 18 ottobre è la volta di unagiornata dedicata al commercio equoe solidale. L’evento si inserisce nellasettimana di promozione degli acqui-sti sostenibili di Io faccio la spesa giusta.Organizzata da Fairtrade Italia e inprogramma dal 18 al 26 ottobre, lasettimana ha come obiettivo quello didare la possibilità ad un numero sem-pre maggiore di consumatori di cono-scere altre modalità di acquisto re-sponsabile. In tutto il mondo sonosempre più numerosi coloro che scel-gono il commercio equo: basti pensa-re che nel 2007 sono stati spesi in tut-to il mondo 2,3 miliardi di euro in

prodotti certificati Fairtrade con una crescita del 47% rispet-to al 2006 che ha beneficiato un milione e mezzo di produt-tori e lavoratori di 58 Paesi in via di sviluppo. I consumatoriitaliani nel 2007 hanno acquistato prodotti certificati Fair-trade per un valore di 38 milioni di euro con una crescita del12% rispetto al 2006.

SalvaspesaPer Consumatori in piazza l’ultima data prevista è il 25 otto-bre. L’edizione si chiude con la campagna Salvaspesa realizza-ta in collaborazione con la Regione Veneto. L’iniziativa con-clude la manifestazione che vede, da questa edizione, l’avviodella collaborazione con il Comune di Venezia. Un ulterioresegno di volontà da parte dell’associazione di rendere neltempo Consumatori in piazza un appuntamento fisso con icittadini per i cittadini.

www.sportellodelconsumatore.com

FOCUS FAIRTRADE

Bolivia, commercio equo nell’occhio del cicloneNelle province ribelli è attacco ai contadini

are commercio equo all’interno diuna realtà politica e sociale diffici-le significa spesso rischiare la vita.

È quello che è successo lo scorso settem-bre a 15 contadini della cooperativaCoinacapa - che produce noci dell’A-mazzonia importate in Italia dalla coo-perativa Chico Mendes di Modena -vittime innocenti di scontri politici ecolpiti proprio perché al centro di un’e-conomia che vuole risollevarsi e fondar-si su basi positive.

L’origine risale allo scontro in attotra il governo centrale boliviano di EvoMorales e cinque governatori regionalidelle aree più ricche del Paese (diparti-menti di Santa Cruz, Pando, Beni,Tarja, Chuquisaca), sostenuti dai gran-di latifondisti e da gruppi della destraradicale boliviana: uno scontro che asettembre è degenerato in violenza. Il

F tentativo di nazionalizzazione delle ri-sorse petrolifere e del gas per finanziareil sistema pensionistico e la proposta dinuova Costituzione da parte di Mora-les hanno scatenato la protesta delle cin-que regioni che chiedono totale auto-nomia politica ed amministrativa, atutti gli effetti una secessione. I gover-natori ribelli, e le bande paramilitari daloro finanziate, hanno occupato im-pianti petroliferi e del gas, impostoblocchi stradali, attaccato sedi sindacalie cooperative di campesinos. I fatti piùgravi si sono svolti, tra l’altro, nella re-gione del Pando, nella zona di Porvenir,l’area dove la cooperativa Chico Men-des Modena (anche con la presenza diuna volontaria) sostiene e promuovecooperative di produzione di noci del-l’Amazzonia e di miele, come Coinaca-pa di Porvenir.

Giovedì 11 settembre, alle 3 delmattino, nella localitá Tres Barracas, vi-cina alla cittadina di Porvenir, sono sta-ti selvaggiamente uccisi a colpi di mitra-gliatrice almeno 15 contadini, ma il nu-mero definitivo deve essere ancora ac-certato. Si stavano dirigendo in parte adun mercato locale ed altri a una riunio-ne della loro organizzazione diparti-mentale. Uomini, donne e bambiniscappavano per salvarsi mentre eranocrivellati di colpi, feriti e catturati a for-za per essere poi torturati e consegnatidai gruppi illegali della prefettura allapolizia asservita al governatorato locale.

Il modo migliore per aiutare i con-tadini e la popolazione civile del Pandoè quello di sostenere i loro progetti, diinformarsi, di tenere l’attenzione vigile,di acquistare i loro prodotti.

www.chicomodena.it

� Leggere per crescere

piegare ai propri figli perché ci sono per-sone che hanno abitudini diverse dalle no-stre sembra, per gli adulti, molto difficile.

In realtà, quello che forse non si ricorda, è che ibambini si adattano più facilmente, a dispettodei grandi,ai cambiamenti e alle novità.Usi e co-stumi che per noi sono considerati non abituali,rappresentano per il bambino semplicemente unulteriore modo di vivere, considerato né più né

meno pari al nostro.«Come ti chiami?»e «Da dove vieni?»sono le domandepiù frequenti che unbambino rivolge auna persona chenon ha mai visto,

senza alcun pregiudizio culturale o sociale. Co-noscere l’“altro” è un momento carico di emo-zioni e di scoperta per i più piccoli, che coinvolgeil loro sviluppo e la loro maturazione.Proprio prendendo esempio dall’infanzia, gliadulti potrebbero imparare molto. Il racconto ela lettura ad alta voce di storie di Paesi lontani,difiabe e tradizioni antiche possono rappresenta-re un utile strumento per conoscere e svelare al-tre culture e costumi. Così facendo si potrebbescoprire che la “nostra” Cenerentola è in realtànata proprio in Cina e che il famoso Giufà sicilia-no si ritrova in tutti i Paesi del Mediterraneo.Per-sonaggi ponte tra culture che sembrano così lon-tane ci fanno ricordare che siamo tutti simili.È proprio con il comune obiettivo di favorire l’in-tegrazione, l’accoglienza e la migliore conviven-za che GlaxoSmithKline, all’interno del progetto Leggere per Crescere intercultura, ha deciso, incollaborazione con Unicef, di indire una tavolarotonda in cui si riuniranno, il prossimo 23 otto-bre a Roma presso la sede di Unicef Italia,enti edistituzioni sul tema delle migrazioni dalla partedei bambini. Piccoli e genitori al centro dell’at-tenzione per capire le motivazioni che spingonomigliaia di persone a compiere queste peregri-nazioni verso altri Paesi, ma non solo.Al centrodegli interventi della tavola rotonda sarà la pub-blicazione Tu e il tuo bambino nel primo anno divita. Conoscerlo di più per allevarlo meglioun fa-scicolo realizzato da GSK in sette lingue e rivoltoai genitori di bambini provenienti da altri Paesiper aiutarli nella nuova situazione ad accudire iloro piccoli nel miglior modo possibile conoscen-do i servizi sociosanitari disponibili sul territorio.

Ilaria Piubelliwww.leggerepercrescere.it

S

Nel dettaglio

L’IDEA

A Mestre diritti “on the road”per cittadini più consapevoli

Consumatori in piazzaLe prossime tappe18 ottobreIo faccio la spesa giustaMovimento Consumatori e Fairtrade Italiaavviano la settimana per il commercio equo esolidale25 ottobreSalvaspesaCampagna in collaborazione con RegioneVeneto

[email protected]

Supplemento al numero di VITAdi questa settimanaReg.Trib. di Milano n. 397 dell’8 luglio 1994Direttore responsabile: Giuseppe FrangiDirettore editoriale: Riccardo BonacinaInserto a cura di:Angela Carta e Piero PacchioliCoordinamento redazionale: Silvano RubinoProgetto grafico:Antonio MolaStampa: CSQ - Centro Stampa Quotidianivia dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS)

10 rubriche

Così i bambiniguardano all’“altro”

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Consumers’ insieme

Il Movimento Consumatori è un’associazione autonoma ed in-dipendente senza fini di lucro, nata nel 1985 per iniziativa di

un gruppo di cittadini e di esperti, sollecitato dall’esigenza di tu-telare i diritti dei consumatori.

Tutti i cittadini sono soprattutto consumatori.Tutti i consumatori hanno diritti.

Il Movimento si propone di offrire ai cittadini migliori condizio-ni di consumo, cercando di influenzare le controparti istituzio-nali e private affinché forniscano servizi e prodotti adatti alle esi-genze degli utenti. Il Movimento Consumatori aiuta, segue e consiglia i propri socicon servizi di consulenza specializzati, li rappresenta presso orga-nismi pubblici e privati, erogatori di servizi e fornitori di beni, eli sollecita a prendere coscienza dei propri diritti e delle proprieresponsabilità.

I perché di una sceltaElemento distintivo dell’associazione è l’attenzione nei confron-ti dei problemi pratici che il consumatore si trova a dover affron-tare nella vita quotidiana. Questa attenzione si traduce nell’attività delle circa cinquanta se-di locali MC, distribuite su tutto il territorio nazionale, che ero-gano sia un servizio di informazione e orientamento sui dirittidei cittadini consumatori, sia un servizio di consulenza e tutelalegale ex-post, attività centrale della nostra associazione. Il Movi-mento Consumatori mette inoltre a disposizione dei cittadiniuna procedura di conciliazione (procedura di risoluzione stra-giudiziale) per le seguenti realtà: Telecom, Tim, Wind, H3g,Ania, Enel, Banca Intesa, Banco Posta e Poste Italiane, Capitalia.Questa attenzione si traduce anche nell’attività istituzionale delMovimento Consumatori, ovvero nel dialogo costante con tutte

le controparti, istituzioni, aziende, associazioni di categoria, me-dia, per indirizzare preventivamente le decisioni in favore di unamaggiore tutela del cittadino-consumatore e per realizzare insie-me a queste realtà iniziative di educazione a un corretto e consa-pevole stile di consumo. MC lavora anche insieme ai cittadini-consumatori: infatti, sindalla nascita, MC ha ritenuto prioritario impegnarsi in azioni checontribuissero alla presa di coscienza non solo dei diritti, ma an-che delle responsabilità individuali da parte dei cittadini. Eccoperché MC collabora, sostiene ed è socio di tante realtà impegna-te trasversalmente su temi fondamentali come la tutela dei mino-ri, l’ambiente, la promozione della cultura e della solidarietà, ilconsumo critico e il commercio equo-solidale, per citarne alcuni.

Settori di attivitàIl Movimento Consumatori in specifico opera nei seguenti set-tori:Sicurezza alimentare; Ambiente ed energia; Assicurazioni; Ca-sa e condominio; Commercio; Comunicazioni; Concorrenza eliberalizzazione; Banche, credito e risparmio; Farmaci e salute;Giustizia; Diritti dei cittadini migranti; Minori; Prezzi e tarif-fe; Pubblica amministrazione; Pubblicità ingannevole; Re-sponsabilità sociale; Trasporti e turismo.MC si è anche battuto per la riduzione del prezzo del latte in pol-vere per neonati. Numerose famiglie risparmiano sui prodottiper neonati grazie ai Gruppi d’acquisto MC.Grazie all’attività degli osservatori Farmaci & Salute, Credito &Risparmio e Pubblicità ingannevole, MC ha promosso negli an-ni importanti campagne di informazione e educazione a favoredei consumatori, tutelato migliaia di cittadini risparmiatori, va-gliato centinaia di pubblicità verificandone la fondatezza e la noningannevolezza.

Info: www.movimentoconsumatori.it

� Contatti

Sezioni e sportelliEcco la rete territorialeIl Movimento Consumatori conta attualmentecirca 50 tra sezioni e sportelli,operanti in tuttaItalia.Per usufruire del servizio di consulenza le-gale cercate la sede locale del Movimento Con-sumatori a voi più vicina.Gli indirizzi delle sediMC si trovano sul sito nazionale

www.movimentoconsumatori.it

ABRUZZOVasto 0873/370783

CALABRIA Cosenza,Tel.0984/437781Reggio Calabria,Tel.0965/33051

CAMPANIAAvellino,Tel.0825/22626 Benevento,Tel.0824/944500 Caserta,Tel.0823/220742 Napoli,Tel.081/4976238 Salerno,Tel.089/2580829

EMILIA ROMAGNA Modena,Tel.059/3367171 Parma,Tel.0521/289951

LAZIORoma,Tel.06/39735013Roma Centro,Tel.06/45476910Tivoli (RM),Tel.0774/334270

LIGURIAGenova,Tel.010/2471188 Sanremo (IM),Tel.0184/597675

LOMBARDIABrescia,Tel.030/2427872 Lecco,Tel.0341/365555 Milano,02/80583136 Pavia,0382/22772 Varese,0332/810569

MOLISECampobasso,Tel.0874/411086

PIEMONTEBra,Tel.0172/431281Cuneo,Tel.0171/602221 Torino,011/5069546

PUGLIAAndria,Tel.0883/591030 Bari,Tel.080/5227965 Cerignola (FG),Tel.0885/420637 Molfetta (BA),Tel.080/3354776 Noci (BA),Tel.080/4978650 Ostuni (BR),Tel.0831/305991 San Severo (FG),Tel.0882/376032 Taranto,Tel.099/7324647

SICILIABiancavilla (CT),Tel.338/6322345 Catania,Tel.095/7128729 Messina,Tel.090/2924994 Palermo,Tel. 091/6373538 Paternò (CT),Tel.095/858449 Siracusa,333 4111233 Trapani, Tel.0923/712879

TOSCANACecina (LI),Tel.0586/754504 Firenze Nord,Tel.055/4250239 Livorno,Tel.0586/892984 Lucca Tel.0583/490004 Pistoia Tel.0573/946482 Pontedera-Valdera (PI),Tel.0587/57467 Prato,Tel.0574/635298-546130 Versilia (LU),Tel.0584/31811

UMBRIAPerugia,075/5731074

VENETOPadova,Tel.049/8071318 Treviso,Tel.0422/545000 Venezia-Mestre,Tel.041/5318393 Verona,Tel.045/595210 Vicenza,Tel.0444/1832641

Se sei interessato ad aprire una sede nella tuacittà scrivi all’[email protected]

MOVIMENTO CONSUMATORI

Insieme per una società responsabile

11rubriche

Il Movimento Consumatori si finanzia attraverso la partecipazione aprogetti assegnatigli dalle pubbliche istituzioni e attraverso le quo-te associative.Con MC puoi iscriverti e assicurarti gratuitamente, per un intero anno,con una polizza assicurativa di tutela legale. Movimento Consumatori eD.A.S.Assicurazioni S.p.A. hanno stipulato una convenzione esclusivaper i soci del Movimento Consumatori, che potranno scegliere la poliz-za “Contratto Protetto”o “Vita Privata”per ogni controversia futura al-la data di iscrizione al Movimento Consumatori.Perché prevenire ti permette di far valere i tuoi diritti conancora più forza!Leggi le condizioni complete sul sito www.movimentoconsumatori.it oscrivi a [email protected]; oppure telefona allo 06-48.800.53 o rivolgiti alla sede MC più vicina.

Puoi diventare:Socio simpatizzante – quota 15 euro: iscritto al Movimento Consu-matori con diritto all'abbonamento al mensile Consumers’ magazine e al-la polizza assicurativa di tutela legale "Contratto protetto",per un anno.

Socio ordinario – quota 35 euro: iscritto al Movimento Consuma-tori con diritto alla consulenza legale per un anno, all'abbonamento almensile Consumers' magazine e alla polizza assicurativa di tutela lega-le "Contratto protetto",per un anno.Socio Sostenitore – quota 50 euro: iscritto al Movimento Consu-matori con diritto alla consulenza legale per un anno,all'abbonamentoal mensile Consumers’ magazine e alla polizza di tutela legale "Vita pri-vata”,per un anno.

Puoi versare la quota associativa tramite bollettino postale c/c n°66.700.709 o bonifico bancario BANCOPOSTA - IBAN: IT 36 N 0760103200 0000 66700709 intestato a Movimento Consumatori Sede Na-zionale - via Piemonte,39/A - 00187 Roma.Puoi utilizzare anche la carta di credito, pagando on line(http://www.movimentoconsumatori.it/associarsi.php).Per attivare il prima possibile il sistema di tesseramento invia una e-mailconfermando i tuoi dati a [email protected] invia un fax allo 06-48.20.227 all’attenzione dell’ufficio tessera-mento MC. informazioni: tel.06- 48.800.53

Page 12: Leggi e norme Diritti Salute Le rubriche · 2016-11-29 · rezza. E, per ora, pochi vantag-gi in bolletta, sia per chi è rima-sto fedele sia per chi ha cambia-to soggetto. È magro