Leggendocresciamo - WordPress.comalbum di Laura Pausini, pub-blicato nel novembre del 2011. Il...

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mena Iervolino e Lucia Marciano, abbiamo impara- to a stilare interviste e re- censioni. Il lavoro è stato realizzato da noi con entu- siasmo e curiosità. Vi au- guriamo una buona lettura! Nelle pagine che seguono potete prendere visione degli articoli da noi elaborati nel corso del Pon di italiano “ A spasso tra i testi ” . Dietro la guida di una esperta esterna alla scuola e delle tutor, Filo- Leggendo...cresciamo I giovani reporter del Pon “A spasso tra i testi” . Da sinistra (in primo piano) Francesco Ambrosio, Raffaele Ambrosio, Antonio Cozzolino, Vito Avino, Emanuele Annunziata, Giuseppe Boccia, Francesco Del Giudice, Emilio Giamundo, (in secondo piano) Milena Cunto, Annamaria Casillo, Assunta Boccia, Chiara Iervolino, Ema- nuela Cirillo, Elisa Varriale, Monica Karnas, Giulia Morisco, (in fon- do) Stefania Balan, G. Auriemma. In alto la Prof.ssa Lucia Marciano (a sinistra) e la Prof.ssa Filomena Iervolino (a destra) . Sommario Bruno Donnarumma: un preside diviso tra due scuole Tre cazune furtunate 2 Parole a ritmo di protesta Il cane: il migliore amico dell’uomo 3 Una docente comprensiva Il sentimento in una canzone 4 We are the world «Chi viene al Sud piange due volte...» 5 Studiate sempre! Il consiglio della Prof.ssa F. Iervolino One direction: nuovi idoli delle teenager 6 Un sogno che diventa realtà! Facebook? No grazie, mi godo la vita! 7 Quando la moda diventa arte! La speranza del ritorno 8 Anno scolastico 2012-2013 Leggendo...cresciamo

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mena Iervolino e Lucia

Marciano, abbiamo impara-

to a stilare interviste e re-

censioni. Il lavoro è stato

realizzato da noi con entu-

siasmo e curiosità. Vi au-

guriamo una buona lettura!

Nelle pagine che seguono

potete prendere visione degli

articoli da noi elaborati nel

corso del Pon di italiano “ A

spasso tra i testi ” . Dietro la

guida di una esperta esterna

alla scuola e delle tutor, Filo-

Leggendo...cresciamo

I giovani reporter del Pon “A spasso tra i testi” . Da sinistra (in

primo piano) Francesco Ambrosio, Raffaele Ambrosio, Antonio

Cozzolino, Vito Avino, Emanuele Annunziata, Giuseppe Boccia,

Francesco Del Giudice, Emilio Giamundo, (in secondo piano) Milena

Cunto, Annamaria Casillo, Assunta Boccia, Chiara Iervolino, Ema-

nuela Cirillo, Elisa Varriale, Monica Karnas, Giulia Morisco, (in fon-

do) Stefania Balan, G. Auriemma. In alto la Prof.ssa Lucia Marciano

(a sinistra) e la Prof.ssa Filomena Iervolino (a destra) .

Sommario

Bruno Donnarumma: un preside diviso tra due scuole

Tre cazune furtunate

2

Parole a ritmo di protesta

Il cane: il migliore amico dell’uomo

3

Una docente comprensiva

Il sentimento in una canzone

4

We are the world

««««Chi viene al Sud piange due volte...»»»»

5

Studiate sempre! Il consiglio della

Prof.ssa F. Iervolino

One direction: nuovi idoli delle teenager

6

Un sogno che diventa realtà!

Facebook? No grazie, mi godo la vita!

7

Quando la moda diventa arte!

La speranza del ritorno

8

Anno scolastico 2012-2013 Leggendo...cresciamo

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«Lavorare sempre al massi-mo dell ’ impegno, studiare tanto e non fidarsi delle per-sone che usano trucchetti per ottenere dei risultati». Questo è il consiglio con cui il Preside

ha chiuso l ’ intervista che gli abbiamo rivolto. In che cosa è laureato e da In che cosa è laureato e da In che cosa è laureato e da In che cosa è laureato e da quanti anni fa il preside? quanti anni fa il preside? quanti anni fa il preside? quanti anni fa il preside? Mi sono laureato in lettere classiche nel 1972. Ho supe-

rato il concorso da preside nel 1983 e ho iniziato questo lavoro nel 1985, in provincia di Milano. Come mai Le è stata affidata Come mai Le è stata affidata Come mai Le è stata affidata Come mai Le è stata affidata anche la sede di San Giusep-anche la sede di San Giusep-anche la sede di San Giusep-anche la sede di San Giusep-pe? pe? pe? pe? San Giuseppe è la seconda sede, ne ho un ’ altra in pro-vincia di Avellino, a Quindici, perché sono entrambe scuole sottodimensionate, con meno

di seicento alunni. Perché non ci ha permesso Perché non ci ha permesso Perché non ci ha permesso Perché non ci ha permesso di partecipare al cineforum? di partecipare al cineforum? di partecipare al cineforum? di partecipare al cineforum? Non è vero che vi ho negato il permesso di seguire il ci-neforum, piuttosto ho prete-

so dai docenti il rispetto di determinate regole e, quan-do ho capito che sarebbe stato difficile organizzarsi, ho deciso di eliminarlo, no-nostante io ritenga che il

cineforum sia un ’ attività molto formativa. Quali pensa che siano i pro-Quali pensa che siano i pro-Quali pensa che siano i pro-Quali pensa che siano i pro-blemi principali di questa blemi principali di questa blemi principali di questa blemi principali di questa scuola? scuola? scuola? scuola? Sicuramente quelli legati alla struttura, per la quale sarà

necessario un intervento strutturale. Si è fatto un ’ idea del corpo Si è fatto un ’ idea del corpo Si è fatto un ’ idea del corpo Si è fatto un ’ idea del corpo docente e degli alunni di docente e degli alunni di docente e degli alunni di docente e degli alunni di questa scuola?questa scuola?questa scuola?questa scuola?

Non ho ancora avuto mo-do di conoscere alcuni degli insegnanti, ma credo che siano tutti qualificati. Cosa pensa del pon “ A Cosa pensa del pon “ A Cosa pensa del pon “ A Cosa pensa del pon “ A spasso tra i testi ” ? spasso tra i testi ” ? spasso tra i testi ” ? spasso tra i testi ” ? I pon sono una grande occasione di crescita per gli alunni: quello di italiano che state svolgendo, ad esempio, è sicuramente interessante, perché sti-

mola la vostra curiosità. Quale consiglio darebbe a Quale consiglio darebbe a Quale consiglio darebbe a Quale consiglio darebbe a ragazzi della nostra età? ragazzi della nostra età? ragazzi della nostra età? ragazzi della nostra età? Di lavorare sempre al massimo dell ’ impegno, di studiare tanto e di non fi-darsi delle persone che

usano trucchetti per otte-nere dei risultati. Oggi il mondo del lavoro è cosi complesso che solo i gio-vani con una mente aperta possono andare avanti.

Bruno Donnarumma: un preside diviso tra due scuole Intervista di F. Ambrosio, R. Ambrosio, E. Annunziata, G. Auriemma, V. Avino,

A.S. Balan, A. Boccia, G. Boccia, A. Casillo, E. Cirillo, A. Cozzolino, M.

Cunto, F. Del Giudice, E. Giamundo, C. Iervolino, M. Karnas, G.M.Morisco, B.

Noto.

Pagina 2 Leggendo...cresciamo

Un’immagine del

nostro Dirigente

scolastico nel suo

ufficio di presidenza

Nella nostra scuola ci vengo-no offerte tante possibilità di studio e divertimento anche grazie alle attività extracurri-culari. Tra queste una delle più interessanti è quella di

teatro, nel corso della quale

quest ’ anno stiamo alle-stendo uno spettacolo dedi-cato ad un ’ opera di Eduar-do Scarpetta, Tre cazune furtunate. Molti sono gli a-lunni coinvolti nel progetto,

che vedrà la messa in scena

il 4 giugno prossimo,

presso il teatro Italia di

San Giuseppe Vesuviano.

Siete tutti invitati. Vi aspet-

tiamo numerosi!

Tre cazune furtunate di E. Giamundo

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Pronti partenza via è un brano del rapper Fabri Fi-bra, tratto dall ’ a lbum Guerra e Pace, pubblicato nel febbraio del 2013. Fa-brizio Tarducci, questo il

nome del rapper, debutta nell ’ ambiente hip hop un-derground a metà degli an-ni ’ 90 con il nome Fabbri Fil. A partire dal 2002 si esibisce con il nome Fabri

Fibra con l ’ album Turbe Giovanili. Tra il 2006-2007 pubblica Tradimento con la major Universal Music e nel 2007 l ’ album dal titolo Bu-giardo. Negli anni 2009-2010 usce l ’ album Chi vuole essere Fabri Fibra?, un cofanetto contenente un CD con canzoni inedite e

un DVD in cui sono rac-colte scene inedite dello studio di registrazione e della vita privata dell ’autore. Negli anni 2010-2011 Fibra pubblica Con-trocultura, un altro grande successo; negli anni 2011-2012 invece fonda un gruppo hip hop, dal nome Rapstar, con il rapper napoletano Clementino.

Nel giugno del 2012 pub-blica l ’ Italiano balla, un singolo dalla cui vendita ricava i soldi per contribui-re alla ricostruzione di due scuole di Sant ’ Ago-stino, in provincia di Fer-

rara, distrutte dal terremo-to del 20 e 29 Agosto. Come già detto, Pronti

partenza via fa parte dell ’album Guerra e Pace ed è una canzone il cui testo parla dell'attuale confusio-ne politica in Italia, eviden-ziando come da anni l'Italia

sia per così dire bloccata in una finta partenza. Tra i bersagli della polemica di Fabri c ’ è l'ex premier Ma-rio Monti: ricordiamo ad esempio alcuni versi del

ritornello: «Pronti, Parten-za, Via! Qui siamo tutti pronti si va per mare e monti». Altre parole signifi-cative sono quelle in cui il cantautore dice «guarda la casta, sembra la serie tv

Dallas». Questa canzone dunque ci piace molto per-ché denuncia situazioni reali e attuali.

Parole a ritmo di protesta Recensione di F. Ambrosio, R. Ambrosio, E. Annunziata e di E. Giamundo

Pagina 3 Leggendo...cresciamo

Un’immagine del

cantautore

Pronti partenza Pronti partenza Pronti partenza Pronti partenza

via! via! via! via! fa parte dell’fa parte dell’fa parte dell’fa parte dell’

albumalbumalbumalbum Guerra e Guerra e Guerra e Guerra e

Pace Pace Pace Pace ed è una ed è una ed è una ed è una

canzone il cui canzone il cui canzone il cui canzone il cui

t e s t o p a r l a t e s t o p a r l a t e s t o p a r l a t e s t o p a r l a

d e l l ' a t t u a l e d e l l ' a t t u a l e d e l l ' a t t u a l e d e l l ' a t t u a l e

confusione politica confusione politica confusione politica confusione politica

A volte sentiamo dire da più di una persona «mi sento solo, quasi quasi compro un cane». Come tutti dicono, «ai cani man-ca solo la parola» e spesso

si rivelano i migliori amici dell ’ uomo. Di recente sono venuto a conoscenza del fatto che un cane di Bologna, vissuto sin dalla nascita con un’anziana si-

gnora, era abituato ad an-dare in chiesa con lei. Il giorno della morte della sua anziana padroncina, il cane si recò in chiesa insieme a tutti i familiari,

“ p artecipò ” al rito fune-bre davanti alla bara e poi seguì il carro fino al cimite-ro. Oggi il cagnolino, che è un bell ’ esemplare di pastore tedesco di tre an-

ni, si reca tutti i giorni pun-tuale in chiesa, per seguire la messa come era stato abituato a fare quando la sua padroncina era viva. Molti, tra cui il sindaco della

città di Bologna, si sono attivati per dare una casa al nostro amico a quattro zam-pe. Speriamo la trovi pre-sto!

Il cane: il migliore amico dell’uomo di V. Avino

Un’immagine esemplificativa del legame tra uomo e cane

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«Non ho mai pensato di mol-

lare questo lavoro, che ado-

ro!». Queste parole ha e-spresso Lucia Marciano, do-cente di materie letterarie presso il nostro istituto, nel corso di un ’ intervista che con lei abbiamo realizzato lo scorso dicembre, durante

una delle lezioni del Progetto Pon “ A spasso tra i testi ” . Le piace il Suo lavoro e da Le piace il Suo lavoro e da Le piace il Suo lavoro e da Le piace il Suo lavoro e da quanto tempo insegna?quanto tempo insegna?quanto tempo insegna?quanto tempo insegna? Moltissimo e insegno da di-ciassette anni.

Perché ha deciso di studiare Perché ha deciso di studiare Perché ha deciso di studiare Perché ha deciso di studiare

lettere?lettere?lettere?lettere? Perché mio padre è stato professore di lettere e mi ha trasmesso la passione per gli studi classici. Ci sono stati momenti in cui Ci sono stati momenti in cui Ci sono stati momenti in cui Ci sono stati momenti in cui ha pensato di mollare tutto e ha pensato di mollare tutto e ha pensato di mollare tutto e ha pensato di mollare tutto e di intraprendere un altro la-di intraprendere un altro la-di intraprendere un altro la-di intraprendere un altro la-voro?voro?voro?voro? No, mai! Che rapporto ha con i Suoi Che rapporto ha con i Suoi Che rapporto ha con i Suoi Che rapporto ha con i Suoi alunni e ha qualche preferen-alunni e ha qualche preferen-alunni e ha qualche preferen-alunni e ha qualche preferen-za?za?za?za? Di grande intesa e le prefe-renze sono inevitabili, anche se avvengono inconsciamen-

te e mi spingono ad avere un ’ attenzione particolare non per gli alunni migliori, ma per quelli che mostrano qualche difficoltà. Che rapporto ha con i Suoi Che rapporto ha con i Suoi Che rapporto ha con i Suoi Che rapporto ha con i Suoi colleghi?colleghi?colleghi?colleghi? Buono e cordiale con tutti. Ricorda qualche episodio Ricorda qualche episodio Ricorda qualche episodio Ricorda qualche episodio spiacevole, accaduto nel spiacevole, accaduto nel spiacevole, accaduto nel spiacevole, accaduto nel corso della Sua carriera?corso della Sua carriera?corso della Sua carriera?corso della Sua carriera? Sì, in una quinta elementa-

re, quando un bambino cadde dalla sedia e dovem-mo portarlo in ospedale.

Una docente comprensiva Intervista di F. Ambrosio, R. Ambrosio, E. Annunziata, G. Auriemma, V. Avino,

A.S. Balan, A. Boccia, G. Boccia, A. Casillo, E. Cirillo, A. Cozzolino, M.

Cunto, F. Del Giudice, E. Giamundo, C. Iervolino, M. Karnas, G.M. Morisco, B.

Noto.

Pagina 4 Leggendo...cresciamo

Un’immagine

della cantante

Bastava è il terzo singolo e-stratto dal disco Inedito, un album di Laura Pausini, pub-blicato nel novembre del 2011. Il brano, composto da Nicola Agliardi, era stato pro-

posto da Eleonora Crupi, ex cantante di Amici, per il festi-val di Sanremo, ma la giuria lo aveva scartato e la canzo-ne non aveva riscosso gran-de successo. Come sottoline-

a la Pausini questo brano «è una canzone molto persona-

le, anche se non è nata da me. Insieme a Niccolò ab-biamo cambiato alcune parti del testo già esistente per renderla ancora più mia». Il brano parla della fine di un

rapporto e si chiede come sia stato possibile arrivare alla rottura. «Come ci siamo arrivati a volerci così tanto male non so»: questi sono alcuni dei versi più significa-

tivi. La canzone sottolinea che in amore basta «uno

spazio condiviso, ma nes-sun altare d'oro», perché ciò che conta è stare insie-me e condividere, appunto, tante cose. Per capire me-glio il senso della canzone

può essere interessante ricordare quello che dice la Pausini a proposito: «amo questa canzone e provo un ’ emozione fortissima nell ’ essere io l ’ interprete

ora perché quella che can-to è davvero la mia storia».

Il sentimento in una canzone Recensione di G. Boccia e F. Del Giudice

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We are the world è un bra-no musicale del 1985, scrit-to da Michael Jackson e Lionel Richie. Fu prodotto da Quincy Jones e inciso da Usa for Africa, un cele-

bre gruppo di musica pop, per raccogliere fondi da destinare all ’ Etiopia, colpi-ta in quei tempi da una ca-restia. L ’ idea della scrittu-ra di un brano musicale a

scopo benefico fu origina-

riamente di Harry Bela-fonte e con questo pro-getto furono raccolti circa 50 milioni di dollari. Il bra-no fu pubblicato in 800.000 copie e vinse il

Grammy Award come canzone dell ’ anno. Per capire il senso del brano molto significative sono le parole del ritornello «Noi siamo il mondo, noi siamo

i bambini, siamo noi gli

artefici di un domani più luminoso. Allora comin-c iamo a donare». Come dicono le parole i bambini sono il futuro e per avere un mondo mi-

gliore è importante dona-re. Io penso che gli esseri umani si debbano aiutare fra loro, perché solo così il mondo può diventare più giusto.

berto Colombo, un diretto-re di un ufficio postale della Brianza, desideroso di avere il trasferimento a Milano, per esaudire il desiderio della moglie di

vivere nel capoluogo della Lombardia. Tuttavia pre-senta la domanda di tra-sferimento e non gli viene accettata, perché prece-duto in graduatoria da

colleghi disabili. Decide allora di fingersi paraliti-co, ma il suo inganno vie-ne scoperto e per punizio-ne viene trasferito d'ufficio a dirigere l'ufficio postale nel paese di Castellabate,

in provincia di Salerno. Alberto quindi arriva triste

Benvenuti al Sud, film del 2010 diretto da Luca Ma-niero, è un remake del film francese del 2008 Giù al Nord. L ’ idea di realizzare un remake nacque alla ca-

sa di distribuzione Medusa dopo aver constatato il gran successo riscosso dall'origi-nale francese. Il film italia-no, in verità, si distacca dall'originale, non nella tra-

ma ma nelle varie vicende. La scelta di ambientare il film a Castellabate è lega-ta a motivi logistici e alla necessità di individuare zone con paesaggi sia ma-rini che collinari particolar-

mente spettacolari. La sto-ria ha per protagonista Al-

e spaventato nella cittadi-na, perché ha tanti pre-giudizi sulle persone del Sud. Presto però si rende conto che vivere al Sud non è poi così tanto male.

Con i suoi colleghi crea forti legami e, quando è costretto a ritornare a Mi-lano, è triste e sconsolato. Questo film ci è piaciuto molto perché ha messo in

evidenza quanto siano sbagliati i pregiudizi. Al-berto infatti presto si ricre-de su quanto immaginava del Sul. Uno dei messaggi del film, quindi, è che è importante giudicare dopo

aver vissuto in prima per-sona certe esperienze.

We are the world Recensione di A.S. Balan

««««Chi viene al Sud piange due volte...»»»» Recensione di E. Cirillo, M. Cunto

Pagina 5 Leggendo...cresciamo

Una significativa

immagine della

solidarietà tra i

popoli

Un’immagine della

locandina del film

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Nel corso di una lezione del Pon “ A spasso tra i testi ” , nel mese di gennaio, abbia-mo voluto intervistare una delle nostre Tutor, la Prof.ssa F. Iervolino. Di

seguito la nostra conversa-zione. Come è nata la Sua passio-Come è nata la Sua passio-Come è nata la Sua passio-Come è nata la Sua passio-ne per l ’ insegnamento?ne per l ’ insegnamento?ne per l ’ insegnamento?ne per l ’ insegnamento? Sin da bambina sognavo di diventare insegnante, tanto

che giocavo con le mie bambole immaginando che fossero delle mie alunne. Col tempo mi sono laureata e ho iniziato la mia carriera

in zone disastrate con a-lunni, figli di carcerati o prostitute, che cercavano l ’ affetto di una mamma. Da quanti anni lavora in Da quanti anni lavora in Da quanti anni lavora in Da quanti anni lavora in questa scuola? questa scuola? questa scuola? questa scuola? Da dieci anni e mi trovo molto bene. Sono amata e rispettata da tutti, docenti e alunni. Che rapporto ha con gli Che rapporto ha con gli Che rapporto ha con gli Che rapporto ha con gli alunni, ha qualche prefe-alunni, ha qualche prefe-alunni, ha qualche prefe-alunni, ha qualche prefe-renza? renza? renza? renza? Positivo anche con gli alun-ni più vivaci; voglio bene a tutti, soprattutto ai ragazzi che hanno più bisogno.

Cosa si aspetta in genera-Cosa si aspetta in genera-Cosa si aspetta in genera-Cosa si aspetta in genera-le dagli alunni? le dagli alunni? le dagli alunni? le dagli alunni? Tante soddisfazioni, ad esempio che diventino persone valenti. Qual è stata la classe più Qual è stata la classe più Qual è stata la classe più Qual è stata la classe più difficile che ha avuto? difficile che ha avuto? difficile che ha avuto? difficile che ha avuto? Bene o male le classi si somigliano tutte, in gene-rale non ho mai incontra-to difficoltà. Ci vorrebbe dare un conCi vorrebbe dare un conCi vorrebbe dare un conCi vorrebbe dare un con----siglio per il futuro? siglio per il futuro? siglio per il futuro? siglio per il futuro? Seguite sempre i consigli dei docenti e dei genitori. Studiate sempre e non rinunciate mai ai vostri sogni.

top ten d ’ Australia, Nuova Zelanda e Belgio. Il succes-so della canzone è stato così grande che negli Stati Uniti, durante il 2012, ha venduto oltre 3.759.000

copie. Nel febbraio 2012 il brano è stato eseguito inol-tre alla sessantaduesima edizione del festival di San-remo. La boy band è stata invitata ad eseguirlo anche

What makes you beautiful è un brano musicale del grup-po mus ica le ang lo -irlandese, One direction. Scritto da Rami Yacoub, Carl Falk e Savan Kotecha,

il singolo è stato pubblicato dalla Syco music l ’ 11 Set-tembre nel 2011 ed è arri-vato alla vetta delle classifi-che in Irlanda e Scozia, oltre ad essere entrato nella

alla chiusura delle olim-piadi di Londra 2012. Questa canzone mi ha colpito soprattutto per il significato del testo, per-ché parla della bellezza

in termini non comuni, sottolineando come essa sia visibile sul volto di ogni persona che abbia qualità interiori.

Studiate sempre! Il consiglio della Prof.ssa Filomena

Iervolino Intervista di F. Ambrosio, R. Ambrosio, E. Annunziata, G. Auriemma, V.

Avino, A.S. Balan, A. Boccia, G. Boccia, A. Casillo, E. Cirillo, A.

Cozzolino, M. Cunto, F. Del Giudice, E. Giamundo, C. Iervolino, M. Karnas,

G.M. Morisco, B. Noto.

One direction: nuovi idoli delle teenager Recensione di G. Morisco

Pagina 6 Leggendo...cresciamo

Un’immagine

dell’album

Up all night

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Abbiamo intervistato telefoni-camente l ’ attore Fabio Ful-co, che ci ha accolti con cor-tesia e disponibilità. Perché ha scelto diventare Perché ha scelto diventare Perché ha scelto diventare Perché ha scelto diventare attore e a quanti anni è inizia-attore e a quanti anni è inizia-attore e a quanti anni è inizia-attore e a quanti anni è inizia-ta la Sua carriera? ta la Sua carriera? ta la Sua carriera? ta la Sua carriera? La mia carriera è iniziata in-torno ai ventiquattro anni e ho scelto di diventare attore per-ché mi piaceva. Fabio Fulco è il Suo vero Fabio Fulco è il Suo vero Fabio Fulco è il Suo vero Fabio Fulco è il Suo vero nome? nome? nome? nome? No, il mio vero nome è Fabio

Bifulco. La Sua famiglia come ha La Sua famiglia come ha La Sua famiglia come ha La Sua famiglia come ha accolto la scelta da Leiaccolto la scelta da Leiaccolto la scelta da Leiaccolto la scelta da Lei fatta di diventare attore?fatta di diventare attore?fatta di diventare attore?fatta di diventare attore? In un primo momento mi ha ostacolato perché voleva

che mi laureassi in medici-na. Dove ha girato il Suo primo Dove ha girato il Suo primo Dove ha girato il Suo primo Dove ha girato il Suo primo film e quale è stato?film e quale è stato?film e quale è stato?film e quale è stato? Il mio primo film risale agli anni ’ 90 ed è stato girato

a Capri.

Quali lavori ha svolto pri-Quali lavori ha svolto pri-Quali lavori ha svolto pri-Quali lavori ha svolto pri-ma di diventare attore?ma di diventare attore?ma di diventare attore?ma di diventare attore? Studiavo medicina e face-vo il modello. Dove ha conosciuto la Dove ha conosciuto la Dove ha conosciuto la Dove ha conosciuto la Sua fidanzata Cristina Sua fidanzata Cristina Sua fidanzata Cristina Sua fidanzata Cristina Chiabotto? Chiabotto? Chiabotto? Chiabotto? L ’ ho conosciuta a Ballan-do con le stelle, un pro-gramma di Rai uno. Pensa che si sposerà con Pensa che si sposerà con Pensa che si sposerà con Pensa che si sposerà con lei? lei? lei? lei? Non so, credo di sì

tato al mondo. Il nome "Facebook" prende spunto da un elenco contenente nomi e fotografie degli stu-denti, che alcune università statunitensi distribuiscono

all'inizio dell'anno accade-mico per aiutare gli iscritti a socializzare tra loro. Anche in Italia Facebook è diven-tato negli ultimi anni un social network molto diffu-

so: viene utilizzato non solo per mantenere i con-tatti con le persone che già

Facebook è il social network fondato a Cambridge negli Stati Uniti da Mark Zuckem-berg e da alcuni suoi com-pagni di università. Era stato progettato esclusivamente

per gli studenti dell’Università Harvard, ma fu presto aperto anche agli stu-denti delle scuole superiori e poi a chiunque avesse più di tredici anni di età. Da allora

Facebook ha raggiunto un enorme successo ed è dive-nuto il secondo sito più visi-

conosciamo, ma anche per creare nuove amicizie e conoscenze. Tuttavia un utilizzo smodato e su-perficiale di questo stru-mento può comportare

dei rischi in relazione alla propria privacy. In alcuni casi è possibile che si crei anche una vera e propria dipendenza dal web e si preferisca vivere una real-

tà virtuale a scapito di una realtà fatta di incontri rea-li.

Un sogno che diventa realtà! Intervista di F. Ambrosio, R. Ambrosio, E. Annunziata, G. Auriemma, V.

Avino, A.S. Balan, A. Boccia, G. Boccia, A. Casillo, E. Cirillo, A.

Cozzolino, M. Cunto, F. Del Giudice, E. Giamundo, C. Iervolino, M. Karnas,

G.M. Morisco, B. Noto.

Facebook? No grazie, mi godo la vita! di G. Auriemma e di A. Cozzolino

Pagina 7 Leggendo...cresciamo

Un’immagine

dell’attore

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che il padrone venga a recla-marlo. Cate, moglie del profes-sore, inizialmente è contraria a tenere il cucciolo, per via della morte del vecchio cane, ma alla fine deve cedere al desiderio di

adottarlo espresso dal marito e dalla figlia Andy. Col tempo tra Hachi e il professore si crea un legame indissolubile, tanto che ogni mattina il cane accompa-gna il padrone fino alla stazione

dove ritorna con lui il pomerig-gio. Un giorno, il professore Wil-son, durante una lezione, muore per un infarto. Invano Hachi lo attende alla stazione per tutta la sera, fino a quando la moglie e

Hachiko, Il tuo migliore amico è un film, di genere drammatico, uscito nel 2009. La regia è di Lasse Hallström, la sceneggia-

tura di Stephen P. Lin-dsey . Tra gli attori prin-

cipali abbiamo Richard Gere, Joan Ellen, Jason Alexander. Il film parla del rapporto speciale

che si crea tra un professo-re universitario di musica e

un cane di nome Hachiko. Il professore, che ogni giorno

prende il treno per recarsi a lavoro, una sera lungo la strada trova un cucciolo di Akita e de-cide di portarlo a casa, in attesa

la famiglia lo riportano a casa. A partire dal giorno dopo, il cane fedele per ben dieci anni si reca, ogni giorno, alla piaz-zetta, per attendere il possibile arrivo dell'amato padrone, fino

a quando, durante una notte proprio alla stazione chiude gli occhi e va anche a lui incontro alla morte. Questo film mi ha colpito per il bellissimo rappor-to che si crea tra uomo e cane.

La mia parte preferita è quan-do il cane, dopo la morte del padrone, ritorna ogni giorno alla stazione in attesa del pa-drone.

La speranza del ritorno Recensione di C. Iervolino

Un’immagine

del protago-

nista e del

cane insieme

Abbiamo intervi-stato lo stilista Gianni Molaro,

che ci ha gentilmente accolto nel suo atelier. A quanti anni ha iniziato il A quanti anni ha iniziato il A quanti anni ha iniziato il A quanti anni ha iniziato il Suo lavoro?Suo lavoro?Suo lavoro?Suo lavoro?

Quando avevo diciassette anni nell ’ Accademia di moda, ma già da bambino aiutavo la mia insegnante a dipingere quadri dell ’ Impressionismo francese. Come ha maturato l ’ idea di fare Come ha maturato l ’ idea di fare Come ha maturato l ’ idea di fare Come ha maturato l ’ idea di fare lo stilista?lo stilista?lo stilista?lo stilista?

Ero affascinato dall ’ idea non tanto di vestire le donne, quan-to di trasformarle e renderle diverse.

Sappiamo di una Sua sfilata in Sappiamo di una Sua sfilata in Sappiamo di una Sua sfilata in Sappiamo di una Sua sfilata in carcere. Può dirci come mai ha carcere. Può dirci come mai ha carcere. Può dirci come mai ha carcere. Può dirci come mai ha pensato ad un ’ iniziativa del pensato ad un ’ iniziativa del pensato ad un ’ iniziativa del pensato ad un ’ iniziativa del genere?genere?genere?genere? Volevo sensibilizzare le donne che sono in carcere e che reputo

sfortunate perché deboli. Credo, infatti, che spesso sia la debolez-za a spingere le persone a com-piere azioni che probabilmente non avrebbero mai voluto fare. Può raccontarci qualcosa del Può raccontarci qualcosa del Può raccontarci qualcosa del Può raccontarci qualcosa del velo più lungo del mondo da Lei velo più lungo del mondo da Lei velo più lungo del mondo da Lei velo più lungo del mondo da Lei realizzato e quanto successo realizzato e quanto successo realizzato e quanto successo realizzato e quanto successo Le ha portato?Le ha portato?Le ha portato?Le ha portato? Questo velo è stato concordato insieme alla sposa, e non mi in-

teressava semplicemente la sua lunghezza, ma la voglia di realizzare qualcosa di straordi-nario. Quanti atelier possiede in Ita-Quanti atelier possiede in Ita-Quanti atelier possiede in Ita-Quanti atelier possiede in Ita-lia?lia?lia?lia? Tre : uno a San Giuseppe, uno a Napoli ed un altro a Piazza di Spagna. E ’ felice di essere di San E ’ felice di essere di San E ’ felice di essere di San E ’ felice di essere di San Giuseppe?Giuseppe?Giuseppe?Giuseppe? Io amo questo luogo, che pur-

troppo però non è governato bene ed è un peccato, perché a dispetto di un glorioso pas-sato oggi abbiamo un triste presente.

Quando la moda diventa arte! Intervista di F. Ambrosio, R. Ambrosio, E. Annunziata, G. Auriemma, V. Avino, A.S.

Balan, A. Boccia, G. Boccia, A. Casillo, E. Cirillo, A. Cozzolino, M. Cunto, F. Del

Giudice, E. Giamundo, C. Iervolino, M. Karnas, G.M. Morisco

Un’immagine

del velo in

Piazza di

Spagna a

Roma