LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la...

20
7 Itinerari per scoprire le meraviglie della provincia di Trapani

Transcript of LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la...

Page 1: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

7 Itinerari per scoprire le meraviglie della provincia di Trapani

Page 2: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

LEGENDAPARCO ARCHEOLOGICO

IMMERSIONI

LIDO BALNEARE

RISERVA MARINA

PORTO

AEROPORTO

FUNIVIA

Page 3: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia

di Trapani ha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

Questo territorio, rinomato soprattutto per le sue coste incantevoli

ed incontaminate, offre però numerosi altri ambienti di grande in-

teresse paessaggistico e naturalistico: tratti costieri, litorali sab-

biosi, aspre scogliere, lagune, saline, corsi d’acqua, ondulate vallate,

vette, isole e isolotti.

Alle bellezze naturali si aggiungono le meraviglie storico-ar-

cheologiche, si ha la possibilità di fare un viaggio nel tempo: dalle

numerose grotte preistoriche di Custonaci e Levanzo, alle Mura

Ciclopiche di Erice, dai Templi di Segesta e Selinunte, alla splen-

dida isola di Mozia...

In questo magnifico e variegato paesaggio vogliamo guidare il

visitatore per mezzo di facili, ma suggestivi itinerari stradali tra

le meraviglie che questa provincia ha da offrire.

3

1

2

3

Page 4: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

4

1° iTinErario

Trapani

Erice

A 750 metri sul livello del mare sorge la città di Erice, un antico borgo in pietra che dallasommità del monte San Giuliano domina l’intera vallata.Ancora oggi questo borgo medievale si presenta intatto, racchiuso da una grandiosacinta muraria a pianta triangolare equilatera, detta “Mura Ciclopiche” perchè, secondoun’antica credenza, le maestose mura furono costruite dai Ciclopi. Arrivando dalla SS 187 che da Valderice con una serie di tornanti giunge alla splen-dida cittadina, la visita inizia dai Giardini del Balio, in fondo la via Conte Pepoli.Dove un tempo si estendeva l’antica Acropoli oggi si possono ammirare le Torri delBalio, il Castello di Venere e la Torretta Pepoli.La storia del Castello di Venere ebbe inizio con i Sicani che realizzarono su questa rupeun altare sacro (X sec a.C.) dedicato alla dea della bellezza e dell’amore, gli Elimi e iCartaginesi introdussero riti orientali come la prostituzione sacra e il volo delle co-lombe in primavera, sotto i Romani l’area sacra fu intitolata a Venere. Sulle rovine ro-mane i Normanni costruirono nel XII sec. il palazzo del Governatore e del “Bajulo”(magistrato che amministrava la giustizia), passò poi sotto gli spagnoli e nel 1872 di-venne proprietà del Conte Agostino Pepoli che lo restaurò. Ciò che colpisce di più è lamagia di questo luogo e la strepitosa panoramica, proprio come 3000 anni fa sospesafra le nuvole ed il mare.Sempre alla fine del 1800 risalgono i Giardini del Balio, così come oggi li vediamo e laTorretta Pepoli costruita sul dirupo, in cui moduli arabeggianti si fondono ad architet-ture medievaleggianti.Uscendo dal Balio si arriva alla Chiesa più antica di Erice: SanGiovanni. L’antico impianto costruito su uno strapiombo, risale al XII sec., l’edificio ècaratterizzato dalla maestosa cupola bianca che termina in un acuto peduncolo.Scendendo poi per via Roma si incontra la Chiesa di San Giuliano, dal campanile tardobarocco, la Chiesa di San Francesco d’assisi (del 1362), la Chiesa e il monastero di SanCarlo, con i balconi monacali da cui le suore di clausura seguivano le funzioni religiose.

da non perdereA Trapani, ogni anno, dalle 14 del Venerdì Santo, alla mattina del Sabato, si rivivela Via Crucis. In un clima in cui il sentimento religioso si intreccia con la cultura po-polare, vengono portati in processione i 20 Misteri. Lungo una processione di 2 Kmcirca, i gruppi scultorei vengono portati a spalla seguendo il ritmo delle marce fu-nebri che fanno da sottofondo (annacata).

A Erice alle 14,30 di ogni Venerdì Santo, parte dalla Chiesa di S. Orsola, la proces-sione dei Misteri. Sei vare (legno, tela e colla) del XVII sec., che riproducono la pas-sione di Cristo, vengono portate in processione attraverso le viuzze a ridosso dellemura ciclopiche fino a giungere in cima al paese. Al tramonto il corteo si avvia si-lenzioso verso la Chiesa da cui si è partiti.

Nel mese di maggio si tiene la Cronoscalata del monte Erice, gara automobilisticadi velocità di montagna, lungo un percorso tortuoso di circa 6 Km.

In occasione dei festeggiamenti in onore di Maria SS. di Custonaci “Custode e Patronadegli Ericini” vengono realizzati nei cortiletti ericini i Tableaux Vivents, a soggetto mariano.

Page 5: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

Scendendo ancora per via Guarnotta troverete la Chiesa di San Pietro, eretta nel 1365 dal Papa Urbano V, e la Chiesadi San Domenico. Infondo a via Cordici si trova Piazza Umberto I (piazza principale di Erice), dove sorgono la Biblio-teca e il Museo Comunale. Deviando per via Vultaggio si possono visitare la Chiesa di Santa Teresa (XVIII sec.), laChiesa del Carmine (XV sec.) e il palazzo Militari, l’edificio più antico della vetta, dell’impianto originale probabilmenteresta solo la bifora gotica. Adiacente al palazzo Militari si trova la “Casa Vacanze Santa Teresa”.All’estremità di ponente, a Porta Spada, su un’ampia piattaforma rocciosa, sorge il Quartiere Spagnolo, massiccia co-struzione del XVIII sec. che non fu mai completata. Tornando verso Porta Trapani si incontrano le Mura Ciclopiche, pergiungere infine alla Matrice di Erice, costruita nel XIV sec., per volere di Federico III d’Aragona. Uscendo da Porta Tra-pani si può scendere verso il capoluogo in pochi minuti con la funivia, che vi offrerà uno splendido panorama sulla falcedi Trapani. Qui giunti, sarà facile raggiungere in autobus il Santuario dell’Annunziata. Costruito attorno al 1250 dai FratiCarmelitani, a quel periodo risalgono il rosone ed il portale d’ingresso, il resto è un rifacimento barocco. Capolavori del‘500 sono la Cappella dei Pescatori e quella dei Marinai.Qui è custodita la trecentesca statua della “Madonna di Tra-pani”, in marmo color avorio di Nino Pisano, ritenuta taumaturgica e ricoperta da ex-voto.Attiguo alla Basilica, il Convento dei Frati Carmelitani, divenuto nel 1906 Museo Regionale, grazie alle donazioni delConte Pepoli, dove sono conservate collezioni archeologiche, pittura siciliana, numismatica, ceramica ed oreficeriaoltre a centinaia di pezzi in corallo (lavorazione tipica trapanese).Lasciata la via Conte A. Pepoli e percorrendo tutta la via G.B. Fardella, si giunge a Piazza Vittorio Emanuele e di frontela Fontana del Tritone (il complesso bronzeo del 1951 è di Li Muli). A piazza Vittorio Veneto. È dalla via Garibaldi checi si inoltra nella città vecchia. Trapani nata a ridosso del porto su uno stretto promontorio a forma di falce (inarco dre-panon, che secondo la leggenda fu persa da Cerere durante le ricerche di Proserpina). La via Garibaldi è una vetrina dipalazzi e Chiese, come: Palazzo Riccio di Morana e Palazzo Fardella Fontana (XVIII sec.). Sulla sinistra si apre la salitaSan Domenico, che conduce agli omonimi Chiesa e Convento; in questa splendida chiesa sono conservati, in una saladietro l’altare, affreschi trecenteschi, ed inoltre è seppellito Manfredi, figlio di Federico III d’Aragona.Alla fine di via Garibaldi ormai inglobato totalmente nel Palazzo del Banco di Sicilia, un antico arco che premetteva ilpassaggio al di fuori delle mura.Sulla destra il Mercato del Pesce e a sinistra le antiche Mura di Tramontana .La passeggiata continua in via Torrearsa, sulla sinistra si possono ammirare la Torre Oscura e la Torre dell’Orologio, ilPalazzo Senatorio alle cui spalle si trova la Chiesa trcentesca di Sant’Agostino.Prima di dirigersi verso corso Vittorio Emanuele vale la pena di visitare la Chiesa del Purgatorio che custodisce i ventigruppi sacri dei Misteri, sculture lignee realizzate da aritsti locali (XVII-XVIII). Sul corso si affacciano la Chiesa del Col-legio e la Cattedrale di San Lorenzo. Proseguendo ancora per il corso si giunge all’estremità della “falce” che terminacon la torre di Ligny, torre di avvistamento del 1761, oggi Museo della Preistoria e del Mare. Da qui si possono am-mirare la Colombaia (antico carcere borbonico) il Lazzaretto, Villino Nasi e il Porto Peschereccio, che ancora più splen-didi appariranno al tramonto quando tutto si colora di rosso. Per uscire dal centro è possibile prendere il bus navetta, che passa frequentemente, per giungere a piazza VittorioEmanuele e da qui fino alla funivia per godersi nuovamente lo splendido panorama fino all’arrivo in vetta.

6

4

5

6

Page 6: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

6

2° iTinErario

Valderice • Custonaci • Cornino

Lido Valderice • Bonagia

Valderice, cittadina posta in collina quasi come un gradino per raggiungere ilmare, si trova immersa nel verde. Tra l’800 e il ‘900 Valderice, allora chiamata San Marco e Paparella, vide una fasedi sviluppo. É, infatti, in questo periodo che vennero edificate le sontuose villeche ancora oggi impreziosiscono il paesaggio valdericino, già estremamente va-riegato e suggestivo dal punto di vista naturalistico: ad ovest il Monte San Giu-liano, sul quale svetta Erice che domina il paesaggio, in basso Bonagia e a sud lacampagna che si estende per chilometri su morbide colline.Sulla SS 187, al bivio per Erice, si scende verso la frazione di San Marco (primonucleo abitato della valle). Qui si trovano la chiesa di Maria SS. della Purità (1866)Rocche Giglio e il Molino Excelsior (1904).La Chiesa, a navata unica, è decorata con stucchi di gusto classico a campiture co-lorate, inoltre è possibile ammirare sull’altare maggiore la statua lignea della Ma-donna della Purità (1863). Lasciata la chiesa e girando a sinistra in direzione Trapani si giunge a RoccheGiglio, un costone roccioso di notevole interesse archeologico e naturalisticocaratterizzato dalla presenza di palme nane e macchia mediterranea. Qui sonostate ritrovate grotte del paleolitico superiore che hanno restituito strumenti litici,fossili animali oltre che ripari con iscrizioni presumibilmente fenicio-puniche.Risalendo verso Valderice si incontra il Molino Excelsior, un interessante esem-pio di archeologia industriale. La struttura architettonica dei primi del ‘900 è digusto liberty e all’interno sono custoditi macchinari e antichi attrezzi da lavoroper la macina del grano.Lasciata la frazione di San Marco, immettendosi sulla via Vespri, si prosegue versola via San Barnaba per ammirare lo splendido paesaggio che offre la Pineta Co-munale. Adiacente ad essa, in una ex cava di calcarenite, si trova il moderno Tea-

da non perdereA Valderice, nel periodo estivo, al teatro San Barnaba, si tiene una rassegna cine-matografica accompagnata da eventi teatrali, musicali e da manifestazioni sportive.

La settimana di carnevale, invece, sulla via principale sfilano, tra musiche e balli,i carri allegorici e i gruppi mascherati.

A Custonaci e in tutto l'Agro Ericino, la settimana che precede l’ultimo merco-ledì del mese di Agosto, si svolgono i festeggiamenti in onore di Maria SS. di Cu-stonaci, con la rievocazione storica dello sbarco dell’immagine sacra dellaMadonna presso la baia di Cala Buguto. I festeggiamenti terminano la domenicacon i fuochi pirotecnici.

A Bonagia e a Favignana, dall’1 al 3 giugno si svolge: BONTON, Rassegna eno-gastronomica di Tonno e Prodotti di tonnara (vedi itinerario 7).

Page 7: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

tro San Barnaba, che nella stagione estiva ospita eventi culturali e rassegne cinematografiche e teatrali (gestitodall’Ente Teatro Città di Valderice).Ritornando sulla via Vespri si prosegue verso il centro cittadino, dominato dalla Villa Betania (1856) e dallaChiesa di Cristo Re (1950). Antistante la Chiesa è la moderna piazza, da cui si scorge un magnifico panoramasul mar Tirreno.Salendo sulla destra si raggiunge l’amena collina di Ragosia, a 220 metri sul livello del mare, che è da semprezona di villeggiatura e da cui si può ammirare tutta la cittadina di Valderice e la baia di Bonagia.Scendendo dalla via Misericordia si raggiunge il Santuario di Maria SS. della Misericordia (1769), dove è cu-stodita l’immagine miracolosa della Vergine. In questa chiesa si può ammirare l’opera dei migliori architetti, pit-tori e scultori trapanesi, quali: Biagio Amico, Domenico La Bruna, Andrea Carreca, Pietro La Grassa...Accanto alla chiesa uno splendido Parco per godersi una passeggiata tra la natura.Proseguendo lungo la strada, che un tempo era l’unico collegamento tra Erice e Custonaci, si incontra “l’arcodel Cavaliere”, ciò che rimane di una cappella che accoglieva il quadro della Madonna di Custonaci durante i“trasporti” ad Erice e viceversa. Proseguendo per questa strada, che offre uno scorcio di campagna selvaggia,si giunge a Custonaci.Situato su di una collina rocciosa a trecento metri sul livello del mare, il paese è al centro di un ricco bacinomarmifero, La Riviera dei Marmi, fonte principale dell'economia del luogo. Il marmo delle Cave di Custonaciè apprezzato e rinomato in tutto il mondo. Il paese è formato da diverse frazioni, alcune chiamate Bagli perla loro conformazione. Al centro del paese, il Santuario della Madonna di Custonaci con il suo artistico baso-lato. Scendendo verso la baia di Cornino si trova la Grotta Mangiapane, antico insediamento preistorico poi tra-sformato in borgo, una sorta di presepe naturale con una ricca vegetazione circostante. Nel periodo natalizio,vi viene realizzato un Presepe Vivente, mentre in altri periodi dell’anno è un museo di mestieri antichi. A menodi un chilometro, il mare con le "Cale" naturali di Cornino, in un paesaggio quanto mai suggestivo cui fa dasfondo il Monte Cofano. Svariati sono gli aspetti che fanno di questo luogo un’oasi naturalistica (Riserva Na-turale Orientata Monte Cofano): 325 specie di flora, molte delle quali endemiche o rare (tra cui la Palma Nana“giummarra”), rari falconiformi nidificanti, molte specie di uccelli marini...Lasciata Cornino, in direzione Trapani si prosegue verso Lido Valderice e Bonagia.La rigogliosa Piana di Bonagia offre una visione suggestiva di tutto l’omonimo golfo: mare e montagne si fon-dono in un suggestivo paesaggio dominato da Monte San Giuliano e da Monte Cofano, più in fondo si scorgeCapo San Vito.Da non perdere l'antica torre della Tonnara di Bonagia, che testimonia precedenti attività industriali legatealla pesca ed alla lavorazione del tonno.

9

7

8

9

Page 8: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

8

3° iTinErario

Castelluzzo • San Vito lo Capo

riserva dello Zingaro

Grandiosi i paesaggi che si incontrano viaggiando verso San Vito lo Capo.Si discende verso il Golfo di Cofano, percorrendo la verdeggiante Piana diCastelluzzo che degrada dolcemente verso il mare e raggiunto il piccolo paesinodi Castelluzzo, al bivio per San Vito, si procede a sinistra, per raggiungere lasplendida costa caratterizzata da calette che si affacciano su un mare cristallinoed incontaminato. Alla Punta del Saraceno, all’interno della Riserva di Monte Cofano, si trova unsuggestivo borgo di pescatori, dominato dalla maestosa Torre della Tonnara co-struita, presumibilmente all'inizio del XVI secolo, al solo scopo di difendere la giàesistente tonnara (Thonum Cofani) dalle scorrerie dei pirati. Oltre all'aspetto sto-rico la torre suscita un particolare interesse anche dal punto di vista architetto-nico, essendo unica nel suo genere in tutta la Sicilia, con la sua caratteristica basequadrata "a forma stellare".Da qui è possibile aggirare a piedi il Monte Cofano lungo un sentiero che sisnoda lungo la riva, il cosidetto "Passu a zita" (passo della sposa), che prendeil nome da un'antica leggenda popolare. Deliziosi gli scorci di paesaggio resosuggestivo da una macchia mediterranea dominata dalla palma nana, in un ter-ritorio ricco di testimonianze arabo-normanne, tra cui le torri di avvistamentosparse sulla costa.Per ritornare sulla provinciale potete percorrere tutta la stradella che, a pochipassi dal mare, giunge fino a Macari, passando per calette di sabbia e di ciottolidove potersi rinfrescare.Proseguendo sulla Provinciale si raggiunge San Vito lo Capo, borgo di tradizionemarinara, sviluppatosi intorno all’antica fortezza saracena, poi trasformata in San-tuario e dedicato a San Vito. Da visitare il terrazzo, il Museo del Mare, il piccoloTempio di S. Crescenzio e le Torri d’avvistamento.

da non perdereA San Vito Lo Capo, alla fine di settembre torna il “Cous Cous Fest”, rassegnainternazionale di cultura enogastronomica, i cui temi sono i miti e i riti che leganoil cous cous ai paesi partecipanti. Algeria, Costa d’Avorio, Israele, Italia, Marocco,Palestina, Senegal e Tunisia si sfidano ai fornelli per essere giudicati da una giu-ria internazionale che premia le migliori ricette. Accanto alla competizione ga-stronomica si svolgono anche incontri culturali, degustazioni di specialità regionalied internazionali, convegni, degustazioni di vini e spettacoli musicali.

Nell’agro di Borgo Cusenza, posto nel cuore della Riserva dello Zingaro, sonostati messi a coltura terreni con varietà antiche di grano, coltivati, seminati e mie-tuti con metodi tradizionali. Nel mese di luglio viene data dimostrazione di alcunefasi di questo rito millenario. Verrà anche visitata la mostra le stanze della me-moria allestita all’interno del borgo e verrà offerta la colazione con prodotti tipicidel luogo (si consiglia la prenotazione 0924/35108 - 35093).

Page 9: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

Sicuramente quello che più colpisce di San Vito, oltre il delizioso paesino, è la splendida spiaggia che si im-merge in un mare turchese.Lasciata San Vito in direzione di punta Solanto, aggirando il Monte Monaco, i declivi collinosi che degradanofino al mare in una miriade di piccole baie, annunciano l’inizio della Riserva Naturale dello Zingaro, unadelle perle della Sicilia, miracolosamente integra nella sua primitiva bellezza: pareti a picco sul mare si alter-nano a magnifiche calette, spiagge dorate, cunicoli sottomarini, siti archeologici e stretti viottoli; da un lato ilmare, di cui colpisce l’intensità e la limpidezza e dall’altro lato i monti.La Riserva dello Zingaro, istituita nel 1981, è stata la prima riserva siciliana. Qui si trovano piante rare ed en-demiche e vi nidificano più di 40 specie di uccelli, tra cui numerosi rapaci, l’istrice, il coniglio selvatico e la volpe,ma la vera sorpresa è nella varietà di specie che popolano il mare. Percorribile solo a piedi, la riserva presentasentieri ricchi di indicazioni, ed offre 3 diversi percorsi: quello principale, che si svolge lungo il mare (7 Km); ilsecondo mare e monti (7 Km), che parte dalla tonnarella dell’Uzzo e si inoltra nelle zone più interne; il terzo,detto Zingaro alto (10 Km), prosegue fino al monte Speziale. Un itinerario subacqueo, infine, consente di am-mirare gli spettacolari fondali marini.Non va dimenticato che oltre ad essere Riserva Naturale è un sito archeologico: la grandiosa grotta dell’Uzzofu la sede di uno dei primi insediamenti preistorici della Sicilia.Finita la visita alla Riserva, ripercorrere a ritroso l’intero percorso per rientrare nella Valle di Erice.

12

10

11

12

Page 10: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

10

4° iTinErario

Scopello • Castellammare del Golfo

Segesta • Caltafimi

Tra le incantevoli insenature della Sicilia, il golfo di Castellammare è sicuramenteuno dei più ampi ed incantevoli in quanto include alcuni dei siti più belli ed in-teressanti dell’intera provincia di Trapani.Per raggiungere questi splendidi luoghi ci si immette sulla SS 187 in direzione Castel-lammare. Giunti al bivio con Buseto Palizzolo, con una breve deviazione si può raggiun-gere il Bosco di Scorace, 750 ettari di verde in cui crescono vigorose querce da sughero.Procedendo oltre sulla statale si giunge al bivio per Scopello. Questa parte del-l’itinerario offre splendidi paesaggi, si susseguono l’insenatura di Cala Bianca,Cala Rossa e Guidaloca (splendidi luoghi di balneazione). A questo punto lastrada inizia a salire tra aspre rocce, arrivati al bivio di Scopello si proseguesulla strada principale per circa 800 metri per giungere ai Faraglioni di Scopelloe all’omonima Tonnara. Un luogo davvero spettacolare caratterizzato dalle roccea strapiombo su un mare cristallino. La Tonnara fu costruita dagli Arabi e usatafino agli inizi degli anni ‘80. All’interno sono custodite barche e attrezzature.Si trova inoltre un diving center che organizza escursioni subacquee lungo unpercorso archeologico.Lasciati i Faraglioni, proseguendo per 2,5 Km si trova sulla destra una stradinanon asfaltata che giunge alla splendida Cala Mazzo di Sciacca (da qui cominciala Riserva Naturale dello Zingaro, inserita in quest’opuscolo nell’itinerario n° 3).Tappa obbligata è il suggestivo borgo rurale di Scopello.È un piccolo borgo sorto verso la fine del settecento attorno alla corte di un Baglio,sul sito di un precedente casale arabo.Ritornati indietro fino al bivio per Scopello, imboccate la SS 187 in direzioneCastellammare. Poco prima di giungere a Castellammare del Golfo, si toveràsulla sinistra un grande spiazzo: il Belvedere, dal quale è possibile ammirare unosplendido panorama sul golfo.

da non perdereA Castellammare del Golfo dal 19 al 21 agosto ha luogo la festa di Maria SS.del Soccorso, con la tradizionale processione a mare, per la rievocazione storicadell'attacco al porto da parte degli Inglesi, sventato poi dall'arrivo della Madonna.Le musiche e i fuochi pirotecnici cercano di riprodurre lo stesso scenario del 1718.

A Segesta, nel periodo estivo, l’antico teatro riprende a vivere, grazie ad una sta-gione teatrale imperniata sulla rappresentazione di drammi classici.

A Calatafimi, tra il 1° e il 3 maggio, con cadenza ogni cinque anni, si svolge laFesta del SS Crocifisso, la festa celebra i miracoli operati dal Crocifisso di legnodella chiesa di S. Caterina. Alla fine di tre giorni di processioni, di esibizioni di carrie di lanci di confetti, accompagnato dalle campane suonate a distesa, esploderàcon gran fragore il "grandioso sparo di giochi d'artificio", e saremo certi in quelmomento di avere davvero vissuto una festa siciliana.

Page 11: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

Castellammare è celebre per la bellezza della sua costa, con gli incantevoli arenili che si alternano a suggestivecalette e faraglioni. Le sue origini si identificano con quelle di Segesta di cui era il porto, ma raggiunse il suo mas-simo sviluppo sotto gli Aragonesi.Accanto al porto, tra 2 spiagge di sabbia, spicca il Castello con torre cilindrica, costruito dagli Aragonesi sullabase di una precedente fortezza saracena.Da visitare nel cuore della Castellammare antica, in piazza Matrice, la chiesa Madre (1726), a tre navate ededicata a S. Maria del Soccorso, dove sono custodite alcune interessanti opere d’arte tra cui la statua in maiolicadella Madonna del Soccorso (1559). In un piccolo spiazzo di via Ponte Castello troviamo la cinquecentescachiesetta della Madonna del Rosario, detta “di l’agnuni” (cioè del cantuccio), con il portale decorato, neltimpano, da un elegante bassorilievo raffigurante la Madonna col Bambino tra Santi e Crocifisso.Lasciata Castellammare del Golfo e giunti al bivio per Segesta, si lascia la statale 187 per immettersi sulla SP2,per giungere alle Terme Segestane di acque sulfuree.Prima dell’ingresso allo stabilimento termale, percorrendo un viottolo, è possibile bagnarsi nelle anse natu-rali di acqua calda.Ritornati sulla strada, attraversando il Ponte Bagni, da cui si possono ammirare le gole e le cascate, si raggiungela statale 133 in direzione Segesta, la più importante tra le città elime.Segesta, il cui nome deriva dalla ninfa Egesta che ospitò Enea, sorgeva sul monte Barbaro, dove ancora oggisi possono ammirare i resti dell’antica città: il Tempio dorico e il Teatro.Il tempio perfettamente conservato, non fu mai portato a termine per motivi non ancora conosciuti. Al-l’estremità orientale, sulla cima più alta del monte, si può raggiungere il Teatro greco, risalente alla fine del IIsecolo a. C., ma rimaneggiato dai Romani. Il teatro poteva contenere 4.000 spettatori, la cavea è ricavata nellependici della collina, oggi restano solo 20 gradinate divise in 7 cunei; doveva esserci una parete scenica ricca-mente decorata e l’orchestra era dotata di un passaggio sotterraneo che permetteva agli attori di fare entratea sorpresa. Recenti scavi hanno iniziato ad individuare i resti di un’intera città.Ritornando sulla statale si raggiunge Calatafimi, città famosa grazie alla vitoria riportata da Garibaldi sulletruppe borboniche nel 1860. Anche se le sue origini sono elime, deve il suo nome agli arabi: Kalat-al-fimi, ossia“Castello di Eufemio”. I resti del Castello, che diede il nome alla città sottostante, troneggiano ancora oggi sullasommità del più alto dei 2 colli su cui sorge Calatafimi. Dal castello, è possibile ammirare uno splendido paesaggio sulla vallata a cui fa da sfondo il Monte Inici e inlontananza il tempio di Segesta. Da non perdere il percorso dei vicoli.Lasciata Calatafimi, percorrendo la SS 113 che conduce a Trapani, si giunge ad un bivio che porta al colle dettoPianto Romano. In cima ad esso si erge il Monumento Ossario eretto nel 1892 in memoria dei caduti garibal-dini durante la guerra contro i Borboni, su progetto di Ernesto Basile (1857-1932). È qui che Garibaldi, rivoltosial generale Nino Bixio che consigliava di ripiegare pronunziò la celebre frase "Bixio, qui si fa l'Italia o si muore!".Si rientra verso la Valle Ericina lungo la statale 113 che si snoda su verdi colline. Giunti a Napola deviare a de-stra in direzione Valderice-Erice.

15

13

14

15

Page 12: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

12

5° iTinErario

riserva delle Saline

Mozia • Marsala • Mazara

Partendo dalla Valle Ericina immettersi sulla SS 187 in direzione Trapani, al biviodi Torre Bianca deviare a destra seguendo le indicazioni per il porto, giunti alloscorrimento veloce immettersi sulla strada costiera che, parallelamente allaSS 115, conduce a Marsala.Ci si troverà ben presto sulla via del Sale, in un paesaggio spettacolare a pochipassi dalle saline, circondati dai cumuli di sale ricoperti dalle tegole di terra-cotta e dai mulini, affascinanti reperti di archeologia industriale, 5 dei quali re-centemente restaurati. Questa è la Riserva Naturale Orientata delle Salinedi Trapani e Paceco gestito dal WWF.Le saline rivestono una grande importanza anche dal punto di vista faunistico,costituiscono un luogo di sosta e nidificazione per numerose, a volte rare, speciedi uccelli. Seguendo le indicazioni sulla strada sarà possibile visitare il Museodel Sale. Proseguendo per la statale, si incontra un’altra riserva, quella delle Isole delloStagnone, la più grande laguna siciliana che si estende tra Trapani e Marsala.Il piccolo arcipelago (parte di un antichissimo pianoro alluvionale) è costituitoda 4 isole: Mozia (o San Pantaleo), Santa Maria, La Scuola e Isola Longa.Questo ambiente di eccezionale bellezza ed importanza dal punto di vista natu-ralistico (vi si trovano uccelli, piante e alghe endemiche o rare) è anche un sitoarcheologico di notevole rilievo.Mozia, raggiungibile con imbarcazioni dai moletti ben segnalati lungo lastrada, è un miracolo naturale ed archeologico. Su quest’isola si trovano i restidi una città punica mai più ricostruita dopo la sua fine nel 397 a. C.L’antica città, fondata dai Fenici, fu il teatro degli scontri durante le guerrepuniche e venne distrutta dai Siracusani.Dei fasti del passato sono visibili La Casa dei Mosaici e quella delle Anfore

da non perdereA Mazara del Vallo, nell’ultima settimana di agosto, si svolge il “festino di SanVito”. Si inizia con "l'annunzio", in cui sfilano personaggi con costumi del '600;segue la parte dei "quadri viventi" sui carri allegorici, rappresentanti episodi sa-lienti della vita del Santo.

A Marsala, a fine luglio si svolge il Marsala DOC Jazz Festival, secondo festivalper importanza a livello nazionale solo all’Umbria Jazz, a cui partecipano artisti difama internazionale che tengono anche seminari gratuiti.

Alla Riserva delle Saline di Trapani e Paceco è possibile effettuare le vi-site guidate all’interno dell’area protetta, prendendo contatto preventivamentecon il WWF-Italia Ente Gestore della Riserva al numero di tel. 0923-867700. Leescursioni durano in media circa due ore, e mettono in evidenza sia le peculia-rità naturalistiche che quelle della salicoltura. Si suggerisce di venire muniti dibinocolo e/o cannocchiale.

Page 13: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

il Cothon (rarissimo esempio di porto artificiale punico) e il Tophet: il tempio dedicato a Baal Hammon, dovei fenici sacrificavano i primogeniti alle divinità.Tutto questo venne alla luce grazie alla passione dell’intellettuale anglo-palermitano Giuseppe Whitaker(che nei primi del ‘900 a proprie spese diede inizio agli scavi).Nel Museo che porta il suo nome, tra gli oltre 10.000 reperti (vasi, gioielli, monete) spicca lo splendido Gio-vanetto con la tunica, statua a grandezza naturale realizzata in marmo da uno scultore della scuola di Fidia.Lasciata Mozia e ripresa la litoranea, si aggira Capo Lilibeo per giungere a Marsala, città del vino.La visita di Marsala inizia dalla bella Piazza della Repubblica, dove si ergono la Cattedrale di epoca nor-manna dedicata al vescovo Thomas di Canterbury con annesso il museo degli Arazzi e il Palazzo della Log-gia, del XVII secolo.A pochi metri sulla sinistra, su via XI maggio, si erge il monumentale Complesso di San Pietro (XII sec.) cheospita un Museo Civico a 3 sezioni: Archeologica, Risorgimentale, Garibaldina.Quindi si può scendere sull’alberato lungomare Boeo, per arrivare al Museo Archeologico (Baglio Anselmi)la cui attrazione è una Nave Punica del II sec. a. C.Prima di lasciare Marsala visitate uno dei tanti stabilimenti del vino Marsala.Si riprende la SS 115 per raggiungere Mazara, il bellissimo tratto costiero che separa queste due città ècaratterizzato da sciare e dall’aria paludosa di Capo Feto.Mazara del Vallo, capitale del pesce, già i Fenici (nel VI sec. a.C.) la fondarono come città portuale e scalomercantile, raggiunse il suo massimo splendore sotto gli Arabi e i Normanni che l’arricchirono di ChieseMonasteri tra cui la Cattedrale (che custodisce splendide opere), il Palazzo vescovile con il suo bel loggiatoin stile arabo-normanno.Da non perdere una visita alla Chiesa sconsacrata di Sant’Ignazio dov’è custodita la statua bronzea del Satirodanzante (IV sec. a.C.).Da visitare anche il Collegio dei Gesuiti e il suggestivo porto canale sull’estuario del fiume Mazaro.Per gli appassionati di itinerari naturalistici sulla Statale in direzione Castelvetrano, deviando per TorrettaGranitola sulla sinista si possono raggiungere i gorghi tondi.Da Mazara, dove si conclude questo itinerario, si può tornare a Trapani percorrendo la SS 115. 18

16

17

18

Page 14: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

14

6° iTinErario

Cave di Cusa • Castelvetrano

Selinunte • Gibellina • Salemi

Percorrendo la statale 115, superata Marsala e poi Mazara, si raggiunge ildelizioso borgo marinaro di Torretta Granitola. Giunti al bivio per Tre Fontane sidevia in direzione Campobello di Mazara per visitare le Cave di Cusa, la più sug-gestiva fabbrica naturale di materiali da costruzione d’epoca greca. In mezzo allavegetazione affiorano dal terreno parti di gigantesche colonne rimaste in diversistadi di lavorazione, dalle prime incisioni circolari fino ai rocchi finiti.Lasciate le cave, si prosegue verso Castelvetrano (famoso centro di coltivazionedelle olive Nocellare del Belice) le cui origini sono legate a quelle di Selinunte.Il cuore della città è piazza Garibaldi, su cui si affaccia la Chiesa Madre (XVIsec.), nei pressi si trova la Chiesa del Purgatorio (XVII sec.) e la vicina fontanadella Ninfa. La settecentesca Porta Civica, alla fine di via Garibaldi segna la finedel centro storico.Da non perdere una visita alla Chiesa della SS. Trinità di Delia e al Museo CivicoArcheologico i cui pezzi forti sono: la Vergine col Bambino di F. Lauria e l’Efebo diSelinunte (V sec. a.C.), statua bronzea di rara bellezza, trovata casualmente nellecampagne mazaresi nel 1982.Usciti da Castelvetrano e deviando a destra sulla SS 115 d si raggiunge Selinunte,dove uno splendido tratto costiero sabbioso si contrappone alla maestosità dellesovrastanti rovine dell’antica città greca.Fondata nel 628 a. C.,fu distrutta dai Cartaginesi e definitivamente abbandonataa causa di un terremoto.Oggi Selinunte è il Parco Archeologico più grande d’Europa. Nell’Acropoli sono ancora ben visibili le mura difensive, i resti di 5 Templi e di variedifici pubblici; mentre sulla Collina Orientale sorgono altri 3 Templi (tutti de-nominati con le lettere dell’alfabeto).

da non perdereA Salemi, il 19 marzo vengono allestite le Cene di San Giuseppe. Sugli altari sa-ranno esposti i protagonisti della manifestazione, ossia i pani votivi di San Giuseppe.Elaborati dalle sapienti mani delle donne, i pani si presentano nelle più svariate forme:il pesce, o i simboli della Pentecoste oltre a piante e fiori. Il devoto che organizza lacena deve allestire un pranzo di 101 pietanze. Dopo che è celebrato il rituale della be-nedizione dell'altare e dei pani, il cibo è offerto ai bambini, che rappresentano la"Sacra Famiglia", e ai visitatori che hanno assistito alla "mangiata di li santi".

A Castelvetrano, la domenica antecedente il 22 maggio, a pochi giorni dallafesta liturgica di S. Rita, si svolge il Corteo Storico di Santa Rita in costumi d'epocaquattrocentesca, sulle orme del corteo storico di Cascia, ma rispetto al quale, nonmancano elementi di spettacolo ed originalità. Il Corteo Storico ha l’obiettivo pri-mario, attraverso i quadri, di far conoscere la vita di S. Rita.

Page 15: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

L’Acropoli si sviluppa lungo 2 arterie principali, il Tempio C è tra i più antichi (prima metà VI sec. a.C.) e forsededicato ad Apollo, le 14 colonne del lato Nord furono ricostruite con l’architrave nel 1925. Segue il piccoloTempio B di epoca ellenistica.Sulla Collina Orientale sorgono i Templi E, F, G. Quest’ultimo, risalente al 530 a. C., è costruito con materialeproveniente dalle Cave di Cusa, ed era forse dedicato a Zeus.Il Templio E (V sec. a. C.), in puro stile dorico, era dedicato alla dea Hera (Giunone). Parzialmente ricostruitonegli anni ’60, rappresenta uno degli esempi più significativi della Grecia coloniale.Da ammirare anche i resti del Santuario di Malophoros (dedicato a Demetra dea della fertilità) e le 2 Necropoliprincipali (Manicalunga e Galera Bagliazzo). Molti dei reperti trovati negli scavi di Selinunte si trovano al MuseoArcheologico Regionale di Palermo.Lasciata la splendida area archeologica si prosegue sulla provinciale, in direzione Castelvetrano, sino a Par-tanna; da qui ci si immette sulla statale 119 e si procede verso nord, per Santa Ninfa.Questo tratto di strada offre splendidi paesaggi: dolci colline intervallate da aspri rilievi, ampie vallate,rigogliosi boschi.Da Santa Ninfa, prima di visitare Gibellina nuova, deviare verso i ruderi di Gibellina vecchia. Le rovine del-l’abitato, raso al suolo da terremoto del ‘68, furono ricoperte da una spessa colata di cemento bianco e segnatada profonde fenditure. Questa è la più grande opera d’arte ambientale Italiana, chiamata Cretto di Burri (dalnome del suo ideatore).Tornando verso Gibellina nuova si incontra la Riserva Naturale Orientata della Grotta di Santa Ninfa.La nuova città di Gibellina, fu costruita dapo gli anni ‘70 a circa 20 Km dal vecchio centro. La grande stella delConsagra funge da porta della città. Da non perdere la torre Civica, il Carillon nella Piazza Municipio e il MuseoCivico d’Arte Contemporanea, che espone opere di Guttuso, Schifano e altri artisti.Da Gibellina nuova, ritornando verso est, si raggiunge Salemi, che sorge su un’altura che domina un’ampiavalle. Le sue origini, forse risalgono all’antica Halicia degli Elimi, ma di certo assunse importanza con la domi-nanza araba. Garibaldi la legò alla storia proclamandola 1° capitale d’Itailia.Da visitare il Castello con tre torri di origine normanna, il Collegio dei Gesuiti del 1600 e la Chiesa di S. Agostino.Lasciata Salemi per rientrare verso la valle Ericina ci si può immettere nel quarto itinerario proposto, proce-dendo per Vita, raggiungndo così la SS 113.

0

21

19

20

21

Page 16: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

16

7° iTinErario

isole Egadi :

Favignana • Levanzo • Marettimo

Giungendo al porto di Trapani, sarà facile raggiungere le bellissime Isole Egadi.Corse frequenti vengono effettuate da Trapani (ogni mezz’ora in alta stagione) conSiremar (traghetti e aliscafi) e Ustica Lines (aliscafi), inoltre numerose sono le piccoleimbarcazioni che effettuano il giro delle isole con soste nelle cale più suggestive.L’arcipelago delle Egadi composto da 3 isole principali: Favignana, Marettimo e Le-vanzo e dagli isolotti di Faraglione, Formica e Maraone, è tutelato dalla Riserva Natu-rale e Marittima (la più grande riserva marina d’Europa).Le isole conosciute soprattutto per le bellissime coste e la trasparenza delle acque, pre-sentano però anche un ambiente naturale terrestre estremamente interessante.Favignana è la più grande delle Egadi, dista 8 miglia dal capoluogo. Il porto si affaccia sulla costa settentrionale nel cuore dell’abitato. Attorno ad esso siaffacciano Palazzo Florio, la Camparia e lo Stabilimento Florio, edifici che raccontanola storia della famiglia Florio, che acquistò l’arcipelago nel 1847 (con tonnare, mari, etitoli nobiliari) e trasformò Favignana nel piccolo regno della casata, dandole notorietàe fama grazie soprattutto alla tonnara che divenne la più importante della Sicilia.Palazzo Florio, costruito nel 1878 da G. Damiani Almyda, è un eclettico castello che oggiospita il comando dei Vigili Urbani (vi si può ammirare la grande vetrata che riproducela battaglia delle Egadi del 241 a.C.) e un piccolo Museo Archeologico del Mare.Il delizioso centro storico è racchiuso tra le piazze Marina, Europa, Madrice (che prendeil nome dalla Chiesa Madre del ‘700) e piazza Castello.Lasciato il paese si parte alla scoperta dell’isola, solcata da numerose strade pianeg-gianti e perciò ideale da scoprire in bicicletta o a piedi. Da non perdere l’escursione alForte di Santa Caterina, che sorge in cima all’omonimo monte. Costruito dai Saracenicome torre d’avvistamento, poi trasformato in Castello da Ruggero il Normanno e inprigione sotto i Borboni, oggi è un rudere in pietra molto suggestivo raggiungibile dauna strada che si apre dallo stabilimento Florio.

da non perdereA Favignana e a Bonagia, nei primi tre giorni di giugno si svolgerà, la seconda edi-zione di Bonton, la manifestazione dedicata al tonno e ai prodotti di tonnara. Sitratta principalmente di una rassegna eno-gastronomica il cui protagonista princi-pale è il tonno rosso del Mediterraneo, affiancato ed esaltato ancor di più dalle mag-giori produzioni tipiche del territorio trapanese che godranno anch’esse uno spazionell’area espositiva. Il programma prevede momenti di cucina dal vivo e degustazionima soprattutto, cosa che riteniamo di grande valore, mostre, incontri, proiezioni, vi-site guidate al Museo della Tonnara e convegni sul tema del tonno e delle tonnarea cui interverranno autorevoli personalità del settore e i diretti protagonisti, coloroche hanno vissuto le tonnare e la mattanza sulla loro pelle. Vi sarà anche un’areadedicata ai bambini dove potranno divertirsi con attività manuali in tema con lamanifestazione. Le tre serate saranno allietate da spettacoli dal vivo.

A Levanzo, la grotta Preistorica del Genovese è visitabile tutto l’anno, contattandoanticipatamente il signor Natale Castiglione tel. 0923.924032, 339.7418800,www.grottadelgenovese.it.

Page 17: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

Per visitare le varie cale partendo dal Porto, si procede verso Punta San Nicola. Cala Rossa (il cui nome deriva dal san-gue che, durante la battaglia delle Egadi il 10 marzo 241 a.C., cambiò il colore delle sue acque) è il capolavoro ma-rino di Favignana. Qui su di un mare dai colori surreali fanno da quinta le suggestive cave di tufo. Grotte e gallerieprofondissime si insinuano nel cuore della terra a testimonianza di un’attività ormai scomparsa.Il tratto di costa che va da Cala Rossa a Cala Azzurra è sicuramente il tratto più bello dell’sola, in questo tratto si trovaanche il Bue Marino. Da punta Fanfalo a Cala Monaci (Marasolo) si trovano le spiagge più popolari e di facile accessocome: lido Burrone (con il suo ampio arenile), la lunga penisola di punta Lunga (con il vecchio borgo dei pescatori, ilporticciolo, noleggio barche, il centro velico e il diving center) che separa cala Monaci da Calamoni. Più avanti. Sul latoovest della montagna di S. Caterina, si apre la zona più selvaggia, dove si trovano delle grotte d’interesse archeologico.L’isola di Levanzo è la più piccola delle Egadi, ha coste alte e scoscese, per lo più prive di strade. Il paesino, compostoda una manciata di casette bianche, che si adagia su cala Dogana, è dominato dalla Chiesa del 1883.Il giro dell’isola può essere effettuato a piedi, in barca o in jeep. Uscendo da cala Dogana verso est si arriva a piedi acala Fredda. Più avanti, superando una piccola pineta si scende a cala Minnola. A 20 minuti di strada si trova la splen-dida cala Calcara. È necessaria più di un’ora per raggiungere cala Tramontana, caratterizzata dal colore rosso dellerocce che si stagliano su una mare trasparente, oltre che dalla varietà della fauna e flora sottomarina.Una deviazione del sentiero consente di arrivare alla Grotta preistorica del Genovese, che rende famosa l’isola (la vi-sita deve essere prenotata). Si entra in un cunicolo lungo 3 metri e alto 70 cm. In una buia camera interna della grottaè possibile ammirare gli straordinari graffiti del paleolitico superiore raffiguranti cervi, buoi e cavalli incisi con un sensonaturalistico stilizzato che ha dell’incredibile e le pitture parietali risalenti invece al Neolitico, tra cui figure umane conmaschera a testa di uccello, il rito della caccia e della pesca e una ventina di figure dipinte in rosso e nero.Tutto ciò a testimonianza di una comunità dedita alla caccia e alla pesca del tonno, che praticava rituali magici.L’isola offre anche dei bei percorsi di archeologia subaquea: intorno a Capo Grosso sono state trovate molte ancore dipiombo, tanto che si presumere che fosse il posto dove attraccò la flotta romana prima di attaccare quella cartaginese.Marettimo, montuosa e dolomitica, aspra e scoscesa sui versanti nord-orientale e nord-occidentale, caratterizzatida grotte marine e fenomeni carsici e straordinariamente rigogliosa su gli altri versanti, rappresenta il vero gioiellodelle isole Egadi. Sono presenti sull’isola più di 500 specie botaniche, alcune delle quali rare o completamente as-senti in Sicilia e numerose specie dell’avifauna migratoria.Ai piedi della montagna, sulla costa orientale, si trova il piccolo paesino diviso in 3 zone: Scalo Nuovo, Scalo di Mezzoe Scalo Vecchio. È possibile effettuare alcune escursioni a piedi, le più interessanti: a monte Falcone dove si può am-mirare uno stupendo panorama, a Punta Troia (coronata dal castello) e sul monte Capraro, dove si trovano le “CaseRomane”, fortilizio di epoca romana e una chiesetta del periodo bizantino (X sec.).Assai più interessante e suggestivo, è però il periplo dell’isola in barca, solo così, infatti, si possono ammirare alcunedelle 400 incantevoli grotte dell’isola. La più singolare è la grotta del Cammello con le sue acque verde-celeste, con unaspiaggia interna di ghiaia (dove fino agli anni ’60 vivevano le foche monache), splendida anche la grotta del Presepee del Bue Marino. Raggiungibili solo in barca Cala Cretazzo, bella e ampia, e cala Bianca, dove l’alta costa a strapombosu un fondale sabbioso crea delle lagune naturali.

2

3

24

22

23

24

Page 18: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

18

notizie Utili

INFORMAZIONI TURISTICHE

Azienda Autonoma Provinciale per l’incremento Turistico di Trapani,tel. 0923.545511

Apt Trapani, presso Casina delle Palme (zona porto), www.apt.trapani.it,tel. 0923.29000

Azienda Autonoma Soggiorno e Turismo di Erice, tel. 0923.869388/869544

Ufficio informazioni Castellammare del Golfo, tel. 0924.31320

Ufficio informazioni e Assistenza TuristicaMarsala, tel. 0923.714097Mazara del Vallo, tel. 0923.941727Castelvetrano, tel. 0924.904932Gibellina, tel. 0924.67877San Vito, tel. 0923.974300Salemi, tel. 0924.991111

Riserva delle Egadi, tel. 0923.922858, www.ampegadi.it

Parco Archeologico di Selinunte, tel. 0924.46277

VIAGGIARE MEGLIO

Aeroporto Sen. Vincenzo Florio (Airgest), Birgi (TP), tel. 0923.321111

Aeroporto Falcone-Borsellino (GESAP), Punta Raisi - Cinisi (PA), tel. 091.591275

Siremar, tel. 0923.921368/21754, www.siremar,it

Usticalines, tel. 0923.873813/872078, www.usticalines.it

Targarent autonoleggio, via Virgilio 2 (TP), tel. 0923.549568, www.targarent.it

Trapani Taxi escursioni e transfer, via A. Staiti 43 (TP), tel. 0923.30005, www.trapanitaxi.it

Sicilidriver escursioni e transfer, cell. 347.1290467 - 336.896486, www.sicildriver.it

MUSEI

Museo di Preistoria del mare, Trapani, Torre di Ligny, tel. 0923.2960043

Museo del Sale, Paceo, Contrada Nubia, tel. 0923.867442

Museo del Satiro Danzante, Mazara del Vallo, piazza Plebiscito, tel.0923.933917

Museo Civico Archeologico, Castelvetrano, via Garibaldi 50, tel. 0924.909256

Museo Archeologico Regionale Baglio Anselmi,Marsala, Lungomare Boeo 30tel. 0923.952535

Museo Civico d’Arte Contemporanea, Gibellina, viale Segesta, tel. 0924.67428

Museo Whitaker, Mozia, tel. 0923.712598

Museo Archeologico del mare, Favignana, tel. 0923.922585

Foto

1 Monte Cofano visto da Erice2 Porto turistico di Bonagia3 Colombaia di Trapani4 Monte Erice5 Castello di Erice6 Vista di Trapani e isole Egadi7 Valderice8 Tonnara di Bonagia9 Monte Cofano e baia di Cornino10 Monte Cofano e Castelluzzo11 Spiaggia di San Vito lo Capo12 Riserva dello Zingaro13 Tonnara e faraglioni di Scopello14 Tempio di Segesta15 Calatafimi16 Saline di Trapani e Paceco17 Tophet - Mozia

18 Cattedrale di Mazara del Vallo19 Parco archeologico di Selinunte20 Stella di Consagra a Gibellina21 Castello di Salemi22 Cala Rossa a Favignana23 Faraglioni di Levanzo24 Marettimo25 Balio e Castello di Erice26 Spiaggia di San Vito lo Capo27 Riserva dello Zingaro28 Favignana29 Arco Normanno - Mazara del V. 30 Bonagia31 Castellammare del Golfo32 Isole Egadi33 Cupole Ericine

Page 19: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

2

2

31

25

28

31

2

2

32

26

29

32

2

3

33

27

30

33

Page 20: LEGENDA - trapaniholidayaccommodation.com · 7 itinerari costieri, per scoprire le bellezze che la provincia di Trapaniha da offrire ai suoi visitatori, partendo dall’Agro Ericino.

Le vacanze nella Sicilia Occidentale

so le , mare, mont i e tanta osp i ta l i tà

Via Vespri 194 • 91019, Valderice (TP) • Tel. 0923 836462 • Fax 0923 833285 • [email protected]

www.vacanzeagroericino.it

Vale

ria C

ass

on

e

CASE VACANZASanta Teresa

E R I C E

Brezza d’Estate

V A L D E R I C E

CASE VACANZA Alle Falde di Cofano

C O R N I N O

CASE VACANZA