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Comune di Malgrate I De Agostini e la Cartografia 120 anni di cartografia in Italia e nel Mondo Lecco e i Laghi Lombardi Malgrate 22 settembre / 20 ottobre 2013 Quadreria “Bovara Reina” Via S. Dionigi, 12 Inaugurazione 21 settembre 2013 ore 17 Con il contributo di: Main sponsor www.provincia.lecco.it - www.comune.malgrate.lc.it In collaborazione con l’Associazione Arte, Cultura e Sport di Milano Copyright 2013 GDA – L’Antica Cartografia

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Comune di Malgrate

I De Agostini e la Cartografia 120 anni di cartografia in Italia e nel Mondo

Lecco e i Laghi Lombardi

Malgrate

22 settembre / 20 ottobre 2013

Quadreria “Bovara Reina” Via S. Dionigi, 12

Inaugurazione 21 settembre 2013 ore 17 Con il contributo di: Main sponsor

www.provincia.lecco.it - www.comune.malgrate.lc.it In collaborazione con l’Associazione Arte, Cultura e Sport di Milano

Copyright 2013 GDA – L’Antica Cartografia

I De Agostini e la Cartografia - Centoventi anni di cartografia in Italia

Lecco e i Laghi Lombardi

Dal 22 settembre al 20 ottobre nella storica Quadreria “Bovara Reina” di Malgrate verrà ospitata la mostra “I De Agostini e la Cartografia - Centoventi anni di cartografia in Italia -Lecco e i Laghi Lombardi”, organizzata dalla Famiglia De Agostini in collaborazione con la Provincia di Lecco e il Comune di Malgrate. L’iniziativa ci riporta indietro nel tempo e ci fa conoscere la storia di una famiglia italiana, particolarmente legata al territorio lombardo. Sono passati oltre 120 anni da quando Giovanni De Agostini ha introdotto la moderna cartografia in Italia, permettendo così al lettore di veder rappresentata su carta la natura e la morfologia del terreno ed immaginare il mondo circostante. Con il passare degli anni e con l’avanzamento tecnologico viene meno il desiderio di conoscere e utilizzare la cartografia; di conseguenza il lettore non compie più quel viaggio immaginario che solo la consultazione e la lettura della carta geografica può suscitare. L’obiettivo è quello di “tornare al punto di partenza”, riflettendo sul modo in cui i nostri predecessori pensavano alla cartografia e sul contributo che gli stessi hanno dato alla nostra cultura, ma allo stesso tempo di guardare avanti alle meraviglie della nuova tecnologia digitale. La mostra è rivolta a un vasto pubblico e ben si presta a visite guidate per le scolaresche. Si terrà presso la Quadreria “Bovara Reina” nel Comune di Malgrate dal 22 settembre al 20 ottobre 2013 (apertura da martedi a giovedi dalle 14 alle 18 e da venerdi a domenica dalle 10 alle 12:30 e dalle 14 alle 18). La scelta della Città di Malgate rappresenta la volontà di realizzare l’evento nel cuore del braccio orientale del Lago di Como. Una Città, Malgrate, ricca di storia e tradizione che ha visto il rapido mutare del territorio, con passaggi da area agricola a area di villeggiatura, interessata anche da un forte processo d’industrializzazione nei dintorni, in particolare nel settore meccanico e tessile. 1

I De Agostini e la Cartografia - 120 anni di cartografia in Italia e nel mondo

Percorso Espositivo All’ingresso note introduttive sulle vite dei quattro personaggi della famiglia De Agostini con l’indicazione delle opere più significative e del lavoro svolto nelle sezioni di cartografia, geografia, ricerca scientifica e storia. Giovanni (a), Alberto Maria (b), Federico (c) e Giovanni G. De Agostini (d). In una sala vengono proiettati i film “Fin del Mundo” e “Terre Magellaniche” (restaurato) Poster Tierra del Fuego (e) Poster Terre Magellaniche (f) “Fin del Mundo” 2010 Durata 57’ Produzione: Associazione Missioni Don Bosco Alla Patagonia e alla Terra del Fuoco padre Alberto Maria De Agostini ha dedicato cinquant’anni della sua vita e della sua missione sacerdotale e scientifica. Nelle terre estreme della Fin del Mundo ha potuto mettere a frutto la sua abilità di cartografo, esploratore, arpinista, fotografo, scrittore e documentarista. Ci ha consegnato le ultime testimonianze di una terra che non c’è più; la terra degli indigeni che sono scomparsi, vittime dei coloni. A cent’anni dal primo sbarco del missionario in Cile, il nipote Giovanni De Agostini si reca nei luoghi che lo zio gli narrava durante i suoi soggiorni a casa. Il pronipote, Giovanni De Agostini, grazie ai racconti dello zio, nell’infanzia sognava le vette inviolate come il Sarmiento e il Fitz Roy, animali come i pinguini, i guanachi e le balene; ghiacciai, fiordi e popoli vestiti di pelli di guanaco, che non potrà mai vedere. E` dalla morte di padre Alberto, nel 1960, che Giovanni desiderava fare questo viaggio. Lo seguiamo mentre, finalmente, corona il sogno di una vita. Questo film è la verità sulla vita di padre Alberto Maria De Agostini. “Terre Magellaniche” 2012 Durata 106’ Produzione: Museo Nazionale della Montagna. Il film riproduce la pellicola originale di Terre Maggelaniche di Alberto Maria De Agostini (1933), con molte sequenze virate, talvolta segnata dal tempo e dall’uso, con il nuovo accompagnamento musicale progettato nel 2003 da Francesco Pennaiola. Proiezioni in Italia, Argentina, Cile e Canada. **Terre Magellaniche di Alberto Maria De Agostini 1933 Il film documentario del padre salesiano è il risultato dei viaggi che l’esploratore compì nella Patagonia Australe e nell’Arcipelago della Terra del Fuoco cilena e argentina. Presentato a Torino nel maggio 1933, raccoglie immagini della precedente pellicola “Tierra del Fuego”, proiettata a Punta Arenas (Cile) nel novembre 1928 e successive sequenze filmate. Realizzato con rara maestria e squisito senso artistico, accompagna lo spettatore della città alla natura della Cordigliera, dei Canali fueghini, dei laghi, della pampa e delle spiagge abitate da foche e pinguini. Presenta, in scene piene di vita e di interesse, i costumi delle stirpi fueghine: Ona, Yamana. Alacalufe, oltre ad alcune immagini dei Tehuelche; le Missioni Salesiane fondate da S. Giovanni Bosco per opera di Mons. Fagnano per la protezione delle popolazioni indigene. Il documento si chiude con il progresso che avanza, anche attraverso l’affermazione della pastorizia, un cambiamento inesorabile delle regioni australi d’America che trasformerà presto le immagini di De Agostini in un documento unico. 2

I De Agostini e la Cartografia - 120 anni di cartografia in Italia e nel mondo

Nel salone: Parte 1. Giovanni De Agostini sr. La mostra si apre mettendo in evidenza la produzione cartografica eseguita da Giovanni De Agostini sr. agli inizi dei suoi studi cartografici con esempi sulla carta d’Italia scala 1:250.000 e l’Atlante dei Laghi Italiani scala 1:50.000. Quest’ultima è la parte più importante (per la prima volta in Italia viene portata a conoscenza del pubblico), mostrando come, più di cento anni fa, la tecnica cartografica era già progredita a livello scientifico. 01 Giovanni De Agostini sr. Carta stradale d’Italia scala 1:250.000 Foglio 1 (Torino) prodotta negli anni 1902-1906 e foto dell’inizio Istituto Geografico a Roma e Novara con particolari dei vari ambienti di lavorazione. 02 Giovanni De Agostini sr. Carta stradale d’Italia scala 1:250.000 Foglio 3 (Como, 1902-1906). 03 Giovanni De Agostini sr. Carta stradale d’Italia scala 1:250.000 Foglio 4 (Bergamo, 1902-1906). 04 Giovanni De Agostini sr. Carta stradale d’Italia scala 1:250.000 Foglio 10 (Milano, 1902-1906). 05 Giovanni De Agostini sr. Carta stradale d’Italia scala 1:250.000 Foglio 11 (Brescia,1902-1906). 06 Giovanni De Agostini sr. Lago di Como (parte inferiore) e laghi Briantei scala 1:50.000 Tav. VII (1896-1907). 07 Giovanni De Agostini sr. Lago di Como (parte superiore) e lago di Mezzola e del Piano scala 1:50.000 Tav. VI (1896-1907). 08 Giovanni De Agostini sr. Lago di Lugano scala 1:50.000 Tav. V (1896-1907). 09 Giovanni De Agostini sr. Lago d’Orta Tav.II e Lago d’Iseo scala 1:50.000 Tav. VIII (1896-1907). 10 Giovanni De Agostini sr. Laghi del Varesotto e Lago Maggiore (parte inferiore) e laghi del Varesotto scala 1:50.000 Tav. IV (1896-1907). 11 Giovanni De Agostini sr. Lago Maggiore (parte superiore) scala 1:50.000 Tav. III (1896-1907). 12 Giovanni De Agostini sr. Lago di Garda (parte inferiore) scala 1:50.000 Tav. X (1896-1907). 13 Giovanni De Agostini sr. Lago di Garda (parte superiore) e lago d’Idro e di Ledro scala 1:50.000 Tav. IX (1896-1907). Parte 2. Carte Geopittoriche Una sezione è dedicata alla produzione geopittorica di Giovanni sr. e Federico De Agostini. Sono carte che hanno accompagnato gli studenti italiani dal 1935 al 1965 facendo conoscere i tesori del nostro paese nei vari aspetti artistici, naturalistici, storici e di tradizioni. 14 Giovanni De Agostini sr. Carta Geopittorica della Lombardia (1935, su legno). 15 Giovanni De Agostini sr. Carta Geopittorica Lombardia (1935, su legno in piccolo formato). 16 Giovanni De Agostini sr. Carte Geopittoriche delle regioni (1935, carte a sviluppo orizzontale). Con un breve commento del Longhena. 17 Giovanni De Agostini sr. Carta Geopittoriche delle regioni (1935, carte a sviluppo verticale). 3

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Parte 3. Alberto Maria De Agostini Una sezione illustra il lavoro di Alberto Maria De Agostini in Italia e in Patagonia (Cile). L’ultima spedizione per la conquista del monte Sarmiento ha visto la determinante partecipazione dell’Accademico lecchese Carlo Mauri. 18 Alberto Maria De Agostini foto italiane (1910-30) con viste del biellese, del Cervino, delle Prealpi e della famiglia. 19 Alberto Maria De Agostini foto Patagonia (1956) con foto di Indios Ona (ora estinti). 20 Alberto Maria De Agostini Patagonia 1.000.000 (1920) Prima carta della Patagonia realizzata insieme al fratello Giovanni. 21 Alberto Maria De Agostini Carta geografica del Cerro Lanin e del monte Fitz Roy (1920). 22 Alberto Maria De Agostini Foto e cartografia della spedizione al Sarmiento (1956) e copertina del primo libro sulla Terra del Fuoco. Parte 4. Federico De Agostini Sono esposti lavori cartografici eseguiti da Federico De Agostini dagli anni ’30 fino agli anni ’70. Viene esibita una tavola della prima enciclopedia a fascicoli prodotta in Italia: l’Imago Mundi (Enciclopedia Geografica del Mondo). 23 Federico De Agostini Carta Geopittorica d’Italia (1946), riunione in unica tavola delle carte geopittoriche eseguite dal padre e illustrate dal pittore Vsevolode Nicouline. 24 Federico De Agostini Carta Ortofrutticola d’Italia (1947), carta dei prodotti della terra e gastronomici italiani. Illustrata dal pittore Vsevolode Nicouline. 25 Federico De Agostini Carta Geopittorica Milano e Laghi (1949 su legno) 26 Federico De Agostini Carta Geopittorica Milano e Laghi (1949 su legno in piccolo formato). 27 Federico De Agostini Carte stradali d’Italia prodotte in differenti scale, anche a fini pubblicitari. 28 Federico De Agostini lavori pubblicitari. 29 Federico De Agostini Imago Mundi Europa: Italia settentrionale (1958) Carta geopittorica e carta fisiografica. 30 Federico De Agostini Carta murale della Lombardia eseguita per la Paravia (1976). Numerose classi italiane delle elementari e delle medie l’hanno adottata come ausilio di studio. Parte 5. Giovanni Gabriele De Agostini jr. Esempi del lavoro eseguito in Italia da Giovanni G. De Agostini jr. e da Minori M. De Agostini (dal 2005). 31 Giovanni Gabriele De Agostini carta della Regione Alpina (Imago Mundi Europa 1970).Con tutte le tavole dell’Enciclopedia Imago Mundi è stato realizzato un’ Atlante mondiale per l’Enciclopedia Americana Grolier. 32 Giovanni Gabriele De Agostini carta della Lombardia scala 1:500.000 (1980, Panorama). Questa carta stradale, in sei fogli, venne stampata in oltre 1.200.000 esemplari. 33 Giovanni Gabriele De Agostini Carta di stanziamento dei Cenomani alla scala 1:200.000 (1980). Sono indicati anche riferimenti linguistici. 4

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34 Giovanni e Minori De Agostini Carta stradale d’Italia 1.000.000 (2007, Dielle). Carta realizzata interamente con programmi digitali utilizzando solo il computer. Curatelia: Supervisione di Giovanni De Agostini Acquisizione digitale: materiale cartaceo e da lastra (oltre 50 opere) Minori M. De Agostini Redazioni dei testi introduttivi Minori M. De Agostini Redazione delle didascalie Giovanni De Agostini Stampa di 50 fra manifesti e locandine, 50 agende (gadgets). Fotolito2 5

I De Agostini e la Cartografia - 120 anni di cartografia in Italia e nel mondo

Giovanni De Agostini sr. ( 23 agosto 1863 – 21 novembre 1941 ) Uno dei primi ad introdurre in Italia la tecnica cartografica ed a suscitare l’amore per una scienza che, investigando i fenomeni fisici della terra nella sua molteplice cosmografia studia pure, per non dire soprattutto, la vita e l’evoluzione dei popoli. È il nome nella tradizione delle opere geografico-scientifiche che sin dal 1893 apparvero in Italia a firma De Agostini. Un nome che volle significare, sin dal suo apparire, serietà di propositi, precisione di tecnica, frutto di studi genialmente approfonditi. A 26 anni, Giovanni De Agostini, appena laureato, si reca a Berlino, allievo nello studio di geografia del Kieppert, un luminare della scienza cartografica, noto per i suoi lavori sull’Asia minore. Poi a Gotha frequenta presso l’istituto cartografico, il più importante d’Europa, il corso diretto da Justhus Perhes. Ampi orizzonti si aprono alla sua conoscenza e, prima di concludere il corso, pubblica presso la stamperia Stollberg, un saggio geografico ed etnografico sulla Terra del Fuoco (der Feuerland). Tornato in Italia frequenta l’Istituto Geografico Militare di Firenze e l’Istituto Idrografico della Marina di Genova. Durante questo periodo edita il suo “Atlante Limnologico” dei laghi italiani, opera che dà l’avvio a tutta una serie di pubblicazioni scientifiche ed alla creazione di un apposito Istituto. Così nel 1901 fonda a Roma l’Istituto che continua a portare il suo nome. Dopo pochi anni lo trasferisce a Novara dove lo dirige fino al 1921. Fra le sue opere principali, oltre all’ Atlante Limnologico, ricordiamo il Calendario Atlante edito dall’Istituto, la carta stradale d’Italia scala 1:250.000 per il TCI, la carta della Somalia scala 1:400.000, Italia Viva, il Bel Paese e l’ Imago Italiae, gli ultimi tre editi dalla casa editrice Italgeo. Milano l’ha ricordato con una piazza.

Alberto Maria De Agostini (2 novembre 1883 – 25 dicembre 1960) Quell’amore per gli studi cartografici aveva poi una viva e fattiva proliferazione in famiglia. Nel 1923 il fratello Alberto Maria De Agostini, missionario salesiano, quasi a compimento di quel saggio edito a Gotha, scrive un libro di indagini e rilevamenti eseguiti di persona sulla Terra del Fuoco, il primo di una numerosa serie (circa sessanta) che continuerà per oltre quarant’anni nei quali apostolato religioso e ricerca scientifica sono andati di pari passo. Nel 1954 l’allora arcivescovo Montini consegna la Madonnina del Duomo affinché venga posata sulla cima del monte Sarmiento. Muore a Torino nella casa madre dei Salesiani. 6

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Federico De Agostini (25 agosto 1905 – 26 marzo 1978) Il figlio Federico De Agostini entra nell’azienda paterna nel 1927 e inizia subito a collaborare col padre. Dirige in Venezuela la spedizione divenuta famosa con la scoperta della più alta cascata del mondo, il salto Angel; rappresenta la Colombia alla Consulta Panamericana sobre Cartografia, pubblica atlanti scolastici per Ecuador, Peru e Venezuela. Tornato in Italia, fonda l’Italgeo e poi l’Istituto per Ricerche Geografiche e Studi Cartografici. Nel 1959 è cittadino benemerito della città di Milano. Fra le sue opere principali va ricordata l’Enciclopedia Imago Mundi sugli stati del Mondo, l’Enciclopedia Italgeo sulle regioni italiane, la carta stradale d’Italia scala 1:200.000, le carte murali per le scuole in arabo e spagnolo e la serie di atlanti scolastici per vari Paesi del mondo arabo.

Giovanni Gabriele De Agostini (3 agosto 1945 –) Il nipote Giovanni De Agostini jr. entra nell’azienda di famiglia nel 1963. Dopo aver percorso i vari passaggi per apprendere il lavoro cartografico, continuava il processo di semplificazione della produzione cartografica utilizzando l’incisione su plastica fotosensibilizzata e meccanizzava l’esecuzione delle campiture dei colori con maschere fotoincise. Abbandona la scrittura a mano dei toponimi per introdurre la fotocomposizione poi posizionata a stripping. L’arrivo dei moderni sistemi digitali porta all’abbandono di tutti i precedenti sistemi utilizzando i nuovi programmi dedicati alla cartografia. Nel 1965 il primo lavoro: la carta della Luna. Da ricordare la riedizione di Imago Mundi (dove ha collaborato per la stesura dei testi, tutta la parte cartografica e all’impaginazione), la carta d’Italia 1:500.000, l’Islam History Atlas in arabo in 240 tavole, l’edizione italiana dell’ Times History Atlas e 30 carte geologiche 1:100.000 dello Zambia. 7

I De Agostini e la Cartografia - 120 anni di cartografia in Italia e nel mondo Sviluppo della cartografia in Italia vista attraverso la produzione dei De Agostini 1) Incisione su rame l’Italia ha consegnato alla storia molti cartografi validissimi, esperti nel riportare sulla mappa la realtà geografica. Erano maestri nelle incisioni cartografiche su pietra o su rame. Stampavano con pochi colori affidando successivamente al pennello del disegnatore la colorazione della cartografia. A tutti é però mancata quella capacità di sintesi fra cartografia, geografia e specializzazione che si è manifestata attraverso le opere di Giovanni De Agostini. 2) Incisione su pietra Giovanni De Agostini può essere definito il pioniere della moderna cartografia italiana. Nel suo Istituto Geografico un team di cartografi e incisori si cimentava nella produzione di carte incidendo una miriade di pietre litografiche per realizzare le opere del fondatore. Allora i costi di produzione permettevano stampe che arrivavano ad utilizzare anche diciotto colori per realizzare perfettamente quanto era nella mente dell’autore. 3) Ricerca geografica Alberto Maria De Agostini, missionario salesiano in Patagonia, parallelamente alla sua missione sacerdotale, ha svolto in loco notevoli lavori di ricerca nel campo cartografico e geografico con la produzione di svariate opere in diverse lingue dedicate alla parte meridionale del Cile e dell’Argentina (Patagonia). I dati raccolti hanno notevole rilevanza per la conoscenza della parte australe del continente sudamericano. 4) Disegno su plastica Federico De Agostini ha dato un ulteriore impulso alla produzione cartografica snellendo i tempi di lavorazione, sostituendo la pietra litografica con supporti plastici (astralon) ed usando l’inchiostro al posto dell’incisione. L’avvento dei retini meccanici permetteva la semplificazione delle tecniche di stampa riducendo i colori utilizzati ad un massimo di sei/otto. L’arrivo della fotocomposizione ha snellito ulteriormente i processi di lavorazione eliminando i lunghi tempi di lavorazione per le scritte a mano dei toponomi. Giovanni De Agostini jr. ha continuato il processo di semplificazione della produzione cartografica utilizzando l’incisione su plastica presensibilizzata e ha meccanizzato l’esecuzione delle campiture dei colori con maschere fotoincise. L’arrivo dei moderni sistemi digitali ha portato poi all’abbandono di tutti i precedenti sistemi utilizzando solo programmi di grafica adattati alla cartografia. 5) Dalla digitalizzazione degli strumenti agli spazi dell'informazione e della conoscenza L'evoluzione degli strumenti digitali ha abilitato nuove forme di visualizzazione del territorio, la georeferenziazione dei dati fino alle cartografie dinamiche, che raccontano il territorio attraverso la visualizzazione in tempo reale dei flussi di dati, informazioni, cose e persone. La rappresentazione del territorio può andare anche oltre il territorio stesso: descrivendo, ad esempio, le sensazioni o le opinioni di chi lo vive, si può restituire un'immagine soggettiva dello spazio, dando corpo all'ipotesi di una "geografia emozionale”. 8

I De Agostini e la Cartografia - 120 anni di cartografia in Italia e nel mondo

Perché una mostra sulla cartografia? Ci sono ancora persone che usano le carte geografiche per viaggiare, ma il navigatore satellitare è sempre più popolare. Sono passati 120 anni da quando Giovanni De Agostini ha introdotto la moderna cartografia in Italia. Il gusto del bello e del leggibile portava a rappresentare, anche in una carta in bianco e nero, la natura e la morfologia del terreno con l’aiuto di simboli e l’uso di caratteri diversi, ciascuno con il proprio significato. I cartografi preparavano le carte geografiche. Nel lettore c’era la visione di tutto il territorio e leggendole si creava nella mente il mondo circostante. L’uso dei simboli e dei colori aiutava la lettura e la comprensione. Con il passare degli anni i cartografi vanno scomparendo e anche nel lettore non c’è più la capacità di comprendere la cartografia. Con la nuova tecnologia satellitare viene semplificato il modo di arrivare a destinazione, si va incontro al grande pubblico a scapito della professionalità del lettore. Forse non apprezziamo più viaggiando le varie deviazioni che ci portavano a scoprire lungo la strada cose nuove ? Aprendo una carta geografica, se sapete leggerla, potrete già conoscere, con l’immaginazione, il viaggio che farete. Si deve scegliere bene come utilizzare al meglio le informazioni e la tecnologia che si rinnovano ogni giorno. Dobbiamo anche tornare al punto di partenza, riflettendo su come i nostri predecessori intendevano la cartografia e non cancellare l’importante contributo dato alla nostra cultura. L’abbandono dell’istituzione delle scuole di cartografia da parte dei principali enti cartografici ha lasciato crescere elementi privi delle conoscenze cartografiche di base. Solo lo Stato, o le strutture equivalenti, possono far fronte a questa carenza con la creazione di una scuola di cartografia che tramandi e migliori le conoscenze cartografiche. Si devono unire le conoscenze del passato alle meraviglie della nuova tecnologia. Questo è il desiderio che ha portato alla realizzazione della mostra. 9

Quadreria “Bovara Reina”

22 settembre / 20 ottobre 2013

Orari: martedì, mercoledì e giovedì dalle 14,00 alle 18,00; venerdì, sabato e domenica dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 14,00 alle 18,00

lunedì chiuso

HP: www.deagostini.jimdo.com

info: [email protected]

Con il patrocinio di:

I De Agostini e la Cartografia120 anni di cartografia in Italia e nel Mondo

Lecco e i Laghi LombardiPromotore:

L’Antica CartografiaVia Torrelli Viollier, 16 20125 [email protected]

Organizzatore:Associazione Arte, Cultura e Sportcorso XXII Marzo, 420135 [email protected]

Curatore:Giovanni De [email protected]

Progetto di allestimentoe grafica:Minori M. De [email protected]

Ufficio Stampa:Mariangela [email protected]

Allestimento:Minori [email protected]

Stampa digitale:Fotolito 2Viale Industria,11 Bernate Ticino (MI)[email protected]

Realizzata con il contributo di:

Provincia di LeccoAssessore alla Cultura, Beni Culturali, Identità e TradizioniMarco BenedettiPiazza L.ega Lombarda, 4 23900 Lecco (LC)Tel. 0341 [email protected]

Comune di MalgrateAssessore alla Cultura e IstruzioneDaniela BorraccettiVia Agudio,10 23864 Malgrate (LC)Tel. 0341 [email protected]

Autorità di Bacino del Lario e dei laghi minoriVia Polvani, 2 23829 Varenna (LC) Tel. 0344 34161 / Fax. 0344 32816

Comunità Montana Lario Orientale Valle San MartinoVia Pedro Vasena, 423851 GALBIATE (LC) Tel. 0341 240724

ACEL Service S.r.l.Via Amendola, 4 23900 LeccoTel. 0341 228611 / Fax. 0341 [email protected]

Si ringrazia per la collaborazione:

Museo Nazionale della Montagna TorinoPiazzale Monte dei Cappuccini , 7 10131 TorinoTel. 011 6604104 [email protected]

Associazione Missioni Don Bosco ValdoccoVia Maria Ausiliatrice, 32 10152 TorinoTel. 011 3990101 [email protected]

Universidad Catolica Silva HenriquezSantiago del Cile General Jofre’, 462 Santiago (CILE)ww3.ucsh.cl

Istituto Geografico De Agostini - NovaraVia G. da Verrazano, 15 28100 Novarawww.deagostini.it

Istituto Italiano di CulturaJakarta - Indonesia www.iicjakarta.esteri.it/IIC_Jakarta