Le tecnologie della parola: un percorso tra scienza, psicologia e linguistica Cristina Bosco...
-
Upload
biagino-cossu -
Category
Documents
-
view
220 -
download
0
Transcript of Le tecnologie della parola: un percorso tra scienza, psicologia e linguistica Cristina Bosco...
Le tecnologie della parola:Le tecnologie della parola:un percorso tra scienza, un percorso tra scienza, psicologia e linguisticapsicologia e linguistica
Cristina BoscoDipartimento di Informatica, Università di Torino
Informatica applicata alla comunicazione multimediale
a.a. 2014-2015
• Cosa sono le tecnologie della parola • Brevissima storia dell’Intelligenza Artificiale • Un po’ di fantascienza• Apprendimento del linguaggio umano• Rappresentazione del linguaggio umano
IndiceIndice
Tecnologie della parolaTecnologie della parola• Telefoni smartphone, navigatori satellitari,
tablet e smartTV che rispondono a comandi vocali
• Motori di ricerca sempre più abili nel trovare i documenti che ci servono
• Siti web che forniscono traduzioni• Correttori ortografici che correggono gli
strafalcioni o completano le parole mentre scriviamo un sms
Tecnologie della parolaTecnologie della parola• Sistemi automatici che rispondono alle
richieste di informazioni su orari e servizi • Sistemi che rilevano opinioni e sentimenti
espressi nei social media, ad es. analizzano recensioni per scoprire la valenza commerciale di prodotti, o post di Twitter per valutare l’orientamento della popolazione nei confronti di personalità politiche, del mondo dello sport o dello spettacolo.
felicitta.di.unito.itfelicitta.di.unito.it
felicitta.di.unito.itfelicitta.di.unito.it
Tecnologie della parola?Tecnologie della parola?• Tutte queste tecnologie sono state rese
possibili dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale e di quella sua parte che si occupa del linguaggio umano, detta linguistica computazionale
• Esse comportano forme di COMPRENSIONE DEL LINGUAGGIO UMANO
• Ma i computer comprendono davvero la nostra lingua?
Storia e computerStoria e computer• Nel corso dei secoli passati, grazie anche agli
studi di anatomia e all’affermarsi del razionalismo si è sviluppata l’idea di cervello come macchina
• Di lì il passo è breve ad immaginare, come fecero Cartesio e Leibniz, la possibilità di costruire macchine in grado di pensare e quindi anche di manifestare tale capacità tramite forme di espressione in linguaggio umano
• Alan Turing (1912-1954) intorno al 1935 getta le basi teoriche per la costruzione dei computer, descrivendo la cosiddetta “macchina di Turing”, un modello a cui si ispirerà il computer reale costruito qualche anno dopo
Storia e computerStoria e computer
• Ben presto i ricercatori cominciano ad intuire le potenzialità del computer, e a progettare applicazioni in molti campi in cui esso potrebbe sostituire utilmente l’uomo, anche superandone le capacità in termini di efficienza e rapidità
• Quando si tratta di applicazioni che richiedono intelligenza, si parla di INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Storia e computerStoria e computer
• L'espressione Artificial Intelligence fu coniata nel 1956 dal matematico americano John McCarthy, durante uno storico seminario interdisciplinare svoltosi nel New Hampshire
• Secondo le parole di Marvin Minsky, uno dei "pionieri" della A.I., lo scopo di questa nuova disciplina sarebbe stato quello di "far fare alle macchine delle cose che richiederebbero l'intelligenza se fossero fatte dagli uomini"
Intelligenza artificialeIntelligenza artificiale
• Uno dei primi compiti intelligenti a cui si pensò di poter applicare il computer fu la traduzione da una lingua all’altra
• Si trattava di un compito che richiedeva conoscenza linguistica (il dizionario) ma anche capacità di ragionamento, poiché tradurre non consiste semplicemente nel sostituire in un testo le parole di una lingua con le parole di un’altra
Traduzione automaticaTraduzione automatica
• Il problema della traduzione era urgente• Le differenze linguistiche cominciavano ad
essere percepite come barriere allo sviluppo economico e scientifico, ma anche ai rapporti sociali
• La conoscenza di lingue straniere era allora retaggio di pochi
Traduzione automaticaTraduzione automatica
• Una macchina in grado di tradurre dal russo all’inglese e viceversa sarebbe stata uno strumento strategico fondamentale per affrontare con successo la “guerra fredda”
• USA e URSS, alleate durante la II guerra mondiale, si spiavano reciprocamente per evitare di esporsi a nuove esperienze belliche
Traduzione automaticaTraduzione automatica
• La soluzione del problema della traduzione sembrava essere a portata di mano
• Molti ricercatori matematici, ingegneri, informatici ante litteram, erano convinti che nel giro di pochi anni sarebbero state costruite macchine in grado di tradurre da una lingua all’altra come dei traduttori professionisti umani
• Tra gli altri fecero il madornale errore di non consultare i linguisti e i traduttori
Tradurre e decrittareTradurre e decrittare
• La vittoria ottenuta sulla Germania dagli alleati anglo-americani era dipesa in modo significativo dalle efficienti macchine che gli inglesi avevano costruito per la decrittazione dei messaggi radio dell’esercito tedesco
• Proprio Alan Turing, aveva lavorato per i servizi segreti inglesi ed aveva coordinato lo sviluppo delle macchine per la decrittazione
Tradurre e decrittareTradurre e decrittare
• La ricostruzione di una macchina per la decrittazione (denominata “bomba”) costruita da Turing e il suo team a Bletchley Park nel 1939
Tradurre e decrittareTradurre e decrittare
• Ma decrittare un codice segreto e tradurre da una lingua all’altra sono la stessa cosa?
• Nascono i primi sistemi di traduzione automatica, progenitori di Google Translate e di tutti quei sistemi che oggi ci consentono di ottenere una (abbastanza accettabile) traduzione da una lingua all’altra
Tradurre e decrittareTradurre e decrittare
• Nel 1950, Turing era convinto che entro l’anno 2000 sarebbero state create delle macchine in grado di replicare le prestazioni di una mente umana
• Per verificare le prestazioni di una macchina propose un test, noto come “test di Turing”, che consente di capire se il comportamento che la macchina esibisce può essere considerato intelligente
Il test di TuringIl test di Turing
Il test di TuringIl test di Turing• Il test si basa sulla capacità della macchina di
utilizzare il linguaggio umano, mostrando di comprenderlo e di saperlo generare in modo adeguato
• Il computer supera il test se fornisce risposte tali da indurre degli esseri umani a credere di avere a che fare con un altro parlante umano (in almeno il 30% dei casi in una conversazione della durata di 5 minuti)
Il test di Turing e oltreIl test di Turing e oltre• Nel 2014 “Eugene Goostman”, un chatbot
costruito in Russia, ha superato il test di Turing
• Si presenta come un 13enne ucraino che vanta di sapere tutto, ma è costretto a palesare varie lacune. L’insicurezza di un adolescente è usata come una maschera per abbassare le aspettative dell’interlocutore rispetto alle capacità dialogiche del sistema
• La macchina ha mostrato capacità di simulazione o vera intelligenza?
Il test di Turing e oltreIl test di Turing e oltre• I ricercatori continuano ad interrogarsi su cosa
significa intelligenza• Superare il test di Turing sembra non
sufficiente per mostrare l’intelligenza di una macchina
• La soglia per verificare l’”intelligenza” di una intelligenza artificiale si è spostata anche verso la creatività, le emozioni e la capacità di fare ironia.
Un po’ di fantascienzaUn po’ di fantascienza• La produzione legata all’immaginario della
fantascienza ha mostrato moltissimi esempi di intelligenze artificiali in grado di dialogare con l’uomo e assumerne i comportamenti.
• Una quantità di libri e film hanno proposto entità artificiali dotate di capacità di linguaggio e ragionamento molto simili a quelle degli umani.
• Nel 1968, Stanley Kubrik, nel film “2001 ODISSEA NELLO SPAZIO”, immagina che nel 2001 lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sia stato tale da poter costruire macchine pensanti e parlanti.
Un po’ di fantascienzaUn po’ di fantascienza
• HAL9000 è l’IA del film, macchina "incapace di commettere errore", capace di pensare e di comunicare in linguaggio umano, ma anche di tentare di distruggere gli esseri umani per evitare di essere spenta.
Un po’ di fantascienzaUn po’ di fantascienza
• Nel 1982, Ridley Scott ambienta nel 2019 il film “BLADE RUNNER”, in cui macchine che sono in grado di superare il test di Turing sono realtà.
• Si tratta di replicanti, esseri che condividono con gli esseri umani l’aspetto e la capacità di provare emozioni grazie all’innesto di ricordi emotivamente carichi. Questo rende molto difficile distinguerle dagli umani.
Un po’ di fantascienzaUn po’ di fantascienza
Un po’ di fantascienzaUn po’ di fantascienza• C3PO è il droide di
protocollo di “STAR WARS”, in grado di dialogare con gli esseri umani in 6.000.000 di lingue diverse parlate nella galassia.
Un po’ di fantascienzaUn po’ di fantascienza• In “INTERSTELLAR“
l’intelligenza artificiale TARS, dall’aspetto poco umano, dialoga con i protagonisti facendo anche ironia, e li aiuta nel corso del loro viaggio attraverso lo spazio-tempo.
• Molti altri libri e film hanno proposto in forme diverse le macchine pensanti capaci di parlare e superare brillantemente il test di Turing.
• Dai tempi di Turing, tra alterne vicende, le tecnologie della parola hanno fatto piccoli e grandi passi avanti, e oggi pervadono la nostra esistenza. Ma non sempre con i risultati che vorremmo.
Un po’ di fantascienzaUn po’ di fantascienza
• Nel 2011 Brad Lewis e John Lasseter nel film per Disney - Pixar “CARS 2” mostrano dispositivi controllati dalla voce, che ogni tanto sbagliano anche a comprendere i comandi.
• Questa non è più fantascienza, è realtà (in un film di pura fantasia!).
Un po’ di fantascienzaUn po’ di fantascienza
Un po’ di fantascienzaUn po’ di fantascienza
LimitiLimiti• Una soluzione ottimale del problema della
traduzione e di vari altri legati al linguaggio non è ancora stata raggiunta
• Non esistono oggi computer che producono per qualunque testo in qualunque circostanza prestazioni linguistiche della stessa qualità di quelle prodotte da un essere umano.
• Ma la ricerca procede e le prestazioni dei sistemi migliorano gradualmente
LimitiLimiti• Tutti questi anni di ricerca hanno portato ad
una conoscenza molto più profonda del linguaggio umano e del suo funzionamento, ma anche alla consapevolezza della complessità che lo caratterizza sotto molti punti di vista
• Linguisti, traduttori, filosofi, scienziati cognitivi, psicologi e altri scienziati oggi sono attori di primaria importanza nella linguistica computazionale
LimitiLimiti
• MA la competenza linguistica dei parlanti umani è ben lungi dall’essere completamente spiegata
LimitiLimiti• Si tratta di compiti molto complessi che
richiedono conoscenza linguistica ed extra linguistica
• Ad es. la traduzione automatica da una lingua A ad una lingua B comporta:–Recepire il testo in lingua A–Comprendere il significato del testo–Generare il testo corrispondente in lingua B
Problemi del linguaggioProblemi del linguaggio• La comprensione di un testo può richiedere la
conoscenza del contesto di enunciazione:• Ad esempio possiamo dire che la frase
“questa è un’aula molto grande” ha significato (vero o falso) solo se siamo in grado di vedere il luogo in cui viene pronunciata
Problemi del linguaggioProblemi del linguaggio• La comprensione di un testo può richiedere la
conoscenza del mondo:• Ad esempio, se confrontiamo le frasi
“La penna è dentro la scatola” e “La scatola è dentro la penna”non abbiamo difficoltà a riconoscere che la prima ha senso e la seconda non ne ha, ma solo perchè sappiamo che le scatole sono più grandi delle penne
Problemi del linguaggioProblemi del linguaggio• La comprensione di un testo può richiedere la
conoscenza di comportamenti sociali:• Se in una conversazione dico “Su, dimmi
qualcosa.” non lo faccio per sentir dire dal mio interlocutore “Qualcosa.” perchè mi baso su delle convenzioni sociali per cui con una simile richeista si esprime un invito a comunicare e non una richiesta di pronunciare una parola
LimitiLimiti• I computer di oggi mostrano di poter trattare il
nostro linguaggio entro certi limiti• Le tecnologie della parola funzionano nello
svolgimento di certi compiti, su certi tipi di testi e in certi contesti di applicazione
• L’area dell’Intelligenza Artificiale che si occupa specificamente del linguaggio umano si chiama LINGUISTICA COMPUTAZIONALE o TRATTAMENTO AUTOMATICO del LINGUAGGIO (TAL, NLP natural language processing)
Cosa fanno i sistemi di TAL Cosa fanno i sistemi di TAL • Al pari di un essere umano, per poter
comunicare in linguaggio umano un sistema di TAL deve:
• acquisire la conoscenza relativa al linguaggio • rappresentare al suo interno tale conoscenza• utilizzare tale conoscenza in modo da poter
ricevere domande, coglierne il significato, generare risposte, tradurre, ecc.
Cosa fanno i sistemi di TAL Cosa fanno i sistemi di TAL Acquisizione Rappresentazione Utilizzo
Traduzione Risposta a domande Rilevazione di opinioni …
Acquisire la conoscenzaAcquisire la conoscenza• Noi umani acquisiamo la conoscenza della
lingua madre mentre cresciamo e continuamente veniamo esposti ad esempi.
• Astraiamo dagli esempi e interiorizziamo le regole della lingua a cui siamo esposti.
• Nel caso di altre lingue (es. inglese, francese, latino e greco antico) partiamo dallo studio delle regole e dall’esposizione ad esempi.
Acquisire la conoscenzaAcquisire la conoscenzaIl modo in cui apprendiamo fa sì che non ci
rendiamo conto:• di quanta conoscenza è necessaria per
utilizzare una lingua• di quali sono le nozioni che dobbiamo
conoscere per poter essere considerati parlanti di una lingua, anche se sappiamo ben valutare la competenza linguistica di una persona
ProblemiProblemi• Il linguaggio si evolve costantemente e si
modifica, es.: oggi non parliamo l’italiano di Dante o di Manzoni
• Si caratterizza in base al luogo, assorbendo le influenza derivante dai dialetti o da altre lingue, es.: i parlanti provenienti dal Sud Italia usano con molta maggiore frequenza il passato remoto rispetto a quello del Nord
ProblemiProblemi• Siamo inoltre abituati a comprendere il
linguaggio anche quando è “scorretto”• La necessità di comunicare infatti prevale sulle
regole della grammatica e ci porta a produrre messaggi sgrammaticati, pieni di espressioni sintetiche e creative, hashtag, emoji ed emoticon, come negli sms sui cellulari, nei messaggi di e-mail, nei post sui social media come Twitter e Facebook (a questo dedicheremo una lezione)
• Lo sviluppo dei sistemi di TAL, ha mostrato che tante informazioni linguistiche che paiono irrilevanti ad un essere umano, e su cui non siamo abituati a focalizzarci, sono invece fondamentali per un sistema.
• Risulta fondamentale l’ambiguità che pervade il linguaggio umano a tutti i possibili livelli di analisi.
ProblemiProblemi
• Sono molto diffuse le ambiguità morfologiche, ovvero determinate da parole che possono avere diverse categorie grammaticali o significato:
“Tutti hanno un TELEFONINO e a chi TELEFONINO non si capisce”
PESCA nome (il frutto, lo sport, l’estrazione)
verbo (l’attività) aggettivo (il colore)
ProblemiProblemi
• Altrettanto frequenti le ambiguità sintattiche, ovvero determinate dalle relazioni tra parole:
• “Giorgio vide un uomo nel parco con il telescopio”
• “Chi uccise il poliziotto?”• “La vecchia porta la sbarra”
ProblemiProblemi
• E le ambiguità semantiche, ovvero determinate dal significato delle parole:
• “Ogni uomo ama una donna” significa che per ogni singolo uomo esiste una
singola donna che egli amaoppure significa che esiste una particolare
singola donna che ognuno degli uomini preso singolarmente ama
ProblemiProblemi
Acquisire la conoscenzaAcquisire la conoscenza• Questa complessità rende il linguaggio un
oggetto molto difficile da apprendere, rappresentare ed utilizzare
• In pratica, non è per nulla intuitivo e semplice fare un elenco completo di tutte le cose che si devono sapere per utilizzare una certa lingua
• Ma questo elenco completo è proprio quello che sarebbe necessario per un sistema di TAL
• I computer non sono oggetto di evoluzione nel senso in cui lo sono gli esseri umani, e neppure vivono all’interno di un tessuto sociale come gli esseri umani. La conoscenza dobbiamo fornirgliela noi.
• Ma quale e quanta conoscenza è necessaria per riuscire ad usare il linguaggio umano?
Acquisire la conoscenzaAcquisire la conoscenza
• I primi sistemi contenevano delle basi di conoscenza in cui erano raccolte le regole della grammatica, i dizionari e tutte le informazioni che sembravano necessarie a trattare il linguaggio.
• Ma questo non era sufficiente: i risultati continuavano ad essere scarsi, la conoscenza non era mai abbastanza … e aggiungerne era molto costoso
Acquisire la conoscenzaAcquisire la conoscenza
• I sistemi più recenti contengono poca conoscenza, ma sono in grado di apprenderla da esempi con uno sforzo limitato
• Si costruiscono quindi delle grandi raccolte di esempi di uso del linguaggio, in cui le regole e le irregolarità sono presenti e possono essere utilizzate dai sistemi per fare astrazione
Acquisire la conoscenzaAcquisire la conoscenza
• Ad es. se il sistema deve imparare ad utilizzare l’articolo, dovrà essere esposto ad un gran numero di frasi in cui l’articolo compare:
IL cane mangia in giardinoPaolo beve UNA birra ghiacciataLA migliore giornata fu quella in cui IL nonno gli
comprò L’album di figurineIeri ho comprato LO stesso tipo di frutta…
Acquisire la conoscenzaAcquisire la conoscenza
• Che cosa si astrae dalle 4 frasi seguenti?IL cane mangia in giardinoPaolo beve UNA birra ghiacciataLA migliore giornata fu quella in cui IL nonno gli
comprò L’album di figurineIeri ho comprato LO stesso tipo di frutta• L’articolo precede il nome e non può seguirlo,
precede l’aggettivo e non può seguirlo, concorda con il nome …
Acquisire la conoscenzaAcquisire la conoscenza
• Non esattamente nel modo in cui astraiamo noi, ma anche il computer riesce a produrre delle generalizzazioni delle informazioni che trova negli esempi e a formare una base di conoscenza
• Ovviamente deve avere esempi di tutte le possibili strutture
Acquisire la conoscenzaAcquisire la conoscenza
RappresentareRappresentare lala
conoscenzaconoscenza• Non sappiamo esattamente in che forma la conoscenza necessaria all’uso del linguaggio sia codificata in un essere umano, nonostante i molti studi nelle scienze cognitive e linguistiche
• Per i computer invece i modi per rappresentare la conoscenza linguistica necessaria per trattare il linguaggio umano sono stati inventati.