· con le sue protezioni, ... che credono ancora che l’analisi tecnica da sola ti faccia...

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“Investire in conoscenza

offre sempre il rendimento migliore”

(Benjamin Franklin)

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Insegnamenti e spunti operativi - Ottobre 2015

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adattamento, totale o parziale con qualsiasi mezzo sono riservati.

Gli eventuali errori o imprecisioni presenti nell’opera non comportano

responsabilità dell’Editore e dell’Autore, che hanno posto comunque la

massima cura nell’elaborazione dei testi e dei grafici.

La presente pubblicazione ha esclusivamente finalità didattiche.

Non deve pertanto essere intesa in alcun modo come consiglio

operativo di investimento né come sollecitazione alla raccolta di

pubblico risparmio. I risultati presentati – reali o simulati – non

costituiscono alcuna garanzia relativamente a ipotetiche

performance future. L’attività speculativa comporta notevoli rischi

economici e chiunque la svolga lo fa sotto la propria ed esclusiva

responsabilità, pertanto l’Autore e l’Editore non si assumono alcuna

responsabilità circa eventuali danni diretti o indiretti relativamente

a decisioni di investimento prese dal lettore.

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Sommario

Cosa è successo questa estate Pag. 4

Lettura del book e analisi tecnica a confronto Pag. 6

Cosa significa per me essere Finanziariamente Libero Pag. 9

E’ online il nuovo www.aumentidicapitale.it Pag. 10

I temi dell’autunno Pag. 11

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COSA E’ SUCCESSO QUESTA ESTATE

Dopo aver cavalcato l’Aumento di Capitale di Banca Monte dei Paschi di Siena ed aver

spiegato le straordinarie opportunità offerte dalle operazioni straordinarie includendo tra

queste anche le IPO, ritorno a trattare temi comuni e ad analizzare gli insegnamenti che

possiamo cogliere da quanto successo questa estate.

Il mese di luglio è stato dominato dalla Grecia e dalla sua insolvenza; alla fine, come era

logico attendersi, si è salvata la Grecia ed i mercati hanno brindato… diciamo che si è solo

rimandata la soluzione del problema, come un po’ sta capitando da molti anni in tutto il

mondo.

Perché dico questo?

Nel 2011 si è data la colpa all’Europa ed all’esplosione dello spread tra il Bund ed i paesi

del Sud Europa, ma a luglio, prima che le Borse cominciassero a scendere, era il

disavanzo americano o il ventilato fallimento dello stato della California a fare paura: gli

Americani ben prima dell’Europa si son messi a fare leggi su misura per non fallire e

hanno messo in moto le prime dirompenti iniezioni di liquidità che hanno drogato i mercati

sino ad oggi.

Molti lo hanno probabilmente già dimenticato, ma proprio in America negli scorsi anni ed

anche oggi diversi Stati sono sostanzialmente e tecnicamente falliti e sono anche più

grossi della Grecia che ha fatto così tanto scalpore, tanto da essere stata per diversi mesi

sempre in prima pagina sia sui giornali che in televisione.

La differenza sostanziale probabilmente sta nel fatto che in America se si finiscono i soldi

si mette un bel cartello “Shut down” all’ingresso degli uffici pubblici, si chiudono i parchi

pubblici e si bloccano i lavori nelle strade o per altre infrastrutture: questo è quanto è

successo nel Minnesota nel 2012, ma anche la California è da anni tecnicamente fallita

anche se, lavorando di finanza creativa, si può nasconderne il fallimento così come si può

dire che la Grecia ha evitato il fallimento, quando in realtà tutti sanno che non sarà mai in

grado di far fronte ai propri impegni.

Erroneamente e frettolosamente a gennaio, dopo che Draghi e la BCE hanno messo sul

piatto un’onda d’urto come 1.100 miliardi di euro di acquisti di titoli, ho pensato che

avremmo avuto davanti almeno un anno e mezzo circa di Borsa tranquilla, anche se non

ho mai creduto in grandi rialzi, soprattutto perché questi non sono supportati da

miglioramenti tangibili nell’economia.

Sui Titoli di Stato la cuccagna è durata sino ad aprile/maggio e penso che difficilmente

rivedremo i massimi dei BTP di questa primavera; è chiaro che la liquidità è tanta e va a

caccia di rendimenti interessanti, ma i rischi cominciano ad essere diffusi ed il

risparmiatore fa fatica a capire cosa fare, soprattutto quando si trova a delegare le

decisioni alla propria Banca, il più delle volte affamata solo di incassare laute commissioni

vendendo i cosiddetti “prodotti della casa” (non a caso, il boom della raccolta sui Fondi

Comuni di Investimento è arrivato a marzo 2015, quando il Dax era sopra i 12.000 punti ed

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ora è ben sotto i 10000 punti, ed era facile illudere l’ignaro risparmiatore con i rendimenti

generosi degli ultimi mesi).

Proprio per questo ritengo e l’ho sottolineato anche nell’ebook di luglio che dovrebbe

sempre più prendere piede lo strumento Certificato di investimento, in quanto è in grado,

con le sue protezioni, di soddisfare le esigenze di gran parte degli investitori, senza

esporre troppo ai rischi di un mercato che rimarrà estremamente volatile a lungo.

E’ chiaro che prima di investire in uno strumento finanziario occorre conoscerlo: per chi

non sapesse nulla della materia, Eduweb, già da aprile del 2014 ha creato il sito

totalmente free www.eduwebcertificates.it dove poter trovare ben 20 video didattici che

spiegano la materia e tanti articoli di commento, oltre ai webinar registrati mensilmente

che tengo insieme a Unicredit.

Ma torniamo a quanto successo questa estate.

Dopo aver focalizzato tutte le attenzioni sulla Grecia, il mercato ha festeggiato l’accordo

raggiunto con l’Europa sul rifinanziamento del debito greco, ma mani sapienti già stavano

servendo sul mercato, come se sapessero dell’arrivo dell’imminente scrollone tipicamente

estivo, la cui causa è imputabile alla Cina, ma secondo me, se non ci fossero state le

mosse della Banca Cinese, si sarebbe comunque trovato qualche cosa d’altro per

spingere sul ribasso dei mercati.

Anche lo scandalo Volkswagen, che ha dominato la scena in settembre, era noto agli

addetti ai lavori; allora perché la notizia è uscita solo ora? Forse era necessario distogliere

l’attenzione degli investitori dalla Cina oppure era solo arrivato il momento di affondare la

credibilità della potenza economica tedesca.

In ogni caso, i mercati sono fragili e molto volatili e di questo bisogna prendere atto.

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LETTURA DEL BOOK E ANALISI TECNICA A CONFRONTO

Prima che scoppiasse il problema Cina, già nei primi giorni di agosto avevo avuto delle

avvisaglie che c’era qualcosa di anomalo sul mercato.

Non era facile accorgersene, forse qualche indicatore poteva segnalare che eravamo in

una fase di distribuzione, ma un trader come me, che va sui book dei principali titoli

italiani, non poteva non notare come fosse più facile comprare che vendere; chi mi

conosce, sa che una delle mie armi migliori sta nella lettura del book, affinata negli anni

grazie a migliaia di eseguiti, spesso più di mille in una sola giornata di trading.

Quando insegno tecniche di scalping, come ho fatto recentemente anche a Numana nel

corso della terza edizione della TradeHolidays, non lo faccio per insegnare agli allievi a

fare tante operazioni al giorno, ma per far capire loro quanto per me sia più importante la

lettura del book rispetto alla lettura del grafico.

Lo stesso Davide Biocchi ci insegna quanto sia importante la lettura del book per cercare

di capire come si muovono le cosiddette “mani forti”, coloro che muovono il mercato, ossia

gli Investitori Istituzionali; non a caso, ha anche lui registrato come me delle fasi di

mercato particolarmente interessanti, che ci fanno capire come e da chi è governato il

mercato e non sempre si riesce a farlo vedere in diretta quando si opera dal vivo.

Il grafico del resto racchiude informazioni del passato e la sua lettura è sì importante, ma

va incrementata con l’osservazione diretta, proprio per evitare quello che abitualmente

succede, soprattutto sul mercato italiano.

Tutti vedono i grafici, per cui è facile per l’Investitore Istituzionale o il trader esperto,

sapendo come opera la maggior parte degli attori del mercato, indurre il neofita o il

risparmiatore costantemente in errore, creando ad arte le classiche bull o bear trap, ossia

vere e proprie trappole, che solo i più bravi, con un’attenta osservazione del book,

riescono a vedere ed a trarne i conseguenti benefici.

Quante volte in pubblico mi avete sentito dire: “il mercato ti fa credere tutto ed il contrario

di tutto”; potrei anche aggiungere che, visto che tutti guardano i grafici, tutti vedono i punti

di ingresso più evidenti, per cui è fin troppo facile creare trappole ad hoc per piccoli

investitori, che credono ancora che l’analisi tecnica da sola ti faccia guadagnare in borsa.

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Vi faccio solo un esempio, guardate questo grafico su Banca Monte dei Paschi di Siena:

Potrei tirar fuori tanti altri grafici come questo; penso che pochi trader esperti possano non

condividere con me il fatto che sul mercato si generano tutti i giorni falsi segnali creati ad

arte, magari anche da trader come me, non necessariamente da Istituzionali.

Sì perché il mercato è talmente illiquido, che basta anche poco per far saltare un certo

livello di prezzo, se questo serve a far vedere al mercato un determinato segnale

d’acquisto o di vendita.

Nessuno si chiede come mai il 90% dei trader perde quando quasi tutti seguono l’analisi

tecnica !!

Se fosse una scienza esatta, basterebbe studiarla bene ed il gioco sarebbe fatto !!

Ma non è così: guardare i grafici serve e può dare indicazione di quali titoli monitorare, ma

poi l’analisi deve andare a cercare conferme credibili e queste non sono certo nell’analisi

tecnica.

C’è anche chi sostiene, dopo averla insegnata e cavalcata per anni, che l’analisi tecnica

classica non vale niente, ma ora avrebbe scoperto l’analisi tecnica moderna, giusto il

modo per cambiare quattro carte in tavola e poter vendere di nuovo i propri corsi o i propri

segnali, senza mai far vedere dal vivo quello che materialmente fa coi propri soldi.

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Nessuno ha trovato ancora il trading system che garantisce performances in qualsiasi

condizioni di mercato; questo non significa che siano da abbandonare: l’aiuto principale

sta sicuramente nella rigida applicazione degli stoploss, che permettono quanto meno la

sopravvivenza.

Pensate solo ai tanto pubblicizzati “robottini” sul forex; non ho ancora sentito uno che

abbia guadagnato, però qualcuno che non ha perso mi è capitato e, considerando che nel

forex la percentuale di perdenti rasenta il 99%, aver trovato un sistema informatizzato che

ti fa credere di essere trader solo perché compri e vendi inutilmente qualcosa è già visto

come un successo.

I migliori trader che conosco, tutti assolutamente discrezionali, hanno comunque dei

softwares molto sofisticati, che permettono loro di avere dei filtri e delle informazioni utili,

tanto da evitare gran parte degli errori, che altrimenti avrebbero commesso.

Purtroppo il trading è un’attività molto difficile, soprattutto emotivamente; sono quasi 15

anni che faccio corsi ed insegno tecniche per stare sul mercato, ma una cattiva gestione

emotiva dell’operazione è spesso uno dei motivi che fa abbandonare il trading anche a

persone che l’avevano approcciato con tecniche vincenti.

Un’altra cosa che occorre sottolineare è che la stessa tecnica, come lo stesso trading

system, va modificata nel tempo, non essendo questa profittevole sempre, bisogna

insomma essere dei camaleonti (non a caso ho scelto il camaleonte come logo di

Eduweb) e saper cambiare; per farlo, l’unico modo è l’osservazione costante dei mercati e

del proprio trading e questo vi assicuro che vale anche per chi usa i trading system,

perché gli unici che conosco che vivono di trading con dei trading system non sono certo

al mare a prendere il sole mentre il trading system fa i soldi per loro, ma sono ancora più

assidui di me nello stare davanti al monitor a testare e ritestare il loro sistema, per cercare

continue migliorie o modifiche, che lo mantengano profittevole nel tempo.

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COSA SIGNIFICA PER ME ESSERE “FINANZIARIAMENTE LIBERO”

Guadagnare in Borsa non è facile, richiede studio e tempo da dedicarci costantemente.

Chi vi racconta la favoletta del “finanziariamente libero”, dicendoti che devi far lavorare i

soldi per te, ti illude portandoti tra l’altro su strumenti rischiosi, il più delle volte con

pubblicità ingannevoli sul forex e peggio ancora sulle opzioni binarie.

Quando un paio di anni fa comprai il dominio www.finanziariamentelibero.it, il mio scopo

era ben altro: l’idea era di arrivare ad un sito in cui spiegavo la finanza per tutti super

partes, perché per me il concetto di finanziariamente libero è ben diverso da quello fin

troppo superficiale che aleggia nel web, non a caso sto creando collaborazioni con una

categoria professionale ben precisa: il consulente finanziario indipendente.

Essere finanziariamente libero per me e per noi di Eduweb significa principalmente 3 cose:

- Essere consapevoli di cosa si firma in Banca. Troppe volte in Banca

propongono strumenti “di parte” che spesso si firmano solo per mancanza di

alternative e soprattutto senza neanche averli capiti!

- Essere responsabili delle proprie azioni in Borsa. Troppe volte molti si lasciano

guidare dai “guru di turno” e operano solo “per sentito dire”, comprando titoli ed

investendo i propri risparmi senza avere in realtà capito bene cosa stanno facendo.

E questi secondo me sono i due fattori più gravi da debellare urgentemente.

- Incrementare le proprie entrate attivamente. La meta è indubbiamente questa

per tutti, ma non si può raggiungere finché non si padroneggiano i due punti

precedenti.

Il mio consiglio è che, se vuoi essere finanziariamente libero e non rimanere invischiato in

prodotti finanziari poco trasparenti o molto costosi, i casi sono due:

- o impari a fare da solo ed in questo Eduweb e il mio staff di professionisti è in grado

di offrirti formazione d’eccellenza su molti dei principali strumenti finanziari;

- oppure ti affidi ad un professionista come un consulente finanziario indipendente

che, in totale assenza di conflitto di interessi, abbia tutto l’interesse a seguirti al

meglio, proponendoti le soluzioni più adatte alle tue esigenze ed al tuo profilo di

investitore.

Sarai finalmente libero finanziariamente quando per te le Banche saranno semplicemente

un fornitore di servizio, per cui sarai libero di cambiarle alla stregua di un gestore

telefonico.

Stiamo preparando un progetto che si pone l’obiettivo di darti tutti gli strumenti per agire da

solo con successo, qualora tu intenda intraprendere un serio percorso didattico completo,

oppure per delegare la gestione dei tuoi risparmi a dei veri Professionisti, qualora tu

preferisca continuare a dedicarti ad altro, ma vuoi comunque padroneggiare attivamente i

tuoi risultati finanziari.

Nei prossimi ebook ti darò informazioni preziosissime al riguardo!

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E’ ONLINE IL NUOVO WWW.AUMENTIDICAPITALE.IT

Se non lo hai già fatto, registrati subito al mio nuovo sito come Utente Argento e vedrai

gratis i primi contenuti che ho preparato per te.

Ma non voglio svelarti niente, visita il sito e per qualunque informazione scrivimi alla

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I TEMI DELL’AUTUNNO

Termino questo ebook con la mia view sul mercato.

Non vedo grandi opportunità da qui alla fine dell’anno, la volatilità si manterrà elevata e

non sarà facile guadagnare, le insidie del mercato saranno tantissime, con un alternarsi di

bear trap e bull trap e penso che soprattutto i sistemi automatici di trading troveranno

grosse difficoltà, non prendendo i mercati una direzione precisa.

Meglio dunque concentrarsi su poche operazioni, studiando attentamente i livelli di

ingresso e cercando sempre delle operazioni di copertura, così da ridurre il rischio che

fattori esterni o notizie particolari possano affondare tutti i listini, coinvolgendo titoli buoni e

meno buoni.

Uno dei temi che continuo a seguire riguarda la IPO di Ferrari che trascinerà al rialzo le

Fiat, anche se la faccenda Volkswagen crea un po’ di incertezza e può portare a repentini

ribassi qualora fossero coinvolte altre case automobilistiche.

La difficoltà sarà individuare il timing di uscita, perché quando arriveranno le prese di

beneficio saranno poi tutti venditori sul mercato; il fatto che Fiat non salga in maniera

decisa mi fa pensare che il mercato sia già estremamente carico di azioni Fiat e la cosa

non mi lascia tranquillo.

Un altro titolo che ritengo estremamente interessante da seguire è Banca Monte dei

Paschi di Siena; dopo la sistemazione del derivato con Nomura che sarà già contabilizzato

nella trimestrale del 30 settembre, mi aspetto dati economici molto interessanti, perché

nella stessa trimestrale si vedranno gli effetti benefici dell’aumento di capitale da 3 miliardi

di euro che sono entrati a giugno.

La società, inoltre, ha tutto l’interesse a presentarsi sul mercato in una veste molto più

appetibile così da sedersi al tavolo delle trattative per una possibile aggregazione con un

maggior potere contrattuale.

In assoluto dunque lo considero il miglior titolo bancario; se sono frenato nel comprarlo è

perché ho molti dubbi sulla tenuta del mercato, l’ideale sarebbe comprarlo e venderne un

altro dello stesso settore con una forza relativa più debole, così da garantirsi una

protezione.

Per quanto riguarda i mercati, ritengo che l’Italia possa performare meglio a livello europeo

e possa recuperare un po’ del terreno perduto in tutti questi anni di recessione economica;

è chiaro che anche per noi sarà difficile salire se gli altri mercati dovessero scendere, in

ogni caso, mentre sto scrivendo, il Dax è di un 4% sopra i minimi estivi mentre il nostro

mercato è circa il 9% sopra ai minimi, a dimostrazione che ha maggiori capacità di

recupero.

Al prossimo ebook!

Giovanni Borsi

EDUWEB

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