Le Proposte di StezzanoBeneComune per il PGT

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per il nuovo Documento di piano del vigente PGT Le Proposte di Stezzano Bene Comune

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Crediamo in un paese più vivibile e sostenibile, un paese orgoglioso della sua storia e capace di tutelarla. Proposte concrete per il nuovo Documento di piano del vigente PGT.

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per il nuovo Documento di piano del vigente PGTLe Proposte

di Stezzano Bene Comune

2

Vista del campanile e della chiesa di Stezzano, 2014.

3

Il gruppo consiliare della lista civica Stezzano

Bene Comune perseguendo la tutela degli

interessi diffusi,

VISTO

l’avviso pubblico relativo all’avvio del

procedimento di stesura ed approvazione

del nuovo documento di piano, propone le

considerazioni e richieste di cui ai paragrafi

successivi.

Le proposte del nostro gruppo politico, vengono

avanzate nel solco di quanto previsto dalla LR

12/2005 che attribuisce al Documento di Piano il

compito di fissare in primis i criteri e gli obiettivi

generali per la pianificazione urbanistica del

territorio. Quindi riteniamo di dover avanzare

proposte circa obiettivi e scelte di interesse

generale, evitando in questa fase di entrare

nel merito di specifiche previsioni territoriali, in

assenza del necessario approfondimento circa

il ruolo e le intenzioni dei diretti interessati e

dei vincoli ai quali l’Amministrazione comunale

intende attenersi nell’ambito di scelte effettuate

dal vigente PGT.

Al Sindaco del Comune di Stezzano

Sig.ra Elena Poma

All’Assessore all’Urbanistica

Geom. Giovanni Calabria

Al Responsabile del Settore II

Servizi Territoriali

Geom. Carlo Lizzola

OggettOAVVIO DEL PROCEDIMENTO PER L’APPROVAZIONE DEL NUOVO DOCUMENTO DI PIANO DEL VIGENTE PGT

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COntenimentO della superfiCie trasfOrmata e priOrità alla pianifiCaziOne

su area vasta

1.

le prOpOste di stezzanO Bene COmune

5

Vista la recente introduzione della L.R. 31/2014

in materia urbanistica, che modifica ed integra la

L.R. 12/2005 ed introduce tra le altre le seguenti

definizioni e prescrizioni:

• Il suolo, risorsa non rinnovabile, è bene comune

• Si definiscono piani associati gli atti di

pianificazione sviluppati tra più comuni a tale

scopo associati, mediante unione o convenzione;

tali piani sostituiscono gli atti dei PGT dei comuni

partecipanti;

visto che la vigente L.R. 12/2005 richiede che il

Documento di Piano:

• determini gli obiettivi quantitativi di sviluppo

complessivo del PGT;

• dimostri la compatibilità delle politiche di

intervento e della mobilità con le risorse attivabili

dalla pubblica amministrazione, anche in relazione

agli effetti indotti sul territorio contiguo

tenuto conto delle situazioni reali generate dal

PGT vigente;

si chiede

di applicare fin da subito i criteri della nuova

legge per quanto riguarda il contenimento del

consumo del suolo, escludendo le deroghe

previste dall’articolo 5 comma 6 della suddetta

legge (deroga di trenta mesi per la elaborazione

di varianti al PGT).

si chiede altresì

di orientarsi fin da subito verso una pianificazione

su area vasta ponendolo tra gli obiettivi del

nuovo Documento di Piano del PGT. Nel breve

periodo dovranno seguire atti di indirizzo e azioni

amministrative per concretizzare tale scelta,

iniziando a trattare l’argomento coi comuni

adiacenti al nostro.

per il nuOvO dOCumentO di pianO del vigente pgt

[*] Area Vasta: per area vasta si intende il livello sovra comunale di pianificazione e di gestione del territorio, delle risorse e dei rapporti tra Enti locali. La ragione principale di una lettura e di una interpretazione del territorio per “aree vaste” sta nel concetto di “rete di relazioni”, visto come la ricerca di una dimensione della programmazione che superi gli ambiti amministrativi comunali (spesso troppo ristretti sia geograficamente che finanziariamente) senza però arrivare al livello regionale.

Stezzano

Nella pagina precedente il paesaggio agricolo

tra Stezzano e Grumello del Piano, 2014.

6 le prOpOste di stezzanO Bene COmune

tutela aree a Carattere amBientale

a prOteziOne del santuariOdella madOnna dei Campi

2.

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Il Santuario della Madonna dei Campi è

caposaldo del territorio stezzanese, uno dei due

nuclei costitutivi del nostro Comune risalente

al XIII secolo. Come riportato sullo “Studio

urbanistico per la valorizzazione e il rilancio

del centro storico di Stezzano” commissionato

dall’Amministrazione comunale all’Ing. Dario

Vanetti, Il Santuario costituisce “soggetto

paesistico essenziale della “veduta” verso

Bergamo Alta, il complesso del santuario ha

istituito nel corso del tempo un inscindibile

legame con il paesaggio agricolo circostante

divenendone il fondamentale elemento di

riferimento paesistico e visivo, e contribuendo in

misura rilevante alla definizione della sua forma

e alla formazione della sua identità storica”.

L’edificio e le sue pertinenze sono state vincolate

ai sensi della L.1497/1939 per la Protezione

delle bellezze naturali, così come capita per altri

capisaldi del nostro territorio.

Tuttavia, mentre il vincolo sul Santuario si estende

solo fino al limite del perimetro della proprietà ad

esso asservita, per alcune ville signorili il vincolo si

estende anche a porzioni di intorno alle proprietà.

Ciò per salvaguardare il contesto in cui esse sono

inserite, contesto che è parte integrante dei

caratteri che rendono tali manufatti patrimoni

della comunità. Ciò non accade per il Santuario,

benché, come già sottolineato, si riconosca da

sempre inscindibile il legame tra l’edificio ed il

contesto rurale circostante. È evidente il danno

in passato provocato da questa lacuna che

ha consentito l’edificazione di fabbricati del

tutto incongrui rispetto al contesto (capannoni

prefabbricati con rivestimenti in lamiera).

È ben vero che l’area libera circostante è definita

dal vigente PGT “ambito di interesse paesistico

– ambientale a conduzione agricola” al pari

dell’area di protezione del Torrente Morla, ma

ciò non ci pare sufficiente a salvaguardare le

peculiarità del Santuario. Ci sembrerebbe inoltre

che, oltre alla salvaguardia molto più stringente

delle aree agricole circostanti, sia necessario

estendere materialmente la tutela ambientale

nei riguardi dei manufatti agricoli di possibile

realizzazione, ma soprattutto visti gli affacci delle

edificazioni esterne.

Perché ciò non capiti più e affinché siano potenziate

le possibilità di controllo degli organismi deputati

ad esprimere pareri di impatto paesaggistico,

si chiede

di estendere il vincolo secondo quanto previsto

dalla L.1497/1939 alle aree individuate

sull’elaborato allegato.

per il nuOvO dOCumentO di pianO del vigente pgt

Legge n. 1497 del 29 giugno 1939Protezione delle bellezze naturalihttp://www.liguria.beniculturali.it/PDFs/

normativa/L.1497-39.pdf

Proposta di perimetro dell’area da proteggere ai sensi della L. 1497/1939

Area oggi protetta

Santuario della Madonna dei Campi

Nella pagina precedente vista del Santuario

Madonna dei Campi dalla stazione, Stezzano, 2015.

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tutelare il paesaggio agricolo e difendere le nostre radici

per un paese da vivere

Sopra vista del Santuario Madonna dei Campi dalla stazione,

Stezzano, 2015; sotto gli edifici industriali abbandonati

di via Boito, Stezzano, 2015.

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3.

le prOpOste di stezzanO Bene COmune

integraziOne nelle sCelte del nuOvO dOCumentO di pianO delle misure previste COn la sOttOsCriziOne del pianO di aziOne

per l’energia sOsteniBile (PAES)

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Vista l’approvazione dell’allegato energetico al

vigente regolamento edilizio che traccia le linee

guida e le misure facoltative ed obbligatorie per

il miglioramento del contenimento energetico

dei nuovi involucri edilizi;

vista la sottoscrizione del PAES* da parte

dell’amministrazione comunale di Stezzano nel

settembre 2012 che propone azioni per elevare

la sostenibilità della vita nel nostro comune, non

occupandosi solo di regolamentare l’edificazione

di nuovi fabbricati, ma pianificando interventi

per riqualificare gli edifici (pubblici e privati), per

rendere più efficiente il sistema della mobilità

degli impianti tecnologici e delle infrastrutture;

visti gli obiettivi specifici pianificati dal Comune di

Stezzano nei settori (informazione / formazione,

pubblico, residenza, terziario, mobilità) e

presentati nel P.A.E.S.;

visto che la L.R. 12/2005 affida al Documento

di Piano la prerogativa di individuare gli obiettivi

di sviluppo, miglioramento e conservazione che

abbiano valore strategico per la politica territoriale,

indicando i limiti e le condizioni in ragione dei

quali siano ambientalmente sostenibili;

si chiede

di inserire le azioni pianificate nel P.A.E.S. al

capitolo 6 tra le strategie di azione del nuovo

Documento di Piano del PGT.

per il nuOvO dOCumentO di pianO del vigente pgt

Per saperne di più sul Patto dei Sindaci:http://www.provincia.berga mo.it/ProvBgSettori/provBg Settori-HomePageProcess.jsp?myAction=&page=&folder ID=115049

Dati relativi a Stezzano: http://sit.provincia.bergamo.it/sitera2/archivi_db/documenti/alle-

gati/paes16207.pdf

[*] PAES: Per raggiungere e superare gli ambiziosi obiettivi fissati dall’UE per l’energia e il clima, i firmatari del Patto dei sindaci si impegnano a sviluppare un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) entro l’anno successivo alla data di adesione all’iniziativa. Questo piano d’azione, approvato dal consiglio comunale, delinea le attività e le misure previste dai firmatari allo scopo di tener fede agli impegni, con i corrispondenti tempi e responsabilità assegnate.

[*] Patto dei Sindaci: Il Patto dei sindaci è il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali che si impegnano volontariamente ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020.

Nella pagina precedente

particolare di un albero lungo

la strada pedonale che collega

Stezzano a Colognola, 2014.

12 le prOpOste di stezzanO Bene COmune

4.amministraziOne

a Ø COnsumO di suOlO

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Vista la stringente necessità di difendere il suolo

inedificato (sia esso territorio agricolo, siano essi

“lotto di completamento”);

visto l’art. 1 comma 2 della L.R. 31/2014 “Il

suolo, risorsa non rinnovabile, è bene comune

di fondamentale importanza per l’equilibrio

ambientale, la salvaguardia della salute, la

produzione agricola finalizzata alla alimentazione

umana e/o animale, la tutela degli ecosistemi

naturali e la difesa dal dissesto idrogeologico”;

visto l’art. 3 comma 1h della L.R. 31/2014 “nella

definizione degli obiettivi quantitativi tiene

conto prioritariamente dell’eventuale presenza

di patrimonio edilizio dismesso o sottoutilizzato,

da riutilizzare prioritariamente garantendone

il miglioramento delle prestazioni ambientali,

ecologiche, energetiche e funzionali”;

vista la necessità di rilancio del tessuto costruito,

ma talvolta obsolescente e necessitante di

rilancio;

visto l’art. 4 comma 1 della L.R. 31/2014 “Ai

comuni che avviano azioni concrete per la

realizzazione di interventi di rigenerazione

urbana è attribuita priorità nella concessione di

finanziamenti regionali”;

visti gli obiettivi sottolineati dallo “Studio

urbanistico per la valorizzazione e il rilancio

del centro storico di Stezzano” commissionato

dall’Amministrazione comunale all’Ing.

Dario Vanetti, che propone per conto

dell’Amministrazione cinque linee strategiche per

rilanciare l’immagine del nostro centro storico;

vista la disponibilità ampia di patrimonio costruito

libero all’interno del centro storico;

visto che un’amministrazione comunale ha

l’obbligo di intraprendere azioni e scelte dall’alto

valore etico soprattutto in ambito di salvaguardia

e tutela dell’ambiente e del territorio;

si chiede

che tra gli obiettivi del Documento di piano

l’Amministrazione comunale si impegni nel Piano

delle Regole e nel Piano dei Servizi ad insediare

i nuovi servizi e a scegliere, quando necessario,

per i servizi esistenti sedi in edifici esistenti da

riqualificare e solo con motivata giustificazione

da sottoporre all’approvazione del Consiglio

Comunale di poter edificare su lotti liberi siano

essi in ambito agricolo o in lotti di completamento.

per il nuOvO dOCumentO di pianO del vigente pgt

Nella pagina precedente vista dalla stazione del cantiere aperto

accanto all’autostrada, Stezzano, 2014.

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Stezzano, 28.01.2015

IL GRUPPO CONSILIARESTEZZANO BENE COMUNE