In teoria qualunque fluido di lavoro e’ in grado di dare origine a cicli termodinamici ideali (con rendimento pari a quello massimo, conseguibile con una determinata sorgente calda e pozzo freddo). Sono pertanto le perdite (cioe’ le inevitabili produzioni di entropia) connesse con le macchine e gli scambiatori di calore effettivamente realizzabili che stabiliscono quali fluidi e quali cicli mantengono anche nel caso reale un rendimento accettabile e quale sia la graduatoria di qualita’ fra i fluidi e i cicli.

In generale i cicli chiusi bifase liquido-vapore consentono le prestazioni migliori alle temperature massime moderate.