LE PIANTE ALLERGENICHE DEI PARCHI E GIARDINI … PhD... · nella prima l’allergene induce nelle...

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1 DOTTORATO DI RICERCA IN BIOLOGIA AMBIENTALE E BIODIVERSITA’ Dipartimento S.T.E.B.I.C.E.F. Settore Scientifico Disciplinare Bio/02 LE PIANTE ALLERGENICHE DEI PARCHI E GIARDINI SICILIANI IL DOTTORE IL COORDINATORE Sebastiano Antonino Ciccarello Prof. Marco Arculeo IL TUTOR CO TUTOR Prof.ssa Vivienne Spadaro Prof. Pietro Mazzola CICLO XXIX ANNO 2016-2017

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DOTTORATO DI RICERCA IN BIOLOGIA AMBIENTALE E BIODIVERSITA’

Dipartimento S.T.E.B.I.C.E.F.

Settore Scientifico Disciplinare Bio/02

LE PIANTE ALLERGENICHE DEI PARCHI E GIARDINI

SICILIANI

IL DOTTORE IL COORDINATORE

Sebastiano Antonino Ciccarello Prof. Marco Arculeo

IL TUTOR CO TUTOR Prof.ssa Vivienne Spadaro Prof. Pietro Mazzola

CICLO XXIX

ANNO 2016-2017

1

Indice

Introduzione 2

Capitolo 1

Precedenti bibliografici per il territorio italiano. 5

Capitolo 2

Materiali e Metodi 6

Capitolo 3

Risultati 15

Capitolo 4

Rassegna delle piante allergeniche più frequenti e incisive 34

Capitolo 5

Conclusioni 125

Bibliografia 126

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Introduzione

La componente vegetale rientra notoriamente fra i fattori che più incidono sulla qualità

dell’ecosistema urbano e del contesto antropico in generale.

Il principale ruolo delle piante nella città è chiaramente estetico, fin da tempi remoti. Altre

importanti funzioni connesse a processi di natura ecologica, biologica, culturale, ecc., emerse

gradualmente in concomitanza con la crescente espansione dei centri abitati, hanno grande

importanza per i sensibili miglioramenti che nell’insieme apportano alla qualità di vita. In

particolare, la presenza delle piante nel contesto urbano ha come effetti la fissazione di gas nocivi

l’abbattimento del particolato disperso in aria, la riduzione dell’inquinamento acustico e la

regolazione del microclima. Inoltre, sotto gli aspetti sociali, mentre la fruizione del verde ha

azione distensiva sullo stress, parchi e giardini rappresentano i luoghi elettivi per lo svolgimento

di attività sportive, ricreative e culturali.

Ma accanto al polivalente ruolo sopra evidenziato si registrano anche altre proprietà, intrinseche

delle piante, che possono risultare più o meno problematiche per la salute, se non vengono

adeguatamente tenute in considerazione.

La classificazione ISPLESL (Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro -Dipartimento

di Medicina del Lavoro) rispetto alle proprietà negative è la seguente:

-piante innocue, completamente prive di effetti nocivi;

-piante potenzialmente responsabili di danni meccanici (mediante spine o aculei);

-piante che contengono veri e propri tossici;

-piante potenzialmente responsabili di dermatiti da contatto e allergopatie.

Le allergopatie più diffuse sono le pollinosi. Si tratta di patologie di carattere immunitario,

determinate da ipersensibilità a certi composti detti allergeni. Il processo si realizza in due fasi:

nella prima l’allergene induce nelle cellule di difesa del sangue una reazione con espressione di

anticorpi specifici (immunoglobuline di classe E); nella seconda fase, quando il soggetto

sensibilizzato viene nuovamente esposto all’allergene, vengono liberati dei mediatori

farmacologicamente attivi in grado di esercitare vari effetti biologici sui tessuti.

Le pollinosi si sviluppano a carico del naso (prurito, starnuti, ostruzione, rinorrea), degli

occhi (prurito, lacrimazione, iperemia congiuntivale, fotofobia) e dei bronchi (tosse, respiro

sibilante, dispnea senso di costrizione toracica); le loro manifestazioni nei soggetti sensibili, si

presentano con periodicità stagionale corrispondente all’epoca di emissione dei pollini di piante

appartenenti alle varie famiglie. Si distinguono pertanto pollinosi primaverili, estive e autunnali a

seconda del periodo di emissione dei pollini che nell’arco dell’anno varia da famiglia a famiglia.

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Responsabili di processi di pollinosi sono nella maggior parte piante a impollinazione

anemofila (Oleaceae, Poaceae, Betulaceae, Urticaceae, Cupressaceae, ecc.), capaci di immettere

nell’aria enormi quantità di materiale pollinico durante l’antesi (Knox &Suphioglu, 1996). Anche i

pollini di molte piante entomogame hanno proprietà allergeniche; ma poiché sono prodotti in

quantità molto limitata e permangono poco in aria, limitata è l’importanza che essi hanno nel

processo generale.

Relativamente al potere allergenico di specifiche molecole, esse sono classificate come

allergeni “maggiori” quando risultano attivi sulla maggior parte dei soggetti sensibili; “minori”

quando il numero dei pazienti implicati è minore (Negrini & Arobba, 1992).

Per quanto attiene all’importanza attuale delle pollinosi, interessando fasce di popolazione

sempre più ampie, esse incidono significativamente sul benessere e sull’economia generale.

I rimedi per fronteggiare il problema o ridurne quanto meno la portata, a parte i trattamenti

terapeutici individuali, comprendono misure preventive indirette, consistenti nel monitoraggio

della concentrazione dei pollini nel corso dell’anno. In Italia, a tal proposito, vengono diffusi con

cadenza settimanale, in appositi bollettini, i dati attinenti alla concentrazione di pollini delle

famiglie di maggior peso allergenico – principalmente Cupressaceae, Fagaceae, Betulaceae,

Corylaceae, Poaceae, Urticaceae, Oleaceae, Asteraceae, ecc. – che restano dispersi in aria ,

avvicendandosi, tutto l'anno, tranne che nell'inverno. Questi dati, ottenuti principalmente da

rilevamenti effettuati nell’ambito dei centri urbani, vengono divulgati attraverso i succitati

bollettini. La rete che ne risulta ha valori informativi dipendenti dalla presenza delle piante in

prossimità delle stazioni di rilevamento e dalla distribuzione territoriale delle famiglie botaniche

rese in considerazione nei monitoraggi. Data la vastità della rete, che copre l’intero territorio

nazionale, il livello informativo che ne risulta è alquanto elevato in alcune regioni, ma carente o

addirittura irrilevante in altre, o addirittura carente in varie regioni.

In Sicilia, per esempio, le Betulaceae (che con Betula aetnensis sono presenti soltanto sulle

alte quote dell’Etna e quindi hanno incidenza allergenica urbana pressoché nulla) risultano fra le

famiglie regolarmente monitorate nei bollettini pollinici settimanali o mensili. Al contrario, altre

famiglie (Anacardiaceae, Fabaceae, Arecaceae, ecc.), ben rappresentate, negli ambienti urbani e

non di tutto il territorio, non state prese in considerazione. Ciò vale anche per tanti taxa esotici i

quali sono particolarmente frequenti nell'ambiente antropico dell'isola (Mazzola & Domina,

2010), ma assenti o rari nella Penisola (Viegi & al., 1974), anche sotto condizioni climatiche

favorevoli.

Da quanto esposto sopra risulta evidente che una dettagliata determinazione dell’apporto

allergenico dei singoli costituenti del patrimonio vegetale nativo ed esotico può fornire utili

4

indicazioni sul carico allergenico globale dei territori su scala locale e regionale. Ciò, con speciale

riferimento alle aree metropolitane.

La presente tesi di dottorato riguarda il censimento delle piante allergeniche dei giardini e

parchi siciliani, sia storici1 che di nuova realizzazione. Rivolto alla valutazione dell’impatto nei

punti di massima concentrazione di allergofite (come sono appunto parchi e giardini), riguarda

implicitamente l'ambiente urbano siciliano nel suo insieme e comporta la verifica floristica e

l’approfondimento delle conoscenze sulle caratteristiche biologiche ed ecologiche dei singoli taxa.

Questi approfondimenti sono di particolare opportunità per la componente esotica – in parte non

rappresentata in Italia – per la quale spesso sono valse cognizioni non sempre ben precisate.

Finalità primaria è dunque la creazione di una scorta documentaria basata su dati rilevati in

Sicilia, relativamente all’impatto allergenico, alla fenologia – con riferimento alle antesi – e alle

emissioni polliniche con la relativa durata, per ogni singola entità.

Tutto ciò, nell’ottica di realizzare strumenti utili quali:

- un calendario pollinico regionale prodotto sulla base di osservazioni in campo e dati di

letteratura;

- calendari pollinici locali relativo a singoli parchi o giardini prodotto sulla base del

succitato elenco, tenendo conto della incidenza numerica in situ degli individui

allergenici;

- focalizzazione di orientamenti progettuali per il restauro o ricomposizione del

patrimonio vegetale dei giardini storici esistenti e per gli impianti di nuova realizzazione,

tenendo conto delle essenze a nullo o basso potenziale allergenico.

1 In Sicilia tali impianti che, sorti a partire dalla metà del secolo XVIII ad opera di facoltosi personaggi - soprattutto

nobili e prelati -, erano fin dall'origine ricchi di essenze decorative, lo divennero sempre grazie più al crescente

afflusso di elementi originari di regioni soggette a climi di tipo mediterraneo. Tra la fine dell'800 e la prima metà del

secolo successivo, il giardino siciliano si caratterizzava progressivamente come struttura ad elevata concentrazione di

essenze esotiche decorative, con funzioni di esclusivo diletto dei proprietari e dei relativi ospiti. Esso era tale ancora

alla metà del secolo ventesimo.

Nelle mutate condizioni economiche e sociali stabilitesi dopo l'ultima guerra, molti dei parchi e giardini annessi alle

grandi ville, ormai pubbliche, sono stati aperti alla generale fruizione.

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Capitolo 1

Precedenti bibliografici per il territorio italiano.

In Italia le prime indagini sulla flora urbana sono state intraprese nelle città di: Roma (Travaglini

& al., 2000), Benevento, Napoli (Guarino &.al., 2003 ), Bari (D’ Amato & al.,1992), Perugia

(Hurska, 1993), Firenze (ARRIGONI P. V., RIZZOTTO M., 1993-94).. Le osservazioni fenologiche

sulle allergofite, sono coordinate da alcuni anni a livello nazionale dall’Associazione Italiana di

Aerobiologia (AIA), la quale pubblica le concentrazioni di pollini allergeni per l’Italia escluse le

regioni Sicilia e Molise.. In Italia, a tal proposito, vengono diffusi con frequenza settimanale

bollettini pollinici attinenti alle famiglie di maggior peso allergenico, principalmente

Cupressaceae, Fagaceae, Betulaceae, Corylaceae, Poaceae, Urticaceae, Oleaceae, Asteraceae, le

cui emissioni polliniche coprono, avvicendandosi, tutto l'anno, tranne che nell'inverno. Ciò vale

anche per la Sicilia, per la quale si rileva che la presenza di alcune delle famiglie monitorate (per

es. le Betulaceae) è del tutto irrilevante, mentre non si dispone di dati sui pollini di altre famiglie

native ben rappresentate in tutto il territorio (Anacardiaceae, Fabaceae, ecc.) e di tanti elementi

esotici - ben distinti da quelli del resto del territorio nazionale - particolarmente frequenti

nell'ambiente antropico dell'isola.

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Capitolo 2

Materiali e metodi

La parte iniziale della ricerca è stata rivolta alla creazione di una base documentaria, desunta dalla

letteratura esistente sulla flora ornamentale siciliana (Bazan & al., 2005; Rossini Oliva & al.

2002a; 2002b; 2004; Domina & al. 2005; Mazzola & al. 1996; Mazzola & Raimondo 2001;

2002a; 2002b; 2005) integrata da verifiche nei parchi e giardini per i quali esistevano censimenti

floristici già pubblicati, oltre che dal rilevamento floristico di altri impianti inediti (*). L’elenco

dei parchi e giardini di riferimento è riportato nella seguente tabella 1.

Tab.1 - Elenco degli impianti visitati. Le abbreviazioni corrispondono a quelle della

cartina in Fig. 1 che rappresenta la distribuzione regionale.

Ma Giardini storici delle Madonie - (PA)

Er Giardino del Balio - Erice (TP)

Or Giardino del Duca D’Orleans - Palermo

Ta Giardino del Duca di Cesarò – Taormina (ME)

Ci Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita - Palermo

Ac Giardino di Acclimazione - Palermo

No Giardino di Palazzo dei Normanni - Palermo

Mi Giardino Garibaldi – Mistretta (ME) (Foto 1)

Ga Giardino Garibaldi - Palermo

Ib Giardino Ibleo - Ragusa

In Giardino Inglese - Palermo

Gs Giardino Sergio - Santo Stefano di Camastra (ME)

Df Parco di Donnafugata - Ragusa

Cn Parco di principe di Castelnuovo - Palermo

Pf Prefettura Palermo*- Palermo

Tv Teatro Verdura*- Palermo

Gm Villa a Mare*- Palermo

Am Villa Amedeo - Caltanissetta

Be Villa Bellini - Catania

Be Villa Belmonte - Palermo

Bo Villa Bonanno - Palermo

Ag Villa Bonfiglio - Agrigento

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Vb Villa Bonsignore – Leonforte (EN)

Cs Villa Casalotto - Aci Bonaccorsi (CT)

Md Villa Cascino - Modica (RG)

Cv Villa Cavallotti - Trapani

Cg Villa comunale – Caltagirone (CT)

Cr Villa Comunale – Corleone (PA)

Sq Villa Comunale - Santo Stefano di Quisquina (AG)

Lf Villa Comunale – Leonforte (EN)

Sc Villa Comunale – Sciacca (AG)

Vt Villa Comunale – Vittoria (RG)

Cv Villa Cordova - Caltanissetta

Gp Villa del Gattopardo - S. Margherita Belice (AG)

Li Villa Elena – Licata (AG)

Ch Villa Fegotto - Chiaramonte Gulfi (RG)

Vf Villa Filangeri - Santa Flavia (PA)

Gl Villa Galletti – Bagheria (PA) (Foto 3)

Pa Villa Garibaldi - Piazza Armerina (EN)

Rb Villa Garibaldi – Ribera (AG)

Gi Villa Giulia – Palermo (Foto2)

Ig Villa Igiea - Palermo

Ss Villa Italia - Santo Stefano di Camastra (ME)

Vf Villa La Falconara – Taormina (ME) ) (Foto 6)

Ce Villa Lanza - Cefalù*(PA)

Mf Villa Malfitano - Palermo

Mg Villa Margherita - Trapani

Pt Villa Margherita – Partinico (PA)

Rg Villa Margherita - Ragusa

Vm Villa Maria – Casteltermini (AG) (Foto 5)

Me Villa Mazzini - Messina

Vn Villa Natoli*- Palermo

Ni Villa Nicetta - Acquedolci*(ME)

Aq Villa Comunale – Acquedolci (ME)

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Ni Villa Niscemi - Palermo

Pc Villa Pacini - Catania

Pi Villa Paino*- Palermo

Tm Villa Palmeri – Termini Imerse (PA)

Vp Villa Piccolo - Capo d'Orlando (ME)

Pg Villa Pignatelli - Palermo

Sr Villa Reimann - Siracusa

Ri Villa Rizzo - Milazzo*(ME)

Bg Villa San Marco - Bagheria*(PA)

Vs Villa Sofia*- Palermo

Sp Villa Sperlinga - Palermo

Ts Villa Tasca - Palermo

En Villa Torre Federico - Enna

Ms Villa Regaleali – Valledolmo (PA)

Tr Villa Trabia – Palermo (Foto 4)

Zu Zucco - Carini (PA)

Md Giardino dell’educandato “Maria Adelaide”* - Palermo

Le sigle riportate nella prima colonna sono le stesse di quelle riportate nella mappa in Fig. 4.

L’ubicazione degli impianti nei territori comunali e nelle relative province sono riportate nella terza

colonna.

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Foto 1- Villa Garbaldi di Mistretta

La dislocazione dei parchi e giardini elencati nella Tab. 1 con le relative ubicazioni è

rappresentata nella cartina in Fig. 4. Essa mostra come la presente ricerca copre buona parte del

territorio siciliano.

Foto 2-Villa Giulia

Ciò, con evidente discontinuità distributiva, essendo gl’impianti diffusi prevalentemente

lungo la costa, mentre nell’interno sono dispersi disordinatamente con eccezione di alcune zone a

maggiore concentrazione come il Ragusano e le Madonie. L’area di massima concentrazione di

parchi e giardini è quella di Palermo con i centri circostanti. In ogni caso gl’impianti censiti

rientrano in massima parte all’interno dei tessuti urbani. A tal riguardo appare chiaro che le

essenze ornamentali presenti nelle aree circostanti agli impianti indagati vanno implicitamente

considerate come, sia pure indirettamente, rientranti nella ricerca quanto meno nelle implicazioni

relative all’impatto allergenico.

In riferimento alla completezza, va tenuto presente che nel presente studio sono stati presi in

considerazione i giardini e i parchi indagati negli ultimi decenni oltre a quelli censiti direttamente

nel corso di questa mia ricerca. Pertanto il materiale esaminato, per quanto abbondante non può

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essere considerato completo. Per raggiungere tale completezza, infatti, restano ancora da

analizzare i patrimoni di tanti impianti localizzati a Caltagirone come anche nelle aree del

Catanese, del Messinese, ecc. Va comunque precisato che i dati disponibili sono ampiamente

sufficienti per le finalità della presente tesi di dottorato, dato che si verrebbero a discostare di poco

da ciò che potrebbe rappresentare il patrimonio ornamentale siciliano nella sua completezza.

Fig. 4 - Parchi e Giardini indagati in Sicilia: ● impianti noti in letteratura; ▲ nuove acquisizioni.

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Foto 3- Villa Galletti

Nell’indagine sono state prese in considerazione tutte le specie legnose e alcune erbacee

stabilmente coltivate, escludendo le terofite e le emicriptofite, la cui presenza nei siti spesso varia

di anno in anno, essendo generalmente impiegate per le fioriture stagionali. Le identificazioni

tassonomiche e l’omogeneizzazione della nomenclatura, specialmente nei giardini e parchi storici,

hanno avuto come riferimento le opere floristiche e i repertori di corrente impiego per i taxa di

origine italiana ed europea (Pignatti 1982; Tutin & al. 1964-1980) oltre al repertorio di Giardina &

al. (2007) per la flora siciliana; per le entità esotiche o di origine colturale i principali riferimenti

sono stati Bailey (1925), Huxley & al. (1992), Graf (1978 e 1985), Traverso (1909), Walters & al.

(1984-1986 e 1989). Altre opere di frequente consultazione sono Dallimore & al. (1923) per le

Gimnosperme, Britton & Rose (1963) e Backeberg (1958-1962) per le Cactaceae, Jacobsen

(1960) per le altre succulente. Nei casi più controversi è stato utile il confronto con le collezioni

viventi dell’Orto Botanico di Palermo e con le raccolte secche dell’ Herbarium Mediterraneum

Panormitanum (PAL). Inoltre, alcuni exsiccata relativi a entità critiche ai fini dell’identificazione

o di particolare rarità sono stati depositati in PAL.

I dati concernenti la fenologia e le proprietà allergeniche delle singole entità sono stati

desunti dalla letteratura pertinente (Arrigoni & al., 1995; Atzei & Vargiu, 1990; Bazan & al.,

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2005; Caramiello, 2003; Caramiello & Siniscalco, 1988; Carinanos & al., 1998; Corsico & al.,

1999; Crimi & al., 1985; D’Amato & al., 1992; Feliziani, 1986; Frenguelli, 2005; Frenguelli &

Passaleva, 2003; Lorenzoni & al., 2000; Piarulli & al., 1994; Pignatti, 1982; Riccobono, 1907;

Sogni, 2000; Telloni & Hruska, 1997; Terracciano 1897, 1898) con integrazioni provenienti dalle

osservazioni effettuate direttamente nei siti inclusi nella ricerca in campo. Per le essenze presenti

in Sicilia (Cactaceae, Agavaceae, Euphorbiaceae, Aloaceae, Arecaceae, ecc.), ma rare o assenti in

altri territori mediterranei, si è fatto di volta in volta riferimento ai repertori attinenti alle relative

regioni di provenienza.

Foto 4- Villa Trabia

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Per quanto attiene all’epoca di fioritura e alla conseguente emissione dei pollini nell’arco

dell’anno, rispetto ai taxa nativi le informazioni essenziali sono state desunte dalle correnti opere

floristiche italiane (Pignatti, 1982) e regionali (Lojacono Pojero, 1888 – 1909) in uso; per le entità

esotiche sono state di riferimento le opere di Bailey (1925), Travaglini (2014), Ciampolini (1981),

e principalmente di Ostinelli (1910).

Foto 5 – Villa Maria di Casteltermini

Queste fonti bibliografiche hanno indirettasmente fornito le indicazione sulle emissioni

polliniche annuali sulla base delle quali sono state poi condotte le osservazioni dirette nei siti

studiati relativamente alle singole specie. Queste osservazioni hanno consentito di precisare date e

periodi di emissioni che in Sicilia, a causa delle particolari condizioni climatiche, sono distinte

rispetto alle altre regioni italiane. I dati raccolti per ogni singola allergofita sono riportati

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sinteticamente nella Tab. 2. Notizie più dettagliate sui singoli taxa sono riportate nello specifico

capitolo 4. Esse riportano binomio scientifico, famiglia di appartenenza, nome volgare,

descrizione, origine geografica, localizzazione nei singoli parchi e frequenza in ciascun impianto

exsiccatum, biologia ed ecologia, potenziale allergenico, oltre a eventuali note.

Foto 6 – Villa La Falconara di Taormina

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Capitolo 3

Risultati

Nella Tab 2 è riportata la lista floristica ottenuta sia per rilevamento diretto sia per

compilazione delle specie legnose presenti nei 72 impianti di parchi e giardini inclusi nella ricerca

(Tab. 1). Essa consiste complessivamente di 406 taxa specifici appartenenti a 191 generi di 83

famiglie. Tali dati corrispondono a quelli riportati da Bazan & al. (2005) per la flora ornamentale

dei giardini siciliani con esclusione del gruppo delle terofite ed emicriptofite che qui non è stato

preso in considerazione. Con riferimento al territorio regionale la dislocazione dei parchi e

giardini riportata in Fig. 1 indica che, limitatamente alla parte del patrimonio floristico presa in

considerazione, la ricerca copre l’intera area. Le entità elencate nella Tab 2 – ripartite

alfabenticamente per famiglia – sono rappresentate ciascuna con i relativi riferimenti, forma

biologica, origini geografiche, proprietà allergeniche (con valori crescenti da 0 a 4) e relative

manifestazioni fenologiche (epoca di fioritura ed emissioni polliniche).

Tab. 2- Prospetto di taxa allergenici dei parchi e giardini siciliani

Taxon Origine Geografica Forma Biol Alle

rge-

nicit

à

Fioritura Frequenza

Acanthaceae

Thunbergia coccinea Wall. Himalaya P lian rara

Adianthaceae

Adiantum capillus-veneris L. Tropici G rhiz non frequente

Aceraceae

Acer negundo L. C & N America P scap 3 IV - V non frequente

Acer palmatum Thunb. Giappone P scap 3 IV - V rara

Acer saccarinum L. N America P scap 3 IV - V rara

Agavaceae

Agave americana L. Messsico P caesp 1 VII-VIII frequente

Agave attenuata Salm-Dyck Messico P caesp 0 VII-VIII frequente

Agave engelmanni Trel. Messico P caesp 0 frequente

Agave ferox K. Koch Messico P caesp 0 VII-VIII frequente

Agave lurida W.T.Aiton Messico P caesp 0 rara

Agave ragusae Terr. Messico P caesp 0 rara

Agave salmiana Otto Messico P caesp 0 non frequente

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Agave sisalana Engelm. Messico P caesp 0 frequente

Cordyline australis (Forst.) Endl. Nuova Zelanda P caesp 2 IX-XII non frequente

Cordyline indivisa Steud. Nuova Zelanda P scap 2 VII-VIII non frequente

Dasylirion glaucophyllum Hook. E Messico P caesp 0 VII-VIII non frequente

Dracaena draco L. Canarie P caesp 0 frequente

Dracaena thalioides E.Morris Africa tropicale P caesp 0 rara

Furcraea gigantea Vent. S America P caesp 0 VII-VIII non frequente

Furcraea selloa C. Koch Guatemala, Messico,

Colombia

P caesp 0 non frequente

Nolina longifolia (Zucc.) Hemsl. Messico P caesp 0 V frequente

Nolina recurvata Hemsl. Messico P caesp 0 V frequente

Nolina stricta (Lem.) Cif. & Giac Messico P caesp 0 V frequente

Phormium tenax J.R & G. Forst Nuova Zelanda G rhiz 0 VII-VIII non frequente

Yucca aloifolia L. N America P caesp 0 V-IX frequente

Yucca elephantipes Regel C America P caesp 0 VIII-IX frequente

Yucca filifera Chab. N America P caesp 0 VIII-IX non frequente

Yucca gloriosa L. America boreale P caesp 1 V-IX frequente

Aizoaceae

Aptenia cordifolia (L. f.)

Schwantes

Africa australe H rept 0 IV-IX frequente

Carpobrotus acinaciformis L.

Bolus

Africa australe Ch suffr 0 IV-VI frequente

Aloaceae

Aloe arborescens Mill. Africa australe P caesp 0 IV-VIII frequente

Aloe ×caesia Salm-Dick. Ibrido P caesp 0 IV-VIII frequente

Aloe ×delaetii Radl. Africa australe P caesp 0 IV-VIII non frequente

Aloe ciliaris Haw. Africa australe Ch succ 0 IV-VIII frequente

Aloe marlothii A.Berger Africa australe P succ 0 IV-VIII non frequente

Aloe saponaria Haw. Africa australe Ch succ 0 IV-VIII frequente

Aloe striata Haw. Africa australe Ch succ 0 IV-VIII non frequente

Aloe vera (L.) Burm. E Africa, Arabia P succ/NP 0 IV-VIII frequente

Hemerocallis fulva L. Africa australe G bulb 0 V-VII non frequente

Kniphofia uvaria Hook. Africa australe P caesp 0 VII-IX non frequente

Amaranthaceae

Bosea yervamora L. Isole Canarie P scap 2 VI-VII rara

Anacardiaceae

Pistacia lentiscus L. Mediterraneo P caesp 3 III-V frequente

Pistacia terebinthus L. Mediterraneo P caesp 3 IV-VI non frequente

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Rhus coriaria L. Mediterraneo P caesp 3 V-VIII frequente

Rhus pentaphylla Desf. Mediterraneo, Africa

tropicale

P caesp 3 I-IV frequente

Rhus typhina L. America boreale P caesp 3 V-VI non frequente

Rhus undulata Jacq. Africa australe P caesp 3 VI-VII rara

Rhus viminalis Aiton Africa australe P caesp 3 X-XI non frequente

Schinus molle L. S America P scap 4 VI-VII frequente

Apocynaceae

Acokanthera venenata G. Don Africa australe P caesp 1 IV-VI non frequente

Carissa bispinosa Desf. Africa australe P caesp 0 IV-VI non frequente

Carissa grandiflora A.D.C. Africa australe P caesp 0 IV-VI non frequente

Catharanthus roseus (L.) G.Don Madagascar Ch frut 1 IV-VII frequente

Nerium oleander L. Mediterraneo P caesp 2 V-XI frequente

Plumeria rubra L. Messico, Panama P caesp 1 V-XI frequente

Thevetia peruviana (Pers.) Schum. S America P caesp 2 VI-IX frequente

Trachelospermum jasminoides

Lem.

Cina P caesp 0 VI-IX non frequente

Vinca major L. Mediterraneo Ch rept 1 IV-VII frequente

Aquifoliaceae

Ilex aquifolium L. Mediterraneo P scap 2 IV-V non frequente

Ilex cornuta Lindl. & Paxton N Cina P scap 1 IV-V rara

Arecaceae

Brahea armata S.Wats. Messico, California P scap 1 X-II non frequente

Brahea nitida André Messico P scap 1 X-II frequente

Butia capitata (Mart.) Becc. S America P scap 1 VI-IX non frequente

Butia yatay (Mart.) Becc. Brasile, Argentina P scap 2 VI-IX frequente

Howea forsteriana Becc. Isole Dominicane P scap 0 VI-VIII frequente

Jubaea chilensis Baill. America; Cile P scap 0 VI-VIII non frequente

Livistona australis (R.Br.) Mart. Australia P scap 0 VI-VIII frequente

Livistona chinensis(Jacq.) R. Br E Asia P scap 1 III-VI frequente

Chamaedorea elatior Mart. America, Messico P scap 0 II-V frequente

Chamaedorea elegans Mart. Messico, Guatemala P scap 0 II-V rara

Chamaedorea oblongata Mart. Brasile P scap 0 VIII-IX rara

Chamaedorea seifrizii Burret. Yucatan P scap 0 II-V rara

Chamaerops humilis L. Mediterraneo NP 2 V-VI frequente

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Phoenix canariensis Chabaud Isole Canarie P scap 3 III-V frequente

Phoenix dactylifera L. Paleo sub tropicale P scap 3 III-V frequente

Phoenix reclinata Jacq. Africa tropicale P scap 3 VI-VII non frequente

Phoenix roebelinii O‘Brien Africa tropicale, Africa

australe

P caesp 3 III-V non frequente

Sabal blackburniana (Cook)

Glazebr. ex Schult. & Schult.

C America P scap 0 VI-VIII non frequente

Sabal palmetto (Walter) Lodd. ex

Schult. & Schult.

N America P scap 0 VII-IX frequente

Syagrus romanzoffianum (Cham.)

Glassman

S America - Brasile P scap 2 V-VIII frequente

Trachycarpus fortunei H.Wendl. E Asia P scap 3 III-VI frequente

Washingtonia filifera H. Wendl. America - California P scap 2 VI-IX frequente

Washingtonia robusta H. Wendl. America - California P scap 2 VI-IX frequente

Araceae

Monstera deliciosa Liebm. Messico, Panama P lian 2-3 II-III frequente

Zanthedeschia aethiopica Spreng. Africa australe G rhiz 2-3 IV-VI frequente

Araliaceae

Fatsia japonica Decne & Planch. E Asia P caesp 2-3 IX-X frequente

Hedera helix L.j Mediterraneo P lian 2-3 IX-X frequente

Meryta denhamii Seem. Nuova Caledonia P scap 1 IV-VII frequente

Oreopanax dactylifolium Hort. Messico P scap 0 III-IX frequente

Schefflera actinophylla (Endl.)

Harms

Asia P scap 0 VII-X non frequente

Schefflera elegantissima Lowry &

Frodin

Nuova Caledonia P scap 0 IV-VI non frequente

Tetrapanax papyrifer K. Koch Taiwan P scap 2-3 VII-IX frequente

Araucariaceae

Araucaria heterophylla (Salisb.)

Franco

Australia P scap 2 III-V frequente

Araucaria bidwillii Hook. Australia P scap 2 III-V non frequente

Araucaria columnaris (G. Forst.)

Hook

Nuova Caledonia kP scap 2 V-VI non frequente

Araucaria cunninghamii Sweet Australia P scap 2 III-V non frequente

19

Asteraceae

Eupatorium janthinum Hemsl. Messico H scap 0 I-III non frequente

Montanoa bipinnatifida C.Koch S Messico P caesp 0 I-III non frequente

Chrysanthemum frutescens L. Canarie Ch frut 2 VII-XI non frequente

Santolina chamaecyparissus L. Mediterraneo NP 2 V-VIII non frequente

Santolina rosmarinifolia L. Spagna, S Francia Ch suffr 2 V-VIII non frequente

Senecio cineraria DC. Mediterraneo Ch suffr 2 V-VIII frequente

Senecio kleinia Less. Canarie P caesp 2 VI-XI non frequente

Senecio angulatus L Africa australe Ch frut 2 VIII-X frequente

Senecio macroglossus DC. Africa australe Ch frut 2 VIII-X Non frequente

Senecio petasitis DC. Messico Ch frut 2 VIII-X frequente

Berberidaceae

Berberis ×stenophylla Hort. Ibrido NP 1 V-VI rara

Betulaceae

Alnus glutinosa (L.) Gaertn. Mediterraneo P scap 3 III-IV rara

Betula aetnensis Raf. Europa Asia Minore P scap 3 IV - V rara

Bignoniaceae

Distictis buccinatoria A.H.Gentry Messico P lian 2 VI-IX frequente

Jacaranda ovalifolia R. Br. America australe P scap 2 IV-VII X frequente

Macfadyena unguis-cati A.Gentry Messico S America P caesp 2 VI-IX frequente

Tecomaria capensis (Thunb.)

Spach

Africa australe P lian 0 VII-XI frequente

Bombacaceae

Chorisia speciosa A. St. Hil. Sud America Pscap 3 VIII-XI frequente

Boraginaceae

Ehretia tinifolia L. Messico, Indie occidentali P scap 0 IV-VII non frequente

Buxaceae

Buxus balearica Lam. Isole Baleari, S Penisola

Iberica; NW Africa

P caesp 2 III-IV non frequente

Buxus sempervirens L. Mediterraneo NP 2 III-IV frequente

Calycanthaceae

Chimonanthus praecox Lindl. Giappone P caesp 2 XII-I rara

Cactaceae

Cereus jamacaru DC. Brasile P succ 0 VII-IX frequente

Cereus validus Haw. S America P succ 0 VII-IX non frequente

Hylocereus undatus (Haw.) Britt &

Rose

America tropicale P succ 0 VII-VIII frequente

20

Opuntia dillenii Haw. Venezuela P succ 0 V-VII frequente

Opuntia exsaltata A.Berger Perù, Bolivia P succ 0 V-VII non frequente

Opuntia ficus-indica (L.) Mill. Messico P succ 0 V-VII frequente

Opuntia subulata Engelm. Perù, Argentina P succ 0 V-VII frequente

Opuntia tomentosa Salm-Dyck. Messico P succ 0 V-VII frequente

Cannaceae

Canna indica L. s.l. America tropicale G rhiz 0 VI-IX frequente

Caprifoliaceae

Lonicera inplexa Aiton Europa P lian 0 IV-VII non frequente

Lonicera japonica Thunb. Himalaya P caesp 2 V-IX frequente

Lonicera periclymenum L. Europa; N Africa, W Asia P lian 0 IV-VII non frequente

Lonicera pileata Oliv. Cina P caesp 2 V-IX rara

Sambucus nigra L. P caesp 3 IV-VI frequente

Viburnum tinus L. Mediterraneo P caesp 2 III-VI/ X frequente

Casuarinaceae

Casuarina equisetifolia L. Australia, Polinesia P scap 3 V-VII frequente

Celastraceae

Euonymus japonicus Thunb. Cina, Giappone P caesp 2 VII-VIII frequente

Cassine australis (Vent.) Kuntze Australia P scap 0 rara

Cephalotaxaceae

Cephalotaxus drupacea sieb. &

Zucc.

Giappone P scap 0 III-V non frequente

Cephalotaxus fortunei Hook. Cina P caesp 0 III-V non frequente

Cesalpinaceae

Bauhinia diphylla Buch.-Ham. SE Asia P scap 1 frequente

Ceratonia siliqua L. Mediterraneo P scap 3 IX-XI frequente

Cercis siliquastrum L. SE Europa P scap 2 III-IV frequente

Parkinsonia aculeata L. America tropicale P scap 2 IX-X frequente

Commelinaceae

Tradescantia fluminensis Vell. Brasile G rhiz 0 IV-VIII frequente

Convolvulaceae

Ipomoea alba L. America tropicale H scand 2 VI-X frequente

Ipomoea indica (Burm.) Merril. America meridionale G rhiz 2 VI-X frequente

Crassulaceae

Cotyledon macrantha L. Africa australe NP frequente

21

Cupressaceae

Chamaecyparis lawsoniana Parl. N America P scap 4 III-IV frequente

Cupressus arizonica Greene N America P scap 4 II-V frequente

Cupressus macrocarpa Hartw. N America P scap 4 II-V frequente

Cupressus sempervirens L. Mediterraneo P scap 4 II-V frequente

Juniperus communis L. Reg. Boreale Temp. P caesp 3 II-IV frequente

Juniperus virginiana L. N America P caesp 3 IV-VI non frequente

Platycladus orientalis (L.) Franco Asia P scap 3 III-IV frequente

Thuja plicata D. Don Nutt. N America P scap 3 III-IV rara

Thuja occidentalis L. N America P scap 3 III-IV rara

Cycadaceae

Cycas revoluta Thunb. Giappone P scap 1 IV-VI frequente

Cyperaceae

Cyperus alternifolius L. Madagascar G rhiz 2 I frequente

Cyperus papyrus L. Africa tropicale He 2 VII-IX frequente

Davalliaceae

Nephrolepis cordifolia (L.) C.Presl Tropici H caesp 0 frequente

Dryopteridaceae

Cyrtomium falcatum (L. f.) C.

Presl

Asia, Malesia, Africa G rhiz 0 non frequente

Ebenaceae

Diospyros kaki L. f. Asia P scap 2 V-VII frequente

Elaegnaceae

Elaeagnus angustifolia L. Europa, Asia boreale P scap 1 V-VI non frequente

Ericaceae

Arbutus unedo L. Mediterraneo P scap 1 II / X-XI non frequente

Euphorbiaceae

Euphorbia candelabrum Kotschy S, NE Africa P scap 0 VII-IX frequente

Euphorbia pulcherrima Klotzsch Messico P caesp 2 XI-I frequente

Euphorbia splendens Hook. Madacascar P caesp 0 IX-I frequente

Ricinus communis L. NE Africa, S Europa P scap 2 VII-X frequente

Fabaceae

Acacia arabica Willd. Africa, Asia Tropicale P scap 4 II-IV non frequente

Acacia cyanophylla Lindl. Australia P scap 4 II-IV frequente

Acacia dealbata Link Australia P scap 4 II-IV frequente

Acacia karroo Hayne Africa australe P scap 4 II-V frequente

Calliandra portoricensis Benth. America boreale P scap 2 III-VI non frequente

Coronilla emerus L. Mediterraneo, Europa NP 1 IV-VII frequente

22

Erythrina caffra Thunb. Origine incerta P scap 2 III-V frequente

Erythrina crista-galli L. S America P scap 2 IV-VII rara

Erythrina humeana Spreng. Africa australe P scap 2 IV-VII rara

Kennedya rubicunda Vent. Australia P lian 0 III-VI non frequente

Medicago arborea L. N Mediterraneo P caesp 2 V-VI non frequente

Pithecellobium pruinosum Benth. Nuova Guinea P scap 2 IX-XI rara

Retama monosperma Boiss. Mediterraneo P caesp 2 V rara

Robinia pseudacacia L. N America P scap 4 V-VI frequente

Sophora japonica L. Asia P scap 3 VI-VII frequente

Sophora secundiflora DC. Asia P scap 3 VI-VII frequente

Spartium junceum L. Mediterraneo P caesp 1 V-VI frequente

Wisteria floribunda (Willd.) DC. Cina P lian 1 V-VI frequente

Wisteria sinenis Sweet Cina P lian 1 V-VI frequente

Iridaceae

Antholyza aethiopica L. Africa australe G bulb 0 III-VI frequente

Freesia ×hybrida L. H. Bail. Origine ibrida G bulb 1 III-IX frequente

Gladiolus ×hortulanus L.H.Bailey Origine ibrida G bulb 2 II-III non frequente

Iris albicans Lange Arabia G bulb 2 IV-VI non frequente

Iris foetidissima L. S-Europa, N-Africa G rhiz 2 V-VIII rara

Iris germanica L. s.l. E Mediterraneo G rhiz 2 IV-VI frequente

Lamiaceae

Lavandula stoechas L. Mediterrarraneo NP 1 III-V non frequente

Leonotis leonurus (L.) R. Br. Africa australe P caesp 0 VII-X non frequente

Salvia officinalis L. Mediterraneo Ch suffr 0 III-VI frequente

Salvia splendens Ker-Gawl. Brasile Ch frut. 0 I-XII frequente

Rosmarinus officinalis L. Mediterraneo NP 1 I-XII frequente

Thymus vulgaris L. Mediterraneo Ch frut. 1 V-VI non frequente

Lauraceae

Laurus nobilis L. Mediterraneo P caesp 3 III-IV frequente

Laurus azorica (Seub.) Franco Isole canarie P caesp 3 XII-II rara

Persea indica (L.) Spreng. Isole Canarie P scap 0 VII-VIII rara

Liliaceae

Agapanthus orientalis F.M.Leight. Sud africa G rhiz 0 V-VI frequente

Asparagus asparagoides Druce Africa australe P lian 0 VI-IX frequente

Asparagus densiflorus Jessop Mediterraneo G rhiz 0 IV-V frequente

Asparagus setaceus Jessop SE Africa G rhiz 0 VII-IX frequente

Aspidistra elatior Bl. Giappone G rhiz 0 III-V frequente

23

Chlorophytum comosum Baker Africa australe H rept 0 VI-VIII frequente

Clivia miniata Reg. Africa australe G bulb 0 XII-II non frequente

Narcissus jonquilla L. Mediterraneo G bulb 0 III-IV frequente

Xanthorrhoea preissii Endl. Australia P caesp 0 VI-XII non frequente

Lythraceae

Lagerstroemia indica L. Giappone P caesp 2 VII-IX non frequente

Magnoliaceae

Magnolia grandiflora L. N America P scap 2 V-VI frequente

Magnolia ×soulangiana

Thiéb.-Bern.

Origine ibrida P scap 2 V-VI rara

Malvaceae

Lagunaria patersonii G. Don Australia P scap 0 IV-V frequente

Malvaviscus mollis DC. Messico P scap VI-X frequente

Abutilon ×hybridum (Lam.) Sweet Origine ibrida P caesp 2 X-II non frequente

Hibiscus cannabinus L. Tropici P caesp 2 II-III/X non frequente

Hibiscus mutabilis L. S Cina P caesp 2 X-II frequente

Hibiscus rosa-sinensis L. Asia tropicale P caesp 2 II-III/X frequente

Hibiscus syriacus L. E Asia P caesp 2 VI-VIII frequente

Meliaceae

Melia azedarach L. E Asia P scap 2 V-VI frequente

Menispermaceae

Cocculus laurifolius DC. Himalaya, Giappone P scap 0 III-IV non frequente

Mimosaceae

Albizia julibrissin Durazz. Asia, Africa tropicale P scap 1 VI-VIII frequente

Albizia lebbeck (L.) Benth. Asia, N Australia P scap 1 VI-VIII non frequente

Albizia lophantha Benth. Australia P scap 1 III-V frequente

Pithecellobium pruinosum Benth. Nuova Guinea P scap 2 IX-XI rara

Moraceae

Broussonetia papyrifera (L.) Vent. E Asia P scap 4 V-VI non frequente

Ficus carica L. Mediterraneo P scap 1 VI-X frequente

Ficus elastica Roxb. ex Hornem Asia P scap 0 VI-X frequente

Ficus lyrata Warb. Africa tropicale P scap 0 VI-X non frequente

Ficus macrophylla subsp.

columnaris (C.Moore) P.S.Green

Australia P scap 1 IV-VI frequente

Ficus microcarpaL. Asia P caesp 1 VI-X frequente

Ficus pumila L. 'Minima' Asia P scap 0 VI-X rara

Ficus rubiginosa Desf. Australia P scap 0 VI-X non frequente

Ficus watkinsiana Bail. Australia P scap 1 V-IX frequente

Maclura pomifera C.K.Schneid. N America P scap 4 V-VI non frequente

24

Morus alba L. E Asia P scap 4 IV-V non frequente

Musaceae

Musa ×paradisiaca L. Tropici G rhiz 0 VI-IX non frequente

Myoporaceae

Myoporum tenuifolium Forst. Australia N Caledonia P caesp 0 IV-VI frequente

Myrtaceae

Callistemon citrinus (Curtis)

Skeels

Australia P caesp 2 IV-VII rara

Callistemon laevis Anon. Australia P caesp 2 IV-VII rara

Eucalyptus camaldulensis Dehnh. Australia P scap 2 XI-VI frequente

Feijoa sellowiana O.Berg. S America P scap 0 V frequente

Leptospermum scoparium

J.R.Forst.

Australia, N Zelanda P scap 0 V-VIII non frequente

Metrosideros robusta A.Cunn. Nuova Zelanda P scap 0 IV-V rara

Myrtus communis L. Mediterraneo P caesp 3 VI-VII frequente

Nelumbonaceae

Nelumbo nucifera Gaertn. Asia meridionale I rad 0 VII-IX rara

Nyctaginaceae

Bougainvillea glabra Choisy Brasile P lian 0 V-VI frequente

Bougainvillea spectabilis Willd. Brasile P lian 0 VI-VII frequente

Nymphaeaceae

Nymphaea tuberosa Paine America boreale I rad 0 V-VIII non frequente

Oleaceae

Jasminum fruticans L. Mediterraneo P caesp 1 V-VIII frequente

Jasminum grandiflorum (L.) Kob. Himalaia P caesp 1 V-VIII frequente

Jasminum officinale L. Himalaia P caesp 2 V-IX frequente

Fraxinus angustifolia Vahl. subsp.

angustifolia

Mediterraneo P scap 4 XI-I non frequente

Fraxinus ornus L. Mediterraneo P scap 4 IV-V non frequente

Ligustrum lucidum W.T.Aiton Cina,Giappone P scap 3 IV-V frequente

Ligustrum ovalifolium Hassk.

‘Variegatum’

Giappone P caesp 3 IV-V non frequente

Ligustrum sinense Lour. Cina P scap 4 IV-V non frequente

Ligustrum vulgare L. Europa, N Africa P scap 3 IV-V frequente

Olea europaea L. var. europaea Mediterraneo P scap 4 IV-VI frequente

Olea europaea subsp. sylvestris

Hegi

Mediterraneo P scap 4 IV-VI non frequente

Phillyrea latifolia L. Mediterraneo P caesp 2 III-V frequente

25

Syringa vulgaris L. SE Europa Pcaesp/scap 2 IV-V frequente

Onagraceae

Fuchsia ×hybrida Hort. Origine ibrida P scap 0 VII-X frequente

Phytolaccaceae

Phytolacca dioica L. S America P scap 3 IV-VI non frequente

Pinaceae

Calocedrus decurrens N America 4 non frequente

Cedrus atlantica (Endl.) Carrière N Africa P scap 3 IX-XII non frequente

Cedrus deodara (Lambert ) G.Don Himalaia P scap 3 IX-XII non frequente

Cedrus libani A.Rich. Asia P scap 3 IX-X rara

Picea abies (L.) P.Karst. Europa P scap 4 IV-V rara

Pinus canariensis Spreng. Isole Canarie P scap 4 IV-V frequente

Pinus excelsa Wall. ex Lamb. Himalaya P scap 4 VI-VIII rara

Pinus halepensis Mill. Mediterraneo P scap 4 III-V frequente

Pinus laricio Poir. S Europa P scap 4 V-VII rara

Pinus pinea L. Mediterraneo P scap 4 IV-V frequente

Pittosporaceae

Pittosporum tobira (Thunb.)

W.T.Aiton

Cina, Giappone P caesp 1 III-V frequente

Platanaceae

Platanus ×hybrida Brot. Coltivata P scap 4 IV-VI frequente

Plumbaginaceae

Plumbago capensis Thunb. Africa australe P lian 0 VII-X frequente

Podocarpaceae

Podocarpus neriifolius D. Don ex

Lamb.

Himalaya P scap 3 IX-XII non frequente

Polygonaceae

Rumex lunaria L. Mediterraneo NP 2 V-VI non frequente

Portulacaceae

Portulacaria afra Jacq. Africa australe P succ 0 IV-V non frequente

Proteaceae

Grevillea robusta A.Cunn. Australia P scap 2 VI-VIII non frequente

Punicaceae

Punica granatum L. Mediterraneo P scap 2 IV-VI frequente

Ranunculaceae

Clematis cirrhosa L. Mediterraneo P lian 2 VIII-II non frequente

Clematis recta L. S Europa P lian 2 V-VI rara

Clematis vitalba L. Europa, Caucaso P lian 2 V-VII non frequente

Rhamnaceae

26

Rhamnus alaternus L. Mediterraneo P scap 3 II-IV frequente

Rosaceae

Cotoneaster pannosa Franch. Cina NP 2 IV-V non frequente

Crataegus monogyna Jacq. Europa, Asia temperata P caesp 2 IV-V poco frequente

Cydonia oblonga Mill. SW Asia P scap 2 IV-V non frequente

Eriobotrya japonica (Thunb.)

Lindl.

Cina, Giappone P scap 2 X-II Non frequente

Photinia serrulata Lindl. Cina P scap 1 V-VI non frequente

Prunus armeniaca L. Caucaso P scap 1 III-V non frequente

Prunus cerasifera Ehrh Asia minore, Iran P scap 1 III-IV non frequente

Prunus cerasifera

var. atropurpurea Dipp.

Asia minore, Caucaso P scap 1 III-IV non frequente

Prunus cerasus L. Caucaso, Macedonia P scap 2 IV-V non frequente

Prunus domestica L. W Asia P scap 2 III-IV rara

Prunus dulcis (Mill.) D.A. Webb W Asia P scap 2 II-III non frequente

Prunus persica (L.) Basch. W asia P scap 2 IV-V rara

Pyracantha coccinea Roem. Mediterraneo P caesp 3 IV-V non frequente

Pyrus communis L. Mediterraneo P scap 2 V-VI non frequente

Osteomeles schwerinae Schneid. China P scap 1 IV-V rara

Rosa banksiae R. Br. Cina NP 1 IV-VI non frequente

Rosa indica L. Or. Incerta NP 1 IV-VI non frequente

Spirea trilobata L. Cina P caesp 1 IV-V non frequente

Spiraea ×vanhouttei Zabel. Or. incerta P caesp 1 III-V frequente

Rubiaceae

Gardenia thunbergia L. f. Africa australe P caesp 0 X-III non frequente

Rutaceae

Citrus aurantium L. SE Asia P scap 1 IV-V frequente

Citrus deliciosa Ten. Indocina P scap 1 IV-V frequente

Citrus limon (L.) Burm. Incerta P scap 1 IV-V non frequente

Fortunella margarita (Lour.)

Swingle

Cina, Giappone P scp 1 III-VI non frequente

Salicaceae

Populus ×canadensis Moench Or. ibrida P scap 4 III-V frequente

Populus alba L. C e S Europa P scap 4 II-III frequente

Populus nigra L. Reg. paleotemperata P scap 4 II-III frequente

Salix alba Mill. Europa P scap 4 II-IV non frequente

Salix pedicellata Desf. Mediterraneo P caesp 4 III-IV non frequente

Salix purpurea L. Europa, Asia P scap 4 III-IV non frequente

Sapindaceae

27

Cardiospermum hirsutum Willd. W Africa P lian 2 frequente

Koelreuteria paniculata Laxm. Cina, Giappone P scap 2 VII-X frequente

Xanthoceras sorbifolia Bunge Cina P caesp 2 III-V rara

Saxifragaceae

Deutzia scabra Thunb. E Asia, Himalaya NP 3 V-VII rara

Scrophulariaceae

Halleria lucida L. Africa australe P caesp 0 VI-VIII rara

Hebe salicifolia (Forst. f.) Pennell. Nuova Zelanda, Cile P caesp 0 V-VII non frequente

Hebe speciosa (R.Cunn. ex Hook.)

Andersen

Nuova Zelanda P caesp 0 V-VII non frequente

Paulownia tomentosa Steud. Giappone P scap 2 V-VI non frequente

Simaroubaceae

Ailanthus altissima (Mill.) Swingle Himalaia Cina P scap 4 VI-VII frequente

Smilacaceae

Smilax aspera L. Europa, Asia minore NP 0 VIII-X frequente

Solanaceae

Cestrum parqui L’Hér. Cile NP 0 II-V frequente

Datura arborea L. S America P scap 0 I-XI frequente

Datura cornigera Hook Messico P scap 0 I-XI non frequente

Datura sanguinea Ruiz & Pav. America australe P scap 0 I-XI frequente

Datura suaveolens (Humb. &

Bonpl ex Willd.)

Brasile P scap 0 I-XI frequente

Iochroma coccinea Scheid. C America P scap 2 I-XII rara

Lycianthes rantonnetii Carr. S America NP 3 VI-IX non frequente

Nicotiana glauca Graham Argentina NP 3 I-XII frequente

Petunia ×hybrida Hort ex Vilm. Ibrido T scap 0 V-VIII frequente

Solandra maxima (Sessé & Moç.)

P.Green

Messico P lian 2 II-V frequente

Strelitzaceae

Strelitzia augusta Thunb. Africa australe G rhiz 0 III-IV non frequente

Strelitzia reginae Banks Africa australe G rhiz 0 III-IV frequente

Sterculiaceae

Brachychiton acerifolius F.Muell. Australia P scap 3 III-IX frequente

Brachychiton discolor F.Muell. Australia P scap 3 III-IX frequente

Brachychiton luridus F.Muell. Australia P scap 3 III-IX non frequente

Brachychiton populneus R. Br. Australia P scap 3 III-IX frequente

Tamaricaceae

28

Tamarix africana Poir W Europa, Mediterraneo P caesp 2 V-VI frequente

Tamarix chinensis Lour. Cina P caesp 2 IV-VI non frequente

Tamarix gallica L. Mediterraneo P caesp 2 IV-VI frequente

Tamarix parviflora Europa, Asia centrale P caesp 2 IV-VI rara

Taxaceae

Taxus baccata L. Reg. boreale temp. P scap 2 III non frequente

Taxodiaceae

Sequoia sempervirens (Lamb.)

Endl.

California P scap 3 II rara

Tiliaceae

Tilia ×europaea L. Origine ibrida P scap 3 V-VII non frequente

Tilia plathyphyllos Scop. Europa P scap 3 V-VI non frequente

Tropaeolaceae

Tropaeolum majus L. Perù, Ecuador P lian 2 II-III frequente

Typhaceae

Typha dominguensis (Pers.) Steud. Europa, N America G rhiz 2 VI-VIII rara

Ulmaceae

Celtis australis L. Mediterraneo P scap 3 IV - V frequente

Ulmus glabra Hudson Europa P scap 3 III-IV non frequente

Ulmus minor Mill. Europa P scap 3 II-III non frequente

Verbenaceae

Duranta repens L. America tropicale P caesp 0 IV-X frequente

Lantana camara L. America tropicale P caesp 3 VI-IX frequente

Lantana montevidensis Briq. S America P caesp 3 VI-IX frequente

Lippia triphylla (L'Hèr.) Kuntze America australe P caesp 0 VI-X frequente

Verbena ×hybrida Hort. Ibrido H scap 2 XI non frequente

Vitaceae

Cissus antarctica Vent. Australia P lian 0 V-VII frequente

Parthenocissus quinquefolia (L.)

Planch.

N America P lian 1 VI frequente

Tetrastigma harmandii Planch. Indocina, Filippine P lian 0 V-VI rara

Tetrastigma voinierianum Gagnep. SE Asia P lian 0 V-VI rara

Vitis vinifera L. Mediterraneo,Asia minore P lian 1 V-VII non frequente

Zamiaceae

Dioon edule Lindl. Messico P scap 0 V-VII rara

29

Delle 406 entità che compongono la lista, come risulta dalla tabella, 265 sono allergeniche.

Di queste, 182 sono esotiche di cui 81 altamente allergeniche. Vi prevalgono le essenze a

impollinazione anemofila, e fra esse hanno maggior peso le gimnosperme (Pinaceae,

Cupressaceae, Taxaceae, Araucariaceae) con 26 entità e, fra le fanerogame, le Oleaceae (11),

Salicaceae (6), Fagaceae (4), Anacardiaceae (4), Aceraceae (3) Ulmaceae (3). L’incidenza

complessiva di questi gruppi riferita al potenziale allergenico ammonta al 59%, come si evidenzia

nel grafico in Fig. 1, il quale mostra anche l’apporto delle prime 17 famiglie allergeniche, come

pure il ruolo che le famiglie esotiche rappresentate da un solo taxon giocano nell’insieme (41%

del grafico). A tal riguardo può valere il caso delle Simaroubaceae con Ailanthus altissima,

impatto allegenico 4 (Foto 6), suo unico rappresentante.

Foto 6 – Polline di Ailanthus altissima (SEM)

Va però notato che in corrispondenza alla potenzialità espressa per un determinato taxon,

nella valutazione dell’impatto effettivo esercitato su uno o più impianti ha peso il numero degli

individui che vi sono presenti. Appare evidente che l’incidenza allergenica va allora di volta in

volta valutata in base alla incidenza quantitativa degli individui dei singoli taxa.

30

Fig. 1 - Ripartizione percentuale delle famiglie botaniche a maggior impatto allergenico.

Rispetto alla stagionalità, il picco di massima impatto allergenico ricade in maggio, mese in cui si

registrano le fioriture di ben 142 specie. Inoltre, la curva presenta un flesso nella tarda estate

(settembre). Inoltre va tenuto conto del fatto che almeno una ventina delle essenze in questione va

in fioritura tra dicembre e gennaio. Tutto ciò pone in evidenza significative differenze tra la Sicilia

subtropicale e il resto dell’Italia in cui le stagioni sono ben più marcate, come è evidenziato nel

grafico della Fig. 2.

Aceraceae 1%

Anacardiaceae 4%

Araucariaceae 1%

Cupressaceae 5%

Fagaceae 2%

Poaceae 2%

Fabaceae 9%

Moraceae 4%

Oleaceae 9%

Pinaceae 7%

Salicaceae 3%

Tiliaceae 2%

Ulmaceae 1%

Cesalpinaceae 1%

Arecaceae 8%

Altro 41%

31

Fig. 2 - Variazione delle emissioni polliniche della florula allergenica nell'arco dell'anno.

Un altro aspetto di un certo peso riguarda il fatto che 736 specie che costituiscono la florula

ornamentale dei parchi e giardini siciliani (Bazan & al., 2005), almeno 497 risultano dotate di

proprietà allergeniche più o meno esigue se non del tutto nulle. In questo gruppo vanno pertanto

ricercate le essenze da adottare negli interventi di restauro e ricomposizione e nella realizzazione

di nuovi impianti. Nella lista della tabella 2, a ciascuna delle essenze è assegnato un valore

allergenico crescente da 0 a 4. Da questi valori, oltre alle valutazioni concernenti le singole

specie, disponendo della composizione floristica degli impianti, si ricava sia l’impatto

complessivo dei singoli impianti sia quello di territori più o meno estesi. Ciò in considerazione del

fatto che la flora dei parchi e giardini ha come riflesso la composizione qualitativa del verde

urbano (Palermo nel nostro esempio; ma questo può valere in generale per tutta la Sicilia). Ne

consegue che un calendario pollinico ricavato per un determinato parco urbano può fornire

indicazioni attendibili sulla qualità del verde urbano circostante, anche se basate su dati

ampiamente incompleti2 -. A tal proposito, con intenti non esclusivamente dimostrativi, sulla base

dell’elenco degli impianti visitati (Tab. 1) e delle relative localizzazioni nel territorio siciliano

sono stati preparati alcuni calendari individuali per alcune ville dell’ambito urbano di Palermo e

poi anche quelli relativi all’intera città e dell’ Isola. A titolo di esempio, nella Fig. 3 sono riportate

le fioriture delle 6 famiglie a maggior impatto allergenico nella regione (Anacardiaceae,

2 In particolare, basta evidenziare che la ricerca sui parchi e giardini della regione equivale

semplicemente a un’indagine per campioni sul territorio e che tali campioni sono speciali,

ospitando florule ben distinte dal patrimonio vegetale stratificato siciliano, ed essendo manchevoli

di informazione sulle terofite (queste ultime escluse a priori dalla ricerca stessa).

0

20

40

60

80

100

120

140

160

32

Cupressaceae, Oleaceae, Fabaceae, Pinacaeae). Oltre al periodo di massima antesi, che ricade fra

aprile e giugno; lo schema mostra che, a parte gennaio, non esiste alcun mese in cui le emissioni

polliniche potrebbero considerarsi nulle.

Fig. 3 fioriture delle sei famiglie a maggior impatto allergenico nella regione

L’insieme delle considerazioni sopra espresse consente di tracciare un quadro che, sebbene ancora

da completare, risulta potenzialmente utile nel campo della gestione programmata del verde. Per

esempio, la Tab. 2 consente la scelta di elementi a impatto nullo o comunque modesti (valori tra 0

e 2) impiegabili negli intereventi di restauro e ricomposizione, come anche la selezione di essenze

ad alto impatto (valori 3 e 4) da eliminare negli impianti sottoposti a interventi funzionali ai

processi migliorativi dell’ambiente. Analoghi criteri di scelta valgono evidentemente per il verde

urbano collegato e soprattutto nel caso della progettazione di impianti ex novo, o anche nella scelta

di individui isolati.

La stessa tabella torna a essere indirettamente utile a prevenire l’introduzione di elementi esotici

indesiderabili. Infatti indizi sul rischio rispetto alle pollinosi si ricavano dalle famiglie di

appartenenza.

33

Capitolo 4

Rassegna delle piante allergeniche più frequenti e incisive

Come anticipato, di seguito vengono presentate sotto forma di schede le allergofite rilevate nei

parchi e giardini siciliani, che per la loro frequenza e potenziale allergenico meritano di essere

attenzionate. Esse sono disposte secondo l’ordine alfabetico dei. binomi scientifici

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Acacia saligna (Labill.) H. Wendl. Fam. Leguminosae

Nome volgare

Acacia foglia blu.

Descrizione

Arbusto o piccolo albero sempreverde, alto fino a 6 m,

con numerosi rami angolosi e in qualche caso ricurvi,

che si dipartono a 2-3 m dal colletto. Corteccia grigio

verdastro nei giovani individui, più scura e fessurata

nel’adulto. Foglie persistenti, alterne oblungo-

lanceolate, di 15-30 × 1-3 cm, di colore verde bluastro

glaucescenti, diritte o falcate e glabre. Infiorescenze

globose, fino a 1 cm di diametro, giallo acceso e riunite

in racemi che possono raggiungere le dimensioni di 7.5

cm. Il frutto è un legume, bruno, lungo fino a 12.5 cm.

Origine geografica

Australia occidentale.

Localizzazione e frequenza

Specie censita negli impianti di: Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Giardino di

Acclimazione, Villa Whitaker (Malfitano), Villa Trabia, Villa Sperlinga, Giardino della Casina

Cinese nel Real Parco della Favorita e Parco del Principe di Belmonte, Giardino Garibaldi

(Ribera), Villa Italia (S.Stefano di Camastra), Villa Piccolo (Capo d’Orlando), Villa Margherita

(Ragusa). Si rinviene con una certa frequenza in Viale Regione Siciliana in bordure e spartitraffici

Exsiccatum

10/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Piccolo (Capo d’Orlando).

Biologia ed ecologia

Pianta rustica con elevata resistenza alla siccità e alle alte temperature. Predilige terreni fertili,

umidi e a reazione acida. È una pianta allergenica e lo sono anche altre specie congeneri presenti

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nel terrotorio. L’abbondante fioritura, che si verifica da marzo a maggio, rende la pianta molto

decorativa.

Allergenicità: 4

Nota: presenti nei giardini siciliani altre 4 specie del genere con lo stesso potenziale allergenico, e

sono : Acacia arabica Willd., Acacia cyanophylla Lindl., Acacia dealbata Link, Acacia karroo

Hayne

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Ailanthus altissima (Mill.) Swingle Fam. Simaroubaceae

Nome volgare

Albero del Paradiso o Sommacco Americano.

Descrizione

Albero caducifoglio, alto fino a 30 m,

caratterizzato da una chioma molto ampia e

densa, con rami inseriti a 4 m dal colletto,

tomentosi e di colore bruno, quelli giovani, che a

maturità diventano grigiastri, lunghi e fragili. Il

tronco, diritto e pollonifero, può raggiungere il

metro di diametro. La corteccia, liscia nei

giovani esemplari, diventa rugosa e debolmente

striata in senso longitudinale a maturità. Le

foglie sono composte, imparipennate, lunghe

fino a 70 cm, formate da 13-29 foglioline ovato-

ellittiche, di 4-6 cm, con apice acuto. I fiori sono piccoli raccolti in infiorescenze a pannocchia

terminali. I frutti sono samare contorte, lunghe fino a 6 cm, riunite in grappoli penduli e

persistenti.

Origine geografica

Cina occidentale.

Localizzazione e frequenza

La pianta è molto diffusa; in coltivazione per ornamento, ma molto invadente in tutti gli ambienti

più o meno disturbati. È presente negli impanti di: Villa Garibaldi, Giardino Inglese, Giardino del

Duca D’Orlèans, Villa Bonanno, Villa Malfitano, Villa Igiea, Parco del Principe di Castelnuovo,

Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi, Villa Pignatelli- Florio,

Villa Palmeri (Termini Imerese), Parco del Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa Garibaldi

(Ribera), Parco di Villa Bonsignore (Leonforte), Villa Garibaldi (Mistretta),Parco di Donnafugata,

Villa Margherita (Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa Bellini (Catania), Parco di Villa

Casalotto (Aci S.Antonio), Villa Italia e Palazzo Sergio (S.Stefano di Camastra).

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Exsiccatum

15/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Malfitano, (PAL).

Biologia ed ecologia

Pianta dioica, molto rustica, caratterizzata da rapido sviluppo. Predilige esposizioni soleggiate e

presenta una grande capacità di adattamento a diversi tipi di terreno. È molto resistente

all’inquinamento atmosferico e alle temperature elevate. La fioritura avviene da inizio giugno fino

a tutto luglio e la successiva fruttificazione dura tutto l’anno.

Allergenicità: 4

Nota

Le foglie hanno la caratteristica di emanare, se stropicciate, un odore pungente sgradevole. Un

altro inconveniente è una certa fragilità delle ramificazioni.

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Araucaria heterophylla (Salisb.) Franco Fam. Araucariaceae

Nome volgare

Pino dell’Isola di Norfolk.

Descrizione

Albero con portamento colonnare, alto fino a 60 m,

chioma conico-piramidale costituita da un apparato

fogliare, verde più o meno intenso, persistente. Il

fusto è diritto con palchi disposti in verticilli

sovrapposti; corteccia rugosa di colore ocra

brunastro. Giovani foglie, 4-10 × 2 mm, subulate,

soffici, con un apice smussato curvo verso l’interno,

appiattite lateralmente; foglie adulte, invece, 3-6 ×

3-5 mm, ovato-triangolari, embricate, con la

venatura centrale poco visibile e più scure. Gli esemplari maschili portano coni di ca. 10 cm

all’apice dei rami; gli esemplari femminili recano, nella parte superiore dei rami terminali, coni

tondeggianti di ca. 15 cm.

Origine geografica

Isola di Norfolk (Australia).

Localizzazione e frequenza

Specie presente negli impianti di: Villa Giulia, Villa Garibaldi, Giardino inglese, Giardino di

Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Giardino di Acclimazione, Villa Malfitano, -Villa Tasca,

Villa Sperlinga, Villa Niscemi (Palermo), Villa Palmeri (Termini Imerese), Lo Zucco (Carini),

Villa Margherita (Trapani), Parco del Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa Garibaldi (Ribera),

Villa Comunale (Leonforte), Villa Italia (S.Stefano di Camastra), Villa Comunale

(Acquedolci),Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa Bellini, Villa Pacini (Catania), Parco di Villa

Casalotto (Aci S.Antonio),Villa Margherita (Ragusa).

Exsiccatum

12/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Malfitano, (PAL).

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Biologia ed ecologia

Si tratta di specie dioica, ben adattata al nostro clima, nei confronti del quale mostra un’elevata

tolleranza alle alte temperature e una buona resistenza alla siccità. Predilige esposizioni soleggiate,

mentre, mal sopporta le basse temperature e i terreni asfittici a causa di ristagno idrico. Fiorisce da

marzo a maggio.

Allergenicità: 2

Nota: Presenti altre specie congeneri anche allergeniche e sono: Araucaria bidwillii., A. cookii , A.

cunninghamii

.

40

Brachychiton acerifolius Cunn. ex F. Muell. Fam. Sterculiaceae

Nome volgare

Albero fiamma.

Descrizione

Albero, alto fino a 30 m, con fusto eretto,

robusto e slanciato dal quale si dipartono

poderose ramificazioni formanti una

chioma globoso-ovoidale. Presenta un

apparato fogliare persistente, fino al

periodo della fioritura, con una densità

medio-alta. Foglie, 10-25 × 5-25 cm,

glabre,verde scuro nella pagina superiore e

con forma variabile da palmato-lobata ad

ovata; picciolo lungo tra i 2 e i 24 cm.

Fiori sprovvisti di petali ma presentano un

vistoso calice campanulato, penta o

esalobato, di colore rosso acceso. I frutti sono dei grandi follicoli, 10-12 × 4 cm, con lungo

peduncolo, glabri e deiscenti.

Origine geografica

Australia.

Localizzazione e frequenza

Specie censita a: Villa Giulia, Giardino Inglese, Giardino di Acclimazione, Villa Malfitano, Villa

Tasca (Palermo), Villa Galletti (Bagheria), Lo Zucco (Carini), Villa comunale (Vittoria), Villa

Margherita (Ragusa). Presente come alberatura stradale in via Pitrè, via Archirafi e nel quartiere

Bonagia a Palermo.

Exsiccatum

16/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Galletti (Bagheria).

Biologia ed ecologia

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È una specie molto adatta a vivere in un contesto urbano grazie all’elevata resistenza alla siccità,

alle fitopatie e all’inquinamento atmosferico. Predilige esposizioni soleggiate e, se esposta a basse

temperature, diventa semipersistente. La fioritura è compresa tra la prima decade di giugno e la

seconda decade di luglio, mentre è possibile osservare i frutti sull’albero per l’intero anno.

Allergenicità: 3

Nota: Presenti nei giardini siciliani altre specie congeneri allergeniche e sono: Brachychiton

discolor, Brachychiton luridus, Brachychiton populneus

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Broussonetia papyrifera (L.) L’Hérit. Fam. Moraceae

Nome volgare

Gelso da carta.

Descrizione

Albero alto fino a 15 m, può, anche, presentarsi

sotto forma di arbusto con altezza massima di 3

m. Dal fusto, con corteccia grigia e fessurata, si

innalzano branche grigio-rossastre, grandi e

rigide, lievemente pubescenti che, assieme alle

foglie, formano una chioma larga e densa. Le

foglie, 7-20 cm, sono larghe, ovate e appuntite

oppure sono tri-lobate, soprattutto nelle giovani piante; con margine seghettato, superficie ruvida

e colorazione verde oliva nella pagina superiore, mentre sono glaucescenti e pubescenti, in quella

inferiore. L’infiorescenza maschile è un amento, lungo 3.75-7.5 cm, cilindrico e pendulo; quella

femminile è globosa e ha un diametro di ca. 1.25 cm.

Origine geografica

Giappone e Cina orientale.

Localizzazione e frequenza

Specie rinvenuta a: Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Villa Malfitano, Villa

Trabia, Giardino di Villa Pignatelli (Palermo), Villa Galletti (Bagheria), Villa Palmeri (Termini

Imerse), Lo Zucco (Carini), Villa Garibaldi (Ribera), Parco di Villa Bonsignore, Villa Comunale

(Leonforte), Villa Garibaldi (Mistretta), Villa Italia (S.Stefano Camastra), Villa Cascino (Modica),

Villa Margherita (Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa Bellini (Catania), Parco di Villa

Casalotto (Aci S.Antonio).

Exsiccatum

13/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello,. Villa Margherita (Ragusa).

Biologia ed ecologia

43

Pianta dioica con periodo di fioritura che va da marzo a maggio. Piuttosto rustica, indifferente al

substrato pedologico, si presta come buona colonizzatrice di terreni sterili; sopporta il freddo e

posizioni scarsamente luminose.

Allergenicità: 4

44

Celtis australis L. Fam. Ulmaceae

Nome volgare

Bagolaro o Spaccasassi.

Descrizione

Albero con chioma ampia ed abbondante , raggiunge i

20-25 m di altezza. Fusto diritto, liscio, ricoperto da

una corteccia grigio-cenere, dal quale si dipartono

massicce ramificazioni principali che portano un

apparato fogliare caduco; quest’ultimo è composto da

foglie, 5-15 × 1-3 cm, di colore verde scuro con pagina

inferiore più chiara, di forma ovale-lanceolata, acuminate con margine dentato, leggermente

asimmetriche. I fiori, verdastri, sono piccoli ed insignificanti. I frutti sono delle drupe sferiche, di

1 cm di diametro, prima verdi poi violacee a maturità.

Origine geografica

Mediterraneo - Medio Oriente.

Localizzazione e frequenza

La specie è presente a: Villa Giulia, Giardino Inglese, Giardino di Acclimazione, Villa Malfitano,

Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Giardino di Villa Niscemi, Villa

Bonanno (Palermo), Villa Galletti (Bagheria), Villa Palmeri (Termini Imerese), Villa Torre

Federico (Enna), Villa Garibaldi (Mistretta),Villa Italia (S.Stefano di Camastra), Parco di

Donnafugata, (Ragusa), Villa Cascino (Modica), Villa Comunale (Vittoria), Villa Bellini

(Catania).

Exsiccatum

18/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Garibaldi (Mistretta).

Biologia ed ecologia

Predilige un’esposizione soleggiata ed è indifferente al substrato, adattandosi bene ai terreni di

riporto cittadini. Presenta un’elevata resistenza alla siccità e all’inquinamento atmosferico; la

resistenza alla salinità è media. Poco adatto per piccoli giardini e per strade urbane strette, a causa

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delle sue dimensioni, mostra una discreta funzione ecologica di tipo protettivo, per l’avifauna

cittadina, offrendo riparo e bacche zuccherine nei primi mesi d’autunno. La fioritura avviene tra la

metà di aprile e l’inizio di maggio.

Allergenicità: 4

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Ceratonia siliqua L. Fam. Cesalpinaceae

Nome volgare

Carrubo.

Descrizione

Albero sempreverde, alto fino a 15 m, presenta

un tronco tozzo ed irregolare ricoperto da una

corteccia, bruno-rossiccia, fessurata. La chioma,

ampia e densa con rami sparsi, è costituita da

foglie composte, 10-20 cm, paripennate, alterne

e coriacee; le foglioline, 4-6 cm, da obovate ad

ellittiche, presenti in 3-4 paia, sono di colore

verde scuro lucido nella pagina superiore e

bruno rossastro in quella inferiore. I fiori sono molto piccoli, in racemi brevi di 2-6 cm, nascenti

sul ramo dell’anno precedente. Il frutto è un grosso legume, 10-30 × 1.5-2.5 cm, oblungo, coriaceo

e pendulo di colore marrone scuro, indeiscente.

Origine geografica

Paesi mediterranei orientali e Asia Minore.

Localizzazione e frequenza

La specie è presente a: Giardino Inglese, Villa Bonanno, Giardino di Acclimazione, Villa

Malfitano, Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi, Parco del

Principe di Belmonte (Palermo), Villa Galletti (Bagheria), Villa Torre Federico (Enna), Villa

Garibaldi (Mistretta), Villa Italia (S.Stefano Camastra), Parco di Donnafugata, Villa Comunale,

Villa Margherita (Ragusa), Villa Cascino (Modica), Villa Bellini (Catania),Villa “La Falconara”

(Taormina)..

Exsiccatum

12/11/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Niscemi, (PAL).

Biologia ed ecologia

47

Albero resistente alla siccità e alle temperature elevate; si adatta a svariati tipi di terreno

moderatamente fertili, anche se predilige quelli calcarei litoranei e ben drenati. La fioritura

avviene da novembre fino a dicembre.

Allergenicità: 3

48

Cercis siliquastrum L. Fam. Cesalpinaceae

Nome volgare

Albero di Giuda o Albero dell’amore.

Descrizione

Albero caducifoglio che può raggiungere

un’altezza di 10 m. Tronco leggermente

tortuoso, con corteccia bruna e fessurata, dal

quale si dipartono, a ca. 3 m dal colletto, rami

irregolari e rossastri. Chioma globoso-espansa

con foglie semplici, alterne, picciolate,

cuoriformi o reniformi, 6-10 × 12 cm, glabre e

di un verde vivace; la nervatura è più marcata nella pagina inferiore che appare, inoltre, più chiara

di quella superiore. I fiori, papilionacei, ermafroditi, sono rosa chiaro o violaceo, e riuniti in

infiorescenze sessili a grappolo, distribuite sui rami. I frutti, 5-10 × 1.3-1.8 cm, sono legumi

penduli bruni a maturazione.

Origine geografica

Paesi mediterranei orientali e Asia occidentale.

Localizzazione e frequenza

Specie molto diffusa nei giardini e nei parchi a: Villa Giulia, Villa Garibaldi, Giardino Inglese,

Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Villa Bonanno, Villa Malfitano, Villa

Trabia, Villa Sperlinga, Villa Igiea, Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita,

Villa Niscemi, Villa Pignatelli, Parco del Principe di Belmonte, Villa Palmeri (Termini Imerese),

Parco del Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Garibaldi (Mistretta),

Villa Italia (S.Stefano di Camastra), Villa Piccolo (Capo d’Orlando), Parco Donnafugata, Villa

Margherita (Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla),Villa Fegotto (Chiaramonte Gulfi), Villa

Cascino (Modica), Villa Bellini (Catania).

Exsiccatum

13/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Giulia, (PAL).

Biologia ed ecologia

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Specie adatta al contesto urbano per le modeste esigenze pedologiche e per l’elevata resistenza

alla siccità e all’inquinamento atmosferico. Caratterizzata da un lento accrescimento, è comunque

un elemento decorativo tipico della città per la bellezza dei suoi fiori che sbocciano sui rami nudi.

La fioritura è compresa tra la metà di marzo fino a tutto maggio. È resistente alle temperature

elevate e predilige una esposizione soleggiata.

Allergenicità: 2

50

Chamaerops humilis L. Fam. Arecaceae

Nome volgare

Palma nana, Palma di S. Pietro.

Descrizione

Palma dal portamento quasi cespuglioso

con stipiti, spesso contorti, alti da pochi

decimetri a 3-4 m, solitari o numerosi,

ricoperti dai resti fibrosi delle foglie

morte e recanti, alla sommità, una

rosetta di foglie palmate, lunghe fino a

80 cm, rigide e coriacee, divise in 10-20

lacinie, talvolta dentate, verde bluastro

o verde grigiastro. Piccioli allungati,

appiattiti e armati di robuste spine su ambo i lati. Le infiorescenze a pannocchia emergono

dall’ascella delle foglie portando fiori di colore giallo intenso (maschili) e giallo-verde

(femminili). I frutti, globosi, sono delle drupe, arancione-marrone, grandi 2-3 cm.

Origine geografica

Mediterraneo occidentale.

Localizzazione e frequenza

Specie comunissima rinvenuta a: Villa Giulia, Villa Garibaldi, Giardino di Palazzo dei Normanni,

Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Igiea, Parco del Principe di Castelnuovo, Giardino della

Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi, Villa Pignatelli (Palermo), Villa

Palmeri (Termini Imerese), Villa Galletti (Bagheria), Lo Zucco (Carini), Villa Margherita

(Trapani), Parco del Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Torre

Federico (Enna), Parco di Villa Bonsignore (Leonforte), Villa Garibaldi (Mistretta), Villa Italia,

Palazzo Sergio (S.Stefano di Camastra), Villa Nicetta (Acquedolci), Parco di Donnafugata

(Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa Comunale (Vittoria), Villa Pacini, Villa Bellini

(Catania), Villa “La Falconara” (Taormina).

Exsiccatum

51

6/05/2015, Palermo Sebastiano Ciccarello, Villa Margherita (Trapani).

Biologia ed ecologia

Pianta tipica della macchia mediterranea, si caratterizza per la sua spiccata resistenza alla siccità

ed alle temperature elevate. Presenta scarse esigenze pedologiche, adattandosi, anche, ai terreni

rocciosi e sabbiosi. Predilige esposizioni soleggiate e, grazie alla sua chioma sempreverde,

rappresenta un importante elemento di decoro arricchito dalla fioritura, che si verifica da maggio a

giugno, e dalla presenza, per buona parte dell’anno, dei frutti colorati.

Allergenicità: 2

52

Chorisia speciosa A. St. Hil. Fam. Bombacaceae

Nome volgare

Corisia, Falso Kapok.

Descrizione

Strano albero di grande effetto ornamentale,

nei paesi di origine può raggiungere l’altezza

di circa 20 m. E’ caratterizzato da un tronco

liscio e verdastro, rigonfio a forma di botte e

interamente ricoperto da grosse spine coniche.

Le foglie sono alterne e digitate, formate da 5-

7 foglioline glabre. I grandi fiori, paragonabili

a vistose orchidee, possono essere gialli, rosa

o violacei ed hanno un diametro di circa 10

cm. Il frutto è una grossa capsula a forma di

pera che si apre in primavera liberando

numerosi semi bruni avvolti da una fitta

peluria lanuginosa (kapok) che il vento disperde lontano dalla pianta madre.

Origine geografica

Specie originaria del Brasile e dell’Argentina, viene coltivata a scopo ornamentale nei viali e nei

giardini nelle zone costiere del Mediterraneo, per le sue eccezionali caratteristiche ornamentali di

chiaro sapore tropicale.

Localizzazione e frequenza

Specie ampiamente diffusa lungo diversi viali di Palermo Censita a: Villa Giulia, Villa Garibaldi,

Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Villa Bonanno, Villa Malfitano, Villa

Sperlinga e Villa Niscemi (Palermo), Villa Palmeri (Termini Imerese), Villa Margherita (Trapani),

Villa Garibaldi (Ribera), Villa Piccolo (Capo d’Orlando), Villa Comunale (Vittoria), Villa Bellini

(Catania), Parco di Villa Casalotto (Aci S.Antonio), Villa Margherita (Partinico), Parco del

Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa Reimann (Siracusa)

Exsiccatum

53

02/11/2009, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Giardino Inglese, (PAL).

Biologia ed ecologia

Tale specie fiorisce dalla terza decade di agosto alla terza decade di novembre. Esige terreni ben

drenati anche di media o scarsa fertilità. Un ristagno idrico potrebbe comportare fenomeni di

marcescenza radicale difficilmente risolvibili. Resiste all’aridità.

Allergenicità: 3

54

Cupressus sempervirens L. Fam. Cupressaceae

Nome volgare

Cipresso italiano.

Descrizione

Albero sempreverde, alto fino a 40 m, con

portamento tipicamente colonnare con

chioma conica e affusolata; in certe

condizioni, la chioma può avere una forma

più aperta, specie in esemplari vecchi. Fusto

diritto, ramificato fin dalla base; corteccia

liscia, di colore brunastro nei giovani

esemplari, mentre diventa rugosa e grigiastra

negli adulti. Foglie squamiformi, verde scuro,

embricate e strettamente addossate ai rametti,

lunghe fino ad 1 mm. Apparati riproduttori

maschili, minuscoli, raggruppati in amenti posti all’apice dei brachiblasti; quelli femminili sono

contenuti in coni più grandi, detti galbuli, che a maturità sono legnosi, di colore brunastro con

sfumature grigie, e di forma sferica di ca. 2-3 cm.

Origine geografica

Mediterraneo orientale e Medio Oriente.

Localizzazione e frequenza

Specie molto comune rinvenuta a: Villa Giulia, Villa Garibaldi, Giardino Inglese, Parco

D’Orlèans, Villa Malfitano,Villa Tasca, Villa Sperlinga, Parco del Principe di Castelnuovo,

Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi, Villa Pignatelli, Villa

Trabia (Palermo), .Villa Palmeri (Termini Imerse), Lo Zucco (Carini), Villa Garibaldi (Ribera),

Villa Torre Federico (Enna), Villa Garibaldi (Mistretta), Villa Italia (S.Stefano di Camastra), Villa

Comunale (Acquedolci), Villa Garibaldi (Piazza Armerina), Villa Piccolo (Capo d’Orlando),

Parco di Donnafugata, Villa Margherita (Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa Fegotto

(Chiaramonte Gulfi), Villa Bellini (Catania),Parco di Villa Casalotto (Aci S.Antonio), Villa La

Falconara (Taormina).

55

Exsiccatum

3/03/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, via Cipressi, (PAL).

Biologia ed ecologia

Pianta monoica, con apparati riproduttori maschili riuniti in strobili di piccole dimensioni e

apparati riproduttori femminili riuniti nei caratteristici galbuli. La fioritura è compresa tra la prima

metà di febbraio e la metà di maggio. Predilige esposizioni calde e soleggiate; mostra un’elevata

resistenza alla siccità ed alle alte temperature.

Allergenicità: 4

Nota: Presenti nei giardini altre specie congeneri altamente allergeniche : C.Arizonica, C.

macrocarpa, C.sempervirens L. 'Pyramidale'

56

Erythrina viarum Tod. Fam. Fabaceae

Nome volgare

Albero del corallo.

Descrizione

Albero alto fino a 15 m. Fusto possente, nodoso,

corteccia grigio-giallastra, dal quale si dipartono, a

4-6 m dal colletto, grandi ramificazioni che

assieme alle foglie danno una forma globoso-

ovoidale alla chioma. Foglie caduche o

semipersistenti, alterne, composte, trifogliate, verde

intenso e picciolo uncinato; foglioline rombo-

ovoidali, la terminale di 10-16 × 15-19 cm. I fiori,

rosso intenso, lunghi 5-6 cm, tubolari campanulati

con stami prominenti, sono riuniti in racemi terminali. Il frutto è un legume, di colore marrone,

che presenta delle strozzature tra un seme e l’altro.

Origine geografica

Africa australe.

Localizzazione e frequenza

La specie è presente nel: Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Giardino di

Acclimazione, Villa Trabia, Villa Niscemi, Villa Giulia (Palermo), Villa Margherita (Trapani),

Villa Bellini (Catania), Villa Reimann (Siracusa) .

Exiccatum

03/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Trabia, (PAL).

Biologia ed ecologia

È una specie arborea tipicamente tropicale con defogliazione tardiva, compresa tra la prima

decade di febbraio e la seconda di marzo. La fioritura inizia intorno alla metà di marzo e continua

sino ai primi di giugno; durante tale periodo è possibile osservare l’abbondante fioritura apicale

sui rami ancora nudi all’inizio della primavera. Per le dimensioni raggiunte a maturità necessita di

ampi spazi per la messa a dimora; inoltre è caratterizzata da crescita molto rapida.

57

Allergenicità: 2

Nota:

Presenti nei Giardini altre specie congeneri: Erythrina crista-galli, E. humeana, E. insignis

58

Eucalyptus camaldulensis Dehnh. Fam. Myrtaceae

Nome volgare

Eucalitto.

Descrizione

Albero alto fino a 15 m in Italia. Tronco slanciato

ed eretto; corteccia liscia, di colore grigio con

riflessi argentei da giovane, poi di un colore più

scuro, sfaldantesi, ogni anno, in placche caduche di

varia forma e dimensione. Giovani foglie ovoidali o

ovato-lanceolate, glaucescenti; quelle mature,

lunghe 10-20 cm, sono sempre lanceolate con apice

acuto, coriacee e verde-glaucescenti. Fiori

peduncolati, ermafroditi e riuniti in gruppi di 5-10

unità. Il frutto, di 6-9 mm, è una capsula emisferica peduncolata di colore bruno.

Origine geografica

Australia.

Localizzazione e frequenza

Specie censita a: Giardino di Palazzo dei Normanni, Villa Malfitano, Villa Sperlinga, Giardino

della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Parco del Principe di Belmonte (Palermo), Villa

Palmeri (Termini Imerese), Villa Garibaldi (Ragusa), Villa Comunale (S.Agata di Militello), Villa

Piccolo (Capo d’Orlando), Villa Garibaldi (Piazza Armerina), Villa Cascino (Modica), Villa

Margherita (Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa La Falconara (Taormina).

Exsiccatum

7/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Palazzo dei Normanni, (PAL).

Biologia ed ecologia

Pianta rustica capace di adattarsi a diversi tipi di terreno, anche poveri, come quelli sabbiosi;

resistente alla siccità, predilige zone soleggiate ed elevate temperature. La fioritura avviene a

maggio e si protrae fino a luglio; essa aumenta l’effetto decorativo della specie, ma allo stesso

59

tempo può causare allergie a causa dell’abbondante produzione di polline proprio nel mese di

giugno.

Allergenicità: 2

60

Ficus microcarpa L. f. Fam. Moraceae

Nome volgare

Ficus della Malesia.

Descrizione

Albero di 20-25 m dotato di apparato radicale

potente ed espanso anche in superficie; fusto

massiccio, spesso tortuoso e nodoso, con

ramificazioni molto espanse e radici aeree.

Chioma assurgente. Foglie persistenti, verde scuro

lucido, ellittico-obovate e glabre; hanno

dimensioni della lamina comprese tra 10-13 cm di

lunghezza e 4-9 di larghezza. Fiori insignificanti,

formanti a maturità piccoli siconi, ascellari e

sessili, di colore viola nerastro, globulari.

Origine geografica

Malesia.

Localizzazione e frequenza

Rinvenuta a: Villa Giulia, Villa Garibaldi, Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni,

Parco D’Orlèans, Villa Bonanno, Giardino di Acclimazione, Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa

Sperlinga, Villa Igiea, Parco del Principe di Castelnuovo, Villa Pajno, Villa Natoli, Giardino della

Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi (Palermo), Villa Galletti (Bagheria),

Lo Zucco (Carini), Villa Margherita (Trapani), Villa Cavallotti (Marsala), Villa Garibaldi

(Ribera), Villa Elena (Licata), Villa Bonfiglio (Agrigento),Villa Italia (S.Stefano di Camastra),

Villa Garibaldi (Mistretta), Villa Piccolo (Capo d’Orlando), Villa Mazzini (Messina), Villa

Comunale (Vittoria), Villa Reimann (Siracusa),Villa Bellini, Villa Pacini (Catania), Parco di Villa

Casalotto (Aci S.Antonio).

Exsiccatum

3/08/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Cavallotti (Marsala).

Biologia ed ecologia

61

È specie indifferente al substrato pedologico ma, per le dimensioni delle radici, richiede una certa

profondità del terreno. Molto resistente alla siccità, all’inquinamento atmosferico e alle alte

temperature. La sua folta chioma, offre riparo a uccelli e piccola fauna, aumentando la biodiversità

dell’ecosistema città. Fiorisce da maggio a settembre.

Allergenicità: 1

Nota: Sono presenti altre specie congeneri come: Ficus carica F. benghalensis ,F. elastica F,

lyrata, F. macrophylla ,F. microcarpa ,F.rubiginosa , F. watkinsiana

62

Ficus macrophylla subsp. columnaris (C. Moore & F. Muell.) Fam. Moraceae

Nome volgare

Ficus magnolioide o Fico della Baia di Moreton.

Descrizione

E’ un grande albero sempreverde che nel suo habitat

naturale può raggiungere i 60 m di altezza. Le foglie,

simili a quelle della magnolia, sono larghe, ovali-

ellittiche, coriacee e di colore verde scuro, lucide nella

faccia superiore, argentee in quella inferiore, lunghe

da 10 a 25 cm. Il frutto è un siconio edibile, simile a

quello del ficus comune (Ficus carica), di forma

ovoidale e lungo circa 2 cm, di colore verde che con

la maturazione diventa violaceo con chiazze giallo-

verdi. Viene prodotto solo da alberi maturi cresciuti

all'aperto; usualmente si sviluppano a coppie.

Origine geografica

La specie è nativa degli stati australiani del Queensland e del Nuovo Galles del Sud.

Localizzazione e frequenza

La specie è molto comune nei giardini; è stata censita a: Villa Giulia, Villa Garibaldi, Giardino

Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Villa Pajno, Villa Natoli, Parco D’Orlèans, Giardino

di Acclimazione, Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Igiea, Parco del Principe di Castelnuovo,

Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi e Parco del Principe di

Belmonte (Palermo), Villa Palmeri (Termini Imerese), Lo Zucco (Carini), Villa Margherita

(Trapani), Parco del Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Comunale

(Caltagirone), Parco di Donnafugata (Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa Comunale

(Vittoria), Villa Bellini (Catania), Villa Elena (Licata), Villa Scaturro (Sciacca), Villa Cavallotti

(Marsala), Villa Mazzini (Messina)

Exsiccatum

22/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, villa Garibaldi, (PAL).

63

Biologia ed ecologia

È una pianta tipica delle foreste pluviali e, in questo ambiente, si accresce spesso in forma di

rampicante parassita. Infatti, quando germina sul ramo di un albero, propaga le sue radici attorno

al tronco dell'ospite, soffocandolo ed eventualmente uccidendolo per soppiantarlo e prenderne il

posto, da cui il nome comune di albero stritolatore. Il caratteristico aspetto "struggente" del F.

macrophylla è dovuto allo sviluppo dai suoi rami di radici aeree colonnari che, raggiungendo il

terreno, si tramutano in tronchi supplementari; dei pilastri che favoriscono il sostegno del grande

peso acquisito dalla sommità dell'albero. Queste radici sono comunque delle superfici di

assorbimento e l'albero risulta quindi abbastanza suscettibile alla compattezza del terreno attorno

al tronco, come avviene quando viene recintato al di fuori dei parchi e dei giardini. Essendo una

pianta affamata d'acqua, come molte altre specie australiane, non dovrebbe essere piantata in

ambienti urbani, perché le sue radici possono distruggere le tubazioni idriche ed i manufatti (es.

marciapiedi), né in aree con scarsità di risorse idriche. Fiorisce da aprile a giugno.

Allergenicità: 1

Nota: Vedi Ficus microcarpa

64

Fraxinus angustifolia vahl Oleaceae

Nome volgare:

Frassino.

Descrizione:

Albero deciduo alto fino a 20 m; rami glabri,

lucidi; gemme verdi o verde-bruno; chioma

folta, ombrelliforme. Foglie imparipennate;

segmenti 5-7, strettamente lanceolati, 1-1,5 ×

4-8 cm, denticolati. Fiori spesso unisessuati,

privi di calice e corolla; antere purpuree. Il

frutto è una samara lanceolato-ottusa, 7-8 × 30-35 cm, con seme di 15 mm.

Origine geografica:

Mediterraneo.

Localizzazione:

Presente nel Giardino Inglese, Villa Malfitano (Palermo), Giardini delle Madonie, Parco del

Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Comunale (Caltagirone),

Villa Comunale (Corleone), Villa Comunale (S.Stefano di Quisqina).

Biologia ed ecologia:

La Fioritura avviene nel mese di aprile prima della fogliazione. Le samare maturano in

estate, tra giugno e settembre.

Allergenicità: 4

Exiccatum

03/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Comunale (S.Stefano di Quisqina).

Nota: Presente un'altra specie congenere F. ornus.

65

Ginkgo biloba L. Ginkoaceae

Nome volgare:

Ginco.

Descrizione:

Albero deciduo, dioico, alto fino a 25 m; fusto eretto,

piuttosto sottile, con corteccia poco screpolata; rami

subverticillati e quasi piani, muniti di brevi rametti.

Foglie alterne, spesso bipartite, sinuato-crestate,

lobulate superiormente, coriacee, glabre, 6-10 cm;

nervature parallele, appariscenti, verdi e con riflessi

glaucescenti. Fiori maschili in piccoli amenti cilindrici

giallastri; fiori femminili verdastri, solitari o geminati.

Seme globoso, peduncolato, giallastro, pruinoso e con polpa molle a maturità.

Origine geografica:

Cina.

Biologia ed ecologia:

La fioritura avviene in primavera; la specie si riproduce a partire dal seme.

Localizzazione:

Specie presente nel Giardino Inglese, Villa Garibaldi, Villa Malfitano (Palermo)

Allergenicità: 2 (♂)

Exiccatum

03/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Garibaldi, (PAL).

66

Hibiscus rosa-sinensis L. Fam. Malvaceae

Nome volgare

Ibisco cinese.

Descrizione

Arbusto o piccolo albero alto fino a 2.5 m

in coltura; raggiunge i 5 m nei Paesi

d’origine. I rami si dipartono a pochi

centimetri dal colletto della pianta e sono

glabri o ricoperti da una rada peluria.

Foglie, fino a 15 × 9 cm, ovate larghe,

verde scuro e con margine seghettato. Fiori

appariscenti, molto variabili nella

colorazione, solitari, larghi fino a 12 cm, portati da un breve o lungo pedicello che si diparte

dall’ascella delle foglie superiori; stami tipicamente saldati a formare una colonna al cui apice

troviamo le antere. Il frutto è una capsula, pubescente, ovoidale lunga 3 cm.

Origine geografica

Asia tropicale.

Localizzazione e frequenza

. Essa è stata rinvenuta a: Villa Giulia, Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Villa

Malfitano, Villa Igiea, Parco del Principe di Castelnuovo, Giardino della Casina Cinese nel Real

Parco della Favorita, Villa Niscemi (Palermo), Villa Pajno, Villa Galletti (Bagheria), Villa Palmeri

(Termini Imerese), Lo Zucco (Carini), Villa Margherita (Trapani), Villa Garibaldi (Ribera), Villa

Torre Federico (Enna), Villa Piccolo (Capo d’Orlando), Villa Cascino (Modica), Villa Margherita

(Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa Bellini, Villa Pacini (Catania), Villa La Falconara,

Giardino di Duca di Cesarò (Taormina), Villa Mazzini (Messina), Villa Reimann (Siracusa), Villa

Amedeo (Caltanissetta), Villa Elena (Licata), Villa Bonfiglio (Agrigento), Villa comunale

Scaturro (Sciacca), Villa Cavallotti (Marsala), Villa Comunale (Corleone), Villa Margherita

(Partinico).

Exsiccatum

13/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Niscemi, (PAL).

67

Biologia ed ecologia

Arbusto sempreverde caratterizzato da vistose fioriture, presenti a partire da aprile e si

protraggono fino a settembre, colorate in modo variabile in base alla varietà. È specie di ridotte

esigenze pedologiche e mediamente resistente alla siccità. Predilige esposizioni soleggiate e

temperature medio-elevate.

Allergenicità: 2

Nota: Sono presenti specie congeneri allergeniche come: Hibiscus mutabilis, H. syriacus L.

68

Hibiscus syriacus L. Fam. Malvaceae

Nome volgare

Ibisco.

Descrizione

Arbusto o piccolo albero alto fino a 3 m con fusto

grigiastro e ramificazioni irregolari che formano una

chioma assurgente ed irregolare grande fino a 2.5 m di

diametro. L’attività pollonifera è quasi assente e le radici

sono superficiali ed espanse. Foglie caduche, verde chiaro,

triangolari, trilobate, raggiungono dimensioni di 3-7 cm.

Fiori solitari o a coppie, molto vistosi, solitamente rosa

con l’interno porpora; colonna staminale fuoriuscente

dalla corolla e recante all’apice le antere. Il frutto è una

capsula ovale, grigio scuro, di appena 2 cm.

Origine geografica

India, Cina.

Localizzazione e frequenza

Meno frequente rispetto alla precedente specie, è stata rinvenuta a: Giardino Inglese, Villa

Malfitano, Villa Trabia (Palermo), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Italia, Palazzo Sergio (S.Stefano

di Camastra), Villa Nicetta, Villa Comunale (Acquedolci), Villa Cascino (Modica), Villa

Margherita (Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa Comunale (Vittoria), Villa Comunale

(Corleone), Villa Elena (Licata), Villa Cordova (Caltanissetta), Villa Reimann (Siracusa)..

Exsiccatum

13/07/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Reimann (Siracusa).

Biologia ed ecologia

La defogliazione inizia a fine ottobre e si arresta a fine dicembre. La fioritura è compresa tra i

mesi di giugno ed agosto. È specie molto rustica, adattabile a diverse condizioni pedologiche,

69

tollera terreni argillosi e calcarei; resiste molto bene agli agenti inquinanti e mediamente alla

siccità e alle alte temperature.

Allergenicità: 2

Nota: Gli individui censiti mostrano tutti una forma di allevamento ad alberello con dimensioni

della chioma molto ridotta.

70

Lantana camara L. Fam. Verbenaceae

Nome volgare

Lantana.

Descrizione

Arbusto sempreverde, alto fino a 2 m, molto

ramificato, pubescente o quasi glabro.

Foglie opposte, di colore verde scuro,

lunghe fino a 12 cm e larghe fino a 7 cm,

ovate o ovato-oblunghe, pubescenti sia nella

pagina superiore che in quella inferiore;

picciolo, di 1-2 cm, anch’esso pubescente.

Fiori tubulosi, di svariati colori, riuniti in

infiorescenze ascellari portate da un peduncolo lungo fino a 14 cm. Frutto sferico, di 4 mm di

diametro, lucido, di colore viola o nero.

Origine geografica

America tropicale.

Localizzazione e frequenza

Specie censita a: Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Villa Malfitano, Villa Igiea,

Parco del Principe di Castelnuovo, Villa Niscemi e Parco del Principe di Belmonte (Palermo),

Villa Galletti (Bagheria), Villa Palmieri (Termini Imerese), Lo Zucco (Carini), Villa Garibaldi

(Ribera), Villa Italia (S.Stefano di Camastra), Villa Nicetta, Villa Comunale (Acquedolci), Villa

Piccolo (Capo d’Orlando), Villa Cascino (Modica), Villa Margherita (Ragusa), Giardino Ibleo

(Ragusa Ibla), Villa Pacini, Villa Bellini (Catania), Villa Fegotto (Chiaramonte Gulfi), Villa

Comunale (Corleone), Villa Comunale Scaturro (Sciacca), Villa comunale (S.Stefano di

Quisquina), Villa Bonfiglio (Agrigento), Villa Elena (Licata), Villa La Falconara (Taormina).

Exsiccatum

12/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Bellini (Catania).

Biologia ed ecologia

71

La specie predilige esposizioni in piena luce e terreno ben drenato e fertile. Specie molto rustica;

tollera periodi di scarsa disponibilità idrica è sensibile a temperature inferiori a 10-13 gradi. La

fioritura comincia a giugno e si protrae fino a settembre inoltrato.

Allergenicità: 3

Nota: Presente un'altra specie congenere, Lantana montevidensis

72

Laurus nobilis L. Fam. Lauraceae

Nome volgare

Alloro.

Descrizione

Arbusto o albero sempreverde, alto da pochi

a 20 m, con corteccia grigia e liscia. I rami,

numerosi ed eretti, conferiscono alla chioma

un portamento tendenzialmente colonnare.

Foglie alterne, oblungo-lanceolate, grandi 5-

10 × 2-4 cm, con le due estremità acuminate

e margine appena ondulato; coriacee, glabre

e di colore verde scuro lucido nella pagina

superiore, più chiare in quella inferiore.

Fiori unisessuati, giallo-verde, riuniti in gruppi di 4-6 unità all’ascella delle foglie, formando

piccole infiorescenze a pannocchia. Il frutto è una drupa sferica, di 1-1.5 cm di diametro, di colore

nero lucente a maturità.

Origine geografica

Europa meridionale, Isole Canarie.

Localizzazione e frequenza

Specie molto comune in tutti i giardini e Parchi siciliani di Palermo. Essa è stata rinvenuta a:Villa

Giulia, Villa Garibaldi, Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Villa Pajno, Villa

Natoli, Parco D’Orlèans, Villa Malfitano, Villa Trabia, Parco del Principe di Castelnuovo,

Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi, Villa Pignatelli.

Exsiccatum

7/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Giulia, (PAL).

Biologia ed ecologia

73

Pianta rustica, tipicamente mediterranea, predilige esposizioni soleggiate e si adatta a svariati tipi

di terreno. È resistente alle alte temperature, all’inquinamento atmosferico e mediamente alla

salinità. Fiorisce da marzo ad aprile inoltrato.

Allergenicità: 3

74

Ligustrum lucidum Ait. f. Fam. Oleaceae

Nome volgare

Ligustro cinese.

Descrizione

Albero sempreverde, alto fino a 10 m, con fusto marrone,

eretto, lenticellato, portante numerosi rami regolari che

formano una chioma densa e globosa; è specie fortemente

pollonifera. Foglie coriacee, verde lucido, lunghe fino a 10

cm, ellittiche, a margine intero e acuminate. Fiori

ermafroditi, piccoli, bianco giallastro, riuniti in

appariscenti panicoli terminali lunghi fino a 20 cm. Il frutto

è una bacca sferoidale, nerastra, di 1 cm ca. di diametro a

maturità.

Origine geografica

Cina, Giappone e Corea.

Localizzazione e frequenza

La specie risulta essere molto comune ed è rinvenuta nei Parchi e Giardini siciliani. a: Villa

Giulia, Villa Garibaldi, Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans,

Villa Bonanno, Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Sperlinga, Villa Igiea, Parco del Principe di

Castelnuovo, Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi, Villa

Pignatelli e Parco del Principe di Belmonte. Come alberatura stradale è adoperata nei quartieri

dell’VIII circoscrizione di Palermo.

Exsiccatum

05/08/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, villa Giulia, (PAL).

Biologia ed ecologia

Specie indifferente al substrato pedologico, necessita di spazi idonei per potere estendere il

proprio apparato radicale espanso e superficiale. Predilige esposizioni da soleggiate a mediamente

soleggiate ed, inoltre, ha un’ottima resistenza alla siccità e all’inquinamento atmosferico. Non è da

75

sottovalutare la funzione decorativa dei suoi fiori e dei suoi frutti che si ha rispettivamente nel

periodo di giugno-settembre e ottobre-dicembre, vista la lunga permanenza degli stessi sulla

pianta.

Allergenicità: 3

Nota: Presenti altre specie congeneri :Ligustrum ovalifolium L.sinense L.vulgare

76

Ligustrum vulgare L. Oleaceae

Nome volgare

Ligustro

Descrizione: Arbusto sempreverde, alto fino a 3 m.

Ramificazioni folte, sottili e consistenti. Foglie

opposte, oblunghe e lanceolate, glabre, coriacee, di

colore verde-scuro-lucente nella pagina superiore,

pallide in quella in quella inferiore, lunghe 3-7 cm;

picciolo corto. Fiori bianchi, profumati, riuniti in

pannocchie terminali di 10 cm; calice piccolo, 4 denti;

corolla tubulosa, di circa 5 mm, lobi acuti ed aperti;

stami 2 con grosse antere; stilo breve. Bacche nero-violacee, globose di 5-7 mm, a polpa violacea

Origine geografica: Mediterraneo.

Localizzazione e frequenza: Specie censita nel Giardino Inglese (Palermo) Giardino Garibaldi

(Mistretta), Villa Bellini, Villa Pacini (Catania), Villa Natoli, Villa Garibaldi (Ribera).

Biologia ed ecologia: La fioritura si svolge in maggio-giugno. La riproduzione avviene per seme

e per talea.

Allergenicità: 3

Exsiccatum: 27. 7. 2015. Giardino Garibaldi di Mistretta

Nota: vedi Ligustrum lucidum.

77

Magnolia grandiflora L. Fam. Magnoliaceae

Nome volgare

Magnolia.

Descrizione

Albero sempreverde, alto fino a 30 m,

dotato di apparato radicale robusto e ben

strutturato; fusto, marrone-grigio, spesso

ramificato fin dalla base, che sorregge una

chioma conica-regolare di ca 10-12 m di

diametro. Foglie grandi 20 × 9 cm, ellittiche

o ovate, coriacee, verde lucido con la

pagina inferiore rossastra e tormentosa.

Fiori grandi fino a 25 cm di diametro, eretti,

solitari e apicali di colore bianco-crema e intensamente profumati. I frutti sono dei coni cilindrici,

lunghi ca. 7 cm, scuri, contenenti un gran numero di semi colorati di rosso.

Origine geografica

Sud-Est degli USA.

Localizzazione e frequenza

La specie è stata censita a: Villa Giulia, Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni,

Parco D’Orlèans, Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Sperlinga (Palermo), Lo Zucco (Carini),

Villa Margherita (Trapani), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Torre Federico (Enna), Villa Garibaldi

(Mistretta), Villa Comunale (Acquedolci), Villa Piccolo (Capo d’Orlando), Villa Margherita

(Ragusa), Villa Bellini (Catania), Villa Garibaldi (Piazza Armerina), Parco di Villa Casalotto (Aci

S.Antonio), Villa Comunale (Corleone), Villa Margherita (Partinico), Villa Cavallotti (Marsala),

Villa Comunale Scaturro (Sciacca), Villa Bonfiglio (Agrigento), Villa Comunale (Caltagirone),

Villa Reimann (Siracusa)

Exsiccatum

05/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Torre Federico (Enna).

Biologia ed ecologia

78

La fioritura avviene tra maggio e luglio; i frutti, una volta formatisi, permangono tutto l’anno.

Predilige terreni non troppo argillosi ed esposizioni da soleggiate a mediamente soleggiate. Ha una

media resistenza alla siccità e alla salinità, mentre resiste con difficoltà agli agenti

dell’inquinamento atmosferico. Tollera mediamente sia le alte che le basse temperature.

Allergenicità: 2

Nota

Specie poco utilizzata nelle vie cittadine.

79

Melia azedarach L. Fam. Meliaceae

Nome volgare

Albero dei Rosari.

Descrizione

Albero caducifoglio con chioma globoso-espansa,

di media densità. Può arrivare fino a 15 m

d’altezza; presenta fusto diritto provvisto di

corteccia, bruno-verdastra, molto fessurata e

sfaldabile, a maturità, a piccole placche. Le

ramificazioni, anch’esse espanse, portano foglie

composte bipennate, di colore verde scuro, lunghe

fino a 80 cm; le foglioline, che misurano fino a 5

cm, sono ovato-ellittiche, con apice acuto e margine dentato. I fiori, ermafroditi, di 1-2 cm, lilla,

sono riuniti in lunghe infiorescenze, lasse, a panicolo di 10-20 cm. I frutti, giallo-ocra, sono drupe

sferoidali riunite in grappolo e portate da un lungo peduncolo.

Origine geografica

Nord dell’India e Cina.

Localizzazione e frequenza

Specie abbastanza diffusa specialmente nelle alberature stradali. Si rinviene: Giardino Inglese,

Villa Giulia, Villa Belmonte, Parco Principe di Castelnovo (Palermo), Villa Galletti (Bagheria),

Villa Palmieri (Termini Imerese), Lo Zucco (Carini9, Villa Margherita (Trapani), Villa Comunale

(Caltagirone), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Italia (S.Stefano di Camastra),

Exsiccatum

05/05/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, C.so Calatafimi, (PAL).

Biologia ed ecologia

La fioritura avviene tra la terza decade di aprile e la prima metà di giugno; i frutti permangono sui

rami per buona parte dell’anno. La defogliazione si ha tra la metà di dicembre e la metà di

gennaio. Intorno al mese di maggio è possibile osservare contemporaneamente il verde chiaro

80

della nuova vegetazione, il lilla delle infiorescenze ed il giallo ocra dei frutti dell’anno prima, con

uno straordinario effetto decorativo. Specie rustica, indifferente al substrato, predilige esposizioni

soleggiate.

Allergenicità: 2

81

Morus alba L. “Pendula“ Moraceae

Nome volgare:

Gelso.

Descrizione: Albero deciduo alto fino a 10 m.

Fusto, con rami diffusi, flessuosi e resistenti, legno

duro, di colore giallo-scuro, corteccia giallastra,

screpolata. Chioma larga e densa. Foglie alterne,

ovato-cuoriformi, lunghe 5-20 cm, 3-5 lobi distinti,

seghettate al margine, lisce o gibbose, di colore

verde lucente, pelose nella pagina inferiore; picciolo

robusto. Fiori monoici, riuniti in amenti cilindrici o

globosi, ascellari, peduncolati e riuniti, i maschili

con perigonio quadripartito e 4 stami sovrapposti, i

femminili con segmenti ovali, ovario con 2 stimmi.

Infruttescenza (sorosio) pseudodrupa, succulenta, dolce, di color bianco-roseo.

Origine geografica: Asia centrale.

Localizzazione e frequenza: Specie censita nel Giardino di Palazzo dei Normanni, Villa Trabia,

Villa Pignatelli (Palermo), Giardino Garibaldi (Mistretta), Villa Palmeri (Termini Imerese),

LoZucco (Carini), Parco di Donnafugata, Villa Margherita (Ragusa), Villa Comunale

(Corleone),Villa Cavallotti (Trapani),Giardini Storici delle Madonie.

Biologia ed ecologia: La fioritura si svolge da aprile a maggio. La riproduzione avviene per seme

o per innesto. Pianta rustica di facile adattamento.

Allergenicità: 4

Exsiccatum: 04.10.2015 Giardino Garibaldi di Mistretta

Nota: Presente un'altra specie congenere Morus nigra.

82

Nerium oleander L. Fam. Apocynaceae

Nome volgare

Oleandro.

Descrizione

Cespuglio o piccolo albero, alto 2-6 m, con

numerose ramificazioni, lunghe e divaricate,

che partono fin dalla base. La corteccia,

grigia e liscia nei giovani esemplari, diventa

bruna e fessurata negli adulti. Foglie grandi

10-20 × 1-4 cm, persistenti, coriacee,

lanceolate, opposte, con margine intero e

apice acuto; di colore verde scuro e lucido,

nelle pagina superiore, più chiare e opache, in

quella inferiore. Fiori numerosi, di 5-6 cm, riuniti in corimbi terminali, bisessuali, presentano una

colorazione variabile dal bianco al porpora. I frutti sono follicoli, molto vistosi, allungati da 8 a 18

cm, formati da due valve che a maturità si aprono facendo fuoriuscire numerosi piccoli semi

brunastri.

Origine geografica

Mediterraneo e Cina occidentale.

Localizzazione e frequenza

Specie censita nella maggior parte dei giardini e parchi siciliani.: Villa Giulia, Giardino Inglese,

Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Igiea,

Parco del Principe di Castelnuovo, Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita e

Villa Niscemi.

Exsiccatum

05/05/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Giulia, (PAL).

Biologia ed ecologia

83

È una specie indigena della Sicilia e dell’Italia meridionale che cresce spontaneamente lungo il

greto dei fiumi. Diffusissima come pianta ornamentale, fiorisce abbondantemente dalla prima

decade di maggio fino a novembre; le molte cultivar si caratterizzano per il diverso colore dei fiori

e per la morfologia degli stessi, a 5 petali, nelle cultivar più comuni, e a molti petali, nelle cultivar

a fiore pieno. La fruttificazione avviene tra settembre e dicembre. È una pianta molto rustica,

indifferente al substrato e con grande adattabilità climatica.

Allergenicità: 2

Nota

Tutta la pianta è tossica per la presenza dell’oleandrina, un glucoside. La pianta viene allevata sia

ad alberello che a cespuglio. Talvolta per ridurre gli interventi colturali vengono effettuate

drastiche potature che deturpano l’effetto estetico.

84

Olea europea L. Fam. Oleaceae

Nome volgare:Olivo

Descrizione:

Albero sempreverde, molto longevo; le radici sono

prevalentemente di tipo fittonante nei primi 3 anni di età

, poi si trasformano quasi completamente in radici di

tipo avventizio, garantendo alla pianta vigorosità anche

su terreni rocciosi e formando un apparato radicale

alquanto esteso e molto superficiale. Altezza fino a

10÷15 m. Il tronco inzialmente è cilindrico ed eretto,

diviene con l'età largamente espanso alla base,

irregolare, sinuoso e nodoso, spesso cavo; con rami

assurgenti e ramuli angolosi, talora spinescenti nelle forme selvatiche, con chioma densa, molto

espansa grigio-argentea. La corteccia è grigio-verde e liscia fino al decimo anno circa, poi nodosa,

scabra con solchi profondi e screpolata in placchette quadrangolari. La ceppaia forma strutture

globose, da cui ogni anno sono emessi numerosi polloni basali. Le gemme sono perlopiù di tipo

ascellare. Le foglie si formano sul ramo dalla primavera all'autunno e restano vitali fino a 2 anni,

sono semplici, opposte, coriacee, lanceolate, attenuate alla base in breve picciolo, acuminate

all'apice, con margine intero, spesso revoluto. La pagina superiore è opaca, di colore verde glauco

e glabra, quella inferiore è più chiara, sericeo-argentea per peli stellati con nervatura mediana

prominente. I fiori ermafroditi, sono raccolti in brevi e rade pannocchie ascellari, dette mignole;

hanno calice persistente a 4 denti, corolla imbutiforme a tubo breve costituita da quattro petali

biancastri saldati fra di loro alla base; 2 stami sporgenti con grosse antere gialle; ovario supero e

stilo bilobo. I frutti sono drupe ovoidali (olive), hanno colore che varia dal verde al giallo al viola

al nero violaceo, con mesocarpo oleoso e nocciolo affusolato legnoso e rugoso.

Origine geografica: Mediterraneo

Localizazzione e frequenza: Specie presente: Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Pajno, Villa

Natoli, Villa Niscemi, Villa Pignatelli, Villa Sperlinga, Villa Giulia (Palermo), Villa Palmeri

(Termini Imerese), Lo Zucco (Carini), Villa Bellini (Catania), Parco di Villa Casalotto (Aci

S.Antonio), Villa Reimann (Siracusa), Villa Comunale (Caltagirone), Villa Margherita, Parco di

85

Donnafugata (Ragusa), Villa La Falconara (Taormina), Villa Margherira (Trapani),Villa Piccolo

(Capo d’Orlando), Giardino Duca di Cesarò (Taormina).

Exsiccatum

22/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Margherira (Trapani).

Biologia ed Ecologia: Olea europaea si distingue per la sua longevità e la frugalità. È specie

tipicamente termofila ed eliofila, predilige ambienti e climi secchi, aridi e asciutti ed è sensibile

alle basse temperature. Vegeta nei terreni sciolti, grossolani o poco profondi, con rocciosità

affiorante e fra gli alberi da frutto è inoltre, una delle specie più tolleranti alla salinità e può essere

coltivato anche in prossimità dei litorali. Dal piano sino a 900 m s.l.m. Fiorisce in primavera.

Allergenicità: 4

86

Parkinsonia aculeata L. Fam.Cesalpinaceae

Nome volgare Parkinsonia.

Descrizione

Può presentarsi sottoforma di arbusto o di

piccolo alberello con portamento irregolare

ed espanso con rami a volte ricadenti,

verdastri e spinosi; può raggiungere i 10 m

di altezza. Il tronco è irregolare con

corteccia scura e rugosa. Le foglie sono

decidue, composte, bipennate lunghe fino a

20-30 cm con elementi lineari ovati o

lanceolati, alternati larghi da 1 a 3 mm e

lunghi sui 2-5 mm, più raramente la

lunghezza arriva ai 10-12 mm; le foglioline

tendono a chiudersi di notte. Sono presenti delle spine all’ascella delle foglie. La vegetazione

tende ad avere aspetto ricadente. I rami ed i rametti hanno andamento irregolare. Produce

infiorescenze racemose pendule. I peduncoli non arrivano a 2 cm, il calice ha sepali ricurvi e 5

petali: 4 di colore giallo chiaro e forma ovata, uno più arrotondato e apice allungato di colore più

intenso con macchie arancio-rossastre basali; gli stami sono rossastri. Il frutto è un legume lungo

fino a 15 cm contenente fino a 8 semi di colore bruno-verdastro.

Origine geografica

Originaria del Messico e della fascia tropicale del Sud America, viene coltivata in Italia come

ornamentale nelle zone più calde, arrivando a diffondersi spontaneamente in Sicilia.

Localizzazione e frequenza

Presente a Villa Malfitano e nel Parco del Principe di Belmonte (Palermo), Villa Margherita

(Trapani), Parco di Villa Casalotto (Aci S.Antonio).

Exsiccatum

02/10/2009, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Malfitano, (PAL).

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Biologia ed ecologia

Questa leguminosa fiorisce da settembre ad ottobre. E’ una pianta abbastanza delicata, non tollera

le gelate intense e prolungate, ama i suoli leggeri e drenanti; predilige esposizioni in pieno sole e

protette dalle correnti. A scopo ornamentale viene utilizzata come esemplare isolato e il suo

portamento dovrà essere controllato con le potature altrimenti sarà molto irregolare.

Allergenicità: 2

88

Phoenix canariensis Chabaud. Fam. Palmae

Nome volgare

Palma delle Isole Canarie.

Descrizione

Pianta sempreverde, dioica, alta fino a 20

m, con uno stipite robusto, diritto,

ricoperto di cicatrici, tanto profonde

quanto lunghe, lasciate dalle vecchie

foglie; il suo diametro può arrivare a 90

cm. Chioma, rigogliosa, costituita da foglie

pennate lunghe fino a 6 m, pendenti, con

lacinie lunghe 40-50 cm. L’infiorescenza

femminile ha il calice grande quanto la corolla; quella maschile è composta da piccoli fiori di 1

cm. I frutti, 1.5-2.5 cm, sono delle drupe, oblungo-ellissoidali, di colore arancione tendente al

rossastro a maturità.

Origine geografica

Isole Canarie.

Localizzazione e frequenza

Specie presente in tutti i parchi e giardini di Sicilia. Villa Giulia, Villa Garibaldi, Giardino Inglese,

Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Villa Bonanno, Giardino di Acclimazione,

Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Sperlinga, Giardino Inglese, Parco del Principe di

Castelnuovo, Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi, Villa

Pignatelli, Parco del Principe di Belmonte.

Exsiccatum

06/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Bonanno (PAL).

Biologia ed ecologia

La fioritura avviene tra marzo e maggio e la successiva fruttificazione tra agosto e dicembre. Si

caratterizza per la sua grande adattabilità ai diversi tipi di substrato pedologico e per la sua

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resistenza al freddo. Predilige esposizioni soleggiate e mostra un’ottima resistenza ai venti salsi.

La caduta dei frutti e delle foglie, provviste di spine, possono rappresentare elemento di pericolo

per i pedoni.

Allergenicità: 3 (♂)

Nota: Presenti altre specie congeneri quali:Phoenix dactylifera L.P. loureiri ,P. reclinata , P.

roebelenii ,P.reclinata, il polline è prodotto dagli esemplari maschili, che sono rari.

90

Phoenix dactylifera L. Fam. Arecaceae

Nome volgare

Palma da datteri.

Descrizione

Pianta sempreverde, dioica, alta fino a 30

m, con uno o più stipiti slanciati, segnati

da numerose cicatrici lasciate dalle

foglie cadute. La chioma è costituita da

foglie pennate, lunghe fino a 3 m,

curvate ad arco, di colore grigio-verde;

le lacinie sono lanceolate, appuntite,

carenate e misurano 30-40 cm. I piccioli

sono spinosi. Infiorescenze a spadice;

quelle femminili, riccamente ramificate,

di ca. 40 cm, recano fiori di ca. 4 cm,

quelle maschili, lunghe 50-60 cm, ricoperte da brattee brune da giovani, presentano fiori più

piccoli di ca 8 mm. I frutti, 4-7 × 2.5 cm, sono delle drupe ellissoidali-oblunghe, hanno una

colorazione giallo-bruna e sono eduli.

Origine geografica

Asia occidentale e Nord Africa.

Localizzazione e frequenza

Specie molto diffusa; è stata rinvenuta a: Villa Giulia, Villa Garibaldi, Giardino Inglese, Giardino

di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Villa Bonanno, Villa Pajno, Villa Natoli, Giardino di

Acclimazione, Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Sperlinga, Villa Igiea, Parco del Principe di

Castelnuovo, Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi, Villa

Pignatelli, Parco del Principe di Belmonte (Palermo), Villa Galletti (Bagheria), Villa Palmeri

(Termini Imerese), Lo Zucco (Carini), Villa Comunale (Caltagirone), Parco di Donnafugata

(Ragusa), Giardino Ibleo (Ragusa Ibla), Villa Bellini (Catania), Villa Cavallotti (Marsala), Parco

del Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa Maria (Casteltermini), Villa Elena (Licata), Villa

Scaturro (Sciacca), Villa Comunale (Leonforte), Villa Fegotto (Chiaramonte Gulfi), Villa

91

Garibaldi (Piazza Armerina), Villa Mazzini (Messina), Villa Reimann (Siracusa), Villa Falconara

(Taormina).

Exsiccatum

06/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, villa Bonanno, (PAL).

Biologia ed ecologia

La fioritura avviene tra marzo e maggio e la successiva fruttificazione tra luglio ed agosto. Specie

molto rustica, originaria di ambienti aridi, predilige esposizioni soleggiate. Mostra grande

resistenza alla salinità, alle alte temperature e all’inquinamento atmosferico.

Allergenicità: 3 (♂)

Nota : Vedi Phoenix canariensis

92

Pinus halepensis Mill. Fam. Pinaceae

Nome volgare

Pino di Aleppo.

Descrizione

Albero alto fino a 15-20 m. Fusto sinuoso ed

inclinato, con corteccia brunastra, sfumata di

colore arancione o grigiastro a seconda dell’età,

fessurata e profondamente screpolata a placche

allungate. Chioma con portamento regolare, nei

giovani esemplari, e globosa-irregolare, negli

adulti. L’apparato fogliare è di tipo persistente e le

foglie, verde chiaro, sono aghiformi, con

andamento tendenzialmente ricurvo, riunite in gruppi di due, lunghe da 7 a 15 cm. Gli strobili

femminili, di colore rosso scuro lucido, presentano una forma conico-allungata, spesso ricurvi,

lunghi 7-12 × 2.5-3.5 cm, e maturano in ca. 2 anni.

Origine geografica

Mediterraneo orientale.

Localizzazione e frequenza

Presenti nella maggior parte dei parchi e giardini siciliani, come: Villa Giulia, Villa Garibaldi,

Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Villa Malfitano, Villa

Trabia, Villa Sperlinga, Villa Igiea, Villa Niscemi, Villa Pignatelli e Parco del Principe di

Belmonte.

Exsiccatum

07/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Giardino Inglese (PAL).

Biologia ed ecologia

Pianta monoica che inizia la fioritura nel mese di marzo e la termina nel mese di maggio. Si adatta

a diversi tipi di substrato, anche a quelli calcarei litoranei. Richiede un esposizione soleggiata e

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mostra una eccellente resistenza alla siccità e alla salinità; la tolleranza alle alte temperature è

elevata.

Allergenicità: 4

Nota: Presenti altre specie congeneri con elevato potenziale allergenico: P. excelsa P. laricio, P.

pinea, P. canariensis, P. pinaster

94

Pinus pinea L. Fam. Pinaceae

Nome volgare

Pino domestico, Pino italico.

Descrizione

Albero sempreverde che può raggiungere i 25 m

d’altezza, presenta un fusto generalmente diritto,

fino ad 1 m di diametro, con ramificazioni

laterali solo nella parte alta dove la chioma

diventa espansa e globosa, formando un tipico

cappello. Corteccia bruno-rossiccia con

sfumature grigiastre e profonde solcature ed

incisioni longitudinali. Foglie aghiformi, lunghe

7-20 cm, con diametro di 1.5-2 mm, riunite in

gruppi di due e portate sui brachiblasti. Coni maschili cilindrici, color arancio, che si formano

all’ascella dei nuovi getti; i macrosporofilli femminili sono riuniti in uno strobilo che evolve in

una tipica pigna globosa e larga con apice arrotondato, che a maturità si apre liberando i semi.

Origine geografica

Regioni mediterranee dell’Europa meridionale.

Localizzazione e frequenza

Specie rinvenuta nella maggior parte dei parchi e giardini siciliani, come: Giardino Inglese,

Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Giardino di Acclimazione, Villa Malfitano,

Villa Trabia, Villa Sperlinga, Villa Igiea, Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della

Favorita, Parco del Principe di Belmonte.

Exsiccatum

07/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, viale Regione Siciliana, (PAL).

Biologia ed ecologia

Pianta monoica con fioritura compresa tra il mese di aprile e maggio; gli strobili permangono sulla

pianta per buona parte dell’anno. Specie rustica, resistente alle più svariate condizioni climatiche,

95

teme i venti salsi. Si adatta anche a substrati poveri. Presenta una resistenza medio-bassa

all’inquinamento atmosferico.

Allergenicità: 4

Nota: Vedi Pinus halepensis

96

Pittosporum tobira Ait. Fam. Pittosporaceae

Nome volgare

Pittosporo giapponese.

Descrizione

Arbusto o piccolo albero, sempreverde, alto fino

a 3-6 m, con numerose ramificazioni, diffuse,

corte, spesso sub-verticillate, che si dipartono

dalla base del fusto. Foglie alterne o inserite in

verticillastri all’estremità dei rami, di 3-10 × 2-4

cm, oblungo-cuneiformi, coriacee, glabre, con

margine ricurvo e sinuoso; verde scuro lucido,

sulla pagina superiore, più pallide in quella

inferiore; il picciolo è corto. Fiori numerosi,

profumati, lunghi fino a 2 cm, bianco candido e

riuniti in un’infiorescenza terminale,

ombrelliforme. I frutti sono delle bacche globose o piriformi, di 1-2 cm di diametro, contenenti

due o più semi rossi, avvolti da una sostanza mucillaginosa.

Origine geografica

Cina e Giappone.

Localizzazione e frequenza

Specie molto frequente nei parchi e giardini siciliani. Essa si rinviene a: Villa Giulia, Giardino

Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa

Igiea, Giardino della Casina Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi, Villa Pignatelli,

Parco del Principe di Belmonte.

Exsiccatum

12/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Trabia, (PAL).

Biologia ed ecologia

97

La fioritura avviene tra aprile e maggio; la successiva fruttificazione perdura fino a settembre

inoltrato. Pianta rustica, capace di adattarsi a svariati tipi di substrato; esigente in temperature

elevate, necessita di esposizioni soleggiate, mostra una buona resistenza alla siccità.

Allergenicità: 2

98

Platanus ×hybrida Brot. Fam. Platanaceae

Nome volgare

Platano ibrido.

Descrizione

Grande albero caducifoglio alto fino a 35 m, dotato

di troco robusto, con corteccia screziata, verde,

grigio o giallastra, desquamante, che porta ampie

ramificazioni, erette o tortuose, formanti una chioma

globoso-ovoidale, del diametro di 10-15 m a

maturità. Foglie grandi ca. 20-25 cm, alterne, verde

chiaro, con 3 o 5 lobi, triangolari-acuti, con margini

più o meno dentati e lobo mediano più largo della

sua lunghezza; glabre e hanno una consistenza membranacea. Picciolo lungo 3-10 cm. Fiori molto

piccoli e riuniti in un’infiorescenza globosa a capolino, pendulo e di colore giallo-verdastro. I

frutti sono acheni pelosi, riuniti in infruttescenze globulari, deiscenti e marrone chiaro.

Origine geografica

Platanus occidentalis: S-E USA.

Platanus orientalis: dall’Europa orientale all’Asia Minore.

Localizzazione e frequenza

Specie non molto frequente. Essa risulta presente a: Villa Giulia, Giardino Inglese, Parco

D’Orlèans, Villa Bonanno, Villa Malfitano (Palermo), Villa Margherita (Trapani), Villa Garibaldi

(Mistretta), Villa Bellini, Villa Pacini (Catania), Parco di Villa Casalotto (Aci S.Antonio), Villa

Garibaldi (Piazza Armerina), Villa Comunale (S.Stefano Quisquina), Giardini storici Madonie.

Exsiccatum

12/04/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Garibaldi (Mistretta).

Biologia ed ecologia

Pianta monoica con fioritura compresa tra la prima decade di aprile e la seconda decade di giugno.

Nello stesso periodo si ha l’emissione delle nuove foglie; i frutti permangono sull’albero per

99

l’intero anno. Specie molto rustica, di rapido sviluppo, con una medio-alta tolleranza sia alle alte

che basse temperature. Predilige esposizioni soleggiate e mostra una notevole indifferenza al

substrato. La resistenza all’inquinamento atmosferico è bassa.

Allergenicità: 4

Nota

Negli ultimi anni, se ne sta abbandonando l’utilizzo a causa di seri problemi fitosanitari dovuti

soprattutto al cancro colorato.

100

Platycladus orientalis (L.) Franco Cupressaceae

Nome volgare

Tuia orientale.

Descrizione: Albero sempreverde alto fino a 20 m,

con chioma densa, piramidale con apice arrotondato di

colore verde brillante, fusto eretto; con ramificazioni

diffuse; corteccia di colore grigio-giallastra, fessurata

longitudilmente. Foglie squamiformi e triangolari,

disposte alterne sulla faccia dei ramuli, le laterali

sovrapposte alle facciali ad apice lievemente acuto con

una ghiandola resinifera al centro, di colore verde

brillante, odorore se stropicciate. Coni maschili ovoidi,

apicali, di colore giallognolo, i femminili ovoidi; eretti,

laterali, carnosi, di color verde glauco. I pseudo frutti sono galbuli terminali, solitari, bruno-

rossastri, con 6(8) squame pianeggianti, spesse e legnose, con apice carnoso e ricurvo ad uncino

che contengono 1-3 semi marroni, ovoidi, privi di ali, raramente, con ali molto strette.

Origine geografica: Asia orientale.

Localizzazione e frequenza:. Specie censita nel Giardino Garibaldi (Mistretta), Villa Palmeri

(Termini Imerese), Lo Zucco (Carini), Villa Torre Federico (Enna), Villa Cascino (Modica), Villa

Margherita (Ragusa), Villa Margherita (Partinico).

Biologia ed ecologia: La fioritura si svolge da aprile a maggio. La propagazione avviene per

seme. La specie è indifferente al substrato e tollerante i rigori del clima.

Allergenicità: 4

Exsiccatum: 28.7.2015. Giardino Garibaldi di Mistretta

101

Populus alba L. Fam. Salicaceae

Nome volgare

Pioppo bianco, detto anche gattice o albera.

Descrizione

È un albero alto fino a 30 metri, con un'ampia chioma

arrotondata. Tra le numerose specie e varietà di pioppo

questa è la più sana e longeva, anche se raggiunge

raramente il centinaio d'anni d'età; esistono, tuttavia,

prove documentate di alcuni individui in Parchi storici

vissuti eccezionalmente oltre 180 anni. La sua corteccia

grigio chiaro, simile a quella della betulla, rimane per lungo tempo liscia e punteggiata da piccole

lenticelle suberose a forma di rombo; invecchiando diviene più scura e solcata longitudinalmente

dalla base dell'albero e progressivamente diventa ruvida e molto scura. Le foglie, sorrette da un

picciolo depresso lateralmente lungo fino a 5 centimetri, hanno una forma ovale o rotondeggiante,

ma talvolta irregolarmente lobata (4-8 centimetri). La pagina fogliare superiore è lucida, di colore

verde scuro, mentre quella inferiore, come gli interi getti giovani, è ricoperta da una fitta peluria

biancastra (tomento), da cui il nome comune della pianta. Come tutte le altre Salicaceae, il pioppo

bianco è una pianta dioica con i fiori unisessuali riuniti in amenti, che compaiono prima delle

foglie. Questo tipo di infiorescenza ad amento pendulo è comune nelle specie arboree a

impollinazione anemofila. Gli amenti maschili sono cilindrici, quelli femminili corti con fiori

ascellanti su una brattea pelosa. Anche la dispersione dei semi, contenuti in capsule, è affidata al

vento grazie alla presenza su questi di filamenti pelosi il cui insieme è detto pappo. Il pappo pur

costituito di finissima cellulosa provoca sempre fastidio a occhi e naso con spesso reazioni

allergiche. In giardinistica diventa, quindi, indispensabile raccomandare l'uso di piante di sesso

maschile pretendendole ai vivaisti che le possono ottenere per talea.

Origine geografica

È una specie centro europea meridionale, nativa della Spagna e del Marocco, il cui areale arriva

fino all'Africa settentrionale e all'Asia centrale.

Localizzazione e frequenza

Specie presente a Villa Reimann (Siracusa), Villa Lucio Piccolo (Capo d’Orlando).

102

Exsiccatum

05/12/2014, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Lucio Piccolo (Capo d’Orlando).

Biologia ed ecologia

Il suo habitat naturale è rappresentato da suoli incoerenti, sciolti limosi-argillosi, che rimangono

umidi tutto l'anno ma senza subire regolari inondazioni, dove si associa a specie arboree, quali

l'ontano, il frassino, l'olmo e il Salix alba. In Italia si trova dalla pianura fino a circa 1.500 m s.l.m.

È abbastanza resistente alla salsedine. È più termofilo di altre specie del genere. Fiorisce dalla

seconda metà di aprile alla metà di maggio.

Allergenicità: 4

Nota: Presenti altre 2 specie congeneri altamente allergeniche quali: Populus ×canadensis, P

nigra L .

103

Populus nigra L. Fam. Salicaceae

Nome volgare

Pioppo nero, detto anche pioppo cipressino.

Descrizione

Il tronco del pioppo nero è eretto, nodoso e solcato,

molto ramificato. Raggiunge in altezza i 35-40 m. Il

pioppo può arrivare a vivere fino a 200-400 anni. La

corteccia è di colore bruno–nerastro, con fessure

longitudinali. La chioma è ovale, dilatata e irregolare.

Nella varietà cipressino o piramidato o colonnare i

rami sono eretti. Le gemme invernali oblungo-

appiattite sono ricoperte da brattee brune, glabre e

vischioso-attaccaticce. Le foglie del pioppo nero

sono decidue, semplici, a inserzione alterna; la forma

è variabile, da triangolari romboidali, a triangolari con apice acuminato. Sono lunghe 8 cm, hanno

un lungo picciolo, sono di colore bruno-verde, lucide nella lamina superiore, più opache nella

superficie inferiore. I fiori spuntano prima delle foglie e sono disposti in amenti separati su alberi

diversi. Gli amenti maschili, rossastri, lunghi da 5 a 9cm, hanno fiorellini molto fitti e numerosi

stami. Gli amenti femminili sono esili, lunghi anche 12 cm, di colore giallo– verde; hanno

fiorellini più radi e l’ovario circondato alla base da una specie di calicello a forma di scodellino.

Dalle infiorescenze femminili si sviluppano delle capsule glabre di forma ovoidale. La capsula, a

maturità, si apre in due parti e lascia uscire numerosi e piccolissimi semi provvisti di una lunga

peluria cotonosa di colore bianco, questi si diffondono con il vento. I frutti spesso possono

generare allergie a causa del polline.

Origine geografica

Il pioppo nero è originario dell’Europa e dell’Asia. La varietà cipressina è comparsa in seguito a

una mutazione genetica nell’Asia Minore ed é stata importata in Europa dove è rappresentata

quasi esclusivamente da individui maschili.

Localizzazione e frequenza

104

Specie censita a: Giardino Inglese (Palermo), Giardini delle Madonie, Villa Comunale (Ribera),

Villa Comunale (Leonforte), Villa Bellini, Villa Pacini (Catania), Villa Casalotto (Aci S.Antonio).

Exsiccatum

20/03/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Giardini delle Madonie.

Biologia ed ecologia

Vegeta bene lungo le sponde di corsi d’acqua, ai margini dei boschi, su terreni umidi e profondi o

alluvionali. L’areale del pioppo nero è esteso a tutta l’Europa Meridionale, dove viene

normalmente coltivato. Fiorisce da marzo ad aprile.

Allergenicità: 4

Nota: Vedi Populus alba

105

Quercus ilex L. Fam. Fagaceae

Nome volgare

Leccio.

Descrizione

Albero sempreverde alto fino a 25 m, provvisto

di apparato radicale robusto ed espanso; fusto

diritto, con corteccia, liscia e grigia da giovane,

ma, poi, diventa finemente screpolata e

suddivisa in piccole placche grigio-brune.

Rami ampi ed irregolari che formano una

chioma densa e ampia, globoso-ovoidale, che

tende ad appiattirsi col tempo. Foglie lunghe 2-

9 × 1-3 cm, semplici, alterne, di colore verde

scuro, lisce e lucide nella pagina superiore, più

chiare e tomentose in quella inferiore; di forma ovato-lanceolata con margine intero o dentato.

Fiori piccoli, giallastri e riuniti in amenti, maturanti con la nuova vegetazione tardo primaverile. Il

frutto è un achenio di colore bruno, sub-globoso, protetto sino a metà da una cupola a squame

piatte e tormentose.

Origine geografica

Regione mediterranea.

Localizzazione e frequenza

Specie molto comune in tutti i parchi e giardini siciliani. Essa risulta presente a: Villa Giulia, Villa

Garibaldi, Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Giardino di

Acclimazione, Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Sperlinga, Villa Igiea, Giardino della Casina

Cinese nel Real Parco della Favorita, Villa Niscemi e Parco del Principe di Belmonte (Palermo),

Villa Garibaldi (Mistretta), Villa Comunale (Leonforte), Villa Bellini, Villa Pacini (Catania), Villa

Comunale (Caltagirone), Parco di Donnafugata (Ragusa), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Mazzini

(Messina), Giardino di Duca di Cesarò (Taormina)..

Exsiccatum

106

05/12/2014, Palermo, Sebastiano Ciccarello, villa Trabia, (PAL).

Biologia ed ecologia

Specie rustica e molto longeva, tipicamente mediterranea, che può avere un portamento arbustivo.

È un ottimo rifugio per la piccola fauna cittadina. La fioritura è compresa tra la metà di aprile e la

fine di maggio e la fruttificazione rimane sull’albero per l’intero anno. Si adatta a tutti i tipi di

terreno ben drenati. Tollera molto bene alte e basse temperature e l’inquinamento atmosferico.

Allergenicità: 3

Nota: Presenti altre specie congeneri altamente allergeniche: Quercus coccifera,,Q. polymorpha,

Q.pubescens.

107

Rhamnus alaternus L. Rhamnaceae

Nome volgare:

Alaterno

Descrizione

Specie arbustiva sempreverde, alta da 1 a 5 metri,

raramente alberello alto fino ad 8 metri, con fusti

ramosi; rami flessibili, a disposizione sparsa sul fusto,

rami giovani pubescenti; corteccia rossastra che si

screpola con l'età; chioma compatta e tondeggiante;

legno molto duro, di colore giallo-brunastro e dal

caratteristico odore sgradevole che emana appena

tagliato. Le foglie sono :sempreverdi, coriacee,

lanceolate o ovate, alterne, a volte quasi opposte, lunghe 2-5 cm, con margine biancastro

cartilagineo seghettato o intero, con nervatura centrale pronunciata e 4-6 paia di nervature

secondarie; pagina superiore lucida verde scura, quella inferiore più chiara. I fiori raccolti in un

corto racemo ascellare di qualche cm di lunghezza; fiori dioici (raramente fiori dei due sessi sono

presenti sulla stessa pianta), pentameri o tetrameri, di 3-4 mm di diametro, profumati; calice

verde-giallognolo con sepali eretti nei fiori femminili e riflessi in quelli maschili; petali nulli (o al

massimo 1); peduncoli fiorali lunghi 3 mm; stili fessurati in 2-4 parti. Il frutto sono drupe di forma

obovoide contenenti 3 semi, prima rossastre e poi nere, di 3-7 mm di diametro che giungono a

maturazione tra luglio e agosto. Emanano un odore intenso e sono velenose.

Origine Geografica: Mediterraneo.

Localizazzione e frequenza: Presente nei giardini di : Giardino Inglese, Villa Trabia, Villa

Malfitano, Villa Pignatelli, villa Niscemi, Villa Giulia (Palermo), Villa Palmeri (Termini Imerese),

Villa Comunale 8Caltagirone), Villa Italia, Palazzo Sergio (S.Stefano di Camastra), Parco di

Donnafugata (Ragusa), Villa Bellini (Catania), Parco di Villa Casalotto (Aci S.Antonio), Villa

Reimann (Siracusa),Giardino del Balio (Erice), Villa La Falconara (Taormina).

Exsiccatum

22/07/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Italia (S.Stefano di Camastra).

108

Biologia ed Ecologia: diffuso nella macchia sempreverde termofila, nelle garighe e nelle leccete,

sui pendii collinari calcarei, nelle fenditure della roccia, in aree disturbate ed ai margini del bosco,

nel greto dei ruscelli costieri, nel sottobosco rado delle regioni a clima mediterraneo del livello del

mare fino ai 700 m di altitudine. Fiorisce dalla fine dell’inverno all’inizio della primavera.

Allergenicità: 3

109

Robinia pseudacacia L Fam. Fabaceae

Nome volgare

Robinia, Falsa acacia.

Descrizione

Albero caducifoglio alto fino a 27 m, con

apparato radicale grossolano, poco ramificato

ma molto espanso; elevata attività

pollonifera. Fusto diritto, con corteccia

grigio-brunastra, fessurata longitudinalmente,

ramificazioni bruno-rossastre nei giovani e

grigio-bruno a maturità, spinose, espanse ed

irregolari. Foglie, lunghe fino a 30 cm,

imparipennate, verde chiaro, provviste di spine alla base del picciolo; composte da 9-19 foglioline,

di massimo 5 cm, ellittiche o ovato-ottuse con margine intero. Fiori bianchi, profumati, riuniti in

racemi penduli, lunghi fino a 15 cm. I frutti sono legumi, rosso-bruni a maturità, coriacei, penduli,

glabri e lunghi da 8 a 12 cm.

Origine geografica

Est e Centro degli USA.

Localizzazione e frequenza

Specie abbastanza comune nei parchi e giardini siciliani. Essa risulta presente a: Villa Giulia, Villa

Garibaldi, Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Villa Malfitano, Villa Trabia,

Villa Sperlinga, Villa Niscemi e Parco del Principe di Belmonte, via Leonardo da Vinci. Presente

inoltre a piazza Principe di Camporeale ed al Giardino della Zisa.

Exsiccatum

05/12/2014, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Trabia, (PAL).

Biologia ed ecologia

La fioritura è compresa tra i mesi di marzo e maggio, la formazione dei frutti inizia con l’arrivo

dell’estate e resiste sull’albero tutto l’anno. La defogliazione comincia a fine novembre e termina

110

a metà febbraio. Estremamente rustica, di rapido accrescimento, è anche molto resistente

all’inquinamento atmosferico; se non controllata può diventare infestante.

Allergenicità: 4

111

Sambucus nigra L. Caprifoliaceae

Nome volgare

Sambuco

Descrizione: Arbusto o alberetto caducifoglio,

cespuglioso, alto fino a 6 m. Fusto con rami eretto-

patenti, ricchi di midollo molle e bianco; corteccia

giallognola, cosparsa di lenticelle brune, screpolata

e crostoso-sugherosa sul tronco. Foglie opposte,

imparipennate, con 5-7 foglioline ovato-acuminate,

seghettate, tenere, di colore verde-scuro-lucente,

lunghe cm 6-12, stipole piccole o nulle; picciolo

robusto. I fiori, raccolti in un’ampia infiorescenza

ombrelliforme di 10-20 cm, sono di circa 5 mm, bianchi e profumati; calice con 5 denti; corolla

piana, con 5 lobi arrotondati; stami 5 inseriti sulla corolla, disposti a stella, con grosse antere

compresse di colore bianco-crema; stilo capitato. Frutti (bacche) globosi, neri, 5-6 mm.

Origine geografica: Europa, Caucaso.

Localizzazione e frequenza: Specie censita nel Giardino Garibaldi (Mistretta), Parco di Villa

Casalotto (Aci S.Antonio), Giardini Storici delle Madonie

Biologia ed ecologia: La specie, indifferente al substrato, fiorisce e fruttifica tra aprile e maggio.

Si riproduce facilmente per seme e talea.

Allergenicità: 3

Exsiccatum: 28.5.2015. Giardino Garibaldi di Mistretta

112

Schinus molle L Fam. Anacardiaceae

Nome volgare

Falso pepe.

Descrizione

Piccolo albero sempreverde, alto fino a 15 m. Fusto

con corteccia nodosa e fessurata. Rami lunghi e

flessibili formanti una chioma globoso-pendula,

con diametro massimo di 10 m. Foglie di 10-30 cm,

imparipennate, alterne, dal verde al verde chiaro,

composte da 7-13 paia di foglioline, lineari-

lanceolate e coriacee. Fiori giallo-verdastri,

insignificati, raggruppati in pannocchie terminali o

laterali, pendule, lunghe fino a 25 cm. I frutti sono

delle drupe globose, di 6-7 mm di diametro, riuniti in grappoli penduli di colore rosa-violaceo.

Origine geografica

Centro e Sud America.

Localizzazione e frequenza

Essa risulta essere censita a: Villa Malfitano, Villa Sperlinga, Villa Igiea, Villa Niscemi, Parco del

Principe di Belmonte (Palermo), Villa Galletti (Bagheria), Villa Palmeri (Termini Imerese), Lo

Zucco (Carini), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Scaturro (Sciacca), Villa Bonfiglio (Agrigento),

Villa Comunale (S.Stefano Quisquina), Villa Elena (Licata), Villa Comunale (Caltagirone), Parco

di Donnafugata, Villa Margherita (Ragusa), Villa Cascino (Modica), Villa Maria (Casteltermini),

Villa Amedeo (Caltanissetta), Villa Comunale (Leonforte), Villa Falconara (Taormina), Villa

Bellini (Catania).

Exsiccatum

05/12/2014, Palermo, Sebastiano Ciccarello, viale Regione Siciliana, (PAL).

Biologia ed ecologia

La fioritura avviene tra l’ultima decade di aprile e la seconda decade di luglio; i frutti maturano a

fine estate e permangono sulla pianta per buona parte dell’inverno creando un gradevole effetto

113

decorativo. Predilige esposizioni soleggiate o mediamente soleggiate e resiste molto bene alla

siccità e all’inquinamento atmosferico. È resistente alla ventosità ed emana un buon profumo di

pepe dalle foglie e dai frutti.

Allergenicità: 4

Nota

Specie con moderata allergenicità, è di notevole valore ornamentale sia nei parchi e giardini che

nelle strade urbane.

114

Sophora japonica L. Fam. Fabaceae

Nome volgare

Sofora.

Descrizione

Nei nostri ambienti arriva a 10-15 m di altezza, ma sono stati osservati esemplari di oltre 25 m di

altezza. Ha portamento arboreo, con chioma densa, larga e tondeggiante che può arrivare al

diametro di 10 m. Il tronco è eretto, con l’invecchiamento diventa contorto e nodoso; la corteccia è

bruno-scura ed intensamente solcata. Le foglie sono caduche, composte e imparipennate. La foglia

è costituita da 7-13 foglioline, con lamina lanceolata, apice appuntito, margine intero e nervatura

penninervia. Hanno larghezza variabile da 2 a 3 cm e lunghezza media di 5 cm; la pagina

superiore è verde brillante, mentre quella inferiore tende più al grigio. I fiori sono ermafroditi,

giallo chiari o biancastri con sfumature dorate e/o rosate, di modeste dimensioni (1-2 cm di

diametro), papilionacei, riuniti in infiorescenze racemose erette di 20-25 cm, all’apice dei rametti.

Il frutto è un legume detto lomento lungo 6-10 cm, contenente da 3 a 7 semi, con interspazi tra

seme e seme. Inizialmente esso è verdastro e turgido, con la maturazione raggrinzisce e diventa

brunastro.

Origine geografica

Originaria dell’Asia orientale (Cina); in Italia è coltivata in tutte le regioni a scopo ornamentale

fino a 500 m di altitudine.

Localizzazione e frequenza:

Risulta presente a: Villa Garibaldi, Giardino di Palazzo dei Normanni, Villa Trabia e Giardino di

Palazzo dei Normanni e Villa Niscemi (Palermo), Villa Comunale (Caltagirone), Villa Garibaldi

(Ribera), Villa Elena (Licata), Villa Bonfiglio (Agrigento), Villa Comunale (S.Stefano di

Quisquina), Villa Garibaldi (Mistretta), Villa Amedeo (Caltanissetta), Villa Margherita (Ragusa),

Villa Comunale (Vittoria), Villa Fegotto (Chiaramonte Gulfi), Villa Pacini, Villa Bellini

(Catania), Parco di Villa Casalotto (Aci S.Antonio)

Exsiccatum

03/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Trabia, (PAL).

Biologia ed ecologia

115

Tale specie fiorisce durante i mesi estivi di giugno e luglio. Ha una buona resistenza

all’inquinamento e per la sua eleganza è diffusa nei parchi e nei viali cittadini. Ama posizioni

esposte al sole e riparate dalle correnti, in quanto soffre le basse temperature; si adatta a tutti i

terreni pur preferendo quelli sciolti, profondi, ben drenati, ricchi di S.O. ed elementi minerali.

Allergenicità: 3

Nota: Presente un’altra specie del genere Sophora secundiflora, con potenziale allergenico medio-

alto.

116

Tamarix gallica L. Fam. Tamaricaceae

Nome volgare

Tamerice.

Descrizione

Piccolo albero o arbusto alto fino a 6 metri.

È abbastanza longevo. Fusto rosso-brunastro

o grigio scuro, provvisto di corteccia liscia

nei giovani esemplari, che si fessura a

maturità; chioma con portamento espanso

con rami lunghi, abbondanti, flessibili, che si

dipartono sin dalla base. Foglie piccole,

squamiformi, embricate, ovato-lanceolate, di

colore verde-glaucescente e provviste di

ghiandole. Fiori piccoli, numerosissimi, di colore rosa, riuniti in racemi di 3-5 cm di lunghezza. I

frutti sono delle capsule trigono-piramidate, contenenti pochi semi pubescenti.

Origine geografica

Bacino del Mediterraneo.

Localizzazione e frequenza

Essa è stata censita nel Parco del Principe di Belmonte.

Exsiccatum

05/12/2014, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Principe di Belmonte, (PAL).

Biologia ed ecologia

Predilige i terreni sabbiosi litoranei e mostra una grande tolleranza ai venti salsi; è molto rustica,

resistente alla siccità, alla salinità e alle alte temperature. La fioritura avviene dall’inizio di aprile

alla metà di giugno.

Allergenicità: 2

117

Trachycarpus fortunei Wend. Fam. Arecaceae

Nome volgare

Palma di fortune, Palma cinese.

Descrizione: Palma alta fino a 15 m. Stipite

cilindrico, eretto, sottile, rivestito da feltro fibroso,

bruno-nerastro. Foglie riunite in rosetta terminale,

plicate, flabelliformi, con diametro di 50-80 cm,

coriace, di colore verde-scuro, lucente nella pagina

superiore, chiare e cineree nella pagina inferiore;

picciuolo più lungo della lamina, rigido, sottile, con

margine denticolato-spinoso. Fiori unisessuati,

piccoli, gialli; quelli maschili in spadici ascellari

densi, penduli, ramificati a guisa i grandi grappoli composti da diverse spate brune; quelli

femminili poco colorati, con ramificazioni aperte e numerose; frutti nero-bluastri, pruinosi,

oblunghi e bilobati.

Origine geografica: Asia orientale.

Localizzazione e frequenza: La specie è stata censita in molti giardini e parchi siciliani: Giardino

Garibaldi, Giardino del Palazzo dei Normanni, Villa Trabia, Villa Malfitano, Villa Niscemi, Villa

Giulia, Villa Bonanno (Palermo), Lo Zucco (Carini), Villa Margherita (Trapani), Parco del

Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Comunale (Caltagirone), Villa

Garibaldi (Mistretta), Villa Piccolo (Capo d’Orlando), Villa Margherita (Ragusa9, Villa Comunale

(Vittoria), Villa Bellini, Villa Pacini (Catania), Villa Reimann (Siracusa), Villa Amedeo

(Caltanissetta), Giardino di Duca Di Cesarò (Taormina)

Exsiccatum: 28.7.2015. Giardino Garibaldi (Mistretta)

Biologia ed ecologia: La fioritura si svolge da maggio a giugno. I frutti maturano un mese dopo.

Indifferente al substrato, la specie tollera bene l’inverno. Si riproduce per seme.

Allergenicità: 3

118

Washingtonia filifera (Lind.) H.A. Wendl. Fam. Arecaceae

Nome comune

Washingtonia della California.

Descrizione

Pianta legnosa sempreverde alta fino a 15 m.

Stipite diritto, robusto, tozzo può raggiungere il

metro di diametro alla base, con superficie bruno-

nerastra e rugosa. La vistosa chioma globosa è

accompagnata da un tipico manicotto costituito

dai residui delle foglie più vecchie e secche che

persistono a lungo prima di staccarsi; le foglie,

palmate con lamina a ventaglio, larga fino a 1 m,

sono divise in 50-70 segmenti lineari, acuti e rigidi e sono sorrette da piccioli lunghi fino a 2 m.

Questi sono dentati per tutta la loro lunghezza per la presenza di spine robuste ed uncinate. Fiori

bianchi, generalmente ermafroditi, raccolti in lunghi (3-4 m) e robusti spadici ascellari, ricurvi, le

cui ramificazioni terminano con varie spighette. I frutti sono ovali, di colore marrone scuro,

piccoli, ca. 6 × 4 mm a maturità.

Origine geografica

California e Sud-Ovest dell’Arizona.

Localizzazione e frequenza

Specie comunissima in tutti i parchi e giardini siciliaNI. Specie censita a: Villa Giulia, Villa

Garibaldi, Giardino Inglese, Giardino di Palazzo dei Normanni, Parco D’Orlèans, Villa Pajno,

Villa Natoli, Villa Bonanno, Giardino di Acclimazione,Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa

Sperlinga, Villa Igiea, Parco del Principe di Castelnuovo, Giardino della Casina Cinese nel Real

Parco della Favorita, Villa Niscemi, Villa Pignatelli e Parco del Principe di Belmonte, Villa

Galletti (Bagheria), Lo Zucco (Carini), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Garibaldi (Piazza

Armerina), Villa Comunale (Caltagirone), Giardino ibleo (Ragusa Ibla), Villa Comunale

(Vittoria), Parco del Gattopardo (S.Margherita Belice), Parco Bonsignore (Leonforte), Villa

Bellini, Villa Pacini (Catania), Parco di Villa Casalotto (Aci S.Antonio), Villa Cordova, Villa

Amedeo (Caltanissetta), Villa La Falconara (Taormina).

119

Exsiccatum

22/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Pacini (Catania).

Biologia ed ecologia

La specie mostra grande tolleranza al trapianto, malgrado il profondo sistema radicale, e cresce

vigorosamente e velocemente da giovane. Si adatta agli areali a clima mite e temperato caldo, con

inverni piuttosto miti. Cresce su diversi tipi di substrato ma predilige quelli freschi e leggermente

umidi, non troppo compatti e asfittici. Fiorisce da giugno a settembre.

Allergenicità: 2 (♂)

Nota: Presente un'altra specie con potenziale allergenico basso la Washingtonia robusta

120

Washingtonia robusta H.A. Wendl. Fam. Arecaceae

Nome volgare

Washingtonia del Messico.

Descrizione

Palma a portamento arboreo con chioma alta e

stretta di forma più o meno ovoidale. Raggiunge

altezze di 18-20 m. Fusto eretto, colonnare,

generalmente slanciato, rivestito dai residui dei

piccioli delle foglie staccatesi col tempo. Lo

stipite tende a diventare quasi liscio, a maturità,

nella parte mediana e basale. Foglie larghe 1-1.5

m, persistenti, palmate, divise in segmenti

allungati ed appuntiti, con apice e margini

irregolari a loro volta incisi e divisi in filamenti

fibrosi; di colore verde-grigiastro, dotate di un lungo picciolo fino a 1 m, provvisto di arcuate e

robuste spine marginali; le foglie più vecchie e secche persistono a lungo sullo stipite prima di

staccarsi. I fiori sono ermafroditi, biancastri o giallastri, riuniti in lunghe infiorescenze a spadice

(fino a 3 m) pendenti. Il frutto è rappresentato da piccole drupe scure poste a grappolo

nell’infruttescenza.

Origine geografica

Nord-Ovest del Messico.

Localizzazione e frequenza

La specie è meno frequente rispetto alla precedente. Essa è stata rinvenuta a: Villa Giulia, Villa

Garibaldi, Giardino Inglese, Villa Malfitano, Villa Trabia, Villa Pajno, Villa Natoli, Villa Niscemi

(Palermo), Villa Margherita (Trapani), Parco del Gattopardo (S.Margherita Belice), Villa

Garibaldi (Ribera), Villa Comunale (Caltagirone), Villa Comunale (Leonforte), Giardino Ibleo

(Ragusa Ibla), Villa Margherita (Ragusa), Villa Garibaldi (Piazza Armerina), Villa Comunale

(Vittoria), Villa Bellini , Villa Pacini (Catania), Parco di Villa Casalotto (Aci S.Antonio), Villa

Comunale (Corleone), Villa Cordova (Caltanissetta), Villa Cascino (Modica), Villa Reimann

(Siracusa)

121

Exsiccatum

22/06/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Parco del Gattopardo (S.Margherita Belice).

Biologia ed ecologia

La fioritura avviene nei mesi compresi tra giugno e settembre e la fruttificazione perdura per tutto

il periodo autunno-invernale. Predilige gli areali a clima mite e temperato caldo, con inverni

piuttosto miti. Si adatta a diversi tipi di substrato all’infuori di quelli asfittici e compatti. Mostra

notevole resistenza all’inquinamento atmosferico e al trapianto; è più veloce nella fase giovanile

di crescita rispetto alla W. Filifera.

Allergenicità: 2 (♂)

122

Wisteria sinensis Sweet Fam. Fabaceae

Nome volgare

Glicine

Descrizione:

Vistoso rampicante legnoso e volubile in senso

antiorario che può raggiungere i 15 m di altezza.

Le foglie sono alterne, imparipennate, di 25-30

cm con 7-13 foglioline ovato lanceolate. I fiori

sono ermafroditi, di 2,5 cm di diametro, sono

riuniti in racemi compatti, lunghi 30-35 cm, sono papilionati, di colore violetto, molto profumati e

compaiono in primavera prime delle foglie. Il frutto è un legume bruno, coperto di fine peluria

vellutata e contiene dei semi grigiastri, velenosi. La fruttificazione avviene raramente.

Origine geografica: Cina

Localizazzione e frequenza: Specie presente: Villa Malfitano, Giardino di Palazzo dei Normanni

(Palermo), Villa Garibaldi (Ribera), Villa Italia (S.Stefano di Camastra), Villa Garibaldi

(Mistretta), Parco di Villa Bonsignore (Leonforte), Villa Bellini (Catania), Parco di Villa

Casalotto (Aci S.Antonio), Villa Reimann (Siracusa), Villa Comunale (S.Stefano Quisquina),

Villa Maria (Casteltermini), Villa La Falconara (Taormina).

Exsiccatum

22/07/2015, Palermo, Sebastiano Ciccarello, Villa Italia (S.Stefano di Camastra).

Biologia ed Ecologia: Il glicine è un rampicante molto diffuso a scopo ornamentale, è utilizzato

per rivestire muri, su appositi sostegni o per decorare e ricoprire pergolati o barriere artificiali,

compresi gli allestimenti decorativi dei "gazebo". Possiede una discreta rusticità e, pur

sopportando le basse temperature, necessita di climi temperati e miti ed esposizioni al sole.

Predilige terreni umidi tendenzialmente argillosi, ricchi di elementi nutritivi; non tollera molto

bene i terreni calcarei. Una leggera potatura estiva ed una più energica durante il periodo

invernale, quando la pianta è spoglia e non vi sono rischi di gelate, permettono di contenere lo

sviluppo della pianta e garantire stupende fioriture. L'apparato radicale, molto robusto ed espanso,

può creare dei problemi a strutture e selciati.

123

Allergenicità: 2

Nota: Presente un'altra specie congenere W.floribunda.

124

Capitolo 5

Conclusioni

La ricerca effettuata presenta la consistenza del patrimonio vegetale legnoso dei giardini e parchi

siciliani implicato nelle pollinosi. Complessivamente, tale patrimonio – sotto l’apetto quantitativo

– non si discosta molto da quello dell’Italia peninsulare. Dal punto di vista qualitativo, invece,

presenta significative caratteristiche distintive costituite principalmente da entità subtropicali

esotiche, assenti o rare nel resto d’Italia, ma più o meno frequenti anche in altre aree del

Mediterraneo centrale quali l’intero arcipelago siciliano, include Malta, la costa nordafricana, ecc.

Rispetto alle pollinosi, poiché lo studio non comprende le terofite e molte emicriptodfite

ornamentali, ma soprattutto perché non tratta tutte le essenze della flora nativa, esso non offre il

quadro del potenziale allergenico globale per la Sicilia.

Tuttavia, a parte il valore della documentazione in sé, in riferimento agli aspetti applicativi, i

risultati della ricerca si prestano a impieghi di non trascurabile interesse ai fini del restauro e della

riconversione qualitativa di parchi e giardini storici da restituire alla fruizione sia pubblica che

privata in un’ottica più generale di salubrità dell’ambiente urbano. Lo stesso vale oltremodo per

gl’impianti di nuova realizzazione come le alberature stradali, ecc.

Inoltre, i dati in questione rappresentano una base per realizzazione dei calendari pollinici su scala

locale e regionale. Infine costituiscono il punto di partenza indispensabile per organizzare i

bollettini pollinici che in passato si pubblicavano saltuariamente su dati provenienti dalla Penisola

e che attualmente mancano del tutto.

125

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