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F ra tutte le grandi civiltà antiche del mondo l'unica che sopravvi- va in una forma riconoscibile è la civiltà cinese. Alla sua longevità hanno contribuito due elementi: un sistema di scrittura che può essere fatto risalire a più di 6000 anni or sono e un modello di convinzioni religiose fondato sul culto degli antenati e sulla reverenza per il passato in generale. Non pare si debba considerare una coincidenza il fatto che entrambi gli elementi fossero strettamen- te legati fra loro circa tre millenni or sono, nell'ultima parte del primo grande periodo dinastico della Cina. In tale pe- riodo, ossia all'epoca della dinastia Shang, la forma matura più antica di scrittura cinese cominciò a essere usata a scopi religiosi, cioè nella ricerca di consi- gli soprannaturali attraverso la divina- zione. La tecnica divinatoria dei secoli finali del periodo Shang richiedeva la prepara- zione di «ossa oracolari», per lo più sca- pole di bovini o il piastrone (la parte infe- riore della corazza) di una tartaruga; tali materiali venivano preparati in modo speciale, così che la successiva esposizio- ne al fuoco determinasse il prodursi di incrinature. Una volta preparato l'osso, il divinatore incideva le domande sulla su- perficie levigata, esponeva l'osso (o la corazza) al calore e in base alle incrinatu- re che apparivano giudicava se le risposte alle sue domande fossero favorevoli o sfavorevoli. Oggi riesce difficile credere che que- st'antica scrittura cinese fosse ancora ignota anche ai cinesi meno di un secolo fa. Solo nel 1899, a Pechino, uno studioso malato si imbatté per caso in alcuni esem- plari di tali iscrizioni Shang. Quello stu- dioso -Si chiamava Wang, il suo campo di studio era l'etimologia e noi dobbiamo la scoperta alla sua fiducia nella medicina cinese tradizionale. Fra le quantità di rimedi popolari applicati da molto tempo in Cina ce n'è uno che prescrive «ossa di drago». Questo rimedio è formato da vari frammenti d'osso e di corazza di tartaru- ga; per la maggior parte si tratta di resti antichi, alcuni dei quali sono in effetti ossa fossili. Quel che hanno in comune è il fatto che uno dei loro componenti princi- pali è il calcio. Il calcio ridotto in polvere è un efficace coagulante del sangue; non sorprende troppo, quindi, il fatto che ossa di drago polverizzate venissero frequen- temente applicate a ferite. Il medico di Wang gli prescrisse, fra l'altro, ossa di drago. Un domestico portò a Wang da una farmacia un pacchetto di medicine popolari, fra cui alcuni pezzi d'osso. Esaminando il contenuto del pac- chetto, Wang rimase sorpreso nel vedere che alcune ossa recavano incisi dei segni che gli parvero caratteri cinesi molto anti- chi. Wang rimandò immediatamente il domestico in farmacia con l'istruzione di comprare tutte le ossa di drago che aveva; così fra le ossa destinate a usi medicinali furono riscoperte le ossa oracolari del- l'antica dinastia Shang. D ico riscoperte perché i testi sulla sto- ria dell'antica Cina menzionano questo sistema divinatorio in uso nella dinastia Shang. Fino all'acquisto di Wang, però, nessuno aveva identificato reperti della dinastia Shang nelle ossa di drago recanti talvolta iscrizioni incise. Quando la notizia della scoperta di Wang comin- ciò a diffondersi, i collezionisti professio- nali di oggetti cinesi antichi svilupparono una nuova passione. Le farmacie furono ben presto saccheggiate di tutte le loro scorte di ossa con iscrizioni, cominciarono ad apparire contraffazioni e gli alti prezzi offerti dai collezionisti condussero a scavi illegali in un'area notoriamente ricca di oggetti della dinastia Shang: l'area di Anyang, nella provincia dello Honan, 500 chilometri circa a sud di Pechino. Il governo cinese mise fine a questi sca- vi abusivi privati e fra il 1928 e il 1937 gli archeologi, sotto gli auspici dell'Acade - mia Sinica, la principale organizzazione culturale nazionale, scavarono in 15 siti separati nell'area di Anyang. Gli scavi furono temporaneamente sospesi quando la Cina fu invasa dai giapponesi. Durante quella campagna durata dieci anni, gli archeologi riportarono in luce un totale di circa 20 000 ossa oracolari. L'enorme col- lezione si rivelò la più importante e ricca fonte singola di materiale per lo studio delle iscrizioni divinatorie che venne por- tato avanti e approfondito nei decenni che seguirono. Negli stessi anni in cui erano in corso i lavori di scavo ad Anyang, molti studiosi stranieri in Cina affrontarono lo studio delle pratiche divinatorie Shang e invia- rono in patria le loro collezioni di ossa oracolari. Le prime ossa oracolari perve- nute negli Stati Uniti fanno ora parte del- la collezione Couling-Chalfant al Carne - gie Institute Museum di Pittsburgh. L'a- mericano Frank H. Chalfant fu anche il primo sinologo occidentale a pubblicare studi sulle iscrizioni divinatorie su osso. A questo nuovo campo di studio furono at- tratti anche studiosi canadesi, britannici, francesi, tedeschi, russi e giapponesi e di altre nazionalità ancora. È inutile dire che anche molti studiosi cinesi svolsero un lavoro d'avanguardia in questo campo. Fra di essi fu Kuo Mo-jo, L'iscrizione divinatoria su osso riprodotta nella fotografia della pagina a fronte fa parte di una serie di iscrizioni su scapole di pecora. Si tratta dell'esemplare n. 974 appartenente alla collezione Couling-Chalfant di ossa oracolari della dinastia Shang conservata al Carnegie Institute Museum di PiItsburgh. Questa scapola di pecora fu riportata in luce in prossimità di Anyang, l'ultima capitale Shang. I caratteri cinesi che vi appaiono sono nello stile semplice tipico della tarda dinastia Shang. La divinazione riportata ebbe luogo nel trentaquattresimo giorno. Le due doman- de accoppiate suonano: Il trentasettesimo giorno pioverà? Il trentasettesimo giorno non pioverà? Le ossa oracolari cinesi 3000 anni or sono, all'epoca della dinastia Shang, gli aristocratici usavano interpellare gli antenati defunti. Le domande incise su ossa forniscono indizi preziosi per conoscere le origini della civiltà cinese di Hung-hsiang Chou 79

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ra tutte le grandi civiltà antichedel mondo l'unica che sopravvi-va in una forma riconoscibile è

la civiltà cinese. Alla sua longevità hannocontribuito due elementi: un sistema discrittura che può essere fatto risalire apiù di 6000 anni or sono e un modello diconvinzioni religiose fondato sul cultodegli antenati e sulla reverenza per ilpassato in generale. Non pare si debbaconsiderare una coincidenza il fatto cheentrambi gli elementi fossero strettamen-te legati fra loro circa tre millenni orsono, nell'ultima parte del primo grandeperiodo dinastico della Cina. In tale pe-riodo, ossia all'epoca della dinastiaShang, la forma matura più antica discrittura cinese cominciò a essere usata ascopi religiosi, cioè nella ricerca di consi-gli soprannaturali attraverso la divina-zione.

La tecnica divinatoria dei secoli finalidel periodo Shang richiedeva la prepara-zione di «ossa oracolari», per lo più sca-pole di bovini o il piastrone (la parte infe-riore della corazza) di una tartaruga; talimateriali venivano preparati in modospeciale, così che la successiva esposizio-ne al fuoco determinasse il prodursi diincrinature. Una volta preparato l'osso, ildivinatore incideva le domande sulla su-perficie levigata, esponeva l'osso (o lacorazza) al calore e in base alle incrinatu-re che apparivano giudicava se le rispostealle sue domande fossero favorevoli osfavorevoli.

Oggi riesce difficile credere che que-st'antica scrittura cinese fosse ancoraignota anche ai cinesi meno di un secolo

fa. Solo nel 1899, a Pechino, uno studiosomalato si imbatté per caso in alcuni esem-plari di tali iscrizioni Shang. Quello stu-dioso -Si chiamava Wang, il suo campo distudio era l'etimologia e noi dobbiamo lascoperta alla sua fiducia nella medicinacinese tradizionale. Fra le quantità dirimedi popolari applicati da molto tempoin Cina ce n'è uno che prescrive «ossa didrago». Questo rimedio è formato da variframmenti d'osso e di corazza di tartaru-ga; per la maggior parte si tratta di restiantichi, alcuni dei quali sono in effettiossa fossili. Quel che hanno in comune è ilfatto che uno dei loro componenti princi-pali è il calcio. Il calcio ridotto in polvere èun efficace coagulante del sangue; nonsorprende troppo, quindi, il fatto che ossadi drago polverizzate venissero frequen-temente applicate a ferite.

Il medico di Wang gli prescrisse, fral'altro, ossa di drago. Un domestico portòa Wang da una farmacia un pacchetto dimedicine popolari, fra cui alcuni pezzid'osso. Esaminando il contenuto del pac-chetto, Wang rimase sorpreso nel vedereche alcune ossa recavano incisi dei segniche gli parvero caratteri cinesi molto anti-chi. Wang rimandò immediatamente ildomestico in farmacia con l'istruzione dicomprare tutte le ossa di drago che aveva;così fra le ossa destinate a usi medicinalifurono riscoperte le ossa oracolari del-l'antica dinastia Shang.

Dico riscoperte perché i testi sulla sto-ria dell'antica Cina menzionano

questo sistema divinatorio in uso nelladinastia Shang. Fino all'acquisto di Wang,

però, nessuno aveva identificato repertidella dinastia Shang nelle ossa di dragorecanti talvolta iscrizioni incise. Quandola notizia della scoperta di Wang comin-ciò a diffondersi, i collezionisti professio-nali di oggetti cinesi antichi svilupparonouna nuova passione. Le farmacie furonoben presto saccheggiate di tutte le loroscorte di ossa con iscrizioni, cominciaronoad apparire contraffazioni e gli alti prezziofferti dai collezionisti condussero a scaviillegali in un'area notoriamente ricca dioggetti della dinastia Shang: l'area diAnyang, nella provincia dello Honan,500 chilometri circa a sud di Pechino.

Il governo cinese mise fine a questi sca-vi abusivi privati e fra il 1928 e il 1937 gliarcheologi, sotto gli auspici dell'Acade -mia Sinica, la principale organizzazioneculturale nazionale, scavarono in 15 sitiseparati nell'area di Anyang. Gli scavifurono temporaneamente sospesi quandola Cina fu invasa dai giapponesi. Durantequella campagna durata dieci anni, gliarcheologi riportarono in luce un totale dicirca 20 000 ossa oracolari. L'enorme col-lezione si rivelò la più importante e riccafonte singola di materiale per lo studiodelle iscrizioni divinatorie che venne por-tato avanti e approfondito nei decenniche seguirono.

Negli stessi anni in cui erano in corso ilavori di scavo ad Anyang, molti studiosistranieri in Cina affrontarono lo studiodelle pratiche divinatorie Shang e invia-rono in patria le loro collezioni di ossaoracolari. Le prime ossa oracolari perve-nute negli Stati Uniti fanno ora parte del-la collezione Couling-Chalfant al Carne -gie Institute Museum di Pittsburgh. L'a-mericano Frank H. Chalfant fu anche ilprimo sinologo occidentale a pubblicarestudi sulle iscrizioni divinatorie su osso. Aquesto nuovo campo di studio furono at-tratti anche studiosi canadesi, britannici,francesi, tedeschi, russi e giapponesi e dialtre nazionalità ancora.

È inutile dire che anche molti studiosicinesi svolsero un lavoro d'avanguardia inquesto campo. Fra di essi fu Kuo Mo-jo,

L'iscrizione divinatoria su osso riprodotta nella fotografia della pagina a fronte fa parte di unaserie di iscrizioni su scapole di pecora. Si tratta dell'esemplare n. 974 appartenente alla collezioneCouling-Chalfant di ossa oracolari della dinastia Shang conservata al Carnegie Institute Museumdi PiItsburgh. Questa scapola di pecora fu riportata in luce in prossimità di Anyang, l'ultimacapitale Shang. I caratteri cinesi che vi appaiono sono nello stile semplice tipico della tardadinastia Shang. La divinazione riportata ebbe luogo nel trentaquattresimo giorno. Le due doman-de accoppiate suonano: Il trentasettesimo giorno pioverà? Il trentasettesimo giorno non pioverà?

Le ossa oracolari cinesi3000 anni or sono, all'epoca della dinastia Shang, gli aristocraticiusavano interpellare gli antenati defunti. Le domande incise su ossaforniscono indizi preziosi per conoscere le origini della civiltà cinese

di Hung-hsiang Chou

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Verso la fine del II millennio a.C. il regno Shang si estendeva dall'attuale provincia di Liao-ning, nella Cina settentrionale, fino all'attuale provincia dello Shensi a ovest, e di qui a sudoltre il fiume Yangtze. Il confine meridionale (linea tratteggiata), come pure il confine a nord,non è sicuro. Una scoperta riferita recentemente nella provincia di Kwangtung (x) suggerisceche l'autorità dei sovrani Shang si estendesse fino a 1200 km a sud della capitale Anyang.

che fino alla sua morte, avvenuta di recen-te, fu una figura di spicco anche nella vitapolitica della Repubblica Popolare Cine-se, essendo il responsabile delle ricerchearcheologiche e di altre attività culturali.Il lavoro dei sinologi, in Cina e altrove,dal tempo della scoperta di Wang a Pe-chino, ha condotto alla pubblicazione dioltre 2000 dotti libri e articoli sulle ossaoracolari.

uesti ottanta anni di studi hanno am-pliato notevolmente le nostre cono-

scenze sulle pratiche divinatorie nell'anti-ca Cina. Oggi, per esempio, si sa che idivinatori Shang non furono i primi aesporre al calore scapole di bovini finchési incrinavano e a interpretare poi le in-crinature in modo oracolare. Questa pra-tica risale al Neolitico, alla fine del V mil-lennio a.C. Gli agricoltori neolitici dellaCina avevano allora grande familiaritàcon le scapole di bovini, che usavano daalmeno duemila anni come vanghe. I di-vinatori del Neolitico non scrivevano al-cuna domanda sulle loro ossa oracolari.La ragione va vista probabilmente nel fat-to che il numero dei caratteri scritti esco-gitati fino allora era troppo piccolo. (Lescoperte archeologiche indicano un totaledi una quarantina di caratteri.) Pare chetali caratteri fossero per lo più numerali onomi di clan. Con tali limiti alle possibilitàdi espressione è difficile formulare do-mande scritte.

Per esempio, quello che è forse il testoscritto neolitico più complesso scopertofinora è inciso su una ceramica risalente a5000 anni or sono e che è stata riportatain luce a Ta Wen K'uo, un sito nella pro-vincia dello Shantung. L'iscrizione com-bina tre caratteri che, in ordine, dall'altoal basso, appaiono rappresentare il Sole,il fuoco e picchi di montagne. L'iscrizionepotrebbe essere resa letteralmente come«fuoco sotto il Sole e sui picchi delle mon-tagne». Una traduzione più libera po-trebbe essere «caldo straordinario» oanche «fuoco nella boscaglia». In ognicaso il repertorio scritto in epoca neoliticaera molto limitato.

La pratica neolitica della divinazionesenza iscrizioni continuò e divenne ancorpiù complessa nel periodo oscuro cheprecede la dinastia Shang: la dinastiaHsia, che viene situata tradizionalmentefra il XXI e il XVI secolo a.C. I Hsiavenivano considerati da molti studiosiuna dinastia solo leggendaria, ma investi-gazioni archeologiche compiute in annirecenti hanno condotto alla scoperta diun certo numero di siti Hsia.

In epoca Shang i divinatori comincia-rono a scrivere le loro domande su unafaccia dell'osso oracolare, dopo aver pre-parato la faccia opposta in modo tale daesser certi che vi si formassero le screpola-ture. I divinatori cominciarono a essereinsoddisfatti delle scapole, che erano diforma irregolare e la cui durezza rendevadifficoltosa l'iscrizione. Un piastrone ditartaruga era più simmetrico, più attraen-te per l'occhio e più facile da trattare.Nell'epoca in cui la divinazione con ossaoracolari raggiunse il suo culmine, negli

ultimi tre secoli della dinastia Shang, lacorazza di tartaruga aveva sostituito lescapole di bovini come materiale princi-pale per le iscrizioni. Ciò non significaperò che altri tipi di divinazione con ossafossero scomparsi. Le scapole di bovinicontinuarono a essere usate, assieme aquelle di capre e pecore, allo scudo (laparte superiore della corazza) di tartaru-ga, a pezzi di corna di cervo e anche ossadi crani umani.

Al culmine della sua potenza, la dina-stia Shang era una fra le grandi nazioni delmondo. Il regno Shang si estendeva dallaprovincia dello Shensi, a ovest, fino alMar Giallo, e dalla provincia del Liaoningnel nord fino a oltre il fiume Yangtze (ilfiume Azzurro) nel sud. Pare però chel'ultimo re Shang fosse indegno della suaeredità: la sua passione per il bere contri-buì al suo rovesciamento nel XII secoloa.C. 1 suoi successori, i re della dinastiaChou, furono sovrani vigorosi e ancheturbolenti. C'è una certa ironia nel fattoche proprio l'agitata era Chou (XII-IIIsecolo a.C.) sia stata l'epoca aurea dellafilosofia cinese. Fiorirono infatti in questoperiodo Confucio, Mencio, Lao-tzu e ilmeno noto Chuang-tzu. Fino a poco tem-po fa si ritenne che la divinazione andassefuori moda con l'avvento della dinastiaChou. Scoperte recenti nella provinciadello Shensi, dove fu dal XII secolo fino

all'inizio dell'VIII la capitale della dina-stia Chou, dimostrano invece che la divi-nazione con ossa oracolari continuò sottoi nuovi sovrani della Cina almeno fino al1000 a.C. Non molto tempo dopo questapratica fu abolita, per ragioni che noi nonconosciamo.

La quantità di ossa oracolari che ci sonopervenute è nondimeno enorme. È im-possibile stimare quante migliaia di ossa ecorazze di tartaruga con iscrizioni possa-no essere state ridotte in polvere a scopimedicinali e quante decine o centinaiasiano ancora celate in collezioni privateinaccessibili agli studiosi. Dalle mie ricer-che e da stime recenti pubblicate in Cinarisulta che il numero totale degli esempla-ri con iscrizioni recuperati nel solo sito diAnyang è di circa 100 000. Si dice che lanuova scoperta relativa alla dinastia Chouaggiunga al totale complessivo altre15 000 ossa oracolari. Il loro studio im-pegnerà gli studiosi per varie generazioni.

T n ogni esame delle ossa oracolari sipongono immediatamente due do-

mande. Innanzitutto, in che modo veni-vano preparate per la divinazione le sca-pole e le corazze di tartaruga? In secondoluogo, quali tipi di domande vi venivanoiscritte? Io ho compiuto esperimenti chefanno un po' di luce sulla prima di questedomande.

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La parte inferiore della corazza di tartaruga era convertita in unosso oracolare segando il ponte che collega il piastrone con lo scudo

(a). Le coppie di fossette erano scavate sulla faccia interna. La se-zione trasversale (b) mostra la profondità relativa di quattro coppie.

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1,111111~11,I ,ANNA 91175.+4,

C t

Talune ceramiche neolitiche del IV millennio a.C. riportate in luce in siti della provincia delloShantung recano incisi pittogrammi rappresentativi di una forma di scrittura cinese fra le piùantiche che si conoscano.Vicino all'orlo di un vaso (a) si osservano due pittogrammi, ripetuti più ingrande a destra (b): in alto c'è un cerchio che raffigura il Sole e in basso una falce a tre punte,raffigurante il fuoco. Le incisioni su un coccio rinvenuto in un secondo sito collocano il pitto-gramma «fuoco» sopra un pittogramma con cinque picchi raffigurante una montagna (c). Un'al-tra incisione su ceramica (d) ci presenta tutt'e tre i pittogrammi: il «Sole» sopra il «fuoco», a suavolta sopra la «montagna». L'iscrizione a tre caratteri va letta forse «calore straordinario».

Altri caratteri neolitici, iscritti su una ceramica rinvenuta a Pan P'o nella provincia dello Shensi,sono più antichi e più enigmatici dei pittogrammi dello Shantung. I tre caratteri a sinistra sonostati interpretati come numerali; i tre più complessi riportati a destra possono rappresentare«totem» di clan o i nomi di tribù. Il numero totale dei caratteri neolitici cinesi è inferiore a 40.

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Lavorando con scapole di vitelli, hocercato di «spianare» e preparare in altrimodi le ossa rendendole idonee a ricevereun'iscrizione. Lo strumento di cui mi sonoservito era una moderna sega metallica

n

con una lama d'acciaio asportabile lunga17 centimetri e larga un quarto di centi-metro. Le sporgenze indesiderate di unascapola sono la spina sulla faccia posterio-re e i processi vicini alla superficie artico-

lare. (La faccia anteriore della scapola ènaturalmente liscia.) L'eliminazione dellesporgenze indesiderate da una singolascapola mi costò quattro ore di lavoro e larottura di due lame.

Per incidere un'iscrizione sulla facciaanteriore dell'osso lavorai con un moder-no bulino in acciaio inossidabile. Benchénon sia inesperto nella scrittura cinese, mifu quasi impossibile riprodurre il tipo diincisioni che si osservano più comune-mente sulle ossa oracolari. Non tentaineppure di eseguire le coppie di incavi(formate da una fossetta circolare pocoprofonda e da un'incisione longitudinale,più profonda) che i divinatori Shang sca-vavano sulla faccia posteriore dell'osso.Se io trovai il mio compito così difficile,lavorando con utensili di acciaio, quantopiù ostico dev'essere stato per gli Shang.che disponevano solo di coltelli o seghe dibronzo e di utensili da incisione di teneragiada?

I divinatori avevano usato forse soloossa fresche? Sperimentai anche questapossibilità ma non trovai più facile il lavo-ro. Avevano forse ammorbidito le ossafacendole bollire? Provai anche questasoluzione, con lo stesso risultato. Aveva-no ammorbidito le ossa in qualche altromodo? Dopo essermi sforzato per qual-che tempo invano di venire a capo di que-sta domanda, cercai di ammorbidire ossadi vitello e corazze di tartaruga immer-gendole in vino o aceto prima di iniziare illavoro. I materiali così trattati si rivelaro-no molto più arrendevoli. I divinatoriShang preparavano dunque le ossa inquesto modo? Può darsi, ma altre ricer-che sono necessarie prima di poter consi-derare sicura la risposta. Quale liquidousavano? Vino di riso o qualche altro tipodi vino? O aceto? E in tal caso, di chetipo? Gli studi condotti in proposito po-trebbero gettar luce anche sulle prime fasidella chimica cinese.

Lei coppie di incavature che i divinatori

Shang praticavano sulla faccia poste-riore delle ossa oracolari avevano unoscopo molto pratico. La risposta oracola-re che i divinatori speravano di ricevereera una coppia di incrinature che doveva-no assomigliare al carattere «pu», ossiauna linea verticale unita pressappoco alcentro a una linea più o meno orizzontaleproveniente da destra. Questo semplicecarattere esiste ancora nella scrittura ci-nese: esso significa «divinazione» e, perquanto riguarda la sua pronuncia, alcunistudiosi pensano che imitasse il rumoresecco che un osso oracolare fa quando siincrina in conseguenza dell'applicazionedi calore.

L'incavo verticale che corre nel sensodella lunghezza dell'osso in ciascuna cop-pia di cavità assicurava la comparsa dell'e-lemento verticale del «pu». La pura ca-sualità entrava nel processo di divinazio-ne nello stabilire se l'incrinatura orizzon-tale, la cui presenza era assicurata dallafossetta circolare in prossimità dell'inca-vo verticale, fosse abbastanza perpendi-colare alla prima. Se l'incrinatura oriz-zontale era più o meno ad angolo retto

sporgente. I divinatori Shang scavavano poi sulla faccia posteriore del-do i processi della cavità glenoidea (a sinistra) e la lunga spina (in alto) la scapola coppie di incavature, una profonda e una più superficiale.Una scapola di bovino veniva convertita in un osso oracolare asportan-

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Lo scopo delle incavature è dimostrato da queste due immagini, posteriore e anteriore, delmedesimo frammento di corazza di tartaruga. Due coppie di incavature compaiono sulla superfi-cie posteriore del frammento di corazza (in alto); il colore scuro delle incavature circolari è unaconseguenza dell'applicazione di calore. Sulla parte frontale del frammento (in basso) sono visibilidue serie di incrinature che furono prodotte applicando calore alla faccia posteriore. Ogni seriedi incrinature riproduce la forma generale del carattere «pu», e questo stava a indicare che larisposta alle domande del div malore, incise sulla parte frontale della corazza, era stata favorevole.

con quella verticale, ossia entro un mar-gine di 20 gradi rispetto ai 90 gradi esatti,la risposta dell'oracolo alla domanda deldivinatore veniva considerata affermati-va. Se l'angolo dell'incrinatura non cade-va all'interno di questo intervallo di 40gradi (da 70 a 110 gradi) la risposta eranegativa.

Una ragione che i divinatori Shang po-tevano avere per preferire la corazza ditartaruga è costituita dal fatto che le divi-sioni naturalmente simmetriche dellacorazza in piastre forniscono aree distinteper la distribuzione delle coppie di inca-vature. In pratica queste venivano incisein quantità corrispondenti su entrambi i

lati della linea centrale della corazza. Per-ciò, trascurando la singola piastra che staa cavalcioni della linea centrale, ognimezza corazza di tartaruga (scudo o pia-strone) poteva contenere un buon nume-ro di coppie di interrogazioni. Poiché ledomande del divinatore erano presentatetradizionalmente nella forma di domandeantitetiche, una corazza di tartaruga po-teva fornire risposte a numerose interro-gazioni (si veda l'illustrazione a pagina87). Una scapola di bovino forniva spazioper un numero molto minore di coppie diinterrogazioni.

I divinatori Shang chiedevano consiglidi vari tipi. Ponevano domande circa fu-turi fenomeni naturali come piogge. tem-peste, nevicate e bel tempo. Essi solleci-tavano anche predizioni su raccolti, spe-dizioni di caccia, viaggi di altro genere eimprese militari. Ponevano anche do-mande sull'opportunità di certi tipi di ce-rimonie religiose, sul probabile esito diuna gravidanza, sul decorso futuro di in-fermità come l'emicrania e il mal di dentie anche sul significato di sogni. Prima dipassare a esaminare un campione di que-ste iscrizioni, potrà essere utile dare allettore qualche notizia circa lo stato dellascrittura cinese verso la fine della dinastiaShang.

Ed'uso descrivere la scrittura Shang come «matura». Con questo agget-tivo i sinologi intendono che gli Shangfacevano uso di tutti e cinque i principicon i quali un carattere scritto nella linguacinese può essere inventato. Il primo e piùsemplice di questi principi è quello chia-mato pittografico: lo scriba disegna unaraffigurazione più o meno realistica di unoggetto, come una tartaruga, un albero oun coltello.

Il secondo principio è chiamato ideo-grafico o «indicativo». Per esempio, se ilpittogramma che significa «coltello» vie-ne disegnato con un tratto accanto a esso,questo indica che il significato dell'ideo-gramma è «filo del coltello». Analoga-mente, se due punti vengono aggiunti nel-l'area del torace del pittogramma abitualeper «femmina», una figura inginocchiatadisegnata con semplici linee, ciò compor-ta il mutamento del significato da «fem-mina» a «madre» (la connessione è cheuna madre nutre i figli al seno).

Il terzo principio si fonda sulla compo-sizione di simboli più elementari per for-mare ideogrammi un po' più complessi.Per esempio, la parola cinese modernaper «massa» (nel senso di folla) venivascritta dagli scribi nell'epoca Shang colpittogramma a tratti per uomo, ripetutotre volte, e col pittogramma del Sole ag-giunto in alto. Evidentemente agli scribiShang l'immagine di tre persone che lavo-ravano sotto il Sole suggeriva un affolla-mento. Con procedimentio analogo, gliShang circondavano il pittogramma delSole con quattro pittogrammi semplificatidi albero per simboleggiare il Sole chetramonta alla fine della giornata; questopittogramma composto dette origine alcarattere ideografico cinese moderno chesignifica «sera».

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Una grande quantità di domande è stata iscritta su questa singolacorazza di tartaruga, rinvenuta quasi intatta in uno scavo effettuato adAnyang, la capitale della dinastia Shang. I divinatori che vi iscrisserole domande, Cheng e Ku, scrissero le loro interrogazioni in forma

antitetica ai due lati della linea centrale. I rettangoli in colore e lefrecce continue, sempre in colore, identificano cinque di tali coppie diinterrogazioni; le frecce tratteggiate indicano che quattro interroga-zioni comprendono ciascuna due serie indipendenti di due domande.

2 r3

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Con lo svilupparsi della scrittura cinese a pennello e inchiostro (da sinistra a destra) i caratteriShang (colonna di sinistra), molti dei quali di tipo pittografico, divennere sempre più stilizzati. Ipittogrammi Shang e successivi, nelle prime due righe, presentano una tartaruga (dapprima vistain pianta) e i rami e le radici di un albero (profilo). Le quattro righe successive dimostrano come ipittogrammi possano essere composti in ideogrammi. Nella terza riga due puntini aggiunti alpittogramma Shang per «femmina», un profilo di figura inginocchiata, danno origine all'ideo-gramma «madre» (una femmina che allatta). Nella quarta riga il pittogramma Shang designan-te il «Sole» è al di sopra del pittogramma «uomo», una figura in piedi di profilo ripetuta trevolte; la combinazione forma l'ideogramma «massa» (folla). Nella quinta riga il pittogrammaShang per «Sole» è circondato da pittogrammi semplificati per «albero»; l'ideogramma che nerisulta, che suggerisce il tramonto del Sole, si sviluppò nel carattere moderno per «sera». Infine,quando al pittogramma per «coltello» (primo e terzo della sesta riga) viene aggiunto un tratto(secondo e quarto), si ottiene l'ideogramma che rappresenta il «filo di un coltello». I due di sinistrasono caratteri riscontrati su ossa oracolari, quelli di destra sono caratteri moderni a stampa.

Il quarto principio è una variazione sul-la composizione di due o più radicali,come vengono chiamati taluni ideo-grammi indicativi. Qui uno dei compo-nenti del carattere scritto indica il signifi-cato mentre l'altro suggerisce in chemodo viene pronunciata la combinazio-

ne. La maggior parte dei 50 000 caratteriche compongono la scrittura cinese mo-derna furono formati sulla base di questoprincipio.

Per fare un esempio moderno conside-riamo il suono «ch'ing» (il carattere chesignifica «verde»). Questo carattere può

essere combinato col radicale «Sole» persignificare «cielo sereno», col radicale«acqua» per significare «acqua limpida»,col radicale «cuore» per significare «sen-timento» o «amore» e col radicale «paro-la» per significare «per favore» o «invita-re». Tutti questi composti si pronuncianoch'ing, anche se con diversi «toni», ossiacon diverse modulazioni di voce.

Un buon esempio Shang è il carattere«chiu», che significa «vino». È una com-binazione di due componenti: un pitto-gramma di un orcio (che si pronuncia«iu») e tre tratti corsivi che rappresenta-no «acqua (corrente)». Il composto rap-presenta il liquido (vino) all'interno del-l'orcio. Il primo componente suggerisce ilsuono della parola, il secondo suggerisceil significato.

Il quinto principio è un ulteriore svi-luppo dei quattro principi precedenti.Esso serve alla creazione di caratteri rap-presentanti concetti astratti che non pos-sono essere espressi con immagini. Ilprincipio viene applicato ricercando uncarattere esistente che abbia lo stessosuono della parola astratta. La scelta fravari caratteri dal suono simile si fondasulla probabilità minima di confusione nelcontesto. Per esempio, nell'epoca Shangla parola che significava la congiunzione«anche» si pronunciava «yi», ma gli scribierano evidentemente incapaci di inventa-re un carattere astratto per esprimerequesto importante concetto. Si dà il casoche fosse pronunciato «yi» anche l'ideo-gramma Shang per ascelle, che rappre-sentava una figura umana composta datratti, con un puntino sotto ogni ascella.Era improbabile che in un contesto ci fos-se una confusione fra «ascelle» e «an-che», cosicché l'ideogramma di carattereanatomico «yi» fu costretto a rappresen-tare l'astratto «yi».

A giudicare dall'analisi delle iscrizionidivinatorie su osso oggi disponibili, il vo-cabolario Shang constava di circa 4000caratteri, la maggior parte dei quali furo-no inventati in accordo con i cinque prin-cipi che ho sommariamente descritto. Lamaggior parte dei caratteri rappresentanomi, ma sono rappresentate anche cin-que delle altre sette parti del discorso(pronomi, verbi, avverbi, aggettivi e pre-posizioni). Le semplici frasi che gli scribiShang scrivevano avevano una strutturagrammaticale simile a quella dell'inglesemoderno. La frase più elementare constadi un soggetto, un verbo e un oggetto,anche se la struttura può essere variataretoricamente. Un'iscrizione divinatoriatipica è composta da due o tre frasi. Lalunghezza media dell'iscrizione è com-presa fra 10 e 15 caratteri; iscrizioni di piùdi 50 caratteri sono state raramente do-cumentate.

T e coppie di domande antitetiche chei compongono l'iscrizione divinatoria

tipica venivano indirizzate a qualche an-tenato, di sesso maschile o femminile, o aqualche altra sorta di essere soprannatu-rale. La cerimonia oracolare seguiva al-l'incisione delle domande sulla faccia an-teriore dell'osso o della corazza di tarta-

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Incrinature oracolari assomiglianti al carattere scritto «pu» sono facilmente visibili su questoframmento di corazza di tartaruga perché le linee di incrinatura vennero ulteriormente idenziatedopo la di'. inazione. Quando l'incrinatura orizzontale risulta% a perpendicolare all'incrinaturaerticale, oppure si allontanaN a dalla perpendicolare di meno di 20 gradi, il responso fornito

dall'oracolo %eniv a considerato far ore%ole: in caso contrario il responso era considerato sfavorevo-le. In basso a sinistra, sotto la fotografia è riprodotto il carattere «pu» a stampa nel cinese moderno.

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ruga. L'osso oracolare veniva allora vol-tato in modo da esporre alla fiamma lasuperficie posteriore e il calore venivaapplicato alle fossette circolari apposita-mente incise. A tale scopo potrebbe esse-re stata usata una verga di bronzo, ma isegni di bruciacchiature suggeriscono chelo strumento utilizzato doveva essere unbastoncino infuocato o un pezzo di car-bone ardente. In ogni caso l'applicazionedi calore non soltanto causava la produ-

zione. nelle incisioni longitudinali adia-centi. di incrinature verticali sulla facciaanteriore dell'osso oracolare, ma anche diincrinature pressappoco orizzontali incorrispondenza delle fossette circolari.

Ecco alcune esemplificazioni di coppiedi domande che venivano poste dai divi-natori:

Il giorno quindicesimo il divinatoreCheng chiede: Domani, sedicesimo gior-no, pioverà? Il giorno quindicesimo il di-

vinatore Cheng chiede: Domani, sedice-simo giorno, non pioverà?

Il giorno trentunesimo il divinatoreCh'in chiede: La regione orientale avràun buon raccolto? Il giorno trentunesimoil divinatore Ch'in chiede: La regioneorientale non avrà un buon raccolto?

Il giorno ventisettesimo il divinatorePin chiede: Questa primavera il re dovràcondurre una campagna militare contro ibarbari Yi? Il giorno ventisettesimo il di-vinatore Pin chiede: Questa primavera ilre non dovrà condurre una campagna mi-litare contro i barbari Yi?

Il giorno trentanovesimo il divinatoreKu chiede: La dama Hao sarà in buonasalute dopo aver dato alla luce un bambi-no? Il giorno trentanovesimo il divinatoreKu chiede: La dama Hao non sarà in buo-na salute dopo aver dato allo luce unbambino?

[Mancano la data e il nome] chiede: Unmal di denti affliggerà il re? [Mancano ladata e il nome] chiede: Un mal di dentinon affliggerà il re?

A volte sull'osso oracolare viene regi-strato anche l'esito dell'evento divinato.Ecco un esempio:

Il giorno cinquantacinquesimo il divi-natore Ku chiede: Prenderemo [qualco-sa] quando cacceremo a Kuei? Esito regi-strato: Quel giorno cacciammo e ucci-demmo una tigre, 40 cervi, 164 lupi e 159cerbiatti. Uccidemmo anche una coppiadi volpi.

Alcuni sinologi vedono nella praticaShang di porre le domande in coppie anti-tetiche una prefigurazione del concettoyin-yang, che ha una funzione importantenella filosofia cinese. Se quest'interpreta-zione è valida, possiamo attribuire agliShang il merito di avere alimentato ancheun'altra tradizione cinese che è onorataancor oggi. Al primo posto fra tutte que-ste tradizioni, osservato se non iniziatodall'aristocrazia Shang, è il culto degliantenati.

Ho menzionato che i divinatori rivol-gevano di solito le loro domande ad ante-nati. ossia agli antenati di coloro per con-to dei quali era chiesto il consiglio. Più del95 per cento delle ossa con iscrizioni divi-natorie analizzate finora furono usate perquesto genere di domande. Di questagrande maggioranza la quasi totalità era-no indirizzate a un antenato, maschio ofemmina, il cui nome compare in un elen-co di circa 70 nomi diversi. Complessisistemi cerimoniali furono sviluppati e-sclusivamente per il culto di questi 70antenati, e un certo numero di iscrizioniconservano la memoria delle cerimonie.Ciò suggerisce che i membri dell'aristo-crazia Shang avessero inclinazioni religio-se e favorissero i loro avi immortali al disopra di tutti gli altri spiriti.

Gli Shang non veneravano però esclu-sivamente gli antenati. Alcune interroga-zioni furono rivolte al vago personaggiodi Shang-ti (letteralmente «Imperatoreceleste», o «Dio»). Altre furono indiriz-zate a divinità minori, come dèi locali difiumi e montagne. del Sole. del vento edelle nubi, e talvolta persino a insetti. Inquesto ampio pantheon si potrebbe vede-

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STABILIZZATORIDI TENSIONEAFERRORISONANZA

serie:

SKH - SS PROFESSIONALE- con tensione d'ingressoe d'uscita sinusoidale.

SKH - RS con tensione d'ingressorettangolare, simmetrica oasimmetrica, e tensioned'uscita sinusoidale perondulatori.

SKH - SR con tensione d'ingressosinusoidale e tensioned'uscita rettangolare perottenere, dopo raddriz-zamento, una sorgente ditensione continua stabi-lizzata.

SKH - RR con tensione d'ingressorettangolare (provenienteda un invertitore) e ten-sione di uscita separatagalvanicamente da quellad'ingresso destinata adessere raddrizzata per l'ot-tenimento di una sorgentecon tensione continuastabilizzata.

DA 1 A 25 KVA MONOFASEDA 3 A 75 KVA TRIFASE

(Documentazione tecnicaiisponibile su richiesta)

kraCAP. 20040BURAGO DI MOLGORAMILANO - ITALYViale XXV APRILE, 1tel. 039 - 667641 42

AGENTE PER L'ITALIADELLA

TRASFOR S.A.6981 Molinazzo di Monteggio

SWITZERLAND

re prefigurato un altro atteggiamento tra-dizionale cinese: la tolleranza nei con-fronti della diversità religiosa.

C'è una piccola frazione di ossa oraco-lari che non svolsero alcun ruolo nel-

la divinazione. Le iscrizioni incise su diesse sono di due tipi: registrazioni calen-dariali e registrazioni di pagamento di tri-buti. Per ragioni che non ci sono note, lenotazioni calendariali venivano eseguiteesclusivamente su scapole di bovini. Leregistrazioni di tributi compaiono tantosu ossa quanto su corazze di tartaruga:tipicamente, esse venivano incise all'in-terno della cavità glenoidea della scapola,oppure nelle parti della corazza di tarta-ruga corrispondenti agli arti e sulle duescaglie della «coda».

Il calendario Shang era un calendariolunare costruito su un ciclo ripetitivo di 60giorni, diviso in sei decadi di 10 giorniciascuna. Il ciclo di 60 giorni è il risultatodella combinazione di due antiche serie disimboli: i 10 «tronchi celesti» («nen-kan») e i 12 «rami celesti» («ti-chih»).Questo schema cosmologico potrebbeessersi sviluppato dall'antico zodiaco ba-bilonese. Il ciclo di 60 giorni sopravvive inCina ancor oggi, anche se la sua principaleapplicazione consiste nel contare un ciclodi 60 anni anziché di 60 giorni. In ognicaso, in conseguenza della sua base luna-re, il calendario Shang aveva bisogno diessere riportato in coincidenza con le fasilunari ogni tre anni mediante l'aggiunta diun mese intercalare (noto come il tredice-simo mese nelle iscrizioni sulle ossa ora-colari).

Quanto alle registrazioni di tributi,pare che i sovrani Shang fossero i signoridi una società feudale (anche se questaconclusione rimane controversa). Quantomeno, le iscrizioni registrano pagamentidi tributo alla corte reale e le registrazionicomprendono numerosi nomi di luoghiche possono essere interpretati come laresidenza dei vassalli che offrivano i tribu-ti. Intense ricerche compiute da numerosistudiosi hanno individuato la posizionegeografica di questi nomi di località e dialtri menzionati nelle iscrizioni divinato-rie. Benché le conclusioni siano provviso-rie, il dominio politico Shang potrebbeaver coperto un'estensione maggiore diquanto sia stato supposto in passato. Re-centi scoperte archeologiche sembrereb-bero confermare una tale conclusione.Quando visitai la Cina l'estate scorsa mifu detto che un sito Shang era stato appe-na scavato in prossimità della costa dellaprovincia di Kwangtung, 250 chilometricirca a est di Hong Kong. Tale area sitrova a circa 1200 chilometri a sud diAnyang, la posteriore capitale Shang, erappresenta il sito Shang di gran lunga piùmeridionale finora scoperto.

Le iscrizioni non divinatorie, almenoper il momento, sono troppo poche peravere un significato più che modesto pergli studiosi del periodo Shang. Per argo-menti come l'origine del popolo Shang, lastruttura del suo governo, i rapporti fra laclasse dominante e i contandini e glischiavi, la natura dell'economia e i tipi di

agricoltura, e per questioni sociali come lanatura delle pratiche matrimoniali e lostatus relativo dei sessi, gli studiosi di que-sto periodo in cui emerse la cultura cinesedevono dipendere quasi interamente dal-la interpretazione delle domande postedai divinatori Shang.

Come esempio di ciò che si può ap-prendere, consideriamo la condizionedelle donne e in particolare ciò che glistudiosi sono riusciti a mettere assieme suquella medesima dama Hao per contodella quale il divinatore Ku pose doman-de a proposito di un parto imminente. Leossa oracolari suggeriscono che le donnearistocratiche Shang godessero di unacondizione relativamente elevata. La lorosorte era certamente migliore di quelladelle donne della classe superiore sotto ladinastia Chou, se possiamo giudicare sul-la base delle iscrizioni sui vasi di bronzo,di scritti storici e di passi contenuti neiclassici confuciani. Secondo queste fonti,le donne Chou erano confinate per lamaggior parte del tempo nelle loro came-re ed era loro proibito prender parte adattività pubbliche.

Ciò non vale per la dama Hao. Nellenumerose divinazioni eseguite per suoconto, vengono poste domande non sol-tanto circa il parto, ma anche sul succes-so dei suoi rituali religiosi e persino sullesue imprese militari. Alcune iscrizioni siriferiscono a lei come a una consorte rea-le, altre come a una vassalla feudale ealtre ancora come a un comandante mili-tare col grado di generale. Su un fram-mento di corazza di tartaruga conservatooggi al Gulbenkian Museum di arte earcheologia orientali in Inghilterra si ri-corda che la dama Hao comandò una didue colonne inviate a combattere unnemico regionale. L'altro comandante,un uomo, aveva ai suoi ordini un corpo di10 000 uomini, la dama Hao comandavauna forza di 3000 uomini. E la dama Haonon era affatto l'unica donna Shang agodere di un tale status. Le ossa oracolarimenzionavano per nome più di 100 altredonne, molte delle quali ebbero una parteimportante in attività religiose, politichee militari.

Nel 1976, per una felice coincidenza,gli archeologi che lavoravano nell'area diAnyang localizzarono e portarono in lucela tomba della dama Hao. La scoperta,sulla quale non è stato finora riferito for-malmente, confermò ampiamente l'altacondizione di quest'aristocratica suggeri-ta implicitamente dalle iscrizioni divina-torie. La sua tomba conteneva, secondorelazioni preliminari, i resti di 16 sacrificiumani, più di 500 oggetti di pietra e giadaincisi, più di 400 sculture in osso, decine edecine di armi, utensili e specchi in bron-zo, numerosi strumenti musicali e circa200 vasi in bronzo, compreso un bacilequadrato di dimensioni eccezionali.

L'esempio della dama Hao è soltantouno sguardo fuggevole, per quanto affa-scinante, nella vita e nelle attività dellagente della dinastia Shang, consentitocidalle iscrizioni divinatorie su osso, anchese quegli uomini sono separati da noi daun abisso di tre millenni.

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