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Le nostr e e speri enz e United Kingdom - Oxford Nel giugno 2015 ho partecipato al programma ERASMUS PLUS frequentando per due settimane un corso ( 42 ore ) di CREATIVE TEACHING per insegnanti di inglese alla LAKE SCHOOL OF ENGLISH di OXFORD, UK. Tale corso è stato molto interessante, stimolante e motivante, anche perché tenuto da insegnanti ben preparati, che ci hanno sottoposto materiali inediti in quanto studiati appositamente dal corpo docente della suddetta scuola per essere usati da coloro che la frequentano. Nel corso delle lezioni abbiamo affrontato nuove metodologie e tecniche di insegnamento e molti argomenti che coprivano tutte le abilità linguistiche, includendo anche situazioni particolari come la dislessia. Abbiamo anche visitato una Secondary School di Oxford e ci siamo confrontati con alcuni insegnanti della scuola. Alla fine del corso ci è stata offerta un’iscrizione al sito della scuola dove potevamo trovare materiale didattico a diversi livelli che possiamo usare nelle nostre classi.

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Le nostre esperienze

United Kingdom - Oxford

Nel giugno 2015 ho partecipato al programma ERASMUS PLUS frequentando per due settimane un corso ( 42 ore ) di CREATIVE TEACHING per insegnanti di inglese alla LAKE SCHOOL OF ENGLISH di OXFORD, UK.

Tale corso è stato molto interessante, stimolante e motivante, anche perché tenuto da insegnanti ben preparati, che ci hanno sottoposto materiali inediti in quanto studiati appositamente dal corpo docente della suddetta scuola per essere usati da coloro che la frequentano. !

Nel corso delle lezioni abbiamo affrontato nuove metodologie e tecniche di insegnamento e molti argomenti che coprivano tutte le abilità linguistiche, includendo anche situazioni particolari come la dislessia. Abbiamo anche visitato una Secondary School di Oxford e ci siamo confrontati con alcuni insegnanti della scuola.

Alla fine del corso ci è stata offerta un’iscrizione al sito della scuola dove

potevamo trovare materiale didattico a diversi livelli che possiamo usare nelle nostre classi.

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Personalmente, dopo aver considerato il mio orario settimanale, nonché le esigenze del programma ministeriale, ho proposto

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materiali della Lake School of English di Oxford agli alunni delle mie classi, i quali si sono dimostrati entusiasti di lavorare su qualcosa di così originale e stimolante. Tale attività è stata annotata sui registri di classe dell’anno scolastico 2015/2016.

A seguito di questa esperienza ho condiviso con i colleghi di inglese quanto svolto a tale corso. Inoltre, come nello spirito del progetto, una mia collega della Repubblica Ceca ha svolto nella nostra scuola una settimana di JOB SHADOWING per osservare come noi insegniamo la lingua inglese. Tale attività si è rivelata un arricchimento non solo per noi insegnanti, ma anche per i nostri studenti.

Successivamente ho contattato una giornalista di un quotidiano locale che è venuta a scuola ad in t e rv i s t a r e t u t t i i pa r t ec ipan t i a l l ’ e s p e r i e n z a E R A S M U S P L U S , pubblicando l’articolo con le interviste.

! Prof.ssa Laura Piersimoni

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Scotland - Edinburgh Il corso The Erasmus+ Enhanced English Skills frequentato a Edimburgo dal 20 al 31 luglio 2015 mi ha dato la possibilità di perfezionare la mia competenza linguistica in un un gruppo ristrettissimo

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(eravamo solo 4) nella splendida cornice della magica Edimburgo.

Al mattino infatti erano previste lezioni di general English e il pomeriggio era dedicato alla conversazione, seguito poi da visite a musei, gallerie d'arte e luoghi di interesse culturale. L'ambiente internazionale mi ha dato modo di scoprire aspetti sconosciuti della Scozia (era il mio primo soggiorno in quel bellissimo paese) ma anche di confrontarmi con persone, colleghi ed amici, di varie nazionalità: spagnoli, francesi, italiani, portoghesi e svedesi.

Ho soggiornato in famiglia, ottima scelta, dove ho potuto fare ampia pratica di conversazione su argomenti quotidiani e venire in contatto con la vita di tutti i giorni in un paese così diverso dal nostro. Ricordo con piacere la vista a Stirling, al suo castello e al monumento a Wallace, e l'escursione ai

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pittoreschi laghi Lomond e Awe fino ad Oban. Ho gustato il famoso haggis scozzese e sorseggiato l'ancor più famoso whisky discutendone piacevolmente le caratteristiche con il gestore del pub.

Un' esperienza che vale davvero la pena di affrontare.

Prof. Roberto Monaci

! Edinburgh

La sottoscritta Silvia Masi, in qualità di docente a tempo indeterminato di matematica e fisica (A049) presso il Liceo Scientifico “G.Galilei” di Siena, ha aderito al progetto ERASMUS PLUS, proposto dalla scuola nel mese di Settembre 2015.

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La sottoscritta, insieme alla collega Chiara Pacini, ha frequentato per due settimane il corso “Erasmus+ Programme Course – EnhancedEnglish skills i n c l u d i n g a c u l t u r a l programme” di 30 ore per ciascuna settimana dal 31 A g o s t o 2 0 1 5 a l 1 1

Settembre 2015, presso Inlingua L a n g u a g e C e n t e r (accredited by British Council), sito in 40 Shandwick Place in Edinburgh EH2 4RT, Scotland, United Kingdom.

In vista del corso la sottoscritta ha conseguito il 5 Marzo 2015 la certificazione ISE II del Trinity College London, equiparata al FIRST, il 30 Giugno 2015 l’attestato “Introductory Cambridge IGCSE Mathematics (0580)” della Cambridge International Examinations, e ha frequentato il Corso di Perfezionamento in insegnamento di discipline non linguistiche in lingua straniera secondo la metodologia CLIL presso l’Università per Stranieri di Siena.

Il corso svolto ad Edimburgo, grazie al progetto Erasmus+, è stato particolarmente importante per la propria formazione, ha infatti permesso di acquisire e migliorare le competenze linguistiche utili per poter insegnare in modo più efficace matematica e fisica nel Liceo Scientifico Internazionale e interagire in modo più proficuo con il professore madrelingua.

Il corso scelto in inglese è servito ad implementare il precedente livello di conoscenza e padronanza della lingua inglese, così da fare lezioni CLIL di fisica, svolte nell’ultimo anno scolastico in VB e VF.

Il miglioramento nella parte orale della lingua inglese si è rivelato utile anche nella stesura in inglese e nella discussione a Dicembre 2015 della tesi del corso metodologico CLIL.

Il corso scelto ha consentito di migliorare le competenze linguistiche durante la partecipazione a corsi di aggiornamento in lingua inglese relativi alle materie di insegnamento, in particolare sugli ultimi sviluppi della fisica moderna, divulgati quasi esclusivamente in lingua inglese e consentirà di seguire il prossimo corso di livello avanzato presso il CERN.

Il miglioramento in lingua inglese potrà permettere in futuro alla sottoscritta di valutare la possibilità di partecipare ad attività di job shadowing in modo da interagire con colleghi di diverse nazionalità con maggiore padronanza della lingua e di poter partecipare a scambi scolastici con più facilità, come avvenuto lo scorso inverno, quando sono state presentate dalla sottoscritta delle lezione di matematica sulla sezione aurea in inglese ai ragazzi australiani, ospiti del Liceo Scientifico “G.Galilei”.

Molto significativa è stata inoltre la parte del corso ERASMUS+ dedicata alla cultura, all’arte, alla storia, alla

politica e alle tradizioni locali, in quanto aspetto di una terra attualmente della Comunità Europea.

La formazione all’estero e la full immersion in un paese come la Scozia è stata utile per un efficace miglioramento personale.

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Inoltre il confronto con altri colleghi europei incontrati durante il soggiorno e l’analisi di altre metodologie didattiche è stato di stimolo per nuove strategie di insegnamento.

Vista la positiva esperienza la sottoscritta ringrazia la Comunità Europea per i fondi messi a disposizione, la Scuola per averle dato tale possibilità e i Colleghi che hanno dedicato tempo ed energie a

curare tale progetto, sperando di poter partecipare ad altre eventuali attività legate a scambi e progetti con paesi esteri.

Prof.ssa Masi Silvia

Sverige - Kungalv L’attività di job-shadowing è stata svolta dal 31 agosto al 5 settembre 2015 in Svezia presso il Mimershus Gymnasyum di Kungälv (Gotheborg). Questo istituto superiore prevede due diversi orientamenti, uno di formazione professionale e l’altro di preparazione al college e all’università, che a loro volta offrono una notevole varietà di programmi di preparazione. I contatti con la scuola

sono stati avviati e mantenuti dalla mia collega, prof.ssa Lucia Papini, che ha provveduto a concordare preventivamente il programma della settimana di job shadowing. La mentor Charlotta Smith, oltre a fornire informazioni sul sistema scolastico svedese, ci ha illustrato l’organizzazione della scuola relativamente alla didattica; mentre l’aspetto amministrativo è stato oggetto degli incontri con due dei dirigenti dell’Istituto. Le informazioni sul sistema scolastico svedese sono state integrate anche con la visita del Hwitfeldtska Gymnasiet, dove personalmente ho avuto contatti con una docente di Scienze e preso parte ad alcune lezioni. Durante la settimana presso il Mimershus Gymnasium ho potuto osservare e partecipare a lezioni di Biologia, Chimica, Fisica e Scienze Tecniche, compresi alcuni laboratori scientifici; inoltre ho potuto seguire anche alcune lezioni di Lingua e una di Scienze Sociali con due docenti che collaborano ad elaborare una nuova metodologia lavorando in gruppi misti.

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L’incontro con i docenti, in particolare di materie scientifiche, ha favorito lo di scambio di informazioni nell’ambito delle rispettive esperienze , grazie anche all’analisi dei libri di testo e al confronto dei curricoli e delle modalità di verifica / valutazione degli apprendimenti; il contatto e l’approccio con metodologie didattiche diverse, ha inoltre contribuito a fornire l’impulso per una evoluzione costruttiva della mia attività di docenza. L’esperienza ha anche risposto in parte all’esigenza di miglioramento delle mie competenze linguistiche, in relazione con la sempre più frequente e opportuna richiesta di utilizzo di materiale didattico integrativo in lingua inglese.

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Prof.ssa Tozzi Emmi

Dal 31 Agosto al 6 Settembre 2015 ho fatto la mia prima esperienza di job-shadowing in Svezia presso la scuola Mimers Hus di Kungalv, un’esperienza decisamente interessante e stimolante.

L’attività scolastica nel sistema svedese si svolge dal mattino fino a metà pomeriggio, comprendendo perciò anche la pausa pranzo, che è possibile consumare presso la mensa della scuola. Gli alunni dispongono di ampi spazi comuni, oltreché di una ben fornita biblioteca e di altre strutture, mentre i docenti usufruiscono di uffici con quattro o cinque postazioni ciascuno.

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Avevo già collaborato con Mimers Hus ad una Mobilità Individuale Comenius: avevamo ricevuto nel Febbraio 2014 quattro studenti s v e d e s i c h e a v e v a n o f r e q u e n t a t o proficuamente la nostra scuola e quattro studenti del Liceo Galilei avevano fatto la stessa esperienza studiando per tre mesi ( settembre –dicembre ) nella scuola svedese. Tut tavia , pur avendo incontra to ed !

efficacemente collaborato con la Prof.ssa Charlotta Smith, la mentore svedese, non avevo avuto la possibilità di visitare la nostra scuola partner ed ero piuttosto curiosa di vedere con i miei occhi la realtà scolastica ( e culturale ) di cui i miei quattro studenti mi avevano parlato in termini estremamente positivi.

Queste sono state le basi da cui la mia esperienza di job-shadowing ( e quella della collega che l’ha condivisa, la Prof.ssa Tozzi ) è partita.

Conoscevo abbastanza bene diverse parti della Svezia e avevo, inoltre, già avuto modo di visitare alcune scuole svedesi durante alcuni scambi culturali e, un po’ erroneamente, avevo pensato che l’esperienza di job-shadowing sarebbe stata molto simile all’osservazione di lezioni con i propri studenti e alla visita delle scuola ospitante. In realtà fare un job-shadowing è decisamente diverso: quando si è con i propri alunni si è maggiormente concentrati, sia durante le lezioni che generalmente seguono nella host school, che durante le attività didattiche, sul gestire le attività previste dal progetto di scambio, sull’osservare gli stessi studenti, e sul controllare che il loro comportamento sia corretto e rispettoso. Quando, invece viviamo un’esperienza di job-shadowing ci focalizziamo su ciò che accade nelle lezioni che noi stessi seguiamo, su ciò che l’insegnante di cui siamo “l’ombra” fa in classe; si ha la possibilità di confrontarci con i colleghi su aspetti didattici che, altrimenti, con la presenza delle cosiddette “truppe cammellate”( gli studenti!) non possiamo facilmente approfondire.

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Durante la settimana di job-shadowing, il cui programma era stato concordato da me con la

mia mentor Prof.ssa Charlotta Smith, ho avuto perciò modo di affrontare e discutere con i colleghi, che ho potuto incontrare e seguire nelle loro lezioni, nuove metodologie tradotte in attività didattiche interessanti; ho potuto anche comprendere più a pieno quali fossero gli aspetti che rendono il sistema scolastico svedese decisamente diverso e più elastico rispetto a quello italiano e quali sono gli approcci nell’insegnamento della lingua straniera maggiormente usati; ho potuto, infine, apprendere nuove buone pratiche didattiche.

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La mia settimana in Svezia si è anche arricchita di incontri con i dirigenti scolastici di Mimers Hus, con cui abbiamo discusso future col laborazioni , possibi lmente nell’ambito del programma Erasmus+; di una visita presso il Hwitfeldtska Gymnasiet dove ho potuto seguire una lezione di lingua inglese; di escursioni guidate dalla mentor Charlotta che ci ha dedicato tutto il suo tempo libero, ci ha mostrato le bellezze del luogo (Gothenborg, l’Arcipelago e altri bei luoghi

nei dintorni) e ci ha introdotto alla cucina svedese con una strepitosa cena a casa sua.

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! Prof.ssa Papini Lucia

JOENSUULa partecipazione al Progetto Erasmus Plus ci ha permesso di svolgere un’alta esperienza di formazione mediante un job-shadowing presso il Joensuun Lyseon Lukio. Globalmente il progetto si è articolato in due fasi:

- Individuazione della scuola accogliente, formalizzazione e pianificazione del progetto - Svolgimento della missione

Rispetto all’iniziale individuazione del Joensuun Lyseon Lukio e alla nostra candidatura a svolgere presso l’Istituto una tale esperienza, vi è stata un’immediata e curata attenzione alla nostra richiesta con l’individuazione di un docente tutor, la prof.ssa Tanja Eskelinen, che ci ha accompagnato per l ’ intero i ter di progettazione. Rispetto ai nostri curricoli personali e alle due aree di specializzazione professionale che ci caratterizzano, è stato strutturato un calendario di attività minuzioso e ampio che ci ha permesso di analizzare sia gli aspetti organizzativi della scuola sia di viverne la didattica nei due ambiti disciplinari di nostro interesse; sono state inoltre create costruttive opportunità di collaborazione con il Department of Physics and Mathematics - University of Eastern Finland sulla formazione dei docenti in didattica della matematica, bilanciando le attività didattiche anche

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rispetto alla lingua veicolare, permettendoci così di assistere sia a lezioni svolte in inglese sia a lezioni svolte in finlandese. La calendarizzazione dell’esperienza è stata individuata accuratamente con la tutor accogliente per ottimizzare la nostra partecipazione valutando il calendario scolastico finlandese e le migliori condizioni climatiche per giungere in quella località. L’esperienza è stata svolta nel periodo 15-22 Maggio 2016 (compresi i due giorni di viaggio), e, grazie alla precedente fase di progettazione, tutto si è svolto regolarmente e pienamente. Abbiamo da subito assistito alle attività didattiche in ambito matematico e fisico, notando una struttura organizzativa e didattica totalmente differente dalla struttura scolastica italiana. Il curricolo scolastico è totalmente pianificato dallo studente sulla base di circa settanta topics che la scuola propone. Ogni studente pianifica il curricolo triennale più adatto alle proprie potenzialità, interessi e future scelte universitarie. Questo comporta un’organizzazione didattica totalmente diversa: la mancanza di classi fisiche, la mancanza di gruppi classe e la costante ridefinizione di gruppi classe esclusivamente connessi alle singole scelte curricolari. Le classi appaiono, quindi, non omogenee sia in numero di studenti sia per età scolare; a tali aspetti occorre aggiungere l’accurata calendarizzazione dei corsi che copre l’intera giornata scolastica (8:05-17:00) tale da consentire ai singoli studenti di seguire tranquillamente i corsi scelti senza sovrapposizioni. Ovviamente tale organizzazione necessita di una struttura scolastica in grado di offrire agli studenti ambienti destinati allo studio ma anche al relax (fitness, mensa, ambienti ricreativi comuni, …) dove potersi recare quando non impegnati in ore di lezione. L’organizzazione sociale in classe è apparsa altrettanto interessante: la scelta del corso rende il singolo studente responsabile delle proprie scelte, oltre che motivato ad apprendere. Evidentemente, è limitativa tale spiegazione, la società finlandese ha caratteristiche differenti; si è poi toccata con mano piena fiducia e rispetto per il docente e per l’Istituto da parte di tutte le componenti sociali, ma anche la rendicontazione sociale costante dell’Istituto. In tal senso, abbiamo fortemente apprezzato il clima sempre rispettoso e costruttivo in aula, leggibile sia nei toni sempre bassi sia nella comunicazione informale con il docente in un’ottica di costruzione condivisa di conoscenza. Interessante è stato notare come viene suddivisa l’attività programmatica: l’anno scolastico prevede sette periodi da sette settimane ciascuno; in ciascun periodo vengono previsti un determinato numero di topics (anche sulla base delle scelte fatte dagli studenti) e ciascun topic si articola in quindici lezioni da 45 minuti destinati a sviluppare integralmente gli argomenti su cui gli studenti saranno valutati mediante prove scritte opportunamente organizzate nella prima settimana dopo la chiusura del topic, settimana in cui non sono previste altre attività didattiche. Interessante è stato anche analizzare come la didattica si sia adeguata a un blocco orario minimo, pari a 45 minuti, come vengono gestiti i tempi e come declinate le azioni di introduzione-approfondimento-esercitazione per ciascun argomento. Da subito le colleghe accoglienti ci hanno messo a disposizione tutto il materiale necessario sia a seguire l’attività in classe sia a strutturare interventi da parte nostra in qualità di docenti. Ci hanno permesso di esplorare il loro modo di programmare e l’attività inerente la valutazione sommativa

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finale; abbiamo analizzato le direttive nazionali e le relative prove per la certificazione del diploma di scuola secondaria. L’Istituto propone due percorsi formativi: il curricolo finlandese e la relativa certificazione, e il curricolo internazionale, che fa riferimento alle normative e alle certificazioni predisposte dalla Oxford University. Altrettanto ricca di stimoli è stata la conoscenza del tessuto organizzativo dell’Istituto, avvenuta grazie a una serie di incontri, appositamente organizzati, con le figure chiave

della scuola; da una parte il Dirigente, che ha una stretta attività di collaborazione con i docenti, con gli studenti e con gli enti esterni attraverso scambi formali e informali con tutti gli attori attivi della scuola; dall’altra il team di psicologi e pedagogisti che curano gli studenti sia nella fase finale del primo ciclo scolastico per orientarli opportunamente nei vari percorsi di formazione proposti a livello secondario, sia durante tutto il percorso triennale all’interno del Liceo, per guidarli nell’individuazione del curricolo scolastico più opportuno, nelle future scelte universitarie, nell’eventuale cambio di percorso secondario (sempre possibile), e nel superare le eventuali difficoltà riscontrate nello studio di determinati topics; una sorta di figura “ponte” tra lo studente e l’insegnante, a cui indicare eventuali strategie didattiche da mettere in campo. Infine, altrettanto interessante è stato l’incontro con il Consiglio degli Studenti in cui ci sono state illustrate tutte le forme di partecipazione attiva messe in campo e gli spazi scolastici totalmente autogestiti. Globalmente l’esperienza è apparsa ricca di spunti a livello didattico e organizzativo; dai primi momenti, tuttavia, abbiamo compreso che non sarebbe stato possibile portare avanti un confronto diretto tra la nostra realtà scolastica e la loro perché le differenze a monte (finalità ministeriali nel campo dell’istruzione, struttura scolastica finlandese, scuole e identità scolastica…) sono radicali e non permettono alcun confronto se non quello della naturale raccolta di spunti di riflessione da portare con noi su cui riflettere in piccolo, nelle nostre programmazioni e nelle nostre aule, e in grande, con i colleghi, nell’ottica di un miglioramento scolastico a più ampio respiro, mantenendo la nostra identità di scuola italiana. Siamo sinceramente soddisfatte di aver avviato un’interessante collaborazione con questo Istituto che potrà nel tempo svilupparsi su più livelli: costruttivo dialogo didattico-pedagogico tra colleghi impegnati in percorsi formativi con finalità globalmente simili, costruttivo scambio di strategie a più ampio respiro inerenti l’organizzazione della scuola, azioni di partnership sia in progetti europei sia in validi scambi didattici per i nostri e i loro studenti.

Prof.ssa Rosa Laura Ancona Prof.ssa Valeria Viti

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Malaga Mi sono recata presso il Malaca Instituto dal 16 al 20 maggio 2016 per seguire un corso di metodologia d'insegnamento CLIL in lingua spagnola accoppiato ad un corso intensivo di spagnolo. Si è trattata di una settimana densa di studio e immersione nella lingua, nonché di un'esperienza straordinaria dal punto di vista della crescita sia professionale che personale.

Ogni giorno erano previste 6 ore di lezione: 4 d i l i ngua e due d i me todo log i a e conversazione. Entrambe i corsi sono stati molto interessanti, anche se per ragioni diverse. Il corso di lingua, organizzato in più classi di differenti livelli di conoscenza

linguistica, prevedeva lo svolgimento di un determinato programma di studi al termine del quale è stato proposto un esame finale, che nel caso specifico mi ha consentito di ottenere la certificazione linguistica di livello B1.

Se i corsi di lingua erano rivolti anche a professionisti e studenti specializzandi, i corsi di metodologia erano invece riservati ai docenti. Questi ultimi sono stati svolti nella spirito della più ampia condivisione dei materiali e delle esperienze, puntando molto l'accento sugli aspetti motivazionali oltre che tecnici dell'insegnamento. Nel caso specifico si è discusso delle possibilità di utilizzare materiali e pratiche didattiche innovative, in grado di stimolare l'attenzione e lo spirito d'intrapresa degli studenti.

Seguire contemporaneamente i due corsi mi ha consentito di avviare una meta-riflessione,

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ponendo l'attenzione sull'applicazione delle tecniche d'insegnamento analizzate durante le lezioni di metodologia in occasione dello

svolgimento delle lezioni di lingua. Il risultato è stato quello di apprezzare enormemente la qualità organizzativa e metodologica del Malaca Instituto, l'umiltà e la professionalità dei colleghi che vi lavorano.

Tuttavia risiedere nel Club Ispanico dell'Istituto mi ha consentito altresì di avviare dei rapporti di collaborazione e confronto con gli altri docenti che, come me, seguivano i corsi durante quella settimana, in particolare con una collega portoghese con la quale sono tutt'ora in contatto. Inoltre la presenza di numerosi professionisti e studenti di origine tedesca e americana ha favorito il confronto interculturale durante le ore di conversazione e persino durante il tempo libero, che si è rivelato molto proficuo per la crescita personale oltre che professionale. L'Istituto ha infatti organizzato nelle ore pomeridiane numerose attività ricreative e di supporto, tra le quali delle escursioni guidate nella città di Malaga. Infine i numerosi spazi comuni ed in particolare la "terrazza" del bar si sono rivelati dei luoghi d'incontro e confronto sia in relazione ai contenuti linguistici e disciplinari affrontati durante i corsi che relativamente alle convinzioni personali e ai retaggi culturali.

Ritengo di aver avuto la possibilità di vivere un'esperienza eccezionale che non esiterei a ripetere e che tutti i docenti dovrebbero, almeno una volta, svolgere.

Prof.ssa Ruta Elisabetta

Alcalà de Henares L'obiettivo del corso di formazione Let’s make our school more international: European Project Planning, Design, Management and Funding under Erasmus+ , tenutosi ad Alcalà de Henares dal 25 al 29 luglio 2016 dall’Agenzia Formativa “Cervantes Training”, era quello di mettere gli insegnanti, i dirigenti scolastici e i rappresentanti di altri enti europei operanti nel campo

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dell’istruzione, considerata nella più ampia accezione del termine, nelle condizioni di acquisire familiarità e di beneficiare delle opportunità proposte dalla Commissione europea per sviluppare attività di apprendimento a livello transnazionale europeo.

Il corso ci ha fornito conoscenze specifiche, le competenze e gli strumenti necessari per la progettazione di proposte di progetti efficaci che consentano di gestire proficuamente un progetto europeo.

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La tutor, Sonja, ci ha anche supportato per creare le condizioni per avviare reti di partenariato europei. In particolare siamo stati introdotti alle opportunità di finanziamento dell'UE nel contesto del quadro finanziario d e l l ' U E 2 0 1 4 - 2 0 e a c o m p r e n d e r e correttamente una chiamata di proposta di finanziamento.

Sonja, una tutor esperta e competente, ci ha fornito consulenza e orientamento su come progettare una proposta per l'istruzione e come pianificare un progetto di successo in modo da sfruttare le opportunità disponibili di finanziamento dell'UE.

Grazie ad un approccio molto pratico ed esauriente abbiamo potuto familiarizzare con i principi di base nella gestione dei progetti,

!come l'organizzazione di un diagramma di

GANTT, monitorare lo sviluppo del progetto, creare e distribuire relazioni di progetto, oltre che organizzare e pianificare gli aspetti finanziari e amministrativi del progetto. Non ultimo, ci ha suggerito anche modalità e mezzi di disseminazione del progetto e dei suoi risultati, aspetto ritenuto molto importante dalla stessa Commissione Europea.

Il corso ci ha permesso, inoltre, di incontrare insegnanti, dirigenti scolastici, rappresentanti di università da vari paesi Europei ( Croazia, Polonia, Lituania, Romania, Bulgaria, Belgio e Italia ) con cui abbiamo potuto confrontarci e con cui speriamo di collaborare in un prossimo futuro.

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Durante la settimana in Spagna, inoltre, abbiamo potuto visitare Madrid e Alcalà de Henares.

Prof. Monaci Roberto Prof.ssa Papini Lucia

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Francia

La mia esperienza con la borsa di studio Erasmus plus si è svolta a Parigi dall’otto al dodici agosto

2016 ed è stata organizzata dalla Apple Language Courses, per quanto riguarda l’individuazione del

corso intensivo di francese che avevo richiesto per un approfondimento e un progresso nell’uso

della lingua.

La scuola era localizzata nei pressi dell’Opera, quindi in zona centrale come da me cercato; per la

sistemazione mi sono organizzato trovando un appartamento nelle immediate vicinanze della

scuola.

L’esperienza è stata veramente positiva sia per

quanto riguarda l’apprendimento della lingua

francese che per lo scambio di idee con gli

altri partecipanti al corso provenienti da altri

paesi.

!

La struttura del corso è stata particolarmente

efficace perché basata su un uso corrente della

lingua francese a cui via via sono state

aggiunte le necessarie nozioni di grammatica,

facilitandone così la memorizzazione; il tutto

mi ha permesso di raggiungere il livello A2+.

Inoltre avendo la possibilità di parlare in lingua francese anche al di fuori delle ore di lezione, con i

compagni del corso e visitando la città il miglioramento è stato notevole; praticamente

un’immersione totale nella vita dei parigini!

Il nostro gruppo classe assai variegato per età

e provenienza dei partecipanti mi ha anche

permesso anche, conversando tra di noi, di

valutare e conoscere meglio le varie tipologie

di studio in uso in altri paesi per le materie

scientifiche; ho poi avuto l’opportunità di

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visitare lo splendido museo di scienze naturali

e di paleontologia di Parigi, con annesso il

padiglione dell’evoluzione, raccogliendo il

materiale e prendendo dei riferimenti per un

eventuale futuro progetto da sviluppare con

alcune classi del nostro istituto.

Prof. Francesco Parigi

France ……mon amour !

Bordeaux

“….Pluralismo è più di tolleranza, indica quell’atteggiamento dell’uomo ( e delle culture ) che riconosce la sua ( e la loro) contingenza, cioè che nessun uomo e nessuna cultura ha accesso alla totalità dell’esperienza umana, che nessuno può capire, comprendere, abbracciare tutta la contingenza….Le culture non sono folklore e il pluralismo non è la tolleranza degli altri in quanto più o meno esotici, dal momento che non sono potenti: è il riconoscimento dell’incommensurabilità fondamentale ed essenziale delle diverse forme di cultura, religione e di modi di vivere…..”

Le parole che introducono questa breve relazione sulla mia esperienza Erasmus Plus in ambito professionale appartengono a Raimon Panikkar , filosofo, teologo e scrittore spagnolo, di cultura indiana e catalana, uno dei massimi rappresentanti del dialogo interculturale tra i popoli e mi sono sembrate le più adatte per riassumere il senso che hanno avuto per me i due soggiorni effettuati in Francia ( uno a Cannes presso il Collège International dal 26 luglio al 6 agosto 2015 , l’altro a Bordeaux presso il Centro France Langue dal 8 al 12 agosto 2016) nell’ambito del Progetto di formazione in servizio per il personale scolastico cui la nostra scuola ha aderito.

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La realizzazione di questo progetto è stata motivata senza dubbio da ragioni di ordine didattico volte a promuovere, valorizzare e migliorare il nuovo corso di studi internazionale ma più in generale la scelta di presentare la candidatura del Liceo Galilei ha avuto come obiettivo di dare al corpo docente e amministrativo gli strumenti idonei e necessari per una corretta e adeguata metodologia di lavoro, ai vari livelli richiesta, che tenga presente la complessità della realtà in cui una istituzione scolastica si muove. Lo scambio di buone pratiche lavorative non può che essere strumento utilissimo anzi direi essenziale quando la finalità è la formazione e la diffusione di “sapere”. Ancora di più però la riflessione sul compito fondamentale della scuola si allarga quando appare in tutta evidenza che il “sapere” coincide con cultura come visione del mondo, come atteggiamento con cui affrontiamo la realtà e ci rapportiamo ad essa attraverso i nostri comportamenti. Lo scambio interculturale diventa dunque una prospettiva da cui prendere in esame sia la relazione interculturale che la concezione di società, sia i rapporti tra persone, ambiti lavorativi, società, Stati.

Per quanto mi riguarda mi sono sentita investita da una grande responsabilità quale destinataria di questo progetto : era chiaro che si trattava di un privilegio che andava oltre l’esperienza professionale, di un’opportunità volta non solo ad approfondire una lingua o a capire come funziona una scuola in un altro

!

!

paese ma puntava sul tentativo di far riflettere su come “funzionano” le persone in un altro contesto e su come “funzionano” coloro che affrontano l ’esper ienza di vivere o soggiornare in una realtà estranea alla propria che mette in evidenza le nostre capacità ma anche le nostre debolezze.

La lezione più importante che mi sembra di ricavare da questa interessante opportunità che il Progetto Erasmus plus ci ha offerto è che il mio modo di lavorare, apprendere ( e vivere) non è né

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migliore né peggiore di quello del mio “ collega straniero” e che una presunta chiusura non va affrontata opponendo una presunta superiorità ( il che vorrebbe dire reagire con la stessa chiusura che ci ferisce). Questo tipo di esperienza serve moltissimo per definire la capacità di leggere, interpretare e rielaborare alla luce della mia e dell’altrui consapevolezza una nuova realtà, rende comprensibile all’uno i comportamenti e dell’altro, poichè quando comprendo l’altro posso scoprire che certi elementi della sua cultura servono anche a me, di fatto una contaminazione che irrobustisce la tradizione che li riceve e le rispettive identità.

“ Dècouvrir les autres c’est s’ouvrir à une relation et non se heurter à une barrière” CI. Levi Strauss ma direi che su questo aspetto, malgrado tentativi e opportunità abbiamo da percorrere ancora un lungo cammino.

DSGA Mariaconcetta Gintoli

! EspaÑa

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Granada Il bilancio sull’esperienza svolta è stato molto positivo, è stata una settimana piena di stimoli.

Innanzitutto è stata importante la sede del corso, una città ricca, piena di testimonianze delle diverse culture che l’hanno popolata. Vedere tutto ciò è stato un modo per aprire la mente ed essere pronti a recepire quanto più possibile di quello che ci veniva proposto.

E’ in questo contesto che si sono inseriti i momenti di studio e sperimentazione di un

metodo educativo fatto di ricerca-azione, in cui si è posto attenzione a tecniche di

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insegnamento sperimentandole in prima persona. E' stata evidenziata l'importanza del coinvolgimento degli allievi e l'importanza di

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affrontare tematiche legate al mondo che ci circonda, nell'ottica di creare una maggiore consapevolezza. Tra i temi affrontati la multiculturalità (Granada è un esempio di come la presenza di diverse culture nel passato sia stata una ricchezza) e gli effetti della globalizzazione.

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Tutto ciò affrontato trasversalmente in un approccio interdisciplinare, organizzando lavori di gruppo e brainstorming. In quest'ottica si è sottolineato come ogni allievo abbia delle potenzialità e delle caratteristiche che può mettere a disposizione di un gruppo, non solo perché siano utili al gruppo, ma perché lo sono per l'allievo stesso, in quanto possono essere il veicolo per il suo apprendimento. Per questo è stato sottolineato come sia importante osservare e annotare quello che fanno i ragazzi, senza giudizio.

Un altro aspetto positivo di questo corso è stato il confronto con insegnanti di altri Paesi, con i quali è stato instaurato un rapporto che intendiamo mantenere. Innanzitutto insieme

con l'associazione organizzatrice del corso realizzeremo un e-book da questa esperienza, ma vorremmo anche restare in contatto per lavorare insieme ad altri progetti fine l'esperienza è stata utile per fare pratica e migliorare le proprie capacità di espressione in lingua straniera.

Ritengo quindi il programma di mobilità Erasmus + una risorsa molto utile e consiglio vivamente di partecipare a un'esperienza di mobilità.

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Prof.ssa Maria De Nicola